lawoce - Comune di Rimini

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Rassegna stampa
martedì 30 aprile 2013
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Il Resto del Carlino Rimini
Corriere Romagna di Rimini
La Voce di Romagna Rimini
INDICE
Colpo al clan: sequestrati night e bar della camorra
30/04/13 4
L’ex generale porta la Carim in tribunale
30/04/13 6
«Non tagliate l’Imu, ma datela tutta a noi»
30/04/13 8
Lavoro, c’è poco da festeggiare «In 5mila hanno smesso di cercarlo»
30/04/13 9
«Gli stagionali riminesi? Come quelli dell’intera Liguria»
30/04/13 10
Brillano a Bologna i maestri di Rimini
30/04/13 11
La pista è già diventata una giungla
30/04/13 12
I prof bocciano il liceo ‘spezzatino’
30/04/13 13
Il lungomare in... stallo
30/04/13 14
Venti arresti e due night sequestrati
30/04/13 15
«Guai a perdere la Prefettura»
30/04/13 17
La festa della Cisl per il 1º maggio
30/04/13 18
Mini Aspi, missione compiuta
30/04/13 19
Allarme della Cgil: nessuno è esente dai “colpi di testa”
30/04/13 20
Carim, fusione con Eticredito entro l’anno
30/04/13 21
Esposto in procura contro il vecchio cda
30/04/13 22
Confindustria sfida fra Maggioli e Pesaresi
30/04/13 24
Lombardi: «Frisoni fermi tutto»
30/04/13 25
Liceo linguistico Alcune classi destinate al Belluzzi
30/04/13 26
Imu prima casa da eliminare Brasini: perdiamo 13,4 milioni
30/04/13 27
Una nuova era al pastificio Ghigi
30/04/13 28
Vernocchi: ufficializzate le dimissioni
30/04/13 29
“Ci hanno nascosto le carte sulle partecipate”
30/04/13 30
Cecchi evoca le manette, è scontro con Pasquinelli
30/04/13 31
Pino Valenti e Ugo Sertorelli ai domiciliari
30/04/13 32
Vitali: “Prefettura strategica. Resti qui”
30/04/13 33
“Night club in mano alla Camorra”
30/04/13 34
Record italiano di domande per la mini Aspi, 12.300
30/04/13 36
“Qui si rischia che succeda come a Roma”
30/04/13 37
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Il Belluzzi spalancherà le porte a nove classi del Valgimigli
30/04/13 38
Lombardi: “Frisoni dica cosa ne pensa del piano gestionale”
30/04/13 39
Lavoro da schiavi, gli spazzini in rivolta
30/04/13 40
Cassonetti è sempre un problema inserire i sacchetti
30/04/13 41
Pedalare per migliorare la qualità dell’aria
30/04/13 42
“Pista a norma con il codice. Previsti occhi di gatto e cordolo colorato”
30/04/13 43
Trc, i cespugli dettano le condizioni
30/04/13 44
Resa dei conti Si scende o no
30/04/13 45
Nuovo Quotidiano di Rimini
Camorra in Riviera, venti arresti
30/04/13 46
Plauso degli amministratori “Complimenti ai carabinieri”
30/04/13 47
Ora pure la Valentini è in crisi Contratti di solidarietà per tutti
30/04/13 48
Senza lavoro cala anche la Cig
30/04/13 49
Stagionali, 12.300 domande di disoccupazione
30/04/13 50
Valgimigli, ok alla soluzione “spezzatino”
30/04/13 51
Campi sportivi nel caos, anzi no
30/04/13 52
Carim, scontro sul passato
30/04/13 53
Fondazione, Vernocchi si dimette “Motivi personali”
30/04/13 54
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il Resto del Carlino
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Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
L COLONN ELLO
«Hanno messo radici»
«IL TESSUTO economico sano
di questa realtà aveva bisogno di
questa operazione, aveva bisogizo
di intàseg,nalefortc perclu la ez7ini
organizzata é andata oltre
tnr tra7-.011,:". per ratlicars" nel ,es- ‘>*
siti economico di questa reaita»,
C 0,i ef ieri i i counineito Luigi Grasso
alla guida del Cotnanclo Pro-vinciate'
dei carabinieri nel piésenfare
‹. l'‹zperazitziie Mitra' «resa pos--
detto grazie al con-
tributo di Conzufii, Provincia e soprattutto
il nostro pr , efetio».
30/04/2013
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Colpo al clan: sequestrati night e bar della c orca
in manette venti persone legate agli scissionisti' Sigilli al Lady Godiva e al Perla di Riccione
clì LORENZA LAVOS1
MINACCE e pestaggi, estorsioni
e usura, metodi mafiosi esportati
in Riviera per convincere piccoli
imprenditori, ristoratori, albergatori
a fare affari con la criminalità
organizzata. Ma anche colletti
bianchi, commercialisti, avvocati
e ingengeri pronti a collaborare
per investire il denaro della malavita.
Una malavita organizzata
ora radicata nel tessuto sociale del
Riminese, come ha detto ieri il colonnello
Luigi Grasso, nel presentare
l'operazione 'Mirror' del suo
Reparto Operativo che ieri ha eseguito
le 20 ordinanze del gip di Rimini
Stefania di Rienzo e che ha
visto finire in carcere 8 persone,
accusate di associazione a delinquere
di stampo mafioso, più altre
11 agli arresti domiciliari.
All'avvocato Nicola De Curtis è
stata interdetta la professione per
due mesi. Sequestrate le società di
gestione del Lady Godiva di Rimini
e del La Perla di Riccione e il
bar Golden Nugget di Bellaria .
Sotto i sigilli anche 10 tra auto e
moto, 18 società, una delle quali
proprietaria di un capannone industriale
a Rimini, ma anche in altre
città, e poi conti correnti e cas-
qptu, rl 101 I ré.7751
GLI ARRESTI
A domiciliari Francesco
Laterza, un 39enne di
Atta mura, che gestisce
il. bar riccionesemunmw ,
mosca Baìca'
OPERAZIONE «MIRROR»
ANDREA GNASSI E STEFANO VITALI
HANNO RINGRAZIATO I CARABINIERI
PER IL COLPO INFERTO ALLA CRIMINALITÀ
IN CARCERE per l'inchiesta durata
18 mesi e coordinata dal pm
Marino Cerioni, tutti personaggi
che vivevano e bazzicavano nel Riminese
dagli anni 2000: Massimiliano
Romaniello, 39 anni di Napoli,
ritenuto organico al clan degli
Scissionisti di Secondigliano,
Giuseppe Ripoli, 35 di Policoro,
Stefano Zavanaiu, 40 di Sassari,
Franco Tardio, 44 di Mesagne,
che abita nel Pesarese, Mario e Simone
Cavaliere, 56 e 33 anni, padre
e figlio romani. Mario Cavaliere
detto 'Zi Mario' avrebbe co-
Anche Victoria Livia
Manea, compagna di
Francesco D'Agostino, e
commercialista Pino
Valenti sono ai doma iari
mandato il gruppo d picchiatori
che s'incaricava di ridurre a ragione
chi non obbediva. Ci sono poi
Lamberto Ausili, 59 anni di Ancona
e Waimer Giulianini, 33 di Cesena.
Personaggio chiave è Francesco
D'Agostino, 53 anni di Giugliano
di Napoli, titolare prima
del night 'Lady Godiva' e poi de
`La Perla' di Riccione.
Al DOMICILIARI Alfredo Nardi
ni, 57 anni piccolo imprenditore
riminese da vittima diventato
compartecipe di estorsioni e poi
COLLETTI OIANCHI
NEI GUAI ANCHE COMMERCIALISTI,
INGEGNERI E L'AWOCATO
DE CURTIS INTERDETTO PER DUE MESI
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Attilio Taddei, 54 anni di Rimini,
Ettore De Deo, 53 anni di San
Severo (Foggia), Giorgio e Bianca
Messore, 67 e 33, padre e figlia di
Rimini, Francesco Laterza, 39 di
Altamura (Bari), arrestato per riciclaggio,
titolare del ristorante riccionese
`La Mosca Bianca'. Sempre
ai domiciliari la rumena 33enne,
convivente di D'Agostino,
Vittoria Livia Manca, il commercialista
di Casteldelci Pino 'Valenti,
67 anni, Ugo Erio Pizzatti Sertorelli,
66 anni di Sondrio e Diego
Fogliata, 35 anni di Rimini, ingegnere
e gestore del bar 'Golden
Nugget' di Bellaria Igea Marina
nonche' socio per l% della società
proprietaria dei locali del night
'La Perla' di Riccione.
FOGLIATA è indagato in concorso
con l'avvocato riminese Nicola
De Curtis per trasferimento
fraudolento di valori. L'avvocato
è stato sospeso per due mesi dalla
professione. Il titolare del Mosca
Bianca è finito nei guai per ridclaggio
per aver 'prestato' per alcuni
giorni ilpos del suo locale a
Francesco D'Agostino che lo
avrebbe usato alla Perla. Tra
D'Agostino e il trio Romaniello,
Ripoli e Zavanaiu si sarebbe consumata
un vera e propria guerra
per il possesso dei due locali Lady
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Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
Godiva e La Perla, passando sempre
attraverso dei prestanome. La
fine della velenosa guerra a base
di pestaggi si era chiusa con i tre
al Lady Godiva e D'Agostino alla
Perla. Perla intestata fittizia-
niente alla donna delle pulizie
del locale, Bianca Messore
arrestata insie irte a suo padre.
La donna sarebbe anche
stata intestataria di diversi
conti correnti ricon
ducibili a D'Agostino.
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30/04/2013
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L ex generale porta la C in tribunale
Cecchi guida la rivolta dei piccoli azionisti. Esposto in Procura contro la passata gestione
SE LA CARIM era : ,:così solida»
perché è stata commissariati? E
perché «né la Fondazione prima»
né il nuovo cda della banca hanno
avviato un'azione legale e risarcitoria
contro gli ex amministratori
della Carim? I piccoli risparmiatori
che hanno :perso ciascuno decine
- e in alcuni casi centinaia - di
migliaia di euro a causa delle perdite
dell'istituto di credito (187,7
milioni tra gennaio 2010 e ottobre
2012), vogliono delle risposte.
Pur di averle c'è chi come l'ex comandante
della Guardia di finanza
di &mini, il generale Enrico
Cecchi, ha deciso di portare la
banca in tribunale. E' stato proprio
Cecchi il primo a intervenire
ieri mattina, nell'assemblea dei soci
della Carini convocata per votare
il bilancio 2012. Il generale,
uno dei piccoli azionisti di Carini
(sono oltre .7mila), ci ha rimesso
oltre 160mila euro. Cecchi si chiede
«perché la Fondazione Carim
all'epoca non si sia mai opposta al
commissariinento, se la banca era
così solida, occupandosi invece
più dei suoi problemi interni». Il
generale adombra dubbi sui bilan-
ci e sulla gestione della banca prima
del commissariamento. «Ho
presentato, tramite il mio legale
Alessandro Catrani, un esposto
querela alla Procura», annuncia
in sala ai vertici Cara, tra gli applausi
degli oltre cento azionisti
in sala. Non è l'unico a 'sparare'
contro la gestione che ha portato
Carim a essere commissariata e a
perdere 187 milioni. Lo fa anche
Giovanni Cecconi, che aggiunge:
«Abbiamo lasciato il cuore e i soldi
nella banca, Carim non deve
più erogare finanziarne:nti a fondo
perduto (come è avvenuto per
l'aeroporto, ndr). Per Gianfranco
Rossi, altro piccolo socio di Carim,
«voi — rivolto al presidente
della banca — e la Fondazione
avete la responsabilità di tutelarci:
va fatta una causa civile per ottnere
il risarcimento danni». In lacrime
uno degli ex amministratori,
Gianfranco Vanzini, ha preso
la parola per difendersi: «Siamo
stati commissariati perché così ha
Bonfatti: «Non ci sono
presupposti per procedere
contro gii ex amministratori»
voluto Bankitalia. Fate pure gli
esposti...». Il presidente di Carini
Sido Bonfetti ieri ha ribadito però
che «non ci sono i presupposti per
'un'azione legale. Così la pensavano
i commissari di Bankitalia, così
la pensiamo anche. Non c'è stata
malversazione, ma semmai una
cattiva gestione». E poi «gli ex amministratori
e l'ex direttore di Carim
hanno pagato multe per quasi
900mila euro e sono stati subito rimossi
dai loro incarichi. Non succede
spesso, non succede a Riniini»,
conclude Bonfatti, con chiaro
riferimento alle vicende di Aeradria.
Quasi in secondo piano è passato
così il bilancio 2012 (si è chiuso
con 600mila curo di utile), così
come il fatto che la banca non darà
dividendi neanche nel 201$.
«Ma ci sarà la possibilità, e stiamo
lavorando allo strumento adatto
per farlo, di acquistare e vendere
azioni della banca». Intanto ieri alla
Fondazione Carim sono arrivate
le dimissioni di Bruno Vernocchi
da vice presidente: «Ora mi dedicherò
alla mia azienda».
Manuel Spadazzi
ssk.,
ìhJ
ieri L'Imprenditore ha
dato Le sue dimissioni
irrevocabili da vice
presidente della
Fondazione Carino: «Ora
mì dedico comptetannente
atta mia azienda»
""::
Lardo " :"
L'assemblea dei soci ieri
ha votato L consuntivo
2012, che si chiude con
600mita euro di utile.
Anche per L 2013
non ci saranno divivendi
per gli azionisti
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o'newie ptea IPh huinie

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ll presidente
Bonfatti (a
destra) con il
direttore friocchi,
e l'assemblea
di ieri
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I tdie ptea huinie

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il Resto del Carlino
RIMINI
Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
Ts7 L'ASSESSORE GIANLUCA BRASINI 'PROVOCA' IL GOVERNO
«Non tagliate l'imu, ma datela tutta a noi»
TAGLIO dell'Imu sulla prima casa. E' uno degli
impegni del nuovo governo Letta. Servirà una
manovra finanziaria (dai 2,5 ai 4 miliardi di euro)
per ridurre o cancellare l'Imposta municipale
unica a livello nazionale. «Lo Stato attraverso
l'Imu e il taglio del Fondo sperimentale di
riequilibrio nel 2012 ha privato il Comune di
Rimini di 35,2 milioni di euro — attacca Giarduca
Brasini, assessore al Bilancio dei quali 8 di
tagli e 27 di Inni prelevata. Noi chiediamo che
venga rivisto questo meccanismo mostruoso che
priva i cittadini di risorse e i comuni di servizi. Il
governo mantenga Phnu e la lasci interamente ai
comuni. Benissimo alleggerire la pressione
tributaria, ma che senso ha rivederne solo una
parte (l'Imu prima casa a Rimini garantisce 13,4
milioni per 48.591 prime case, ndr) senza poi
modificare questa distorsione abnorme tra risorse
che dovrebbero essere municipali e invece vanno
allo Stato?». Per seconde case e attività Rimini ha
incassato ben 69 milioni, metà girati a Roma.
ragra.
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Lavoro, c'è poco da festeggiare
«In 5mila h. o smesso di cercarlo»
Alla vigilia dei Primo Maggio i sindacati lanciano l'allarme
CINQUEMILA 'scoraggiati' che
hanno deciso di alzare bandiera
bianca. Domani nella giornata
dell'I maggio, loro, non avranno
nulla da festeggiare. Molti sono
giovani ,' che non riescono ad entra-
re nel mondo del lavoro, molti sono
troppo giovani per andare in
pensione e troppo 'vecchi' per trovare
un nuovo impiego. Sono
quelli che il lavoro lo hanno perso.
Sono i sindacati, Cgil, Cisl e
Uil, a fare un bilancio della situazione
lavorativa della nostra Provincia
a poche ore dalla Festa dei
lavoratori che verrà celebrata domani
mattina alle 930 all'Arco
d'Augusto con gli interventi di
Roberta Turi, Sandro Pasotti, Enrico
Azzaro e Giuseppina Morolli,
«Una festa che quest'anno più
che mai non sarà per tutti spiega
il segretario generale della
Cgil, Graziano Urbinati Aumentano
le richieste di aiuto e
noi abbiamo il dovere di cercare
nuove opportunità di lavoro per
chi non ce l'ha e tutelare chi ce
l'ha. All'Arco domani mattina abbiamo
invitato tutte le istituzioni.
Ci sono tante situazioni per le quali
siamo preoccupati a partire
dall'Scm, tua senza dimenticare
tante altre aziende della nostra zona
che non se la passano bene». I
dati del 2012, ma anche quelli di
questi primi mesi del 2013 fotografano
in maniera chiara la crisi.
In provincia ci sono poco meno
di 12mila persone in cerca di occupazione.
Il tasso di disoccupazione
è pari al 9,8% con un incremento
del 1,7%. «Un problema molto
serio è quello della disoccupazione
giovanile — sottolinea Urbinati
—, ora al 15,8% con un incremento
del 4%».
I GIOVANI e le donne pagano il
prezzo più alto della crisi, insieme
ai pensionati. «Molte giovani
riminesi spiega il segretario generale
Uil, Giuseppina Morolli
— stanno prendendo il posto delle
badanti arrivate dall'Est. Insomma,
si ricorre anche alla bassa
manovalanza pur di trovare lavoro.
Non che queste occupazioni
non abbiano una propria nobiltà,
ma stiamo tornando indietro nel
tempo». Il monte ore di cassa integrazione
nel 2012 ha superato i 9
milioni, sono circa 2.500 i lavora-
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tori in mobilità e circa 7mila quelli
che hanno fatto domanda di disoccupazione.
Le richieste dei sindacati
sono precise, «Stiamo incontrando
le varie istituzioni —
spiega Morolli — chiedendo un
patto per lo sviluppo e meno pressione
fiscale. Importante sarà ottenere
la riduzione dell'Imu sulla
prima casa e la riduzione dell'addizionale
Irpef Tenuto conto della
specificità territoriale, al fine di
non determinare dumping fra Comuni,
per recuperare risorse per
investimenti, crescita e sviluppo
del territorio, senza gravare ulteriormente,
con altre imposizioni,
sui redditi da lavoro e pensioni, è
opportuna l'introduzione dell'imposta
di soggiorno nei Comuni
della riviera, modulata anche in
base alle tipologie degli alberghi e
composizione familiare».
LE RICHIESTE sono già state
messe sul tavolo voluto da-1 Prefetto,
«Lo ringraziamo per questo
dicono in coro Il lavoro è l'unica
ricchezza del nostro Paese e la
nostra classe dirigente sin qui
non è stata troppo attenta alla sue
problematiche». Il segretario generale
della Cisl, Massimo Fossati,
pone un'altra questione, «Nel
nostro 'territorio spiega sono
aumentati gli sportelli bancari.
Quindi, nonostante la crisi e le
difficoltà, la raccolta c'è. Dobbiamo
tenere alta l'attenzione sul tema
dell'evasione fiscale, centrale
sarà riuscire a risolvere le questioni
legate all'aeroporto. Dobbiamo
mantenere e rafforzare quello che
già c'è».
Donatella Filippi

