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L’insegnamento dello strumento musicale nella scuola media

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ANNALI<br />

DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

3-4/2009<br />

<strong>L’insegnamento</strong> <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong><br />

LE MONNIER


ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

RIVISTA BIMESTRALE<br />

DEL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA<br />

3-4/2009<br />

Direttore responsabile: MASSIMO ZENNARO<br />

Coordinamento editoriale: SABRINA BONO<br />

Comitato tecnico-scientifico: GIOVANNI BIONDI, ALBERTO BOTTINO, PASQUALE CAPO,<br />

LUCIANO CHIAPPETTA, ANTONIO COCCIMIGLIO, GIUSEPPE COSENTINO, SILVIO CRISCUOLI,<br />

GIACOMO DUTTO, LUCIANO FAVINI, EMANUELE FIDORA, ANTONIO GIUNTA LA SPADA, MARIA<br />

GRAZIA NARDIELLO, VINCENZO NUNZIATA, GERMANA PANZIRONI, SERGIO SCALA, MARIA<br />

DOMENICA TESTA, TITO VARRONE<br />

Coordinamento redazionale: GIUSEPPE FIORI<br />

Redazione: GAETANO SARDINI eLUCILLA PARLATO<br />

Articoli, lettere e proposte di contributi vanno indirizzati a: ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, Periodici Le<br />

Monnier, viale Manfredo Fanti, 51/53 - 50137 Firenze<br />

Gli articoli, anche se non pubblicati, non si restituiscono.<br />

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Registrazione presso il Tribunale di Firenze con decreto n. 1935 in data 17-6-1968<br />

Finito di stampare nel mese di Giugno 2010 presso<br />

New Print s.r.l. - Gorgonzola (MI)<br />

Stampato in Italia, Printed in Italy<br />

TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI


INDICE<br />

L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • III<br />

INDICE<br />

Presentazione<br />

di Massimo Zennaro<br />

Introduzione<br />

di Antonio Lo Bello<br />

V<br />

VII<br />

Fare Musica Tutti 1<br />

del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica<br />

La musica al plurale 13<br />

di Lorenzo Bianconi<br />

Per un curricolo verticale delle discipline<br />

musicali: storia di utopie e dicotomie 19<br />

di Anna Ficarella<br />

Sonorizzare la <strong>scuola</strong>: un’ipotesi estrema 27<br />

di Roberto Maragliano<br />

Non solo musica! 33<br />

di Christian Silva<br />

Parola, anzi, musica alle scuole 43<br />

a cura di Fabrizio Emer<br />

<strong>L’insegnamento</strong> <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong><br />

<strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> dell’obbligo 65<br />

di Fabrizio Emer<br />

APPENDICE NORMATIVA<br />

Decreto Ministeriale 3 agosto 1979<br />

(Corsi sperimentali ad orientamento <strong>musicale</strong>) 191


INDICE<br />

IV • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

D.M. 13 febbraio 1996<br />

Nuova disciplina della sperimentazione nelle scuole<br />

medie ad indirizzo <strong>musicale</strong> 201<br />

D.M. 6 agosto 1999, n. 235 (G.U. 06/10/99)<br />

Riconduzione ad ordinamento dei corsi sperimentali<br />

ad indirizzo <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> ai sensi<br />

della legge 3 maggio 1999, n. 124, art. 11, comma 9 209<br />

D.M. 6 agosto 1999, n. 201<br />

Corsi ad indirizzo <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> -<br />

Riconduzione e ordinamento - Istituzione classe di concorso<br />

di «<strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>» <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> 219<br />

Allegato A (D.M. 201 del 6 agosto 1999)<br />

Programmi di insegnamento di <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong> nei corsi di <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> ad indirizzo <strong>musicale</strong> 223<br />

Consiglio Nazione della P.I. Prot. n. 4535 del 22 luglio 1999<br />

Oggetto: Parere su: «Schema di DM concernente<br />

l’istituzione della classe di concorso di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong><br />

<strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>» 237<br />

Circolare Ministeriale 4 maggio 2000, n. 135, Prot. n. 5546<br />

Oggetto: Classe di concorso «<strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong><br />

<strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>» – A077 – Dotazione organica<br />

anno scolastico 1999-2000 241<br />

D.M. 3 aprile 2000, n. 104 243


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • V<br />

PRESENTAZIONE<br />

PRESENTAZIONE<br />

La musica esprime ciò che non può essere detto e su cui è impossibile rimanere<br />

in silenzio.<br />

Victor Hugo<br />

Il Regolamento sul riordino dei licei che entrerà in vigore a partire dalle classi<br />

prime dell’anno scolastico 2010-2011 istituisce il Liceo <strong>musicale</strong> e coreutico,<br />

finalizzato all’apprendimento tecnico-pratico della musica e della danza.<br />

Si tratta dell’ultimo atto del percorso di insegnamento della musica che, dal<br />

1975, coinvolge molti studenti delle scuole secondarie di I grado e oggi viene<br />

esteso all’istruzione superiore.<br />

Le SMIM (Scuole Medie a Indirizzo Musicale) hanno consentito a molti adolescenti<br />

di trascorrere un tempo <strong>scuola</strong> diverso, scandito dallo studio di uno<br />

<strong>strumento</strong> e trasformato in un’occasione contemporaneamente di impegno e<br />

di intrattenimento, che ha portato la musica fuori dall’ambito esclusivo degli<br />

interessi personali per organizzarla in un percorso didattico e formativo.<br />

Il principale risultato di questa sperimentazione (o indirizzo <strong>musicale</strong>) è l’alto<br />

numero di orchestre scolastiche che si è venuto a creare nell’intero Paese:<br />

1443, secondo i dati presentati nel Rapporto 2008 – Musica e <strong>scuola</strong>, pubblicato<br />

sul numero 123/2008 di «Studi e Documenti degli Annali della Pubblica<br />

Istruzione».<br />

L’attenzione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per<br />

l’apprendimento della musica si è espressa attraverso molte altre iniziative. Ad<br />

esempio, la «Settimana nazionale della musica a <strong>scuola</strong>» dal 1999 promuove sul<br />

territorio, in stretta collaborazione con le istituzioni locali e le famiglie, eventi<br />

che danno visibilità agli studenti e permettono di conoscere le attività che gli<br />

istituti realizzano nel corso dell’anno. Un’altra importante iniziativa, la «Rassegna<br />

Nazionale di tutte le Scuole Medie a Indirizzo Musicale», è giunta ormai<br />

alla XXI edizione.<br />

Questo numero degli «Annali della Pubblica Istruzione» ha come premessa<br />

istituzionale il documento del Comitato Nazionale per l’Apprendimento Pratico<br />

della Musica Fare Musica Tutti del marzo 2009, le cui linee di indirizzo vogliono<br />

essere una guida alla diffusione della pratica e della cultura <strong>musicale</strong><br />

nelle scuole di ogni ordine e grado.<br />

Nelle pagine che seguono viene esaminato l’insegnamento <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> secondaria di I grado, con particolare attenzione alla distribuzione<br />

territoriale delle SMIM attraverso l’analisi dei dati relativi all’orga-<br />

di<br />

Massimo<br />

Zennaro<br />

Questo numero<br />

degli «Annali<br />

della Pubblica<br />

Istruzione»<br />

ha come<br />

premessa<br />

istituzionale<br />

il documento<br />

del Comitato<br />

Nazionale per<br />

l’Apprendimento<br />

Pratico<br />

della Musica<br />

Fare Musica<br />

Tutti<br />

del marzo 2009


PRESENTAZIONE<br />

VI • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

nico del 2008 e alla realizzazione dell’anagrafe delle scuole medie a indirizzo<br />

<strong>musicale</strong> nei singoli comuni.<br />

Viene inoltre proposta la descrizione commentata del percorso normativo che,<br />

iniziando dal D.M. dell’8 settembre 1975, ha inserito nell’ordinamento la sperimentazione<br />

<strong>musicale</strong> nelle scuole medie.<br />

L’appendice normativa, infine, raccoglie tutte le principali fonti legislative che<br />

disciplinano l’insegnamento <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> secondaria<br />

di I grado.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • VII<br />

INTRODUZIONE<br />

INTRODUZIONE<br />

La musica è un linguaggio. In questo linguaggio l’uomo vuole esprimere pensieri<br />

che non si lasciano convertire in concetti, bensì in pensieri musicali.<br />

Ogni persona vuole comunicare con i suoni qualcosa che non si può dire altrimenti.<br />

In questo senso la musica è un linguaggio.<br />

A. von Webern<br />

Parlare di musica e di pratica <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> implica soprattutto mettere<br />

al centro della ricerca metodi e didattica dell’insegnamento <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong>. Ma non si può prescindere, in vista dei costituendi Licei musicali, da<br />

un’attenta analisi della consistenza delle esperienze territoriali relative all’insegnamento<br />

<strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> dell’obbligo.<br />

Il lavoro, frutto di una ricerca approfondita sui dati dell’organico 2008 pubblicati<br />

sul Data Warehouse del MIUR, è nato proprio dalla necessità di censire<br />

le «Scuole Medie a Indirizzo Musicale» (le cosiddette SMIM) attraverso un’attenta<br />

ricognizione dei dati.<br />

Viene inoltre esposto e commentato il percorso normativo della sperimentazione<br />

<strong>musicale</strong>, dal Decreto Ministeriale 3 agosto 1979 fino ai recenti provvedimenti<br />

sulla riconduzione a ordinamento della sperimentazione.<br />

Degna di nota è la storia dei Conservatori italiani e della evoluzione normativa<br />

di riferimento, dai programmi di studio del 1930 sino alle recenti disposizioni<br />

(legge 508/99) e ai decreti del 2009. Completa il capitolo l’analisi statistica di<br />

alunni e cattedre degli ultimi 10 anni dei Conservatori e l’anagrafe dei Conservatori<br />

e Istituti Musicali Pareggiati.<br />

Le scuole parlano di musica: alcuni Dirigenti scolastici presentano i corsi musicali<br />

attivati, l’organizzazione didattica, i rapporti con il territorio, le esperienze<br />

di concerti e concorsi.<br />

Non è azzardato affermare, sulla base dei dati elaborati, che sono circa 60.000<br />

gli studenti iscritti ai corsi di <strong>strumento</strong>. Ma se si tiene conto dell’organico di<br />

fatto, cioè comprendendo anche le cattedre ancora non a regime, si rileva un<br />

crescente numero di alunni alle prese con uno <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>.<br />

Il Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica è stato costituito<br />

nel luglio 2006 con il compito di tracciare le nuove linee guida per la diffusione<br />

della pratica <strong>musicale</strong> nelle scuole italiane da parte di tutti gli studenti,<br />

in sintonia con quanto avviene nei sistemi educativi degli altri Paesi europei.<br />

Compiti principali del Comitato sono:<br />

di<br />

Antonio<br />

Lo Bello<br />

Parlare<br />

di musica<br />

e di pratica<br />

<strong>musicale</strong><br />

<strong>nella</strong> <strong>scuola</strong><br />

implica<br />

soprattutto<br />

mettere<br />

al centro<br />

della ricerca<br />

metodi<br />

e didattica<br />

dell’insegnamento<br />

<strong>dello</strong> <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong>


INTRODUZIONE<br />

VIII • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

• proporre politiche mirate ad una più significativa presenza, nelle scuole di<br />

ogni ordine e grado, di attività di fruizione e di produzione <strong>musicale</strong>, intendendo<br />

la musica componente fondamentale per la formazione e la crescita<br />

dei cittadini;<br />

• elaborare e promuovere concrete azioni da realizzarsi all’interno e all’esterno<br />

delle istituzioni scolastiche, ed in concerto con gli attori chiave presenti nei<br />

diversi contesti territoriali, a sostegno di tali politiche;<br />

• promuovere indagini e analisi sui diversi aspetti della cultura <strong>musicale</strong> e della<br />

sua presenza nelle istituzioni e <strong>nella</strong> società italiana anche allo scopo di raccogliere<br />

e valorizzare le migliori esperienze.<br />

E l’Istituzione non sta a guardare.<br />

La Settimana nazionale della musica, a partire dal 1999, vede il suo momento<br />

culminante <strong>nella</strong> data del 5 maggio di ogni anno con iniziative che coinvolgono<br />

le scuole di ogni ordine e grado e consentono loro un ragionato momento di visibilità<br />

delle esperienze realizzate. Quella prima esperienza e quelle condotte<br />

negli anni successivi hanno dimostrato l’esistenza di un elevatissimo grado di interesse<br />

da parte delle scuole ed un’ampia partecipazione degli studenti che hanno<br />

colto l’importanza del loro coinvolgimento da protagonisti nel processo educativo<br />

e la grande occasione di socializzazione derivante dalle attività musicali.<br />

La Settimana<br />

nazionale<br />

della musica,<br />

a partire<br />

dal 1999, vede<br />

il suo momento<br />

culminante<br />

<strong>nella</strong> data<br />

del 5 maggio<br />

di ogni anno<br />

con iniziative<br />

che<br />

coinvolgono<br />

le scuole<br />

di ogni ordine<br />

e grado


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 1<br />

FARE MUSICA TUTTI<br />

Linee di indirizzo per un piano<br />

pluriennale di interventi relativi<br />

alla diffusione della pratica <strong>musicale</strong><br />

nelle scuole di ogni ordine e grado<br />

(marzo 2009)<br />

La musica comprende l’insieme delle arti alle quali presiedono le Muse. Essa racchiude<br />

tutto quello che è necessario all’educazione <strong>dello</strong> spirito.<br />

Platone<br />

INTERVENTI<br />

del<br />

Comitato<br />

nazionale per<br />

l’apprendimento<br />

pratico<br />

della musica<br />

FARE MUSICA TUTTI<br />

In ogni essere umano è presente un naturale bisogno di musica, una musicalità<br />

interiore. Tutti, quando nascono, hanno capacità artistiche, soprattutto quella<br />

<strong>musicale</strong>. Già nel ventre materno gli esseri umani riconoscono la musica. E, a<br />

pochi mesi di età, sono in grado di distinguere ritmi e successioni di suoni.<br />

Tutti hanno il diritto di sviluppare questa propria creatività e di crescere insieme<br />

a essa. La <strong>scuola</strong> deve sostenerla ed educarla, deve rispondere a questo diritto<br />

e a questo bisogno che è coerente con i suoi traguardi formativi. L’esperienza<br />

<strong>musicale</strong> deve pertanto diventare un patrimonio culturale e umano condiviso<br />

da tutti, perché promuove l’integrazione di diverse componenti, quella logica,<br />

quella percettivo-motoria e quella affettivo-sociale.<br />

Fruire e fare musica occupano uno spazio considerevole <strong>nella</strong> vita di bambini,<br />

adolescenti e giovani, mentre il tempo e lo spazio della pratica <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong><br />

<strong>scuola</strong> risultano ancora carenti e marginali <strong>nella</strong> organizzazione degli apprendimenti.<br />

La pratica <strong>musicale</strong>, nei suoi processi di esplorazione, comprensione<br />

e apprendimento, deve invece appartenere a tutti i percorsi scolastici. Essa<br />

mette in moto una feconda interazione tra i due emisferi del cervello umano<br />

che migliora le capacità di apprendimento e facilita lo svolgimento di operazioni<br />

complesse della mente e del corpo.<br />

Praticare la musica richiede infatti impegno, continuità di esercizio, insomma<br />

sforzo e fatica. Ma il risultato di questo lavoro dà gioia, emozione, soddisfazione<br />

per la propria crescita.<br />

In questo cammino la guida non può essere generica. Occorre una guida<br />

esperta, un «Virgilio» che accompagni gli allievi nell’avventura <strong>musicale</strong>, fin<br />

La pratica<br />

<strong>musicale</strong> mette<br />

in moto una<br />

feconda<br />

interazione<br />

tra i due<br />

emisferi<br />

del cervello<br />

umano<br />

che migliora<br />

le capacità di<br />

apprendimento<br />

e facilita<br />

lo svolgimento<br />

di operazioni<br />

complesse<br />

della mente<br />

e del corpo


INTERVENTI<br />

«Fare musica»<br />

<strong>nella</strong> <strong>scuola</strong><br />

richiede<br />

nuove figure<br />

professionali<br />

alle elementari,<br />

richiede<br />

una curvatura<br />

di quelle<br />

che già<br />

operano<br />

<strong>nella</strong> <strong>scuola</strong><br />

<strong>media</strong> e <strong>nella</strong><br />

superiore<br />

2 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

dalla <strong>scuola</strong> elementare. Oltre al maestro, occorre un musicista: un musicistainsegnante<br />

che faccia riconoscere consapevolmente la direzione per entrare nell’universo<br />

dei suoni.<br />

«Fare musica» <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> richiede nuove figure professionali alle elementari,<br />

richiede una curvatura di quelle che già operano <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> e <strong>nella</strong> superiore<br />

dove – al di là <strong>dello</strong> specifico percorso dei Licei musicali – sia possibile<br />

per tutti, in tutti i tipi di <strong>scuola</strong>, proseguire la pratica <strong>musicale</strong> già esercitata nei<br />

gradi precedenti. Lo ha affermato anche una Raccomandazione del Parlamento<br />

e del Consiglio dell’Unione Europea (18.12.2006 – 2006/962/CE, punto 8)<br />

e molti Paesi dell’Unione già lo fanno da molto tempo.<br />

Si tratta – è evidente – di una prospettiva che non si può realizzare dall’oggi al<br />

domani. Tuttavia, si deve iniziare subito, sin da oggi, e far sì che il domani si<br />

realizzi già ora, giorno dopo giorno, con passi utili a vedere questo orizzonte<br />

sempre più vicino.<br />

È il curricolo il luogo privilegiato di svolgimento della pratica <strong>musicale</strong>. È già<br />

previsto in maniera esplicita nelle attuali Indicazioni curricolari. Lo prevede,<br />

nell’ambito della elaborazione di prodotti multi<strong>media</strong>li, anche il Regolamento<br />

per l’attuazione dell’Obbligo di istruzione per i primi due anni del secondo<br />

ciclo. Si converrà che dieci anni di pratica <strong>musicale</strong> non potranno non lasciare<br />

traccia, pur se in questo caso sono ancora da definire forme e percorsi, e quindi<br />

si profila l’obiettivo di proseguire anche fino alla fine delle superiori. La stessa<br />

attività <strong>musicale</strong> svolta facoltativamente nell’extracurricolo, dopo le ore di<br />

<strong>scuola</strong>, entra a far parte del patrimonio di saperi e va quindi riconosciuta e valutata<br />

per ogni alunno agli effetti scolastici.<br />

Il Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica, ritiene che per<br />

la realizzazione di questi valori e di queste prospettive sia necessario introdurre<br />

un’assoluta novità <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> italiana. Una novità capace anche di contribuire<br />

alla qualificazione della cultura <strong>musicale</strong> del Paese: un Piano Musica per tutti<br />

gli studenti come realizzazione di un vero e proprio diritto del cittadino in formazione.<br />

Un Piano teso a introdurre in concreto, efficacemente, la pratica <strong>musicale</strong><br />

come dato curricolare, per tutti gli studenti, e quindi come attività<br />

formativa che assicuri che la musica divenga parte integrante della cultura di<br />

base di ciascuno.<br />

La misura più rilevante del Piano, per essere efficace, sarà l’introduzione dell’insegnante<br />

di musica <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong>, non in forma eccezionale, ma nel novero dei<br />

docenti delle discipline di base. Lo scopo è l’applicazione operativa del curricolo,<br />

col positivo risultato di arricchire così l’articolazione professionale del corpo docente<br />

italiano con una nuova figura e un nuovo profilo, presente ora in misura<br />

quantitativamente troppo limitata e assegnata a un ambito circoscritto.<br />

Il Piano prevede che si proceda con gradualità, secondo un percorso progressivo,<br />

scandito in tappe successive, utilizzando tutte le potenzialità ed esperienze<br />

già in atto e le professionalità presenti sia <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> che nei vari contesti mu-


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 3<br />

sicali esistenti nel territorio. Il Piano, pertanto, prefigura una sua razionale gestione<br />

organizzativa, che articola obiettivi e strumenti attuativi finalizzati al risultato<br />

e alla sua verifica. Questo riguarda sia i diversi mezzi normativi prescelti<br />

che l’assetto strutturale da predisporre al fine di sollecitare sinergie nazionali e<br />

regionali-locali, nell’ambito del sistema formativo come sul territorio. Gli obiettivi<br />

sono formulati in progress, in sequenze calibrate e compatibili, accompagnate<br />

dal costante monitoraggio, dalle successive verifiche e valutazioni, da<br />

articolate imputazioni di competenza e responsabilità, da previsioni e dotazioni<br />

finanziarie pubbliche e private necessarie e realisticamente determinate.<br />

A questo scopo il Comitato ha contribuito in questi anni a realizzare una serie<br />

di iniziative didattiche, scientifiche e culturali volte all’approfondimento delle<br />

questioni legate allo sviluppo del curricolo. Ha inoltre costruito sinergie con le<br />

Associazioni musicali e gli Enti lirici, con le Università e i Conservatori, con i<br />

docenti musicisti e i loro organismi rappresentativi, anche in una dimensione<br />

internazionale. Ha – infine – puntato a diffondere tra tutti i docenti teorie<br />

scientifiche e prospettive pedagogiche capaci di attestare l’importanza della<br />

pratica e della cultura <strong>musicale</strong> per lo sviluppo dell’intelligenza e per una maturazione<br />

complessiva della persona.<br />

Fare musica tutti a <strong>scuola</strong> è oggi possibile. Si è iniziato a crearne le premesse<br />

negli ordinamenti scolastici, <strong>nella</strong> ricerca pedagogica e scientifica. Fare musica<br />

tutti, ascoltarla e analizzarla è quindi oggi necessario. La <strong>scuola</strong> ha il compito<br />

di insegnare a leggere, a scrivere, a far di conto e a «far di canto».<br />

CONTENUTI E OPERATIVITÀ DEL FARE MUSICA A SCUOLA<br />

La <strong>scuola</strong> autonoma progetterà le diverse fasi della diffusione e del potenziamento<br />

del fare musica per tutti gli studenti.<br />

L’obiettivo primario da raggiungere nello sviluppo della pratica e della cultura<br />

<strong>musicale</strong>, tanto strumentale che corale, è quello di fornire agli alunni una sempre<br />

maggiore capacità di lettura attiva e critica del reale, di offrire loro una ulteriore<br />

possibilità di conoscenza ed espressione di sé, razionale ed emotiva, di<br />

metterli in relazione fattiva e consapevole con altri soggetti. Ciò si rivela tanto<br />

più necessario in quanto chi frequenta oggi la <strong>scuola</strong> cresce in un mondo fortemente<br />

influenzato dalla presenza della musica come veicolo di comunicazione,<br />

ma spesso, non avendo gli strumenti adatti per la codifica, ne subisce sia<br />

il linguaggio sia il messaggio.<br />

La produzione <strong>musicale</strong>, per lo studente:<br />

• comporta processi di organizzazione e formalizzazione della gestualità o della<br />

vocalità in rapporto agli usi <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> o della voce e concorre allo sviluppo<br />

delle abilità sensomotorie;<br />

INTERVENTI<br />

L’obiettivo<br />

primario<br />

da raggiungere<br />

nello sviluppo<br />

della pratica<br />

e della cultura<br />

<strong>musicale</strong><br />

è quello<br />

di fornire<br />

agli alunni<br />

una sempre<br />

maggiore<br />

capacità<br />

di lettura attiva<br />

e critica<br />

del reale,<br />

di offrire loro<br />

una ulteriore<br />

possibilità<br />

di conoscenza<br />

ed espressione<br />

di sé


INTERVENTI<br />

4 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

• consente di accedere direttamente all’universo di simboli, significati e categorie<br />

che fondano il linguaggio <strong>musicale</strong> e che i repertori strumentali e corali<br />

portano con sé;<br />

• pone le basi per lo sviluppo di capacità di valutazione critico-estetiche e musicologiche<br />

su fatti, opere, eventi, repertori sia storici che contemporanei, favorendo<br />

l’ascolto consapevole;<br />

• permette autonome elaborazioni del materiale sonoro (improvvisazione<br />

composizione), sviluppando la dimensione creativa, anche <strong>media</strong>nte attività<br />

grafiche e gestuali.<br />

Fare musica strumentale o corale favorisce la consapevolezza che essa è rivolta<br />

a un pubblico, ha una dimensione pubblica, e fornisce così un efficace contributo<br />

al senso di appartenenza sociale. In questo senso, la «rappresentazione»,<br />

l’evento <strong>musicale</strong>, è occasione per ogni <strong>scuola</strong> di mostrare la propria capacità<br />

di relazione con lo sviluppo culturale e sociale del contesto in cui si colloca.<br />

Le esperienze degli ultimi anni registrano che la fornitura di risorse e attrezzature<br />

musicali e le relazioni con gli enti culturali sono riuscite ad attivare iniziative<br />

e progetti in molti ambiti:<br />

Fare musica<br />

strumentale<br />

o corale<br />

favorisce la<br />

consapevolezza<br />

che essa<br />

è rivolta<br />

a un pubblico,<br />

ha una<br />

dimensione<br />

pubblica,<br />

e fornisce così<br />

un efficace<br />

contributo<br />

al senso<br />

di appartenenza<br />

sociale<br />

• costituzione di formazioni corali o strumentali (di classe, di <strong>scuola</strong> o di più<br />

scuole) impegnate <strong>nella</strong> lettura/rilettura/rielaborazione di repertori musicali<br />

assunti da diverse tradizioni scritte e orali;<br />

• adattamento, invenzione, rielaborazione di produzioni di teatro e cinema<br />

<strong>musicale</strong>;<br />

• composizione di nuove produzioni musicali e multi<strong>media</strong>li, con l’utilizzo<br />

anche di strumenti informatici e nuove tecnologie;<br />

• organizzazione di rassegne, concerti, incontri con musicisti professionisti,<br />

anche attraverso scambi internazionali;<br />

• altre iniziative, espressione dei bisogni e delle risorse del contesto che le promuove.<br />

È importante istituire a livello provinciale, regionale e nazionale occasioni di<br />

socializzazione e di valorizzazione di queste esperienze perché esse alimentano<br />

e fertilizzano la cultura del territorio in cui si radicano. È anche importante<br />

coinvolgere in questo processo istituzioni non scolastiche e realtà produttive e<br />

imprenditoriali locali.<br />

L’apprendimento pratico della musica, inoltre, favorisce un più ampio intreccio<br />

con alcuni importanti temi che investono la <strong>scuola</strong> italiana come lo sviluppo dell’intercultura,<br />

dell’integrazione, della lotta alla dispersione scolastica e così via.


FIGURE PROFESSIONALI<br />

L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 5<br />

Insegnanti musicisti e progettazione dell’offerta formativa<br />

INTERVENTI<br />

L’apprendimento pratico della musica deve avvalersi di insegnanti musicisti e deve<br />

prevedere spazi in cui risalti la relazione diretta allievo-docente. Per questo, risulta<br />

indispensabile definire, nell’ambito dell’organico di ogni istituzione scolastica,<br />

la tipologia e le competenze di figure professionali che garantiscano la realizzazione<br />

dell’apprendimento pratico della musica e la sua elevazione culturale.<br />

La progettazione dell’offerta formativa deve essere strutturata in modo da prevedere<br />

momenti di apprendimento personalizzato (per singoli allievi o per piccolissimi<br />

gruppi) e altri relativi ad attività collettive.<br />

Nell’ambito di tale processo si dovrà tener presente:<br />

• l’esigenza, <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> dell’infanzia e <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> primaria, di praticare quelle<br />

didattiche musicali integrate e collettive che implicano l’uso, in molteplici funzioni<br />

e modalità espressive, del corpo, della voce, degli strumentari didattici;<br />

• la necessità di sviluppo della pratica corale, della pratica in gruppi strumentali,<br />

di teatro <strong>musicale</strong> e della pratica coreutica;<br />

• la possibilità di inserimento dell’insegnamento individuale e/o per piccoli<br />

gruppi di uno <strong>strumento</strong>, unitamente alla scelta di quali tipologie strumentali<br />

possano realmente attivarsi sulla base dell’età degli allievi;<br />

• la necessità dell’elevamento culturale <strong>musicale</strong> complessivo.<br />

Con gradualità si dovrà garantire che una offerta formativa così strutturata si<br />

sviluppi in tutti i gradi e gli ordini di <strong>scuola</strong> e possa così valorizzare le risorse<br />

umane e le competenze già presenti nelle scuole.<br />

È necessario:<br />

per la <strong>scuola</strong> dell’infanzia:<br />

a) potenziare la formazione <strong>musicale</strong> iniziale e in servizio degli insegnanti;<br />

b) valorizzare la presenza di quegli insegnanti già in servizio che abbiano competenze<br />

certificabili <strong>nella</strong> didattica <strong>musicale</strong> e, in questo caso, prevederne<br />

anche un utilizzo su più sezioni in forme flessibili di organizzazione e distribuzione<br />

del monteore, compatibilmente con le esigenze didattiche generali<br />

e nel rispetto del contratto di lavoro;<br />

per la <strong>scuola</strong> primaria:<br />

a) potenziare la formazione <strong>musicale</strong> iniziale e in servizio degli insegnanti;<br />

b) affidare le specifiche attività musicali previste dalle Indicazioni per il curricolo<br />

a docenti musicisti in possesso di titoli di studio <strong>musicale</strong> e/o di ade-<br />

La<br />

progettazione<br />

dell’offerta<br />

formativa<br />

deve essere<br />

strutturata<br />

in modo<br />

da prevedere<br />

momenti di<br />

apprendimento<br />

personalizzato<br />

(per singoli<br />

allievi<br />

o per<br />

piccolissimi<br />

gruppi)<br />

e altri relativi<br />

ad attività<br />

collettive


ÈINTERVENTI<br />

indispensabile<br />

garantire<br />

la qualità<br />

specifica <strong>dello</strong><br />

insegnamento<br />

strumentale<br />

nelle scuole<br />

a indirizzo<br />

<strong>musicale</strong><br />

per poter<br />

organizzare<br />

la continuità<br />

rispetto<br />

ai requisiti<br />

d’ammissione<br />

dei futuri licei<br />

musicali e,<br />

in prospettiva,<br />

degli Istituti<br />

di Alta<br />

Formazione<br />

Musicale<br />

6 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

guate competenze opportunamente certificate, fermo restando il fatto che è<br />

compito anche di tutti gli altri insegnanti della <strong>scuola</strong> primaria curare la formazione<br />

<strong>musicale</strong> di base.<br />

Si può prevedere il ricorso a:<br />

a) risorse interne all’organico d’istituto, con modulazioni d’orario basate sull’utilizzo<br />

su più classi dell’insegnante con competenze musicali specifiche<br />

(inclusi, negli Istituti Comprensivi, gli insegnanti di musica o di <strong>strumento</strong><br />

della secondaria di I grado);<br />

b) risorse esterne all’organico d’istituto, attraverso accordi di rete con scuole<br />

secondarie di I grado, per l’utilizzo di docenti di <strong>strumento</strong> (classe di concorso<br />

A077) e/o di musica (classe di concorso A032);<br />

c) risorse esterne all’organico d’istituto, ovvero musicisti con formazione didattica<br />

specifica provenienti da enti e associazioni qualificati con cui sia stata stipulata<br />

apposita convenzione.<br />

È dunque necessario sia per la <strong>scuola</strong> dell’infanzia, sia per la primaria:<br />

• definire l’insieme di titoli/competenze che occorrono ai docenti per l’insegnamento<br />

pratico della musica;<br />

• rilevare, attraverso l’inserimento nel fascicolo elettronico personale del Sistema<br />

informativo del Ministero, quali e quanti docenti hanno questi<br />

titoli/competenze e individuare quelli che sono interessati a svolgere l’insegnamento<br />

pratico della musica.<br />

Per la <strong>scuola</strong> secondaria di I grado:<br />

a) incentivare la pratica corale e strumentale, anche garantendo, da parte delle<br />

Istituzioni e degli organismi regionali competenti, una maggiore e più omogenea<br />

diffusione sul territorio dei corsi a indirizzo <strong>musicale</strong>;<br />

b) provvedere a un aggiornamento del D.M. 201/1999 e all’ampliamento della<br />

gamma degli strumenti effettivamente insegnati, anche in vista dell’attivazione<br />

dei Licei musicali.<br />

Nella prospettiva della ottimizzazione delle risorse umane, i docenti di ruolo con<br />

abilitazione A032 (docenti di musica) potranno essere utilizzati sulla classe di<br />

concorso A077 (docenti di <strong>strumento</strong>) solo se in possesso della specifica abilitazione,<br />

e viceversa. È infatti indispensabile garantire la qualità specifica dell’insegnamento<br />

strumentale nelle scuole a indirizzo <strong>musicale</strong> per poter organizzare la<br />

continuità rispetto ai requisiti d’ammissione dei futuri Licei musicali e, in prospettiva,<br />

degli Istituti di Alta Formazione Musicale.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 7<br />

Per la <strong>scuola</strong> secondaria di II grado:<br />

a) prevedere un’unica classe di concorso (e quindi un unico percorso formativo)<br />

per gli insegnamenti musicali della <strong>scuola</strong> secondaria di I e di II grado (attuali<br />

A031+A032) e un’altra per gli insegnamenti strumentali specifici delle<br />

scuole secondarie di primo grado a indirizzo <strong>musicale</strong> e degli istituendi licei<br />

musicali (attuale A077);<br />

b) considerando che molti istituti di istruzione secondaria superiore hanno avviato<br />

in questi anni corsi a indirizzo <strong>musicale</strong>, talvolta anche in convenzione<br />

con Conservatori o Istituti Musicali Pareggiati presenti sul territorio, è opportuno<br />

incoraggiare queste iniziative <strong>nella</strong> prospettiva della possibile attivazione<br />

di corsi facoltativi a indirizzo <strong>musicale</strong> in tutte le tipologie di scuole<br />

secondarie di II grado, affidando comunque l’insegnamento a personale inserito<br />

in apposite graduatorie;<br />

c) sostenere e moltiplicare, nell’ambito del Programma «Scuole aperte», i laboratori<br />

musicali sia nei Licei che negli Istituti Tecnici e in quelli Professionali,<br />

considerata la significatività delle tante esperienze pluriennali disseminate sul<br />

territorio nazionale.<br />

INTERVENTI<br />

Lo sviluppo professionale di tutto il personale<br />

In relazione al panorama delle professionalità dei docenti in gioco, è quindi<br />

necessario un sistema di formazione continua che accompagni il lavoro quotidiano,<br />

assecondi le iniziative e sostenga il percorso operativo di tutte le figure<br />

professionali interessate: referenti regionali e provinciali, docenti, dirigenti,<br />

personale amministrativo, tecnico e ausiliario.<br />

I referenti<br />

I referenti regionali e provinciali rappresentano uno snodo importante di questo<br />

percorso <strong>nella</strong> loro molteplice veste di interlocutori del livello nazionale, di<br />

coordinatori dell’azione territoriale e di riferimento per le istituzioni scolastiche.<br />

Il coinvolgimento di queste figure nel processo di formazione, oltre a rappresentare<br />

una opportuna fonte di motivazione personale, offre un valido<br />

contributo al coordinamento per l’attuazione del Piano. La loro formazione<br />

dovrebbe riguardare: il ruolo ed il lavoro del referente, gli strumenti di governo<br />

dei processi, la gestione della formazione.<br />

È necessario<br />

un sistema<br />

di formazione<br />

continua che<br />

accompagni<br />

il lavoro<br />

quotidiano,<br />

assecondi<br />

le iniziative<br />

e sostenga<br />

il percorso<br />

operativo<br />

di tutte<br />

le figure<br />

professionali<br />

interessate


INTERVENTI<br />

È necessario<br />

un momento<br />

specifico<br />

di formazione<br />

che accompagni<br />

il Dirigente<br />

nel suo ruolo di<br />

coordinamento<br />

e di leadership,<br />

lo sostenga<br />

con specifici<br />

strumenti<br />

informativi<br />

e di consulenza<br />

e lo metta<br />

in grado<br />

di interagire<br />

con reti di scuole<br />

e banche dati<br />

per il confronto<br />

con la<br />

letteratura<br />

educativa<br />

sull’argomento<br />

e le migliori<br />

pratiche<br />

8 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

I docenti<br />

I docenti coinvolti nelle attività musicali dei vari ambiti scolastici hanno diversi<br />

titoli di studio, competenze e professionalità. L’investimento professionale del<br />

docente <strong>nella</strong> didattica della pratica <strong>musicale</strong> deve quindi prevedere un reticolo<br />

di percorsi diversi tra loro, che tengano conto, in vista di possibili punti di arrivo,<br />

anche di diversi punti di partenza. Rispetto a tutti questi ambiti di competenza<br />

didattico-<strong>musicale</strong>, è fondamentale prevedere l’attivazione di percorsi<br />

di sviluppo professionale, nell’ambito dei corsi di primo e secondo livello<br />

(anche sotto forma di appositi master), presso le Istituzioni dell’Alta Formazione<br />

Musicale e le Università.<br />

Si parte, infatti, da competenze e professionalità relative ad ambiti molto diversi;<br />

basterà citarne alcuni per comprendere la complessità del quadro: la coralità,<br />

il teatro <strong>musicale</strong>, l’uso di strumenti in attività individuali o d’ensemble,<br />

la danza, l’organizzazione di percorsi di ascolto <strong>musicale</strong> attivo in progetti transdisciplinari,<br />

l’informatica <strong>musicale</strong> e l’uso di programmi di wave editing e<br />

sound recording, la composizione <strong>musicale</strong> di base, l’educazione dell’orecchio e<br />

lo sviluppo di capacità di lettura e scrittura <strong>musicale</strong>.<br />

Va inoltre prestata particolare attenzione alle figure di sistema le cui professionalità<br />

abbiano già avuto modo di esplicarsi in diversi progetti educativo-formativi<br />

in ambito <strong>musicale</strong> (coordinatori di laboratorio o altro) o <strong>nella</strong> formazione<br />

iniziale degli insegnanti (supervisori al tirocinio e tutores). Queste figure dovranno<br />

essere valorizzate, capitalizzando le competenze già acquisite nell’ottica<br />

di una loro messa in rete interna alla comunità scolastica.<br />

I Dirigenti scolastici<br />

La qualificazione dei progetti musicali nell’offerta formativa delle singole scuole<br />

dipende dalla piena attuazione dell’autonomia e si manifesta attraverso una capacità<br />

progettuale che, <strong>nella</strong> maggior parte dei casi, è sostenuta dalla volontà<br />

del Dirigente scolastico di confrontarsi non passivamente con il quadro normativo<br />

di riferimento.<br />

Per questo è necessario un momento specifico di formazione che accompagni<br />

il Dirigente nel suo ruolo di coordinamento e di leadership, lo sostenga con<br />

specifici strumenti informativi e di consulenza e lo metta in grado di interagire<br />

con reti di scuole e banche dati per il confronto con la letteratura educativa sull’argomento<br />

e le migliori pratiche.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 9<br />

Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario<br />

La realizzazione di ogni progetto si fonda sull’opera delle persone che fanno vivere<br />

la <strong>scuola</strong>. Se la pratica <strong>musicale</strong> richiama l’attenzione sulla qualità e particolarità<br />

degli ambienti scolastici, allo stesso modo ha bisogno che queste<br />

persone (gli addetti alla gestione amministrativa e tecnica della <strong>scuola</strong>, così<br />

come gli stessi collaboratori scolastici) siano messe in condizione di offrire il<br />

proprio impegno lavorativo in modo da favorire i processi qui disegnati.<br />

INTERVENTI<br />

ORGANIZZAZIONE E STRUTTURE OPERATIVE<br />

A livello delle scuole<br />

La pratica <strong>musicale</strong> nelle scuole deve raccordarsi con le iniziative, le proposte,<br />

le occasioni formative previste dal Piano dell’offerta formativa delle singole<br />

istituzioni scolastiche. Le scuole, singolarmente e/o in rete, possono formare<br />

perciò una specifica Commissione musica, con un docente referente e/o funzione<br />

strumentale per la musica, con il compito di coordinare le iniziative e di<br />

utilizzare al meglio le risorse umane e materiali.<br />

Le scuole, per potersi avvalere di competenze esterne (professionisti della musica<br />

e della didattica <strong>musicale</strong>), potranno collaborare con Conservatori di Musica, gli<br />

Istituti musicali paritari, le Università (valorizzando, in questo caso, anche i tirocinanti<br />

dei percorsi formativi abilitanti) e con quelle Associazioni musicali presenti<br />

sul territorio che già da tempo danno il loro contributo di professionalità<br />

alle istituzioni scolastiche. Attenzione specifica dovrà essere posta anche alle Associazioni<br />

accreditate presso il MIUR per la formazione del personale scolastico.<br />

Pensare alla diffusione capillare della pratica <strong>musicale</strong> significa ipotizzare la presenza<br />

della musica in ogni ambiente scolastico. È quindi essenziale che <strong>nella</strong> progettazione<br />

e/o <strong>nella</strong> ristrutturazione o adeguamento degli edifici scolastici si prevedano<br />

spazi acusticamente adeguati alla diffusione e alla produzione <strong>musicale</strong>.<br />

Dovrà essere prestata inoltre una particolare attenzione all’attrezzatura <strong>musicale</strong><br />

degli ambienti nei quali la dotazione di strumenti musicali e di moderne attrezzature<br />

tecnologiche assumerà maggiore significato, dalla singola classe ai laboratori<br />

scolastici e di rete.<br />

Per un corretto orientamento delle attività delle istituzioni scolastiche e per garantire<br />

la massima efficacia possibile degli interventi, nel rispetto delle capacità<br />

progettuali di ogni <strong>scuola</strong>, il MIUR produrrà specifiche linee-guida relative all’individuazione,<br />

alla gestione e all’allestimento degli spazi laboratoriali, anche<br />

sulla scorta delle ricerche valutative sui laboratori musicali scolastici realizzate<br />

dall’Invalsi nel 2003 e nel 2005 (Progetti Valmuss 1 e Valmuss 2) e della Indagine<br />

conoscitiva nazionale sulla presenza della musica <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> italiana.<br />

È essenziale<br />

che <strong>nella</strong><br />

progettazione<br />

e/o <strong>nella</strong><br />

ristrutturazione<br />

o adeguamento<br />

degli edifici<br />

scolastici<br />

si prevedano<br />

spazi<br />

acusticamente<br />

adeguati<br />

alla diffusione<br />

e alla<br />

produzione<br />

<strong>musicale</strong>


INTERVENTI<br />

Un Gruppo<br />

Nazionale<br />

di Progetto<br />

curerà la<br />

collaborazione<br />

con i referenti<br />

regionali e con<br />

le eventuali<br />

strutture di<br />

coordinamento<br />

dei Laboratori<br />

Musicali<br />

di Rete e avrà<br />

il compito<br />

di coordinare<br />

le attività di<br />

monitoraggio<br />

quantitativo<br />

e qualitativo<br />

10 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

A livello regionale<br />

Alcune esperienze in atto in varie regioni italiane evidenziano l’opportunità<br />

e l’efficacia di un Progetto musica regionale che metta in interazione, ciascuno<br />

per i propri ambiti di competenza, la Regione, l’Ufficio scolastico regionale<br />

e l’ANSAS. È infatti necessario che a livello regionale si sviluppi un<br />

coordinamento per utilizzare al meglio le risorse umane e materiali da dedicare<br />

alla diffusione, al potenziamento e alla valorizzazione delle diverse occasioni<br />

formative in ambito <strong>musicale</strong>. È questo, infatti, il livello più adatto<br />

per rilevare e valorizzare le esperienze maturate e per curare la capillare diffusione<br />

delle iniziative. La attuale frequente disarticolazione degli interventi<br />

dovrà essere sostituita da un’azione coerente capace di garantire, nell’ambito<br />

del governo territoriale del processo, la corretta condivisione e circolarità<br />

delle informazioni e la consulenza necessaria alle scuole per superare i problemi<br />

di natura logistica.<br />

Il sistema di rete da costruire a livello regionale deve tener conto:<br />

• della complessità del territorio, che richiede la presenza di un referente presso<br />

gli Uffici scolastici regionali, referente al quale possono far capo anche ulteriori<br />

referenti territoriali, provinciali e/o di zona, secondo una modalità di<br />

organizzazione attualmente già sperimentata e certamente efficace;<br />

• dei processi amministrativi e dell’organizzazione territoriale delle risorse<br />

umane ed economiche, nonché della cura dei rapporti interistituzionali<br />

con gli Enti (in primo luogo l’ente Regione) e le Associazioni pubbliche<br />

e private;<br />

• della particolarità dei contenuti progettuali, che devono garantire la massima<br />

coerenza tra le Indicazioni per il curricolo di livello nazionale e i bisogni<br />

e le esigenze locali;<br />

• della necessità di avvalersi di piattaforme di lavoro collaborativo <strong>media</strong>nte<br />

le quali rendere più facili e permanenti i contatti tra coloro che svolgono<br />

esperienze di pratica <strong>musicale</strong> nelle varie scuole.<br />

A livello nazionale<br />

Per sostenere la realizzazione del Piano nelle sue diverse fasi è necessario che il<br />

Dipartimento per l’Istruzione costituisca, in interazione con le competenti Direzioni<br />

Generali e facendo riferimento anche alle competenze presenti nel Comitato<br />

nazionale per l’apprendimento pratico della musica, un Gruppo<br />

Nazionale di Progetto. Esso curerà la collaborazione con i referenti regionali e<br />

con le eventuali strutture di coordinamento dei Laboratori Musicali di Rete e<br />

avrà il compito di coordinare le attività di monitoraggio quantitativo e quali-


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 11<br />

tativo destinate a rilevare con continuità dati utili al governo dei processi e alla<br />

valutazione dei risultati.<br />

INTERVENTI<br />

RISORSE FINANZIARIE<br />

Come si è detto, la rilevante novità di fare musica tutti comporta gradualità<br />

<strong>nella</strong> attuazione del piano pluriennale e un suo sviluppo processuale. Il Piano<br />

dovrà quindi partire, per intanto, dal patrimonio di esperienze e competenze<br />

già esistente <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> e <strong>nella</strong> società italiana.<br />

Nei punti precedenti si è fatto sempre riferimento a risorse umane già presenti<br />

negli organici di istituto o a risorse esterne da retribuire con i fondi già a<br />

disposizione del sistema e delle scuole, anche <strong>media</strong>nte il Programma «Scuole<br />

aperte» e con fondi provenienti da altre fonti pubbliche e private.<br />

In particolare per le attività di investimento professionale sul corpo docente,<br />

dovrà darsi opportuno rilievo – <strong>nella</strong> definizione delle priorità dei piani nazionali<br />

di formazione – a quelle della pratica <strong>musicale</strong>.<br />

Il Piano pluriennale costituisce il riferimento certo per il progressivo raggiungimento<br />

di obiettivi sicuramente praticabili. È del tutto evidente che sia la gradualità<br />

della realizzazione sia la qualità dei risultati dovranno trarre giovamento<br />

da nuove risorse, quando si renderanno disponibili o si vorranno allocare in<br />

esso. Queste nuove risorse – che in questa sede si auspicano caldamente – possono<br />

derivare sia da finanziamenti generali e specifici nazionali, sia da contributi<br />

erogati da soggetti pubblici e privati del territorio. Esse saranno destinate<br />

allo sviluppo professionale dei docenti e di tutto il personale e all’adeguamento<br />

dell’organico alle nuove esigenze didattiche, in particolare, al potenziamento:<br />

• dell’insegnamento personalizzato;<br />

• delle attività di musica d’insieme;<br />

• delle risorse strumentali e ambientali.<br />

Particolare attenzione dovrà essere dedicata alle opportunità offerte dai finanziamenti<br />

europei, sia generali che nell’ambito dei Fondi strutturali. Appare evidente<br />

comunque che la partenza del Piano pluriennale non è in sé vincolata da<br />

un im<strong>media</strong>to e particolare costo di attuazione in termini strutturali di organici.<br />

Esso è infatti realizzabile, in questa fase, anche senza aggiunta di nuove<br />

specifiche risorse.<br />

Ciò che si rende indispensabile è che si parta, si proceda, si imbocchi una strada<br />

nuova, concreta e operativa: fare musica tutti.<br />

Il Piano<br />

pluriennale<br />

costituisce<br />

il riferimento<br />

certo per<br />

il progressivo<br />

raggiungimento<br />

di obiettivi<br />

sicuramente<br />

praticabili


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 13<br />

LA MUSICA AL PLURALE<br />

INTERVENTI<br />

Noi diciamo musica. Ma nel dirlo intendiamo cento cose diverse. Sussumiamo<br />

in una sola parola tutte le accezioni possibili e pensabili di ‘musica’. Questa<br />

parola, che allude ad un fenomeno infinitamente vario, ha un destino singolare:<br />

non conosce il plurale, o lo tollera a contraggenio. Posso dire ‘le musiche’<br />

solo se aggiungo un complemento di specificazione: musiche da ballo, musiques<br />

d’Afrique, different musics for different purposes. In qualche lingua il plurale di<br />

‘musica’ addirittura non esiste: in tedesco, die Musik non dà luogo a un improbabile<br />

*die Musiken. Eppure in questo lemma indeclinabile riassumiamo un<br />

universo irriducibilmente plurale, con questo concetto globale designiamo<br />

tante entità locali incommensurabili. Si tratta di una stranezza lessicale che ci<br />

porta talvolta ad appiattire inconsapevolmente le differenze, ci spinge a credere<br />

che tutta la musica è musica, punto e basta. Mentre invece non è così.<br />

La pluralità della musica si manifesta in almeno due modi a tutti evidenti:<br />

come pluralità di generi, come pluralità di funzioni. I generi. Il melodramma,<br />

il jazz, il canto gregoriano, la tarantella, la sinfonia, Sanremo, il soul, il quartetto<br />

d’archi, il rock, il madrigale, il flamenco, il Lied e così via: sono altrettanti<br />

insiemi disparati per forme, stili, tecniche, modi d’esecuzione, contenuti<br />

ideali, significati culturali, àmbiti sociali; si rivolgono ad ascoltatori diversi, o<br />

postulano in uno stesso ascoltatore modalità d’ascolto differenti, atteggiamenti<br />

recettivi specifici. Le funzioni. La musica, nell’idea corrente, ha precipue<br />

finalità estetiche: diciamo che la musica diletta, educa alla bellezza, coltiva<br />

il gusto, trasmette sensazioni e suscita emozioni, dà forma sonora ad un<br />

mondo simbolico, organizza in una durata temporale e in uno spazio acustico<br />

immagini incorporee in movimento. Ma la finalità estetica non esaurisce le<br />

funzioni della musica, tutt’altro.<br />

Ce lo insegna già la storia della musica: la funzione estetica non è sempre stata<br />

in prima fila; anzi, il pieno sviluppo di questa potenzialità è piuttosto recente,<br />

nell’arco storico della musica europea: diciamo che si manifesta soprattutto a<br />

partire dal Settecento. Nell’antichità classica il canto s’identifica con la poesia,<br />

il suono col ballo. Nel Medioevo la musica è innanzitutto speculazione,<br />

dottrina, disciplina razionale, equiparata alla geometria, all’aritmetica, all’astronomia;<br />

è anche ornamento retorico della parola di Dio in chiesa, della lirica<br />

amorosa a corte. In età moderna, accanto alla sua crescente vocazione<br />

estetica, la musica mantiene preminenti funzioni extraartistiche: addobba sonoramente<br />

le celebrazioni (musica sacra), scandisce le cerimonie (musica militare),<br />

sonorizza i riti sociali (musica da ballo), fornisce un passatempo<br />

solitario o collettivo (musica d’intrattenimento), manifesta l’identità comuni-<br />

di<br />

Lorenzo<br />

Bianconi<br />

La musica,<br />

nell’idea<br />

corrente,<br />

ha precipue<br />

finalità<br />

estetiche:<br />

diciamo<br />

che la musica<br />

diletta, educa<br />

alla bellezza,<br />

coltiva il gusto,<br />

trasmette<br />

sensazioni<br />

e suscita<br />

emozioni,<br />

dà forma<br />

sonora<br />

ad un mondo<br />

simbolico


INTERVENTI<br />

All’ascolto<br />

attivo<br />

e partecipe<br />

di una fuga<br />

di Bach<br />

o di una ballata<br />

di Chopin<br />

in sala<br />

da concerto<br />

subentra<br />

sempre<br />

più spesso<br />

l’ascolto<br />

passivo<br />

e distratto<br />

nel panorama<br />

<strong>musicale</strong><br />

che sonorizza<br />

senza sosta<br />

lo sfondo<br />

della nostra<br />

vita<br />

14 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

taria (musica popolare). Nell’età contemporanea, <strong>nella</strong> società di massa, i<br />

mezzi di comunicazione – grazie alla riproduzione elettrica ed elettronica del<br />

suono – hanno centuplicato le funzioni extraestetiche della musica: questo è<br />

avvenuto soprattutto in senso psicagogico, ossia al fine di pilotare i sentimenti<br />

e i comportamenti dell’individuo. Il cinema, la radio, la TV, il videoclip non<br />

possono fare a meno dell’assidua, abbondante somministrazione di effetti musicali<br />

astutamente congegnati.<br />

La crisi della funzione estetica è già in atto. Più precisamente, vediamo intensificarsi<br />

un processo che tende a dissolvere l’‘esteticità concentrata’ a vantaggio<br />

dell’‘esteticità diffusa’ (la distinzione è di Antonio Serravezza):<br />

all’ascolto attivo e partecipe di una fuga di Bach o di una ballata di Chopin<br />

in sala da concerto subentra sempre più spesso l’ascolto passivo e distratto<br />

nel panorama <strong>musicale</strong> che sonorizza senza sosta lo sfondo della nostra vita,<br />

nelle sale d’aspetto, nelle stazioni, nei bar, nei ristoranti, nei supermercati,<br />

nelle piazze, alla TV.<br />

Intendiamoci. Nessuna musica è totalmente priva di una dimensione estetica;<br />

ogni musica comporta un sia pur modesto investimento d’ingegno artistico,<br />

che può venir apprezzato in quanto tale, a prescindere dalle funzioni: nondimeno<br />

in certi generi la funzionalità rispetto ad uno scopo extraartistico è di<br />

gran lunga più importante e meritevole d’essere analizzata e conosciuta che<br />

non la componente estetica. Per altro verso, nessuna musica esaurisce il proprio<br />

senso e la propria esistenza <strong>nella</strong> funzione estetica; anche l’Arte della fuga si rivolge<br />

a soggetti storicamente definiti, viene consumata in contesti sociali determinati,<br />

entro rapporti di produzione che condividono la precarietà tipica<br />

della condizione umana. Le definizioni ‘musica d’arte’ e ‘musica di consumo’<br />

sono grossolane, indicano una prevalenza relativa e tendenziale, non assoluta<br />

né stabile. Intese come tipi ideali, come classificazioni di comodo, ‘musica<br />

d’arte’ e ‘musica di consumo’ sono definizioni insufficienti eppure utili: additano<br />

le funzioni prevalenti senza assolutizzarle, e nel riconoscerle legittime e<br />

pertinenti ancorché non esclusive esercitano il giusto rispetto dovuto ad ogni<br />

musica, ad ogni uso della musica. Distinguono ma non separano, esaminano<br />

ma non bocciano, giudicano ma non condannano.<br />

In termini quantitativi, la musica d’arte rappresenta una porzione esigua del<br />

totale della produzione di musica, oggi come in passato. In compenso, la<br />

musica d’arte – la musica di tradizione scritta – ha, sulla carta, maggiori<br />

chances di conservazione e di sopravvivenza, assicuratele dalla scrittura: come<br />

tutte le musiche, viene tramandata di maestro in allievo, ma in più può anche<br />

venir tràdita e conservata a distanza, in luoghi e tempi lontani. La musica<br />

d’arte ha anche quest’altra caratteristica: essa dialoga col passato, lo presuppone,<br />

di volta in volta lo sviluppa oppure lo contesta; nel contempo si rivolge<br />

al futuro, prefigura la musica di un mondo avvenire. Implica dunque<br />

un rapporto intrinseco con la storia, non si accende e non si spegne nell’at-


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 15<br />

timo presente. Anche per questo, <strong>nella</strong> percezione diffusa, l’aura di esteticità<br />

della musica d’arte tende a conferirle una prevalenza ideale, una parvenza di<br />

«prepotenza» rispetto ad altre forme di musica: ciò è corroborato anche dall’arcano<br />

apparato dottrinale e dall’orgogliosa coscienza professionale che la<br />

contraddistinguono. Ma all’atto pratico questa preponderanza, incerta ed ingannevole,<br />

è piuttosto un simulacro ideologico; ed è minata anche dalla maggiore<br />

impervietà che caratterizza la musica d’arte, più esigente della musica<br />

di consumo sul piano della composizione, dell’esecuzione, dell’ascolto. Nei<br />

fatti, la società odierna ha da tempo provveduto a sgretolare il piedistallo<br />

della musica d’arte, e nel consumo quotidiano l’ha omologata a qualsiasi altra<br />

specie di musica. Ora essa deve misurarsi con le cento musiche che si contendono<br />

lo spazio in un’arena <strong>media</strong>tica affollata. E nello sgomitare generale,<br />

<strong>nella</strong> lotta per la sopravvivenza – una lotta che, fomentata da ragioni<br />

economiche, ha tratti di aspra ferocia – la musica d’arte ha ormai perduto<br />

qualsiasi prevalenza. Rischia anzi di soccombere. Le statistiche del commercio<br />

di dischi, angosciose per lei, lo proclamano ogni giorno. Ma se per disgrazia<br />

soccombesse davvero, avremmo perduto alcunché di essenziale per la<br />

nostra cultura individuale e collettiva, una chiave per interpretare il mondo<br />

e per meglio penetrare – in campo scolastico – le altre aree disciplinari, l’artistica,<br />

la letteraria, la storico-filosofica, la matematico-scientifica.<br />

Ieri – diciamo quaranta, cinquant’anni fa – l’assillo d’un giovane nell’accostarsi<br />

con mente sgombra all’universo ‘musica’ era innanzitutto questo: allargare, ampliare,<br />

differenziare un concetto di ‘musica’ ancora saldamente incardinato su<br />

pochi compositori eminenti, eretti a parametri insuperabili della grandezza.<br />

Diciamo Bach Beethoven Brahms. Per sottrarsi a questo assetto gerarchico, che<br />

induceva una sorta di tirannia psicologica, il giovane d’allora si dava ad esplorare<br />

vasti territori vicini e lontani, ricchi di tesori che attendevano solo d’essere<br />

scoperti e valorizzati: diciamo Bartók e Berio, Borodin e Bellini, Binchois e<br />

Buxtehude, Sidney Bechet e Count Basie, i canti delle mondine <strong>nella</strong> Bassa e<br />

le zampogne in Basilicata, le musiche tribali o rituali nei Bantustans o nel Borneo.<br />

Buona parte del lavoro svolto dai musicologi che oggi hanno 60 o 70 anni<br />

è consistito proprio nel dissodare i territori della musica barocca, rinascimentale,<br />

medievale, nel favorire la conoscenza del Novecento storico e dell’avanguardia,<br />

della musica folklorica, del jazz, delle tradizioni musicali extraeuropee:<br />

per disegnare una carta più precisa e completa dell’universo ‘musica’. Togliendole<br />

magari la M maiuscola.<br />

Oggi il giovane che a quindici anni si voglia accostare all’universo ‘musica’ in<br />

maniera consapevole – ossia prendendo distacco dalle modalità d’ascolto automatiche<br />

indotte dai mass <strong>media</strong> – ha un problema esattamente opposto: ha<br />

bisogno che qualcuno gli dia una mappa, un portolano, un catasto, per orientarsi<br />

<strong>nella</strong> selva, per navigare in una nebbia sonora che tutto ingrigisce, per riconoscere<br />

un articolato sistema di valori là dove la dieta quotidiana consiste in<br />

INTERVENTI<br />

Oggi il giovane<br />

che a quindici<br />

anni si voglia<br />

accostare<br />

all’universo<br />

‘musica’<br />

in maniera<br />

consapevole<br />

ha bisogno<br />

che qualcuno<br />

gli dia<br />

una mappa<br />

per navigare<br />

in una nebbia<br />

sonora<br />

che tutto<br />

ingrigisce


INTERVENTI<br />

Ciò di cui<br />

ha bisogno<br />

la <strong>scuola</strong><br />

è una cultura<br />

plurale<br />

della musica,<br />

una cultura<br />

che insegni<br />

di nuovo<br />

a distinguere<br />

(senza<br />

separare),<br />

a esaminare<br />

(senza<br />

bocciare),<br />

a giudicare<br />

(senza<br />

condannare)<br />

16 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

uno spezzatino indifferenziato di canti e suoni e balli. Il musicologo e il docente<br />

che nel 2000 si comportassero come se ancora vigesse il presunto dispotismo<br />

della musica cosiddetta ‘classica’ sarebbero dei Don Chisciotte; illudendosi d’avere<br />

sempre ancora 15 o 20 anni, sfidando mulini a vento inesistenti, costoro<br />

non si accorgono d’ingannare i loro allievi. Semplicemente, non c’è più alcun<br />

dispotismo da contestare; e se c’è, di sicuro non sta più in pugno alla musica<br />

d’arte. Chi così si comporta, spinge l’acqua per l’ingiù, compie cioè un’azione<br />

sommamente inutile – comunque sospetta, forse dannosa – sotto il profilo pedagogico.<br />

Ciò di cui ha bisogno la <strong>scuola</strong> – urgentemente, quotidianamente –<br />

è una cultura plurale della musica, una cultura che insegni di nuovo a distinguere<br />

(senza separare), a esaminare (senza bocciare), a giudicare (senza condannare).<br />

Che dia orientamenti. Che abbia il coraggio di additare contenuti<br />

culturalmente ed esteticamente rilevanti. Che sottragga la musica, ogni musica,<br />

alla piattezza ludica e all’insignificanza analgesica cui la condanna l’industria<br />

delle merci e dell’intrattenimento. Occorre una cultura plurale che ricerchi i valori<br />

estetici là dove essi si annidano e nel contempo riconosca le funzioni sociali<br />

esplicate dalle diverse musiche. I valori estetici danno prezioso, ricco<br />

alimento alla formazione dell’individuo e dei gruppi; mentre il ragionamento<br />

sulle funzioni apre squarci eloquenti su com’è organizzato il consorzio degli<br />

uomini e delle donne.<br />

La concezione plurale della musica richiede – è tautologico dirlo – robuste<br />

iniezioni di pluralismo. Chiamo pluralismo la pratica che programmaticamente<br />

incentiva la conoscenza delle specificità, delle diversità, delle varietà, e<br />

così facendo instilla il rispetto per le differenze di struttura, funzione, storia,<br />

portata. Il pluralismo punta a distinguere le specie per poterle meglio conoscere,<br />

e punta a meglio conoscerle non per separare e discriminare ma per<br />

arricchire e approfondire: arricchire il bagaglio individuale e collettivo dell’esperienza<br />

<strong>musicale</strong>, approfondire la comprensione differenziata di tale bagaglio.<br />

Il pluralismo combatte la monocultura: l’effettiva monocultura del rock<br />

e del pop oggi come la presunta monocultura di Bach Beethoven Brahms ieri;<br />

ma prende sul serio sia il R&P sia Bach Beethoven Brahms, valorizzando nel<br />

contempo i territori che non s’identificano né nel R&P né nelle tre grandi B.<br />

Il pluralismo insegna che in un contesto didattico ogni musica va usata a seconda<br />

degli obiettivi che s’intende perseguire; e che non ogni obiettivo vale<br />

quanto qualunque altro obiettivo. Il pluralismo ripristina un sistema di valori<br />

estetici dovunque la funzione estetica predomini: insegna che un approccio<br />

pertinente a Mozart o a Monteverdi o a Stravinskij sarà per forza di cose primariamente<br />

estetico, comporterà dunque la considerazione analitica delle<br />

forme e delle tecniche, e sarà nel contempo orientato in senso storico, punterà<br />

dunque a ricostruire tanto il contesto culturale d’origine quanto i significati<br />

che si sono sedimentati sull’opera d’arte nel corso della sua fortuna.<br />

Valorizzando la componente estetica, il docente pluralista riconoscerà il ruolo


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 17<br />

eminente e insostituibile che la musica d’arte ha svolto e svolge nel definire<br />

l’identità culturale europea: perciò darà – con serenità, senza faziosità né polemica<br />

– ampio spazio alla tradizione artistica europea, per rinvigorire nei discenti<br />

il senso d’appartenenza a una collettività così vasta e così aperta, e per<br />

favorire l’acquisizione di strumenti culturali che consentano di partecipare e<br />

godere pienamente della ‘cittadinanza europea’.<br />

Con tutto ciò, il pluralismo non perde per strada le musiche in cui la funzione<br />

estetica sia secondaria. Il pluralismo insegna che la musica di consumo va interrogata<br />

primariamente circa la sua efficacia funzionale, ma non per questo ignorerà<br />

l’impatto che essa determina sull’orizzonte estetico complessivo del singolo<br />

e dei gruppi. L’insegnante che in una <strong>scuola</strong> occidentale coltivi un concetto plurale<br />

di ‘musica’ sarà meglio attrezzato per assicurare la comprensione e la convivenza<br />

di culture musicali diverse: l’Etnomusicologia è un poderoso <strong>strumento</strong><br />

offerto alla conoscenza «dal di dentro» delle culture extraeuropee come delle<br />

culture extraurbane; e nel contempo previene l’inganno di un embrassons-nous<br />

<strong>musicale</strong> che cancella le differenze riducendole all’insignificanza.<br />

Alla concezione plurale si contrappone il relativismo. Intendo con relativismo<br />

quell’«ideologia che non ha al suo centro la parola ‘pluralismo’, ma piuttosto la<br />

parola ‘soggettivismo’». Il relativismo, «nei suoi aspetti conoscitivi, è un’anti-epistemologia<br />

scettica di derivazione ermeneutica orientata a una critica radicale<br />

nei confronti del pensiero della modernità. Nei suoi aspetti di comportamento,<br />

è la richiesta di una illimitata libertà di azione». (Non sto citando il cardinal Ratzinger,<br />

mi rifaccio a uno psicologo dinamico profondamente laico, che a lungo<br />

ha lavorato con Ernesto De Martino e con Franco Basaglia: Giovanni Jervis,<br />

Contro il relativismo, Laterza, Roma-Bari, 2005, p. 128.) Il relativismo è in auge<br />

in questa fase storica, e si affratella col populismo: esalta a parole tutte le particolarità<br />

locali, e così ne conquista il consenso, ma poi le annulla gettandole<br />

nell’indistinzione. Per il relativista, che considera l’autorità intellettuale e scientifica<br />

un’usurpazione, qualsiasi cosa ha il valore di qualsiasi altra. Non importa<br />

da dove parto e quel che perdo, non importa dove vado e quel che trovo. Il relativismo<br />

appaga le inclinazioni, le curiosità estemporanee, gli impulsi momentanei;<br />

la sua traduzione burocratica è il meccanismo del ‘politicamente corretto’,<br />

che a ciascuno assicura una quota – magari in base alla sua incidenza economica<br />

– scoraggiando però la dialettica e la dinamica. In musica, il relativista si abbandona<br />

al flusso dei gusti dominanti senza però munirsi d’una mappa delle correnti;<br />

coltiva le mode lusingandosi d’essere à la page; apprezza i capricci se sono<br />

‘dissacranti’; si compiace della fusion, dell’ibrido, delle compilations che così<br />

spesso oggi surrogano la creatività. Il docente relativista s’illude che partendo da<br />

un punto x qualsiasi dell’universo ‘musica’ si può sempre raggiungere qualsiasi<br />

altro punto y: se poi il percorso didattico che da Piero Pelù dovrebbe condurre<br />

al Tristano o al Don Giovanni s’interrompe più vicino alla partenza che alla<br />

mèta, pazienza. Un relativista ancora più scaltrito non si mette neppure in cam-<br />

INTERVENTI<br />

L’insegnante<br />

che in<br />

una <strong>scuola</strong><br />

occidentale<br />

coltivi<br />

un concetto<br />

plurale<br />

di ‘musica’<br />

sarà meglio<br />

attrezzato<br />

per assicurare<br />

la<br />

comprensione<br />

e la convivenza<br />

di culture<br />

musicali<br />

diverse


INTERVENTI<br />

18 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

mino, tanto l’uno vale l’altro: purché i ragazzi ‘vivano la musica’ e ‘vi proiettino<br />

le proprie emozioni’, qualsiasi musica andrà bene. Il relativista concepisce la<br />

musica – la pluralità della musica – come se fosse un vasto emporio, un supermercato<br />

stracolmo di merci e diviso in tante corsie, dove entro cerco trovo<br />

prendo compro e consumo quel che voglio, indifferentemente. Fate caso a un<br />

dettaglio lessicale inconscio ma rivelatore: il relativista distingue la musica non<br />

in generi – i generi si riconoscono in base alla storia e alla funzione – ma in ‘repertorii’,<br />

il ‘repertorio gregoriano’, il ‘repertorio classico’, il ‘repertorio folklorico’,<br />

ecc. Il concetto è merceologico: le musiche si ‘reperiscono’ sul mercato,<br />

sono come merci sempre disponibili ad libitum sugli scaffali del Grande Magazzino<br />

della Musica. Le prendo e le lascio. La pluralità è sostituita dalla congerie,<br />

la cernita dall’ammasso.<br />

Credo che la cultura <strong>musicale</strong> a <strong>scuola</strong> abbia oggi bisogno – un disperato bisogno<br />

– di pluralismo, se non vogliamo che il relativismo imperante la soffochi,<br />

e soffocandola affoghi la coscienza dei nostri giovani concittadini nello<br />

squallore d’un consumo <strong>musicale</strong> sempre più indistinto e gracile.<br />

(per gentile concessione dell’Autore)<br />

Il relativista<br />

concepisce<br />

la musica<br />

– la pluralità<br />

della musica –<br />

come se fosse<br />

un vasto<br />

emporio, un<br />

supermercato<br />

stracolmo<br />

di merci<br />

e diviso<br />

in tante corsie,<br />

dove entro<br />

cerco trovo<br />

prendo compro<br />

e consumo quel<br />

che voglio,<br />

indifferentemente


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 19<br />

PER UN CURRICOLO<br />

VERTICALE DELLE<br />

DISCIPLINE MUSICALI:<br />

STORIA DI UTOPIE<br />

E DICOTOMIE<br />

INTERVENTI<br />

di<br />

Anna Ficarella<br />

Come grande società democratica, abbiamo una speciale responsabilità verso le<br />

arti. Il vero democratico è a favore dell’arte, stimola il genio creativo in ogni settore<br />

della società, a prescindere da razza, religione, colore, classe sociale.<br />

J.F. Kennedy<br />

Senza musica la vita sarebbe un errore.<br />

Friedrich Nietzsche<br />

All’alba della nuova riforma dei cicli, che prevede, fra l’altro, dopo tanti anni di<br />

attesa dall’istituzione dei corsi a indirizzo <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>, l’inserimento<br />

dei Licei musicali nell’ordinamento scolastico italiano, si potrebbe tentare<br />

di definire un profilo della collocazione della musica negli assetti curricolari della<br />

<strong>scuola</strong> italiana, individuandone i caratteri peculiari, da considerare come una<br />

base di partenza su cui indirizzare un’ipotesi di curricolo <strong>musicale</strong> verticale. Si<br />

tratta di un’esigenza avvertita ormai come inderogabile, in prospettiva di un percorso<br />

formativo che superi la consueta doppia scolarità (Scuola-Conservatorio)<br />

e concili in via definitiva gli studi musicali professionalizzanti con la necessità di<br />

una formazione generale di base degli alunni 1 . Ciò costituirebbe sicuramente<br />

un approdo ideale, che permetterebbe in maniera logica e coerente non solo la<br />

definitiva attuazione della riforma dei Conservatori prevista dalla Legge 508/99,<br />

Definire<br />

un profilo della<br />

collocazione<br />

della musica<br />

negli assetti<br />

curricolari<br />

della <strong>scuola</strong><br />

italiana<br />

è un’esigenza<br />

avvertita<br />

ormai come<br />

inderogabile<br />

1. In vari ambiti vi sono stati già numerosi gruppi di lavoro e commissioni che si sono occupati<br />

dell’argomento. In particolare si vedano, fra i vari documenti elaborati, le proposte espresse nel<br />

documento della Commissione Nazionale SIEM per la <strong>scuola</strong> primaria e secondaria (SIEM,<br />

Elaborazione di un curricolo unitario per l’insegnamento della musica in prospettiva del riordino dei<br />

cicli); in ambito ministeriale si veda la Relazione finale del Gruppo di lavoro per il raccordo tra<br />

l’alta formazione <strong>musicale</strong> e la formazione <strong>musicale</strong> di base costituito con D.M. 26.10.2001,<br />

prot. 3005/MR, nonché le Venti considerazioni per la costruzione di un curricolo <strong>musicale</strong>. Materiali<br />

provenienti dal forum del Ministero della P.I. di supporto al lavoro della Commissione sul Riordino<br />

dei Cicli – gennaio 2001 di Carlo Delfrati.


