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Incontri d’Arte<br />
gotha<br />
art<br />
La gallerista Anna Breda<br />
con l’artista Maurizio Biondi.<br />
Momenti della vernice di FRANCOLINO.<br />
Da poco si è chiusa la mostra dell’artista FRAN-<br />
COLINO, che è stato un appuntamento di successo<br />
per gli amanti dell’arte contemporanea. La<br />
galleria “Anna Breda Arte Contemporanea” apre,<br />
dall’11 giugno, lo spazio in via San Francesco con<br />
le opere dell’artista giapponese YOSHIN OGATA.<br />
Nel frattempo, sarà a fianco del Comune, nella<br />
presentazione della mostra monumentale dello<br />
scultore giapponese, che avverrà, il 29 maggio,<br />
dalle 18 al tramonto, al Parco degli Artisti in via<br />
Pelosa 1. Il nuovo spazio, dedicato alle esposizioni<br />
artistiche, verrà inaugurato dal sindaco e sarà il<br />
primo luogo “en plein air” riservato al mondo dell’arte<br />
padovana. Ancora una volta la professionalità<br />
e l’entusiasmo di Anna Breda coinvolge gli<br />
appassionati dell’ arte, nel nome di un grande<br />
giapponese, OGATA, per la prima volta a Padova.<br />
INES THOMAS<br />
My Sunshine<br />
L’Associazione Semplicemente Contemporaneo ha inaugurato, all’interno del proprio spazio<br />
espositivo, il progetto “My Sunshine” dell’artista macedone Nikola Uzunovski.<br />
“My Sunshine”, è un progetto avveniristico che<br />
si muove tra la concretezza scientifica e l’utopia<br />
artistica. Esso rappresenta una perfetta esemplificazione<br />
di quell’approccio scientifico alla<br />
pratica artistica che caratterizza tutta la ricerca<br />
di Uzunovski. Il progetto prende vita dall’idea di<br />
realizzare un sistema di specchi che serva a favorire<br />
la diffusione della luce solare in Lapponia.<br />
In questa regione, nei mesi invernali, accade che<br />
i raggi solari non riescono a riscaldare la terra,<br />
restando troppo in basso, sotto la linea dell’orizzonte,<br />
ma siano ancora presenti ad una<br />
certa altezza dal suolo. Uzunovski si propone,<br />
così, di costruire dei pannelli riflettenti che, posizionati<br />
all’interno di palloni aerostatici trasparenti,<br />
rimangano sospesi nel cielo riflettendo a<br />
terra i raggi del sole. L’artista è consapevole che<br />
l’installazione, oltre a dare agli abitanti del posto<br />
la sensazione che non esista più un unico sole,<br />
potrebbe mutare il modus vivendi di questa<br />
gente, da sempre abituata ad affrontare la mancanza<br />
della luce naturale. Lo scopo non diventa<br />
così solo artistico, bensì essenzialmente civile; e<br />
l’opera d’arte, consegnata ad un’effettiva utilità,<br />
si libera dal proprio destino autoreferenziale.<br />
Data la complessità e i notevoli costi di realizzazione,<br />
l’ambizioso progetto rimane per ora ancora<br />
irrealizzato. È così che l’artista ha scelto di<br />
presentare “My Sunshine” in più tappe espositive<br />
come un work in progress che assume la<br />
veste di opera relazionale. Il progetto, che gli è<br />
già valso il premio “Giovane Emergente Europeo<br />
Trieste Contemporanea”, a giugno di quest’anno<br />
sarà esposto alla 53° Biennale d’Arte di Venezia<br />
in rappresentanza dell’Ex Repubblica Jugoslava<br />
di Macedonia.<br />
KATIA ROSSI<br />
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