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30/04/2013
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CASO PER IL 2012 PRESENTATE 12.300 DOMANDE DI DISOCCUPAZIONE. CON LA MINI ASPI CAMBIA TUTTO
«Gli stagionali. riminesi .? Come quelli dell'intera I ,iguria»
I DISOCCUPATI stagionali di Rimini? Sono
quattro volte quelli della provincia di Bologna,
tanti quanti quelli dell'intera Liguria:
12300 per la precisione. Tanti sono i lavoratori
occupati nella stagione nel 2012 che hanno
presentato la richiesta per la disoccupazione.
Da quest'anno si cambia: si parte con la mini
Aspi, la nuova indennità di disoccupazione varata
dal ministro Fornero, che andrà a cambiare
le cose per chi lavora solo per alcuni mesi
l'anno. Intanto, per avere la disoccupazione
(rassegno sarà pari alla metà di ogni stipendio
mensile percepito), bisognerà aver lavorato
non più per un minimo di 78 giorni, ma per
almeno 13 settimane. Il pagamento avverrà
molto prima: d'ora in avanti la richiesta
dell'indennità andrà fatta subito dopo la fine
del periodo del lavoro, e non nell'anno successivo
come accadeva. Queste e altre novità hanno
spinto l'Inps a organizzare per oggi un convegno,
presso l'auditorium della Banca Valmarecchia
(inizio alle 14,30) con i sindacati e gli
enti interessati. «Con l'entrata in vigore delle
mini Aspi — spiega Alessandro Romano, direttore
provinciale dell'inps — ci sarà una ve-
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ra rivoluzione per i lavoratori. Bisognerà essere
in regola con la disoccupazione, dichiarandosi
disponibili al Centro per l'impiego, anche
in caso di attività formative. Questo significa
che se uno straniero torna in patria subito
dopo aver lavorato qui, e non ha più il domicilio
a Rimini, perde il diritto all'indennità». Il
numero di domande di disoccupazione è stato
leggermente in calo rispetto al 2012 (le indennità
per l'anno 2011, liquidate in questi giorni,
sono siate 12.739) ma «i numeri di Rimini
restano molto alti: abbiamo tanti stagionali
quanti quelli dell'intera Liguria».

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STELLE AL AE31.0
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Bnliano a Bologna
maestri di Rimini
DOMANI al Teatro Comunak
di Bologna saranno insigniti della
`Stella al Merita del Lavoro. Premiati
i riMMOSi Yvonne Giunta
della Celli di San Giovanni, Ato-
raaMaff ei della S GrOUP ego
Ravomili della Marc,
li della Cassa di ,Risparrnio, lv lergta (Ce agfel u Le (Ces
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OCCUPATI
Le auto parcheggiate sulla pista
ciclabile. A sinistra le lunghe file
di macchine sul lungomare
adesso a senso unico,
nei giorni dell'ultimo ponte
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La pista è già diventata una giungla
S'osta selvaggia sui lungomare: le auto invadono la i uova ciclabik
AUTO parcheggiate sulla pista ciclabile,
quella a raso e sul marciapiede.
Doppia infrazione al codice
della strada che per ora i vigili
sarebbero 'costretti' a tollerare (articolo
a fianco) perché manca la segnaletica.
Ciclisti e pedoni imbufaliti
nello scorso fine settimana,
quando invece di godersi finalmente
'la marina' con l'agognato
sole hanno dovuto improvvisarsi
specialisti di slalom speciale per
evitare l'ammasso di lamiere a motore
piazzato di traverso su mezzo
lungomare. Parcheggio selvaggio
d'altra parte anche per scooter e
moto, cui i lavori in corso non lasciano
per ora intravvedere speranze
di un futuro migliore, nonostante
il Comune abbia assicurato
«un aumento del sei per cento di
posti per due ruote a motore». «Se
crescono gli spazi per le moto mi
taglio un dito», butta là un riminese
doc che di promesse su 'cartoline'
e 'nuovi lungomari' in vent'anni
ne ha sentite tante.
TUTTO BLOCCATO poi quando
un pullman deve scaricare un
gruppo di ospiti in qualche albergo
sul lungomare, notevolmente
ristretto rispetto agli anni scorsi
per la doppia ciclabile lato spiaggia
e i parcheggi a spina di pesce
più stalli moto a monte. Il malcapitato
autista non ha scelta se non
bloccare il traffico per il minor
tempo possibile. Tra le scene più
curiose quelle di gruppi di turisti
- nel ponte del 25 aprile - e di ragazzi
delle gite scolastiche visti
scattare fotografie e video del 'caos
primordiale' che hanno subito
riversato in rete. Non un gran biglietto
da visita per Rimini in vista
dell'apertura della stagione.
Soprattutto se unito all'imposta
di soggiorno e alla tuttora irrisolta
questione dei giochi da rimontare
in gran parte degli stabilimenti.
Giuliano Lanzetti, Fipe, invita
il Comune «a ripristinare i parcheggi
lato mare, e fare la ciclabile
sul marciapiede lato spiaggia.
Vanno fatti prima i parcheggi poi
il resto, se no qui chiudiamo tutti».
Infuocato dibattito su Facebook
de La Rimini che vorremmo,
con centinaia di interventi.
C'È CHI chiede «una barriera»
per proteggere i ciclisti da auto e
pullman. «Se metti un guard rail
aumentano gli urti tra ciclisti», replica
Francesco Be rta ai. «Allora
restiamo con il lungomare di 60
anni fa», sbotta Francesca Frulla,
«Dove sono finiti i parcheggi per
moto? Non li vedo più», ironizza
Luca. 11 rischio evocato da molti è
che i marciapiedi diventino una
gimkana per chi passeggia a piedi
o con una carrozzina. «Per noi rinettere
gli stalli è questione di sopravvivenza»,
rilancia Lanzetti,
che confronta «i 1.400 posti auto
totali ai 1.300 'coperti' di soli 4 locali
di un tratto di 500 metri di
lungomare. Bounty (500), Rosso
Pomodoro (250), Amerigo (150),
Sushi Ienny's (400), più hotel e
Conad».
Mario Gradara
Pagina 12 di 54
tra incandescente in
ra i (tanti) critici del
progetto da 450mita euro
e coloro che Lo difendono:
«Non possiamo restare
fermi come sessant'anni
fa», dice Francesca Frutta
Giuliano Lanzetti (Fipe
onfcommercio) chiede
al Comune di ripensarci,
ripristinando i posti auto
Lato mare: «Senza
parcheggi il rischio
peri locali è la chiusura»
ruo

press LinE
il Resto del Carlino
Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
30/04/2013
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.CC=...& LA RIVOLTA DI INSEGNANTI E FAMIGLIE DEL LINGUISTICO
I prof bocciano il liceo 'spezzatino
Ai Belluzzi nove classi, le altre nella sede di via del Pino
LO 'SPEZZATINO è l'unica soluzione
per il liceo linguistico, da lì non si scappa.
Ma la decisione, annunciata ieri a genitori
e studenti dall'assessore provinciale
Meris Soldati, di spostare da settembre
9 classi al Belluzzi e lasciare le altre
11 nell'attuale sede di via del Pino, ha fatto
infuriare famiglie e docenti. Accantonata
l'ipotesi di alcune classi all'ex seminario
(per la questione dei trasporti), che
pure aveva incontrato il. gradimento di.
molti genitori.
«E' una soluzione inevitabile», ha allargato
le braccia la Sa dati, di fronte ai malumori
delle quasi 150 persone presenti ieri
all'incontro con l'assessore e la preside
INCONTRO I genitori degli studenti
durante l'assemblea con "assessore Soldati
del liceo Giulio Cesare - Valgimigli, Cmzia
Buscherini. Una soluzione non piace
né ai docenti né alle famiglie. «La Provincia
si è dimenticata di noi. Al Belluzzi
potevi andarci l'Einaudi, noi da anni
abbiamo bisogno di una sede», attaccano
diversi docenti e genitori presenti all'incontro.
«La Provincia rincara Francesco
Perez, storico insegnante del linguistico
— ha dimostrato grande sensibilità
per l'Eirtaudi, ma si è completamente dimenticata
di noi». Anche perché via del
Pino è una sede tutt'altro che gradita:
«Mia figlia — rivela una mamma — volveva
cambiar scuola perché non si trovava
a suo agio». Ora che il linguistico rad-
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doppia, i problemi sono destinati ad aumentare
ancora di più. «Abbiamo cambiato
quattro sedi in pochi anni, spostandoci
da una parte all'altra del centro storico.
I sacrifici li abbiamo fatti — ricorda
Perez — il Valgimigli merita di veder
ripagati. quei sacrifici». «Dividere il. linguistico
in due sedi non va proprio bene,
soprattutto nell'interesse dei ragazzi», fa
eco un'altra insegnante. Ma i trasloco è
inevitabile, a questo punto, nonostante
il parere negativo dei genitori. Che hanno
ottenuto però che le classi prime (che
saranno sei) siano tutte nella sede di via
da Pino, per limitare disagi.
Manuel Spadazzi
Pagina 10
pr.t tx.,,t2o Il O 'M
4110

pressunE
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~MI
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No/ riminesi di CARLO ANDREA BARNABEI
Il lungomare in... stallo
Rimesso in sesto lo scooter dopo un inverno in
11 letargo, l'altro giorno ho fatto una puntata sul
lungomare, anche per dare un'occhiata alla nuova
pista ciclabile. A parte i disagi per i lavori in
corso — e la domanda sorge spontanea: i suddetti
lavori non potevano cominciare a ottobre,
Z cioè verso l'inverno, piuttosto che in aprile? -
quello che salta agli occhi è la dimenticanza dei
posti per le moto. Sul lato destro, in direzione
Riccione-Rimini, c'è la corsia destinata alle bici,
mentre sul lato sinistro sono stati creati gli spazi
blu (a pagamento) per le auto. E le due ruote,
dove le mettiamo? Le perplessità rimangono,
anche perché non riusciamo proprio a capire do--
ve si potranno disegnare gli stalli per parcheggiare.
Sul marciapiede? Mah, sembra una soluzione
poco attuabile, anche perché, al di là
2 dell'eventualità di togliere spazio ai pedoni,
spesso il suolo pubblico è occupato da bar, ristoranti,
pizzerie. E quando verranno i weekend
estivi, con l'assalto in massa alla spiaggia? I po-
sti non erano sufficienti in passato, figuriamoci
adesso.
v.f.
****
Mettiamoci il cuore in pace: la pista ci clabile creerà
disagi, e non solo durante il prevedibile periodo di rodaggio,
a chi è convinto che per andare al mare bisogna
parcheggiare a due metri dalla sabbia. Non si
può pretendere di avere un lungomare pedonale, ecologico
e ciclabile senza rinunciare a nulla. i lavori
sono partiti in ritardo? Vedremo alla fine. Gli stalli
per gli scooter sono pochi? L'amministrazione ha Pato
sapere che saranno il 6% in più. E noi, a cantiere
chiuso, andremo a contarli.
Le lettere (rriax 1 5 righe) vanno indirizzate a
Resto del Carlino
Piazza Cavour. 4 - 47900 RIMINI
Tel. 0541 /438111- Fax: 0541-51104
@ E-mail: cronaca.rimini@iicarlino.net
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orriere
C; (JJ'i A (__-)' ` L o
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Venti arresti e due night sequestrati
Otto persone finite in manette con l'accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso
Riciclaggio ed estorsioni violente. Sigilli a Lady Godiva, La Perla e Golden Nugget
RIMINI. Un imprenditore riminese,
già taglieggiato in precedenza,
che in lacrime al telefono invita un
collega ravennate a sottomettersi
alle richieste dei suoi stessi aguzzini,
rendendosene di fatto complice.
Per il Gup Stefania Di Rienzo,
che ha emesso le venti ordinanze di
custodia cautelare dell'operazione
Mirror, è un evidente caso di "assoggettamento
omertoso" caratteristico
di un tessuto economico e sociale
già infiltrato dalla criminalità
organizzata.
Con l'accusa di associazione
per delinquere di
stampo mafioso finalizzata
alla commissione dei
reati di estorsione, rapina,
detenzione illegale di
armi, trasferimento fraudolento
di valori e intestazioni
fittizie, sono finite
in carcere otto persone,
alcune delle quali di origine
campana e con legami
con clan camorristici.
Complessivamente gli arrestati,
a vario titolo tra
cui anche riciclaggio e ricettazione,
sono invece
venti (per undici su dodici
sono stati disposti i domiciliari).
Nei guai è finito
anche un avvocato cinquantenne
del foro di Rimini,
di origine molisana,
per la consulenza fornita
in due atti riguardanti intestazioni
fittizie: per lui
è scattato il provvedimento
di interdizione dalla
professione per un periodo
di due mesi. Gli investigatori
hanno sequestrato
anche una serie di
beni riconducibili agli indagati,
per un valore complessivo
di cinque milioni
di euro. Sigilli sono stati
apposti a due storici night
club della riviera romagnola
- il "Lady Godiva"
di Rimini e "La Perla" di
Riccione - e un bar-internet
point Golden Nugget
di Bellaria (più auto, moto,
una quarantina di conti
correnti, cassette di sicurezza
e quote di diciotto
società sparse in varie
parti d'Italia).
A squarciare il velo
sull'ennesimo spaccato
della piovra alla riminese
sono stati i carabinieri
del nucleo investigativo
del reparto operativo di
Rimini, impegnati dal novembre
2011 a ricostruire,
sulla base delle proprie
informazioni e delle
segnalazioni contenute in
altre inchieste che avevano
lambito alcuni degli
stessi soggetti, l'attività
del sodalizio criminoso
che puntava a radicarsi
sempre più in Romagna
investendo nel settore turistico.
Sono cinque gli episodi
di estorsione documentati
nella corposa or-
Pagina 15 di 54
dinanza, uno dei quali
(l'unico soltanto tentato)
ai danni di un notissimo
ristoratore di Miramare.
Per convincere le vittime
a pagare un "pizzo" o farsi
accettare come partner
veniva utilizzata la violenza,
addirittura pestaggi
all'aperto e in pieno
giorno (avevanoproget-
tato anche
di bruciare
la barca di
un imprenditoreriottoso).
Ma erano
le minacce di ritorsioni
a provocare il terrore:
un imprenditore picchiato
raccontò di essere
caduto, un altro fece i bagagli
e lasciò Rimini per
tornarsene in Puglia da
alcuni parenti.
Secondo l'accusa (il pm
titolare dell'inchiesta è
Marino Cerioni) a capo
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Sequestrati beni per
un valore di circa
cinque nidi oni di euro
dell'organizzazione c'era
Mario Cavaliere, 56 anni,
originario di Nettuno
(Roma), da suoi conosciu-
to e riverito come lo "zio
Mario". Si sarebbe avval-
so per i lavori "sporchi"
(dal recupero crediti all'o-
pera di convincimento
cruento) di quattro "bra-
vi" ai suoi
ordini, ma
ambiziosi al
punto di
reinvestire
in proprio i
loro guada-
gni: Massi-
miliano Romaniello, 39
anni, napoletano dalle a-
micizie pericolose in
Campania (nelle intercet-
tazioni si vanta di far par-
te del gruppo degli scis-
sionisti); Giuseppe Ripo-
li, 35 anni di Policoro (Ma-
tera); Stefano Zavanaiu,
40 anni, di Sassari; e Fran-
co Tardio, 44 anni, di Me-
Pagina 3
Venti arresti e due night sequestrati