INTERVENTI<br />

La<br />

«rivoluzione»<br />

sarebbe<br />

davvero<br />

completa<br />

qualora<br />

la musica<br />

entrasse<br />

istituzionalmente<br />

in ogni ordine<br />

e grado<br />

di istruzione<br />

e in tutte<br />

le tipologie<br />

liceali<br />

20 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

ma anche un forte stimolo per modificare un atavico atteggiamento culturale di<br />

esclusione della musica e delle competenze musicali da un’istruzione di carattere<br />

prettamente «liceale». Tale ricaduta positiva si potrebbe inserire nel più ampio dibattito<br />

sul superamento della dicotomia tra «il sapere» e «il fare», tra teoria e<br />

prassi, contrapposizione che ha a lungo caratterizzato il nostro concetto di istruzione<br />

e la didattica delle scuole italiane. Inoltre, anche se l’istituzione dei Licei<br />

musicali e coreutici (nel quadro della riforma degli ordinamenti attuata nell’esercizio<br />

della delega conferita dal Parlamento al governo con la Legge n. 53/2003)<br />

è, come è stato già osservato, un «effetto indotto» dalla riforma dei Conservatori<br />

di musica e degli Istituti Musicali Pareggiati – trasformati in strutture di livello<br />

universitario facenti capo al sistema dell’Alta Formazione Artistica e Musicale<br />

(AFAM) piuttosto che «un indice di globale ripensamento culturale» 2 nei confronti<br />

della musica, si tratterebbe in ogni caso di una sorta di rivoluzione copernicana,<br />

soprattutto nel caso in cui i Licei musicali, superata la fase sperimentale<br />

transitoria di inevitabile dipendenza dai Conservatori 3 , raggiungessero una completa<br />

autonomia istituzionale, avvalendosi di personale docente formato ad hoc<br />

per l’insegnamento delle discipline musicali nel segmento liceale. La «rivoluzione»<br />

sarebbe davvero completa qualora la musica entrasse istituzionalmente in<br />

ogni ordine e grado di istruzione e in tutte le tipologie liceali, sussumendo negli<br />

ordinamenti scolastici le esperienze musicali di stampo laboratoriale attivate – soprattutto<br />

<strong>nella</strong> secondaria superiore – a livello extracurricolare e connotate da<br />

grande multiformità, anche in senso qualitativo. Sarebbe altrettanto auspicabile,<br />

in tal senso, il definitivo superamento anche nel dibattito pedagogico-<strong>musicale</strong><br />

di una dicotomia artificiosa tra «cultura» e «musica», basata sul fraintendimento<br />

che si possa scindere fra «teoria» e «prassi» <strong>musicale</strong>, tra comprensione delle opere<br />

musicali e momento dell’apprendimento pratico, del «fare» musica 4 . Si tratta di<br />

una contrapposizione in verità estranea all’essenza stessa delle discipline musicali,<br />

laddove conoscenza e pratica sono strettamente correlate e l’una non può esclu-<br />

2. Cfr. le osservazioni di Sergio Scala, Il contesto dell’indagine, in Musica e <strong>scuola</strong>. Rapporto 2008,<br />

a cura di Gemma Fiocchetta, Studi e Documenti degli Annali della Pubblica Istruzione<br />

123/2008, pp. 4 sgg.<br />

3. In una prima fase di attuazione della riforma, una delle ipotesi per l’istituzione e l’ubicazione<br />

dei licei musicali prevede forme di «convenzione» con i Conservatori o Istituti pareggiati del<br />

territorio per l’insegnamento delle materie caratterizzanti.<br />

4. A tale proposito cfr. Giuseppina La Face Bianconi, Musica e Cultura a <strong>scuola</strong>, relazione introduttiva<br />

del progetto di ricerca-formazione promosso dall’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna<br />

e dal CSA di Ferrara in collaborazione col Corso di laurea in Discipline delle Arti,<br />

della Musica e <strong>dello</strong> Spettacolo della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Alma Mater Studiorum<br />

– Università di Bologna, pubblicata successivamente in un Intervento con Maurizio Della Casa<br />

(La formazione <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> delle competenze e della continuità), in «Il Saggiatore Musicale»,<br />

XI, 2003, 1, pp. 119-133. Uno dei primi documenti sistematici su un’ipotesi di curricolo<br />

verticale è L’educazione <strong>musicale</strong> nel riordino dei cicli scolastici, intervento di Mario Baroni, Lorenzo<br />

Bianconi, Maurizio Della Casa, Renata Di Benedetto, Benedetto Passananti, Mario Piatti,<br />

Annibale Rebaudengo, Silvano Sanguini, in «Il Saggiatore Musicale», V, 1998, pp. 111 sgg.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 21<br />

dere l’altra. Questo precetto è valido sia nel caso di un percorso di studi più specialistico,<br />

sia considerando la musica come fattore educativo in sé, non legato a<br />

studi professionalizzanti e quindi ipoteticamente inserita a tutti i livelli scolastici<br />

fra le «educazioni» negli ordinamenti scolastici italiani.<br />

Il ruolo fondamentale della educazione «alle arti» viene ampiamente riconosciuto<br />

in sede europea e internazionale: in particolare nel rapporto Arts and<br />

Cultural Education at School in Europe, a cura della Education, Audiovisual and<br />

Culture Executive Agency P9 Eurydice, si sottolinea con chiarezza la valenza<br />

formativa delle arti per lo sviluppo delle competenze dei giovani, delineandone<br />

non solo la loro peculiarità nello sviluppo della creatività (intesa come «imagination,<br />

problem solving, risk-taking»), della espressività individuale e della consapevolezza<br />

delle eredità culturali e delle diversità culturali, ma riconoscendone<br />

anche il ruolo di volano nel promuovere il cisiddetto «lifelong learning». Coerentemente,<br />

se si ritiene che sia questo lo spazio in cui si colloca l’educazione alle<br />

arti e quindi l’educazione alla musica che ne è parte, ne dovrebbe conseguire un<br />

approccio all’insegnamento della musica imperniato su tre assi fondamentali: un<br />

asse critico-comprensivo, basato sul confronto con le opere musicali in una dinamica<br />

interattiva di «ascolto, osservazione, interpretazione»; un asse praticoproduttivo,<br />

ovvero l’esercizio concreto della musica attraverso attività di<br />

esecuzione vocale e strumentale e di esplorazione del linguaggio dei suoni; un<br />

asse storico-contestuale, per cui la musica «viene considerata <strong>nella</strong> sua trama<br />

storica, nei suoi rapporti con il contesto, come parte integrante e significativa<br />

della cultura e delle sue trasformazioni nel tempo» 5 .<br />

Non è questa la sede per entrare nel merito del dibattito pedagogico e didattico,<br />

tuttavia si può tentare una visione d’insieme della collocazione dell’insegnamento<br />

della musica negli ordinamenti scolastici italiani, propedeutica, per<br />

così dire, ad una futura riflessione critica sulle istanze pedagogiche ad essa sottese,<br />

in funzione di un necessario ripensamento generale degli studi musicali.<br />

Attualmente l’insegnamento della musica, intesa esclusivamente come generica<br />

educazione <strong>musicale</strong> e non come pratica strumentale, è previsto dagli Ordinamenti<br />

didattici, com’è noto, sin nel curricolo della <strong>scuola</strong> dell’infanzia e in<br />

quello del primo ciclo d’istruzione.<br />

CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA<br />

Nel paragrafo dedicato a «Linguaggi, creatività, espressione» (Gestualità, arte,<br />

musica, multi<strong>media</strong>lità) le Indicazioni nazionali per il curricolo (cfr. Ordinamenti<br />

didattici del 1991 e le ultime Indicazioni nazionali per il curricolo del<br />

5. Maurizio Della Casa, La formazione <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> delle competenze e della continuità,<br />

cit., pp. 125-126.<br />

INTERVENTI<br />

Attualmente<br />

l’insegnamento<br />

della musica,<br />

intesa<br />

esclusivamente<br />

come generica<br />

educazione<br />

<strong>musicale</strong><br />

e non come<br />

pratica<br />

strumentale,<br />

è previsto dagli<br />

Ordinamenti<br />

didattici, sin<br />

nel curricolo<br />

della <strong>scuola</strong><br />

dell’infanzia<br />

e in quello<br />

del primo ciclo<br />

d’istruzione


INTERVENTI<br />

Il bambino,<br />

interagendo<br />

con il<br />

paesaggio<br />

sonoro,<br />

sviluppa<br />

le proprie<br />

capacità<br />

cognitive<br />

e relazionali,<br />

impara<br />

a percepire,<br />

esplora<br />

le proprie<br />

possibilità<br />

sonoroespressive<br />

e simbolicorappresentative,<br />

accrescendo<br />

la fiducia<br />

nelle proprie<br />

potenzialità<br />

22 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

2007) riconoscono che la «musica è un linguaggio universale, carico di emozioni<br />

e ricco di tradizioni culturali. Il bambino, interagendo con il paesaggio<br />

sonoro, sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a percepire,<br />

ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all’interno di contesti di apprendimento<br />

significativi. Esplora le proprie possibilità sonoro-espressive e simbolico-rappresentative,<br />

accrescendo la fiducia nelle proprie potenzialità. L’ascolto<br />

delle produzioni sonore personali lo apre al piacere di fare musica e alla condivisione<br />

di repertori appartenenti a vari generi musicali». Nei «Traguardi per<br />

lo sviluppo della competenza» si parla addirittura di «attenzione» e «piacere»<br />

<strong>nella</strong> fruizione di spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, cinematografici),<br />

nonché di «interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi di<br />

opere d’arte». Inoltre, scendendo nel dettaglio del «saper fare», si parla di scoperta<br />

del cosiddetto «paesaggio sonoro» attraverso attività di percezione e produzione<br />

musicali e di esplorazione di «alfabeti musicali» attraverso simboli di<br />

una notazione informale per «codificare i suoni percepiti e riprodurli».<br />

Per quanto riguarda l’insegnamento delle attività musicali della <strong>scuola</strong> dell’infanzia,<br />

non è previsto un insegnante ‘specifico’ con competenze musicali certificate<br />

e la prassi è quella di affidare tali attività a docenti personalmente interessati e/o<br />

a esperti esterni attraverso la collaborazione con enti e associazioni musicali. L’offerta<br />

riguarda, solitamente, interventi di propedeutica <strong>musicale</strong> e in generale di<br />

«animazione» in cui si integrano attività varie di carattere motorio e ludicoespressivo.<br />

Si tratta di un segmento che sarebbe interessante monitorare, in<br />

quanto tradizionalmente aperto a sperimentazioni e a innovazioni didattiche.<br />

CURRICOLO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE<br />

Nella <strong>scuola</strong> del primo ciclo d’istruzione, che comprende la <strong>scuola</strong> primaria<br />

(cfr. Programmi del 1985 e le ultime Indicazioni nazionali per il curricolo del<br />

2007) e la <strong>scuola</strong> secondaria di I grado (cfr. Programmi del 1979 e le ultime Indicazioni<br />

nazionali per il curricolo del 2007) viene individuata un’area linguistico-artistico-espressiva,<br />

in cui la musica concorre, insieme con lingua italiana,<br />

lingue comunitarie, arte-immagine, corpo-movimento-sport, a definire un’area<br />

sovradisciplinare, in cui tali discipline «ritrovano una comune matrice antropologica»,<br />

pur mantenendo «un ambito di apprendimento proprio,<br />

storicamente e convenzionalmente organizzato intorno a specifici temi e problemi,<br />

a metodi e a linguaggi propri […]. Nel delineare un curricolo dell’area,<br />

la dimensione trasversale e quella specifica di ogni disciplina vanno tenute entrambe<br />

presenti». In tal senso l’integrazione dei linguaggi viene vista come indispensabile<br />

per ampliare la gamma di possibilità espressive dell’alunno.<br />

In particolare per la <strong>scuola</strong> primaria viene riconosciuto che attraverso l’apprendimento<br />

della musica si realizzano specifiche funzioni formative tra loro


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 23<br />

interdipendenti che afferiscono sia a competenze trasversali più generali sia<br />

a finalità legate alla specificità della disciplina: funzione cognitivo-culturale<br />

(sviluppo di un «pensiero flessibile, intuitivo»), funzione relazionale («processi<br />

di cooperazione e socializzazione»), funzione linguistico-comunicativa<br />

(educazione all’espressione e alla comunicazione attraverso gli strumenti e le<br />

tecniche specifiche del proprio linguaggio), funzione identitaria e interculturale<br />

(senso di appartenenza a una comunità e interazione fra culture diverse),<br />

funzione emotivo-affettiva (formalizzazione simbolica delle emozioni<br />

e decentramento rispetto a esse attraverso il rapporto con l’opera d’arte),<br />

funzione critico-estetica (ascolto critico e interpretazione di messaggi sonori).<br />

Entrando nel dettaglio delle competenze musicali, le Indicazioni prevedono,<br />

al termine della <strong>scuola</strong> primaria, una gamma di ‘traguardi’ piuttosto<br />

impegnativi, in base ai quali l’alunno «riconosce gli elementi linguistici costitutivi<br />

di un semplice brano <strong>musicale</strong>, sapendoli poi utilizzare anche nelle<br />

proprie prassi esecutive, […] sa apprezzare la valenza estetica e […] il valore<br />

funzionale di ciò che fruisce, applicando varie strategie interattive e descrittive<br />

[…] all’ascolto di brani musicali, al fine di pervenire a una comprensione<br />

essenziale delle strutture e delle loro funzioni e di rapportarle al<br />

contesto di cui sono espressione».<br />

Come risulta evidente, la realizzazione di tali obiettivi di apprendimento e delle<br />

relative competenze richiederebbe una formazione altamente specialistica del<br />

docente di <strong>scuola</strong> primaria cui è affidato l’insegnamento di «Musica». Ciò accade,<br />

purtroppo, molto di rado e in maniera casuale, per cui di fatto risulta<br />

che si svolgano varie attività musicali (coro, lezioni di <strong>strumento</strong>, ecc.) facoltative,<br />

affidate a esperti esterni in orario extracurricolare.<br />

Per quanto riguarda la <strong>scuola</strong> secondaria di I grado «Musica» è insegnamento<br />

obbligatorio previsto due ore alla settimana per tutti i ragazzi ed è affidato ad<br />

un docente abilitato per la classe di concorso A032. Gli obiettivi di apprendimento<br />

e le competenze, anche in questo caso, sono particolarmente impegnativi,<br />

prevedendo la realizzazione di esperienze musicali a di vario tipo:<br />

dall’esecuzione-interpretazione (brani strumentali e vocali di generi e culture<br />

differenti), all’ideazione ed elaborazione di «messaggi musicali e multi<strong>media</strong>li<br />

[…] utilizzando forme di notazione e/o sistemi informatici», fino alla progettazione<br />

di eventi sonori che integrino altre forme artistiche. Inoltre si sottolinea<br />

l’importanza dell’acquisizione di un senso critico-estetico consapevole e<br />

«funzionale» (rispetto a forme, strutture, codici) nei confronti di eventi, materiali,<br />

opere musicali, «riconoscendone i significati anche in relazione al contesto<br />

storico-culturale». Infine, uno dei traguardi più ardui da raggiungere è<br />

quello della «costruzione della propria identità <strong>musicale</strong>» valorizzando le proprie<br />

esperienze, il percorso svolto e le opportunità offerte dal contesto. Traguardi<br />

di tale ampia portata richiederebbero forse ben più delle due ore<br />

settimanali, ma soprattutto strutture adeguatamente attrezzate all’interno delle<br />

INTERVENTI<br />

Uno<br />

dei traguardi<br />

più ardui<br />

da raggiungere<br />

è quello della<br />

«costruzione<br />

della propria<br />

identità<br />

<strong>musicale</strong>»<br />

valorizzando<br />

le proprie<br />

esperienze,<br />

il percorso<br />

svolto e<br />

le opportunità<br />

offerte<br />

dal contesto


INTERVENTI<br />

Sarebbe<br />

determinante<br />

per<br />

l’insegnamento<br />

di Musica poter<br />

contare<br />

realmente<br />

su un bagaglio<br />

di competenze<br />

musicali<br />

acquisite<br />

<strong>nella</strong> <strong>scuola</strong><br />

primaria<br />

24 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

scuole per esperire realmente tutte le possibilità descritte nelle Indicazioni.<br />

Tuttavia, sarebbe ancora più determinante per l’insegnamento di Musica poter<br />

contare realmente su un bagaglio di competenze musicali acquisite <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong><br />

primaria: di fatto <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> la prosecuzione degli apprendimenti sulla<br />

base dei traguardi in «uscita» della <strong>scuola</strong> primaria avviene per tutte le discipline<br />

tranne che per Musica, in quanto non è detto che tutti gli alunni abbiano<br />

potuto usufruire di un insegnamento specifico nel precedente segmento<br />

educativo. A questo proposito particolarmente significativa è la sollecitazione<br />

espressa dal CNPI in un documento del 16 dicembre 2009 riguardante la cultura<br />

<strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> nostra società e <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong>. Di notevole importanza è il<br />

richiamo esplicito all’urgenza di elaborare un percorso riguardante l’apprendimento<br />

del linguaggio <strong>musicale</strong>, nel quale tutti possano sviluppare le competenze<br />

musicali, la propria musicalità, in proporzione ai propri bisogni e<br />

potenzialità, attraverso l’opportunità di studiare la musica nei vari ordini e<br />

gradi <strong>scuola</strong>, nonché il riferimento alla necessità di individuare un curricolo<br />

<strong>musicale</strong> unitario tra i vari ordini e gradi di <strong>scuola</strong>. Inoltre si sottolinea come<br />

fin dai nidi di infanzia e nei servizi educativi, e poi, successivamente, <strong>nella</strong><br />

<strong>scuola</strong> dell’infanzia e nei primi due anni della <strong>scuola</strong> primaria «debba essere<br />

cura peculiare dell’istituzione educativo-scolastica creare le condizioni affinché,<br />

con le modalità dovute, i bambini entrino in contatto con il linguaggio<br />

<strong>musicale</strong>». Per rendere questo traguardo possibile si rammenta quanto sia necessario<br />

un deciso potenziamento dell’educazione <strong>musicale</strong> in ogni ambito<br />

scolastico ed in particolare <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> primaria e si auspica che venga previsto,<br />

a partire dal terzo anno della <strong>scuola</strong> primaria, l’inserimento di un percorso<br />

più specifico per tutti coloro che intendono avvicinarsi allo studio di<br />

uno <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>, a mo’ di propedeutica per lo studio <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong><br />

previsto istituzionalmente solo nelle scuole medie a indirizzo <strong>musicale</strong>.<br />

Proprio riguardo al curricolo previsto per l’insegnamento <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> nei<br />

corsi a indirizzo <strong>musicale</strong>, le Indicazioni nazionali non includono degli obiettivi<br />

specifici di apprendimento, ma, richiamandosi alla «definitiva attuazione<br />

della Riforma degli studi musicali, del conseguente avvio del Liceo <strong>musicale</strong> e<br />

coreutico e della definizione dei livelli di entrata e uscita di quel settore» fanno<br />

riferimento alle indicazioni contenute all’Allegato A del D.M. 201/99. Secondo<br />

tale documento l’insegnamento strumentale «costituisce integrazione interdisciplinare<br />

ed arricchimento dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione <strong>musicale</strong><br />

nel più ampio quadro delle finalità della <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> e del progetto<br />

complessivo di formazione della persona. Esso concorre, pertanto, alla più consapevole<br />

appropriazione del linguaggio <strong>musicale</strong>, di cui fornisce all’alunno preadolescente<br />

una piena conoscenza, integrando i suoi aspetti tecnico-pratici con<br />

quelli teorici, lessicali, storici e culturali che insieme costituiscono la complessiva<br />

valenza dell’educazione <strong>musicale</strong>; orienta quindi le finalità di quest’ultima<br />

anche in funzione di un più adeguato apporto alle specifiche finalità dell’inse-


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 25<br />

gnamento strumentale stesso». Quindi, pur sottolineando le peculiarità di un<br />

percorso di studi finalizzato all’acquisizione di tecniche strumentali di base e di<br />

adeguate competenze interpretative, sia individualmente che collettivamente, si<br />

evidenzia come l’insegnamento <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> debba integrarsi in maniera<br />

programmata con le discipline musicali per la «costituzione della competenza<br />

<strong>musicale</strong> generale», riconducibile, quindi, agli obiettivi di apprendimento e ai<br />

traguardi di competenza descritti nelle Indicazioni nazionali per «Musica».<br />

INTERVENTI<br />

SCUOLE SECONDARIE DI II GRADO<br />

Nelle scuole secondarie di II grado la situazione è molto complessa e articolata.<br />

Di certo «Musica» è praticamente assente da tutti gli ordinamenti curricolari<br />

obbligatori, se si eccettuano i corsi degli ex istituti magistrali, i cui percorsi formativi<br />

sono stati sostituiti dai Licei pedagogici e socio-psico-pedagogici, nei<br />

quali è proseguito anche l’insegnamento facoltativo <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>,<br />

come previsto dai vetusti ma sempre validi programmi approvati con R.D.<br />

7 maggio 1936 – XV (vedi anche la circolare 5 ottobre 1936 – XV, n. 5883) e<br />

delineati <strong>nella</strong> successiva Circolare Ministeriale 17 settembre 1938 Prot.<br />

n. 12957, in cui si precisano delle linee-guida sull’articolazione oraria e sulla<br />

composizione dei gruppi di studenti nelle ore di insegnamento <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong>.<br />

Il documento ministeriale più recente, a tale proposito, è la Nota Prot. n. 5035<br />

del 13 marzo 2003, diramata dalla Direzione Generale per gli ordinamenti<br />

scolastici per chiarire definitivamente la «particolare natura» dei corsi di <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong>, «la cui facoltatività va riguardata dal punto di vista dell’utenza<br />

e non da quello degli organi che istituzionalmente sono chiamati a fornire<br />

il relativo personale. Essi […] devono essere garantiti <strong>nella</strong> misura massima<br />

possibile fornendo loro, una volta soddisfatte tutte le necessità curricolari, una<br />

«preferenzialità» rispetto ad altre offerte formative facoltative al fine di non<br />

snaturarne l’originaria configurazione».<br />

In tutti gli altri ordini della <strong>scuola</strong> secondaria le attività musicali sono svolte<br />

prevalentemente da esperti in orario extracurricolare e con scelta facoltativa<br />

degli studenti, nelle forme laboratoriali più varie e con contenuti e finalità altrettanto<br />

difformi. Tale organizzazione rappresenta una sorta di distillato, nel<br />

bene e nel male, delle possibilità offerte dall’autonomia scolastica e da una concezione<br />

del sistema di istruzione come <strong>scuola</strong> «di progetto». Purtroppo sembra<br />

essere convinzione diffusa, confermata quanto meno dai fatti, che i progetti<br />

musicali attuati nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa possano<br />

integrare le inevitabili «lacune» del curricolo ordinamentale, soprattutto per la<br />

loro connotazione pratica e incentrata sul «laboratorio». È stato giustamente osservato<br />

che «curricolo» e «progetto» sono due caratterizzazioni ognuna con<br />

«specificità non riconducibili all’altra e si perseverebbe in un serio errore di ge-<br />

Nelle scuole<br />

secondarie<br />

di II grado<br />

«Musica»<br />

è praticamente<br />

assente<br />

da tutti<br />

gli ordinamenti<br />

curricolari<br />

obbligatori,<br />

se si<br />

eccettuano<br />

i corsi<br />

degli ex istituti<br />

magistrali


INTERVENTI<br />

26 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

stione […] se si pensasse di sostituire l’una all’altra, […] quando si pensa che<br />

bastino i progetti per cambiare ciò che invece è campo di interventi normativi<br />

strutturali» 6 . Proprio per tale motivazione sarebbe auspicabile connotare in<br />

senso non semplicemente pratico-amatoriale la formazione <strong>musicale</strong> diffusa<br />

nelle scuole secondarie attraverso i laboratori extracurricolari, incentivando un<br />

insegnamento orientato in senso storico, stimolando l’orizzonte dell’esperienza<br />

interpretativa dell’alunno attraverso un percorso di educazione all’ascolto che<br />

superi «un approccio fruitivo intemporale, piatto ed omologante – quello favorito<br />

dai mass <strong>media</strong>, per i quali ogni musica è uguale ad ogni altra» 7 .<br />

In conclusione, in prospettiva di una riformulazione del curricolo e soprattutto<br />

a sostegno della riforma dei cicli e dell’istituzione dei Licei musicali, i<br />

problemi da affrontare sono vari e articolati, sia dal punto di vista delle proposte<br />

educative e dei diversi orientamenti «ideologici» del dibattito pedagogico-<strong>musicale</strong>,<br />

sia dal punto di vista organizzativo e gestionale. Sarebbe<br />

auspicabile seguire una linea di intervento coerente che non desse adito a facili<br />

scorciatoie e a scelte politicamente «comode», ma prive di prospettive culturali<br />

e sociali di portata determinante, al fine di liberare la cultura <strong>musicale</strong><br />

dall’isolamento che la condanna, soprattutto in Italia, a essere un bene di<br />

«lusso» per pochi privilegiati, gli unici in grado di orientarsi nello spazio acustico<br />

ormai fortemente inquinato del nostro mondo.<br />

Sarebbe<br />

auspicabile<br />

seguire<br />

una linea<br />

di intervento<br />

coerente,<br />

al fine<br />

di liberare<br />

la cultura<br />

<strong>musicale</strong><br />

dall’isolamento<br />

che la<br />

condanna,<br />

soprattutto<br />

in Italia,<br />

a essere<br />

un bene<br />

di «lusso»<br />

per pochi<br />

privilegiati<br />

6. Stefano Quaglia, Prospettive, in Musica e Scuola. Rapporto 2008, cit., p. 178.<br />

7. Maurizio Della Casa, La formazione <strong>musicale</strong>…, cit., p. 130.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 27<br />

SONORIZZARE<br />

LA SCUOLA:<br />

UN’IPOTESI ESTREMA<br />

INTERVENTI<br />

La macchina grammofono inizia ad emettere suoni nel 1870, il telefono lo fa<br />

l’anno successivo mentre poco più di vent’anni dopo si fanno sentire i primi<br />

segnali radiofonici. Dunque, la riproducibilità tecnica del suono sta andando<br />

verso il secolo e mezzo di vita, come dimostra il fatto che nessuno, proprio<br />

nessuno degli attuali viventi, se appartenente a una cultura urbana (e sono<br />

poche ormai le zone del mondo che ne stanno fuori), può dire di aver maturato<br />

un rapporto con l’universo acustico che non sia stato, per una qualche<br />

parte (certo mai marginale), <strong>media</strong>to e perciò segnato dalle tecnologie della riproduzione.<br />

L’artificiale, anche qui (come nel mondo delle immagini), ha sopravanzato<br />

il naturale, o meglio si è costituito, per tutti noi, come una seconda<br />

natura. Lo vogliamo o no, siamo figli della civiltà del suono riprodotto, pure i<br />

più anziani tra di noi lo sono, la multi<strong>media</strong>lità non figurando più, da tempo,<br />

come un’esperienza di spettanza dei soli giovani.<br />

Non basta. Se si considera con la mente sgombra questo tratto di storia, che<br />

certo non appare come piccola cosa, una volta che lo si rapporti ai tempi veloci<br />

<strong>dello</strong> sviluppo delle tecnologie e degli stili di vita segnati dalla loro presenza,<br />

si nota che più ci si avvicina al presente più la quota dell’esposizione al suono<br />

riprodotto e della produzione di suono tramite apparati di riproduzione si fa<br />

elemento preponderante e dunque caratterizzante l’esperienza e l’identità sonora<br />

dei soggetti e dei gruppi.<br />

Come evitare di pensare, allora, che tutto ciò abbia cambiato in profondità e<br />

continui incessantemente a modificare il nostro modo di percepire, meglio di<br />

vivere l’esperienza di musica?<br />

Chiunque sia dotato di buon senso non può opporsi a questo dato di fatto.<br />

Eppure la cultura <strong>musicale</strong> ufficiale, e non solo nel nostro Paese, si mostra poco<br />

sensibile al problema e, di conseguenza, sia la parte di quella cultura che si occupa<br />

di formazione sia la parte della cultura pedagogica che dedica una qualche<br />

attenzione al sapere <strong>musicale</strong>, si trovano ad essere altrettanto insensibili al<br />

tema, e alla sua forte valenza sul piano antropologico.<br />

Come conseguenza di questo stato di cose c’è che il cuore o meglio la mente<br />

operante della <strong>scuola</strong> continua a collocarsi altrove, comunque al di qua <strong>dello</strong><br />

spartiacque temporale (e concettuale) che ho detto. Il suo stesso essere non<br />

di<br />

Roberto<br />

Maragliano<br />

Nessuno<br />

degli attuali<br />

viventi, se<br />

appartenente<br />

a una cultura<br />

urbana, può<br />

dire di aver<br />

maturato<br />

un rapporto<br />

con l’universo<br />

acustico<br />

che non sia<br />

stato <strong>media</strong>to<br />

e perciò<br />

segnato<br />

dalle<br />

tecnologie<br />

della<br />

riproduzione


INTERVENTI<br />

Passando dal<br />

regime della<br />

mono<strong>media</strong>lità<br />

scrittoria<br />

a quello della<br />

multi<strong>media</strong>lità<br />

(alfabetica,<br />

sonora, visiva)<br />

il mondo<br />

e i modi<br />

di trattarlo si<br />

sono fatti<br />

plurali.<br />

Ma questo<br />

ha lasciato<br />

inalterata<br />

la <strong>scuola</strong> e il<br />

suo pensiero<br />

28 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

smette di pagare un debito nei confronti di quegli stessi fondamenti che ciò che<br />

è avvenuto nell’ultimo secolo e mezzo ha progressivamente messo in forse.<br />

Non è un caso allora che l’impianto disciplinare accademico (dell’università e<br />

per osmosi della <strong>scuola</strong>) e la stessa logica che lo legittima dipendano tuttora,<br />

istintivamente più che consapevolmente si direbbe, da un assetto del sapere<br />

che fa dell’alfabetismo e del codice scrittorio inteso in senso mono<strong>media</strong>le non<br />

tanto e non solo la base dell’agire conoscitivo ma la sua stessa ragion d’essere,<br />

in ciò rimanendo pervicacemente fedeli a un modo di sapere (e di interpretare<br />

il sapere) che precede non solo l’avvento delle tecnologie della riproduzione<br />

acustica, ma anche il tempo della messa in crisi dei fondamenti del conoscere<br />

scientifico e artistico, che del resto è contemporaneo, e non solo per un caso,<br />

a quell’avvento. Passando dal regime della mono<strong>media</strong>lità scrittoria a quello<br />

della multi<strong>media</strong>lità (alfabetica, sonora, visiva) il mondo e i modi di trattarlo<br />

(rappresentandolo e pensandolo) si sono fatti plurali. Ma questo ha lasciato<br />

inalterata la <strong>scuola</strong> e il suo pensiero.<br />

Non basta allora sostenere che la <strong>scuola</strong> pensa e si pensa secondo una matrice epistemologica<br />

ottocentesca, occorre chiarire e chiarirsi che dicendo questo si allude<br />

a qualcosa che riguarda più la prima che non la seconda metà di quel secolo. È<br />

infatti fuori dei percorsi mentali che sono ancora patrimonio degli impianti d’istruzione<br />

il far riferimento alle idee di fine della storia, mescolanza delle culture,<br />

creolizzazione dei codici, estetizzazione dei regimi di vita: quelle stesse idee, non<br />

a caso ugualmente debitrici ai regimi del pluralismo e della varietà dei punti<br />

vista (e di ascolto), che platealmente si sono affermate negli ultimi due periodi<br />

fin de siècle (tra Ottocento e Novecento, prima, e successivamente tra la fine del<br />

secolo scorso e l’inizio del presente) ma che mai hanno smesso di agire nel lasso<br />

di tempo di cui ho detto, contribuendo a rendere le condizioni del fare e del decidere<br />

(individuale o sociale, in molti degli ambiti di vita) assai più complesse di<br />

quanto si pensava potessero essere prima che le cose cambiassero. Ed è, invece,<br />

pienamente dentro i percorsi del pensare e dell’agire scolastico l’idea che il codice<br />

scrittorio, rigidamente inteso (fa fede a questo proposito il limitato spettro<br />

di significazione collegabile al termine italiano di «alfabetismo»), possa garantire<br />

non solo il senso ma addirittura il fondamento all’esperienza del conoscere, esattamente<br />

come li garantisce all’impegno di conoscere (e dunque interpretare, valutare,<br />

dirigere) l’esperienza nel suo complesso.<br />

Ne viene che una parte importante, quella socialmente più importante dell’esperienza<br />

acustica contemporanea, di noi contemporanei all’età della piena<br />

maturità degli apparati tecnici della riproduzione/produzione sonora, è considerata<br />

non solo come estranea all’ambiente scolastico, ma addirittura come un<br />

fattore di disturbo, un «rumore». Non è solo ignorata, è addirittura osteggiata,<br />

e additata come espressione di ignoranza (o incultura) in fatto di musica.<br />

Quella che ho sinteticamente delineato è la condizione e la ragione stessa del disagio<br />

che la configurazione classica (ma ancora attuale) della <strong>scuola</strong> prova nei


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 29<br />

confronti del mondo esterno, e che, va riconosciuto, il mondo esterno in buona<br />

parte contraccambia: del resto, non è espressione del disagio che tipicamente si<br />

sente di fronte a un’incognita, a qualcosa di irriducibile a soluzioni semplici, il<br />

fatto che, per quanto siano molti a pensare che i problemi della <strong>scuola</strong> siano risolvibili,<br />

e non pochi siano quelli che ipotizzano e tentano soluzioni, le cose<br />

non vanno certo progredendo anno dopo anno, e invece cresce lo spazio per un<br />

senso di sfiducia <strong>nella</strong> possibilità di cambiamenti migliorativi?<br />

È legittimo chiedersi se sia possibile uscire da questa situazione.<br />

Provo a dare una risposta in positivo.<br />

Sia chiaro, però, non sto sostenendo che, poiché le forme del consumo <strong>musicale</strong><br />

hanno creato una sorta di scolarizzazione parallela e alternativa a quella di<br />

una <strong>scuola</strong> ufficiale sempre più marginalizzata e marginalizzantesi, non si darebbe<br />

diversa alternativa per questa che arrendersi fondendosi e confondendosi<br />

con quel mondo; sto ponendo invece le condizioni minime per delineare<br />

e sviluppare un’altra prospettiva.<br />

Provo a sintetizzare per punti il percorso di ragionamento che autorizzerebbe<br />

la scelta di adottare, se non altro come esperimento mentale, quest’altra<br />

prospettiva.<br />

1. L’esperienza sonora del cittadino del mondo, da tre/quattro generazioni<br />

ormai, è segnata dal fenomeno chiamato schizofonia (ossia separazione del<br />

suono dalla sua fonte di origine): questo ha modellato il sensorio dell’uomo<br />

secondo modalità e figure diverse dalle modalità e le figure in auge «prima<br />

della rivoluzione».<br />

2. Le musiche registrate che ascoltiamo e usiamo vivono una vita autonoma<br />

rispetto al luogo e al tempo in cui sono state prodotte. C’è di più. Sono autonome,<br />

spesso, anche rispetto alle intenzioni e alle destinazioni di chi le<br />

ha composte (si può ascoltare un requiem in cuffia, correndo).<br />

3. La schizofonia fonda e diffonde un’idea e una pratica di musica diverse da<br />

quelle precedenti il suo avvento.<br />

4. Questa idea e questa pratica «diverse» hanno toccato e intaccato solo marginalmente<br />

gli spazi dell’accademia e della <strong>scuola</strong> rimanendo relegate perlopiù<br />

a un ruolo di rumore e disturbo.<br />

5. Del complesso dell’esperienza <strong>musicale</strong> la <strong>scuola</strong> ha riservato a se stessa<br />

solo la parte riconducibile alle forme della <strong>media</strong>zione scrittoria classica: la<br />

notazione per un verso, la resa in termini verbali del significato dell’esperienza<br />

sonora per un altro.<br />

6. Così operando la <strong>scuola</strong> non solo si è mostrata insensibile all’esperienza<br />

mondana ma ha perso addirittura un’occasione importante per rinforzare,<br />

con multi<strong>media</strong>lità montante, il suo stesso fondamento, cioè il paradigma<br />

mentale della scrittura. Come può essere? Chiarisco, o meglio<br />

cerco di chiarire. La schizofonia della registrazione e della comunicazione<br />

INTERVENTI<br />

L’esperienza<br />

sonora<br />

del cittadino<br />

del mondo,<br />

da tre/quattro<br />

generazioni<br />

ormai,<br />

è segnata<br />

dal fenomeno<br />

chiamato<br />

schizofonia<br />

(ossia<br />

separazione<br />

del suono<br />

dalla sua fonte<br />

di origine)


INTERVENTI<br />

La <strong>scuola</strong><br />

andrebbe<br />

«sonorizzata»,<br />

cioè ripensata<br />

e aggiornata,<br />

con l’impegno<br />

ad includere<br />

dentro i suoi<br />

orizzonti<br />

attuali<br />

le aperture<br />

di senso<br />

che il suono<br />

riprodotto,<br />

e prodotto per<br />

la riproduzione,<br />

garantiscono<br />

anche soltanto<br />

per il loro<br />

stesso<br />

«esserci nel<br />

e al mondo»<br />

30 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

a distanza ha reso praticabile una forma di scrittura del suono dotata,<br />

come lo è la scrittura della parola (almeno se la si vuole interpretare adeguatamente<br />

e in profondità), del potere di alienare il soggetto rispetto<br />

all’oggetto e viceversa (si legge un testo in assenza di chi lo ha scritto, si<br />

ascolta una musica in assenza di chi l’ha prodotta; si scrive un testo e si<br />

registrano suoni musicali in assenza di chi legge o ascolta), e dunque del<br />

potere di sollecitare e legittimare sperimentazioni mentali e fisiche impensabili<br />

e impensate prima dell’avvento della riproduzione acustica (per<br />

esempio: riascoltare un suono, esattamente quello stesso suono, dunque<br />

far tornare il tempo indietro, riciclarlo; oppure, in sede di registrazione,<br />

modificare un suono, addirittura in sede di ascolto della registrazione,<br />

modificarne i parametri). Di tutto ciò <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> non c’è traccia. Se ce<br />

ne fosse, e se questo avvenisse con la dovuta consapevolezza, si potrebbe<br />

legittimamente ipotizzare che la sua funzione educativa e istruttiva ne risulterebbe<br />

rinforzata.<br />

7. Tutto ciò varrebbe per la musica, certamente, ma varrebbe più ancora e in<br />

termini più generali per l’universo acustico nel suo complesso, che include<br />

i suoni non musicali del mondo, non ultimi (anzi tra i primi a poter essere<br />

presi in considerazione come materiali della e per la schizofonia) i suoni<br />

della voce umana. Non è un caso che l’esposizione continua al telefono, alla<br />

radio, al disco, al file di registrazione abbia reso noi tutti molto sensibili alle<br />

modalità di una drammaturgia fonica che rende la cosa detta più ricca e<br />

pregnante per la sua resa vocale che non per il suo significato letterale. Che<br />

cosa entra <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> del fenomeno oggi così importante della «teatralizzazione<br />

della voce»?<br />

8. In questa prospettiva, anzi in relazione a queste molteplici prospettive di<br />

impegno la <strong>scuola</strong> andrebbe «sonorizzata», cioè ripensata e aggiornata, partendo<br />

dal suo stesso paradigma fondativo coincidente con la centralità della<br />

scrittura, con l’assumere coraggiosamente l’impegno ad includere dentro i<br />

suoi orizzonti attuali le aperture di senso che il suono riprodotto, e prodotto<br />

per la riproduzione, garantiscono anche soltanto per il loro stesso<br />

«esserci nel e al mondo».<br />

9. Ampliando la portata del paradigma scrittorio fino a includervi i modi<br />

della registrazione sonora (ma è evidente che ci si dovrebbe fare analoga<br />

considerazione per i modi della registrazione visiva, foto e video) si potrebbe<br />

(io penso si dovrebbe) reagire al processo in atto di strisciante<br />

descolarizzazione, cioè di perdita di senso dell’esperienza scolastica: un fenomeno<br />

che, diversamente da quanto si è soliti credere, non dipenderebbe<br />

dall’indebolirsi, al suo interno, delle pratiche della lingua scritta, ma dal venire<br />

meno di una legittimazione fondativa che risale a due secoli fa e che<br />

non riesce a fare i conti con quanto è avvenuto nel frattempo in termini di<br />

sviluppo e centratura dell’esperienza umana.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 31<br />

10. Sotto traccia all’argomentazione fin qui sviluppata non c’è tanto l’auspicio<br />

che la <strong>scuola</strong> salvi la musica riservandole un posto al suo interno, c’è la<br />

speranza (utopica?) che la musica, per come è da più di un secolo, e più ancora<br />

il suono (per come è prodotto e percepito e dovrebbe essere pensato)<br />

possano salvare la <strong>scuola</strong> dal suo degrado.<br />

INTERVENTI<br />

La speranza è<br />

che la musica,<br />

per come<br />

è da più<br />

di un secolo,<br />

e più ancora<br />

il suono<br />

possano<br />

salvare<br />

la <strong>scuola</strong><br />

dal suo<br />

degrado


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 33<br />

NON SOLO MUSICA!<br />

INTERVENTI<br />

Perché «non solo musica», quando la pubblicazione che avete tra le mani, ha<br />

la musica quale unica arte che ci aiuta a scoprire la (curiosa) realtà italiana dell’insegnamento,<br />

proprio della musica, nelle nostre scuole?<br />

Numerose sono le analisi e le considerazioni che si possono stilare, in seguito<br />

ai dati riportati, ma lascio che penne ben più sapienti, colte e capaci della mia<br />

si attivino per aprirci gli occhi sulla realtà esaminata.<br />

Il mio vuole essere, senza alcuna antipatica pretesa, un valore aggiunto o meglio,<br />

un punto di vista allargato della relazione esistente fra la musica e le discipline<br />

altre, in seguito ad alcune esperienze vissute utilizzando quale<br />

<strong>strumento</strong> didattico e performativo, il teatro <strong>musicale</strong> (comprendendo sia l’Opera<br />

lirica che il Musical).<br />

Un recente studio della rete Eurydice dal titolo Arts and cultural education at<br />

school in Europe presenta informazioni aggiornate all’anno scolastico 2007-<br />

2008, sulle politiche relative all’educazione artistica, (principalmente nell’istruzione<br />

obbligatoria), in 30 Paesi europei. Si evince che «Come dimostrano<br />

gli obbiettivi di apprendimento, l’educazione artistica ha le potenzialità per sviluppare<br />

negli alunni non solo le varie dimensioni relative alla creatività, ma anche<br />

le diverse competenze e attitudini sul piano personale e sociale» e ancora «La musica<br />

e le arti visive vengono insegnate in tutti i Paesi europei a un certo livello dell’istruzione<br />

obbligatoria. Anche l’artigianato, la recitazione e la danza sono materie<br />

obbligatorie <strong>nella</strong> grande maggioranza di Paesi».<br />

Sarei tentato di dire che l’Opera lirica contiene tutte le arti (e artigianalità)<br />

enunciate dalla ricerca ma anche la realizzazione di costumi, gioielli, parrucche<br />

e calzature, l’architettura, la scenografia e altro ancora. Cedo alla tentazione e<br />

aggiungo che ha la potente peculiarità di essere assolutamente interdisciplinare<br />

e, come spiegato meglio in seguito, può coinvolgere con curiosità ed entusiasmo<br />

anche insegnanti di materie non specificatamente artistiche.<br />

Spesso è stato necessario definire, in una o poche parole di più, in cosa consistesse<br />

il tipo di attività che andavo a svolgere. Ho così delineato in 4 parole, il<br />

metodo che avrei utilizzato con Apprendimento Interdisciplinare dell’Opera Lirica,<br />

riassunto in L’ILOpera©.<br />

Questo metodo si basa sulla stimolazione di attività interdisciplinari la cui base di<br />

partenza è il teatro d’Opera, «La forma forse più completa di spettacolo… il melodramma,<br />

dove convergono parole, canto, musica, danza e scenografia… richiede una<br />

partecipazione collettiva», così ne raccontò Luchino Visconti. Come dubitare? Ma<br />

quali percorsi possono coinvolgere intere classi e insegnanti? E come? Considerando<br />

che non v’è alcun dubbio (ed è sicuramente ovvio ricordarlo) che sia un ge-<br />

di<br />

Christian Silva<br />

L’Opera lirica<br />

ha la potente<br />

peculiarità<br />

di essere<br />

assolutamente<br />

interdisciplinare<br />

e, come<br />

spiegato meglio<br />

in seguito,<br />

può coinvolgere<br />

con curiosità<br />

ed entusiasmo<br />

anche<br />

insegnanti<br />

di materie non<br />

specificatamente<br />

artistiche


INTERVENTI<br />

L’Opera<br />

è un prodotto<br />

artistico<br />

e artigianale,<br />

la più alta<br />

forma<br />

di artigianalità<br />

che può<br />

diventare arte<br />

grazie all’uso<br />

sapiente<br />

e taumaturgico<br />

di ispirazione<br />

e creatività,<br />

tecnica<br />

e talento<br />

34 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

nere <strong>musicale</strong> non ascoltato e neanche apprezzato, almeno dai giovani che non<br />

hanno avuto la possibilità di «farne uso». Spesso utilizzo il termine disintegrare!<br />

L’Opera è un mondo che contiene altri mondi e altri mondi ancora, è indispensabile<br />

che dai più piccoli ai più grandi, ogni frammento che compone il mondo<br />

dell’Opera venga sganciato ma non isolato, deve essere tenuta viva la relazione fra<br />

gli elementi affinché, durante il percorso didattico e laboratoriale, i frammenti<br />

tornino a ricongiungersi (anche per rinnovarsi) formando una unità composta.<br />

Non solo musica quindi, anche se insieme al canto ne è il legante imprescindibile.<br />

Con rispondenza, richiamando Le indicazioni per il curricolo (Ministero<br />

della Pubblica Istruzione 2007) si legge: «Le esperienze interdisciplinari sono finalizzate<br />

a trovare interconnessioni e raccordi fra le indispensabili conoscenze<br />

disciplinari e a formulare in modo adeguato i problemi complessi posti dalla condizione<br />

umana nel mondo odierno e dallo stesso sapere».<br />

L’Opera è un prodotto artistico e artigianale, la più alta forma di artigianalità<br />

che può diventare arte grazie all’uso sapiente e taumaturgico di ispirazione e<br />

creatività, tecnica e talento. Centinaia di persone lavorano per mesi, da soli e<br />

in gruppo, come una macchina che incessantemente costruisce e modella fantasie<br />

che prendono forma (senza nulla levare alla precisione alchemica che abbraccia<br />

il libretto alla musica o viceversa). Per far meglio capire da quali stimoli<br />

sono stato «inebriato», elencherò la maggior parte dei mestieri contenuti nel<br />

melodramma e per ciascuno di essi, come quando si penetra un mondo sconosciuto<br />

e si scopre sorprendentemente che ha una moltitudine di sfumature,<br />

si deve tener conto dei possibili collegamenti con le molteplici discipline studiate<br />

(o praticate) <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> italiana:<br />

• Attore, Cantante lirico o Artista del coro;<br />

• Professore d’orchestra o Maestro collaboratore (Pianista accompagnatore);<br />

• Costumista progettista, Costumista realizzatore, Sarto tagliatore e Sarto confezionatore;<br />

• Truccatore e Parrucchiere;<br />

• Scenografo, Progettista di scenografie con l’ausilio delle tecnologie informatiche<br />

e Tecnico di scenografia;<br />

• Attrezzista, Macchinista o Meccanico;<br />

• Disegnatore delle luci o Elettricista;<br />

• Ballerino o Coreografo e Regista;<br />

• Fotografo di scena;<br />

• Tecnico audio e video;<br />

• Compositore;<br />

• Drammaturgo, Sceneggiatore, o Librettista.<br />

In tanti casi, mi è stato espressamente richiesto di approfondire quelle che<br />

erano le caratteristiche di ciascun mestiere fra quelli sopraccitati, allo scopo di


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 35<br />

indicare ai ragazzi un orientamento scolastico o professionale. Con l’ausilio<br />

delle tecnologie e della multi<strong>media</strong>lità, è stato comunque possibile far svolgere<br />

laboratori che avvicinassero alle professioni in modo interattivo. Non è inoltre<br />

trascurabile che dentro la sfera del teatro vi siano figure professionali, come<br />

evidenziato anche dall’elenco sopra riportato, richieste dal mondo del lavoro<br />

come risulta da un allarme lanciato da Confartigianato che ha stilato una classifica<br />

delle professioni «introvabili». L’elenco lo ha in parte riportato «Famiglia<br />

Cristiana» (novembre 2009) nell’articolo dal titolo (guarda che caso) L’arte del<br />

lavoro e compaiono «ricercati» 3210 parrucchieri ed estetisti, 2840 elettricisti<br />

e dei falegnami, ne manca il 51,7% del fabbisogno. L’Opera può quindi anche<br />

essere la scoperta di un’attitudine o di una passione e un indicatore di direzione?<br />

Penso che lo sia e può anche favorire l’utilizzo e l’interazione di quei<br />

linguaggi non verbali che «concorrono a definire un’area sovra disciplinare… nell’esigenza<br />

comunicativa dell’uomo… a narrare e a descrivere spazi, personaggi e situazioni<br />

sia reali che virtuali, a elaborare idee e a rappresentare sentimenti comuni<br />

creando l’immaginario collettivo, attraverso il quale è stato elaborato e trasmesso il<br />

patrimonio di valori estetici, culturali religiosi, etici e civili di una comunità» (Le<br />

indicazioni per il curricolo, Ministero della Pubblica Istruzione, 2007).<br />

INTERVENTI<br />

LE FASI DEL METODO L’ILOPERA©<br />

Non si è mai posto alcun limite di età, all’attivazione di percorsi didattici legati<br />

all’Opera. Dai 3 fino ai 24 anni nelle scuole di diverse regioni italiane si è<br />

costruito un percorso su misura anche con maggiori stimoli, laddove le condizioni<br />

di lavoro erano particolari ed era necessario utilizzare l’arte del teatro<br />

quale veicolo di comunicazione ed espressione, ma anche stimolo e benessere,<br />

con la presenza di giovani disabili o quando il numero di studenti stranieri superava<br />

anche della metà quello degli studenti italiani.<br />

La scelta del titolo dell’Opera è dipeso da fattori diversi ma il repertorio <strong>musicale</strong><br />

a disposizione è veramente notevole, per quantità e qualità, e per citarne alcuni<br />

tra quelli utilizzati, ritroviamo il celeberrimo Don Giovanni di Wolfgang<br />

Amadeus Mozart, Falstaff e Otello di Giuseppe Verdi, Norma di Vincenzo Bellini<br />

o Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini fino ai musical The Phantom<br />

of the Opera di Andrew Lloyd Webber o West Side Story di Leonard Bernstein.<br />

Nel metodo è prevista inoltre una impostazione generale al lavoro che risulta sicuramente<br />

complessa da gestire ma che, se ben strutturata e coordinata, ha molti<br />

aspetti positivi sia dal punto didattico che educativo. Oltre alle attività programmate<br />

con gli insegnanti, quelle per intenderci da fare espressamente in classe e<br />

nei luoghi deputati, ne esistono altre che sono pensate per valorizzare le competenze<br />

che i ragazzi hanno acquisito anche al di fuori dell’ambiente scolastico<br />

o per le quali si sentono portati e possono contribuire ad aumentare il loro coin-<br />

Dai 3 fino<br />

ai 24 anni<br />

nelle scuole<br />

di diverse<br />

regioni italiane<br />

si è costruito<br />

un percorso<br />

su misura,<br />

laddove<br />

le condizioni<br />

di lavoro erano<br />

particolari<br />

ed era<br />

necessario<br />

utilizzare l’arte<br />

del teatro<br />

quale veicolo di<br />

comunicazione<br />

ed espressione


INTERVENTI<br />

La<br />

pianificazione<br />

delle attività<br />

didattiche<br />

non può,<br />

ovviamente,<br />

prescindere<br />

dal simultaneo<br />

coinvolgimento<br />

di tutti<br />

i docenti,<br />

dando così<br />

l’avvio<br />

a un’attività<br />

di tipo<br />

trasversale<br />

36 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

volgimento e di conseguenza la loro soddisfazione. Tendo infatti a formare delle<br />

squadre di lavoro che rispecchino le figure coinvolte <strong>nella</strong> nascita di una produzione<br />

teatrale, musicisti (anche con studenti delle secondarie superiori che a<br />

volte studiano uno <strong>strumento</strong>), fotografi e operatori video (così da favorire anche<br />

l’uso di strumenti tecnologici per altro di uso comune), chi si occupa della comunicazione<br />

del progetto e dell’evento finale fra le altre mansioni. Questi gruppi<br />

di lavoro hanno un referente che interagisce con i rappresentanti degli altri<br />

gruppi e si relazionano con i docenti e coordinatori del progetto. È così composta<br />

una catena produttiva di cui sottolineo, ai giovani studenti, il valore di<br />

ogni singolo anello e della totale responsabilità che ognuno ha nei confronti dei<br />

propri «colleghi» e nel ricoprire un ruolo mai secondario. In modo assolutamente<br />

schematico enuncerò i passaggi che hanno visto coinvolti naturalmente<br />

gli studenti, ma in prima battuta gli insegnanti, anche con brevi momenti di aggiornamento<br />

e formazione. La pianificazione delle attività didattiche infatti non<br />

può, ovviamente, prescindere dal simultaneo coinvolgimento di tutti i docenti,<br />

dando così l’avvio a un’attività di tipo trasversale (anche con ricadute positive,<br />

in termini di collaborazione attiva tra gli stessi professori e maestri) e in alcuni<br />

casi sono persino stati coinvolti anche decine di insegnanti di un’unica <strong>scuola</strong>.<br />

Per poter far fronte a richieste così massicce, ho sempre allacciato relazioni con<br />

istituzioni pubbliche e private e professionisti indipendenti che potessero, per<br />

competenze proprie, esperienza e professionalità, aggiungere valore ai progetti<br />

e fornire strumenti operativi in più agli insegnanti, fra questi l’Istituto Nazionale<br />

di Studi Verdiani, per l’aspetto pedagogico l’Associazione Nazionale Pedagogisti<br />

Italiani fra gli altri numerosi partner.<br />

Le fasi si possono così riassumere:<br />

• identificazione del docente referente;<br />

• coinvolgimento di colleghi disponibili ad attivare percorsi didattici all’interno<br />

delle proprie ore curriculari o extra;<br />

• identificazione dei destinatari;<br />

• analisi del contesto in cui si opera (per es. spazi disponibili, strumenti musicali<br />

a disposizione, attrezzature informatiche, ecc.);<br />

• creazione di una community fra insegnanti per un passaggio di informazioni<br />

il più completo ed esaustivo possibile;<br />

• proposta del titolo d’Opera oggetto delle attività con ampio spazio al confronto;<br />

• pianificazione delle attività;<br />

• breve informazione ai docenti e distribuzione del materiale didattico;<br />

• inizio attività con conseguente monitoraggio dei risultati a livello iniziale, intermedio<br />

e finale;<br />

• termine dei percorsi didattici con conseguente performance.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 37<br />

DUE ESEMPI DI ATTIVITÀ SVOLTE IN CLASSE<br />

Per far meglio comprendere come sono strutturate le attività laboratoriali e i<br />

percorsi didattici svolti in parallelo dagli insegnanti, riporto di seguito due<br />

esperienze con alcuni dati e precisazioni.<br />

INTERVENTI<br />

Falstaff di Giuseppe Verdi<br />

Falstaff di Giuseppe Verdi (Progetto realizzato in qualità di Coordinatore didattico<br />

per l’Accademia Teatro alla Scala di Milano).<br />

Falstaff è stato un progetto che mi ha visto ideare un supporto multi<strong>media</strong>le<br />

coordinando il lavoro di diversi professionisti (tra cui per i contenuti musicali<br />

anche Fabrizio Emer e Carlo Delfrati) ed enti sia pubblici che privati.<br />

Sono state poi attivate, a titolo sperimentale, numerose esperienze con<br />

scuole materne fino all’università per un totale di 8 istituti, 1150 studenti,<br />

150 insegnanti e 200 laboratori interdisciplinari in un solo anno scolastico<br />

(2007-2008).<br />

Uno degli casi che ha visto coinvolti più insegnanti e studenti insieme è stata<br />

la <strong>scuola</strong> primaria «Martiri di Gorla» di Milano. Dalla classe prima alla quinta<br />

per le tre sezioni, con un totale di circa 300 bambini e una ricaduta positiva del<br />

lavoro trasversale fra diverse classi e sezioni differenti. L’imponente esperienza<br />

è stata, per la maggior parte dei casi, un’ottima occasione di interscambio di<br />

competenze fra studenti e insegnanti.<br />

Sono stati programmati percorsi didattici che hanno visto coinvolte quasi tutte<br />

le materie, compresa scienze o educazione motoria. I bambini hanno preparato<br />

una versione personale di Falstaff, contribuendo per la parte recitata, danzata,<br />

suonata, costruendo costumi e scenografie. Sono stati formati piccoli cori e<br />

formazioni musicali, hanno scoperto i personaggi della storia e ascoltato l’Opera<br />

verdiana, costruito maschere e strumenti musicali. Gli insegnanti hanno<br />

anche organizzato visite di istruzione nei laboratori del Teatro alla Scala e al<br />

Museo del teatro scaligero.<br />

Non potendo essere presenti tutti, nello stesso luogo, allo spettacolo finale, abbiamo<br />

filmato le performance dei ragazzi (dove tutti preparavano un aspetto<br />

<strong>dello</strong> spettacolo) e montato il video finale che è stato proiettato a ogni ora, in<br />

occasione di un open day organizzato appositamente alla fine dell’anno per genitori<br />

e grande pubblico.<br />

Riporto il risultato dei questionari fatti compilare dai ragazzi dove si evince<br />

l’indice di gradimento rispetto alla storia e alla musica di Falstaff.<br />

Aggiungo alcune frasi (comprese le imprecisioni ortografiche) che ho scelto fra<br />

le risposte date dai bambini alle seguenti due domande:<br />

Sono state<br />

attivate,<br />

a titolo<br />

sperimentale,<br />

numerose<br />

esperienze<br />

con scuole<br />

materne fino<br />

all’università<br />

per un totale<br />

di 8 istituti,<br />

1150 studenti,<br />

150 insegnanti<br />

e 200<br />

laboratori<br />

interdisciplinari<br />

in un solo anno<br />

scolastico<br />

(2007-2008)


38 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Ti è piaciuta la Storia di Falstaff?<br />

5° C<br />

5° B<br />

5° A<br />

4° C<br />

4° B<br />

4° A<br />

3° C<br />

3° B<br />

3° A<br />

2° C<br />

2° B<br />

2° A<br />

1° C<br />

1° B<br />

1° A<br />

Per nulla<br />

Abbastanza<br />

Molto<br />

0 5 10 15 20 25<br />

Ti è piaciuta la Musica di Falstaff?<br />

5° C<br />

5° B<br />

5° A<br />

4° C<br />

4° B<br />

4° A<br />

3° C<br />

3° B<br />

3° A<br />

2° C<br />

2° B<br />

2° A<br />

1° C<br />

1° B<br />

1° A<br />

Per nulla<br />

Abbastanza<br />

Molto<br />

0 5 10 15 20 25


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 39<br />

1. Quale attività ti è piaciuta di più e perché?<br />

• Me piaciuto quando facevamo i cappelli perché era molto rilasante (2 a B);<br />

• Quella di fare le maschere di fagioli perché si lavorava in gruppo (3 a A);<br />

• L’attività che a me è piaciuta di più è stato fare Falstaff perché si racconta con<br />

espressione (3 a B);<br />

• Le attività che mi e piaciuta e cantare. Perche credo che siano in pochi ad<br />

avere una voce così acuta, la prima volta che ho sentito il Falstaff mi e sembrato<br />

bellissimo ed avevo raggione è una musica che no smetteresti mai di<br />

sentire. Io e la mia classe l’abbiamo sentito un sacco di milione e milioni di<br />

volte non ostante queso mi piace ancora (4 a A);<br />

• Mi è piaciuto imparare con Lisa l’aria Quand’ero paggio perché non si fanno<br />

spesso queste cose a <strong>scuola</strong> (4 a C).<br />

2. Quale attività ti è piaciuta di meno e perché?<br />

• Non mi è piaciuto ritagliare inumeri degli orologi (un elemento del costume)<br />

perche era super faticoso (2 a B);<br />

• L’attività che mi e piaciuta di meno è il mosaico perché mi appiccicavo le<br />

mani di vinavil (3 a A);<br />

• Quella in cui Fenton tiene le mani a Nannetta perché non mi piace il romanticismo<br />

(3 a C);<br />

• Recitazione perché se eri una femmina e vuolevi fare un maschio non potevi<br />

(4 a B);<br />

• Mi sono piaciute tutte le attivita, recitare, cantare ecc… abbiamo fatto un<br />

ottimo lavoro e se Giuseppe verdi e gli altri che hanno creato il Falstaff sarebbero<br />

fieri di noi per tutto quello che abbiamo fatto abbiamo fatto una recita,<br />

disegnato, colorato e la cosa più importante e che ci siamo divertiti ha<br />

fare quste cose (4 a A).<br />

Per aggiungere un’informazione a quanto riportato, all’epoca il numero di etnie<br />

presenti <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> «Martiri di Gorla» era pari a 24 e su 289 bambini, 161<br />

erano italiani.<br />

Norma di Vincenzo Bellini e Otello di Giuseppe Verdi<br />

INTERVENTI<br />

All’epoca<br />

il numero<br />

di etnie<br />

presenti<br />

<strong>nella</strong> <strong>scuola</strong><br />

«Martiri<br />

di Gorla»<br />

era pari a 24<br />

e su 289<br />

bambini,<br />

161 erano<br />

italiani<br />

«Norma ad Alba Fucens» e «Otello, da Shakespeare a Verdi», due progetti interscolastici<br />

e interregionali tra Lombardia e Abruzzo. Il primo, per l’anno scolastico<br />

2008-2009 ha visto coinvolti tre istituti superiori, due licei classici e un<br />

istituto d’arte. Gli obiettivi erano molteplici, naturalmente avvicinare ragazzi<br />

delle secondarie superiori all’Opera, e la scelta di un titolo come Norma li accompagnava<br />

alla lettura e alla scoperta delle Medea di Ovidio, Euripide, Seneca,<br />

ma anche Pasolini.


INTERVENTI<br />

Quest’anno<br />

abbiamo dato<br />

continuità<br />

all’esperienza<br />

e l’adesione<br />

è stata ancor<br />

più massiccia,<br />

con circa<br />

300 ragazzi<br />

e 25 insegnanti<br />

di quattro<br />

secondarie<br />

superiori<br />

40 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Sono stati preparati brani musicali, gli studenti hanno recitato e danzato, è<br />

stato formato un coro e sono state realizzate armi, acconciature, gioielli e costumi,<br />

tutto minuziosamente documentato con immagini e video realizzati da<br />

«team» creati ad hoc all’interno della classe.<br />

Al progetto, ha collaborato con totale disponibilità anche la Sovrintendenza<br />

ai Beni Archeologici per l’Abruzzo che avrebbe concesso, per la messa in scena<br />

dell’opera belliniana da parte dei ragazzi, l’utilizzo di un anfiteatro del IV<br />

secolo a.C. sito in una città romana a 1000 metri d’altezza ai piedi del<br />

Monte Velino. Il suo nome è Alba Fucens e all’epoca contava 35.000 abitanti<br />

ed era considerata la seconda città più importante dopo Roma; ne stanno<br />

scoprendo tesori dagli anni Cinquanta grazie a continui e attenti scavi archeologici.<br />

Un altro obiettivo era quindi far conoscere la storia dell’Impero<br />

romano ma anche la vita quotidiana dell’epoca, visitando, ma soprattutto vivendo,<br />

un sito archeologico di grande importanza storica e artistica. L’archeologa<br />

dott.ssa Ceccaroni, responsabile degli scavi, avrebbe accompagnato<br />

i ragazzi in un percorso che iniziava al Museo Archeologico di Chieti per<br />

continuare ad Alba Fucens con la visita della città antica per concludersi in<br />

estate con alcuni stage di scavo.<br />

I ragazzi della Lombardia avevano già organizzato la gita d’istruzione in<br />

Abruzzo e per tre giorni avrebbero unito le prove in anfiteatro con le visite in<br />

luoghi scelti della regione. Lo spettacolo sarebbe andato in scena un mese dopo<br />

il sisma, a maggio. La <strong>scuola</strong> milanese ha giustamente rinunciato al viaggio ma<br />

né la <strong>scuola</strong> milanese né quella abruzzese hanno rinunciato alle performance e,<br />

nelle rispettive città, gli spettacoli sono andati in scena.<br />

Quest’anno abbiamo dato continuità all’esperienza e l’adesione è stata ancor<br />

più massiccia, con circa 300 ragazzi e 25 insegnanti di quattro secondarie superiori:<br />

il Liceo classico «G. Berchet» (MI), il Liceo classico «Ovidio» e l’Istituto<br />

d’Arte «G. Marzara» di Sulmona (AQ) e infine il Liceo artistico «P. Candiani»<br />

di Busto Arsizio (VA).<br />

Il titolo scelto per quest’anno è Otello di Giuseppe Verdi. È importante rilevare<br />

l’interesse riscontrato dai docenti per un’opera lirica verdiana (tratta da un<br />

dramma shakespeariano e questo giustifica anche la presenza massiccia dell’Inglese<br />

tra le discipline partecipanti) e questo consente, in modo anche sorprendente,<br />

di immaginare il teatro <strong>musicale</strong> quale buona pratica per un curricolo<br />

verticale che aiuti anche la collaborazione fra scuole pur distanti fra loro ma con<br />

finalità educative e didattiche da mettere in comune.<br />

Sotto l’elenco delle discipline coinvolte:<br />

Gli insegnanti che hanno partecipato:<br />

5 insegnanti di Inglese<br />

5 insegnanti di Italiano<br />

3 insegnanti di Discipline Plastiche


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 41<br />

2 insegnanti di Discipline Pittoriche<br />

2 insegnanti di Latino e Greco<br />

1 insegnante di Progettazione Video<br />

1 insegnante di Progettazione Grafica<br />

1 insegnante di Disegno Professionale<br />

1 insegnante di Educazione Fisica<br />

1 insegnante di Progettazione Architettonica<br />

1 insegnante di Storia dell’Arte<br />

1 insegnante di Storia<br />

1 insegnante di Metalli<br />

Così a maggio 90 ragazzi dall’Abruzzo si uniranno ai ragazzi della Lombardia<br />

in un viaggio d’istruzione pensato per avere un carattere teatrale e <strong>musicale</strong>.<br />

Gli studenti abruzzesi, infatti, faranno un’intensa attività di prove teatrali e visite<br />

per la città. Metteranno in scena la propria versione di Otello, con brani<br />

cantati (ma anche recitati) tratti dall’opera verdiana e frammenti in inglese<br />

dal dramma shakespeariano e i «musicisti» delle diverse classi prepareranno<br />

l’accompagnamento ai cantanti. Verranno costruite armi e ceramiche, costumi<br />

e scenografie, illustrati libri per bambini con tecniche artistiche diverse. I ragazzi<br />

di Busto Arsizio metteranno in scena un Otello per i bambini della città,<br />

con musicisti e menestrelli che accompagneranno la storia da loro illustrata<br />

così che la <strong>scuola</strong> entrerà nel tessuto urbano e fra i cittadini, sensibilizzando<br />

anche i più piccoli.<br />

Approfondimenti tematici, affrontati nelle diverse discipline e studiati insieme<br />

agli insegnanti, integreranno la preparazione degli Otello la cui messa in scena<br />

è prevista per maggio 2010. I docenti hanno inoltre la possibilità di condividere<br />

i percorsi didattici grazie a una community creata fin dall’inizio dell’anno<br />

scolastico.<br />

Importante sarà la collaborazione con il Teatro Filodrammatici di Milano che,<br />

oltre ad aver tenuto due incontri introduttivi sull’interpretazione e sull’azione<br />

scenica agli studenti delle scuole lombarde, accoglierà tutte le classi nelle messe<br />

in scena di Otello.<br />

Infine per aumentare le relazioni fra istituti scolastici presenti sul territorio, fra<br />

gli invitati alla rassegna ci saranno anche scuole che non hanno direttamente<br />

partecipato al progetto, per favorire una condivisione ampia e valorizzare l’impegno<br />

di tutti i ragazzi e gratificando l’attività degli stessi docenti.<br />

INTERVENTI<br />

Per aumentare<br />

le relazioni<br />

fra istituti<br />

scolastici<br />

presenti<br />

sul territorio,<br />

fra gli invitati<br />

alla rassegna<br />

ci saranno<br />

anche scuole<br />

che non hanno<br />

direttamente<br />

partecipato<br />

al progetto,<br />

per favorire<br />

una<br />

condivisione<br />

ampia


INTERVENTI<br />

«I colori<br />

dell’Opera»<br />

mira a trovare<br />

relazioni<br />

con le culture<br />

degli altri Paesi<br />

partendo<br />

dall’Opera<br />

lirica<br />

e, sicuramente,<br />

le tecnologie<br />

in questo<br />

contesto<br />

offrono<br />

numerosi<br />

vantaggi<br />

42 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

LE TECNOLOGIE INFORMATICHE SUPPORTANO<br />

L’APPRENDIMENTO DELL’OPERA LIRICA<br />

Il mondo della tecnologia offre strumenti assolutamente innovativi per migliorare<br />

l’apprendimento delle materie scolastiche. Dal 2002, con l’Accademia Teatro<br />

alla Scala, ho realizzato tre supporti multi<strong>media</strong>li. È infatti la multi<strong>media</strong>lità<br />

che trova nel teatro <strong>musicale</strong> una fonte importante di contenuti già di per sé<br />

«multi<strong>media</strong>li», ma anche metalinguistici <strong>nella</strong> loro forma e relazione. «… è la<br />

compresenza e interazione di più mezzi di comunicazione in uno stesso supporto<br />

o contesto informativo».<br />

Da questo principio nasce, con L’ILopera©, un progetto che arricchisce di materiali<br />

didattici il parco a disposizione per supporti tecnologici, non solo la lavagna<br />

multi<strong>media</strong>le quindi.<br />

Il progetto, presentato lo scorso gennaio all’Ambasciata della Repubblica di<br />

Serbia si chiama «I colori dell’Opera» ed è sostenuto da alcune ambasciate di<br />

Paesi stranieri che forniranno materiali sulla cultura del proprio Paese, fra gli<br />

altri naturalmente la Serbia, il Marocco, l’Albania, l’Ecuador o altre istituzioni<br />

come l’Istituto romeno di Cultura umanistica di Venezia, l’Associazione Nazionale<br />

Dirigenti Scolastici, l’Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento<br />

Musicale, il Centro Studi Problemi Internazionali e persino un’intera orchestra<br />

sinfonica, la Microkosmos. «I colori dell’Opera» mira a trovare relazioni con le<br />

culture degli altri Paesi partendo dall’Opera lirica e, sicuramente, le tecnologie<br />

in questo contesto offrono numerosi vantaggi <strong>nella</strong> comunicazione dei contenuti<br />

per gli insegnanti e nell’apprendimento dei discenti.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 43<br />

PAROLA, ANZI, MUSICA<br />

ALLE SCUOLE<br />

INTERVENTI<br />

In queste pagine alcune scuole raccontano la loro esperienza <strong>nella</strong> pratica <strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>. Insegnanti e alunni esprimono il loro «vissuto» <strong>musicale</strong><br />

attraverso la descrizione delle attività e delle emozioni che si accendono quando<br />

si suona uno <strong>strumento</strong>.<br />

SCUOLA SECONDARIA STATALE DI I GRADO «N. MONTERISI» -<br />

SALERNO<br />

Aldo Galibardi, Dirigente scolastico, presenta la <strong>scuola</strong>.<br />

Essendo stato avviato in tenera età a regolari studi musicali da un padre musicista,<br />

ho sempre ritenuto mio preciso dovere promuovere lo studio della musica<br />

negli alunni con i quali nel mio impegno professionale di Dirigente<br />

scolastico sarei venuto a contatto. La musica deve essere patrimonio comune,<br />

deve uscire dai «santuari» degli addetti ai lavori e fare sempre più parte intelligente<br />

della nostra cultura. Ai ragazzi vanno fornite quelle indispensabili conoscenze<br />

prime, più culturali che tecnicistiche, capaci di portarli verso scelte<br />

critiche autonome rendendoli attivamente partecipi alle comunicazioni musicali,<br />

almeno quanto a quelle verbali e visive.<br />

La «Monterisi» di Salerno serve un bacino di utenza abbastanza ampio ed è<br />

impegnata a dare una risposta a richieste sempre più crescenti di iscrizione all’indirizzo<br />

strumentale, oggi di gran lunga eccedenti le possibilità recettive dei<br />

4 corsi autorizzati dal Ministero.<br />

A mio parere occorrerebbe estendere l’iscrizione ai corsi strumentali a quanti<br />

la richiedano, perché non ci può essere nulla di positivo nel limitare a pochi<br />

un’esperienza che è stata troppo spesso negata a molti.<br />

La gestione ultradecennale di corsi ad indirizzo strumentale mi consentono di<br />

affermare, col supporto di quanto riferito da docenti, alunni e genitori coinvolti<br />

nell’esperienza, che tra gli elementi positivi sono da segnalare:<br />

• una valenza formativa dell’indirizzo <strong>musicale</strong> sia negli aspetti di ricaduta interdisciplinare<br />

sia negli aspetti di contributo alla formazione della persona;<br />

• una valenza orientativa relativamente a una più consapevole scelta circa la<br />

prosecuzione degli studi;<br />

• un deciso contributo alle iniziative finalizzate alla prevenzione del disagio<br />

giovanile;<br />

a cura di<br />

Fabrizio Emer<br />

Ai ragazzi<br />

vanno fornite<br />

quelle<br />

indispensabili<br />

conoscenze<br />

capaci<br />

di portarli<br />

verso scelte<br />

critiche<br />

autonome<br />

rendendoli<br />

attivamente<br />

partecipi alle<br />

comunicazioni<br />

musicali


INTERVENTI<br />

44 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

• un’ulteriore possibilità di conoscenza ed espressione razionale ed emotiva<br />

di sé.<br />

Organizzazione didattica dei corsi musicali<br />

Il suonare<br />

insieme mira<br />

a far acquisire<br />

precisione<br />

ritmica e<br />

di intonazione,<br />

autocontrollo<br />

e capacità di<br />

concentrazione,<br />

capacità<br />

di prestare<br />

ascolto<br />

simultaneamente<br />

alla propria<br />

parte e a quella<br />

degli altri<br />

Alla «Monterisi», su 30 classi in organico, 12 sono ad indirizzo strumentale, frequentate<br />

da 314 alunni suddivisi in: 3 cattedre di violino, 2 di pianoforte, 2 di<br />

chitarra, 1 di violoncello, 1 di fagotto, 1 di oboe, 1 di corno, 1 di saxofono, 1<br />

di tromba, 1 di clarinetto, 1 di flauto, 1 di percussioni. Il docente di tromba,<br />

ove possibile, avvia taluni allo studio di trombone tenore e al flicorno soprano;<br />

quelli di violino allo studio della viola; quello di sax allo studio del soprano, del<br />

tenore e del baritono oltre a quello ordinario del sax contralto; quello di chitarra<br />

allo studio del basso elettrico.<br />

La <strong>scuola</strong> possiede un discreto strumentario che consente, a quanti non possono<br />

acquistare uno <strong>strumento</strong> di proprietà, di averne in uso uno per limitati periodi.<br />

<strong>L’insegnamento</strong> delle materie musicali nei corsi ad indirizzo è di 4 ore settimanali<br />

suddivise in 2 ore di Educazione <strong>musicale</strong>, di cui una dedicata allo studio<br />

del Solfeggio (nelle chiavi di violino, basso e tenore) e 2 di Strumento <strong>musicale</strong><br />

con moduli di due (raramente di tre e per particolari occasioni) alunni per<br />

ora/lezione.<br />

Alla musica d’insieme viene riservato il 20% dell’orario complessivo curricolare;<br />

a coloro che, a seguito di selezioni, entrano a far parte dell’organico strumentale<br />

della <strong>scuola</strong>, vengono erogate, in orario extracurriculare, 2 ore di prove<br />

orchestrali ciascun martedì.<br />

Nel rispetto della libertà di insegnamento riconosciuta ai docenti è favorita la<br />

ricerca di nuove tecniche di apprendimento; attraverso uno studio non strettamente<br />

tecnicistico vengono valorizzate le capacità formative e orientative<br />

della musica.<br />

Il suonare insieme mira a far acquisire precisione ritmica e di intonazione, autocontrollo<br />

e capacità di concentrazione, capacità di prestare ascolto simultaneamente<br />

alla propria parte e a quella degli altri, di collaborare con i compagni,<br />

di inserire il proprio intervento a proposito, rispetto al lavoro altrui.<br />

La parola agli alunni<br />

Federico (ex alunno di saxofono): «Prima di frequentare il corso di <strong>strumento</strong><br />

alla «Monterisi» non avevo alcuna nozione di musica; oggi se uno mi togliesse<br />

la musica ci soffrirei tantissimo. Frequento una <strong>scuola</strong> superiore, sono iscritto<br />

al conservatorio ed ho costituito con alcuni ex compagni di classe un gruppo<br />

jazz. Purtroppo non avendo potuto proseguire studi musicali alle superiori


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 45<br />

sono costretto a dividermi tra gli impegni del liceo la mattina e quelli del Conservatorio<br />

al pomeriggio; spero di farcela».<br />

Giorgio (ex alunno di corno): «Ormai la mia vita è assorbita dalla musica; frequento<br />

il Conservatorio; sono il primo corno dell’orchestra Mozartini e suono<br />

<strong>nella</strong> banda di Pellezzano. Ho frequentato master con docenti di livello internazionale<br />

e sono tanto appassionato al mio <strong>strumento</strong> che spero possa consentirmi<br />

di lavorare nelle orchestre da professionista».<br />

INTERVENTI<br />

Rapporti con il territorio<br />

Sono state attivate, e perfezionate negli anni, intese programmatiche di rapporti<br />

con il locale Conservatorio, con Expo<strong>scuola</strong> dell’Università di Fisciano,<br />

con l’associazione <strong>musicale</strong> Akroaterion, con orchestre giovanili esterne che<br />

da alcuni anni accolgono nel proprio organico i migliori strumentisti della<br />

<strong>scuola</strong> al termine del loro percorso formativo triennale, presso le quali trovano<br />

le prime opportunità lavorative ex alunni della «Monterisi».<br />

Partecipazione a concerti e concorsi<br />

Gli alunni dell’indirizzo strumentale danno vita a varie formazioni di insieme<br />

strumentale: da gruppi cameristici (fino all’ottetto), alla fanfara, all’ensemble<br />

jazzistico, al gruppo di chitarre e percussioni, all’orchestra sinfonica con organico<br />

di 65 elementi.<br />

Questa ampia gamma di formazioni consente di assicurare la partecipazione<br />

della Scuola a svariati concorsi a livello nazionale (1° premio assoluto a Città<br />

di Castello nel 2009, ad Ancona nel 2008, ecc.), alle Rassegne nazionali dell’indirizzo<br />

strumentale, a molteplici ricorrenze festive cittadine, civili e religiose;<br />

la formazione bandistica, ad esempio, fornisce supporto <strong>musicale</strong> alle<br />

celebrazioni del 4 Novembre, del 2 Giugno, del Natale nel quartiere, di «Salerno<br />

Porte Aperte», ecc.<br />

L’orchestra sinfonica esibisce un repertorio che presenta brani di autori classici<br />

e moderni, nonché composizioni originali, create da autori locali, dedicate alla<br />

orchestra scolastica.<br />

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO «G. BRESALA» - TRENTO<br />

Gli alunni<br />

dell’indirizzo<br />

strumentale<br />

danno vita<br />

a varie<br />

formazioni<br />

di insieme<br />

strumentale:<br />

da gruppi<br />

cameristici,<br />

all’ensemble<br />

jazzistico,<br />

all’orchestra<br />

sinfonica<br />

con organico<br />

di 65 elementi<br />

Agostino Toffoli, Dirigente scolastico, presenta la <strong>scuola</strong>.<br />

