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6,00 1. QUADRO MACROECONOMICO PIL (tasso di crescita %) 4,00 AGGIORNAMENTO AL 1^ SEMESTRE 2010 SPAGNA Andamento PIL a) Andamento congiunturale e rischio Paese 2,00 0,00 Dopo un periodo 2004-I di 2004-II crescita 2005-I decennale, 2005-II 2006-I la 2006-II Spagna 2007-I è entrata 2007-IIin 2008-I una 2008-II fase di 2009-I dura 2009-II recessione 2010-I al seguito -2,00 della crisi finanziaria del 2008. Tuttavia, nel primo semestre del 2010 PIL è tornato a crescere per la prima volta dopo tre semestri di crescita negativa. Infatti, la crescita del PIL nel -4,00 primo semestre del 2010 è stata di 0,7 % rispetto al semestre precedente. Semestri Grafico 1: Andamento del PIL spagnolo Fonte: dati INE (Istituto Nazionale di Statistica Spagnolo) La Spagna è stata uno dei paesi in cui gli effetti della crisi economica sono stati più marcati e, similarmente, la ripresa economica sta dimostrando d’essere più lunga rispetto a quella degli altri stati europei. Infatti, in aggiunta ai fattori internazionali che hanno causato la crisi (in primo luogo la crisi dei sub-prime negli Stati Uniti d’America), le debolezze e la fragilità dell’economia spagnola hanno amplificato le conseguenze negative di una pessima congiuntura macroeconomica. Lo scoppio della bolla immobiliare in un paese in cui il settore delle costruzioni, un settore a basso tasso di produttività, ha un peso eccessivo nel PIL, ha portato a tassi di crescita negativi e sta rallentando la ripresa economica. Infatti, nel 2007 si stimava che il settore immobiliare contasse per il 18% del PIL spagnolo. Inoltre, alti tassi di debito privato, pubblico ed estero stanno frenando le possibili manovre economiche del governo e dell’imprenditoria spagnola, specialmente per colpa di un ristretto accesso al credito e alti tassi di disoccupazione. PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI PIL (in mln/Euro) Tasso crescita PIL (in %) Tasso inflazione (in %) Tasso di disoccupazione (in %) 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010* 840.106 905.450 980.840 1.051.480 1.095.000 1.051.151 530.437** +3,5 +3,7 +3,89 +3,8 +1,2 -3,6 -0,7** 3,2 3,7 2,7 4,3 4,4 1,1 1,5 10,38 8,7 8,5 8,6 13,9 17,92 20,1 Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2010 2
Saldo bilancio pubblico -0,4 1 1,8 2,2 -3,8 -11,4 -2,9 (in % sul PIL) Saldo commerciale (in mln/Euro) -62.000 -77.810 -89.680 -98.950 -94.066 -50.182 -26.200** Debito estero (in mln/Euro) 903,85 1.137,32 1.368,2 1.547,97 1.661,73 1.732,25 1.788 Debito pubblico (in mln/Euro) 388.374 390.948 389.193 379.873 432.302 465.456 495.131** Debito pubblico (in % sul PIL) 46,4 43,1 39 36,2 39,5 44,3 93,3** Riserve (in mln/Euro, oro 14.505 14.601 14.685 12.946 14.546 19.578 19.715 incluso) Bilancia dei pagamenti -35.396 -60.780 -79.860 -101.388 -99.106 -49.287 -39.931 (in mln/Euro) Fonti: Istituto Nazionale di Statistica Spagnolo, Ministero dell’Economia Spagnolo e Banca di Spagna – elaborazione dati ufficio economico-commerciale Ambasciata d’Italia a Madrid Nota: Bilancia dei pagamenti è definita come la somma tra saldo partite correnti e capitali *: Dati provvisori riferiti al primo semestre 2010 e non a tutto l’arco annuale **: Dati non comparabili con anno precedente perché calcolati solo su un semestre Gli andamenti macroeconomici spagnoli hanno dimostrato d’essere estremamente correlati a quelli sperimentati dall’economia internazionale. Infatti, la lieve crescita vissuta nel primo semestre del 2010 è dovuta principalmente all’aumento della domanda estera, e pertanto delle esportazioni, a seguito della leggera ripresa degli altri paesi europei. L’aumento del valore delle esportazioni di circa il 16,3% rispetto all’ultimo semestre del 2009 sta portando anche ad un lieve miglioramento della bilancia commerciale del paese iberico, che comunque continua a restare in negativo. Per essere più precisi, nel primo trimestre del 2010 il valore delle importazioni e dell’importazioni è stato rispettivamente di 18.365 e 14.244 milioni di Euro, contro i 17.007 e 12.402 milioni d’Euro del primo trimestre 2009. Nonostante la domanda estera sia leggermente aumentata, la domanda domestica spagnola ha continuato a contrarsi, seppur in maniera minore rispetto al 2009. Infatti, nel primo semestre del 2010 la domanda nazionale si è ridotta del 1,7%, a differenza del 2009, quando la domanda si contrasse del 6,5%. Questo miglioramento rispetto al 2009 è attribuibile all’aumento del consumo privato dello 0,7% in quest’ultimo semestre (il consumo privato si ridusse del 5,3% nel secondo semestre 2009). Tuttavia, la domanda nel settore immobiliare e gli investimenti in beni strutturali hanno continuato a ridursi, rispettivamente del 11,4% e del 5,1% (mentre nel 2009 diminuirono del 11,5% e del 22,4%). Il basso tasso d’inflazione in Spagna, 1,5%, è un’ulteriore prova degli effetti della riduzione della domanda domestica. Questi ultimi dati, in principal modo la riduzione del settore immobiliare, stanno dando prova di come la crescita pre-crisi spagnola non fosse sostenibile. La crescita avvenuta fino al 2007 era basata principalmente sui consumi, sulle costruzioni e sulle massicce risorse finanziarie di provenienza UE. Tuttavia, l’esplosione della bolla immobiliare e la riduzione dei fondi UE verso la Spagna hanno messo in evidenza le fragilità dell’economia spagnola, un’economia che ancora non dispone di un tessuto produttivo adatto alla competizione globale. Il fatto che il 44% Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2010 3
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