LA SCOMMESSA DI KOIZUMI Le prospettive del ... - Tradinglab

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Notizie e aggiornamenti per la Finanza Personale da TRADINGLAB BANCA S.p.A. - N° 13/2001 - luglio/agosto 2001 - mymoney@mymoney.it - www.mymoney.it
S&P500:
UN PANIERE DI INDICI SETTORIALI
a pag. 4
gianluca.cugno@mymoney.it
Volatilità
d’occasione
EURO ANCORA SOTTO PRESSIONE
a pag. 5
RANGE ® , IL NUOVO STRUMENTO
FINANZIARIO CHE TRASFORMA
LA STABILITÀ IN VANTAGGIO
a pag. 6
LE OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI
a pag. 7
LE NUOVE IDEE DI INVESTIMENTO
a pag. 10
LA SCOMMESSA DI KOIZUMI
Le prospettive del mercato giapponese
È ancora una volta sotto gli occhi degli investitori
l’andamento negativo del settore delle telecomunicazioni
e media (carrier telefonici e produttori
di apparecchi e tecnologia).
I profit warning che si sono succeduti e le effettive
prospettive di minore crescita dell’economia
hanno fatto letteralmente sbriciolare le quotazioni
di molti titoli. Ma i prezzi attuali incorporano già
tutte le prospettive negative?
Da parte di alcuni analisti vi è l’idea che, visti
i livelli di P/E e di price/book value raggiunti,
molti titoli appaiano correttamente valutati o
addirittura sottovalutati.
Inoltre, se si pensa che le aspettative per una
ripresa dovrebbero tradursi in maggiori investimenti
e consumi già entro la fine di quest’anno, in
ottica speculativa vi potrebbero essere occasioni di
acquisto.
Con un’analisi che comprende gli ultimi quattro
mesi, cerchiamo di analizzare l’andamento
delle volatilità implicite e storiche delle principali
blue chip.
Proviamo inoltre a riflettere se tale trend può
essere utile a prevedere anche quello futuro dei
prezzi e della convenienza relativa ad acquistare
opzioni e Covered Warrant.
Innanzitutto un dato facilmente ricavabile
mostra che, da marzo a giugno, le volatilità storiche
e implicite sono entrambe scese e che quelle
storiche sono “cadute” molto di più e molto più
velocemente di quelle implicite. Su 11 titoli analizzati
(Olivetti, Seat, Telecom, TIM, Deutsche
Telekom, France Telecom, Telefonica, Vodafone,
Nokia, Alcatel, Mediaset), 9 mostrano volatilità
storiche superiori a quelle implicite ad aprile
(minimo del Nasdaq).
A giugno, soltanto 2 si trovano in quella condizione,
Seat e Nokia, come raffigurato nel grafico
a pagina 3. Ci troviamo, dunque, davanti a un mercato
che quota volatilità implicite che sembrano
“resistere” a un ulteriore abbassamento o, quanto
meno, sembra abbiano raggiunto un minimo difficilmente
oltrepassabile.
Segue a pag. 3
stefano.sbranchella@mymoney.it
Come beneficiare
del ribasso
della volatilità
Il mercato delle opzioni sui principali indici
azionari europei ha registrato negli ultimi mesi
una decisa inversione del trend rialzista della
volatilità implicita che aveva caratterizzato i
primi mesi dell’anno.
L’inversione del trend appare confermata
anche dai dati più recenti, relativi al mese di
giugno, quando la volatilità implicita ha toccato
i livelli minimi degli ultimi dodici mesi – si
veda ad esempio il grafico relativo all’andamento
della volatilità implicita dell’indice
MIB30.
Questa discesa sembrerebbe confermare la
validità del rapporto tra la volatilità implicita
delle opzioni con scadenza a 6 mesi e la volatilità
realizzata nei precedenti 6 mesi, quale anticipatore
di possibili inversioni nel trend della
volatilità implicita.
Infatti questo rapporto, che a fine 2000 era
ben al di sopra dell’unità per tutti gli indici di
Borsa, aveva raggiunto dopo il primo trimestre
del 2001 livelli inferiori a 1, inducendoci a prevedere
un sostenuto ribasso della volatilità
implicita.
Segue a pag. 3
Dopo più di dieci anni di
performance altalenante, ma con
una tendenza decisamente negativa,
si torna a discutere sulle
prospettive dell’economia e del
mercato azionario giapponese.
Che il mercato azionario giapponese
sia un’opportunità d’investimento
solo perché è ai minimi
degli ultimi 15 anni non è un
argomento convincente. Che
qualcosa di molto importante sia
accaduto negli ultimi tre mesi è
un’evidenza concreta e incoraggiante.
L’elezione di Yumichiro
Koizumi ha rappresentato una
svolta, per la novità e l’impegno
che il neo-premier giapponese
intende riporre nel realizzare le
riforme necessarie, in primo
luogo la risoluzione del problema
dei crediti in sofferenza delle
banche. In sostanza, l’ingente
quantità di crediti in sofferenza
tra le attività di alcuni istituti di
credito è tale da erodere l’intero
capitale. Questo induce le banche,
che non hanno niente da
perdere, a espandere più che a
contrarre i crediti, sperando in
alti rendimenti a fronte di un
rischio elevato (e questo spesso
aumenta i crediti in sofferenza).
Indice
Percentuale
paolo.guida@mymoney.it
40.000
35.000
30.000
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
0
12,5
10
7,5
5
2,5
Problemi
Sofferenze bancarie
80mila miliardi di Yen per l'intero
sistema bancario giapponese
Deflazione
La caduta dei prezzi
scoraggia i consumi
Interventi Statali
Troppe aziende pubbliche che hanno
ridotto l'efficienza in molti settori strategici
Debito pubblico
circa 130% del PIL
A rompere questo circolo
vizioso potrebbero essere proprio
i risparmiatori che, incerti sull’impiego
dei propri risparmi,
potrebbero ritirare liquidità
dalle banche.
Tuttavia, essi sono perfettamente
consapevoli del fatto che
il Governo interverrà a sostegno
delle banche, impedendo il loro
fallimento. Questo sistema, che
impedisce un efficiente utilizzo
del credito per il finanziamento
di attività produttive profittevoli,
ha accompagnato la stagnazione
di un’economia resa debole,
tra l’altro, da una domanda di
consumi latitante.
Per quest’ultimo aspetto,
assume rilievo il fatto che in
ANDAMENTO STORICO NIKKEI225
Proposte
Giappone, a differenza degli
altri Paesi industrializzati, i
prezzi scendono invece di salire.
Tale situazione rende conveniente
mantenere la liquidità,
piuttosto che spenderla in prodotti
il cui valore diminuisce
nel tempo. Si tende, cioè,
a ritardare gli acquisti di prodotti
non indispensabili. A ciò
si aggiunga un’elevata incertezza
dei consumatori sulle prospettive
dei propri redditi e del
posto di lavoro.
In questo quadro, si pone la
ricetta di Koizumi per il rilancio
dell’economia.
La ripresa duratura dell’economia
giapponese (e quindi dei
mercati azionari) potrebbe essere
01.80 01.83 01.86 01.89 01.92 01.95 01.98 01.01
TASSI DI INTERESSE A ZERO E YEN A SOSTEGNO DELLE ESPORTAZIONI
0
01.80 01.83 01.86 01.89 01.92 01.95 01.98 01.01
Giappone - Tasso di interesse di un Titolo di Stato a 3 mesi
Giappone - Tasso di cambio reale effettivo (scala destra)
Tasso di cambio reale effettivo: media ponderata con i flussi commerciali dei tassi di cambio reali dello Yen con le valute dei principali
Paesi partner commerciali del Giappone. Tassi di cambio reali: tassi di cambio corretti per l’andamento dei prezzi.
L'obiettivo è di risolvere il problema in 2-3 anni
attraverso la costituzione di una “banca ponte” per ripulire
e ricapitalizzare le banche giapponesi in sofferenza
Politica monetaria più espansiva
Aumento delle riserve delle banche
Target di inflazione
Drastica riduzione degli enti a partecipazione statale
e favorire la privatizzazione di alcuni servizi (Poste prime tra tutti)
Deregulation nel settore telecomunicazioni
Limitare l’emissione di nuove obbligazioni governative
ad un massimo di 30mila miliardi di Yen
Riduzione delle spese di 3mila miliardi di Yen all'anno
170
150
130
110
90
70
50
Indice - 1990 = 100
ottenuta attraverso la contestuale
risoluzione dei due grandi
problemi sopra descritti: sistema
bancario inefficiente e deflazione.
La soluzione del primo problema
si otterrebbe attraverso la
creazione di una “banca-ponte”,
finanziata dal Governo, che rilevi
le banche con un ampio
ammontare di crediti in sofferenza,
lasciandole temporaneamente
in attività. In questo
modo, si eviterebbe che il fallimento
vero e proprio delle banche
trascini con sé una grossa
fetta delle imprese che tramite
esse si finanziano. La bancaponte
procederebbe a un’attendibile
valutazione dei crediti in
sofferenza e delle attività residue,
e quindi alla ricapitalizzazione
delle banche che poi sarebbero
rivendute a nuovi proprietari.
Le banche sarebbero cioè
ripulite, e non definitivamente
chiuse.
Segue a pag. 2
gianluca.moretti@mymoney.it
TRADINGLAB ®
dà il benvenuto a JPMorgan su TLX ®
La strategia di crescita del mercato elettronico TLX ® si è ulteriormente
rafforzata con l’annuncio che JPMorgan, una delle più grosse Investment Bank
a livello mondiale, quoterà i propri strumenti finanziari sulla piattaforma creata
da TRADINGLAB ® . La scelta di JPMorgan di quotare i suoi titoli su TLX ® ,
tramite l’“Equity Derivatives Desk” di Londra, è un’ulteriore conferma del
livello di affidabilità, del successo e della fiducia che il mercato TLX ® è riuscito
a costruire in oltre 16 mesi di attività.
La decisione di TRADINGLAB ® di aprire il mercato a emittenti esterni è
frutto del crescente interesse mostrato dagli intermediari e dai loro clienti per il
mercato globale TLX ® ed è in linea con la strategia di offrire agli investitori
una piattaforma multi brand pan-europea.
Il vantaggio è ancora una volta per l’investitore finale, che avrà a disposizione
una gamma di prodotti sempre più ampia e completa, accessibile in maniera
semplice, trasparente e automatizzata.
JPMorgan quoterà su TLX ® , a partire dal prossimo autunno, 4 tipologie
di Covered Warrant e 4 tipologie di certificati azionari, per mettere così a
disposizione degli investitori italiani tutta la sua esperienza maturata sui
principali mercati mondiali. JPMorgan è infatti l’Investment Bank di J.P.
Morgan Chase & Co. (NYSE: JPM, www.jpmorganchase.com), primaria
istituzione di servizi finanziari a livello mondiale presente in più di 50 paesi,
con un’attività pari a 714 miliardi di Dollari per il 2000.
Con base a New York, JPMorgan vanta tra i suoi clienti più di 30 milioni
di utenti individuali e le più importanti aziende e istituzioni governative a
livello mondiale.
I nuovi strumenti saranno quotati secondo gli orari e le regole valide
per gli strumenti già presenti su TLX ® : orario esteso, unica moneta
di negoziazione, l’Euro e l’indicazione per ogni strumento quotato del
valore del KILOVAR ® , per misurare in ogni momento il grado di rischio
dell’investimento prescelto.
Al momento gli aderenti a TLX ® sono 32, 14
le tipologie di strumenti e quasi 2.000 gli strumenti
finanziari quotati: le previsioni sono di arrivare
a 3.000 entro la fine dell’anno, grazie anche al
contributo di JPMorgan e di altri Market Maker.
alessandro.zignani@mymoney.it
ilario.presta@mymoney.it

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PAGINA 2
PAROLA AGLI ESPERTI
Io investo così
Intervista a Urbano Cairo - Amministratore Delegato
della Cairo Communication
elena.santini@mymoney.it
segue da pag. 1
LA SCOMMESSA DI KOIZUMI
Le prospettive del mercato giapponese
Ha esordito come pubblicitario,
ma oggi è un
abile imprenditore: in pochi
anni Urbano Cairo, milanese,
44 anni, ha creato un
gruppo multimediale - la
Cairo Communication - che
opera con successo come
concessionaria di pubblicità,
editore di periodici e
content provider. E che ha
un obiettivo preciso: crescere,
differenziarsi e crescere
ancora.
Ma che tipo di investitore
è questo “guru” della
comunicazione che partendo
da un telefonino
ha costrui-
“
to con determinazione
un
piccolo impero
editoriale, quotato
sul Nuovo
Mercato dallo
scorso luglio e
che ha chiuso il 2000 con
circa 307 miliardi di lire di
fatturato?
“Sono passati sei anni
dall’ultima volta che mi
sono occupato di gestire
direttamente i miei risparmi
- spiega Cairo a MyMoney -
poi ho smesso, perché ho
capito una cosa”.
E cioè?
Che quando si tratta di
investire il proprio denaro,
soprattutto in mercati difficili
e volatili come quelli
attuali, fare scelte dirette e
individuali può essere
alquanto pericoloso.
Meglio è affidarsi a professionisti
del settore, che
hanno le conoscenze e tutti
gli strumenti per prendere le
decisioni più redditizie e
tempestive a seconda degli
andamenti economici.
Quindi come investe?
Non essendo un esperto
e soprattutto non volendo
assumermi anche questa
responsabilità diretta nelle
scelte di investimento,
oltre a quelle che ho già
nel gestire la Cairo
Communication quotata al
Nuovo Mercato, mi rivolgo
a Sim o gestori di patrimoni,
ai quali affido un
mandato generale, suggerendo
alcune linee guida.
L’economia mondiale è vicina a un
giro di boa, che renderà la seconda metà
del 2001 migliore della
prima.
Negli Stati Uniti, la riduzione
aggressiva dei tassi di
interesse da parte della FED e
il consistente alleggerimento
della pressione fiscale
avranno effetti visibili sull’economia
nel terzo trimestre
dell’anno.
Inoltre, se si esclude il settore dei semiconduttori,
quella fase di riduzione delle
scorte in eccesso nell’industria contestuale
alla riduzione della produzione appare
quasi al termine, a conferma della rapidità
con la quale gli aggiustamenti produttivi
avvengono grazie alla migliore gestione di
magazzino e alla maggiore disponibilità di
informazioni.
In area Euro, è evidente un ritardo
rispetto agli USA (circa un trimestre) nella
manifestazione del rallentamento, che si
tradurrà in un ritardo anche nella ripresa
della seconda metà dell’anno.
Italia e Germania segnano il passo, mentre
l’economia francese si conferma un
Nel dettaglio?
Il mio profilo di rischio è
di investire in modo prudente,
privilegiando, ad esempio,
i pronti contro termine
rispetto alle azioni, da comprare
solo in casi di assoluta
convenienza. Del resto già la
stragrande maggioranza del
mio patrimonio è investita in
azioni Cairo Communication.
Covered Warrant,
Benchmark, Reverse
Convertible: le
è mai capitato
di investire
parte del suo
patrimonio in
questi strumenti?
”
Confesso la
mia scarsa preparazione
in materia.
Oggi il rischio non
dovrebbe essere più un
problema, dal momento
che ci sono strumenti
capaci di misurare il livello
di rischiosità di ogni
tipo di investimento. Un
esempio è il KILOVAR ®
messo a punto da
TRADINGLAB ® .
Senza dubbio si tratta di
strumenti di grande utilità,
destinati ad avere un notevole
sviluppo in futuro.
Soprattutto per investitori
prudenti come me.
Parliamo del connubio
Internet, finanza, investimenti,
partendo dal trading
online…
Coerentemente con le
mie scelte di investitore, il
trading online è per me
ancora un mondo in gran
parte sconosciuto.
Quanto a Internet, è
indubbiamente uno straordinario
strumento di comunicazione,
ma bisogna fare attenzione
a non farsene cavalcare.
Che cos’è per lei la vera
ricchezza?
Poter pensare liberamente
e potersi organizzare di
conseguenza.
La risoluzione del problema
della deflazione, invece,
sarebbe ottenuta attraverso un
esplicito obiettivo di inflazione
da parte della Banca
Centrale del Giappone.
A partire dallo scorso
marzo, la Banca del Giappone
ha chiaramente manifestato
l’intenzione di adottare una
politica rivolta alla lotta della
deflazione attraverso l’aumento
della liquidità a disposizione
delle banche.
Probabilmente più efficace
sarebbe la definizione di un
esplicito obiettivo di inflazione,
preferibilmente alto, in
modo da influenzare in misura
decisiva le aspettative degli
operatori. Tuttavia, la via della
lotta alla deflazione, precedentemente
sacrificata alla volontà
di fare pressione sui Governi
per realizzare le riforme, appare
essere definitivamente
intrapresa. La naturale conseguenza
di questa politica è
anche l’indebolimento della
valuta nipponica - al quale
implicitamente non si oppongono
le altre aree economiche
mondiali - esplicitamente
appoggiato dalle stesse autorità
nipponiche.
L’indebolimento dello
Yen, infatti, contribuirebbe
alla ripresa dell’economia,
poiché le merci giapponesi in
valuta estera (principalmente
in Dollari, Euro e valute dell’area
asiatica) diminuirebbero
di prezzo, risultando più
appetibili.
Questa la ricetta di
Yumichiro Koizumi per risollevare
il Giappone e fino ad
ora i mercati finanziari sembrano
tutto sommato credere
nella riuscita dei progetti.
La critica più frequente al
nuovo ottimismo verso il mercato
e l’economia giapponese è
quella riguardante la mancanza
di dettagli e di segnali di
effettiva implementazione del
piano di riforme. Esistono le
linee guida, ma non i dettagli
per la realizzazione. Tuttavia,
oltre all’evidente complessità
del progetto, va precisato che
sebbene la popolarità di
Koizumi sia enormemente
alta (intorno all’80% secondo
recenti sondaggi) e coinvolga
Il quadro macroeconomico
modello di crescita di maggior successo.
Intanto, aumenta l’inflazione, prevalentemente
in conseguenza dell’impatto
dei prezzi dei prodotti
energetici e alimentari,
sebbene convincenti segnali
di accelerazione siano presenti
anche nei settori legati al
tempo libero e alle comunicazioni
(quest’ultime in crescita
“meno negativa”).
Il quadro macroeconomico rende
sostanzialmente ultimato il periodo di
riduzioni dei tassi d’interesse, mentre i
tassi di cambio rifletteranno fondamentali
economici più favorevoli all’area del
Dollaro, rispetto a Yen ed Euro.
Due le scommesse per quest’anno e per
il prossimo: il ritorno dell’economia USA
verso tassi di crescita strutturalmente più
alti di quelli degli anni precedenti la seconda
metà degli anni ’90; una più convincente
evidenza di maggiore produttività in
area euro, per effetto della produzione e dell’utilizzo
di nuove tecnologie.
Quanto finora disponibile ci suggerisce
ottimismo sulla prima, ma minor convinzione
sulla seconda.
paolo.guida@mymoney.it
anche molti giovani deputati
dell’opposizione, non è unanime
il sostegno politico alla
realizzazione delle riforme, che
andrebbe contro la volontà di
parte del partito di maggioranza,
che difende gli interessi
di una parte del mondo finanziario
e della lobby dei
costruttori di opere pubbliche
spesso inutili. Koizumi pare
quindi avere più nemici all’interno
del partito che all’esterno.
La presentazione dei dettagli
delle riforme - che includono
anche tagli alle spese pubbliche
e contenimento del
budget - prima delle elezioni
del Senato di luglio sarebbe
un’arma pericolosa in mano a
coloro che non vogliono la loro
realizzazione. Dal probabile
successo di Koizumi alle elezioni
deriverebbe una maggiore
forza nell’affrontare gli ostacoli
derivanti dagli interessi di
breve termine che quelle riforme
rischiano di calpestare.
Questo spiega la volontà
del Governo Koizumi di
rimandare la presentazione dei
dettagli del piano di riforme a
dopo le elezioni di luglio. Né
il cambiamento di politica
monetaria da parte della Banca
del Giappone, iniziato appena
lo scorso marzo, può avere
effetti significativi dopo appena
tre mesi.
Le stime più attendibili
vedono un ritardo di almeno
sei mesi negli effetti visibili
sull’economia.
Da un punto di vista più
strettamente di mercato, le
quotazioni giapponesi sembrano
tornate interessanti.
Analizzando le performance
dei 225 titoli che costituiscono
l’indice Nikkei225, si
riscontra che il 76% dei titoli
ha fatto registrare nell’ultimo
mese un prezzo medio
superiore a quello dei sei
mesi precedenti, indicando
un’interessante situazione di
forza relativa.
Nelle ultime settimane le
società giapponesi hanno diffuso
i risultati dell’anno fiscale
chiuso il 31 marzo 2001.
Sulla base delle società che
hanno riportato i dati di
bilancio entro il 29 maggio
2001, la percentuale di società
che ha rilasciato dati consuntivi
migliori delle attese di
mercato è stata superiore al
60%, livello mai più raggiunto
dal 1989 (stima effettuata
da Nikko Salomon Smith
Barney).
Un altro aspetto da rilevare
è la variazione, in alcuni
casi, della struttura dei risultati,
un aspetto determinato
dal processo di ristrutturazione
che le società hanno
intrapreso alcuni anni fa e
che sta iniziando a produrre i
primi risultati. Questa importante
informazione è raffigurata
nel primo grafico qui sotto
dove è rappresentato l’andamento
del margine operativo
lordo dell’economia giapponese
dal primo trimestre del
1980 al primo trimestre del
2001.
Il margine operativo ha
registrato un forte incremento,
arrivando a valori prossimi a
quelli di un decennio fa. Se
guardiamo il fatturato complessivo
delle imprese giapponesi
nel periodo 01.00 - 01.01
notiamo un calo dell’1,30%
circa a fronte di un miglioramento
dei margini operativi;
questo significa che il processo
di ristrutturazione delle società
giapponesi sta favorendo
un incremento dell’efficienza
nella gestione del business.
Tuttavia, più che focalizzare
l’attenzione su quanto è
successo nell’anno fiscale precedente,
è importante capire
quali sono le prospettive di
crescita degli utili delle società
giapponesi nel prossimo
esercizio, che si chiuderà il 31
marzo 2002. È necessario poi
valutare come il mercato sta
prezzando tali prospettive.
La sensazione è che gli eccessi
di valutazione sperimentati
negli scorsi anni siano venuti
meno. Il secondo grafico qui
sotto riporta le aspettative di
crescita dell’EPS delle società
che compongono l’indice
Nikkei225 (espresse in percentuale)
e il P/E atteso per i
12 mesi successivi al momento
della rilevazione.
Appare evidente come lo
spread tra le due serie si sia
progressivamente ridotto negli
ultimi 4 anni e mezzo. Nel
momento in cui il divario tra
i due indicatori era massimo,
ossia nell’estate del 1996, il
Nikkei225 aveva raggiunto il
massimo dell’intero periodo,
fino ad arrivare ai minimi
dello scorso febbraio/marzo,
quando il tasso di crescita
degli utili aveva superato il
P/E atteso.
Il mercato giapponese
sembra quindi aver raggiunto
livelli di valutazione interessanti,
sicuramente più
MARGINE OPERATIVO LORDO DELLE SOCIETÀ GIAPPONESI
Margine lordo (%)
6
5,5
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
01.80 01.83 01.86 01.89 01.92 01.95 01.98 01.01
Fonte: Elaborazioni TRADINGLAB ® su dati Datastream.
ANDAMENTO DEL P/E ATTESO
E DEL TASSO DI CRESCITA DEGLI UTILI
60
50
40
30
20
10
0
12.96 12.97 12.98 12.99 12.00 12.01
P/E atteso
aspettative di crescita dell’EPS (%)
Fonte: Elaborazioni TRADINGLAB ® su dati JCF Group.
convenienti di quelli espressi
negli ultimi anni.
Il grafico in chiusura raffigura
un altro indicatore della
convenienza del mercato azionario
nipponico: sono stati
presi in esami i valori attesi
per il 2002 del rapporto tra
prezzo e patrimonio netto
(P/BV) delle società che compongono
l’indice Nikkei225
e sull’asse orizzontale è stato
indicato il valore della redditività
del patrimonio netto
(ROE).
Anche in questo caso l’informazione
fornita è di un
livello di valutazione tornato
su valori interessanti, anche
in rapporto agli altri indici
di mercato internazionali. A
tal proposito occorre però
porre attenzione anche al
ROE atteso relativo ai diversi
mercati: in questo caso il
Nikkei225 appare quello con
il valore atteso più basso, dato
4,5
4,0
3,5
3,0
2,5
2,0
1,5
1,0
consistente con il processo di
ristrutturazione in atto tra le
società nipponiche. È pertanto
lecito attendere che a fronte di
un miglioramento nella redditività
delle imprese attraverso
il processo che sembra essere
in atto, anche le valutazioni di
mercato si adegueranno in
senso positivo.
Un altro fattore che nel
medio periodo potrebbe produrre
effetti benefici è l’introduzione
da parte di molte
società giapponesi degli IAS,
ossia gli standard internazionali
di rilevazione contabile.
L’introduzione di questi
standard dovrebbe favorire
la vendita di partecipazioni
non strategiche e la contabilizzazione
di minusvalenze
su alcuni asset non più recuperabili,
contribuendo ulteriormente
a creare solide basi
per un miglioramento della
redditività.
RELAZIONE TRA PRICE/BOOK VALUE
E RETURN ON EQUITY ATTESI PER IL 2002
Nikkei225
EuroStoxx50
Hang Seng
5% 10% 15% 20%
ROE 2002
Footsie
luca.pagetti@mymoney.it
Dow Jones
S&P500
Double Quotation
TRADINGLAB ® potenzia la sua piattaforma
di market making sui Covered Warrant
Gli investitori operano sempre di più in Covered Warrant, in
alternativa all’investimento in azioni. Il rapporto fra numero di
transazioni concluse sui Covered Warrant rispetto alle azioni è
passato dal 9% nel 1999, al 16% nel 2000 e in questi primi mesi
del 2001 si attesta intorno al 18%. Sono oggi oltre 5.200 i
Covered Warrant quotati sulla Borsa Italiana. Un nuovo stile
d’investimento.
La nuova generazione d’investitori è sempre più esigente nel
trading. In particolare per strumenti molto tecnici come i
Covered Warrant le richieste sono due:
• maggiore frequenza di aggiornamento dei prezzi, vista la
attuale volatilità dei mercati;
• maggiori quantità di Covered Warrant esposte in denaro e in
lettera dal market maker.
TRADINGLAB ® è uno degli operatori principali del mercato
italiano dei Covered Warrant e ha seguito la sua evoluzione sin
dagli inizi. Per rispondere alle nuove esigenze degli
investitori/trader, TRADINGLAB ® ha potenziato la propria piattaforma
operativa introducendo una nuova metodologia d’interazione
con la Borsa Italiana: la cosiddetta “Double Quotation”.
La Double Quotation, resa recentemente disponibile da Borsa
Italiana, permette di inserire tramite l’applicazione Easy Trade ®
di It Software le quotazioni denaro e lettera con un’unica
transazione, ottimizzando le risorse del sistema dedicate alla quotazione
dei Covered Warrant.
Il beneficio per gli investitori è quindi evidente: possibilità di
operare più efficacemente nel trading anche intra-day disponendo
allo stesso tempo di una maggiore liquidità.
Con il nuovo sistema si riduce del 75% il traffico di messaggi
tra il market maker e il Mercato MCW, potenziando la tempestività
d’aggiornamento per garantire all’investitore la disponibilità
di prezzi sempre aggiornati.
Il metodo di quotazione precedente imponeva ai market maker
di utilizzare lo stesso messaggio impiegato dai broker/dealer
per inviare gli ordini al mercato (Proposta Di Negoziazione):
tale strumento risultava inadeguato alle dinamiche della quotazione
(circa 500.000 PDN media giorno) al frequente variare
dei prezzi.
