14.07.2013 Views

Elementi di meccanica dei materiali e metallurgia - Matematicamente.it

Elementi di meccanica dei materiali e metallurgia - Matematicamente.it

Elementi di meccanica dei materiali e metallurgia - Matematicamente.it

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

“<strong>Elementi</strong> <strong>di</strong> <strong>meccanica</strong> <strong>dei</strong> <strong>materiali</strong> e <strong>metallurgia</strong>” <strong>di</strong> Matteo Puzzle – matematicare@hotmail.com<br />

Figura 1.5 Figura 1.6<br />

Ancora più recentemente si è potuto <strong>di</strong>mostrare che l’energia in realtà non è <strong>di</strong>ssipata<br />

uniformemente nell’un<strong>it</strong>à <strong>di</strong> volume, bensì è <strong>di</strong>ssipata su una banda localizzata, la quale<br />

<strong>di</strong>venta in segu<strong>it</strong>o una fessura (lo stesso fenomeno avviene nei <strong>materiali</strong> duttili con la<br />

strizione). In altre parole, la <strong>di</strong>latazione puntuale tra i due sensori <strong>di</strong> figura 1.1, non è una<br />

funzione costante. Al contrario, essa mostra un notevole picco in corrispondenza della<br />

fessura in via <strong>di</strong> formazione. Idealmente si può immaginare che la funzione ε sia una δ <strong>di</strong><br />

Dirac, essendo la <strong>di</strong>latazione infin<strong>it</strong>a ove si verifica una <strong>di</strong>scontinu<strong>it</strong>à della funzione<br />

spostamento assiale.<br />

In conseguenza della localizzazione della deformazione ε , il ramo decrescente σ ( ε ) viene<br />

a <strong>di</strong>pendere dalla lunghezza l0<br />

della base <strong>di</strong> misura. Ciò che invece risulta essere una<br />

vera caratteristica del materiale è il <strong>di</strong>agramma σ ( w)<br />

, che rappresenta la tensione<br />

trasmessa attraverso la fessura, in funzione della apertura (o larghezza) della fessura<br />

stessa (figura 1.6). Tale legge <strong>di</strong> deca<strong>di</strong>mento in<strong>di</strong>ca, naturalmente, un indebolimento<br />

dell'interazione all'aumentare della <strong>di</strong>stanza w tra le facce (o superfici libere) della fessura.<br />

Quando w raggiunge il valore lim<strong>it</strong>e wc<br />

, l'interazione si spegne totalmente e la fessura<br />

<strong>di</strong>venta una sconnessione completa che <strong>di</strong>vide in due parti <strong>di</strong>stinte il provino. L'area<br />

sottesa dalla curva σ ( w)<br />

rappresenta l'energia <strong>di</strong>ssipata sulla superficie un<strong>it</strong>aria <strong>di</strong> frattura.<br />

Essendo la legge coesiva σ ( w)<br />

una caratteristica del materiale, che <strong>di</strong>pende dalla struttura<br />

intima e dai meccanismi <strong>di</strong> danneggiamento del materiale stesso, anche l’energia <strong>di</strong><br />

frattura ∑ risulta essere una proprietà intrinseca del materiale:<br />

∑=∫<br />

wc<br />

0<br />

( )<br />

σ wdw<br />

L'energia <strong>di</strong>ssipata sulla superficie della fessura vale 0 A ∑⋅ essendo <strong>di</strong>mensionalmente ∑<br />

un lavoro per un<strong>it</strong>à <strong>di</strong> superficie e quin<strong>di</strong> una forza per un<strong>it</strong>à <strong>di</strong> lunghezza, [ ][ ] 1<br />

F L −<br />

.<br />

Poiché, peraltro, si è supposto che la <strong>di</strong>ssipazione energetica avvenga soltanto sulla<br />

superficie fessurata e non nel volume <strong>di</strong> materiale integro, l'energia <strong>di</strong>ssipata globalmente<br />

nel volume A0⋅ l0<br />

è ancora pari a 0 A ∑⋅ (cioè rigorosamente valido in assenza <strong>di</strong><br />

incru<strong>di</strong>mento pos<strong>it</strong>ivo).<br />

Se si riportano allora le curve <strong>di</strong> risposta sul piano F − ∆ l,<br />

all'aumentare della lunghezza l0<br />

del provino, si ottengono tratti elastici a rigidezza calante e tratti “softening” a pendenza<br />

negativa crescente e, oltre un certo lim<strong>it</strong>e, a pendenza pos<strong>it</strong>iva (figura 1.7). L'area sottesa<br />

da ciascuna curva deve infatti essere costante e pari a ∑⋅ A .<br />

0<br />

6

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!