La <strong>scuola</strong> secondaria di I grado «Giacomo Bresadola» fa parte, dal 1° settembre<br />

2001, dell’«Istituto comprensivo Trento 5», un istituto molto complesso


INTERVENTI<br />

È in corso di<br />

realizzazione<br />

un progetto<br />

finalizzato alla<br />

costituzione<br />

di una<br />

«orchestra<br />

d’archi»<br />

formata<br />

da tutti<br />

gli alunni<br />

di alcune classi<br />

di una <strong>scuola</strong><br />

primaria<br />

46 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

che conta attualmente tre scuole primarie e due scuole secondarie di I grado<br />

con 1260 alunni, un centro per l’educazione degli adulti con vari corsi, compresa<br />

una <strong>scuola</strong> in carcere e una in ospedale.<br />

L’istituto è nato come risposta all’esigenza di considerare <strong>scuola</strong> primaria e secondaria<br />

di I grado come articolazioni di un’unica <strong>scuola</strong> di base, caratterizzata<br />

da continuità educativa e raccordo organizzativo e didattico.<br />

Il Progetto d’Istituto, <strong>nella</strong> esplicitazione delle sue intenzioni, si qualifica come<br />

un patto, un contratto formativo fra gli insegnanti, gli alunni e i genitori:<br />

quindi si propone come <strong>strumento</strong> che permette l’organizzazione della <strong>scuola</strong><br />

come ambiente per un’educazione e un apprendimento efficaci.<br />

L’istituto si caratterizza inoltre per la presenza di sperimentazioni didattiche<br />

di notevole impegno che riguardano l’insegnamento di alcune discipline curricolari,<br />

con utilizzo veicolare della lingua inglese in undici classi di una<br />

<strong>scuola</strong> primaria e l’insegnamento di strumenti musicali in altre tre scuole primarie<br />

e secondarie. In particolare, grazie a una convenzione con una <strong>scuola</strong><br />

<strong>musicale</strong>, è in corso di realizzazione un progetto finalizzato alla costituzione<br />

di una «orchestra d’archi» formata da tutti gli alunni di alcune classi di una<br />

<strong>scuola</strong> primaria; è inoltre vigente da tre anni una convenzione con il conservatorio<br />

di musica di Trento «Bonporti» finalizzata alla frequenza di tutti gli<br />

alunni, di una delle due scuole secondarie dell’istituto, alle attività propedeutiche<br />

pomeridiane <strong>dello</strong> stesso conservatorio ed infine una sezione <strong>musicale</strong><br />

presso la <strong>scuola</strong> «Bresadola» che è oggetto di approfondimento nel<br />

presente contributo informativo.<br />

La <strong>scuola</strong> «Bresadola», situata nel centro storico di Trento, ha un bacino d’utenza<br />

molto vasto, che si estende dal centro fino a località periferiche.<br />

Nel corrente anno scolastico gli alunni iscritti sono 453, funziona con sei corsi<br />

completi, di cui uno a indirizzo <strong>musicale</strong>. La scansione oraria di base prevede<br />

30 ore di insegnamento articolate in 33 lezioni settimanali, tre sezioni hanno<br />

l’orario scolastico distribuito su sei giorni settimanali e tre su cinque giorni.<br />

Il corpo docente è composto da 56 insegnanti, 5 assistenti educatrici e una<br />

<strong>media</strong>trice culturale, <strong>nella</strong> quasi totalità con contratto a tempo indeterminato.<br />

L’edificio scolastico presenta purtroppo alcune carenze di spazi in rapporto all’alto<br />

numero di iscritti con una <strong>media</strong> di presenze per classe superiore a 25<br />

alunni. Nell’edificio sono presenti:<br />

18 aule ordinarie, di cui 4 dotate di lavagna Un aula magna dotata di lavagna interattiva<br />

interattiva multi<strong>media</strong>le<br />

multi<strong>media</strong>le<br />

4 laboratori di cui uno di musica 10 locali utilizzabili per attività di sostegno<br />

o per piccoli gruppi di alunni<br />

Una biblioteca alunni/e<br />

Una palestra<br />

Una sala insegnanti<br />

Un archivio<br />

L’ufficio del collaboratore del Dirigente Un ufficio di segreteria<br />

Una bidelleria


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 47<br />

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DEL CORSO MUSICALE<br />

<strong>L’insegnamento</strong> <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> è stato introdotto <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> secondaria<br />

di I grado «G. Bresadola» nel 1991 e da allora si è registrato un costante<br />

incremento di interesse e apprezzamento, confermato dal numero di<br />

richieste sempre superiori alla disponibilità di posti. Tuttavia, a differenza delle<br />

altre regioni, nel Trentino la <strong>scuola</strong> SMIM «Bresadola» è rimasta l’unico esempio<br />

di questa realtà.<br />

I motivi possono essere individuati in una scelta politica che ha bloccato<br />

l’apertura di altre SMIM nonostante molte scuole ne avessero fatto ripetuta richiesta<br />

all’Assessorato di competenza, privilegiando un sistema di scuole private<br />

gestite da cooperative che godono di sovvenzione pubblica.<br />

La sezione <strong>musicale</strong> presso la <strong>scuola</strong> «Bresadola» (dalla classe prima alla terza)<br />

è entrata ad ordinamento nel 1999 come previsto dal D.M. 201. Le specialità<br />

strumentali presenti sono: chitarra classica, flauto traverso, pianoforte e violino.<br />

Il personale docente è assunto in ruolo dall’anno 2000.<br />

Ogni classe è formata da 24 alunni ripartiti per le quattro specialità strumentali.<br />

Le lezioni sono sia a carattere individuale che collettivo: lezioni individuali di<br />

<strong>strumento</strong>, lezioni di musica d’assieme, lezioni di formazione <strong>musicale</strong>, esercitazioni<br />

orchestrali e vocali.<br />

Le lezioni si svolgono prevalentemente in orario pomeridiano dal lunedì al venerdì<br />

e in alcuni momenti dell’anno scolastico anche in orario antimeridiano,<br />

soprattutto in prossimità di concerti, concorsi o altre attività musicali.<br />

Ogni alunno effettua di norma due rientri settimanali. L’orario è strutturato in<br />

modo da offrire lezioni individuali di <strong>strumento</strong> di circa quaranta minuti, lezioni<br />

in piccolo gruppo variabile da tre a sei alunni della durata di un’ora circa, lezioni<br />

di formazione <strong>musicale</strong> impartite per gruppi strumentali di circa sessanta minuti.<br />

L’articolazione oraria e dei gruppi può variare in base alle peculiarità strumentali.<br />

Ampio spazio è dato alla pratica della musica d’assieme che costituisce un momento<br />

privilegiato in cui ogni alunno, in base alle sue competenze e abilità e<br />

a prescindere dal livello tecnico <strong>musicale</strong> raggiunto, porta il proprio personale<br />

contributo alla realizzazione di concerti, spettacoli e altre manifestazioni a carattere<br />

<strong>musicale</strong>. Nei mesi di novembre-dicembre e aprile-giugno viene svolta<br />

attività orchestrale come naturale conseguente ampliamento delle attività di<br />

musica d’assieme.<br />

Al corso si accede previo esame d’ammissione che prevede il superamento di un<br />

test scritto (prova collettiva del test di Bentley) e di un colloquio individuale<br />

volto a individuare le attitudini musicali di ciascun candidato <strong>media</strong>nte prove<br />

ritmiche, vocali, approccio agli strumenti, individuazione di eventuali competenze<br />

pregresse.<br />

La commissione è formata dal Dirigente o suo delegato, dal docente di Educazione<br />

<strong>musicale</strong> del corso e dai quattro docenti di Strumento. Al termine degli<br />

INTERVENTI<br />

L’orario<br />

è strutturato<br />

in modo<br />

da offrire<br />

lezioni<br />

individuali<br />

di <strong>strumento</strong><br />

lezioni<br />

in piccolo<br />

gruppo, lezioni<br />

di formazione<br />

<strong>musicale</strong><br />

per gruppi<br />

strumentali


INTERVENTI<br />

Nel corso<br />

di ciascun anno<br />

scolastico,<br />

vengono<br />

organizzati<br />

concerti,<br />

spettacoli,<br />

concorsi,<br />

uscite, visite e<br />

partecipazioni<br />

a carattere<br />

<strong>musicale</strong><br />

e culturale<br />

48 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

esami d’ammissione viene stilata una graduatoria in base alla somma dei punteggi<br />

conseguiti nelle prove. Sono ammessi al corso i primi ventiquattro ragazzi,<br />

mentre gli altri sono dichiarati ammissibili visto che la frequenza al corso<br />

è subordinata alla disponibilità dei posti.<br />

L’assegnazione <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> viene perfezionata al termine di un giro degli<br />

strumenti utile ai fini di un orientamento più efficace.<br />

Al termine del triennio scolastico, in sede di esame conclusivo del ciclo di studi<br />

primario, è prevista una prova pratica di esecuzione strumentale individuale o<br />

per gruppi, a seconda delle specialità strumentali, alla presenza di tutta la commissione<br />

d’esame del corso, al fine di verificare la competenza <strong>musicale</strong> strumentale<br />

raggiunta dagli alunni.<br />

Nel corso di ciascun anno scolastico, vengono organizzati concerti, spettacoli,<br />

concorsi, uscite, visite e partecipazioni a carattere <strong>musicale</strong> e culturale in base<br />

alla disponibilità finanziaria dell’istituto e all’offerta presente sul territorio,<br />

fermi restando i due momenti di esecuzione orchestrale/vocale legati al Natale<br />

e alla fine dell’anno scolastico.<br />

L’orchestra si esibisce non solo all’interno dell’istituto scolastico, ma anche in<br />

chiese e teatri.<br />

Per le manifestazioni pubbliche l’orchestra si presenta in forma «aperta» e quindi<br />

offre la possibilità di suonare non solo agli allievi interni, ma anche agli esterni<br />

e agli ex allievi, stringendo collaborazioni con altri enti musicali e culturali.<br />

Per quanto riguarda il repertorio, i docenti sono responsabili della ricerca del materiale<br />

<strong>musicale</strong> per l’orchestra e degli eventuali arrangiamenti dei brani scelti.<br />

I docenti di Strumento, per la programmazione e l’organizzazione del Corso ad<br />

indirizzo e per la coordinazione di tutti i momenti musicali e i progetti dell’istituto<br />

TN5, si riuniscono regolarmente durante l’intero anno scolastico:<br />

Sono stati istituiti, a tal fine, i seguenti organi scolastici:<br />

• Gruppo di Lavoro – Strumento<br />

• Dipartimento Musica di plesso<br />

• Commissione Musica di istituto<br />

Dall’anno scolastico 2008/2009 è attiva una collaborazione con il Conservatorio<br />

di Trento e Bolzano nell’ambito del Biennio Specialistico di II livello per<br />

la formazione dei docenti della classe di concorso A077.<br />

Partecipazione a concerti e concorsi<br />

Il Corso Musicale F durante i suoi diciotto anni di attività ha partecipato a<br />

numerose manifestazioni musicali culturali sia in ambito locale che nazionale,<br />

intervenendo a concerti, concorsi, convegni, spettacoli.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 49<br />

I docenti di <strong>strumento</strong> presentano a cadenza annuale il Progetto «Suonare in<br />

Orchestra» che coinvolge le tre classi della sezione F e si concretizza nell’esecuzione<br />

di due momenti: il concerto di Natale e quello di fine anno.<br />

Per l’anno scolastico in corso il concerto di fine anno sarà organizzato in collaborazione<br />

con la <strong>scuola</strong> secondaria di I grado «Bonporti» dell’Ist. TN5 convenzionata<br />

con il Conservatorio «Bonporti» di Trento e avrà carattere<br />

interdisciplinare (performance di Musica e Teatro).<br />

Recentemente è stato attivato il Progetto «Orientamento strumentale <strong>nella</strong><br />

<strong>scuola</strong> primaria» che coinvolge le classi quinte delle scuole primarie dell’Ist.<br />

TN5. Tale progetto costituisce un raccordo tra i due cicli d’istruzione primaria<br />

e secondaria di I grado al fine di far conoscere agli alunni delle classi quinte<br />

l’offerta <strong>musicale</strong> della SMIM.<br />

Un altro momento <strong>musicale</strong> a cadenza annuale è costituito dal «Pomeriggio<br />

aperto al Musicale».<br />

Si svolge indicativamente nel mese di gennaio e coinvolge le classi seconde e/o<br />

terze in un’esecuzione strumentale e/o vocale di presentazione del corso <strong>musicale</strong><br />

ai genitori e agli alunni delle classi quinte della <strong>scuola</strong> primaria. In tale occasione<br />

i docenti di <strong>strumento</strong> illustrano l’organizzazione del corso <strong>musicale</strong>.<br />

Nell’anno scolastico 2007/2008, l’orchestra del Corso ha partecipato a un Soggiorno/Studio<br />

presso la struttura provinciale di Candriai in provincia di Trento.<br />

Si tratta di una permanenza di due giorni in una struttura accogliente e organizzata<br />

dove i ragazzi hanno svolto un’intensa attività di studio e di approfondimento<br />

strumentale in una più ampia ottica di socializzazione e di autonomia personale.<br />

La classe di violino ha partecipato al primo PLAY DAY organizzato dall’ESTA<br />

Italia a Casalecchio di Reno – Bologna il 24 febbraio 2007.<br />

Nell’anno scolastico 2006/2007 le classi seconda e terza hanno partecipato al<br />

Concorso Nazionale per Scuole ad Indirizzo Musicale di Castiglione delle Stiviere<br />

concorrendo per le sezioni Orchestra, sezione Musica da camera per archi,<br />

Pianoforte a 4 mani, conseguendo ottimi risultati e votazioni.<br />

L’orchestra ha partecipato a diversi momenti musicali in occasione del gemellaggio<br />

della <strong>scuola</strong> primaria «Sanzio» con l’English Primary School «Ham<br />

Dingle» di Birmingham, ospite <strong>nella</strong> città di Trento.<br />

L’orchestra della classe terza ha conseguito il primo premio <strong>nella</strong> categoria Scuole<br />

Superiori al Concorso Nazionale intitolato a De André il 30 novembre 2008.<br />

Inoltre, l’orchestra e il coro del corso <strong>musicale</strong> intervengono normalmente a<br />

convegni, manifestazioni musicali e spettacoli organizzati da Enti, istituti e associazioni<br />

presenti sul territorio.<br />

Ai ragazzi del corso <strong>musicale</strong> è anche offerta l’occasione di assistere a concerti<br />

e spettacoli organizzati da Enti lirici e teatrali, associazioni culturali e istituti sia<br />

in ambito locale sia nazionale.<br />

INTERVENTI<br />

Ai ragazzi<br />

del corso<br />

<strong>musicale</strong><br />

è offerta<br />

l’occasione<br />

di assistere<br />

a concerti<br />

e spettacoli<br />

organizzati<br />

da Enti lirici<br />

e teatrali,<br />

associazioni<br />

culturali<br />

e istituti sia<br />

in ambito<br />

locale<br />

che nazionale


INTERVENTI<br />

50 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Partecipano ad uscite d’istruzione (musei, mostre, visite a luoghi d’arte) in cui<br />

viene valorizzato e approfondito l’aspetto <strong>musicale</strong> e artistico.<br />

La parola agli alunni<br />

«Poter suonare uno <strong>strumento</strong> a <strong>scuola</strong> è un’opportunità bellissima. Mi ritengo<br />

molto fortunata ad avere una <strong>scuola</strong> <strong>musicale</strong> vicina a casa e ad essere stata scelta per<br />

il corso <strong>musicale</strong>. Secondo me è anche divertente».<br />

Francesca 1F – flauto<br />

«Per me è bellissimo studiare uno <strong>strumento</strong> a <strong>scuola</strong> perché si può imparare in<br />

compagnia dei compagni e non da soli come ad esempio con gli insegnanti privati».<br />

Petra 1F – pianoforte<br />

«Ho scelto il corso <strong>musicale</strong> perché mi entusiasma l’idea di suonare uno <strong>strumento</strong>.»<br />

Mattia 1F – chitarra<br />

«Per me la musica è un sogno. A me piace molto quando suono e ascolto musica;<br />

non finirei mai».<br />

Tommaso 1F – violino<br />

Suonare<br />

uno <strong>strumento</strong><br />

è importante<br />

perché<br />

permette<br />

di esprimersi<br />

con un<br />

linguaggio<br />

diverso.<br />

È<br />

un’opportunità<br />

per stare<br />

in compagnia<br />

e scaricare<br />

le proprie<br />

tensioni<br />

«Mi piace particolarmente lo <strong>strumento</strong> che suono perché mi aiuta ad esprimermi<br />

in un modo tutto mio e perché cerco di trasmetterci sentimento e spero che questo<br />

possa arrivare agli altri».<br />

Margarita 2F – pianoforte<br />

«Ho scelto il corso <strong>musicale</strong> perché avendo già avuto esperienze di musica in precedenza,<br />

ho voluto continuare».<br />

Flavia 2F – violino<br />

«Mi piace studiare uno <strong>strumento</strong> a <strong>scuola</strong>; c’è un senso d’intimità e conosci le persone<br />

che suonano con te».<br />

Valentina 2F – pianoforte<br />

«Secondo me suonare uno <strong>strumento</strong> è importante perché permette di esprimersi<br />

con un linguaggio diverso. Per noi ragazzi è un’opportunità per stare in compagnia<br />

e anche scaricare le proprie tensioni».<br />

Gregorio 3F – chitarra<br />

«Quando suono il mio <strong>strumento</strong> mi sento bene».<br />

Enrico 3F – violino<br />

«Suonare uno <strong>strumento</strong> è molto divertente perché stai con i tuoi amici e perché conoscere<br />

la musica e suonarla è un’opportunità che entusiasma».<br />

Lucrezia 3F – flauto


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 51<br />

«Penso che siamo fortunati a poter suonare, s’impara a stare insieme e ci si diverte<br />

molto ed è una bella soddisfazione ricevere i complimenti a fine concerto».<br />

Camilla 3F – violino<br />

INTERVENTI<br />

In conclusione si può affermare che la valorizzazione della <strong>scuola</strong> intesa come<br />

luogo di promozione sociale e culturale, di ricaduta territoriale e di interazione<br />

con le altre realtà musicali presenti sul territorio costituisce una peculiarità del<br />

corso ad indirizzo <strong>musicale</strong> della <strong>scuola</strong> «Bresadola».<br />

Esso è diventato un «fiore all’occhiello» per l’Istituto comprensivo Trento 5, sia<br />

per l’indubbia qualità dell’offerta formativa strumentale che per i risultati raggiunti<br />

dagli alunni, confermati nel tempo e sempre documentati da saggi, spettacoli<br />

musicali e concerti di notevole impegno.<br />

Sicuramente ciò è dovuto al «contratto educativo» che impegna reciprocamente<br />

<strong>scuola</strong> e famiglie <strong>nella</strong> realizzazione del progetto formativo all’atto dell’iscrizione,<br />

previo superamento dell’esame di ammissione ma, ad avviso <strong>dello</strong> scrivente,<br />

il merito principale di tale successo è riconducibile alla professionalità e<br />

continuità educativa, garantite da insegnanti di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> particolarmente<br />

competenti e preparati, sia sul piano disciplinare che su quello relazionale<br />

e motivazionale.<br />

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO «A. GIORGI – A. N. FRACCO» -<br />

FERENTINO (FR)<br />

Elena Di Pucchio, Dirigente scolastico, presenta la <strong>scuola</strong>.<br />

La storia<br />

Lo studio <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> statale di Ferentino<br />

vanta una quasi ventennale tradizione. L’attività ebbe inizio in forma sistematica<br />

nell’a.s. 1992/1993, allorché fu istituita una sezione a Sperimentazione<br />

<strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> quale 24 allievi furono ammessi a seguire le lezioni di pianoforte,<br />

flauto, violino e chitarra nell’intento di integrare le attività scolastiche con l’istruzione<br />

strumentale. Sotto la guida dei docenti la sfera delle attività cominciò<br />

a dilatarsi, promuovendo l’istituzione di una seconda sezione nell’a.s.<br />

1999/2000, quando la disciplina entrò a far parte dell’Ordinamento della<br />

<strong>scuola</strong> <strong>media</strong> italiana (con l’emanazione della Legge 3 maggio 1999, n. 124) e<br />

le due sezioni ad indirizzo <strong>musicale</strong> divennero «Ordinamento».<br />

Oggi, la <strong>scuola</strong>, offre la possibilità a tutti gli iscritti di intraprendere lo studio<br />

di uno di questi quattro strumenti musicali: chitarra, violino, pianoforte, flauto<br />

traverso. Tutti i ragazzi che scelgono l’attività, oltre ad avere a loro disposizione<br />

una lezione individuale di <strong>strumento</strong> alla settimana, con il proprio docente,<br />

Il merito<br />

principale<br />

di tale<br />

successo è<br />

riconducibile<br />

alla<br />

professionalità<br />

e continuità<br />

educativa,<br />

garantite<br />

da insegnanti<br />

di <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong><br />

particolarmente<br />

competenti<br />

e preparati


INTERVENTI<br />

52 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

fanno esperienza di Musica di insieme e come componenti dei gruppi musicali<br />

formano l’Orchestra della <strong>scuola</strong>. Solisti, gruppi orchestrali, hanno l’opportunità<br />

di svolgere attività performative durante l’anno scolastico partecipando a<br />

concerti, concorsi e rappresentazioni teatrali.<br />

Le lezioni di Strumento <strong>musicale</strong> si svolgono durante le ore pomeridiane, in<br />

orari e giorni che ogni studente concorda con il proprio docente, mentre le<br />

prove generali di Orchestra e Coro sono inserite anche in orario mattutino per<br />

consentire il lavoro interdisciplinare.<br />

Fin dalla loro istituzione le classi a Ordinamento <strong>musicale</strong> hanno contribuito<br />

in modo considerevole alla diffusione della «Musica» <strong>nella</strong> città di Ferentino.<br />

L’attività didattica ha sempre riservato particolare attenzione alla propedeutica<br />

<strong>musicale</strong> destinata anche agli allievi non iscritti alle specifiche sezioni e agli<br />

scolari della <strong>scuola</strong> dell’infanzia e primaria dei Circoli cittadini. La propedeutica<br />

è considerata sia nell’aspetto teorico di informazione e preparazione all’ascolto,<br />

sia nell’aspetto pragmatico del «fare musica insieme».<br />

Nel corso degli anni la <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> di Ferentino è diventata un punto di riferimento<br />

per le famiglie e per la comunità locale attraverso le varie iniziative<br />

intraprese da e per gli alunni.<br />

Il repertorio<br />

Tra le attività<br />

caratterizzanti<br />

che hanno<br />

segnato<br />

una profonda<br />

innovazione<br />

didattica,<br />

la pratica<br />

di Musica<br />

di insieme<br />

ha assunto<br />

sempre<br />

più rilievo<br />

La scelta dei metodi, degli studi e del repertorio ha subìto negli anni una notevole<br />

evoluzione, sia per quanto riguarda la particolarità dell’Organico Scolastico<br />

(arricchito da gruppi vocali, percussioni, archi) sia per quanto riguarda<br />

l’attenzione rivolta alla necessità di legare tale scelta a motivazioni di carattere<br />

interdisciplinare e di vissuto degli studenti.<br />

Tra le attività caratterizzanti che hanno segnato una profonda innovazione didattica,<br />

la pratica di Musica di insieme ha assunto sempre più rilievo.<br />

Questo aspetto si è sempre più ampliato per le innumerevoli possibilità di impiego<br />

che offre sia in termini di rielaborazione collettiva degli apprendimenti,<br />

sia per l’utilizzo nelle attività interdisciplinari e <strong>nella</strong> produzione di lavori<br />

destinati a esecuzioni pubbliche.<br />

Nella pratica didattica di questa Scuola, infatti, la socializzazione al territorio<br />

delle produzioni è una prassi consolidata. Essa, infatti, assume un particolare<br />

rilievo motivazionale in quanto permette all’alunno di:<br />

• apprendere l’importante disciplina dell’Orchestra;<br />

• riscontrare un riconoscimento sociale;<br />

• mettere a disposizione della comunità i risultati della propria esperienza;<br />

• sviluppare l’attività concertistica, sia come elemento fondamentale del percorso<br />

didattico e formativo sia come servizio al territorio.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 53<br />

Ai docenti consente di:<br />

• valorizzare la musica come parte fondamentale del nostro patrimonio artistico<br />

e culturale;<br />

• valorizzare la musica come fattore di crescita individuale e sociale, stimolo<br />

all’intelligenza, alla creatività e alla responsabilità;<br />

• privilegiare iniziative sistematiche e durature rispetto ai progetti occasionali.<br />

INTERVENTI<br />

Teatro e musica insieme<br />

Questo lavoro nasce dal riconoscimento dell’alto valore formativo del fare musica<br />

insieme.<br />

Si avvale del contributo e la collaborazione di accreditati musicisti con i quali<br />

la <strong>scuola</strong> propone e sperimenta interessanti e innovative esperienze, tra gli altri<br />

Ambrogio Sparagna, Simone Cristicchi, Tony Esposito, Valentina Ferraiuolo,<br />

Michele Paulicelli.<br />

La musica di insieme stimola la creatività, la socializzazione e lo scambio di<br />

esperienze con i compagni, la capacità di ascolto di sé e degli altri, il rispetto e<br />

il riconoscimento delle regole.<br />

L’obiettivo è quello di dimostrare che il linguaggio della musica e la realtà del<br />

palcoscenico sono elementi di dialogo universali, a prescindere da età, lingua<br />

e cultura, possono diventare un comune denominatore <strong>nella</strong> crescita e <strong>nella</strong><br />

formazione dei ragazzi.<br />

Durante questi ultimi anni di lavoro, si è voluto consolidare il progetto «Teatro<br />

e Musica Insieme» credendo sia nel principio della libertà del linguaggio<br />

<strong>musicale</strong> e teatrale, sia nei ragazzi quali migliori interpreti di un messaggio.<br />

Il cartellone<br />

Il cartellone dell’Orchestra dei ragazzi ha promosso negli anni la conoscenza del<br />

linguaggio teatrale e <strong>musicale</strong> nei luoghi ad esso deputato si citano alcune delle<br />

attività più significative:<br />

• Favole in musica – ritmi e fiabe sonore. Auditorium Terme di Pompeo di<br />

Ferentino. In continuità con i Circoli Didattici Cittadini, con la partecipazione<br />

di allievi con bisogni educativi speciali.<br />

• Lezioni – Concerto. Auditorium Terme di Pompeo di Ferentino. Ideate<br />

dagli studenti della <strong>scuola</strong> e realizzate con la partecipazione di docenti e animatori<br />

con il compito di mantenere il dialogo con gli spettatori e approfondirne<br />

le esperienze di ascolto.<br />

• Le Arti delle Spettacolo e le Nuove Generazioni. Percorsi didattici, mirati<br />

all’Orchestra, al Coro, alla progettazione e realizzazione di costumi e sceno-<br />

La musica<br />

di insieme<br />

stimola<br />

la creatività, la<br />

socializzazione,<br />

la capacità<br />

di ascolto di sé<br />

e degli altri,<br />

il rispetto e il<br />

riconoscimento<br />

delle regole


INTERVENTI<br />

54 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

grafie e alla recitazione. Sono state allestite e rappresentate al Teatro Comunale<br />

di Fiuggi: Aggiungi un Posto a Tavola con il Coro e l’Orchestra dal vivo<br />

della <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>.<br />

• Narrazionitineranti. I linguaggi della musica e della narrazione. Laboratorio<br />

di Intercultura che affronta il tema dell’altro, spaziando dalla Letteratura<br />

dei Migranti alla Musica del Mediterraneo fra diversi generi e stili.<br />

• Terezin. Echi, Note dei Bambini del Campo di Sterminio.<br />

• Consueti Concerti annuali per il Giorno della Memoria. La Musica della<br />

Shoah - Un Percorso per non Dimenticare.<br />

• Brundibàr – Opera per Ragazzi e Orchestra di Hans Kràsa - Versione Terezin<br />

1943. Gli alunni provenienti dalle classi ad Ordinamento <strong>musicale</strong><br />

hanno avuto l’occasione di entrare in contatto con i diversi aspetti della musica<br />

classica. L’Orchestra era formata da musicisti professionisti e dagli allievi.<br />

I Concerti hanno avuto eco in tutta la Provincia e il patrocinio della Regione<br />

Lazio e degli Enti locali.<br />

Ensemble strumentale «Orchestra Amadeus»<br />

L’Ensemble<br />

Strumentale<br />

«Orchestra<br />

Amadeus»<br />

composto<br />

da violini<br />

e flauti<br />

ha contribuito<br />

in modo<br />

considerevole<br />

alla diffusione<br />

della musica<br />

a Ferentino<br />

e Provincia<br />

Fin dalla sua fondazione l’Ensemble Strumentale «Orchestra Amadeus» composto<br />

da violini e flauti è stato considerato uno dei migliori gruppi strumentali<br />

studenteschi della Provincia.<br />

Ha contribuito in modo considerevole alla diffusione della musica a Ferentino<br />

e Provincia.<br />

Informata a principi didattici nuovi, la disciplina del lavoro di gruppo dell’Ensemble<br />

«Amadeus» è una delle basi su cui poggia tutta la didattica <strong>nella</strong> convinzione<br />

che sia la radice di un corretto sviluppo non solo artistico, ma anche<br />

umano. Infatti, è opinione comune, tra chi si occupa di didattica <strong>musicale</strong>,<br />

che <strong>nella</strong> lezione collettiva tutte le proposte didattiche, dall’ascolto alla produzione<br />

vocale e/o strumentale, sono condivise e apprese dal gruppo.<br />

Tra le molteplici attività concertistiche svolte si citano:<br />

• «A Passeggio con Mozart», rappresentato in occasione del 250° anniversario<br />

della morte di W.A. Mozart.<br />

• Partecipazione al Festival Internazionale For Children.<br />

• ospite alla Master Class di Jazz di Alatri (FR) con il sassofonista Eric Daniel;<br />

• partecipazione a eventi culturali organizzati dagli Enti Locali e Provinciali.<br />

Le suddette manifestazioni hanno ottenuto numerosi riconoscimenti e attestati<br />

da Enti pubblici e privati.


Partecipazione a concorsi<br />

L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 55<br />

Gli studenti delle classi a Ordinamento <strong>musicale</strong> hanno partecipato a diverse<br />

edizioni del Concorso Nazionale «G. Visconti» di Roma, classificandosi ai<br />

primi posti nelle categorie: Pianoforte, Flauto e Violino.<br />

Inoltre, numerosi studenti proseguono i loro studi musicali nel Conservatorio<br />

«L. Refice» di Frosinone con ottimi risultati.<br />

INTERVENTI<br />

Gli ex alunni<br />

Calicchia Valentin Adrian<br />

Ha frequentato l’ordinamento <strong>musicale</strong> della <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> «Giorgi-Fracco» di Ferentino<br />

nel triennio 2005-2008. Ha ottenuto il 3° posto nazionale al concorso «G.<br />

Visconti» di Roma <strong>nella</strong> categoria Pianoforte. Frequenta il V ginnasio del Liceo<br />

Classico «Martino Filetico» di Ferentino, è iscritto al IV anno del corso di Pianoforte<br />

presso il Conservatorio «Licinio Refice» di Frosinone.<br />

Frequentare una <strong>scuola</strong> a indirizzo <strong>musicale</strong> ha significato per me scoprire il grande<br />

mondo della musica in giovane età. Prima di imparare a suonare il pianoforte<br />

amavo molto la musica ed ero desideroso di conoscere uno <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>.<br />

Suonando il pianoforte ho trovato ciò che veramente cercavo: provare delle emozioni<br />

forti e coinvolgenti. Ho capito anche quale fosse la mia strada: la musica.<br />

Quindi ho avuto la fortuna di incontrare un professore che ha saputo riconoscere<br />

e tirar fuori questo mio talento, infatti non solo mi ha dato delle lezioni<br />

ordinarie ma ha anche provveduto a integrarle con musica d’insieme e concorsi<br />

in cui sono riuscito a ottenere il terzo posto a livello nazionale. Il mio professore<br />

è stato anche molto attento per quanto riguarda il proseguimento dei miei<br />

studi (ovvero il Conservatorio); infatti mi ha proposto un repertorio più che<br />

idoneo per un buon esito dell’esame d’ammissione che ho superato brillantemente.<br />

Per me questa <strong>scuola</strong> ha pienamente adempiuto agli obblighi del nome<br />

che porta e, specialmente la nostra preside, è stata propensa a finanziare e promuovere<br />

molte attività musicali che grazie alla grande efficienza del corpo insegnante,<br />

hanno avuto tutte un grande successo. Per me la <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> è stata,<br />

direi, di vitale importanza sia per l’acquisizione di competenze musicali sia per<br />

le esperienze umane che ho avuto con gli insegnanti che hanno saputo trasmettermi<br />

coerenza e responsabilità che riescono benissimo a fondersi con simpatia,<br />

accoglienza e cordialità, qualità che deve possedere un vero musicista.<br />

Ho avuto<br />

la fortuna<br />

di incontrare<br />

un professore<br />

che ha saputo<br />

riconoscere<br />

e tirar fuori<br />

questo mio<br />

talento<br />

Lucia di Palma<br />

Ha frequentato il corso di pianoforte presso la <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> «Giorgi-Fracco» nel<br />

triennio 2005-2008. Ha superato l’esame di ammissione al Conservatorio nel mese<br />

di luglio 2008. Attualmente frequenta il V ginnasio presso il Liceo «Martino Fi-


INTERVENTI<br />

Tutte le scuole<br />

medie<br />

dovrebbero<br />

organizzare<br />

dei corsi<br />

pomeridiani<br />

di musica<br />

56 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

letico» di Ferentino e il III anno della Scuola di Pianoforte presso il Conservatorio<br />

di Musica «L. Refice» di Frosinone.<br />

Ho frequentato una <strong>scuola</strong> a indirizzo <strong>musicale</strong> per tre anni. È nata qui la mia passione<br />

per il pianoforte, uno <strong>strumento</strong> che precedentemente avevo suonato solo<br />

per passatempo e che, invece, in seguito ho cominciato ad amare e a studiare seriamente<br />

ogni giorno. La mia professoressa mi è stata vicina in ogni situazione e,<br />

grazie alla sua competenza e alla mia costanza nello studio, sono riuscita a ottenere<br />

buoni risultati. In terza <strong>media</strong> ho anche partecipato, insieme ad altri compagni<br />

di classe, pianisti violinisti, a un concorso nazionale tenutosi a Roma<br />

riuscendo a ottenere un buon punteggio. Le lezioni, nonostante la severità della<br />

professoressa, erano divertenti in quanto, oltre alle lezioni individuali, ve ne erano<br />

anche alcune di musica d’insieme, alle quali partecipavamo tutti con esercizi di<br />

solfeggio e di intonazione. Queste lezioni che inizialmente sembravano noiose, in<br />

quanto il solfeggio per un ragazzino di 11-12 anni potrebbe sembrare pesante, garantisco<br />

che sono state fondamentali per lo studio del solfeggio in Conservatorio.<br />

Dopo la <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>, infatti, la mia insegnante ha provveduto diligentemente alla<br />

mia preparazione, al fine di permettermi di sostenere l’esame di ammissione al<br />

Conservatorio, che ho superato con un buon voto. A mio parere tutte le scuole<br />

medie dovrebbero organizzare dei corsi pomeridiani di musica, poiché all’età di<br />

11 anni può nascere la passione per la musica e ogni professore può riconoscere<br />

e tirar fuori il talento da coloro che non sono consapevoli della loro bravura. Vorrei<br />

concludere dicendo che il corpo docente e l’organizzazione della <strong>scuola</strong> sono<br />

stati molto efficienti e voglio rivolgere un ringraziamento particolare alla mia professoressa,<br />

perché, se ora mi trovo al terzo anno di solfeggio in Conservatorio e a<br />

un buon punto nello studio del pianoforte, è solo grazie a lei.<br />

Gli allievi a.s. 2009/2010<br />

Andrea Zeppa, III E, Classe di Violino, Prof.ssa Porro Patrizia<br />

Mi presento, mi chiamo Andrea Zeppa e frequento la classe III E. In questi tre<br />

anni di <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> ho appreso a suonare il violino e a conoscere nuovi generi<br />

musicali. Quando ho saputo che alle medie avrei suonato il violino mi sono lamentato<br />

perché il violino era l’ultimo <strong>strumento</strong> che avrei voluto suonare, ma,<br />

da quando ho cominciato a suonarlo, mi sono reso conto che mi procurava<br />

una grande gioia. Vedendo i compagni di terza che suonavano, volevo diventare<br />

bravo quanto loro. Una delle più grandi emozioni che ho provato è stato<br />

suonare il primo concerto, ma quella più bella in particolare è stata l’opera<br />

«Brundibar» che mi ha fatto crescere in «bravura» con lo <strong>strumento</strong>; sono state<br />

anche belle le prove con altri strumenti e con il coro. In quelle occasioni mi<br />

sono sentito orgoglioso di me. Adesso che è cominciato il nuovo anno spero di<br />

provare belle emozioni come quelle degli anni passati.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 57<br />

Denise Noce, III D, Classe di Violino, Prof.ssa Porro Patrizia<br />

Salve a tutti, mi chiamo Denise Noce, frequento la classe III D e il corso di<br />

violino da tre anni. Questi tre anni di violino mi hanno permesso di vivere<br />

molte esperienze. Il fatto di suonare uno <strong>strumento</strong> nuovo è entusiasmante!<br />

All’inizio può sembrare noioso dato che si deve lavorare molto sulla posizione<br />

delle dita, sull’intonazione, sul tempo. Ma superata questa fase, i risultati sono<br />

bellissimi. I brani che abbiamo eseguito sono stati semplici ma anche complicati,<br />

famosi e non famosi. I miei compagni più bravi hanno partecipato a diversi<br />

dei Progetti, io a due: il primo è «Brundibar». Questo progetto tratta<br />

<strong>dello</strong> sterminio degli ebrei nel campo di Terezin. Per realizzarre questo progetto<br />

abbiamo fatto delle prove d’orchestra con vari strumenti. Il secondo<br />

progetto è «La Buona Novella» che racconta la storia di Gesù. Anche per questo<br />

progetto abbiamo suonato in orchestra. Ora sono convinta che il violino<br />

mi piace; suonare il violino mi ha messo in grado di ascoltare meglio ogni<br />

tipo di melodia. A volte riesco anche a capire il tempo. Ascolto meglio le parole<br />

e ho imparato più della normale lezione di musica compresa nell’orario<br />

scolastico. Sono fiera di aver scelto il violino. Ho intenzione di sostenere l’esame<br />

per il Conservatorio e, se andrà bene, continuerò. Questi anni di <strong>scuola</strong><br />

mi hanno insegnato molto e ne sono felice.<br />

Sevastianov Gleb, III F, Classe di Violino, Prof.ssa Olga Zagorovskaia<br />

Sono un ragazzo di 13 anni e ormai da tre anni studio uno <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong><br />

particolare: il violino. Tutto iniziò dalla prima lezione di <strong>strumento</strong> quando<br />

presi in mano il violino; già dalle prime note capii che mi piaceva. Continuando<br />

nello studio, mi affezionai sempre più e, con il passare del tempo, cominciai a<br />

far parte di una orchestra e provai per la prima volta cosa vuol dire suonare davanti<br />

a un pubblico e ricevere degli applausi. Per me il violino è uno <strong>strumento</strong><br />

meraviglioso e voglio continuare a scoprirlo. In tutto questo percorso la mia<br />

professoressa mi è stata sempre vicino con professionalità e pazienza.<br />

Caterina Paris, III E, Classe di Violino, Prof.ssa Olga Zagorovskaia<br />

Ormai, sono tre anni che suono il violino. La mia professoressa mi ha fatto innamorare<br />

di questo <strong>strumento</strong> nobile e impegnativo che non conoscevo<br />

prima. Ho imparato a riconoscere le note sul pentagramma, a metterle in pratica<br />

sullo <strong>strumento</strong> e ho conosciuto la vita di alcuni musicisti famosi. La nostra<br />

preside ci ha permesso di eseguire vari concerti, partecipare ad audizioni<br />

e concorsi musicali che mi sono stati di grande aiuto. Ho imparato a suonare<br />

da sola in pubblico oltre a stare insieme con gli altri ragazzi. Quando suono<br />

da sola provo tanta felicità ma, se suono davanti a delle persone, provo moltissima<br />

ansia. Secondo me per avere una preparazione migliore, far amare ai<br />

bambini già da piccoli il violino, si dovrebbe insegnarlo nelle scuole elementari<br />

o persino all’asilo.<br />

INTERVENTI<br />

Suonare<br />

uno <strong>strumento</strong><br />

all’inizio può<br />

sembrare<br />

noioso dato<br />

che si deve<br />

lavorare molto<br />

sulla posizione<br />

delle dita,<br />

sull’intonazione,<br />

sul tempo.<br />

Ma superata<br />

questa fase,<br />

i risultati sono<br />

bellissimi


INTERVENTI<br />

58 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Giada Palombo, III F, Classe di Chitarra, Prof. Cristiano Poli Cappelli<br />

La Musica accompagna la nascita del Mondo e la comparsa dell’uomo. Ogni<br />

suono melodioso compone una piccola sinfonia: il canto degli uccelli, il fruscio<br />

dolce dell’acqua. Tutti i momenti più belli e importanti sono sottolineati<br />

dalla musica. Cambiano i tempi, i gusti, ma la musica è eterna. Oggi, qualcuno,<br />

pensando al nostro mondo caotico si interroga su quale ruolo le arti rivestano<br />

per noi giovani. È vero, però, che noi ragazzi con le nostre emozioni, sensazioni<br />

e stati d’animo cerchiamo nuovi modi per esprimerci. Oltre ai gesti e alle parole,<br />

la musica ci viene in aiuto e nello stesso tempo accende un piccolo faro<br />

che ci porta a sperare che un giorno tutta la musica sarà riscoperta! Quanto è<br />

bello esprimere i miei sentimenti con la chitarra! In alcuni momenti, è come<br />

se diventasse la mia migliore amica, la mia compagna di viaggio, ma gli attimi<br />

più belli sono quando si suona insieme e il tutto diventa davvero fantastico!<br />

Beh, questo è tutto! Mi rivolgo a voi ragazzi: scoprite la musica e l’amerete!<br />

Gli insegnanti<br />

Il compito più<br />

gratificante di<br />

un insegnante<br />

è quello di<br />

accompagnare<br />

i ragazzi<br />

in un cammino<br />

di conoscenza<br />

e di crescita<br />

personale<br />

Prof. Cristiano Poli Cappelli, docente di Chitarra Classica<br />

Descrivere cosa rappresenti l’esperienza dell’ordinamento <strong>musicale</strong> e dell’insegnamento<br />

<strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> nelle scuole medie non è affare semplice.<br />

Spesso, quando si parla di musica all’interno della <strong>scuola</strong> dell’obbligo, si finisce<br />

col dare a questa parola il significato di attività ricreativa, superflua, poco importante.<br />

L’ordinamento <strong>musicale</strong> ha formalmente superato il suo carattere «sperimentale»<br />

ma resta difficile dare piena dignità all’insegnamento <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong>. Lo studio di uno <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> può divenire un’esperienza formativa<br />

senza pari <strong>nella</strong> crescita di un individuo. Il compito più gratificante di<br />

un insegnante è quello di accompagnare i ragazzi in un cammino di conoscenza<br />

e di crescita personale, quello di fornire i mezzi e gli strumenti per consentire ai<br />

ragazzi di diventare esseri umani consapevoli che sappiano relazionarsi agli altri,<br />

che abbiano consapevolezza dei propri mezzi e sappiano metterli a frutto.<br />

Lo studio di uno <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> sviluppa nei giovani potenzialità su cui<br />

le altre materie di studio spesso non riescono a influire: capacità psicomotorie,<br />

di coordinazione, espressive, percettive, manuali. Ma, soprattutto, studiare<br />

uno <strong>strumento</strong> porta i ragazzi a relazionarsi con i propri coetanei, a<br />

interagire e favorisce nuove modalità di espressione dei propri sentimenti e<br />

delle proprie emozioni. Lo studio di uno <strong>strumento</strong> è una ricchezza incommensurabile<br />

a livello educativo perché fornisce ai ragazzi un mezzo per poter<br />

esprimere le proprie paure, difficoltà, sensazioni in un’età in cui non si è pienamente<br />

consapevoli della propria individualità: grazie all’esperienza dell’insegnare<br />

musica (e fare musica assieme ai giovani) noi docenti abbiamo il<br />

privilegio di accedere al mondo misterioso di questi ragazzi.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 59<br />

Prof. Stefano Spallotta, docente di Chitarra Classica<br />

La mia prima esperienza di docenza nelle scuole a indirizzo <strong>musicale</strong> risale<br />

all’a.s. 2004/2005, e da allora ho avuto modo di sviluppare una mia personale<br />

opinione sulla utilità e sulla ricaduta educativa che tali scuole e i loro operatori<br />

hanno sullo sviluppo delle competenze degli studenti. In primo luogo, l’impatto<br />

delle attività strumentali sulle esperienze scolastiche è caratterizzante a<br />

volte in maniera totale.<br />

Sia gli strumentisti che i loro colleghi dei corsi «ordinari», infatti, trovano nuova<br />

linfa dalle attività, dai Progetti, dalle iniziative che vengono dalla possibilità di<br />

schierare un gruppo orchestrale piuttosto che sviluppare uno spettacolo <strong>musicale</strong><br />

vero.<br />

Gli studenti, come ho sempre riscontrato (con delle inevitabili eccezioni a conferma<br />

della regola), hanno una motivazione profonda, che viene dal fatto di vivere<br />

una dimensione nuova e stimolante. Nel dettaglio, la classe di chitarra di<br />

cui sono responsabile, è oggetto di grande interesse da parte degli studenti; la<br />

natura <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong>, sicuramente, si adatta benissimo allo spirito di condivisione<br />

e conoscenza che deve essere comunicato in questi tre anni fondamentali<br />

per la loro formazione di base.<br />

La didattica chitarristica, in particolare, permette di stratificare le competenze<br />

in modo appropriato, risultando adeguata e valida a diversi livelli di fruizione.<br />

Rimane aperto a mio avviso l’interrogativo sulla direzione verso la quale orientare<br />

i discenti, se far prevalere quel senso ludico del gioco senso-motorio, oppure<br />

spingere sulla qualificazione del percorso formativo per divenire un valido<br />

trampolino di lancio verso future esperienze didattiche.<br />

La validità del corpo docente che ho incontrato <strong>nella</strong> mia breve presenza all’interno<br />

della <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>, unita alla lungimiranza e alla tenacia assoluta di molti<br />

dei miei Dirigenti scolastici (i primi a credere fortemente nel valore e <strong>nella</strong> risorsa<br />

rappresentata dagli indirizzi musicali), dimostrano non solo che entrambe<br />

le strade sono possibili, ma che entrambe convivono tranquillamente nell’ordinarietà<br />

dell’attività didattica, qualificando de facto i corsi a indirizzo <strong>musicale</strong><br />

a valore assoluto <strong>nella</strong> formazione <strong>musicale</strong> di base nel nostro Paese.<br />

ISTITUTO COMPRENSIVO «L. PIRANDELLO» - CANICATTÌ (AG)<br />

INTERVENTI<br />

Gli studenti<br />

hanno<br />

una<br />

motivazione<br />

profonda,<br />

che viene<br />

dal fatto<br />

di vivere<br />

una<br />

dimensione<br />

nuova<br />

e stimolante<br />

Teresa Maria Rita Buscemi, Dirigente scolastico, presenta la <strong>scuola</strong>.<br />

L’Istituto Comprensivo «Luigi Piran<strong>dello</strong>» insiste su due quartieri periferici<br />

del Comune di Canicattì in provincia di Agrigento, dove profondo è il disagio<br />

economico, culturale e sociale. Nel quartiere detto «Oltre Ponte» si<br />

trova la <strong>scuola</strong> secondaria di I grado che dall’anno scolastico 1991/1992<br />

offre agli alunni la possibilità di poter richiedere l’iscrizione alle classi a indirizzo<br />

<strong>musicale</strong>.


INTERVENTI<br />

La scelta<br />

collegiale<br />

dell’adesione<br />

alla<br />

sperimentazione<br />

trovò<br />

un im<strong>media</strong>to<br />

riscontro<br />

nel territorio<br />

60 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

La scelta collegiale dell’adesione alla sperimentazione trovò un im<strong>media</strong>to riscontro<br />

nel territorio, così negli anni a venire le classi diventarono corsi completi,<br />

dove venivano impartite lezioni di Strumento <strong>musicale</strong>.<br />

Oggi nell’istituto funzionano ben due corsi a indirizzo <strong>musicale</strong> che costituiscono<br />

un vanto per la nostra <strong>scuola</strong>.<br />

Nella fase dell’orientamento che precede la scelta della secondaria di I grado, i<br />

docenti di Strumento <strong>musicale</strong> incontrano i genitori degli alunni a cui comunicano<br />

l’organizzazione dei nostri corsi e le possibilità offerte dallo studio <strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong> nel proseguo della loro formazione, per consentire, già all’atto dell’iscrizione,<br />

una scelta consapevole sulla base di un’offerta formativa ben definita.<br />

Gli alunni che manifestano la volontà di frequentare i corsi a indirizzo <strong>musicale</strong><br />

devono indicarlo <strong>nella</strong> domanda di iscrizione, dove possono esprimere una<br />

preferenza, con valore indicativo, per uno dei quattro strumenti musicali di<br />

cui si garantisce l’insegnamento nell’istituto. Sarà, poi, una Commissione composta<br />

dai docenti delle classi di concorso strumentali e di musica, a valutare l’attitudine<br />

dei candidati rispetto alle scelte indicate e a confermare o suggerire lo<br />

studio <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> più adatto alle potenzialità possedute. La stessa Commissione,<br />

dato l’elevato numero di candidati che richiedono l’iscrizione ai corsi<br />

strumentali, procede in seguito alla compilazione di apposite graduatorie e alla<br />

formazione delle classi di Strumento <strong>musicale</strong>.<br />

Dopo gli adempimenti preliminari, agli alunni e alle loro famiglie, vengono comunicate<br />

le modalità di funzionamento dei corsi, l’orario delle lezioni, l’articolazione<br />

interna delle diverse attività: solfeggio, lezione individuale, musica d’insieme,<br />

musica per piccoli gruppi, ascolto partecipativo, esibizioni individuali e/o collettive.<br />

Gli strumenti di cui si garantisce l’insegnamento sono:<br />

• Pianoforte<br />

• Chitarra classica<br />

• Clarinetto<br />

• Violino<br />

Si perfeziona, così, l’accesso a un curricolo integrato finalizzato a una sempre<br />

più completa formazione della persona.<br />

La preparazione teorico-pratica che si acquisisce al termine del triennio nei<br />

nostri corsi a indirizzo <strong>musicale</strong> consente agli alunni di poter continuare gli<br />

studi sia nei licei musicali che presso il Conservatorio o semplicemente di poter<br />

continuare a coltivare la passione per la musica oltre il contesto scolastico.<br />

Fin dal primo anno, lo studio <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> assegnato favorisce la<br />

crescita dell’alunno e agevola il suo processo di maturazione globale. Man mano<br />

che le competenze specifiche nello studio <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> vengono acquisite,<br />

gli alunni cominciano a costruire la propria identità <strong>musicale</strong> e ad appassionarsi<br />

allo studio della disciplina.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 61<br />

Tutto ciò consente loro di sentirsi parte integrante di un gruppo, dove il successo<br />

collettivo è il frutto dell’impegno individuale; si maturano, inoltre, abilità<br />

sociali che spesso hanno consentito l’instaurarsi di un clima di benessere che<br />

ci ha permesso di ridurre notevolmente la dispersione scolastica.<br />

Particolare attenzione viene rivolta al raccordo con le attività antimeridiane, che<br />

viene garantito da un’attenta progettazione annuale degli interventi educativi,<br />

dalla condivisione delle scelte organizzative, dalla collegialità diffusa nei diversi<br />

ambiti di progettazione e di intervento. Le tematiche da affrontare nelle unità<br />

di apprendimento interdisciplinari vengono scelte tenendo conto della valenza<br />

educativa di tutte le discipline compresa quella <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>. Conseguentemente<br />

la valutazione degli apprendimenti, nel rispetto dei criteri fissati<br />

dal Collegio dei Docenti, pur tenendo conto di tutte le variabili che<br />

possano intervenire nello studio <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>, procede a uniformare<br />

gli esiti, intermedi e finali, a quelli delle altre discipline curriculari. Inoltre<br />

l’attiva partecipazione dei docenti dell’indirizzo <strong>musicale</strong>, in seno agli organi<br />

collegiali (consigli, collegio, commissioni programmati in tempo compatibile<br />

con il loro orario di servizio settimanale) testimonia la professionalità, l’impegno<br />

e l’attenzione per tutti gli adempimenti connessi all’attività didattica.<br />

Ritenuto, quindi, che la pratica laboratoriale si colloca nel quadro del progetto<br />

complessivo di formazione della persona, secondo i principi generali<br />

messi in atto <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado, in<br />

modo da fornire agli alunni, destinati a crescere in un mondo fortemente caratterizzato<br />

dalla presenza della musica come veicolo di comunicazione, una<br />

maggiore capacità di lettura attiva e critica della realtà, una ulteriore opportunità<br />

di conoscenza e di espressione e un contributo al senso di appartenenza<br />

sociale, allo scopo di consolidare le attività legate allo studio <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong>, gli organi collegiali del nostro istituto, nell’anno scolastico<br />

2008/2009, <strong>nella</strong> progettazione dei PON F.E.S.R., hanno previsto l’allestimento<br />

di un Laboratorio Musicale con un finanziamento pari a € 10.000,00<br />

(Formulario Progetti Infrastrutture Num. AOODGAI 8124 del 15-07-2008<br />

Azione: B 1.C Laboratori e strumenti per l’apprendimento delle competenze<br />

di base nelle istituzioni scolastiche del I ciclo – Musica). Tutto ciò allo scopo<br />

di potenziare l’apprendimento delle competenze di base e ampliare il modesto<br />

numero di materiale strumentale in dotazione, in modo tale da creare condizioni<br />

atte a favorire:<br />

INTERVENTI<br />

Fin dal primo<br />

anno, lo studio<br />

<strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong><br />

assegnato<br />

favorisce<br />

la crescita<br />

dell’alunno<br />

e agevola il suo<br />

processo<br />

di maturazione<br />

globale<br />

• l’efficacia metodologica;<br />

• il pieno sviluppo delle capacità cognitive, psicologiche e relazionali;<br />

• il potenziamento di momenti e processi formativi, interattivi e associativi,<br />

che vadano oltre l’accrescimento <strong>musicale</strong>, attraverso la scelta di un repertorio<br />

di musiche di vario genere, riconducibili a identità e culture vicine e<br />

lontane e prodotte da autori provenienti da esperienze musicali diverse.


INTERVENTI<br />

Nel corso<br />

degli anni<br />

gli alunni<br />

si sono sempre<br />

distinti<br />

in Rassegne<br />

e Concorsi<br />

sia esibendosi<br />

da solisti,<br />

che in<br />

formazioni<br />

cameristiche<br />

62 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Quanto alle principali attività degli alunni dei nostri corsi a indirizzo <strong>musicale</strong><br />

è doveroso sottolineare quanto segue: all’inizio di ogni anno scolastico, essi,<br />

nelle diverse formazioni in cui sono soliti esibirsi, vengono coinvolti con diverse<br />

tipologie di performance collettive e individuali, nell’organizzazione della annuale<br />

«Festa dell’accoglienza» e degli incontri per l’Orientamento, nei Progetti<br />

in rete con le scuole della Provincia di Agrigento, nelle varie manifestazioni a<br />

carattere rappresentativo, promozionale oltre che artistico sia nel territorio comunale<br />

che in quello provinciale, regionale e nazionale. Nel corso degli anni<br />

gli alunni si sono sempre distinti in Rassegne e Concorsi Provinciali, Regionali,<br />

Nazionali ed Europei, sia esibendosi da solisti, che in formazioni cameristiche<br />

e in ensemble. Un ensemble d’istituto che risulta composto da circa da cinquanta<br />

elementi perfettamente integrati.<br />

L’ensemble del nostro istituto, si distingue per il livello delle esecuzioni, per<br />

la compostezza e l’ordine manifestato durante l’interpretazione dei brani musicali<br />

proposti, per tali motivi è stato più volte invitato a esibirsi in manifestazioni<br />

pubbliche organizzate da Enti e associazioni presenti nel territorio,<br />

dall’amministrazione comunale di Canicattì (manifestazioni natalizie, commemorazioni,<br />

feste, ecc.) e dai Clubs Service quali «Lions», «Rotary», «Kiwanis».<br />

Non sono mancate, inoltre, occasioni in cui le esibizioni erano finalizzate a<br />

scopi umanitari e sociali atti a sviluppare negli alunni atteggiamenti di solidarietà<br />

e di condivisione.<br />

Nel Piano dell’offerta formativa, infine, allo scopo di consolidare e diffondere<br />

la vocazione <strong>musicale</strong> del nostro istituto sono previsti <strong>nella</strong> sezione riservata ai<br />

progetti finalizzati al raggiungimento del successo formativo i seguenti interventi<br />

didattici in forma laboratoriale:<br />

• laboratorio ritmico-percussivo per le classi della <strong>scuola</strong> secondaria di I<br />

grado (contribuisce a integrare e completare la formazione dell’ensemble<br />

d’istituto).<br />

• vivaio <strong>musicale</strong> per tutte le classi della <strong>scuola</strong> secondaria di I grado che non<br />

si avvalgono <strong>dello</strong> studio <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>.<br />

• gospel e coralità per tutte le classi della secondaria di I grado allo scopo di<br />

coniugare l’esecuzione strumentale con l’interpretazione canora.<br />

Mentre <strong>nella</strong> sezione delle iniziative finalizzate all’orientamento, interno per gli<br />

alunni frequentanti il segmento della <strong>scuola</strong> primaria dell’istituto ed esterno per<br />

tutti gli alunni delle quinte classi dei diversi circoli didattici presenti nell’ambito<br />

comunale, è prevista l’attivazione dei seguenti laboratori:<br />

• alfabetizzazione <strong>musicale</strong> finalizzata all’acquisizione dei fondamenti della<br />

disciplina <strong>musicale</strong> per le classi quinte della <strong>scuola</strong> primaria;


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 63<br />

• progetto «Il mondo sonoro delle filastrocche», per sviluppare il primo approccio<br />

al mondo <strong>musicale</strong> e per consolidare le pratiche sonore avviate <strong>nella</strong><br />

<strong>scuola</strong> dell’infanzia, per le classi prime della <strong>scuola</strong> primaria.<br />

INTERVENTI<br />

La pratica <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> rappresenta una preparazione completa<br />

al proseguimento degli studi musicali presso Licei musicali e Conservatori.<br />

Rappresenta, per chi lo desidera, il primo passo verso una formazione professionale,<br />

a riguardo si riporta testimonianza di due ex alunni e docenti della<br />

nostra <strong>scuola</strong>:<br />

«Luigi Cuva» un alunno/docente illustre<br />

Avevo 11 anni quando ho fatto gli esami attitudinali per l’ingresso al corso<br />

sperimentale di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong>, allora, <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> «Luigi Piran<strong>dello</strong>»<br />

di Canicattì. Non fui tanto contento della mia collocazione <strong>nella</strong> classe<br />

di clarinetto, in quanto la mia aspirazione era quella di diventare pianista, ma<br />

alla fine sono diventato un clarinettista «contento»!<br />

Per tre anni ho seguito il corso di clarinetto svoltosi nelle ore pomeridiane,<br />

partecipando a varie manifestazioni scolastiche sia da solista che in piccole formazioni<br />

di ensemble. La mia prima esibizione pubblica avvenne a 11 anni, nel<br />

mese di febbraio del 1992, presso i locali della <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>, siti nel quartiere<br />

detto «Borgalino», con il brano solista dal titolo «Lullaby». Contento dell’esperienza<br />

scolastica fatta, desideroso di continuare gli studi musicali, sia per passione<br />

che per i possibili sbocchi lavorativi, all’età di 16 anni feci gli esami di<br />

ammissione all’Istituto <strong>musicale</strong> «Vincenzo Bellini» di Caltanissetta. Al termine<br />

del corso di studi, durato sette anni, ho conseguito il Diploma di Clarinetto<br />

nel luglio del 2003. Durante il corso degli studi ho continuato a esibirmi<br />

sia da solista che in formazioni da camera e orchestrali, tanto da raggiungere<br />

un elevato numero di titoli artistici; titoli che mi hanno permesso di formarmi<br />

musicalmente, di conoscere nuove realtà musicali, di accedere alle graduatorie<br />

provinciali del 2004 per la classe di concorso di clarinetto con un ottimo punteggio<br />

artistico. Il mio obiettivo, infatti, era diventato l’insegnamento presso le<br />

scuole medie a indirizzo <strong>musicale</strong>. Nell’anno 2006 arriva la mia prima nomina<br />

di docente di clarinetto presso la <strong>scuola</strong> secondaria di I grado nel comune di<br />

San Giovanni Gemini. A seguito della nomina a docente di clarinetto presso<br />

l’I.C. «L. Piran<strong>dello</strong>» nell’anno scolastico 2007/2008 mi ritrovo collega di coloro<br />

che furono i miei insegnanti. Consapevole del valore che ha avuto la formazione<br />

<strong>musicale</strong> e strumentale <strong>nella</strong> realizzazione delle mie aspirazioni,<br />

auguro a tutti gli alunni dell’indirizzo <strong>musicale</strong> di sfruttare al massimo le loro<br />

capacità e attitudini musicali al fine di poter realizzare le loro aspettative future.<br />

Contento<br />

dell’esperienza<br />

scolastica<br />

fatta, all’età<br />

di 16 anni feci<br />

gli esami<br />

di ammissione<br />

all’Istituto<br />

<strong>musicale</strong><br />

«Vincenzo<br />

Bellini» di<br />

Caltanissetta<br />

dove ho<br />

conseguito<br />

il Diploma<br />

di Clarinetto


INTERVENTI<br />

Il mio docente<br />

di <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong><br />

mi spinse<br />

a proseguire<br />

gli studi.<br />

Intrapresi, così,<br />

un percorso<br />

che mi avrebbe<br />

portato<br />

al Diploma<br />

di Pianoforte<br />

64 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

«Pietro La Greca» un alunno/docente illustre<br />

Ho iniziato gli studi musicali all’età di 11 anni presso la <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> «L. Piran<strong>dello</strong>»<br />

di Canicattì.<br />

Tutto nacque per gioco!<br />

Non pensavo di poter intraprendere questo percorso, ma assistendo a una lezione<br />

di pianoforte di mia sorella, che frequentava il corso a indirizzo <strong>musicale</strong>,<br />

fui colpito dal dolce suono di quello <strong>strumento</strong>. Decisi così di sostenere le<br />

prove attitudinali per accedere alla classe sperimentale e fui ammesso alla frequenza<br />

della classe di pianoforte.<br />

Quante le esperienze nel corso dei tre anni – concerti, esibizioni solistiche, ensemble<br />

– per le quali non finirò mai di ringraziare il maestro Stefano Tesè, allora<br />

docente di pianoforte presso l’ I.C. «L. Piran<strong>dello</strong>». Fiducioso nelle mie<br />

capacità e <strong>nella</strong> forte motivazione che mi sosteneva nello studio, il mio docente<br />

di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> seguì in modo accurato la mia preparazione. Egli mi<br />

spinse a proseguire gli studi musicali, prospettandomi la possibilità di conseguire<br />

un titolo di studio spendibile presso il Conservatorio. Intrapresi, così, un<br />

percorso che mi avrebbe portato di volta in volta a sostenere gli esami presso<br />

l’Istituto <strong>musicale</strong> di Caltanissetta e ad arrivare finalmente, nell’Ottobre del<br />

2005, al Diploma di Pianoforte. Subito dopo, ritenendo che l’obiettivo raggiunto<br />

non fosse un punto di arrivo ma di partenza, per affinare le mie potenzialità<br />

decisi di proseguire gli studi partecipando a diversi corsi di<br />

perfezionamento che ancora oggi continuo a frequentare. Nel 2007 mi iscrissi<br />

al Biennio abilitante per la formazione dei docenti e nel giugno del 2009, grazie<br />

a questo ulteriore titolo, potei accedere alle graduatorie a esaurimento delle<br />

classi a indirizzo <strong>musicale</strong> e iniziare così a lavorare. Con tanta soddisfazione<br />

da settembre 2009 insegno <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> dove tutto iniziò e mi ritrovo, inoltre,<br />

collega di coloro che furono i miei insegnanti.<br />

Spero che la mia esperienza possa indirizzare tutti gli alunni motivati e volenterosi<br />

a intraprendere gli studi accademici, ricordandosi che solo la costanza<br />

nello studio, l’amore e la passione per la musica permettono di raggiungere<br />

traguardi importanti.<br />

Docenti di Strumento <strong>musicale</strong> in servizio nell’anno scolastico in corso<br />

Leonardo Amoroso – Raimondo Mantione<br />

Luigi Amico – Sergio Cutrera<br />

Nunzia Luca – Pietro La Greca<br />

Gino Sgroi – Carmelo Farruggio<br />

Chitarra<br />

Violino<br />

Pianoforte<br />

Clarinetto


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 65<br />

L’INSEGNAMENTO DELLO<br />

STRUMENTO MUSICALE<br />

NELLA SCUOLA<br />

DELL’OBBLIGO<br />

INTERVENTI<br />

PRIMI PROVVEDIMENTI NORMATIVI<br />

Il Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione 8 settembre 1975 rappresenta<br />

il primo passo verso l’istituzione dell’insegnamento <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong><br />

<strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> dell’obbligo: le scuole possono avviare «corsi sperimentali<br />

triennali ad orientamento <strong>musicale</strong>».<br />

I primi corsi sono attivati <strong>nella</strong> provincia di Milano; in seguito la sperimentazione<br />

si estende alle province di Bari, Catania e Roma attraverso l’emanazione<br />

di altrettanti decreti. Sono in tutto diciotto le scuole medie che nel 1975 attivano<br />

insegnamenti aggiuntivi rispetto all’orario curriculare nei quali gli alunni<br />

imparano a suonare uno <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>.<br />

Nel decreto si legge che i corsi triennali vengono istituiti, «considerata l’opportunità<br />

di promuovere una sperimentazione in cui l’insegnamento dell’educazione<br />

<strong>musicale</strong> connesso con lo studio di strumenti musicali sia integrato nel<br />

contesto delle altre discipline, al fine di evidenziare la capacità formativa ed<br />

orientativa della musica attraverso uno studio non strettamente tecnicistico e<br />

nozionistico, ma principalmente culturale, propedeutico per eventuali prosecuzioni<br />

nello studio della musica»; pertanto «la sperimentazione prevede l’insegnamento<br />

dell’educazione <strong>musicale</strong> per tre ore settimanali per classe integrato<br />

dallo studio di uno <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>, secondo programmi e metodologie<br />

che saranno stabiliti dal Comitato Tecnico Scientifico» (organo preposto al<br />

controllo e alla verifica della sperimentazione).<br />

Fino al 1980 singoli decreti regolano in modo diverso, da provincia a provincia,<br />

l’istituzione dei corsi sperimentali di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>:<br />

A.S.<br />

scuole<br />

1975/76 18<br />

1976/77 19<br />

1977/78 30<br />

1978/79 34<br />

1979/80 58<br />

di<br />

Fabrizio Emer<br />

Il Decreto<br />

del Ministero<br />

della Pubblica<br />

Istruzione<br />

8 settembre<br />

1975<br />

rappresenta<br />

il primo passo<br />

verso<br />

l’istituzione<br />

<strong>dello</strong><br />

insegnamento<br />

<strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong><br />

<strong>nella</strong> <strong>scuola</strong><br />

dell’obbligo


INTERVENTI<br />

Il Decreto<br />

ministeriale<br />

3 agosto 1979<br />

ha lo scopo<br />

di razionalizzare<br />

la<br />

sperimentazione,<br />

introduce<br />

elementi<br />

di omogeneità<br />

sul piano<br />

organizzativo<br />

e strutturale<br />

66 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Si deve al Ministro Malfatti il primo tentativo di una definizione legislativa<br />

dei corsi sperimentali diventati poi «a indirizzo <strong>musicale</strong>»: il 15 aprile del 1977<br />

il Consiglio dei Ministri approva un suo disegno di legge che prevede in ogni<br />

provincia l’istituzione di una <strong>scuola</strong> a orientamento <strong>musicale</strong> per la quale avrebbero<br />

dovuto essere determinati gli adattamenti del piano di studi in relazione<br />

al predetto orientamento, i criteri di reclutamento dei docenti delle discipline<br />

musicali, le modalità di soppressione delle scuole medie annesse ai Conservatori<br />

di musica.<br />

Il disegno di legge non trova applicazione per lo scioglimento anticipato delle<br />

Camere ma le Istituzioni recepiscono l’opportunità di una <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> che<br />

valorizzi l’insegnamento di uno <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> nel percorso formativo<br />

degli alunni.<br />

Il Decreto ministeriale 3 agosto 1979 conduce in questa direzione: ha lo scopo<br />

di razionalizzare la sperimentazione, introduce elementi di omogeneità sul<br />

piano organizzativo e strutturale con notevole vantaggio per la programmazione<br />

annuale dei corsi stessi.<br />

A partire dal prossimo anno scolastico 1979/80, sono istituiti, sperimentalmente,<br />

corsi triennali di <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> ad indirizzo <strong>musicale</strong> presso le sedi in elenco allegate.<br />

I corsi, comprendenti da un minimo di tre ad un massimo di cinque specialità strumentali,<br />

sulla base di quelle previste nel quadro dei corsi principali dei conservatori<br />

di musica e precisamente: pianoforte, violino, violoncello, oboe, clarinetto, flauto,<br />

corno e tromba, si svolgeranno nelle prime classi per estendersi gradualmente, negli<br />

anni scolastici successivi, nelle seconde e nelle terze. Oltre allo studio degli strumenti<br />

musicali indicati al comma precedente, è ammesso anche lo studio della chitarra<br />

classica.<br />

Il Decreto, istituendo in via sperimentale l’insegnamento <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong><br />

<strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>, costituisce il primo provvedimento verso l’introduzione<br />

della pratica <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> dell’obbligo.<br />

Nel Decreto sono indicate modalità didattiche e organizzative: «La sperimentazione<br />

<strong>musicale</strong> prevede quattro ore di insegnamento di materie musicali alla<br />

settimana, così suddivise: tre ore di educazione <strong>musicale</strong> (teoria-solfeggio e dettato<br />

<strong>musicale</strong> comprensive delle ore di educazione <strong>musicale</strong> curriculari); un’ora<br />

di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>, impartita in due mezze ore individuali da effettuare, a<br />

distanza di giorni, due volte alla settimana. Alla lezione di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong><br />

prenderanno parte due alunni per volta, che saranno impegnati per mezza ora<br />

in lezione individuale, per un’altra mezza ora in ascolto partecipativo».<br />

Le istituzioni scolastiche dove attivare i corsi sono individuate tra le scuole<br />

medie «che offrono, sul piano didattico-organizzativo, i requisiti necessari per<br />

l’attuazione del particolare tipo di esperimento ed in particolare: disponibilità<br />

di locali idonei e di orario pieno anche nelle ore pomeridiane accertati dal mi-


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 67<br />

nistero; disponibilità, nell’ambito della provincia, di personale docente particolarmente<br />

qualificato per gli insegnamenti specialistici adottati nel corso, accertata<br />

dalla commissione di cui all’art. 7, sufficiente numero di aspiranti forniti<br />

dei requisiti necessari per frequentare con profitto le materie musicali».<br />

È interessante rilevare che il Decreto all’articolo 6 prescrive l’unitarietà della<br />

classe a indirizzo <strong>musicale</strong> identificandone di fatto il distintivo e peculiare valore<br />

pedagogico: «Per ovvi motivi pedagogico-didattici, la classe, ad indirizzo<br />

<strong>musicale</strong> deve avere carattere unitario e sarà costituita da alunni tutti appartenenti<br />

alla stessa sezione».<br />

Questi sono i passi normativi che hanno regolamentato le SMIM fino al 1985.<br />

INTERVENTI<br />

ASSETTO DELLE SMIM NEL 1985 E VERIFICA<br />

DELLA SPERIMENTAZIONE<br />

Si registra già dalle prime attivazioni di corsi musicali una diversa richiesta territoriale,<br />

a livello provinciale e regionale. Questa difformità non ha consentito<br />

un’omogenea distribuzione delle scuole: a distanza di dieci anni nel 1985 in<br />

Lombardia 5 province su 9 attivano 30 corsi di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>, il 36% di<br />

tutte le SMIM, nel Lazio 4 province su 5 istituiscono 16 corsi (di cui 13 <strong>nella</strong><br />

sola città di Roma) equivalenti al 19%, segue la Sicilia con 4 province su 9 per<br />

un totale di 8 corsi istituiti.<br />

Complessivamente nel 1985 le SMIM sono 92 con 282 cattedre di <strong>strumento</strong><br />

e un totale di circa 8000 alunni.<br />

Nel complesso<br />

nel 1985 le<br />

SMIM<br />

sono 92 con<br />

282 cattedre<br />

di <strong>strumento</strong><br />

e un totale<br />

di circa 8000<br />

alunni


INTERVENTI<br />

68 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Province con il numero delle scuole a indirizzo <strong>musicale</strong> avviate nel 1985:<br />

Ancona 4<br />

Arezzo 1<br />

Bari 4<br />

Brescia 2<br />

Brindisi 1<br />

Caserta 2<br />

Catania 1<br />

Como 5<br />

Cuneo 1<br />

Enna 1<br />

Firenze 1<br />

Frosinone 1<br />

La Spezia 1<br />

Latina 1<br />

Lecce 1<br />

Macerata 2<br />

MiIano 20<br />

Novara 1<br />

Oristano 1<br />

Padova 3<br />

Palermo 4<br />

Parma 1<br />

Pavia 1<br />

Perugia 3<br />

Pesaro 3<br />

Potenza 1<br />

Reggio Calabria 1<br />

Ravenna 1<br />

Rieti 1<br />

Roma 13<br />

Siracusa 2<br />

Taranto 2<br />

Varese 2<br />

VerceIli 3


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 69<br />

Percentuale degli strumenti musicali insegnati:<br />

pianoforte 44%<br />

violino 15%<br />

chitarra 14%<br />

flauto 11%<br />

clarinetto 8%<br />

tromba 3%<br />

violoncello 1,65%<br />

oboe 1,44%<br />

corno 0,41%<br />

INTERVENTI<br />

(fonte MIUR – Organico 1985/86)<br />

Tra le informazioni acquisite dal Ministero sulle attività di sperimentazione<br />

<strong>musicale</strong> svolte dalle scuole fino al 1985 si segnalano alcune considerazioni che<br />

evidenziano il positivo esito dell’attività <strong>musicale</strong>:<br />

1. Le finalità contenute nel Decreto ministeriale 3 agosto 1979 possono dirsi raggiunte;<br />

alla fine del triennio gli alunni hanno ottenuto buoni risultati sia sul<br />

piano didattico che sul piano <strong>dello</strong> sviluppo della personalità, raggiungendo una<br />

maturazione umana più consapevole e responsabile; i riflessi della sperimentazione<br />

<strong>musicale</strong> sono risultati nettamente positivi anche nell’ambito della programmazione<br />

educativa e didattica, permettendo un’integrazione di lavoro, non<br />

solo con l’educazione <strong>musicale</strong> curriculare, ma anche con tutte le altre discipline;<br />

molti alunni apparentemente demotivati hanno potuto essere motivati a nuovi<br />

interessi culturali, fino a presentarsi agli esami di ammissione al Conservatorio<br />

e superarli felicemente.<br />

2. Sono stati necessari particolari sforzi di adeguamento da parte delle scuole che<br />

hanno iniziato l’esperimento antecedentemente all’adozione del predetto Decreto<br />

ministeriale del 1979, essendo partite sulla scorta di una normativa che,<br />

non potendosi avvalere di precedenti esperienze, si limitava a contenuti di carattere<br />

generico; cosa che ha determinato una differenziazione di comportamenti da<br />

provincia a provincia. Permangono, per lo stesso motivo, situazioni di difficoltà,<br />

in special modo presso scuole integrate a tempo pieno, ora divenute a tempo<br />

prolungato, ove non si è resa sempre possibile l’organizzazione di una classe unitaria<br />

ad indirizzo <strong>musicale</strong>, in quanto gli alunni frequentanti le materie musicali<br />

previste dalla sperimentazione, provenivano da sezioni diverse. In alcuni casi si<br />