Prima della Double Quotation il ciclo di quotazione si sviluppava
in quattro fasi:
• cancellazione vecchia quota bid
• cancellazione vecchia quota ask
• inserimento nuova quota bid
• inserimento nuova quota ask
Il nuovo ciclo è monofase:
• aggiornamento della quotazione bid-ask
P/BV 2002

gianluca.cugno@mymoney.it
Volatilità d’occasione
segue da pag. 1 segue da pag. 1
Informazione pubblicitaria
FOCUS MERCATI PAGINA 3
stefano.sbranchella@mymoney.it
Come beneficiare del ribasso
della volatilità
Vi sono tre ragioni che
fanno pensare che le volatilità
implicite non scendano ulteriormente
o in maniera vistosa:
• l’effetto “scarsità” della
domanda di volatilità del mercato
si è manifestato nei mesi
scorsi con un’intensità molto al
di sopra della media. Potrebbe
dunque ritornare l’interesse
degli investitori in questo comparto;
• i livelli assoluti di volatilità
implicita sono sui livelli
minimi da un anno (attraverso
Numero di titoli del campione
11
9
7
5
3
1
l’ausilio dei “coni di volatilità”
questo è facilmente osservabile);
• le differenze “assolute” tra
volatilità implicita e storica
erano molto più marcate nel
corso degli scorsi mesi. Ciò
significa che, sebbene più alte
di quelle storiche, le volatilità
implicite sono più aderenti a
quelle effettive (in 4 casi su 11).
Il mercato sembra essersi
attestato su livelli di volatilità
più corrette. È interessante
notare come, nei mesi scorsi, il
mercato scontasse la direzione
VOLATILITÀ IMPLICITE E STORICHE
dei prezzi (trend negativo) con
volatilità via via decrescenti, il
che esprimeva anche l’opinione
che ciò si realizzasse senza
eccessivi traumi. La stabilizzazione
delle volatilità implicite
intorno a livelli realizzati, oltre
a segnalare una possibile ripresa
della domanda degli investitori
per prodotti derivati,
Covered Warrant e/o opzioni,
potrebbe anche segnalare che il
mercato stima possibili inversioni
nel trend dei prezzi dei
titoli sottostanti.
03.01 04.01 05.01 06.01
Volatilità storiche superiori alle implicite
Volatilità implicite superiori alle storiche
Ripetendo quest’analisi, al
momento ci sentiamo di escludere
un’ulteriore inversione del
trend, confermando per i principali
indici europei la stima di
una volatilità implicita stabile
o leggermente in ribasso rispetto
ai livelli di giugno.
Volatilità implicita
28%
26%
24%
22%
20%
18%
VOLATILITÀ IMPLICITA MIB30
Possiamo infatti notare
come il rapporto tra la volatilità
implicita - che incorpora le
aspettative sull’andamento futuro
del mercato - e la volatilità
storica - che incorpora l’andamento
passato - sia ampiamente
al di sotto dell’unità: sembra
06.00 08.00 10.00 12.00 02.01 04.01 06.01
quindi prevalere l’attesa per un
mercato relativamente stabile
nei prossimi mesi. In un contesto
di questo tipo acquista un
notevole interesse la presenza sul
mercato di prodotti innovativi
come i Range ® sull’indice MIB30
e sull’indice Eurostoxx50, le cui
caratteristiche tecniche, illustrate
in un altro articolo del
magazine, permettono di beneficiare
di una situazione di
mercato poco volatile, come
quella che potrebbe caratterizzare
i principali mercati europei
nei prossimi mesi.
RAPPORTO VOLATILITÀ IMPLICITA E STORICA OGGI
IBEX35
CAC40
1,20
1,00
0,80
0,60
MIB30
DAX30
EUROSTOXX50
giuseppe.mercadante@mymoney.it
Settore ciclico e industriale:
volatilità implicita e aspettative
per i prossimi mesi
APPROFONDIMENTO
TECNICO
Bancari e assicurativi:
tempo di “mean reverting”?
fabio.dezordo@mymoney.it
Il mercato delle opzioni su
azioni appartenenti al settore
ciclico e industriale è stato
caratterizzato, negli ultimi
mesi, da un andamento fortemente
ribassista della volatilità
implicita.
Questo movimento è il
riflesso di una tendenza che ha
caratterizzato i principali sottostanti
italiani e gli indici
europei.
La volatilità implicita ha
raggiunto livelli estremamente
bassi e sembra difficile ipotizzare
ulteriori contrazioni.
Tuttavia, esistono due ordini
di ragioni che invitano alla
cautela.
La prima è rappresentata
dall’interazione delle forze
della domanda e dell’offerta
sul mercato interbancario
OTC delle opzioni. Infatti gli
operatori negli ultimi mesi
sono stati generalmente venditori
di opzioni per i titoli
ciclici e industriali e non sembrano
esservi segnali di inversione
di questa tendenza,
anche perché mancano le condizioni
per un aumento della
domanda di opzioni.
La seconda ragione è rappresentata
dal rischio che i
mesi estivi, tipicamente caratterizzati
da minore operatività
sui mercati, possano vedere
diminuire i flussi per gli operatori,
con possibili effetti
negativi sulla volatilità implicita.
Il migliore consiglio operativo
per cercare di anticipare
l’andamento di questa
variabile nei prossimi mesi è
quello di tenere sotto controllo
i movimenti che essa fa
registrare nel mercato delle
opzioni sugli indici MIB30 ed
EuroStoxx50.
La ragione risiede nella
tendenza che la volatilità
implicita sugli indici ha, in
fasi di “fiacca” dei mercati
OTC, di “anticipare” l’andamento
della volatilità implicita
sulle azioni.
Infatti Banche d’affari,
hedge fund e tutti i protagonisti
del mercato delle opzioni
che intendano vendere “volatilità”
su un particolare mercato
azionario, in generale
preferiscono prendere posizione
sugli indici, in quanto
tipicamente più liquidi e
meno volatili dei singoli titoli.
Solo in un secondo momento
si venderanno opzioni su
singoli titoli, preferibilmente
cominciando proprio dalle
azioni del comparto ciclico e
industriale, che sono spesso
meno volatili e hanno minori
possibilità di avere bruschi
movimenti nelle proprie quotazioni.
Sul mercato italiano delle
azioni questo tipo di fenomeno
si è verificato su titoli
quali Eni, Enel e Pirelli, i cui
livelli di volatilità implicita si
trovano sui minimi degli ultimi
mesi e quotano su livelli
leggermente più cari rispetto
agli indici.
dario.grillo@mymoney.it
Lo stesso accade quando si
desidera assumere una posizione
lunga di “volatilità”.
Un aumento sostanziale e
non imputabile a circostanze
congiunturali della volatilità
implicita sul MIB30 rappresenterebbe
un buon segnale
rialzista.
In attesa di indicazioni da
parte dell’indice, il comportamento
da tenere attualmente
è quindi di posizionarsi su
Covered Warrant con strike
in-the-money e avere un’operatività
di breve periodo.
Infatti molti dei titoli ciclici
e industriali mostrano una
buona volatilità realizzata sia
intra-day, calcolata cioè sulla
base della differenza tra minimo
e massimo fatti registrare
in una seduta, che close-to
close, calcolata utilizzando i
livelli di chiusura di ogni
seduta di Borsa.
Volatilità storica
La brusca discesa della volatilità implicita sul mercato italiano
sembra non aver fine. Il grafico qui sotto, ad esempio, descrive
come si è modificata la struttura a termine della volatilità implicita
sul titolo Generali nell’ultimo anno: una costante discesa della
curva da giugno 2000 (linea puntinata) e a gennaio 2001 (linea
grigia), fino ad arrivare alla situazione attuale (linea tratteggiata).
È interessante notare come l’inclinazione della curva sia progressivamente
mutata da negativa a positiva, rivelando come il mercato
l’anno scorso si attendesse, correttamente, un calo della volatilità e
punti ora, al contrario, su una sua risalita, che è scontata nella
maggiore volatilità implicita nei prezzi delle opzioni a scadenza
medio-lunga (6 -12 mesi) rispetto alla parte a breve della curva
(1-3 mesi).
Ma gli attuali livelli di volatilità possono considerarsi realmente
“convenienti”? Nessuno può dirlo con certezza. Tuttavia,
rispetto al cash, è lecito fare qualche
previsione alla luce di una proprietà
45
fondamentale della volatilità implicita:
per quanto esposta a forti flut-
35
40 06.00
tuazioni nel breve periodo, la volatilità
tende, per sua natura e a meno 25
30
01.01
di eventi eccezionali, verso la propria
media di lungo periodo (pro-
06.01
20
15
prietà cosiddetta “mean reverting”).
10
In virtù di tale caratteristica è interessante
costruire il cosiddetto
Vloatilità
CONO DI VOLATILITÀ DI GENERALI
“cono di volatilità”, indicato dalle 3 linee nere in figura. Si tratta
di un grafico che, sulla base degli ultimi 2 anni, indica il massimo,
il minimo e la media delle volatilità storiche registrate per
ogni scadenza considerata, permettendo di inquadrare e valutare la
struttura a termine. Si comprende così come la volatilità implicita
di Generali fosse un anno fa realmente elevata, andando a
sovrapporsi alla parte superiore del cono, e il conseguente movimento
al ribasso fosse quindi prevedibile e in un certo senso “naturale”.
Tuttavia, benché la struttura attuale si ponga nella parte
inferiore del cono, a indicare una relativa sottovalutazione rispetto
alla storia e alle caratteristiche del titolo, confermata peraltro dalle
attese del mercato, è impossibile sapere se sia stato già toccato il
fondo, se il movimento al rialzo riprenderà e quando.
Una cosa è certa: a questi livelli il downside, ovvero il rischio
di penalizzazione dovuto a un eventuale ulteriore calo della volatilità
di Generali o di altri titoli finanziari
che presentano delle strutture a
termine simili (come Intesa BCI,
Monte dei Paschi e Mediobanca), è
estremamente limitato. L’investitore
che avesse un’idea direzionale forte
sui relativi Covered Warrant, al rialzo
o al ribasso, ha indubbiamente a
disposizione uno dei migliori periodi
storici, dal punto di vista della volatilità,
per realizzarla.
30 90 180 360
Giorni rimanenti alla scadenza
Posizionamento di FIAT nel segmento automobilistico europeo
L’analisi dell’andamento delle volatilità negli
ultimi anni evidenzia che la media delle volatilità
implicite nei prezzi delle opzioni at-the-money
a un anno, relativamente a un paniere di oltre
300 titoli rappresentativi dell’universo azionario
europeo, nel 1999 è stata del 35,50%, nel 2000
del 37,90%, mentre nel 2001 lo stesso dato si
attesta al 32,30%. La stessa analisi condotta su
un paniere più ristretto di titoli italiani ha inoltre
evidenziato come, non solo la media delle
volatilità si attesti ben al di sotto della media
europea, ma anche la volatilità media dell’ultimo
anno è attualmente al di sotto del range di oscillazione
degli ultimi quattro anni.
I risultati di tali analisi possono essere scomposti
sia a livello settoriale, permettendo di analizzare
nel dettaglio le concatenazioni tra i diversi
settori, sia a livello di singoli titoli, evidenziando
all’interno di titoli omogenei quelli i cui
livelli di volatilità implicita risultano più compressi.
Dai grafici è infatti possibile vedere come,
all’interno del settore automobilistico europeo,
negli ultimi 8 mesi la volatilità storica annualizzata
di Fiat abbia subìto una notevole contrazione,
raggiungendo livelli sensibilmente inferiori a
quella della media dei maggiori concorrenti a
livello continentale (è pur vero che la volatilità di
Rolls-Royce è anch’essa calata, ma tra i due titoli
c’era uno spread medio di 7 punti di volatilità).
Come si nota dal grafico qui sotto, una divergenza
così ampia rispetto alla media delle volatilità
delle altre case automobilistiche potrebbe preludere
a un parziale recupero dei livelli di volatilità
verso il valore cui stanno convergendo i titoli
azionari delle società concorrenti europee.
55
45
35
25
VOLATILITÀ STORICA DEL SETTORE AUTOMOBILISTICO
Se si osservano i livelli di volatilità implicita
nelle opzioni a un anno sul titolo Fiat, è inoltre
chiaro come gli ultimi livelli siano, a differenza
di quello che avviene per il resto del settore,
molto vicini ai livelli minimi del trading
range degli ultimi 2 anni e anch’essi ben lontani
dalla media settoriale europea. In un’ottica di
trading di volatilità potrebbe quindi risultare
opportuno in questo momento costruire posizioni
su Fiat, che permettano di sfruttare al meglio
15
12.08.99 12.11.99 12.02.00 12.05.00 12.08.00 12.11.00 12.02.01 12.05.01
FIAT VOLKSWAGEN DAIMLER BMW MEDIA ROLLS ROYCE
VOLATILITÀ IMPLICITA vs TRADING RANGE (2 anni)
PEUGEOT
ROLLS
ROYCE
l’eventuale rimbalzo della volatilità dai minimi
(strangle o straddle) e la maggior variabilità che
generalmente caratterizza i prezzi dei titoli
azionari nel periodo estivo, quando la liquidità
dei mercati cash tende a diminuire. Strategie,
che al contrario, potrebbero non “pagare” su
sottostanti come Volkswagen, Peugeot e Rolls-
Royce, i cui livelli di volatilità implicita risultano
per il momento al di sopra della media settoriale.
50
40
30
20
10
0
BMW
VOLKSWAGEN
FIAT
DAIMLER
ultima
min. 24 mesi
max 24 mesi
media

Informazione pubblicitaria
PAGINA 4
APPROFONDIMENTO
TECNICO
FOCUS MERCATI
Risk Neutral pricing: il caso americano
matteo.pontello@mymoney.it
Uno dei meccanismi meno
percepiti dagli investitori in
strumenti derivati è la relazione
tra il valore della volatilità
implicita e la valorizzazione di
un contratto derivato, quale
un’opzione o un future.
Tecnicamente, il concetto di
volatilità, sia essa storica o
implicita, presenta un’identica
caratterizzazione sotto il profilo
statistico: media degli scarti
normalizzati (ossia al quadrato)
di una certa grandezza rispetto
al suo valore medio. Si tratta
cioè della deviazione standard
di un certo prezzo e rappresenta
una misura statistica della
variabilità del valore di un titolo.
Come tale, essa soggiace alle
regole tipiche dei fenomeni
aleatori: il calcolo di un valore
atteso presuppone, anche solo
intuitivamente, di fare riferimento
alla distribuzione di
probabilità di quel dato prezzo.
Quello che risulta importante
per chi fa trading su derivati,
piuttosto che per un investitore
che abbia a che fare con il
mondo dei Covered Warrant, è
la natura matematica della
struttura probabilistica in base
alla quale viene calcolato il
livello di variabilità di un prezzo.
La differenza tra la volatilità
storica e quella implicita è
proprio legata alla diversa
caratterizzazione matematica di
tali misure. Nel caso della volatilità
passata, chiaramente, la
distribuzione di probabilità di
un valore è desunta dalle osservazioni
passate su quella variabile.
La volatilità storica è un
“dato di fatto” dinamico, nel
senso che può essere costantemente
aggiornata sulla base
delle osservazioni più recenti.
Tuttavia, tale misura ha una
struttura di probabilità che può
essere estrapolata e presa per
data, assumendo che essa possa
ripercorrere determinate funzioni
matematiche. Non a caso,
molti dei modelli di pricing di
derivati utilizzano i prezzi storici
per calibrare gli algoritmi di
calcolo, ma spesso tali funzioni
non riproducono perfettamente
i valori di mercato osservati.
marco.formaggio@mymoney.it
Chi prezza derivati ricorre alla
volatilità implicita, che ha
anch’essa una struttura di probabilità
che lega il valore atteso
futuro di un asset ai derivati su
di esso innestati, con una misurazione
parametrica, che estrapola
cioè i dati dalla struttura
di prezzi di derivati sul mercato.
La modellistica iniziata con
Black e Scholes e poi affinata
successivamente da Hull e
White piuttosto che da Heath,
Jarrow e Morton, segna una
sorta di “rivoluzione copernicana
nella finanza”, proprio perché
elimina ogni ipotesi statistica
sull’evoluzione futura di
un prezzo. Partendo dall’assunto
che, al netto della componente
puramente matematica
(la deriva del processo che lega
il prezzo al trascorrere del
tempo con funzioni non aleatorie),
la teoria del calcolo statistico
dimostra che la componente
aleatoria del processo
Nonostante l’avvento della
New Economy abbia proclamato
l’indice Nasdaq100 quale
principale indicatore del mercato
azionario Usa, l’S&P500
continua a essere di fatto l’indice
più rappresentativo dello
stesso, sia in termini di capitalizzazione
che in termini di
composizione. Infatti i 500
titoli più famosi d’America
vantano una capitalizzazione
di mercato pari a 10.813,83
miliardi di Dollari (quasi dieci
volte tanto quella del Nasdaq100)
e la variegata provenienza degli
stessi in termini settoriali si
rivela altamente significativa
del ciclo economico statunitense.
È infatti possibile considerare
l’indice S&P500 come prodotto
di più indici settoriali, ottenuti
raggruppando le 500 azioni
del paniere secondo il settore
di appartenenza di ciascuna.
Tra le più recenti emissioni obbligazionarie lanciate
sul mercato italiano le obbligazioni “Fund of Funds”
hanno assunto un ruolo di grande importanza, sia per
l’interesse riscontrato dagli investitori finali, sia per
l’ampiezza della gamma offerta.
Si tratta di obbligazioni che offrono un rendimento
legato all’andamento di uno o più fondi azionari e/o
obbligazionari, oltre a garantire a scadenza il capitale
investito.
Le modalità di calcolo della perfomance di un fondo
sono identiche a quelle di una qualsiasi attività finanziaria:
semplicemente il valore del fondo durante la vita
dell’obbligazione verrà rappresentato dal cosiddetto
NAV (Net Asset Value).
Sebbene esistano molteplici tipologie di obbligazioni
Funds Linked è possibile utilizzare due criteri di classificazione
generali:
- modalità di gestione (statica o dinamica);
- tipologia di fondi.
Si definisce statica la gestione in cui i pesi attribuibili
ai diversi fondi che compongono il basket vengono
stabiliti nel momento di sottoscrizione dell’obbligazione
e rimangono immutati nel corso della vita della stessa.
Nella gestione dinamica, invece, i pesi percentuali
dei fondi all’interno del paniere di riferimento possono
cambiare in base all’andamento del basket.
L’emittente, infatti, si riserva la facoltà di modificare
i pesi dei fondi all’interno del basket di partenza
secondo delle regole definite in partenza ed al verificarsi
francesca.bosi@mymoney.it
viene trasferita in via puntuale
dal prezzo del sottostante al
prezzo dei derivati. Tale componente
aleatoria, tuttavia,
parte dai prezzi di mercato dei
derivati, e su tale set di dati si
stima una funzione che è tale da
riprodurne tutte le possibili
evoluzioni future, data la situazione
attuale. Se le probabilità
future sono “costruite” in modo
tale da riprodurre tutti i possibili
prezzi di mercato futuri
sulla base di quelli attuali, si
capisce perché si parla di parametro
matematico e non di
misura fisica. Si tratta del concetto
di valutazione “risk neutral”,
nel senso che le probabilità
sono inferite, quindi i relativi
valori di volatilità sono endogeni
al modello stesso. Quello che
risulta interessante è la ratio
finanziaria di tale approccio.
Questa deriva dalla contrapposizione
tra i vecchi modelli d’equilibrio
(basati sui concetti di
Assegnando agli indici così
individuati un peso relativo
in base alla capitalizzazione
di mercato di ognuno, si
osserva come quasi la metà
dell’S&P500 sia costituita
da azioni appartenenti a
soli tre comparti, quello
di determinate condizioni di mercato (“trigger”). A
titolo esemplificativo, si pensi a un’obbligazione legata
a un basket di fondi in cui la componente azionaria è
pari al 90% del valore totale del basket e quella obbligazionaria
pari al 10%. Al verificarsi di determinate
situazioni – ad esempio un valore del basket superiore
ad un prefissato livello – l’emittente aumenterà la componente
azionaria e, conseguentemente, ridurrà quella
obbligazionaria. Di regola una simile gestione tende a
sovra-pesare la componente azionaria nelle fasi di mercato
rialzista e a mantenere invece un profilo di rischio
più basso – aumentando la componente obbligazionaria
– in situazioni ribassiste. Al momento dell’emissione
sono stabiliti dei livelli minimi di componente azionaria
e obbligazionaria, sotto ai quali non è possibile scendere.
È importante ricordare che, sia nella gestione statica
sia in quella dinamica, è garantito il rimborso totale
del capitale investito.
Un ulteriore criterio di classificazione riguarda la
composizione dei fondi che determinano il basket: in
questo caso le obbligazioni si distinguono tra quelle
legate a fondi geografici (es.: azionario America, azionario
Europa) oppure quelle legate a fondi settoriali
(fondo High Tech, TMT).
Il successo che queste obbligazioni hanno riscosso
presso gli investitori è attribuibile a nostro avviso a due
motivi principali: in primo luogo consentono una più
completa diversificazione rispetto a un’obbligazione
mercati perfetti e sulle preferenze
degli individui-investitori)
e i modelli di non-arbitraggio.
I primi riproducono, fissate
le condizioni al contorno,
una struttura di prezzi ipoteticamente
perfetta ma non coincidente
con quella di mercato:
tali modelli non sono applicabili,
perché un trader che
applica modelli di valutazione
divergenti dalla realtà fattuale,
rischia di andare contro il mercato
e perdere. I modelli di
non-arbitraggio puro, per i
quali il mercato non sbaglia e i
valori in esso quotati sono tali
da poter inferire ogni parametro
di valutazione, sono immediatamente
applicabili. La
modellistica risk free consente
un duplice vantaggio: è estranea
a ogni assunzione su come
si muova un certo sottostante
ed è fattivamente applicabile
sul mercato. Prodromiche
a tale applicabilità sono tuttavia
COMPOSIZIONE SETTORIALE DELL’INDICE S&P500
finanziario (17%), tecnologico
(17%) e farmaceutico (14%),
mentre la restante metà è distribuita
piuttosto uniformemente
tra i rimanenti settori.
Il fatto che un settore tipicamente
aggressivo e dinamico
come quello tecnologico abbia,
Fund of Funds
una serie di condizioni di mercato
dei derivati che spesso solo
il mercato statunitense è in
grado di garantire in termini
di completezza del set di prezzi,
di livelli di liquidità, di
spread, sia su opzioni, sia sui
sottostanti. Se consideriamo,
ad esempio, il caso del mercato
delle opzioni su America On
Line o Cisco o Microsoft, si
vede come su Chicago piuttosto
che su Philadelfia, un grande
numero di operatori svolgono
attività di market maker,
producendo un set di prezzi e
scadenze e strike tali da incorporare
perfettamente le attese
del mercato su un determinato
sottostante. Quotare in
Europa, in parallelo a tali mercati,
dei Covered Warrant
implica per il trader due ordini
di considerazioni. Il primo
relativo al pricing dei titoli su
cui viene basato il mercato dei
Covered Warrant e le relative
20%
0%
-20%
-40%
-60%
CAPITAL
S&P500
GOODS
BASIC
MATERIAL
legata alla perfomance di un singolo titolo o di un
basket di azioni. Inoltre, a differenza delle obbligazioni
Index Linked, potenzialmente possono offrire rendimenti
superiori nell’ipotesi in cui il gestore del fondo
riesca a “battere il mercato”.
Le banche d’investimento che garantiscono alle
società emittenti la copertura dei rischi finanziari relativi
alle obbligazioni “Fund of Funds”, devono gestire
alcuni rischi aggiuntivi rispetto ai “classici” Index
Bond. In primo luogo non esiste un mercato delle
opzioni avente come oggetto i fondi: se in un’obbligazione
legata alla perfomance di un indice o di un’azione
il rischio volatilità può essere ridotto attraverso
l’opportuno acquisto di opzioni su quel particolare
indice (o azione), ciò risulta evidentemente impossibile
con i fondi.
Infine, mentre si conosce il valore di un’azione o di
un indice nell’arco della sessione quotidiana del mercato
su cui vengono trattati ed è quindi possibile effettuare
operazioni di “copertura”, la gestione dgli ordini
d’acquisto o vendita delle quote di un fondo è naturalmente
soggetta ad alcune limitazioni. Ricordiamo ad
esempio che il valore del NAV di un fondo può essere
frutto solo di stime; infatti il NAV viene comunicato
dalla società di gestione e, di regola, si riferisce ai due
giorni lavorativi precedenti. Infine, la comunicazione di
eventuali ordini deve avvenire all’interno di orari definiti,
necessariamente più ristretti rispetto ai normali
orari di Borsa.
COMMUNICATION SERV.
coperture; su questo fronte
tanto più il mercato risulta
completo, sia da un punto di
vista quantitativo (numero di
scadenze, set di strike e numero
di market maker), sia sotto
il profilo qualitativo (liquidità
del mercato, spread), tanto
maggiore sarà la precisione con
cui i modelli di pricing riprodurranno
la struttura del mercato
e consentiranno un’adeguata
neutralizzazione dei
rischi. Considerando ad esempio
il mercato delle opzioni su
Cisco Systems, date le quotazioni
delle opzioni “listed” su
questo sottostante, che coprono
quattro scadenze (10 ottobre
2001, 19 gennaio 2002,
18 gennaio 2003, 17 gennaio
2004), è possibile ricavare
una serie di funzioni
polinomiali che stimano la
curva di volatilità implicita al
titolo. Applicando tale parametro,
i modelli riproducono
PERFORMANCE A CONFRONTO
ENERGY
CONSUMER
CYCLICAL
CONSUMER STAPLE
la struttura di prezzo del mercato
a oggi, incorporando le
aspettative sulla sua possibile
evoluzione futura. La dinamica
di tale mercato verrà continuamente
osservata e scontata
negli strumenti a esso collegati,
garantendo un’immediata
corrispondenza tra quotazioni
dei derivati d’oltreoceano e
quelli quotati sul mercato
domestico. Il secondo ordine
d’azione di un trader su tali
mercati, peraltro connesso al
primo, è quello di garantire
che non vi possano essere finestre
d’arbitraggio tra i mercati,
allineando le proprie quotazioni
a quelle espresse dal
mercato all’ingrosso (ad esempio
il Chigago Board of
Options), poiché sui mercati
europei, ad esempio, eventuali
disallineamenti non lo espongano
a opportunità di arbitraggio
da parte degli operatori
istituzionali.
S&P500: un paniere di indici settoriali
TRANSPORTATION
1%
TECHNOLOGY
17%
HEALTH CARE
14%
FINANCIAL
17%
UTILITY
4%
BASIC MATERIAL
3%
CAPITAL GOODS
10%
COMMUNICATION SERV.
5%
ENERGY
7%
CONSUMER
CYCLICAL
9%
CONSUMER STAPLE
13%
-16,59%
7,02%
-0,49%
-33,58%
-1,22%
assieme a quello dei finanziari,
il peso relativo maggiore all’interno
dell’indice fa capire come
quest’ultimo sia in realtà meno
Old Economy di quanto si sia
portati a pensare. Infatti è stata
proprio la significativa presenza
delle azioni tecnologiche a fornire
all’S&P500 una marcia in
più nel sostenere il trend decisamente
rialzista realizzato
dall’indice tra l’ultimo trimestre
del 1999 e il terzo trimestre
del 2000. In fasi meno fortunate
del comparto tecnologico,
come quella che si sta osservando
dall’inizio dell’anno,
l’altra metà dell’indice subentra
a sostegno dello stesso,
facendo sì che le perdite riportate
negli ultimi 12 mesi dai
comparti della tecnologia e
delle telecomunicazioni siano
state parzialmente compensate
dalle performance positive dei
settori finanziario, dei trasporti,
utility e delle materie
prime.
