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UNIVERSITÁ DEGLI STUDI “ROMA TRE”

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Quanto detto finora è premessa fondamentale per comprendere le finalità del presente<br />

lavoro. Se l’esigenza di attribuzione valutativa dei beni non è soddisfatta, le rilevazioni<br />

inventariali dello Stato, e dello stesso Conto del Patrimonio, restano costantemente in una<br />

dimensione conservativa. In particolare, si evidenzia che le rilevazioni inventariali restano<br />

prevalentemente descrittive; ciò determina il mantenimento statico delle competenze<br />

attribuite agli organi amministrativi i quali sono tenuti a trascrivere nei registri degli<br />

inventari soltanto le caratteristiche fisiche e tecniche dei beni inventariati. È possibile<br />

riscontrare che le stime dell'Ufficio Tecnico Erariale rilevano una estensione della<br />

superficie demaniale non corrispondente a quella evidenziata, di regola, nei registri degli<br />

inventari. Ciò pone in risalto, quindi, la discordanza esistente tra il criterio di<br />

inventariazione dei beni demaniali (prevalentemente statico e conservativo) e la necessità<br />

di valutazioni rispondenti alle esigenze amministrative che nascono in un contesto<br />

ambientale e di mercato in continuo mutamento.<br />

Questo esempio può far riflettere sulle emergenti richieste gestionali, le quali sono<br />

indirizzate a conoscere non solo aspetti fisici e qualitativi dei beni, ma anche una loro<br />

valutazione economica ed aggiornata che possa far determinare adeguatamente le rendite<br />

ed i proventi realizzabili in futuro 59 . Il presente studio si soffermerà ad analizzare le<br />

possibili prospettive di valutazione con riferimento ad una particolare categoria di beni<br />

appartenenti al patrimonio dello Stato: i beni di interesse storico, artistico e archeologico.<br />

59 Si paragoni, ad esempio, l'evoluzione gestionale del demanio marittimo e la relativa inventariazione,<br />

secondo la quale la spiaggia, i porti, le rade ed il lido del mare non risultano in catasto, suddivise e descritte<br />

in particelle catastali, ma sono riportate in partite speciali di aree complessive appartenenti a ciascun<br />

Comune censuario.<br />

In questo modo, non essendo possibile trarre anche dall'inventario dei beni demaniali, come da quello dei<br />

beni catastali, indicazioni sulla estensione in metri quadrati del bene, riesce difficile ottenere una sua<br />

immediata individuazione.<br />

In alcuni casi l'amministrazione finanziaria, a causa delle carenze tecniche (demanio marittimo, acque<br />

pubbliche, etc.) si è addirittura trovata nella impossibilità materiale di compilare un registro di consistenza<br />

completo e preciso.<br />

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