è cercato di attenuare le difficoltà derivanti dalla eterogeneità della classe, con iniziative<br />

di musica d’insieme.<br />

3. L’interesse degli alunni, salvo rari casi, è stato costante ed ha prodotto risultati positivi<br />

in ordine allo sviluppo armonico della personalità contribuendo all’arricchimento<br />

degli interessi culturali, in molti casi anche al di sopra delle aspettative.<br />

Inoltre, una intesa fra i docenti delle materie curriculari ed i docenti delle mate-<br />

L’interesse<br />

degli alunni,<br />

salvo rari casi,<br />

è stato<br />

costante<br />

ed ha prodotto<br />

risultati<br />

positivi<br />

in ordine<br />

allo sviluppo<br />

armonico<br />

della<br />

personalità


INTERVENTI<br />

70 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

rie musicali, in generale, fa sì che il programma di studio sia raccordato in modo<br />

che gli alunni possano assolvere pienamente sia agli obblighi scolastici normali,<br />

che a quelli derivanti dall’applicazione allo studio <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>.<br />

4. Dovunque possibile, sono stati instaurati buoni e costruttivi rapporti con teatri,<br />

orchestre stabili e Associazioni musicali. Si sono registrati anche scambi di saggi<br />

musicali degli alunni fra diverse scuole della stessa provincia.<br />

5. Una percentuale di alunni, che varia dal 20% al 40%, lasciata la <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>,<br />

continua a frequentare gli studi musicali intrapresi nelle scuole medie sperimentali,<br />

nei Conservatori di musica, presso civiche scuole di musica o scuole private.<br />

Numerosi alimentano le esperienze acquisite attraverso la pratica <strong>musicale</strong> in<br />

complessi a carattere dilettantistico.<br />

DA SPERIMENTAZIONE A ORDINAMENTO<br />

Il Decreto<br />

13 febbraio 1996<br />

riconosce alla<br />

sperimentazione<br />

un valore<br />

propedeutico<br />

per la<br />

continuazione<br />

<strong>dello</strong> studio<br />

<strong>dello</strong> <strong>strumento</strong><br />

Bisogna attendere diciassette anni dal Decreto del 1979 per l’emanazione di<br />

una norma che non solo definisce meglio l’organizzazione dei corsi ma affronta<br />

anche problematiche di diffusione territoriale e di reclutamento dei docenti: il<br />

Decreto 13 febbraio 1996.<br />

L’articolo 1 contiene un’importante affermazione che riconosce alla sperimentazione,<br />

a differenza del Decreto del 1979, un valore propedeutico per la continuazione<br />

<strong>dello</strong> studio <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong>: «Gli stessi [corsi], pur non essendo<br />

indirizzati a prevalenti prospettive specialistiche, non escludono, per la loro<br />

specificità, una valenza funzionale e propedeutica alla prosecuzione degli studi<br />

musicali». Non è certamente un implicito riconoscimento di ammissione al<br />

Conservatorio ma rappresenta certamente un passo avanti rispetto a quanto<br />

stabilito dal Decreto precedente: «Né la promozione, né il giudizio finale analitico-orientativo<br />

di cui al comma precedente, per gli alunni dei corsi in argomento,<br />

costituiscono titolo di ammissione ai conservatori di musica».<br />

È significativa nell’articolo 2 la nuova articolazione dei gruppi strumentali: strumenti<br />

a tastiera, strumenti a corda, strumenti a fiato e strumenti a percussione.<br />

Il Decreto del 1979 non prevedeva il gruppo di strumenti a percussione e limitava<br />

la sperimentazione a tre settori, tastiera, corda e fiato.<br />

I corsi, comprendenti da un minimo di tre ad un massimo di cinque specialità strumentali,<br />

sulla base di quelle previste nel quadro dei corsi principali dei conservatori<br />

di musica e precisamente: pianoforte, violino, violoncello, oboe, clarinetto, flauto,<br />

corno e tromba, si svolgeranno nelle prime classi per estendersi gradualmente, negli<br />

anni scolastici successivi, nelle seconde e nelle terze. Oltre allo studio degli strumenti<br />

musicali indicati al comma precedente, è ammesso anche lo studio della chitarra<br />

classica.<br />

Il D.M. 13 febbraio 1996 contiene anche un preciso riferimento alle finalità<br />

educative:


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 71<br />

• concorrere a promuovere la formazione globale dell’individuo offrendo al<br />

preadolescente, attraverso una più compiuta applicazione ed esperienza <strong>musicale</strong>,<br />

della quale è parte integrante lo studio specifico di uno <strong>strumento</strong>, occasioni<br />

di maturazione logica, espressiva e comunicativa, di consapevolezza<br />

della propria identità e, quindi, di capacità di operare scelte nell’im<strong>media</strong>to<br />

e per il futuro;<br />

• consentire al preadolescente, in coerenza con i suoi bisogni formativi, una<br />

consapevole appropriazione del linguaggio <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> sua globalità, inteso<br />

come mezzo di espressione e di comunicazione, di comprensione partecipativa<br />

dei patrimoni delle diverse civiltà, di sviluppo del gusto estetico<br />

e del giudizio critico;<br />

• fornire, per la loro elevata valenza espressiva e comunicativa, ulteriori occasioni<br />

di integrazione e di crescita anche ad alunni portatori di situazioni di<br />

svantaggio.<br />

Il dettato normativo non solo incide negli assetti organizzativi ma attribuisce<br />

per la prima volta un preciso riferimento pedagogico alla pratica <strong>musicale</strong> vista<br />

anche come <strong>strumento</strong> di integrazione e di crescita personale.<br />

Un importante complemento al dibattito sulla sperimentazione <strong>musicale</strong> è rappresentato<br />

dall’analisi qualitativa-quantitativa dei corsi sperimentali a indirizzo<br />

<strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> realizzata dal Ministero della Pubblica Istruzione<br />

e pubblicata nel febbraio 1998. Il documento costituisce certamente una premessa<br />

e un’indicazione per la fase successiva di assetto normativo che ha portato<br />

alla emanazione del D.M. 201 che ha previsto la riconduzione a<br />

ordinamento della sperimentazione.<br />

La Direzione Generale dell’Istruzione Secondaria di I Grado avvia nel 1996<br />

una attività di studio sullo stato e sui risultati delle innovazioni introdotte nelle<br />

scuole medie nell’ultimo decennio. Il monitoraggio ha riguardato le sperimentazioni<br />

attuate in diversi settori: seconda lingua straniera, informatica e corsi<br />

sperimentali a indirizzo <strong>musicale</strong>.<br />

In tale quadro, con decreto del 31 ottobre 1996 è costituita una commissione<br />

tecnico-scientifica presieduta dal prof. Loris Azzaroni, con il compito di condurre<br />

una valutazione della sperimentazione <strong>musicale</strong> in atto nelle scuole<br />

medie. Le conclusioni dei lavori, che si sono svolti lungo l’anno 1997, sono<br />

state raccolte in un rapporto integrale acquisito dalla Direzione generale, ai<br />

fini di una successiva diffusione.<br />

Acquisiti i dati della sperimentazione <strong>musicale</strong> relativi al territorio nazionale nel<br />

suo complesso, la Commissione ha esaminato le relazioni finali inviate alla Direzione<br />

generale nel corso dell’a.s. 1995/1996 dalle scuole, riferite al triennio<br />

precedente. L’analisi delle relazioni ha posto in evidenza la necessità di raccogliere<br />

informazioni più puntuali e articolate, in particolare riguardo a:<br />

INTERVENTI<br />

Il dettato<br />

normativo<br />

attribuisce<br />

per la prima<br />

volta<br />

un preciso<br />

riferimento<br />

pedagogico<br />

alla pratica<br />

<strong>musicale</strong> vista<br />

anche come<br />

<strong>strumento</strong><br />

di integrazione<br />

e di crescita<br />

personale


INTERVENTI<br />

Viene ribadita la<br />

consapevolezza,<br />

da parte<br />

dei docenti,<br />

del potenziale<br />

educativo,<br />

formativo<br />

e orientativo<br />

della musica,<br />

intesa <strong>nella</strong> sua<br />

più ampia<br />

molteplicità<br />

di generi,<br />

linguaggi, stili<br />

72 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

1. le caratteristiche strutturali delle scuole;<br />

2. le motivazioni della richiesta di sperimentazione, la sua organizzazione e le<br />

connesse procedure attuative; le problematiche inerenti all’ambito didattico-educativo;<br />

la tipologia e le modalità delle prove orientativo-attitudinali;<br />

i criteri assunti ai fini della valutazione degli alunni e per la verifica della<br />

sperimentazione; gli esiti e gli effetti delle eventuali indagini condotte dalle<br />

scuole sull’efficacia della sperimentazione considerata in rapporto alla ricaduta<br />

sul territorio;<br />

3. l’integrazione della sperimentazione nel progetto metodologico-didattico<br />

della <strong>scuola</strong>, le problematiche connesse alle attività di musica d’insieme, le<br />

strategie di lavoro adottate in relazione alla specificità della sperimentazione<br />

<strong>musicale</strong>, lo spessore infra e interdisciplinare dei progetti educativi e della<br />

loro attuazione.<br />

La Sperimentazione <strong>musicale</strong> nelle scuole medie ha interessato, nell’a.s.<br />

1996/1997, 418 istituzioni scolastiche, pari al 5% delle 8400 scuole medie<br />

statali – in tale numero le sezioni staccate sono state considerate come unità a<br />

sé stanti – per un totale di 1375 classi, pari all’1,6% del totale, e 29.656 alunni,<br />

pari all’1,7% del totale dei frequentanti. In quest’anno sono risultati in servizio<br />

11.134 docenti di Educazione <strong>musicale</strong>; di questi 580 (dato stimato sulla<br />

base del campione) vengono utilizzati per l’insegnamento <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong>. Per<br />

far fronte allo studio strumentale si è fatto ricorso anche a 1600 docenti non<br />

di ruolo. I docenti che insegnano <strong>strumento</strong> sono pertanto 2180 in totale.<br />

Sono pervenute risposte, in tempo utile per l’elaborazione, da parte di 159 istituzioni<br />

scolastiche per complessivi 1252 questionari di cui 127 compilati da<br />

docenti di Educazione <strong>musicale</strong> e 807 da docenti di <strong>strumento</strong>.<br />

Le 159 scuole analizzate sono frequentate da 58.058 alunni e di questi 11.280<br />

seguono i corsi ad indirizzo <strong>musicale</strong> (pari al 19,4%).<br />

Nelle considerazioni finali del documento di sintesi emergono da un lato la<br />

grande positività delle attività realizzate dalle scuole, ma anche alcuni dubbi relativi<br />

alle conseguenze didattiche nel quadro del rinnovamento dei contenuti<br />

scolastici. In particolare viene ribadita la consapevolezza, da parte dei docenti,<br />

del potenziale educativo, formativo e orientativo della musica, intesa <strong>nella</strong> sua<br />

più ampia molteplicità di generi, linguaggi, stili. E ciò individuando almeno<br />

due tipologie di obiettivi: da un lato un insieme di obiettivi comuni a tutta la<br />

<strong>scuola</strong> dell’obbligo, strettamente connessi con le finalità peculiari della <strong>scuola</strong><br />

di base; dall’altra un complesso di obiettivi fondati su quelle specificità che già<br />

oggi costituiscono un patrimonio che non può e non deve andare disperso.<br />

Dall’indagine conoscitiva emerge che l’insegnamento strumentale incide nel curricolo<br />

formativo ed educativo del preadolescente da un lato arricchendone le capacità<br />

d’analisi, osservazione, riflessione, interpretazione e ascolto, dall’altro


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 73<br />

sviluppandone la consapevolezza dell’evento <strong>musicale</strong> come fatto partecipativo e le<br />

capacità di socializzazione. Tale insegnamento contribuisce inoltre in modo significativo<br />

alla diffusione della cultura <strong>musicale</strong>, sia favorendo la crescita delle associazioni<br />

musicali e la valorizzazione dei complessi strumentali esistenti, sia<br />

concorrendo all’allargamento della base di fruizione della cultura <strong>musicale</strong>; quest’ultimo<br />

fatto si rivela a sua volta come efficace <strong>strumento</strong> di risposta ai vuoti culturali<br />

e ideali che la rapida trasformazione della società odierna sta producendo<br />

nei giovani e quindi come <strong>strumento</strong> per la prevenzione del disagio giovanile.<br />

Nell’ambito della valutazione complessivamente positiva degli esiti della sperimentazione,<br />

la Commissione ha riscontrato alcune disfunzioni che non consentono di<br />

sfruttarne appieno le potenzialità sia sul piano culturale generale, sia su quello del<br />

rinnovamento dei contenuti scolastici.<br />

L’efficacia della sperimentazione, comunque, dipende in larga misura da quanto il<br />

progetto sperimentale scaturisca da un’attenta riflessione sia sulla situazione dell’insegnamento<br />

della musica e della cultura <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> italiana, sia da un’accurata<br />

comparazione con ciò che avviene negli altri Paesi sul piano della formazione<br />

<strong>musicale</strong> non strettamente professionalizzante; essa, ancora, non potrà non dipendere<br />

da un’analisi approfondita dei nuovi bisogni, delle nuove aspirazioni, delle<br />

nuove tendenze interculturali e transculturali che, a livello <strong>musicale</strong>, si manifestano<br />

tra le fasce giovanili <strong>nella</strong> realtà contemporanea.<br />

Il progetto sperimentale dovrebbe fondarsi a partire dalla consapevolezza, da parte<br />

dei docenti, del potenziale educativo, formativo e orientativo della musica, intesa<br />

<strong>nella</strong> sua più ampia molteplicità di generi, linguaggi, stili. E ciò individuando almeno<br />

due tipologie di obiettivi: da un lato un insieme di obiettivi comuni a tutta<br />

la <strong>scuola</strong> dell’obbligo, strettamente connessi con le finalità peculiari della <strong>scuola</strong> di<br />

base; dall’altra un complesso di obiettivi fondati su quelle specificità che già oggi costituiscono<br />

un patrimonio che non può e non deve andare disperso.<br />

Nell’alveo delle specificità che caratterizzano il percorso sperimentale rispetto ai<br />

percorsi tradizionali, l’approccio dei giovani alla dimensione sonora e <strong>musicale</strong> dovrebbe<br />

venire sviluppato secondo le caratteristiche di una pratica di ascolto, produzione<br />

e riflessione svincolata, in linea di principio, da modelli propri di scuole<br />

professionalizzanti, e aperta comunque allo sviluppo della fantasia e della creatività.<br />

L’ascolto e la produzione, in particolare, dovrebbero venire intesi e sollecitati come<br />

scoperta di una porzione dell’universo sonoro e <strong>musicale</strong> e continua ricerca di altre<br />

porzioni di tale universo.<br />

Se da una parte, dunque, nelle loro linee generali i corsi sperimentali ad indirizzo<br />

<strong>musicale</strong> devono porsi come meta la formazione generale del preadolescente, dall’altra<br />

è pur vero che tali corsi devono articolarsi secondo un complesso di attività<br />

teoretiche e pratiche che giungano a realizzarne appieno le peculiarità caratteristiche,<br />

sia in rapporto ai risultati ottenibili nel triennio di sperimentazione, sia in relazione<br />

ad un eventuale successivo approccio professionalizzante alla musica.<br />

In un progetto di sperimentazione dovrebbero emergere con chiarezza le finalità<br />

del percorso teso alla realizzazione di un mo<strong>dello</strong> curricolare integrato con un iter<br />

disciplinare volto a sviluppare nei processi evolutivi dell’alunno, unitamente alla<br />

dimensione cognitiva, la dimensione pratico-operativa, improvvisativo-creativa,<br />

estetico-emotiva; l’insegnamento strumentale, quindi, nel quadro di una forma-<br />

INTERVENTI<br />

L’approccio<br />

dei giovani alla<br />

dimensione<br />

sonora<br />

e <strong>musicale</strong><br />

dovrebbe<br />

venire<br />

sviluppato<br />

secondo le<br />

caratteristiche<br />

di una pratica<br />

di ascolto,<br />

produzione<br />

e riflessione<br />

aperta<br />

allo sviluppo<br />

della fantasia<br />

e della<br />

creatività


INTERVENTI<br />

L’attenzione<br />

dovrebbe<br />

essere posta<br />

sugli obiettivi<br />

specifici<br />

dell’Indirizzo<br />

<strong>musicale</strong><br />

74 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

zione più ampia, potrà offrire al preadolescente, attraverso l’acquisizione di capacità<br />

specifiche, ulteriori occasioni di sviluppo delle proprie potenzialità, una maggiore<br />

consapevolezza delle proprie emozioni, una più avvertita coscienza di sé e del modo<br />

di rapportarsi al sociale, e la possibilità di orientarsi verso l’eventuale prosecuzione<br />

degli studi musicali; infine, non va dimenticato che l’Indirizzo <strong>musicale</strong> valorizza<br />

con contributi significativi l’offerta formativa della <strong>scuola</strong> e pone le premesse per una<br />

qualificata azione di contrasto all’emergente disagio giovanile; così, nel contesto in<br />

cui opera, la <strong>scuola</strong> assume un ruolo propositivo per la diffusione della cultura <strong>musicale</strong>,<br />

realizzando la sua funzione di centro di promozione culturale, sociale, civile.<br />

In secondo luogo, l’attenzione dovrebbe essere posta sugli obiettivi specifici dell’Indirizzo<br />

<strong>musicale</strong>: l’acquisizione della competenza strumentale, <strong>nella</strong> sua valenza tecnica,<br />

in quella interpretativa e in quella improvvisativo-creativa; la comprensione<br />

dell’evento <strong>musicale</strong> nei suoi parametri costitutivi; la conquista di un primo livello<br />

di consapevolezza del rapporto tra manipolazione organizzata del proprio <strong>strumento</strong><br />

e stato emotivo; l’appropriazione della funzione simbolica del linguaggio <strong>musicale</strong>;<br />

la collocazione entro parametri storico-stilistici dell’esperienza <strong>musicale</strong> acquisita<br />

attraverso la pratica strumentale e l’Educazione <strong>musicale</strong>.<br />

Questi obiettivi sottendono una necessaria individuazione dei contenuti, come il<br />

condurre gli alunni, <strong>media</strong>nte l’uso dei vari sistemi operativi definiti dalle specificità<br />

strumentali, ad acquisire, tra l’altro, un adeguato possesso delle tecniche specifiche,<br />

a produrre eventi musicali tratti da repertori della tradizione scritta e orale, a<br />

creare autonome elaborazioni di materiale sonoro all’interno di griglie predisposte.<br />

Tali contenuti, attraverso l’integrazione con l’Educazione <strong>musicale</strong>, contribuiscono<br />

all’acquisizione di capacità cognitive in ordine alle categorie musicali fondamentali<br />

(melodia, armonia, ritmo, timbro, dinamica, agogica): acquisizione indispensabile<br />

per interiorizzare tratti significativi del linguaggio <strong>musicale</strong> a livello sintattico, formale<br />

e stilistico. Se ci si sofferma infatti sulla considerazione che i contenuti dell’Educazione<br />

<strong>musicale</strong> dei corsi sperimentali, e in particolare l’osservazione dei<br />

fenomeni acustici, il riconoscimento degli attributi fisici del suono (esperiti anche<br />

attraverso la reciprocità suono-emozioni), l’apprendimento della notazione, delle<br />

strutture metriche e ritmiche, si modellano con il necessario contributo della pratica<br />

strumentale, appare del tutto evidente che l’insegnamento strumentale e l’Educazione<br />

<strong>musicale</strong>, pur <strong>nella</strong> loro specificità, concorrono con pari dignità e valenza<br />

al progetto complessivo di formazione <strong>musicale</strong>.<br />

I procedimenti metodologici da adottare, anche per quanto attiene alle questioni basilari<br />

dell’infradisciplinarità e dell’interdisciplinarità, dovrebbero divenire oggetto<br />

di particolare riflessione. Appare evidente, ad esempio, che, pur implicando le specifiche<br />

caratteristiche organologiche degli strumenti una diversa progressione nell’apprendimento<br />

delle tecniche relative, la pratica della Musica d’insieme dovrebbe<br />

venire intesa come uno <strong>strumento</strong> metodologico privilegiato per esperire concretamente,<br />

a prescindere dal livello di competenza strumentale raggiunto, le succitate<br />

categorie musicali fondamentali. In questo modo l’Educazione <strong>musicale</strong>, opportunamente<br />

integrata con la Musica d’insieme, potrebbe divenire il luogo della riflessione<br />

e della formalizzazione anche a livello linguistico-verbale dell’esperienza vissuta<br />

<strong>nella</strong> pratica strumentale. Per non dire dell’attenzione che, sia nell’ambito della Musica<br />

d’insieme sia in quello dell’Educazione <strong>musicale</strong>, sia all’interno dell’insegna-


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 75<br />

mento strumentale, si dovrebbe dare alla pratica vocale e all’ascolto, quali mezzi più<br />

im<strong>media</strong>ti per la produzione dell’evento <strong>musicale</strong> e per la sua recezione, in cui convergono<br />

comunicazione ed espressione.<br />

Nell’insegnamento strumentale l’ascolto, in particolare, dovrebbe tendere a sviluppare<br />

nell’allievo capacità discriminative e comparative, utili alla produzione e riproduzione<br />

di modelli esecutivo-interpretativi; <strong>nella</strong> Musica d’insieme l’ascolto dovrebbe<br />

essere finalizzato a sviluppare anche capacità di controllo circa l’adeguamento a modelli<br />

teorici basati sui parametri fondamentali della musica. La piena adozione di<br />

procedimenti metodologici di tal genere potrebbe garantire quella condizione generale<br />

di infra ed inter-disciplinarità indispensabile per il buon esito della Sperimentazione<br />

Musicale: da una parte l’apprendimento strumentale, integrato con quello<br />

dell’Educazione <strong>musicale</strong>, assicurerebbe un processo di apprendimento <strong>musicale</strong> unitario,<br />

ossia una piena attuazione dell’infradisciplinarità, dall’altra le articolazioni della<br />

dimensione cognitiva messe in gioco da questo processo attiverebbero relazioni con<br />

altri apprendimenti del curricolo, realizzando la condizione per l’interdisciplinarità.<br />

In un curricolo integrato delle Discipline musicali, la competenza strumentale dovrebbe<br />

essere intesa come dominio, a livello elementare, del sistema operativo <strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong> in funzione di una corretta produzione dell’evento <strong>musicale</strong> rispetto ai<br />

suoi parametri costitutivi (struttura metrico-ritmica e struttura melodico-armonica<br />

con le relative connotazioni agogico-dinamiche). Ciò presuppone un’integrazione<br />

con la competenza <strong>musicale</strong> generale, che si fonda fra l’altro sul riconoscimento e<br />

la descrizione degli elementi fondamentali della sintassi <strong>musicale</strong>, dei generi musicali<br />

e delle forme elementari, sulla capacità di collocare in ambito storico-stilistico<br />

gli eventi musicali praticati, sulla produzione di melodie attraverso il mezzo vocale.<br />

La valutazione dovrebbe fondarsi sull’accertamento del livello raggiunto dall’alunno<br />

in un ampio spettro di abilità, quali la capacità di lettura allo <strong>strumento</strong>, intesa<br />

come capacità di correlazione segno-gesto-suono; l’uso e il controllo <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong><br />

<strong>nella</strong> pratica individuale e collettiva; la capacità di ascolto e di esecuzione<br />

<strong>nella</strong> pratica individuale e collettiva; l’esecuzione, l’interpretazione e la rielaborazione<br />

strumentale del materiale sonoro, intese anche come livello di sviluppo delle<br />

capacità creative. Tutto questo, ovviamente, nel quadro della preparazione <strong>musicale</strong><br />

complessiva.<br />

È finalmente l’articolo 11 comma 9 della Legge 3 maggio 1999, n. 124 (Disposizioni<br />

urgenti in materia di personale scolastico) a ricondurre i corsi sperimentali<br />

di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> a ordinamento. «In tali corsi lo specifico<br />

insegnamento di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> costituisce integrazione interdisciplinare<br />

ed arricchimento dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione <strong>musicale</strong>».<br />

Il conseguente Decreto Ministeriale 6 agosto 1999, n. 201, Riconduzione ad<br />

ordinamento dei corsi sperimentali ad indirizzo <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> ai<br />

sensi della Legge 3 maggio 1999. n. 124. art. 11. comma 9, non solo indica criteri<br />

organizzativi e di organico per i corsi musicali ma afferma anche importanti<br />

principi di autonomia delle singole istituzioni scolastiche: «La scelta delle specialità<br />

strumentali da insegnare è effettuata dal collegio dei docenti tra quelle<br />

INTERVENTI<br />

È finalmente<br />

l’articolo<br />

11 comma<br />

9 della Legge 3<br />

maggio 1999,<br />

n. 124<br />

a ricondurre<br />

i corsi<br />

sperimentali<br />

di <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong><br />

a ordinamento


INTERVENTI<br />

76 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

indicate nei programmi allegati, tenendo conto del rilevante significato formativo<br />

e didattico della musica d’insieme – Nell’ambito dell’autonomia organizzativa<br />

e didattica gli organi collegiali della <strong>scuola</strong> possono adeguare il<br />

mo<strong>dello</strong> organizzativo di cui al presente decreto alle situazioni particolari di<br />

funzionamento dei corsi, al fine di realizzare l’impiego ottimale delle risorse,<br />

anche prevedendo attività di approfondimento, potenziamento e recupero».<br />

L’istituzione della classe di concorso «<strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong><br />

(cl. n. 77/A)» per l’insegnamento delle diverse specialità strumentali rappresenta<br />

probabilmente l’aspetto più significativo del D.M. 201 per le implicazioni<br />

sul reclutamento e sullo stato giuridico dei docenti.<br />

La regolamentazione delle cattedre viene successivamente definita dalla Circolare<br />

Ministeriale 4 maggio 2000, n. 135 che, oltre a indicare la consistenza<br />

provinciale di cattedre, stabilisce il mo<strong>dello</strong> organizzativo che sarà oggetto di<br />

molte deroghe <strong>nella</strong> distribuzione territoriale.<br />

«Fermo restando che nel mo<strong>dello</strong> organizzativo dei corsi a indirizzo <strong>musicale</strong> definito<br />

con D.M. 6 agosto 1999 la dotazione organica è di quattro cattedre di<br />

strumenti musicali diversi, si fa presente che, per agevolare il passaggio dei corsi<br />

funzionanti con tre o con cinque strumenti al nuovo sistema ordinamentale, è<br />

consentito, <strong>nella</strong> fase transitoria, istituire cattedre anche tra scuole diverse».<br />

▼ Elenco posti di <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> a indirizzo <strong>musicale</strong> ripartiti fra le dotazioni organiche provinciali di tutto il territorio<br />

nazionale:<br />

Province<br />

Posti<br />

Province<br />

Posti<br />

Province<br />

Posti<br />

AGRIGENTO 8<br />

ALESSANDRIA 8<br />

ANCONA 22<br />

AOSTA 0<br />

L’AQUILA 0<br />

AREZZO 19<br />

ASCOLI PICENO 13<br />

ASTI 8<br />

AVELLINO 28<br />

BARI 75<br />

BELLUNO 0<br />

BENEVENTO 16<br />

BERGAMO 16<br />

BIELLA 5<br />

BOLOGNA 25<br />

BOLZANO 0<br />

BRESCIA 24<br />

BRINDISI 13<br />

CAGLIARI 25<br />

CALTANISSETTA 9<br />

CAMPOBASSO 8<br />

CASERTA 28<br />

CATANIA 33<br />

CATANZARO 16<br />

CHIETI 8<br />

COMO 16<br />

COSENZA 38<br />

CREMONA 4<br />

CROTONE 4<br />

CUNEO 38<br />

ENNA 16<br />

FERRARA 22<br />

FIRENZE 28<br />

FOGGIA 28<br />

FORLÌ 12<br />

FROSINONE 12<br />

GENOVA 29<br />

GORIZIA 4<br />

GROSSETO 8<br />

IMPERIA 8<br />

ISERNIA 8<br />

LATINA 31<br />

LECCE 35<br />

LECCO 8<br />

LIVORNO 4<br />

LODI 10<br />

LUCCA 8<br />

MACERATA 12


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 77<br />

Province<br />

Posti<br />

Province<br />

Posti<br />

Province<br />

Posti<br />

MANTOVA 8<br />

MASSA CARRARA 4<br />

MATERA 9<br />

MESSINA 16<br />

MILANO 172<br />

MODENA 12<br />

NAPOLI 136<br />

NOVARA 5<br />

NUORO 8<br />

ORISTANO 4<br />

PADOVA 48<br />

PALERMO 53<br />

PARMA 4<br />

PAVIA 8<br />

PERUGIA 28<br />

PESARO 12<br />

PESCARA 4<br />

PIACENZA 4<br />

PISA 0<br />

PISTOIA 8<br />

PORDENONE 9<br />

POTENZA 12<br />

PRATO 0<br />

RAGUSA 16<br />

RAVENNA 13<br />

REGGIO CALABRIA 28<br />

REGGIO EMILIA 0<br />

RIETI 4<br />

RIMINI 8<br />

ROMA 132<br />

ROVIGO 8<br />

SALERNO 48<br />

SASSARI 0<br />

SAVONA 16<br />

SIENA 8<br />

SIRACUSA 29<br />

SONDRIO 8<br />

SPEZIA 10<br />

TARANTO 47<br />

TERAMO 8<br />

TERNI 8<br />

TORINO 14<br />

TRAPANI 24<br />

TRENTO 0<br />

TREVISO 26<br />

TRIESTE 4<br />

UDINE 0<br />

VARESE 12<br />

VENEZIA 24<br />

VERBANIA 14<br />

VERCELLI 9<br />

VERONA 16<br />

VIBO VALENTIA 4<br />

VICENZA 53<br />

VITERBO 15<br />

TOTALE 1960<br />

La tabella evidenzia dieci Province senza alcuna cattedra: Aosta, Belluno, Bolzano,<br />

L’Aquila, Pisa, Prato, Reggio Emilia, Sassari, Udine. Questa è la situazione<br />

sancita nell’anno 2000 dalle norme in vigore.<br />

LE SMIM VERSO IL 2010 – ANALISI DEI DATI<br />

A distanza di quasi dieci anni è interessante conoscere la sorte della distribuzione<br />

delle cattedre di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>, soprattutto in relazione alla consistenza<br />

numerica della popolazione scolastica delle scuole secondarie di<br />

I grado.<br />

Le scuole che hanno attivato corsi musicali nell’anno 2008 sono 942.<br />

Le cattedre ripartite tra i diversi strumenti musicali risultano 3909: arpa, chitarra,<br />

clarinetto, corno, fagotto, fisarmonica, flauto, oboe, percussioni, pianoforte,<br />

saxsofono, tromba, violino, violoncello. Arpa, fagotto, fisarmonica e<br />

saxofono non erano previsti dal decreto istitutivo dei corsi sperimentali del 1979.<br />

Alcune tabelle ottenute elaborando i dati dell’organico 2008 MIUR pubblicati<br />

sul data warehouse dell’Intranet del Ministero consentono di valutare la distri-<br />

Le scuole<br />

che hanno<br />

attivato<br />

corsi musicali<br />

nell’anno 2008<br />

sono 942


INTERVENTI<br />

78 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

buzione degli insegnamenti di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>, il rapporto con il totale<br />

delle cattedre e la percentuale di ogni <strong>strumento</strong> sul totale delle cattedre (livello<br />

Nazionale, aree geografiche del Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole):<br />

Nazionale<br />

Classe di concorso Cattedre Percentuale<br />

ARPA 16 0,4%<br />

CHITARRA 836 21,4%<br />

CLARINETTO 421 10,8%<br />

CORNO 14 0,4%<br />

FAGOTTO 6 0,2%<br />

FISARMONICA 8 0,2%<br />

FLAUTO 614 15,7%<br />

OBOE 33 0,8%<br />

PERCUSSIONI 121 3,1%<br />

PIANOFORTE 951 24,3%<br />

SAXOFONO 50 1,3%<br />

TROMBA 130 3,3%<br />

VIOLINO 638 16,3%<br />

VIOLONCELLO 71 1,8%<br />

Totale 3909<br />

Totale Nazionale 146.877<br />

Rapporto Cattedre 37,57<br />

Nord-Ovest<br />

Classe di concorso Cattedre Percentuale<br />

ARPA 1 0,2%<br />

CHITARRA 148 23,1%<br />

CLARINETTO 75 11,7%<br />

CORNO 1 0,2%<br />

FLAUTO 108 16,9%<br />

OBOE 1 0,2%<br />

PERCUSSIONI 23 3,6%<br />

PIANOFORTE 155 24,2%<br />

SAXOFONO 4 0,6%<br />

TROMBA 20 3,1%<br />

VIOLINO 96 15,0%<br />

VIOLONCELLO 8 1,3%<br />

Totale Area Geografica 640<br />

Totale Cattedre 33.428<br />

Rapporto Cattedre 52,23


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 79<br />

Nord-Est<br />

Classe di concorso Cattedre Percentuale<br />

INTERVENTI<br />

ARPA 1 0,2%<br />

CHITARRA 109 22,9%<br />

CLARINETTO 54 11,3%<br />

CORNO 1 0,2%<br />

FISARMONICA 2 0,4%<br />

FLAUTO 78 16,4%<br />

OBOE 6 1,3%<br />

PERCUSSIONI 6 1,3%<br />

PIANOFORTE 119 25,0%<br />

SAXOFONO 5 1,1%<br />

TROMBA 4 0,8%<br />

VIOLINO 80 16,8%<br />

VIOLONCELLO 11 2,3%<br />

Totale Area Geografica 476<br />

Totale Cattedre 21.429<br />

Rapporto Cattedre 45,02<br />

Centro<br />

Classe di concorso Cattedre Percentuale<br />

CHITARRA 113 21,5%<br />

CLARINETTO 47 8,9%<br />

CORNO 1 0,2%<br />

FISARMONICA 1 0,2%<br />

FLAUTO 104 19,8%<br />

OBOE 1 0,2%<br />

PERCUSSIONI 16 3,0%<br />

PIANOFORTE 131 24,9%<br />

SAXOFONO 1 0,2%<br />

TROMBA 13 2,5%<br />

VIOLINO 91 17,3%<br />

VIOLONCELLO 7 1,3%<br />

Totale Area Geografica 526<br />

Totale Cattedre 25.616<br />

Rapporto Cattedre 48,70


INTERVENTI<br />

80 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Sud<br />

Classe di concorso Cattedre Percentuale<br />

ARPA 10 0,6%<br />

CHITARRA 344 20,5%<br />

CLARINETTO 184 11,0%<br />

CORNO 8 0,5%<br />

FAGOTTO 5 0,3%<br />

FISARMONICA 5 0,3%<br />

FLAUTO 231 13,8%<br />

OBOE 24 1,4%<br />

PERCUSSIONI 58 3,5%<br />

PIANOFORTE 393 23,4%<br />

SAXOFONO 35 2,1%<br />

TROMBA 78 4,6%<br />

VIOLINO 268 16,0%<br />

VIOLONCELLO 36 2,1%<br />

Totale Area Geografica 1679<br />

Totale Cattedre 44.777<br />

Rapporto Cattedre 26,67


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 81<br />

Isole<br />

Classe di concorso Cattedre Percentuale<br />

INTERVENTI<br />

ARPA 4 0,7%<br />

CHITARRA 127 20,9%<br />

CLARINETTO 64 10,5%<br />

CORNO 3 0,5%<br />

FAGOTTO 1 0,2%<br />

FISARMONICA 1 0,2%<br />

FLAUTO 96 15,8%<br />

OBOE 1 0,2%<br />

PERCUSSIONI 18 3,0%<br />

PIANOFORTE 159 26,1%<br />

SAXOFONO 5 0,8%<br />

TROMBA 15 2,5%<br />

VIOLINO 106 17,4%<br />

VIOLONCELLO 9 1,5%<br />

Totale Area Geografica 609<br />

Totale Cattedre 21.627<br />

Rapporto Cattedre 35,51<br />

Il rapporto tra le cattedre ordinarie e quelle di <strong>strumento</strong> che, nel quadro nazionale,<br />

risulta essere 37,57, evidenzia come la distribuzione delle cattedre di<br />

<strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> non sia omogenea tra le diverse aree geografiche: il Nord-<br />

Ovest ha il rapporto di 52,23 e il Sud ha il rapporto di 26,67, un valore pressoché<br />

doppio.<br />

In ambito regionale, mettendo a confronto le cattedre di <strong>strumento</strong> con la popolazione<br />

scolastica, risulta ancora con maggior evidenza la differenza tra le<br />

aree geografiche: a fronte di una <strong>media</strong> nazionale di 420 alunni circa per cattedra,<br />

si rileva il dato di regioni come Friuli con un valore che supera i 1200<br />

alunni, Trentino-Alto Adige con 1091, Toscana con 885 e regioni come Molise<br />

e Calabria con un rapporto inferiore a 170, valore più che sestuplo.<br />

Il rapporto<br />

tra le cattedre<br />

ordinarie<br />

e quelle<br />

di <strong>strumento</strong><br />

evidenzia come<br />

la distribuzione<br />

delle cattedre<br />

di <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong> non<br />

sia omogenea<br />

tra le diverse<br />

aree<br />

geografiche


INTERVENTI<br />

82 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Regione Cattedre Alunni Rapporto<br />

<strong>strumento</strong><br />

alunni/cattedre<br />

ABRUZZO 72 36.345 504,79<br />

BASILICATA 88 17.791 202,17<br />

CALABRIA 394 64.299 163,20<br />

CAMPANIA 620 211.199 340,64<br />

EMILIA-ROMAGNA 160 98.344 614,65<br />

FRIULI 22 27.672 1257,82<br />

LAZIO 316 148.466 469,83<br />

LIGURIA 72 35.020 486,39<br />

LOMBARDIA 384 231.860 603,80<br />

MARCHE 60 40.469 674,48<br />

MOLISE 68 9129 134,25<br />

PIEMONTE 170 104.730 616,06<br />

PUGLIA 437 134.522 307,83<br />

SARDEGNA 75 45.815 610,87<br />

SICILIA 534 175.806 329,22<br />

TOSCANA 98 86.758 885,29<br />

TRENTINO-ALTO ADIGE 18 19.648 1091,56<br />

UMBRIA 52 21.713 417,56<br />

VALLE D’AOSTA 14 3421 244,36<br />

VENETO 255 125.328 491,48<br />

Totale 3909 1.638.335 419,12<br />

È interessante anche la Tabella con la distribuzione complessiva delle diverse<br />

cattedre di <strong>strumento</strong> nelle regioni italiane:


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 83<br />

ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA- FRIULI LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE<br />

ROMAGNA<br />

ARPA 2 0 3 0 0 0 0 0 1 0<br />

CHITARRA 17 21 73 132 36 5 68 18 86 15<br />

CLARINETTO 4 13 45 68 16 3 25 6 47 6<br />

CORNO 0 0 2 5 1 0 0 0 1 0<br />

FAGOTTO 0 0 4 1 0 0 0 0 0 0<br />

FISARMONICA 0 1 1 0 0 1 0 0 0 1<br />

FLAUTO 13 11 59 93 26 3 67 14 62 10<br />

OBOE 0 0 12 5 6 0 0 0 1 0<br />

PERCUSSIONI 4 1 11 15 1 0 14 0 19 2<br />

PIANOFORTE 17 23 98 141 40 6 78 17 93 15<br />

SAXOFONO 2 0 11 9 3 0 1 0 3 0<br />

TROMBA 2 5 18 27 3 1 6 6 12 1<br />

VIOLINO 11 13 49 108 25 3 53 9 56 10<br />

VIOLONCELLO 0 0 8 16 3 0 4 2 3 0<br />

TOTALE 72 88 394 620 160 22 316 72 384 60<br />

MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO UMBRIA VALLE VENETO<br />

D’AOSTA<br />

ARPA 1 0 4 1 3 0 1 0 0 0<br />

CHITARRA 11 40 90 18 109 19 3 11 4 60<br />

CLARINETTO 4 22 50 6 58 10 2 6 0 30<br />

CORNO 0 0 1 1 2 0 0 1 0 0<br />

FAGOTTO 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0<br />

FISARMONICA 0 0 3 0 1 0 0 0 0 0<br />

FLAUTO 10 30 45 13 83 17 1 10 2 45<br />

OBOE 1 0 6 0 1 1 0 0 0 0<br />

PERCUSSIONI 6 3 21 3 15 0 2 0 1 3<br />

PIANOFORTE 16 41 98 17 142 25 3 13 4 64<br />

SAXOFONO 4 0 9 0 5 0 2 0 1 0<br />

TROMBA 2 2 24 2 13 5 0 1 0 0<br />

VIOLINO 10 29 77 14 92 18 3 10 2 46<br />

VIOLONCELLO 3 3 9 0 9 3 1 0 0 7<br />

TOTALE 68 170 437 75 534 98 18 52 14 255


IlINTERVENTI<br />

raddoppiamento<br />

delle cattedre<br />

in dieci anni<br />

è un dato<br />

significativo<br />

che mitiga<br />

la «presunta»<br />

assenza<br />

di cultura<br />

<strong>musicale</strong><br />

nel nostro<br />

Paese: si può<br />

calcolare<br />

che, dal 1999,<br />

ogni anno<br />

20/25.000<br />

alunni abbiano<br />

affrontato<br />

lo studio<br />

di <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong><br />

<strong>nella</strong> <strong>scuola</strong><br />

dell’obbligo<br />

84 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Alcuni dati meritano particolare attenzione:<br />

1. in Calabria sono attivate 4 delle 6 cattedre totali di fagotto;<br />

2. delle 71 cattedre di violoncello ben 42 (più del 50%) sono in Calabria, Campania,<br />

Puglia e Sicilia;<br />

3. sono istituite 15 cattedre di arpa delle quali ben due/terzi in alcune regioni<br />

del Meridione: 3 in Calabria, 4 in Puglia e 3 in Sicilia;<br />

4. le 12 cattedre di oboe della Calabria da sole rappresentano il 30% del totale;<br />

5. il divario tra il numero di minimo di cattedre (14) e massimo (620), rispettivamente<br />

della Valle d’Aosta e della Campania.<br />

Probabilmente il proliferare disomogeneo dei corsi musicali è una conseguenza<br />

della scarsa efficacia del monitoraggio delle cattedre.<br />

L’analisi del rapporto tra alunni e cattedre di <strong>strumento</strong> nelle singole Province<br />

consente di valutare ancor più in particolare il divario <strong>nella</strong> distribuzione<br />

territoriale:<br />

1. <strong>nella</strong> Provincia di Udine non sono presenti corsi musicali, quella di Pisa<br />

conta un corso solo;<br />

2. la Provincia di Vibo Valentia (primo posto) ha 101 cattedre su un totale di<br />

5692 alunni per un rapporto di 56,36 e la Provincia di Cremona (ultimo<br />

posto) ha 4 cattedre su un totale di 8686 alunni per un rapporto di 2.171,50<br />

– un valore 38 volte inferiore!<br />

3. la <strong>media</strong> è di 421 alunni ogni cattedra di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>;<br />

4. su un totale di 35 Province che superano la <strong>media</strong> solamente 7 sono Province<br />

settentrionali: Verbania, Vercelli, Bologna, Vicenza, Ferrara, Rovigo e Milano;<br />

5. su un totale di 60 Province sotto la <strong>media</strong> solamente 4 (anche se di poco)<br />

sono province meridionali: Crotone, Trapani, Napoli e Palermo.<br />

La ricerca evidenzia comunque un’ampia diffusione dell’insegnamento <strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>; l’apprendimento della musica «d’arte» passa certamente<br />

anche attraverso lo studio di uno <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>.<br />

Il raddoppiamento delle cattedre in dieci anni è un dato significativo che mitiga<br />

la «presunta» assenza di cultura <strong>musicale</strong> nel nostro Paese: si può calcolare<br />

che, dalla riconduzione a ordinamento del 1999, ogni anno 20/25.000 alunni<br />

abbiano affrontato lo studio di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> dell’obbligo.<br />

Il numero complessivo degli studenti di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>, dall’avvio della<br />

sperimentazione del 1975, può quindi verosimilmente superare la soglia delle<br />

300.000 unità.<br />

Grandi numeri, che certamente inducono a riflettere sulle ricadute in termini<br />

di diffusione e valorizzazione di questo patrimonio da parte dei Conservatori,<br />

delle Istituzioni Musicali e dei Media.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 85<br />

I DOCENTI E IL SISTEMA DI FORMAZIONE<br />

Nel sistema di istruzione la formazione dei musicisti è affidata a Conservatori<br />

e Istituti Musicali Pareggiati ai quali si accede previo superamento di un esame<br />

attitudinale.<br />

I Conservatori di Musica sono 59 e gli Istituti Musicali Pareggiati sono 20.<br />

Entrambe le tipologie di scuole costituiscono l’AFAM (Alta Formazione Artistica<br />

e Musicale). Esiste anche una serie di scuole private di difficile censimento<br />

e Scuole Civiche di Musica (circa 180) gestite a livello comunale che però non<br />

rilasciano titoli di studio.<br />

INTERVENTI<br />

Elenco Conservatori e Istituti Musicali Pareggiati<br />

Conservatorio di Adria<br />

Viale Maddalena, 2 – 45011 – ADRIA<br />

tel. 0426/21686 – fax. 0426/41616<br />

Rovigo (RO) – Veneto<br />

e-mail: segreteria.didattica@conservatorioadria.it<br />

Web: http://www.conservatorioadria.it<br />

Direttore: Marco Nicolè<br />

Conservatorio di Alessandria<br />

Via Parma, 1 – 15100 – ALESSANDRIA<br />

tel. 0131/250299 – fax. 0131/326763<br />

Alessandria (AL) – Piemonte<br />

e-mail: segreteria.didattica@conservatoriovivaldi.it<br />

Web: http://www.conservatoriovivaldi.it<br />

Direttore: Federico Ermirio<br />

I Conservatori<br />

di Musica sono<br />

59 e gli Istituti<br />

Musicali<br />

Pareggiati<br />

sono 20<br />

Conservatorio di Avellino<br />

Via Circonvallazione, 156 – 83100 – AVELLINO<br />

tel. 0825/30622-30031 – fax. 0825/780074<br />

Avellino (AV) – Campania<br />

e-mail: info@conservatorio.avellino.it<br />

Web: http://www.conservatorio.avellino.it<br />

Direttore: Carmelo Columbro<br />

Conservatorio di Bari<br />

Via M. Cifarelli, 26 – 70124 – BARI<br />

tel. 080/5740022-5740820-5740301 – fax. 080/5794461<br />

Bari (BA) – Puglia<br />

e-mail: seg.did@conservatoriopiccinni.it


INTERVENTI<br />

86 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Web: http://www.conservatoriopiccinni.it<br />

Direttore: Marco Renzi<br />

Conservatorio di Benevento<br />

Via Mario La Vipera, 1 – 82100 – BENEVENTO<br />

tel. 0824/21102 – fax. 0824/50355<br />

Benevento (BN) – Campania<br />

e-mail: didattica@conservatoriomusicabenevento.com<br />

Web: http://www.conservatorionicolasala.eu<br />

Direttore: Maria Gabriella della Sala<br />

Conservatorio di Bologna<br />

P.zza Rossini, 2 – 40126 – BOLOGNA<br />

tel. 051 221483 – fax. 051/223168<br />

Bologna (BO) – Emilia-Romagna<br />

e-mail: segreteria@conservatorio-bologna.com<br />

Web: http://www.conservatorio-bologna.com/<br />

Direttore: Carrisi Carmine<br />

Conservatorio di Bolzano<br />

P.zza Domenicani, 19 – 39100 – BOLZANO<br />

tel. 0471/978764 – fax. 0471/975891<br />

Bolzano (BZ) – Trentino-Alto Adige<br />

e-mail: info@conservatoriobolzano.it<br />

Web: http://www.conservatoriobolzano.it<br />

Direttore: Felix Resch<br />

Conservatorio di Brescia<br />

P.zza Arturo Benedetti Michelangeli, 1 – 25121 – BRESCIA<br />

tel. 030/2886711 – fax. 030/3770337<br />

Brescia (BS) – Lombardia<br />

e-mail: info@conservatorio.brescia.it<br />

Web: http://www.conservatorio.brescia.it<br />

Direttore: Carlo Balzaretti<br />

Conservatorio di Cagliari<br />

P.zza E. Porrino, 1 – 09100 – CAGLIARI<br />

tel. 070/493118 – fax. 070/487388<br />

Cagliari (CA) – Sardegna<br />

e-mail: segr.didattica@conservatoriocagliari.it<br />

Web: http://www.conservatoriocagliari.it/<br />

Direttore: M. Gabriella Artizzu


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 87<br />

Conservatorio di Campobasso<br />

Via Principe di Piemonte, 2/A – 86100 – CAMPOBASSO<br />

tel. 0874/90041-90042 – fax. 0874/411377<br />

Campobasso (CB) – Molise<br />

e-mail: info@conservatorioperosi.it<br />

Web: http://www.conservatorioperosi.it<br />

Direttore: Franz Albanese<br />

INTERVENTI<br />

Conservatorio di Castelfranco Veneto<br />

Via Garibaldi, 25 – 31033 – CASTELFRANCO VENETO<br />

tel. 0423/495170-492984 – fax. 0423/740188<br />

Treviso (TV) – Veneto<br />

e-mail: segr.didattica@steffani.it<br />

Web: http://www.steffani.it<br />

Direttore: Vivalda Savelli<br />

Conservatorio di Ceglie Messapica<br />

V.le B. Luigi Don Gua<strong>nella</strong>, 2 – 72013 – CEGLIE MESSAPICA<br />

tel. 0831/379129 – fax. 0831/381695<br />

Brindisi (BR) – Puglia<br />

e-mail: conservatorioceglie@libero.it<br />

Web: http://www.conservatoriolecce.it<br />

Direttore: Donato Di Palma<br />

Conservatorio di Cesena<br />

C.so U. Comandini, 1 – 47023 – CESENA<br />

tel. 0547/610742 28679 – fax. 0547/28679<br />

Forli’ (FO) – Emilia-Romagna<br />

e-mail: info@conservatoriomaderna-cesena.it<br />

Web: http://www.conservatoriocesena.it<br />

Direttore: Adriano Tumiatti<br />

Conservatorio di Como<br />

Via Cadorna, 4 – 22100 – COMO<br />

tel. 031/279827 – fax. 031/266817<br />

Como (CO) – Lombardia<br />

e-mail: info.accademici@conservatoriocomo.it<br />

Web: http://www.conservatoriocomo.it/<br />

Direttore: Bruno Raffaele Foti<br />

Conservatorio di Cosenza<br />

ex Convento di S. Maria delle Grazie, via Portapiana – 87100 – COSENZA


INTERVENTI<br />

88 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

tel. 0984/76627/8-71959 – fax. 0984/29224<br />

Cosenza (CS) – Calabria<br />

e-mail: direttore@conservatoriodicosenza.it<br />

Web: http://www.conservatoriodicosenza.it/<br />

Direttore: Giorgio Reda<br />

Conservatorio di Cuneo<br />

Via Roma, 19 – 12100 – CUNEO<br />

tel. 0171/693148 – fax. 0171/699181<br />

Cuneo (CN) – Piemonte<br />

e-mail: info@conservatoriocuneo.it<br />

Web: http://www.conservatoriocuneo.it<br />

Direttore: Paolo Manzo<br />

Conservatorio di Darfo-Boario Terme<br />

Via Razziche, 5 – 25047 – DARFO-BOARIO TERME<br />

tel. 0364/532904 – fax. 0364/532085<br />

Brescia (BS) – Lombardia<br />

e-mail: conservatorio.darfo@conservatorio.brescia.it<br />

Web: http://www.conservatoriodarfoboarioterme.it<br />

Direttore: Carlo Balzaretti<br />

Conservatorio di Fermo<br />

Via dell’Università, 16 – 63023 – FERMO<br />

tel. 0734/225495-225801-229218 – fax. 0734/228742<br />

Ascoli Piceno (AP) – Marche<br />

e-mail: conservatorio@conservatorio.net<br />

Web: http://www.conservatorio.net<br />

Direttore: Silvia Santarelli<br />

Conservatorio di Ferrara<br />

Via Previati, 22 – 44100 – FERRARA<br />

tel. 0532/207412 – fax. 0532/247521<br />

Ferrara (FE) – Emilia-Romagna<br />

e-mail: info@conservatorioferrara.it<br />

Web: http://www.conservatorioferrara.it<br />

Direttore: Giorgio Fabbri<br />

Conservatorio di Firenze<br />

P.zza Belle Arti, 2 – 50122 – FIRENZE<br />

tel. 055/292180-210502 – fax. 055/2396785<br />

Firenze (FI) – Toscana


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 89<br />

e-mail: comunicazione@conservatorio.firenze.it; personale@conservatorio.firenze.it<br />

Web: http://www.conservatorio.firenze.it<br />

Direttore: Paolo Biordi<br />

INTERVENTI<br />

Conservatorio di Foggia<br />

Piazza Negri, 13 – 71100 – FOGGIA<br />

tel. 0881/773467-723668 – fax. 0881/774687<br />

Foggia (FG) – Puglia<br />

e-mail: info@conservatoriofoggia.it<br />

Web: http://www.conservatoriofoggia.it<br />

Direttore: Mario Rucci<br />

Conservatorio di Frosinone<br />

Viale Michelangelo – 03100 – FROSINONE<br />

tel. 0775/840060 – fax. 0775/202143<br />

Frosinone (FR) – Lazio<br />

e-mail: conservatorio@conservatorio-frosinone.it<br />

Web: http://www.conservatorio-frosinone.it/<br />

Direttore: Antonio D’Antò<br />

Conservatorio di Genova<br />

Via Albaro, 38 – 16145 – GENOVA<br />

tel. 010/318683 – fax. 010/3620819<br />

Genova (GE) – Liguria<br />

e-mail: direttore@conservatoriopaganini.org<br />

Web: http://www.conservatoriopaganini.org/<br />

Direttore: Prof.ssa Patrizia Conti<br />

Conservatorio di L’Aquila<br />

P.le Collemaggio s.n.c. – 67100 – L’AQUILA<br />

tel. 0862/22122 – fax. 0862/62325<br />

L’Aquila (AQ) – Abruzzo<br />

e-mail: direttore@consaq.it; studenti@consaq.it<br />

Web: http://www.consaq.it/<br />

Direttore: Bruno Carioti<br />

Conservatorio di La Spezia<br />

Via XX Settembre, 34 – 19121 – LA SPEZIA<br />

tel. 0187/770333 – fax. 0187/770341<br />

La Spezia (SP) – Liguria<br />

e-mail: info@conservatoriopuccini.com


INTERVENTI<br />

90 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Web: http://www.conservatoriopuccini.com<br />

Direttore: Giuseppe Bruno<br />

Conservatorio di Latina<br />

Via Ezio, 32 – 04100 – LATINA<br />

tel. 0773/664173 – fax. 0773/661678<br />

Latina (LT) – Lazio<br />

e-mail: info@conservatorio.latina.it<br />

Web: http://www.conservatorio.latina.it/<br />

Direttore: Giuseppe Gazelloni<br />

Conservatorio di Lecce<br />

Via A.Ciardo, 2 – 73100 – LECCE<br />

tel. 0832/344266 – fax. 0832/340951<br />

Lecce (LE) – Puglia<br />

e-mail: segreteria@conservatoriolecce.it<br />

Web: http://www.conservatoriolecce.it<br />

Direttore: Pierluigi Camicia<br />

Conservatorio di Mantova<br />

Piazza Dante, 1 – 46100 – MANTOVA<br />

tel. 0376/324636 – fax. 0376/223202<br />

Mantova (MN) – Lombardia<br />

e-mail: segreteria@conservatoriomantova.com<br />

Web: http://www.conservatoriomantova.com<br />

Direttore: Giordano Fermi<br />

Conservatorio di Matera<br />

P.zza del Sedile – 75100 – MATERA<br />

tel. 0835/335797 – fax. 0835/331291<br />

Matera (MT) – Basilicata<br />

e-mail: info@conservatoriomatera.it<br />

Web: http://www.conservatoriomatera.it<br />

Direttore: Saverio Vizziello<br />

Conservatorio di Messina<br />

Via Bonino, 1 – 98100 – MESSINA<br />

tel. 090/6510410 – fax. 090/2287889<br />

Massa (MS) – Toscana<br />

e-mail: info@conservatoriomessina.it<br />

Web: http://www.conservatoriomessina.it<br />

Direttore: Angelo Anastasi


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 91<br />

Conservatorio di Milano<br />

Via Conservatorio, 12 – 20122 – MILANO<br />

tel. 02/7621101 – fax. 02/76014814<br />

Milano (MI) – Lombardia<br />

e-mail: info@consmilano.it<br />

Web: http://www.consmilano.it/<br />

Direttore: Bruno Zanolini<br />

INTERVENTI<br />

Conservatorio di Monopoli<br />

P.zza S. Antonio, 27 – 70043 – MONOPOLI<br />

tel. 080/9303607-4170791 – fax. 080/9303366<br />

Bari (BA) – Puglia<br />

e-mail: monopoli_cons@libero.it<br />

Web: http://www.conservatoriodimonopoli.org<br />

Direttore: Gianpaolo Schiavo<br />

Conservatorio di Napoli<br />

Via S.P. a Majella, 35 – 80138 – NAPOLI<br />

tel. 081/5644411 – fax. 081/5644415<br />

Napoli (NA) – Campania<br />

e-mail: direzioneamministrativa@sanpietroamajella.it<br />

Web: http://www.sanpietroamajella.it/<br />

Direttore: Patrizio Marrone<br />

Conservatorio di Novara<br />

Via Collegio Gallarini, 1 – 28100 – NOVARA<br />

tel. 0321/31252-392629 – fax. 0321/640556<br />

Novara (NO) – Piemonte<br />

e-mail: segreteriaamministrativa@conservatorionovara.it<br />

Web: http://www.conservatorionovara.it/<br />

Direttore: Ettore Borri<br />

Conservatorio di Padova<br />

Via Eremitani, 6 – 35100 – PADOVA<br />

tel. 049/8763111-8750648 – fax. 049/661174<br />

Padova (PD) – Veneto<br />

e-mail: segr.didattica@conservatoriopollini.it<br />

Web: http://www.conservatoriopollini.it<br />

Direttore: Maria Nevilla Massaro<br />

Conservatorio di Palermo<br />

Via Squarcialupo, 45 – 90133 – PALERMO


INTERVENTI<br />

92 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

tel. 091/580921-582803 – fax. 091/586742<br />

Palermo (PA) – Sicilia<br />

e-mail: info@conservatoriobellini.it<br />

Web: http://www.conservatoriobellini.it<br />

Direttore: Carmelo Caruso<br />

Conservatorio di Parma<br />

Via del Conservatorio, 27 – 43100 – PARMA<br />

tel. 0521/381911-238743 – fax. 0521/200398<br />

Parma (PR) – Emilia-Romagna<br />

e-mail: direttore@conservatorio.pr.it<br />

Web: http://www.conservatorio.pr.it/<br />

Direttore: Emilio Ghezzi<br />

Conservatorio di Perugia<br />

Piazza Mariotti, 2 – 06123 – PERUGIA<br />

tel. 075/5733843/4 – fax. 075/5736943<br />

Perugia (PG) – Umbria<br />

e-mail: direttore@conservatorioperugia.it<br />

Web: http://www.conservatorioperugia.it<br />

Direttore: Stefano Bracci<br />

Conservatorio di Pesaro<br />

Piazza Olivieri, 5 – 61100 – PESARO<br />

tel. 0721/33671-0721/34151 – fax. 0721/35295<br />

Pesaro (PS) – Marche<br />

e-mail: segreteria@conservatoriorossini.it<br />

Web: http://www.conservatoriorossini.it/<br />

Direttore: Maurizio Tarsetti<br />

Conservatorio di Pescara<br />

Viale Muzii, 5-7 – 65123 – PESCARA<br />

tel. 085/4219950 – fax. 085/4214341<br />

Pescara (PE) – Abruzzo<br />

e-mail: info@conservatorioluisadannunzio.it<br />

Web: http://www.conservatorioluisadannunzio.it<br />

Direttore: Enrico Perigozzo<br />

Conservatorio di Piacenza<br />

Via S. Franca, 35 – 29100 – PIACENZA<br />

tel. 0523/384345 – fax. 0523/388836<br />

Piacenza (PC) – Emilia-Romagna<br />

e-mail: direzione@conservatorio.piacenza.it


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 93<br />

Web: http://www.conservatorio.piacenza.it<br />

Direttore: Fabrizio Dorsi<br />

Conservatorio di Potenza<br />

Via Tammone, 1 – 85100 – POTENZA<br />

tel. 0971/46056/7 – fax. 0971/46239<br />

Potenza (PZ) – Basilicata<br />

e-mail: segreteria@conservatoriopotenza.it; info@conservatoriopotenza.it<br />

Web: http://www.conservatoriopotenza.it<br />

Direttore: Fulvio Maffia<br />

INTERVENTI<br />

Conservatorio di Reggio Calabria<br />

Via Aschenez, 1-I – 89123 – REGGIO CALABRIA<br />

tel. 0965/812223-812991 – fax. 0965/24809<br />

Reggio Di Calabria (RC) – Calabria<br />

e-mail: segreteriacilea@infinito.it<br />

Web: http://digilander.iol.it/conservatoriocilea/<br />

Direttore: Antonino Sorgonà<br />

Conservatorio di Riva Del Garda<br />

L.go Marconi, 5 – 38066 – RIVA DEL GARDA<br />

tel. 0464/551669 – fax. 0464/550187<br />

Trento (TN) – Trentino-Alto Adige<br />

e-mail: segreteria.riva@conservatorio.tn.it<br />

Web: http://www.conservatorio.tn.it/<br />

Direttore: Cosimo Leonardo Colazzo<br />

Conservatorio di Rodi Garganico<br />

Via Le Noci – 71012 – RODI GARGANICO<br />

tel. 0884/966580 – fax. 0884/966366<br />

Foggia (FG) – Puglia<br />

e-mail: info@conservatoriorodi.it; segreteria@conservatoriorodi.it<br />

Web: http://www.conservatoriorodi.it<br />

Direttore: Mario Rucci<br />

Conservatorio di Roma<br />

Via dei Greci, 18 – 00187 – ROMA<br />

tel. 06/3609671-2-3 – fax. 06/36001800<br />

Roma (RM) – Lazio<br />

e-mail: direzione@conservatoriosantacecilia.it<br />

Web: http://www.conservatoriosantacecilia.it<br />

Direttore: Edda Silvestri


INTERVENTI<br />

94 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Conservatorio di Rovigo<br />

Corso del Popolo, 241 – 45100 – ROVIGO<br />

tel. 0425/22273-27857 – fax. 0425/29628<br />

Rovigo (RO) – Veneto<br />

e-mail: direttore@conservatorio-rovigo.it<br />

Web: http://www.conservatorio-rovigo.it/<br />

Direttore: Luca Paccag<strong>nella</strong><br />

Conservatorio di Salerno<br />

Via S. De Renzi, 62 – 84125 – SALERNO<br />

tel. 089/241086 – fax. 089/2582440<br />

Salerno (SA) – Campania<br />

e-mail: direttore@consalerno.com<br />

Web: http://www.consalerno.com<br />

Direttore: Francesco De Mattia<br />

Conservatorio di Sassari<br />

Piazzale Cappuccini – 07100 – SASSARI<br />

tel. 079/296447 – fax. 079/296449<br />

Sassari (SS) – Sardegna<br />

e-mail: info@conservatorio.sassari.it<br />

Web: http://www.conservatorio.sassari.it<br />

Direttore: Antonio Ligios<br />

Conservatorio di Torino<br />

Via Mazzini, 11 – 10123 – TORINO<br />

tel. 011/8178458-832362-888470 – fax. 011/885165<br />

Torino (TO) – Piemonte<br />

e-mail: direzione@conservatoriotorino.eu<br />

Web: http://www.conservatorio-torino.it/<br />

Direttore: Maria Luisa Pacciani<br />

Conservatorio di Trapani<br />

Via Francesco Sceusa, 1 – 91100 – TRAPANI<br />

tel. 0923/556124/5/6 – fax. 0923/551465<br />

Trapani (TP) – Sicilia<br />

e-mail: conservatorio.tp@tin.it<br />

Web: http://www.conservatorio-trapani.it/<br />

Direttore: Lea Pavarini<br />

Conservatorio di Trento<br />

Via S. Maria Maddalena, 16 – 38100 – TRENTO


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 95<br />

tel. 040/6724911 – fax. 040/370265<br />

Trento (TN) – Trentino-Alto Adige<br />

e-mail: segreteria@conservatorio.tn.it<br />

Web: http://www.conservatorio.tn.it<br />

Direttore: Cosimo Leonardo Colazzo<br />

INTERVENTI<br />

Conservatorio di Trieste<br />

Via Carlo Ghega, 12 – 34123 – TRIESTE<br />

tel. 0432/502755 – fax. 0432/510740<br />

Trieste (TS) – Friuli-Venezia Giulia<br />

e-mail: direttore@conservatorio.trieste.it<br />

Web: http://www.conservatorio.trieste.it<br />

Direttore: Massimo Parovel<br />

Conservatorio di Udine<br />

Piazza 1° Maggio, 29 – 33100 – UDINE<br />

tel. 041/5225604-5236561 – fax. 041/5239268<br />

Udine (UD) – Friuli-Venezia Giulia<br />

e-mail: direttoreragioneria@conservatorio.udine.it<br />

Web: http://www.conservatorio.udine.it/<br />

Direttore: Franco Calabretto<br />

Conservatorio di Venezia<br />

Sestriere S. Marco, 2810 – 30124 – VENEZIA<br />

tel. 045/8002814 – fax. 045/8009018<br />

Venezia (VE) – Veneto<br />

e-mail: segreteria@conseve.it<br />

Web: http://www.conseve.it/indexI.html<br />

Direttore: Giovanni Umberto Battel<br />

Conservatorio di Verona<br />

Via Massalongo, 2 – 37100 – VERONA<br />

tel. 045/8002814 – fax. 045/8009018<br />

Verona (VR) – Veneto<br />

e-mail: abaco@conservatorioverona.it; didattica@conservatorioverona.it<br />

Web: http://www.conservatorioverona.it<br />

Direttore: Hugh Skeffington Ward Perkins<br />

Conservatorio di Vibo Valentia<br />

Via Affaccio/Via Corsea (sede uffici) – 88018 – VIBO VALENTIA<br />

tel. 0444/507551-301160 – fax. o444/302706<br />

Vibo Valentia (VV) – Calabria


INTERVENTI<br />

96 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

e-mail: conservatoriovibo@tin.it<br />

Web: http://www.conservatoriovibovalentia.it<br />

Direttore: Anto<strong>nella</strong> Patrizia Barbarossa<br />

Conservatorio di Vicenza<br />

Contrà San Domenico, 33 – 36100 – VICENZA<br />

tel. 0444/507551 – fax. 0444/302706<br />

Vicenza (VI) – Veneto<br />

e-mail: direttore@consvi.it<br />

Web: http://www.consvi.org/<br />

Direttore: Paolo Troncon<br />

Istituto Musicale Pareggiato di Ancona G.B. Pergolesi<br />

Via Zappata, 1 – 60121 – ANCONA<br />

tel. 071/52692 – fax. 071/52692<br />

Ancona (AN) – Marche<br />

e-mail: segreteria@istitutopergolesi.it<br />

Web: http://www.istitutopergolesi.it<br />

Direttore: Riccardo Graciotti<br />

Istituto Musicale Pareggiato di Aosta della Valle D’aosta<br />

Via Anfiteatro, 1 – 11100 – AOSTA<br />

tel. 0165/43995 – fax. 0165/236901<br />

Aosta (AO) – Valle d’Aosta<br />

e-mail: info@imaosta.com<br />

Web: http://www.imaosta.com<br />

Direttore: Florinda Bartolucci<br />

Istituto Musicale Pareggiato di Bergamo Gaetano Donizetti<br />

Via Arena, 9 – 24129 – BERGAMO<br />

tel. 035/237374 – fax. 035/4135133<br />

Bergamo (BG) – Lombardia<br />

e-mail: direttore@IstitutoMusicaleDonizetti.it<br />

Web: http://www.istituto<strong>musicale</strong>donizetti.it<br />

Direttore: Marco Giovannetti<br />

Istituto Musicale Pareggiato di Caltanissetta Vincenzo Bellini<br />

C.so Umberto I, 84-85 – 93100 – CALTANISSETTA<br />

tel. 0934/26803 – fax. 0934/22998<br />

Caltanissetta (CL) – Sicilia<br />

e-mail: direttore@imp-vincenzobellini.cl.it<br />

Web: http://www.imp-vincenzobellini.cl.it


Direttore: Angelo Licalsi<br />

L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 97<br />

Istituto Musicale Pareggiato di Castelnuovo ne’ Monti (RE) Merulo<br />

Via Roma, 4 – 42035 – MONTI<br />

tel. 0522/610206 – fax. 0522-610205<br />

Reggio Emilia (RE) – Emilia-Romagna<br />

e-mail: merulo@comune.castelnovo-nemonti.re.it<br />

Web: http:///www.istitutomerulo.it/<br />

Direttore: Giovanni Mareggini<br />

INTERVENTI<br />

Istituto Musicale Pareggiato di Catania Vincenzo Bellini<br />

Via Istituto S. Cuore, 3 – 95124 – CATANIA<br />

tel. 095/7194400 – fax. 095/502782<br />

Catania (CT) – Sicilia<br />

e-mail: direttore@istitutobellini.it<br />

Web: http://www.istitutobellini.it/<br />

Direttore: Carmelo Giudice<br />

Istituto Musicale Pareggiato di Cremona Claudio Monteverdi<br />

Via Realdo Colombo, 1 – 26100 – CREMONA<br />

tel. 0372/22423 – fax. 0372/530414<br />

Cremona (CR) – Lombardia<br />

e-mail: info@fondazione<strong>musicale</strong>monteverdi.cr.it<br />

Web: http://www.fondazione<strong>musicale</strong>monteverdi.cr.it/home.htm<br />

Direttore: Alberto Baldrighi<br />

Istituto Musicale Pareggiato di Gallarate (VA) Giacomo Puccini<br />

Via Dante, 11 – 21013 – GALLARATE<br />

tel. 0586/403724 – fax. 0586/426089<br />

Varese (VA) – Lombardia<br />

e-mail: puccini@comune.gallarate.it<br />

Web: L’istututo non ha sito web. È possibile avere informazioni su sito del comune<br />

di Gallarate: http://gallarate.comuninrete.comune.gallarate.va.it<br />

Direttore: Sergio Gianzini<br />

Istituto Musicale Pareggiato di Livorno Pietro Mascagni<br />

Via G. Galilei, 40 – 57122 – LIVORNO<br />

tel. 0586 403724 – fax. 0586 426089<br />

Livorno (LI) – Toscana<br />

e-mail: direttore@istitutomascagni.it<br />

Web: http://www.istitutomascagni.it<br />

Direttore: Stefano Agostini


INTERVENTI<br />

98 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Istituto Musicale Pareggiato di Lucca Luigi Boccherini<br />

P.zza del Suffragio, 6 – 55100 – LUCCA<br />

tel. 0583/464104 – fax. 0583/493725<br />

Lucca (LU) – Toscana<br />

e-mail: segreteria@boccherini.it<br />

Web: http://www.boccherini.it/<br />

Direttore: Renzo Cresti<br />

Istituto Musicale Pareggiato di Nocera Terinese (CZ) P.I. Tchaikovsky<br />

via Ammiraglio Sirianni, 35 – 88047 – NOCERA TERINESE<br />

tel. 0968923854 – fax. 0968923854<br />

Catanzaro (CZ) – Calabria<br />

e-mail: segreteria@tchaikovsky.it<br />

Web: http://www.tchaikovsky.it/home.htm<br />

Direttore: Pierfrancesco Pallia<br />

Istituto Musicale Pareggiato di Pavia Franco Vittadini<br />

Via A. Volta, 31 – 27100 – PAVIA<br />

tel. 0382/399225 – fax. 0382/399205<br />

Pavia (PV) – Lombardia<br />

e-mail: vittadini@comune.pv.it<br />

Web: http://vittadini.apnetwork.it<br />

Direttore: Walter Casali<br />

Istituto Musicale Pareggiato di Ravenna Giuseppe Verdi<br />

Via Roma, 33 – 48100 – RAVENNA<br />

tel. 0544/212373-0544/212069 – fax. 0544/217527<br />

Ravenna (RA) – Emilia-Romagna<br />

e-mail: istverdi@comune.ra.it<br />

Web: http://www.istitutoverdi.ra.it<br />

Direttore: Angelo Pompilio<br />

Istituto Musicale Pareggiato di Reggio Emilia Achille Peri<br />

V. Dante Alighieri – 11 – 42100 – REGGIO EMILIA<br />

tel. 0522/456771 – fax. 0522/456778<br />

Reggio Emilia (RE) – Emilia-Romagna<br />

e-mail: direzioneperi@municipio.re.it<br />

Web: http://www.istitutoperi.com/<br />

Direttore: Andrea Talmelli<br />

Istituto Musicale Pareggiato di Rimini G. Lettimi<br />

Via Cairoli, 44 – 47900 – RIMINI


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 99<br />

tel. 0541-786385 – fax. 0541-786403<br />

Rimini (RN) – Emilia-Romagna<br />

e-mail: Enrico.meyer@comune.rimini.it<br />

Web: http://www.istitutolettimi.it<br />

Direttore: Enrico Meyer<br />

INTERVENTI<br />

Istituto Musicale Pareggiato di Siena R. Franci<br />

Prato S. Agostino, 1 – 53100 – SIENA<br />

tel. 0577/288904 – fax. 0577 389127<br />

Siena (SI) – Toscana<br />

e-mail: franci@franci.comune.siena.it<br />

Web: http://www.istitutofranci.it/pages/home.asp<br />

Direttore: Antonio Anichini<br />

Istituto Musicale Pareggiato di Taranto Giovanni Paisiello<br />

Convento di S. Michele – Via Duomo, 276 – 74100 – TARANTO<br />

tel. 0861/248866 – fax. 0861/248816<br />

Taranto (TA) – Puglia<br />

e-mail: info@direzione.it<br />

Web: http://www.paisiello.it<br />

Direttore: Lorenzo Fico<br />

Istituto Musicale Pareggiato di Teramo Gaetano Braga<br />

P.zza Verdi, 25 – 64100 – TERAMO<br />

tel. 0861/248866 – fax. 0861/248816<br />

Teramo (TE) – Abruzzo<br />

e-mail: mail@istitutobraga.it<br />

Web: http://www.istitutobraga.it/<br />

Direttore: Antonio Castagna<br />

Istituto Musicale Pareggiato di Terni Giulio Briccialdi<br />

Via del Tribunale, 22-24 – 5100 – TERNI<br />

tel. 0744/432170 – fax. 0774/435081<br />

Terni (TR) – Umbria<br />

e-mail: briccialdi@libero.it<br />

Web: http://www.briccialditerni.it/<br />

Direttore: Pier Giuseppe Arcangeli<br />

Istituto Superiore di Studi Musicali di Modena – Carpi (MO) Orazio Vecchi<br />

– Antonio Tonelli<br />

Via Carlo Goldoni, 8 – 41100 – Modena<br />

tel. 059/2032925 – fax. 059/2032928


INTERVENTI<br />

100 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Modena (MO) – Emilia-Romagna<br />

e-mail: istituto.oraziovecchi@comune.modena.it<br />

Web: http://www.comune.modena.it/oraziovecchi<br />

Direttore: Ivan Bacchi<br />

I CONSERVATORI E I PROGRAMMI DI STUDIO<br />

Il primo istituto<br />

pubblico<br />

italiano<br />

di formazione<br />

<strong>musicale</strong><br />

in ordine<br />

cronologico<br />

è il Liceo<br />

Filarmonico<br />

di Bologna<br />

istituito<br />

nel lontano<br />

1804<br />

Un interessante lavoro di Orazio Maione pubblicato nel 2005 I Conservatori<br />

di musica durante il fascismo, consente di ripercorrere la storia dei Conservatori<br />

italiani.<br />

Nella pubblicazione si segnala che il primo istituto pubblico italiano di formazione<br />

<strong>musicale</strong> in ordine cronologico è il Liceo Filarmonico di Bologna istituito<br />

nel lontano 1804, anche se il riconoscimento di Conservatorio da parte<br />

<strong>dello</strong> Stato arriva solamente nel 1942 nonostante i nomi di autorevoli direttori<br />

succedutisi alla guida come Martucci, Bossi, Busoni e Alfano.<br />

Fino al 1923 il numero dei Conservatori rimane limitato a sei: Milano, Napoli,<br />