Anche in termini di volatilità
la deviazione standard dell’indice
S&P500 può essere
ricondotta a quella degli indici
settoriali di cui si compone,
sebbene questa volta in modo
meno immediato. È infatti
evidente che l’effetto diversificazione,
nonché il diverso grado
di correlazione reciproca dei
titoli dell’S&P500 come aggregato,
fa sì che la volatilità storica
dello stesso risulti inferiore a
quella di quasi tutti gli indici
settoriali.
Un’interessante considerazione
emerge a questo proposito
dal confronto tra volatilità
storica dell’S&P Technology e
quella del Nasdaq100. A parità
delle performance realizzate
nell’ultimo anno (il primo
indice ha perso il 51,81%, il
secondo il 52,64%) la volatilità
storica a 100 giorni dell’S&P500
è pari a 50,63%, mentre quella
del Nasdaq100 è di oltre dieci
punti percentuali più alta
(62,37%), a evidenza di una
maggiore efficienza nella composizione
del primo rispetto a
quella del secondo, poiché in
grado di profilare lo stesso rendimento
atteso a fronte di una
maggiore stabilità di trend.
RAPPORTO TRA LA VOLATILITÀ STORICA A 100 GG
DEGLI INDICI SETTORIALI E QUELLA DELL'S&P500
TRANSPORTATION
TECHNOLOGY
1,78% 3,13% 7,67% 5,23%
HEALTH CARE
UTILITY
FINANCIAL
FINANCIAL
-51,81%
TECHNOLOGY
UTILITY
TRANSPORTATION
HEALTH CARE
2,5 BASIC MATERIAL
2,0
CAPITAL GOODS
1,5
1,0
COMMUNICATION
0,5
SERV.
0
ENERGY
15,36%
CONSUMER
CYCLICAL
CONSUMER
STAPLE
11,40%

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FOCUS MERCATI PAGINA 5
Euro ancora sotto pressione
francesco.devita@mymoney.it
Nel mese di giugno l’Euro
ha toccato il nuovo minimo
dell’anno contro Dollaro.
Ernst Welteke, Presidente
della Bundesbank e membro
del consiglio direttivo della
BCE, ha ripetuto in più occasioni
di desiderare un Euro più
forte e di tenere sotto osservazione
con attenzione l’attuale
debolezza della moneta unica,
a causa dei possibili rischi di
inflazione che tale debolezza
potrebbe comportare.
La mission della Banca
Centrale Europea è, infatti, la
stabilità dei prezzi dell’Eurozona.
In aprile l’inflazione dell’area
Euro è stata del 2,9%
- ben sopra il 2% che è il
target della BCE - dato che è
stato influenzato soprattutto
da due cause: il caro petrolio e
l’effetto “mucca pazza”.
Le attese verso la fine dell’anno
sono per un tasso d’inflazione
più basso (2,3%).
Secondo Otmar Issing, capo
economista della BCE, il nodo
cruciale riguarda la moderazione
salariale: i rinnovi contrattuali
in molti Paesi europei,
Italia compresa, rischiano di
innescare una serie di reazioni a
catena culminanti in una fiammata
dei prezzi al consumo.
La buona gestione di un
portafoglio obbligazionario si
traduce con la volontà di ottimizzare
il rendimento di un
capitale investito per un certo
periodo di tempo, scegliendo
l’alternativa più efficace tra
quelle sempre più ampie proposte
dai mercati.
Di qui la necessità di fornire
anche agli investitori
privati strumenti e nozioni
sempre più sofisticati, al fine
di divulgare le corrette metodologie
di valutazione e la
consapevolezza del grado di
rischio connesso all’investimento
negli strumenti obbligazionari.
Questo intervento vuole
fornire alcune nozioni sulle
caratteristiche e rischi di
mercato che gli investitori
professionali considerano
nella valutazione dei titoli
obbligazionari.
La scelta di un titolo
obbligazionario è spesso
condizionata dal carry, che è
la differenza tra il rendimento
di un’obbligazione e il
costo dei fondi raccolti per
finanziarla.
Si usa dire che un bond ha
carry negativo se il costo dei
fondi per finanziare l’acquisto
è maggiore del rendimento a
scadenza e carry positivo nel
caso contrario.
Tra gli indici di redditività
delle obbligazioni lo
Yield-To-Maturity (YTM) è
il più diffuso. Questo indicatore
rappresenta il rendimento
a scadenza, ossia il tasso di
sconto che eguaglia il prezzo
a pronti di un titolo alla
somma scontata di tutti i
futuri incassi cui il titolo dà
diritto.
Il rendimento a scadenza
esprime il tasso di rendimento
effettivo, nell’ipotesi che il
roberto.romeo@mymoney.it
L’incertezza congiunturale
non facilita la moneta unica e
le aspettative dell’Euro-zona
sono di una crescita per il
2001 non fantastica, ma certamente
superiore alla crescita
USA.
A proposito della debolezza
della moneta unica,
molti esponenti di spicco
della BCE hanno più volte
dichiarato che è nell’interesse
dell’Istituto di Francoforte
avere un Euro forte e che la
possibilità di intervenire sui
mercati valutari a sostegno
Volatilità storica
15%
14%
13%
12%
11%
10%
sandra.armetta@mymoney.it
dell’Euro fa parte dell’arsenale
della Banca Centrale.
Tale incertezza si sta riflettendo
sui prezzi delle opzioni:
nel mese di giugno la volatilità
implicita rispetto al periodo
aprile-maggio, periodo in cui
la volatilità era ai minimi, è
tornata a salire, i contratti
at-the-money sono scambiati a
un livello di volatilità superiore
anche di un vol. point - 100
punti base - che è una variazione
estremamente alta per il
mercato dei cambi, visto che
in termini assoluti la volatilità
implicita sull’Euro/Dollaro
negli ultimi sei mesi è stata
mediamente intorno al
12,5%. La maggiore variazione,
comunque, si registra sui
contratti risk reversal (combinazione
di lungo call/corto put,
- o viceversa, out-of-the-money,
generalmente 25 Delta): per
tali contratti, infatti, l’aumento
della volatilità è stato più marcato,
generalmente 0,5/1 vol.
point in più rispetto alle opzioni
at-the-money.
Per chi volesse posizionarsi
sull’Euro/Dollaro, le
Il Glossario delle Obbligazioni
titolo sia detenuto fino alla
scadenza e che le eventuali
cedole siano reinvestite al
medesimo tasso.
L’impiego di una curva
dei rendimenti piatta costituisce
il difetto principale
del rendimento effettivo, in
quanto considera ininfluente
la struttura a termine dei
tassi di interesse. Per i bond
esiste, infatti, il rischio di
reinvestimento, che è il
rischio che i flussi derivanti
dal titolo vengano reinvestiti
a tassi più bassi rispetto al
rendimento effettivo determinato
al momento dell’acquisto.
Il rendimento immediato
è il rapporto fra il valore
della cedola di un titolo e il
corso del titolo stesso. Si noti
che tale indicatore, pur essendo
pratico, non rappresenta
in modo corretto la capacità
di un’obbligazione di generare
un reddito, poiché non
considera né la vita residua
del titolo, né il valore di rimborso
del capitale.
Di maggiore utilità è il
concetto di rendimento di
periodo, che offre indicazioni
sulla redditività del bond
per periodi di tempo inferiori
alla vita del titolo stesso,
sulla base del confronto fra il
valore finale di un investimento
e quello iniziale, in un
periodo di detenzione determinato:
può essere definito
come il tasso di crescita di un
investimento nell’ipotesi di
reimpiego e di capitalizzazione
dei flussi intermedi.
Tra le componenti di
rischio connesse all’acquisto
di un’obbligazione, non possiamo
tralasciare il rischio di
tasso, ovvero il rischio relativo
alle variazioni dei tassi di
interesse che influiscono sul
VOLATILITÀ EURO/DOLLARO A 100 GG.
11.00 12.00 01.01 02.01 03.01 04.01 05.01 06.01
prezzo delle obbligazioni.
Il prezzo di un bond è funzione
del tasso di rendimento
effettivo e del fattore tempo:
una riduzione del tasso di rendimento
comporta un aumento
del prezzo e viceversa.
Le componenti di rischio
comportano un grado di
variabilità del prezzo, connesso
all’ampiezza del rischio
stesso. Da ciò nasce il concetto
di sensitività, intesa
come variabilità del corso
dell’obbligazione determinata
da un cambiamento dei
tassi di mercato.
L’indice di scadenza più
importante di un’obbligazione
è la duration, che esprime
una misura temporale della
durata finanziaria del titolo
stesso, tenendo conto
della distribuzione temporale
dei flussi finanziari
associati al titolo.
La duration può essere
pensata sia come il tempo
medio ponderato in cui un
titolo genera flussi di pagamento
espressi al loro valore
attuale, sia come la reattività
media percentuale del
prezzo di un titolo obbligazionario
rispetto al suo rendimento
effettivo.
Utilizzata nell’analisi
di rischio dei portafogli di
Sulle pagine dei quotidiani economici più importanti
e diffusi, l’informativa sulle nuove emissioni
obbligazionarie spesso riporta la voce “rating dell’emittente”.
Questa informazione è preziosa, autorevole e sintetica,
ma non sempre è tenuta nella debita considerazione
dagli investitori: l’obiettivo di questo articolo è
di mettere in risalto il valore “segnaletico” espresso dal
rating, indicatore della bontà del credito della società
emittente l’obbligazione.
A tal fine può essere utile illustrare brevemente i
principi guida che le società di rating (di cui Moody’s
e S&P sono le agenzie più rappresentative) seguono per
giungere a una corretta attribuzione del rating.
Fondamentalmente il rating analizza le società
emittenti da un doppio punto di vista:
1. qualitativo;
2. quantitativo.
Lo studio dal punto di vista qualitativo si basa in
particolare sullo studio sia dell’ambiente in cui opera
l’azienda, sia dello stesso soggetto emittente.
Attraverso l’analisi della prospettiva di crescita del
settore, della sua struttura competitiva e dei fattori
chiave di successo, si vuole valutare, ad esempio, se e
possibilità che offre il mercato
italiano sono molteplici:
per sfruttare questo periodo
d’incertezza con un’ottica di
breve periodo i Covered
Warrant sia call che put con
scadenza dicembre e strike
0,85 possono essere un’ottima
opportunità di investimento.
Se si punta a un orizzonte
temporale più lungo,
circa un anno, si ritiene che
l’Euro sia ormai ai minimi
nei confronti del Dollaro e
che gli spazi di recupero
per la moneta unica siano
limitati, l’investimento in
Range ® con barriera 0,90-0,85
potrebbe essere un’opportunità.
Per quanto riguarda lo Yen
giapponese, l’economia nipponica
sta soffrendo la frenata dell’economia
USA, primo partner
commerciale del Giappone:
finché non si vedranno i primi
segnali di ripresa sarà difficile
rivedere lo Yen sotto 100 contro
Euro. Per quanto riguarda il
mercato delle opzioni, i contratti
Euro/Yen storicamente
quotano circa due vol. point
più alti rispetto ai contratti
Euro/Dollaro con medesima
scadenza.
mercato, la duration consente
di comparare tra loro i
titoli obbligazionari non
solamente in ragione della
scadenza di rimborso, ma
secondo la struttura temporale
di tutti i flussi di cassa
che i titoli generano (cedole
e rimborsi).
Inoltre, in condizioni di
efficienza del mercato finanziario,
l’utilizzo della duration
consente di approssimare,
per ciascun titolo, l’entità
della variazione percentuale
a cui è soggetto il suo prezzo,
data un’eventuale variazione
percentuale unitaria
dei rendimenti.
come la posizione competitiva del soggetto emittente,
il profilo del suo management e della struttura
organizzativa sono rispondenti alle necessità richieste
dal settore.
Tale studio ha l’obiettivo di valutare la capacità di
sopravvivenza dell’azienda nel tempo e, soprattutto, la
capacità della stessa di creare “cassa”. Quest’ultimo
aspetto è, a sua volta, il punto focale del secondo studio,
quello di tipo quantitativo.
L’obiettivo dell’approccio di tipo quantitativo è di
determinare, procedendo alla riclassificazione del
bilancio contabile, una serie di indici finanziari che
permettano di valutare lo stato di salute dell’impresa
dal punto di vista economico, sia in termini storici che
prospettici.
L’approccio utilizzato è, in questo ambito, di tipo
prevalentemente finanziario: i flussi di cassa e la
liquidità della società sono i punti fondamentali discussi.
Gli indici più importanti sono due:
• Interest Coverage Ratio;
• Leverage Ratio.
Il primo indica il rapporto tra il margine operativo
lordo (MOL) e la spesa totale per interessi e rappresenta
Mercati Emergenti:
il caso Argentina
Per investire al momento giusto sui mercati obbligazionari
emergenti è necessario avere una buona conoscenza di alcuni fattori,
quali il ciclo economico del Paese, le sue condizioni
macroeconomiche e politiche e di tutto ciò che può condizionare
la capacità degli Stati Sovrani di rimborsare il proprio debito
a scadenza.
Un’importante considerazione che gli investitori dovrebbero
fare riguarda gli “incidenti” macroeconomici e istituzionali che
possono verificarsi in questi mercati e la tempestività o meno
da parte dei rispettivi Governi di superarli.
Infatti, le crisi dei mercati emergenti sono nella maggior
parte dei casi rapide e caratterizzate da forte volatilità, cosicché
la capacità di individuarne l’inizio e la fine può essere estremamente
redditizia.
A tal proposito è significativo l’esempio dell’Argentina e
della politica adottata da Domingo Cavallo, di recente rieletto
Ministro dell’economia, per superare una pericolosa crisi economica
e statale che minacciava di degenerare nel default dei crediti
istituzionali.
A seguito della profonda recessione degli ultimi tre anni, lo
Stato argentino si è trovato nell’impossibilità di rimborsare il debito
di breve periodo, costringendo l’attuale Ministro dell’economia
a un’ambiziosa operazione di ristrutturazione del debito statale
attraverso uno “swap” (scambio) che ha coinvolto la maggior parte
dei Titoli di Stato a breve scadenza in circolazione, per un ammontare
di 66,7 miliardi di Dollari.
Questo “swap” ha consentito agli investitori di scambiare le
vecchie obbligazioni denominate in Pesos e in Dollari, con cedole
comprese tra il 9% e il 12%, con quattro nuovi global bond
con scadenze comprese tra il 2008 e il 2031 (tre emissioni in
Dollari USA scadenza 2008, 2018 e 2031 e una in Pesos scadenza
2008), e cedole al 15%, più vicine alle attuali condizioni
di mercato.
Ciò ha permesso allo Stato argentino di allungare la durata del
proprio debito pubblico, posticipandone in sostanza il pagamento,
con l’effetto di alleggerirne nel breve-medio periodo la pressione.
È chiaro comunque che si tratta di una soluzione transitoria,
dato che il concambio realizzato avrà successo solo se l’economia
argentina sarà in grado di ritornare velocemente su un
cammino di crescita economica almeno del 5%, e se il Governo
sarà in grado di rigenerare surplus.
Le difficoltà implicite nel programma intrapreso diventano
maggiori se si tiene conto dell’attuale impossibilità di migliorare la
competitività economica attraverso la svalutazione del tasso di cambio,
una politica già adottata in Brasile nel 1999 con buoni risultati
(per legge la valuta argentina è fissata alla pari con il Dollaro).
Numerose sono comunque le manovre proposte per aggirare
quest’ostacolo e in tale ottica si inquadrano le misure
adottate dal Governo argentino che, legando il tasso di cambio
per le importazioni e le esportazioni ad un tasso di cambio
medio combinato Dollaro-Euro, ha di fatto introdotto
un sistema di sussidi volti a stimolare le esportazioni e quindi
la crescita.
In ogni caso, l’iniziativa del Ministro dell’economia argentina
è stata accolta con favore dai mercati finanziari, non solo per
la credibilità di cui gode personalmente Cavallo, ma soprattutto
in quanto la sua azione si inquadra in un progetto più ampio
intrapreso dal Governo che, attraverso politiche fiscali e monetarie,
sta cercando di rilanciare la crescita del Paese e riconquistare
la fiducia della comunità finanziaria internazionale.
francesco.traversa@mymoney.it
L’importanza del Rating
La valutazione degli emittenti di titoli obbligazionari
il numero di volte che le risorse generate internamente
dall’azienda coprono gli oneri finanziari. Più
alto è il valore dell’Interest Coverage Ratio, tanto più
è probabile che l’azienda sia in grado di ripagare il
proprio debito.
Il secondo indicatore, Leverage Ratio, indica il
rapporto fra l’indebitamento totale e il margine operativo
lordo (MOL), il cui valore rappresenta il
numero di anni necessario a ripagare, attraverso le
risorse generate annualmente dal MOL, il debito
totale. In questo caso è sicuramente preferibile un
valore più basso.
La somma delle indicazioni che si desumono dall’analisi,
sia qualitativa che quantitativa, porta, attraverso
un processo di sintesi finale molto complesso,
all’attribuzione del rating che accompagnerà il profilo
finanziario dell’azienda fino al momento di un’eventuale
revisione.
Si può convenire allora che un’analisi approfondita
come quella condotta dalle società di rating debba
costituire per l’investitore il punto fondamentale di
partenza per valutare la convenienza economica dell’investimento
in obbligazioni di un determinato
emittente.

Informazione pubblicitaria
PAGINA 6
RANGE ® , il nuovo strumento finanziario che trasforma
la stabilità in vantaggio
elisabetta.persano@mymoney.it
Range ® è il nuovo strumento
finanziario che consente di trasformare
la stabilità dei mercati in vantaggio.
In scenari di mercato stabile,
quando non è evidente un trend di
crescita o discesa, gli operatori usano
dire che “il mercato si muove all’interno
di un range”. Da qui il nome di
questo nuovo prodotto – Range ® – il
cui profitto è tanto maggiore quanto
più è prolungata la permanenza del
sottostante all’interno di un intervallo
di valori prefissato, un “range”. Per
verificare la permanenza del Range ®
all’interno dei valori definiti al
momento dell’emissione, è utilizzato
il Fixing, una fotografia dell’indice o
del cambio sottostanti a una certa
data e ora.
I Range ® , emessi da UniCredito,
sono legati all’andamento dei principali
indici internazionali (MIB30,
Nasdaq100, Eurostoxx50, Nikkei225)
e del tasso di cambio EUR/USD.
Se le aspettative sono quelle di
stabilità dei mercati, con Range ® è
possibile trarre vantaggio anche da
situazioni di mercato che normalmente
non offrono alcun profitto.
Come funziona. Il Fixing ogni
venerdì “fotografa” il prezzo di apertura
degli indici o il cambio ufficiale
Euro/Dollaro: se è all’interno del
range, il Fixing è IN, se invece è fuori
dal range il Fixing è OUT.
Per ogni Fixing IN il prezzo del
Range ® accumula un rateo di 0,02t e
se il Fixing è OUT il rateo cumulato
rimane invariato. Di settimana in
Nel mondo finanziario il concetto
di rischio di mercato ha acquisito
un’importanza via via crescente a partire
dai primi anni Ottanta. Con l’espressione
“rischio di mercato” si
intende il rischio di fluttuazioni del
valore del portafoglio in seguito alle
oscillazioni delle variabili finanziarie
(tra le altre: prezzi, tassi di interesse,
tassi di cambio). Il processo di progressiva
integrazione internazionale
dei mercati finanziari, la maggiore
complessità dei prodotti negoziati
dalle banche e la crescita esponenziale
del mercato degli strumenti derivati
sono alcuni dei fattori che hanno attirato
l’attenzione delle più importanti
banche d’investimento e delle autorità di
vigilanza sul tema dei rischi di mercato.
Nell’aprile del 1993 il Comitato
di Basilea per la Vigilanza Bancaria
ha formulato alcune proposte per l’estensione
dei requisiti patrimoniali ai
rischi di mercato. Le risposte dei primari
istituti finanziari sono state lo
studio e sviluppo di modelli interni e
la creazione di indicatori sintetici
(Value at Risk) per la misurazione e
la gestione del rischio. Da qui la
nascita di un nuovo servizio: il Risk
Management, che presenta caratteristiche
completamente diverse rispetto
ai tradizionali organi di controllo
del sistema bancario.
L’obiettivo finale del Risk
Management è quello di misurare i
rischi assunti dalla banca nel suo
complesso per determinare l’assorbimento
di capitale delle diverse
“Business Area”. L’unità di Risk
Management deve essere una struttura
neutrale e indipendente dal trading
e deve riportare direttamente al Top
Management della banca, poiché il
suo compito è quello di supportare i
processi decisionali in merito all’allocazione
del capitale. L’attività di Risk
Management richiede particolari
attitudini: familiarità con gli strumenti
finanziari e i processi di trading,
nonché capacità di sviluppare modelli
settimana, quindi, il permanere
all’interno del range del sottostante
(indice o tasso di cambio) porta a un
aumento del rateo cumulato. Il rateo
cumulato non può mai diminuire, ma
solo crescere, fino a raggiungere un
massimo di 1 t.
Il Range ® ha infatti una durata di
50 settimane a partire dall’inizio delle
negoziazioni: in questo lasso di tempo
si possono verificare, nella migliore
delle ipotesi, 50 Fixing IN. A scadenza,
per ogni serie posseduta viene
pagato in maniera automatica il rateo
cumulato, calcolato come prodotto di:
Numero di Fixing IN x 0,02t
Per realizzare un profitto non è
però necessario mantenere il Range ®
in portafoglio fino alla sua scadenza
naturale. L’orizzonte temporale di un
investimento in Range ® può avere
una durata inferiore alla vita del
statistici e matematici per il calcolo
del rischio e il pricing dei prodotti
finanziari. Per raggiungere il proprio
obiettivo, il Risk Management deve
implementare un sistema operativo che
può essere suddiviso in tre stadi:
1. acquisizione dei dati operativi e di
mercato. In questa fase è fondamentale
assicurare la completezza e
la correttezza delle posizioni che
vanno ad alimentare il sistema e
verificare la congruenza di tutti i
Un indicatore di sentiment rappresenta
l’atteggiamento degli operatori
su un mercato. La teoria sottostante
è che a un elevato livello di ottimismo
sul mercato seguirà un ribasso,
se la maggior parte degli operatori è
positiva sul mercato avrà già acquistato
titoli, mentre a un elevato livello di
pessimismo seguirà probabilmente un
rialzo: se la maggior parte degli operatori
è negativa avrà già venduto.
Gli indicatori di sentiment sono
piuttosto diffusi negli Stati Uniti.
Uno dei più utilizzati è costruito con
campioni di investitori, intervistati
settimanalmente sulle previsioni
Fonte: Bloomberg
IN LINEA CON VOI
Range ® stesso. Poichè per ogni Fixing
IN il prezzo incorpora un importo
pari al rateo settimanale di 0,02t, al
momento dell’acquisto il prezzo del
Range ® comprende anche l’eventuale
rateo cumulato. Così, l’investitore che
decide di vendere lo strumento prima
della scadenza ottiene un importo
sempre almeno pari al rateo cumulato
fino a quel momento.
Per meglio comprendere il funzionamento
del Range ® , qui sotto è
riportata una simulazione dell’andamento
di un Range ® sul MIB30 nel
periodo maggio 2000 - aprile 2001.
Il range è stato fissato a 49.000 -
44.300 sulla base dei livelli di mercato
del maggio 2000.
Come determinare il punto di
pareggio. Per calcolare il numero di
Fixing IN che si devono verificare dopo
l’acquisto del Range ® , così da pareggiare
l’investimento iniziale, è sufficiente
applicare la seguente formula:
Simulazione sui dati storici del MIB30 nel periodo maggio 2000 - aprile 2001. Il range 49.000 - 44.300 è stato fissato sulla base dei
livelli di mercato di maggio 2000. Non è garantito un analogo andamento dell’indice MIB30 in futuro.
mariarosaria.marseglia@mymoney.it
Risk Management: ruolo e funzioni
30
20
10
0
Valore sottostante MIB30
51.000
49.000
47.000
45.000
43.000
41.000
FIXING IN
parametri elementari (prezzi, tassi
di interesse, tassi di cambio) con il
mercato;
2. creazione di una banca dati del
sistema di Risk Management: sviluppo
di modelli di pricing per i
prodotti più complessi e di modelli
statistici per il calcolo del Value
at Risk, nonché storicizzazione dei
dati operativi e di mercato necessari;
3. organizzazione di un sistema di
informativa per il Top Management:
dell’andamento del mercato per la settimana
successiva. In base alle risposte
date – rialzo, ribasso o neutro – è possibile
tracciare grafici che rappresentano
le rilevazioni rialziste, ribassiste e
la differenza tra le due.
Il grafico in basso a sinistra raffigura
la differenza tra sentiment rialzista
e sentiment ribassista sul mercato
americano nel periodo 01.06.96 -
01.06.01: i minimi rappresentano
momenti di elevato pessimismo e, per
converso, i massimi coincidono con
alti livelli di euforia.
In altri termini: livelli inferiori a
zero rappresentano un mercato su cui
sulla base dei dati ottenuti dal
sistema verrà prodotta una informativa
per il Top Management,
per consentire il controllo dell’esposizione
al rischio della banca.
Il carattere innovativo della funzione
di Risk Management risiede,
infatti, nella capacità di trasformare
il controllo e la misurazione
del rischio in un prezioso
strumento di supporto al processo
di allocazione del capitale.
Indicatori di sentiment
e mercato USA
giorgio.pagani@mymoney.it
FIXING OUT
CHART SETTIMANALE:
SENTIMENT BULLISH - SENTIMENT BEARISH USA
Prezzo di acquisto - Rateo Cumulato alla
data di acquisto
Rateo Settimanale
Come controllare se il Fixing
è IN o OUT. I prezzi e i Fixing dei
Range ® si possono controllare 24 ore
su 24 sul sito tradinglab.com, dove
sono pubblicati e costantemente
aggiornati prezzi, rateo cumulato,
l’ultimo Fixing e il numero di
Fixing rimanenti fino alla scadenza.
Ogni venerdì sul sito Internet e
il sabato sul Sole 24 Ore, sono pubblicati
i Fixing della settimana di
tutti i Range ® UniCredito. Al
Venerdì essere “IN” conviene!
Come acquistare e vendere
Range ® . I Range ® si possono acquistare
e vendere facilmente: dalle
9.20 alle 20.30 in Borsa e dalle
17.30 alle 22.00 su TLX ® , dove
TRADINGLAB ® espone per tutto l’orario
di negoziazione le quotazioni
aggiornate.
49.000
39.000
0,22 t
RATEO CUMULATO
37.000
35.000
0,02 t
05.00 06.00 07.00 08.00 09.00 10.00 11.00 12.00 01.01 02.01 03.01 04.01
prevale una visione ribassista, livelli
molto elevati rappresentano un mercato
con prevalenza di rialzisti. Il secondo
grafico rappresenta l’indice
S&P500 nello stesso periodo: i minimi
dell’indicatore coincidono o precedono
i bottom più importanti del mercato,
tra cui quello dell’aprile scorso.
L’indicatore di sentiment è un valido
strumento per meglio tarare l’entrata
sul mercato: strategie rialziste
avranno più probabilità di successo
quando effettuate in momenti di sentiment
molto negativo, mentre segnali
di vendita potrebbero essere più affidabili
in momenti di eccesso di euforia.
CHART SETTIMANALE: S&P500
1.600
1.400
1.200
1.000
800
600
01.97 01.98 01.99 01.00 01.01 01.97 01.98 01.99 01.00 01.01
range
44.300
1,00 t
0,82 t
0,62 t
0,42 t
Rateo cumulato
andrea.cremonino@mymoney.it
In un momento in cui i mercati finanziari non offrono una precisa tendenza circa
le evoluzioni future, è consigliabile ridurre il più possibile i rischi associati al proprio
portafoglio di investimenti.