pressunE
sagne (Brindisi). A completare
i ranghi del gruppo
anche Simone Cavaliere,
33 anni (figlio di Mario);
Lamberto Ausili, 59
anni, di Ancona, e Wainer
Giulianini, 33 anni, di Cesena,
titolare di una lavanderia
a Forlì. Se questi
era poco più di un prestanome,
Ausili sarebbe
stato invece la mente
commerciale della società
di articoli elettronici,
con sede al Gros, che faceva
da copertura al resto
degli affari.
Nel corso delle indagini
è venuta alla luce anche
l'attività parallela di Romaniello,
Ripoli e Zavanaiu:
approfittando anche
del vuoto di potere
provocato dagli effetti
dell'inchiesta Vulcano
dei carabinieri del Ros di
Bologna sul clan Vallefuoco
(Ripoli è a sua volta
indagato in quell'opera-
Complessivamente
gli arrestati,
a vario
titolo tra
cui anche
riciclaggio e
ricettazione,
sono venti
(per I l
disposti i
domiciliaril
orriere
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zione), sono entrati prepotentemente
nel mercato
dei night club. Acquisendo,
tramite terze persone
finite ai domicliari,
il controllo del Lady Godiva
e del La Perla. Una
trattativa conclusa direttamente
con Roberto Tito,
49 anni, considerato il
prestanome storico di
Francesco D'Agostino, 53
anni, altro personaggio
già coinvolto in passato in
indagini giudiziarie. «Lui
è ormai il vecchio, noi siamo
il nuovo», avrebbero
detto per convincere l'uomo
a vendere le quote, soltanto
formalmente sue
(tra le carte è stata trovata
addirittura una scrittura
privata che conferma
la titolarità reale di D'A-
gostino). Un tradimento
che è costato caro a Tito,
misteriosamente aggredito
e picchiato a sangue da
sconosciuti, forse di nazionalità
albanese. Nel dicembre
dell'anno scorso
lo scontro tra "vecchio" e
"nuovo", invece di sfociare
nello scontro, ha portato
a una ricomposizione:
La Perla è tornata sotto il
controllo di D'Agostino,
che ha trascinato nell'inchiesta
altri prestanome
(Giorgio Messore, la figlia
Bianca, la convivente romena
e l'ingegner Diego
Fogliata) e soggetti considerati
compiacenti (il
contabile Pino Valenti e
l'imprenditore della notte
Ugo Erio Pizzatti Sertorelli).
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I carabinieri
al La Perla
e al Lady
G od iva
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Venti arresti e due night sequestrati
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Lronàs

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«Guai a perdere la Prefettura»
Il presidente della Provincia, Vitali: «E' un presidio di legalità»
RIMINI. Quando si parla
di lotta alla criminalità,
non si può non ribadire
l'importanza che
ha la Prefettura, presidio
della legalità. Peccato
però che la chiusura
delle Province potrebbe
lasciare sguarnito il territorio
riminese. Stefano
Vitali (Pd) lo ribadisce
oggi, alla luce dell'operazione
Mirror. E ancora
una volta il presidente
provinciale ricorda
la fragilità della riviera
, un «terreno fertile
e un appetibile approdo
per interessi ma-
lavitosi». Era già tutto
scritto nella relazione
consegnata nel 2012
all'allora ministro
dell'interno Anna Maria
Cancellieri.
In questi mesi la Prefettura
sta «assumendo
un ruolo attivo», sia sul
piano preventivo che repressivo.
«Dico questo -
continua Vitali - per
reintrodurre un tema
tutto politico che nei
prossimi giorni tornerà
in primo piano: la chiusura
delle Province. Lascio
perdere i dibattiti
sulla capitale dell'even-
tuale provincione o altre
facezie simili. Mi limito
a focalizzare l'importanza
e la strategicità che la
Prefettura riveste per il
nostro territorio. E siccome
so bene che i progetti
di legge finora annunciati
puntano a riduzioni
draconiane su
base demografica, inviterei
chi ha una qualsiasi
responsabilità istituzionale
a pensarci più di
una volta circa l'ipotesi
di cancellare o spostare
altrove per decreto una
cosa che per Rimini vale
come una bottiglia d'ac-
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qua nel deserto».
Il sindaco Andrea
Gnassi (Pd) si congratula
con i carabinieri e aggiunge.
«Abbiamo alzato
il livello di guardia a
difesa del tessuto sano
della nostra economia,
fatta di piccoli imprenditori
resi fragili da una
crisi economica che non
dà tregua. Per questo ribadisco
l'importanza di
fare quadrato - enti locali,
forze dell'ordine,
Stato - per aggredire con
forza e con tutti gli strumenti
possibili questo
gravissimo fenomeno».
Un
carabiniere
mette
i sigilli
al night
di Riccione
La Perla
Pagina 5
Cronaca dillimini
Zio Mario e i "bravi" seminavano il terrore
guai a perdere la Prefettunt.”

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La festa
della Cisl
per il 1° maggio
RIMINI. La Cisl
chiede di rimettere
al centro della politica
e dell'economia il
lavoro e la coesione
sociale. «Stiamo vivendo
- dice Massimo
Fossati, segretario
generale Cisl Romagna,
in occasione
della presentazione
della Festa del 1°
Maggio - una fase sociale
ed economica
tra le più difficili di
questi ultimi anni.
Intere fasce sociali a
rischio di povertà e
marginalità devono
richiamare tutti a ripensare
politiche di
sostegno e di sviluppo
per ridare speranza
e futuro a chi oggi
vive drammaticamente
la mancanza
di lavoro e di prospettive».
Come ogni anno, la
Cisl di Rimini propone
per il 1° maggio il ritrovo
"Lavoratori in festa"
al Campo di don
Pippo, zona Casetti. La
festa prevede il pranzo
sociale alle 12.30 (prenotazione
allo 0541
799800), e nel pomeriggio
dj set e animazioni
per bambini.
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Allarme della Cgil:
nessuno èesente
dai "colpi di lesta"
Cronaca dillimini
Mini Aspi, missione compiuta

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Mini Aspi, missione compiuta
Disoccupazione, l'Inps ha erogato 12.300 assegni, 12.739 ne12012
RIMINI. Almeno questa
volta è andata bene:
gli assegni di disoccupazione
sono stati erogati e
i lavoratori che ne hanno
beneficiato non sono
diminuiti di molto. Adesso
bisogna fare attenzione,
perchè da quest'anno
cambiano le regole
e le domande vanno
presentate già da settembre.
Il fatto. La riforma
Fornero ha "trasformato"
l'istituto della disoccupazione,
così sindacati
e addetti ai lavori aveva
manifestato dubbi
e apprensioni nella gestione
del passaggio dai
"requisiti minimi" (in
vigore dal 1997 al 2012)
alla "Mini Aspi". Ieri il
direttore generale
dell'Inps Alessandro
Romano e la responsabile
dell'ufficio servizi
al reddito Fiorenza
Lucchi, hanno fornito i
numeri e tracciato il bilancio
di questa "rivoluzione".
I numeri. In questo periodo
l'Inps ha terminato
di liquidare le Mini Aspi
relative al 2012:
12.300 assegni in tutto.
L'importo medio è di
mille euro ognuno, quindi
l'intera partita vale
più di 12 milioni di euro.
L'anno scorso i beneficiari
erano stati 12.739,
quindi 11.226 nel 2011 e
10.017 nel 2010. Come dire:
il calo delle prestazioni
non si è verificato. Basti
pensare a Bologna sono
state 4.200, ad Ancona
5.200 e 11.900 in tutta la
Liguria.
Si cambia. Una delle
preoccupazione dell'Inps
è quella di fare sapere
che da quest'anno l'iter
è un altro. Le domande
non vanno più presentate
dal 1° gennaio al 30
marzo, ma al momento
del licenziamento: ci sono
60 giorni di tempo. E
prima si parte, prima arriva
l'assegno. Inoltre la
cifra non viene consegnata
in un'unica tran-
Pagina 19 di 54
ce, ma in un numero di
assegni pari alla metà
dei mesi lavorati. Per avere
diritto alla Mini Aspi
bisogna avere la copertura
contributiva pari
a 13 settimane (prima
erano 78 giorni). Altra
novità importante, per
ottenere la disoccupazione
è necessario essere
iscritti al Centro per
l'Impiego, essere domiciliati
e partecipare alle
giornate di formazione
previste. Morale: i lavoratori
stranieri che facevano
la stagione e poi
tornavano nelle nazioni
d'origine, non vedranno
più un euro. Alessandro Romano
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Allarme della Cgil:
nessuno èesente
dai "colpi di lesta"
Cronaca dillimini
ne compiuta

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Allarme della Cgil:
nessuno è esente
dai "colpi di testa"
RIMINI. "Priorità lavoro". E' lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil
per festeggiare il Primo maggio. Un appuntamento reso amaro
dalla crisi economica, dal dramma di chi il lavoro l'ha perso, Cgil, Cisl
dalla preoccupazione di chi rischia di perderlo. Le cifre illu- e Uil
strate ieri mattina dal sindacato non andrebbero neppure com- mettono
mentate. Come si dice: parlano da sole. E fanno già molto male. il lavoro
Il segretario generale della Cgil, Graziano Urbinati, senza stru- al centro
mentalizzare, non ha potuto fare finta che due giorni fa a Roma,
davanti a Palazzo Chigi, non siano stati esplosi quei colpi di
pistola. «Le criticità si stanno scaricando sulle persone e a qualcuno
scatta la rotellina: chi si uccide, chi si arma e chi da vittima
diventa carnefice. Nessuno è esente. Massima attenzione».
Il fatto. Domani è il
Primo maggio, festa dei
lavoratori. Cgil, Cisl e
Uil organizzano un'iniziativa
dal titolo "Priorità
lavoro": ore 9.30
all'Arco d'Augusto. Partecipano
sindacalisti, sono
stati invitati rappresentanti
delle istituzioni
e delle imprese. Ieri mattina
Cgil (Graziano Urbinati),
Cisl (Massimo
Fossati) e Uil (Giuseppina
Morolli) hanno posto
l'accento sul dramma
della crisi.
I numeri sono elo-
quenti. La provincia di
Rimini nel 2012 ha una
forza lavoro di 146.050 unità:
134.352 occupati e
11.698 in cerca di occupazione.
Le imprese sono
35.731: in calo di 168,
93 quelle fallite (più 28
per cento), mentre 308
imprese edili sono sparite
nel primo semestre
del 2012 (più 7,3). Il tasso
di disoccupazione è del
9,8 per cento (più 1,7),
15,8 fra i giovani (più 4),
mentre sono 5.100 quelli
che il lavoro non lo cercano
nemmeno più: gli
Pagina 20 di 54
scoraggiati. Nel 2012 la
cassa integrazione è salita
del 31,7 per cento (è
come se 4.835 persone
stessero a casa), 2.470 sono
stati i lavoratori in
mobilità. I dati dei primi
tre mesi del 2013 non sono
migliori: cassa integrazione
a più 333 per
cento.
Urbinati ha quindi
spiegato con forza che la
priorità e creare lavoro e
salvaguardare i redditi.
«Va fatto subito, i tavoli
che facciamo devono essere
operativi», dare ri-
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sposte alle imprese perchè
non siano «sempre i
lavoratori a pagare».
Morolli ha quindi ricordato
il confronto aperto
con i Comuni, ai
quali viene chiesto di
«tagliare la pressione fiscale
e mantenere il welfare»:
l'Imu va ridotta,
così come le addizionali
Irpef, una boccata di ossigeno
è offerta dalla tassa
di soggiorno. Fossati
ha infine ricordato l'alto
tasso di evasione fiscale
della provincia, una piaga
da sanare.
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Allarme della Cgit
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Carim, fusione con Eticredito entro l'anno
E Vernocchi ufficializza le dimissioni dalla Fondazione: «Motivi esclusivamente personali»
RIMINI. La rinnovata Banca Carim
ha già messo in atto un deciso
cambio di marcia rispetto al passato.
Così la gestione Bonfatti incassa
i complimenti dell'assemblea.
Una svolta che guarda di più
alle famiglie, ai professionisti, a
negozi, hotel, piccole imprese. E i
dati trimestrali lo testimoniano.
Insomma investimenti più a breve
che a lungo termine. E una novità
importante, annunciata dal
presidente: «Entro breve sarà
pronta una piattaforma informatica
per favorire lo scambio di titoli
fra gli azionisti Carim».
Patrimonio. La nuova sfida è ora
sul fronte del patrimonio, se-
condo le pressanti richieste della
Banca d'Italia in vista di una integrazione
con le banche europee.
«Il patrimonio netto è aumentato
di 10 milioni di euro ma per raggiungere
l'obiettivo esistono solo
gli aumenti di capitale e i dividendi»
spiega il presidente. Importante
la fusione con Eticredito
«che viaggia spedita e si dovrebbe
concretizzare entro fine anno».
Bilancio e dintorni. I numeri li
illustra il direttore generale Alberto
Mocchi. «La perdita di 187
milioni di euro è stata riassorbita
con il patrimonio della banca: 181
milioni che hanno svuotato tutte
le riserve, unica eccezione la co-
Pagina 21 di 54
pertura legale». La situazione finanziaria
«non desta preoccupazioni
visto che abbiamo in portafoglio
quasi tutte obbligazioni e i
rischi sono pochi. Gli impieghi
invece destano più preoccupazione.
«Chiudiamo il bilancio con
600mila euro di attivo, non un
grande risultato, ma pur sempre
con il segno più».
La Fondazione. Il presidente
Massimo Pasquinelli ha chiesto
«di proseguire con energia nella
crescita e nella raccolta, razionalizzando
i costi e di puntare sulla
remuneratività delle azioni». E
ha inoltre sottolineato il nuovo
spirito della Carim «banca non di
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pochi ma di tutti».
Vernocchi si dimette. Intanto ie-
ri pomeriggio - tramite lettera -
l'ingegner Bruno Vernocchi, vice
presidente della Fondazione Carim
dall'aprile 2011, ha rassegnato
le sue dimissioni irrevocabili
per «motivi di natura esclusivamente
personale, in quanto dovrò
dedicarmi a tempo pieno alla mia
azienda». «Sono molto dispiaciuto
- afferma Pasquinelli - desidero
ringraziare di cuore Vernocchi
per l'impegno che ha profuso nel
suo incarico e per l'apporto leale e
fattivo che ha fornito alla Fondazione
in tempi di straordinaria
complessità».
Pagina 9
Gap. a d M m
curvo' della Fil2, f HO
Esposto m procura contro il vecchi» cda
Cadin, filsi,,ne con Elicredito entro l'anno
". .