Palermo, Parma, Roma e Firenze.<br />

«Se nel 1923 gli istituti governativi si limitavano ai sei già indicati, dagli ultimi<br />

anni del regime fascista in poi il numero dei Conservatori aumentò in modo<br />

esponenziale: nel 1942 erano diventati dodici con la statizzazione degli istituti<br />

pareggiati – ‘gli istituti musicali con ordinamento a liceo (cioè privi di convitto),<br />

sorti per ragioni diverse da quelle dell’assistenza pubblica’ – delle città di<br />

Torino (1935), Cagliari (1939), Bolzano, Pesaro e Venezia (1940) e Bologna<br />

(1942). Nel secondo dopoguerra la crescita è continuata fino agli anni recenti<br />

fino ad arrivare, anche con la raggiunta autonomia delle ‘sezioni staccate’ di alcuni<br />

Conservatori, a una sessantina di istituti.<br />

A questi va ancora aggiunta una ventina di istituti musicali pareggiati sovvenzionati<br />

dagli enti locali, con gli stessi programmi di studio dei Conservatori e<br />

la medesima validità del titolo di studio rilasciato».<br />

Questo è in sintesi il percorso storico delle Istituzioni per la formazione dei<br />

musicisti.<br />

Riveste particolare importanza anche l’esame dei diversi provvedimenti normativi<br />

relativi ai programmi di studio dei Conservatori.<br />

Tale analisi, che trova le sue origini all’inizio del secolo scorso, conduce fino all’ultimo<br />

provvedimento di riforma dei Conservatori, la Legge 21 dicembre 1999<br />

n. 508, ai vari disegni di legge che l’hanno preceduta e ai Decreti del 2009 che<br />

definiscono e regolano i settori artistico-disciplinari dei Conservatori di Musica.<br />

Preziosa la documentazione sui primi decreti del Novecento presente nel citato<br />

lavoro di O. Maione: «Il primo provvedimento che riguardò gli ordinamenti didattici<br />

all’interno degli istituti musicali a livello nazionale fu il Regio Decreto<br />

del 2 marzo 1899, firmato dal ministro Guido Baccelli – ‘riconosciuta la neces-


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 101<br />

sità di stabilire programmi uniformi per gli esami di licenza e magistero nei diversi<br />

rami dell’insegnamento <strong>musicale</strong>’ – e consisteva in una stringata lista di<br />

prove solo per il grado superiore, con brani di autori più o meno specificati, per<br />

ottenere il titolo abilitante di ‘magistero’ in ogni disciplina; per accedere all’esame<br />

finale bisognava aver conseguito precedentemente gli esami di ‘licenza<br />

normale’ e delle materie tecniche complementari ‘secondo i programmi dell’istituto’,<br />

corsi ed esami che quindi rimanevano fuori dalla normativa.<br />

Con questi programmi si sancì una delle specificità dei Conservatori italiani:<br />

la mancanza di veri e propri programmi didattici e la sola determinazione dei<br />

programmi d’esame, tendenza che si svilupperà al massimo grado con i programmi<br />

emanati nel 1930». Secondo l’autore «Veniva quindi lasciata ancora<br />

piena discrezionalità a ogni istituto <strong>musicale</strong> nel definire i programmi interni<br />

per ciò che riguardava i corsi intermedi degli insegnamenti principali e per<br />

tutti i corsi complementari».<br />

Questa mancanza di precisazioni su base nazionale, unita alla nominale compiutezza<br />

della «licenza normale» portò alle due maggiori disfunzioni di quegli<br />

anni: l’esistenza, tra i vari istituti, di programmi d’esame profondamente<br />

diversi per grado di complessità nello stesso insegnamento e l’equivoco che<br />

tale licenza normale, in realtà titolo intermedio, poteva comportare in campo<br />

professionale.<br />

Per esemplificare la disparità dei programmi interni dei singoli istituti si consideri<br />

che, anche se con modalità di esecuzione diverse, fino ai nuovi programmi<br />

del 1930 l’esame di compimento per la licenza normale di pianoforte<br />

al Conservatorio di Milano richiedeva, tra le altre prove, la presentazione di sei<br />

studi (composizioni strumentali di carattere fondamentalmente didattico) e<br />

sei preludi e fughe di J.S. Bach contro, rispettivamente, i 62 studi e 41 brani<br />

<strong>dello</strong> stesso autore necessari per sostenere il medesimo esame a Napoli.<br />

Il successivo Regolamento del 1918 rappresenta il primo completo ordinamento<br />

statale per gli «istituti di belle arti, di musica e d’arte drammatica». Si<br />

prevedevano disposizioni comuni a tutti gli istituti artistici (articoli 1-84) e<br />

specifiche: per i Conservatori gli articoli 174-253, formanti la parte IV sugli<br />

istituti di musica e d’arte drammatica insieme al regolamento per la «commissione<br />

permanente per le arti <strong>musicale</strong> e drammatica» (articoli 160-173).<br />

Dobbiamo ai ripetuti appelli del compositore Ildebrando Pizzetti e alle critiche<br />

del musicologo Guido Pannain l’emanazione della circolare del Ministro<br />

Pietro Fedele per la convocazione nel 1925 degli «studi generali» al fine di effettuare<br />

la revisione dei programmi approvati con R.D. 2 marzo 1899 n. 108.<br />

I nuovi programmi furono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 62 del 16<br />

marzo 1931, come parte del Regio Decreto 11 dicembre 1930, n. 1945: Norme<br />

per l’ordinamento dell’istruzione <strong>musicale</strong> ed approvazione dei nuovi programmi<br />

di esame. Si tratta anche dei primi programmi di studio, riferiti a tutti i corsi<br />

intermedi e ai corsi complementari, unificati a livello nazionale. Il decreto è<br />

INTERVENTI<br />

Il Regio<br />

Decreto<br />

del 2 marzo<br />

1899 sancì<br />

una delle<br />

specificità dei<br />

Conservatori<br />

italiani:<br />

la mancanza<br />

di veri e propri<br />

programmi<br />

didattici<br />

e la sola<br />

determinazione<br />

dei programmi<br />

d’esame


INTERVENTI<br />

102 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

strutturato in 25 articoli che spesso precisano o modificano disposizioni presenti<br />

nel Regolamento del 1918.<br />

Il primo articolo riguarda gli insegnamenti, ora chiamati scuole per le materie<br />

principali e corsi per le materie complementari.<br />

Vengono inoltre autorizzate le nuove «Scuola di direzione d’orchestra» e<br />

«Scuola di canto (ramo didattico)», «istituite man mano che sarà possibile».<br />

Nell’art. 2 sono elencate le materie dei corsi complementari e viene specificato<br />

che, contrariamente alle disposizioni precedenti, «non sono ammessi a frequentare<br />

il corso di solfeggio e qualsiasi corso complementare se non coloro, che<br />

siano inscritti ad una delle scuole del Conservatorio», eliminando così la possibilità<br />

di frequentare gli istituti da parte di studenti non ancora determinati<br />

<strong>nella</strong> scelta di un percorso specifico.<br />

Negli articoli a seguire l’insegnamento delle varie scuole risulta diviso «in due<br />

o tre periodi (inferiore e superiore, ovvero inferiore, medio e superiore)».<br />

Questo provvedimento in sostanza rappresenta l’ultima indicazione emanata<br />

per i programmi dei diversi corsi che ancora oggi interessano il vecchio ordinamento<br />

dei Conservatori.<br />

Elenco dei corsi principali (vecchio ordinamento)<br />

ARPA<br />

BASSO TUBA<br />

CANTO<br />

CHITARRA<br />

CLARINETTO<br />

CLAVICEMBALO<br />

COMPOSIZIONE<br />

COMPOSIZIONE SPERIMENTALE<br />

CONTRABBASSO<br />

CORNO<br />

DIDATTICA DELLA MUSICA<br />

DIREZIONE D’ORCHESTRA<br />

FAGOTTO<br />

FISARMONICA<br />

FLAUTO<br />

FLAUTO DOLCE<br />

LIUTO<br />

MUSICA CORALE E DIREZIONE DI CORO<br />

MUSICA ELETTRONICA<br />

MUSICA JAZZ<br />

MUSICA VOCALE DA CAMERA


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 103<br />

OBOE<br />

ORGANO E COMPOSIZIONE ORGANISTICA<br />

PIANOFORTE<br />

PREPOLIFONIA<br />

SASSOFONO<br />

STRUMENTAZIONE PER BANDA<br />

STRUMENTI A PERCUSSIONE<br />

TROMBA<br />

TROMBONE<br />

VIOLA<br />

VIOLA DA GAMBA<br />

VIOLINO<br />

VIOLONCELLO<br />

INTERVENTI<br />

LA RIFORMA DEI CONSERVATORI<br />

La definizione del testo della riforma, approvata il 2 dicembre 1999 e divenuta<br />

Legge il 21 dicembre <strong>dello</strong> stesso anno con il numero 508, è stata oggetto di<br />

un lungo percorso parlamentare durato ben sette anni.<br />

Numerosi i disegni di legge e le relazioni nei due rami del Parlamento che<br />

hanno condotto all’approvazione della Legge 508:<br />

XI LEGISLATURA – RIFORMA DEI CONSERVATORI – DISEGNI DI LEGGE<br />

E RELAZIONI<br />

SENATO DELLA REPUBBLICA<br />

31 luglio 1992 – NOCCHI & ALII: «Norme generali e di delega per il riordinamento<br />

degli studi musicali <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> statale di ogni ordine e grado per l’adeguamento<br />

dei relativi titoli di studio all’ordinamento europeo».<br />

Disegno di Legge.<br />

25 febbraio 1993 – ZOSO & ALII: «Riordino dei conservatori di musica».<br />

Relazione.<br />

Disegno di Legge.<br />

CAMERA DEI DEPUTATI<br />

30 aprile 1992 – CARELLI e ARMELLIN: «Misure urgenti per il riordino e la valorizzazione<br />

delle accademie e dei conservatori di musica».<br />

Relazione.<br />

Disegno di Legge.<br />

All’indice.<br />

La definizione<br />

del testo<br />

della riforma,<br />

approvata<br />

il 2 dicembre<br />

1999 è stata<br />

oggetto<br />

di un lungo<br />

percorso<br />

parlamentare<br />

durato ben<br />

sette anni


INTERVENTI<br />

104 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

XII LEGISLATURA – RIFORMA DEI CONSERVATORI – DISEGNI DI LEGGE<br />

E RELAZIONI<br />

SENATO DELLA REPUBBLICA<br />

20 dicembre 1994 – SERRA & ALII: «Delega al governo per la riforma delle Accademie<br />

di belle arti, dell’Accademia di danza, dell’Accademia di arte drammatica,<br />

degli Istituti superiori per le industrie artistiche e dei Conservatori di musica».<br />

Relazione.<br />

Disegno di Legge.<br />

CAMERA DEI DEPUTATI<br />

2 agosto 1994 – SGARBI & ALII: «Delega al governo per la riforma delle Accademie<br />

di belle arti, dell’Accademia di danza, dell’Accademia di arte drammatica, degli<br />

Istituti superiori per le industrie artistiche e dei conservatori di musica».<br />

Relazione.<br />

Disegno di Legge.<br />

14 febbraio 1995 – BRACCI MARINAI: «Istituzione degli Istituti superiori per<br />

gli studi musicali. Nuovo ordinamento dell’istruzione <strong>musicale</strong>».<br />

Relazione.<br />

Disegno di Legge.<br />

14 marzo 1995 – SBARBATI: «Norme per il riordino e la valorizzazione dei Conservatori<br />

di musica».<br />

Relazione.<br />

Disegno di Legge.<br />

13 settembre 1995 – TESTO UNIFICATO delle 12 proposte di legge sulla riforma<br />

di Accademie e Conservatori di Musica (Relatore: SBARBATI).<br />

Testo Unificato.<br />

410 emendamenti al Testo Unificato.<br />

All’indice.<br />

XIII LEGISLATURA – RIFORMA DEI CONSERVATORI – DISEGNI DI LEGGE<br />

E RELAZIONI<br />

CAMERA DEI DEPUTATI<br />

Commissione Cultura: Comitato ristretto per il Disegno di legge «Accademie e<br />

conservatori – AC 688 e abb.»<br />

10 maggio 1996 – SBARBATI: «Norme per il riordinamento degli studi musicali».<br />

Relazione.<br />

Disegno di Legge.<br />

14 maggio 1996 – SBARBATI, BURANI PROCACCINI, GASPERONI, PI-<br />

STONE, LENTI, DUCA, DE MURTAS, SGARBI, GALDELLI, BRACCO,<br />

BRUGGER, GIACCO, POZZA TASCA, APREA, VOLPINI: «Delega al governo<br />

per la riforma delle Accademie di belle arti, dell’Accademia nazionale di danza, dell’Accademia<br />

nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche,<br />

dei Conservatori di musica e del Centro sperimentale di cinematografia e<br />

istituzione di un Istituto superiore delle arti in ogni regione».


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 105<br />

Disegno di Legge. 16 gennaio 1997 – COMMISSIONE CULTURA: «Testo unificato<br />

elaborato dal Comitato ristretto».<br />

Disegno di Legge.<br />

14 aprile 1997 – COMMISSIONE CULTURA: «Testo unificato risultante dai<br />

primi emendamenti».<br />

Disegno di Legge.<br />

5 novembre 1997 – COMMISSIONE CULTURA: Testo unificato approvato in<br />

sede legislativa.<br />

Testo definitivo.<br />

5 novembre 1997 – COMMISSIONE CULTURA: Tavola comparativa delle tre<br />

versioni del Testo unificato successivamente approvate.<br />

Versioni comparate.<br />

COMMISSIONE CULTURA: Verbali dell’iter del Testo unificato.<br />

Iter.<br />

COMMISSIONE CULTURA: Disegno di legge Senato n. 2881. Assegnato alla<br />

Commissione Istruzione pubblica, beni culturali in sede deliberante, alla data del<br />

6 luglio 1999 non ne è ancora incominciato l’esame.<br />

SENATO DELLA REPUBBLICA<br />

8 ottobre 1996 – NAPOLI: Nuove norme riguardanti la disciplina dell’insegnamento<br />

di educazione <strong>musicale</strong> nelle scuole di ogni ordine e grado.<br />

20 marzo 1997 – SERVELLO: Riforma dei conservatori di musica e riordino degli<br />

studi musicali.<br />

7 aprile 1997 – SERENA: Delega al Governo per la riforma delle Accademie di<br />

belle arti, dell’Accademia di danza, dell’Accademia di arte drammatica, degli Istituti<br />

superiori per le industrie artistiche e dei Conservatori di musica.<br />

10 marzo 1998 – COMMISSIONE CULTURA: Resoconti sommari della discussione<br />

del Testo unificato, approvato in sede legislativa dalla Commissione Cultura<br />

della Camera dei Deputati.<br />

INTERVENTI<br />

TESTO DEFINITIVO DELLA RIFORMA, approvato il 2 dicembre 1999<br />

e pubblicato il 4 gennaio 2000 sulla Gazzetta Ufficiale<br />

Riforma delle Accademie di belle arti, dell’Accademia nazionale di danza, dell’Accademia<br />

nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche,<br />

dei Conservatori di musica e degli Istituti musicali pareggiati.<br />

Art. 1.<br />

(Finalità della legge)<br />

1. La presente legge è finalizzata alla riforma delle Accademie di belle arti, dell’Accademia<br />

nazionale di danza, dell’Accademia nazionale di arte drammatica, degli<br />

Istituti superiori per le industrie artistiche (ISIA), dei Conservatori di musica e degli<br />

Istituti musicali pareggiati.


INTERVENTI<br />

106 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Art. 2.<br />

(Alta formazione e specializzazione artistica e <strong>musicale</strong>)<br />

1. Le Accademie di belle arti, l’Accademia nazionale di arte drammatica e gli ISIA,<br />

nonché, con l’applicazione delle disposizioni di cui al comma 2, i Conservatori di<br />

musica, l’Accademia nazionale di danza e gli Istituti musicali pareggiati costituiscono,<br />

nell’ambito delle istituzioni di alta cultura cui l’articolo 33 della Costituzione<br />

riconosce il diritto di darsi ordinamenti autonomi, il sistema dell’alta<br />

formazione e specializzazione artistica e <strong>musicale</strong>. Le predette istituzioni sono disciplinate<br />

dalla presente legge, dalle norme in essa richiamate e dalle altre norme che<br />

vi fanno espresso riferimento.<br />

2. I Conservatori di musica, l’Accademia nazionale di danza e gli Istituti musicali<br />

pareggiati sono trasformati in Istituti superiori di studi musicali e coreutici, ai sensi<br />

del presente articolo.<br />

3. Il Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica esercita, nei confronti<br />

delle istituzioni di cui all’articolo 1, poteri di programmazione, indirizzo e<br />

coordinamento sulla base di quanto previsto dal titolo I della legge 9 maggio 1989,<br />

n. 168, e nel rispetto dei princìpi di autonomia sanciti dalla presente legge.<br />

4. Le istituzioni di cui all’articolo 1 sono sedi primarie di alta formazione, di specializzazione<br />

e di ricerca nel settore artistico e <strong>musicale</strong> e svolgono correlate attività<br />

di produzione. Sono dotate di personalità giuridica e godono di autonomia statutaria,<br />

didattica, scientifica, amministrativa, finanziaria e contabile ai sensi del presente<br />

articolo, anche in deroga alle norme dell’ordinamento contabile <strong>dello</strong> Stato e<br />

degli enti pubblici, ma comunque nel rispetto dei relativi princìpi.<br />

5. Le istituzioni di cui all’articolo 1 istituiscono e attivano corsi di formazione ai<br />

quali si accede con il possesso del diploma di <strong>scuola</strong> secondaria di II grado, nonché<br />

corsi di perfezionamento e di specializzazione. Le predette istituzioni rilasciano specifici<br />

diplomi accademici di primo e secondo livello, nonché di perfezionamento,<br />

di specializzazione e di formazione alla ricerca in campo artistico e <strong>musicale</strong>. Ai titoli<br />

rilasciati dalle predette istituzioni si applica il comma 5 dell’articolo 9 della<br />

legge 19 novembre 1990, n. 341. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri,<br />

adottato su proposta del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e<br />

tecnologica, di concerto con il Ministro per la funzione pubblica, previo parere del<br />

Consiglio nazionale per l’alta formazione artistica e <strong>musicale</strong> (CNAM), di cui all’articolo<br />

3, sono dichiarate le equipollenze tra i titoli di studio rilasciati ai sensi della<br />

presente legge e i titoli di studio universitari al fine esclusivo dell’ammissione ai<br />

pubblici concorsi per l’accesso alle qualifiche funzionali del pubblico impiego per<br />

le quali ne è prescritto il possesso.<br />

6. Il rapporto di lavoro del personale delle istituzioni di cui all’articolo 1 è regolato<br />

contrattualmente ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive<br />

modificazioni e integrazioni, nell’ambito di apposito comparto articolato in due distinte<br />

aree di contrattazione, rispettivamente per il personale docente e non docente.<br />

Limitatamente alla copertura dei posti in organico che si rendono disponibili si fa ricorso<br />

alle graduatorie nazionali previste dall’articolo 270, comma 1, del testo unico<br />

delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di<br />

ogni ordine e grado, approvato con decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 107<br />

modificato dall’articolo 3, comma 1, della legge 3 maggio 1999, n. 124, le quali, integrate<br />

in prima applicazione a norma del citato articolo 3, comma 2, sono trasformate<br />

in graduatorie ad esaurimento. Per le esigenze didattiche derivanti dalla presente<br />

legge cui non si possa far fronte nell’ambito delle dotazioni organiche, si provvede<br />

esclusivamente <strong>media</strong>nte l’attribuzione di incarichi di insegnamento di durata non<br />

superiore al quinquennio, rinnovabili, anche ove temporaneamente conferiti a personale<br />

incluso nelle predette graduatorie nazionali. Dopo l’esaurimento di tali graduatorie,<br />

gli incarichi di insegnamento sono attribuiti con contratti di durata non<br />

superiore al quinquennio, rinnovabili. I predetti incarichi di insegnamento non sono<br />

comunque conferibili al personale in servizio di ruolo. Il personale docente e non docente,<br />

in servizio nelle istituzioni di cui all’articolo 1 alla data di entrata in vigore della<br />

presente legge con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, è inquadrato presso di<br />

esse in appositi ruoli ad esaurimento, mantenendo le funzioni e il trattamento complessivo<br />

in godimento. Salvo quanto stabilito nel secondo e nel terzo periodo del<br />

presente comma, nei predetti ruoli ad esaurimento è altresì inquadrato il personale<br />

inserito nelle graduatorie nazionali sopraindicate, anche se assunto dopo la data di<br />

entrata in vigore della presente legge.<br />

7. Con uno o più regolamenti emanati ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della<br />

legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dell’università e della ricerca<br />

scientifica e tecnologica di concerto con il Ministro della pubblica istruzione,<br />

sentiti il CNAM e le competenti Commissioni parlamentari, le quali si esprimono<br />

dopo l’acquisizione degli altri pareri previsti per legge, sono disciplinati:<br />

a) i requisiti di qualificazione didattica, scientifica e artistica delle istituzioni e dei<br />

docenti;<br />

b) i requisiti di idoneità delle sedi;<br />

c) le modalità di trasformazione di cui al comma 2;<br />

d) i possibili accorpamenti e fusioni, nonché le modalità di convenzionamento con<br />

istituzioni scolastiche e universitarie e con altri soggetti pubblici e privati;<br />

e) le procedure di reclutamento del personale;<br />

f) i criteri generali per l’adozione degli statuti di autonomia e per l’esercizio dell’autonomia<br />

regolamentare;<br />

g) le procedure, i tempi e le modalità per la programmazione, il riequilibrio e lo sviluppo<br />

dell’offerta didattica nel settore;<br />

h) i criteri generali per l’istituzione e l’attivazione dei corsi, ivi compresi quelli di cui<br />

all’articolo 4, comma 3, per gli ordinamenti didattici e per la programmazione<br />

degli accessi;<br />

i) la valutazione dell’attività delle istituzioni di cui all’articolo 1.<br />

8. I regolamenti di cui al comma 7 sono emanati sulla base dei seguenti princìpi e<br />

criteri direttivi:<br />

a) valorizzazione delle specificità culturali e tecniche dell’alta formazione artistica<br />

e <strong>musicale</strong> e delle istituzioni del settore, nonché definizione di standard qualitativi<br />

riconosciuti in ambito internazionale;<br />

b) rapporto tra studenti e docenti, nonché dotazione di strutture e infrastrutture,<br />

adeguati alle specifiche attività formative;<br />

c) programmazione dell’offerta formativa sulla base della valutazione degli sbocchi<br />

professionali e della considerazione del diverso ruolo della formazione del settore<br />

INTERVENTI


INTERVENTI<br />

108 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

rispetto alla formazione tecnica superiore di cui all’articolo 69 della legge 17<br />

maggio 1999, n. 144, e a quella universitaria, prevedendo modalità e strumenti<br />

di raccordo tra i tre sistemi su base territoriale;<br />

d) previsione, per le istituzioni di cui all’articolo 1, della facoltà di attivare, fino alla<br />

data di entrata in vigore di specifiche norme di riordino del settore, corsi di formazione<br />

<strong>musicale</strong> o coreutica di base, disciplinati in modo da consentirne la frequenza<br />

agli alunni iscritti alla <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> e alla <strong>scuola</strong> secondaria superiore;<br />

e) possibilità di prevedere, contestualmente alla riorganizzazione delle strutture e dei<br />

corsi esistenti e, comunque, senza maggiori oneri per il bilancio <strong>dello</strong> Stato, una<br />

graduale statizzazione, su richiesta, degli attuali Istituti musicali pareggiati e delle<br />

Accademie di belle arti legalmente riconosciute, nonché istituzione di nuovi<br />

musei e riordino di musei esistenti, di collezioni e biblioteche, ivi comprese quelle<br />

musicali, degli archivi sonori, nonché delle strutture necessarie alla ricerca e alle<br />

produzioni artistiche. Nell’ambito della graduale statizzazione si terrà conto, in<br />

particolare nei capoluoghi sprovvisti di istituzioni statali, dell’esistenza di Istituti<br />

non statali e di Istituti pareggiati o legalmente riconosciuti che abbiano fatto<br />

domanda, rispettivamente, per il pareggiamento o il legale riconoscimento, ovvero<br />

per la statizzazione, possedendone i requisiti alla data di entrata in vigore<br />

della presente legge;<br />

f) definizione di un sistema di crediti didattici finalizzati al riconoscimento reciproco<br />

dei corsi e delle altre attività didattiche seguite dagli studenti, nonché al<br />

riconoscimento parziale o totale degli studi effettuati qualora lo studente intenda<br />

proseguirli nel sistema universitario o della formazione tecnica superiore di cui<br />

all’articolo 69 della legge 17 maggio 1999, n. 144;<br />

g) facoltà di convenzionamento, nei limiti delle risorse attribuite a ciascuna istituzione,<br />

con istituzioni scolastiche per realizzare percorsi integrati di istruzione e di<br />

formazione <strong>musicale</strong> o coreutica anche ai fini del conseguimento del diploma di<br />

istruzione secondaria superiore o del proseguimento negli studi di livello superiore;<br />

h) facoltà di convenzionamento, nei limiti delle risorse attribuite a ciascuna istituzione,<br />

con istituzioni universitarie per lo svolgimento di attività formative finalizzate<br />

al rilascio di titoli universitari da parte degli atenei e di diplomi accademici<br />

da parte delle istituzioni di cui all’articolo 1;<br />

i) facoltà di costituire, sulla base della contiguità territoriale, nonché della complementarietà<br />

e integrazione dell’offerta formativa, Politecnici delle arti, nei<br />

quali possono confluire le istituzioni di cui all’articolo 1 nonché strutture<br />

delle università. Ai Politecnici delle arti si applicano le disposizioni del presente<br />

articolo;<br />

l) verifica periodica, anche <strong>media</strong>nte l’attività dell’Osservatorio per la valutazione<br />

del sistema universitario, del mantenimento da parte di ogni istituzione degli<br />

standard e dei requisiti prescritti; in caso di non mantenimento da parte di istituzioni<br />

statali, con decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica<br />

e tecnologica le stesse sono trasformate in sedi distaccate di altre istituzioni e, in<br />

caso di gravi carenze strutturali e formative, soppresse; in caso di non mantenimento<br />

da parte di istituzioni pareggiate o legalmente riconosciute, il pareggiamento<br />

o il riconoscimento è revocato con decreto del Ministro dell’università e<br />

della ricerca scientifica e tecnologica.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 109<br />

9. Con effetto dalla data di entrata in vigore delle norme regolamentari di cui al<br />

comma 7 sono abrogate le disposizioni vigenti incompatibili con esse e con la presente<br />

legge, la cui ricognizione è affidata ai regolamenti stessi.<br />

INTERVENTI<br />

Art. 3.<br />

(Consiglio nazionale per l’alta formazione artistica e <strong>musicale</strong>)<br />

1. È costituito, presso il Ministero dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica,<br />

il Consiglio nazionale per l’alta formazione artistica e <strong>musicale</strong> (CNAM), il<br />

quale esprime pareri e formula proposte:<br />

a) sugli schemi di regolamento di cui al comma 7 dell’articolo 2, nonché sugli<br />

schemi di decreto di cui al comma 5 <strong>dello</strong> stesso articolo;<br />

b) sui regolamenti didattici degli istituti;<br />

c) sul reclutamento del personale docente;<br />

d) sulla programmazione dell’offerta formativa nei settori artistico, <strong>musicale</strong> e coreutico.<br />

2. Entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del<br />

Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica, previo parere delle<br />

competenti Commissioni parlamentari, espresso dopo l’acquisizione degli altri pareri<br />

previsti per legge, sono disciplinati:<br />

a) la composizione del CNAM, prevedendo che:<br />

1) almeno i tre quarti dei componenti siano eletti in rappresentanza del personale<br />

docente, tecnico e amministrativo, nonchè degli studenti delle istituzioni di<br />

cui all’articolo 1;<br />

2) dei restanti componenti, una parte sia nominata dal Ministro dell’università<br />

e della ricerca scientifica e tecnologica e una parte sia nominata dal Consiglio universitario<br />

nazionale (CUN);<br />

b) le modalità di nomina e di elezione dei componenti del CNAM;<br />

c) il funzionamento del CNAM;<br />

d) l’elezione da parte del CNAM di rappresentanti in seno al CUN, la cui composizione<br />

numerica resta conseguentemente modificata.<br />

3. In sede di prima applicazione della presente legge e fino alla prima elezione del<br />

CNAM, le relative competenze sono esercitate da un organismo composto da:<br />

a) quattro membri in rappresentanza delle Accademie e degli ISIA;<br />

b) quattro membri in rappresentanza dei Conservatori e degli Istituti musicali pareggiati;<br />

c) quattro membri designati in parti eguali dal Ministro dell’università e della ricerca<br />

scientifica e tecnologica e dal CUN;<br />

d) quattro studenti delle istituzioni di cui all’articolo 1;<br />

e) un direttore amministrativo.<br />

4. Le elezioni dei rappresentanti e degli studenti di cui al comma 3 si svolgono, con<br />

modalità stabilite con decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica<br />

e tecnologica da pubblicare <strong>nella</strong> Gazzetta Ufficiale, entro tre mesi dalla data di entrata<br />

in vigore della presente legge, presso il Ministero dell’università e della ricerca<br />

scientifica e tecnologica, sulla base di liste separate, presentate almeno un mese<br />

prima della data stabilita per le votazioni.<br />

5. Per il funzionamento del CNAM e dell’organismo di cui al comma 3 è autorizzata<br />

la spesa annua di lire 200 milioni.


INTERVENTI<br />

110 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Art. 4.<br />

(Validità dei diplomi)<br />

1. I diplomi conseguiti presso le istituzioni di cui all’articolo 1 anteriormente alla<br />

data di entrata in vigore della presente legge mantengono la loro validità ai fini dell’accesso<br />

all’insegnamento e ai corsi di specializzazione.<br />

2. I diplomi conseguiti al termine di corsi di didattica, compresi quelli rilasciati prima<br />

della data di entrata in vigore della presente legge, danno titolo di accesso alle scuole<br />

di specializzazione di cui all’articolo 4, comma 2, della legge 19 novembre 1990,<br />

n. 341. Tali diplomi, ove rilasciati prima dell’attivazione delle predette scuole, sono<br />

considerati validi per l’accesso all’insegnamento, purché il titolare sia in possesso del<br />

diploma di <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> superiore e del diploma di conservatorio o di accademia.<br />

3. Per i diplomati presso le istituzioni di cui all’articolo 1, che ne facciano richiesta<br />

entro il termine di tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, purché<br />

in possesso di diploma di <strong>scuola</strong> secondaria di II grado, sono istituiti appositi<br />

corsi integrativi della durata minima di un anno, al fine del conseguimento dei diplomi<br />

accademici, secondo modalità e criteri stabiliti con i regolamenti di cui all’articolo<br />

2, comma 7, lettera h).<br />

Art. 5.<br />

(Edilizia)<br />

1. Alle istituzioni di cui all’articolo 1 si applica la normativa vigente in materia di<br />

edilizia universitaria.<br />

Art. 6.<br />

(Diritto allo studio)<br />

1. Agli studenti delle istituzioni di cui all’articolo 1 si applicano le disposizioni di<br />

cui alla legge 2 dicembre 1991, n. 390, e successive modificazioni.<br />

Art. 7.<br />

(Norma transitoria e finale)<br />

1. I regolamenti didattici delle istituzioni di cui all’articolo 1 disciplinano le modalità<br />

per il passaggio degli studenti ai nuovi ordinamenti didattici, ferma restando la<br />

possibilità per gli stessi di completare i corsi iniziati.<br />

Art. 8.<br />

(Disposizioni per la regione Valle d’Aosta e per le province autonome di Trento e<br />

di Bolzano)<br />

1. Nella regione Valle d’Aosta e nelle province autonome di Trento e di Bolzano, il<br />

perseguimento delle finalità della presente legge è realizzato nel rispetto degli statuti<br />

di autonomia e delle relative norme di attuazione.<br />

Art. 9.<br />

(Norme finanziarie)<br />

1. Con decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica,<br />

di concerto con i Ministri della pubblica istruzione e dell’università e della<br />

ricerca scientifica e tecnologica, si provvede a ripartire gli attuali stanziamenti iscritti


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 111<br />

all’unità previsionale di base 11.1.1.2 (Istruzione artistica – Strutture scolastiche)<br />

<strong>dello</strong> stato di previsione del Ministero della pubblica istruzione, per la loro assegnazione<br />

al predetto stato di previsione e a quello del Ministero dell’università e<br />

della ricerca scientifica e tecnologica, in relazione alle esigenze di funzionamento,<br />

rispettivamente, degli istituti di istruzione artistica che permangono <strong>nella</strong> competenza<br />

del Ministero della pubblica istruzione e delle istituzioni riordinate o costituite<br />

a norma della presente legge.<br />

2. All’onere derivante dall’attuazione della presente legge, comprensivo dei costi per<br />

la realizzazione dei corsi di cui all’articolo 2, commi 5 e 8, lettera d), nonché all’articolo<br />

4, comma 3, valutato in lire 11 miliardi a decorrere dall’anno 1999, si provvede<br />

<strong>media</strong>nte corrispondente riduzione <strong>dello</strong> stanziamento iscritto, ai fini del<br />

bilancio triennale 1999-2001, nell’ambito dell’unità previsionale di base di parte<br />

corrente «Fondo speciale» <strong>dello</strong> stato di previsione del Ministero del tesoro, del bilancio<br />

e della programmazione economica per l’anno 1999, allo scopo parzialmente<br />

utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero della pubblica istruzione.<br />

3. Il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica è autorizzato<br />

ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.<br />

INTERVENTI<br />

Due decreti, entrambi del 2009, definiscono e regolano i settori artistico-disciplinari<br />

dei Conservatori individuando gli ordinamenti didattici dei corsi di<br />

studio per il conseguimento del diploma accademico di primo livello: il Decreto<br />

Ministeriale 3 luglio 2009 e il Decreto Ministeriale n. 124 del 30 settembre<br />

2009.<br />

Il Decreto Ministeriale 3 luglio 2009<br />

CONSIDERATO, pertanto, che gli obiettivi formativi e i settori artistico-disciplinari<br />

devono essere determinati con appositi decreti del Ministro in attuazione del sopracitato<br />

D.L. n. 180/2008, convertito, con modificazioni <strong>nella</strong> legge 9.1.2009, n. 1;<br />

VISTI i pareri espressi dal Consiglio Nazionale dell’Alta Formazione Artistica, Musicale<br />

e Coreutica nelle riunioni del 20-21 dicembre 2007 e 29-30 gennaio 2008,<br />

sulla riorganizzazione dei settori artistico-disciplinari dei Conservatori di Musica;<br />

Due decreti,<br />

entrambi<br />

del 2009,<br />

definiscono<br />

e regolano<br />

i settori<br />

artisticodisciplinari<br />

dei<br />

Conservatori<br />

RITENUTO, pertanto, di dover definire, tenuto conto anche delle esigenze sperimentali<br />

già consolidate, i predetti settori artistico-disciplinari con le relative declaratorie<br />

e campi disciplinari di competenza, raggruppati in aree omogenee;<br />

DECRETA<br />

Art.1 – I settori artistico-disciplinari, con le relative declaratorie e campi disciplinari<br />

di competenza raggruppati in aree omogenee dei Conservatori di Musica, sono individuati<br />

nell’allegata tabella che fa parte integrante del presente decreto.


INTERVENTI<br />

112 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Art. 2 – Con successivo provvedimento sono determinati gli ordinamenti didattici<br />

dei corsi di studio con riferimento ai settori sopraindicati.<br />

Codice<br />

CODI/01<br />

CODI/02<br />

CODI/03<br />

CODI/04<br />

CODI/05<br />

CODI/06<br />

CODI/07<br />

CODI/08<br />

CODI/09<br />

CODI/10<br />

CODI/11<br />

CODI/12<br />

CODI/13<br />

CODI/14<br />

CODI/15<br />

CODI/16<br />

CODI/17<br />

CODI/18<br />

CODI/19<br />

CODI/20<br />

CODI/21<br />

CODI/22<br />

CODI/23<br />

CODI/24<br />

CODI/25<br />

COMJ/01<br />

COMJ/02<br />

COMJ/03<br />

COMJ/04<br />

COMJ/05<br />

COMJ/06<br />

COMJ/07<br />

COMJ/08<br />

COMJ/09<br />

COMJ/10<br />

COMJ/11<br />

COMJ/12<br />

COMJ/13<br />

COMA/01<br />

COMA/02<br />

COMA/03<br />

Settore artistico disciplinare<br />

Arpa<br />

Chitarra<br />

Mandolino<br />

Contrabbasso<br />

Viola<br />

Violino<br />

Violoncello<br />

Basso tuba<br />

Clarinetto<br />

Corno<br />

Eufonio<br />

Fagotto<br />

Flauto<br />

Oboe<br />

Saxofono<br />

Tromba<br />

Trombone<br />

Fisarmonica<br />

Organo<br />

Pratica organistica e canto gregoriano<br />

Pianoforte<br />

Strumenti a percussione<br />

Canto<br />

Musica vocale da camera<br />

Accompagnamento pianistico<br />

Basso elettrico<br />

Chitarra jazz<br />

Contrabbasso jazz<br />

Violino jazz<br />

Clarinetto jazz<br />

Saxofono jazz<br />

Tromba jazz<br />

Trombone jazz<br />

Pianoforte jazz<br />

Tastiere elettroniche<br />

Batteria e percussioni jazz<br />

Canto jazz<br />

Musiche tradizionali<br />

Arpa rinascimentale e barocca<br />

Liuto<br />

Viola da gamba


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 113<br />

COMA/04 Violino barocco<br />

COMA/05 Violoncello barocco<br />

COMA/06 Clarinetto storico<br />

COMA/07 Cornetto<br />

COMA/08 Corno naturale<br />

COMA/09 Fagotto barocco e classico<br />

COMA/10 Flauto dolce<br />

COMA/11 Oboe barocco e classico<br />

COMA/12 Flauto traversiere<br />

COMA/13 Tromba rinascimentale e barocca<br />

COMA/14 Trombone rinascimentale e barocco<br />

COMA/15 Clavicembalo e tastiere storiche<br />

COMA/16 Canto rinascimentale e barocco<br />

COME/01 Esecuzione e interpretazione della musica elettroacustica<br />

COME/02 Composizione <strong>musicale</strong> elettroacustica<br />

COME/03 Acustica <strong>musicale</strong><br />

COME/04 Elettroacustica<br />

COME/05 Informatica <strong>musicale</strong><br />

COME/06 Multi<strong>media</strong>lità<br />

COMS/01 Musica sacra<br />

COMI/01 Esercitazioni corali<br />

COMI/02 Esercitazioni orchestrali<br />

COMI/03 Musica da camera<br />

COMI/04 Musica d’insieme per strumenti a fiato<br />

COMI/05 Musica d’insieme per strumenti ad arco<br />

COMI/06 Musica d’insieme jazz<br />

COMI/07 Musica d’insieme per strumenti antichi<br />

COMI/08 Tecniche di improvvisazione <strong>musicale</strong><br />

CORS/01 Teoria e tecnica dell’interpretazione scenica<br />

COID/01 Direzione di coro e composizione corale<br />

COID/02 Direzione d’orchestra<br />

COID/03 Direzione d’orchestra di fiati<br />

CODC/01 Composizione<br />

CODC/02 Composizione per la musica applicata alle immagini<br />

CODC/03 Composizione polifonica vocale<br />

CODC/04 Composizione jazz<br />

CODC/05 Orchestrazione e concertazione jazz<br />

CODC/06 Strumentazione e composizione per orchestra di fiati<br />

CODM/01 Bibliografia e biblioteconomia <strong>musicale</strong><br />

CODM/02 Etnomusicologia<br />

CODM/03 Musicologia sistematica<br />

CODM/04 Storia della musica<br />

CODM/05 Storia della musica elettroacustica<br />

CODM/06 Storia del jazz, delle musiche improvvisate e audiotattili<br />

CODM/07 Poesia per musica e drammaturgia <strong>musicale</strong><br />

INTERVENTI


INTERVENTI<br />

114 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

COTP/01 Teoria dell’armonia e analisi<br />

COTP/02 Lettura della partitura<br />

COTP/03 Pratica e lettura pianistica<br />

COTP/04 Prepolifonia<br />

COTP/05 Teoria e prassi del basso continuo<br />

COTP/06 Teoria, ritmica e percezione <strong>musicale</strong><br />

CODD/01 Direzione di coro e repertorio corale per Didattica della musica<br />

CODD/02 Elementi di composizione per Didattica della musica<br />

CODD/03 Musica d’insieme per Didattica della musica<br />

CODD/04 Pedagogia <strong>musicale</strong> per Didattica della musica<br />

CODD/05 Pratica della lettura vocale e pianistica per Didattica della musica<br />

CODD/06 Storia della musica per Didattica della musica<br />

CODD/07 Tecniche di consapevolezza e di espressione corporea<br />

CODL/01 Lingua e letteratura italiana<br />

CODL/02 Lingua straniera comunitaria<br />

COCM/01 Organizzazione, diritto e legislazione <strong>dello</strong> spettacolo <strong>musicale</strong><br />

COCM/02 Tecniche della comunicazione<br />

Il Decreto Ministeriale 124 del 30 settembre 2009<br />

VISTO il D.M. 3 luglio 2009, n. 90, con il quale, in applicazione del citato art.3<br />

quinques del D.L. 10.11.2008, n. 180, convertito, con modificazioni, <strong>nella</strong> legge<br />

9 gennaio 2009, n. 1, sono stati definiti settori artistico-disciplinari, con le relative<br />

declaratorie e campi disciplinari di competenza, dei Conservatori di Musica;<br />

RITENUTO, pertanto, di dover procedere, sulla base dei predetti settori artisticodisciplinari,<br />

alla definizione dei nuovi ordinamenti didattici dei Conservatori di<br />

Musica, tenuto conto anche delle esperienze sperimentali già consolidate;<br />

RITENUTO, altresì, di dover individuare le corrispondenze tra le attuali classi di<br />

concorso e i settori artistico-disciplinari, ai fini del conferimento degli insegnamenti;<br />

DECRETA<br />

Art. 1 – Gli ordinamenti didattici dei corsi di studio per il conseguimento del diploma<br />

accademico di primo livello dei Conservatori di Musica, sono individuati<br />

nell’allegata tabella «A» che fa parte integrante del presente decreto.<br />

Art. 2 – Le corrispondenze tra le attuali classi di concorso ed i settori artistico disciplinari<br />

dei Conservatori di Musica, sono indicate nell’allegata tabella «B» che costituisce<br />

parte integrante del presente decreto.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 115<br />

Art. 3 – I Conservatori di Musica provvederanno a disciplinare i propri ordinamenti<br />

didattici con appositi regolamenti, in conformità a quanto previsto dall’art.<br />

10 del D.P.R. 8 luglio 2005, n. 212 e nel rispetto di quanto previsto nel<br />

presente decreto e nel D.M. 3 luglio 2009. n. 90.<br />

INTERVENTI<br />

Ordinamento didattico dei corsi di studio per il conseguimento del diploma accademico<br />

di I livello:<br />

ARPA<br />

ARPA RINASCIMENTALE E BAROCCA<br />

BASSO ELETTRICO<br />

BASSO TUBA<br />

BATTERIA E PERCUSSIONI JAZZ<br />

CANTO<br />

CANTO JAZZ<br />

CANTO RINASCIMENTALE E BAROCCO<br />

CHITARRA<br />

CHITARRA JAZZ<br />

CLARINETTO<br />

CLARINETTO JAZZ<br />

CLARINETTO STORICO<br />

CLAVICEMBALO E TASTIERE STORICHE<br />

COMPOSIZIONE<br />

CONTRABBASSO<br />

CONTRABBASSO JAZZ<br />

CORNETTO<br />

CORNO<br />

CORNO NATURALE<br />

DIDATTICA DELLA MUSICA<br />

DIREZIONE D’ORCHESTRA<br />

FAGOTTO<br />

FAGOTTO BAROCCO<br />

FISARMONICA<br />

FLAUTO<br />

FLAUTO DOLCE<br />

FLAUTO TRAVERSIERE<br />

LIUTO<br />

MAESTRO COLLABORATORE<br />

MANDOLINO<br />

DIREZIONE DI CORO E COMPOSIZIONE CORALE<br />

MUSICA ELETTRONICA<br />

MUSICA VOCALE DA CAMERA<br />

OBOE<br />

OBOE BAROCCO E CLASSICO<br />

ORGANO<br />

PIANOFORTE


INTERVENTI<br />

Su scala<br />

nazionale<br />

la crescita<br />

di alunni<br />

e docenti dei<br />

Conservatori<br />

è aumentata<br />

del 20% circa<br />

negli ultimi<br />

dieci anni<br />

116 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

PIANOFORTE JAZZ<br />

SAXOFONO<br />

SAXOFONO JAZZ<br />

STRUMENTAZIONE PER ORCHESTRA DI FIATI<br />

STRUMENTI A PERCUSSIONE<br />

TASTIERE ELETTRONICHE<br />

TROMBA<br />

TROMBA JAZZ<br />

TROMBA RINASCIMENTALE E BAROCCA<br />

TROMBONE<br />

TROMBONE JAZZ<br />

TROMBONE RINASCIMENTALE E BAROCCO<br />

VIOLA<br />

VIOLA DA GAMBA<br />

VIOLINO<br />

VIOLINO BAROCCO<br />

VIOLINO JAZZ<br />

VIOLONCELLO<br />

VIOLONCELLO BAROCCO<br />

LA DIMENSIONE DEI CONSERVATORI: ISCRITTI, DIPLOMATI E DOCENTI<br />

Su scala nazionale la crescita di alunni e docenti dei Conservatori è aumentata<br />

del 20% circa negli ultimi dieci anni. Il raddoppiamento registrato negli stessi<br />

anni delle cattedre e degli alunni delle SMIM non sembra quindi aver influenzato<br />

in misura proporzionale la popolazione scolastica dei Conservatori.<br />

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008<br />

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009<br />

docenti<br />

Conservatori 5450 5325 5399 5558 5502 5634 5865 5520 5926 6081<br />

docenti IMP 497 472 520 693 684 710 698 662 720 878<br />

docenti totali 5947 5797 5919 6251 6186 6344 6563 6182 6646 6959<br />

iscritti<br />

Conservatori 35.064 34.113 35.419 35.891 36.390 38.943 39.821 40.310 39.241 40.167<br />

iscritti IMP 3313 2980 3688 4583 4415 5373 5714 5529 5612 5882<br />

iscritti totali 38.377 37.093 39.107 40.474 40.805 44.316 45.535 45.839 44.853 46.049<br />

Fonte: Banca dati dell’Alta formazione artistica e <strong>musicale</strong> – MIUR


8.000<br />

7.000<br />

6.000<br />

5.000<br />

4.000<br />

3.000<br />

2.000<br />

1.000<br />

0<br />

L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 117<br />

docenti<br />

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008<br />

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009<br />

INTERVENTI<br />

50.000<br />

40.000<br />

30.000<br />

20.000<br />

10.000<br />

0<br />

iscritti<br />

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008<br />

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009<br />

7,60<br />

7,40<br />

7,20<br />

7,00<br />

6,80<br />

6,60<br />

6,40<br />

6,20<br />

6,00<br />

5,80<br />

rapporto docenti/alunni<br />

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008<br />

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009<br />

Anche se l’andamento del rapporto docenti/alunni mostra un picco rilevante<br />

nel 2006/2007 causato dalla diminuzione dei docenti e dall’aumento contestuale<br />

degli iscritti, i grafici confermano un lento ma progressivo processo di


INTERVENTI<br />

118 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

popolamento dei corsi musicali nei Conservatori con una tendenza in negativo<br />

negli ultimi due anni del rapporto docenti/alunni: il numero delle cattedre si<br />

attesta cioè su valori leggermente superiori al fabbisogno richiesto.<br />

Probabilmente la ragione deve essere ricercata <strong>nella</strong> suddivisione dei corsi dei<br />

Conservatori in vecchio ordinamento, I livello, II livello e post-laurea comportata<br />

dalla Legge 508.<br />

Il dato si evince anche dall’analisi degli iscritti scorporati per tipologia di corso<br />

negli ultimi due anni:<br />

2006/2007 2007/2008<br />

Iscritti vecchio ordinamento 35.459 34.621<br />

Iscritti I livello 4290 4320<br />

Iscritti II livello 5178 3817<br />

Iscritti post laurea 912 2095<br />

Totale 45.839 44.853<br />

Il quadro<br />

con il numero<br />

dei diplomati<br />

negli ultimi<br />

quattro anni<br />

consente<br />

di valutarne<br />

l’aumento<br />

complessivo.<br />

Il fenomeno<br />

è da attribuirsi<br />

in prevalenza<br />

agli effetti<br />

della riforma<br />

Si nota che il numero totale degli alunni è diminuito del 2% nonostante l’incremento<br />

notevole degli iscritti ai corsi post-laurea; il calo di maggiore evidenza<br />

si evidenzia nei corsi di II livello.<br />

Questo dato probabilmente indica una preferenza per percorsi di studio più<br />

brevi o più specializzati. I corsi del vecchio ordinamento registrano invece una<br />

flessione del 2,8%.<br />

Il quadro con il numero dei diplomati dei vari ordini di studio negli ultimi<br />

quattro anni consente di valutarne l’aumento complessivo. Il fenomeno è da attribuirsi<br />

prevalentemente agli effetti della riforma e alle nuove lauree istituite<br />

con la conseguente diminuzione dei diplomati del vecchio ordinamento:<br />

2005/2006 2006/2007 2007/2008 2008/2009<br />

Diplomati vecchio ordinamento 3020 3090 2898 2689<br />

Diplomati I livello 169 245 513 858<br />

Diplomati II livello 205 843 1902 1550<br />

Diplomati post laurea 100 180 85 693<br />

Totale 3494 4358 5398 5790<br />

Il dato relativo al numero dei diplomati postlaurea del 2008/2009 evidenzia<br />

un incremento considerevole: si passa da 85 diplomati dell’anno precedente<br />

a 693! L’approfondimento del motivo di tale crescita, svolto analizzando la<br />

tipologia dei corsi, consente di rilevare che ben 574 diplomati su un totale di


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 119<br />

693 hanno conseguito il titolo in «Formazione dei docenti – Strumento Musicale<br />

(classe A77)».<br />

I corsi sono istituiti ai sensi del Decreto Ministeriale 28 settembre 2007 prot.<br />

n. 137/07: «I corsi ordinamentali di Didattica della Musica, i corsi modificati<br />

ai sensi del D.M. n. 109/04, nonché i corsi sperimentali di didattica della musica,<br />

autorizzati dal Ministero, sono ridefiniti nei corsi accademici biennali di<br />

secondo livello, finalizzati, distintamente, alla formazione di docenti di educazione<br />

<strong>musicale</strong> (classe di concorso A31/A32) e di docenti di <strong>strumento</strong> (classe<br />

di concorso A77)».<br />

Nello scorso anno accademico sono 39 le sedi nelle quali si sono tenuti i corsi<br />

post laurea per la classe A77, la cattedra relativa all’insegnamento <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>.<br />

Su un totale di 693 diplomati risultano essere solamente 119 quelli di diversa<br />

tipologia.<br />

Il Decreto della Direzione generale per l’alta formazione artistica, <strong>musicale</strong> e<br />

coreutica del 4 novembre 2009 autorizza i Conservatori ad attivare anche per<br />

il 2009/2010 corsi biennali di formazione dei docenti per la classe di concorso<br />

A77.<br />

La tabella mostra l’elenco dei posti suddivisi per sede:<br />

Conservatorio di musica di ADRIA 15<br />

Conservatorio di musica di ALESSANDRIA 15<br />

Conservatorio di musica di AVELLINO 15<br />

Conservatorio di musica di BARI 16<br />

Conservatorio di musica di BENEVENTO 15<br />

Conservatorio di musica di BOLOGNA 15<br />

Conservatorio di musica di BOLZANO 15<br />

Conservatorio di musica di BRESCIA 15<br />

Conservatorio di musica di CAGLIARI 15<br />

Conservatorio di musica di CAMPOBASSO 15<br />

Conservatorio di musica di CASTELFRANCO VENETO 15<br />

Istituto Musicale Pareggiato di CATANIA 19<br />

Conservatorio di musica di COMO 15<br />

Conservatorio di musica di COSENZA 16<br />

Conservatorio di musica di CUNEO 15<br />

Conservatorio di musica di FERMO 15<br />

Conservatorio di musica di FIRENZE 15<br />

Conservatorio di musica di FOGGIA 16<br />

Conservatorio di musica di FROSINONE 15<br />

Conservatorio di musica di GENOVA 15<br />

Conservatorio di musica di LA SPEZIA 15<br />

Conservatorio di musica di LATINA 15<br />

INTERVENTI<br />

Nello scorso<br />

anno<br />

accademico<br />

sono 39 le sedi<br />

nelle quali<br />

si sono tenuti<br />

i corsi<br />

postlaurea<br />

per la classe<br />

A77,<br />

la cattedra<br />

relativa allo<br />

insegnamento<br />

<strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong><br />

<strong>nella</strong> <strong>scuola</strong><br />

<strong>media</strong>


INTERVENTI<br />

Non<br />

è possibile<br />

costruire<br />

un organico<br />

ed efficace<br />

curricolo<br />

verticale<br />

<strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong><br />

ignorando<br />

la <strong>scuola</strong><br />

di base<br />

120 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Conservatorio di musica di MESSINA 19<br />

Conservatorio di musica di MILANO 16<br />

Istituto Musicale Pareggiato di MODENA – CARPI 15<br />

Conservatorio di musica di MONOPOLI 16<br />

Conservatorio di musica di NAPOLI 16<br />

Conservatorio di musica di NOVARA 15<br />

Conservatorio di musica di PADOVA 15<br />

Conservatorio di musica di PALERMO 19<br />

Conservatorio di musica di PARMA 15<br />

Conservatorio di musica di PERUGIA 15<br />

Conservatorio di musica di PESARO 15<br />

Conservatorio di musica di PESCARA 15<br />

Conservatorio di musica di POTENZA 15<br />

Conservatorio di musica di REGGIO CALABRIA 16<br />

Conservatorio di musica di ROMA 15<br />

Conservatorio di musica di ROVIGO 15<br />

Conservatorio di musica di SALERNO 15<br />

Conservatorio di musica di SASSARI 15<br />

Conservatorio di musica di TORINO 15<br />

Conservatorio di musica di TRIESTE 15<br />

Conservatorio di musica di UDINE 15<br />

Conservatorio di musica di VENEZIA 16<br />

Conservatorio di musica di VICENZA 15<br />

Totale 695<br />

Il percorso <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> dell’obbligo quindi è tutt’altro<br />

che interrotto: si autoalimenta la pletora dei docenti, si formano e si sfornano<br />

specialisti di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>, si aumentano i corsi <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong><br />

secondaria di I grado.<br />

Si avverte l’esigenza di una stagione di monitoraggio e valutazione dell’intero<br />

sistema di istruzione <strong>musicale</strong>: un sistema complesso <strong>nella</strong> sua estensione con<br />

istanze e risorse spesso difformi nel territorio.<br />

Un capitolo a parte meriterebbe l’insegnamento della musica <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> primaria<br />

dove, come è noto, non è al momento previsto il ruolo dell’insegnante<br />

specializzato in materia.<br />

Non è possibile, infatti, costruire un organico ed efficace curricolo verticale<br />

<strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> ignorando la <strong>scuola</strong> di base.<br />

L’obiettivo non è far crescere un bambino musicalmente «geniale» ma, al contrario,<br />

sostenere lo sviluppo emozionale delle sue capacità al fine di aiutarlo a<br />

comprendere la sintassi <strong>musicale</strong> ed esprimersi musicalmente, con la voce o<br />

con lo <strong>strumento</strong>.


BIBLIOGRAFIA<br />

L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 121<br />

G. Colarizi, <strong>L’insegnamento</strong> della musica in Italia, Armando, Roma, 1971.<br />

S. Grunberg e M.I. Tosto, Le scuole medie ad indirizzo <strong>musicale</strong>. Risultati di un’indagine,<br />

Roma, beQuadro, 1984.<br />

L. Santucci, <strong>L’insegnamento</strong> <strong>musicale</strong> nei Paesi dell’Unione Europea, Le Monnier, Roma,<br />

1984.<br />

Annuario Musicale Italiano 1993, a cura di M. Ruggieri, CIDIM, Roma, 1993.<br />

O. Maione, I Conservatori di musica durante il fascismo, EDT, Torino, 2005.<br />

C. Fiorentino – M. Orlando, <strong>L’insegnamento</strong> <strong>musicale</strong>, Carish, Milano, 2008.<br />

INTERVENTI<br />

ANAGRAFE SMIM 2008 – 942 Istituzioni scolastiche e 3909 cattedre<br />

FONTE: DATA WAREHOUSE MIUR – ORGANICO DI FATTO 2007/08<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

Provincia di AGRIGENTO<br />

AGRIGENTO AGMM82201T ACASTAGNOLO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

AGMM825019 GPASCOLI CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

ARAGONA AGMM84601A VEORLANDO PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CANICATTÌ AGMM82901L LUIGI PIRANDELLO CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

AGMM01500P SGANGITANO CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

FAVARA AGMM83101L V BRANCATI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GROTTE AGMM83201C A RONCALLI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

MENFI AGMM83601Q SBIVONA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

PALMA DI MONTECHIARO AGMM03800B GTOMASI DA LAMPEDUSA CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

REALMONTE AGMM80901B GGARIBALDI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1


122 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RIBERA AGMM842013 FCRISPI CHITARRA (AB77) 1<br />

AGMM84301V VNAVARRO CHITARRA (AB77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

SAMBUCA DI SICILIA AGMM81701A FFELICE DA SAMBUCA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAN GIOVANNI GEMINI AGMM818016 MMARTORANA CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

SANTA MARGHERITA DI BELICE AGMM80801G GTLAMPEDUSA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

AGMM84401P ISCATURRO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

TOTALE 84<br />

Provincia di ALESSANDRIA<br />

ALESSANDRIA ALMM815019 ALESSANDRIA – P STRANEO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ACQUI TERME ALMM081008 ACQUI TERME – G BELLA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

TOTALE 8<br />

Provincia di ANCONA<br />

ANCONA ANMM813018 ANCONA «LEOPARDI» CHITARRA (AB77) 1<br />

«TOMMASEO» FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CASTELFIDARDO ANMM83101T CASTELFIDARDO «SOPRANI» CHITARRA (AB77) 1<br />

FISARMONICA (AF77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

FABRIANO ANMM84601G FABRIANO «POLO» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

JESI ANMM830023 JESI «FEDERICO II» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SANTA MARIA NUOVA ANMM82902V SANTAMARIANUOVA «CROCE» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SENIGALLIA ANMM83301D SENIGALLIA «MARCHETTI» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 123<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 24<br />

Provincia di AOSTA<br />

AOSTA AOIP004000 AOSTA N. 4 CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

AOIP005000 E MARTINET CHITARRA (AB77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

COURMAYEUR AOIP006000 VALDIGNE MONT BLANC CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PONT SAINT MARTIN AOIP017000 MONT ROSE A CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 14<br />

Provincia di AREZZO<br />

AREZZO ARMM00100T CESALPINO – MARGARITONE CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

POPPI ARMM83002V B BOTTARELLI PECCI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

SAN SEPOLCRO ARMM05900D UNIFICATA SANSEPOLCRO CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 16<br />

Provincia di ASCOLI PICENO<br />

ASCOLI PICENO APMM004004 ASCOLI P SCM «LUCIANI» CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

AMANDOLA APMM805065 AMANDOLA «SPADONI RICCI» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PORTO SAN GIORGIO APMM82301D PTO SGIORGIO «NARDI» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 12<br />

Provincia di ASTI<br />

ASTI ATMM00400X GOLTIERI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NIZZA MONFERRATO ATMM80701B CA DALLA CHIESA NIZZA CHITARRA (AB77) 1<br />

MONF CLARINETTO (AC77) 1


124 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 8<br />

Provincia di AVELLINO<br />

AVELLINO AVMM81201D S TOMMASO D’AQUINO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

AVMM00200V ENRICO COCCHIA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

AVMM00500A FRANCESCO SOLIMENA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ARIANO IRPINO AVMM849014 PASQUALE STANISLAO<br />

MANCINI CHITARRA (AB77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ATRIPALDA AVMM015001 RAFFAELE MASI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FORINO AVMM84101D EBOTTO PICELLA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

GROTTAMINARDA AVMM03700T GIOVANNI XXIII CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

LAURO AVMM84601L BENEDETTO CROCE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

NUSCO AVMM81701L JFKENNEDY CLARINETTO (AC77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ROTONDI AVMM81801C GPASCOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SERINO AVMM071009 FSOLIMENE CLARINETTO (AC77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SOLOFRA AVMM072005 FGUARINI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 48<br />

Provincia di BARI<br />

BARI BAMM24300C NICOLA ZINGARELLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 125<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BAMM245004 MASSARI – «GALILEI» PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

BAMM02700R PASCOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BAMM00800B DE MARINIS CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BAMM01600A LATERZA CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BAMM240001 MANZONI – «LUCARELLI» CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BAMM244008 AMEDEO D’AOSTA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ACQUAVIVA DELLE FONTI BAMM05200D LUCARELLI CHITARRA (AB77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ALTAMURA BAMM059008 S MERCADANTE CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ANDRIA BAMM06600B CAFARO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BARLETTA BAMM07800N FIERAMOSCA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

BAMM082009 R DIMICCOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BISCEGLIE BAMM089004 R MONTERISI FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BITRITTO BAMM10000N ALIGHIERI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CAPURSO BAMM10700C VENISTI CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CASTELLANA GROTTE BAMM24200L VITERBO – «DE BELLIS» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CONVERSANO BAMM117003 CARELLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1


126 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

CORATO BAMM12100P DE GASPERI CHITARRA (AB77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

GIOIA DEL COLLE BAMM129009 LOSAPIO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GRAVINA DI PUGLIA BAMM137008 INGANNAMORTE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MODUGNO BAMM14700V F CASAVOLA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MOLA DI BARI BAMM15200A ALIGHIERI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MOLFETTA BAMM159005 SAN DOMENICO SAVIO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MONOPOLI BAMM16501D COMES CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

BAMM16500C GALILEI FISARMONICA (AF77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

BAMM167004 ALESSANDRO VOLTA CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NOCI BAMM24700Q GALLO – «PASCOLI» CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

POLIGNANO A MARE BAMM24800G SARNELLI – «DE DONATO» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

SANNICANDRO DI BARI BAMM195008 MANZONI CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SANT’ERAMO IN COLLE BAMM19800Q FRANCESCO NETTI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 127<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TRANI BAMM21200R GIUSTINA ROCCA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

TRIGGIANO BAMM215008 DE AMICIS CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 131<br />

Provincia di BELLUNO<br />

BELLUNO BLMM00102A PROF V ZANON CASTION CHITARRA (AB77) 1<br />

BLMM002004 SEBASTIANO RICCI BELLUNO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

BLMM06800P UGO FOSCOLO CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 7<br />

Provincia di BENEVENTO<br />

BENEVENTO BNMM01000N GBLUCARELLI BENEVENTO OBOE (AH77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CEPPALONI BNMM81202A G MAZZINI – CEPPALONI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

COLLE SANNITA BNMM83301A F FLORACOLLE SANNITA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MORCONE BNMM819014 E DE FILIPPOMORCONE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAN MARCO DEI CAVOTI BNMM826017 L SHABRAN S MARCO CAVOTI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SANT’AGATA DEI GOTI BNMM839019 A ORIANI S AGATA DEI GOTI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SANT’ANGELO A CUPOLO BNMM81002P V ALFIERI – S ANGELO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TELESE BNMM82901P M D’AZEGLIO TELESE CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

TOTALE 32<br />

Provincia di BERGAMO<br />

BERGAMO BGMM80701L SMS«CORRIDONI» BERGAMO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1


128 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

BGMM811018 SMS «MUZIO» BERGAMO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ALBINO BGMM818013 SMS «GSOLARI» ALBINO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CURNO BGMM84501B SMS «GPASCOLI» CURNO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

LALLIO BGMM884023 SMS LALLIO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

LOVERE BGMM855012 SMS «GIOVANNI XXIII» LOVERE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

SERIATE BGMM876013 SMS «ALDO MORO» SERIATE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TERNO D’ISOLA BGMM88101E SMS «PALBISETTI» TERNO CHITARRA (AB77) 1<br />

D’ISOL CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

TREVIGLIO BGMM140005 SMS «CAMERONI» TREVIGLIO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 36<br />

Provincia di BIELLA<br />

BIELLA BIMM02000Q VIA ADDIS ABEBA37 CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 4<br />

Provincia di BOLOGNA<br />

BOLOGNA BOMM853018 F BESTA – BOLOGNA CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BOMM87301D GUIDO RENI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BOMM34500X ROLANDINO – PEPOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

BAZZANO BOMM86301V BAZZANO – T CASINI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 129<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CASALECCHIO DI RENO BOMM875015 MARCONI CASALECCHIO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CASTEL MAGGIORE BOMM82201L DONINI PELAGALLI – CASTEL CHITARRA (AB77) 1<br />

MAGG FLAUTO (AG77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

GRANAROLO DELL’EMILIA BOMM82601X P MATTEUCCI-GRANAROLO CHITARRA (AB77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

LOIANO BOMM85001R PADRE PAOLINO CHITARRA (AB77) 1<br />

BALDASSARRI OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MONTE SAN PIETRO BOMM80701E LUSVARDI MONTE SAN CHITARRA (AB77) 1<br />

PIETRO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MONZUNO BOMM838016 MUSOLESI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PIANORO BOMM83001G V NERI – PIANORO CHITARRA (AB77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PORRETTA TERME BOMM832017 AGIURIOLO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAN GIOVANNI IN PERSICETO BOMM87101T MAMELI SAN GIOVANNI IN CHITARRA (AB77) 1<br />

PERS FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAN LAZZARO DI SAVENA BOMM34700G RODARI-JUSSI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SASSO MARCONI BOMM83501P SCUOLA MEDIA DI CHITARRA (AB77) 1<br />

BORGONUOVO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

BOMM83601E G GALILEI – SASSO MARCONI CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

VERGATO BOMM840016 VEGGETTI – VERGATO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 72<br />

Provincia di BOLZANO<br />

BOLZANO IBMM81801N ARCHIMEDE ARPA (AA77) 1<br />

CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1


130 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

IBIC81200N V ALFIERI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

TOTALE 14<br />

Provincia di BRESCIA<br />

BRESCIA BSMM81601X MOMPIANI ARPA (AA77) 1<br />

CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

BSMM00500D<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

FOSCOLO-VIRGILIO-<br />

VILL.PREALPINO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BAGNOLO MELLA BSMM844014 P GUERINI – BAGNOLO M CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CHIARI BSMM866011 ATOSCANINI CHIARI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MANERBIO BSMM099008 AZAMMARCHI – MANERBIO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

PADENGHE SUL GARDA BSMM09701N CALINI – PADENGHE S/G CORNO (AD77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

PASSIRANO BSMM81202N FRA FULGMICANZIO DA CHITARRA (AB77) 1<br />

IC PASSIRANO FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

REZZATO BSMM13100V GPERLASCA – REZZATO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 33<br />

Provincia di BRINDISI<br />

BRINDISI BRMM05600V SALVEMINI-VIRGILIO BRINDISI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

BRMM063002 PACUVIO-DON BOSCO CHITARRA (AB77) 2<br />

BRINDISI PERCUSSIONI (AI77) 2


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 131<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

CEGLIE MESSAPICA BRMM05800E GPASCOLI – CEGLIE CLARINETTO (AC77) 1<br />

MESSAPICA PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CISTERNINO BRMM020004 SIMANZONICISTERNINO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

CORNO (AD77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ERCHIE BRMM02100X GIOVANNI PASCOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

FASANO BRMM02200Q GBIANCOFASANO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BRMM026003 GGALILEI PEZZE DI GRECO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

FRANCAVILLA FONTANA BRMM06400T BILOTTA – MARONE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

OSTUNI BRMM041005 SGBOSCO – OSTUNI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 51<br />

Provincia di CAGLIARI<br />

CAGLIARI CAMM854012 C COLOMBO (CAGLIARI) PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CAMM17600Q G MANNO + F ALZIATOR CHITARRA (AB77) 1<br />

CAGLIARI PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CAMM00600L CONVITTO NAZLE CHITARRA (AB77) 1<br />

«VITTEMANUELE» FLAUTO (AG77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CAMM009004 G MAMELI + CIMA (CAGLIARI) VIOLINO (AM77) 1<br />

IGLESIAS CAMM160006 ALAMARMORA + CANELLES CHITARRA (AB77) 1<br />

IGLESIAS FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PORTOSCUSO CAMM81801V VANGIUS (PORTOSCUSO) CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

QUARTU SANT’ELENA CAMM153003 N 4 QUARTU SANT’ELENA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1


132 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAN SPERATE CAMM84101X G DELEDDA (SAN SPERATE) CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SANLURI CAMM83901X GSARAGAT (SANLURI) CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SELARGIUS CAMM123007 D.ALIGHIERI (SELARGIUS) CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 31<br />

Provincia di CALTANISSETTA<br />

CALTANISSETTA CLMM80901Q PIETRO LEONE CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CLMM002001 FILIPPO CORDOVA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CLMM00500C ROSSO DI SAN SECONDO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CLMM007004 GIOVANNI VERGA – PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CALTANISSETTA VIOLINO (AM77) 1<br />

GELA CLMM81001X SALVATORE QUASIMODO – CHITARRA (AB77) 1<br />

GELA PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CLMM01100Q PAOLO EMILIANI GIUDICI CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CLMM014007 ETTORE ROMAGNOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

CLMM015003 SAN FRANCESCO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

MAZZARINO CLMM814017 LUIGI CAPUANA – 2^ CHITARRA (AB77) 1<br />

MAZZARINO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAN CATALDO CLMM029001 GIOSUÈ CARDUCCI – SAN CHITARRA (AB77) 1<br />

CATALDO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SERRA DI FALCO CLMM82001E FRANCESCO POLIZZI – CHITARRA (AB77) 1<br />

SERRADIFALCO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

TOTALE 34<br />

Provincia di CAMPOBASSO<br />

CAMPOBASSO CBMM821019 COLOZZA GA FLAUTO (AG77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

CBMM822015 MONTINI L CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 133<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CBMM823011 JOVINE F FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CBMM82401R PAGANO MARIO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

CBMM82601C PETRONE I CHITARRA (AB77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

CBMM00200X D’OVIDIO F CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

BOIANO CBMM82901X BOIANO «PALLOTTA» CHITARRA (AB77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

GAMBATESA CBMM81201E GAMBATESA «JOSA» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GUGLIONESI CBMM819019 GUGLIONESI «DE SANCTIS» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

LARINO CBMM836013 LARINO «MAGLIANO» CLARINETTO (AC77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SANT’ELIA A PIANISI CBMM83401B SANT’ELIA A PIANISI CLARINETTO (AC77) 1<br />

«PRAFFAELE» PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

TERMOLI CBMM17600A BRIGIDA M(SPERIM PER DM) CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CBMM19600G BERNACCHIA O CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 51<br />

Provincia di CASERTA<br />

CASERTA CEMM826018 A RUGGIERO – CASERTA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CEMM006003 LEONARDO DA VINCI – CHITARRA (AB77) 1<br />

CASERTA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CAIAZZO CEMM021005 AULO ATTILIO CAIATINO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1


134 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

CEMM12200T CASAL DI PRINCIPE ALIGHIERI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CASAPESENNA CEMM035003 GPASCOLI – CASAPESENNA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CASAPULLA CEMM82801X GSTROFFOLINI – CASAPULLA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CERVINO CEMM834017 EFERMI – CERVINO – CHITARRA (AB77) 1<br />

MESSERCOLA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FORMICOLA CEMM80902G VPISA – FORMICOLA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

MACERATA CAMPANIA CEMM05700X G PASCOLI – MACERATA – CHITARRA (AB77) 1<br />

CAMPANIA CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

MARCIANISE CEMM835013 A CALCARA – MARCIANISE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CEMM83601V ALDO MORO – MARCIANISE CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MONDRAGONE CEMM069006 M BUONARROTI – CHITARRA (AB77) 1<br />

MONDRAGONE CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

RECALE CEMM08200L GIOVANNI XXIII – RECALE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAN FELICE A CANCELLO CEMM120006 ALDO MORO – CANCELLO – CORNO (AD77) 1<br />

SCALO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAN MARCO EVANGELISTA CEMM806013 RVIVIANI SMARCO EVANG CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAN NICOLA LA STRADA CEMM83101Q DE FILIPPO SNICOLA LA CHITARRA (AB77) 1<br />

STRADA CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CEMM08900B GMAZZINI – SNICOLA LA CHITARRA (AB77) 1<br />

STRADA CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SANTA MARIA CAPUA VETERE CEMM83701P RUCCELLA – SMARIA CV CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 135<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CEMM09400V RPERLA – SMARIA CV CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

SANT’ARPINO CEMM847019 V ROCCO – SANT’ARPINO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 80<br />

Provincia di CATANIA<br />

CATANIA CTMM873014 AMEUCCI – CATANIA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CTMM86201N VILL S AGATA, Z/A CHITARRA (AB77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CTMM866011 A DORIA VIA CORDAI CATANIA CHITARRA (AB77) 1<br />

CORNO (AD77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

CTMM86901C AMANZONI – CATANIA CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CTMM87101C SCUOLA MEDIA PMASCAGNI VIOLINO (AM77) 1<br />

CTMM872018 FDI BARTOLO – CATANIA CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

CTMM879013 AVESPUCCI – CATANIA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CTMM881013 VIALE G DA VERRAZZANO 101 CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CTMM886016 VBRANCATI – CATANIA VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

CTMM87601G GRECUPERO – CATANIA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CTMM88501A GPARINI – CATANIA CLARINETTO (AC77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CTMM029002 DALIGHIERI – CATANIA PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CTMM03200T CBCAVOUR – CATANIA ARPA (AA77) 1<br />

CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CTMM03300N GLEOPARDI – CATANIA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1


136 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ACI CASTELLO CTMM80501D RRIMINI – ACITREZZA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CTMM81701Q GIOVANNI VERGA – CHITARRA (AB77) 1<br />

ACICASTELLO CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

ACI CATENA CTMM815014 FGUGLIELMINO – ACICATENA CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ACIREALE CTMM07400X GGALILEI – ACIREALE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ADRANO CTMM09600R GUZZARDI – ADRANO CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BIANCAVILLA CTMM099008 LUIGI STURZO – BIANCAVILLA CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BRONTE CTMM119008 L CASTIGLIONE BRONTE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CALTAGIRONE CTMM822017 GARCOLEO – CALTAGIRONE FLAUTO (AG77) 1<br />

CTMM82401V VITTORINO DA FELTRE- PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CALTAGIRONE<br />

CTMM82501P A NARBONE – CALTAGIRONE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

GIARRE CTMM08400E GMACHERIONE – GIARRE CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GRAVINA DI CATANIA CTMM12000C NOSENGO – GRAVINA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

LINGUAGLOSSA CTMM83201T LUIGI PIRANDELLO – CHITARRA (AB77) 1<br />

LINGUAGLOSSA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MASCALUCIA CTMM05900T LEONARDO DA VINCI – CHITARRA (AB77) 1<br />

MASCALUCIA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MIRABELLA IMBACCARI CTMM80901R ISTCOMPRENSIVO CLARINETTO (AC77) 1<br />

«E DE AMICIS» FLAUTO (AG77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 137<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

MOTTA SANT’ANASTASIA CTMM837011 GD’ANNUNZIO – MOTTA CHITARRA (AB77) 1<br />

SANASTASIA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NICOLOSI CTMM83901L CDUSMET – NICOLOSI ARPA (AA77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

PATERNÒ CTMM84501X DON LMILANI – PATERNÒ CHITARRA (AB77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RAMACCA CTMM84601Q GIOVANNI VERGA – RAMACCA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

SAN GREGORIO DI CATANIA CTMM852013 VIA SGROPPILLO – CHITARRA (AB77) 1<br />

SGREGORIO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAN PIETRO CLARENZA CTMM85301V ELIO VITTORINI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SCORDIA CTMM121008 MAMARI – LDA VINCI CLARINETTO (AC77) 1<br />

SCORDIA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIZZINI CTMM85901T GIOVANNI VERGA – VIZZINI TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 140<br />

Provincia di CATANZARO<br />

CATANZARO CZMM00400A G CASALINUOVO – CHITARRA (AB77) 1<br />

CATANZARO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CZMM00700T GIOVANNI PASCOLI – CHITARRA (AB77) 1<br />

CATANZARO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

CZMM00900D A MANZONI – CATANZARO CHITARRA (AB77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CZMM012009 PASQUALE LAMPASI – CHITARRA (AB77) 1<br />

