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INTIMO MARE195+195X275 - Intimo Piu' Mare

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inchiesta<br />

Alcune immagini di<br />

negozi che hanno<br />

preso parte alla<br />

nostra inchiesta.<br />

Da sinistra, in senso<br />

orario, Airone di<br />

Siena, De Florio di<br />

Taranto, Agrodolce<br />

di Rimini e Angolo<br />

Rosa di Foggia.<br />

e il modulo unico per tutte le aziende di facile accesso per i<br />

visitatori, nessun impegno ma largo alla curiosità. Bisognerebbe<br />

creare più interesse per l’edizione estiva, studiare date intelligenti<br />

coordinare e informare la stampa, coinvolgere la camera della<br />

moda anche se difficilmente sposterà gli occhi da Milano, per<br />

creare un evento di richiamo almeno nazionale. E lavorare con<br />

le aziende e con i rappresentanti per spingerla il più possibile.<br />

Insomma la vecchia promozione del passa-parola.<br />

Paolo Parietti - Delmar<br />

Non credo che Immagine Italia & Co. possa ancora fare concorrenza<br />

alle fiere internazionali. Ribadisco che ha un’impostazione<br />

ancora troppo locale e che rischia di rimanere tale se non si<br />

cambia management organizzativo.<br />

Sabrina Tonti - Gruppo <strong>Intimo</strong> Italiano<br />

Il salone di Firenze è stata una piacevole sorpresa con i suoi<br />

costi contenuti e un’affluenza importante. Gli stand modulari<br />

permettono alle aziende di muoversi senza maggiori costi aggiuntivi.<br />

Trovo perfetta la soluzione di una sola edizione l’anno<br />

perché permette di incontrare nuovi clienti che poi verranno<br />

successivamente curati dagli agenti delle singole regioni.<br />

Stefano Rienzo - Parah Spa<br />

La fiera di Firenze dever rimanere la fiera dei rappresentanti<br />

anche se è prevalsa rispetto ad altri tentativi sempre regionali,<br />

diventando così quasi la nazionale di riferimento. Importante<br />

perché è stato fatto qualcosa di nuovo che ha richiamato<br />

molti operatori da tutta Italia. Nonostante ciò ad oggi non ha le<br />

caratteristiche per essere internazionale perché si dovrebbe<br />

modificare la struttura organizzativa. Se si volesse questo si<br />

cadrebbe negli errori del passato, quindi non può e non deve<br />

essere una vetrina mondiale ma solo nazionale e per ora ha<br />

svolto un giusto ruolo.<br />

Alberto Sciatti - Gruppo Alba<br />

Il binomio della biancheria per la casa con quello della lingerie<br />

ha origini storiche, tuttavia localizzate solamente in parte dei<br />

paesi europei. Considerando il numero di visitatori della seconda<br />

edizione è da auspicarsi che questa manifestazione cresca<br />

anche a livello internazionale. In questo caso il bilancio costibenefici<br />

sarebbe decisamente in positivo per gli espositori quindi<br />

continuando verso questa<br />

strada (ricordiamoci come<br />

nacque Lyon Mode City) è<br />

sicuramente una fiera in crescita.<br />

Naturalmente saranno<br />

da aggiustare alcuni dettagli,<br />

come l’aspetto logistico delle<br />

biglietterie che sono risultate<br />

insufficienti, il costo d’ingresso<br />

al salone e l’area sfilate<br />

attigua al padiglione dell’intimo.<br />

Ma credo che lo spirito<br />

di collaborazione dimostrato<br />

dagli organizzatori anche in<br />

conferenza stampa voglia<br />

testimoniare di volersi indirizzare<br />

sulla corretta strada.<br />

Roberto Toppino - GRT/Ambra<br />

Anche se il salone di Parigi è in discesa, ho i miei dubbi che<br />

il salone di Firenze possa acquisire degli spazi internazionali.<br />

Una soluzione alternativa potrebbe essere l’edizione estiva a<br />

Rimini per sfruttare l’effetto Italia-sole-mare-vacanza che ha da<br />

sempre all’estero. Oppure la scelta di piccole fiere regionali<br />

come in Germania.<br />

Rosanna Ansaloni - ZetaFashion Group<br />

Certo la fiera di Firenze è in grande crescita, è ben organizzata e<br />

risponde alle esigenze degli espositori. Si dovrebbe solo renderla<br />

più internazionale, far arrivare i compratori stranieri.<br />

Luca Dall’Aglio - La Perla srl<br />

La forza del salone di Firenze sono i costi abbordabili ma al<br />

momento non si può considerare internazionale perché mancano<br />

buyer e proposte di collezioni straniere. L’importante è che resti<br />

legato alla struttura che ha scelto, la Fortezza da Basso.<br />

Giovanni Carletto - Lisanza<br />

Il salone di Firenze è stato un buon appuntamento, ben organizzato.<br />

Per ora non è ancora un salone internazionale, ma<br />

le premesse ci sono. Con la calma e la costanza necessarie<br />

potrebbe diventarlo.<br />

Luca Bazoni - CSP International<br />

Il salone di Firenze ha ancora molta strada da fare per diventare<br />

un concorrente per le fiere internazionali, anche se la location è<br />

giusta. Per fare crescere la manifestazione in modo che assuma<br />

importanza internazionale io proporrei di collegarla, soprattutto<br />

per la stagione estiva, a una manifestazione di prestigio del<br />

settore abbigliamento esterno.<br />

Susanna Mancini - Gianni Cappelli<br />

La fiera di Firenze legata anche alla biancheria da casa è comoda<br />

da raggiungere e poco costosa. In alternativa noi crediamo<br />

soprattutto all’organizzazione di manifestazioni individuali, il più<br />

possibile personalizzate.<br />

Lorenzo Giambruno - Linclalor<br />

Per le motivazioni che ho già esposto riguardo ai saloni mi<br />

auguro di no. Non serve una concorrenza tra saloni. Immagine<br />

Italia & Co. svolge il suo compito di fiera nazionale e lo svolge<br />

bene. Continui a essere un’occasione di incontro tra operatori<br />

del retail nazionale a costi tutto sommato ragionevoli. Penso sia<br />

una buona cosa dare l’opportunità ai nostri clienti di visionare<br />

in anteprima le collezioni. Sapranno meglio come orientare i<br />

propri budget di acquisto. Ribadisco però che resta essenziale<br />

mantenere bassi i costi di partecipazione e quelli degli eventi<br />

correlati (per esempio le sfilate).

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