dispense metabolismo ferro 1 - Docente.unicas.it
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IRE-IRPs e uno dei rari esempi di<br />
patologia traduzionale. Le mutazioni<br />
in eterozigosi impediscono la<br />
corretta interazione di IRE-IRP, inducendo<br />
una sintesi cost<strong>it</strong>utiva di Lferr<strong>it</strong>ina<br />
(Fig. 2B). La patologia è<br />
caratterizzata da iperferr<strong>it</strong>inemia e<br />
cataratta bilaterale. La sideremia e<br />
la saturazione della transferrina sono<br />
normali e non esiste sovraccarico<br />
di <strong>ferro</strong>. Le mutazioni riscontrate<br />
interessano frequentemente il motivo<br />
nucleotidico CAGUG dell’ansa<br />
terminale, coinvolto nel legame con<br />
IRPs. Alcune sono private di singole<br />
famiglie, altre ricorrenti in pazienti<br />
non correlati. La mancata interazione<br />
con le proteine IRPs è stata<br />
dimostrata in v<strong>it</strong>ro in diversi casi.<br />
L’effetto clinico è direttamente dipendente<br />
dall’effetto termodinamico<br />
che le mutazioni causano sulla<br />
Box riassuntivo<br />
FISIOPATOLOGIA MOLECOLARE DEL METABOLISMO DEL FERRO<br />
struttura dell’IRE. I meccanismi di<br />
formazione della cataratta sono ancora<br />
poco chiari. In alcuni casi la<br />
cataratta è congen<strong>it</strong>a, in altri casi insorge<br />
successivamente.<br />
Ferro e patologie<br />
degenerative<br />
Depos<strong>it</strong>o di <strong>ferro</strong> si osserva nell’atassia<br />
di Friedreich, disordine recessivo<br />
dovuto a mutazioni del trasportatore<br />
m<strong>it</strong>ocondriale fratassina, che<br />
causa atassia e cardiomiopatia.<br />
Sembra che l’alterazione comporti una<br />
riduzione di produzione di tutti i<br />
complessi <strong>ferro</strong>-zolfo assemblati nel<br />
m<strong>it</strong>ocondrio. Neurodegenerazione<br />
con accumulo di <strong>ferro</strong> nel cervello si<br />
osserva nella malattia genetica di<br />
Hallervorden Spatz in cui il <strong>ferro</strong> si<br />
111<br />
accumula nella sostanza nigra e nel<br />
globo pallido causando progressiva<br />
demenza e rigid<strong>it</strong>à muscolare. La<br />
malattia è dovuta a mutazioni di una<br />
pantotenato-chinasi (Zhou et al.,<br />
2001). Un altro disordine dominante<br />
che si associa ad accumulo di <strong>ferro</strong><br />
è la neuroferr<strong>it</strong>inopatia descr<strong>it</strong>ta in<br />
una famiglia inglese con manifestazioni<br />
neurologiche di tipo extrapiramidale.<br />
Una mutazione della ferr<strong>it</strong>ina<br />
L comporta la formazione di aggregati<br />
di ferr<strong>it</strong>ina nel cervello dei<br />
pazienti, in particolare nei nuclei<br />
della base (Curtis et al., 2001). La<br />
comprensione del <strong>metabolismo</strong> del<br />
<strong>ferro</strong> nel sistema nervoso centrale è<br />
rilevante anche ai fini dell’osservazione<br />
di depos<strong>it</strong>i aumentati in patologie<br />
neurodegenerative acquis<strong>it</strong>e<br />
frequenti quali il morbo di Parkinson<br />
o la malattia di Alzheimer.<br />
Cosa si sapeva<br />
– L’assorbimento intestinale di <strong>ferro</strong> è lim<strong>it</strong>ato a 1-2 mg/die. È direttamente proporzionale alle necess<strong>it</strong>à dell’er<strong>it</strong>ropoiesi<br />
(“regolatore er<strong>it</strong>roide”) e inversamente proporzionale all’ent<strong>it</strong>à dei depos<strong>it</strong>i (“regolatore dei depos<strong>it</strong>i”).<br />
– Non esiste un sistema di eliminazione a parte la desquamazione cellulare.<br />
– L’emocromatosi ered<strong>it</strong>aria, malattia monogenica in cui la regolazione dell’assorbimento del <strong>ferro</strong> è alterata, è<br />
causata da mutazioni del gene HFE.<br />
Cosa sappiamo oggi<br />
– Sono stati identificati altri 4 geni responsabili di emocromatosi: recettore 2 della transferrina, epcidina, emogiuvelina<br />
e <strong>ferro</strong>portina 1, dimostrando che la regolazione del <strong>metabolismo</strong> del <strong>ferro</strong> è un fenomeno complesso.<br />
– L’identificazione di epcidina, peptide antimicrobico di origine epatica, ha forn<strong>it</strong>o il regolatore chiave dell’assorbimento.<br />
Epcidina funge da regolatore dei depos<strong>it</strong>i e quando viene “spenta” permette l’assorbimento massimale<br />
di <strong>ferro</strong> contribuendo al regolatore er<strong>it</strong>roide.<br />
– Lo studio di modelli animali ha permesso di identificare i trasportatori cellulari del <strong>ferro</strong>, quali DMT1 coinvolto<br />
nell’uptake dal lume intestinale in collaborazione con Dcyt1 e <strong>ferro</strong>portina 1 che coopera con efestina<br />
per esportare <strong>ferro</strong> nella circolazione.