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mensile - Amici di Monte Mario

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250<br />

<strong>mensile</strong><br />

15.000 copie in 15.000 famiglie - Distribuzione gratuita<br />

Fondato nel 1969 da Luigi Pallottino<br />

Anno XL - Marzo/Aprile 2008 - Roma, <strong>mensile</strong><br />

www.montemario.org<br />

00135 Roma - Via degli Scolopi, 31- Tel./Fax 06-35503317 - E-mail: amici<strong>di</strong>montemario@virgilio.it<br />

L’eliporto del Policlinico Gemelli, nei pressi del nuovo ingresso sulla via Trionfale. L’importante complesso ospedaliero <strong>di</strong> <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong><br />

è spesso raggiunto anche da voli sanitari extraregionali.


Rivista <strong>mensile</strong> e<strong>di</strong>ta<br />

dall’Associazione<br />

AMICI DI MONTE MARIO<br />

Direzione, redazione e pubblicità<br />

Via degli Scolopi, 31<br />

00135 Roma<br />

Tel./Fax 06-35503317<br />

amici<strong>di</strong>montemario@virgilio.it<br />

Direttore responsabile<br />

SILVIA SAMARITANI GIORDANI<br />

Direttore e<strong>di</strong>toriale<br />

GIO. MANTOVANI<br />

Coor<strong>di</strong>natore <strong>di</strong> redazione<br />

MARIELLA CASINI-CORTESI<br />

In redazione<br />

LUCIANA FRAPISELLI<br />

ANNAMARIA MARCHESINI<br />

FRANCESCO ROCCO<br />

MARIA ROSSARO<br />

Ha collaborato a questo numero<br />

GIOVANNA MENEI<br />

Videocomposizione<br />

PUBBLISHOCK<br />

Incisione e stampa<br />

SEA, TIPOLITOGRAFIA s.r.l.<br />

Via Cassia bis km 36,300 - Nepi (VT)<br />

Tel. 0761 527323 / Fax 0761 527523<br />

Reg. Tribunale <strong>di</strong> Roma<br />

n. 12985 del 18-9-1969<br />

Numero chiuso il 31 marzo 2008<br />

DISTRIBUZIONE GRATUITA<br />

È vietata la riproduzione <strong>di</strong> testi<br />

ed immagini senza l’autorizzazione<br />

scritta dell’e<strong>di</strong>tore<br />

Per Roma Nord<br />

Sono <strong>di</strong> nuovo Alessio, dato che<br />

ho notato che ogni volta che vi<br />

invio le e-mail gli interventi<br />

2<br />

arrivano, questa volta ne segnalo<br />

alcuni particolari che però<br />

non riguardano la zona <strong>di</strong><br />

<strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>/Torrevecchia ma<br />

<strong>di</strong> via della Giustiniana, che non<br />

so se è zona vostraInvio ugualmente<br />

questa e-mail nella speranza<br />

che voi la possiate girare<br />

a chi si occupa <strong>di</strong> quella zona,<br />

dato che si tratta <strong>di</strong> un percorso<br />

transitato anche da pendolari. Il<br />

primo problema riguarda la<br />

segnaletica orizzontale, almeno<br />

quella del tratto <strong>di</strong> via della<br />

Giustiniana compreso tra via<br />

Cassia e l’incrocio con via<br />

Anna Foà, è molto sbia<strong>di</strong>ta, e la<br />

sera nei tratti non illuminati si<br />

fatica a vederla, perchè quando<br />

arrivano dalla parte opposta i<br />

veicoli con ovviamente i fari<br />

anabbaglianti accesi, la striscia<br />

bianca sul lato destro è un punto<br />

<strong>di</strong> riferimento valido; bisognerebbe<br />

anche rimarcare la segnaletica<br />

orizzontale della via Cassia<br />

nel tratto compreso tra l’incrocio<br />

con la Trionfale e l’incrocio<br />

con via della Giustiniana.<br />

In più ci sono due buche da<br />

segnalare sempre su via della<br />

Giustiniana tra i numeri civici<br />

1185 e 1181, e su via Caravani<br />

subito dopo il civico 5, e bisogna<br />

raddrizzare il palo con il<br />

nome delle strade all’incrocio<br />

tra via Calori e via Caravani.<br />

Segnalo un altro problema che<br />

si presenta ai pendolari quando<br />

percorrono la via Trionfale al<br />

mattino, dovuto all’inevitabile<br />

“collo <strong>di</strong> bottiglia” che si forma<br />

all’incrocio con Ottavia, talvolta<br />

formando una fila che arriva<br />

all’altezza <strong>di</strong> via Collevecchio.<br />

Alessio Podda<br />

Un quesito<br />

al Consorzio Cogoleto<br />

Millesimo Taggia<br />

Poiché si apprende dagli atti<br />

del XIX Municipio che il<br />

nostro Consorzio stradale,<br />

pagato da tutti noi, è favorevole<br />

alla nuova viabilità Torrevecchia,<br />

e che si sta opponendo in<br />

questi giorni alla delibera del<br />

XIX Municipio, con la quale<br />

via Diano Marina verrebbe percorsa<br />

in senso contrario all’attuale<br />

per cercare <strong>di</strong> alleggerire<br />

il traffico intenso <strong>di</strong> via Cogoleto-Millesimo-Taggiarivolgiamo<br />

la domanda: perché il<br />

Consorzio non si è opposto allo<br />

stesso modo a che da un anno<br />

su via Cogoleto, via Millesimo<br />

e via Taggia è stato <strong>di</strong>rottato il<br />

traffico dell’intero quadrante<br />

Torrevecchia-Maffi-Pineta<br />

Sacchetti, trasformandole da<br />

vie <strong>di</strong> pregio, tranquille e vivibili<br />

in vie deprezzate <strong>di</strong> valore,<br />

perché <strong>di</strong>venute rumorose,<br />

inquinate e invivibili per l’intenso<br />

traffico? Gli abitanti <strong>di</strong><br />

via Cogoleto Millesimo e Tag-<br />

Anche questo è <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong><br />

Un orto in terrazzo<br />

Anna Maria abita in via Trionfale, poco prima della Chiesa<br />

<strong>di</strong> San Francesco. La sua casa ha un soggiorno che si<br />

apre su un balcone a nord-ovest, una esposizione che sembrerebbe<br />

inadatta a far crescere fiori. Anna Maria fa <strong>di</strong> più:<br />

oltre ai gerani, coltiva in vaso ortaggi, pomodori, fragole.<br />

fagiolini, peperoni, carote, broccoletti. Nei vasi più gran<strong>di</strong><br />

ci sono anche peschi, un limone e un nespolo. E la terra per<br />

i vasi? Terra comune mischiata a tutti gli avanzi <strong>di</strong> cucina.<br />

Un vero e proprio compost, come quello suggerito dall’A-<br />

MA per chi possiede un giar<strong>di</strong>no, che la nostra “ortolana”<br />

in pochi metri quadri produce, da bravo perito agrario, con<br />

bucce <strong>di</strong> frutta, scarti <strong>di</strong> verdura ed altro, ovvero con quello<br />

che è definito “umido”.<br />

Per produrre il compost non è necessario avere una preparazione,<br />

ma aderire fino in fondo alla raccolta <strong>di</strong>fferenziata.<br />

Pochi minuti al giorno, sottratti al lavoro <strong>di</strong> copisteria,<br />

stampa <strong>di</strong>gitale e lezioni dei primi ru<strong>di</strong>menti e riparazione<br />

dei computer in via Sangemini.<br />

Anche questo è <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>.<br />

gia e strade limitrofe sono soci<br />

come gli altri e devono essere<br />

tutelati dal Consorzio al pari<br />

degli altri!<br />

Vito Chialastri<br />

Immissione a rischio<br />

Nonostante una segnalazione<br />

già pubblicata dal vostro giornale<br />

a proposito della pericolosità<br />

dell’immissione <strong>di</strong> via<br />

Stresa in via della Camilluccia,<br />

non è stato ancora preso alcun<br />

S.G.<br />

provve<strong>di</strong>mento, mentre a mio<br />

parere occorrerebbe un semaforo.<br />

Il rischio determinato dalla<br />

sfavorevole configurazione<br />

geometrica del luogo è tra l’altro<br />

aggravato dai cassonetti dei<br />

rifiuti, che non vengono mai<br />

riposizionati correttamente ed<br />

impe<strong>di</strong>scono la visuale a chi<br />

deve entrare in via della Camilluccia.<br />

B.G. (lettera firmata)<br />

segue a pagina 11


Testimonianze e suggestioni<br />

antologia<br />

del passato <strong>di</strong> <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong><br />

Escursioni ritratte<br />

col dagherrotipo<br />

Le vedute e i monumenti più rappresentativi<br />

del globo 1842. <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong> (Roma)<br />

Paul de La Garenne<br />

[traduzione dal francese <strong>di</strong> Luciana Frapiselli]<br />

A Paris, chez Lerebours, 1842.<br />

Se il viaggiatore volesse godere<br />

<strong>di</strong> un superbo colpo d’occhio<br />

nei <strong>di</strong>ntorni <strong>di</strong> Roma, vada a<br />

<strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>. Vi vedrà una natura<br />

lussureggiante, campi <strong>di</strong> un colore<br />

caldo, terreni accidentati ammirati<br />

sia dai pittori sia dai poeti; la sua<br />

anima si esalterà nel ricordo delle<br />

ricchezze che una volta dettero vita<br />

a questa terra, e se egli darà libero<br />

<strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong> (Stampe antiche Ivo Eufemi).<br />

corso all’immaginazione, vedrà<br />

queste colline, queste tombe, queste<br />

forre animarsi <strong>di</strong> scene gradevoli.<br />

Ma non si aspetti <strong>di</strong> trovare nelle<br />

ville <strong>di</strong> Roma moderna la freschezza,<br />

la como<strong>di</strong>tà, il confort che caratterizzano<br />

i cottage inglesi o le nostre<br />

case <strong>di</strong> campagna. Il destino della<br />

città decaduta ha influenzato i campi<br />

circostanti. I proprietari mandati in<br />

rovina dalla rovina papale hanno<br />

trascurato le <strong>di</strong>more costruite nei<br />

tempi dell’opulenza; esse sono oggi<br />

soltanto asili inanimati, dove le arti<br />

conservano appena un santuario,<br />

dove la natura è sempre feconda e<br />

nei quali, tuttavia, il curioso trova<br />

solamente rimpianti e solitu<strong>di</strong>ne. È<br />

così che <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>, situato talmente<br />

