La povertà obbliga i genitori a cercare fortuna all’estero. A casa resta una genera - zione di bamb<strong>in</strong>i soli.
FOTO: UNICEF/MOLDOVA/NYHQ2005-2424/GIACOMO PIROZZI; NYHQ1996-0588/MASSEY ratteristico colore nero, è molto fertile. In era sovietica, la <strong>Moldova</strong> era considerata un modello, il giard<strong>in</strong>o dell’URSS, e per decenni ha rifornito tutta la Russia di frutta, verdura e v<strong>in</strong>o di qualità. Ma dalla f<strong>in</strong>e della guerra fredda, la giovane Repubblica è passata da una difficoltà all’altra. Oggi, il paese è diviso <strong>in</strong> due: una parte occidentale ed europeista e, a est del Dnestr, una striscia di terra chiamata Transnistria che ha dichiarato la sua <strong>in</strong>dipendenza dalla <strong>Moldova</strong>, senza però essere riconosciuta da alcuno Stato. La presenza militare russa e 20000 tonnellate di munizioni attestano le pretese dell’ex potenza dom<strong>in</strong>ante e ostacolano un accomodamento pacifico del conflitto. Con la perdita della Transnistria, la Repubblica di <strong>Moldova</strong> ha dovuto r<strong>in</strong>unciare all’accesso all’<strong>in</strong>dustria pesante e, di conseguenza, alla pr<strong>in</strong>cipale fonte di reddito. A tutto ciò ha fatto seguito un embargo predisposto dalla Russia, il più importante partner commerciale, nel quale non era più possibile esportare prodotti agricoli, il che non ha fatto altro che aggravare le condizioni della popolazione. In quel momento, le rimesse di denaro degli emigranti che sostenevano le famiglie a casa rappresentavano quasi il 40 per cento del prodotto <strong>in</strong>terno lordo. Un’ultima fonte di reddito che si sarebbe poi ridotta drammaticamente con lo scoppio della crisi f<strong>in</strong>anziaria. 5 Infanzia crudele Tutti questi problemi si ripercuotono spietatamente sull’<strong><strong>in</strong>fanzia</strong> moldava. Quasi da nessuna parte <strong>in</strong> Europa la mortalità <strong>in</strong>fantile è così alta. L’assistenza sanitaria nelle città lascia a desiderare, nelle zone rurali è catastrofica. Gli impianti sanitari sono un lusso che nessuno può permettersi. Meno di un qu<strong>in</strong>to della popolazione ha accesso all’acqua corrente, i gab<strong>in</strong>etti <strong>in</strong>terni sono ancora più rari. Eppure, non è la mancanza di comodità che i bamb<strong>in</strong>i lamentano maggiormente: «Ciò che mi è mancato di più», racconta Anna, sedici anni, «è il calore di mia mamma. Non sapevamo nemmeno se fosse ancora viva. Era terribile». Dove i bamb<strong>in</strong>i sono abbandonati a sé stessi, il tasso di povertà è elevato e gli istituti sono sovraffollati, serpeggia il traffico di m<strong>in</strong>ori.