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CARIM. Ieri l'assemblea dei soci: approvato il bilancio di fine 2012 con un solo astenuto. Il generale della finanza Cecchi va all'attacco
Esposto in procura contro il vecchio cda
Il presidente Bonfattí: «Mancano i presupposti per l'azione di responsabilità»
RIMINI. Un esposto querela
alla procura per denunciare
tutto e tutti. Ci
va giù con la scure il generale
della finanza Enrico
Cecchi all'assemblea
dei soci di Banca Carim.
Un intervento sottolineato
dagli applausi, che interpreta
i sentimenti della
maggior parte dei piccoli
azionisti. Al centro del
contendere l'azione di responsabilità
contro gli ultimi
cda della banca per aver
accumulato un passivo
di 187 milioni di euro.
L'occasione era l'assemblea
dei soci chiamati in
Sala Manzoni ad approvare
il primo bilancio post
commissariamento, degli
ultimi tre mesi del 2012.
Oltre cento le persone in
platea in rappresentanza
del 63,20% del capitale sociale
(29.671.040 azioni ordinarie
su 46.946.185): passa
il sì quasi all'unanimità,
un solo astenuto.
Il presidente. Di fronte
all'acclamata azione di responsabilità
il presidente
di Banca Carim Sido Bonfatti
ha deciso «pur non
essendo troppo pertinente
farlo in questa assemblea»
di dare le sue spiegazioni.
E il no è motivato «da un
problema tecnico e da uno
sostanziale». Il bilancio
nel mirino «è stato approvato
da Bankitalia e non
dai soci Carim. L'azione di
responsabilità spettava ai
commissari e se hanno deciso
di non agire, questa
assemblea non è legittimata
ad andare in senso
contrario». Accusato da
Cecchi di fare come Ponzio
Pilato, l'avvocato Bonfatti
ricorda la sua posizione:
«Il commissario Carollo
per oltre due anni ha
effettuato approfondite
verifiche ma non ha trovati
riscontri all'azione di responsabilità.
Una posizione
condivisibile. Ma certo
non applaudo all'operato
del vecchio cda che ha ottenuto
risultati deludenti
e fortemente negativi».
Il presidente ha spiegato
che «gli ex amministratori
sono stati revocati dal
loro incarico senza indennizzo,
anzi hanno subìto
sanzioni per 900mila euro;
ma di malversazione non
è stata trovata traccia.
Mancano i presupposti
per procedere e ottenere
un ragionevole successo,
inoltre l'azione ha un costo.
Così si alimentano solo
le polemiche: noi del
nuovo cda non ci prestiamo
a questo gioco».
Gli errori. Il cda in carica
ha individuato i maggiori
errori «nell'acquisto di
Banca Cis e nell'acquisizione
di troppi sportelli,
ma non si può dire che il
bilancio sia falso». Errori
che - è il ragionamento di
Bonfatti - fanno parte degli
imprevisti del mestie-
re.
Di sicuro non è un danno
di poco conto per i soci
che lamentano «di non essere
stati informati delle
sofferenze». «E - attacca
Gianfranco Rossi - a cosa
serviva il Cis? A fare gli
spalloni con San Mari-
no?».
Dall'aprile 2008 a oggi le
azioni Carim si sono svalutate
del 54 % : da 18,70 euro
(per 500 azioni) a 5,35
(per 700) con un valore sceso
da 9.350 a 3.745 euro.
«Ma Banca Carim - aggiunge
Bonfatti - è molto
indietro nella classifica
delle banche che hanno
prodotto perdite di valore
ai loro azionisti». Quattordicesimo
posto dietro istituti
forti come: Banca popolare
dell'Etruria (-94%),
Monte dei paschi (-88), Unicredit
(-81), Ubi banca e
Popolare di Milano.
La difesa. La difesa sul
campo è dell'ex membro
del cda, sanzionato, Gianfranco
Vanzini: «Il Cis lo
abbiamo acquisito perché
ce lo chiedeva la Banca d'Italia
(non per fare gli spalloni).
Commissariando la
Carim è stato compiuto un
intervento intempestivo e
fuori posto. Bastava vendere
il Cis e dieci filiali nel
Lazio, che non ci sarebbe
stato tutto questo caos. Comunque
in tre anni non è
mai stato trovato nessun
elemento contro di noi.
Cecchi faccia pure l'esposto,
io sono tranquillo».
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La discussione.
«In oltre due anni
i commissari non hanno
trovato riscontri»
Vanzini (ex cda):
«L'acquisizione
del Cis ce l'ha chiesta
la Banca d'Italia»
Multe e perdite.
Gli ex amministratori
hanno subìto sanzioni
per 900mila euro
In cinque anni
le azioni della banca
hanno perso
il 54% del loro valore
Pagina 9
Cronaca d M m
Esposto in procura contro "'vecchio ala
Carim, fusione con El credito entro l'anno

press unE
. ...
Il consiglio di
amministrazione di Banca
Carini
\‘`
V4'
orriere
di Rimini e San Marino
Direttore Responsabile: Pietro Caricato
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30/04/2013
Periodicità: Quotidiano
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Cronaca d M m
Esposto in procura contro "'vecchio ala
Carim, fusione con El credito entro l'anno

pressunE
orriere
di Rimini e San Marino
Direttore Responsabile: Pietro Caricato
Confindustria
sfida fra Maggioli
e Pesaresi
RIMINI. E' sfida a due
fra Paolo Maggioli e
Alessandro Pesaresi per
la presidenza di
Confindustria.
Da un sondaggio fra gli
associati i due figli d'arte
hanno superato il 15%
dei consensi della base
degli associati, la quota
richiesta per poter
prendere parte alla
votazione.
Così il prossimo 14
maggio spetterà alla
giunta di Confindustria
scegliere il nome del
candidato che sarà
chiamato a succedere a
Maurizio Focchi.
L'incoronazione ufficiale
si terrà poi nel prossimo
mese di giugno.
Paolo Maggioli, figlio
di Manlio, è
amministratore delegato
di Maggioli editore oltre
che vice presidente di
Confindustria Rimini.
Alessandro Pesaresi è
amministratore delegato
della Giuseppe Pesaresi
spa (settore costruzioni)
già presidente del gruppo
giovani imprenditori di
Confindustria.
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Periodicità: Quotidiano
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LIMA linguistico
Alcune classi
destinate al Belluzzi

pressunE
orriere
di Rimini e San Marino
Direttore Responsabile: Pietro Caricato
Lombardi:
«Frisoni
fermi tutto»
RIMINI. Il Pdl riminese
in Consiglio regionale
sfida la neo
presidente dell'agenzia
Mobilità di
Rimini, Roberta Frisoni
a «fermare il
Tre e smarcarsi dalla
politica».
Dopo la revisione
dell'accordo di programma
sull'opera
decisa mercoledì
scorso e i nuovi fondi
statali-regionali previsti,
il consigliere regionale
Marco Lombardi
ricorda che «le
problematiche economiche
derivano
dai piani di investimento
dei Comuni
che presentano delle
difficoltà sia a Rimini
che a Riccione».
In pratica, sostiene
il consigliere regionale,
si tratta di «un
regalo» del governatore
Vasco Errani
«che, per non scontentare
altri territori,
ci farà pagare con
minori trasferimenti
regionali per infrastrutture
e turismo
destinati alla nostra
provincia». A questo
punto, rimarca Lombardi
in una nota,
«Frisoni ha una
splendida occasione
per dimostrare il suo
profilo tecnico e la
sua autonomia dal
potente parente assessore
regionale».
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Gen i. a d M m
LIMA linguistico
Alcune classi
destinate al Belluzzi

pressunE
RIMINI. Tramontata l'ipotesi
di un trasferimento
parziale nei locali del
seminario, a Covignano,
dal prossimo anno scolastico
alcune classi del liceo
linguistico Valgimigli
dovranno traslocare
all'istituto per geometri
Belluzzi, alla Colonnella.
E' quanto emerso dalla
riunione tenuta ieri pomeriggio
tra l'assessore
provinciale alla scuola
Meris Soldati, la preside
del liceo Cinzia Buscherini
e i genitori degli alunni.
In sostanza la sede
principale resterà in via
del Pino mentre le classi
in "esubero" (nei prossimi
due anni serviranno
complessivamente trenta
aule) dovranno trasferirsi
in sedi distaccate.
orriere
C;. (i _i 'i I A !-_- .) i`lA ii,
di Rimini e San Marino
Direttore Responsabile: Pietro Caricato
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Liceo linguistico
Alcune classi
destinate al Belluzzi
Il presidente del consiglio
di istituto Davide
Giolitti, spiega: «Si è trattato
di un dibattito aperto,
con toni tranquilli. Ognuno
ha portato il proprio
contributo chiedendo
però che la Provincia
si adoperi per trovare una
soluzione definitiva,
in un unico edificio, per il
liceo linguistico».
Per l'altro indirizzo del
Valgimigli, il socio-economico,
la soluzione c'è
già: verrà ospitato nell'edificio
in costruzione al
polo di Viserba. Ma per il
linguistico, al momento
attuale, non ci sono progetti,
nemmeno ipotesi.
L'assessore Soldati commenta:
«Per il prossimo
anno scolastico la soluzione
prospettata per il
Valgimigli è quella di trasferire
nove classi al Belluzzi.
Per quanto riguarda
l'aula magna e la palestra
verranno condivise
con gli alunni dei geometri.
Abbiamo scartato
l'ipotesi del seminario
perché la zona non è servita
bene dai mezzi pubblici
mentre il polo della
Colonnella lo è».
Inizialmente, la proposta
era quella di trasferi-
Un momento dell'assemblea di ieri
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30/04/2013
Periodicità: Quotidiano
re in blocco il linguistico
nell'istituto di Viserba
che ospita le Einaudi, dove
sono disponibili trenta
aule, e le classi dell'istituto
professionale sarebbero
state dirottate al Belluzzi,
al Valturio (ragioneria)
e all'istituto tecnico
industriale Leonardo
da Vinci. Ma professori,
genitori e alunni dell'Einaudi
si sono opposti con
forza a questa soluzione.
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uomPedi
liceo linguista)
Alcune classi
destinate al Belluzzi

pressunE
orriere
di Rimini e San Marino
Direttore Responsabile: Pietro Caricato
Imu prima casa da eliminare
Brasini: perdiamo 13,4 milioni
RIMINI. Buone notizie per il
campo sportivo di Viserba, abbandonato
e inutilizzato. Ieri in
commissione è stata discussa la
mozione di Gioenzo Renzi (Fratelli
d'Italia) dedicata appunto
alle strutture gestite quasi tutte
dai Delfini. L'assessore allo
sport Gian Luca Brasini ha spiegato
che a Viserba i problemi sono
due e a carico della vecchia
gestione: l'impianto di riscaldamento
da mettere a norma («il
gestore ha avviato la procedura
con Sgr») e la recinzione perimetrale:
il precedente gestore si è
impegnato a sistemare tutto entro
il 10 dicembre. «Se ciò non
avverrà il Comune concluderà
la pratica di escussione della fideiussione»
per poter intervenire
direttamente.
Imu. Il governo Letta ha appena
giurato e il premier comincia
a ipotizzare il taglio dell'Imu
sulla prima casa. L'assessore al
bilancio Brasini, ieri su "Facebook"
ha espresso il suo disagio.
«Lo Stato nel 2012 attraverso l'Imu
e il taglio del Fsr ha privato
il Comune di 35,2 milioni. Noi
chiediamo che venga rivisto
questo meccanismo mostruoso
che priva i cittadini di risorse e i
Comuni di servizi. Benissimo alleggerire
la pressione tributaria,
ma che senso ha rivederne
solo una parte (la prima casa a
Rimini garantisce 13,4 milioni)
senza poi modificare questa distorsione
abnorme tra risorse
che dovrebbero essere municipali
e invece vanno allo Stato?».
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30/04/2013
Periodicità: Quotidiano
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LIMA linguistico
Alcune classi
destinate al Belluzzi

press LinE
LAWOCE
Direttore Responsabile: Stefano Andrini
ROMAGNA
RIMINI &
SAN MARINO
il nuovo pastificio Ghigi nella zona industria i ant'Andrea in Casale a S. Clemente
30/04/2013
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
AZIENDE Il nuovo stabilimento nel riminese è stato realizzato con le tecnologi e
più innovative per contenere i costi e rispettare l'ambiente. Inaugurazione l'8 maggio
Una nuova era al pastificio Ghigi
Riparte lo storico pastificio
Ghigi. La dichiarazione di
fallimento del dicembre
2007 aveva fatto temere la
scomparsa di un marchio presente
sulle tavole dal 1870, ma la cordata
di consorzi agrari, guidati dal Consorzio
Agrario dell'Adriatico, nel pieno
della crisi economica mondiale,
ha consentito la ripartenza del pastificio,
salvaguardando l'occupazione
e assicurando una integrazione
di filiera tra agricoltura e industria
con l'utilizzo di soli cereali italiani.
Il nuovo stabilimento di via Giovanni
Falcone 118 nella zona industriale
di Sant'Andrea in Casale a San Clemente
nel riminese, realizzato con
le tecnologie più innovative per contenere
i costi e rispettare l'ambiente,
verrà inaugurato mercoledì 8 maggio
alle 12 alla presenza del presidente
nazionale di Coldiretti, Sergio
Marini, e del vescovo della Diocesi
di Rimini, monsignor Francesco
Lambiasi. :l:inaugurazione sarà l'occasione
per una festa cui interverranno
l'"assessore romagnolo" per
eccellenza, Palmiro Caligini (ossia il
cabarettista Paolo Cevoli), il cantore
della Romagna Ilaoul Casadei e il
proprietario del Grand Hotel di Rimini
Tonino Baratti. A valorizzare la
pasta che rifornisce le tavole di tutto
il mondo da 140 anni interverranno
i cuochi della secolare Sagra dei
maccheroni di Borgo Tassignano,
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cittadina della valle del Santerno nel
comprensorio imolese, i quali cuoceranno
pasta per tutti negli antichi
paioli di rame. Una buona notizia
naturalmente per i buongustai romagnoli,
che hanno rivisto finalmente
sugli scaffali di ipermercati e
supermercati la "l'asta Ghigi", quella
romagnola che tempo fa faceva concorrenza
alla bolognese "Corticella"
ed ora deve necessariamente .‘;.-, ,ornitare
con i grandi marchi, rappresentati
in primis dalla parmense "Barilla"
e dalla "De Cecco" di Fara San
Martino in Abruzzo, senza dimenticare
la napoletana "Voiello". Ma oltre
al mercato è importante l'aspetto
occupazionale: alla fine del 2012 è
stata assunta una trentina di persone,
compresi dipendenti del vecchio
Pastificio Ghigi che aveva sede al
centro di Mordano, con contratti sia
a tempo indeterminato che a tempo
determinato.
Pagina 4
mtma n Imostideoo“Ilifi

LAWOCE
Direttore Responsabile: Stefano Andrini
press unE DI
ROMAGNA
Vernocchi:
officializzate
le dimissioni
Ieri porneriggio l'ingegner
Bruno Vernocchi ha rassegnato
le proprie dimissioni
"irrevocabili" dalla vicepresidenza
della Fondazione
Cassa di Risparmio di Rimini,
alla quale era stato
eletto nell'aprile 2011. Nella
lettera indirizzata alla presidenza
della Fondazione -
informa un comunicato di
palazzo Buonadrata Ver--
nocchi precisa che "i motivi
di questa decisione sono
di natura esclusivamente
personale, in quanto
dovrò dedicarmi a tempo
pieno alla mia azienda".
"Sono molto dispiaciuto --
commenta il presidente
della Fondazione Carim,
Massimo Pasquinelli -. Con
Bruno Vemocchi abbiamo
condiviso passo a passo
due anni particolarmente
difficili e delicati contrassegnati
dal tentativo di
dare soluzione ai problemi
di Banca Carini. Tuttavia
comprendo e rispetto la
sua decisione poiché esprime
e privilegia la sua
natura di imprenditore che
tanto ha dato al nostro
territorio ed il suo senso di
responsabilità nel voler essere
ancora più vicino alla
sua società". "Anche a nome
del consiglio d'amministrazione
e del consiglio
generale della Fondazione
conclude Pasquinelli --
desidero ringraziare di
cuore Vernocchi per l'impegno
che ha profuso nel
suo incarico e per l'apporto
leale e [attivo". Da parte
sua, Vernocchi formula "i
migliori auguri di buon lavoro
e di futuro sereno per
la nostra Fondazione" e
per i suoi organi.
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&
SAN MARINO
30/04/2013
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LAWOCE
Direttore Responsabile: Stefano Andrini
pressunE DI
RO M AG NA
RIHINI &
SAN MARINO
Ci hanno nascosto le carte sulle partecipate"
PROVINCIA Di Lorenzo (Pdl) all'allacci) di Bullelli e di Vitali per il documento
mancante nel bilancio. "Non può essere dimenticanza, i mille euro sono una boutade"
I
apparente "bel ge-
sto" di Bulletti di pa-
gare le spese di una
. 4 commissione per riparare
all'errore del documento
mancante, non chiude affatto
l'incidente politico in consiglio
provinciale. Anzi, il consigliere
del Pdi Claudio Di Lorenzo contrattacca
e rimette alla berlina
proprio il vicepresidente Bulletti,
assieme a Vitali. Moviola: la scorsa
settimana Di Lorenzo denunciò
che il consuntivo 2012 non
poteva passare in aula perché
privo di un documento richiesto
AERADRolA
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press unE
LAWOCE
Direttore Responsabile: Stefano Andrini
ROMAGNA
RIMINI &
SAN MARINO
CARIM Il generale della Gdf chiede l'alone di responsabilità perla
perdita di 187 mln C , Banca e Fondazione contrari: "niente vendette
Lecchi evoca le manette, è
scontro con Pasquinelli
emmeno nel giorno che doveva san-
cire un minimo di :normalità il mon-
do Carini ritorna alla pace, Ieri si sa-
rebbe potuto festeggiare il ritorno
all'utile (0,6 milioni di euro, poco aia meglio
che niente) e invece l'assemblea dei soci con-
vocata per votare il bilancio 2012 ha ascoltato
parole grosse. Il nodo dello scontro è l'azione
di responsabilità nei confronti del management
e del cda pre-conimissariamento: farla, non far-
la, e se no perché? Dopo l'introduzione del pre-
sidente :Bonfatti e l'illustrazione del bilancio da
parte del direttore generale :Macchi, il dibattito
riservato agli azionisti è stato aperto da Enrico
Lecchi, già comandante provinciale della guar-
dia di finanza, e il generale di brigata ha fatto
fuoco con l'artiglieria pesante. "Oltre 187 mi-
lioni di euro di perdita per palesi incompete.nze
di tecnica bancaria" e "allegre concessioni di
credito", per problemi simili "a Siena tintinnano
le manette da tempo", il nuovo cda "opera che-
mioterapicarnenti per contenere il mostruoso
tumore terminale lasciato dalla precedente ge-
stione", questi alcuni brani del discorso. Per
Cecchi c'è "l'obbligo e il dovere di intraprendere
l'azione di responsabilità sulla scorta dei rilievi
di Bankitalia" ma "la Fondazione è stata pavi-
darn ente immobile" al proposito, men tre la
banca "buttava le perle ai porci, Vedi i 10 milio -
ni ad Aeradria, rifugio geriatrico per politici
trombati". Per il Comitato di tutela dei piccoli
azionisti ha parlato Lecconi: "chiediamo se sia
stata promossa l'azione di responsabilità, e se
no perché"; "se fai ricorso ti sparano, ma l'onore
e la dignità non hanno prezzo"; "basta buttare
soldi al vento in ogni organismo, e mi riferisco
anche ai commissari" (prestiti ad Aeradria).
E' stato allora il momento di Massimo Pasquinelli,
che ha chiesto al cda di contemperare
le esigenze di mercato con il riferimento al territorio
provinciale ("una banca non di pochi, di
inni") e di tornare più presto possibile alla remunerazione
degli azionisti, Ma sul "tintinnar
di manette" il presidente della Fondazione ha
bollato l'intervento di Lecchi come s intomo di
"un paese incivile sotto l'aspetto giuridico", "un
ritorno di fiamma del populismo e della demagogia
da processi di piazza". Ha concluso dicendo
"viva i cultori del diritto che usano la testa.
e non la pancia", "sul passato, prevalga la voglia
costruttiva e non vendicativa", sulla scorta del
libro dell'Ecclesiaste. ("c'è un tempo per demolire
e uno per costruire"). Da parte sua il presidente
della Carini Bonfatti ha messo in dubbio
che l'argomenti) fosse di competenza dell'assemblea,
e ad ogni modo ha confermato di ritenere
"condivisibili" le decisioni dei commissari:
l'azione di responsabilità non è stata fatta
perché "non sono stati riscontrati i presupposti
per un ragionevole successo", "non sono state
trovate tracce di malversazione", quindi il cda
"non è disponibile a seguire l'obiettivo che alimenterebbe
una polemica col passato".
Il bilancio è passato con un solo voto di astensione,
119 i soci presenti.
Paolo Facciotto
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30/04/2013
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Diffusione: n.d.
Pagina 9
Ce le 11 Itilleetme. e
1, IL J.11. indi