CATANZARO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CZMM013005 VIVALDI – CATANZARO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CZMM184004 MATTIA PRETI – CATANZARO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1


138 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

BADOLATO CZMM818029 BADOLATO MARINA – CHITARRA (AB77) 1<br />

ICBADOLATO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

BORGIA CZMM839019 BORGIA IC – G SABATINI CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CHIARAVALLE CENTRALE CZMM843011 CHIARAVALLE «C.ALVARO» I.C PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

CROPANI CZMM82401G CROPANI «ADOLCE» IC CHITARRA (AB77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

DAVOLI CZMM821014 DAVOLI MARINA – IC DAVOLI FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

GIMIGLIANO CZMM812019 GIMIGLIANO – IC OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

GRIFALCO CZMM84001D GIRIFALCO – IC FAGOTTO (AE77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GUARDAVALLE CZMM82301Q GUARDAVALLE CLARINETTO (AC77) 1<br />

«ALDO MORO» IC FAGOTTO (AE77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

LAMEZIA TERME CZMM84901X LAMEZIA T CHITARRA (AB77) 1<br />

«SANTA EUFEMIA L» IC FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CZMM08300B LAMEZIA TERME «PARDITO» CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MAIDA CZMM82901P MAIDA «GPASCOLI» IC PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

MONTEPAOLINE CZMM84601C MONTEPAONE – LIDO – IC CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOPOLI CZMM826028 PIANOPOLI – IC FEROLETO- CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAN PIETRO A MAIDA CZMM83301A SAN PIETRO A MAIDA CLARINETTO (AC77) 1<br />

«ALVARO» IC PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

SELLIA MARINA CZMM848014 SELLIA MARINA CLARINETTO (AC77) 1<br />

SOVERATO CZMM147005 SOVERATO «UGO FOSCOLO» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SQUILLACE CZMM827013 SQUILLACE «VIVARIENSE» – IC CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

TAVERNA CZMM84501L TAVERNA IC2 «MATTIA PRETI» SAXOFONO (AK77) 1<br />

TOTALE 69<br />

Provincia di CHIETI<br />

CHIETI CHMM00200C GCHIARINI – C DE LOLLIS CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FRANCAVILLA A MARE CHMM82801L F MASCI – FRANCAVILLA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

LANCIANO CHMM06500G SG MAZZINI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 139<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

ORTONA A MARE CHMM089004 D PUGLIESI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

SAN SALVO CHMM110008 VB SALVO D’ACQUISTO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

TOTALE 20<br />

Provincia di COMO<br />

COMO COMM81801T SMS «G PARINI» – COMO CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

COMM845016 SMS «UFOSCOLO» – COMO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CADORAGO COMM83001C SMS «MACHIAVELLI» CHITARRA (AB77) 1<br />

CADORAGO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

CANTÙ COMM838013 SMS «ANZANI» – CANTÙ PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

COMM83901V SCUOLA MEDIA STATALE CHITARRA (AB77) 1<br />

«FTURATI» CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

ERBA COMM06300Q SMS «GPUECHER» ERBA CLARINETTO (AC77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GUANZATE COMM83002D ANNA FRANK – GUANZATE FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

LOMAZZO COMM83501G SMS «E DE AMICIS» – FLAUTO (AG77) 1<br />

LOMAZZO PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 33<br />

Provincia di COSENZA<br />

COSENZA CSMM00900N COSENZA – VIA POPILIA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

ACRI CSMM02600B ACRI – «DA VINCI» CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CSMM028003 ACRI – «PADULA» PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

AMANTEA CSMM865012 AMANTEA «MAMELI» ARPA (AA77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1


140 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

BELVEDERE MARITTIMO CSMM050008 BELVEDERE MMO/MARINA PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

CASSANO ALLO IONIO CSMM06600T CASSANO IONIO – «BLANZA» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CASTROVILLARI CSMM07600C CASTROVILLARI – CHITARRA (AB77) 1<br />

«DE NICOLA» FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CERISANO CSMM08200Q CERISANO CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CETRARO CSMM085007 CETRARO/CENTRO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CORIGLIANO CALABRO CSMM81101N CORIGLIANO CAL – CHITARRA (AB77) 1<br />

SCHIAVONEA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

LUZZI CSMM13200G LUZZI «GCOPPA» PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PAOLA CSMM15700X PAOLA «F BRUNO» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

RENDE CSMM17500D RENDE – QUATTROMIGLIA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

ROGLIANO CSMM18300C ROGLIANO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ROSSANO CSMM18600X ROSSANO – «DA VINCI» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

ROVITO CSMM85301Q ROVITO – PIANETTE FAGOTTO (AE77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

SAN FILI CSMM84001N SAN FILI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAN GIOVANNI IN FIORE CSMM20300C SAN GIOVANNI IN F FLAUTO (AG77) 1<br />

«MARCONI» OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAN LUCIDO CSMM84101D SAN LUCIDO PIANOFORTE (AJ77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 141<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAN MARCO ARGENTANO CSMM81601R SAN MARCO ARGENTANO FAGOTTO (AE77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

SAN PIETRO IN VARANO CSMM857013 SAN PIETRO IN GUARANO CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SANTA MARIA DEL CEDRO CSMM83701T SMARIA DEL CEDRO – CHITARRA (AB77) 1<br />

MARCELLINA CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SANTA SOFIA D’EPIRO CSMM801013 SANTA SOFIA D’EPIRO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

SCALEA CSMM22800R SCALEA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

SPEZZANO DELLA SILA CSMM85501B SPEZZANO DELLA SILA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

TOTALE 96<br />

Provincia di CREMONA<br />

CREMONA CRMM004003 MARCO GEROLAMO VIDA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 4<br />

Provincia di CROTONE<br />

CROTONE KRMM806011 DON MILANI SCUOLA MEDIA CLARINETTO (AC77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

KRMM81001L CORRADO ALVARO CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

KRMM81101C ALCMEONE CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

KRMM812018 VALFIERI SC MEDIA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

KRMM012008 GIOVANNI XXIII FLAUTO (AG77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

TOTALE 14<br />

Provincia di CUNEO<br />

CUNEO CNMM15700L CUNEO UNIFICATA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

ALBA CNMM146006 ALBA «GVIDA – PERTINI» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

BOVES CNMM80901A BOVES «AVASSALLO» CHITARRA (AB77) 1


142 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BRA CNMM15000T BRA PIUMATI-CRAVERI- CHITARRA (AB77) 1<br />

DALLA CHIESA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BUSCA CNMM82901G BUSCA «GCARDUCCI» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FOSSANO CNMM14800T FOSSANO «SACCO-BOETTO- CHITARRA (AB77) 1<br />

PAGLIERI» FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MONDOVÌ CNMM14900N MONDOVÌ «GALLO- CHITARRA (AB77) 1<br />

CORDERO-FRANK» FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SALUZZO CNMM154005 SCUOLA MEDIA STAT CHITARRA (AB77) 1<br />

ROSA BIANCA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAVIGLIANO CNMM147002 SAVIGLIANO SCHIAPARELLI- CHITARRA (AB77) 1<br />

MARCONI FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 36<br />

Provincia di ENNA<br />

ENNA ENMM00100D GGARIBALDI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ENMM002009 GPASCOLI CHITARRA (AB77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ENMM107009 N SAVARESE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BARRAFRANCA ENMM108005 VERGA – DON MILANI CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CATENANUOVA ENMM80601L EFERMI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

LEONFORTE ENMM109001 DANTE ALIGHIERI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PIAZZA ARMERINA ENMM08100A C CASCINO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 143<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ENMM082006 G RONCALLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PIETRAPERZIA ENMM810018 V GUARNACCIA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

REGALBUTO ENMM090005 G F INGRASSIA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROINA ENMM095008 DON BOSCO CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VALGUARNERA CAROPEPE ENMM10000E VIASELENA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 53<br />

Provincia di FERRARA<br />

FERRARA FEMM02500V FDE PISIS – TBONATI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

FEMM06400D «TTASSO – MMBOIARDO» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

COMACCHIO FEMM01300L AZAPPATA – COMACCHIO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TRESIGALLO FEMM803012 DCHENDI – TRESIGALLO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VOGHIERA FEMM053014 LARIOSTO – VOGHIERA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 20<br />

Provincia di FIRENZE<br />

FIRENZE FIMM84201X GHIBERTI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FIMM55300P GUICCIARDINI – POLIZIANO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FIMM55800T MACHIAVELLI – PAPINI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

IMPRUNETA FIMM82401A ACCURSIO DA BAGNOLO CHITARRA (AB77) 1


144 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PONTASSIEVE FIMM380009 MARIA MALTONI CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

SCANDICCI FIMM834011 RODARI FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TAVERNELLE VAL DI PESA FIMM81901V IL PASSIGNANO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VINCI FIMM25003Q SOVIGLIANA – VINCI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 30<br />

Provincia di FOGGIA<br />

FOGGIA FGMM00200R ALIGHIERI DANTE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FGMM00400C BOVIO GIOVANNI CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 2<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

FGMM006004 DE SANCTIS FRANCESCO PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FGMM00700X MURIALDO LEONARDO ARPA (AA77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

FGMM01000Q PIO DODICESIMO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

FGMM01100G FOSCOLO UGO ARPA (AA77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FGMM13200D MOSCATI – ALTAMURA PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

FGMM133009 ZINGARELLI NICOLA CHITARRA (AB77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

APRICENA FGMM021006 FIORITTI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BOVINO FGMM81602Q ROSSOMANDI ARPA (AA77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CASALNUOVO MONTE ROTARO FGMM82301T GIOVANNI FERRUCCI PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 145<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

CERIGNOLA FGMM04000G PAOLILLO CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 2<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

DELICETO FGMM814013 FRANCESCO DE MATTEO CHITARRA (AB77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

LUCERA FGMM826019 S FRANCESCO ANTONIO PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

FASANI SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

FGMM827015 MANZONI SAXOFONO (AK77) 1<br />

FGMM05200T DANTE ALIGHIERI CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FISARMONICA (AF77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MANFREDONIA FGMM82901R DON MILANI VIOLINO (AM77) 1<br />

FGMM057001 PEROTTO ARPA (AA77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

FGMM05800R UNGARETTI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FGMM05900L GIORDANI CHITARRA (AB77) 1<br />

ORTA NOVA FGMM134005 SANDRO PERTINI CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAN GIOVANNI ROTONDO FGMM086001 GALIANI CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FGMM08700R SMS «G PASCOLI» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

FGMM08800L ALESSANDRO DE BONIS CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FISARMONICA (AF77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAN PAOLO DI CIVITATE FGMM835014 GRIMALDI PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

SAN SEVERO FGMM13600R BEATO PADRE PIO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SANNICANDRO GARGANICO FGMM84001G MONSDOTTARISTIDE CHITARRA (AB77) 1<br />

D’ALESSANDRO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SERRACAPRIOLA FGMM83601X MAZZINI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1


146 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

TORREMAGGIORE FGMM11100C PADRE PIO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VICO DEL GARGANO FGMM84101B MICHELANGELO MANICONE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

TOTALE 116<br />

Provincia di FORLì<br />

FORLì FOMM09000E VIA RIBOLLE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CESENA FOMM09400T VIA AFRANK CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

FORLIMPOPOLI FOMM805016 MARINELLI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 12<br />

Provincia di FROSINONE<br />

FROSINONE FRMM048007 SM «L PIETROBONO» CLARINETTO (AC77) 1<br />

FROSINONE FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FRMM051003 SM «ALDO MORO» CHITARRA (AB77) 1<br />

FROSINONE FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ALATRI FRMM44300G SM «DANTE ALIGHIERI» CLARINETTO (AC77) 1<br />

ALATRI FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

BOVILLE ERNICA FRMM106035 SS G ARMELLINI CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

BROCCOSTELLA FRMM81701G SCUOLA MEDIA CHITARRA (AB77) 1<br />

BROCCOSTELLA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CECCANO FRMM446003 SCUOLA MEDIA CECCANO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FERENTINO FRMM44400B SM «AGIORGI-ANFRACCO» CHITARRA (AB77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

PALIANO FRMM827016 SM «FRATELLI BEGUINOT» CHITARRA (AB77) 1<br />

PALIANO CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VEROLI FRMM106002 SM «CAIO MARIO» VEROLI CHITARRA (AB77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 147<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 40<br />

Provincia di GENOVA<br />

GENOVA GEMM01800X SSS – VCENTURIONE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GEMM140002 SMS EX PARINI E MERELLO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GEMM14300D SMS – ALOMELLINI/CANTORE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GEMM041001 SMS – BSTROZZI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CHIAVARI GEMM152008 SMS DELLA I CHITARRA (AB77) 1<br />

TORRE-GARIBALD CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

COGOLETO GEMM82201G RECAGNO/COGOLETO CHITARRA (AB77) 1<br />

SEZASS FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

LAVAGNA GEMM158007 LAVAGNA/COGORNO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

SANTA MARGHERITA LIGURE GEMM80601N SCUOLA MEDIA CHITARRA (AB77) 1<br />

SMARGHERITA LIG FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

TOTALE 34<br />

Provincia di GORIZIA<br />

STARANZANO GOMM807012 DANTE ALIGHIERI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 4<br />

Provincia di GROSSETO<br />

GROSSETO GRMM081003 GROSSETO – «GALILEI-DA » CHITARRA (AB77) 1<br />

VINCI FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FOLLONICA GRMM079003 FOLLONICA – «LPACIOLI» CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 8


148 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

Provincia di IMPERIA<br />

IMPERIA IMMM00300N IMPERIA «NSAURO» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

SAN REMO IMMM02400P SANREMO «GPASCOLI» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 8<br />

Provincia di ISERNIA<br />

ISERNIA ISMM822018 GIOVANNI XXIII ARPA (AA77) 1<br />

CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

ISMM001007 ANDREA D’ISERNIA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

AGNONE ISMM82101C AGNONE-GD’AGNILLO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VENAFRO ISMM82501Q SCUOLA MEDIA STATALE CHITARRA (AB77) 1<br />

«L PILLA» PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

TOTALE 17<br />

Provincia di LA SPEZIA<br />

LA SPEZIA SPMM051006 SPEZIA «FONTANA»/«CERVI» CHITARRA (AB77) 1<br />

SPMM052002 LA SPEZIA CHITARRA (AB77) 2<br />

«PELLICO»/«AFRANK» CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 3<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

LERICI SPMM806018 LERICI /STERENZO CHITARRA (AB77) 1<br />

LEVANTO SPMM80501C LEVANTO «FPETRARCA» TROMBA (AL77) 1<br />

TOTALE 14<br />

Provincia di L’AQUILA<br />

L’AQUILA AQMM001007 DALIGHIERI CHITARRA (AB77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

AQMM00300V GMAZZINI CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

AVEZZANO AQMM015005 VIVENZA CHITARRA (AB77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CELANO AQMM028007 TOMMASO DA CELANO CHITARRA (AB77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 20


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 149<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

Provincia di LATINA<br />

LATINA LTMM003009 CENA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

APRILIA LTMM82101V AGRAMSCI FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CISTERNA DI LATINA LTMM03000N AVOLPI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FONDI LTMM038008 GARIBALDI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GAETA LTMM80302A CARDUCCI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PRIVERNO LTMM124007 STOMMASO D’AQUINO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SEZZE LTMM11800X CAIO TITINO + MAGISTRIS CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 33<br />

Provincia di LECCE<br />

LECCE LEMM00600E A GRANDI – LECCE CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

ALESSANO LEMM80401V F STORELLAALESSANO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ALLISTE LEMM859013 D ALIGHIERI – ALLISTE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CALIMERA LEMM816015 G GABRIELI – CALIMERA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CUTROFIANO LEMM823018 DON BOSCO – CUTROFIANO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GALATONE LEMM10600B A DE FERRARIS – GALATONE CHITARRA (AB77) 1


150 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GALLIPOLI LEMM87801C GALLIPOLI POLO 1 CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

LEVERANO LEMM832013 SCUOLA MEDIA VIA CHITARRA (AB77) 1<br />

DELLA LIBERTÀ FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MAGLIE LEMM128008 VIA A MANZONI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NARDÒ LEMM16200Q D HAMMARSKJOLD – NARDÒ CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

POGGIARDO LEMM88001C VIA MONTEGRAPPA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SALICE SALENTINO LEMM85101C D ALIGHIERI – SALICE CHITARRA (AB77) 1<br />

SALENTINO CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SCORRANO LEMM85401X A MANZONI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SPONGANO LEMM84701R SPONGANO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TIGGIANO LEMM802017 DON L MILANI – TIGGIANO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TREPUZZI LEMM86801T TREPUZZI POLO 2 CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

UGENTO LEMM272007 SCUOLA MEDIA STAT CHITARRA (AB77) 1<br />

«I SILONE» CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 72<br />

Provincia di LECCO<br />

LECCO LCMM02500P SMS «A STOPPANI» FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CALOLZIOCORTE LCMM001006 CALOLZIOCORTE «A MANZONI’ CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 8


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 151<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

Provincia di LIVORNO<br />

LIVORNO LIMM00100P GBORSI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 4<br />

Provincia di LODI<br />

CASALPUSTERLENGO LOMM00200Q GRIFFINI CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 9<br />

Provincia di LUCCA<br />

LUCCA LUMM07000G DA VINCI CHELINI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PORCARI LUMM84101G ENRICO PEA PORCARI CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

SERRAVEZZA LUMM828015 ISTCOMP SERAVEZZA «PEA» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

TOTALE 12<br />

Provincia di MACERATA<br />

MONTECASSIANO MCMM826014 GCINGOLANI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAN SEVERINO MARCHE MCMM81001E PTACCHI VENTURI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOLENTINO MCMM81601D DANTE ALIGHIERI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 12<br />

Provincia di MANTOVA<br />

BORGOFORTE MNMM81101B BORGOFORTE – SCUOLA CHITARRA (AB77) 1<br />

MEDIA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE MNMM80701Q CASTIGLIONE STIV «D MILANI» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 8<br />

Provincia di MASSA<br />

MASSA MSMM00800V DON LORENZO MILANI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1


152 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CARRARA MSMM80501B ARTURO DAZZI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 8<br />

Provincia di MATERA<br />

MATERA MTMM051008 NFESTA-MATERA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

MTMM052004 GPASCOLI-MATERA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MTMM05300X SS DI I GRADO «FTORRACA» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BERNALDA MTMM80601A «PITAGORA» – BERNALDA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FERRANDINA MTMM045001 GIOVANNI PAOLO II – CHITARRA (AB77) 1<br />

FERRANDINA CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

IRSINA MTMM80901T G MASCOLO – IRSINA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MONTALBANO IONICO MTMM07700C FLOMONACO-MONTALBANO J CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

MONTESCAGLIOSO MTMM06900D C SALINARI- CHITARRA (AB77) 1<br />

MONTESCAGLIOSO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NOVA SIRI MTMM81701R NOVA SIRI SCALO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PISTICCI MTMM08500B QOFLACCO – MARCONIA CHITARRA (AB77) 1<br />

FISARMONICA (AF77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

POLICORO MTMM08800V ALDO MORO – POLICORO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

ROTONDELLA MTMM80301V GIOVANNI XXIII – ROTONDELLA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SCANZANO IONICO MTMM07701D FRONDINELLI – SCANZANO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 153<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

TURSI MTMM814019 SANDREA DA AVELLINO TURSI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 56<br />

Provincia di MESSINA<br />

MESSINA MEMM88201N FOSCOLO MESSINA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MEMM566004 SM«VTRENTO-CRISTO RE»ME CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

MEMM86201C LEOPARDI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MEMM863018 MANZONI MESSINA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FAGOTTO (AE77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

MEMM869017 PAINO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

MEMM01500V SMS «G MARTINO» – MESSINA ARPA (AA77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ACQUEDOLCI MEMM826019 VERGA ACQUEDOLCI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

BARCELLONA POZZO MEMM827015 BASTIANO GENOVESE CHITARRA (AB77) 1<br />

DI GOTTO BARCELLONA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CAPO D’ORLANDO MEMM830011 PIANA – CAPO D’ORLANDO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

NIZZA DI SICILIA MEMM84101B ALFIERI NIZZA S CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SANTA TERESA DI RIVA MEMM88901C PETRI S TERESA RIVA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAPONARA MEMM87401P SCUOLA MEDIA «LCAPUANA» CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

SPADAFORA MEMM880012 SPADAFORA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TAORMINA MEMM87501E SCUOLA MEDIA STATALE CHITARRA (AB77) 1<br />

FISARMONICA (AF77) 1


154 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

VILLAFRANCA TIRRENICA MEMM819016 LEONARDO DA VINCI CHITARRA (AB77) 1<br />

VILLAFRANCA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 62<br />

Provincia di MILANO<br />

MILANO MIMM11300B VIA VIVAIO «PER CIECHI» CHITARRA (AB77) 3<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 4<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MIMM65000P FRANCESCHI – QUASIMODO CHITARRA (AB77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

MIMM8CB01X CONFALONIERI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MIMM06900E CARLO PORTA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MIMM67100Q MONTEVERDI – COLORNI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MIMM0AD00A VIA MAFFUCCI – PAVONI CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MIMM8DF01T VIA ASTURIE-VIA MANN CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MIMM8CV018 TREVISANI – SCAETTA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

MIMM8CW014 DI VONA CHITARRA (AB77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

MIMM66400L VIA CIPRO – ASCOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MIMM8AK013 FRANCESCO D’ASSISI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 155<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

MIMM666008 ARCADIA – PERTINI CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MIMM66800X VIA SALERNO – SAMBROGIO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MIMM82001N CORRENTI CHITARRA (AB77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

MIMM8C7013 BENEDETTO MARCELLO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

MIMM8C501B NEGRI CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MIMM8C6017 VIA GALLARATE, 15 CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ABBIATEGRASSO MIMM660009 CARDUCCI-CORRENTI CHITARRA (AB77) 2<br />

ABBIATEGRASSO CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ARESE MIMM64300G PELLICO – LDA VINCI ARESE CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BOLLATE MIMM8A901D GALILEI – BOLLATE CHITARRA (AB77) 2<br />

BARANZATE OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

BRESSO MIMM640004 MANZONI – BENZI BRESSO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BRUGHERIO MIMM8AM01P LEONARDO DA VINCI CHITARRA (AB77) 1<br />

BRUGHERIO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

CERNUSCO SUL NAVIGLIO MIMM64900E I SMS- MOROCERNUSCO S/N CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CESANO BOSCONE MIMM662001 ALESSANDRINI-DA CHITARRA (AB77) 1<br />

VINCI/CESANO B CLARINETTO (AC77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1


156 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

COLOGNO MONZESE MIMM822019 ALIGHIERI – COLOGNO PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

MONZESE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CORMANO MIMM8AW01V VIA ADDA, 36 – CORMANO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CORSICO MIMM887014 GVERDI – CORSICO CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

CUSANO MILANINO MIMM8AX01P MARCONI-CUSANO MILANINO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

LACCHIARELLA MIMM882011 LEONARDO DA VINCI - CHITARRA (AB77) 1<br />

LACCHIARELLA CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

LENTATE SUL SEVESO MIMM85002E SCUOLA MEDIA – CHITARRA (AB77) 1<br />

LENTATE S/S CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MAGENTA MIMM65200A BARACCA-4 GIUGNO 1859 CHITARRA (AB77) 1<br />

MAGENTA CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MELZO MIMM8BM019 PIETRO MASCAGNI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

MEZZAGO MIMM8CP02L ALDO MORO – MEZZAGO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MONZA MIMM63900X ARDIGÒ – BELLANI MONZA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

OPERA MIMM87701D DANTE ALIGHIERI – OPERA CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PIEVE EMANUELE MIMM47200T A VIVALDI – PIEVE EMANUELE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SEGRATE MIMM8BK01N «A. B. SABIN» – SEGRATE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SENAGO MIMM64700V GIOVANNI XXIII-ALLENDE CHITARRA (AB77) 1<br />

SENAGO FLAUTO (AG77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 157<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SEREGNO MIMM84601T DON MILANI – SEREGNO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SOVICO MIMM894017 PARINI-SOVICO CHITARRA (AB77) 2<br />

(SPERIM PER DM) CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIMODRONE MIMM8B001N NEGRI – VIMODRONE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 215<br />

Provincia di MODENA<br />

CARPI MOMM82301A ALBERTO PIO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

CASTELFRANCO EMILIA MOMM809014 GUIDO GUINIZELLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIGNOLA MOMM152007 LA MURATORI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

TOTALE 12<br />

Provincia di NAPOLI<br />

NAPOLI NAMM00200N AUGUSTO – NAPOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NAMM039008 GIGANTE G – NAPOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

NAMM05700T MICHELANGELO – NAPOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NAMM08300A RUSSO F – NAPOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

NAMM818017 VITTEMANUELE 2 – NAPOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

NAMM04900V LIVIO T – NAPOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NAMM07500B PIRANDELLO – NAPOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1


158 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NAMM607002 VIALE DELLE ACACIE CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

NAMM82501A SABATINO MINUCCI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NAMM60800T D’OVIDIO+NICOLARDI – CHITARRA (AB77) 2<br />

NAPOLI FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

NAMM81501Q IC D’ACQUISTO – NAPOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NAMM826016 IC PASCOLI 2 NA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NAMM10100P VERGA G – NAPOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NAMM11000D LEVI – NAPOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

NAMM11400R PERTINI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

NAMM04300X GUARINO – NAPOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

NAMM8AX018 CASANOVA A SECONDARIA CHITARRA (AB77) 1<br />

I GRADO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NAMM80801L BONGHI – NAPOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

NAMM098004 SOLIMENA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NAMM636002 BORDIGA III CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

AFRAGOLA NAMM834015 EUROPA UNITA – AFRAGOLA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

NAMM16100A GNOSENGO-AFRAGOLA CHITARRA (AB77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 159<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

ANACAPRI NAMM83601R GEMITO – ANACAPRI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BACOLI NAMM83701L PAOLO DI TARSO – BACOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

CAIVANO NAMM88701N LORENZO MILANI – CAIVANO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CASAMICCIOLA TERME NAMM8AR01G ENRICO IBSEN – CHITARRA (AB77) 1<br />

CASAMICCIOLA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CASOLA DI NAPOLI NAMM8AG01B FGRECO – CASOLA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CASORIA NAMM24400D MARTIN LUTHER KING - CHITARRA (AB77) 1<br />

CASORIA CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CASTELLAMMARE DI STABIA NAMM8AH017 DI CAPUA – CASTELLAMMARE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ERCOLANO NAMM644001 SCOTELLARO UNGARETTI CLARINETTO (AC77) 1<br />

ERCOLANO PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

FRATTAMAGGIORE NAMM28400X STANZIONE-FRATTA- CHITARRA (AB77) 1<br />

MAGGIORE CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

GIUGLIANO IN CAMPANIA NAMM29400E BASILE – GIUGLIANO IN CHITARRA (AB77) 1<br />

CAMPANIA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NAMM63300E G IMPASTATO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GRAGNANO NAMM30100C FUCINI – GRAGNANO CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

GRUMO NEVANO NAMM897018 IC MATTEOTTI-CIRILLO CHITARRA (AB77) 1<br />

GRUMO N FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MARIGLIANO NAMM332004 ALIPERTI – MARIGLIANO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1


160 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MUGNANO DI NAPOLI NAMM35100D CIRINO – MUGNANO CHITARRA (AB77) 1<br />

DI NAPOLI CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NOLA NAMM35600L GIORDANO BRUNO CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

OTTAVIANO NAMM62300X SM D’ANNUNZIO- FLAUTO (AG77) 1<br />

SCOTELLARO OTTAV PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PALMA CAMPANIA NAMM37200E VRUSSO – PALMA CAMPANIA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PIANO DI SORRENTO NAMM62400Q «AMALFI/MASSA» PIANO CHITARRA (AB77) 1<br />

SORRENTO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

POMIGLIANO D’ARCO NAMM39200Q CATULLO – POMIGLIANO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

POMPEI NAMM39800P MATTEO DELLA CORTE CHITARRA (AB77) 1<br />

POMPEI CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

PORTICI NAMM408004 CARLO SANTAGATA – PORTICI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

POZZUOLI NAMM41400B DIANO – POZZUOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NAMM41800P ANNECCHINO POZZUOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAN GIORGIO A CREMANO NAMM461001 GUIDO DORSO – SGIORGIO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

SAN GIUSEPPE VESUVIANO NAMM62600B SM AMMENDOLA-DE AMICIS CHITARRA (AB77) 1<br />

SGIUS CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

SANT’ANASTASIA NAMM8AK01L IC E MORANTE – SANASTASIA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SANT’ANTONIO ABATE NAMM44800E FORZATI – SANTONIO ABATE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 161<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAVIANO NAMM482002 CICCONE – SAVIANO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TORRE ANNUNZIATA NAMM50900R PASCOLI – TORRE ANNTA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TORRE DEL GRECO NAMM523003 GBANGIOLETTI – T DEL CHITARRA (AB77) 1<br />

GRECO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TRECASE NAMM89601C D’ANGIO – TRECASE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VICO EQUENSE NAMM8AM018 CAULINO – VICO EQUENSE CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VOLLA NAMM85701T MSERAO – VOLLA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 236<br />

Provincia di NOVARA<br />

NOVARA NOMM00200L DUCA D’AOSTA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ARONA NOMM821012 GIOVANNI XXIII CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

OLEGGIO NOMM81601E ESVERJUS CHITARRA (AB77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ROMAGNANO SESIA NOMM812017 GCURIONI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 17<br />

Provincia di NUORO<br />

NUORO NUMM03100T BORROTZU-NUORO/1 CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MACOMER NUMM063009 BINNA-DALMASSO MACOMER CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 8<br />

Provincia di ORISTANO<br />

ORISTANO ORMM003005 N3 «ALAGON» CLARINETTO (AC77) 1


162 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 4<br />

Provincia di PADOVA<br />

PADOVA PDMM882017 DONATELLO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PDMM87901B PETRARCA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PDMM88701A VIVALDI FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

PDMM889012 RUZANTE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PDMM88601E MARSILIO DA PADOVA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CAMPOSANPIERO PDMM03100A PARINI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CASALSERUGO PDMM83401T CASALSERUGO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

CITTADELLA PDMM228008 PIEROBON CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CONSELVE PDMM05000Q TOMMASEO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MONSELICE PDMM874018 ZANELLATO DI MONSELICE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MONTAGNANA PDMM87801G CHINAGLIA DI MONTAGNANA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PIAZZOLA SUL BRENTA PDMM82801E PIAZZOLA SUL BRENTA- CHITARRA (AB77) 1<br />

«LBELLUDI» FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PIOVE DI SACCO PDMM237003 DAVILA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 52


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 163<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

Provincia di PALERMO<br />

PALERMO PAMM876014 VERGA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PAMM813011 MADRE TERESA DI CALCUTTA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PAMM01000D D’ACQUISTO BENEDETTO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

PAMM85201G VIA DI VITTORIO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

PAMM87201R PADRE PINO PUGLISI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

PAMM00600T CAVOUR CAMILLO BENSO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PAMM04800X DON LORENZO MILANI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PAMM870015 SCIASCIA LEONARDO (EX 39) CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PAMM02300G PECORARO ANTONIO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PAMM01900X LEONARDO DA VINCI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BELMONTE MEZZAGNO PAMM838019 BELMONTE MEZZAGNO CORNO (AD77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CEFALÙ PAMM867019 CEFALÙ – PORPORA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAN GIUSEPPE IATO PAMM884013 SAN GIUSEPPE JATO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 52<br />

Provincia di PARMA<br />

PARMA PRMM821023 GIACOMO FERRARI CORNO (AD77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1


164 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PRMM827011 FRA’ SALIMBENE – PR CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

FIDENZA PRMM06400X ZANI – FIDENZA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 12<br />

Provincia di PAVIA<br />

PAVIA PVMM00200T FELICE CASORATI – PAVIA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MORTARA PVMM10400A JOSTI-TRAVELLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIGEVANO PVMM10800N DONATO BRAMANTE – CHITARRA (AB77) 1<br />

VIGEVANO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VOGHERA PVMM10100V G PLANA – VOGHERA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 16<br />

Provincia di PERUGIA<br />

CITTÀ DI CASTELLO PGMM17900D SM «ALIGHIERI» CHITARRA (AB77) 1<br />

CDI CASTELLO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CORCIANO PGMM075009 SM «BBONFIGLI» CORCIANO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

DERUTA PGMM82701X SM «GMAMELI» DERUTA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FOLIGNO PGMM08200C SM «GDA FOLIGNO» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GUBBIO PGMM104004 SM «MASTRO GIORGIO» FLAUTO (AG77) 1<br />

GUBBIO PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MAGIONE PGMM111007 SM «GMAZZINI» MAGIONE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MARSCIANO PGMM117006 SM «MONETA» MARSCIANO CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SPELLO PGMM82301L SM «G FERRARIS» SPELLO CHITARRA (AB77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 165<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SPOLETO PGMM154005 SM «PIANCIANI-MANZONI» CHITARRA (AB77) 1<br />

SPOLETO CLARINETTO (AC77) 1<br />

CORNO (AD77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TODI PGMM18600L SM «COCCHI – AOSTA» TODI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

UMBERTIDE PGMM19300Q SSECI GRADO MAVARELLI CHITARRA (AB77) 1<br />

PASCOLI FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 44<br />

Provincia di PESARO<br />

SAN LORENZO IN CAMPO PSMM81901D SLORENZO IN CAMPO CHITARRA (AB77) 1<br />

«DALIGHIERI CLARINETTO (AC77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TAVULLISA PSMM05900X TAVULLIA – PIAN DEL CHITARRA (AB77) 1<br />

BRUSCOLO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

URBINO PSMM837013 URBINO «PAOLO VOLPONI» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 12<br />

Provincia di PESCARA<br />

PESCARA PEMM006008 B CROCE PESCARA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

PEMM09800B SM UNIFICATA ROSSETTI- CHITARRA (AB77) 1<br />

MAZZINI FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CITTÀ SANT’ANGELO PEMM101002 CITTÀ SANGELO ARPA (AA77) 1<br />

CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

PIANELLA PEMM81101Q PAPA GIOVANNI XXIII- ARPA (AA77) 1<br />

PIANELLA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

TOTALE 16<br />

Provincia di PIACENZA<br />

PIACENZA PCMM00400B ITALO CALVINO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 4<br />

Provincia di PISA<br />

PISA PIMM831018 IC FIBONACCI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1


166 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 4<br />

Provincia di PISTOIA<br />

PISTOIA PTMM811012 STATALE «CINO DA PISTOIA» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MONTECATINI TERME PTMM03400P GALILEO CHINI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 8<br />

Provincia di PORDENONE<br />

PORDENONE PNMM00400C TORRE – «GIUSEPPE LOZER» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SACILE PNMM15400A SACILE – UNICA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAN VITO AL TAGLIAMENTO PNMM15100V AMALTEO POMPONIO + CLARINETTO (AC77) 1<br />

TOMMASEO PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 12<br />

Provincia di POTENZA<br />

POTENZA PZMM00200X ABUSCIOLANO PZ CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

PZMM00300Q L LA VISTA PZ CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BARILE PZMM822015 ISTCOMPR GIOVXXIIIBARILE CHITARRA (AB77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FRANCAVILLA IN SINNI PZMM878015 DON BOSCO FRANCAVILLA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

LATRONICO PZMM87601D BCROCE LATRONICO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PZMM877019 BCROCE AGROMONTE CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

MOLITERNO PZMM85501C RACIOPPI MOLITERNO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

OPPIDO LUCANO PZMM82001D F GIANNONE CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SANT’ARCANGELO PZMM87401T GCASTRONUOVO CHITARRA (AB77) 1<br />

SARCANGELO CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 167<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

SATRIANO DI LUCANIA PZMM81701N ISTCOMPR SATRIANO PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

DI LUCANIA FLAUTO (AG77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

TOTALE 32<br />

Provincia di PRATO<br />

PRATO POMM804015 CURZIO MALAPARTE PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

POMM81501G FLIPPI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

TOTALE 4<br />

Provincia di RAGUSA<br />

RAGUSA RGMM82201E FRANCESCO CRISPI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

RGMM04100X S QUASIMODO CHITARRA (AB77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

CHIARAMONTE RGMM80601L SAGUASTELLA PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

COMISO RGMM816017 G VERGA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ISPICA RGMM808018 L EINAUDI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

MODICA RGMM817013 CIACERI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

RGMM02300A GIOVANNI XXIII CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RGMM025002 GIOVANNI FALCONE CHITARRA (AB77) 2<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VITTORIA RGMM81501B SAN BIAGIO (EX DON MILANI) CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 40<br />

Provincia di RAVENNA<br />

RAVENNA RAMM009003 DAMIANO-NOVELLO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FAENZA RAMM817012 DSTROCCHI OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

LUGO RAMM81401E S GHERARDI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1


168 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 12<br />

Provincia di REGGIO CALABRIA<br />

REGGIO CALABRIA RCMM804026 BOCCIONI GALLICO CHITARRA (AB77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

RCMM00100N ALIGHIERI CATONA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

RCMM00600R DE GASPERI REGGIO CAL ARPA (AA77) 1<br />

CORNO (AD77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

RCMM00800C FOSCOLO REGGIO CAL CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RCMM020003 PYTHAGORAS RAVAGNESE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RCMM025006 VITRIOLI REGGIO CAL CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RCMM026002 VITTORINO DA FELTRE CHITARRA (AB77) 1<br />

REGGIO C PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RCMM175004 GEBBIONE – BEVACQUA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RCMM18100B IBICO REGGIO CAL CHITARRA (AB77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ANOIA RCMM82301E ANOIA CLARINETTO (AC77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

BOVA MARINA RCMM06400R MONSIGNOR D’ANDREA - CLARINETTO (AC77) 1<br />

BOVA M OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BOVALINO RCMM06500L ISTITUTO PRIMO GRADO PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

BOVALINO PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CAMPO CALABRO RCMM834011 ALVARO (CAMPO CALABRO) CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

DELIANUOVA RCMM817017 ALVARO (DELIANUOVA) PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

GERACE RCMM81601B MEDIA SCOLERI GERACE CLARINETTO (AC77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 169<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

GIOIA TAURO RCMM820013 CAMPANELLA (GIOIA TAURO) VIOLINO (AM77) 1<br />

RCMM09500C PENTIMALLI (GIOIA TAURO) CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GIOIOSA IONICA RCMM096008 GIOIOSA JONICA CLARINETTO (AC77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

LAUREANA DI BORRELLO RCMM10000P GBMARZANO (LAUREANA DI B) CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

LOCRI RCMM17900B F SORACE MARESCA (LOCRI) CLARINETTO (AC77) 1<br />

MELITO DI PORTO SALVO RCMM110009 ALVARO (MELITO DI PORTO CHITARRA (AB77) 1<br />

SALVO) FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MONASTERACE RCMM82901D GERHARD ROHLFS FLAUTO (AG77) 1<br />

(MONASTERACE) PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MONTEBELLO IONICO RCMM812014 PPIO DA PITRALCINA – SALINE CHITARRA (AB77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PALMI RCMM124007 MINNITI (PALMI) CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RIZZICONI RCMM13600D GCASELLA(RIZZICONI) CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ROSARNO RCMM139001 A SCOPELLITI ROSARNO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAN FERDINANDO RCMM825016 SCUOLA MEDIA «M VIZZONE» PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SANT’EUFEMIA RCMM81901V VISALLI (SANT’EUFEMIA CHITARRA (AB77) 1<br />

D’ASPROMONTE D’ASPR) CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

SEMINARA RCMM82101V BARLAAM (SEMINARA) ARPA (AA77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SIDERNO RCMM18000G PEDULLÀ (SIDERNO) CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TAURIANUOVA RCMM16300T CONTESTABILE (TAURIANOVA) CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RCMM16400N PASCOLI (TAURIANOVA) CHITARRA (AB77) 1<br />

VILLA SAN GIOVANNI RCMM168001 CAMINITI (VILLA SAN CHITARRA (AB77) 1<br />

GIOVANNI) FISARMONICA (AF77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 114


170 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

Provincia di REGGIO EMILIA<br />

REGGIO EMILIA REMM841019 MELEPIDO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

QUATTRO CASTELLA REMM84402T QUATTRO CASTELLA CHITARRA (AB77) 1<br />

«ABALLETTI» CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 8<br />

Provincia di RIETI<br />

RIETI RIMM002002 BASILIO SISTI CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 4<br />

Provincia di RIMINI<br />

RIMINI RNMM01000D ALIGHIERI – FERMI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RICCIONE RNMM02300G MANFRONI/CERVI/PASCOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 8<br />

Provincia di ROMA<br />

ROMA RMMM80601X VIRGILIO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

RMMM80801G U FOSCOLO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM819012 BUONARROTI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM056001 MAZZINI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM480009 SINOPOLI CHITARRA (AB77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

RMMM81601E CHARLIE CHAPLIN CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

RMMM47700D JJ WINCKELMANN CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM481005 PIAZZA FILATTIERA, 84 CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 171<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM48500C VIA PINTOR CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM81501P ANGELICA BALABANOFF CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

RMMM48800X ALBERTO SORDI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

RMMM51700P FEDERICO FELLINI CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM49300B SAN BENEDETTO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

RMMM85301D KING CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM855015 FERRARA FRANCO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

RMMM52500N GIOVANNI E FRANCESCA CHITARRA (AB77) 2<br />

FALCONE FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM500009 VIA T MOMMSEN, 20 CHITARRA (AB77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

RMMM83501X MAGNANI VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM83001R MONTEZEMOLO CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM862018 TACITO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

RMMM869013 DOMENICO PURIFICATO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

RMMM51800E U NISTRI – O RESPIGHI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM83601Q IC «MARCO ULPIO TRAIANO» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1


172 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

RMMM85101T WOLFGANG AMADEUS CHITARRA (AB77) 1<br />

MOZART FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM854019 LEONORI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM486008 ANTONIO VIVALDI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM487004 CAIO DUILIO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM48900Q GIULIANO DA SANGALLO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM842013 VIGNA PIA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM50500C VIA BAGNERA, 64 CHITARRA (AB77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

RMMM507004 GIANICOLO CHITARRA (AB77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM50900Q GGBELLI CHITARRA (AB77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

RMMM847016 VIA S MARIA CHITARRA (AB77) 1<br />

DELLE FORNACI, 1 FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

RMMM8BM01T LEOPARDI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM8BN01N A ROSMINI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM84901T GIOVANNI XXIII CHITARRA (AB77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM51100Q PABLO NERUDA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 173<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

RMMM51200G PAOLO STEFANELLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

RMMM85901C LA GIUSTINIANA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

RMMM514007 VIA DELLA MARATONA, 23 CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CAMPAGNANO DI ROMA RMMM86601G C LEONELLI CAMPAGNANO CHITARRA (AB77) 2<br />

DI ROMA CLARINETTO (AC77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

CIAMPINO RMMM8A001G LDA VINCI CIAMPINO CHITARRA (AB77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FIUMICINO RMMM531001 PORTO ROMANO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

FRASCATI RMMM53300L TINO BUAZZELLI-FRASCATI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

MARINO RMMM8A2017 G CARISSIMI – MARINO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

MONTEROTONDO RMMM88701L CARDINAL PIAZZA- CHITARRA (AB77) 1<br />

MONTEROTONDO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SUBIACO RMMM55900R SUBIACO – «ARNALDO CHITARRA (AB77) 1<br />

ANGELUCCI» FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

TIVOLI RMMM89301X BACCELLI – TIVOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VALMONTONE RMMM8BB02V ZANELLA – VALMONTONE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 227<br />

Provincia di ROVIGO<br />

CASTELGUGLIELMO ROMM810016 PIO MAZZUCCHI – CHITARRA (AB77) 1<br />

CASTELGUGLIELMO CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

PORTO TOLLE ROMM81301N LBRUNETTI – PORTO TOLLE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1


174 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PORTO VIRO ROMM80601E SAN DOMENICO SAVIO PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CONTARINA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VILLADOSE ROMM80703C GIOVANNI XXIII-VILLADOSE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 16<br />

Provincia di SALERNO<br />

SALERNO SAMM17400V SALERNO «MONTERISI» CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

CORNO (AD77) 1<br />

FAGOTTO (AE77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 3<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

SAMM181002 SALERNO «TTASSO» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAMM18200T SALERNO «TORRIONE ALTO» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAMM27600B S QUASIMODO – SALERNO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAMM27900V FUSIONE GIOVANNI XXIII- CHITARRA (AB77) 1<br />

VERNIERI PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAMM28100V LANZALONE-POSIDONIA- CHITARRA (AB77) 1<br />

SALERNO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

AGROPOLI SAMM286002 AGROPOLI «GROSSI VAIRO» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

CORNO (AD77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

ALBANELLA SAMM887014 ALBANELLA CLARINETTO (AC77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

VIOLONCELLO (AN77) 2<br />

ANGRI SAMM01200P SCSECI GRADO OPROMOLLA CHITARRA (AB77) 1<br />

ANGRI CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 175<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

ASCEA SAMM85501L ASCEA MARINA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

BARONISSI SAMM836017 BARONISSI CHITARRA (AB77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

BATTIPAGLIA SAMM83801V ISTITUTO COMPRENSIVO CLARINETTO (AC77) 1<br />

«GATTO» PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BRACIGLIANO SAMM80601B BRACIGLIANO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CAMPAGNA SAMM822019 SERRADARCE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAMM84101P E DE NICOLA CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

CASELLE IN PITTARI SAMM845012 CASELLE IN PITTARI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

CASTELLABATE SAMM886018 CASTELLABATE SMARCO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

CAVA DE’ TIRRENI SAMM06200Q CAVA DE’ TIRRENI CHITARRA (AB77) 1<br />

«GIOVANNI XXIII» CLARINETTO (AC77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

SAMM277007 CARDTREZ-SEZ SPIETRO- CLARINETTO (AC77) 1<br />

PREGIATO PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

SAMM285006 CAVA DE’ TIRRENI «BALZICO» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

COLLIANO SAMM07200A COLLIANO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CONTURSI SAMM85001D G PASCOLI – CONTURSI CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

EBOLI SAMM852015 ISTITUTO COMP«GROMANO» – CHITARRA (AB77) 1<br />

EBOLI FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GIFFONI SEI CASALI SAMM82701C GIFFONI SEI CASALI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1


176 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GIFFONI VALLE PIANA SAMM857018 GIFFONI VALLE PIANA CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

LAVIANO SAMM07203D LAVIANO CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MAIORI SAMM85901X MAIORI CHITARRA (AB77) 1<br />

CORNO (AD77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MINORI SAMM828018 MINORI CLARINETTO (AC77) 1<br />

CORNO (AD77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PADULA SAMM86901E PADULA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

PAGANI SAMM13400C PAGANI «CRISCUOLO» CHITARRA (AB77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

SAMM28300E PAGANI «SALFONSO CHITARRA (AB77) 1<br />

DEI LIGUORI» CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

PISCIOTTA SAMM85601C PISCIOTTA «CARDUCCI» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

PONTECAGNANO SAMM88801X PONTECAGNANO CHITARRA (AB77) 2<br />

«AMOSCATI» FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

RAVELLO SAMM823015 RAVELLO «MFREZZA» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SALA CONSILINA SAMM16700Q SCM «G CAMERA» SALA CHITARRA (AB77) 1<br />

CONSILINA PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAN GIOVANNI A PIRO SAMM815016 SGIOVANNI A PIRO «GAZA» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

SAN MARZANO SUL SARNO SAMM201002 ANNA FRANK SAN CHITARRA (AB77) 1<br />

MARZANO SUL S FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SANT’ARSENIO SAMM87101E SARSENIO «MRGORGA PICA» CHITARRA (AB77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 177<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SARNO SAMM21600Q SC SECI GR «BACCELLI»- CHITARRA (AB77) 1<br />

SARNO CLARINETTO (AC77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SCAFATI SAMM88301R SCAFATI «ANARDI» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

SIANO SAMM228002 SIANO – «MONS CORVINO» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

TORRE ORSAIA SAMM816012 TORRE ORSAIA CHITARRA (AB77) 1<br />

«GIOVANNI XXIII» FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VALLO DELLA LUCANIA SAMM24100C VALLO DELLA LUCANIA CHITARRA (AB77) 1<br />

«ATORRE» CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

VALVA SAMM07201B VALVA CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIETRI SUL MARE SAMM858014 VIETRI SUL MARE «APINTO» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 224<br />

Provincia di SASSARI<br />

SASSARI SSMM04500G SASSARI N 3 – TTOLA ARPA (AA77) 1<br />

CHITARRA (AB77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SSMM08300A SASSARI N5+12 -BIASI- CHITARRA (AB77) 2<br />

BSASSARI FLAUTO (AG77) 2<br />

PERCUSSIONI (AI77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

BONO SSMM820017 BONO – «G A MURA» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

CORNO (AD77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

BONORVA SSMM80101T BONORVA – «PAOLO MOSSA» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

OLBIA SSMM027002 OLBIA – SM N1 «E PAIS» CHITARRA (AB77) 1


178 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TEMPIO PAUSANIA SSMM07800V TEMPIO PAUSANIA N1 + N2 CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 32<br />

Provincia di SAVONA<br />

SAVONA SVMM00600P SAVONA – GUIDOBONO CHITARRA (AB77) 1<br />

BARTOLOMEO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ALASSIO SVMM05000R ALASSIO – M MORTEO CHITARRA (AB77) 1<br />

OLLANDINI CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

FINALE LIGURE SVMM05600Q AYCARDI-GHIGLIERI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VARAZZE SVMM047001 CERRUTI – JACOPO DA CHITARRA (AB77) 1<br />

VARAGINE CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

TOTALE 16<br />

Provincia di SIENA<br />

SIENA SIMM04500Q SAN BERNARDINO DA SIENA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

MONTEPULCIANO SIMM02600A GIOVANNI PASCOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 8<br />

Provincia di SIRACUSA<br />

SIRACUSA SRMM80001E 1 IC «ORTIGIA» SR CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

SRMM80401T 9^ IC GMAZZINI SR CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SRMM811011 14^ IC «K WOYTJLA» PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

AUGUSTA SRMM83001A 3^ IC «TODARO» AUGUSTA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SRMM837015 1^ IC «PDI NAPOLI» AUGUSTA CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

AVOLA SRMM832012 1^ IC «VITTORINI» AVOLA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 179<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

FLORIDIA SRMM82101G 1^ IC «PIRANDELLO» FLORIDIA CHITARRA (AB77) 1<br />

LENTINI SRMM836019 1^ IC «MARCONI» CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NOTO SRMM85601E 2^ IC «MELODIA» NOTO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PACHINO SRMM85501P 4^ IC «BRANCATI» PACHINO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SORTINO SRMM84601X 1^ IC «COLUMBA» SORTINO CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 37<br />

Provincia di SONDRIO<br />

SONDRIO SOMM02000L FSASSI – LTORELLI – CHITARRA (AB77) 2<br />

SONDRIO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MORBEGNO SOMM014009 EZIO VANONI MORBEGNO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 10<br />

Provincia di TARANTO<br />

TARANTO TAMM803011 PIRANDELLO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TAMM02000P VOLTA CHITARRA (AB77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

AVETRANA TAMM807018 BRIGANTI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

GINOSA TAMM828019 GCARDUCCI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GROTTAGLIE TAMM05100A PIGNATELLI CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

MANDURIA TAMM06400C MARUGJ-FRANK CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

MARTINA FRANCA TAMM06900G G GRASSI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1


180 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MASSAFRA TAMM074003 SMS «N ANDRIA» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TAMM07500V AMANZONI CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

MONTEMESOLA TAMM80901X G.PASCOLI CHITARRA (AB77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

MOTTOLA TAMM082002 SC MEDIA «MANZONI» CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PULSANO TAMM82001P EDE NICOLA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAVA TAMM095004 GIOVANNI VIGESIMOTERZO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 67<br />

Provincia di TERAMO<br />

ALBA ADRIATICA TEMM82201R SCM «EFERMI» ALBA CHITARRA (AB77) 1<br />

ADRIATICA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GIULIANOVA TEMM047005 BINDI PAGLIACCETTI CHITARRA (AB77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA TEMM83001Q SCM «B CROCE» S EGIDIO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 16<br />

Provincia di TERNI<br />

TERNI TRMM80401V TERNI «GMARCONI» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TRMM811012 TERNI «ADE FILIS» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 8<br />

Provincia di TORINO<br />

TORINO TOMM815016 IC TOMMASEO – CALVINO – FLAUTO (AG77) 1<br />

TO PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOMM00900V TORINO – CADUTI DI CHITARRA (AB77) 1<br />

CEFALONIA FLAUTO (AG77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 181<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOMM28900D TORINO – CALVARO – CHITARRA (AB77) 1<br />

AMODIGLIANI FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOMM29000N TORINO – B DROVETTI CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOMM05000D TORINO – NIGRA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOMM257002 TORINO – VIA SANTHIÀ CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOMM25800T TORINO – G MARCONI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOMM81901D IC MANZONI – TORINO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOMM26100N TORINO – CORSO B CROCE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BUSSOLENO TOMM11800E BUSSOLENO – FERMI E CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

GIAVENO TOMM87001P IC GIAVENO – F GONIN CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GRUGLIASCO TOMM86201Q IC GRUGLIASCO – 66 MARTIRI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

RIVOLI TOMM19600Q RIVOLI – GOBETTI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VENARIA TOMM21700G VENARIA – LESSONA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

TOTALE 55<br />

Provincia di TRAPANI<br />

TRAPANI TPMM836015 SCUOLA MEDIA CHITARRA (AB77) 1<br />

«GGC MONTALTO» FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TPMM00400N SM «NUNZIO NASI» TRAPANI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1


182 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 2<br />

CASTEL VETRANO TPMM03400D SM «V PAPPALARDO» CHITARRA (AB77) 1<br />

C/VETRANO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CASTELLAMARE DEL GOLFO TPMM814018 SM «G PITRE»C/MARE GOLFO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TPMM81901B SM «GPASCOLI» C/MARE CHITARRA (AB77) 1<br />

GOLFO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ERICE TPMM835019 SM «G PAGOTO» ERICE CS CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

MARSALA TPMM81701Q SM «MARIO NUCCIO» CHITARRA (AB77) 1<br />

MARSALA FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

TOTALE 32<br />

Provincia di TRENTO<br />

TRENTO TNMM85201C G. BRESADOLA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 4<br />

Provincia di TREVISO<br />

TREVISO TVMM10100D SMS «L COLETTI» CHITARRA (AB77) 1<br />

TREVISO-SC FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

TVMM109004 SMS «STEFANINI» CHITARRA (AB77) 1<br />

TREVISO-SC PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

ASOLO TVMM83001L SMS TORRETTI ASOLO (IC) CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CONEGLIANO TVMM12100P SMS «GRAVA» CHITARRA (AB77) 1<br />

CONEGLIANO-SC FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MONTEBELLUNA TVMM104001 SMS MONTEBELLUNA- CHITARRA (AB77) 1<br />

SEDE CENT FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

PEDEROBBA TVMM85001T SMS PEDEROBBA-SEDE CHITARRA (AB77) 1<br />

CENTRALE PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAN ZENONE DEGLI EZZELINI TVMM862014 SMS SZENONE EZZ CHITARRA (AB77) 1<br />

(SEDE IC) FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VALDOBBIADENE TVMM091004 SMS «EREATTO» CHITARRA (AB77) 1<br />

VALDOBBIADENE-SC CLARINETTO (AC77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 183<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VITTORIO VENETO TVMM854015 SMS COSMO VITTORIO CHITARRA (AB77) 1<br />

VTO (IC) CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VOLPAGO DEL MONTELLO TVMM81401P SMS «SPERTINI» VOLPAGO CHITARRA (AB77) 1<br />

DEL M (IC) CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

TOTALE 36<br />

Provincia di TRIESTE<br />

TRIESTE TSMM03100P SSCIRILLO E METODIO – CHITARRA (AB77) 1<br />

LINSSLOV FISARMONICA (AF77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TSMM80301E C STUPARICH CHITARRA (AB77) 1<br />

TSMM81501R LIONELLO STOCK PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 6<br />

Provincia di VARESE<br />

VARESE VAMM87101C A FRANK – VARESE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

GALLARATE VAMM31000G MAJNO-CARDANO – CHITARRA (AB77) 1<br />

GALLARATE FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TRADATE VAMM814018 GALILEO GALILEI – TRADATE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 12<br />

Provincia di VENEZIA<br />

VENEZIA VEMM11300Q CG CESARE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CAMPONAGRA VEMM820012 A GRAMSCI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CAVARZERE VEMM13000D A CAPPON CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

CHIOGGIA VEMM11900P SPELLICO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MIRANO VEMM132005 L DA VINCI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PORTOGRUARO VEMM131009 DARIO BERTOLINI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1


184 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

SAN DONÀ DI PIAVE VEMM809017 IPPOLITO NIEVO CHITARRA (AB77) 1<br />

(ISTCOMPRENSIV) CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 28<br />

Provincia di VERBANIA<br />

VERBANIA VBMM019002 SMS «RANZONI» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

DOMODOSSOLA VBMM01700A SMS DI DOMODOSSOLA CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 2<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

OMEGNA VBMM01500P SMS DI OMEGNA CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

STRESA VBMM81101B SMS «C REBORA» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 2<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 24<br />

Provincia di VERCELLI<br />

VERCELLI VCMM809012 FERRARI – VERCELLI CHITARRA (AB77) 2<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 2<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BORGOSESIA VCMM81401D SCUOLA MEDIA BORGOSESIA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

GATTINARA VCMM815019 GATTINARA CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SATHIA’ VCMM803013 GIOVANNI XXIII – SANTHIÀ CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 18<br />

Provincia di VERONA<br />

VERONA VRMM87601N SMS BATTISTI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VRMM879015 SMS CALIARI BETTELONI CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VRMM851019 SMS MENEGHETTI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CASTELNUOVO DEL GARDA VRMM837013 CASTELNUOVO – «A MONTINI» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 185<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

GREZZANA VRMM815016 GREZZANA – «G PASCOLI» CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ISOLA DELLA SCALA VRMM86201Q ISOLA DELLA SCALA – CHITARRA (AB77) 1<br />

FLLI CORRÀ FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MOZZECANE VRMM08506P MOZZECANE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SAN BONIFACIO VRMM045002 S BONIFACIO BONTURI – CHITARRA (AB77) 1<br />

PIUBELLO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SANT’AMBROGIO VRMM85001D SANT’AMBROGIO CHITARRA (AB77) 1<br />

DI VALPOLICELLA VP «DALIGHIERI» FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SONA VRMM83801V LUGAGNANO – CHITARRA (AB77) 1<br />

«ANNA FRANK» CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIGAZIO VRMM08500C VIGASIO – «I MONTEMEZZI» CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VILLA BARTOLOMEA VRMM84602V VILLA BARTOLOMEA – FLAUTO (AG77) 1<br />

«SGHEDINI» TOTALE 44<br />

Provincia di VIBO VALENTIA<br />

VIBO VALENTIA VVMM033001 SCUOLA MEDIA CHITARRA (AB77) 1<br />

ANNCONVITTO NAZ FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VVMM03400R SCUOLA MEDIA GARIBALDI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VVMM03500L SCUOLA MEDIA VIBO MARINA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VVMM03600C SMS MURMURA- CHITARRA (AB77) 1<br />

BUCCARELLI-VENA PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ACQUARO VVMM803015 GD’ANTONA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

ARENA VVMM808018 SC MEDIA STATALE CHITARRA (AB77) 1<br />

«NPOERIO» CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

BRIATICO VVMM82301A SM DI BRIATICO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1


186 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

CESSANITI VVMM81801V SCUOLA MEDIA FMAZZITELLI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

DINAMI VVMM802019 SCMEDIA STATALE CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

FILADELFIA VVMM008008 SM DI FILADELFIA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

GEROCARNE VVMM804011 VIA MBIANCHI CLARINETTO (AC77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

TROMBA (AL77) 1<br />

LIMBADI VVMM811014 SCUOLA MEDIA CORRADO CHITARRA (AB77) 1<br />

ALVARO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

MAIERATO VVMM81901P SCMEDIA DI MAIERATO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

MILETO VVMM01300Q SCUOLA MEDIA NTACCONE CHITARRA (AB77) 1<br />

GALLUCCI FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PIZZO VVMM017003 SM DI PIZZO CHITARRA (AB77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PIZZONI VVMM81401G VIA RIONE SANTA RITA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ROMBIOLO VVMM81301Q SM DI ROMBIOLO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

OBOE (AH77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAN CALOGERO VVMM810018 SM SAN CALOGERO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAN COSTANTINO VVMM81201X SAN COSTANTINO C CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

SAXOFONO (AK77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SANT’ONOFRIO VVMM82001V SCUOLA MEDIA CHITARRA (AB77) 1<br />

STANISLAO D’ALOE FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SERRA SAN BRUNO VVMM025002 SCUOLA MEDIA STATALE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SORIANO CALABRO VVMM81501B SCUOLA MEDIA GMFERRARI CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 187<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

SPADOLA VVMM80601L VIA CIRCONVALLAZIONE CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TROPEA VVMM82201E SCUOLA MEDIA TORALDO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

ZAMBRONE VVMM82204N SCUOLA MEDIA ZAMBRONE CLARINETTO (AC77) 1<br />

CORNO (AD77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

ZUNGRI VVMM816017 SCUOLA MEDIA ANNA FRANK CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 101<br />

Provincia di VICENZA<br />

VICENZA VIMM869016 VIA LANTONINI VICENZA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIMM87001A VICENZA – AGIURIOLO CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

VIMM84001E SCAMOZZI VICENZA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIMM86801A VIA MAINARDI VICENZA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIMM871016 CONTRA’ SCATERINA VICENZA CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

BASSANO DEL GRAPPA VIMM112007 PLE TRENTO BASSANO DEL G CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

COSTABISSARA VIMM81601N UNGARETTI COSTABISSARA CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

CREAZZO VIMM821015 MANZONI CREAZZO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

MALO VIMM80801P ISTCOMP «CISCATO» MALO CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

MONTICELLO CONTE OTTO VIMM850015 ICOM «DBOSCO» CHITARRA (AB77) 1<br />

MONTICELLO CO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

NOVENTA VICENTINA VIMM83301B ISTCOMP «FOGAZZARO» CHITARRA (AB77) 1


188 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Comune Codice <strong>scuola</strong> Denominazione Strumento Cattedre<br />

NOVENTA V FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

PIOVENE-ROCCHETTE VIMM827014 ISTCOMP «FOGAZZARO» CHITARRA (AB77) 1<br />

PIOVENE R FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

ROMANO D’EZZELINO VIMM07400N MONTE GRAPPA ROMANO CHITARRA (AB77) 1<br />

D’EZZELINO CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SAREGO VIMM813016 ICOMP «MUTTONI» CHITARRA (AB77) 1<br />

SAREGO/MELEDO CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

SCHIO VIMM855018 SM «ARNALDO FUSINATO» CLARINETTO (AC77) 1<br />

SCHIO FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

THIENE VIMM11500P SCUOLA MEDIA STATALE CHITARRA (AB77) 1<br />

THIENE FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TORRI DI QUARTESOLO VIMM863017 MAROLA TORRI DI Q CHITARRA (AB77) 1<br />

PERCUSSIONI (AI77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

VALDAGNO VIMM093003 IMGARBIN – VALDAGNO CHITARRA (AB77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

TOTALE 72<br />

Provincia di VITERBO<br />

CAPRANICA VTMM00800N GNICOLINI CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLINO (AM77) 1<br />

SORIANO NEL CIMINO VTMM81501R E MONACI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

VIOLONCELLO (AN77) 1<br />

TARQUINIA VTMM039009 ETTORE SACCONI CHITARRA (AB77) 1<br />

CLARINETTO (AC77) 1<br />

FLAUTO (AG77) 1<br />

PIANOFORTE (AJ77) 1<br />

TOTALE 12


APPENDICE NORMATIVA


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 191<br />

Decreto Ministeriale 3 agosto 1979<br />

(Corsi sperimentali ad orientamento<br />

<strong>musicale</strong>)<br />

NORMATIVA<br />

Articolo 1<br />

A partire dal prossimo anno scolastico<br />

1979/80, sono istituiti, sperimentalmente,<br />

corsi triennali di <strong>scuola</strong> <strong>media</strong><br />

ad indirizzo <strong>musicale</strong> presso le sedi in<br />

elenco allegate. I corsi, comprendenti<br />

da un minimo di tre ad un massimo di<br />

cinque specialità strumentali, sulla base<br />

di quelle previste nel quadro dei corsi<br />

principali dei conservatori di musica e<br />

precisamente: pianoforte, violino, violoncello,<br />

oboe, clarinetto, flauto, corno<br />

e tromba, si svolgeranno nelle prime<br />

classi per estendersi gradualmente, negli<br />

anni scolastici successivi, nelle seconde<br />

e nelle terze. Oltre allo studio degli<br />

strumenti musicali indicati al<br />

comma precedente, è ammesso anche<br />

lo studio della chitarra classica. Per motivi<br />

di ordine strutturale-organizzativo,<br />

si richiede che le varie specialità strumentali,<br />

escluso il pianoforte, siano costituite<br />

da un minimo di cinque alunni<br />

fino ad un massimo di sei. I corsi dovranno<br />

comprendere almeno una specialità<br />

strumentale per ciascuno dei tre<br />

settori fondamentali:<br />

• strumenti a tastiera (pianoforte);<br />

• strumenti a corda (violino o violoncello<br />

o chitarra classica);<br />

• strumenti a fiato (oboe o clarinetto<br />

o flauto o corno o tromba).<br />

rie musicali alla settimana, così suddivise:<br />

tre ore di educazione <strong>musicale</strong><br />

(teoria-solfeggio e dettato <strong>musicale</strong><br />

comprensive delle ore di educazione<br />

<strong>musicale</strong> curriculari); un’ora di <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong>, impartita in due<br />

mezze ore individuali da effettuare, a<br />

distanza di giorni, due volte alla settimana.<br />

Alla lezione di <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong> prenderanno parte due<br />

alunni per volta, che saranno impegnati<br />

per mezza ora in lezione individuale,<br />

per un’altra mezza ora in<br />

ascolto partecipativo. Finito il ciclo<br />

triennale è consentito introdurre<br />

nuove specialità strumentali, laddove<br />

esse non raggiungono il numero di<br />

cinque, qualora ne ricorrano le necessarie<br />

condizioni organizzative, preventivamente<br />

accertate dal ministero.<br />

Al termine del ciclo triennale, onde<br />

favorire una maggiore pluralità di<br />

scelta, intesa anche come arricchimento<br />

delle varietà strumentali e<br />

quindi della stessa produttività dei<br />

corsi, è consentito, sempreché ne ricorrono<br />

le necessarie condizioni organizzative,<br />

preventivamente accertate<br />

dal ministero, un avvicendamento<br />

delle specialità strumentali nello studio<br />

dei settori degli strumenti a corda<br />

e degli strumenti a fiato.<br />

La sperimentazione <strong>musicale</strong> prevede<br />

quattro ore di insegnamento di mate-


NORMATIVA<br />

192 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Articolo 2<br />

<strong>L’insegnamento</strong> delle materie musicali,<br />

nei predetti corsi, è conferito ad<br />

insegnanti di ruolo, incaricati o aspiranti<br />

all’incarico inclusi nelle graduatorie<br />

provinciali per l’insegnamento<br />

dell’educazione <strong>musicale</strong>, oppure a<br />

nuovi aspiranti a supplenze di educazione<br />

<strong>musicale</strong>, che siano in possesso<br />

di particolari requisiti artistico-didattico-professionali,<br />

nonché del diploma<br />

specifico per l’insegnamento di uno<br />

degli strumenti musicali indicati al<br />

precedente art. 1, valutati dalla commissione<br />

di cui all’art. 7. Per l’insegnamento<br />

della chitarra classica è richiesto,<br />

quale titolo specifico, l’attestato<br />

del corso straordinario di chitarra decennale,<br />

rilasciato da un conservatorio<br />

di musica statale.<br />

Articolo 3<br />

Alla fine di ogni anno scolastico i docenti<br />

delle materie musicali esprimeranno<br />

un giudizio complessivo, articolato<br />

sul profilo attitudinale dell’alunno.<br />

Da tale giudizio potrà emergere<br />

l’opportunità o meno del proseguimento<br />

del corso ad indirizzo <strong>musicale</strong>.<br />

Alla fine del triennio i docenti<br />

stessi esprimeranno un giudizio finale<br />

analitico-orientativo, dal quale si<br />

possa desumere la opportunità o<br />

meno della continuazione degli studi<br />

musicali. In materia di esami valgono<br />

le stesse norme stabilite con D.M. 9<br />

febbraio 1979. Si precisa al riguardo<br />

che, né la promozione, né il giudizio<br />

finale analitico-orientativo di cui al<br />

comma precedente, per gli alunni dei<br />

corsi in argomento, costituiscono titolo<br />

di ammissione ai conservatori di<br />

musica, ferme restando in materia le<br />

disposizioni vigenti, di cui all’art. 203<br />

del D.L.L. 5 maggio 1918, n. 1852.<br />

Le classi di <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> ad indirizzo<br />

<strong>musicale</strong> debbono essere formate con<br />

gli stessi criteri previsti per le classi<br />

normali. Nelle seconde, qualora il numero<br />

degli alunni risulti inferiore al<br />

limite prescritto dalla legge, il funzionamento<br />

della classe dovrà essere preventivamente<br />

autorizzato dal ministero<br />

della P.I. È consentita la ammissione<br />

di alunni anche alla seconda<br />

e alla terza classe, previo un esame di<br />

idoneità a frequentare la classe richiesta,<br />

sempreché non si determinino<br />

difficoltà per la stabilità dell’organico<br />

della <strong>scuola</strong>.<br />

Articolo 4<br />

All’organizzazione, al funzionamento<br />

e alla verifica dei corsi sperimentali<br />

ad indirizzo <strong>musicale</strong> sono preposti i<br />

seguenti organi:<br />

• il comitato tecnico centrale;<br />

• il comitato tecnico scientifico provinciale<br />

• la commissione di coordinamento<br />

scolastico.<br />

Il comitato tecnico centrale ha sede<br />

presso il ministero della P.I. (direzione<br />

generale istruzione secondaria di I<br />

grado) ed è presieduto dal direttore<br />

generale, o da un suo delegato. Esso è<br />

così composto:<br />

• il primo dirigente del ministero<br />

della P.I. (direzione generale istruzione<br />

secondaria di I grado div. II);<br />

• il funzionario dell’ufficio sperimentazione<br />

(dir. gen. istr. sec. I grado<br />

div. II);<br />

• il coordinatore tecnico del mini-


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 193<br />

stero della P.I. (dir. gen. istr. sec. I<br />

grado div. II);<br />

• un ispettore centrale per l’istruzione<br />

artistica;<br />

• un pedagogista esperto in didattica<br />

della musica.<br />

Al comitato tecnico centrale sono<br />

conferite le seguenti attribuzioni:<br />

• interventi consultivi e di coordinamento<br />

per l’individuazione degli<br />

strumenti e delle condizioni organizzative<br />

necessarie per l’attuazione<br />

dell’attività sperimentale <strong>musicale</strong>;<br />

• formulazione dei relativi pareri e<br />

proposte al fine di dare contenuto ai<br />

progetti di sperimentazione stessa;<br />

• assistenza tecnico-didattica alle istituzioni<br />

scolastiche interessate circa<br />

la strutturazione dei corsi, i criteri di<br />

reclutamento del personale docente,<br />

l’adeguamento dei programmi d’insegnamento,<br />

le modalità sul giudizio<br />

analitico-orientativo finale degli<br />

alunni (art. 3);<br />

• verifica e documentazione, sul piano<br />

organizzativo, sul piano metodologico-didattico,<br />

sui risultati conseguiti<br />

in ordine alle finalità orientative<br />

e formative dei corsi, con particolare<br />

riferimento all’aspetto propedeutico<br />

circa la possibilità di prosecuzione<br />

degli studi musicali con<br />

prospettive di professionalità offerte<br />

dai corsi alla fine del triennio. Esso<br />

si riunisce almeno una volta all’anno.<br />

Il comitato tecnico-scientifico<br />

provinciale ha sede presso il<br />

provveditorato agli studi della provincia<br />

di competenza ed è presieduto<br />

dal provveditore agli studi.<br />

Esso è così composto:<br />

• il direttore del conservatorio di musica<br />

di competenza;<br />

• quattro professori <strong>dello</strong> stesso conservatorio<br />

di musica, uno per ciascuna<br />

delle seguenti specialità:<br />

strumenti a tastiera (pianoforte);<br />

strumenti ad arco (violino o violoncello,<br />

anche per la chitarra classica);<br />

strumenti a fiato del raggruppamento:<br />

oboe, clarinetto, flauto;<br />

strumenti a fiato del raggruppamento:<br />

corno, tromba;<br />

• un ispettore centrale del ministero<br />

della P.I.;<br />

• due rappresentanti dei capi d’istituto<br />

delle scuole medie ove si attua<br />

la sperimentazione, scelti dal provveditore<br />

agli studi.<br />

Al comitato tecnico-scientifico provinciale<br />

sono conferite le seguenti<br />

attribuzioni:<br />

• stabilire i programmi ed indicare le<br />

metodologie;<br />

• indicare i criteri di valutazione<br />

per le prove orientative fisico attitudinali<br />

degli alunni, le modalità<br />

operative delle prove stesse in relazione<br />

all’assegnazione del tipo<br />

di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>, contemperando,<br />

in questa operazione, le<br />

preferenze manifestate dagli<br />

alunni con le reali attitudini degli<br />

stessi e con la disponibilità di docenti<br />

qualificati per l’insegnamento<br />

degli strumenti da inserire<br />

nel piano del corso;<br />

• coordinare e verificare l’attività sperimentale;<br />

NORMATIVA


NORMATIVA<br />

194 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

• promuovere e programmare corsi<br />

di aggiornamento per gli insegnanti<br />

impegnati <strong>nella</strong> sperimentazione,<br />

anche a livello interprovinciale;<br />

• promuovere e programmare attività<br />

musicali collaterali scolastiche<br />

(saggi degli alunni all’interno della<br />

<strong>scuola</strong>) ed extra scolastiche (concerti,<br />

seminari e incontri di studi)<br />

all’interno e all’esterno della <strong>scuola</strong>,<br />

in cooperazione con gli allievi del<br />

conservatorio di musica di competenza<br />

e con organismi musicali che<br />

operano <strong>nella</strong> regione, con l’intervento<br />

della regione stessa o di altri<br />

enti pubblici preposti alla diffusione<br />

della cultura <strong>musicale</strong>.<br />

Esso si riunisce almeno due volte all’anno,<br />

all’inizio e alla fine dell’anno<br />

scolastico e quando se ne ravvisi la<br />

necessità. La commissione di coordinamento<br />

scolastico ha sede <strong>nella</strong><br />

<strong>scuola</strong> ove si attua la sperimentazione<br />

<strong>musicale</strong> ed è presieduta dal preside;<br />

essa è così composta:<br />

• due professori, possibilmente di<br />

educazione <strong>musicale</strong>, in servizio<br />

<strong>nella</strong> <strong>scuola</strong>, estranei alla sperimentazione;<br />

