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Capitolo 2 Codifica del segnale vocale - InfoCom

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10 CAPITOLO 2. CODIFICA DEL SEGNALE VOCALE<br />

Figura 2.6: Principio di ortogonalitá.<br />

mente calcolati risolvendo il sistema<br />

⎡<br />

⎤ ⎡ ⎤ ⎡ ⎤<br />

Rx[0]<br />

⎢ Rx[1]<br />

⎢<br />

⎣<br />

Rx[−1]<br />

Rx[0]<br />

. ..<br />

···<br />

···<br />

. ..<br />

Rx[−P ] 1 PE<br />

⎥ ⎢ ⎥ ⎢ ⎥<br />

Rx[1 − P ] ⎥ ⎢a1<br />

⎥ ⎢<br />

⎥ ⎢ ⎥ ⎢ 0 ⎥<br />

⎥ ⎢ ⎥ = ⎢ ⎥<br />

⎥ ⎢ .<br />

⎦ ⎣ .<br />

⎥ ⎢ .<br />

⎦ ⎣ .<br />

⎥<br />

⎦<br />

Rx[P ] Rx[P − 1] ··· Rx[0]<br />

0<br />

aP<br />

(2.2.4)<br />

La soluzione <strong>del</strong>le equazioni (2.2.4), dette di Yule-Walker, conduce alla determinazione <strong>del</strong> predittore lineare ottimo<br />

nel senso <strong>del</strong>l’errore quadratico medio2.5 . Osserviamo che la particolare struttura <strong>del</strong>la matrice di autocorrelazione,<br />

che risulta di Toeplitz ed Hermitiana, consente l’adozione di algoritmi veloci per la soluzione <strong>del</strong> sistema, e rende<br />

tale approccio utilizzabile anche in applicazioni in tempo reale.<br />

Nello schema DPCM, la potenza <strong>del</strong>l’errore risultante su ˜xn eguaglia la potenza <strong>del</strong>l’errore di quantizzazione<br />

osservato sulla variabile ˜en 2.6 . D’altro canto l’errore di predizione en, pur avendo dinamica nominalmente maggiore<br />

di quella di xn, ha tipicamente potenza minore di quella di xn, epuóessere quantizzato con tecnica PCM utilizzando,<br />

a paritá di distorsione, un minor numero di bit.<br />

Tale approccio é seguito nella codifica Adaptive Differential PCM descritta nella Raccomandazione ITU-T G.726.<br />

In tale Raccomandazione, i coefficienti <strong>del</strong> predittore sono ricavati in modo adattativo a partire dalla sequenza dei<br />

valori ricostruiti ˜xn. Il quantizzatore utilizza una rappresentazione a 4 bit. Inoltre esso presenta livelli di quantizzazione<br />

distribuiti in modo non uniforme; gli intervalli di quantizzazione sono variabili in funzione <strong>del</strong>la velocitá<br />

2.5 A titolo di esempio si osservi che per il predittore ottimo di ordine 1 risulta a1 = −Rx[1]/Rx[0], ovvero ˆxn = Rx[1]/Rx[0] ∗ xn.<br />

2.6 Infatti, en − ˜en = xn − ˆxn − ˜en = xn − (ˆxn +˜en) =xn − ˜xn

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