vicino Roma da poterlo considerare<br />

un proseguimento del<br />

monte Gianicolo, sembra un’oasi in<br />

una Tebaide. Questo luogo, che il<br />

lusso antico popolava <strong>di</strong> alberi e <strong>di</strong><br />

statue rare, questa terra <strong>di</strong> delizie<br />

all’ombra degli ulivi, questi aranci<br />

sotto i quali i Romani venivano a<br />

riposarsi dagli affari pubblici, sfoggia<br />

invano, sulle rive del Tevere, le<br />

sue belle prospettive e la sua vegetazione<br />

lussureggiante. Qualche villetta<br />

sparsa cerca ancora <strong>di</strong> rianimarlo:<br />

ma la terribile malaria, questa<br />

peste endemica dell’Italia, contribuisce<br />

a rendere inabitabili quelle<br />

ville nella stagione in cui si vorrebbe<br />

soggiornarvi a lungo.<br />

Bisogna dunque vedere su questo<br />

monte pittoresco altre cose, <strong>di</strong>verse<br />

dai go<strong>di</strong>menti campestri o artistici,<br />

bisogna resuscitarle, per così <strong>di</strong>re,<br />

sotto l’influenza del passato che<br />

possiede gran<strong>di</strong> ricor<strong>di</strong>; non potremo,<br />

senza ingiustizia, passarle sotto<br />

silenzio.<br />

Sotto Gregorio II, Liutprando, re dei<br />

Longobar<strong>di</strong>, si accampò su <strong>Monte</strong><br />

<strong>Mario</strong> ripromettendosi una facile<br />

preda alle spese della Città Eterna.<br />

Già i suoi soldati avevano forzato le<br />

porte e stavano per precipitarsi sulle<br />

ricchezze delle chiese, quando<br />

apparve il Santo Padre alla testa <strong>di</strong><br />

tutto il clero, che intonava cantici<br />

sacri. Il Pontefice era immobile, con<br />

il dolore <strong>di</strong>pinto sul volto: con una<br />

mano sorreggeva lo scettro pontificale<br />

mentre muoveva l’altra, ornata<br />

dall’anello piscatorio, verso la soldataglia<br />

furiosa per impartire la<br />

bene<strong>di</strong>zione. Al suo aspetto imponente,<br />

tutto cambia nell’animo del<br />

vincitore. Liutprando, come un<br />

novello San Paolo, si prostra alle<br />

ginocchia del Papa, lo segue nella<br />

chiesa <strong>di</strong> San Pietro, bacia la tomba<br />

dell’apostolo e, consacrandogli le<br />

sue armi, promette <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere per<br />

sempre la Tiara che, nel suo acceca-<br />

mento, voleva calpestare sotto i suoi<br />

pie<strong>di</strong>.<br />

Poi, nel secolo seguente, vedrò<br />

apparire in questi luoghi la grande<br />

figura <strong>di</strong> Carlo Magno. Lo vedrò<br />

salire a <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong> sul suo regale<br />

corsiero. Giunto alla vetta, alla vista<br />

su Roma che si estende sull’immenso<br />

orizzonte, sarà colpito da un<br />

sacro rispetto. Scenderà da cavallo<br />

per inginocchiarsi in pia contemplazione:<br />

si <strong>di</strong>rigerà verso Roma a pie<strong>di</strong><br />

e a capo nudo, baciando con devozione<br />

la porta della città e quelle <strong>di</strong><br />

tutte le chiese situate sul suo passaggio;<br />

e nella sua venerazione profonda<br />

verso il Papa che lo ha appena<br />

nominato Patrizio, lo colmerà <strong>di</strong><br />

onori, <strong>di</strong> doni, dopo avergli garantito<br />

la sua somma protezione.<br />

Ora, se volete sapere dove il Duca <strong>di</strong><br />

Borbone, tra<strong>di</strong>tore verso Francesco<br />

I, trovò la morte, vi condurrò non<br />

lontano da <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong> e, mettendovi<br />

faccia a faccia con Benvenuto<br />

Cellini, lo pregherò <strong>di</strong> raccontarvi la<br />

morte dell’illustre generale:<br />

“Il 4 maggio 1527 Carlo [Carlo I<br />

<strong>di</strong> Borbone Conestabile <strong>di</strong> Francia,<br />

passato al servizio <strong>di</strong> Carlo V] condusse<br />

i suoi soldati all’assalto.<br />

Tutta Roma prese l’arme: noi giugnemmo<br />

alle mura <strong>di</strong> Campo Santo<br />

[la Porta <strong>di</strong> Santo Spirito]. A quel<br />

luogo delle mura dove noi ci accostammo,<br />

v’era molti corpi <strong>di</strong> giovani<br />

morti da quei <strong>di</strong> fuora era una<br />

nebbia folta. Io mi volsi a Lessandro<br />

[Alessandro del Bene] <strong>di</strong>cendogli:<br />

«Da poi che voi mi avete menato<br />

qui, gli è forza fare qualche atto<br />

da uomo». E vòlto il mio archibuso<br />

dove io vedeva un gruppo <strong>di</strong> battaglia<br />

più folta e più serrata, posi la<br />

mira nel mezzo apunto a uno che io<br />

vedevo sollevato dagli altri. Vòltomi<br />

subito a Lessandro et a Cechino<br />

[della Casa] <strong>di</strong>ssi loro che sparassino<br />

i loro archibugi. Così fatto dua<br />

volte per uno, io mi affacciai alle<br />

mura destramente, e veduto in fra<br />

loro un tumulto istraor<strong>di</strong>nario… da<br />

questi nostri colpi si ammazzò Borbone!”<br />

La veduta allegata mostra le serie<br />

<strong>di</strong> case che si estendono ai pie<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>. A destra, verso la<br />

linea dell’orizzonte, si scorge un<br />

e<strong>di</strong>ficio preceduto da un boschetto:<br />

è la Villa Mellini. Un poco al <strong>di</strong><br />

sotto e quasi a mezza costa, si trova<br />

la Villa Madama, che prese il nome<br />

da Madama Margherita d’Austria,<br />

vedova <strong>di</strong> Alessandro dei Me<strong>di</strong>ci,<br />

che l’aveva abitata. Alcuni scrittori<br />

sostengono che essa sia stata<br />

costruita da Giulio Romano su<br />

<strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Raffaello: l’eleganza<br />

dell’architettura porta a crederlo;<br />

ad ogni modo la magnifica <strong>di</strong>sposizione<br />

della grande loggia, la ricchezza<br />

delle pitture, la bella terrazza,<br />

le scale, le grotte, come pure la<br />

sistemazione della peschiera,<br />

denunciano l’opera <strong>di</strong> artisti eminenti.<br />

Essa è oggi in un degrado<br />

deplorevole e i visitatori ne riportano<br />

sempre un sentimento <strong>di</strong> tristezza<br />

per il suo stato attuale e <strong>di</strong><br />

ammirazione per le bellezze che<br />

essa ancora rivela.<br />

3


Messaggio elettorale - Committente responsabile: Federico Gui<strong>di</strong><br />

MENO TASSE, PIÙ SICUREZZA!<br />

A ROMA COME IN ITALIA È TEMPO DI CAMBIARE!<br />

IL CIRCOLO BALDUINA DI ALLEANZA NAZIONALE<br />

I CONSIGLIERI USCENTI E CANDIDATI AL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO ROMA XIX<br />

FULVIO ACCORINTI BENITO PERI ENZO SALESI GERARDO RIZZI<br />

SOSTENGONO<br />

FEDERICO IADICICCO<br />

CANDIDATO DEL PDL AL XVII COLLEGIO PROVINCIALE DI ROMA<br />

E INVITANO A VOTARE AL CONSIGLIO DEL COMUNE DI ROMA PER<br />

FEDERICO<br />

GUIDI<br />

CONSIGLIERE COMUNALE USCENTE DI AN<br />

SOTTOLINENADONE I TANTI INTERVENTI IN CAMPIDOGLIO A FAVORE<br />

DEI TERRITORI DEL NOSTRO MUNICIPIO PER<br />

• Ottenere più sicurezza nei nostri quartieri e un maggior controllo del territorio<br />

da parte delle Forze dell’Or<strong>di</strong>ne;<br />

• Annullare la costruzione dei pericolosi box privati interrati (PUP) speculazione a vantaggio <strong>di</strong> pochi<br />

per realizzare parcheggi pubblici, sicuri, veri e a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutti;<br />

• Il blocco dei PUP inutili e costosi a favore della realizzazione <strong>di</strong> parcheggi veri come quello <strong>di</strong> via Trionfale;<br />

• Ripristinare l’originaria viabilità <strong>di</strong> Torrevecchia;<br />

• Sgomberare definitivamente tutte le baraccopoli ancora presenti all’interno delle nostre aree ver<strong>di</strong>;<br />

• Tutelare “Parco del Pineto, riserva <strong>di</strong> <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>”, Insugherata <strong>Monte</strong> Ciocci garantendone<br />

la fruibilità ai citta<strong>di</strong>ni, impedendo roghi e tentativi <strong>di</strong> speculazione;<br />

• Annullare l’inutile raddoppio della Trionfale da via Stresa a via Chiaruggi,<br />

realizzandolo invece da via dell’Acquedotto del Peschiera fino a via Cassia;<br />

• Potenziare i servizi comunali <strong>di</strong> AMA, ACEA, ATAC che hanno offerto servizi<br />

scadenti lasciando troppo spesso i nostri quartieri sporchi,<br />

al buio e con trasporto pubblico insufficiente;<br />

• La ristrutturazione <strong>di</strong> strade e marciapie<strong>di</strong> ancora in con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> degrado senza escludere le cosiddette vie private<br />

ma aperte al pubblico transito<br />

non considerate dall’attuale amministrazione comunale;<br />

• Realizzare il parco ciclopedonale sulla copertura<br />

della ferrovia FM3 ROMA-VITERBO.<br />

Con ALEMANNO<br />

SINDACO DI ROMA<br />

www.gui<strong>di</strong>federico.it<br />

Via Papiniano 10 • Tel.: 06.35.40.21.00<br />

C O N A L E M A N N O S I N D A C O<br />

AL CONSIGLIO COMUNALE DI ROMA<br />

SCHEDA AZZURRA<br />

Fai una croce sul simbolo e scrivi<br />

Gui<strong>di</strong><br />

<br />

PUOI VOTARLO<br />

IN TUTTA ROMA<br />

Un altra idea <strong>di</strong> Roma www.gui<strong>di</strong>federico.it


Le attività sociali delle parrocchie <strong>di</strong> <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong><br />

