Il corridore dal Palazzo vecchio al Palazzo del Pitti

MISCELLANEA FI0RENPNA
Parte Guelfa, quale è al dirimpetto di decta casa de' Mannelli, et seguitando
vada per il Chiasso quale è di dietro alle case che sono in su la
strada maestra, arrivando poi sopra le scalèo della chiesa di Sancta Felicita:
sopra le quali scalèe sia tenuto fare una loggia, alla quale sia attaccato
un altro corridore in su pilastri, clic sia lungo quanto il Chiostro
de' Preti di S. Felicita, et quivi calando finisca al piano dove hoggi è il
vivaio dell'orto de' Pitti. Et detto Corridore et lavoro tutto insieme liabbia
a essere coperto di tetto, tutto ammattonato, con stuoie per soppalco del
tetto, arricciato et intonacato et condotto tutto in effecto, secondo l'ordine,
disegno, modo et modello quale di mano in mano li sarà dato et
commesso dal mag.- et eccellente M. Giorgio Vasaro, pietore et architecto
della prefata Sua Eccellenza illustrissima: con dichiaratione che deeto
M. Thommaso, in decto nome, sia tenuto in tale opera levarli ogni difficultà
che ne fussi facto al detto M.° Bernardo, maxime dalli particulari
padroni degli edifitii, sopra et accanto alli quali si ha da fare et condurre
tale opera et fabbrica ».
Fu concesso all'assuntore di « levare la fabbrica della Pescheria, o vero
lastrone del pescie (lei Ponte Vecchio, per condurre tutte le pietre et celonne
et servirsene dove bisognasse per decta fabbrica et Corridore ». E
per maggiormente facilitare detto lavoro, si obbliga « M. rfllommaso curare
che siano provviste a M.° Bernardo tutte le materie Qt sorti di materie
che ne bisogneranno, tempo per tempo, di detto et per detto lavoro,
restando a cura di quest'ultimo, provvedere per tale opera, et fare lui la
provisione di tutte le niasseritie, armadure, canapi legnami, et ogni altra
cosa che ne scadesse per condurre tale opera et lavoro a tutte sue spese ».
Fu inoltre convenuto « che per ogni suo magistero et fattura ditale opera
et fabbrica si debbino pagare al detto M.° Bernardo e prezzi secondo l'ordine,
regola et quantità che insino a qui si sono osservati, et si vanno
osservando, nella muraglia de' Magistrati alla Zecca. Et perehè in tale
opera ci saranno lavori dilTereiìti dalli detti de' Magistrati, tanto per altezza
quanto per grossezza et altro, sono convenuti daccordo che quanto
a tali lavori variati et differenti, quanto alli prezzi se ne habbia a stare
all' iudicio di amici comuni, et terzo bisognando, con intervento però di
amljidue detti mag. co M. Tommaso dc'Medici, et rnag.' M. Giorgio Vasari ».
Promette poi « detto Al. Tommaso - fare pagare al decto M.° Bernardo
ogni settimana ducati ottanta di lire vij per ducato a buon conto, di mano
in mano, di tale opera, incominciando la prima paga il primo sabato che
verrà, che saremo alli di xvii del presente mese; - e che tutta la terra
che si trarrà di qualunque fondamento che si farà per tale opera, o calcinacci
delle muraglie, che perciò si disfacessino, sia tenuto M. Tommaso,
in detti nomi, a fare levare di suo, senza che M.° Bernardo ci liabbia a
spendere (li suo cosa alcuna ». Si obbligò finalmente di dare uno o più
mallevadori sufficienti « a contentamento di detto M. Tommaso, o vero
di M. Tanai di Niccolò de'Medici, infra otto d ». E questa obbligazione
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