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Leggi gli articoli - Fondazione Don Carlo Gnocchi

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1-26-27 Salice Sa_Master attivitˆ 31/08/2012 17:02 Pagina 26<br />

26<br />

MISSIONE UOMO<br />

■SEIPOSTILETTOcon camere singole e doppie<br />

e un ampio ambiente comune; una cucina<br />

priva di barriere architettoniche e una<br />

lavanderia interna; un bagno ogni due ospiti<br />

e un vasto spazio esterno - con posti auto<br />

riservati - dove trascorrere il tempo libero.<br />

Queste le caratteristiche della comunità<br />

alloggio per persone disabili autosufficienti<br />

all’interno del Centro “S. Maria alle Fonti”<br />

di Salice Terme (Pv), che verrà inaugurata il<br />

prossimo 7 settembre, nel cinquantesimo<br />

anniversario di presenza della struttura<br />

pavese nella grande fami<strong>gli</strong>a della <strong>Fondazione</strong><br />

<strong>Don</strong> <strong>Gnocchi</strong>.<br />

La casa (progetto Habitando, curato da<br />

Gianfranco Bedin, responsabile Progetti di<br />

Sviluppo della <strong>Fondazione</strong>, e da Katia<br />

Negruzzi, psicologa, responsabile dell’attività<br />

educativa del Centro di Salice Terme)<br />

dispone di allestimenti domotici che garantiscono<br />

sicurezza e favoriscono l’accessibilità<br />

e l’utilizzo di tutti <strong>gli</strong> arredi e dispositivi inter-<br />

Attività<br />

ANNIVERSARI<br />

Salice, una casa per disabili<br />

nel cinquantesimo del Centro<br />

La struttura pavese<br />

festeggia mezzo secolo<br />

in <strong>Fondazione</strong>:<br />

l’urna del beato<br />

don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong><br />

esposta per due giorni<br />

nel duomo di Voghera<br />

ni da parte di soggetti con disabilità. Sarà intitolata<br />

a Gigi Spezia, indimenticato volontario<br />

del Centro, recentemente scomparso.<br />

Un nuovo servizio, per dare ancor più<br />

concretezza all’importante traguardo raggiunto<br />

dal Centro (oggi inserito nel Polo<br />

Lombardia 1 della <strong>Fondazione</strong> <strong>Don</strong> <strong>Gnocchi</strong>),<br />

che si è distinto in questo mezzo secolo<br />

di attività per la continua crescita accanto alle<br />

Il Centro “S. Maria alle Fonti” di Salice Terme. In alto, la nuova casa per disabili “Gigi Spezia” e alcuni ospiti della struttura.<br />

Nella pagina a fianco, i dipendenti premiati dalla <strong>Fondazione</strong> nella Giornata della Riconoscenza di alcuni anni fa<br />

persone più fragili: una sfida all’insegna della<br />

qualità nelle risposte ai bisogni, che permette<br />

oggi di combinare interventi su differenti<br />

patologie e che pone questa struttura<br />

polifunzionale all’avanguardia sul fronte<br />

delle prestazioni sanitarie, sociali e plurime a<br />

integrazione globale.<br />

Nell’occasione, il 15 e 16 settembre prossimi,<br />

l’urna del beato don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong><br />

sarà esposta alla venerazione dei fedeli nel<br />

Duomo di Voghera. È la quarta volta, dopo<br />

la straordinaria celebrazione della beatificazione<br />

in piazza Duomo a Milano, il 25 ottobre<br />

2009, che i resti mortali dell’indimenticato<br />

“padre dei mutilatini” lasciano il Centro<br />

“S. Maria Nascente” di Milano e in particolare<br />

il nuovo santuario a lui intitolato. L’urna<br />

arriverà la mattina di sabato 15 settembre a<br />

Voghera, dove sarà accolta dalle autorità cittadine.<br />

Seguirà una solenne celebrazione<br />

eucaristica, presieduta dal vescovo, monsignor<br />

Martino Canessa. L’urna, costantemente<br />

ve<strong>gli</strong>ata da un picchetto alpino, rimarrà<br />

esposta in Duomo fino al tardo pomeriggio<br />

di domenica, quando tornerà a Milano<br />

dopo la Messa presieduta dal cardinale Severino<br />

Poletto, arcivescovo emerito di Torino.<br />

Altre iniziative, tra cui la tradizionale<br />

Giornata della Riconoscenza, con premiazione<br />

dei dipendenti del Centro con 25 e 30<br />

anni di servizio alle spalle, una mostra fotografica<br />

itinerante e un concerto, accompagneranno<br />

la festa.<br />

La storia: dai poliomielitici<br />

a<strong>gli</strong> anziani e ai disabili in RSD<br />

L’acquisizione da parte della <strong>Fondazione</strong><br />

<strong>Don</strong> <strong>Gnocchi</strong> del Centro di Salice Terme<br />

risale al lontano 1962, anno in cui la struttura<br />

venne rilevata dalla Clinica del Lavoro<br />

“Mangiagalli” di Milano.<br />

Analogamente a tante altre strutture nate<br />

sulla scia delle intuizioni di don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>,<br />