Nostra Signora <strong>di</strong> Guadalupe<br />

Il complesso Nostra Signora <strong>di</strong> Guadalupe<br />

fu costruito nel periodo<br />

1928-1932 dalle Suore Messicane<br />

Figlie <strong>di</strong> Maria Immacolata <strong>di</strong> Guadalupe,<br />

in ricordo della miracolosa<br />

apparizione ad un umile in<strong>di</strong>o avvenuta<br />

quattro secoli prima. Eretta a<br />

parrocchia nel 1936 con il decreto<br />

“Dominici gregis” del car<strong>di</strong>nal vicario<br />

Francesco Marchetti Selvaggiani,<br />

la chiesa fu affidata al clero <strong>di</strong>ocesano<br />

<strong>di</strong> Roma dopo il rientro in<br />

patria delle suore messicane. Nel<br />

1944, in piena battaglia tra gli eserciti<br />

che circondavano la città, i fedeli<br />

pregarono la Vergine <strong>di</strong> proteggerli<br />

facendo voto <strong>di</strong> erigere una e<strong>di</strong>cola<br />

in suo onore, e<strong>di</strong>cola che ancora<br />

oggi si può vedere all’incrocio tra<br />

via Trionfale e via Chiarugi.<br />

Il territorio <strong>di</strong> pertinenza <strong>di</strong> questa<br />

parrocchia, desunto da quello <strong>di</strong><br />

San Francesco d’Assisi a <strong>Monte</strong><br />

<strong>Mario</strong>, è delimitato da un tratto <strong>di</strong><br />

via Trionfale fino a imboccare via<br />

Flori<strong>di</strong>ana, prosegue lungo il Fosso<br />

della Valle della Rimessola, piega<br />

per via dell’Acqua Traversa, taglia<br />

fino a raggiungere il Fosso dell’Insugherata,<br />

sfiora via Paolo Emilio<br />

Castagnola e via Giuseppe Baretti e<br />

si ricongiunge con via Trionfale più<br />

a nord. In questo spazio vivono<br />

circa 25.000 persone: operai,<br />

impiegati, professionisti e molti<br />

pensionati.<br />

Testimone dell’incontro con il parroco<br />

è stato un bel cane.<br />

Siamo in uno dei campi sportivi<br />

risanati, vuoto perché oggi è giorno<br />

<strong>di</strong> vacanza. “Sono stato or<strong>di</strong>nato<br />

sacerdote proprio in questa parrocchia;<br />

poi ne sono stato nominato<br />

vice parroco – spiega monsignor<br />

Franco Mammoli mentre getta una<br />

pallina al suo fido amico, Laico, un<br />

magnifico cane lupo e prosegue<br />

in<strong>di</strong>cando un palazzo inondato <strong>di</strong><br />

sole – laggiù abita mio padre ormai<br />

novantenne. Dopo quin<strong>di</strong>ci anni <strong>di</strong><br />

assenza sono ritornato come parroco<br />

e qui c’è molto da fare”. In soli<br />

tre anni, infatti , con una spesa <strong>di</strong><br />

250.000 euro non ancora tutti restituiti<br />

nonostante le generose offerte<br />

e donazioni dei fedeli, è riuscito a<br />

ristrutturare la casa parrocchiale e<br />

l’interno della chiesa ridotte in<br />

stato pietoso. Il prossimo intervento<br />

riguarderà la sistemazione del<br />

campo da bocce, del parco giochi<br />

per i più piccoli e dell’ex cinema,<br />

oggi a<strong>di</strong>bito a sala parrocchiale, nel<br />

quale ora non è possibile pensare<br />

ad una animazione culturale. Ma<br />

anche la sacrestia e gli uffici hanno<br />

urgente bisogno <strong>di</strong> lavori ra<strong>di</strong>cali.<br />

All’esterno tutto è in or<strong>di</strong>ne: il<br />

campo <strong>di</strong> calcio, quello <strong>di</strong> basket, la<br />

pista <strong>di</strong> pattinaggio; purtroppo questo<br />

spazio da un lato è delimitato da<br />

un brutto muro oltre il quale il<br />

La chiesa <strong>di</strong> Nostra Signora <strong>di</strong> Guadalupe.<br />

campo da bocce, oggi fuori uso, è<br />

frequentato dal Gruppo bocciofili<br />

che si adatta ad utilizzarlo per giocare<br />

a carte o, semplicemente, per<br />

incontrarsi in attesa <strong>di</strong> un benefattore.<br />

Questa è una delle tante iniziative<br />

sociali che cercheremo <strong>di</strong> elencare.<br />

Un centinaio <strong>di</strong> ragazzi, al <strong>di</strong> fuori<br />

dell’oratorio domenicale che raduna<br />

figli e genitori, frequenta i<br />

campi sportivi, la Scuola <strong>di</strong> calcio<br />

e quella <strong>di</strong> pattinaggio artistico<br />

organizzate da volontari parrocchiani<br />

ai quali si deve anche un<br />

Corso <strong>di</strong> chitarra.<br />

Per risolvere problemi relativi a<br />

bambini da zero a tre anni, come<br />

per esempio l’insonnia, Incontri <strong>di</strong><br />

psicologia sono tenuti dal pe<strong>di</strong>atra<br />

<strong>di</strong> zona, dott. Roberto Perlini, coa<strong>di</strong>uvato<br />

da una psicologa.<br />

Da oltre <strong>di</strong>eci anni coppie <strong>di</strong> sposi<br />

con i figli e i sacerdoti si riunisco-<br />

no due volte al mese per il pranzo e<br />

la <strong>di</strong>scussione su un tema spirituale<br />

attento alla vita nelle sue molteplici<br />

manifestazioni, come la fine dei<br />

matrimoni o la convivenza.<br />

Il Circolo per adulti, ex Arcobaleno<br />

e ancora in cerca <strong>di</strong> un nuovo<br />

nome, offre dopo la merenda, una<br />

serie <strong>di</strong> attività, sud<strong>di</strong>vise nei<br />

pomeriggi della settimana, con<br />

l’assistenza <strong>di</strong> volontari esperti<br />

nelle varie materie: decoupage,<br />

ceramica, chitarra, inglese, lettura<br />

<strong>di</strong> giornali, ballo (liscio e danze<br />

sudamericane), ginnastica dolce,<br />

visite culturali, ecc.<br />

Insieme per, un gruppo costituito<br />

da assistenti sociali che opera in<br />

collaborazione con il Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Igiene Mentale, ancora oggi permane<br />

in parrocchia come Centro<br />

<strong>di</strong>urno aperto a una ventina <strong>di</strong> assistiti<br />

domiciliari, accolti settimanalmente<br />

da volontari per il pranzo, il<br />

gioco, il decoupage.<br />

Tutte queste attività sono svolte<br />

dalla Caritas e dal Volontariato<br />

vincenziano che inoltre gestiscono<br />

il Centro <strong>di</strong> ascolto aperto a tutti i<br />

bisognosi, <strong>di</strong>stribuiscono viveri e<br />

indumenti, sostengono con ven<strong>di</strong>te,<br />

riffe e lotterie alcune famiglie in<br />

<strong>di</strong>fficoltà attraverso il pagamento <strong>di</strong><br />

bollette e me<strong>di</strong>cinali. Tutto ciò non<br />

sarebbe possibile senza l’aiuto <strong>di</strong><br />

volontari come Francesca Boccia o<br />

Alfredo Maurizi che sogna <strong>di</strong> informatizzare<br />

la segreteria.<br />

Per concludere in musica va citato<br />

il Coro polifonico, costituito da<br />

una ventina <strong>di</strong> elementi, che sotto<br />

la <strong>di</strong>rezione del maestro Luigi<br />

Sacco, sottolinea la liturgia domenicale,<br />

speriamo che un giorno,<br />

accompagnato da un magnifico<br />

organo per il go<strong>di</strong>mento dei fedeli<br />

seduti su banchi nuovi.<br />

M.C.C.<br />

5


Messaggio elettorale - Committente responsabile: <strong>Mario</strong> De Luca<br />

Preoccupazioni per lo svincolo GRA - Trionfale<br />

Ad Ottavia si temono forti <strong>di</strong>sagi e manca una chiara informazione.<br />