Una tecnica d’investimento che permette di conseguire questo risultato è la diversificazione,
ossia l’acquisto di titoli appartenenti ad aree geografiche o settori industriali
differenti.
La Tabella 1 mostra un esempio di un portafoglio non diversificato, cioè composto
da titoli di uno stesso settore e di una stessa area geografica, nell’esempio i titoli
telefonici italiani. Il KILOVAR ® di questo portafoglio, calcolato con il calcolatore
KILOVAR ® disponibile sul sito tradinglab.com, è pari a 49.
Tabella 1
CODICE ISIN TIPO TITOLO QUANTITÀ KV ® PESO%
IT0001052049 Azioni TIM 151 57 33,784
IT0001389920 Azioni SEAT PG 858 85 33,228
IT0001127429 Azioni TELECOM 90 42 32,988
KILOVAR ® di portafoglio 49
Dati aggiornati all’11.06.01
Il grado di rischio del portafoglio si riduce sensibilmente, come indicato nella
Tabella 2, se si aggiungono titoli appartenenti a settori diversi da quelli del comparto
telefonico. Infatti, se un titolo telefonico subisce un calo, è molto probabile che altri
titoli appartenenti allo stesso settore abbiano un andamento negativo e, al contrario,
non è detto che abbiano andamento negativo anche le azioni di una società operante
in un altro comparto, ad esempio quello della ristorazione, in quanto le dinamiche
dei due settori non sono perfettamente correlate.
I benefici della diversificazione sono facilmente quantificabili tramite il KILOVAR ® ,
che permette di misurare e sintetizzare in un numero il rischio complessivo del portafoglio
e cogliere così immediatamente gli effetti della diversificazione. Nell’esempio riportato
nella Tabella 2 si ottengono i vantaggi della diversificazione con l’aggiunta di titoli
che appartengono a settori non interdipendenti: il KILOVAR ® di portafoglio è sceso a 34.
Tabella 2
CODICE ISIN TIPO TITOLO QUANTITÀ KV ® PESO%
IT0001052049 Azioni TIM 151 57 16,733
IT0001389920 Azioni SEAT PG 858 85 16,458
IT0001127429 Azioni TELECOM 90 42 16,339
IT0000072618 Azioni INTESA BCI 236 40 16,497
IT0001182671 Azioni ALITALIA 704 46 17,072
IT0001137345 Azioni AUTOGRILL 77 43 16,900
KILOVAR ® di portafoglio 34
Dati aggiornati all’11.06.01
La diversificazione può essere perseguita anche investendo in titoli di settori geografici
differenti, ma i benefici possono essere minori, data la sempre maggiore integrazione
dei mercati finanziari, come si può vedere dalla Tabella 3 (KILOVAR ® di portafoglio 38).
Tabella 3
CODICE ISIN TIPO TITOLO QUANTITÀ KV ® PESO%
IT0001052049 Azioni TIM 151 57 25,095
FR0000079196 Azioni ORANGE 97 65 24,771
IT0001127429 Azioni TELECOM 90 42 24,504
PTPTC0AM0009 Azioni PORTUGAL 114 57 25,629
TELECOM
KILOVAR ® di portafoglio 38
Dati aggiornati all’11.06.01
La diversificazione può comportare però l’acquisto di titoli e di conseguenza ulteriori
investimenti, anche se questi sono eventualmente associati a una parziale liquidazione
di alcune posizioni. Investire in aree geografiche diverse può inoltre implicare
costi aggiuntivi, perché l’operatività su Paesi esteri non sempre avviene alle stesse
condizioni valide per l’Italia, non solo in termini di commissioni, ma anche in termini
di affidabilità dei sistemi e velocità di esecuzione delle transazioni. Non bisogna
dimenticare che acquistare strumenti esteri può significare assumersi anche un
rischio di cambio: ad esempio comprare titoli sul Nasdaq significa assumersi il rischio
di cambio Euro/Dollaro. I Benchmark possono essere gli strumenti adatti per conseguire
una politica di differenziazione dal momento che, essendo costituiti per loro
natura da panieri di titoli, equivalgono ad un investimento diversificato. Un modo efficiente
per conseguire una buona diversificazione di portafoglio è anche l’acquisto di
Covered Warrant call che, con un investimento minore, permettono di ottenere dei
benefici analoghi a quelli di una posizione in azioni.
Il confronto fra la Tabella 3 e la Tabella 4 mostra, infatti, come sia possibile ottenere
benefici sostanzialmente equivalenti, in termini di diversificazione ed esposizione
al rischio, acquistando 97 azioni Orange oppure 1.000 Covered Warrant call
Orange. La prima soluzione comporta un esborso di circa 1.000 t, mentre l’acquisto
di 1.000 Covered Warrant su Orange comporta – ai prezzi di mercato dell’11 giugno
2001 – un investimento di circa 185 t.
Tabella 4
CODICE ISIN TIPO TITOLO QUANTITÀ KV ® PESO%
IT0003104012 Warrant ORANGE Call 12 1.000 253 5,709
Mar 2002
IT0001052049 Azioni TIM 151 57 31,454
IT0001127429 Azioni TELECOM 90 42 30,713
PTPTC0AM0009 Azioni PORTUGAL 114 57 32,124
TELECOM
KILOVAR ® di portafoglio 42
Dati aggiornati all’11.06.01
Il KILOVAR ®
per gestire la diversificazione
del portafoglio
L’investimento in Covered Warrant, se da un lato consente di conseguire politiche
di diversificazione con importi modesti, richiede però di essere monitorato e gestito
con continuità. Infatti i Covered Warrant acquistati possono risultare non adatti alle
mutate condizioni di mercato, ad esempio nel caso in cui le quotazioni delle azioni
sottostanti superino gli strike. Risulta fondamentale che il valore dei Covered Warrant
sia influenzato da altre variabili, tra cui la volatilità, che ne possono determinare una
perdita che non dipende dal valore del sottostante.
I Covered Warrant subiscono poi una diminuzione di valore a seguito del trascorrere
del tempo, per cui periodicamente è necessario vendere i Covered Warrant vicini
a scadenza detenuti in portafoglio ed acquistarne altri con scadenze più lunghe.
Le variazioni di valore causate dalla volatilità e dall’avvicinarsi a scadenza sono
più marcate nei Covered Warrant out-of-the money, per cui è opportuno acquistare
quelli in-the-money, ossia, nel caso di Covered Warrant call, quelli in cui lo strike è
inferiore al prezzo corrente del sottostante.
Il mercato elettronico TLX ® offre all’investitore la possibilità di negoziare facilmente,
tra gli altri, Covered Warrant e Benchmark e di osservare i meccanismi di formazione
dei prezzi e la loro evoluzione nel tempo.

Economia Globale, movimenti antiglobalizzazione
e impatto sugli investimenti
maurizio.demartino@mymoney.it
Informazione pubblicitaria
IN LINEA CON VOI PAGINA 7
La comprensione del funzionamento
dell’economia globale
e le proteste dei movimenti
antiglobalizzazione
hanno sempre di più un effetto
sull’andamento degli investimenti
azionari, attraverso le
aspettative di crescita dei ricavi
e le necessità di investimento
delle aziende, e sull’andamento
dei titoli obbligazionari,
in particolare le emissioni
dei Paesi in via di sviluppo e
delle aziende con elevati investimenti
in questi ultimi.
Sono stati pubblicati recentemente
tre libri che offrono
spunti di riflessioni interessanti
su questi argomenti.
Con una buona miscela di
analisi socio-culturale e cronaca
giornalistica, la giornalista
nordamericana Naomi Klein
espone in “No logo – Economia
Globale e nuova contestazione”,
edito da Baldini & Castoldi, il
crescente malcontento nei confronti
dei marchi.
Senza accorgersene, le multinazionali
hanno militarizzato
la loro opposizione: lo sforzo
compiuto dalle grandi aziende
per rendere omogenee le
comunità e monopolizzare il
linguaggio comune ha generato
una forte ondata di resistenza,
testimoniata dalle azioni di
guerriglia dei più giovani
antagonisti. “No logo” racconta
la ribellione contro il
nostro mondo di etichette, e
la colloca in una chiara prospettiva
economica e (pop)storica.
Naomi Klein descrive
l’interno delle fabbriche sfruttatrici
in Indonesia e nelle
Filippine, descrive i centri commerciali
del Nord America, con
il loro life-style pronto da
indossare. Presenta un grande
numero di attivisti che combattono
la società dei marchi: i
sabotatori di cartelloni pubblicitari,
i manifestanti che hanno
sfidato la Shell sul delta del
Niger, gli attivisti dietro al
processo McLibel di Londra,
gli hacker che hanno dichiarato
guerra ai sistemi informatici
delle multinazionali che violano
i diritti umanitari in Asia.
Naomi Klein scopre così quanto
la New Economy abbia già
tradito il suo credo principale
e traccia la nascita del movimento
antiglobalizzazione:
un movimento planetario al
quale è necessario prestare
molta attenzione.
In “La Società Aperta”
– Ponte alle Grazie Editore –
George Soros, fondatore del
Soros Fund Management, 11
miliardi di dollari in gestione,
scrive: “Il nemico in agguato è
il capitalismo: l’uomo che con
le sue imponenti operazioni
economiche domina il mercato
finanziario internazionale, ne
critica dall’interno i meccanismi,
alla luce di valori ben
più fondamentali del profitto
del singolo.
Il capitalismo ha molto
successo nel creare ricchezza,
ma questa non è in grado di
difendere le esigenze basilari di
una società che si definisce
democratica: la libertà, la giustizia
e la sovranità della legge.
L’unico modo per combattere
il fondamentalismo del mercato
è che i vari Stati stringano
un’alleanza per sostenere lo
sviluppo di società democratiche
e per favorire, attraverso la
creazione di leggi e di organizzazioni
internazionali la nascita
della società aperta globale.
Le Obbligazioni Convertibili,
o semplicemente i convertibili,
sono titoli di credito che esprimono
il debito della società
emittente, con caratteristiche a
metà tra l’investimento obbligazionario
puro e l’investimento
azionario.
Di fatto, si tratta di un investimento
“double face”, in quanto,
acquistando un’Obbligazione
Convertibile, l’investitore diventa
creditore della società emittente,
che pagherà i relativi
interessi sotto forma di una
cedola periodica, e acquisisce
allo stesso tempo il diritto a
diventarne azionista a certe
condizioni prefissate ed entro
un determinato periodo di
tempo (diritto di conversione).
La combinazione tra le due
tipologie d’investimento è presto
definita: l’obbligazione è a
capitale garantito e porta una
cedola periodica, tuttavia l’investitore
può decidere di ottenere
il rimborso del capitale in
azioni invece che in contanti.
Ovviamente, l’opzione implicitamente
conferita al portatore
dell’Obbligazione Convertibile
prevede che egli possa esercitare
il diritto di conversione ad
un prezzo che, di norma, è superiore
di circa il 20-30% rispetto
alla quotazione dell’azione sottostante
al momento dell’emissione
del convertibile.
L’obiettivo dell’investitore
è quello di poter diventare
azionista alla scadenza, o in
altro momento della vita del
titolo se tale facoltà è prevista,
marco.fiorentini@mymoney.it
Il capitalismo e la democrazia
non vanno necessariamente di
pari passo. Qualche relazione
fra i due esiste: un tenore di
vita in crescita e la formazione
di una classe media tendono a
suscitare l’esigenza di libertà e
democrazia, e anche a sostenere
una maggiore stabilità politica.
Ma il collegamento è tutt’altro
che automatico.
I regimi repressivi non
allentano spontaneamente la
loro presa sul potere, e spesso
godono della complicità e del
sostegno di interessi economici,
sia interni che esterni. Lo
constatiamo in molti paesi,
specialmente laddove sono in
gioco risorse naturali come il
petrolio o i diamanti. Forse la
massima minaccia alla libertà e
solo nel caso in cui le quotazioni
del titolo lo rendano conveniente,
eliminando i rischi normalmente
connessi ad un investimento
azionario. Nel caso
in cui la quotazione dell’azione
fosse inferiore, la conversione
non avrà luogo e l’investitore
si vedrà riconoscere il
rimborso complessivo del
capitale investito che, nel
corso della vita dell’obbligazione,
è stato remunerato al
tasso previsto dalla cedola. I
rischi associati all’investimento
sono quindi limitati e non
comportano perdite in conto
capitale se questo è portato fino
alla sua scadenza naturale. Per
contro, nel valutare la convenienza
a procedere a questo tipo
di investimento, bisogna valutare
il costo/opportunità rappresentato
dall'entità della cedola
associata a un’Obbligazione
Convertibile, che è normalmente
inferiore a quella associata
alla democrazia proviene oggigiorno
dalla costituzione di
sodalizi scellerati fra governi e
mondo degli affari”.
Infine in “Mondovisione”
– Parole di Cotone Editore –
Raimondo Boggia descrive
come l’evoluzione umana si
basa sul fenomeno più naturale
e ineluttabile: il cambiamento.
Ma le trasformazioni rapide
insidiano le leadership consolidate
e generano incertezza. Il
mondo vive una fase di mutamenti
strutturali ed epocali
senza precedenti.
Raimondo Boggia esamina
il tumulto che scuote l’umanità
all’ingresso nel terzo millennio.
Un terremoto alla base
del quale ci sono, in primo
luogo, sei miliardi di pezzetti
a un’obbligazione ordinaria
emessa dalla medesima istituzione.
In sintesi, se si effettua
un’approfondita analisi a
monte sulle potenzialità dell’azione
sottostante e sui termini
della conversione, il guadagno
relativo può essere molto interessante
a fronte di un costo
limitato.
Ciò premesso, quali sono
gli elementi da considerare
nella scelta dell’Obbligazione
Convertibile da acquistare? Tra
questi, i principali sono il rapporto
di conversione, definito
come il numero di azioni sottostanti
che possono essere ricevute
per ogni taglio minimo
dell’obbligazione; il prezzo di
conversione o strike, cioè il rapporto
fra valore nominale e rapporto
di conversione (ad esempio,
se il valore nominale è pari
a 1.000 Euro e il rapporto di
conversione è 500, il prezzo di
di silicio che regolano autoradio,
computer, antifurti, televisori:
i microchip.
In secondo luogo c’è la rete,
ovvero quel protocollo che
consente di reperire e mettere a
disposizione ogni genere di
informazione, da ogni punto
del pianeta. E in terzo luogo
c’è il WEB, cioè le comunità
attive che popolano i luoghi di
Internet.
Apparentemente privo di
regole, il WEB è una realtà
strutturata all’interno della
quale cambiano i valori, i
modelli, le relazioni, i tempi,
i percorsi, i modi di essere e
di fare.
Ecco come dalla descrizione
di alcuni fatti di cronaca,
ben descritti da Noreena Hertz
Le Obbligazioni Convertibili
110
105
100
95
90
85
80
CONFRONTO RENDIMENTO/CORSO AZIONARIO
Convertibile Olivetti 1,5% sc. 01.04 vs azione Olivetti
03.01 04.01 05.01 06.01
Azione Olivetti
Obbligazione Convertibile Olivetti
conversione è pari a 2 Euro) e,
infine, il valore di conversione,
che non è altro che il rapporto
tra il prezzo spot dell’azione
sottostante e il rapporto di conversione.
Da ultimo, è necessario
determinare se all’interno delle
caratteristiche dell’Obbligazione
Convertibile sono presenti
alcune restrizioni al diritto di
conversione, tra le quali le
principali sono la facoltà di
rimborso anticipato del prestito
da parte dell’emittente (obbligazione
“callable”) e la determinazione
di un intervallo di
tempo all’interno del quale, e
non a scadenza o meglio ancora
durante la vita del titolo, l’obbligazione
risulta convertibile.
Per valutare la congruità
del prezzo di mercato di un
convertibile è necessario ricordare
che si tratta di uno strumento
finanziario ibrido e che,
a secondo delle condizioni di
su “The Observer” nell’articolo
La sconfitta della politica,
risulta ancor più evidente
l’importanza della comprensione
di questa radicale trasformazione
dei meccanismi
economici.
Un gruppo di compagnie
fra cui Deutsche Bank, Bmw,
Daimler Benz e Rwe nel 1999
ha fatto fallire il tentativo del
ministro delle Finanze Osker
Lafontaine di aumentare gli
oneri fiscali a carico delle
imprese tedesche, minacciando
di trasferire investimenti e fabbriche
in altri paesi.
La Daimler Benz ha annunciato
di volersi trasferire negli
Stati Uniti. Negli Stati Uniti
il do ut des dei colossi che
hanno sostenuto Bush sta
mercato, il prezzo potrebbe
avere un comportamento più
simile a quello di un’obbligazione
o a quello di un’azione.
In particolare si può affermare
che più si è lontani dalle condizioni
che rendono conveniente
la conversione, più un
convertibile si comporterà
come una qualsiasi altra obbligazione
ordinaria (detta anche
“senior”); in caso contrario, un
convertibile registrerà andamenti
in linea con il sottostante.
Per fare un esempio pratico, il
grafico sopra riporta il confronto
tra i prezzi normalizzati dell’azione
ordinaria Olivetti e quelli
dell’Obbligazione Convertibile
Olivetti 1,50% gennaio 2004.
Se ne evince una elevata correlazione;
tuttavia il grafico dell’obbligazione
dimostra un
andamento meno pronunciato
nelle fasi di forti escursioni al
ribasso delle quotazioni azionarie.
Non dimentichiamo, infatti,
che l’Obbligazione Convertibile
è pur sempre un titolo di credito
a capitale e cedole garantite
e, pertanto, il rischio implicito
nell’investimento è sensibilmente
inferiore rispetto a quello
azionario.
Resta inteso che, al fine di
una corretta comprensione dei
rischi associati all’investimento,
vanno considerati anche
ulteriori elementi quali il
rischio di credito, il rischio di
tassi e, se è il caso, il rischio
di cambio.
diventando fin troppo evidente.
Il nuovo presidente ha aperto
l’Artic National Wildlife
Refuge alle trivelle petrolifere,
ha ritirato la sua promessa di
proteggere le foreste, ha preso
misure per attenuare le disposizioni
che obbligano le
compagnie minerarie a ripulire
i luoghi dove esercitano
la loro attività. Mentre i governi
discutevano sul valore
nutrizionale degli alimenti
geneticamente modificati, i
supermercati, per far fronte
allo scontento dei consumatori,
li hanno eliminati dagli
scaffali dalla sera alla mattina.
Mentre i governi parlavano
dell’etica nella politica estera,
le grandi società si sono ritirate
dalla Birmania per non
rischiare la censura dei consumatori.
Quando in tutto il mondo
si è cominciato a parlare di
bambini che cucivano palloni
in cambio di un salario di
fame, cosa hanno fatto i governi?
Niente. Ma le aziende,
temendo il boicottaggio dei
consumatori, hanno presentato
dei progetti innovativi per
affrontare il problema del lavoro
minorile. Oltre il 75% degli
Americani sono disposti a
bloccare i negozi dove si vendono
articoli prodotti in fabbrica
che sfruttano gli operai
del Terzo Mondo.
La globalizzazione agisce
sulle aziende e sulla loro valutazione
su tre elementi critici:
crescita del fatturato (nuovi
mercati, nuovi consumatori e
loro gusti), investimenti (localizzazione
delle fabbriche e
norme che le regolano) e costo
del lavoro. Questa libertà nel
definire le politiche di produzione
e di ricorso alla mano
d’opera, incide notevolmente
sui bilanci degli Stati e in particolare
nella predisposizione
delle infrastrutture, nella creazione
di ricchezza, nella crescita
del sistema finanziario,
nell’aumento delle entrate tributarie.
È ormai evidente che aziende
e nazioni devono tener
conto dei movimenti degli
ambientalisti, dei consumatori
e dei popoli stessi, in quanto le
loro decisioni hanno sempre
più un impatto sulle loro prospettive
di crescita.
Tutte queste considerazioni
dovrebbero essere fatte da
qualunque investitore il quale,
oltre a poter definire le proprie
strategie di investimento
coerenti con le proprie
aspettative di rendimento,
può operare una selezione
degli investimenti anche
secondo i propri valori.
Sui Covered
Warrant
l’informazione
fa la differenza.
Da oggi hai un nuovo strumento per scegliere i Covered Warrant
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i grafici su una delle variabili che fanno la differenza: la volatilità.

Informazione pubblicitaria
PAGINA 8
IN LINEA CON VOI
Regime ordinario, amministrato, gestito:
cosa le banche comunicano al Fisco
patrizio.braccioni@mymoney.it - Responsabile Affari Fiscali - Gruppo UniCredito Italiano
La normativa italiana sulla
tassazione dei redditi di capitale
e redditi diversi, entrata in
vigore il 1° luglio 1998 e
meglio nota come “legge sui
capital gain”, ha posto nuovi
adempimenti a carico degli
intermediari italiani, in particolare
alle banche.
Sono aspetti non sempre
noti agli investitori, soprattutto
perché si tratta di adempimenti
che rivestono notevole
complessità.
Alla normativa sul capital
gain funge da corollario la normativa
relativa alle deroghe al
segreto bancario in materia
fiscale e la normativa sull’antiriciclaggio,
che ha però connotazioni
e scopi assai ampi e
diversi da quelli puramente
fiscali che qui non tratteremo.
Vale comunque la pena ricordare
in merito che recentemente
la Banca d’Italia ha emesso in
materia una sorta di “decalogo”,
con indicazioni molto precise
e dettagliate sui vari aspetti
del fenomeno e in particolare
sulle sintomatologie del riciclaggio
di danaro sporco, invitando
il sistema degli intermediari
a dedicare grande attenzione
a questo fenomeno, attraverso
una puntuale e coerente
identificazione della propria
clientela e della sua situazione
patrimoniale.
In merito alle questioni
fiscali vere e proprie, la grande
differenza tra le prime due normative
sopra richiamate è che,
mentre in base alla legge sui
capital gain le banche devono
comunicare ogni anno le informazioni
al Fisco attraverso
la dichiarazione annuale dei
sostituti d’imposta (cosiddetto
“Modello 770”, ben noto alle
imprese ma sconosciuto alle
persone fisiche che, per l’anno
2000, dovrà essere presentato
dalle banche entro il 30 giugno
2001), in base alla normativa
sul segreto bancario le
banche devono fornire al Fisco
le informazioni di cui sono in
possesso – ivi comprese le
copie degli estratti conto –
solo su espressa richiesta
di quest’ultimo. Particolare
importante è che la richiesta,
pena la sua illegittimità, deve
essere inoltrata dal Fisco alla
Direzione Generale o comunque
alla Sede Centrale della
banca e non alla singola filiale
o sportello.
“Fidarsi è bene, conoscere
è meglio” non è per noi
solo uno slogan o l’ultima
trovata pubblicitaria, ma
un concetto che sintetizza
quello che ormai da tempo
TRADINGLAB ® cerca di diffondere:
l’informazione chiara e
puntuale alla portata di tutti
gli investitori.
È quindi sotto l’insegna
dell’approfondimento delle
conoscenze finanziarie che si
sono svolti i TRADINGLAB ®
MEETING 2001: giunti alla
loro terza edizione, anche quest’anno
hanno mantenuto fede
all’impegno d’informazione,
chiarezza e trasparenza.
luciana.zamboni@mymoney.it
Una conseguenza è che,
mentre in quest’ultimo caso la
legge impone alle banche di
informare al più presto il proprio
cliente sulle richieste del
Fisco al fine di consentirgli un
adeguato diritto alla difesa, nel
caso dei capital gain le informazioni
vengono inviate al
Fisco in forma, per così dire,
automatica e senza alcun obbligo
di avviso ai clienti.
La legge sul capital gain
prevede diversi regimi e di conseguenza
diversi obblighi di
informazione ai clienti da parte
della banca. Un primo ordine
riguarda le operazioni poste in
essere dalla clientela che ha
optato per il regime “ordinario”
I Meeting sono iniziati il
19 Maggio a Rimini in occasione
di Orient@Finanza Expo, la
mostra convegno dei servizi
finanziari e delle tecnologie,
per concludersi il 29 giugno a
Napoli. Tra Rimini e Napoli il
road show si è fermato in altre 20
città italiane: Bologna, Ancona,
Padova, Venezia, Trento, Verona,
Brescia, Milano, Bergamo,
Treviso, Torino, Varese, Genova,
Lucca, Firenze, Roma, Modena,
Parma, Bari e Palermo.
L’obiettivo degli incontri è
stato principalmente quello di
fornire ai partecipanti gli elementi
necessari per effettuare una
valutazione autonoma e razionale
della dichiarazione (art. 5 del
D.L. 461/97). Si tratta del regime
per il quale la banca non
opera alcun prelievo fiscale sui
redditi dell’investitore, in
quanto quest’ultimo si è obbligato
a dichiarare i redditi
finanziari nella propria dichiarazione
annuale. In questo caso
le informazioni fornite dalla
banca al Fisco sono nominative
e vengono utilizzate per “incrociare”
le dichiarazioni dei redditi:
in altri termini il Fisco
confronta il dato relativo alle
imposte pagate sui redditi
finanziari dichiarati dall’investitore
con quello fornito dalla
banca e viene quindi messo in
grado di effettuare controlli
della qualità delle proprie attività
finanziarie e della composizione
del portafoglio, con particolare
attenzione alla situazione e
agli obiettivi personali e alla consapevolezza
del grado di rischio
degli investimenti.
Per permettere a tutti,
anche agli investitori che
hanno deciso di non affidare i
propri risparmi a un gestore
professionista, di verificare la
congruenza tra il profilo d’investimento
personale e le
scelte finanziarie, durante i
Meeting è stato distribuito ai
partecipanti il “PROFILO DI
RISCHIO”. Dodici domande
a risposta multipla per
approfonditi. In ogni caso,
prima della scadenza dei termini
di presentazione della
dichiarazione e comunque
entro il 28 febbraio di ogni
anno, la banca deve inviare ai
clienti investitori in regime
ordinario un estratto conto dettagliato
delle operazioni effettuate
nel corso dell’anno precedente,
che servirà al cliente
anche per orientarsi nel calcolo
delle proprie imposte dovute. È
consigliabile che ogni divergenza
tra quanto risulti al
cliente e quanto risulti alla
banca sia chiarita prima della
presentazione della dichiarazione
dei redditi e, se l’investitore
che ha optato per il regime
individuare il proprio profilo
di appartenenza tra cauto,
bilanciato, dinamico, aggressivo
e speculativo. A ogni
categoria è stato associato il
grado di rischio complessivo
di portafoglio: da 1 a 10 per il
profilo cauto, da 10 a 25 per il
bilanciato, da 25 a 50 per il
dinamico, da 50 a 100 per
l’aggressivo e da 100 a 1.000
per lo speculativo. È stato poi
mostrato come, grazie al calcolatore
KILOVAR ® disponibile
sul sito tradinglab.com,
è possibile in ogni momento
calcolare il KILOVAR ® di
portafoglio e verificarne la
variazione in seguito alle
ordinario non riceve alcunché
dalla propria banca, sarà bene
definire al più presto l’accaduto,
chiedendo alla banca stessa
gli opportuni chiarimenti.
Al contrario, nessuna
comunicazione al Fisco in ordine
alle operazioni effettuate
dalla propria clientela viene
indicata sul Mod. 770 né altrove,
in relazione agli investitori
che hanno optato per il regime
del risparmio amministrato
ovvero per il regime del risparmio
gestito. In questi casi
viene assicurato l’anonimato
assoluto: le banche non forniscono
alcuna informazione al
Fisco neppure quando ricevono
ordine di trasferire presso un
modifiche dei titoli presenti.
