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Elementi di meccanica dei materiali e metallurgia - Matematicamente.it

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“<strong>Elementi</strong> <strong>di</strong> <strong>meccanica</strong> <strong>dei</strong> <strong>materiali</strong> e <strong>metallurgia</strong>” <strong>di</strong> Matteo Puzzle – matematicare@hotmail.com<br />

Quin<strong>di</strong>, i piani che si muovono per primi sotto<br />

l’azione della forza F dovrebbero essere quelli<br />

orientati a 45° rispetto alla <strong>di</strong>rezione dello<br />

sforzo. Dato però che le <strong>di</strong>slocazioni si<br />

muovono più facilmente sui piani e nelle<br />

<strong>di</strong>rezioni <strong>di</strong> massima dens<strong>it</strong>à atomica, la<br />

deformazione inizierà su quelli, tra i piani favor<strong>it</strong>i<br />

cristallograficamente, il cui orientamento è più<br />

vicino ai 45° rispetto alla <strong>di</strong>rezione dell’asse <strong>di</strong><br />

sollec<strong>it</strong>azione. Lo scorrimento successivo <strong>di</strong><br />

piani <strong>di</strong>versamente orientati provoca a livello<br />

microscopico una deformazione a zig zag ,<br />

me<strong>di</strong>amente orientata intorno ai 45° rispetto allo<br />

sforzo, e spiega il progre<strong>di</strong>re della<br />

deformazione con l’aumento del carico,<br />

evidenziata dalla curva σ / ε .<br />

Qualunque sia la possibil<strong>it</strong>à <strong>di</strong> movimento <strong>di</strong> Figura 2.7<br />

una <strong>di</strong>slocazione (in campo elastico) essa non può superare il bordo del grano, per cui la<br />

deformabil<strong>it</strong>à plastica e il carico <strong>di</strong> snervamento <strong>di</strong> un metallo sono con<strong>di</strong>zionati anche<br />

dalle <strong>di</strong>mensioni del grano cristallino: a par<strong>it</strong>à <strong>di</strong> altre con<strong>di</strong>zioni i metalli a grano fine<br />

hanno pertanto carico <strong>di</strong> snervamento maggiore rispetto a quelli a grano grosso.<br />

Il meccanismo sopra descr<strong>it</strong>to è responsabile del <strong>di</strong>verso comportamento alla<br />

deformazione plastica <strong>dei</strong> <strong>materiali</strong> metallici, ceramici e polimerici. I metalli sono<br />

intrinsecamente malleabili in quanto la mancanza <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezional<strong>it</strong>à del legame metallico<br />

minimizza il <strong>di</strong>sturbo alla configurazione elettronica del legame quando gli atomi si<br />

spostano lungo un piano <strong>di</strong> scorrimento. Ben <strong>di</strong>verso è invece il caso <strong>dei</strong> ceramici, in<br />

quanto questi <strong>materiali</strong> sono dotati <strong>di</strong> legami ionici e/o covalenti. Nel caso del legame<br />

covalente gli elettroni sono localizzati in corrispondenza del legame tra gli atomi rendendo<br />

particolarmente <strong>di</strong>fficile l’allontanamento defin<strong>it</strong>ivo degli stessi. Nel caso invece <strong>di</strong> legame<br />

ionico la deformazione risulta fortemente ostacolata in certe <strong>di</strong>rezioni, per l’azione <strong>di</strong><br />

repulsione <strong>di</strong> ioni dello stesso segno che verrebbero ad affacciarsi gli uni agli altri per<br />

spostamento del reticolo, e favor<strong>it</strong>a in quelle <strong>di</strong>rezioni che mantengono la posizione<br />

relativa tra ioni <strong>di</strong> segno opposto. Ancora <strong>di</strong>verso è il caso <strong>di</strong> <strong>materiali</strong> polimerici, per i quali<br />

la deformazione non è legata al movimento <strong>di</strong> <strong>di</strong>slocazioni, ma è con<strong>di</strong>zionata dalla<br />

presenza <strong>di</strong> lunghe catene, lineari e/o ramificate, dal modo in cui sono legate tra loro e<br />

dalla temperatura. In ogni caso la deformazione plastica comporta lo scorrimento e<br />

l’allineamento irreversibile <strong>di</strong> segmenti <strong>di</strong> catene.<br />

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