E la situazione peggiorerà su tutta la via Trionfale<br />

Lo svincolo Trionfale del GRA sarà<br />

completato, forse, all’inizio dell’estate,<br />

ma si prevedono a breve delle<br />

variazioni dovute ai lavori per il<br />

completamento. Lo svincolo interno<br />

in uscita (provenienza Aurelia) ed in<br />

entrata (<strong>di</strong>rezione Aurelia) è attivo<br />

già da alcuni mesi. Per completare<br />

l’uscita (provenienza Cassia) sarà<br />

necessario il rifacimento dei due<br />

ponti sulla via Trionfale che scavalcano<br />

il vecchio tracciato del GRA.<br />

Lì, come previsto, attraverso un<br />

complesso sistema <strong>di</strong> tracciati stradali<br />

si potrà uscendo dal GRA: arri-<br />

6<br />

vare su via Trionfale <strong>di</strong>venuta a<br />

senso unico in uscita verso via Cassia,<br />

andare alla Stazione <strong>di</strong> Ipogeo<br />

degli Ottavi (FR3), andare sulla via<br />

Trionfale in<br />

<strong>di</strong>rezione<br />

<strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong><br />

ed entrare ad<br />

Ottavia, Lucchina<br />

e Palmarola.<br />

Questi<br />

lavori interesseranno<br />

tutto il<br />

quadrante Nord<br />

ovest <strong>di</strong> Roma<br />

ed in particolare<br />

i quartieri<br />

<strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>,<br />

Ottavia, Lucchina,Palmarola,<br />

S. Andrea,<br />

Fontanile<br />

Nuovo e <strong>Monte</strong> Arsiccio, Selva<br />

Can<strong>di</strong>da.<br />

Per gli svincoli appena accennati<br />

l’Anas ha costruito una nuova strada<br />

(Trionfale bis) da via S. Giuseppe da<br />

Copertino (La Giustiniana) fino a<br />

via Ipogeo degli Ottavi, località per<br />

l’immissione al GRA. Questa strada<br />

corre parallela alla ferrovia per<br />

circa 2 km ed alla stessa via Trionfale.<br />

Secondo la nuova viabilità (non<br />

pubblicizzata e non confermata<br />

dalle Autorità competenti) ma corre<br />

voce ormai da tempo che verrà istituito<br />

un grande senso unico, in uscita,<br />

sulla via Trionfale all’altezza del<br />

ponte della ferrovia <strong>di</strong> via Ipogeo<br />

degli Ottavi, fino al cavalcavia <strong>di</strong><br />

via S Giuseppe da Copertino. La<br />

prevista nuova<br />

viabilità comporterà<br />

un<br />

appesantimento<br />

del traffico<br />

locale, della<br />

via Trionfale e<br />

grossi <strong>di</strong>sagi<br />

alla collettività<br />

tutta delle suddette<br />

zone e<br />

ripercussioni<br />

gravi sia in<br />

entrata sia in<br />

uscita della<br />

città.<br />

Per quanto<br />

riguarda il tratto<br />

in uscita<br />

dalla Trionfale: (Ipogeo degli Ottavi<br />

– S. Giuseppe da Copertino), in questo<br />

periodo transitorio ci sarà un<br />

flusso unico per coloro che escono<br />

dall’attuale svincolo interno numero<br />

4 Trionfale del GRA per <strong>di</strong>rigersi<br />

alla Giustiniana, per gli automobilisti<br />

del bacino della Trionfale che si<br />

<strong>di</strong>rigono verso la via Cassia, e per<br />

tutti quegli automobilisti che debbono<br />

entrare sul GRA in entrambi le<br />

<strong>di</strong>rezioni (Aurelia e Flaminia).<br />

In <strong>di</strong>rezione opposta, cioè la nuova<br />

strada, che sarebbe dovuta essere<br />

a<strong>di</strong>bita solo all’innesto per il GRA,<br />

e che inizia dal cavalcavia S. Giuseppe<br />

da Copertino e arriva alla Stazione<br />

Ipogeo, oltre al grande flusso<br />

<strong>di</strong> tutti coloro che provengono dal<br />

bacino Trionfale che si <strong>di</strong>rigono agli<br />

svincoli per <strong>di</strong>rezione Aurelia e Fla-<br />

minia; senza dubbio, anche gli automobilisti<br />

della Braccianese, che<br />

attualmente si riversano sulla svincolo<br />

della Cassia; si prevede un ulteriore<br />

aggravio quando verrà chiuso, per<br />

ammodernamento, lo svincolo della<br />

Cassia; coloro che devono andare al


parcheggio <strong>di</strong> scambio della Stazione<br />

<strong>di</strong> Ipogeo degli Ottavi (FR3);<br />

tutti coloro che sono <strong>di</strong>retti verso il<br />

centro città lungo la via Trionfale.<br />

Il nuovo anello “schiacciato” <strong>di</strong> 3,5<br />

km (<strong>di</strong> andata e ritorno dal punto <strong>di</strong><br />

partenza) avrà dei no<strong>di</strong> molto sensibili<br />

sia in uscita ed in entrata visto<br />

che, già adesso, all’altezza <strong>di</strong> via<br />

Ipogeo si notano file auto la mattina<br />

e il pomeriggio, nelle ore <strong>di</strong> punta,<br />

all’altezza dell’uscita della galleria<br />

svincolo 4 ( provenienza Aurelia).<br />

Ed infine “dulcis in fundo” secondo<br />

la nuova viabilità gli automobilisti<br />

dei quartieri Ottavia, Lucchina, Palmarola,<br />

<strong>Monte</strong> Arsiccio, Selva Can<strong>di</strong>da<br />

ecc. saranno costretti ad una<br />

vera gimcana prima <strong>di</strong> arrivare al<br />

sospirato parcheggio <strong>di</strong> scambio<br />

della FM3 perché, a <strong>di</strong>fferenza dell’attuale<br />

accesso comodo, ed imme-<br />

<strong>di</strong>ato (la stazione <strong>di</strong>sta solo 300<br />

metri), per un periodo transitorio<br />

saranno costretti a percorrere la<br />

Trionfale e il nuovo tratto in totale<br />

per 3,5 km., che con la conclusione<br />

dei lavori si ridurranno a 2 km.<br />

Dove è finito il progetto, redatto dall’ANAS,<br />

del sovrappasso che da via<br />

Ipogeo degli<br />

Ottavi, parallelo<br />

alla linea<br />

FM3, doveva<br />

consentire in<br />

modo risolutivo<br />

l’accesso al<br />

parcheggio <strong>di</strong><br />

scambio della<br />

Stazione <strong>di</strong> Ipogeo<br />

degli Ottavi?<br />

Con la nuova<br />

viabilità del<br />

traffico, già<br />

pesante. tempo<br />

e anche denaro<br />

dei citta<strong>di</strong>ni<br />

vanno in fumo, oltre all’ incremento<br />

dell’inquinamento atmosferico.<br />

Rendere <strong>di</strong>fficile e <strong>di</strong>sagevole l’accesso<br />

al parcheggio <strong>di</strong> Ipogeo degli<br />

Ottavi anche per chi, uscendo dal<br />

GRA volesse utilizzarlo, scoraggia<br />

l’uso del treno, e l’attuale parcheggio,<br />

oggi insufficiente in alcuni giorni,<br />

andrà probabilmente deserto nei<br />

prossimi mesi, in aperto e netto contrasto<br />

con la tanto pubblicizzata e<br />

sban<strong>di</strong>erata “cura del ferro” da parte<br />

dell’Amministrazione Comunale e<br />

Municipale.<br />

Per non parlare<br />

poi dell’impossibilità<br />

per gli<br />

abitanti S.<br />

Andrea, e del<br />

nuovo comprensorio<br />

“Case e<br />

Campi” inizio<br />

della Giustiana<br />

i cui abitanti<br />

non potranno<br />

usufruire del<br />

linea ATAC<br />

907 in <strong>di</strong>rezione<br />

centro.<br />

Il comitato <strong>di</strong><br />

Ottavia, associazione<br />

nata da tre anni in Ottavia<br />

per sensibilizzare i residenti ai problemi<br />

del quartiere, ha al suo attivo<br />

<strong>di</strong>verse assemblee pubbliche su<br />

argomenti importanti ed il tema<br />

dello svincolo con le problematiche<br />

e le possibili soluzioni ha visto l’impegno<br />

del comitato dal giugno 2005.<br />

Il comitato ha più volte segnalato<br />

alle istituzioni, proposte e stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

fattibilità per una viabilità e mobilità<br />

sostenibile fino al maggio 2007,<br />

quando si è svolto un grande convegno<br />

presso l’ITIS Fermi organizzato<br />

dalla Rete dei Comitati ed Associazioni<br />

del XIX Municipio che comprende,<br />

oltre al Comitato <strong>di</strong> Quartiere<br />

Ottavia, il Comitato <strong>di</strong> Quartiere<br />

<strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong> S. Onofrio, l’Associazione<br />

Progetto Democratico, il<br />

Comitato <strong>di</strong> Quartiere Palmarola-<br />

Ottavia, l’Associazione “Ex Lavan-<br />

deria, il Circolo Legambiente “Ecoidea”,<br />

la sezione Roma <strong>di</strong> Italia<br />

Nostra. Il tema del convegno è stato<br />

la “Vertenza Trionfale” che ha<br />

messo in luce attraverso il contributo<br />

<strong>di</strong> personalità scientifiche e universitarie,<br />

le criticità, i punti nodali<br />

<strong>di</strong> questa strada che parte da piazza<br />

<strong>Monte</strong> Gau<strong>di</strong>o arriva all’innesto con<br />

via Cassia.<br />

Le istituzioni caldeggiano, ma solo a<br />

parole, la partecipazione dei citta<strong>di</strong>ni<br />

alle scelte <strong>di</strong> miglioramento e trasformazione<br />

urbana. Da una parte<br />

l’uscita del Passante a Nord Ovest,<br />

dall’altra le uscite del GRA ed in<br />

mezzo una strada, l’attuale via<br />

Trionfale, ad una corsia per senso <strong>di</strong><br />

marcia.<br />

Per il quadrante Nord Ovest la paralisi<br />

è vicina.<br />

Giovanna Menei<br />

7<br />

Messaggio elettorale - Committente responsabile: Tiziana Macchia


Pro-memoria per i can<strong>di</strong>dati<br />

Questo numero <strong>di</strong> “<strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>”<br />

ospita <strong>di</strong>versi messaggi elettorali, ai<br />

quali si è aperto in regime <strong>di</strong> assoluta<br />

parità rispetto alle parti in campo, nel<br />

rispetto delle <strong>di</strong>sposizioni dell’Autorità<br />

per le Garanzie nelle Comunicazioni,<br />

ma anche dell’in<strong>di</strong>pendenza del<br />

nostro perio<strong>di</strong>co - e dell’Associazione<br />

che lo esprime - dai partiti politici. Da<br />

parte nostra, quin<strong>di</strong>, nessun suggerimento<br />

agli elettori, ma vogliamo piuttosto<br />

ricordare ai can<strong>di</strong>dati <strong>di</strong> ogni<br />

parte alcuni importanti temi sui quali<br />

sollecitiamo la loro attenzione; vorremmo<br />

che prima delle elezioni <strong>di</strong>chiarassero<br />

chiaramente i loro programmi<br />

al riguardo e prendessero precisi impegni.<br />

Vi sono problemi che spettano al<br />

Comune, altri ai Municipi; altri ancora<br />

soggetti a competenze <strong>di</strong> altri Enti, ma<br />

sui quali Comune e Municipi possono<br />

ben farsi sentire.<br />

Cominciamo dalle gran<strong>di</strong> questioni<br />

specifiche <strong>di</strong> <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>. La prima è<br />