LAWO CE
press unE DI
RO M AG NA
". :
Direttore Responsabile: Stefano Andrini
RIHINI &
SAN MARINO
30/04/2013
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Pino Valenti e Ugo Sertorelli ai do alari
OPERAZIONE MIRROR Il commercialista e
l'imprenditore della notte titolari della
società proprietaria delle mura de La Perla
Aaro che trama del film "Un ge-
nio, due compari e un pollo".
L'operazione "Mirror" (spechio),
che ha portato in carce-
re 9 persone e agli arresti domiciliari altre
11, ha molti più "personaggi e interpreti".
Proviamo a inquadrare gli attori
nei vari ruoli, e qualcuno recita più parti.
Il genio, la mente, oppure, se volete,
il "grande burattinaio" che da dietro le
quinte manovrava (e
finanziava) le varie
società attraverso
prestanomi e teste di
legno è Francesco
D'Agostino. Finito ai
domiciliari nel maggio
del 2011, per usura
(la vicenda vedeva,
anche se con
ruoli marginali, im-
plicati un commercialista
di Riccione e
un avvocato di Rimini), dopo una indagine
della Guardia di Finanza di Pesaro
(coinvolto un imprenditore di Gabicce),
è poi finito di nuovo in cronaca per
un'altra inchiesta legata al night club
Lady Godiva, dopodiché aveva preso in
gestione anche il Perla di Riccione. Per
i carabinieri è lui che, attraverso altre
persone, continua ad avere la proprietà
o gestione del locale. E proprio questa
"proprietà occulta" lo porta a trattare
con dei nomi di spicco, nella Perla Verde,
che ora sono finiti ai domiciliari: il
67enne Giorgio Messore (storico gestore
di night club), il commercialista 67enne
Pino Valenti, Ugo Erio Pizzatti Sertorelli
(proprietario del Pepe Nero), e Francesco
Laterza, arrivato di recente da Altamura
e che ha rilancia io il ristorante
Mosca Bianca, sulla spiaggia del Marano.
Poi, ma i particolari si possono leggere
nella pagina a fianco, abbiamo la
"mano armata", ovvero quelli che hanno
il compito di "riportare
sulla retta via",
chiaramente a suon
di pugni se non pegio,
chi sgarrava.
Questi sono Mario
Cavaliere ("zio Mario"),
56enne di Nettuno;
la sua squadra
di picchiatori formata
da Massimiliano
Romaniello (39enne
di Napoli), Giuseppe
Ripoli (35enne di Policoro nel materano),
Franco Tardi° (44enne di Mesape
nel brindisino), e Stefano Zavanaiu
(40enne sassarese). Oltre a questi 5, finiti
in carcere, si devono aggiungere anche
i nomi di Simone Cavaliere (33enne figlio
di Mario), Lamberto Ausili (anconetano
59enne) e Wain er Giulianini (cesenate
33enne).
Il nono finito dietro le sbarre è proprio
Francesco D'Agostino, 53enne di
Giuliano (napoletano) e come gli altri
trasferito nel riminese. Ai domiciliari,
poiché si è accertato che ha partecipato
a un solo tentativo di estorsione, il riminese
57enne Alfredo Nardini.
Veniamo così ai "prestanomi", Attilio
Taddei (54enne di Rimini) ed Ettore De
Deo 53enne di San Severo di Foggia) a
un certo momento si sono ritrovati intestatari
della società che gestiva il night
club Lady Godiva. Operazione che avveniva
tramite Roberto Tito, che aveva
intestate le quote e che le aveva "rivendute"
alla banda di 'zio Mario". Da qui
la "guerra per bande" (articolo altra pagina).
Altri prestanomi, del D'Agostino,
sono la convivente 33enne rumena Livia
Victorita Manca e il riminese 35enne
Diego Fogliata. Prestanomi anche Bianca
Messore (33enne di Rimini) la quale,
oltre che donna delle pulizie dei night,
aveva intestato anche la licenza del ristorante
Nuovo Paradiso, che il D'Agostino
aveva aperto nella Perla. Poi queste
quote passano al padre Giorgio (67enne
e da sempre direttore del Lady). il ristorante
Nuovo Paradiso mette nei guai
Francesco Laterza il quale presta il pos
(cioè lo strumento per incassare tramite
bancomat o carte di credito) del suo ri-
storante Mosca Bianca al night.
Infine ecco le figure del commercialista
Pino Valenti e di Ugo Erio Pizzatti
Sertorelli. I due risultano proprietari delle
mura del "Perla", che affittano al D'Agostino.
Però incassano, come anticipo
o caparra, mezzo milione da quest'ultimo
(e qui scatta l'accusa di ricettazione
per trasferimento fraudolento di valori,
poiché il D'Agostino ufficialmente non
ha nessun ruolo avendo intestato tutto
ai prestanomi) per la vendita delle mura.
Insomma, soldi che il D'Agostino non
dovrebbe gestire e i due incassare. (epi)
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LAWOCE
Direttore Responsabile: Stefano Andrini
press LinE DI
ROMAGNA
Plauso Vitali: "Prefettura
stratec ica. Resti qu " i
Le istituzioni di Rimini danno il loro appoggio
alle forze dell'ordine impegnate nell'operazione
Mirror. "Bella operazione, complimenti", si
rallegra il presidente della Provincia Stefano
Vitali, Dopo aver citato il dossier sul riminese
consegnato nell'ottobre 2012 all'allora ministro
dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, dalla
Prefettura di Bologna, commenta: "l'esito di
Mirror prova che gli ultimi 36 mesi, con i| loro
continuo rincorrersi di inchieste analoghe,
per il nostro territorio sia siano rivelati come
una sorta di 'fine dell'innocenza'. Più di facciata
che sostanziale, più struzzesca che razionale;
segnali se ne coglievano anche nei
decenni precedenti, ma si preferiva circoscriverli
al 'caso isolato' oppure rifugiarsi nella
respinta automatica del 'qui non esiste'. Più o
meno tutti abbiamo attinto a questo repertorio,
autoconsolatorio e illudente. Lascio perdere
i dibattiti sulla capitale dell'eventuale
'provinciona' o altre facezie simili. Mi limito a
focalizzare, prima della nuova ondata di dichiarazioni
tra il campanilistico o il disinformato,
l'importanza e la strategicita che la
Prefettura riveste per il nostro territorio. E
siccome so bene che i progetti di legge finora
annunciati puntano a riduzioni draconiane
su base demografica, inviterei chi ha una
qualsiasi responsabilità istituzionale a pensarci
più di una volta a cancellare o spostare
altrove per decreto una cosa che per Rimini
oggi vale come una bottiglia d'acqua per l'assetato".
Arriva anche dal sindaco di Rimini
Andrea Gnassi il "ringraziamento sentito" ai
carabinieri "per l'ennesimo colpo inferto alla
criminalità organizzata: l'operazione Mirror
dimostra per l'ennesima volta che non siamo
più al cospetto di semplici 'infiltrazioni', ma di
fronte a un tentativo di radicamento nel territorio
della malavita, attraverso figure che operano
stabilmente". Il deputato riminese Pd
Tiziano Arlotti, che ha firmato a sostegno
della campagna "lo riattivo il lavoro" e della
legge di iniziativa popolare per favorire l'emersione
alla legalità e la tutela dei lavoratori
delle aziende sequestrate alla criminalità organizzata,
commenta: "Le mafie si bloccano
colpendo duramente i loro affari, le risorse, i
legami e patrimoni".
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&
SAN MARINO
30/04/2013
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Vino \Aditi e lgo Sertorelli domiciliari
..41211-14"

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RO M AG NA
OPERAZIONE
MIRROR Sigilli ai
locali Lady Godiva
di Rimini e la Perla
di Riccione, oltre a
un bar di Bellaria
In manette
D'Agostino, indagato
l'avvocato De Curtis
on si parla più. di in-
filtrazione bensì di.
radicamento. L'in-
chiesta "Mirror"
(`specchio' per
schermare i veri titolari
delle società) del comando provinciale
dei carabinieri, coordinata dal
pm Marino Cerioni, si spinge oltre i
`soliti' episodi di estorsioni sotto minacce
e violenze a imprenditori del
posto. Lo conferma il gip Stefania Di
Rienzo nell'ordinanza di quasi 500 pagine
eseguita ieri da 120 militari dell'Arma
che all'alba hanno notificato
nove provvedimenti di custodia in carcere
e undici ai domiciliari, mentre una
ventunesima persona è indagata a
piede libero.
Linchiesta punta sugli interessi degli
scissionisti di Secondigliano di. Napoli.
nelle attività imprenditoriali legate al
turismo in riviera. Sequestrati i night
club Lady Godiva di. Rimini, sotto al
Grand Hotel, e La Perla in zona Marano
a Riccione, oltre al bar Golden Nugget
di Bellaria Igea Marina. Quindi sette
automobili, tre .motocicli e diciotto
società tra Roma, Milano, Rimini e Ravenna
con 220mila euro di valore nominale,
piir una quarantina di conti
correnti. Nel complesso, l'ammontare
dei beni sotto sigilli è di 5 milioni di
euro. Le accuse variano darassociazione
per delinquere di stampo mafioso
e finalizzata a estorsione e rapina alla
detenzione e porto illegale di armi,
quindi il concorso in estorsione consumata
e tentata fino alla fittizia intestazione
di beni e trasferimento fraudolento
di valori.
Il via alle indagini. Tutto nasce da una
serie di arresti di campani nell'estate
2011 per detenzione di. armi e spaccio.
In quell'ambito spuntano i nomi di
soggetti legati alla Camorra gravitanti
su. Rimini. Tra l'ottobre e il novembre
2011 parte l'operazione che si concentra
sul sistema di riciclaggio di denaro
'sporco' con l'intestazione fittizia di so-
RIMINI &
SAN MARINO
t club in mano alla Camo
cietà a prestanome.
L'organizzazione della banda. Due
gruppi criminali che inizialmente si
scontrano ma alla fine si accordano.
In vetta al primo c'è Mario Cavaliere,
56enne romano, pluripregiudicato e
ribattezzato "zio Mario". A coadiuvarlo
il figlio Simone, 33 anni e con precedenti.
Quindi i tre fidati collaboratori:
Giuseppe Ripoli, 35 anni del materano,
Massimiliano Romanelli, 39enne
di Napoli, e Stefano Zavanaiu, 40enne
di Sassari. Tutti con precedenti e accusati
di associazione a delinquere di
stampo mafioso, così come il 59enne
di Ancona Lamberto Ausili, il 33enne
di Cesena Wainer Giulianini., unico incensurato
e il 44enne di Mesagne
Franco Tardi°. Sono loro i primi otto a
finire in carcere.
Le mani sui night club. I tre collaboratori
di "zio Mario" sono il braccio
violento. Entrano in contatto con uomini
vicini a Francesco D'Agostino, il
53enne di Giuliano già reale titolare di
La banda dello "zio
Mario" degli scissionisti
di Secondigliano vuole
entrare in possesso
delle attività turistiche
e della movida in riviera
Il titolare del ristorante
Mosca Bianca accusato
di riciclaggio per aver
ceduto il Pos per incassare
soldi provento di
attività ritenute illecite
Lady Godiva, arrestato nel maggio
2011 poi scarcerato per un procedimento
di usura tuttora pendente. D'Agostino
- difeso dall'avvocato Cesare
Brancaleoni - è dietro anche alla Perla;
si scontra con "zio Mario" salvo poi
scenderci a patti, ed è il nono a finire
in carcere ma 'solo' per trasferimento
fraudolento di valori. Il trio dello "zio
Mario" riesce a entrare in possesso
delle quote delle società di gestione
dei due night, precedentemente intestate
a Roberto Tito, 59enne naopletano
prestanome storico di D'Agostino
con cui però entra in conflitto. Tito va
ai domiciliari per concorso in trasferimento
fraudolento di valori. I due night,
infatti, nel maggio 2012 passano
da Tito ad altri due prestatimi -te del
gruppo di "zio Mario": Ettore De Deo,
53enne foggiano pregiudicato, e Attilio
Taddei., 54enne di Rimini anche lui
con precedenti, entrambi ai domici-
Ilari. E qui spuntano gli episodi di minacce
e percosse a Tito dietro ai quali
per gli inquirenti ci sarebbe D'Agostino,
e per uno dei quali è finito ai domiciliari
il pregiudicato S7enne Alfredo
Nardini.. D'Agostino torna ad acquisire
indirettamente la Perla, la cui
proprietà dei muri è di Pino Valenti,
67enne commercialista di. sua fiducia,
e di Ugo Erio Pizzatti Sertorelli, 66enne
di Sondrio. Sono due imprenditori
molto noti nel mondo della notte, proprietari
di noti locali. Sono ai domici-
Ilari e a loro viene contestata la ricettazione
di mezzo milione di euro ritenuti
provento di attività illecite e ricevuti
in contanti e in assegni da D'Ago-
La società di gestione della Perla viene
invece affidata per il 99% a Livia Victonta
Manca, la convivente 33enne rumena
di D'Agostino, mentre il restante
1% a Diego Fogliata, ingegnere 35enne
riminese di una famiglia di albergatori :
proprietario del bar bellariese sequestrato.
Anche per loro domiciliari.
Chiudono il cerchio Bianca Messore,
33enne incensurata di Rimini dipendente
nei night a cui. D'Agostino aveva
intestato conti correnti, e il padre
Giorgio Messore, G7enne, altro prestanome
per conto di D'Agostino.
Il riciclaggio. Gli inquirenti lo ritengo-
no un 'caso scuola': il coinvolgimento
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"Night dub in mano allea!