Per essere sempre coerenti con
i propri obiettivi d’investimento,
cercare di cogliere le
opportunità anche in momenti
di mercato incerti o correggere
il tiro nel caso di aumento
del valore di KILOVAR ®
complessivo.
Poca teoria e tanta pratica:
simulazioni dal sito
tradinglab.com per spiegare ai
partecipanti come le diverse
situazioni di mercato possono
influire sugli andamenti degli
strumenti finanziari e una
breve introduzione sui nuovi
prodotti alla luce del loro
utilizzo per la creazione di un
intermediario estero gli strumenti
finanziari depositati
presso di sé, indipendentemente
dai valori coinvolti, salvo
ovviamente prelevare le imposte
laddove emergessero capital
gain (il trasferimento presso
intermediari esteri di strumenti
finanziari viene considerato
per presunzione assoluta una
vendita).
A questo punto entrano
però in gioco le regole sul
cosiddetto “Monitoraggio
fiscale” (D.L. 28 giugno 1990
n. 167, convertito nella L. 4
agosto 1990 n. 227 e successive
modificazioni) su cui torneremo
nel prossimo numero di
MyMoney.
Fidarsi è bene, conoscere è meglio. Un grazie agli investitori
portafoglio efficiente e adatto
al profilo d’investimento personale.
E infine una sorpresa
molto apprezzata: il collegamento
diretto in videoconferenza
con la sala operativa di
TRADINGLAB ® , che ha dato la
possibilità a tutti i partecipanti
di parlare in diretta con gli
analisti, per avere un aggiornamento
sulla chiusura dei mercati
e un parere sui principali
temi finanziari.
“Fidarsi è bene, conoscere
è meglio”: ci crediamo e lo
dimostriamo a ogni occasione.
Grazie a tutti coloro che hanno
partecipato.
Gli articoli degli investitori
Il punto sull’online trading
Roberto Ercolino – webmaster@mrprofit.it
www.mrprofit.it
Secondo una stima Eurispes
dello scorso gennaio, in Italia
il trading online negli ultimi
anni ha registrato un vero e
proprio boom: nel 1999 gli
operatori in titoli che hanno
acceso un conto presso gli
intermediari presenti su
Internet sono stati circa
30.000, nel 2000 sono saliti a
500.000 e la proiezione per il
2003 è a dir poco interessante,
in quando si prevedono
3.000.000 di utenti online.
Anche se circa il 68% degli
Italiani non ha mai negoziato
azioni in Internet, se nel 1999
l’11% degli Italiani ha dichiarato
di aver effettuato compravendite
azionarie, nel 2000
questa percentuale è salita in
modo rilevante, circa il 17%.
Scendendo nel dettaglio, le
statistiche della Banca d’Italia
indicano, per l’anno 1999,
un’operatività online sviluppatasi
in maniera più accentuata
nel Nord-Est d’Italia,
con volumi attorno ai 45.000
miliardi e un incremento pari
al 64,6% rispetto all’anno precedente
e un’operatività ancora
modesta al Sud, con un controvalore
di 7.000 miliardi, ma
con un incremento percentuale
più elevato, pari al 76,8%.
Meno rilevanti i dati relativi
al Centro Italia, senza grossi
apprezzamenti e un controvalore
di circa 31.000 miliardi.
Tuttavia è attualmente in
atto una flessione del numero
delle negoziazioni in Rete,
dovuta principalmente alla
contrazione dei prezzi di Borsa
e, parallelamente, si è verificato
un aumento della concorrenza
in Internet delle istituzioni
finanziarie tradizionali,
che sta spingendo le società di
brokeraggio online a cercare
altre vie di guadagno, rivolgendosi
in particolar modo al
mercato del day trading. A
mio avviso, se negli USA gli
scambi online così come il
volume delle contrattazioni
hanno incontrato un momento
di rallentamento a causa della
discesa del mercato azionario
americano, in Europa i mercati
di capitali sembrano destinati
a crescere. La situazione in
Europa è quindi diversa, poiché
il numero degli investitori
online è più che raddoppiato
nei primi sei mesi dell’anno
2000: alla fine di giugno 2,9
milioni di Europei (di cui il
54% Tedeschi) aveva aperto un
conto presso una casa di brokeraggio
online. Seppure in ritardo,
i paesi dell’area Euro stanno
recuperando il passo rispetto
agli Stati Uniti e gli analisti
prevedono che entro il 2003 il
numero degli investitori sulla
Rete salirà a circa 18 milioni.
Le società di brokeraggio
europee fanno uso di strategie
di marketing piuttosto
aggressive che, studiate per
un pubblico ancora scettico
nei riguardi dell’utilizzo di
Internet per gli investimenti
personali, hanno portato a
risultati eccellenti, in controtendenza
rispetto all’andamento
dell’e-commerce.
Un elemento di vantaggio
è che le case di brokeraggio
europee hanno dimensioni
ridotte rispetto alle concorrenti
americane, e questo fattore
ha contribuito in modo
decisivo alla loro crescita.
Negli Stati Uniti, al contrario
che in Europa, le società
con un bacino d’utenza inferiore
alle 2.000 unità non
saranno in grado di sopravvivere
con le sole commissioni
ricavate dalle operazioni
online.
Da qui la decisione di
alcune aziende d’oltreoceano
orientate al trading online di
espandere la propria sfera d’azione
e rivolgersi anche al mercato
dei day trader, rappresentato
da quegli investitori che
eseguono fino a 40/45 scambi
giornalieri contro i 10/15
annui dell’investitore casuale.
I day trader sono solo il 3% dei
18 milioni di portafogli online
ma, secondo gli analisti, effettuano
circa l’80% delle contrattazioni
giornaliere. I maggiori
intermediari mobiliari
stanno quindi optando per
politiche espansive verso le
società che forniscono la tecnologia
o le apparecchiature in
grado di soddisfare il mercato
dei day trader. Altri broker
online stanno invece percorrendo
la strada dell’ampliamento
dell’offerta alla loro
clientela più attiva, sia privata
che istituzionale, con proposte
di nuovi servizi o proseguendo
la guerra scatenatasi già dallo
scorso anno sulla riduzione dei
prezzi delle commissioni. La
concorrenza è certamente uno
dei fattori chiave per il futuro
del comparto.
I principali broker online
sul mercato Usa, circa 160,
si sono già messi all'opera
per contendersi gli oltre 13
milioni di investitori online
americani.
Fondamentalmente anche
per il mercato italiano l’attrattiva
è stata dettata principalmente
dagli aspetti
pratici dell’offerta Internet,
come riportato in un precedente
articolo (“I Borsini
della New Economy” da
MyMoney n. 11 del Febbraio
2001):
- alti tassi di remunerazione
dei conti online. Gli ultimi
esempi indicano che i
broker online rendono
operativi i propri servizi di
trading con conti molto
attrattivi specie sotto questo
profilo;
- rapidità (nella maggior
parte dei casi) nelle negoziazioni
e possibilità di
operare in orari non consueti
per gli sportelli bancari.
Ad esempio gli oltre
37 mila utenti del servizio
online di Cariverona
(Caribanking) hanno effettuato,
nei primi tre mesi
del 2001, più di 94.000
operazioni di trading online,
per un controvalore superiore
ai mille miliardi di lire.
In percentuale transita
su Internet il 60% delle
operazioni di Borsa effettuate
dalla clientela della
banca.
Per quanto riguarda il
mercato del day trading in
Italia, esso si è inoltre focalizzato
su di un prodotto che ha
riscosso grande interesse, i
Covered Warrant. Strumento
complesso, particolarmente
familiare agli operatori online,
è stato però vissuto da molti
investitori come una specie
di scommessa sui mercati, a
discapito di aspetti importanti
e fondamentali nella scelta
di questo strumento come, ad
esempio, il calcolo del valore
temporale.
A mio avviso uno strumento
come il Covered Warrant è
stato usato sovente senza un
adeguato approfondimento
degli aspetti tecnici e della
valutazione del rischio e questa
mancata conoscenza sovente
ha portato a errori di valutazione.
Teniamo conto che il
mercato dei Covered Warrant
in Italia è arrivato alla rispettabile
cifra di 31 miliardi di
Euro all’anno e conta oramai
160.000 investitori, per ben
17 Istituti Market Maker
presenti sul mercato dei
Covered Warrant.
Concludendo, un ultimo
dato riportato dalla ricerca
Eurispes, la quale indica una
netta diminuzione del numero
di operatori disposto a
cambiare gli investimenti abituali
per optare per negoziazioni
a basso utile ma con la
sicurezza di non perdere il
capitale: questa percentuale è
scesa dal 34,1% del ‘99 al
23,9% del 2000, mentre si fa
consistente (il 19,5% circa) il
numero degli intervistati che
ha dichiarato di essere interessato
a conseguire alti guadagni
operando in un’ottica di
mordi e fuggi, entro orizzonti
temporali brevi o addirittura
brevissimi.
E se lo dicono le indagini
demografiche, possiamo crederci…

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Giappone Nikkei225 132.280 0,001 14.12.01 10 57
Giappone Nikkei225 308.008 0,001 12.12.03 100 57
Francia Cac40 305.910 0,0001 19.12.03 100 28
Germania Dax30 144.351 0,0001 21.12.01 100 29
Germania Dax30 308.009 0,0001 19.12.03 100 29
USA Dow Jones 132.276 0,001 21.12.01 10 32
USA Dow Jones 308.011 0,001 19.12.03 10 32
Area Euro Eurostoxx50 132.281 0,001 21.12.01 10 31
Area Euro Eurostoxx50 308.012 0,001 19.12.03 10 31
Hong Kong Hang Seng 144.352 0,0001 28.12.01 100 47
Italia MIB30 132.272 0,001 21.12.01 10 26
Italia MIB30 308.013 0,0001 19.12.03 10 26
USA Nasdaq100 134.195 0,01 21.12.01 100 83
USA Nasdaq100 308.010 0,01 19.12.03 10 83
Germania Nemax50 305.909 0,001 19.12.03 100 96
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AEM 500 61 TLX ® - BI
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TITOLO LOTTO KV ® QUOTAZIONE TITOLO LOTTO KV ® QUOTAZIONE
MINIMO
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AZIONI EUROPEE
Intesa BCI 250 40 TLX ® - BI
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Telecom Italia 50 42 TLX ® - BI
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TITOLO LOTTO KV ® QUOTAZIONE TITOLO LOTTO KV ® QUOTAZIONE
MINIMO
MINIMO
ABN Amro 1 65 TLX ® LVMH 1 62 TLX ®
KPN 1 94 TLX ® Volkswagen 25 45 TLX ® - BI
Accor 1 53 TLX ® Lufthansa 1 73 TLX ®
Alcatel 1 95 TLX ® Nokia 1 113 TLX ®
Allianz 1 44 TLX ® Orange 1 65 TLX ®
Aventis 1 69 TLX ® Philips 1 85 TLX ®
Bayer 25 44 TLX ® - BI Portugal Telecom 1 57 TLX ®
Basf 1 42 TLX ® Repsol YPF 1 42 TLX ®
BBVA 50 42 TLX ® - BI Royal Dutch-Petroleum 1 43 TLX ®
BMW 1 53 TLX ® SAP 100 133 TLX ®
Carrefour 1 45 TLX ® Siemens 1 68 TLX ®
Commerzbank 1 34 TLX ® Sonera 1 130 TLX ®
Daimler Chrysler 1 53 TLX ® STMicroelectronics 10 78 TLX ® - BI
Danone 1 50 TLX ® Suez Lyonnais Des eaux 1 57 TLX ®
Deutsche Bank 1 61 TLX ® T-Online 1 103 TLX ®
Deutsche Post 1 50 TLX ® Telefonica 1 61 TLX ®
Deutsche Telekom 1 85 TLX ® Terra Networks 1 137 TLX ®
E-on 1 57 TLX ® TotalFina ELF 1 45 TLX ®
France Telecom 1 69 TLX ® Unilever 1 37 TLX ®
Infineon 1 75 TLX ® Vivendi Universal 1 48 TLX ®
AZIONI AMERICANE
TITOLO LOTTO KV ® QUOTAZIONE TITOLO LOTTO KV ® QUOTAZIONE
MINIMO
MINIMO
3Com 1 166 TLX ® General Electric 1 66 TLX ®
EMC 1 161 TLX ® Yahoo! 1 166 TLX ®
Abbott Labs 1 65 TLX ® Gillette 1 64 TLX ®
Adobe Systems 1 164 TLX ® Global Crossing 1 191 TLX ®
Amazon.com 1 152 TLX ® IBM 1 71 TLX ®
Amgen 1 114 TLX ® Immunex 1 167 TLX ®
AOL Time Warner 1 108 TLX ® Intel 1 115 TLX ®
Apple 1 135 TLX ® JDS Uniphase 1 211 TLX ®
Ariba 1 213 TLX ® Lucent Technologies 1 237 TLX ®
AT&T 1 107 TLX ® McDonald’s 1 48 TLX ®
Avaya 1 127 TLX ® MCI 1 133 TLX ®
Biogen 1 81 TLX ® Microsoft 1 105 TLX ®
Boeing 1 66 TLX ® Motorola 1 113 TLX ®
Chiron 1 132 TLX ® Nortel Networks 1 148 TLX ®
Ciena 1 232 TLX ® Novell 1 110 TLX ®
Cisco 1 134 TLX ® Oracle 1 139 TLX ®
Citigroup 1 72 TLX ® Pfizer 1 70 TLX ®
Coca Cola 1 62 TLX ® Philip Morris 1 60 TLX ®
Compaq 1 125 TLX ® Qualcomm 1 126 TLX ®
Dell 1 140 TLX ® Sun Microsystem 1 133 TLX ®
DoubleClick 1 238 TLX ® Tellabs 1 147 TLX ®
eBay 1 141 TLX ® Walt Disney 1 65 TLX ®
Eli Lilly & Co 1 76 TLX ® Worldcom 1 123 TLX ®
BENCHMARK AZIONARI
CODICE CODICE ISIN SOTTOSTANTE SCADENZA MULTIPLO LOTTO KV ® QUOTAZIONE
MINIMO
305.910 IT0003059109 Cac40 19.12.03 0,0001 100 28 TLX ® - BI
144.351 IT0001443511 Dax30 21.12.01 0,0001 100 29 TLX ® - BI
308.009 IT0003080097 Dax30 19.12.03 0,0001 100 29 TLX ® - BI
132.276 IT0001322764 Dow Jones 21.12.01 0,001 10 32 TLX ® - BI
308.011 IT0003080113 Dow Jones 19.12.03 0,001 10 32 TLX ® - BI
145.760 IT0001457602 e-15 21.06.02 0,0001 100 64 TLX ®
132.281 IT0001322814 Eurostoxx50 21.12.01 0,001 10 31 TLX ® - BI
308.012 IT0003080121 Eurostoxx50 19.12.03 0,001 10 31 TLX ® - BI
144.352 IT0001443529 Hang Seng 28.12.01 0,0001 100 47 TLX ® - BI
132.272 IT0001322723 MIB30 21.12.01 0,001 10 26 TLX ® - BI
308.013 IT0003080139 MIB30 19.12.03 0,0001 10 26 TLX ® - BI
134.195 IT0001341954 Nasdaq100 21.12.01 0,01 100 83 TLX ® - BI
308.010 IT0003080105 Nasdaq100 19.12.03 0,01 10 83 TLX ® - BI
305.909 IT0003059091 Nemax50 19.12.03 0,001 100 96 TLX ® - BI
132.280 IT0001322806 Nikkei225 14.12.01 0,001 10 57 TLX ® - BI
308.008 IT0003080089 Nikkei225 12.12.03 0,001 100 57 TLX ® - BI
305.921 IT0003059216 S&P500 19.12.03 0,001 100 43 TLX ® - BI
COVERED WARRANT SULLE AZIONI ITALIANE
CODICE CODICE ISIN TIPO STRIKE SCADENZA MULTIPLO KILOVAR ® QUOTAZIONE
ACEA
301.043 IT0003010433 Call 11 21.09.01 0,10 268 TLX ® - BI
301.044 IT0003010441 Put 11 21.09.01 0,10 176 TLX ® - BI
301.045 IT0003010458 Call 14 21.09.01 0,10 360 TLX ® - BI
301.046 IT0003010466 Call 18 21.09.01 0,10 495 TLX ® - BI
304.647 IT0003046478 Call 10 21.12.01 0,10 196 TLX ® - BI
304.648 IT0003046486 Put 10 21.12.01 0,10 153 TLX ® - BI
304.649 IT0003046494 Call 13 21.12.01 0,10 260 TLX ® - BI
304.650 IT0003046502 Call 17 21.12.01 0,10 333 TLX ® - BI
309.048 IT0003090484 Call 12 15.03.02 0,10 208 TLX ® - BI
309.049 IT0003090492 Call 17 15.03.02 0,10 272 TLX ® - BI
AEM
301.049 IT0003010490 Call 2,4659 21.09.01 0,10 225 TLX ® - BI
301.048 IT0003010482 Put 2,4659 21.09.01 0,10 229 TLX ® - BI
301.050 IT0003010508 Call 3,4659 21.09.01 0,10 319 TLX ® - BI
301.047 IT0003010474 Call 4,4659 21.09.01 0,10 404 TLX ® - BI
CODICE CODICE ISIN TIPO STRIKE SCADENZA MULTIPLO KILOVAR ® QUOTAZIONE
AEM
304.651 IT0003046510 Call 2,9659 21.12.01 0,10 225 TLX ® - BI
304.652 IT0003046528 Put 2,9659 21.12.01 0,10 140 TLX ® - BI
304.654 IT0003046544 Call 3,9659 21.12.01 0,10 295 TLX ® - BI
304.653 IT0003046536 Call 4,9659 21.12.01 0,10 356 TLX ® - BI
309.050 IT0003090500 Call 2,9659 15.03.02 0,10 210 TLX ® - BI
309.053 IT0003090534 Call 4,9659 15.03.02 0,10 278 TLX ® - BI
ALITALIA
301.055 IT0003010557 Call 2 21.09.01 0,10 307 TLX ® - BI
301.056 IT0003010565 Put 2 21.09.01 0,10 92 TLX ® - BI
301.057 IT0003010573 Call 2,50 21.09.01 0,10 389 TLX ® - BI
301.058 IT0003010581 Call 3 21.09.01 0,10 472 TLX ® - BI
304.655 IT0003046551 Call 2 21.12.01 0,10 266 TLX ® - BI
304.656 IT0003046569 Put 2 21.12.01 0,10 80 TLX ® - BI
304.657 IT0003046577 Call 2,50 21.12.01 0,10 297 TLX ® - BI
304.658 IT0003046585 Call 3,50 21.12.01 0,10 325 TLX ® - BI
309.054 IT0003090542 Call 2 15.03.02 0,10 198 TLX ® - BI
309.057 IT0003090575 Call 3 15.03.02 0,10 265 TLX ® - BI
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301.059 IT0003010599 Call 15 21.09.01 0,10 329 TLX ® - BI
301.060 IT0003010607 Put 15 21.09.01 0,10 176 TLX ® - BI
301.062 IT0003010623 Call 18 21.09.01 0,10 439 TLX ® - BI
301.061 IT0003010615 Call 22 21.09.01 0,10 491 TLX ® - BI
304.659 IT0003046593 Call 15 21.12.01 0,10 266 TLX ® - BI
304.660 IT0003046601 Put 15 21.12.01 0,10 139 TLX ® - BI
304.661 IT0003046619 Call 20 21.12.01 0,10 397 TLX ® - BI
304.662 IT0003046627 Call 25 21.12.01 0,10 447 TLX ® - BI
309.058 IT0003090583 Call 13 15.03.02 0,10 185 TLX ® - BI
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AUTOGRILL
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BANCA DI ROMA
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BANCA FIDEURAM
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BENETTON
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BIPOP - CARIRE
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CODICE CODICE ISIN TIPO STRIKE SCADENZA MULTIPLO KILOVAR ® QUOTAZIONE
BULGARI
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E. BISCOM
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EDISON
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ED. L’ESPRESSO
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ENEL
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ENI
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147.385 IT0001473856 Put 14 20.09.01 0,05 280 TLX ® - BI
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FIAT
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FIAT PRIV.
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301.124 IT0003011241 Call 25 21.09.01 0,10 311 TLX ® - BI

Informazione pubblicitaria
I titoli evidenziati in grigio sono di nuova quotazione PAGINA 11
CODICE CODICE ISIN TIPO STRIKE SCADENZA MULTIPLO KILOVAR ® QUOTAZIONE
FIAT PRIV.