Santa Maria della Pietà, sul cui destino<br />

non c’è ancora chiarezza; i tempi <strong>di</strong><br />

attuazione del noto protocollo d’inte-<br />

8<br />

sa, peraltro insufficiente a garantire un<br />

degno futuro al comprensorio, sono<br />

saltati e l’Università La Sapienza ha<br />

sospeso l’acquisto dei pa<strong>di</strong>glioni che<br />

dovevano portare prestigio culturale<br />

ma che erano anche fonte <strong>di</strong> vari<br />

dubbi. È necessario che ci si fermi a<br />

ragionare, in un clima <strong>di</strong> vera partecipazione,<br />

e per Santa Maria della Pietà<br />

si costruisca un vero progetto, organico<br />

e completo, che sod<strong>di</strong>sfi le fondamentali<br />

esigenze <strong>di</strong> fruizione pubblica,<br />

tutela ambientale e gestione unitaria,<br />

pur in una molteplicità <strong>di</strong> funzioni.<br />

Ed il progetto dovrà far sì che “centralità”<br />

non resti solo un freddo termine<br />

del P.R.G., ma che tale la senta la citta<strong>di</strong>nanza<br />

<strong>di</strong> tutto <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong> (nella<br />

nostra ampia accezione territoriale).<br />

Muovendo da Santa Maria della Pietà<br />

verso valle, emerge la sconfortante<br />

vicenda della pista ciclopedonale sulla<br />

copertura della FR3: promessa, finanziata,<br />

progettata ma non realizzata.<br />

Dopo le lungaggini degli adeguamenti<br />

progettuali, delle approvazioni, dello<br />

stralcio <strong>di</strong> un’opera estranea che<br />

impe<strong>di</strong>va l’appalto, sulla pista - anzi,<br />

sul “parco lineare” - è calato il silenzio.<br />

Nessuna comunicazione ufficiale,<br />

solo voci secondo le quali i sol<strong>di</strong> non<br />

basterebbero più o forse non ci sarebbero<br />

più affatto. Urge chiarezza ed il<br />

rapido avvio dell’opera.<br />

Ci sono poi i temi della viabilità primaria.<br />

Dei problemi posti dal nuovo<br />

svincolo Trionfale-GRA parliamo proprio<br />

in questo numero, ma resta aperta<br />

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la questione della sistemazione dell’intera<br />

via Trionfale, le cui tratte congestionate<br />

potranno aggravarsi proprio<br />

per effetto dei flussi che troveranno l’itinerario<br />

Trionfale-Passante a Nord-<br />

Ovest competitivo rispetto alla Cassia.<br />

La soluzione non è facile, perché si<br />

devono conciliare aspetti funzionali ed<br />

ambientali, senza <strong>di</strong>menticare che<br />

spesso allargare una strada richiama<br />

nuovo traffico e genera nuovi ingorghi<br />

altrove. Occorre quin<strong>di</strong> una progettazione<br />

lungimirante, che operi su un<br />

ampio orizzonte; occorre per esempio<br />

che si metta mano alla cosiddetta<br />

“Trionfale bis”, per avere una gronda<br />

esterna verso l’Aurelio. E, mentre si<br />

sollecita il completamento del raddoppio<br />

<strong>di</strong> via della Pineta Sacchetti, bisogna<br />

ricordare che l’aumento dei flussi<br />

su questa strada renderà inestricabili i<br />

no<strong>di</strong> <strong>di</strong> circonvallazione Cornelia.<br />

Per non pretendere l’impossibile dalla<br />

rete viaria, è necessario aumentare la<br />

quota <strong>di</strong> spostamenti effettuati col trasporto<br />

pubblico, ma la gente deve essere<br />

attratta da servizi <strong>di</strong> qualità piuttosto<br />

che impe<strong>di</strong>ta ad usare il mezzo privato.<br />

A tal fine c’è molto da fare anche nel<br />

nostro settore. Per quanto riguarda la<br />

“cura del ferro”, la FR3 deve <strong>di</strong>ventare<br />

più metropolitana <strong>di</strong> quanto lo sia oggi,<br />

ma ciò significa materiale rotabile più<br />

appropriato e impianti atti a consentire<br />

maggiori frequenze; è materia <strong>di</strong> RFI e<br />

Trenitalia, ma anche Comune e Municipi<br />

hanno i loro compiti, per rendere<br />

meglio accessibili le stazioni, a pie<strong>di</strong>,<br />

con l’autobus o con il mezzo privato a<br />

4 o 2 ruote. In tema <strong>di</strong> metropolitane,<br />

andrebbe riesaminato il tracciato del<br />

prolungamento della linea “A” oltre<br />

Battistini, per servire più <strong>di</strong>rettamente i<br />

densi quartieri <strong>di</strong> Primavalle e Torrevecchia.<br />

E per gli autobus si attendono<br />

sempre una riforma razionale della rete<br />

<strong>di</strong> nord-ovest ed i provve<strong>di</strong>menti<br />

necessari a garantire la regolarità dei<br />

passaggi; tra essi efficaci corsie preferenziali<br />

(dove servono) ma non solo.


Un altro tema urbanistico è quello del<br />

Foro Italico. I programmi del Coni<br />

preoccupano, fanno temere l’alterazione<br />

e la mercificazione <strong>di</strong> un importantissimo<br />

patrimonio architettonico e<br />

ambientale, che dovrebbe essere ben<br />

preservato e goduto, senza con<strong>di</strong>zionamenti,<br />

dalla citta<strong>di</strong>nanza e dai visitatori.<br />

Anche in questo caso cre<strong>di</strong>amo<br />

che si debba aprire una fase <strong>di</strong> riesame,<br />

cre<strong>di</strong>amo che il futuro del comprensorio<br />

debba essere attentamente<br />

valutato, col contributo <strong>di</strong> tutte le<br />

competenti strutture e con la partecipazione<br />

(vera) della popolazione,<br />

senza accettare a priori scelte basate<br />

fondamentalmente su fattori economici.<br />

C’è anzi da chiedersi se è giusto<br />

che il calcio (quello dello spettacolo,<br />

quello commerciale) resti lì, nello sta<strong>di</strong>o<br />

strappato alla funzione originaria e<br />

sconciato da quella copertura che si<br />

staglia offensivamente sul verde <strong>di</strong><br />

<strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>; che resti in una zona<br />

immersa nella città, mettendo a soqquadro<br />

ogni domenica interi quartieri.<br />

Della questione dei parcheggi, che ha<br />

agitato recentemente Balduina, Belsito<br />

e <strong>Monte</strong> Gau<strong>di</strong>o, abbiamo detto<br />

negli ultimi numeri. In sintesi, mentre<br />

si con<strong>di</strong>vide naturalmente la necessità<br />

<strong>di</strong> tentare <strong>di</strong> mettere un po’ d’or<strong>di</strong>ne<br />

nelle strade riducendovi il carico <strong>di</strong><br />

auto in sosta, si vorrebbe che, quando<br />

si va a mo<strong>di</strong>ficare un territorio in cui si<br />

sono consolidate residenze ed attività,<br />

la partecipazione offerta alla citta<strong>di</strong>nanza<br />

fosse più concreta, non mirata<br />

ad un’approvazione a cose quasi fatte.<br />

Quin<strong>di</strong> nessun <strong>di</strong>niego aprioristico,<br />

ma servono assoluta trasparenza, veri<br />

stu<strong>di</strong> geotecnici, progetti dettagliati,<br />

impegni a lungo termine sulle modalità<br />

<strong>di</strong> gestione e sulle tariffe, apertura<br />

a riconoscere le eventuali ragioni ostative.<br />

C’è un altro tema specifico <strong>di</strong> <strong>Monte</strong><br />

<strong>Mario</strong>, quello delle antenne ra<strong>di</strong>o. La<br />

foresta è stata parzialmente <strong>di</strong>sboscata,<br />

ma vi sono ancora impianti che<br />

preoccupano chi vive nelle loro vicinanze<br />

ed auspica che l’opera <strong>di</strong> delocalizzazione<br />

sia presto completata. Si<br />

vorrebbero anche notizie certe sui<br />

campi elettromagnetici generati nell’abitato<br />

dai due impianti della Rai<br />

(via Cadlolo e <strong>Monte</strong> Ciocci).<br />

È invece generale, <strong>di</strong> tutta la Città, la<br />

problematica della manutenzione stradale,<br />

sotto vari aspetti. Troppe vie<br />

hanno il manto in pessime con<strong>di</strong>zioni,<br />

fonte <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo e rischio per gli autoveicoli<br />

ma ancor più per le due ruote<br />

ed i pedoni; troppi tombini sono intasati<br />

e causano allagamenti ad ogni<br />

pioggia forte; troppi marciapie<strong>di</strong> sono<br />

cosparsi <strong>di</strong> buche e rigonfiamenti<br />

(nonché <strong>di</strong> sporcizia e <strong>di</strong> motocicli,<br />

ma questo è un altro <strong>di</strong>scorso). E non<br />

poche volte i marciapie<strong>di</strong> non ci sono,<br />

mentre la mobilità pedonale (e, in particolare,<br />

quella delle persone che<br />

devono muoversi in se<strong>di</strong>a a ruote)<br />

dovrebbe essere sempre e prioritariamente<br />

salvaguardata.<br />

La sporcizia dei marciapie<strong>di</strong> ci porta<br />

ad un’altra tematica generale, quella<br />

della nettezza urbana. Si auspica anzitutto<br />

un significativo impegno per la<br />

migliore pulizia delle strade, accompagnato,<br />

s’intende, da una più incisiva<br />

azione <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssuasione - e, occorrendo,<br />

repressione - nei confronti degli sporcaccioni.<br />

Poi, sia pure in attesa <strong>di</strong> una<br />

efficiente ristrutturazione del servizio<br />

<strong>di</strong> asporto dei rifiuti, si vorrebbe una<br />

migliore <strong>di</strong>stribuzione dei cassonetti<br />

ed una riorganizzazione dei giri delle<br />

autocompattatrici, che troppo spesso<br />

passano ad orari irregolari o saltano il<br />

passaggio: così è usuale vedere cassonetti<br />

straboccanti e cumuli <strong>di</strong> immon<strong>di</strong>zie<br />

per terra, mentre talvolta vengono<br />

scaricati cassonetti praticamente<br />

vuoti. Quanto alla raccolta <strong>di</strong>fferenziata,<br />

deve essere resa più agevole, ma<br />

bisogna anche che alle persone <strong>di</strong><br />

buona volontà che si impegnano per<br />

<strong>di</strong>videre i rifiuti fosse risparmiata la<br />

frustrazione <strong>di</strong> vedere (e sentire), per<br />

esempio, lo scarico quoti<strong>di</strong>ano, da<br />

parte <strong>di</strong> un ristoratore, <strong>di</strong> valanghe <strong>di</strong><br />

