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Un normale testo di clinica otorinolaringoiatrica2 o un buon atlante d ...

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Stu<strong>di</strong> Linguistici e Filologici Online 5.2<br />

Atti del XII Convegno A.I.S.S.<br />

Parma, settembre 2004<br />

l’affinamento canoro. Il sesto – keŠi o keŠaya 64 - chiarisce la grande<br />

<strong>di</strong>fficoltà con cui il cantante raggi<strong>un</strong>ge il registro grave e acuto: si<br />

critica, cioè, la scarsa estensione della voce che, cosiffatta, non sarà<br />

mai in grado <strong>di</strong> esporre adeguatamente il timbro emotivo del rāga, che<br />

necessita <strong>di</strong> allargarsi su tutti e tre i registri. Il settimo <strong>di</strong>fetto – k a 65 -<br />

riguarda l’eccessiva sottigliezza della voce, senza altre delucidazioni.<br />

Forse, le correlazioni con il latino parcus e gracilis o col greco<br />

kolekanos 66 , come suggeriscono 67 sia Monier Williams sia Benfey,<br />

possono dare l’idea dell’inconsistenza <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> voce, che non è<br />

certo in grado <strong>di</strong> farsi sentire adeguatamente. L’ultimo do a – bhagna<br />

68 - descrive la scadente qualità <strong>di</strong> <strong>un</strong>a voce “ragliante”, sgradevole<br />

come il raglio dell’asino, insopportabilmente stentorea e incontrollata.<br />

In sintesi, i <strong>di</strong>fetti della voce riguardano tanto il suono<br />

sgradevole e fasti<strong>di</strong>oso, quanto l’incapacità <strong>di</strong> dare risalto alla linea<br />

64 SRII, cit., III, 81a : “k cchronm…lanmandratāraƒ ityucyate “; più chiaro e preciso<br />

nel comm. <strong>di</strong> Siˆhabhpāla: “yasya mahatā kle ena tāramandravyaptiƒ, sa keŠiƒ |”.<br />

65 SRII, cit., III, 81b : “atisk maƒ k aƒ “;Siˆhabhpāla non <strong>di</strong>ce altro : “ suk maƒ<br />

k a “.<br />

66 ROCCI, L., Vocabolario Greco-Italiano, Città <strong>di</strong> Castello 1956 10 , p. 1066, 1;<br />

MONTANARI, F., Vocabolario della lingua greca, Torino 1995, p. 1108, 3 : il<br />

vocabolo in<strong>di</strong>ca <strong>un</strong>a persona gracile ed emaciata.<br />

67 MONIER WILLIAMS, M., Dict. cit., p. 305, 3; BENFEY, TH., Sanskrit-English<br />

<strong>di</strong>ctionary, trad. in<strong>di</strong>ana dell’e<strong>di</strong>zione originale del 1866, New Delhi 1982, p. 213, 1.<br />

68<br />

SRII, cit., III, 81b: “bhagnaƒ kharos˜radhvanin…rasaƒ “; riba<strong>di</strong>to così da<br />

Siˆhabhpāla: “gardabhakarabhadhvanivannn…raso bhagna ityucyate ||“. A<br />

proposito <strong>di</strong> karabha, può essere <strong>di</strong> qualche interesse segnalare che MONIER<br />

WILLIAMS, M., Dict. cit., p.254, 2, lo definisce :”( in music) a singer who wrinkles<br />

the forehead when singing “.<br />

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