anche l’allora Collegio “S. Maria alle<br />

Fonti” cominciò ad acco<strong>gli</strong>ere principalmente<br />

piccoli pazienti colpiti dalla poliomielite,<br />

fino a un totale di 100 posti letto: all’inizio<br />

soltanto ragazzi maschi (dai 4 ai 10 anni) e<br />

poi - dopo uno scambio di ruoli con il collegio<br />

di Marina di Massa - soltanto femmine,<br />

quasi tutte provenienti dalle regioni meridionali<br />

d’Italia.<br />

Nel 1973 venne aperto un ambulatorio di<br />

fisioterapia anche per pazienti esterni adulti


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e quasi contemporaneamente prese avvio<br />

(novità assoluta per l’epoca), in collaborazione<br />

con l’allora Comitato sanitario di zona,<br />

un’indagine su tutta la popolazione scolastica<br />

delle elementari e medie della zona, tesa a<br />

realizzare un approfondito studio sulle scoliosi<br />

in età evolutiva.<br />

Esauriti con il passare del tempo i bisogni<br />

riabilitativi legati ai postumi della polio, nel<br />

1980 la struttura ha compiuto un altro<br />

importante passo con l’aggiunta di una<br />

sezione staccata della scuola media del<br />

comune di Godiasco-Salice. L’attività del<br />

Centro si è poi diversificata, acco<strong>gli</strong>endo<br />

anche anziani non autosufficienti.<br />

Il 1996 ha segnato un’ulteriore tappa di<br />

ammodernamento e ampliamento del presidio:<br />

in quell’anno è stata infatti inaugurata<br />

una nuova struttura riabilitativa con 82 posti<br />

letto destinata a Residenza Sanitaria Assistenziale<br />

(RSA) per anziani non autosufficienti,<br />

con estensione del servizio anche a<br />

pazienti uomini.<br />

Da allora il Centro di Salice si è contraddistinto<br />

per l’erogazione di prestazioni riabilitativea<br />

pazienti con disabilità di origine neurologica,<br />

ortopedica e neuropsichiatrica,<br />

per il trattamento di patologie invalidanti,<br />

con interventi di tipo residenziale, diurno,<br />

ambulatoriale e domiciliare. Un consistente<br />

finanziamento regionale ha consentito infine<br />

di ristrutturare anche l’edificio più antico,<br />

attiguo alla nuova ala, grazie al quale nel 2000<br />

è stato possibile aggiungere altri 66 posti letto<br />

per attività di degenza, per arrivare ai 158<br />

posti lettoattuali.<br />

Nel corso de<strong>gli</strong> ultimi anni sono stati<br />

avviati i processi di accreditamento della<br />

Residenza Sanitaria per Disabili (RSD) e<br />

dell’Unità Operativa Complessa di Riabilitazione<br />

Specialistica (UOCR), in base alle<br />

nuove indicazioni della Regione Lombardia.<br />

Dal 2007 il Centro “S. Maria alle Fonti”<br />

è inoltre sede della Scuola di Specializzazione<br />

in Medicina fisica e Riabilitativa dell’Università<br />

di Pavia.<br />

Il Centro si avvale infine di una scuola elementare<br />

speciale per disabili, in convenzione<br />

con il provveditorato a<strong>gli</strong> studi di Pavia.<br />

SALERNO<br />

Il Centro ha compiuto sessant’anni:<br />

nuovo look per il prestigioso traguardo<br />

■ «Sessant’anni di vita e di storia ci danno il coraggio<br />

e la vo<strong>gli</strong>a di andare avanti e guardare al futuro, certi<br />

che l’esempio che abbiamo avuto darà a tutti l’entusiasmo<br />

per continuare». È questo lo spirito che anima<br />

<strong>gli</strong> operatori del Centro “S. Maria al Mare” di Salerno,<br />

pronti a festeggiare l’importante anniversario della<br />

struttura, con cerimonie e manifestazioni che hanno<br />

ottenuto l’adesione delle istituzioni civili e della<br />

Chiesa locale e coinvolto numerosi amici e semplici<br />

cittadini.<br />

Il Centro fu affidato in gestione a don <strong>Gnocchi</strong><br />

dall’Opera Nazionale Invalidi di Guerra (Onig) nell’ottobre<br />

del 1951. L’edificio faceva parte del complesso<br />

“Angellara”, costruito nel 1930 e adibito a colonia<br />

marina permanente per la cura della tubercolosi.<br />

Per don <strong>Carlo</strong> fu la realizzazione di un progetto accarezzato<br />

