<strong>SUMMER</strong> guide UNA GUIDA AMMARE ANCHE PER CHI NON SA NUOTARE spiagge • bar • ristoranti • club • disco dell…estate 2006!
SALENTOKITE Il sogno di ogni kiter? Poter scegliere ogni giorno uno spot diverso inseguendo i capricci del vento. A levante e ponente le spiagge pugliesi sembrano esaudire ogni desiderio... anche di chi il kite se lo guarda dal bagnasciuga testo: Raffaele Panizza / foto: Alberto Bernasconi Una tavola agganciata saldamente ai piedi. Il corpo trascinato in alto da un aquilone. Con le sole braccia lasciate a governare la forza del vento e la direzione. Sospesi tra mare e cielo. Leggeri come uccelli ma con il rischio di cadere sempre in agguato. Ecco cosa vuol dire fare kitesurf, almeno nelle parole di chi ha scelto questo sport e l’ha trasformato in un modo d’essere e in uno stile di vita, come accade quasi sempre con le discipline più estreme. Imperativo: evitare scogli e bagnasciuga gremito di bagnanti spiaggiati come leoni marini. Per il resto, emozione pura e un rapporto irripetibile con gli elementi naturali. Il territorio ideale per i kiter è una lingua di terra lunga e stretta ricoperta di sabbia da ambo i lati, in modo da poter scegliere sempre il versante col vento “giusto” senza dover fare troppi chilometri in pulmino. A questo identikit, neanche a farlo apposta, corrisponde perfettamente il tacco del patrio stivale. Le spiagge della Puglia sono ormai una delle mete più ambite della kite generation, tanto da essere stata scelte per l’ultima edizione di Red Bull kite mission (www.redbullkitemission.com) che ha portato a surfare su e giù per il Salento i kiter più bravi d’Italia. Una corsa continua tra le coste ioniche e quelle adriatiche, richiamati da termiche e venti di perturbazione. La riserva naturale di Torre Guaceto, in provincia di Brindisi, è sicuramente una delle zone dove è più facile trovare le condizioni migliori, sia per chi vuole cavalcare la tavola, sia per quanti preferiscono godersi lo spettacolo sdraiati su sabbia bianca davanti a un mare multiturchese: “Qui a Torre Guaceto si va forte col maestrale e la termica” spiega il kiter brindisino Max Di Cicco, che ha creato una scuola di kite battezzata Flykitepro. Li conosce tutti, gli an- goli di Puglia dove il vento permette di chiedere al proprio aquilone salti e capriole senza limiti: “Se si capita dalle parti di San Cataldo bisogna cercare la ‘strada bianca’, uno degli spot più belli e meno battuti. Oppure Marina di Ugento, vicino a San Giovanni, perfetta quando tira lo scirocco”. Più a sud, lungo la statale 366 che da San Cataldo porta fino a Otranto, s’incontra invece Alimini, dove il vento che soffia da nord-est trasforma questa lingua di arenaria nell’ennesimo paradiso dei kiter. “Qui si esce praticamente in tutte le condizioni” spiega un appassionato locale “in più, i ristoranti della zona servono gli spaghetti coi ricci migliori di tutto il Salento”. Ecco una piccola digressione anti-atletica che aiuta a ricordare che a un passo da qui c’è da divertirsi anche per i meno sportivi, volendo. È la baia di Sant’Andrea, con le sue grotte di tufo nelle quali si accampavano i garibaldini e il bar Babilonia, che tutti i giorni serve birra a qualche migliaio di ragazzi festanti, che al tramonto vengono a ballare in costume e a sentire i concerti. Non lontano da Sant’Andrea, se si riesce a tirare fino a mattina, dal faro di Punta Palascia si può vedere per primi il sole che sorge, dalla propaggine più orientale d’Italia. E da lì ripartire fino a Porto Badisco, dove i venditori di ricci servono il pescato della mattina con un pezzetto di pane e tanto vino bianco, e si incontrano personaggi da Guinness dei primati capaci di divorarne anche 500 a testa. Ma per quanto l’Adriatico offra il meglio dal punto di vista del paesaggio, è forse sulla costa ionica che si trovano gli spot più popolari per divertirsi col kite. C’è Punta Prosciutto per esempio, non lontana da Gallipoli. “La nostra piccola Ipanema” la chiamano qui, una baia il cui lembo estremo di roccia entra per decine di metri nel mare e viene utilizzato come rampa di lancio dai surfer che prendono l’onda al volo facendosi trascinare fino a riva. E infine, più a nord, Porto Cesareo, l’ennesimo segreto dei kiter, dove al belvedere di Torre Chianca si radunano a centinaia quando soffia lo scirocco per colorare il cielo coi loro aquiloni. 84 URBAN URBAN 85