Il corridore dal Palazzo vecchio al Palazzo del Pitti

4 FRUDIZIOXE, E STORTA
suo primogenito, perché le due famiglie non fosser divise, immaginò di
riunirlo nello stesso modo come si narra furono in antico quelle di Priamo
e il Ettore (1). Chi sa che questo raffronto, fatto molto a proposito (la!
proposto Marco Lastri, non ricorresse pure alla mente di Cosimo (2)!
Ma le nozze già si appressavano; e mentre dovevano esser festeggiate
con ricchi e bellissimi apparati esterni, che avrebbero avuto appena ]a
vita di un giorno, volle che in tale occasione fosser condotto a termine
tutto quelle opere stabili già avviate o disegnate, come, fra le altre, il
gran salone del Consiglio, fabbricato a esortazione del Savonarola, e che
ora si trasformava ed alzava per. ben quattordici braccia; e questa del
Corridore. Perciò il 12 marzo 1.565 messer Tommaso de'Medici, patrizio
fiorentino e cavaliere dell'Ordine di Gesù Cristo, stipulò in nome dei Duca
una convenzione con i' egregio maestro Bernardo d'Antonio alias di monna
Mattea, muratore » (3), con la quale quest'ultimo promesse e si obbligò
« havere condotto a perfectione et facto et edificato per tutto il mese di
settembre proximo futuro MDLXV UflO corridore da poter passare dal Palazzo
principale di Piazza di Sua Eccellenza Illustrissima insino al Pa-
lazzo de'Pitti, in questa forma: Che c'sia tenuto a fare duo archi, uno clic
attraversi la strada dove risponde la Dogana in sul muro della Chiesa di
S.° Piero Sclteraggio (4), et l'altro sopra la decta Chiesa; et seguendo con
un altro arco dalla casa quale habita il signor Trayano Boba, cameriere
di Sua Eccellenza (5), et seguendo Lungarno, con uno corridore con archi
et pilastri insino al Ponte vechio, et poi seguitando sopra le botteghe et
case di detto Ponte, dalla banda di verso il Ponte a Rubaconte, rivol-
gendo sopra o beccatelli di pietra, o quali girino intorno alla Torre della
casa dello redc di Matteo Mannelli, nella quale Torre sia appoggiato un
altro arco sopra la via de' Bardi; et seguendo si posi sopra la Torre della
(I) Viuiio, Encide, lib, Il, v. 453.
(2) L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua pn/rio. Quarta edizione con
aumenti e correzioni di GIUSEPPE DEL Rosso. Firenze, 1831, T. X, pag. 33.
(3) 11 valore di quest'uomo cc lo di incidentalmente il VASARI con poche parole,
clic leggonsi nelle notizie su Giovanni Bologna: « hanno di mano di costui
molte opere e bellissimi modelli di cose diverse, niesser Bernardo Vecchietti,
gentiluomo fiorentino, e maestro Bernardo di motia Mattea, muratore ducale,
che ha condotto tutte le fabbriche disegnate dal Vasari, con grand'eccellenza, ».
Le Opere di Giorqio Vasari, con nuove annotazioni e commenti di GAETANO
MtLAìzsI, T. VII, a pag. 630.
(4) Questo è l'arco stilla Via della Ninna. La porta meridionale di Palazzo
Vecchi,) serviva alla Dogana, benché l'ingresso principale fosse da quella di
settentrione, sulla quale vedesi tuttora I' arme di quell' Ufizio.
(5) Traiano Bobba dei Signori di Rossignan era di Casale Monferrato. Ebbe
dal Duca una Commenda, dell' Ordine di S. Stefano, donazioni di beni ecc. La
sua abitazione, come di qui si rileva, era Lungarno presso agli Ufizi.