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di Francesco Laterza, 39enne di Altamura
(Bari), titolare del ristorante La
Mosca Bianca di Riccione, che presta
per alcune serate il suo Pos a D'Agostino
per incassare i proventi della Perla,
per poi restituirli in contanti. Il tutto
per 6rnila euro, così da far figurare
gli introiti del night al ristorante. Motivo
per cui Laterza è finito ai domiciliari
per riciclaggio.
L'avvocato. C'è un solo indagato a piede
libero: è l'avvocato Nicola De Curtis,
50enne di Campobasso con studio
a Rimini, già arrestato nell'inchiesta
sul Torre Folk. Difeso da Giovanna 01-
là, deve rispondere di trasferimento
fraudolento di valori, e gli è stato vietato
temporaneamente dal gip l'esercizio
dell'attività professionale per due
mesi, dopo aver subito una perquisizione
ieri mattina nel suo studio con
sequestro di alcuni fascicoli. E' accusato
di aver corrisposto consulenze nel
2012 nell'ambito delle cessioni ritenute
fittizie delle società dei due night.
Giovanni Buchi
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Accuse di
associ azione
a. delinquere
di stampo
mafioso,
estorsioni,
intestazione
fittizia e
trasferimento
fraudolento
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DISOCCUPAZIONE: NUOVE REGOLE L'INPS HA COSTITUITO UN'APPOSITA TASK FORCE PER RIUSCIRE A LIQUIDARE RAPIDAMENTE I CONTRIBUTI DOVUTI, 12 MILIONI !N TUTTO
Record italiano di domande per la mini Aspi,12.300
L'occupazione stagionale del
2012 si è conservata sostanzialmente
stabile. Secondo i dati
diffusi ieri dal direttore provinciale
dell'hips, Alessandro Romano,
e dalla direttrice dell'ufficio
prestazioni e sostegno del
reddito, Fiorenza Lucchi, le prestazioni
per la disoccupazione
della Mini Aspi, che da quest'anno
ha sostituito la vecchia
"Requisiti ridotti" sono state
12.300 contro le 12.739 dello
scorso anno. Nella tristezza
dell'andamento economico
dell'anno scorso si tratta di una
buona notizia. La flessione delle
domande rispetto al 2011 è
stata modestissima, segno che
gli alberghi e le altre attività economiche
del riminese legate
principalmente al turismo hanno
mantenuto i livelli occupa-
zionali dell'anno precedente,
per lo meno per quanto riguarda
i contratti a termine. Rimini
si conferma la città in cui il ricorso
alla manodopera sta0o-
e, e quindi agli ammortizzatori
sociali del post-impiego,
ampissimo. tl direttore dell'Inps
cita per confronto la città di Bologna,
dove le domande sono
state- in tutto 4.200, e anche il
distretto di Ancona che, pur essendo
affacciato sul mare, non
va oltre le 5.200 domande. Gli
stagionali che a Rimini hanno
fatto ricorso alla Mini Aspi su-
perano anche quelli dell'intera
Liguria dove, pur essendo una
regione marcatamente turistica,
le domande totali si sono
fermate a 11.900. Per istruire rapidamente
un numero di pratiche
tanto elevato l'Inps di Rimini
ha costituito un'apposita
task force che ha lavorato anche
il sabato per riuscire a liquidare
rapidamente i contributi
dovuti. Calcolando una media
di circa mille giuro erogati per
ciascuna domanda, in totale sui
riminese sono stati erogati oltre
dodici milioni di Rito, una ricaduta
importante per l'intero
territorio provinciale.
quest'anno l'accesso ai
contributi per la disoccupazione
degli stagionali cambierà radicalmente.
Innanzitutto ci sarà
meno tempo per presentare le
domande, che andranno fatte
entro sessanta giorni dal licenziamento.
Del tutto diverse anche,
le modalità di liquidazione.
L'importo assegnato dall'Inps
non sarà più liquidato in un'unica
soluzione ma in un numero
di rate pari alla metà dei mesi
lavorati. I lavoratori stranieri
ne avranno diritto solo se continueranno
ad essere domiciliati
in Italia. La variazione del
tempo di presentazione delle
domande fa prevedere affollamento
e lunghe file negli uffici
dei patronati e di tutti i soggetti
interessati dal provvedimento
dato che la liquidazione avverrà
in base alla data di presentazione,
cioè chi prima presenta la
domanda prima inizia a riscuotere.
La speranza è che i licenziamenti
non si concentrino
tutti nel mese di settembre. Per
chiarire ogni dubbio sulla Mini
Aspi così com'è configurata con
le nuove norme, l'Inps ha organizzato
per oggi - 14.30, alla
banca di Credito Cooperativo
Vahnarecchia (in via Maree -
chiese) - tm seminario formativo
per patronati, associazioni,
ordini e professionisti.
Roberto Venturkg
t< akv
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ROPIAGNA
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"Qm rischia che succeda
come a Roma"
uanto successo a Roma,
l'eco di quegli
spari proprio mentre
il governo stava giurando,
bomba anche a Rimini.
"Certe tensioni rischiano di far
sì. che ci sia chi da vittima diventi.
carnefice", chiosa Graziano Urbinati
(Cgil), che senza voler strumentalizzare
l'episodio mette in
guardia sul rischio che anche qui,
come ovunque, qualcuno, nella
situazione esplosiva che stiamo
vivendo, possa finire per perdere
il controllo. Ma nonostante le difficoltà
del momento i riminesi si
stanno rimboccando le maniche.
In molti per esempio stanno riprendendo
a fare la stagione. E
sempre più donne dall'accento
romagnolo - fa notare Giuseppina
Morolli (Uil) - si stanno sostituendo
alle badanti in arrivo dai
Paesi dell'est. Tendenze che la dicono
lunga su come questa crisi
sta cambiando il mondo del lavoro.
Priorità lavoro. E' lo slogan che rilanciano
Cgil, Cisl e Uil in occasione
del primo maggio. Per l'occasione,
domani a Rimini, interverranno
i responsabili nazionali
di nom., l'ira e Uilm..1.1 ritrovo alle
9.30 all'Arco d'Augusto. Presentando
l'iniziativa, le organizzazioni
sindacali mettono in fila anche
alcuni numeri per fare il punto
sulla crisi nella nostra provincia.
Un bollettino di guerra. 11.698 le
persone in cerca di occupazione
(su un totale di 146.050 che coni-
Sempre più badanti dall'accento
pongono la forza lavoro). Con un
tasso di disoccupazione del 9,8%
(+1,7%), 15,8% se circoscritta a
quella giovanile. Ma da mettere
nel conto ci sono anche 5.100
"scoraggiati", persone ormai rassegnate
che un'occupazione non
la cercano nemmeno più (tra loro
numerosi 50enni che dopo aver
perso lavoro non riescono
più a reinserirsi). Poi ci sono i
cassintegrati: oltre 9 milioni
186mila le ore totali nel 2012
(+31,7%), che sarebbe come dire
ulteriori 5.000 lavoratori (circa)
rimasti a casa a zero ore. Tra que-
30/04/2013
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PRIORITÀ LAVORO Chi torna a fare
la stagione e chi si propone badante
rninese
sii 2.470 (+ 13,5%) sono finiti in
mobilità. Dato questo che rischia
di esplodere ulteriormente considerando
che nei primi tre mesi
di quest'anno, a fronte di un calo
della cassa ordinaria, cresce del
333% quella straordinaria. Sul
fronte delle indennità di disoccupazione
sono 13.384 le richieste
per la mini-aspi e 6.994 per
l'aspi. Situazione altrettanto critica
prendendo a riferimento le
imprese: 93 quelle fallite nel 2012
(+28%), 308 quelle edili che hanno
cessato l'attività.
L'appello. In cima alle preoccu-
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pazioni ci sono realtà come l'Scm
o la Valleverde. "Occorre salvare
quante più imprese e lavoratori
possibile, da subito in maniera operativa",
incalza Graziano Urbinati
(Cgil) facendo notare però
che ci sono anche criticità legate
a situazioni contingenti. Come
successo per la FerrettiYacht, che
ha rischiato di lasciare Cattolica
per problemi al porto (ora risolti
grazie al dragaggio). O la lavanderia
Nova di Talamello che avrebbe
anche lavoro ma si trova
in difficoltà per via di problemi al
depuratore. "Non possono essere
i lavoratori a pagarne il prezzo, le
istituzioni devono farsi carico di
certi problemi'
A proposito di bilanci Proprio in
questi giorni sono in corso gli incontri
tra amministrazioni e organizzazioni
sindacali. Per Cgil,
Cisl e Uil l'equazione giusta non
può che essere quella che prevede
l'introduzione della tassa di
soggiorno e al tempo stesso la diminuzione
della pressione fiscale.
A partire da una riduzione dell'addiziona
le Irpef. Ma il nostro
territorio confina a caratterizzarsi
anche per alcune contraddizioni.
Qui per esempio, fa notare il segretario
della Cisl Romagna Massimo
Fossati, anche nel 2012 aumenta
il numero degli sportelli
bancari per abitante (siamo secondi
in Italia). Mentre a livello
di reddito pro-capite siamo sempre
tra gli ultimi.
Valeria De Tommaso
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Il Belluzzi spalancherà le porte
a nove classi del Val
PUZZLE SCUOLE Ieri
il consiglio d'istituto
ha bocciato l'ipotesi ex
seminario preferendo
la Colonnella
Ma la sede principale
resterà in via del Pino
dov'è oggi
Alla fine lì dove era previsto si
trasferisse (in parte) l'Einaudi
verranno sistemate alcune aule
del Valgimigli. E il complicato
"puzzle" con cui da settimane è
alle prese la Provincia può dirsi.
così completo. Almeno per
quanto riguarda le sedi. Ma sul
campo, di scuola in scuola, restano
tutta una serie di criticità dalla
ben più complicata soluzione.
Le classi delValg,imigli che saran-
no trasferite al complesso della
Colonnella, negli spazi del Geometri,
saranno in tutto nove, 250
studenti circa. Tutte le altre resteranno
lì dove sono oggi, nella
sede di via del Pino. La soluzione
definitiva alla necessità di nuovi
spazi per il Valgimigli. è stata
messa a punto ieri, nel corso del
consiglio d'istituto a cui ha preso
parte anche l'assessore provinciale
Meris Soldati, Presente anche
una rappresentanza dei genitori,
che ovviamente nell'occasione
ha ribadito che questa non
può che essere una soluzione
tampone, perché l'istituto da
tempo ha necessità di una sede
propria.
"E' stata una riunione all'insegna
della civiltà - commenta la preside
Cinzia Buscherini all'uscita
dal consiglio - Certo il liceo Giu-
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lio Cesare-Manara Valgimigli resta
una realtà complessa. Ma il
numero di iscrizioni comunque
ci conforta". Soprattutto per
quanto riguarda il linguistico,
che per il prossimo anno scolastico
arriverà a contare 25 classi.
"Nove di queste troveranno spazio
al Belluzzi - conferma la preside
- Ma non abbiamo ancora
deciso quali. Tunica certezza è
che non saranno le prime, che
invece preferiamo restino in via
del Pino".
"Bocciata" l'ipotesi dell'ex semi-
nario, alternativa che avrebbe
creato qualche problema di. logi-
stica, soprattutto per la questio-
ne dei trasporti pubblici. Una so-
luzione all'insegna del compro-
messo, viste le difficoltà con cui.
si trova a fare i conti la Provincia.
vdt
30/04/2013
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Lavoro da schiavi, gli spazzini rivolta
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Lombardi:
"Frisoni dica cosa
ne pensa del piano
gestionale"
Marco Lombardi lancia il
guanto di sfida a Roberta
Frisoni, appena eletta presidente
di Agenzia Mobilità:
se decidesse di fermare il
Trc sarebbe una "splendida
occasione" di smarcarsi dalla
politica. Dopo la revisione
dell'accordo di programma
sull'opera, come deciso
dal comitato di coordinamento
mercoledì scorso,
consigliere regionale Pdl ricorda
che "le problematiche
economiche derivano
dai piani di investimento
dei Comuni che presentano
delle difficoltà sia a Rimini
che a Riccione e dalla prev
sione, che l'onorevole Sergio
Pizzolante farà bene a
verificare con neo-ministro
Lupi, del maggior tra-
sferimento statale per 10
milioni di curo". Al di là delle
"spaccature interne alla
sinistra" sul progetto, continua
Lombardi, "il 'generoso'
intervento della Regione
merita poi un ulteriore approfondimento
perché non
può essere liquidato come
un semplice provvedimento
che anticipa in un'unica soluzione
i nove milioni di euro
previsti per gli stralci ulteriori(stazione-Fiera-Bellaria)
visto che questi non
saranno realizzati per mancanza
eli risorse statali". In
pratica, sostiene il consigliere
regionale, si tratta di
"un regalo" del governatore
Vasco Errani "che, per non
scontentare altri territori, ci
farà pagare con minori trasferimenti
regionali per infrastrutture
e turismo destinati
alla nostra provincia". A
questo punto, rimarca Lombardi,
"Frisoni ha una splendida
occasione per dimostrare
il suo profilo tecnico
e la sua autonomia dal potente
parente", l'assessore
regionale Maurizio Melucci,
di cui Frisoni é nipote: "Riprenda
in mano il piano gestionale
del -Tec e faccia sapere
all'opinione pubblica
se lo ritiene sostenibile anche
alla luce delle mutate
condizioni economiche",
conclude.
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ROMAGNA
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I avoro da schiavi, gli spazzini in rivolta
ESPOSTO ALL'ISPETTORATO DEL LAVORO
"Contratti non applicati, turni eccessivi,
mezzi sovraccaricati e pericolosi"
C. vraccarico", ore di straordi-
abinettilatiscenti e di fortu-
na", mezzi "in carente stato
igienico" e "in costante so-
nario programmatiche, turni sfmenti e
chi più ne ha più ne metta: in queste
condizioni sono costretti a lavorare gli
operai, uomini e donne, delle coop sociali.
riminesi che hanno l'appalto della
-raccolta e spazzamento rifiuti per conto
di Herambiente. Lavoratrici e lavoratori
si sono stancati e hanno deciso di ricorrere
alle carte bollate per vedersi riconosciuti
quelli che ritengono i propri
diritti, in base ai contratti. Guidati dal
loro rappresentante sindacale, Arcangelo
Mario Pistola dell'Ugl, parecchie
decine di dipendenti delle coop "L01-
mo" e "Nel Blu" hanno messo le loro firme
in calce a un esposto all'Ispettorato
del lavoro, datato 26 gennaio 2013, ma
in tutti questi mesi non hanno avuto
dalle istituzioni le risposte che cercavano.
Sintetizziamo i punti salienti dell'esposto:
lavoratori e lavoratrici "non ce la
fanno più ad accettare le condizioni di
lavoro in cui versano, sono stanchi di
essere obbligati a lavorare in continua
violazione delle nonne previste dal Dlgs
81/2008 e del Codice della strada"; "solo
ad alcuni lavoratori impiegati nell'esecuzione
dell'appalto viene riconosciuto
il ccnl (contratto collettivo nazionale di
lavoro) dei servizi d'igiene ambientale
privata così come previsto" dalle leggi
e "dal capitolato d'appalto stesso"; a tutti
gli altri lavoratori le coop applicano
un contratto diverso, "quello delle coo-
miE; ;#1;4: RONImET
perative sociali previsto per i servizi socio-assistenziali-educativi,
nettamente
inferiore economicamente". Ma gli stessi
contratti, sia l'uno che l'altro, "non
vengono applicati in toto", e qui si accusa
"il mancato rispetto delle ore di lavoro
contrattuali", l'inquadramento del
personale "con livelli retributivi inferiori
rispetto alle mansioni effettivamente
svolte", deroghe ai regolamenti interni
sui minimi contrattuali "anche con bilanci
in attivo", indennità retributive del
ccnl Fise-Assoambiente non riconosciute
ai pochi cui viene applicato il
contratto stesso; sostituzione di parttime
verticali con altri lavoratori a tempo
determinato (elusione Dlgs
368/2001). Dure lagnanze sulle condizioni
di lavoro: "straordinario usato in
maniera programmatica", "pesanti carichi",
"inizio turni comunicati giornalmente
senza una turnazione almeno
settimanale" in violazione di leggi e
contratti; servigi igienici "carenti, fatiscenti
e di fortuna"; mezzi di raccolta
"in carente stato igienico", in strada "in
costante sovraccarico" perché "gli operatori
sono costretti a sovraccaricare oltre
portata altrimenti i giri non vengono
terminati visto il carico di lavoro eccessivo
sui singoli turni", in violazione del
codice della strada e con rischio per i.
cittadini e gli stessi lavoratori. Sono infine
denunciate presunte irregolarità in
assunzioni tramite agenzia interinale
nel passaggio da un'aggiudicataria
dell'appalto a un'altra. I lavoratori chiedono
"controlli", altrimenti si rivolgeranno
a Striscia la notizia, (PE)
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Spazzamento e
raccolta rifiuti
ancora al centro di
controversie fra
lavoratori e ditte
dell'appalto Nera
foto Migliorini
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Lavoro Ga.A.11,1!..;113pazzii.thiloka

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Cassonetti è sempre un
problema inserire ì saccletti
E' sempre vivo il problema dei cassonetti per la raccolta
dei rifiuti. Da un lato riminesi poco rispettosi che abbandonano
i rifiuti, soprattutto quelli più ingombranti, in maniera
non corretta - è il caso di materassi, mobili di vario
genere creando a volte anche pericolo per gli utenti della
strada, dall'altro Hera, che dovrebbe procedere a prelievi
più frequenti. Oggetto di segnalazioni sono spesso i
cassonetti per la raccolta indifferenziata che si aprono con
la chiave in possesso dell'utente; la foto inviata da un lettore
si riferisce a via Reno, al Borgo XX settembre. E' una
situazione che si presenta spesso dove è in uso questa tipologia
di cassonetti perché, lamentano i cittadini, si possono
inserire soltanto sacchetti di piccole dimensioni. Così
chi non provvede a dividere contenuto in più involucri,
non trova di meglio che abbandonare i rifiuti sopra il
sone|tuchepuifiniscmnoate/e.cmendnsituazioniigien gien i
che non raccomandabili.
.......
....... ...... ...
...... .........
.......................
Sacchetti lascia i sui cassonetti
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Pagina 16
PedaLrepermigibratelaqualitàdell'aria