da anni: l’estensione delle iniziative di acco<strong>gli</strong>enza<br />

e formazione professionale a favore dei mutilatini<br />

anche dell’Italia meridionale, dov’era più pressante<br />

il bisogno di cure e di assistenza.<br />

Il Collegio ospitò all’inizio un’ottantina di allievi<br />

caratterizzati da una particolare propensione per lo<br />

studio, tanto che a tutti venne data la possibilità di<br />

frequentare le scuole superiori: si trattava di ragazzi<br />

provenienti in parte da Roma e in parte già ospiti di<br />

Salerno. Il Collegio venne affidato ai Fratelli delle<br />

Scuole Cristiane - già presenti in molti altri Centri<br />

della <strong>Fondazione</strong> - che lo diressero fino al 1980, quando<br />

venne trasformato in Centro di riabilitazione.<br />

Nel 1952 don <strong>Carlo</strong> organizzò proprio a Salerno la<br />

“Giornata del Mutilato”, iniziativa di risonanza<br />

nazionale che aveva l’obiettivo di far conoscere l’Opera<br />

e facilitare il reclutamento di ragazzi in tutto il<br />

Paese. L’anno successivo, sempre a Salerno, fu la volta<br />

del “Campo d’Agosto del Mutilatini d’Europa”,<br />

straordinaria manifestazione che vide per la prima<br />

volta l’abbraccio e il confronto a livello continentale<br />

di tante piccole vittime de<strong>gli</strong> orrori della guerra.<br />

Quando, nel 1954 l’alluvione colpì la città di<br />

Salerno il collegio non ebbe alcun danno, ma la generosità<br />

e lo spirito d’iniziativa de<strong>gli</strong> alunni fu grande<br />

nel trarre in salvo i piccoli ricoverati del vicino Ospizio<br />

Marino. Ebbero invece grande risonanza su tutta<br />

la stampa nazionale, sempre in que<strong>gli</strong> anni, due episodi<br />

di commovente altruismo, protagonisti due<br />

mutilatini che, nel giro di poco più di un mese, effettuarono<br />

due arditi salvataggi in mare, nello specchio<br />

d’acqua antistante il collegio. Il premio conferito a<br />

entrambi dalla Presidenza del Consi<strong>gli</strong>o suonò come<br />

il riconoscimento dei puri ideali di fraternità e amore<br />

che don <strong>Carlo</strong> alimentava.<br />

Nel 1959-60 il Collegio di Salerno aprì le porte ai<br />

poliomielitici. La cura e l’assistenza di fanciulli colpiti<br />

dalla grande piaga di que<strong>gli</strong> anni rappresentò per<br />

anni l’attività principale della struttura. Nel 1960 fu<br />

inaugurato un nuovo fabbricato destinato alle cure<br />

fisiochinesiterapiche.<br />

Ne<strong>gli</strong> anni Settanta - ormai debellata la poliomielite<br />

grazie al vaccino - il Centro iniziò a concentrarsi<br />

sull’assistenza dei motulesi e neuromotulesi e<br />

ai pazienti con problemi di scoliosi: furono avviati il<br />

servizio di radiologia e una sala gessi per la realizzazione<br />

di busti e corsetti.<br />

Intorno a<strong>gli</strong> anni Novanta l’attenzione si concentrò<br />

soprattutto sulla riqualificazione dei tecnici della<br />

riabilitazione e sulla terapia neurologica, volta<br />

soprattutto al recupero delle patologie dell’età evolutiva.<br />

Nell’89 viene creato Icaro, servizio di consulenza<br />

per le persone disabili che comprendeva una<br />

mostra permanente di ausili per facilitare la vita quotidiana<br />

e un ufficio composto da terapisti formati per<br />

erogare consulenze legate all’adattamento della casa<br />

e all’abbattimento delle barriere architettoniche.<br />

Ampliato nel corso de<strong>gli</strong> anni, il Centro - punto di<br />

riferimento per specifiche patologie riguardanti<br />

principalmente la neuropsichiatria infantile e la neurologia<br />

- eroga attualmente trattamenti ambulatoriali<br />

e domiciliari. La struttura è una delle realtà più<br />

significative del Meridione nel trattamento dell’autismo<br />

infantile e dei disturbi dell’apprendimento in<br />

età evolutiva. Al suo interno è inoltre attivo il Servizio<br />

Informazione e Valutazione Ausili (Siva), presente<br />

in molte altre strutture italiane della <strong>Fondazione</strong><br />

<strong>Don</strong> <strong>Gnocchi</strong>.<br />

Ne<strong>gli</strong> ultimi mesi il Centro “S. Maria al Mare” è<br />

stato oggetto di un importante riassetto interno ed<br />

esterno, con ammodernamenti vari e sistemazione<br />

delle facciate. I cantieri si sono appena chiusi e hanno<br />

comportato, tra l’altro, la riorganizzazione de<strong>gli</strong><br />

spazi dedicati all’attività riabilitativa, che permetterà<br />

un aumento della qualità dei servizi offerti, anche<br />

attraverso l’acquisizione di ulteriori attrezzature<br />

specifiche.<br />

Nella foto sopra, don <strong>Carlo</strong> a Salerno nei primi anni ‘50.<br />

Qui sopra, uno scorcio attuale del Centro ristrutturato<br />

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MISSIONE UOMO

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