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FINMECCANICA
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GENERALI
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309.146 IT0003091466 Put 30 15.03.02 0,10 188 TLX ® - BI
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HPI
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309.153 IT0003091532 Call 4 15.03.02 0,10 158 TLX ® - BI
309.154 IT0003091540 Put 4 15.03.02 0,10 121 TLX ® - BI
309.155 IT0003091557 Call 5 15.03.02 0,10 180 TLX ® - BI
309.156 IT0003091565 Call 7 15.03.02 0,10 214 TLX ® - BI
INTESA BCI
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ITALGAS
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MEDIASET
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309.168 IT0003091680 Call 25 15.03.02 0,10 347 TLX ® - BI
307.704 IT0003077044 Call 16 20.09.02 0,10 217 TLX ® - BI
MEDIOBANCA
301.149 IT0003011498 Call 9 21.09.01 0,10 147 TLX ® - BI
301.150 IT0003011506 Put 9 21.09.01 0,10 402 TLX ® - BI
301.151 IT0003011514 Call 12 21.09.01 0,10 256 TLX ® - BI
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149.285 IT0001492856 Call 15 18.10.01 0,10 316 TLX ® - BI
304.749 IT0003047492 Call 10 21.12.01 0,10 163 TLX ® - BI
304.750 IT0003047500 Put 10 21.12.01 0,10 356 TLX ® - BI
304.751 IT0003047518 Call 14 21.12.01 0,10 260 TLX ® - BI
CODICE CODICE ISIN TIPO STRIKE SCADENZA MULTIPLO KILOVAR ® QUOTAZIONE
MEDIOBANCA
304.752 IT0003047526 Call 18 21.12.01 0,10 325 TLX ® - BI
304.844 IT0003048441 Call 16 15.02.02 0,10 261 TLX ® - BI
309.169 IT0003091698 Call 10 15.03.02 0,10 152 TLX ® - BI
309.170 IT0003091706 Put 10 15.03.02 0,10 313 TLX ® - BI
309.171 IT0003091714 Call 14 15.03.02 0,10 226 TLX ® - BI
309.172 IT0003091722 Call 18 15.03.02 0,10 285 TLX ® - BI
307.705 IT0003077051 Call 16 20.09.02 0,10 202 TLX ® - BI
MEDIOLANUM
301.155 IT0003011555 Call 13 21.09.01 0,10 282 TLX ® - BI
301.154 IT0003011548 Put 13 21.09.01 0,10 216 TLX ® - BI
301.156 IT0003011563 Call 16 21.09.01 0,10 328 TLX ® - BI
301.153 IT0003011530 Call 20 21.09.01 0,10 398 TLX ® - BI
149.291 IT0001492914 Call 22 18.10.01 0,10 391 TLX ® - BI
304.753 IT0003047534 Call 14 21.12.01 0,10 238 TLX ® - BI
304.754 IT0003047542 Put 14 21.12.01 0,10 161 TLX ® - BI
304.755 IT0003047559 Call 18 21.12.01 0,10 279 TLX ® - BI
304.756 IT0003047567 Call 24 21.12.01 0,10 323 TLX ® - BI
304.849 IT0003048490 Call 20 15.02.02 0,10 262 TLX ® - BI
309.173 IT0003091730 Call 11 15.03.02 0,10 178 TLX ® - BI
309.174 IT0003091748 Put 11 15.03.02 0,10 162 TLX ® - BI
309.175 IT0003091755 Call 15 15.03.02 0,10 214 TLX ® - BI
309.176 IT0003091763 Call 20 15.03.02 0,10 249 TLX ® - BI
MONDADORI
301.177 IT0003011779 Call 9 21.09.01 0,10 206 TLX ® - BI
301.178 IT0003011787 Put 9 21.09.01 0,10 205 TLX ® - BI
301.179 IT0003011795 Call 12 21.09.01 0,10 266 TLX ® - BI
301.180 IT0003011803 Call 16 21.09.01 0,10 324 TLX ® - BI
304.759 IT0003047591 Call 10 21.12.01 0,10 177 TLX ® - BI
304.758 IT0003047583 Put 10 21.12.01 0,10 133 TLX ® - BI
304.757 IT0003047575 Call 14 21.12.01 0,10 221 TLX ® - BI
304.760 IT0003047609 Call 18 21.12.01 0,10 252 TLX ® - BI
304.857 IT0003048573 Call 15 15.02.02 0,10 205 TLX ® - BI
309.177 IT0003091771 Call 10 15.03.02 0,10 154 TLX ® - BI
309.178 IT0003091789 Put 10 15.03.02 0,10 105 TLX ® - BI
309.179 IT0003091797 Call 15 15.03.02 0,10 198 TLX ® - BI
309.180 IT0003091805 Call 20 15.03.02 0,10 243 TLX ® - BI
MONTE DEI PASCHI
301.181 IT0003011811 Call 4,0909 21.09.01 0,11 310 TLX ® - BI
301.182 IT0003011829 Put 4,0909 21.09.01 0,11 223 TLX ® - BI
301.183 IT0003011837 Call 5 21.09.01 0,11 378 TLX ® - BI
301.184 IT0003011845 Call 5,9091 21.09.01 0,11 475 TLX ® - BI
149.287 IT0001492872 Call 5,4545 18.10.01 0,11 389 TLX ® - BI
304.761 IT0003047617 Call 4,0909 21.12.01 0,11 262 TLX ® - BI
304.762 IT0003047625 Put 4,0909 21.12.01 0,11 176 TLX ® - BI
304.763 IT0003047633 Call 5 21.12.01 0,11 314 TLX ® - BI
304.764 IT0003047641 Call 5,9091 21.12.01 0,11 386 TLX ® - BI
304.846 IT0003048466 Call 6,3636 15.02.02 0,11 314 TLX ® - BI
309.185 IT0003091854 Call 3,6364 15.03.02 0,11 187 TLX ® - BI
309.186 IT0003091862 Put 3,6364 15.03.02 0,11 176 TLX ® - BI
309.187 IT0003091870 Call 4,5455 15.03.02 0,11 230 TLX ® - BI
309.188 IT0003091888 Call 5,4545 15.03.02 0,11 265 TLX ® - BI
307.710 IT0003077101 Call 5,4545 20.09.02 0,11 218 TLX ® - BI
MONTEDISON
301.097 IT0003010979 Call 2 21.09.01 0,10 199 TLX ® - BI
301.096 IT0003010961 Put 2 21.09.01 0,10 425 TLX ® - BI
301.098 IT0003010987 Call 2,50 21.09.01 0,10 275 TLX ® - BI
301.095 IT0003010953 Call 3 21.09.01 0,10 335 TLX ® - BI
304.697 IT0003046973 Call 2 21.12.01 0,10 178 TLX ® - BI
304.696 IT0003046965 Put 2 21.12.01 0,10 344 TLX ® - BI
304.698 IT0003046981 Call 2,50 21.12.01 0,10 225 TLX ® - BI
304.695 IT0003046957 Call 3 21.12.01 0,10 268 TLX ® - BI
304.852 IT0003048524 Call 3 15.02.02 0,10 243 TLX ® - BI
309.181 IT0003091813 Call 2,25 15.03.02 0,10 182 TLX ® - BI
309.182 IT0003091821 Put 2,25 15.03.02 0,10 267 TLX ® - BI
309.183 IT0003091839 Call 2,75 15.03.02 0,10 215 TLX ® - BI
309.184 IT0003091847 Call 3,50 15.03.02 0,10 256 TLX ® - BI
OLIVETTI
147.478 IT0001474789 Call 3,5369 20.09.01 0,1131 425 TLX ® - BI
147.479 IT0001474797 Put 3,5369 20.09.01 0,1131 88 TLX ® - BI
147.442 IT0001474425 Call 4,9518 20.09.01 0,1010 492 TLX ® - BI
147.443 IT0001474433 Put 4,9518 20.09.01 0,1010 47 TLX ® - BI
301.189 IT0003011894 Call 1,9807 21.09.01 0,1010 274 TLX ® - BI
301.186 IT0003011860 Put 1,9807 21.09.01 0,1010 242 TLX ® - BI
301.190 IT0003011902 Call 2,4759 21.09.01 0,1010 339 TLX ® - BI
301.191 IT0003011910 Call 2,9711 21.09.01 0,1010 397 TLX ® - BI
301.188 IT0003011886 Put 2,9711 21.09.01 0,1010 122 TLX ® - BI
301.185 IT0003011852 Call 3,9614 21.09.01 0,1010 459 TLX ® - BI
301.187 IT0003011878 Call 4,4566 21.09.01 0,1010 471 TLX ® - BI
149.273 IT0001492732 Call 3,0948 18.10.01 0,1131 374 TLX ® - BI
149.270 IT0001492708 Call 3,4662 18.10.01 0,1010 401 TLX ® - BI
149.272 IT0001492724 Call 5,3054 18.10.01 0,1131 467 TLX ® - BI
149.271 IT0001492716 Call 5,9421 18.10.01 0,1010 508 TLX ® - BI
304.807 IT0003048078 Call 2 21.12.01 0,1000 222 TLX ® - BI
304.767 IT0003047674 Call 2,50 21.12.01 0,1000 262 TLX ® - BI
304.768 IT0003047682 Put 2,50 21.12.01 0,1000 132 TLX ® - BI
304.765 IT0003047658 Call 3 21.12.01 0,1000 294 TLX ® - BI
304.766 IT0003047666 Put 3 21.12.01 0,1000 100 TLX ® - BI
304.795 IT0003047955 Call 3,50 21.12.01 0,1000 320 TLX ® - BI
304.769 IT0003047690 Call 4 21.12.01 0,1000 341 TLX ® - BI
304.770 IT0003047708 Call 4,50 21.12.01 0,1000 359 TLX ® - BI
304.771 IT0003047716 Call 5 21.12.01 0,1000 373 TLX ® - BI
304.824 IT0003048243 Call 3,50 15.02.02 0,1000 286 TLX ® - BI
304.825 IT0003048250 Call 4 15.02.02 0,1000 305 TLX ® - BI
309.189 IT0003091896 Call 1,50 15.03.02 0,1000 162 TLX ® - BI
309.190 IT0003091904 Put 1,50 15.03.02 0,1000 187 TLX ® - BI
309.191 IT0003091912 Call 2 15.03.02 0,1000 196 TLX ® - BI
309.192 IT0003091920 Put 2 15.03.02 0,1000 144 TLX ® - BI
309.193 IT0003091938 Call 2,50 15.03.02 0,1000 226 TLX ® - BI
309.194 IT0003091946 Call 3 15.03.02 0,1000 251 TLX ® - BI
309.195 IT0003091953 Call 3,50 15.03.02 0,1000 271 TLX ® - BI
309.196 IT0003091961 Call 4 15.03.02 0,1000 289 TLX ® - BI
309.197 IT0003091979 Call 5 15.03.02 0,1000 316 TLX ® - BI
309.198 IT0003091987 Call 6 15.03.02 0,1000 345 TLX ® - BI
307.723 IT0003077234 Call 4 20.09.02 0,1000 234 TLX ® - BI
PARMALAT
301.192 IT0003011928 Call 2,8846 21.09.01 0,0520 155 TLX ® - BI
301.193 IT0003011936 Put 2,8846 21.09.01 0,0520 241 TLX ® - BI
301.194 IT0003011944 Call 3,8462 21.09.01 0,0520 218 TLX ® - BI
301.195 IT0003011951 Call 4,8077 21.09.01 0,0520 297 TLX ® - BI
304.772 IT0003047724 Call 2,8846 21.12.01 0,0520 129 TLX ® - BI
304.773 IT0003047732 Put 2,8846 21.12.01 0,0520 185 TLX ® - BI
304.774 IT0003047740 Call 3,3654 21.12.01 0,0520 150 TLX ® - BI
304.775 IT0003047757 Call 4,3269 21.12.01 0,0520 188 TLX ® - BI
304.858 IT0003048581 Call 4,8077 15.02.02 0,0520 177 TLX ® - BI
309.201 IT0003092019 Call 3,4615 15.03.02 0,0520 131 TLX ® - BI
309.202 IT0003092027 Call 4,8077 15.03.02 0,0520 166 TLX ® - BI
LOTTO MINIMO
• Covered Warrant su azioni italiane: 1.000
• Covered Warrant su cambi, indici,
petrolio, tassi e azioni estere: 100
• Pick Up: 1.000
• Range: 100
ABBREVIAZIONI E SIMBOLI
BI = Borsa Italiana
= Euro
$ = Dollaro
£ = Sterlina
L = Lira Italiana
¥ = Yen Giapponese
CHF = Franco Svizzero
SEK = Corona Svedese
CODICE CODICE ISIN TIPO STRIKE SCADENZA MULTIPLO KILOVAR ® QUOTAZIONE
PIRELLI
301.196 IT0003011969 Call 3 21.09.01 0,10 153 TLX ® - BI
301.197 IT0003011977 Put 3 21.09.01 0,10 308 TLX ® - BI
301.199 IT0003011993 Call 4 21.09.01 0,10 239 TLX ® - BI
301.198 IT0003011985 Call 5 21.09.01 0,10 329 TLX ® - BI
304.778 IT0003047781 Call 3,50 21.12.01 0,10 159 TLX ® - BI
304.777 IT0003047773 Put 3,50 21.12.01 0,10 191 TLX ® - BI
304.776 IT0003047765 Call 4,50 21.12.01 0,10 212 TLX ® - BI
304.779 IT0003047799 Call 5,50 21.12.01 0,10 281 TLX ® - BI
304.859 IT0003048599 Call 6 15.02.02 0,10 239 TLX ® - BI
309.203 IT0003092035 Call 3,50 15.03.02 0,10 137 TLX ® - BI
309.204 IT0003092043 Put 3,50 15.03.02 0,10 161 TLX ® - BI
309.205 IT0003092050 Call 4 15.03.02 0,10 155 TLX ® - BI
309.206 IT0003092068 Call 5 15.03.02 0,10 186 TLX ® - BI
307.724 IT0003077242 Call 6 20.09.02 0,10 169 TLX ® - BI
RAS
301.200 IT0003012009 Call 13 21.09.01 0,10 217 TLX ® - BI
301.201 IT0003012017 Put 13 21.09.01 0,10 308 TLX ® - BI
301.202 IT0003012025 Call 15 21.09.01 0,10 265 TLX ® - BI
301.203 IT0003012033 Call 20 21.09.01 0,10 358 TLX ® - BI
304.780 IT0003047807 Call 14 21.12.01 0,10 201 TLX ® - BI
304.781 IT0003047815 Put 14 21.12.01 0,10 186 TLX ® - BI
304.782 IT0003047823 Call 18 21.12.01 0,10 258 TLX ® - BI
304.783 IT0003047831 Call 22 21.12.01 0,10 300 TLX ® - BI
304.860 IT0003048607 Call 20 15.02.02 0,10 239 TLX ® - BI
309.207 IT0003092076 Call 12 15.03.02 0,10 151 TLX ® - BI
309.208 IT0003092084 Put 12 15.03.02 0,10 180 TLX ® - BI
309.209 IT0003092092 Call 16 15.03.02 0,10 197 TLX ® - BI
309.210 IT0003092100 Call 22 15.03.02 0,10 252 TLX ® - BI
307.733 IT0003077333 Call 20 20.09.02 0,10 184 TLX ® - BI
SANPAOLO IMI
301.204 IT0003012041 Call 16 21.09.01 0,10 301 TLX ® - BI
301.205 IT0003012058 Put 16 21.09.01 0,10 241 TLX ® - BI
301.206 IT0003012066 Call 20 21.09.01 0,10 395 TLX ® - BI
301.207 IT0003012074 Call 25 21.09.01 0,10 491 TLX ® - BI
149.284 IT0001492849 Call 22 18.10.01 0,10 380 TLX ® - BI
304.784 IT0003047849 Call 15 21.12.01 0,10 220 TLX ® - BI
304.785 IT0003047856 Put 15 21.12.01 0,10 193 TLX ® - BI
304.786 IT0003047864 Call 20 21.12.01 0,10 284 TLX ® - BI
304.787 IT0003047872 Call 25 21.12.01 0,10 331 TLX ® - BI
304.843 IT0003048433 Call 30 15.02.02 0,10 328 TLX ® - BI
309.211 IT0003092118 Call 13 15.03.02 0,10 170 TLX ® - BI
309.212 IT0003092126 Putl 13 15.03.02 0,10 188 TLX ® - BI
309.213 IT0003092134 Call 18 15.03.02 0,10 223 TLX ® - BI
309.214 IT0003092142 Call 23 15.03.02 0,10 265 TLX ® - BI
307.734 IT0003077341 Call 22 20.09.02 0,10 206 TLX ® - BI
SEAT PAGINE GIALLE
147.464 IT0001474649 Call 5 20.09.01 0,10 470 TLX ® - BI
147.465 IT0001474656 Put 5 20.09.01 0,10 34 TLX ® - BI
301.212 IT0003012124 Call 1,50 21.09.01 0,10 283 TLX ® - BI
301.209 IT0003012090 Put 1,50 21.09.01 0,10 156 TLX ® - BI
301.213 IT0003012132 Call 2 21.09.01 0,10 328 TLX ® - BI
301.216 IT0003012165 Put 2 21.09.01 0,10 114 TLX ® - BI
301.214 IT0003012140 Call 2,50 21.09.01 0,10 360 TLX ® - BI
301.211 IT0003012116 Put 2,50 21.09.01 0,10 86 TLX ® - BI
301.208 IT0003012082 Call 3 21.09.01 0,10 379 TLX ® - BI
301.210 IT0003012108 Call 3,50 21.09.01 0,10 404 TLX ® - BI
301.215 IT0003012157 Call 4 21.09.01 0,10 425 TLX ® - BI
301.217 IT0003012173 Call 4,50 21.09.01 0,10 462 TLX ® - BI
149.274 IT0001492740 Call 3,50 18.10.01 0,10 379 TLX ® - BI
149.275 IT0001492757 Call 6 18.10.01 0,10 466 TLX ® - BI
304.856 IT0003048565 Call 1,50 21.12.01 0,10 222 TLX ® - BI
304.788 IT0003047880 Call 1,75 21.12.01 0,10 256 TLX ® - BI
304.789 IT0003047898 Put 1,75 21.12.01 0,10 112 TLX ® - BI
304.790 IT0003047906 Call 2,25 21.12.01 0,10 277 TLX ® - BI
304.791 IT0003047914 Put 2,25 21.12.01 0,10 82 TLX ® - BI
304.796 IT0003047963 Call 2,75 21.12.01 0,10 292 TLX ® - BI
304.792 IT0003047922 Call 3,25 21.12.01 0,10 303 TLX ® - BI
304.793 IT0003047930 Call 3,75 21.12.01 0,10 312 TLX ® - BI
304.794 IT0003047948 Call 4,50 21.12.01 0,10 321 TLX ® - BI
304.841 IT0003048417 Call 5 21.12.01 0,10 326 TLX ® - BI
304.828 IT0003048284 Call 2,50 15.02.02 0,10 262 TLX ® - BI
304.829 IT0003048292 Call 3,50 15.02.02 0,10 285 TLX ® - BI
309.215 IT0003092159 Call 1 15.03.02 0,10 161 TLX ® - BI
309.216 IT0003092167 Put 1 15.03.02 0,10 137 TLX ® - BI
309.217 IT0003092175 Call 1,50 15.03.02 0,10 215 TLX ® - BI
309.218 IT0003092183 Put 1,50 15.03.02 0,10 98 TLX ® - BI
309.219 IT0003092191 Call 2 15.03.02 0,10 235 TLX ® - BI
309.220 IT0003092209 Call 2,50 15.03.02 0,10 250 TLX ® - BI
309.221 IT0003092217 Call 3 15.03.02 0,10 262 TLX ® - BI
309.222 IT0003092225 Call 3,50 15.03.02 0,10 272 TLX ® - BI
309.223 IT0003092233 Call 4 15.03.02 0,10 280 TLX ® - BI
309.224 IT0003092241 Call 5 15.03.02 0,10 293 TLX ® - BI
307.745 IT0003077457 Call 2,50 20.09.02 0,10 206 TLX ® - BI
TELECOM ITALIA
301.223 IT0003012231 Call 11 21.09.01 0,10 202 TLX ® - BI
301.221 IT0003012215 Put 11 21.09.01 0,10 175 TLX ® - BI
301.224 IT0003012249 Call 13 21.09.01 0,10 245 TLX ® - BI
301.220 IT0003012207 Call 18 21.09.01 0,10 325 TLX ® - BI
301.222 IT0003012223 Call 20 21.09.01 0,10 356 TLX ® - BI
304.800 IT0003048003 Call 11 21.12.01 0,10 152 TLX ® - BI
304.801 IT0003048011 Call 14 21.12.01 0,10 90 TLX ® - BI
304.797 IT0003047971 Put 14 21.12.01 0,10 189 TLX ® - BI
304.802 IT0003048029 Call 16 21.12.01 0,10 210 TLX ® - BI
304.803 IT0003048037 Call 18 21.12.01 0,10 229 TLX ® - BI
304.804 IT0003048045 Call 22 21.12.01 0,10 262 TLX ® - BI
304.821 IT0003048219 Call 24 21.12.01 0,10 276 TLX ® - BI
304.820 IT0003048201 Call 15 15.02.02 0,10 172 TLX ® - BI
309.225 IT0003092258 Call 9 15.03.02 0,10 114 TLX ® - BI
309.226 IT0003092266 Put 9 15.03.02 0,10 128 TLX ® - BI
309.227 IT0003092274 Call 11 15.03.02 0,10 136 TLX ® - BI
309.228 IT0003092282 Put 11 15.03.02 0,10 104 TLX ® - BI
309.229 IT0003092290 Call 12 15.03.02 0,10 147 TLX ® - BI
309.230 IT0003092308 Call 13 15.03.02 0,10 158 TLX ® - BI
309.231 IT0003092316 Call 16 15.03.02 0,10 186 TLX ® - BI
309.232 IT0003092324 Call 18 15.03.02 0,10 205 TLX ® - BI
309.233 IT0003092332 Call 20 15.03.02 0,10 222 TLX ® - BI
309.234 IT0003092340 Call 25 15.03.02 0,10 259 TLX ® - BI
307.756 IT0003077564 Call 16 20.09.02 0,10 138 TLX ® - BI
1 TELECOM ITALIA + 0,056 SEAT PAGINE GIALLE
147.486 IT0001474862 Call 15 20.09.01 0,10 292 TLX ® - BI
147.487 IT0001474870 Put 15 20.09.01 0,10 97 TLX ® - BI
149.264 IT0001492641 Call 13 18.10.01 0,10 220 TLX ® - BI
149.265 IT0001492658 Call 18 18.10.01 0,10 273 TLX ® - BI
TELECOM ITALIA RISP.
301.225 IT0003012256 Call 6,50 21.09.01 0,10 275 TLX ® - BI
301.226 IT0003012264 Put 6,50 21.09.01 0,10 165 TLX ® - BI
301.227 IT0003012272 Call 7,50 21.09.01 0,10 317 TLX ® - BI
CLASSI DI RISCHIO DI PORTAFOGLIO
1 10 KV 25 KV
50 KV 100 KV 1.000 KV
CAUTO BILANCIATO DINAMICO AGGRESSIVO SPECULATIVO

PAGINA 12
I titoli evidenziati in grigio sono di nuova quotazione
Informazione pubblicitaria
CODICE CODICE ISIN TIPO STRIKE SCADENZA MULTIPLO KILOVAR ® QUOTAZIONE
TELECOM ITALIA RISP.
301.228 IT0003012280 Call 8,50 21.09.01 0,10 336 TLX ® - BI
304.805 IT0003048052 Call 6 21.12.01 0,10 191 TLX ® - BI
304.806 IT0003048060 Call 8 21.12.01 0,10 245 TLX ® - BI
309.235 IT0003092357 Call 6 15.03.02 0,10 172 TLX ® - BI
309.236 IT0003092365 Call 8 15.03.02 0,10 215 TLX ® - BI
1 TELECOM ITALIA RISP. + 0,056 SEAT PAGINE GIALLE
149.278 IT0001492781 Call 7 18.10.01 0,10 258 TLX ® - BI
TIM
147.494 IT0001474946 Call 12 20.09.01 0,10 444 TLX ® - BI
147.495 IT0001474953 Put 12 20.09.01 0,10 62 TLX ® - BI
301.052 IT0003010524 Call 8 21.09.01 0,10 275 TLX ® - BI
301.230 IT0003012306 Put 8 21.09.01 0,10 141 TLX ® - BI
301.229 IT0003012298 Call 9 21.09.01 0,10 300 TLX ® - BI
301.051 IT0003010516 Call 10 21.09.01 0,10 320 TLX ® - BI
301.232 IT0003012322 Call 11 21.09.01 0,10 350 TLX ® - BI
301.231 IT0003012314 Call 14 21.09.01 0,10 468 TLX ® - BI
301.233 IT0003012330 Call 16 21.09.01 0,10 485 TLX ® - BI
149.266 IT0001492666 Call 11 18.10.01 0,10 321 TLX ® - BI
149.267 IT0001492674 Call 15 18.10.01 0,10 384 TLX ® - BI
304.813 IT0003048136 Call 7 21.12.01 0,10 195 TLX ® - BI
304.798 IT0003047989 Call 8 21.12.01 0,10 216 TLX ® - BI
304.809 IT0003048094 Call 9 21.12.01 0,10 235 TLX ® - BI
304.810 IT0003048102 Put 9 21.12.01 0,10 87 TLX ® - BI
304.811 IT0003048110 Call 10 21.12.01 0,10 252 TLX ® - BI
304.812 IT0003048128 Call 12 21.12.01 0,10 280 TLX ® - BI
304.853 IT0003048532 Call 14 21.12.01 0,10 312 TLX ® - BI
304.823 IT0003048235 Call 10 15.02.02 0,10 216 TLX ® - BI
304.822 IT0003048227 Call 13 15.02.02 0,10 246 TLX ® - BI
309.237 IT0003092373 Call 5 15.03.02 0,10 135 TLX ® - BI
309.238 IT0003092381 Put 5 15.03.02 0,10 142 TLX ® - BI
309.239 IT0003092399 Call 7 15.03.02 0,10 172 TLX ® - BI
309.240 IT0003092407 Put 7 15.03.02 0,10 103 TLX ® - BI
309.241 IT0003092415 Call 8 15.03.02 0,10 188 TLX ® - BI
309.242 IT0003092423 Call 9 15.03.02 0,10 203 TLX ® - BI
309.243 IT0003092431 Call 11 15.03.02 0,10 229 TLX ® - BI
309.244 IT0003092449 Call 13 15.03.02 0,10 251 TLX ® - BI
309.245 IT0003092456 Call 15 15.03.02 0,10 269 TLX ® - BI
309.246 IT0003092464 Call 18 15.03.02 0,10 292 TLX ® - BI
307.767 IT0003077671 Call 12 20.09.02 0,10 179 TLX ® - BI
TIM RISP.
149.268 IT0001492682 Call 6 18.10.01 0,10 353 TLX ® - BI
149.269 IT0001492690 Call 7 18.10.01 0,10 389 TLX ® - BI
TISCALI
301.238 IT0003012389 Call 20 21.09.01 0,10 364 TLX ® - BI
301.239 IT0003012397 Call 30 21.09.01 0,10 429 TLX ® - BI
304.818 IT0003048185 Call 15 21.12.01 0,10 278 TLX ® - BI
304.799 IT0003047997 Call 25 21.12.01 0,10 320 TLX ® - BI
304.819 IT0003048193 Call 40 21.12.01 0,10 352 TLX ® - BI
304.826 IT0003048268 Call 50 15.02.01 0,10 347 TLX ® - BI
309.247 IT0003092472 Call 15 15.03.02 0,10 252 TLX ® - BI
309.248 IT0003092480 Call 25 15.03.02 0,10 287 TLX ® - BI
309.249 IT0003092498 Call 40 15.03.02 0,10 326 TLX ® - BI
307.768 IT0003077689 Call 25 20.09.02 0,10 237 TLX ® - BI
COVERED WARRANT SULLE AZIONI EUROPEE
ABN-AMRO
306.204 IT0003062046 Call 25 21.09.01 0,10 407 TLX ® - BI
306.205 IT0003062053 Call 35 21.09.01 0,10 575 TLX ® - BI
ALCATEL
306.206 IT0003062061 Call 60 21.09.01 0,10 446 TLX ® - BI
306.208 IT0003062087 Put 60 21.09.01 0,10 86 TLX ® - BI
306.207 IT0003062079 Call 80 21.09.01 0,10 522 TLX ® - BI
303.284 IT0003032841 Call 130 21.09.01 0,10 681 TLX ® - BI
310.256 IT0003102560 Call 50 15.03.02 0,10 274 TLX ® - BI
310.257 IT0003102578 Call 70 15.03.02 0,10 309 TLX ® - BI
ALLIANZ
306.209 IT0003062095 Call 350 21.09.01 0,01 319 TLX ® - BI
306.210 IT0003062103 Call 400 21.09.01 0,01 365 TLX ® - BI
BAYER
306.211 IT0003062111 Call 40 21.09.01 0,10 202 TLX ® - BI
306.212 IT0003062129 Call 80 21.09.01 0,10 567 TLX ® - BI
BBVA
306.213 IT0003062137 Call 15 21.09.01 0,20 229 TLX ® - BI
306.214 IT0003062145 Call 25 21.09.01 0,20 448 TLX ® - BI
BMW
310.273 IT0003102735 Call 40 15.03.02 0,10 257 TLX ® - BI
310.274 IT0003102743 Call 50 15.03.02 0,10 336 TLX ® - BI
BRITISH TELECOM
306.216 IT0003062160 Call 538,7395 £ 21.09.01 0,1114 373 TLX ® - BI
306.215 IT0003062152 Put 538,7395 £ 21.09.01 0,1114 176 TLX ® - BI
302.510 IT0003025100 Call 763,2142 £ 21.09.01 0,1114 484 TLX ® - BI
306.217 IT0003062178 Call 897,8991 £ 21.09.01 0,1114 549 TLX ® - BI
310.277 IT0003102776 Call 628,5294 £ 15.03.02 0,1114 278 TLX ® - BI
310.278 IT0003102784 Call 897,8991 £ 15.03.02 0,1114 338 TLX ® - BI
COMMERZBANK
306.218 IT0003062186 Call 34,8 21.09.01 1 323 TLX ® - BI
306.219 IT0003062194 Call 44,8 21.09.01 1 479 TLX ® - BI
DAIMLER CHRYSLER
306.221 IT0003062210 Call 50 21.09.01 0,10 262 TLX ® - BI
306.222 IT0003062228 Put 50 21.09.01 0,10 286 TLX ® - BI
305.536 IT0003055362 Call 75 21.09.01 0,10 416 TLX ® - BI
310.291 IT0003102917 Call 70 15.03.02 0,10 249 TLX ® - BI
310.292 IT0003102925 Call 90 15.03.02 0,10 294 TLX ® - BI
DEUTSCHE BANK
306.223 IT0003062236 Call 100 21.09.01 0,10 379 TLX ® - BI
306.224 IT0003062244 Put 100 21.09.01 0,10 251 TLX ® - BI
303.166 IT0003031660 Call 130 21.09.01 0,10 459 TLX ® - BI
DEUTSCHE POST
310.319 IT0003103196 Call 25 15.03.02 0,20 303 TLX ® - BI
310.320 IT0003103204 Call 30 15.03.02 0,20 362 TLX ® - BI
DEUTSCHE TELEKOM
306.226 IT0003062269 Call 30 21.09.01 0,10 399 TLX ® - BI
306.227 IT0003062277 Put 30 21.09.01 0,10 194 TLX ® - BI
303.175 IT0003031751 Call 40 21.09.01 0,10 495 TLX ® - BI
305.537 IT0003055370 Call 50 21.09.01 0,10 548 TLX ® - BI
303.176 IT0003031769 Call 60 21.09.01 0,10 615 TLX ® - BI
306.228 IT0003062285 Call 70 21.09.01 0,10 656 TLX ® - BI
310.321 IT0003103212 Call 25 15.03.02 0,04 243 TLX ® - BI
310.322 IT0003103220 Put 25 15.03.02 0,04 169 TLX ® - BI
310.323 IT0003103238 Call 30 15.03.02 0,04 272 TLX ® - BI
310.324 IT0003103246 Put 30 15.03.02 0,04 138 TLX ® - BI
310.325 IT0003103253 Put 35 15.03.02 0,04 115 TLX ® - BI
310.326 IT0003103261 Call 40 15.03.02 0,04 317 TLX ® - BI
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ERICSSON
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FRANCE TELECOM
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FRANCE TELECOM
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INFINEON
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LUFTHANSA
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PHILIPS
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REPSOL
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SAP
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310.417 IT0003104178 Call 175 15.03.02 0,01 294 TLX ® - BI
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SONERA
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STMICROELECTRONICS
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T-ONLINE
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TELEFONICA
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VOLKSWAGEN
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CODICE CODICE ISIN TIPO STRIKE SCADENZA MULTIPLO KILOVAR ® QUOTAZIONE
VOLKSWAGEN
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COVERED WARRANT SULLE AZIONI AMERICANE
3COM
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ABBOTT LABS
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ADOBE SYSTEMS
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APPLE
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ARIBA
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AT HOME
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BIOGEN
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CIENA
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COMPAQ
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EBAY
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ELI LILLY & CO
306.322 IT0003063226 Call 80 $ 21.09.01 0,10 335 TLX ® - BI
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306.324 IT0003063242 Call 100 $ 21.09.01 0,10 392 TLX ® - BI
EMC+MC DATA
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GENERAL ELECTRIC
306.314 IT0003063143 Call 50 $ 21.09.01 0,10 353 TLX ® - BI
306.315 IT0003063150 Put 50 $ 21.09.01 0,10 225 TLX ® - BI
306.316 IT0003063168 Call 60 $ 21.09.01 0,10 390 TLX ® - BI

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I titoli evidenziati in grigio sono di nuova quotazione PAGINA 13
CODICE CODICE ISIN TIPO STRIKE SCADENZA MULTIPLO KILOVAR ® QUOTAZIONE
GLOBAL CROSSING
303.288 IT0003032882 Call 25 $ 21.09.01 0,10 448 TLX ® - BI
303.290 IT0003032908 Put 25 $ 21.09.01 0,10 124 TLX ® - BI
303.289 IT0003032890 Call 30 $ 21.09.01 0,10 463 TLX ® - BI
IBM
303.197 IT0003031975 Call 100 $ 21.09.01 0,10 207 TLX ® - BI
303.199 IT0003031991 Put 100 $ 21.09.01 0,10 330 TLX ® - BI
303.198 IT0003031983 Call 120 $ 21.09.01 0,10 258 TLX ® - BI
310.565 IT0003105654 Call 80 $ 15.03.02 0,10 130 TLX ® - BI
310.566 IT0003105662 Put 80 $ 15.03.02 0,10 233 TLX ® - BI
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IMMUNEX
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310.562 IT0003105621 Put 30 $ 15.03.02 0,10 156 TLX ® - BI
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JDS UNIPHASE
305.581 IT0003055818 Call 50 $ 21.09.01 0,10 543 TLX ® - BI
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LUCENT TECHNOLOGIES
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301.952 IT0003019525 Call 40 $ 21.09.01 0,10 584 TLX ® - BI
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310.575 IT0003105753 Put 10 $ 15.03.02 0,10 122 TLX ® - BI
310.576 IT0003105761 Call 15 $ 15.03.02 0,10 407 TLX ® - BI
MICROSOFT
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310.577 IT0003105779 Call 50 $ 15.03.02 0,10 194 TLX ® - BI
310.578 IT0003105787 Put 50 $ 15.03.02 0,10 237 TLX ® - BI
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310.581 IT0003105811 Call 80 $ 15.03.02 0,10 248 TLX ® - BI
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307.706 IT0003077069 Call 100 $ 20.09.02 0,10 223 TLX ® - BI
MOTOROLA
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NORTEL NETWORKS
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306.326 IT0003063267 Put 40 $ 21.09.01 0,10 67 TLX ® - BI
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ORACLE
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310.590 IT0003105902 Put 20 $ 15.03.02 0,10 121 TLX ® - BI
310.591 IT0003105910 Call 30 $ 15.03.02 0,10 305 TLX ® - BI
PFIZER
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306.330 IT0003063309 Call 70 $ 21.09.01 0,10 444 TLX ® - BI
QUALCOMM
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303.247 IT0003032478 Put 60 $ 21.09.01 0,10 206 TLX ® - BI
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306.331 IT0003063317 Call 100 $ 21.09.01 0,10 466 TLX ® - BI
310.595 IT0003105951 Call 60 $ 15.03.02 0,10 242 TLX ® - BI
310.596 IT0003105969 Put 60 $ 15.03.02 0,10 122 TLX ® - BI
310.597 IT0003105977 Call 75 $ 15.03.02 0,10 262 TLX ® - BI
SUN MICROSYSTEM
305.583 IT0003055834 Call 30 $ 21.09.01 0,10 462 TLX ® - BI
306.332 IT0003063325 Put 30 $ 21.09.01 0,10 129 TLX ® - BI
306.333 IT0003063333 Call 40 $ 21.09.01 0,10 511 TLX ® - BI
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310.599 IT0003105993 Put 20 $ 15.03.02 0,10 126 TLX ® - BI
310.600 IT0003106009 Call 25 $ 15.03.02 0,10 285 TLX ® - BI
TELLABS
303.264 IT0003032643 Call 50 $ 21.09.01 0,10 447 TLX ® - BI
303.266 IT0003032668 Put 50 $ 21.09.01 0,10 120 TLX ® - BI
303.265 IT0003032650 Call 60 $ 21.09.01 0,10 454 TLX ® - BI
WORLDCOM + 0,04 MCI
301.954 IT0003019541 Call 25 $ 21.09.01 0,10 372 TLX ® - BI
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YAHOO!