bottiglie e lattine in un cassonetto<br />

or<strong>di</strong>nario.<br />

Dalle strade alla loro segnaletica: c’è<br />

da riesaminare quella verticale, per<br />

eliminare quella mandata in desuetu<strong>di</strong>ne<br />

(se la desuetu<strong>di</strong>ne ha buon fondamento),<br />

installare quella mancante,<br />

correggere quella non appropriata. Ma<br />

c’è soprattutto da assicurare una<br />

buona manutenzione <strong>di</strong> quella orizzontale;<br />

le strisce pedonali stanno<br />

scomparendo quasi dappertutto e ciò<br />

rende ancor più pericoloso l’attraversamento<br />

delle strade.<br />

Ci sarebbe ancora molto da <strong>di</strong>re; l’accenno<br />

alle strisce pedonali richiama<br />

infatti alla mente l’insufficiente presenza<br />

dei Vigili urbani sulle strade e,<br />

forse, una scarsa attenzione a tante<br />

infrazioni che, pur non costituendo<br />

potenziale cagione <strong>di</strong> pericolo, danneggiano<br />

qualcuno ed evidenziano<br />

<strong>di</strong>spregio del prossimo.<br />

Bisognerebbe anche chiedere impegni<br />

per il completamento dei parchi e per<br />

la loro manutenzione. Ma ci fermiamo<br />

qui ed aspettiamo le <strong>di</strong>chiarazioni<br />

dei can<strong>di</strong>dati, per poter scegliere a<br />

ragione veduta.<br />

G.M.<br />

9


segue da pagina 2<br />

Appello per il Museo<br />

della Mente<br />

Cari citta<strong>di</strong>ni, desideriamo<br />

informarvi che il Pa<strong>di</strong>glione 6<br />

del S. Maria della Pietà non è<br />

un e<strong>di</strong>ficio in stato <strong>di</strong> abbandono:<br />

esso è la sede del Museo<br />

Laboratorio della Mente della<br />

ASL RmE. Il Museo Laboratorio<br />

della Mente, negli ultimi<br />

cinque anni della sua attività, ha<br />

permesso ad oltre 150.000 persone<br />

e a centinaia <strong>di</strong> istituti scolastici<br />

<strong>di</strong> effettuare gratuitamente<br />

visite guidate ripercorrendo<br />

la storia del manicomio in Italia<br />

e lo sviluppo dei nuovi servizi<br />

per la salute mentale nella<br />

comunità. Attualmente il<br />

Museo è chiuso perché stiamo<br />

realizzando un nuovo e più suggestivo<br />

percorso espositivo. Gli<br />

operatori della ASL RmE assie-<br />

Errata corrige<br />

me a ex pazienti e infermieri del<br />

S. Maria della Pietà chiedono a<br />

tutti voi <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re che l’e<strong>di</strong>ficio<br />

venga danneggiato e fatto<br />

oggetto <strong>di</strong> azioni vandaliche.<br />

Esso conserva la memoria storica<br />

del manicomio <strong>di</strong> Roma ed è<br />

nostro intento tutelarne la sua<br />

funzione <strong>di</strong> testimonianza.<br />

Chie<strong>di</strong>amo a tutti i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong><br />

aiutarci nell’opera <strong>di</strong> conservazione<br />

e <strong>di</strong> vigilanza, collaborando<br />

in modo proficuo affinché<br />

possiamo riaprilo, come previsto,<br />

entro l’estate 2008. I lavori<br />

in corso sono molto impegnativi<br />

e il finanziamento a nostra<br />

<strong>di</strong>sposizione non ci permette <strong>di</strong><br />

impegnare altre risorse economiche<br />

per riparare i danni che<br />

vengono arrecati all’e<strong>di</strong>ficio.<br />

Confi<strong>di</strong>amo pertanto nella<br />

vostra sensibilità con la certezza<br />

che tutti voi risponderete<br />

positivamente al nostro appello.<br />

La Direzione del Museo<br />

Laboratorio della Mente<br />

info@museodellamente.it<br />

Dal 19 al 26 aprile, presso la Galleria R.D.F. in via Festo<br />

Avieno, si terrà una personale del pittore Paolo Cristiano.<br />

Nell’articolo “In margine alla mostra MORETTI visto da MORETTI<br />

un ricordo personale” a pagina 4 del n. 249 è stato erroneamente citato<br />

il Partito Democratico invece del Partito Repubblicano.<br />

Al Municipio 19<br />

(scheda grigia)<br />

per continuare<br />

INSIEME<br />

POSSIAMO<br />

vota:<br />

Rosa a <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong><br />

e scrivi:<br />

Federico<br />

FALCOLINI<br />

11<br />

Messaggio elettorale - Committente responsabile: Francesco Quadrino


Lezione “<strong>di</strong>fferenziata”<br />

Una iniziativa dell’Associazione “<strong>Amici</strong> <strong>di</strong> <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>”<br />

Le immagini <strong>di</strong> Napoli sommersa dai<br />

rifiuti che sono rimbalzate ovunque<br />

attraverso giornali e televisioni hanno<br />

creato un effetto shock. È <strong>di</strong> poche settimane<br />

fa la notizia che nel Lazio si è<br />

verificata una improvvisa e positiva<br />

inversione <strong>di</strong> tendenza nella raccolta<br />

<strong>di</strong>fferenziata che fa sperare che il 2008,<br />

come è negli obiettivi dell’AMA, l’azienda<br />

municipalizzata che si occupa<br />

della raccolta dei rifiuti, sia davvero<br />

l’anno della svolta.<br />

Anche da Napoli arriva qualche notizia<br />

confortante: nelle scuole sono state<br />

avviate iniziative per spiegare ai ragazzi<br />

che cosa significa praticare la raccolta<br />

<strong>di</strong>fferenziata e perfino le parrocchie<br />

si sono attivate spiegando ai fedeli<br />

all’uscita della Messa perché è necessario<br />

riciclare i rifiuti.<br />

Analoghe iniziative sono partite anche<br />

a Roma. Basta cliccare www. Amaroma.it<br />

per ottenere tutte le informazioni<br />

su come e perché <strong>di</strong>fferenziare i rifiuti;<br />

che cosa inserire nei <strong>di</strong>versi cassonetti<br />

e che cosa non inserire; dove buttare<br />

pile scariche, farmaci scaduti, indumenti<br />

usati e tutti i materiali che per le<br />

loro caratteristiche <strong>di</strong> pericolosità, tossicità<br />

e possibilità <strong>di</strong> riutilizzo vanno<br />

gettati separatamente.<br />

Anche l’Associazione “<strong>Amici</strong> <strong>di</strong> <strong>Monte</strong><br />

<strong>Mario</strong>”, come sempre sensibile alla<br />

salute del territorio, ha pensato <strong>di</strong> sensibilizzare<br />

i suoi abitanti, rivolgendosi<br />

ai più piccoli. Da qualche settimana,<br />

infatti, in quattro scuole si sta svolgendo<br />

una sorta <strong>di</strong> laboratorio al quale<br />

hanno aderito ventitrè classi e l’intenzione<br />

è <strong>di</strong> allargare agli altri plessi.<br />

Il primo incontro è avvenuto il giorno<br />

12<br />

11 marzo nella Scuola Elementare<br />

Nazario Sauro in via Trionfale. Gli<br />

alunni, dalla prima alla quinta, dopo<br />

una introduzione sulle ragioni e le<br />

modalità della raccolta <strong>di</strong>fferenziata, si<br />

sono impegnati nella realizzazione <strong>di</strong><br />

modelli <strong>di</strong> cassonetti in cartone.<br />

L’obiettivo – come era stato spiegato<br />

agli insegnanti – era naturalmente quello<br />

<strong>di</strong> contribuire a creare una coscienza<br />

ecologica. Perché non si debba più <strong>di</strong>re<br />

quando si percorrono le strade <strong>di</strong> <strong>Monte</strong><br />

<strong>Mario</strong>, parafrasando una vecchia filastrocca,<br />

“e tutto giù per terra”.<br />

Ma ve<strong>di</strong>amo come hanno risposto gli<br />

alunni. Cominciamo dai bambini della<br />

prima classe elementare, sezione A.<br />

Incuriositi dai cartoni pronti da piegare<br />

per costruire tre cassonetti in miniatura,<br />

hanno fatto a gara per partecipare. Con<br />

la carta crespata hanno collaborato a<br />

confezionare gran<strong>di</strong> fiocchi per <strong>di</strong>stinguere<br />

