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Immagini Botaniche dalla raccolta del Fondo Rari della Biblioteca ...

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Erbari e farmacopee nella <strong>raccolta</strong> <strong>Fondo</strong> <strong>Rari</strong><br />

Il ‘600 rappresenta un’epoca di passaggio. Nelle<br />

botteghe degli speziali si vendono ancora prodotti in<br />

bilico fra scienza e superstizione. Si continuano a pubblicare<br />

le farmacopee ufficiali, quella londinese è <strong>del</strong><br />

1618, si assiste alla nascita <strong>del</strong>la chimica come scienza:<br />

Robert Boyle (1627-1691) pubblica The sceptical<br />

chemist (Londra, 1661).<br />

Continua anche la pubblicazione di farmacopee non<br />

ufficiali.<br />

È di Domenico Auda (sec. XVII), frate e capo speziale<br />

<strong>del</strong>l’Ospedale Santo Spirito di Roma, un curioso volumetto,<br />

Pratica de’ spetiali (Roma, 1655), dove la materia<br />

viene presentata sotto forma di dialogo fra esaminatore<br />

e allievo. Auda è autore anche di un Breue<br />

compendio di marauigliosi segreti rationali, cauati<br />

d’approuati autori praticati con felice successo nell’indispositioni<br />

& infermita corporali. Diuiso in quattro libri.<br />

...Con vn Trattato bellissimo nel fine per conseruarsi in<br />

sanita (Roma, 1652), in cui l’autore riporta segreti da<br />

lui già sperimentati con successo nelle varie malattie.<br />

È nel 1667 che viene pubblicato a Napoli il Teatro farmaceutico<br />

dogmatico e spagirico di Giuseppe Donzelli<br />

(1596-1670), filosofo, medico, chimico napoletano,<br />

autore anche <strong>del</strong>l’antidotario napoletano. Il Teatro,<br />

che raccoglie numerosi procedimenti chimici e farmaceutici,<br />

ricette, osservazioni botaniche, farmacologiche<br />

e di erboristeria, avrà, fra il ‘600 e il ‘700, più di<br />

20 edizioni.<br />

Antonio De Sgobbis (n. 1598), speziale di Venezia, è<br />

l’autore <strong>del</strong> Nuouo, et uniuersale theatro farmaceutico<br />

(Venezia, 1667). Esempio di farmacopea universale,<br />

ricca di riferimenti bibliografici, dà una visione completa<br />

di come doveva essere un’officina farmaceutica<br />

seicentesca.<br />

Nel corso <strong>del</strong> XVII secolo la botanica inizia a distinguersi<br />

come scienza autonoma. Pionieri <strong>del</strong>lo studio<br />

<strong>del</strong>l’anatomia vegetale sono in Italia Marcello Malpighi<br />

(1628-1694) e in Inghilterra Nehemiah Grew<br />

(1641-1712) (Figura 2). Altri, fra cui Joseph Pitton de<br />

Tournefort (1656-1708) in Francia, investigarono sui<br />

rapporti esistenti fra le piante da loro descritte e insistettero<br />

sulla loro classificazione.<br />

Figura 2 - N. Grew, R. Boyle, N. Dedu, Anotomia, ed anima <strong>del</strong>le piante. Venezia: per Luigi Pavini, 1763.<br />

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