305.577 IT0003055776 Call 30 $ 21.09.01 0,01 422 TLX ® - BI
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MIB30
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NASDAQ100
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304.631 IT0003046312 Call 2.500 $ 21.09.01 0,001 414 TLX ® - BI
304.632 IT0003046320 Put 2.500 $ 21.09.01 0,001 177 TLX ® - BI
303.221 IT0003032213 Call 3.000 $ 21.09.01 0,001 497 TLX ® - BI
303.223 IT0003032239 Put 3.000 $ 21.09.01 0,001 128 TLX ® - BI
303.222 IT0003032221 Call 3.500 $ 21.09.01 0,001 552 TLX ® - BI
303.224 IT0003032247 Put 3.500 $ 21.09.01 0,001 95 TLX ® - BI
309.512 IT0003095129 Call 1.600 $ 21.12.01 0,001 234 TLX ® - BI
309.513 IT0003095137 Put 1.600 $ 21.12.01 0,001 234 TLX ® - BI
309.514 IT0003095145 Call 1.800 $ 21.12.01 0,001 255 TLX ® - BI
309.515 IT0003095152 Put 1.800 $ 21.12.01 0,001 210 TLX ® - BI
309.516 IT0003095160 Call 2.000 $ 21.12.01 0,001 274 TLX ® - BI
309.517 IT0003095178 Put 2.000 $ 21.12.01 0,001 188 TLX ® - BI
309.518 IT0003095186 Call 2.500 $ 21.12.01 0,001 315 TLX ® - BI
309.519 IT0003095194 Put 2.500 $ 21.12.01 0,001 143 TLX ® - BI
307.711 IT0003077119 Call 4.000 $ 20.09.02 0,001 258 TLX ® - BI
NEMAX50
307.000 IT0003070007 Call 2.000 21.09.01 0,002 415 TLX ® - BI
307.001 IT0003070015 Put 2.000 21.09.01 0,002 185 TLX ® - BI
304.907 IT0003049076 Call 2.500 21.09.01 0,002 478 TLX ® - BI
307.002 IT0003070023 Put 2.500 21.09.01 0,002 132 TLX ® - BI
307.003 IT0003070031 Call 3.000 21.09.01 0,002 523 TLX ® - BI
304.908 IT0003049084 Call 3.500 21.09.01 0,002 556 TLX ® - BI
303.233 IT0003032338 Call 4.500 21.09.01 0,002 618 TLX ® - BI
303.225 IT0003032254 Put 4.500 21.09.01 0,002 50 TLX ® - BI
303.227 IT0003032270 Call 5.000 21.09.01 0,002 650 TLX ® - BI
303.229 IT0003032296 Put 5.000 21.09.01 0,002 43 TLX ® - BI
303.230 IT0003032304 Call 5.500 21.09.01 0,002 682 TLX ® - BI
303.231 IT0003032312 Call 6.000 21.09.01 0,002 723 TLX ® - BI
303.232 IT0003032320 Call 6.500 21.09.01 0,002 758 TLX ® - BI
NIKKEI225
309.510 IT0003095103 Call 11.000 ¥ 14.09.01 0,10 196 TLX ® - BI
309.511 IT0003095111 Put 11.000 ¥ 14.09.01 0,10 450 TLX ® - BI
304.637 IT0003046379 Call 12.000 ¥ 14.09.01 0,10 253 TLX ® - BI
304.638 IT0003046387 Put 12.000 ¥ 14.09.01 0,10 405 TLX ® - BI
305.917 IT0003059174 Call 13.000 ¥ 14.09.01 0,10 311 TLX ® - BI
305.918 IT0003059182 Put 13.000 ¥ 14.09.01 0,10 345 TLX ® - BI
304.639 IT0003046395 Call 14.000 ¥ 14.09.01 0,10 399 TLX ® - BI
304.640 IT0003046403 Put 14.000 ¥ 14.09.01 0,10 286 TLX ® - BI
305.919 IT0003059190 Call 15.000 ¥ 14.09.01 0,10 444 TLX ® - BI
305.920 IT0003059208 Put 15.000 ¥ 14.09.01 0,10 230 TLX ® - BI
303.291 IT0003032916 Call 16.000 ¥ 14.09.01 0,10 488 TLX ® - BI
303.293 IT0003032932 Put 16.000 ¥ 14.09.01 0,10 183 TLX ® - BI
303.295 IT0003032957 Call 18.000 ¥ 14.09.01 0,10 665 TLX ® - BI
303.292 IT0003032924 Put 18.000 ¥ 14.09.01 0,10 120 TLX ® - BI
304.641 IT0003046411 Call 20.000 ¥ 14.09.01 0,10 592 TLX ® - BI
304.642 IT0003046429 Put 20.000 ¥ 14.09.01 0,10 147 TLX ® - BI
307.712 IT0003077127 Call 16.000 ¥ 20.09.02 0,10 225 TLX ® - BI
S&P500
147.308 IT0001473088 Call 1.400 $ 20.09.01 0,001 445 TLX ® - BI
147.309 IT0001473096 Put 1.400 $ 20.09.01 0,001 194 TLX ® - BI
147.310 IT0001473104 Call 1.600 $ 20.09.01 0,001 521 TLX ® - BI
147.311 IT0001473112 Put 1.600 $ 20.09.01 0,001 117 TLX ® - BI
147.312 IT0001473120 Call 1.800 $ 20.09.01 0,001 633 TLX ® - BI
147.313 IT0001473138 Put 1.800 $ 20.09.01 0,001 79 TLX ® - BI
147.314 IT0001473146 Call 2.000 $ 20.09.01 0,001 771 TLX ® - BI
147.315 IT0001473153 Put 2.000 $ 20.09.01 0,001 60 TLX ® - BI
304.643 IT0003046437 Call 1.200 $ 21.09.01 0,001 336 TLX ® - BI
304.644 IT0003046445 Put 1.200 $ 21.09.01 0,001 302 TLX ® - BI
304.645 IT0003046452 Call 1.300 $ 21.09.01 0,001 394 TLX ® - BI
304.646 IT0003046460 Put 1.300 $ 21.09.01 0,001 243 TLX ® - BI
COVERED WARRANT SUI CAMBI
EURO/DOLLARO
311.107 IT0003111074 Call 0,85 $ 14.12.01 10 184 TLX ® - BI
311.108 IT0003111082 Call 0,90 $ 14.12.01 10 225 TLX ® - BI
311.109 IT0003111090 Put 0,90 $ 14.12.01 10 160 TLX ® - BI
311.110 IT0003111108 Call 0,95 $ 14.12.01 10 262 TLX ® - BI
311.111 IT0003111116 Put 0,95 $ 14.12.01 10 128 TLX ® - BI
311.112 IT0003111124 Call 1 $ 14.12.01 10 313 TLX ® - BI
311.113 IT0003111132 Put 1 $ 14.12.01 10 104 TLX ® - BI
311.114 IT0003111140 Call 1,10 $ 14.12.01 10 404 TLX ® - BI
311.115 IT0003111157 Call 0,85 $ 14.06.02 10 136 TLX ® - BI
311.116 IT0003111165 Call 0,90 $ 14.06.02 10 159 TLX ® - BI
311.117 IT0003111173 Put 0,90 $ 14.06.02 10 127 TLX ® - BI
311.118 IT0003111181 Call 0,95 $ 14.06.02 10 182 TLX ® - BI
311.119 IT0003111199 Put 0,95 $ 14.06.02 10 108 TLX ® - BI
311.120 IT0003111207 Call 1 $ 14.06.02 10 204 TLX ® - BI
311.121 IT0003111215 Put 1 $ 14.06.02 10 93 TLX ® - BI
311.122 IT0003111223 Call 1,10 $ 14.06.02 10 247 TLX ® - BI
EURO/YEN
311.129 IT0003111298 Call 105 ¥ 14.06.02 10 182 TLX ® - BI
311.130 IT0003111306 Put 105 ¥ 14.06.02 10 150 TLX ® - BI
311.131 IT0003111314 Call 115 ¥ 14.06.02 10 222 TLX ® - BI
311.132 IT0003111322 Put 115 ¥ 14.06.02 10 119 TLX ® - BI
311.133 IT0003111330 Call 125 ¥ 14.06.02 10 258 TLX ® - BI
COVERED WARRANT SUGLI INDICI DI BORSA
CAC40
304.906 IT0003049068 Call 4.000 21.09.01 0,002 104 TLX ® - BI
304.900 IT0003049001 Call 5.000 21.09.01 0,002 201 TLX ® - BI
304.901 IT0003049019 Put 5.000 21.09.01 0,002 319 TLX ® - BI
LOTTO MINIMO
• Covered Warrant su azioni italiane: 1.000
• Covered Warrant su cambi, indici,
petrolio, tassi e azioni estere: 100
• Pick Up: 1.000
• Range: 100
ABBREVIAZIONI E SIMBOLI
BI = Borsa Italiana
= Euro
$ = Dollaro
£ = Sterlina
L = Lira Italiana
¥ = Yen Giapponese
CHF = Franco Svizzero
SEK = Corona Svedese
CLASSI DI RISCHIO DI PORTAFOGLIO
1 10 KV 25 KV
50 KV 100 KV 1.000 KV
CAUTO BILANCIATO DINAMICO AGGRESSIVO SPECULATIVO

PAGINA 14
I titoli evidenziati in grigio sono di nuova quotazione
Informazione pubblicitaria
CODICE ISIN EMITTENTE CEDOLA SCADENZA TAGLIO KILOVAR ® QUOTAZIONE
CODICE CODICE ISIN TIPO STRIKE SCADENZA MULTIPLO KILOVAR ® QUOTAZIONE
CODICE ISIN EMITTENTE CEDOLA SCADENZA TAGLIO KILOVAR ® QUOTAZIONE
IT0003080402 Tesoro Italiano 5,25% 01.08.11 1.000 6 TLX ® IT0003073118 Interbanca Telecom Italia 9,50% 30.07.01 13,60 3.400 - 250 37 TLX ®
EURO/YEN
MINIMO
MINIMO
311.134 IT0003111348 Put 125 ¥ 14.06.02 10 96 TLX ® - BI
BTP
BEI
IT0000366655 Tesoro Italiano 9% 01.11.23 1.000 8 TLX ®
XS0081344052 Banca Eur. Inv. 6,125% 28.10.02 10.000 $ 17 TLX ®
IT0001086567 Tesoro Italiano 7,25% 01.11.26 1.000 9 TLX ®
XS0106471427 Banca Eur. Inv. 6,75% 21.01.03 1.000 $ 17 TLX ®
IT0001174611 Tesoro Italiano 6,50% 01.11.27 1.000 9 TLX ®
XS0041631333 Banca Eur. Inv. VAR 30.01.03 5.000 $ 18 TLX
COVERED WARRANT SUI TASSI
®
IT0001278511 Tesoro Italiano 5,25% 01.11.29 1.000 10 TLX ®
XS0093665551 Banca Eur. Inv. 4,50% 15.02.03 2 2 TLX ®
BTP 6% 01.05.2031
IT0001444378 Tesoro Italiano 6% 01.05.31 1.000 10 TLX ®
XS0095531850 Banca Eur. Inv. 5,25% 15.04.04 4 3 TLX ®
300.998 IT0003009989 Call 98 24.08.01 1 229 TLX ® - BI
CCT
XS0072058059 Banca Eur. Inv. VAR 15.06.04 5.000.000 L 1 TLX ®
300.996 IT0003009963 Put 98 24.08.01 1 405 TLX ® - BI
IT0000366903 Tesoro Italiano VAR 01.08.01 1.000 1 TLX ®
XS0101515897 Banca Eur. Inv. 6,25% 08.09.04 1.000 $ 16 TLX ®
300.999 IT0003009997 Call 102 24.08.01 1 351 TLX ® - BI
IT0000366945 Tesoro Italiano VAR 01.10.01 1.000 1 TLX ®
XS0092235844 Banca Eur. Inv. 3,875% 15.04.05 8 4 TLX ®
300.997 IT0003009971 Put 102 24.08.01 1 301 TLX ® - BI
IT0000367067 Tesoro Italiano VAR 01.12.01 1.000 1 TLX ®
XS0112830475 Banca Eur. Inv. 7,25% 15.06.05 1.000 $ 16 TLX ®
EURO BUND FUTURE
IT0000367125 Tesoro Italiano VAR 01.02.02 1.000 1 TLX ®
XS0104599401 Banca Eur. Inv. 4,875% 15.04.06 8 5 TLX ®
300.992 IT0003009922 Call 101,53 24.08.01 1 125 TLX ® - BI
IT0000367133 Tesoro Italiano VAR 01.04.02 1.000 1 TLX ®
XS0093666286 Banca Eur. Inv. 5,75% 15.02.07 4 5 TLX ®
300.991 IT0003009914 Put 101,53 24.08.01 1 603 TLX ® - BI
IT0000367208 Tesoro Italiano VAR 01.06.02 1.000 1 TLX ®
XS0083538594 Banca Eur. Inv. 5,75% 15.01.08 1.000 $ 17 TLX ®
300.993 IT0003009930 Call 103,53 24.08.01 1 187 TLX ® - BI
IT0000367265 Tesoro Italiano VAR 01.08.02 1.000 1 TLX ®
XS0085317146 Banca Eur. Inv. 5% 15.04.08 1 6 TLX ®
300.990 IT0003009906 Put 103,53 24.08.01 1 501 TLX ® - BI
IT0000367356 Tesoro Italiano VAR 01.10.02 1.000 1 TLX ®
XS0090848275 Banca Eur. Inv. 5,375% 16.09.08 1.000 $ 17 TLX ®
300.994 IT0003009948 Call 105,53 24.08.01 1 284 TLX ® - BI
IT0000367398 Tesoro Italiano VAR 01.11.02 1.000 1 TLX ®
XS0092787299 Banca Eur. Inv. 5,25% 12.01.09 1.000 $ 17 TLX ®
300.989 IT0003009898 Put 105,53 24.08.01 1 409 TLX ® - BI
IT0000367448 Tesoro Italiano VAR 01.12.02 1.000 1 TLX ®
XS0093014610 Banca Eur. Inv. 4% 15.04.09 1 6 TLX ®
300.995 IT0003009955 Call 107,53 24.08.01 1 417 TLX ® - BI
IT0000367463 Tesoro Italiano VAR 01.02.03 1.000 1 TLX ®
XS0119282423 Banca Eur. Inv. 5,625% 15.10.10 1 6 TLX ®
300.988 IT0003009880 Put 107,53 24.08.01 1 320 TLX ® - BI
IT0000367570 Tesoro Italiano VAR 01.04.03 1.000 1 TLX ®
WORLD BANK
IT0000367620 Tesoro Italiano VAR 01.05.03 1.000 1 TLX ®
XS0037763280 World Bank VAR 27.05.02 10.000 $ 18 TLX ®
IT0000367737 Tesoro Italiano VAR 01.07.03 1.000 1 TLX ®
XS0039344386 World Bank VAR 27.08.02 1.000 $ 18 TLX ®
IT0000367752 Tesoro Italiano VAR 01.09.03 1.000 1 TLX
COVERED WARRANT SULLE COMMODITIES
®
US459056PP62 World Bank 5,625% 17.03.03 1.000 $ 17 TLX ®
IT0000367828 Tesoro Italiano VAR 01.11.03 1.000 1 TLX ®
US459056NW32 World Bank 5,25% 16.09.03 1.000 $ 17 TLX ®
FUTURE SU PETROLIO WTI
IT0000367885 Tesoro Italiano VAR 01.01.04 1.000 1 TLX ®
XS0092040590 World Bank 4,75% 05.11.03 1.000 $ 17 TLX ®
312.835 IT0003128359 Put 20 $ 10.06.02 0,10 225 TLX ® - BI
IT0001101234 Tesoro Italiano VAR 01.03.04 1.000 1 TLX ®
US459056PF80 World Bank 6,375% 21.07.05 1.000 $ 16 TLX ®
312.832 IT0003128326 Call 25 $ 10.06.02 0,10 207 TLX ® - BI
IT0001115366 Tesoro Italiano VAR 01.05.04 1.000 1 TLX ®
US459056PJ03 World Bank 6,625% 21.08.06 1.000 $ 17 TLX ®
312.833 IT0003128334 Put 25 $ 10.06.02 0,10 189 TLX ® - BI
IT0001145371 Tesoro Italiano VAR 01.09.04 1.000 1 TLX ®
XS0084353167 World Bank 5,75% 06.02.08 1.000 $ 17 TLX ®
312.834 IT0003128342 Call 30 $ 10.06.02 0,10 235 TLX ® - BI
IT0001224275 Tesoro Italiano VAR 01.05.05 1.000 1 TLX ®
IT0001263851 Tesoro Italiano VAR 01.05.05 1.000 1 TLX ®
RANGE ®
IT0001321774 Tesoro Italiano VAR 01.03.06 1.000 1 TLX ®
IT0001413944 Tesoro Italiano VAR 01.12.06 1.000 1 TLX ®
TITOLI DEI MERCATI EMERGENTI
IT0003017016 Tesoro Italiano VAR 01.08.07 1.000 1 TLX ®
US91086QAC24 Mexican States 7,375% 06.07.06 1.000 8 TLX ®
CODICE CODICE ISIN RANGE RATEO SCADENZA MULTIPLO KV ® QUOTAZIONE IT0003097109 Tesoro Italiano VAR 01.04.08 1.000 1 TLX ®
XS0126200988 Mexican States 7,375% 12.03.08 1.000 14 TLX ®
EURO/DOLLARO
CTZ
XS0108907303 Mexican States 7,50% 08.03.10 1.000 13 TLX ®
309.360 IT0003093603 0,90 - 0,86 0,02 10.05.02 1 190 TLX ® - BI
IT0001352811 Tesoro Italiano ZC 13.07.01 1.000 1 TLX ®
XS0084071421 Rep. Argentina 8,75% 04.02.03 1.000 18 TLX ®
309.361 IT0003093611 0,90 - 0,85 0,02 10.05.02 1 167 TLX ® - BI
IT0001434189 Tesoro Italiano ZC 31.08.01 1.000 1 TLX ®
DE0002466208 Rep. Argentina 9% 20.06.03 1.000 18 TLX ®
EUROSTOXX50
IT0001383071 Tesoro Italiano ZC 15.10.01 1.000 1 TLX ®
US040114AH34 Rep. Argentina 8,375% 20.12.03 1.000 $ 42 TLX ®
309.354 IT0003093546 4.550 - 4.250 0,02 10.05.02 1 102 TLX ® - BI
IT0001468807 Tesoro Italiano ZC 30.11.01 1.000 1 TLX ®
XS0113833510 Rep. Argentina 9,25% 20.07.04 1.000 26 TLX ®
309.355 IT0003093553 4.550 - 4.100 0,02 10.05.02 1 128 TLX ® - BI
IT0001443891 Tesoro Italiano ZC 15.03.02 1.000 1 TLX ®
XS0109203298 Rep. Argentina 8,125% 04.10.04 1.000 23 TLX ®
MIB 30
IT0001488110 Tesoro Italiano ZC 15.07.02 1.000 2 TLX ®
XS0105694789 Rep. Argentina 10% 07.01.05 1.000 21 TLX ®
309.352 IT0003093520 41.500 - 38.500 0,02 10.05.02 1 158 TLX ® - BI
IT0003060925 Tesoro Italiano ZC 31.12.02 1.000 2 TLX ®
USP8055KFQ33 Rep. Argentina 9% 24.05.05 1.000 20 TLX ®
309.353 IT0003093538 41.500 - 37.500 0,02 10.05.02 1 104 TLX ® - BI
IT0003097125 Tesoro Italiano ZC 31.03.03 1.000 2 TLX ®
US040114AN02 Rep. Argentina 11% 09.10.06 1.000 $ 39 TLX ®
NASDAQ100
IT0003132419 Tesoro Italiano ZC 16.06.03 1.000 3 TLX ®
XS0124528703 Rep. Argentina 10% 22.02.07 1.000 21 TLX ®
309.358 IT0003093587 2.050 - 1.750 0,02 10.05.02 1 126 TLX ® - BI
DE0005450258 Rep. Argentina 10% 07.09.07 1.000 18 TLX ®
309.359 IT0003093595 2.050 - 1.650 0,02 10.05.02 1 90 TLX ® - BI
XS0086333472 Rep. Argentina 8,125% 21.04.08 1.000 27 TLX ®
NIKKEI225
TITOLI DI STATO EUROPEI
US040114BE93 Rep. Argentina 11,75% 07.04.09 1.000 $ 55 TLX ®
309.356 IT0003093561 14.600 - 13.400 0,02 10.05.02 1 186 TLX ® - BI
XS0089277825 Rep. Argentina 8,50% 30.07.10 1.000 24 TLX ®
309.357 IT0003093579 14.600 - 13.100 0,02 10.05.02 1 148 TLX ® - BI
BOBL
US040114AR16 Rep. Argentina 11,375% 30.01.17 1.000 $ 49 TLX
DE0001141349 Rep. Deutschland 4,25% 18.02.05 1.000 4 TLX ®
US040114AV28 Rep. Argentina 9,75% 19.09.27 1.000 $ 48 TLX
DE0001141356 Rep. Deutschland 5% 20.05.05 1.000 4 TLX ®
US040114GB00 Rep. Argentina 10,25% 21.07.30 1.000 $ 48 TLX
DE0001141364 Rep. Deutschland 5% 19.08.05 1.000 4 TLX TITOLI DI STATO ITALIANI
®
XS0099753146 Rep. of Brazil 9,50% 29.07.02 1.000 4 TLX
BTAN
XS0084496602 Rep. of Brazil 8,625% 03.03.03 1.000 6 TLX
CODICE ISIN EMITTENTE CEDOLA SCADENZA TAGLIO KILOVAR ® QUOTAZIONE FR0100059585 France Trésor 4,75% 12.03.02 1.000 1 TLX ®
US105756AH38 Rep. of Brazil 11,625% 15.04.04 1.000 $ 28 TLX
MINIMO
FR0100059593 France Trésor 4,50% 12.07.02 1.000 2 TLX ®
XS0102005989 Rep. of Brazil 11,125% 30.09.04 1.000 8 TLX
BOT
FR0102325695 France Trésor 5% 12.01.03 1.000 2 TLX ®
XS0113389927 Rep. of Brazil 9% 05.07.05 1.000 10 TLX
IT0001458832 Tesoro Italiano ZC 16.07.01 1.000 1 TLX ®
FR0100802273 France Trésor 3,50% 12.07.04 1.000 3 TLX ®
XS0128392510 Rep. of Brazil 9% 05.07.05 1.000 10 TLX
IT0003100788 Tesoro Italiano ZC 16.07.01 1.000 1 TLX ®
FR0101659813 France Trésor 5% 12.07.05 1.000 4 TLX ®
IT0001458865 Tesoro Italiano ZC 15.08.01 1.000 1 TLX ®
FR0102626779 France Trésor 5% 12.01.06 1.000 5 TLX ®
US105756AQ37 Rep. of Brazil 10,25% 11.01.06 1.000 $ 30 TLX ®
IT0003115976 Tesoro Italiano ZC 15.08.01 1.000 1 TLX ®
BUND
XS0103912373 Rep. of Brazil 12% 17.11.06 1.000 8 TLX ®
IT0003072458 Tesoro Italiano ZC 31.08.01 1.000 1 TLX ®
DE0001135135 Rep. Deutschland 5,375% 04.01.10 1.000 6 TLX ®
XS0118241883 Rep. of Brazil 9,50% 05.10.07 1.000 10 TLX ®
IT0001458899 Tesoro Italiano ZC 14.09.01 1.000 1 TLX ®
DE0001135150 Rep. Deutschland 5,25% 04.07.10 1.000 6 TLX ®
US105756AG54 Rep. of Brazil 9,375% 07.04.08 1.000 $ 31 TLX ®
IT0003127344 Tesoro Italiano ZC 14.09.01 1.000 1 TLX ®
DE0001135168 Rep. Deutschland 5,25% 04.01.11 1.000 6 TLX ®
US105756AJ93 Rep. of Brazil 14,50% 15.10.09 1.000 30 TLX ®
IT0003083596 Tesoro Italiano ZC 28.09.01 1.000 1 TLX ®
DE0001135085 Rep. Deutschland 4,75% 04.01.28 1.000 10 TLX ®
XS0106768608 Rep. of Brazil 11% 04.02.10 1.000 15 TLX ®
IT0001458923 Tesoro Italiano ZC 15.10.01 1.000 1 TLX ®
DE0001135143 Rep. Deutschland 6,25% 04.01.30 1.000 10 TLX ®
XS0123149733 Rep. of Brazil 9,50% 24.01.11 1.000 15 TLX ®
IT0003100804 Tesoro Italiano ZC 31.10.01 1.000 1 TLX ®
OAT
US105756AE07 Rep. of Brazil 10,125% 15.05.27 1.000 $ 39 TLX ®
IT0001458956 Tesoro Italiano ZC 15.11.01 1.000 1 TLX ®
FR0000186199 France Trésor 4% 25.10.09 1.000 6 TLX ®
US105756AL40 Rep. of Brazil 12,25% 06.03.30 1.000 $ 37 TLX ®
IT0003116016 Tesoro Italiano ZC 30.11.01 1.000 1 TLX ®
FR0000186603 France Trésor 5,50% 25.04.10 1.000 6 TLX ®
XS0118953107 Rep. of Colombia 11,25% 20.10.05 1.000 9 TLX ®
IT0001458980 Tesoro Italiano ZC 14.12.01 1.000 1 TLX ®
FR0000571218 France Trésor 5,50% 25.04.29 1.000 10 TLX ®
XS0123152521 Rep. of Colombia 11,375% 31.01.08 1.000 9 TLX ®
IT0003060891 Tesoro Italiano ZC 15.01.02 1.000 1 TLX ®
SCHATZE
XS0129675350 Rep. of Colombia 11,50% 31.05.11 1.000 14 TLX ®
IT0003072433 Tesoro Italiano ZC 15.02.02 1.000 1 TLX ®
DE0001136893 Rep. Deutschland 4,50% 15.03.02 1.000 1 TLX ®
XS0126121507 Rep. of Croatia 6,75% 14.03.11 1.000 38 TLX ®
IT0003083570 Tesoro Italiano ZC 15.03.02 1.000 1 TLX ®
DE0001136901 Rep. Deutschland 5% 14.06.02 1.000 2 TLX ®
XS0109070986 Rep. of Poland 6% 22.03.10 1.000 30 TLX ®
IT0003100796 Tesoro Italiano ZC 15.04.02 1.000 1 TLX ®
DE0001136919 Rep. Deutschland 5% 13.09.02 1.000 2 TLX ®
DE0006102205 Rep. of Turkey 8,25% 16.02.04 1.000 24 TLX ®
IT0003116008 Tesoro Italiano ZC 15.05.02 1.000 2 TLX ®
DE0002938727 Rep. of Turkey 9,50% 15.03.04 1.000 25 TLX ®
IT0003127351 Tesoro Italiano ZC 14.06.02 1.000 1 TLX ®
XS0104453617 Rep. of Turkey 9,625% 30.11.06 1.000 30 TLX ®
BTP
US900123AJ93 Rep. of Turkey 12,375% 15.06.09 1.000 $ 57 TLX
TITOLI SOVEREIGN
®
IT0001260808 Tesoro Italiano 4% 01.09.01 1.000 1 TLX ®
DE0004516752 Rep. of Turkey 9,25% 09.02.10 1.000 37 TLX ®
IT0000126836 Tesoro Italiano 12% 01.09.01 1.000 1 TLX ®
ITALY
US900123AL40 Rep. of Turkey 11,875% 15.01.30 1.000 $ 46 TLX ®
IT0000367786 Tesoro Italiano 7,75% 15.09.01 1.000 1 TLX ®
XS0076194488 Tesoro Italiano VAR 12.05.02 1.000 $ 18 TLX ®
DE0001070324 Rep. Venezuela 10,50% 23.03.05 1.000 9 TLX ®
IT0001278503 Tesoro Italiano 3,50% 01.11.01 1.000 1 TLX ®