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AMBIENTE/1 Rimini aderisce a "Huropeali Cycling Challenge 201 3". Una competizione con altre città che vedrà
la vittoria di chi percorrerà più chilometri in bici nel mese di maggio risparmiando più tonnellate di CO2
Pedalare per iorare la qualità dell'aria
Un invito ad un maggior
utilizzo della bici
soprattutto da
parte dei giovani, ec-
co uno degli obiettivi di
ECC2013 (European Cycling
Challenge 2013), la competizione
europea tra città che vede
per la prima volta la partecipazione
di Rimini. Le altre due
città italiane in competizione a
confrontarsi su chi
percorrerà più chilometri in bici
nel mese di maggio e risparmiare
così più tonnellate di CO2 saranno
Bologna e Padova. Tutti i
riminesi che utilizzano quotidianamente
la bici per i propri
spostamenti potranno così aderire
e partecipare alla sfida, iscrivendosi
e tenendo traccia in.
tempo reale dei chilometri percorsi
attraverso le applicazioni
gratuite per cellulare dotate di
Gps scaricabili gratuitamente.
Ieri la presentazione dell'iniziativa
con l'assessore alle politiche
ambientali Sara Visintin: "Una
partecipazione - ha detto - certo
convinta e divertente ma soprattutto
utile per poter contare,
tracciando i flussi e i percorsi
più utilizzati dai ciclisti al tennine
del mese, su un valido strumento
per programmare e controllare
i flussi ciclabili nella
città, capire le abitudini, pianificare
con più certezze. Un altro
tassello importante che si inserisce
in quel mese dedicato alla.
bicicletta come il mese di maggio
che vedrà svolgersi sul no-
Ciclisti nel centro storico
stro territorio altre iniziative importanti
come "Bimbi in bici" o
l'inaugurazione delle nuove postazioni
di bike sharing che stiamo
realizzando grazie al progetto
regionale "Mi Muovo". Il nuovo
bike sharing sarà inaugurato
Miglior/n/
il 12 maggio. A Rimini grazie al
finanziamento dell'assessorato
regionale all'Ambiente e alla Riqualificazione
urbana verrà incrementata
la rete ciclabile.
L'European Cycling Challenge
2013 nasce dagli ottimi risultati
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raggiunti durante l'edizione del
2012, una manifestazione di ciclismo
urbano cofinanziata dal
Progetto Europeo "Civitas Mimosa".
Più di 1.100 ciclisti delle
sette città europee partecipanti
hanno tracciato nel 2012 oltre
89.000 Kin percorsi in bicicletta,
nella maggior parte dei casi rinunciando
ai propri mezzi di
trasporto a motore. Tracciando
i percorsi quotidiani effettuati, i
partecipanti, attraverso l'apposito
software da installare, potranno
avere informazioni di-
In arrivo il nuovo
bike sharing con
ulteriori postazioni
verse sui chilometri percorsi,
sulla salute personale e sull'am-
biente. Hanno dato il proprio
contributo al Comune Anthea e
l'associazione Pedalando e
comminando, che vuol pro-
muovere e incentivare l'utilizzo
della bicicletta soprattutto tra le
fasce di giovane età, contando
sull'uso di strumenti innovativi
e di comunicazione quali inter-
net, bilog, social network e smart
plione. Nella provincia di Rimini
solo il 10% degli spostamenti
avviene in bicicletta. Sono pre-
visti premi per gli iscritti e per i
ciclisti più virtuosi come una
city bike, accessori per biciclet-
te, tessere Romagna visit card.
Aldo Viroli
Pagina 16
Paialareper migliorare laqualitàdeiratia

pressunE
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Direttore Responsabile: Stefano Andrini
ROMAGNA
RIMINI &
SAN MARINO
LUNGOMARE L'assessore Visintin invita ad attendere il completamen dei lavori
"Pista a norma con il codice. Previsti
occhi di atto e cordolo colorato"
Per dare un giudizio sulla ciclabile del lungomare
è il caso di aspettare la fine dei lavori
prevista tra circa due settimane. E'
quanto sostiene l'assessore alle Politiche
ambientali Sara Visintin, che ha seguito il
dibattito su Facebook, dove vengono
mosse diverse osservazioni sulla funzionalità
della nuova infrastruttura leggera.
"La pista - dice l'assessore - è stata eseguita
secondo il codice: è in corsia riservata
con colorazione diversa". La pista verrà separata
dalla carreggiata attraverso dei cordoli,
i cosiddetti occhi di gatto ben visibili
perché catarifrangenti. Alcune obiezioni
riguardano lo "sbalzo" tra una corsia e l'altra
della pista visto che una è posizionata
sul marciapiede. II gradino verrà colorato
per renderlo evidente agli occhi dei cicli-
del lungomare
sii. Secondo l'assessore miglioreranno le
condizioni di attraversamento del lungomare
per effetto del senso unico ed anche
per l'introduzione del limite a 30 edificane-
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30/04/2013
Periodicità: Quotidiano
tri orari. Con le auto spostate a monte, migliora
infatti la visuale dei pedoni. E' anche
il caso di ricordare ai ciclisti di rispettare
le strisce pedonali. Diminuendo la velocità
avviene altrettanto con l'emissione
di PM:10. In occasione del l' maggio e del
prevedi bile afflusso di utenti delle due
ruote la polizia municipale effettuerà un
servizio di pattugliamento a tutela della
pista; chi la utilizzerà per sostare sarà sanzionato.
Gli automobilisti accodati tengano
ben presente che sorpassare a destra
utilizzando la cicla bile comporta pesanti
sanzioni che possono arrivare anche alla
sospensione della patente. 11 sorpasso non
regolare è una delle osservazioni più frequenti
alla funzionalità della pista.
av
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Pagina 16

LAWOCE
Direttore Responsabile: Stefano Andrini
press LinE DI
ROMAGNA
Tre, i cespu
condizioni
entre in maggio-
ranza attendono la
riunione di questa
sera per capire se
l'intenzione è scendere o no dal
Trc, i "cespugli", ridotti a due do-
po il passaggio del Psi all'oppo-
sizione, pongono le loro "condi-
zioni": il metrò di costa si fermi
al confine con Rimini e non "en-
tri" a Riccione. Stasera il sindaco
Massimo Pironi spiegherà quan-
to emerso dal Comitato di coor-
dinamento sul metrò di costa, in-
tanto dalla maggioranza Gianetto
Salvatori, segretario Sinistra Eco-
logia e Libertà di Riccione, scrive
"sulla telenovela Tre: "Ben ven-
gano, anche se tardive, tutte le ri-
flessioni del Pd e dei suoi consi-
glieri per un ridimensionamento
del progetto. Oltre 2 anni e mez-
zo fa, nella fase calda del referen-
dum sul Trc, Sel, Psi ed ex Idv
hanno insistentemente chiesto
in appositi incontri dei segretari
con il Sindaco e in maggioranza
di ricercare vie di uscita legali per
scendere dal Trc, visto il progetto
ormai datato nonché la grave si-
tuazione economica del paese e
dei continui tagli in generale agli
Enti Locali e in particolare sul
trasporto pubblico. Battaglia che
ha prodotto, stante la dichiarata
impossibilità di scendere dal Trc
senza penali e richiesta di danni
RIHINI &
SAN MARINO
30/04/2013
Periodicità: Quotidiano
Trc Il sindaco di Rimini Gnassi, Pironi e l'assessore regionale Peri al Comitato di coordinamento (Mtglibrini)
erariali ai singoli consiglieri, la
nota delibera del Consiglio Comunale
del 24 novembre 2011
che almeno bloccava le spese
che il Comune è chiamato a versare",
poco meno di 7 milioni.
"Informo il nuovo segretario Pd
(Alessandro Casadei, ndr) che Sel
insieme a Psi e ex Idv ha più volte
chiesto al Sindaco di far fermare
il Trc al confine con Rimini in zona
viale Vercelli, so ttopasso
dettano le
M ETRÒ/1 Salvatori (Sel): "Si fermi al confine
con Mulini". Concorda la Mariotti (ex Idv
geloni, per scongiurare la grave
devastazione della viabilità di via
Aosta che con la doppia corsia
del Trc renderebbe quel tratto di
strada pericolosissimo senza
possibilità di sosta e pista ciclabile",
solo più avanti diventa a una
corsia, Stasera "nella riunione
di maggioranza ci batteremo affinché
questo avvenga". Eventualmente,
ci aggiunge Salvatori,
andrebbe bene anche fermarsi
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all'Ambio, poco lontano a Spontricciolo.
Pensano alle dimissioni?
Considerazioni che arriveranno
dopo. Sonia Mariotti, consigliere
di Uniti per Riccione (ex
Idv), conferma: "Per noi il Trc deve
arrivare al confine con Rimini,
come da sempre abbiamo lavorato
insieme al Sei. La viabilità
pubblica è comunque da ripensare,
ma il Trc come studiato non
è la risposta". (c.r.)
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Pagina 17
PICCIONE

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Direttore Responsabile: Stefano Andrini
press LinE DI
ROMAGNA
M ETRÒ/2
Resa dei conti
Si scende o no
/'lustrate le ''condizioni" dei
cespugli (a fianco), i quali a
loro tempo hanno votato
contro il referendum con-
sultivo per interrogare i riccionesi
su Trc sì o no, in maggioranza c'è
aria di attesa. Questa sera il sindaco
Pironi dovrà spiegare quanto
successo nel Comitato di coordinamento,
nel quale è entrato
pronto a scendere dal menò, ed
è uscito contento perché Riccione
non metterà più di 7 milioni
di euro, decisione però già presa
in Consiglio comunale quasi due
anni fa. Il vero problema sono i
costi di gestione dell'opera quando
sarà in funzione: chi li pagherà?
In maggioranza vogliono
poi sapere cosa veramente c'è
scritto nel parere richiesto dal.
Comune all'avvocato di Roma
Gianfranco Passalacqua per sostenere
che Riccione può scendere
dal Trc. Nel Pd (e non solo)
vogliono inoltre sapere quali sono
le vere intenzioni sul Trc, argomento
mai veramente approfondito,
ovvero se è possibile
bloccarlo, altrimenti, se non è fattibile,
chiedono di non dare false
speranze. Qualcuno intanto agita
lo spettro (ma sono dati non ufficiali)
di 15 milioni di euro di
danni se si fermerà l'opera (sempre
meno dei 51 milioni divulgati
dal sindaco di Rimini, Gnassi).
Solo dopo l'incontro qualcosa si
muoverà in maggioranza, e c'è
chi è pronto a dimettersi se il Trc
continuerà la sua corsa.
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RIHINI &
SAN MARINO
30/04/2013
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Pagina 17
1"..".1CCIONE
Tre i cespugli dettano le
375;4'

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Nii.Q di Rimini
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Il sequestro del Lady Godiva e 'accompagnamento in caserma di uno degli arrestati
30/04/2013
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Maxi operazione dei carabinieri ieri all'alba: coinvolti 120 militari, Sgominata un'associazione a delinquere di stampo mafioso
Camorra in Riviera, venti arresti
Sequestrati i night club Lady Godiva di Rimini e La Perla di Riccione
oltre a 40 conti correnti, l auto, 3 moto e i8 società per un totale di 5 milioni
RIMINI - La Riviera romagnola
luogo principe del riciclaggio
di denaro sporco da parte
di un'associazione a delinquere
di stampo mafioso sgominata,
all'alba di ieri, dai carabinieri.
di Rimini che han -
no eseguito 21 misure caute-
lari nei confronti di altrettante
persone. Nell'operazione,
che ha coinvolto 120 militari
dell'Arma, sono stati messi.
sotto sequestro i night club
"Lady Godiva" di Rimini e
"La Perla" di Piccione, oltre a.
40 conti correnti, cassette di
sicurezza, 7 auto e 3 motocicli
tutti di grossa cilindrata e
18 società, tra Roma, Milano,
Ravenna e Rimini, per un valore
complessivo di oltre 5
milioni di euro. Tutti gli arrestati
sono accusati, a vario titolo,
di associazione a delinquere
di stampo mafioso finalizzata
all'estorsione, alla
rapina e alla detenzione di armi
da fuoco oltre alla fittizia
intestazione di beni. A finire
in carcere per l'operazione
Mirror sono stati Massimiliano
Romaniello, 39enne
napoletano; Giuseppe Ripoli,
35enne di Policoro; Stefano
Zavanaiu, 40enne di Sassari;
Franco Tardi°, 44enne di
Iviesagne; Mario Cavalliere,
56enne di Nettuno; Simone
Cavalliere, 33enne, Velletri;
Lamberto Ausili, 59e nne .Artcuna;
Wainer Giulianini,
33enne di Cesena e Francesca
D'Agostino, 53enne di
Giuliano in Campania. Arre-
sti domiciliari per Alfredo
Nardini, 57ertne di. Rimini;
Roberto rito, 59enne di Napoli;
Affilio Taddei, 54enne
di Rimini; Ettore De Deo,
53enne di San Severo; Bianca
Messore, 33enne di Rimini;
Francesco Laterza, 39enne di
Altamura; Giorgio Messore,
67enne di Rimini; Victorita
Livia Manca, 33enne rome-
na; Pino Valenti, 67enne di
Casteldelci; Ugo Erio Pizzati
Sertorelli, 66enne di Sondrio
e Diego Fogliata, 35enne di
Rimini. Indagato anche un
avvocato di Rimini, con l'accusa
di trasferimento :fraudolento
di valori, per il quale è
scattata la sospensione di 2
mesi dall'ordine.
Gli inquirenti ritengono
che, a capo della banda, ci
fosse Mario Cavalliere, soprannominato
"zio Mario", il
quale per raggiungere i suoi
obiettivi si affidava a una.
banda di picchiatori compo-
sta da Romaniello, Ripoli,
Tardi° e Zavanaiu. Le indagini
dell'Arma erano iniziate
nel 2011 ma, già nei primi anni
2000, tutti i componenti
dell'associazione erano stabilmente
a Rimini. Il metodo
utilizzato dal gruppo per entrare
nel tessuto economico
della Riviera, mirando in
parti colar modo alle attività
turistiche, era quello di "convincere"
le loro vittime a corrispondere
soldi o altra utilità
economica. Chi non si piegava
al volere dei boss, veniva
picchiato selvaggiamente fino
a quando non cedeva o
sceglieva di fuggire dalla Romagna.
L'indagine ha accertato
come Romaniello, Ripoli,
Tardio e Zavanaiu. erano
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riusciti ad avere il controllo
occulto delle quote societarie
dei due night intestati a dei
prestanome. D'Agostino,
reale intestatario dei night,
avvalendosi anche lui di "teste
di legno" era riuscito a far
girare ingenti quantità di demiro
avvalendosi di Laterza,
titolare del "Mosca Bianca"
di Riccione. Questi, per ricidare
il denaro de "La Perla",
aveva prestato il ;cos del bancomat
intestato al locale sulla
spiaggia al night per poi corrispondere
in contanti le
somme dovute a D'Agostino.
Pagina 3
CrOlVia
gjO1;n3
Camorrn niyiera vent. arresi-
as:degl;;; ■■
se ,,,,taygi e. eler,...kné “Ourgiirembi,rahiri,:"

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Direttore Responsabile: Claudio Casali
Vitali e Gnassi: "Siamo davanti a un pericoloso radicamento della criminalità organizzata"
Plauso degli amministratori
"Complimenti ai carabinieri"
RIMINI Plaudono al lavoro
dei carabinieri il presidente
della Provincia di Rimini,
Stefano Vitali, e il sindaco
Andrea Gnassi che sottolineano,
tuttavia, come la Riviera
sia davanti a un pericoloso
radicamento da parte
della criminalità organizzata..
"Questa --- spiega Vitali
- è la riprova che gli ultimi
36 mesi, con il loro continuo
rincorrersi di inchieste
analoghe, per il nostro territorio
sia siano rivelati come
una sorta di 'fine dell'innocenza'.
Segnali se ne
coglievano anche nei decenni
precedenti ma si preferiva
circoscriverli al 'caso
isolato' oppure rifugiarsi
nella respinta automatica
del 'qui non esiste'. La realtà,
acuita da una crisi economica
che rende più de--
Il Comando dei carabinieri
baie e esposto il tessuto
economico, è quella apparsa
nella sua gravità negli ultimi
3 anni grazie a indagini
mirate e clamorose. Tutte
queste tessere vanno a comporre
un puzzle preoccupante
nel quale la presenza
di uomini e famiglie appor-
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tenenti alla criminalità organizzata
convive con una

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bililnentc della Valentini a Riminì
p

