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GIANFRANCO VICINELLI
GIURO CHE QUESTA E’ LA VERITÀ, SOLTANTO LA VERITÀ,
TUTT’ALTRO CHE LA VERITÀ
C’erano almeno tre buoni motivi per cui mercoledì 29 febbraio, Saverio Bortolotti di anni otto, si
trovava chiuso dentro l’armadio di camera sua.
Il primo si chiamava amore, il secondo non ricambiato, il terzo Susanna.
Io, di solito, non mi accontento della prima spiegazione e quindi, insistendo, sono riuscito a
sapere anche molti altri buoni motivi complementari: Ada, Bianca, Carlotta, Desdemona,
Elisabetta, Franca, Giovanna, Imelde, Luisa, Maddalena, Paola, Rosanna, Santina, Tina e Zaira.
Ognuna mi ha dato il nome senza difficoltà, l’unica che inizialmente ha fatto delle storie (“Non
sono Maddalena!!”), alla fine si è convinta.
Per sicurezza, io l’avevo già registrata come Rosanna Fratello.
Le mie convinzioni su Saverio Bortolotti sono anch’esse cambiate: dapprima mi ero immaginato
un ragazzo intristito e col morale a pezzi per il gran rifiuto di Susanna, ma alla fine ho capito che
era giustificato il soprannome “Casanova della Mascarella” che gli avevano affibbiato in questo
popolare rione di Bologna.
Tutte le ragazze sopraelencate avevano buonissime ragioni per disistimare Saverio, per quella
sua infelice affermazione nell’intervista di Sorrisi & Canzoni TV, di considerare sua donna ideale
qualsiasi ragazza “purché respiri”
Un errore.
Venivano eliminate coloro che non respiravano e il Bortolotti veniva perfino esentato dal
rispondere all’annoso quesito: “Per diventare necrofili occorre predisposizione o bisogna “farsi le
ossa?”
Le cose erano a questo punto.
Nel pomeriggio, il Governo, nella Finanziaria, dichiarò legittimi gli aumenti nelle locazione degli
armadi. Saverio ebbe subito forti difficoltà nel pagamento dell’affitto, perché a causa del buio che
regnava nell’armadio, non poteva compilare gli assegni per il suo padrone d’armadio.
A questo punto, il 100% di voi lettori o comunque una percentuale significativa, si starà
domandando: “ Ma che ne è di Susanna??”
La domanda spontanea mi coglie impreparato.
Anch’io me ne ero dimenticato.