• due rappresentanti dei genitori degli<br />

alunni frequentanti il corso.<br />

Compito particolare della commissione<br />

di coordinamento scolastico è<br />

quello di seguire costantemente l’andamento<br />

organizzativo e didattico<br />

della sperimentazione, formulando<br />

periodicamente al comitato tecnicoscientifico<br />

provinciale ogni eventuale<br />

proposta intesa a migliorare l’attività<br />

sperimentale. Il comitato tecnicoscientifico<br />

provinciale, raccolti gli elementi<br />

forniti dalla commissione di<br />

coordinamento scolastico e avute presenti<br />

le esperienze proprie, relaziona al<br />

comitato tecnico centrale, entro il 30<br />

maggio, sui risultati generali conseguiti<br />

dall’attività sperimentale. Il ministero<br />

della P.I., al fine di rendere<br />

operanti i rapporti tra gli organismi<br />

periferici e il comitato tecnico centrale,<br />

si avvale della costante opera di<br />

consulenza, coordinamento e verifica<br />

del proprio coordinatore tecnico,<br />

presso la direzione generale istruzione<br />

secondaria di I grado – Div. II.<br />

Articolo 5<br />

Le richieste dei corsi sperimentali di<br />

<strong>scuola</strong> <strong>media</strong> ad indirizzo <strong>musicale</strong>, sia<br />

di prosecuzione delle attività in atto, sia<br />

di rinnovo del ciclo, sia proposte di<br />

nuove iniziative, corredate della prescritta<br />

documentazione (deliberazione<br />

del collegio dei docenti e del consiglio<br />

d’istituto), vanno fatte pervenire, in<br />

duplice copia, entro il 30 gennaio, al<br />

ministero della P.I. – direzione generale<br />

istruzione secondaria di I grado div.<br />

II. L’inoltro avverrà per il tramite dei<br />

provveditorati agli studi, che le trasmetteranno<br />

con il proprio motivato<br />

parere. I corsi di cui trattasi sono istituiti<br />

presso scuole medie di stato che<br />

offrono, sul piano didattico-organizzativo,<br />

i requisiti necessari per l’attuazione<br />

del particolare tipo di esperimento<br />

ed in particolare: disponibilità<br />

di locali idonei e di orario pieno anche<br />

nelle ore pomeridiane accertati dal ministero;<br />

disponibilità, nell’ambito della<br />

provincia, di personale docente parti-


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 195<br />

colarmente qualificato per gli insegnamenti<br />

specialistici adottati nel corso,<br />

accertata dalla commissione di cui all’art.<br />

7; sufficiente numero di aspiranti<br />

forniti dei requisiti necessari per frequentare<br />

con profitto le materie musicali,<br />

accertati dalla commissione di cui<br />

all’art. 6. In caso di richiesta di corso<br />

sperimentale <strong>musicale</strong> da parte di più<br />

scuole medie <strong>dello</strong> stesso distretto scolastico,<br />

la scelta della <strong>scuola</strong> sarà operata<br />

sulla base di criteri dai quali si possa desumere<br />

la migliore idoneità della <strong>scuola</strong><br />

stessa al particolare tipo di esperimento,<br />

in speciale modo sotto l’aspetto<br />

edilizio e sotto quello organizzativo.<br />

Sono da evitarsi scuole ove si effettuano<br />

doppi turni ed altri tipi di sperimentazione,<br />

o attività di dopo <strong>scuola</strong><br />

che siano incompatibili con la sperimentazione<br />

<strong>musicale</strong> o ne intralcino il<br />

buon funzionamento.<br />

Articolo 6<br />

A ciascun corso potranno essere<br />

iscritti, previa prova orientativa fisico-attitudinale<br />

(accertamento del<br />

senso ritmico, dell’intonazione della<br />

voce e delle caratteristiche fisiche in<br />

relazione allo <strong>strumento</strong> prescelto)<br />

che sarà svolta da docenti all’uopo<br />

designati dal direttore del conservatorio<br />

di musica di competenza, in numero<br />

di quattro, uno per ciascuna<br />

delle seguenti specialità: strumenti a<br />

tastiera (pianoforte), strumenti ad<br />

arco (violino o violoncello, anche la<br />

chitarra classica), strumenti a fiato<br />

del raggruppamento oboe, clarinetto e<br />

flauto, strumenti a fiato del raggruppamento<br />

corno e tromba, alunni già<br />

iscritti alla prima classe delle scuole<br />

medie <strong>dello</strong> stesso distretto, con particolari<br />

criteri, in ordine alla originaria<br />

formazione delle classi, ossia, che<br />

tale iscrizione non comporti un aumento<br />

dell’organico delle classi <strong>nella</strong><br />

<strong>scuola</strong> sede dell’istituendo corso sperimentale<br />

e che non comporti, altresì,<br />

riduzione dell’organico delle classi di<br />

altre scuole del distretto medesimo.<br />

Per ovvi motivi pedagogico-didattici,<br />

la classe ad indirizzo <strong>musicale</strong> deve<br />

avere carattere unitario e sarà costituita<br />

da alunni tutti appartenenti alla<br />

stessa sezione. Può essere consentito,<br />

tuttavia, eccezionalmente, per motivi<br />

riguardanti lo studio della lingua straniera,<br />

previa autorizzazione del ministero,<br />

la formazione della classe stessa<br />

con alunni provenienti da due sezioni<br />

diverse, i quali si riuniranno soltanto<br />

per le lezioni delle materie musicali.<br />

Per quanto concerne la iscrizione degli<br />

alunni <strong>nella</strong> classe prima sperimentale<br />

<strong>musicale</strong> si applicano, per<br />

analogia, le stesse norme previste annualmente<br />

per la iscrizione degli<br />

alunni alle scuole medie annesse nei<br />

conservatori di musica.<br />

Articolo 7<br />

La valutazione dei requisiti artisticodidattico-professionali<br />

dei docenti<br />

aspiranti all’insegnamento delle materie<br />

musicali nei corsi di cui trattasi,<br />

viene effettuata dalla commissione di<br />

valutazione del provveditorato agli<br />

studi di competenza, così composta:<br />

• provveditore agli studi o un suo<br />

delegato che la presiede;<br />

• un funzionario preposto al settore<br />

delle nomine;<br />

NORMATIVA


NORMATIVA<br />

196 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

• un impiegato della carriera di concetto<br />

o esecutiva anche con funzioni<br />

di segretario;<br />

• quattro esperti designati dal direttore<br />

del conservatorio di musica di<br />

competenza:<br />

– uno per gli strumenti a tastiera<br />

(pianoforte);<br />

– uno per gli strumenti ad arco<br />

(violino o violoncello) anche per<br />

la chitarra classica;<br />

– uno per gli strumenti a fiato<br />

(oboe o clarinetto o flauto);<br />

– uno per gli strumenti a fiato<br />

(corno o tromba).<br />

Per la provincia di Roma la cui sperimentazione<br />

<strong>musicale</strong> raggiunge dimensioni<br />

notevoli, il predetto comitato si<br />

avvale, ove necessario, della consulenza<br />

diretta del coordinatore tecnico del ministero<br />

della P.I. (dir. gen. istr. sec. di I<br />

grado). Per la provincia di Milano, la<br />

cui sperimentazione <strong>musicale</strong> raggiunge<br />

parimenti, dimensioni notevoli,<br />

lo stesso comitato si avvale, ove<br />

necessario, della consulenza tecnica del<br />

direttore del conservatorio di musica di<br />

quella città. Il giudizio della predetta<br />

commissione sarà finalizzato al particolare<br />

tipo di sperimentazione. Gli insegnanti<br />

prescelti saranno iscritti in apposito<br />

elenco, in ordine prioritario, distinto<br />

per materia. Come titoli artistici<br />

si considerano:<br />

• attività concertistica solistica e in<br />

complessi da camera (dal duo in<br />

poi), valutata secondo l’importanza<br />

ed i programmi;<br />

• concorsi concertistici rilevanti nazionali<br />

ed internazionali e con-<br />

corsi per posti nelle orchestre degli<br />

enti lirico-sinfonici e della RAI,<br />

valutati in base alla loro importanza<br />

e risultato.<br />

Come titoli didattici si considerano:<br />

• insegnamento specifico in conservatorio<br />

di musica di stato ed in<br />

classi pareggiate di istituti musicali<br />

pareggiati;<br />

• insegnamento specifico nei corsi<br />

di <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> ad indirizzo <strong>musicale</strong>,<br />

nonché nei corsi di orientamento<br />

<strong>musicale</strong> di tipo strumentale<br />

della <strong>scuola</strong> popolare e di <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong> facoltativo negli<br />

istituti magistrali;<br />

• insegnamento specifico in altre<br />

scuole musicali specialistiche qualificate<br />

non statali, dipendenti da<br />

enti pubblici.<br />

Come titoli professionali si considerano:<br />

• attività culturali dalle quali si possano<br />

complessivamente desumere<br />

elementi atti a meglio individuare<br />

la preparazione artistica, didattica e<br />

culturale necessaria per l’espletamento<br />

dell’insegnamento nei corsi<br />

triennali di <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> ad indirizzo<br />

<strong>musicale</strong>.<br />

Saranno considerati pertanto:<br />

• attività professionale in orchestre<br />

lirico-sinfoniche;<br />

• insegnamento non specialistico di<br />

materie musicali in altre scuole statali<br />

di ogni ordine e grado, in


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 197<br />

scuole comunali, nonché in scuole<br />

private;<br />

• pubblicazioni, studi e ricerche di<br />

carattere <strong>musicale</strong> tecnico-culturale,<br />

nonché altri diplomi musicali<br />

e titoli di studio e attività extramusicali.<br />

I criteri di valutazione per ciascuna<br />

delle tre categorie di titoli e di valutazione<br />

complessiva, nonché la definizione<br />

del punteggio minimo richiesto<br />

per essere inclusi nell’elenco<br />

prioritario, sono stabiliti, annualmente,<br />

dalla commissione di valutazione<br />

stessa, in sede di riunione preliminare.<br />

I risultati saranno resi noti<br />

nei termini indicati dall’art. 11<br />

par. 5. Non è ammesso ricorso avverso<br />

l’ordine prioritario dell’elenco<br />

stesso non costituendo, la fattispecie,<br />

materia di contenzioso. Il personale<br />

docente delle materie musicali nei<br />

corsi triennali sperimentali di <strong>scuola</strong><br />

<strong>media</strong> ad indirizzo <strong>musicale</strong> nominato<br />

con i seguenti particolari criteri:<br />

il provveditore dispone nomina<br />

di utilizzazione, per il corrispettivo<br />

delle ore necessarie, se trattasi di personale<br />

di ruolo; disporrà nomina di<br />

incarico annuale se trattasi di personale<br />

aspirante incluso nelle graduatorie<br />

provinciali per l’insegnamento<br />

dell’educazione <strong>musicale</strong>; disporrà<br />

nomina di supplenza annuale se trattasi<br />

di personale aspirante non incluso<br />

nelle graduatorie provinciali<br />

per l’insegnamento dell’educazione<br />

<strong>musicale</strong>. Ai fini della continuità didattica,<br />

i docenti delle materie musicali<br />

in servizio nel precedente anno<br />

scolastico, nelle prime e nelle se-<br />

conde classi, qualora nulla osti da<br />

parte dei presidi delle scuole interessate,<br />

sono confermati rispettivamente<br />

nelle seconde e nelle terze.<br />

La conferma opera soltanto nell’ambito<br />

della sede ove il docente presta<br />

servizio. Al termine del triennio cessa<br />

la validità dell’elenco prioritario e si<br />

procederà ad una nuova valutazione<br />

dei docenti che avranno richiesto il<br />

rinnovo dell’incarico nei corsi sperimentali<br />

di <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> ad indirizzo<br />

<strong>musicale</strong>. Con tale adempimento è<br />

consentita la richiesta di una nuova<br />

sede che potrà essere concessa sulla<br />

base della nuova valutazione comparativa,<br />

per titoli, effettuata con le stesse<br />

modalità di cui all’art. 7. Per l’insegnamento<br />

degli strumenti ad arco, della<br />

chitarra classica e degli strumenti a<br />

fiato, data la limitata entità numerica<br />

degli alunni e quindi delle ore di insegnamento<br />

disponibili in ciascun<br />

corso, possono essere effettuate nomine<br />

con orario inferiore a quello di<br />

cattedra. Ove possibile, il completamento<br />

orario potrà avvenire con l’utilizzazione<br />

degli interessati anche per<br />

l’insegnamento dell’educazione <strong>musicale</strong><br />

(teoria-solfeggio e dettato <strong>musicale</strong>)<br />

nell’ambito <strong>dello</strong> stesso corso<br />

sperimentale, oppure per completamento<br />

orario in classi normali, ovvero<br />

<strong>nella</strong> sede di titolarità. Per l’insegnamento<br />

della predetta materia, non<br />

essendo richiesti particolari requisiti<br />

artistico-didattico professionali, potrà<br />

essere utilizzato personale docente<br />

di educazione <strong>musicale</strong> della <strong>scuola</strong>,<br />

sia per completamento orario, sia in<br />

luogo delle ore a disposizione, sia<br />

come ore soprannumerarie ai sensi<br />

NORMATIVA


NORMATIVA<br />

198 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

dell’art. 88 del D.P.R. 31 maggio<br />

1974, n. 417. Data la peculiarità della<br />

materia, gli insegnanti di <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong>, all’atto dell’accettazione<br />

della nomina, o della riconferma, debbono<br />

dichiarare di essere pienamente<br />

disponibili ad accettare l’orario di lezione<br />

anche se in più scuole (massimo<br />

due) secondo le esigenze richieste dall’organizzazione<br />

dei corsi e di non<br />

avere alcun impedimento ad assumere<br />

servizio e mantenerlo per tutta la durata<br />

dell’anno scolastico, salvo che per<br />

sopraggiunti motivi di salute o di famiglia<br />

(congedi straordinari ai sensi<br />

dell’art. 62 del D.P.R. 31 maggio<br />

1974, n. 417). Nei casi di difficile reclutamento<br />

di personale docente, specialmente<br />

per l’insegnamento di quegli<br />

strumenti musicali ove si verificano<br />

carenze di professionalità, i provveditori,<br />

ai sensi del già citato art. 88<br />

del D.P.R. 31 maggio 1974, n. 417,<br />

possono provvedere con l’assegnazione<br />

di ore eccedenti l’orario di cattedra<br />

a personale che, fornito dei requisiti<br />

richiesti, accertati dalla commissione<br />

di valutazione, si dichiari disponibile<br />

ad accettarlo. Analogamente,<br />

qualora non sia possibile provvedere<br />

altrimenti, può essere nominato,<br />

con le stesse modalità di cui sopra,<br />

anche personale appartenente ad<br />

altra amministrazione (<strong>dello</strong> stato e<br />

di ente pubblico) che ne abbia fatto<br />

esplicita richiesta a conservatori e istituti<br />

musicali parificati. Per le supplenze,<br />

in caso di temporanea assenza<br />

del titolare, sarà a disposizione delle<br />

scuole interessate, presso il provveditorato<br />

agli studi di competenza, un<br />

elenco prioritario suppletivo distinto<br />

per materie, in cui saranno iscritti allievi<br />

dei corsi superiori di conservatorio,<br />

sulla base delle specialità strumentali<br />

presenti nei corsi sperimentali musicali<br />

della provincia. Tale elenco sarà<br />

formulato dalla commissione di valutazione<br />

di cui all’art. 7, sulla risultanza<br />

di nominativi segnalati dal conservatorio<br />

di musica di competenza o<br />

da altri istituti musicali, statali o pareggiati,<br />

di province limitrofe.<br />

Articolo 8<br />

I docenti delle materie musicali hanno<br />

il trattamento giuridico ed economico<br />

dei docenti di ruolo od incaricati di<br />

educazione <strong>musicale</strong> della <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>,<br />

sono tenuti, quindi, ai sensi dell’art.<br />

88 del D.P.R. 31 maggio 1974,<br />

n. 417 a svolgere 18 ore settimanali di<br />

servizio e 20 ore mensili per attività<br />

connesse con il funzionamento della<br />

<strong>scuola</strong>. In caso di riduzione del numero<br />

dei frequentanti il corso, durante<br />

l’anno scolastico, il docente delle<br />

materie musicali dovrà coprire le ore<br />

venute meno con lezioni di sostegno<br />

per quegli alunni che ne avessero necessità,<br />

o con attività di esercitazioni<br />

collettive, ove possibile.<br />

Articolo 9<br />

Il personale dipendente dal ministero<br />

della P.I. impegnato nel comitato tecnico<br />

centrale, nel comitato tecnicoscientifico<br />

provinciale, <strong>nella</strong> commissione<br />

di coordinamento scolastico, per<br />

le ore di lavoro straordinario prestato<br />

oltre gli obblighi di ufficio in sede o in<br />

casi di trasferimento fuori sede, ha diritto<br />

al trattamento previsto dal<br />

D.P.R. 22 luglio 1977, n. 422, dal


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 199<br />

D.P.R. 14 settembre 1978, n. 567 o<br />

dalla legge 26 luglio 1978, n. 417 e<br />

successive modificazioni, a seconda<br />

dei casi o della categoria di appartenenza.<br />

Gli incarichi di missione fuori<br />

sede sono disposti o dal ministero<br />

della P.I. o dal provveditore agli studi,<br />

ciascuno per le proprie competenze.<br />

Articolo 10<br />

Alle spese per il funzionamento dei<br />

corsi sperimentali di <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> ad<br />

indirizzo <strong>musicale</strong> e per i corsi di aggiornamento<br />

degli insegnanti delle<br />

materie musicali dei corsi stessi, si<br />

farà fronte <strong>media</strong>nte stanziamenti sui<br />

competenti capitoli di bilancio del<br />

ministero della P.I. Rientrano tra gli<br />

acquisti sovvenzionati dal ministero<br />

gli strumenti musicali, le attrezzature<br />

e il materiale didattico strettamente<br />

necessario al funzionamento<br />

dei corsi. Per quanto riguarda la tipologia<br />

o la qualità degli strumenti musicali<br />

le scuole interessate si avvarranno<br />

della collaborazione tecnica<br />

del conservatorio di musica di competenza,<br />

per il tramite del provveditorato<br />

agli studi. Per gli acquisti si<br />

procederà secondo le norme stabilite<br />

dal decreto interministeriale 28 maggio<br />

1975 – art. 34. Circa l’assistenza<br />

scolastica, per quanto di propria<br />

competenza, concorrono le regioni,<br />

ai sensi della legge 22 luglio 1975, n.<br />

382, in applicazione del D.P.R. 24<br />

luglio 1977, n. 616 – art. 42 (assistenza<br />

scolastica).<br />

Articolo 11<br />

Per l’attuazione dei corsi sperimentali<br />

di <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> ad indirizzo musi-<br />

cale, dovranno essere osservati, infine,<br />

i seguenti adempimenti di carattere<br />

organizzativo:<br />

1) entro il 30 marzo – definizione<br />

delle scuole idonee ad accogliere<br />

la sperimentazione <strong>musicale</strong>, che<br />

ne abbiano fatto regolare richiesta<br />

a norma dell’art. 5, previa verifica<br />

organizzativo-didattica da parte<br />

del ministero della P.I.;<br />

2) entro il 15 aprile – diramazione<br />

circolare da parte dei provveditorati<br />

agli studi interessati ai circoli<br />

didattici e alle scuole medie dei<br />

distretti scolastici cui appartengono<br />

le scuole medie sedi degli<br />

istituendi corsi, ai fini delle domande<br />

di ammissione degli<br />

alunni alla frequenza dei corsi<br />

stessi (domanda di prescrizione<br />

suppletiva con riserva termine di<br />

scadenza 30 aprile);<br />

3) entro il 15 aprile – diramazione<br />

circolare da parte dei provveditorati<br />

agli studi interessati, alle<br />

scuole medie della provincia ed<br />

al conservatorio di musica di<br />

competenza, per la presentazione<br />

delle domande, dei docenti aspiranti<br />

ad incarico nei corsi (termine<br />

di scadenza 30 aprile);<br />

4) entro il 30 maggio – svolgimento<br />

delle prove orientative fisico-attitudinali<br />

degli alunni aspiranti alla<br />

frequenza dei corsi (art. 6);<br />

5) entro il 30 maggio – valutazione<br />

domande dei docenti aspiranti<br />

all’insegnamento nei corsi e pubblicazione<br />

dei relativi elenchi<br />

prioritari distinti per materie<br />

(art. 7);<br />

NORMATIVA


NORMATIVA<br />

200 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

6) entro il 15 giugno – formazione<br />

delle nuove prime classi sperimentali<br />

ad indirizzo <strong>musicale</strong> con definizione<br />

delle specialità strumentali<br />

inserite nel piano dei corsi;<br />

7) entro il 30 giugno – decretazione<br />

delle nuove istituzioni;<br />

8) entro il 30 luglio nomine dei docenti<br />

delle materie musicali istituite<br />

nei corsi. Tali nomine sono<br />

effettuate con precedenza, rispetto<br />

a quello delle normali operazioni<br />

di nomine, date le modificazioni<br />

che esse comportano<br />

nell’ambito dell’organizzazione<br />

generale della <strong>scuola</strong>;<br />

9) mese di settembre – inizio dei<br />

corsi sperimentali musicali in<br />

coincidenza con il normale inizio<br />

dell’anno scolastico;<br />

10) mese di ottobre – assegnazione<br />

dei fondi alle scuole, da parte del<br />

ministero della P.I.;<br />

11) mese di novembre – prima verifica<br />

sull’andamento delle nuove<br />

istituzioni da parte dei componenti<br />

comitati tecnico-scientifici.<br />

Al fine di rendere possibili ed efficaci<br />

tutte le operazioni di cui ai pa-<br />

ragrafi precedenti e a garanzia di un<br />

buon andamento generale dei corsi<br />

di cui trattasi, i provveditorati agli<br />

studi sono tenuti a disporre un ufficio<br />

specifico, con personale esperto<br />

in materia, cui possono rivolgersi,<br />

per ogni loro adempimento o per<br />

ogni loro evenienza, tutti gli organismi<br />

interessati.<br />

Articolo 12<br />

Norme transitorie<br />

A partire dal prossimo anno scolastico<br />

1979/80, le norme contenute<br />

nel presente decreto unificato, sono<br />

estese anche alle scuole sedi. I corsi<br />

sperimentali di <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> ad indirizzo<br />

<strong>musicale</strong> già funzionanti e istituiti<br />

con i decreti citati in premessa<br />

che da tale data perderanno ogni loro<br />

efficacia. I provveditorati agli studi<br />

interessati cureranno la diffusione del<br />

presente decreto unificato affinché,<br />

entro un mese dalla pubblicazione<br />

delle stesse all’albo, gli uffici, le<br />

scuole, i docenti interessati, possano<br />

svolgere, ciascuno per quanto di propria<br />

pertinenza gli adempimenti di<br />

cui ai paragrafi 4) – 5) – 6) – 8) del<br />

precedente art. 11.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 201<br />

D.M. 13 febbraio 1996<br />

NUOVA DISCIPLINA<br />

DELLA SPERIMENTAZIONE<br />

NELLE SCUOLE MEDIE<br />

AD INDIRIZZO MUSICALE<br />

NORMATIVA<br />

Articolo 1<br />

(Collocazione e finalità dei corsi)<br />

I corsi sperimentali ad indirizzo <strong>musicale</strong><br />

di cui al presente decreto costituiscono<br />

parte integrante del progetto<br />

metodologico-didattico della <strong>scuola</strong><br />

<strong>media</strong> e si realizzano nell’ambito della<br />

programmazione educativo-didattica<br />

dei Consigli di classe e del Collegio<br />

dei docenti, in sintonia con la premessa<br />

ai programmi della <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>. Gli<br />

stessi, pur non essendo indirizzati a prevalenti<br />

prospettive specialistiche, non<br />

escludono, per la loro specificità, una<br />

valenza funzionale e propedeutica alla<br />

prosecuzione degli studi musicali.<br />

Detti corsi sono finalizzati a:<br />

• concorrere a promuovere la formazione<br />

globale dell’individuo offrendo<br />

al preadolescente, attraverso una<br />

più compiuta applicazione ed esperienza<br />

<strong>musicale</strong>, della quale è parte<br />

integrante lo studio specifico di<br />

uno <strong>strumento</strong>, occasioni di maturazione<br />

logica, espressiva e comunicativa,<br />

di consapevolezza della propria<br />

identità e, quindi, di capacità<br />

di operare scelte nell’im<strong>media</strong>to e<br />

per il futuro;<br />

• consentire al preadolescente, in<br />

coerenza con i suoi bisogni formativi,<br />

una consapevole appropria-<br />

zione del linguaggio <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong><br />

sua globalità, inteso come mezzo<br />

di espressione e di comunicazione,<br />

di comprensione partecipativa dei<br />

patrimoni delle diverse civiltà, di sviluppo<br />

del gusto estetico e del giudizio<br />

critico;<br />

• fornire, per la loro elevata valenza<br />

espressiva e comunicativa, ulteriori<br />

occasioni di integrazione e di crescita<br />

anche ad alunni portatori di situazioni<br />

di svantaggio.<br />

Articolo 2<br />

(Organizzazione del corso sperimentale)<br />

Il corso triennale sperimentale di insegnamento<br />

di strumenti nelle scuole<br />

medie ad indirizzo <strong>musicale</strong> ha inizio<br />

<strong>nella</strong> prima classe e si estende gradualmente,<br />

negli anni scolastici successivi,<br />

alla seconda e alla terza.<br />

Il corso si articola sull’insegnamento<br />

di non meno di tre strumenti, scelti<br />

fra almeno tre dei seguenti gruppi: a)<br />

strumenti a tastiera; b) strumenti a<br />

corda; c) strumenti a fiato; d) strumenti<br />

a percussione.<br />

All’interno delle classi del corso sperimentale<br />

deve costituirsi un gruppo di almeno<br />

cinque o sei alunni per ciascuno<br />

<strong>strumento</strong> prescelto. In ragione del<br />

numero complessivo degli alunni di cia-


NORMATIVA<br />

202 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

scuna classe potranno formarsi anche<br />

gruppi di consistenza inferiore, ma, in<br />

ogni caso, con non meno di tre alunni.<br />

Nel corso sperimentale sono assegnate<br />

alle discipline musicali quattro ore<br />

settimanali così suddivise: tre ore di<br />

educazione <strong>musicale</strong>, di cui una di solfeggio;<br />

un’ora individuale di <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong>. L’effettuazione delle<br />

ore individuali di <strong>strumento</strong>, le modalità<br />

di partecipazione degli alunni<br />

alla lezione e di ascolto partecipativo<br />

vanno definite nell’ambito della programmazione<br />

didattico-educativa del<br />

Consiglio di classe.<br />

Per i corsi che attuano il tempo prolungato<br />

l’autorizzazione della sperimentazione<br />

di <strong>strumento</strong> comporta, rispetto<br />

all’orario già svolto, l’aggiunta di due<br />

ore, nelle quali non sono consentite<br />

compresenze.<br />

Nell’ambito del monte ore complessivo<br />

dell’insegnamento strumentale il<br />

Collegio dei docenti individua una<br />

quota non superiore al 20% <strong>nella</strong><br />

quale, al fine di favorire momenti e<br />

processi interattivi ed associativi, gli<br />

alunni dei corsi sperimentali, con la<br />

compresenza dei docenti delle varie specialità<br />

musicali, svolgono attività di<br />

«musica d’insieme».<br />

Articolo 3<br />

(Formazione del corso sperimentale)<br />

Le classi del corso di sperimentazione<br />

di <strong>strumento</strong> sono formate con gli stessi<br />

criteri, anche numerici, previsti per<br />

le classi normali.<br />

La costituzione di cattedre conseguente<br />

all’attivazione di corsi sperimentali<br />

deve essere contenuta nei limiti dell’incremento<br />

di organico consentito per<br />

la globalità delle attività di sperimentazione<br />

dell’attuale ordinanza sugli<br />

organici.<br />

La sperimentazione può essere attuata<br />

esclusivamente su un corso unitario<br />

e, pertanto, le classi di cui al<br />

comma 1 non possono essere formate<br />

con alunni provenienti da classi diverse.<br />

L’inserimento <strong>nella</strong> classe sperimentale<br />

di alunni provenienti da sezioni<br />

diverse è ammesso, in via eccezionale,<br />

per motivi connessi allo studio<br />

della lingua straniera.<br />

Il Provveditore agli studi sulla base dell’annuale<br />

decreto interministeriale relativo<br />

alla formazione delle classi, valuta<br />

l’opportunità di autorizzare il<br />

funzionamento delle classi successive<br />

alla prima con un numero di alunni inferiore<br />

al minimo stabilito dal predetto<br />

decreto interministeriale.<br />

Il corso è formato da alunni che, entro<br />

i termini previsti per l’iscrizione,<br />

abbiano manifestato la volontà di frequentare<br />

il corso stesso e che abbiano<br />

superato l’apposita prova orientativo-attitudinale,<br />

funzionale al raggiungimento<br />

delle finalità della sperimentazione,<br />

dinanzi ad una Commissione<br />

presieduta dal Preside o da<br />

chi ne esercita le funzioni, e composta<br />

da un docente di ciascuno <strong>strumento</strong><br />

il cui insegnamento è impartito<br />

<strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> nonché da un docente<br />

di educazione <strong>musicale</strong>, in servizio<br />

<strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> medesima, nominati dal<br />

Preside stesso.<br />

È consentita l’autorizzazione all’attivazione<br />

di corsi sperimentali in più scuole<br />

<strong>dello</strong> stesso distretto solo ove sia assicurato<br />

il rispetto di quanto previsto dal<br />

2° comma del presente articolo.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 203<br />

È consentita l’ammissione di alunni alla<br />

seconda o alla terza classe del corso sperimentale<br />

previo esame integrativo<br />

nelle discipline musicali da sostenere<br />

dinanzi alla Commissione di cui al<br />

comma precedente.<br />

Qualora la <strong>scuola</strong> intenda introdurre<br />

l’insegnamento di altri strumenti, la<br />

Commissione è integrata con docenti<br />

di tali strumenti, designati dal Provveditore<br />

agli studi.<br />

Dal Provveditore agli studi è parimenti<br />

nominata la Commissione nel caso<br />

di corso di nuova istituzione. Essa è<br />

composta dal Preside, o da chi ne esercita<br />

le funzioni, da un docente di educazione<br />

<strong>musicale</strong> della <strong>scuola</strong> e da<br />

docenti di comprovata esperienza per<br />

gli insegnamenti di <strong>strumento</strong> previsti<br />

nel progetto sperimentale.<br />

Gli esami di licenza <strong>media</strong> si svolgono<br />

secondo le modalità previste dalle<br />

normali disposizioni di normativa<br />

secondaria in materia. Ne costituisce<br />

parte integrante la verifica dei risultati<br />

e delle competenze raggiunti attraverso<br />

il percorso sperimentale. La<br />

<strong>scuola</strong> rilascia apposito attestato dal<br />

quale risulti la frequenza del corso.<br />

Articolo 4<br />

(Presentazione e strutturazione del<br />

progetto sperimentale)<br />

La richiesta intesa ad ottenere l’attivazione<br />

del corso sperimentale deve essere<br />

inoltrata dalle istituzioni scolastiche<br />

nei termini e con le modalità previste<br />

dalle disposizioni che disciplinano<br />

in via generale la materia della sperimentazione.<br />

Gli stessi termini e modalità<br />

vanno osservati per le richieste<br />

di rinnovo con modifica inerenti l’in-<br />

troduzione di nuove specialità strumentali<br />

durante il ciclo triennale o al termine<br />

<strong>dello</strong> stesso.<br />

Il progetto di sperimentazione deve essere<br />

strutturato in coerenza con le finalità<br />

delineate nell’art. 1 e secondo le<br />

indicazioni riportate nell’allegato A al<br />

presente decreto.<br />

Articolo 5<br />

(Diffusione sul territorio)<br />

Onde realizzare lo sviluppo <strong>dello</strong> studio<br />

<strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> e l’acquisizione<br />

di diversificati elementi di giudizio,<br />

<strong>nella</strong> prospettiva di un’istituzionalizzazione<br />

di tale sperimentazione, le<br />

scuole ad essa interessate vanno individuate<br />

in modo da conseguire un’equilibrata<br />

diffusione della sperimentazione<br />

stessa nelle singole realtà territoriali,<br />

assicurandone tendenzialmente la<br />

presenza in ciascun distretto.<br />

L’autorizzazione all’attivazione di corsi<br />

sperimentali in più scuole <strong>dello</strong><br />

stesso distretto è consentita solo ove sia<br />

assicurato il rispetto di quanto previsto<br />

dal 2° comma dell’art. 3.<br />

Articolo 6<br />

(Reclutamento dei docenti)<br />

<strong>L’insegnamento</strong> di <strong>strumento</strong> nei<br />

corsi sperimentali è conferito a docenti<br />

di educazione <strong>musicale</strong> a tempo indeterminato<br />

o mantenuti in servizio<br />

ai sensi dell’art. 44 della Legge 20<br />

maggio 1982, n. 270, ovvero ad<br />

aspiranti a supplenze purché i predetti<br />

siano in possesso di particolari requisiti<br />

artistici, professionali e didattici<br />

e del diploma specifico per l’insegnamento<br />

<strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> presente<br />

nel corso.<br />

NORMATIVA


NORMATIVA<br />

204 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Per ciascuno <strong>strumento</strong> è compilato<br />

un apposito elenco prioritario, permanente<br />

ed aggiornabile ogni triennio,<br />

nel quale sono iscritti, a domanda, i<br />

docenti appartenenti alle categorie di<br />

cui al comma precedente graduati secondo<br />

l’ordine del punteggio a ciascuno<br />

attribuito sulla base della tabella di<br />

valutazione dei titoli di cui all’allegato<br />

B del presente decreto.<br />

Per l’inserimento nell’elenco prioritario<br />

gli aspiranti debbono conseguire un<br />

punteggio minimo di idoneità pari a<br />

punti 78 (settantotto) di cui almeno 30<br />

(trenta) legati alla valutazione dei titoli<br />

artistico-professionali alla cui determinazione<br />

concorre anche il servizio<br />

prestato nello specifico insegnamento<br />

di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> nei corsi sperimentali<br />

delle scuole medie ad indirizzo<br />

<strong>musicale</strong>.<br />

Nell’ambito degli elenchi prioritari<br />

per ciascuna specialità strumentale è attribuita<br />

precedenza assoluta <strong>nella</strong> costituzione<br />

del rapporto di lavoro ai docenti<br />

di educazione <strong>musicale</strong> a tempo indeterminato.<br />

Tale precedenza opera nel<br />

solo limite numerico delle eventuali posizioni<br />

di soprannumerarietà esistenti<br />

nell’organico provinciale di educazione<br />

<strong>musicale</strong>, indipendentemente dal fatto<br />

che il docente, iscritto a domanda<br />

nell’elenco prioritario, si trovi meno, individualmente,<br />

in tale posizione.<br />

Al fine di salvaguardare la continuità<br />

didattica i docenti di <strong>strumento</strong> hanno<br />

titolo alla conferma nelle classi consequenziali.<br />

Tale conferma non può<br />

però costituire titolo di precedenza <strong>nella</strong><br />

fase di reclutamento ed opera solo<br />

nei confronti dei soggetti che comunque<br />

maturano il diritto alla costituzio-<br />

ne del rapporto in relazione alla posizione<br />

occupata negli appositi elenchi.<br />

Oltre agli elenchi prioritari sono<br />

compilati anche degli elenchi aggiuntivi<br />

nei quali sono graduati, secondo<br />

l’ordine del punteggio attribuito, coloro<br />

che non abbiano raggiunto il<br />

punteggio minimo di idoneità previsto<br />

al precedente comma 3. Gli elenchi<br />

aggiuntivi saranno utilizzati per la<br />

costituzione dei rapporti di lavoro<br />

qualora i candidati che abbiano conseguito<br />

l’idoneità non siano sufficienti<br />

a coprire i posti disponibili ovvero<br />

nessuno l’abbia conseguita. La precedenza<br />

assoluta riconosciuta ai docenti<br />

di educazione <strong>musicale</strong> a tempo<br />

indeterminato nei limiti di cui al comma<br />

precedente, si applica anche con<br />

riferimento agli elenchi aggiuntivi, nel<br />

caso sia necessario ricorrere alla loro<br />

utilizzazione.<br />

Nel caso di esaurimento dell’elenco<br />

prioritario e dell’annesso elenco aggiuntivo<br />

i Provveditorati agli studi faranno<br />

ricorso alla graduatoria vigente per il<br />

conferimento delle supplenze di educazione<br />

<strong>musicale</strong> stipulando il contratto<br />

di lavoro con l’aspirante ivi iscritto<br />

e meglio graduato che sia in possesso<br />

del diploma per lo specifico <strong>strumento</strong><br />

cui l’insegnamento si riferisce. In<br />

caso di ulteriori necessità i rapporti saranno<br />

costituiti dai Capi di Istituto sulla<br />

base delle graduatorie di istituto.<br />

Il Provveditore agli Studi stipula contratti<br />

di utilizzazione, per il corrispettivo<br />

delle ore necessarie, se trattasi di<br />

docenti a tempo indeterminato e costituisce<br />

rapporti di supplenza temporanea<br />

fino al termine delle attività didattiche<br />

negli altri casi.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 205<br />

Per tutto quanto non previsto dal<br />

presente decreto in materia di presentazione<br />

delle domande e di costituzione<br />

di rapporti di lavoro a tempo determinato,<br />

si applica la normativa di carattere<br />

generale che disciplina le supplenze<br />

del personale docente.<br />

Il personale docente a tempo indeterminato<br />

di Educazione <strong>musicale</strong> e quello<br />

beneficiario dell’art. 44 della legge<br />

20 maggio 1982, n. 270, che intenda<br />

chiedere l’inclusione negli elenchi<br />

prioritari, deve produrre apposita<br />

istanza nei termini e con le modalità<br />

previste <strong>nella</strong> normativa richiamata dal<br />

precedente comma.<br />

La determinazione dei criteri di massima,<br />

la valutazione dei titoli e la<br />

compilazione degli elenchi prioritari ed<br />

aggiuntivi per l’insegnamento di ciascuno<br />

<strong>strumento</strong>, sono effettuate sulla<br />

base della tabella di cui al precedente<br />

comma 2, da apposite Commissioni,<br />

distinte per ciascun elenco, presiedute<br />

dal Provveditore agli studi o da un<br />

suo delegato, e composte da:<br />

• un docente <strong>dello</strong> specifico <strong>strumento</strong><br />

del Conservatorio di musica<br />

della Provincia o, in mancanza,<br />

di Provincia viciniore;<br />

• due presidi di scuole medie nelle<br />

quali si attui la sperimentazione di<br />

indirizzo <strong>musicale</strong>;<br />

• un insegnante di corso sperimentale<br />

con il quale sia stato stipulato contratto<br />

per <strong>strumento</strong> diverso da<br />

quello cui si riferiscono gli elenchi<br />

da compilare;<br />

• un insegnante a tempo indeterminato<br />

di educazione <strong>musicale</strong> che<br />

non abbia prodotto domanda per<br />

l’inclusione negli elenchi e sia in<br />

possesso del diploma relativo allo<br />

<strong>strumento</strong> cui si riferisce la specifica<br />

graduatoria.<br />

In mancanza di docenti in possesso del<br />

diploma specifico, per i membri ai quali<br />

sia richiesto tale requisito, si fa ricorso<br />

a coloro che possiedono diplomi per<br />

strumenti affini. Nelle Province nelle<br />

quali gli elenchi si compilano per la prima<br />

volta le Commissioni sono composte<br />

da Presidi o docenti individuati dal<br />

Provveditore agli Studi sulla base di accertate<br />

esperienze possedute nelle discipline<br />

musicali.<br />

Le funzioni di segretario delle Commissioni<br />

sono svolte da un impiegato di livello<br />

non inferiore al quinto, in servizio<br />

presso il Provveditorato agli studi.<br />

I componenti della Commissione e il<br />

segretario sono nominati dal Provveditore<br />

agli studi.<br />

Articolo 7<br />

(Diritti e doveri dei docenti)<br />

I docenti di <strong>strumento</strong> sono tenuti all’osservanza<br />

degli obblighi di servizio<br />

previsti dalle disposizioni vigenti.<br />

Le ore di insegnamento di educazione<br />

<strong>musicale</strong>, complessivamente determinate<br />

in tre per ciascuna classe in cui si<br />

attua la sperimentazione, sono normalmente<br />

assegnate ad unico docente.<br />

Tuttavia, quando in ragione del numero<br />

degli alunni che compongono i gruppi<br />

nelle classi del corso, il docente di<br />

<strong>strumento</strong> abbia un orario inferiore a<br />

quello di cattedra, le ore di solfeggio<br />

<strong>musicale</strong> possono essere attribuite allo<br />

stesso dopo aver assicurato il completamento<br />

dell’orario di cattedra a tutti<br />

NORMATIVA


NORMATIVA<br />

206 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

i docenti di educazione <strong>musicale</strong> di ruolo<br />

titolari <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> che attua il progetto<br />

sperimentale e, comunque, a<br />

condizione che ciò non comporti aggravi<br />

di spesa. Detto completamento<br />

non riguarda il docente di educazione<br />

<strong>musicale</strong> che sia titolare di cattedra orario<br />

esterna che, di fatto, non abbia subito<br />

contrazioni.<br />

In ogni altro caso i docenti di <strong>strumento</strong><br />

sono tenuti al completamento dell’orario<br />

di cattedra ai sensi delle disposizioni<br />

vigenti in materia.<br />

A norma di quanto disposto dall’art.<br />

1, comma 1, del precedente decreto,<br />

l’insegnamento di <strong>strumento</strong><br />

costituisce parte integrante del complessivo<br />

impianto educativo della<br />

<strong>scuola</strong> <strong>media</strong>. Pertanto i docenti di<br />

<strong>strumento</strong> partecipano a tutte le fasi<br />

di programmazione/valutazione degli<br />

organi collegiali e dell’attività educativa<br />

al fine di collocare la loro disciplina<br />

nell’ambito del progetto educativo<br />

di istituto.<br />

Gli stessi docenti esprimono un articolato<br />

giudizio, sia in sede di valutazione<br />

periodica e finale che in sede di esami<br />

di licenza. Il Collegio dei docenti delibera<br />

l’integrazione dei criteri sulla base<br />

dei quali effettuare tale valutazione.<br />

<strong>L’insegnamento</strong> di <strong>strumento</strong> prestato<br />

nei corsi che attuano la sperimentazione<br />

di indirizzo <strong>musicale</strong> è equiparato<br />

a tutti gli effetti all’insegnamento<br />

dell’educazione <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong><br />

<strong>media</strong>.<br />

Articolo 8<br />

(Comitato tecnico provinciale)<br />

Presso ciascun Provveditorato agli Studi<br />

è costituito un Comitato tecnico<br />

provinciale, presieduto dal Provveditore<br />

agli Studi o da un suo delegato e<br />

composto da:<br />

• un ispettore designato dal Sovrintendente<br />

scolastico regionale d’intesa<br />

con il competente coordinatore della<br />

segreteria tecnica;<br />

• il Direttore del Conservatorio di<br />

musica della provincia o, in mancanza,<br />

di provincia viciniore ovvero un<br />

suo delegato;<br />

• due presidi di scuole medie nelle<br />

quali si attui la sperimentazione <strong>musicale</strong>;<br />

• un docente di educazione <strong>musicale</strong><br />

e un docente di <strong>strumento</strong> in servizio<br />

su corso nel quale si attui la<br />

sperimentazione di cui al presente<br />

decreto.<br />

Il Comitato tecnico provinciale ha il<br />

compito di:<br />

• promuovere e coordinare l’attività di<br />

sperimentazione <strong>musicale</strong> svolta<br />

nelle istituzioni scolastiche della<br />

provincia;<br />

• indicare i criteri generali di valutazione<br />

e gli ambiti operativi delle prove<br />

orientativo-attitudinali degli<br />

alunni;<br />

• promuovere e programmare attività<br />

musicali collaterali, scolastiche ed extrascolastiche,<br />

anche con la collaborazione<br />

del locale Conservatorio di<br />

musica, ove esistente, e di organismi<br />

musicali operanti <strong>nella</strong> Regione e<br />

con il concorso degli Enti locali, di<br />

altri Enti pubblici che abbiano fra<br />

le finalità istituzionali la diffusione<br />

della cultura <strong>musicale</strong> nonché altri


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 207<br />

Articolo 11<br />

(Norme transitorie e finali)<br />

I progetti di sperimentazione di strumenti<br />

musicali, elaborati ed approvaqualificati<br />

Enti, espressione del<br />

mondo economico e produttivo.<br />

I componenti del Comitato sono nominati<br />

dal Provveditore agli Studi. Per<br />

la validità delle sedute è richiesta la presenza<br />

della maggioranza dei suoi membri.<br />

Le relative deliberazioni sono assunte<br />

a maggioranza dei presenti. In caso<br />

di parità prevale il voto del presidente.<br />

Articolo 9<br />

(Comitato scientifico didattico)<br />

Presso ciascuna istituzione scolastica<br />

<strong>nella</strong> quale si attui la sperimentazione<br />

<strong>musicale</strong> è istituito apposito Comitato<br />

scientifico-didattico, presieduto dal<br />

Capo d’Istituto o da chi ne esercita le<br />

funzioni, e composto, per nomina<br />

<strong>dello</strong> stesso Capo d’istituto da:<br />

• gli insegnanti di educazione <strong>musicale</strong><br />

e gli insegnanti di <strong>strumento</strong> impegnati<br />

<strong>nella</strong> sperimentazione stessa;<br />

• uno degli insegnanti di materie<br />

non musicali in servizio nelle classi<br />

del corso che attua la sperimentazione;<br />

• due genitori eletti dall’assemblea del<br />

corso.<br />

Il Comitato ha il compito di:<br />

• seguire costantemente l’andamento<br />

organizzativo e didattico della sperimentazione<br />

anche al fine di formulare<br />

al Comitato tecnico provinciale<br />

proposte in funzione di eventuali<br />

iniziative di aggiornamento;<br />

• coordinare i programmi e le metodologie<br />

all’interno del progetto<br />

educativo della <strong>scuola</strong>;<br />

• stabilire, sulla base dei criteri generali<br />

dettati dal Comitato tecnico provinciale,<br />

contenuti, criteri e modalità<br />

per lo svolgimento delle prove<br />

attitudinali.<br />

Articolo 10<br />

(Vigilanza)<br />

1. Il Provveditore agli studi, attraverso<br />

l’accertamento tecnico ispettivo, da<br />

attuarsi nelle forme previste, esercita nei<br />

confronti delle istituzioni scolastiche<br />

interessate la necessaria vigilanza sull’attuazione<br />

del progetto sperimentale<br />

e sull’osservanza delle disposizioni<br />

contenute nel presente decreto. Esso<br />

svolge altresì opera per il sostegno e la<br />

promozione dell’attività strumentale<br />

nelle scuole medie.<br />

2. Lo stesso Capo dell’Ufficio scolastico<br />

provinciale, a tal proposito, provvede<br />

a comunicare tempestivamente alla<br />

Direzione Generale dell’istruzione secondaria<br />

di I grado l’eventuale mancata<br />

attivazione della sperimentazione e<br />

i motivi che ne sono alla base nonché<br />

qualsiasi altra circostanza che possa incidere<br />

sulla prosecuzione della sperimentazione<br />

stessa.<br />

3. Resta salva ogni specifica iniziativa<br />

che la Direzione generale dell’istruzione<br />

secondaria di I grado dovesse ritenere<br />

di assumere direttamente, ivi<br />

compresa, eventualmente, l’istituzione<br />

di un apposito Comitato a livello<br />

centrale per la valutazione ed il monitoraggio<br />

delle esperienze.<br />

NORMATIVA


NORMATIVA<br />

208 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

ti in vigenza della normativa contenuta<br />

del D.M. 3 agosto 1979, conservano<br />

validità limitatamente alle classi<br />

<strong>dello</strong> specifico corso per il quale essi<br />

sono stati autorizzati. Perché le predette<br />

attività di sperimentazione possano<br />

trovare attuazione anche nelle<br />

prime classi <strong>dello</strong> stesso corso, funzionanti<br />

a partire dall’anno scolastico<br />

1996/’97, dovranno essere presentate,<br />

a cura delle scuole interessate, apposite<br />

delibere dei Consigli «di Istituto,e<br />

dei Collegi dei docenti dalle<br />

quali risulti l’adesione incondizionata<br />

da parte dei suddetti organi<br />

collegiali alle modalità organizzative<br />

della sperimentazione di strumenti<br />

musicali contenute nel presente decreto,<br />

nonché alle linee di indirizzo<br />

strutturali contenute nell’allegato A.<br />

La mancata adozione delle delibere o<br />

la non osservanza delle norme organizzatorie<br />

prescritte costituirà motivo di<br />

revoca del provvedimento autorizzatorio.<br />

Con successive disposizioni sarà indicato<br />

il termine di presentazione delle<br />

delibere di cui sopra.<br />

Gli elenchi prioritari compilati sulla<br />

base della precedente normativa cessano<br />

di avere effetto con i rapporti instaurati<br />

per l’anno scolastico 1995/’96. Per<br />

l’anno scolastico 1996/’97 sono formulati<br />

nuovi elenchi prioritari ed aggiuntivi<br />

sulla base delle disposizioni contenute<br />

nell’art. 6 del presente decreto. Per<br />

i successivi aggiornamenti si richiama<br />

quanto disposto nel comma 2 del medesimo<br />

articolo. Nella prima applica-<br />

zione del presente decreto gli elenchi<br />

hanno validità per un biennio al fine di<br />

allinearne la scadenza a quella prevista<br />

per le graduatorie provinciali per il conferimento<br />

delle supplenze.<br />

A regime, i termini per la presentazione<br />

delle domande di inclusione da parte<br />

degli aspiranti e di pubblicazione degli<br />

elenchi da parte dei Provveditori agli<br />

studi sono gli stessi previsti dalla normativa<br />

generale sul conferimento delle<br />

supplenze. Con separato atto saranno<br />

stabiliti i termini per la presentazione<br />

delle domande di inclusione negli<br />

elenchi da compilare per l’anno scolastico<br />

1996/’97.<br />

Negli stessi termini e con le stesse modalità<br />

previste dalla normativa generale<br />

gli interessati potranno produrre<br />

istanza per l’inclusione nelle graduatorie<br />

di istituto per il conferimento delle<br />

supplenze temporanee.<br />

Può essere richiesta l’inclusione negli<br />

elenchi prioritari ed aggiuntivi di una<br />

sola Provincia.<br />

Coloro che, dopo aver costituito un<br />

rapporto di lavoro per l’insegnamento<br />

di <strong>strumento</strong> nel corsi sperimentali,<br />

stipulino altro contratto con i Conservatori<br />

o, comunque, abbandonino<br />

la supplenza loro conferita, sono depennati<br />

dagli elenchi, nei quali potranno<br />

essere reinseriti nel successivo anno scolastico,<br />

solo dietro presentazione di apposita<br />

istanza da produrre entro il 31<br />

luglio di ciascun anno.<br />

Roma, 13 febbraio 1996<br />

Il Ministro


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 209<br />

D.M. 6 agosto 1999,<br />

n. 235 (G.U. 06/10/99)<br />

RICONDUZIONE AD ORDINAMENTO DEI<br />

CORSI SPERIMENTALI AD INDIRIZZO<br />

MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA AI<br />

SENSI DELLA LEGGE 3 MAGGIO 1999,<br />

N. 124, ART. 11, COMMA 9<br />

NORMATIVA<br />

VISTO il testo unico delle disposizioni<br />

legislative vigenti in materia di<br />

istruzione, relative alle scuole di ogni<br />

ordine e grado, emanato con il decreto<br />

legislativo 16 aprile 1994 n. 297,<br />

e in particolare l’art. 165 <strong>nella</strong> parte in<br />

cui prevede le materie di insegnamento<br />

comprese nel piano di studi<br />

della <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> statale nonché l’art.<br />

166 <strong>nella</strong> parte in cui prevede che i<br />

programmi, gli orari di insegnamento<br />

e le prove di esame sono stabiliti con<br />

decreto del Ministro della Pubblica<br />

Istruzione sentito il Consiglio Nazionale<br />

della Pubblica Istruzione;<br />

VISTO il D.M. 9 febbraio 1979, concernente<br />

programmi orari e prove di<br />

esame per la <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> statale;<br />

VISTO il D.M. 3-8-l979 che istituiva<br />

la sperimentazione dell’insegnamento<br />

di strumenti musicali nelle<br />

scuole medie;<br />

VISTO il D.M. 13 febbraio 1996 che<br />

disciplina attualmente la sperimentazione<br />

di corsi ad indirizzo <strong>musicale</strong>,<br />

come parte integrante del progetto<br />

metodologico-didattico della <strong>scuola</strong><br />

<strong>media</strong>;<br />

CONSIDERATA l’esigenza di portare<br />

a ordinamento i corsi di <strong>scuola</strong><br />

<strong>media</strong> a indirizzo <strong>musicale</strong> previsti in<br />

via sperimentale e di disciplinarne il<br />

piano di studi, il quadro orario ed i<br />

programmi di insegnamento;<br />

VALUTATA l’opportunità di valorizzare<br />

le esperienze acquisite con le suindicate<br />

sperimentazioni che consentono<br />

di riaffermare la validità<br />

dell’integrazione dell’educazione <strong>musicale</strong><br />

con l’insegnamento della pratica<br />

strumentale;<br />

VISTO l’art. 5 comma 1 del precitato<br />

D.M. 13 febbraio 1996 che già prevedeva,<br />

in prospettiva, la possibilità di<br />

istituzionalizzare i predetti corsi, e di<br />

realizzarne una equilibrata diffusione<br />

sul territorio nazionale;<br />

SENTITO il parere del Consiglio Nazionale<br />

della Pubblica Istruzione formulato<br />

il ________________<br />

SENTITO il parere del Consiglio di<br />

Stato espresso nell’adunanza generale<br />

del _____________<br />

DECRETA


NORMATIVA<br />

210 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Art. 1<br />

I corsi a indirizzo <strong>musicale</strong>, autorizzati<br />

e funzionanti ai sensi dei DD.MM.<br />

3.8.l979 e 13.2.1996, sono ricondotti<br />

ad ordinamento. <strong>L’insegnamento</strong> strumentale<br />

costituisce integrazione e arricchimento<br />

dell’insegnamento obbligatorio<br />

dell’educazione <strong>musicale</strong><br />

previsto dall’art. 165 D.L.vo n. 297<br />

del 16-4-1994, nell’ambito della programmazione<br />

educativo-didattica dei<br />

consigli di classe e del collegio dei docenti,<br />

in sintonia con la premessa ai<br />

programmi della <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>.<br />

Art. 2<br />

Le classi in cui viene impartito l’insegnamento<br />

di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> sono<br />

formate secondo i criteri generali dettati<br />

per la formazione delle classi, previa<br />

apposita prova orientativo-attitudinale<br />

predisposta dalla <strong>scuola</strong> per gli<br />

alunni che all’atto dell’iscrizione abbiano<br />

manifestato la volontà di frequentare<br />

i corsi di cui all’art. 1.<br />

Gli alunni di ciascuna classe vengono<br />

ripartiti in quattro gruppi per l’insegnamento<br />

di quattro e diversi strumenti<br />

musicali.<br />

La scelta degli strumenti dovrà tenere<br />

conto del rilevante significato<br />

formativo e didattico della musica<br />

d’insieme.<br />

Art. 3<br />

In ogni classe vengono impartite venti<br />

ore settimanali di insegnamento strumentale,<br />

ripartite sui quattro strumenti<br />

prescelti, e tre ore di educazione<br />

<strong>musicale</strong>.<br />

Art. 4<br />

Per ciascun corso è prevista la dotazione<br />

organica di quattro cattedre,<br />

con cui dovranno essere assicurati, in<br />

ciascuna classe, sia le attività individuali<br />

e/o per piccoli gruppi di pratica<br />

strumentale e ascolto partecipativo sia<br />

le ore di educazione <strong>musicale</strong>.<br />

Saranno definite dal Consiglio di<br />

classe, nell’ambito della programmazione<br />

educativo-didattica, le modalità<br />

di partecipazione – dei singoli alunni<br />

– individualmente e/o in piccoli<br />

gruppi, anche variabili nel corso dell’anno<br />

– alle lezioni di <strong>strumento</strong> e<br />

alle attività di musica di insieme.<br />

Art. 5<br />

Le cattedre sono articolate prevedendo<br />

in ciascuna classe cinque ore<br />

settimanali di insegnamento destinate<br />

alla pratica strumentale individuale<br />

e/o per piccoli gruppi.<br />

Per tre di tali cattedre il completamento<br />

a 18 ore settimanali avrà luogo<br />

con le tre ore di educazione <strong>musicale</strong><br />

in una delle classi del corso, assicurando<br />

la necessaria integrazione tra le<br />

diverse articolazioni delle discipline<br />

musicali.<br />

La quarta cattedra completerà l’orario<br />

con le modalità individuate dal consiglio<br />

di classe, sentito il collegio dei docenti,<br />

in attività di approfondimento,<br />

potenziamento, e recupero sia dell’insegnamento<br />

strumentale sia dell’educazione<br />

<strong>musicale</strong>.<br />

Art 6<br />

L’istituzionalizzazione dei corsi di cui<br />

all’art. 1 del presente decreto avrà<br />

luogo a partire dall’a.s. 1998-99 e ini-


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 211<br />

ziando dalle classi prime dei corsi attualmente<br />

autorizzati.<br />

Art. 7<br />

I progetti di sperimentazione in corso<br />

potranno essere ricondotti interamente<br />

nell’assetto istituzionale previsto<br />

dal presente decreto già dall’anno<br />

scolastico 1998-99 se compatibili con<br />

la nuova disciplina e dietro deliberazione<br />

in tal senso dei competenti organi<br />

collegiali della <strong>scuola</strong>; altrimenti,<br />

detti progetti conservano validità limitatamente<br />

alle classi consequenziali<br />

alla prima del corso per il quale sono<br />

stati autorizzati e cessano al termine<br />

del triennio.<br />

Art. 8<br />

Le dotazioni organiche provinciali assegnate<br />

ai Provveditori agli Studi per<br />

l’anno scolastico 1998-99 sono incrementate<br />

<strong>nella</strong> misura indicata nell’elenco<br />

allegato (all. A), in relazione ai<br />

corsi a indirizzo <strong>musicale</strong> autorizzati in<br />

ciascuna provincia per lo stesso anno.<br />

Art. 9<br />

A decorrere dall’anno scolastico<br />

1999-2000 i Provveditori agli studi,<br />

nei limiti delle dotazioni organiche<br />

assegnate, potranno autorizzare il<br />

funzionamento di ulteriori corsi rispondenti<br />

all’assetto organizzativo disciplinato<br />

dal Presente decreto in<br />

modo da conseguire una equilibrata<br />

diffusione nelle singole realtà territoriali,<br />

assicurandone tendenzialmente<br />

la presenza in ciascun distretto.<br />

Art. 10<br />

La tipologia degli strumenti musicali<br />

e i relativi programmi di insegnamento<br />

sono stabiliti secondo il testo<br />

allegato al presente decreto (all. B).<br />

Art. 11<br />

In sede di esame di licenza verranno<br />

verificate nell’ambito del previsto colloquio<br />

pluridisciplinare, le competenze<br />

raggiunte al termine del triennio<br />

sia per quanto riguarda la specificità<br />

strumentale, individuale e/o collettiva,<br />

sia per la competenza <strong>musicale</strong><br />

generale.<br />

Art. 12<br />

Gli insegnanti delle discipline musicali,<br />

nel rispetto del principio della<br />

collegialità, esprimono, nel corso e al<br />

termine dell’anno, un giudizio sintetico<br />

che attesti il livello di apprendimento<br />

raggiunto dall’alunno.<br />

Il giudizio dovrà essere concordato fra<br />

i docenti che impartiscono allo stesso<br />

gruppo di alunni l’insegnamento <strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong> e dell’educazione <strong>musicale</strong>,<br />

nel rispetto dei criteri stabiliti per ciascuna<br />

specifica attività.<br />

Art. 13<br />

In via transitoria, nell’attesa dell’espletamento<br />

delle procedure occorrenti<br />

per l’istituzione di specifica classe<br />

di concorso, il reclutamento del personale<br />

docente avverrà attraverso gli<br />

elenchi prioritari compilati sulla base<br />

dell’art. 6 D.M. 13.2.96, che sono a<br />

tal fine prorogati.<br />

NORMATIVA


NORMATIVA<br />

212 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

Art. 14<br />

Esaurita la fase transitoria di cui al<br />

precedente articolo, per l’assunzione<br />

del personale docente a tempo determinato<br />

si applicheranno le norme generali<br />

dettate con l’Ordinanza Ministeriale<br />

al momento in vigore.<br />

Art. 15<br />

Il presente decreto sarà inviato alla<br />

Corte dei Conti per il visto e la registrazione,<br />

ai sensi dell’art. 3 della legge<br />

14 gennaio 1994, n. 20.<br />

IL MINISTRO DEL TESORO – IL<br />

MINISTRO DELLA PUBBLICA<br />

ISTRUZIONE<br />

ALLEGATO A<br />

Incremento posti di organico<br />

AGRIGENTO 8;<br />

ALESSANDRIA 8;<br />

ANCONA 20;<br />

AOSTA —;<br />

AQUILA —;<br />

AREZZO 12;<br />

ASCOLI PICENO 16;<br />

ASTI 8;<br />

AVELLINO 24;<br />

BARI 80;<br />

BELLUNO —;<br />

BENEVENTO 16;<br />

BERGAMO 16;<br />

BIELLA 4;<br />

BOLOGNA 28;<br />

BOLZANO —;<br />

BRESCIA 20;<br />

BRINDISI 12;<br />

CAGLIARI 24;<br />

CALTANISSETTA 8;<br />

CAMPOBASSO 8;<br />

CASERTA 36;<br />

CATANIA 32;<br />

CATANZARO 16;<br />

CHIETI 8;<br />

COMO 8;<br />

COMO 16;<br />

COSENZA 36;<br />

CREMONA 4;<br />

CROTONE 4;<br />

CUNEO 36;<br />

ENNA 12;<br />

FERRARA 36;<br />

FIRENZE 32;<br />

FOGGIA 28;<br />

FORLÌ 12;<br />

FROSINONE 12;<br />

GENOVA 28;<br />

GORIZIA 4;<br />

GROSSETO 8;<br />

IMPERIA 8;<br />

ISERNIA 8;<br />

LATINA 28;<br />

LECCE 28;<br />

LECCO 8;<br />

LIVORNO 4;<br />

LODI 8;<br />

LUCCA 16;<br />

MACERATA 12;<br />

MANTOVA 8;<br />

MASSA CARRARA 4;<br />

MATERA 8;<br />

MESSINA 16;<br />

MILANO 144;<br />

MODENA 12;<br />

NAPOLI 144;<br />

NOVARA 8;<br />

NUORO 8;<br />

ORISTANO 4;<br />

PADOVA 44;<br />

PALERMO 60;<br />

PARMA 8;<br />

PAVIA 8;


PERUGIA 32;<br />

PESARO 12;<br />

PESCARA 4;<br />

PIACENZA 4;<br />

PISA 4;<br />

PISTOIA 8;<br />

PORDENONE 8;<br />

POTENZA 8;<br />

PRATO —;<br />

RAGUSA 16;<br />

RAVENNA 16;<br />

REGGIO CALABRIA 28;<br />

REGGIO EMILIA —;<br />

RIETI 4;<br />

RIMINI 8;<br />

ROMA 160;<br />

ROVIGO 8;<br />

SALERNO 44;<br />

SASSARI —;<br />

SAVONA 16;<br />

SIENA 8;<br />

SIRACUSA 32;<br />

SONDRIO 8;<br />

SPEZIA 4;<br />

TARANTO 40;<br />

TERAMO 8;<br />

TERNI 8;<br />

TORINO 12;<br />

TRAPANI 24;<br />

TRENTO —;<br />

TREVISO 24;<br />

TRIESTE 4;<br />

UDINE —;<br />

VARESE 12;<br />

VENEZIA 28;<br />

VERBANIA 12;<br />

VERCELLI 8;<br />

VERONA 16;<br />

VIBO VALENTIA 4;<br />

VICENZA 48;<br />

VITERBO 12<br />

TOTALE POSTI 1960<br />

L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 213<br />

ALLEGATO B<br />

Programmi di insegnamento nei<br />

corsi di <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> ad indirizzo<br />

<strong>musicale</strong><br />

1. Indicazioni generali<br />

<strong>L’insegnamento</strong> strumentale consente<br />

una più consapevole appropriazione<br />

del linguaggio <strong>musicale</strong>, di cui fornisce<br />

all’alunno preadolescente la conoscenza<br />

dei suoi aspetti tecnico-pratici,<br />

teorici, lessicali, storici e culturali, che<br />

insieme costituiscono la complessiva<br />

valenza dell’educazione <strong>musicale</strong>.<br />

L’indirizzo <strong>musicale</strong> richiede un approccio<br />

interdisciplinare dell’insegnamento<br />

delle discipline letterarie<br />

scientifiche e storiche che nel loro<br />

divenire hanno avuto, e continuano<br />

ad avere, frequenti momenti di incontro<br />

con la musica e la sua evoluzione<br />

linguistica.<br />

L’educazione <strong>musicale</strong> e la pratica<br />

strumentale sono poste in costante<br />

rapporto con l’insieme dei campi del<br />

sapere; si rende così esplicita la dimensione<br />

sociale e culturale dell’evento<br />

<strong>musicale</strong> e si libera la musica da<br />

quell’aspetto di separatezza che l’ha<br />

spesso penalizzata.<br />

Sviluppare l’insegnamento <strong>musicale</strong><br />

significa fornire agli alunni, destinati<br />

a crescere in un mondo fortemente segnato<br />

dalla presenza della musica<br />

come veicolo di comunicazione,<br />

spesso soltanto subita, una maggiore<br />

capacità di lettura attiva e critica del<br />

reale, una ulteriore possibilità di conoscenza,<br />

espressione e coscienza, razionale<br />

ed emotiva, di sé.<br />

<strong>L’insegnamento</strong>, così concepito, si inquadra<br />

nel progetto complessivo di<br />

NORMATIVA


NORMATIVA<br />

214 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

percorsi disciplinari intesi a sviluppare,<br />

nei processi evolutivi dell’alunno,<br />

unitamente alla dimensione<br />

cognitiva, la dimensione praticooperativa,<br />

estetico-emotiva, improvvisativo-compositiva;<br />

• offre all’alunno, attraverso l’acquisizione<br />

di capacità specifiche, ulteriori<br />

occasioni di sviluppo e orientamento<br />

delle proprie potenzialità,<br />

una più avvertita coscienza di sé e<br />

del modo di rapportarsi al sociale;<br />

• fornisce ulteriori occasioni di integrazione<br />

e di crescita anche per gli<br />

alunni in situazione di svantaggio.<br />

In particolare la produzione dell’evento<br />

<strong>musicale</strong> attraverso la pratica<br />

strumentale<br />

• comporta processi di organizzazione<br />

e formalizzazione della gestualità<br />

in rapporto al sistema operativo<br />

<strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> concorrendo<br />

allo sviluppo delle abilità sensomotorie<br />

legate a schemi temporali<br />

precostituiti;<br />

• dà all’alunno la possibilità di accedere<br />

direttamente all’universo di<br />

simboli, significati e categorie fondanti<br />

il linguaggio <strong>musicale</strong> che i repertori<br />

strumentali portano con sé;<br />

• consente di mettere in gioco la soggettività,<br />

ponendo le basi per lo<br />

sviluppo di capacità di valutazione<br />

critico-estetiche;<br />

• permette l’accesso ad autonome<br />

elaborazioni del materiale sonoro<br />

(improvvisazione, composizione),<br />

sviluppando la dimensione creativa<br />

dell’alunno. L’essenziale aspetto<br />

performativo della pratica strumentale<br />

porta alla consapevolezza della<br />

dimensione intersoggettiva e pubformazione<br />

della persona secondo i<br />

principi ed i fini generali della <strong>scuola</strong><br />

dell’obbligo ed in particolare della<br />

<strong>scuola</strong> <strong>media</strong>.<br />

Obiettivo del corso triennale, quindi,<br />

una volta fornita una completa e consapevole<br />

alfabetizzazione <strong>musicale</strong>, è<br />

porre alcuni traguardi essenziali che<br />

dovranno essere da tutti raggiunti.<br />

Il rispetto delle finalità generali di<br />

carattere orientativo della <strong>scuola</strong> <strong>media</strong><br />

non esclude la valorizzazione<br />

delle eccellenze.<br />

Adeguata attenzione viene riservata a<br />

quegli aspetti del far musica, come la<br />

pratica corale e strumentale di insieme,<br />

che pongono il preadolescente<br />

in relazione consapevole e fattiva con<br />

altri soggetti.<br />

2. Orientamenti formativi<br />

<strong>L’insegnamento</strong> strumentale conduce,<br />

attraverso l’integrazione con l’educazione<br />

<strong>musicale</strong>, all’acquisizione di capacità<br />

cognitive in ordine alle categorie<br />

musicali fondamentali.<br />

I contenuti dell’educazione <strong>musicale</strong>,<br />

a loro volta, e specie la lettura dell’opera<br />

<strong>musicale</strong> intesa come ascolto guidato<br />

e ragionato, si modellano con il<br />

necessario contributo della pratica<br />

strumentale.<br />

<strong>L’insegnamento</strong> strumentale, in particolare:<br />

• promuove la formazione globale<br />

dell’individuo offrendo, attraverso<br />

un’esperienza <strong>musicale</strong>, resa più<br />

completa dallo studio <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong>,<br />

occasioni di maturazione<br />

logica, espressiva, comunicativa;<br />

• integra il mo<strong>dello</strong> curricolare con


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 215<br />

5. Esemplificazioni metodologiche<br />

Gli strumenti metodologici che seguono<br />

hanno un valore prevalentemente<br />

indicativo nel rispetto dell’autonoblica<br />

dell’evento <strong>musicale</strong> stesso<br />

fornendo un efficace contributo al<br />

senso di appartenenza sociale.<br />

3. Obiettivi di apprendimento<br />

Nel campo della formazione <strong>musicale</strong><br />

l’insegnamento strumentale persegue<br />

un insieme di obiettivi generali all’interno<br />

dei quali si individua l’acquisizione<br />

di alcuni traguardi essenziali,<br />

quali:<br />

• il dominio tecnico del proprio <strong>strumento</strong><br />

al fine di produrre eventi<br />

musicali tratti da repertori della tradizione<br />

scritta e orale con consapevolezza<br />

interpretativa, sia <strong>nella</strong> restituzione<br />

dei processi formali sia<br />

<strong>nella</strong> capacità di attribuzione di<br />

senso;<br />

• la capacità di produrre autonome<br />

elaborazioni di materiali sonori, pur<br />

all’interno di griglie predisposte;<br />

• un primo livello di consapevolezza<br />

del rapporto tra organizzazione dell’attività<br />

senso-motoria legata al<br />

proprio <strong>strumento</strong> e formalizzazione<br />

dei propri stati emotivi;<br />

• un primo livello di capacità performative<br />

con tutto ciò che ne consegue<br />

in ordine alle possibilità di controllo<br />

del proprio stato emotivo in<br />

funzione dell’efficacia della comunicazione.<br />

4. Contenuti fondamentali<br />

I contenuti delle singole specificità<br />

strumentali che devono essere perseguiti<br />

sono:<br />

• ricerca di un corretto assetto psicofisico:<br />

postura, percezione corpo-<br />

rea, rilassamento, respirazione,<br />

equilibrio in situazioni dinamiche,<br />

coordinamento;<br />

• autonomia decodificazione allo<br />

<strong>strumento</strong> dei vari aspetti delle notazioni<br />

musicali: ritmico, metrico,<br />

frastico, agogico, dinamico, timbrico,<br />

armonico;<br />

• padronanza <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> sia attraverso<br />

la lettura sia attraverso l’imitazione<br />

e l’improvvisazione,<br />

sempre opportunamente guidata;<br />

• lettura ed esecuzione del testo <strong>musicale</strong><br />

che dia conto, a livello interpretativo,<br />

della comprensione e del<br />

riconoscimento dei suoi parametri<br />

costitutivi;<br />

• acquisizione, da parte degli alunni,<br />

di un metodo di studio basato sull’individuazione<br />

dell’errore e della<br />

sua correzione;<br />

• promozione della dimensione ludico-<strong>musicale</strong><br />

attraverso la musica<br />

di insieme e la conseguente interazione<br />

di gruppo.<br />

La capacità di lettura va rinforzata<br />

dalla «lettura a prima vista» e va esercitata<br />

non soltanto sulla notazione<br />

tradizionale ma anche su quelle che<br />

utilizzano altri codici, con particolare<br />

riferimento a quelli più consoni alle<br />

specificità strumentali.<br />

Altri obiettivi di apprendimento e<br />

contenuti fondamentali sono specifici<br />

per i singoli strumenti per cui si<br />

rinvia alle successive indicazioni.<br />

NORMATIVA


NORMATIVA<br />

216 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

trollo della fonazione, sia come mezzo<br />

più im<strong>media</strong>to per la partecipazione<br />

all’evento <strong>musicale</strong> e per la sua produzione,<br />

sia come occasione per accedere<br />

alla conoscenza della notazione e<br />

della relativa teoria al fine di acquisire<br />

dominio nel campo della lettura intonata.<br />

La competenza ritmica, oltre ad<br />

essere assunta <strong>media</strong>nte il controllo<br />

dei procedimenti articolatori propri<br />

dei vari strumenti, deve essere incrementata<br />

da una pratica fonogestuale<br />

individuale e collettiva sostenuta dalla<br />

capacità di lettura.<br />

In tale prospettiva metodologica la<br />

pratica del solfeggio viene sciolta <strong>nella</strong><br />

più generale pratica <strong>musicale</strong>.<br />

Anche l’ascolto va inteso come risorsa<br />

metodologica, tanto all’interno dell’insegnamento<br />

strumentale, quanto<br />

<strong>nella</strong> musica d’insieme e <strong>nella</strong> stessa<br />

Educazione <strong>musicale</strong>.<br />

In particolare, esso deve tendere a sviluppare<br />

nell’alunno capacità discriminative<br />

e comparative delle testimonianze<br />

musicali più significative,<br />

capacità utili nell’ambito della pratica<br />

strumentale alla riproduzione di modelli<br />

esecutivo-interpretativi. Nella<br />

musica d’insieme, l’ascolto è finalizzato<br />

a sviluppare anche capacità di<br />

controllo ed adeguamento ai modelli<br />

teorici basati sui parametri fondamentali<br />

della musica. Esso si rivela mezzo<br />

indispensabile per la riproduzione<br />

orale e/o scritta di strutture musicali<br />

di varia complessità.<br />

Altra risorsa metodologicamente efficace<br />

può essere l’apporto delle tecnologie<br />

elettroniche e multi<strong>media</strong>li. L’adozione<br />

mirata e intellettualmente<br />

sorvegliata di strumenti messi a dimia<br />

di progettazione e programmazione<br />

delle singole scuole.<br />

Posto che:<br />

• le diverse caratteristiche organologiche<br />

degli strumenti implicano<br />

una diversa progressione nell’acquisizione<br />

delle tecniche specifiche,<br />

con tempi differenziati <strong>nella</strong><br />

possibilità di accesso diretto alle<br />

categorie musicali indicate nei contenuti;<br />

• in un triennio tali possibilità sono<br />

oggettivamente limitate;<br />

• <strong>nella</strong> fascia d’età della Scuola <strong>media</strong><br />

si avviano più strutturate capacità<br />

di astrazione e problematizzazione;<br />

• la pratica della Musica d’insieme si<br />

pone come <strong>strumento</strong> metodologico<br />

privilegiato. Infatti l’evento<br />

<strong>musicale</strong> prodotto da un insieme<br />

ed opportunamente progettato<br />

sulla base di differenziate capacità<br />

operativo-strumentali, consente, da<br />

parte degli alunni, la partecipazione<br />

all’evento stesso, anche a prescindere<br />

dal livello di competenza strumentale<br />

raggiunto.<br />

L’accesso alle categorie fondanti il linguaggio<br />

<strong>musicale</strong> e al suo universo<br />

trova quindi un veicolo in una viva e<br />

concreta esperienza che può essere più<br />

avanzata, sul piano <strong>musicale</strong>, di<br />

quanto non possa esserlo quella riferita<br />

alla sola pratica individuale.<br />

Particolare attenzione, nell’ambito<br />

della Musica d’insieme, come in<br />

quello dell’area dell’Educazione <strong>musicale</strong>,<br />

va data alla pratica vocale adeguatamente<br />

curata a livello del con-


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 217<br />

sposizione dalle moderne tecnologie<br />

può costituire un incentivo a sviluppare<br />

capacità creativo-elaborative<br />

senza che queste vengano vincolate al<br />

dominio tecnico di strategie musicali<br />

che richiedono una avanzata capacità<br />

di controllo.<br />

Gli strumenti metodologici suggeriti<br />

presuppongono una condizione generale<br />

di infra ed interdisciplinarità.<br />

Da una parte infatti, l’apprendimento<br />

strumentale integrato con quello dell’Educazione<br />

<strong>musicale</strong> configura un<br />

processo di apprendimento <strong>musicale</strong><br />

unitario, dall’altra le articolazioni della<br />

dimensione cognitiva messe in gioco<br />

da questo processo attivano relazioni<br />

con altri apprendimenti del curricolo,<br />

realizzando la condizione per l’interdisciplinarità.<br />

Fermi restando gli obiettivi e le indicazioni<br />

programmatiche definite per le<br />

singole specialità strumentali, la verifica<br />

dei risultati del percorso didattico relativo<br />

all’insegnamento strumentale si<br />

basa sull’accertamento di una competenza<br />

intesa come dominio ai livelli minimi<br />

stabiliti, del sistema operativo del<br />

proprio <strong>strumento</strong> in funzione di una<br />

corretta produzione dell’evento <strong>musicale</strong><br />

rispetto ai suoi parametri costitutivi:<br />

struttura frastica e metro-ritmica e<br />

struttura melodico-armonica con le relative<br />

connotazioni agogico-dinamiche.<br />

La competenza strumentale richiede<br />

una programmata integrazione con<br />

l’educazione <strong>musicale</strong> così da concorrere<br />

alla costituzione della competenza<br />

<strong>musicale</strong>; questa si fonda su:<br />

• il riconoscimento e la descrizione<br />

degli elementi fondamentali della<br />

sintassi <strong>musicale</strong>;<br />

• il riconoscimento e la descrizione di<br />

generi musicali, forme elementari e<br />

semplici condotte compositive;<br />

• la capacità di collocare in ambito<br />

storico-stilistico gli eventi musicali<br />

praticati;<br />

• la produzione e/o la riproduzione<br />

di melodie attraverso il mezzo vocale<br />

con il supporto della lettura<br />

ritmica e intonata.<br />

Lo studio strumentale si basa, a sua<br />

volta, sui seguenti criteri:<br />

• capacità di lettura allo <strong>strumento</strong>,<br />

intesa come capacità di correlazione<br />

segno (con tutte le valenze semantiche<br />

che comporta nel linguaggio<br />

<strong>musicale</strong>) – gesto – suono uso e<br />

controllo <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> <strong>nella</strong> pratica<br />

individuale e collettiva, con<br />

particolare riferimento ai riflessi,<br />

determinati dal controllo della postura<br />

e dallo sviluppo senso-motorio,<br />

sull’acquisizione delle tecniche<br />

specifiche;<br />

• capacità di esecuzione e ascolto<br />

<strong>nella</strong> pratica individuale e collettiva,<br />

ossia livello di sviluppo dei<br />

processi di attribuzione di senso e<br />

delle capacità organizzative dei materiali<br />

sonori;<br />

• esecuzione, interpretazione ed<br />

eventuale elaborazione autonoma<br />

allo <strong>strumento</strong> del materiale sonoro,<br />

laddove anche l’interpretazione<br />

può essere intesa come livello<br />

di sviluppo delle capacità creative.<br />

NORMATIVA


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 219<br />

D.M. 6 agosto 1999, n. 201<br />

CORSI AD INDIRIZZO MUSICALE<br />

NELLA SCUOLA MEDIA -<br />

RICONDUZIONE E ORDINAMENTO -<br />

ISTITUZIONE CLASSE DI CONCORSO<br />

DI «STRUMENTO MUSICALE»<br />

NELLA SCUOLA MEDIA<br />

NORMATIVA<br />

IL MINISTRO DELLA PUBBLICA<br />

ISTRUZIONE<br />

VISTA la legge 3 maggio 1999 n.<br />

124, che all’art. 11 comma 9 contempla<br />

la riconduzione a ordinamento dei<br />

corsi di <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> a indirizzo <strong>musicale</strong><br />

attualmente autorizzati e funzionanti<br />

in via sperimentale e demanda al<br />

Ministro della Pubblica Istruzione di<br />

stabilire le tipologie di strumenti musicali<br />

insegnati, i programmi, gli orari,<br />

le prove di esame e l’articolazione delle<br />

cattedre, nonché di istituire una specifica<br />

classe di concorso;<br />

VISTO il testo unico delle disposizioni<br />

legislative vigenti in materia di<br />

istruzione, relative alle scuole di ogni<br />

ordine e grado, emanato con il decreto<br />

legislativo 16 aprile 1994 n. 297,<br />

e in particolare l’art. 162 che disciplina<br />

le condizioni per l’istituzione<br />

delle cattedre, l’art. 165 <strong>nella</strong> parte in<br />

cui prevede le materie di insegnamento<br />

comprese nel piano di studi<br />

della <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> statale, l’art. 166<br />

relativo a programmi ed orari di inse-<br />

gnamento <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>, nonché<br />

l’art. 442 concernente i criteri e le<br />

modalità per la determinazione degli<br />

organici;<br />

VISTO il decreto ministeriale 9 febbraio<br />

1979, con il quale sono stati disciplinati<br />

programmi, orari e prove di<br />

esame per la <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> statale;<br />