US465410AG35 Tesoro Italiano 6% 27.09.03 1.000 $ 17 TLX ®
DE0006106875 Rep. Venezuela 11% 05.03.08 1.000 11 TLX ®
IT0000367844 Tesoro Italiano 6,25% 01.01.02 1.000 1 TLX ®
XS0092514560 Tesoro Italiano 5% 20.11.03 1.000 $ 17 TLX ®
US922646AS37 Rep. Venezuela 9,25% 15.09.27 1.000 $ 38 TLX ®
IT0000126877 Tesoro Italiano 12% 01.01.02 1.000 1 TLX ®
XS0075039114 Tesoro Italiano 6% 02.04.04 1 3 TLX ®
XS0089372063 Russian Fed. 8,75% 27.07.05 1.000 $ 35 TLX ®
IT0001310363 Tesoro Italiano 3% 15.02.02 1.000 1 TLX ®
US465410AR99 Tesoro Italiano 7,25% 07.02.05 1.000 $ 16 TLX ®
XS0077745163 Russian Fed. 10% 26.06.07 10.000 $ 35 TLX ®
IT0001096491 Tesoro Italiano 6,25% 01.03.02 1.000 1 TLX ®
XS0123431677 Tesoro Italiano 4,75% 23.01.06 1.000 5 TLX ®
XS0088543193 Russian Fed. 12,75% 24.06.28 1.000 $ 36 TLX ®
IT0001326575 Tesoro Italiano 3% 15.04.02 1.000 1 TLX ®
DE0001937209 Tesoro Italiano 5,75% 10.07.07 0,01 5 TLX ®
IT0000366051 Tesoro Italiano 12% 01.05.02 1.000 1 TLX ®
XS0087629886 Tesoro Italiano 6% 29.05.08 1.000 $ 17 TLX ®
IT0001124251 Tesoro Italiano 6,25% 15.05.02 1.000 2 TLX ®
XS0125141316 Tesoro Italiano 6% 22.02.11 1.000 $ 17 TLX ®
IT0001344057 Tesoro Italiano 3% 15.06.02 1.000 2 TLX ®
US465410AH18 Tesoro Italiano 6,875% 27.09.23 1.000 $ 18 TLX ®
PICK UP
IT0001376141 Tesoro Italiano 3,75% 01.09.02 1.000 2 TLX ®
CODICE CODICE ISIN STRIKE SCADENZA NOMINALE BTP KILOVAR ® QUOTAZIONE
IT0000366143 Tesoro Italiano 12% 01.09.02 1.000 2 TLX ®
CONTROLLATO
IT0001156394 Tesoro Italiano 5,75% 15.09.02 1.000 2 TLX ®
BTP 5,25% 01.08.2011
TITOLI SOVRANAZIONALI
IT0000366234 Tesoro Italiano 12% 01.01.03 1.000 2 TLX ®
309.362 IT0003093629 100,50 01.08.01 1 5 TLX ®
IT0001423844 Tesoro Italiano 4,50% 15.01.03 1.000 2 TLX ®
BEI
312.041 IT0003120414 98,25 03.09.01 1 3 TLX ®
IT0001206066 Tesoro Italiano 5% 15.02.03 1.000 2 TLX ®
XS0080556458 Banca Eur. Inv. VAR 15.10.02 5.000.000 L 1 TLX ®
309.363 IT0003093637 100,50 01.05.02 1 4 TLX ®
IT0000366325 Tesoro Italiano 11,5% 01.03.03 1.000 2 TLX ®
XS0039986657 Banca Eur. Inv. VAR 25.10.02 1.000 $ 18 TLX ®
312.042 IT0003120422 98,25 03.06.02 1 3 TLX ®
IT0001453262 Tesoro Italiano 4,75% 15.04.03 1.000 2 TLX ®
IT0001224283 Tesoro Italiano 4,75% 01.05.03 1.000 2 TLX ®
IT0000366424 Tesoro Italiano 11% 01.06.03 1.000 2 TLX ®
IT0001477386 Tesoro Italiano 5% 15.06.03 1.000 2 TLX ®
IT0001244638 Tesoro Italiano 4,50% 15.07.03 1.000 3 TLX ®
IT0000366515 Tesoro Italiano 10% 01.08.03 1.000 2 TLX ®
IT0001263844 Tesoro Italiano 4% 01.10.03 1.000 3 TLX ®
IT0000366606 Tesoro Italiano 9% 01.10.03 1.000 3 TLX ®
OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI
IT0003023550 Tesoro Italiano 5,25% 15.10.03 1.000 3 TLX ®
CODICE ISIN EMITTENTE SOTTOSTANTE CEDOLA* SCADENZA PREZZO DI TAGLIO MINIMO RAPPORTO DI KILOVAR ® QUOTAZIONE
IT0000366762 Tesoro Italiano 8,5% 01.01.04 1.000 3 TLX ®
CONVERSIONE
CONVERSIONE
IT0001305454 Tesoro Italiano 3,25% 01.02.04 1.000 3 TLX ®
IT0003074991 Tesoro Italiano 5% 15.02.04 1.000 3 TLX ®
XS0119298189 KPN KPN 3,50% 24.11.05 21,42 1.000 0,04665 38 TLX ®
IT0003101992 Tesoro Italiano 4,50% 15.03.04 1.000 3 TLX ®
DE0004525407 Allianz Siemens 2% 23.03.05 224,46 10.000 0,00445 19 TLX ®
IT0000366846 Tesoro Italiano 8,5% 01.04.04 1.000 3 TLX ®
IT0001326567 Tesoro Italiano 3,25% 15.04.04 1.000 3 TLX ®
FR0000484081 STMicroelectronics STMicroelectronics ZC 16.11.10 74 $
1.000 $
0,00932 50 TLX ®
IT0001352803 Tesoro Italiano 4% 15.07.04 1.000 3 TLX ®
IT0003125397 Mediobanca ENI 2% 21.06.06 18,498 1.000 54,0599 7 TLX ®
IT0000366937 Tesoro Italiano 8,5% 01.08.04 1.000 3 TLX ®
IT0000367091 Tesoro Italiano 9,5% 01.01.05 1.000 4 TLX ®
IT0000367174 Tesoro Italiano 10,5% 01.04.05 1.000 4 TLX ®
IT0001413936 Tesoro Italiano 4,75% 01.07.05 1.000 4 TLX ®
IT0000367315 Tesoro Italiano 10,5% 01.09.05 1.000 4 TLX ®
IT0001488102 Tesoro Italiano 5,25% 15.12.05 1.000 4 TLX ®
IT0000367497 Tesoro Italiano 9,50% 01.02.06 1.000 4 TLX ®
IT0003088959 Tesoro Italiano 4,75% 15.03.06 1.000 5 TLX ®
REVERSE CONVERTIBLE
IT0000367687 Tesoro Italiano 8,75% 01.07.06 1.000 4 TLX ®
CODICE ISIN EMITTENTE SOTTOSTANTE CEDOLA* SCADENZA STRIKE TAGLIO MINIMO KNOCK-IN MULTIPLO KILOVAR ® QUOTAZIONE
IT0000367810 Tesoro Italiano 7,75% 01.11.06 1.000 5 TLX ®
IT0003093264 Interbanca Banca di Roma 6,25% 20.09.01 1,16 2.900 - 2.500 27 TLX ®
IT0001086559 Tesoro Italiano 6,75% 01.02.07 1.000 5 TLX ®
IT0001132098 Tesoro Italiano 6,75% 01.07.07 1.000 5 TLX ®
IT0003041560 Interbanca Deutsche Post 10,50% 19.11.01 21,60 1.000 - VAR 37 TLX ®
IT0001170007 Tesoro Italiano 6% 01.11.07 1.000 5 TLX ®
IT0003020747 Interbanca Deutsche Telekom 15,50% 05.10.01 39 1.014 - 26 65 TLX ®
IT0001224309 Tesoro Italiano 5% 01.05.08 1.000 6 TLX ®
IT0003069884 Interbanca Generali 6,25% 26.09.01 38,5 3.850 32,725 100 35 TLX ®
IT0001273363 Tesoro Italiano 4,50% 01.05.09 1.000 6 TLX ®
IT0001338612 Tesoro Italiano 4,25% 01.11.09 1.000 6 TLX ®
IT0003033146 Crediop Nokia 15% 30.10.01 46,85 1.874 - 40 75 TLX ®
IT0001448619 Tesoro Italiano 5,50% 01.11.10 1.000 6 TLX ®
IT0001469888 Mediobanca Telecom It.+Seat PG 20,625% 21.12.01 15,06024 2.500 - 166 28 TLX ®

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I titoli evidenziati in grigio sono di nuova quotazione PAGINA 15
OBBLIGAZIONI CORPORATE
CODICE ISIN CEDOLA* SCADENZA TAGLIO KILOVAR ® QUOTAZIONE
MINIMO
ALCATEL
FR0000482713 5,875% 15.09.05 1.000 8 TLX ®
BRITISH AMERICAN TOBACCO
XS0096054282 4,25% 14.04.04 1.000 4 TLX ®
XS0094703799 4,875% 25.02.09 1.000 11 TLX ®
BRITISH TELECOM
XS0123690694 VAR 15.02.03 1.000 3 TLX ®
XS0123683640 5,625% 16.02.04 1.000 5 TLX ®
XS0123688870 6,125% 15.02.06 1.000 5 TLX ®
XS0123684887 6,875% 15.02.11 1.000 9 TLX ®
CARREFOUR
XS0100126431 4,375% 15.09.04 1.000 5 TLX ®
FR0000492282 4,50% 18.03.09 1.000 12 TLX ®
COSTA FINANCE
XS0126282770 5,50% 22.03.06 1.000 6 TLX ®
DAIMLER-CHRYSLER
XS0126466589 5,50% 21.03.03 1.000 4 TLX ®
US233835AR80 6% 19.01.04 1.000 5 TLX ®
US233835AJ64 7,75% 15.06.05 1.000 $ 20 TLX ®
XS0126467124 6,125% 21.03.06 1.000 8 TLX ®
US233835AK38 8% 15.06.10 1.000 $ 20 TLX ®
XS0126467553 7% 21.03.11 1.000 11 TLX ®
DEUTSCHE TELEKOM
US25156PAA12 7,75% 15.06.05 1.000 $ 20 TLX ®
XS0113743289 6,125% 06.07.05 1.000 9 TLX ®
US25156PAB94 8% 15.06.10 1.000 $ 17 TLX ®
ENEL
XS0130266702 5% 07.06.04 1.000 5 TLX ®
XS0102342390 4,75% 05.10.04 1.000 5 TLX ® - BI
XS0121335615 5,875% 12.12.05 1.000 5 TLX ®
XS0090698365 4,50% 13.10.08 1.000 6 TLX ®
ENI
XS0112278303 6,125% 09.06.10 10.000 20 TLX ®
ERICSSON
XS0130182784 6,375% 31.05.06 1.000 5 TLX ®
XS0097717358 6,50% 20.05.09 1.000 $ 22 TLX ®
FIAT
XS0103584776 5% 12.11.02 1.000 4 TLX ® - BI
XS0118590974 5,75% 17.10.03 1.000 9 TLX ®
XS0095927504 3,75% 31.03.04 1.000 5 TLX ® - BI
XS0114945792 6,125% 01.08.05 1.000 9 TLX ®
XS0129648209 5,75% 25.05.06 1.000 8 TLX ®
XS0105383359 5,50% 13.12.06 1.000 6 TLX ® - BI
XS0107525403 6,25% 24.02.10 1.000 10 TLX ® - BI
XS0129648621 6,75% 25.05.11 1.000 11 TLX ®
FORD
XS0123972241 5,625% 02.02.04 1.000 4 TLX ®
XS0095667670 3,75% 12.07.04 1.000 4 TLX ®
US345397SJ33 6,70% 16.07.04 1.000 $ 19 TLX ®
US345397SU87 7,60% 01.08.05 1.000 $ 20 TLX ®
XS0117355338 6,125% 19.09.05 1.000 9 TLX ®
XS0129884788 5,625% 06.06.06 1.000 8 TLX ®
FRANCE TELECOM
USF4113CDK65 VAR 14.03.03 1.000 $ 21 TLX ®
XS0126164499 5,75% 14.03.04 41.000 5 TLX ®
FR0000483653 6,125% 10.11.05 1.000 7 TLX ®
USF4113CDG53 7,20% 01.03.06 1.000 $ 21 TLX ®
XS0126164812 6,75% 14.03.08 1.000 7 TLX ®
FR0000483661 6,625% 10.11.10 1.000 8 TLX ®
GENERAL ELECTRIC
XS0099156050 3,625% 06.12.02 1.000 7 TLX ®
XS0091990803 5% 17.11.03 5.000 $ 18 TLX ®
XS0090807594 5,75% 22.09.08 1.000 $ 19 TLX ®
US36962GUL66 7,375% 19.01.10 1.000 $ 24 TLX ®
GENERAL MOTORS
XS0125063254 5,375% 05.03.04 1.000 5 TLX ®
XS0113704208 5,875% 12.07.04 1.000 5 TLX ®
DE0004513593 5,50% 02.02.05 1.000 8 TLX ®
DE0002918158 4% 09.02.06 1.000 5 TLX ®
XS0124313684 5,75% 14.02.06 1.000 9 TLX ®
US370425RD42 5,85% 14.01.09 1.000 $ 19 TLX ®
GENERALI
XS0097245244 4,75% 12.05.14 1.000 8 TLX ®
IBM
XS0113429145 5,50% 27.06.03 1.000 16 TLX ®
XS0109776657 5,375% 31.03.05 1.000 5 TLX ®
IMPERIAL TOBACCO
XS0102154399 6,375% 27.09.06 1.000 6 TLX ®
KPN
XS0112541957 6,050% 13.06.03 1.000 4 TLX ®
XS0099230715 4% 30.06.04 1.000 5 TLX ®
XS0118610160 6,25% 04.10.05 1.000 8 TLX ®
XS0122610982 6,25% 04.10.05 1.000 8 TLX ®
XS0127851946 7,25% 12.04.06 1.000 5 TLX ®
MANNESMANN
DE0003516605 4,875% 08.09.04 1.000 4 TLX ®
DE0003084505 4,75% 27.05.09 1.000 15 TLX ®
OLIVETTI
XS0094353108 5% 09.02.09 1.000 6 TLX ®
PARMALAT
XS0106583577 6,25% 07.02.05 1.000 4 TLX ®
XS0085752748 VAR 16.04.05 1.000 3 TLX ®
XS0123321068 6% 06.02.06 1.000 5 TLX ®
PHILIP MORRIS
DE0002967205 4,50% 06.04.06 1.000 5 TLX ®
DE0002484557 5,625% 24.06.08 1.000 8 TLX ®
PROCTER & GAMBLE
XS0117757210 5,75% 26.09.05 1.000 5 TLX ®
CODICE ISIN CEDOLA* SCADENZA TAGLIO KILOVAR ® QUOTAZIONE
MINIMO
ROCHE
XS0099122821 6,75% 06.07.09 1.000 $ 22 TLX ®
SEAT PAGINE GIALLE
IT0001481891 VAR 01.07.03 1.000 3 TLX ®
SOGERIM
XS0128140547 VAR 20.04.04 1.000 5 TLX ®
XS0128140380 6,125% 20.04.06 1.000 5 TLX ®
XS0128139531 7% 20.04.11 1.000 9 TLX ®
TECNOST
IT0006528548 VAR 23.06.04 1.000 4 TLX ® - BI
XS0100276160 5,375% 30.07.04 1.000 5 TLX ®
XS0100276244 6,125% 30.07.09 1.000 14 TLX ®
TELEFONICA
XS0118006377 6,125% 21.09.05 1.000 8 TLX ®
LOTTO MINIMO
• Covered Warrant su azioni italiane: 1.000
• Covered Warrant su cambi, indici,
petrolio, tassi e azioni estere: 100
• Pick Up: 1.000
• Range: 100
* Le cedole indicate si intendono
al lordo degli oneri fiscali.
ABBREVIAZIONI E SIMBOLI
BI = Borsa Italiana
ZC = Zero Coupon
VAR = Cedola Variabile
= Euro
$ = Dollaro
£ = Sterlina
L = Lira Italiana
¥ = Yen Giapponese
CHF = Franco Svizzero
SEK = Corona Svedese
OBBLIGAZIONI EQUITY-LINKED
OBBLIGAZIONI FUNDS LINKED
CODICE ISIN CEDOLA* SCADENZA TAGLIO KILOVAR ® QUOTAZIONE
MINIMO
TISCALI
XS0113410988 VAR 07.07.05 1.000 10 TLX ®
TOTALFINA ELF
XS0117744317 5,75% 29.09.05 1.000 5 TLX ®
UNICREDITO ITALIANO
XS0044104320 VAR 23.06.03 1.000 $ 19 TLX ®
XS0045882742 VAR 24.09.03 1.000 $ 19 TLX ®
UNILEVER
XS0120883961 5,375% 01.12.03 1.000 11 TLX ®
VODAFONE
XS0103349774 5,75% 27.10.06 1.000 5 TLX ®
VOLVO
XS0102706776 5,125% 12.10.04 1.000 4 TLX ®
XS0106998270 6% 09.02.07 1.000 6 TLX ®
CODICE ISIN EMITTENTE SOTTOSTANTE RENDIMENTO SCADENZA RIMBORSO TAGLIO KILOVAR ® QUOTAZIONE
MINIMO
IT0001348413 Interbanca Banche Max tra 4% e 100% 09.07.04 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione 1.000 11 TLX ® - BI (MOT)
Popolari
apprezzamento
medio
IT0001241907 Credito Italiano Energy Max tra 0 e 88% 16.07.02 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione 5.000.000 L 6 TLX ®
apprezzamento
medio
IT0001235487 Credit Eurostoxx50 Max tra 5% e 90% 30.06.03 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione 1.000 12 TLX ®
apprezzamento
medio
IT0001319380 UniCredito Italiano Eurostoxx50 100% 06.04.05 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione salvo 1.000 7 TLX ®
apprezzamento rimborso anticipato al 3° anno 08.04.02 al 125%
puntuale
al 4° anno 07.04.03 al 125%, al 5° anno 06.04.04 al
IT0006521642 Birs MIB30 Max tra 11,5% e 75% 04.03.03 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione 5.000.000 L 13 TLX ®
apprezzamento
medio
IT0001306767 Mediobanca MIB30 100% 15.02.04 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione 1.000 10 TLX ® - BI (MOT)
apprezzamento
puntuale
IT0001310389 UniCredito Italiano MIB30 100% 15.02.04 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione salvo 1.000 7 TLX ®
apprezzamento rimborso anticipato al 2° anno 15.02.01 al 112%,
puntuale al 3° anno 15.02.02 al 118%, al 4° anno 15.02.03 al 122%
IT0001225868 Credit Midex Max tra 5% e 75% 15.05.02 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione 5.000.000 L 5 TLX ®
apprezzamento
medio
IT0001232260 Credit Midex Max tra 5% e 70% 14.06.02 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione 5.000.000 L 5 TLX ®
apprezzamento
medio
IT0003054647 Credito Italiano Nasdaq100 Max tra 4% e 60% 31.01.05 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione 1.000 4 TLX ®
apprezzamento
medio
IT0001453031 Interbanca Paniere Max tra 14% e 100% 05.05.04 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione 1.000 4 TLX ® - BI (MOT)
Borse Mondiali apprezzamento
medio
IT0001447314 Banca Italease Paniere 100% 07.04.05 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione salvo 1.000 13 TLX ®
e-15 apprezzamento rimborso anticipato al 3° anno 07.04.03 al 130%
puntuale o al 4° anno 07.04.04 al 140%
IT0001385787 UniCredito Italiano Paniere 100% 15.11.04 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione salvo 1.000 12 TLX ® - BI (MOT)
Energia apprezzamento rimborso anticipato al 3° anno 15.11.02 al 131%
puntuale o al 4° anno 15.11.03 al 133%
IT0001397634 Efibanca Paniere Max tra 5% e 100% 15.12.04 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione salvo 1.000 12 TLX ® - BI (MOT)
Fashion apprezzamento rimborso anticipato al 3° anno 15.12.02 al 127%
puntuale o al 4° anno 15.12.03 al 132%
IT0001378204 Centrobanca Paniere Max tra 12% e 100% 25.10.04 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione 1.000 14 TLX ® - BI (MOT)
Finanza
apprezzamento
medio
IT0001417101 Mediobanca Paniere 105% 28.01.05 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione 1.000 22 TLX ® - BI (MOT)
Hi-Tech
apprezzamento
medio
IT0003054019 Meliorbanca Paniere Max tra 4% e 60% 31.01.06 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione 1.000 6 TLX ®
Rainbow
media ponderata
dell’apprezzemento dei tre
panieri sottostanti
(TMT, Biotech e Value)
IT0001429775 Banca Mediocredito Paniere 100% 02.03.05 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione salvo 1.000 8 TLX ® - BI (MOT)
Telecomunicazioni apprezzamento rimborso anticipato al 3° anno 02.03.03 al 132%
puntuale o al 4° anno 02.03.04 al 138%
IT0001462636 Crediop Paniere Max tra 10% e 100% 31.05.05 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione 1.000 6 TLX ® - BI (MOT)
TMT
apprezzamento
medio
IT0001370581 Interbanca Paniere 100% 01.10.04 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione salvo 1.000 22 TLX ® - BI (MOT)
Utilities apprezzamento rimborso anticipato al 3° anno 01.10.02 al 127%
puntuale o al 4° anno 01.10.03 al 132%
IT0003012926 Efibanca Telecom Italia Max 50% 25.09.03 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione 1.000 10 TLX ®
XS0108467811 Commerzbank World Index Max tra 14% e 100% 16.03.04 Alla pari alla scadenza in un’unica soluzione 1.000 3 TLX ®
CODICE ISIN EMITTENTE SOTTOSTANTE RENDIMENTO SCADENZA TIPO DI INDICIZZAZIONE TAGLIO KILOVAR ® QUOTAZIONE
MINIMO
IT0003088819 Centrobanca Geographic Pioneer 100% 30.03.06 Apprezzamento di tipo “media aritmetica” 1.000 15 TLX ®
apprezzamento
IT0003078976 Mediobanca Geographic Pioneer 70% 30.03.04 Apprezzamento di tipo “media aritmetica” 1.000 12 TLX ®
apprezzamento
IT0003079057 Mediobanca Geographic Plurifond 70% 30.03.04 Apprezzamento di tipo “media aritmetica” 1.000 12 TLX ®
apprezzamento
CLASSI DI RISCHIO DI PORTAFOGLIO
1 10 KV 25 KV
50 KV 100 KV 1.000 KV
CAUTO BILANCIATO DINAMICO AGGRESSIVO SPECULATIVO
AVVERTENZE
Il KILOVAR ® può cambiare con il modificarsi delle
condizioni di mercato, pertanto consigliamo di verificarlo
al momento della negoziazione. È una misura statistica
e quindi può succedere, in rari casi, che la svalutazione
effettiva dell'investimento superi la stima di KV. I dati
relativi al KILOVAR ® , qui aggiornati al 12.06.01, si basano
su informazioni e calcoli che consideriamo affidabili,
ma di cui non siamo in grado di garantire l'esattezza e
che non implicano responsabilità alcuna da parte di
TRADINGLAB BANCA S.p.A. I Covered Warrant e
i Range ® sono titoli speculativi che espongono
l’investitore al rischio di perdita dell’intero capitale
investito. Sono caratterizzati da una rischiosità molto
elevata il cui apprezzamento da parte dell'investitore è
ostacolato dalla loro complessità. E' quindi necessario
che l'investitore concluda un'operazione avente ad
oggetto tali strumenti solo dopo averne compreso la
natura e il grado di esposizione al rischio che essa
comporta. Prima dell'investimento consigliamo la visione
del prospetto di ammissione alla quotazione disponibile
presso la Borsa Italiana S.p.A., sul sito tradinglab.com o
richiedibile al Servizio Clienti TRADINGLAB ® . Prima di
effettuare qualsiasi operazione, si consiglia di chiedere
conferma dei dati e delle caratteristiche degli strumenti
all'intermediario di fiducia. Per una descrizione dettagliata
delle caratteristiche e dei profili di rischio delle
Obbligazioni Equity e Funds Linked si rinvia al foglio
informativo analitico ed al Regolamento del prestito
disponibili gratuitamente presso tutti i soggetti
incaricati a norma del Provvedimento Banca d’Italia
del 30.07.1999 in tema di “Raccolta dei titoli delle
Banche. Trasparenza”. Questo magazine si basa
su informazioni di pubblico dominio che noi
consideriamo affidabili, ma di cui non siamo in grado di
garantire l'esattezza e che non implicano responsabilità
alcuna da parte di TRADINGLAB BANCA S.p.A. Questo
magazine ha finalità esclusivamente informative e non è
da intendere in alcun modo come un'offerta di
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