i tre contenitori. Bianco, abbiamo<br />

spiegato, per mettere la carta. Blu, “Per<br />

il vetro”, interviene pronto Alessandro,<br />

“Pulito”, aggiunge, “perché fa male alla<br />

natura”. Spieghiamo che nel cassonetto<br />

blu va messo anche il metallo e la plastica.<br />

“Chio<strong>di</strong>”, <strong>di</strong>ce Denis. “Una pentola<br />

vecchia”, aggiunge un altro bambino.<br />

E nel cassonetto verde? “Bucce <strong>di</strong><br />

banana”, <strong>di</strong>ce ancora Denis.<br />

Lasciamo che i bambini decorino i cassonetti<br />

liberamente e proce<strong>di</strong>amo con<br />

la terza A. Fra gli alunni c’è già chi<br />

conosce il problema del riciclo. “Così<br />

non si tagliano gli alberi per fare la<br />

carta”, spiega Edoardo. Quanto al<br />

vetro, bottiglie… “Pulite”, <strong>di</strong>cono in<br />

coro. “Bicchieri rotti”, precisa Valerio,<br />

“Barattoli <strong>di</strong> marmellata”, aggiunge un<br />

altro “Le maniglie – aggiunge Valerio<br />

– quando butti le porte butti pure le<br />

maniglie”.<br />

In quarta A introduciamo il metodo del<br />

compostaggio domestico e l’argomento<br />

desta molto interesse. Si parla <strong>di</strong> umido<br />

e <strong>di</strong> “bucce dell’uovo” che in questo<br />

modo non vanno a finire come quelle <strong>di</strong><br />

banana fra i rifiuti non riciclabili ma<br />

servono a formare un ottimo compost<br />

adatto a concimare le piante. Ma già<br />

nella classe visitata prima Alessandro<br />

aveva raccontato che in casa lo zio conservava<br />

le bucce dell’uovo per far concime.<br />

MULTICLIMA<br />

Seconda A: anche qui, come in tutte le<br />

precedenti classi, gli alunni preparano<br />

con i cartoni i modelli <strong>di</strong> cassonetti<br />

contrad<strong>di</strong>stinti da tre fiocchi <strong>di</strong> carta<br />

crespata bianca, blu e verde e intervengono<br />

continuamente: “Per riciclare”,<br />

<strong>di</strong>ce uno, “Per usare un’altra volta”,<br />

spiega un altro. Nel cassonetto verde<br />

sono pronti a gettare “Vetro”, “Barattolo<br />

<strong>di</strong> mais”, “Lattina dell’aranciata”,<br />

“Del caffè”, “Bicchiere <strong>di</strong> vetro se è<br />

rotto”. Quanto al cassonetto blu serve<br />

per gettare “La mela mezzo mangiata e<br />

la carta sporca”, <strong>di</strong>ce Marco.<br />

Terza B. Si parla <strong>di</strong> cassonetto bianco e<br />

subito un bambino interviene: “La carta<br />

non deve essere stropicciata”. Spieghiamo<br />

allora che è sufficiente che sia<br />

pulita così come deve essere pulito il<br />

vetro che va messo nel cassonetto blu.<br />

“Mia mamma prima <strong>di</strong> buttare il barattolo<br />

della nutella la sciacqua” <strong>di</strong>ce<br />

Michela. E aggiunge: “Ha provato ma<br />

non sapeva più dove buttare. Nel cassonetto<br />

blu ha visto carta, ma anche lattine<br />

e plastica.<br />

Chie<strong>di</strong>amo ai bambini se sanno perché<br />

le batterie vanno buttate negli appositi<br />

contenitori, per altro <strong>di</strong>fficili da reperire<br />

nella zona. “Perché c’è un acido”,<br />

<strong>di</strong>ce Carlotta. Anche Edoardo, quinta<br />

B, sa che le batterie contengono un<br />

acido, l’acido solforico, e che perciò<br />

vanno gettate separatamente. Tutta la<br />

classe sembra attenta alle spiegazioni<br />

che sono date ed è consapevole della<br />

necessità della raccolta <strong>di</strong>fferenziata,<br />

così come in quinta A.<br />

Ci tratteniamo a lungo, sommersi da<br />

domande, commenti, interrogativi. C’è<br />

anche chi ascolta ma è chino sul banco<br />

a <strong>di</strong>segnare e a scrivere. E sarà per noi<br />

una risposta inattesa.<br />

Conclu<strong>di</strong>amo il nostro incontro con le<br />

parole <strong>di</strong> una canzone tratta dallo spettacolo<br />

“Una città pulita”.<br />

Cantano gli alunni della quarta B:<br />

Quando tu vuoi buttare<br />

devi <strong>di</strong>fferenziare.<br />

Guarda bene il contenitore<br />

Ma devi prestare attenzione al colore”.<br />

Fuori, in corridoio, un volo <strong>di</strong> palom-<br />

belle. Sono state fatte, riciclando materiale,<br />

insieme con la mamma dell’insegnante,<br />

insegnante anch’essa. Chissà se<br />

fra i tanti ex alunni della scuola Nazario<br />

Sauro qualcuno ricorda la maestra<br />

Bartocci?<br />

La lezione “<strong>di</strong>fferenziata” riprende il<br />

26 marzo nella scuola elementare <strong>di</strong> via<br />

Taverna con i bambini della prima B.<br />

Il lavoro si svolge velocemente perché<br />

gli alunni, anche se molto vivaci, sono<br />

particolarmente interessati ai tre cassonetti<br />

in miniatura e subito Simona<br />

interviene <strong>di</strong>cendo “Ce ne sono anche<br />

altri: quello delle pile, che sono pericolose.<br />

“Se le metti tra la frutta e la verdura<br />

– <strong>di</strong>ce Emma – le pile inquinano la<br />

terra”, “E la frutta <strong>di</strong>venta terra”,<br />

aggiunge Alessandro B. “E poi si<br />

ammala l’uomo” conclude l’altro Alessandro.<br />

I bambini <strong>di</strong> prima A sono più tranquilli,<br />

ma non per questo meno partecipi.<br />

Costruiscono con perizia i tre cassonetti<br />

mentre la piccola Rossana spiega per<br />

quale motivo devono essere <strong>di</strong> colori<br />

<strong>di</strong>versi. Sono pronti a coprirli con la<br />

carta crespata bianca, blu e verde e a<br />

decorarli.<br />

Il lavoro nella scuola <strong>di</strong> via Taverna si<br />

conclude con una quarta elementare, la<br />

sezione B.<br />

Una volta introdotto, come in tutte le<br />

altre classi, il problema della raccolta<br />

<strong>di</strong>fferenziata e mostrate le immagini<br />

dei cassonetti da costruire con i cartoni,<br />

ci <strong>di</strong>lunghiamo in spiegazioni più<br />

approfon<strong>di</strong>te. Si parla <strong>di</strong> tutto: “No batterie<br />

nel blu, perché contengono<br />

acido”, <strong>di</strong>ce Mattia che durante tutto il<br />

tempo interverrà continuamente. La<br />

scolaresca è molto attenta e preparata.<br />

Si parla <strong>di</strong> materiale non riciclabile, <strong>di</strong><br />