VISTO il decreto ministeriale 3 agosto<br />

1979 con il quale è stata istituita la<br />

sperimentazione dell’insegnamento di<br />

<strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>;<br />

VISTO il decreto ministeriale 13<br />

febbraio 1996 con il quale sono stati<br />

dettati criteri e modalità per la sperimentazione<br />

dei corsi ad indirizzo<br />

<strong>musicale</strong>, ed in particolare l’art. 5<br />

comma 1 che già prevedeva, in prospettiva,<br />

la possibilità di istituzionalizzare<br />

i predetti corsi e di realizzarne<br />

una equilibrata diffusione sul territorio<br />

nazionale;<br />

VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59<br />

ed in particolare l’art. 21;<br />

TENUTO CONTO dei risultati positivi<br />

evidenziati nel rapporto redatto<br />

dalla Commissione incaricata di con-


NORMATIVA<br />

220 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

durre l’indagine quanti-qualitativa<br />

sulle sperimentazioni musicali;<br />

VISTI i programmi e gli orari di insegnamento<br />

nei corsi di <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> ad<br />

indirizzo <strong>musicale</strong>, proposti dalla<br />

Commissione istituita dal Direttore<br />

Generale dell’istruzione secondaria di<br />

I grado con decreto del 9 giugno 1999;<br />

RITENUTO che l’insegnamento di<br />

<strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> debba collocarsi<br />

nel quadro del progetto complessivo<br />

di formazione della persona secondo i<br />

principi generali della <strong>scuola</strong> <strong>media</strong><br />

in modo da fornire agli alunni, destinati<br />

a crescere in un mondo fortemente<br />

caratterizzato dalla presenza<br />

della musica come veicolo di comunicazione,<br />

una maggiore capacità di lettura<br />

attiva e critica della realtà nonché<br />

una ulteriore opportunità di conoscenza<br />

e di espressione e un contributo<br />

al senso di appartenenza sociale;<br />

ACQUISITO il parere favorevole<br />

del Consiglio Nazionale della Pubblica<br />

Istruzione, formulato il 21 luglio<br />

1999;<br />

CONSIDERATE le intese precedentemente<br />

intercorse con il Ministro del<br />

Tesoro in ordine al necessario incremento<br />

delle dotazioni organiche provinciali;<br />

D E C R E T A<br />

Art. 1<br />

Nei corsi a indirizzo <strong>musicale</strong>, autorizzati<br />

e funzionanti ai sensi dei decreti<br />

ministeriali 3-8-1979 e 13-2-<br />

1996, ricondotti a ordinamento a<br />

decorrere dall’anno scolastico 1999-<br />

2000 dall’art. 11 comma 9 della legge<br />

3 maggio 1999 n. 124, l’insegna-<br />

mento di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> costituisce<br />

integrazione interdisciplinare<br />

ed arricchimento dell’insegnamento<br />

obbligatorio dell’educazione <strong>musicale</strong>,<br />

previsto dall’art. 165 del decreto<br />

legislativo 16-4-1994 n. 297, nell’ambito<br />

della programmazione educativo-didattica<br />

dei consigli di classe e<br />

del collegio dei docenti, in sintonia<br />

con la premessa ai programmi della<br />

<strong>scuola</strong> <strong>media</strong>.<br />

Art. 2<br />

Le classi in cui viene impartito l’insegnamento<br />

di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> sono<br />

formate secondo i criteri generali dettati<br />

per la formazione delle classi, previa<br />

apposita prova orientativo-attitudinale<br />

predisposta dalla <strong>scuola</strong> per gli<br />

alunni che all’atto dell’iscrizione abbiano<br />

manifestato la volontà di frequentare<br />

i corsi di cui all’art. 1. Gli<br />

alunni di ciascuna classe vengono ripartiti<br />

in quattro gruppi per l’insegnamento<br />

di quattro e diversi strumenti<br />

musicali. La scelta delle specialità strumentali<br />

da insegnare è effettuata dal<br />

collegio dei docenti tra quelle indicate<br />

nei programmi allegati, tenendo conto<br />

del rilevante significato formativo e didattico<br />

della musica d’insieme.<br />

Art. 3<br />

Per ciascun corso, ferma restando la<br />

dotazione organica per la copertura<br />

di due ore settimanali per classe di<br />

educazione <strong>musicale</strong>, già prevista dall’ordinamento<br />

degli studi, è attribuita<br />

la dotazione organica di quattro cattedre<br />

di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>, articolate<br />

su tre classi. Le ore di insegnamento<br />

sono destinate alla pratica strumentale


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 221<br />

Art. 9<br />

È istituita la classe di concorso di<br />

«<strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>»<br />

(cl. n. 77/A) per l’insegnamento<br />

delle specialità strumentali di cui al<br />

presente decreto. Alla predetta classe<br />

di concorso si accede, in prima appliindividuale<br />

e/o per piccoli gruppi anche<br />

variabili nel corso dell’anno, all’ascolto<br />

partecipativo, alle attività di<br />

musica di insieme, nonché alla teoria<br />

e lettura della musica: quest’ultimo<br />

insegnamento – un’ora settimanale<br />

per classe – può essere impartito anche<br />

per gruppi strumentali. Nell’ambito<br />

dell’autonomia organizzativa e didattica<br />

gli organi collegiali della <strong>scuola</strong><br />

possono adeguare il mo<strong>dello</strong> organizzativo<br />

di cui al presente decreto alle situazioni<br />

particolari di funzionamento<br />

dei corsi, al fine di realizzare l’impiego<br />

ottimale delle risorse, anche prevedendo<br />

attività di approfondimento,<br />

potenziamento e recupero.<br />

Art. 4<br />

L’assetto ordinamentale previsto dal<br />

presente decreto può essere attuato,<br />

previa deliberazione degli organi collegiali,<br />

anche per le classi successive<br />

alla prima, già a decorrere dall’anno<br />

scolastico 1999-2000.<br />

In via transitoria è consentito il mantenimento<br />

dell’assetto attuale sia dei<br />

corsi nei quali viene impartito l’insegnamento<br />

di soli tre strumenti – nei<br />

quali saranno istituite due cattedre<br />

del medesimo <strong>strumento</strong> – sia dei<br />

corsi nei quali è previsto l’insegnamento<br />

di cinque strumenti. La fase<br />

transitoria, in entrambi i casi, dovrà<br />

avere termine non oltre la conclusione<br />

dell’anno scolastico 2004-2005.<br />

Ogni altra difformità non riconducibile<br />

al mo<strong>dello</strong> ordinamentale è consentita<br />

limitatamente alle classi consequenziali<br />

alla prima del corso a suo<br />

tempo autorizzato e cessa al termine<br />

del triennio.<br />

Art. 5<br />

Con successivo provvedimento saranno<br />

definiti, per l’anno scolastico<br />

1999-2000, gli incrementi delle dotazioni<br />

provinciali, in relazione alle esigenze<br />

connesse ai corsi a indirizzo <strong>musicale</strong><br />

autorizzati e funzionanti<br />

nell’anno scolastico 1998-99.<br />

Art. 6<br />

La tipologia degli strumenti musicali<br />

e i relativi programmi di insegnamento<br />

sono stabiliti secondo il testo<br />

allegato al presente decreto (all. A).<br />

Art. 7<br />

L’insegnante di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>,<br />

in sede di valutazione periodica e finale,<br />

esprime un giudizio analitico<br />

sul livello di apprendimento raggiunto<br />

da ciascun alunno al fine della<br />

valutazione globale che il consiglio<br />

di classe formula a norma dell’articolo<br />

177 del decreto legislativo 16 aprile<br />

1994, n. 297.<br />

Art. 8<br />

In sede di esame di licenza viene verificata,<br />

nell’ambito del previsto colloquio<br />

pluridisciplinare, anche la competenza<br />

<strong>musicale</strong> raggiunta al termine<br />

del triennio sia sul versante della pratica<br />

esecutiva, individuale e/o d’insieme,<br />

sia su quello teorico.<br />

NORMATIVA


NORMATIVA<br />

222 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

cazione, con il possesso <strong>dello</strong> specifico<br />

diploma di conservatorio relativo<br />

alle diverse specialità strumentali<br />

congiuntamente ai requisiti previsti<br />

dall’articolo 11 comma 9 della legge<br />

3 maggio 1999 n. 124. L’inserimento<br />

nelle graduatorie permanenti ivi contemplate<br />

avviene dopo l’espletamento<br />

della sessione riservata di<br />

esami di abilitazione all’insegnamento,<br />

disposta per i docenti non in<br />

possesso dell’abilitazione in educazione<br />

<strong>musicale</strong>.<br />

Art. 10<br />

Con separato decreto saranno stabiliti<br />

le prove e i programmi di esame per le<br />

procedure concorsuali nonché i titoli<br />

previsti per accedere, a regime, alla<br />

classe di concorso di cui al precedente<br />

articolo.<br />

Art. 11<br />

In attesa dell’espletamento delle procedure<br />

di assunzione a tempo indeterminato<br />

previste dal comma 9 dell’art. 11<br />

della Legge 3 maggio 1999 n. 124, per<br />

l’anno scolastico 1999-2000 è prorogata<br />

la validità degli elenchi prioritari compilati<br />

sulla base dell’articolo 6 del decreto<br />

ministeriale 13-2-1996 per l’assunzione<br />

di personale a tempo determinato.<br />

Art. 12<br />

Esaurita la fase transitoria di cui al<br />

precedente articolo, per l’assunzione<br />

del personale docente a tempo determinato,<br />

si applicano le norme generali<br />

al momento in vigore.<br />

Il presente decreto sarà inviato alla<br />

Corte dei Conti per il visto e la registrazione,<br />

ai sensi dell’art. 3 della legge<br />

14 gennaio 1994, n. 20.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 223<br />

Allegato A (D.M. 201 del 6 agosto 1999)<br />

PROGRAMMI DI INSEGNAMENTO<br />

DI STRUMENTO MUSICALE NEI CORSI<br />

DI SCUOLA MEDIA AD INDIRIZZO<br />

MUSICALE<br />

NORMATIVA<br />

1. INDICAZIONI GENERALI<br />

<strong>L’insegnamento</strong> strumentale costituisce<br />

integrazione interdisciplinare ed arricchimento<br />

dell’insegnamento obbligatorio<br />

dell’educazione <strong>musicale</strong> nel più<br />

ampio quadro delle finalità della <strong>scuola</strong><br />

<strong>media</strong> e del progetto complessivo di<br />

formazione della persona.<br />

Esso concorre, pertanto, alla più consapevole<br />

appropriazione del linguaggio<br />

<strong>musicale</strong>, di cui fornisce all’alunno<br />

preadolescente una piena conoscenza,<br />

integrando i suoi aspetti tecnicopratici<br />

con quelli teorici, lessicali,<br />

storici e culturali che insieme costituiscono<br />

la complessiva valenza dell’educazione<br />

<strong>musicale</strong>; orienta quindi le finalità<br />

di quest’ultima anche in funzione<br />

di un più adeguato apporto alle specifiche<br />

finalità dell’insegnamento strumentale<br />

stesso.<br />

La musica e la sua evoluzione linguistica<br />

hanno avuto, e continuano ad avere,<br />

nel loro divenire, frequenti momenti<br />

di incontro con le discipline letterarie,<br />

scientifiche e storiche. L’indirizzo<br />

<strong>musicale</strong> richiede quindi che l’ambito<br />

in cui si realizza offra un’adeguata condizione<br />

metodologica di interdisciplinarità:<br />

l’educazione <strong>musicale</strong> e la pra-<br />

tica strumentale vengono così posti in<br />

costante rapporto con l’insieme dei<br />

campi del sapere.<br />

La musica viene in tal modo liberata<br />

da quell’aspetto di separatezza che<br />

l’ha spesso penalizzata e viene resa esplicita<br />

la dimensione sociale e culturale<br />

dell’evento <strong>musicale</strong>.<br />

Sviluppare l’insegnamento <strong>musicale</strong> significa<br />

fornire agli alunni, destinati a<br />

crescere in un mondo fortemente segnato<br />

dalla presenza della musica<br />

come veicolo di comunicazione, spesso<br />

soltanto subita, una maggiore capacità<br />

di lettura attiva e critica del reale,<br />

una ulteriore possibilità di conoscenza,<br />

espressione e coscienza, razionale ed<br />

emotiva, di sé.<br />

Obiettivo del corso triennale, quindi,<br />

una volta fornita una completa e consapevole<br />

alfabetizzazione <strong>musicale</strong>, è<br />

porre alcuni traguardi essenziali che dovranno<br />

essere da tutti raggiunti. Il rispetto<br />

delle finalità generali di carattere<br />

orientativo della <strong>scuola</strong> <strong>media</strong><br />

non esclude la valorizzazione delle<br />

eccellenze.<br />

Adeguata attenzione viene riservata a<br />

quegli aspetti del far musica, come la<br />

pratica corale e strumentale di insieme,<br />

che pongono il preadolescente in rela-


NORMATIVA<br />

224 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

zione consapevole e fattiva con altri<br />

soggetti.<br />

L’autonomia scolastica potrà garantire<br />

ulteriori possibilità di approfondimento<br />

e sviluppo anche <strong>nella</strong> prospettiva di<br />

rendere l’esperienza <strong>musicale</strong> funzionale<br />

o propedeutica alla prosecuzione degli<br />

studi, nonché alla diffusione della<br />

cultura <strong>musicale</strong> nel territorio, in modo<br />

da rafforzare il ruolo della <strong>scuola</strong> come<br />

luogo di aggregazione e diffusione di saperi<br />

e competenze.<br />

2. ORIENTAMENTI FORMATIVI<br />

<strong>L’insegnamento</strong> strumentale conduce,<br />

attraverso l’integrazione con l’educazione<br />

<strong>musicale</strong> e l’apprendimento della<br />

notazione e delle strutture metriche<br />

e ritmiche, all’acquisizione di capacità<br />

cognitive in ordine alle categorie musicali<br />

fondamentali (melodia, armonia,<br />

ritmo, timbro, dinamica, agogica) e alla<br />

loro traduzione operativa <strong>nella</strong> pratica<br />

strumentale, onde consentire agli<br />

alunni l’interiorizzazione di tratti significativi<br />

del linguaggio <strong>musicale</strong> a livello<br />

formale, sintattico e stilistico.<br />

I contenuti dell’educazione <strong>musicale</strong>,<br />

a loro volta, e in specie l’educazione dell’orecchio,<br />

l’osservazione e analisi dei<br />

fenomeni acustici, il riconoscimento<br />

degli attributi fisici del suono, la lettura<br />

dell’opera <strong>musicale</strong> intesa come<br />

ascolto guidato e ragionato, si modellano<br />

con il necessario contributo della<br />

pratica strumentale.<br />

<strong>L’insegnamento</strong> strumentale:<br />

• promuove la formazione globale<br />

dell’individuo offrendo, attraverso<br />

un’esperienza <strong>musicale</strong> resa più<br />

completa dallo studio <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong>,<br />

occasioni di maturazione logica,<br />

espressiva, comunicativa;<br />

• integra il mo<strong>dello</strong> curricolare con<br />

percorsi disciplinari intesi a sviluppare,<br />

nei processi evolutivi dell’alunno,<br />

unitamente alla dimensione<br />

cognitiva, la dimensione praticooperativa,<br />

estetico-emotiva, improvvisativo-compositiva;<br />

• offre all’alunno, attraverso l’acquisizione<br />

di capacità specifiche, ulteriori<br />

occasioni di sviluppo e<br />

orientamento delle proprie potenzialità,<br />

una più avvertita coscienza<br />

di sé e del modo di rapportarsi al<br />

sociale;<br />

• fornisce ulteriori occasioni di integrazione<br />

e di crescita anche per gli<br />

alunni in situazione di svantaggio.<br />

In particolare la produzione dell’evento<br />

<strong>musicale</strong> attraverso la pratica strumentale:<br />

• comporta processi di organizzazione<br />

e formalizzazione della gestualità<br />

in rapporto al sistema operativo<br />

<strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> concorrendo<br />

allo sviluppo delle abilità senso-motorie<br />

legate a schemi temporali<br />

precostituiti;<br />

• dà all’alunno la possibilità di accedere<br />

direttamente all’universo di simboli,<br />

significati e categorie fondanti<br />

il linguaggio <strong>musicale</strong> che i repertori<br />

strumentali portano con sé;<br />

• consente di mettere in gioco la<br />

soggettività, ponendo le basi per lo<br />

sviluppo di capacità di valutazione<br />

critico-estetiche;


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 225<br />

• permette l’accesso ad autonome<br />

elaborazioni del materiale sonoro<br />

(improvvisazione, composizione ),<br />

sviluppando la dimensione creativa<br />

dell’alunno.<br />

L’essenziale aspetto performativo della<br />

pratica strumentale porta alla consapevolezza<br />

della dimensione intersoggettiva<br />

e pubblica dell’evento <strong>musicale</strong> stesso,<br />

fornendo un efficace contributo al<br />

senso di appartenenza sociale.<br />

• un primo livello di capacità performative<br />

con tutto ciò che ne consegue<br />

in ordine alle possibilità di<br />

controllo del proprio stato emotivo<br />

in funzione dell’efficacia della comunicazione.<br />

4. CONTENUTI FONDAMENTALI<br />

I contenuti delle singole specificità strumentali<br />

che dovono essere perseguiti<br />

sono:<br />

NORMATIVA<br />

3. OBIETTIVI<br />

DI APPRENDIMENTO<br />

Nel campo della formazione <strong>musicale</strong><br />

l’insegnamento strumentale persegue un<br />

insieme di obiettivi generali all’interno<br />

dei quali si individua l’acquisizione di<br />

alcuni traguardi essenziali, quali:<br />

• il dominio tecnico del proprio <strong>strumento</strong><br />

al fine di produrre eventi musicali<br />

tratti da repertori della tradizione<br />

scritta e orale con consapevolezza<br />

interpretativa, sia <strong>nella</strong> restituzione<br />

dei processi formali sia <strong>nella</strong><br />

capacità di attribuzione di senso;<br />

• la capacità di produrre autonome<br />

elaborazioni di materiali sonori, pur<br />

all’interno di griglie predisposte;<br />

• l’acquisizione di abilità in ordine alla<br />

lettura ritmica e intonata e di conoscenze<br />

di base della teoria <strong>musicale</strong>;<br />

• un primo livello di consapevolezza<br />

del rapporto tra organizzazione dell’attività<br />

senso-motoria legata al<br />

proprio <strong>strumento</strong> e formalizzazione<br />

dei propri stati emotivi;<br />

• ricerca di un corretto assetto psicofisico:<br />

postura, percezione corporea,<br />

rilassamento, respirazione, equilibrio<br />

in situazioni dinamiche, coordinamento;<br />

• autonoma decodificazione allo <strong>strumento</strong><br />

dei vari aspetti delle notazioni<br />

musicali: ritmico, metrico, frastico,<br />

agogico, dinamico, timbrico, armonico;<br />

• padronanza <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> sia attraverso<br />

la lettura sia attraverso l’imitazione<br />

e l’improvvisazione, sempre<br />

opportunamente guidata;<br />

• lettura ed esecuzione del testo <strong>musicale</strong><br />

che dia conto, a livello interpretativo,<br />

della comprensione e del<br />

riconoscimento dei suoi parametri<br />

costitutivi;<br />

• acquisizione, da parte degli alunni,<br />

di un metodo di studio basato sull’individuazione<br />

dell’errore e della<br />

sua correzione;<br />

• promozione della dimensione ludico-<strong>musicale</strong><br />

attraverso la musica di<br />

insieme e la conseguente interazione<br />

di gruppo.


NORMATIVA<br />

226 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

La capacità di lettura va rinforzata dalla<br />

«lettura a prima vista» e va esercitata<br />

non soltanto sulla notazione tradizionale<br />

ma anche su quelle che utilizzano<br />

altri codici, con particolare riferimento<br />

a quelli più consoni alle specificità<br />

strumentali.<br />

Altri obiettivi di apprendimento e<br />

contenuti fondamentali sono specifici<br />

per i singoli strumenti per cui si rinvia<br />

alle successive indicazioni.<br />

5. COMPETENZE E CRITERI<br />

DI VALUTAZIONE<br />

<strong>L’insegnamento</strong> strumentale concorre,<br />

attraverso una programmata integrazione<br />

tra le discipline musicali, alla costituzione<br />

della competenza <strong>musicale</strong><br />

generale che si fonda su:<br />

• il riconoscimento e la descrizione degli<br />

elementi fondamentali della sintassi<br />

<strong>musicale</strong>;<br />

• il riconoscimento e la descrizione di<br />

generi musicali, forme elementari e<br />

semplici condotte compositive;<br />

• la capacità di collocare in ambito<br />

storico-stilistico gli eventi musicali<br />

praticati;<br />

• la produzione e/o la riproduzione di<br />

melodie attraverso il mezzo vocale<br />

con il supporto della lettura ritmica<br />

e intonata.<br />

Lo studio strumentale, a sua volta, si<br />

fonda su:<br />

• capacità di lettura allo <strong>strumento</strong>,<br />

intesa come capacità di correlazione<br />

segno (con tutte le valenze se-<br />

mantiche che comporta nel linguaggio<br />

<strong>musicale</strong>) – gesto – suono;<br />

• uso e controllo <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong><br />

<strong>nella</strong> pratica individuale e collettiva,<br />

con particolare riferimento ai riflessi<br />

– determinati dal controllo della<br />

postura e dallo sviluppo sensomotorio<br />

– sull’acquisizione delle tecniche<br />

specifiche;<br />

• capacità di esecuzione e ascolto<br />

<strong>nella</strong> pratica individuale e collettiva,<br />

ossia livello di sviluppo dei processi<br />

di attribuzione di senso e delle<br />

capacità organizzative dei materiali<br />

sonori;<br />

• esecuzione, interpretazione ed eventuale<br />

elaborazione autonoma allo<br />

<strong>strumento</strong> del materiale sonoro,<br />

laddove anche l’interpretazione può<br />

essere intesa come livello di sviluppo<br />

delle capacità creative.<br />

Fermi restando gli obiettivi e le indicazioni<br />

programmatiche definite per<br />

le singole specialità strumentali, la verifica<br />

dei risultati del percorso didattico<br />

relativo all’insegnamento strumentale<br />

si basa sull’accertamento di una<br />

competenza intesa come dominio, ai<br />

livelli stabiliti, del sistema operativo del<br />

proprio <strong>strumento</strong> in funzione di<br />

una corretta produzione dell’evento<br />

<strong>musicale</strong> rispetto ai suoi parametri costitutivi:<br />

struttura frastica e metro-ritmica<br />

e struttura melodico-armonica<br />

con le relative connotazioni agogicodinamiche.<br />

I processi di valutazione dovranno<br />

comunque ispirarsi ai criteri generali<br />

della valutazione formativa propria<br />

della <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 227<br />

6. ESEMPLIFICAZIONI<br />

METODOLOGICHE<br />

Gli strumenti metodologici che seguono<br />

hanno un valore prevalentemente<br />

indicativo nel rispetto dell’autonomia<br />

di progettazione e programmazione<br />

delle singole scuole.<br />

Posto che:<br />

• le diverse caratteristiche organologiche<br />

degli strumenti implicano<br />

una diversa progressione nell’acquisizione<br />

delle tecniche specifiche,<br />

con tempi differenziati <strong>nella</strong><br />

possibilità di accesso diretto alle categorie<br />

musicali indicate negli orientamenti<br />

formativi;<br />

• in un triennio tali possibilità sono<br />

oggettivamente limitate;<br />

• <strong>nella</strong> fascia d’età della Scuola <strong>media</strong><br />

si avviano più strutturate capacità di<br />

astrazione e problematizzazione;<br />

• la pratica della Musica d’insieme si<br />

pone come <strong>strumento</strong> metodologico<br />

privilegiato. Infatti l’evento <strong>musicale</strong><br />

prodotto da un insieme ed opportunamente<br />

progettato sulla base<br />

di differenziate capacità operativostrumentali,<br />

consente, da parte degli<br />

alunni, la partecipazione all’evento<br />

stesso, anche a prescindere dal livello<br />

di competenza strumentale<br />

raggiunto.<br />

L’accesso alle categorie fondanti il linguaggio<br />

<strong>musicale</strong> e al suo universo trova<br />

quindi un veicolo in una viva e concreta<br />

esperienza che può essere più<br />

avanzata, sul piano <strong>musicale</strong>, di quanto<br />

non possa esserlo quella riferita alla<br />

sola pratica individuale.<br />

Particolare attenzione va data alla pratica<br />

vocale adeguatamente curata a livello<br />

del controllo della fonazione, sia<br />

come mezzo più im<strong>media</strong>to per la partecipazione<br />

all’evento <strong>musicale</strong> e per la<br />

sua produzione, sia come occasione per<br />

accedere alla conoscenza della notazione<br />

e della relativa teoria al fine di acquisire<br />

dominio nel campo della lettura<br />

intonata. La competenza ritmica, oltre<br />

ad essere assunta <strong>media</strong>nte il controllo<br />

dei procedimenti articolatorî<br />

propri dei vari strumenti, deve essere<br />

incrementata da una pratica fonogestuale<br />

individuale e collettiva sostenuta<br />

dalla capacità di lettura. In tale prospettiva<br />

metodologica la pratica del solfeggio<br />

viene sciolta <strong>nella</strong> più generale<br />

pratica <strong>musicale</strong>.<br />

Anche l’ascolto va inteso come risorsa<br />

metodologica, tanto all’interno dell’insegnamento<br />

strumentale, quanto<br />

<strong>nella</strong> musica d’insieme.<br />

In particolare è finalizzato a sviluppare<br />

capacità di controllo ed adeguamento<br />

ai modelli teorici basati sui parametri<br />

fondamentali della musica rivelandosi<br />

mezzo indispensabile per la riproduzione<br />

orale e/o scritta di strutture<br />

musicali di varia complessità. Esso deve<br />

inoltre tendere a sviluppare capacità discriminative<br />

e comparative delle testimonianze<br />

musicali più significative, capacità<br />

utili, <strong>nella</strong> pratica strumentale,<br />

alla riproduzione di modelli esecutivointerpretativi.<br />

Altra risorsa metodologicamente efficace<br />

può essere l’apporto delle tecnologie<br />

elettroniche e multi<strong>media</strong>li. L’adozione<br />

mirata e intellettualmente<br />

sorvegliata di strumenti messi a disposizione<br />

dalle moderne tecnologie può<br />

NORMATIVA


NORMATIVA<br />

228 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

costituire un incentivo a sviluppare capacità<br />

creativo-elaborative senza che<br />

queste vengano vincolate al dominio<br />

tecnico di strumenti musicali che richiedono<br />

una avanzata capacità di<br />

controllo.<br />

Gli strumenti metodologici suggeriti<br />

presuppongono una condizione generale<br />

di infra ed interdisciplinarità. Da<br />

una parte infatti, l’apprendimento strumentale<br />

integrato con quello dell’Educazione<br />

<strong>musicale</strong> e della teoria e lettura<br />

della musica configura un processo<br />

di apprendimento <strong>musicale</strong> unitario,<br />

dall’altra le articolazioni della dimensione<br />

cognitiva messe in gioco da questo<br />

processo attivano relazioni con altri apprendimenti<br />

del curricolo, realizzando<br />

la condizione per l’interdisciplinarità.<br />

7. STRUMENTI MUSICALI<br />

E INDICAZIONI<br />

PROGRAMMATICHE<br />

Il perseguimento degli obiettivi sotto<br />

indicati si articolerà sia in attività individuali<br />

sia in attività collettive (piccoli<br />

gruppi, musica d’insieme ): le abilità<br />

via via raggiunte andranno utilizzate<br />

sin dai livelli più elementari con<br />

finalità espressive e comunicative, e<br />

consolidate attraverso l’integrazione di<br />

conoscenze acquisite nell’ambito della<br />

teoria <strong>musicale</strong> e della lettura ritmica<br />

e intonata. Tali conoscenze potranno<br />

essere assunte in percorsi temporali<br />

diversi da quelli necessari al raggiungimento<br />

degli obiettivi degli specifici<br />

insegnamenti strumentali.<br />

La successione degli obiettivi verrà stabilita<br />

dagli insegnanti in modo da de-<br />

terminare un percorso graduale che<br />

tenga conto delle caratteristiche e delle<br />

potenzialità dei singoli alunni.<br />

I contenuti fondamentali dovranno essere<br />

selezionati tenendo conto dell’approccio<br />

agli stili e alle forme, e della distinzione<br />

dei linguaggi.<br />

Esercizi e studi finalizzati all’acquisizione<br />

di specifiche abilità tecniche possono<br />

rientrare nel percorso metodologico<br />

e didattico di ciascun insegnante che<br />

terrà comunque conto delle innovazioni<br />

della didattica strumentale.<br />

Flauto<br />

• acquisizione e sviluppo della tecnica<br />

di respirazione attraverso il controllo<br />

e la consapevolezza dei processi<br />

inspiratorio ed espiratorio;<br />

• acquisizione della tecnica di emissione<br />

nei tre registri e progressivo sviluppo<br />

di una buona sonorità, della<br />

capacità di controllo del suono e<br />

di intonazione nelle diverse situazioni<br />

timbriche e dinamiche e nei<br />

cambi di registro;<br />

• acquisizione consapevole della funzione<br />

dei segni dinamici, agogici ed<br />

espressivi e loro realizzazione;<br />

• acquisizione del controllo della postura<br />

e della posizione della mano;<br />

• conoscenza delle posizioni cromatiche<br />

<strong>dello</strong> <strong>strumento</strong> nei tre registri<br />

e acquisizione di una sicura tecnica<br />

«digitale» (precisione <strong>nella</strong><br />

coordinazione dei movimenti e<br />

sviluppo del controllo delle diverse<br />

velocità);<br />

• controllo consapevole delle «articolazioni»<br />

(uso del legato e staccato,


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 229<br />

qualità e velocità <strong>dello</strong> staccato, utilizzo<br />

dei diversi tipi di staccato e delle<br />

combinazioni di staccato e legato);<br />

• approccio all’esecuzione di abbellimenti<br />

(acciaccature e appoggiature,<br />

mordenti, gruppetti e trilli);<br />

• esplorazione e capacità di utilizzo<br />

delle diverse possibilità timbriche<br />

<strong>dello</strong> <strong>strumento</strong>, anche in relazione<br />

ad alcune delle moderne tecniche<br />

compositive.<br />

Alla fine del triennio gli allievi dovranno<br />

saper eseguire con consapevolezza brani<br />

solistici e d’insieme appartenenti a diversi<br />

generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica<br />

adeguata al percorso compiuto.<br />

Il livello minimo di tecnica strumentale<br />

che l’allievo dovrà aver acquisito<br />

prevede i seguenti contenuti:<br />

• principali figurazioni ritmiche in<br />

tempi semplici e composti;<br />

• utilizzo dell’estensione di 2 ottave<br />

con passaggi diatonici e cromatici;<br />

• staccato e legato;<br />

• variazioni dinamiche e agogiche.<br />

• acquisizione consapevole della funzione<br />

dei segni dinamici, agogici ed<br />

espressivi e loro realizzazione;<br />

• conoscenza delle posizioni cromatiche<br />

<strong>nella</strong> completa estensione <strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong>; posizioni secondarie: fa<br />

seconda, fa a forcella, seconda posizione<br />

con la mano sinistra, tutte le<br />

posizioni compresi i trilli e le note<br />

acute;<br />

• controllo consapevole delle articolazioni;<br />

• acquisizione della tecnica del vibrato;<br />

• conoscenza ed eventuale uso delle<br />

nuove tecniche strumentali: note<br />

multiple, ecc.<br />

Alla fine del triennio gli allievi dovranno<br />

saper eseguire con consapevolezza<br />

brani solistici e d’insieme appartenenti<br />

a diversi generi, epoche, stili, di<br />

difficoltà tecnica adeguata al percorso<br />

compiuto.<br />

Il livello minimo di tecnica strumentale<br />

che l’allievo dovrà aver acquisito<br />

prevede i seguenti contenuti:<br />

NORMATIVA<br />

Oboe<br />

• impostazione e rafforzamento del<br />

labbro in rapporto all’uso dell’ancia;<br />

• acquisizione e sviluppo della tecnica<br />

di respirazione attraverso il controllo<br />

e la consapevolezza dei processi<br />

inspiratorio ed espiratorio;<br />

• acquisizione della tecnica d’emissione:<br />

suoni fondamentali e controllo<br />

dell’intonazione;<br />

• acquisizione del controllo della postura<br />

e della chiusura dei fori;<br />

• principali figurazioni ritmiche in<br />

tempi semplici e composti;<br />

• utilizzo dell’estensione di 2 ottave<br />

con passaggi diatonici e cromatici;<br />

• staccato e legato;<br />

• variazioni dinamiche e agogiche.<br />

Clarinetto<br />

• acquisizione e sviluppo della tecnica<br />

di respirazione attraverso il controllo<br />

e la consapevolezza dei processi<br />

inspiratorio ed espiratorio;


NORMATIVA<br />

230 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

• acquisizione della tecnica di emissione<br />

dei suoni fondamentali e del<br />

passaggio agli armonici naturali.<br />

Controllo della intonazione;<br />

• acquisizione consapevole della funzione<br />

dei segni dinamici, agogici ed<br />

espressivi e loro realizzazione;<br />

• conoscenza delle posizioni cromatiche<br />

<strong>nella</strong> completa estensione <strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong>;<br />

• esplorazione e capacità di utilizzo delle<br />

diverse possibilità timbriche <strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong>, anche in relazione ad<br />

alcune delle moderne tecniche compositive.<br />

Alla fine del triennio gli allievi dovranno<br />

saper eseguire con consapevolezza<br />

brani solistici e d’insieme appartenenti<br />

a diversi generi, epoche, stili, di<br />

difficoltà tecnica adeguata al percorso<br />

compiuto.<br />

Il livello minimo di tecnica strumentale<br />

che l’allievo dovrà aver acquisito<br />

prevede i seguenti contenuti:<br />

• principali figurazioni ritmiche in<br />

tempi semplici e composti;<br />

• utilizzo di tutta l’estensione <strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong> con passaggi diatonici e<br />

cromatici;<br />

• staccato e legato;<br />

• variazioni dinamiche e agogiche.<br />

sione dei suoni fondamentali e del<br />

passaggio agli armonici naturali.<br />

Controllo della intonazione;<br />

• acquisizione consapevole della funzione<br />

dei segni dinamici, agogici ed<br />

espressivi e loro realizzazione;<br />

• conoscenza delle posizioni cromatiche<br />

<strong>nella</strong> completa estensione <strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong>;<br />

• esplorazione e capacità di utilizzo delle<br />

diverse possibilità timbriche <strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong>, anche in relazione ad<br />

alcune delle moderne tecniche compositive.<br />

Alla fine del triennio gli allievi dovranno<br />

saper eseguire con consapevolezza<br />

brani solistici e d’insieme appartenenti<br />

a diversi generi, epoche, stili, di<br />

difficoltà tecnica adeguata al percorso<br />

compiuto.<br />

Il livello minimo di tecnica strumentale<br />

che l’allievo dovrà aver acquisito<br />

prevede i seguenti contenuti:<br />

• principali figurazioni ritmiche in<br />

tempi semplici e composti;<br />

• utilizzo di tutta l’estensione <strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong> con passaggi diatonici e<br />

cromatici;<br />

• staccato e legato;<br />

• variazioni dinamiche e agogiche.<br />

Saxofono<br />

• acquisizione e sviluppo della tecnica<br />

di respirazione attraverso il controllo<br />

e la consapevolezza dei processi<br />

inspiratorio ed espiratorio;<br />

• acquisizione della tecnica di emis-<br />

Fagotto<br />

• impostazione e rafforzamento del<br />

labbro in rapporto all’uso dell’ancia;<br />

• acquisizione e sviluppo della tecnica<br />

di respirazione attraverso il controllo<br />

e la consapevolezza dei processi<br />

inspiratorio ed espiratorio;


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 231<br />

• acquisizione della tecnica d’emissione:<br />

suoni fondamentali e controllo<br />

dell’intonazione;<br />

• acquisizione del controllo della postura<br />

e della chiusura dei fori;<br />

• acquisizione consapevole della funzione<br />

dei segni dinamici, agogici ed<br />

espressivi e loro realizzazione;<br />

• conoscenza delle posizioni cromatiche<br />

<strong>nella</strong> completa estensione <strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong>;<br />

• controllo consapevole delle articolazioni;<br />

• acquisizione della tecnica del vibrato;<br />

• conoscenza ed eventuale uso delle<br />

nuove tecniche strumentali.<br />

Alla fine del triennio gli allievi dovranno<br />

saper eseguire con consapevolezza<br />

brani solistici e d’insieme appartenenti<br />

a diversi generi, epoche, stili, di<br />

difficoltà tecnica adeguata al percorso<br />

compiuto.<br />

Il livello minimo di tecnica strumentale<br />

che l’allievo dovrà aver acquisito<br />

prevede i seguenti contenuti:<br />

• principali figurazioni ritmiche in<br />

tempi semplici e composti;<br />

• utilizzo di tutta l’estensione con passaggi<br />

diatonici e cromatici;<br />

• staccato e legato;<br />

• variazioni dinamiche e agogiche.<br />

Corno<br />

• acquisizione di una adeguata impostazione<br />

strumentale con particolare<br />

riguardo alla naturale impostazione<br />

del bocchino sulle labbra;<br />

• sviluppo della muscolatura labiale<br />

attraverso esercitazione di «buzzing»<br />

senza e con il bocchino;<br />

• acquisizione e sviluppo della tecnica<br />

di respirazione attraverso il controllo<br />

e la consapevolezza dei processi<br />

inspiratorio ed espiratorio;<br />

• acquisizione della tecnica di emissione:<br />

suoni naturali ed armonici e<br />

controllo dell’intonazione;<br />

• acquisizione consapevole della funzione<br />

dei segni dinamici, agogici ed<br />

espressivi e loro realizzazione e interpretazione<br />

(crescendo, diminuendo,<br />

accelerando, legato, staccato);<br />

• ampliamento dell’estensione attraverso<br />

lo sviluppo degli armonici sulle<br />

7 posizioni;<br />

• conoscenza ed eventuale uso delle<br />

nuove tecniche strumentali (frullato,<br />

glissato, sordine, suoni chiusi, suoni<br />

d’eco);<br />

• conoscenza delle scale maggiori e<br />

minori fino a tre alterazioni;<br />

• esecuzione di brani solistici e di insieme<br />

nelle tonalità maggiori fino a<br />

tre alterazioni, esecuzioni di semplici<br />

brani a prima vista.<br />

Alla fine del triennio gli allievi dovranno<br />

saper eseguire con consapevolezza<br />

brani solistici e d’insieme appartenenti<br />

a diversi generi, epoche, stili, di<br />

difficoltà tecnica adeguata al percorso<br />

compiuto.<br />

Il livello minimo di tecnica strumentale<br />

che l’allievo dovrà aver acquisito<br />

prevede i seguenti contenuti:<br />

• utilizzo delle prime tre posizioni del<br />

corno in fa;<br />

• principali figurazioni ritmiche in<br />

tempi semplici e composti;<br />

NORMATIVA


NORMATIVA<br />

232 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

• staccato e legato;<br />

• variazioni dinamiche e agogiche.<br />

Tromba<br />

• acquisizione di una adeguata impostazione<br />

strumentale con particolare<br />

riguardo alla naturale impostazione<br />

del bocchino sulle labbra;<br />

• sviluppo della muscolatura labiale<br />

attraverso esercitazione di «buzzing»<br />

senza e con il bocchino;<br />

• acquisizione e sviluppo della tecnica<br />

di respirazione attraverso il controllo<br />

e la consapevolezza dei processi<br />

inspiratorio ed espiratorio;<br />

• acquisizione della tecnica di emissione:<br />

suoni naturali ed armonici e<br />

controllo dell’intonazione;<br />

• acquisizione consapevole della funzione<br />

dei segni dinamici, agogici ed<br />

espressivi e loro realizzazione e interpretazione<br />

(crescendo, diminuendo,<br />

staccato: vari tipi, legato, accelerando,<br />

rallentando, ecc.);<br />

• ampliamento dell’estensione attraverso<br />

lo sviluppo degli armonici sulle<br />

7 posizioni;<br />

• conoscenza ed eventuale uso delle<br />

nuove tecniche strumentali:<br />

frullato, glissato e utilizzo delle sordine;<br />

• conoscenza delle scale maggiori e<br />

minori fino a tre alterazioni;<br />

• esecuzione di brani solistici e di insieme<br />

nelle tonalità maggiori fino a<br />

tre alterazioni, esecuzioni di semplici<br />

brani a prima vista.<br />

Alla fine del triennio gli allievi dovranno<br />

saper eseguire con consapevolezza<br />

brani solistici e d’insieme appartenenti<br />

a diversi generi, epoche, stili, di<br />

difficoltà tecnica adeguata al percorso<br />

compiuto.<br />

Il livello minimo di tecnica strumentale<br />

che l’allievo dovrà aver acquisito<br />

prevede i seguenti contenuti:<br />

• principali figurazioni ritmiche in<br />

tempi semplici e composti;<br />

• utilizzo di tutte le 7 posizioni e relativi<br />

armonici nell’ambito dell’estensione<br />

di 2 ottave;<br />

• staccato e legato;<br />

• variazioni dinamiche e agogiche.<br />

Chitarra<br />

• padronanza del tocco appoggiato e<br />

libero della mano destra e relative capacità<br />

di variarne gli aspetti dinamici<br />

e timbrici;<br />

• esecuzione d’arpeggi di vari tipi<br />

anche con posizioni accordali di<br />

mano sinistra;<br />

• utilizzo e controllo delle note simultanee<br />

con e senza il pollice;<br />

• conoscenza ed uso degli accordi nelle<br />

tonalità più agevoli anche con l’inserimento<br />

del barré;<br />

• conoscenza ed utilizzo consapevole<br />

delle posizioni dalla prima in<br />

avanti;<br />

• uso consapevole della diteggiatura<br />

di entrambe le mani;<br />

• esplorazione ed utilizzo delle possibilità<br />

timbriche e dinamiche <strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong> (pizzicati, glissandi, armonici,<br />

percussioni, suoni legatistaccati,<br />

ecc.).


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 233<br />

Alla fine del triennio gli allievi dovranno<br />

saper eseguire con consapevolezza<br />

brani solistici e d’insieme appartenenti<br />

a diversi generi, epoche, stili, di<br />

difficoltà tecnica adeguata al percorso<br />

compiuto.<br />

Il livello minimo che l’allievo dovrà<br />

aver acquisito prevede la capacità di<br />

eseguire brani solistici nelle tonalità più<br />

agevoli, almeno a due voci, anche con<br />

semplici cambi di posizioni, contenenti<br />

le principali figurazioni ritmiche.<br />

Arpa<br />

• conoscenza ed uso degli arpeggi nelle<br />

tonalità più agevoli;<br />

• conoscenza ed uso delle scale nelle<br />

tonalità più agevoli;<br />

• conoscenza ed uso degli accordi;<br />

• preparazione delle ottave;<br />

• esplorazione ed utilizzo delle possibilità<br />

timbriche e dinamiche <strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong> (suoni smorzati e strisciati<br />

– suoni armonici);<br />

• conoscenza ed uso del movimento<br />

dei pedali nelle tonalità più agevoli.<br />

Pianoforte<br />

Tutte le abilità pianistiche sotto elencate<br />

vanno intese come comprensive<br />

degli aspetti dinamici, timbrici e delle<br />

varie modalità d’attacco del tasto e<br />

uso dei pedali.<br />

• Mano chiusa (dita su gradi congiunti):<br />

scale, abbellimenti, cinque note<br />

non consecutive, note ribattute,<br />

glissandi;<br />

• mano aperta (dita su gradi disgiunti):<br />

arpeggi, passaggi per gradi disgiunti;<br />

• bicordi e accordi: terze, seste, ottave,<br />

altri bicordi, accordi, clusters;<br />

• salti: note singole, bicordi, ottave,<br />

accordi, clusters.<br />

Alla fine del triennio l’alunno dovrà saper<br />

leggere a prima vista musiche<br />

tratte dai primi metodi per pianoforte<br />

e dovrà saper eseguire con consapevolezza<br />

interpretativa almeno una<br />

composizione tratta dal repertorio solistico<br />

o d’insieme per ciascuna delle<br />

seguenti aree:<br />

NORMATIVA<br />

Alla fine del triennio gli allievi dovranno<br />

saper eseguire con consapevolezza<br />

brani solistici e d’insieme appartenenti<br />

a diversi generi, epoche, stili, di<br />

difficoltà tecnica adeguata al percorso<br />

compiuto.<br />

Il livello minimo che l’allievo dovrà aver<br />

acquisito prevede la capacità di eseguire<br />

brani solistici nelle tonalità più<br />

agevoli, contenenti le principali figurazioni<br />

ritmiche.<br />

• danza (ad esempio: F. Schubert,<br />

Ländler e Valzer; B. Bartòk, For children,<br />

ecc.);<br />

• pezzo di carattere (ad esempio:<br />

R. Schumann, Album per la gioventù;<br />

S. Prokofiev, Music for children;<br />

una canzone o standard jazzistico<br />

con sigle realizzate dall’alunno,<br />

ecc.).<br />

• forme polifoniche e forme-sonata<br />

(ad esempio: J.S. Bach, Preludi e fughette;<br />

F.J. Haydn, Divertimenti;<br />

L. van Beethoven, Sonatine, ecc.);


NORMATIVA<br />

234 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

• variazioni (Variazioni facili di Mozart<br />

e di Beethoven, Variazioni facili<br />

di autori del ’900, ecc.).<br />

Percussioni<br />

(tamburo, timpani, xilofono,<br />

vibrafono)<br />

Tamburo<br />

• Primi rudimenti al tamburo con impostazione<br />

tradizionale o moderna;<br />

• precisione ritmica nell’esecuzione<br />

dei gruppi irregolari e nei cambi di<br />

tempo;<br />

• controllo tecnico nelle varie dinamiche<br />

e controllo della qualità sonora;<br />

• facili letture a prima vista.<br />

Timpani<br />

• Controllo della dinamica e della<br />

timbrica sui timpani (coppia centrale<br />

di 26 e 29 pollici);<br />

• contrrollo dell’intonazione;<br />

• tecnica del rullo nelle varie dinamiche<br />

e primi facili cambi di intonazione<br />

e di tempi;<br />

• incroci e tecnica stoppaggio delle<br />

pelli; facili letture a prima vista.<br />

Xilofono<br />

• Esecuzione delle scale maggiori o minori,<br />

arpeggi in tutte le tonalità;<br />

• tecnica del trillo;<br />

• controllo delle dinamiche;<br />

• studio di facili composizioni o trascrizioni<br />

tratte dal repertorio di altri strumenti<br />

di diverse epoche e stili;<br />

• facili letture a prima vista.<br />

Vibrafono<br />

• Tecnica delle quattro bacchette<br />

(burton grip oppure musser oppure<br />

stevens grip);<br />

• scale maggiori e minori;<br />

• divaricazioni bacchette (double<br />

sticking dampening);<br />

• studio di facili composizioni tratte<br />

dal repertorio per chitarra o liuto;<br />

• facili letture a prima vista anche a<br />

struttura polifonica.<br />

Alla fine del triennio gli alunni dovranno<br />

saper eseguire con consapevolezza<br />

interpretativa brani facili per ensemble<br />

di percussioni e piccole composizioni<br />

per set-up o per <strong>strumento</strong> unico con<br />

o senza accompagnamento di un altro<br />

<strong>strumento</strong>.<br />

Il livello minimo di tecnica strumentale<br />

che l’alunno dovrà avere acquisito<br />

prevede i seguenti contenuti:<br />

• impostazione su tutti gli strumenti<br />

e conoscenza delle varie tecniche;<br />

• controllo dinamico;<br />

• buona precisione ritmica e di intonazione.<br />

Violino<br />

• Condotta dell’arco nelle sue diverse<br />

parti;<br />

• controllo dell’arco volto ad ottenere<br />

differenti intensità;<br />

• controllo dell’arco volto ad ottenere<br />

differenze timbriche (più o meno<br />

vicino al ponticello o alla tastiera);<br />

• padronanza dei principali colpi<br />

d’arco dei due ambiti: legato, staccato;<br />

• queste abilità andranno perseguite<br />

e mantenute anche con difficoltà


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 235<br />

crescenti della mano sinistra curando<br />

la corretta coordinazione;<br />

• conoscenza delle diverse applicazioni<br />

delle dita in 1° posizione e controllo<br />

dell’intonazione;<br />

• conoscenza delle diverse posizioni e<br />

controllo dell’intonazione;<br />

• controllo dell’intonazione in successione<br />

dei suoni per gradi congiunti<br />

(scale) e non e con l’utilizzo di diverse<br />

applicazioni delle dita;<br />

• controllo del movimento, della<br />

condotta dell’arco e dell’intonazione<br />

nei cambi di posizione;<br />

• esplorazione e capacità d’utilizzo<br />

delle possibilità timbriche <strong>dello</strong><br />

<strong>strumento</strong> (es. diversi tipi di pizzicato,<br />

glissando, suoni armonici,<br />

ecc.);<br />

• controllo dell’arco e dell’intonazione<br />

nelle corde doppie e primi elementi<br />

di polifonia.<br />

Alla fine del triennio gli allievi dovranno<br />

saper eseguire con consapevolezza brani<br />

solistici e d’insieme appartenenti a diversi<br />

generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica<br />

adeguata al percorso compiuto.<br />

Il livello minimo di tecnica strumentale<br />

che l’allievo dovrà aver acquisito<br />

prevede i seguenti contenuti:<br />

• principali figurazioni ritmiche in<br />

tempi semplici e composti;<br />

• utilizzo della prima posizione con diverse<br />

applicazioni delle dita;<br />

• legatura su una e più corde;<br />

• staccato;<br />

• variazioni dinamiche e agogiche.<br />

Violoncello<br />

• Condotta dell’arco nelle sue diverse<br />

parti;<br />

• Controllo dell’arco volto ad ottenere<br />

differenti intensità;<br />

• Controllo dell’arco volto ad ottenere<br />

differenze timbriche (più o meno<br />

vicino al ponticello o alla tastiera);<br />

• Padronanza dei principali colpi<br />

d’arco dei due ambiti: legato, staccato.<br />

Queste abilità andranno perseguite e<br />

mantenute anche con difficoltà crescenti<br />

della mano sinistra curando la corretta<br />

coordinazione.<br />

• Conoscenza delle diverse applicazioni<br />

delle dita in 1 a posizione e controllo<br />

dell’intonazione;<br />

• conoscenza delle diverse posizioni e<br />

controllo dell’intonazione;<br />

• controllo dell’intonazione in successione<br />

dei suoni per gradi congiunti<br />

(scale) e non e con l’utilizzo di diverse<br />

applicazioni delle dita;<br />

• controllo del movimento, della<br />

condotta dell’arco e dell’intonazione<br />

nei cambi di posizione;<br />

• esplorazione e capacità d’utilizzo delle<br />

possibilità timbriche <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong><br />

(es. diversi tipi di pizzicato,<br />

glissando, suoni armonici, ecc.);<br />

• controllo dell’arco e dell’intonazione<br />

nelle corde doppie e primi elementi<br />

di polifonia.<br />

Alla fine del triennio gli allievi dovranno<br />

saper eseguire con consapevolezza<br />

brani solistici e d’insieme appartenenti<br />

a diversi generi, epoche, stili, di<br />

NORMATIVA


NORMATIVA<br />

236 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

difficoltà tecnica adeguata al percorso<br />

compiuto.<br />

Il livello minimo di tecnica strumentale<br />

che l’allievo dovrà aver acquisito<br />

prevede i seguenti contenuti:<br />

• principali figurazioni ritmiche in<br />

tempi semplici e composti;<br />

• utilizzo della prima posizione con diverse<br />

applicazioni delle dita;<br />

• legatura su una e più corde;<br />

• staccato;<br />

• variazioni dinamiche e agogiche.<br />

Fisarmonica<br />

• Esplorazione delle caratteristiche<br />

tecniche e timbriche <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong>;<br />

• acquisizione consapevole delle funzioni<br />

della tastiera e dei bassi;<br />

• acquisizione della tecnica strumentale<br />

di base e coordinamento delle<br />

mani, anche in rapporto alle diverse<br />

funzioni della tastiera e dei bassi;<br />

• conoscenza e uso dei bassi cromatici;<br />

• conoscenza delle scale maggiori e<br />

minori armoniche e melodiche,<br />

per moto retto a due ottave, fino a<br />

tre alterazioni, con mano sinistra a<br />

bassi standard;<br />

• conoscenza delle scale cromatiche,<br />

uso delle note ribattute, dei glissandi,<br />

clusters, ecc.;<br />

• conoscenza ed uso dei segni dinamici,<br />

agogici ed espressivi di uso più comune<br />

e loro realizzazione sullo <strong>strumento</strong>;<br />

• sviluppo della tecnica strumentale,<br />

anche in relazione alle moderne tecniche<br />

compositive.<br />

Alla fine del triennio gli allievi dovranno<br />

saper leggere a prima vista musiche<br />

tratte dai primi metodi per fisarmonica<br />

e dovranno saper eseguire con consapevolezza<br />

interpretativa almeno una<br />

composizione tratta dal repertorio solistico<br />

o d’insieme per ciascuna delle<br />

seguenti aree:<br />

• composizioni originali per fisarmonica;<br />

• trascrizioni di facili brani tratti dal<br />

repertorio clavicembalistico;<br />

• brani polifonici (ad es.: Pozzoli,<br />

Kunz, Piccoli canoni – Bartòk,<br />

Microkosmos, ecc.);<br />

• altre composizioni di genere diverso,<br />

con difficoltà tecnica adeguata<br />

agli studi compiuti.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 237<br />

Consiglio Nazione della P.I.<br />

Prot. n. 4535 del 22 luglio 1999<br />

OGGETTO: PARERE SU: «SCHEMA<br />

DI DM CONCERNENTE L’ISTITUZIONE<br />

DELLA CLASSE DI CONCORSO<br />

DI STRUMENTO MUSICALE<br />

NELLA SCUOLA MEDIA»<br />

NORMATIVA<br />

Adunanza del 21 luglio 1999<br />

VISTA la nota del 7.7.1999 con la<br />

quale il Ministro (Direzione Generale<br />

per l’istruzione Secondaria di I grado)<br />

ha chiesto il parere del CNPI in merito<br />

all’argomento in oggetto;<br />

VISTI gli artt. 24 e 25 del Decreto legislativo<br />

n. 297 del 16.4.1994;<br />

VISTO il documento istruttorio presentato<br />

dal Comitato Orizzontale relativo<br />

alla Scuola <strong>media</strong> ed incaricato<br />

di riferire al Consiglio in ordine all’argomento<br />

in oggetto specificato;<br />

dopo ampio ed approfondito dibattito<br />

ESPRIME<br />

Il proprio parere nei seguenti termini:<br />

il CNPI in questi ultimi anni ha, a più<br />

riprese, discusso dei corsi di <strong>scuola</strong><br />

<strong>media</strong> ad indirizzo <strong>musicale</strong>. Infatti, è<br />

stato chiamato a pronunciarsi sulle<br />

forme di reclutamento, sull’evoluzione<br />

della formula di sperimentazione,<br />

sulla revisione dei programmi e,<br />

più in generale, sul mo<strong>dello</strong> organizzativo<br />

e didattico e sulla articolazione<br />

delle cattedre. Nell’adunanza del 22<br />

maggio 1998, il CNPI ha espresso,<br />

sulla scorta delle positive valutazioni<br />

di un’apposita commissione di studio<br />

(D.D. 13.2.98) parere favorevole «all’istituzionalizzazione»,<br />

ossia alla riconduzione<br />

ad ordinamento, per via<br />

amministrativa, della sperimentazione<br />

di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>.<br />

La legge 3.5.99 n. 124 recante «Disposizioni<br />

urgenti in materia di personale<br />

scolastico», all’art. 11, comma 9,<br />

riconducendo ad ordinamento detta<br />

sperimentazione, prevede ora l’istituzione<br />

di una specifica classe di concorso.<br />

L’istituenda classe di concorso<br />

di «<strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong><br />

<strong>media</strong>» consentirà di attivare le procedure<br />

di stabilizzazione del personale<br />

precario, previa indizione, per i non<br />

abilitati, di una sessione riservata, per<br />

il conseguimento dell’apposita abilitazione<br />

all’insegnamento di <strong>strumento</strong><br />

<strong>musicale</strong>, come più volte auspicato da<br />

questo Consiglio.<br />

Il CNPI, anche in questa occasione,<br />

ritiene di dover ribadire che l’insegnamento<br />

di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> debba<br />

collocarsi nell’ambito delle finalità e


NORMATIVA<br />

238 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

del progetto metodologico, didattico<br />

e formativo proprio della <strong>scuola</strong> <strong>media</strong><br />

per concorrere, attraverso la programmazione<br />

del P.O.F., ad articolare<br />

l’offerta formativa e il relativo curricolo<br />

di studio. In questa prospettiva il<br />

CBNPI esprime apprezzamento per<br />

l’intesa intercorsa con il Ministero del<br />

Tesoro, come si rileva dalle premesse<br />

e dall’art. 5 del resto della bozza di decreto,<br />

volta ad incriminare le dotazioni<br />

organiche al fine di rispondere<br />

all’accresciuta richiesta sociale di formazione<br />

<strong>musicale</strong>.<br />

Nel merito dei contenuti del decreto<br />

si osserva quanto segue:<br />

• l’art. 3, in attuazione della L.<br />

124/99, introduce rilevanti innovazioni<br />

in materia di costituzione<br />

delle cattedre. Esso tiene, inoltre,<br />

conto del regolamento della Autonomia<br />

e della nuova definizione degli<br />

organici, determinati i quali,<br />

viene affidata alla responsabilità degli<br />

organi collegiali della <strong>scuola</strong> la<br />

predisposizione del mo<strong>dello</strong> organizzativo-didattico<br />

per meglio rispondere<br />

e calibrare l’insegnamento<br />

alle esigenze degli alunni;<br />

• si condivide dell’art. 4 il criterio di<br />

gradualità e l’ipotesi di una fase di<br />

transizione che, a parere del CNPI,<br />

deve riguardate non solo le situazioni<br />

con tre strumenti, ma anche<br />

quelle in cui sono già operanti e<br />

consolidati cinque strumenti. Va<br />

previsto pertanto, un tempo più<br />

lungo dell’arco triennale;<br />

• l’istituzione della classe di concorso<br />

di «<strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong><br />

<strong>scuola</strong> <strong>media</strong>» mira a sanare le si-<br />

tuazioni del personale che ha permesso<br />

alla sperimentazione di svilupparsi<br />

e consolidarsi. Il CNPI<br />

non può che condividere l’urgenza<br />

rappresentata dall’Amministrazione<br />

di accelerare le procedure di<br />

assunzione a tempo indeterminato<br />

del suddetto personale.<br />

A tale riguardo, intende evidenziare,<br />

tuttavia, anche con riferimento alle questioni<br />

problematiche poste dalla nota di<br />

richiesta di parere, alcuni orientamenti<br />

di massima circa l’ordinamento a regime<br />

di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>:<br />

a) è fondamentale che l’individuazione<br />

dei titoli di accesso garantisca<br />

la padronanza degli strumenti insegnati<br />

da ciascun docente per i propri<br />

allievi. Nell’attuale sistema dell’istruzione<br />

la garanzia è offerta<br />

unicamente dal possesso del Diploma<br />

finale rilasciato dai Conservatori<br />

di Musica;<br />

b) vanno certamente superate le<br />

forme di reclutamento introdotte<br />

nel passato e conseguenti alla contingenza<br />

delle situazioni. Non sembra<br />

opportuno, a regime, divaricare<br />

molto con il sistema generale<br />

di reclutamento valido per la <strong>scuola</strong><br />

<strong>media</strong>, seppure non possa essere<br />

disconosciuto il valore professionalizzante<br />

dei titoli artistici;<br />

c) a questo Consiglio sembra prematuro<br />

assumere oggi un orientamento<br />

in merito alla richiesta di<br />

collocare nell’ambito disciplinare<br />

dell’educazione <strong>musicale</strong> l’insegnamento<br />

<strong>dello</strong> <strong>strumento</strong>. Tale indicazione<br />

sarà possibile solo a seguito


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 239<br />

di una seria e qualificata azione di<br />

monitoraggio e verifica degli esiti di<br />

attuazione dei contenuti del Decreto<br />

in discussione. Di certo, peculiari<br />

scelte di requisiti d’accesso,<br />

a regime, per la nuova classe<br />

difformi da quelli validi per l’insegnamento<br />

di educazione <strong>musicale</strong>,<br />

renderebbero più complessa l’omogeneità<br />

di un eventuale nuovo ambito<br />

disciplinare.<br />

Queste tre brevi considerazioni di prospettiva<br />

portano il CNPI a condividere<br />

i contenuti degli articoli 9, 10, 11<br />

e 12 della bozza di Decreto.<br />

Infine, il CNPI ritiene che debba essere<br />

interpretato correttamente lo spirito<br />

della legge, che intende garantire,<br />

anche <strong>nella</strong> logica delle graduatorie<br />

permanenti, il personale ha prestato<br />

servizio sullo <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> in<br />

relazione all’anzianità di servizio ma-<br />

turata sullo <strong>strumento</strong> stesso. Conseguentemente,<br />

essendo stato tale personale<br />

già sottoposto alla valutazione<br />

delle attività artistico-professionali, la<br />

modalità di assunzione non può che<br />

essere ricondotta all’utilizzo degli attuali<br />

elenchi prioritari, eventualmente<br />

aggiornabili con il servizio prestato<br />

sempre sullo <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong>. Ciò<br />

consente di semplificare le procedure<br />

di assunzione a tempo indeterminato.<br />

Per quanto attiene al programma di<br />

esame per l’abilitazione riservata, si condivide<br />

la proposta contenuta nell’art. 7<br />

della relativa bozza di Ordinanza.<br />

Il CNPI, pertanto, con i rilievi e le osservazioni<br />

sopra riportate, esprime parere<br />

favorevole al D.M. istitutivo della<br />

classe di concorso di «Strumento <strong>musicale</strong><br />

<strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>», nonché ai<br />

programmi di insegnamento di cui<br />

all’allegato A) e al programma di<br />

esame per l’abilitazione riservata.<br />

NORMATIVA


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 241<br />

Circolare Ministeriale 4 maggio 2000,<br />

n. 135, Prot. n. 5546<br />

OGGETTO: CLASSE DI CONCORSO<br />

«STRUMENTO MUSICALE<br />

NELLA SCUOLA MEDIA» – A077 –<br />

DOTAZIONE ORGANICA<br />

ANNO SCOLASTICO 1999-2000<br />

NORMATIVA<br />

Si informa che, come preannunciato con<br />

C.M. n. 203 del 6 agosto 1999, con decreto<br />

ministeriale n. 104 del 3 aprile<br />

2000, che si allega in copia, (registrato<br />

in data 27-4-2000) sono state incrementate,<br />

per l’anno scolastico 1999-2000,<br />

le dotazioni organiche delle province<br />

nelle quali funzionano corsi di <strong>scuola</strong><br />

<strong>media</strong> a indirizzo <strong>musicale</strong>.<br />

L’incremento tiene conto del numero<br />

dei corsi funzionanti e consente di istituire<br />

nell’organico delle scuole medie<br />

interessate – a condizione che i competenti<br />

collegi dei docenti abbiano deliberato<br />

l’adeguamento im<strong>media</strong>to al<br />

nuovo assetto non solo nelle prime classi<br />

ma nell’intero triennio – le cattedre<br />

di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> già dall’anno<br />

scolastico 1999-2000, così come previsto<br />

dall’art. 11, comma 9 della legge<br />

n. 124/99.<br />

Fermo restando che nel mo<strong>dello</strong> organizzativo<br />

dei corsi a indirizzo <strong>musicale</strong><br />

definito con D.M. 6 agosto 1999 la<br />

dotazione organica è di quattro cattedre<br />

di strumenti musicali diversi, si fa<br />

presente che, per agevolare il passaggio<br />

dei corsi funzionanti con tre o con cinque<br />

strumenti al nuovo sistema ordi-<br />

namentale, è consentito, <strong>nella</strong> fase<br />

transitoria, istituire cattedre anche tra<br />

scuole diverse.<br />

Si raccomanda di adoperarsi per un rapido<br />

adeguamento dei corsi al mo<strong>dello</strong><br />

organizzativo previsto dalle disposizioni<br />

citate, anche <strong>nella</strong> prospettiva<br />

dell’astensione a tutte le scuole dell’organico<br />

funzionale, che, come è noto,<br />

non prevede la costituzione di cattedre<br />

esterne, e si ricorda che la fase transitoria<br />

dovrà essere, comunque, conclusa<br />

entro l’anno scolastico 2004-2005.<br />

Come già precisato con la citata C.M.<br />

n. 203/99 l’acquisizione delle cattedre<br />

di <strong>strumento</strong> <strong>musicale</strong> nell’organico del<br />

corrente anno scolastico consente di<br />

trasformare i contratti a tempo determinato<br />

stipulati fino al termine delle<br />

attività didattiche in contratti a tempo<br />

determinato fino al termine dell’anno<br />

scolastico, trattandosi di rapporti di<br />

lavoro instaurati per la copertura di posti<br />

di organico vacanti.<br />

Si prega di operare la trasformazione<br />

nel più breve tempo possibile al fine di<br />

realizzare le aspettative degli interessati,<br />

di cui si sono fatte più volte interpreti<br />

le organizzazioni sindacali.


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 243<br />

D.M. 3 aprile 2000, n. 104<br />

NORMATIVA<br />

VISTO il testo unico in materia di<br />

istruzione approvato con decreto legislativo<br />

n. 297 del 16 aprile 1994;<br />

VISTO il D.M. 24 luglio 1998, con<br />

il quale sono state definite le dotazioni<br />

organiche provinciali per gli<br />

anni scolastici 1999-2000 e 2000-<br />

2001;<br />

VISTO il D.M. 6 agosto 1999 n.<br />

200, con il quale tali dotazioni organiche<br />

sono state modificate;<br />

VISTA la legge 3 maggio 1999 n. 124<br />

che, all’art. 11 comma 9, ha disposto<br />

che dall’anno scolastico 1999-2000 i<br />

corsi a indirizzo <strong>musicale</strong>, autorizzati<br />

in via sperimentale <strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong><br />

e funzionanti nell’anno scolastico<br />

1998-99, sono ricondotti a ordinamento<br />

e che tutti i posti annualmente<br />

disponibili a decorrere dall’anno scolastico<br />

1999-2000 sono destinati all’immissione<br />

in ruolo dei docenti in<br />

possesso dei requisiti prescritti dallo<br />

stesso comma 9;<br />

VISTO il D.M. 201 del 6 agosto<br />

1999 con il quale, in conformità<br />

della prescrizione legislativa, sono<br />

state stabilite le tipologie di strumenti<br />

musicali, i programmi, gli<br />

orari, le modalità di valutazione<br />

nonché l’articolazione delle cattedre,<br />

ed è stata istituita la classe di concorso<br />

A77 «Strumento <strong>musicale</strong><br />

<strong>nella</strong> <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>»;<br />

CONSIDERATO che per dare attuazione<br />

alla citata disposizione legislativa<br />

è necessario istituire i posti af-<br />

ferenti alla nuova classe di concorso<br />

nell’organico delle scuole medie interessate<br />

fin dall’anno scolastico 1999-<br />

2000 e che a tal fine occorre incrementare<br />

le dotazioni organiche provinciali<br />

definite con D.M. n. 200 del 6 agosto<br />

1999;<br />

CONSIDERATO, inoltre, che i<br />

corsi di <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> a indirizzo <strong>musicale</strong><br />

funzionanti nell’anno scolastico<br />

1998-99 sono 470; che ciascun<br />

corso prevede l’insegnamento di<br />

quattro diversi strumenti musicali,<br />

cui corrispondono quattro cattedre,<br />

per complessivi 1800 posti; che dall’art.<br />

4, comma 2 del D.M. 201 del<br />

5.8.1999. registrato dalla Corte dei<br />

Conti il 12.9.1999, reg. 291 foglio<br />

230, consente, in via transitoria, il<br />

mantenimento di cinque strumenti<br />

nei corsi funzionanti con tale assetto,<br />

sicché i posti complessivamente necessari<br />

sono 1960;<br />

ACQUISITO il parere del Ministero<br />

del Tesoro, che in data 15.10.1998,<br />

con nota n. 163043, nel prendere<br />

atto della determinazione ministeriale<br />

circa la riconduzione ad ordinamento<br />

dei corsi sperimentali in questione,<br />

non ha formulato osservazioni circa<br />

gli aspetti finanziari dell’iniziativa, in<br />

quanto limitata ai corsi già funzionanti<br />

cui corrispondono posti di insegnamento<br />

di fatto già coperti;<br />

RITENUTO necessario ripartire il<br />

menzionato incremento di posti fra le<br />

province nelle quali funzionano corsi


NORMATIVA<br />

244 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

a indirizzo <strong>musicale</strong> in ragione del<br />

numero dei corsi stessi;<br />

DECRETA:<br />

Art. 1 - Le dotazioni organiche dei<br />

docenti delle scuole medie definite<br />

con D.M. n. 200 del 6 agosto 1999<br />

sono incrementate di 1960 posti;<br />

Art. 2 - I predetti posti sono ripartiti<br />

sul territorio nazionale fra le province<br />

nelle quali funzionano corsi di <strong>scuola</strong><br />

<strong>media</strong> a indirizzo <strong>musicale</strong> <strong>nella</strong> misura<br />

di cui all’allegata tabella A che<br />

costituisce parte integrante del presente<br />

decreto, determinando un corrispondente<br />

incremento delle rispettive<br />

dotazioni organiche provinciali.<br />

Il presente decreto sarà inviato alla<br />

Corte dei Conti per la registrazione ai<br />

sensi dell’art. 3 della legge 14 gennaio<br />

1994, n. 20.<br />

Elenco posti di <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> a indirizzo <strong>musicale</strong> ripartiti fra le dotazioni organiche provinciali<br />

di tutto il territorio nazionale<br />

PROVINCE<br />

POSTI<br />

AGRIGENTO 8<br />

ALESSANDRIA 8<br />

ANCONA 22<br />

AOSTA 0<br />

L’AQUILA 0<br />

AREZZO 19<br />

ASCOLI PICENO 13<br />

ASTI 8<br />

AVELLINO 28<br />

BARI 75<br />

BELLUNO 0<br />

BENEVENTO 16<br />

BERGAMO 16<br />

BIELLA 5<br />

BOLOGNA 25<br />

BOLZANO 0<br />

BRESCIA 24<br />

BRINDISI 13<br />

CAGLIARI 25<br />

CALTANISSETTA 9<br />

CAMPOBASSO 8<br />

CASERTA 28


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 245<br />

PROVINCE<br />

POSTI<br />

CATANIA 33<br />

CATANZARO 16<br />

CHIETI 8<br />

COMO 16<br />

COSENZA 38<br />

CREMONA 4<br />

CROTONE 4<br />

CUNEO 38<br />

ENNA 16<br />

FERRARA 22<br />

FIRENZE 28<br />

FOGGIA 28<br />

FORLÌ 12<br />

FROSINONE 12<br />

GENOVA 29<br />

GORIZIA 4<br />

GROSSETO 8<br />

IMPERIA 8<br />

ISERNIA 8<br />

LATINA 31<br />

LECCE 35<br />

LECCO 8<br />

LIVORNO 4<br />

LODI 10<br />

LUCCA 8<br />

MACERATA 12<br />

MANTOVA 8<br />

MASSA CARRARA 4<br />

MATERA 9<br />

MESSINA 16<br />

MILANO 172<br />

MODENA 12<br />

NAPOLI 136<br />

NOVARA 5<br />

NUORO 8<br />

NORMATIVA


NORMATIVA<br />

246 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

PROVINCE<br />

POSTI<br />

ORISTANO 4<br />

PADOVA 48<br />

PALERMO 53<br />

PARMA 4<br />

PAVIA 8<br />

PERUGIA 28<br />

PESARO 12<br />

PESCARA 4<br />

PIACENZA 4<br />

PISA 0<br />

PISTOIA 8<br />

PORDENONE 9<br />

POTENZA 12<br />

PRATO 0<br />

RAGUSA 16<br />

RAVENNA 13<br />

REGGIO CALABRIA 28<br />

REGGIO EMILIA 0<br />

RIETI 4<br />

RIMINI 8<br />

ROMA 132<br />

ROVIGO 8<br />

SALERNO 48<br />

SASSARI 0<br />

SAVONA 16<br />

SIENA 8<br />

SIRACUSA 29<br />

SONDRIO 8<br />

SPEZIA 10<br />

TARANTO 47<br />

TERAMO 8<br />

TERNI 8<br />

TORINO 14<br />

TRAPANI 24<br />

TRENTO 0


L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 247<br />

PROVINCE<br />

POSTI<br />

TREVISO 26<br />

TRIESTE 4<br />

UDINE 0<br />

VARESE 12<br />

VENEZIA 24<br />

VERBANIA 14<br />

VERCELLI 9<br />

VERONA 16<br />

VIBO VALENTIA 4<br />

VICENZA 53<br />

VITERBO 15<br />

TOTALE 1960<br />

NORMATIVA

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