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tendenza africa - Italpyme

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ITALIA<br />

CON FILO IL DISTRETTO DI BIELLA SI FA SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE<br />

Soddisfazione per la 35ª edizione di<br />

FILO, salone internazionale di filati<br />

e fibre, tenutosi a Milano il 15 e 16<br />

marzo presso il Palazzo delle Stelline.<br />

Organizzata da AssoServizi Biella la<br />

manifestazione si è conclusa con un<br />

bilancio positivo: 74 espositori, 2.500<br />

visitatori circa - in linea con le edizioni<br />

passate - e un clima di maggiore<br />

ottimismo fra gli operatori. “Siamo<br />

molto soddisfatti dell’andamento<br />

di questa edizione – ha commentato<br />

Paolo Monfermoso, responsabile<br />

di FILO - i segnali di un trend più<br />

favorevole rispetto al recente passato<br />

sono sempre più forti”. E con la<br />

ripresa della collaborazione con ICE<br />

(Istituto nazionale del Commercio<br />

Estero), la manifestazione ha assunto<br />

un carattere ancora più internazionale,<br />

grazie alla partecipazione di buyer<br />

provenienti da Regno Unito, Francia,<br />

Spagna, Germania, Austria, Bulgaria,<br />

Portogallo e Finlandia.<br />

La fiera però non ha solo mostrato<br />

le novità e le innovazioni proposte<br />

da uno dei primi anelli della filiera,<br />

ma ha anche acceso i riflettori su un<br />

distretto, quello biellese, che conta<br />

2.253 imprese manifatturiere, di cui<br />

il 44% attive nel settore del tessile–abbigliamento<br />

con un indotto di<br />

circa 13mila addetti. In base a quanto<br />

rilevato da Pier Francesco Corcione,<br />

direttore dell’Unione Industriale<br />

Biellese, dopo un difficile biennio<br />

2008-2009, il 2010 ha visto per il<br />

distretto piemontese la ripresa della<br />

produzione confermata anche nel<br />

primo trimestre 2011, con percentuali<br />

di crescita nell’ordine del 10%.<br />

Nonostante questo il direttore degli<br />

industriali di Biella non si è però sbilanciato<br />

sulle previsioni dell’anno in<br />

corso per via dell’aumento dei costi<br />

delle materie prime, ma ha aperto<br />

all’ottimismo: “Innovazione, diversificazione<br />

e aggregazione tra imprese<br />

sono gli strumenti indispensabili per<br />

consolidare la ripresa e affermarsi sui<br />

mercati internazionali e le aziende<br />

che espongono a FILO hanno ben<br />

compreso l’importanza di questa<br />

sfida”. Infine, in occasione del 150esimo<br />

anniversario dell’Unità d’Italia,<br />

nel corso dell’evento b2b è stata presentata<br />

la camicia garibaldina ricostruita<br />

come l’originale dagli studenti<br />

dell’Istituto tecnico Quintino Sella<br />

di Biella.<br />

L’AMERICA RIPORTA SAFILO ALL’UTILE<br />

Safilo Group chiude l’esercizio 2010<br />

con un fatturato in crescita del 6,8%<br />

a 1,08 miliardi di euro e con il ritorno<br />

all’utile, che si è attestato a 700mila<br />

euro contro la perdita di 351,4 milioni<br />

del 2009. L’azienda di eyewear ha<br />

beneficiato delle ottime performance<br />

nel mercato americano (+15,1%, a<br />

460,5 milioni) e asiatico (+23,7%, a<br />

161,6 milioni), oltre che del riequilibrio<br />

finanziario e patrimoniale consentito<br />

dalla recente ricapitalizzazione e<br />

l’ingresso di Hal Holding come socio<br />

di riferimento. In forte aumento l’Ebitda,<br />

che è passato dai 58,2 milioni del<br />

2009 a 107,8 milioni, pari al 10% del<br />

fatturato. “Dopo due anni difficili -<br />

ha affermato Roberto Vedovotto, AD<br />

del gruppo - nel 2010 Safilo è tornata<br />

a crescere, capitalizzando sui propri<br />

fattori di successo, nel contesto del<br />

miglioramento generale delle condizioni<br />

di mercato nei Paesi maturi e della<br />

crescente domanda di occhiali di fascia<br />

medio-alta da parte dei consumatori<br />

delle regioni emergenti”.<br />

Roberto Vedovotto<br />

MARCOLIN, 2010 SOPRA I 200 MILIONI<br />

Massimo Saracchi<br />

Il Gruppo Marcolin ha chiuso il 2010<br />

con risultati record, che fanno pensare<br />

ad una netta ripresa del settore<br />

dell’occhialeria italiana. Il fatturato si<br />

è attestato a 207,7 milioni di euro, in<br />

significativo aumento (+15,2%) rispetto<br />

ai 180,3 milioni del 2009. L’Ebitda<br />

ha raggiunto i 31 milioni di euro, pari<br />

al 14,9% del fatturato, rispetto ai 15,1<br />

milioni di euro del 2009 (8,4% del<br />

fatturato).<br />

L’utile netto è balzato a 18,6 milioni di<br />

euro (pari al 9% del fatturato), rispetto<br />

ad un valore di 7,1 milioni di euro<br />

(3,9% del fatturato) ottenuto al 31<br />

dicembre 2009.<br />

“Siamo molto soddisfatti per i risultati<br />

record che abbiamo conseguito nel<br />

2010, e che coronano tre anni di duro<br />

lavoro. Il nostro impegno è ora quello<br />

di migliorare ulteriormente questi<br />

risultati a partire dal 2011, lavorando<br />

al contempo nel mettere le basi che ci<br />

possano consentire una crescita anche<br />

nel medio periodo”, ha dichiarato l’AD<br />

Massimo Saracchi.<br />

12 PAMBIANCOWEEK 14 aprile 2011

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