umido, <strong>di</strong> humus, e c’è chi propone <strong>di</strong><br />

fare un tema sull’argomento.<br />

Arrivederci alla ripresa delle lezioni <strong>di</strong><br />

“<strong>di</strong>fferenziata” con gli alunni delle scuole<br />

<strong>di</strong> via Assarotti e <strong>di</strong> via Vallombrosa.<br />

S.G.<br />

Ringraziamo gli sponsor che ci hanno<br />

fornito tutti i materiali:<br />

PUBBLISHOCK, CALAMUS<br />

FOTO E... COPIE


ARTI E MESTIERI<br />

Il me<strong>di</strong>co delle penne<br />

Sono in cinque donne in tutta Italia,<br />

a Roma al Pantheon e qui a piazzale<br />

delle Medaglie d’Oro. “Tecnico<br />

riparatore <strong>di</strong> penne stilografiche” è<br />

l’esatta definizione e Luciana<br />

Nicoletti da trentacinque anni esercita<br />

questa arte in un laboratorio<br />

attiguo alla cartoleria Calamus.<br />

Qui arrivano penne ritrovate nei<br />

cassetti della nonna, penne del<br />

1920, ad esempio, come quelle<br />

retrattili, ossia con il pennino che<br />

va su e giù, quelle che si caricano<br />

con il contagocce, con meccanismi<br />

a pompa, a levetta laterale, con<br />

gommini interni.<br />

Luciana Nicoletti ripara, oltre alle<br />

penne, anche i pennini d’oro, ormai<br />

introvabili. De<strong>di</strong>ca a questo lavoro<br />

la domenica, quando non è impegnata<br />

nella cartoleria. Si aggiorna<br />

continuamente andando a mostre,<br />

come quella che si tiene a Firenze a<br />

Palazzo Brunelleschi, fa permute,<br />

cambi, stime. Per le riparazioni si<br />

serve del tornio e <strong>di</strong> strumenti chirurgici;<br />

recupera parti <strong>di</strong> penne e le<br />

riassembla.<br />

Nel suo laboratorio ci sono tanti<br />

cassetti, come quelli che si usano<br />

per conservare i chio<strong>di</strong> e che contengono<br />

conduttori, collettori, pennini,<br />

converter, molle, fondelli. Di<br />

tutto quanto, insomma, riguarda il<br />

mondo affascinante delle penne.<br />

Avete il coperchietto <strong>di</strong> una stilografica?<br />

Non lo gettate via, potrebbe<br />

essere utile. Avete ritrovato la<br />

vecchia Parker, dono dei nonni per<br />

la prima Comunione? Possedete un<br />

piccolo tesoro che va revisionato e<br />

pulito con il solvente giusto, oltretutto<br />

innocuo.<br />

Il nostro me<strong>di</strong>co delle penne sa<br />

anche come “curare” le vecchie<br />

matite a mina cadente e non, della<br />

nonna, del bisnonno, perché è nata<br />

prima della stilografica. Ci racconta<br />

poi qualche curiosità.<br />

La vecchia Presbitero, per esempio,<br />

la marca più antica <strong>di</strong> matite, usate<br />

anche negli uffici comunali amministrativi,<br />

era copiativa. Si leccava<br />

per poter scrivere indelebilmente<br />

sui documenti e chi la usava aveva<br />

sempre la lingua nera. Erano i vecchi<br />

scrivani con le mezze maniche,<br />

anch’esse nere.<br />

Veniamo a oggi e a chi per la prima<br />

volta si avvicina al mondo delle<br />

penne e delle matite. Che cosa consiglia<br />

Luciana Nicoletti ai genitori<br />

dei bambini più piccoli? Ci spiega<br />

che se dalla prima elementare,<br />

come fanno fare alcune maestre<br />

della scuola <strong>di</strong> zona, i bambini<br />

cominciano a scrivere con una stilografica<br />

semplice ed economica,<br />

la loro scrittura sarà sempre più<br />

bella, perché sono costretti a scrivere<br />

lentamente altrimenti l’inchiostro<br />

non scende. Biro, roller e matite<br />

“corrono” e perciò la grafia è<br />

meno or<strong>di</strong>nata. Chi inizia a scrivere<br />

con la matita - consiglia – ne<br />

scelga una non dura ma me<strong>di</strong>a.<br />

Quanto all’impugnatura, è preferibile<br />

che la matita sia triangolare e<br />

non liscia. Quanto poi a un bambino<br />

mancino, conviene la stilo adatta<br />

con pennino stu<strong>di</strong>ato apposta per<br />

chi scrive con la mano sinistra e<br />

mai un roller. Se il bambino inizia a<br />

scrivere con un corretto strumento<br />

non accavalla le <strong>di</strong>ta e non fa fatica.<br />

Esistono infine matite con impugnatura<br />

più grossa che può agevolare<br />

alcuni bambini e non altri.<br />

Per concludere, ogni mano ha la<br />

sua penna e ogni stilografica che<br />

usa <strong>di</strong>venta personale perché la<br />

punta del pennino si consuma<br />

secondo l’inclinazione che le viene<br />

data.<br />

Il me<strong>di</strong>co delle penne ci elenca,<br />

quin<strong>di</strong>, le piccole manie <strong>di</strong> chi sta<br />

per scegliere con che cosa scrivere:<br />

ogni volta che uno studente, dalle<br />

elementari all’università deve<br />

affrontare un esame scritto, compera<br />

una nuova penna. E’ un fatto scaramantico.<br />

Lo stesso vale per chi<br />

inizia un nuovo lavoro. La penna si<br />

regala non più alla prima Comunione<br />

ma alla laurea o al <strong>di</strong>ploma. Si<br />

regala al me<strong>di</strong>co, al notaio, all’avvocato,<br />

al giornalista, all’amico che<br />

invi<strong>di</strong>a la tua.<br />

C’è chi scrive solamente con la stilografica,<br />

con inchiostro indaco,<br />

viola, verde oliva, azzurro bordeaux,<br />

mari del sud, seppia, blunero<br />

o con altri colori miscelati su<br />

richiesta. C’è chi ama appendere<br />

una matita al collo, come gli impiegati<br />

e gli infermieri, per non perderla.<br />

C’è chi la mette nel taschino<br />

esterno del camice, come i me<strong>di</strong>ci,<br />

chi in quello interno. Ma attenti se<br />

si sale a bordo <strong>di</strong> un aereo: conviene<br />

scaricare la stilografica che<br />

rischia altrimenti <strong>di</strong> perdere l’inchiostro.<br />

La mania più <strong>di</strong>ffusa, dopo la penna,<br />

naturalmente è la carta che viene<br />

scelta con molta cura. Da due o tre<br />

anni, inoltre, nel mondo dei bambini<br />

si sta tornando all’asta <strong>di</strong> penna con<br />

pennini <strong>di</strong> vario tipo e inchiostro<br />

colorato e libricino per apprendere<br />

le tecniche della calligrafia.<br />

S.G.<br />

Una foto al mese<br />

Temporale <strong>di</strong> marzo.<br />

Ristorante<br />

cucina tra<strong>di</strong>zionale e non solo...<br />

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13


Messaggio elettorale - Committente responsabile: Virginia Alimenti


L’associazione “<strong>Amici</strong> <strong>di</strong> <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>” organizzazione non lucrativa <strong>di</strong> utilità sociale<br />

(ONLUS), costituita il 28 maggio 1969, persegue fini <strong>di</strong> promozione sociale, civica e culturale<br />

nei quartieri <strong>di</strong> <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>. Non legata a partiti politici e aconfessionale, l’Associazione<br />

<strong>di</strong>pende esclusivamente dai propri soci, nello spirito <strong>di</strong> solidarietà verso tutti gli<br />

abitanti del territorio. Per aderirvi va presentata domanda su apposito modulo. La misura<br />

della quota d’iscrizione è libera. La quota associativa annuale è <strong>di</strong> € 30,00 per i soci or<strong>di</strong>nari;<br />

€ 90,00 per i sostenitori; € 10,00 per i familiari e gli studenti. Versamenti nel conto<br />

corrente postale n. 40706004, intestato all’Associazione <strong>Amici</strong> <strong>di</strong> <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>. L’Associazione<br />

ha sede in via degli Scolopi 31, presso la Residenza <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>, telefono (con<br />

segreteria automatica funzionante 24 ore su 24) e fax 06 35503317, e-mail amici<strong>di</strong>montemario@virgilio.it.<br />

La segreteria è aperta il lunedì dalle 16.00 alle 18.30 ed il mercoledì<br />

dalle 10.00 alle 13.00.<br />

Programma <strong>di</strong> attività<br />

Pubblichiamo, come <strong>di</strong> consueto,<br />

uno stralcio del programma delle<br />

attività dell’Associazione, avvertendo<br />

che, salvo <strong>di</strong>verso avviso, gli<br />

eventi sono aperti anche ai non soci<br />

e che è sempre necessaria la prenotazione.<br />

Per informazioni telefonare<br />

al numero 06 35503317 oppure<br />

ai numeri specificamente in<strong>di</strong>cati<br />

per ciascuna attività.<br />

APRILE<br />

10, giovedì. Visita alla mostra<br />

“Sebastiano del Piombo 1485-1547”<br />

(45 <strong>di</strong>pinti e 40 <strong>di</strong>segni). Ingresso<br />

ridotto 8,00 Euro. Appuntamento<br />

alle ore 16.30 in via del Plebiscito<br />

118, Palazzo Venezia (Prenotazione<br />

obbligatoria al n. 06 35453636 entro<br />

il 5 aprile).<br />

26, sabato. Visita al Palatino e alla<br />

Casa <strong>di</strong> Augusto, recentemente riaperta<br />

dopo i restauri. Ingresso 9,00<br />

Euro. Appuntamento alle 10.30<br />

davanti all’ingresso, via S. Gregorio<br />

30 (Prenotazione obbligatoria entro<br />

il 21 aprile al n. 06 35453636).<br />

30, mercoledì. Ripetizione della<br />

visita al Vittoriano per ammirare<br />

Roma prendendo l’ascensore panoramico.<br />

La visita è ripetuta, dato il<br />

grande successo avuto in marzo.<br />

Possibilità <strong>di</strong> una consumazione al<br />

caffé sulla tarrazza più alta del<br />

monumennto (Prenotazione al n. 06<br />

35453636).<br />

MAGGIO<br />

5, lunedì. Conferenza della prof.ssa<br />

Donatella Manzoli, docente <strong>di</strong> lingua<br />

e letteratura latina me<strong>di</strong>evale<br />

all’Università “La Sapienza”, sul<br />

tema “Le ville rinascimentali <strong>di</strong><br />

<strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong> e i loro poeti”. Alle<br />

17.30 alla Residenza “<strong>Monte</strong><br />

<strong>Mario</strong>”, via degli Scolopi 31.<br />

10, sabato. Terzo «Salotto letterario»<br />

dell’anno sociale. Sono invitati<br />

tutti coloro che desiderano ascoltare<br />

o presentare loro opere <strong>di</strong> prosa e <strong>di</strong><br />

poesia. L’incontro sarà movimentato<br />

da una gara estemporanea <strong>di</strong> prosa e<br />

poesia a tema fisso che verrà comunicato<br />

la mattina dell’evento. Per<br />

informazioni: dott.ssa Patrizia Torlonia<br />

(06.35498208, dotato <strong>di</strong> segreteria)<br />

o ing. Renato Zambrini<br />

(06.35498171, dotato <strong>di</strong> segreteria).<br />

Alle 17, alla «Residenza <strong>Monte</strong><br />

<strong>Mario</strong>», in via degli Scolopi 31.<br />

24, sabato. Gita per visitare Anagni<br />

- la città dei papi - con lo stupendo<br />

Duomo, il palazzo <strong>di</strong> Bonifacio<br />

VIII, il Museo con lo straor<strong>di</strong>nario<br />

“tesoro”; la Certosa <strong>di</strong> Trisulti con la<br />

farmacia seicentesca; Alatri con le<br />

gran<strong>di</strong>ose mura ciclopiche che<br />

sostengono l’Acropoli.<br />

Per informazioni: dott.ssa Patrizia<br />

Torlonia (06.35498208, dotato <strong>di</strong><br />

segreteria).<br />

Visitate il sito dell’Associazione<br />

<strong>Amici</strong> <strong>di</strong> <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong><br />

www.montemario.org<br />

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Tel. 06-37516237<br />

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I corsi si tengono presso l’Istituto Comprensivo “Dionigi Chio<strong>di</strong>”,<br />

via Appiano 15 (piazza Giovenale - bus 990 o FR3 fermata Appiano)<br />

Per informazioni e prenotazioni, obbligatorie per tutti i corsi, telefonare allo 06<br />

35503317, presenziato il lunedì dalle 16.00 alle 18.30 ed il mercoledì dalla 10.00<br />

alle 13.00. Negli altri perio<strong>di</strong> funziona permanentemente una segreteria automatica,<br />

alla quale si prega <strong>di</strong> comunicare nome, numero <strong>di</strong> telefono, corsi <strong>di</strong> interesse ed<br />

orari preferiti per la richiamata, oppure telefonare al numero 06 35453636 dalle ore<br />

9.00 alle 13.00 o dopo le 20.00.<br />

Lingua inglese. Alla fine <strong>di</strong> ottobre<br />

inizieranno le lezioni per principianti<br />

(giovedì dalle ore 17.30 alle 19.00),<br />

Conversazione a livello me<strong>di</strong>o (martedì<br />

dalle ore 17.30 alle 19.00), Conversazione<br />

a livello avanzato (mercoledì<br />

dalle 17.30 alle 19.00), tenuti dal<br />

Dott. Conor Rowan. Prenotazione<br />

obbligatoria.<br />

Letteratura inglese. Dalle origini ai<br />

nostri giorni. Docente: prof.ssa Elisabetta<br />

Perotti.<br />

Lingua francese. Anche conversazione.<br />

Docente: prof.ssa Maria Teresa<br />

Liva<strong>di</strong>otti (<strong>di</strong> madrelingua francese).<br />

Training autogeno. Un secondo<br />

Corso <strong>di</strong> Training Autogeno (tecnica<br />

<strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento graduale <strong>di</strong> esercizi<br />

per realizzare l’equilibrio neurovegetativo<br />

e la calma), impartito<br />

dalla psicoterapeuta Lucia Guerrieri,<br />

inizierà in ottobre ogni lunedì alle<br />

ore 17.00. Il Corso consisterà <strong>di</strong> 12<br />

sedute.<br />

Lingua e letteratura russa. Corsi<br />

per adulti e ragazzi. Docente:<br />

prof.ssa Annalisa Alleva.<br />

Archeologia paleocristiana e Storia<br />

dell’arte e delle tecniche artistiche.<br />

In ottobre inizierà un Corso unificato.<br />

Le tecniche artistiche comprendono:<br />

Pittura su tavola, su tela,<br />

su carta, su vetro, affresco e mosaico.<br />

Il Corso sarà tenuto dalla dott.ssa<br />

Emanuela Marino, storica dell’arte.<br />

Corso <strong>di</strong> storia. In autunno la<br />

prof.ssa Maria Attilia Fabbri dall’Oglio<br />

inizierà un corso sul tema<br />

“Lorenzo il Magnifico e il suo<br />

tempo”, in <strong>di</strong>eci lezioni.<br />

Altri corsi. Sono in corso <strong>di</strong> definizione<br />

altri corsi, in <strong>di</strong>versi campi <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>scipline: Letteratura italiana,<br />

Storia delle religioni, Storia del<br />

teatro (tutti e tre a cura della prof.ssa<br />

Mimma Fabbrini), Lingua araba,<br />

tedesca e spagnola, Psicologia,<br />

Grafologia, Storia della musica.<br />

L’annuncio <strong>di</strong> tali corsi sarà tempestivamente<br />

pubblicato sulla rivista<br />

<strong>mensile</strong> “<strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>” e sul sito<br />

web www.montemario.org.<br />

15<br />

Messaggio elettorale - Committente responsabile: Virginia Alimenti

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