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Rina Scalise

«Favorite!». Se un ospite, parente, amico, conoscente o anche uno sconosciuto in cerca d’aiuto bussava alla porta, qualunque fossero l’ora e le possibilità della famiglia, una tovaglia si stendeva sulla tavola. Più che un’abitudine, era un consolidato slancio dell’anima. Faceva parte della migliore tradizione contadina calabrese onorare chi varcava la soglia della propria casa, condividendo con lui il pane caldo, l’olio più fino, le melanzane sottaceto, i pomodori seccati al sole, le olive ammaccate, i capicolli e i pecorini, mentre già si accendeva il fuoco per approntare “qualcosa di caldo”.

«Favorite!». Se un ospite, parente, amico, conoscente o anche uno
sconosciuto in cerca d’aiuto bussava alla porta, qualunque fossero l’ora e
le possibilità della famiglia, una tovaglia si stendeva sulla tavola.
Più che un’abitudine, era un consolidato slancio dell’anima. Faceva
parte della migliore tradizione contadina calabrese onorare chi varcava
la soglia della propria casa, condividendo con lui il pane caldo, l’olio più
fino, le melanzane sottaceto, i pomodori seccati al sole, le olive ammaccate,
i capicolli e i pecorini, mentre già si accendeva il fuoco per approntare
“qualcosa di caldo”.

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forte” di mia mamma era un altro piatto: la pasta al forno calabrese a pasta “allu<br />

fhurnu” che non poteva mancare in nessuna delle nostre gite! Ma la cosa che a<br />

noi bambini piaceva in particolare era il fatto che potevamo mangiare questa<br />

pasta direttamente dalla teglia, ognuno con la propria forchetta. Ancora oggi,<br />

quando utilizzo questa teglia di alluminio che mia mamma mi ha voluto<br />

donare, penso a quei pic-nic con tanti buoni piatti calabresi.<br />

Note<br />

In Calabria, per il giorno di Ferragosto (15 agosto), ci si riunisce tra parenti<br />

e amici. Si imbandiscono grandi tavolate o si preparano allegre scampagnate<br />

durante le quali ogni bendidio è innaffiato da un buon vino che – naturalmente<br />

– non deve mai mancare. Si inizia con gli antipasti: un bel tagliere di<br />

soppressata calabrese e capicollo è l’ideale per preparare lo stomaco alle successive<br />

portate, accompagnato da un po’ di pane ai semi di finocchio con la ’nduja. Fra<br />

i primi, la padrona per questo giorno è la classica “pasta allu fhurnu”, chiamata<br />

anche “pasta chijna”...<br />

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