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30/04/2013
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
E' corsa agli impieghi stagionali e sempre più italiane come colf e badanti. Fossati (Cisl): "Diffuso malessere sociale"
Senza lavoro cala anche la Cig
Nel primo trimestre 2013 è -5,5%, ma impennata della straordinaria (+333%)
I sindacati agli enti locali: "Patto di sviluppo. Meno Imu e Tures, più tassa soggiorno"
RIMINI - "Quest'anno la Festa del
lavoro è pin importante del solito.
La crisi economica e sociale è
diventata insostenibile e dalle
istituzioni chiediamo misure
concrete e immediate". un grido
all'unisono quello di Cgil, Cisl
e Uil, riunite ieri per presentare il
programma della giornata del
Primo Maggio in piazza Cavour,
dal tema nazionale "priorità lavoro".
Un allarme che getta luce
una volta di più sulle gravi condizioni
del mondo del lavoro in
provincia e che fa appello alla
classe politica per contromisure
adeguate, prima fra tutte l'alleggerimento
della pressione fiscale.
I segretari delle organizzazioni
sindacali hanno illustrato i dati,
alcuni già noti, su occupazione,
imprese e ammortizzatori sociali.
Salta all'occhio un calo del
5,5% delle ore totali di Cig (cassa
integrazione) nel primo trimestre
dell'anno, a confronto con lo
stesso periodo nel 2012. Il segre-
tario provinciale della Cgil Graziano
Urbinati ha spiegato però
che non si tratta di un vero e proprio
successo, poiché nel dato so-
no compresi molti lavoratori il
cui periodo di Cig è scaduto e che
si trovano ora in mobilità. Si registra
anche un aumento esponenziale
(-t 333%) della Cig
straordinaria, che "solitamente è
l'ultimo stadio, l'anticamera della
mobilità", ha ricordato Urbinati.
Giuseppina Morolli, segre -
tario della Uil, ha rivolto il suo
appello alla classe politica:
"Chiediamo un patto di sviluppo,
un tavolo con istituzioni, imprese
e sindacati. C'è bisogno di
rafforzare il welfare e di alleggerire
la pressione fiscale, soprattutto
per lavoratori dipendenti e
pensionati; per questo chiediamo
di introdurre l'imposta di
soggiorno e di tagliare Imu e Tareso
Confidiamo che il nuovo governo
possa attuare misure di
questo tipo e anche la classe politica
locale, fino a ora non tanto
attenta, deve essere in grado di
Una manifestazione di lavoratori a Rimini
fare scelte precise. Il lavoro è l'unica
ricchezza". Morolli ha posto
l'accento su alcuni fenomeni di
ritorno, segnali delle difficoltà in
cui versa il nostro sistema lavoro:
"In molti -- giovani e non fanno
affidamento sui lavori stagionali,
come avveniva negli anni '60 e
'70. D'altra parte, c'è un buon numero
di donne riminesi che ha
preso il posto che fino a oggi era
delle immigrate nella cura della
persona, come colf e badanti".
Sulla stessa lunghezza d'onda le
parole di Massimo Fossati (Cisl):
"La crisi non è più solo economica,
c'è un diffuso malessere sociale
che mina la coesione e la sicurezza
della comunità. Occorre
insistere su alcuni temi, come
quello dell'aeroporto o quello del
lavoro irregolare e dell'evasione
fiscale, che sottraggono risorse
preziose e avvelenano il sistema".
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Senza ce cala anche !a Cig
Smgimad,12.3oodomandedmsocaTanone

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30/04/2013
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Il punto sulla Mini Aspi con la direzione provinciale dell'Inps. Novità dal prossimo autunno. Le richieste entro due mesi dalla fine lavoro
Stagionali, 12.300 domande di disoccupazione
In costante ascesa negli ultimi anni. Nel 2010 furono poco più di iomila
RIMINI - (F.R.) Sono state in
tutto 12.300 le domande di
Mini Aspi presentate e liquidate
tra gennaio e marzo
all'inps di Rimini (in inedia
si tratta di circa 1.000 curo a
lavoratore). Si tratta della
modalità transitoria individuata
dopo la riforma Fornero
per i lavoratori che
hanno ottenuto nel 2012 il
diritto ad averla in sostitu--
zione della vecchia disoccupazione
a requisiti ridotti.
Dall'autunno poi entrerà in
vigore a pieno regime la Mini
Aspi. Molte le novità come
ricorda Alessandro Romani,
direttore dell'inps di
Rimini: "Il requisito per ot-
tenerla non saranno più infatti
i 78 giorni di attività
ma le 13 settimane lavorate
nell'arco di tutto l'anno precedente.
La domanda dovrà
poi essere presentata non
più a inizio anno per quello
precedente, ma entro 60
giorni dalla cessazione dei
rapporto. Per chi fa la stagione
ad esempio il primo
mese utile sarà quindi già
settembre. E in effetti in
quelle settimane ci aspettiamo
davvero un vero e proprio
boom di domande e un
superiavoro quindi per l li
uffici del Patronato e del
Centro per l'Impiego. Altra
novità. riguarda infine le
modalità di pagamento: la
Mini Aspi sarà infatti versata
a rate". ll dato delle domande
del 2013 conferma
un trend stazionario se non
in ascesa negli ultimi anni
(10.012 per il 2010, 11.226
per il 2011 e 12.739 per il
2012), elemento certo positivo
specie in tempi di crisi
anche per le attività del
commercio e del turismo,
dove sono impiegati per la
maggior parte i lavoratori
stagionali. Rimini si conferma
poi una delle province
italiane con il dato più alto,
superiore persino a quello
tutte le province liguri messe
insieme (11.900).
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Pagina 5
Ren lavt trz- ■ caJa tu'iaCtg
Siagumah,12.10Gdomaidellsoccupdatme

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Nii.Q ai Rimiiii
Direttore Responsabile: Claudio Casali
Gli studenti del Valgimigli nei laboratorio multimediale
30/04/2013
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Ieri, l'assemblea con i genitori. Accettata la proposta della Provincia ma per il futuro l'auspicio è di avere una sede unica
Valgimigli, ok alla soluzione "spezzatino 55
Nove classi andranno al "Belluzzi". La preside: "Discussione di grande civiltà"
RIMINI - Per il "Valgimigli"
Mente proteste clamorose,
ma la presa d'atto che soluzioni
diverse da quella "spezzatino"
nell'immediato non
ve ne sono. Ieri pomeriggio
assemblea dei genitori con la
preside Cinzia Buscherini
l'assessore provinciale alla
scuola Meris Soldati. Un incontro
di più di. due ore in cui
si è discusso "in un clima di
grande civiltà" come ha riferito
al termine la preside. 'Ci
siamo trovati a ragionare con
delle persone che hanno capito
qual è la situazione" continua
la dirigente scolastica.
Dopo il dietrofront della Provincia
all'ipotesi di spostare
le classi all'Istituto Einaudi e
di trasferire gli alunni di quesf
ultimo all'istituto per geometri
"Belluzzi" e al "Valtu--
AD", la soluzione prospettata
è quella che vedrebbe le classi
del Linguistico divise in parte
tra la sede attuale di Via del
Pino (considerata inadeguata
ad accogliere tutti gli studenti
della scuola, che ha visto
negli ultimi anni. raddoppiare
i suoi iscritti), in parte
allo stesso "Belluzzi". La Provincia
metterebbe a disposi-.
zione nove aule più una sala
insegnanti, un laboratorio
linguistico, un collegamento
Liv (lavagna interattiva), ufficio
amministrativo, l'aula
magna e la palestra (utilizzate
insieme al Belluzzi). Una soluzione
che sarebbe valida
non solo per il prossimo an-
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Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
no scolastico, ma di prospet-
tiva. "Abbiamo pensato ad
una organizzazione — spiega
ancora la preside --- che consentirà
di arrivare tranquillam
ento a 25 classi.", Del resto,
la previsione è proprio che in
un. paio dì anni le classi., attu.afmente
una ventina, au-
mentino tra le 4 ed unità. Ciò
detto, la soluzione prospetta -
ta "non è stata certo. considerata
come quella ideale dai
genitori — tiene a precisare la
preside — L'auspicio è che per
il Liceo linguistico possa esserei
in futuro un edificio
unico". Soddisfatta di come è
andato l'incontro anche l'assessore
Soldati: "Abbiamo
prospettato la no s tra soluzione,
gli spazi che come provincia
possiamo mettere a disposizione.
r andata abbastanza
bene". Di certo molto
meglio che con l'Einaudi.
Dopo le proteste, la Provincia
è stata costretta a fare dietrofront.
Del resto, nel caso
dell'Einaudi, c'era il problema
dell'alto numero di studenti
portatori di handicap,
che alla Colonnella non
avrebbero trovato la sistemazione
adeguata.
Pagina 7
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press LinE
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uotidlano
Nii.Q di Rimini
Direttore Responsabile: Claudio Casali
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Scontro in commissione sui campi sportivi
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30/04/2013
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
In commissione consigliare la gestione delle strutture dopo -il bando che ha portato all'assegnazione ai Delfini
Campi sportivi nel caos, anzi no
Renzi (Fd1): "Scenario drammatico, scarsa manutenzione, ma il Comune non controlla?"
L'assessore Brasini: "Fatte varie veri che. Uniche criticità a Torre Pedrera e Viserba"
di FEDERICO ROSSI
-- n tema degli impian -
ti sportivi comunali, già al
centro di aspre polemiche nei
mesi scorsi soprattutto da
parte delle società sportive dilettantistiche,
è approdato ieri
pomeriggio in commissione
consigliate. Il consigliere
di Fratelli Gioenzo
Renzi ha infatti presentato
una mozione con la quale ha
chiesto chiarimenti all'amministrazione
e nella fattispecie
all'assessore allo Sport Gian
Luca Brasini. circa "la disastrata
condizione delle strutture
e con essa le difficoltà in
cui versano le società sportive
dilettantistiche che le utilizzano",
molte delle quali rischierebbero
addirittura la
chiusura gia dal prossimo anno
Uno scenario quindi
"drammatico" in cui avrebbe
giocato un ruolo chiave l'ormai
famigerato bando con il
quale io scorso anno la società
Delfini si è aggiudicata la gestione
di. 9 dei 10 campi comunali,
"Un bando dopo il
quale la situazione dello sport
in città é sensibilmente peggiorata
- attacca Renzi -. i sopralluoghi
che ho effettuato
personalmente hanno evi-
denziato un panorama sconsolante:
campi con erba non
tagliata, alta anche 50 cm e
spogliatoi e servizi igienici a
pezzi. Ora la domanda come
diceva qualcuno sorge spontanea:
perchè i1 nuovo gestore,
come previsto del resto dal
contratto che ha firmato, non
sta provvedendo alla manutenzione?
E soprattutto perché
il Comune ancora non è
intervenuto? Ila fatto sì o no
in tutti questi mesi i dovuti
controlli?". La situazione più
critica -- sottolinea poi ancora
il consigliere - è quella di Viserba,
dove lo stadio inani, è
inutilizzato ormai da settembre:
"La struttura -- mi dicono
- è stata abbandonata a causa
di un contenzioso tra il Comune
e la precedente gestione,
la Torre Pedrera srl, che
non avrebbe provveduto a sanare
alcune carenze, come ad
esempio quella all'impianto
di riscaldamento. Ora mi
chiedo - quanto andremo
avanti in questo modo? Per-
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ché non ci pensa direttamente
il Comune a mettere a po -
sto quel che non va? O vogliamo
continuare a pagare
40.000 curo - tanto infatti e la
cifra sborsata ogni anno dall'amministrazione
-- per un
impianto inutilizzato?" Uno
scenario, quello descritto da
Renzi, che viene smentito con
forza dal"' Brasini: "Abbiamo
effettuato negli ultimi mesi
dai 3 ai 6 controlli su ciascuno
dei 10 campi, cosa prevista, a.
differenza di precedenti, dal
nuovo bando -- spiega l'assessore,
tra i mugugni dei dirigenti,
in tutto una decina, delle
società sportive presenti in
Commissione- e non sono
emerse inadempienze da parte
dei due gestori, Disp e Delfini,
che stanno quindi operando
bene. Le uniche criticitè
segnalate sono quelle, ben
note e imputabili alla vecchia.
gestione, degli impianti di
Torre Pedrera e Viserba.
L'amministrazione sta lavorando
intensamente per arrivare
il prima possibile a una
soluzione, ovviando dunque
alle mancanze della Torre Pedrera
srl. Quando potrà ria-
prire i l'impianto di Viserba?
Ancora non possiamo dirlo.
Ciò che è certo è che ciò potrà
essere fatto non appena arà
messo a norma il sistema di
riscaldamento e produzione
di acqua calda sanitaria. e ripristinati
i tratti della recinzione
mancanti". Brasini
contesta anche il calo di tesserati
- altra questione questa
sollevata da Renzi - che
avrebbero registrato le società
sportive quest'anno per via
delle difficoltà sorte con la
nuova gestione dei Delfini: "Il
calo c'è stato, ma di appena il
6%. Altro quindi che crollo
come sostiene invece Renzi".
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Nii.Q ai Rimini
Direttore Responsabile: Claudio Casali
30/04/2013
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Ieri l'assemblea dei soci su bilancio e remunerazioni: a direttore e \Tice l8 mila euro in tre mesi
Carim, scontro sul passato
Gli azionisti: "Azione legale contro chi ha gestito male"
11 presidente Bon atti: Won ci sono i presupposti"
RIMINI - L'argomento all'ordine del giorno
era l'approvazione del bilancio d'esercizio
2012 (relativo al solo trimestre ottobre-dicembre,
primi mesi del post commissariamento)
ma a tenere banco, dopo
la presentazione dei dati di bilancio (dei
resto già resi noti dopo l'approvazione
del cda) da parte del direttore generale
Alberto I'docchi, è stata la "requisitoria''
di alcuni degli azionisti di Banca Carini
(oltre un centinaio i presenti) contro la
passata gestione dell'istituto di credito. E'
andato subito al punto Enrico Lecchi, ex
comandante della Guardia di Finanza, il
primo degli intervenuti all'assemblea dei
soci di Banca Carini di ieri. E non si è risparmiato:
ha annunciato di avere già inviato
un esposto/querela "denunciando
tutto e tutti". Ha puntato Il dito contro
quei "palesi incompetenti" (riferito agli
amministratori del passato) responsabili
di "oltre 187 milioni di perdite". Ha evocato
"le manette che tintinnano a Siena",
e ringraziando "per l'impegno profuso" il
nuovo management" ha espresso però il
suo "profondo biasimo nei confronti'
della Fondazione, ma anche del neo presidente
di Banca Carini Sido Bonfatti
(accusato di avere :fatto il Porizio Pilato),
rei a suo parere di non avere avviato alcuna
"azione di responsabilità nei confronti
della precedente direzione generale e
relativo consiglio di amministrazione".
Una richiesta, quella dell'azione di responsabilità,
fatta propria anche dal comitato
dei piccoli azionisti, per voce del
L'assemblea Carini (FOTO PETRANGELI)
vice presidente Giovanni Cecconi. "Il
mio non è un atteggiamento ponziopilatesco"
la risposta del presidente Bonfatti
che ha ricordato che la decisione di non
intraprendere alcuna azione legale è stata
dei commissiari (e come tale non potrebbe
essere messa in discussione dall'assemblea
dei soci) ed è stata da lui stesso
condivisa: "Gli ispettori di Banca d'Italia
hanno condotto ispezioni per due
anni non ravvisando i presupposti per
un'azione legale ha sottolineato il pre-
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sidente di Carim - Ciò non vuoi dire che
i risultati dei precedenti amministratori
non siano stati deludenti ed infatti è stata
disposta la revoca della carica senza indennizzo
e con sanzioni". Insomma, ciò
che si poteva fare è stato fatto. Cita l'Ecclesiaste,
invece, il presidente della Fondazione
Massimo Pasquinelli nel suo intervento
in cui tocca anche il tema dell'azione
di responsabilità: "C'è un tempo
per demolire e un tempo per costruire...
Facciamo prevalere la logica costruttiva
e non quella vendicativa". Quanto al quadro
economico e patrimoniale, in apertura
il diretto Mo echi ha spiegato com.- e il
calo di tutti gli indicatori,. dalla raccolta,
agli impieghi al problema dei crediti deteriorati,
abbiamo portato a far scendere
a -6,3 milioni i fondi di riserva. Il patrimonio
netto è però aumentato di circa 10
milioni rispetto al bilancio chiuso dai
commissari al 30 settembre 2012, I1Tier
1, il principale indice patrimoniale, è di
8,50%. La chiusura d'esercizio in utile di
612mila curo che saranno tutti destinati
ai fondi di riserva. L'Assemblea ha inoltre
preso atto dell'informativa sulle modalità
di attuazione delle politiche di remunerazione
del Gruppo Banca Carina
nel trimestre ottobre-dicembre 2012
predisposta nel rispetto delle disposizioni
di Vigilanza. A direttore e vice direttore
vanno 187.287,37 C11170: fanno 374riail a
euro all'anno. Al cda (7 membri), sempre
nel trimestre, quasi 70mila curo.
Annamaria Gradara
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Direttore Responsabile: Claudio Casali
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