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<strong>ilnuovo</strong><br />

ANNO XXV, NUMERO 3 – LUGLIO 2013 – COPIA GRATUITA<br />

25° ANNO<br />

S O S T I B E R I N A<br />

La via del degrado


Ilnuovo<br />

Periodico Indipendente d’Informazione<br />

ANNO XXV - N.3<br />

Editore:<br />

Associazione Culturale Belmonte<br />

Direttore Responsabile<br />

Luca Benigni<br />

Direttore Editoriale<br />

Romolo Bali<br />

Design e impaginazione grafica<br />

Stefano Scorretti<br />

Hanno collaborato<br />

a questo numero:<br />

Francesca Dominici, Fabrizio Falzini,<br />

Riccardo Falzini, Caterina Fava, Carolina<br />

Garrow, Maurizio Lancellotti,<br />

Franco Lesti, Annalisa Manni, Nicola<br />

Mastrangelo, Loretta Peschi, Emilio<br />

Picchiotti, Stefano Virgili<br />

Redazione:<br />

Via Pian Braccone, 8<br />

Castelnuovo di Porto.<br />

Tel. 06.9078450<br />

Email: info@<strong>ilnuovo</strong>news.com<br />

Stampa:<br />

Pignani Printing -<br />

Zona Ind. Settevene - Nepi (Vt)-<br />

Tel. 0761.527323 -<br />

Finito di stampare<br />

15 giugno 2013<br />

Distribuzione Gratuita<br />

TRA LOCALISMI E PROSPETTIVE UNITARIE<br />

La questione discarica, che ha visto lo scorso anno per ben due volte la cittadina<br />

di Riano minacciata di un insediamento di deposito rifiuti che ne avrebbe<br />

messo a rischio la qualità della vita per decenni (e con essa quella dei paesi di<br />

tutta l’area), ha dimostrato una volta di più che su questioni complesse i Comuni<br />

dell’asse Flaminia-Tiberina non possono permettersi di marciare isolati.<br />

Se da una parte è opportuno che ogni paese metta tutto il suo impegno – tenendo<br />

insieme amministrazione, associazioni, scuole, giovani e anziani – per<br />

mantenere intatte le peculiarità delle proprie tradizioni, dall’altra parte è ormai<br />

chiaro che su questioni più ampie, come quelle ambientali, industriali o quelle<br />

legate alla grande viabilità, i diversi Comuni devono ragionare sempre più<br />

come facenti parte di un’area più ampia e parlare al plurale con un’unica voce.<br />

Quello che speriamo accadrà nelle prossime settimane per la questione Tiberina,<br />

a cui dedichiamo la copertina di questo numero ed un’approfondita<br />

inchiesta all’interno. La situazione di degrado ha raggiunto livelli di emergenza.<br />

Tocca prima di tutto ai sindaci dei vari Comuni interessati e fare fronte comune<br />

nel richiedere interventi urgenti e, se possibile, strutturali.<br />

Interviste esclusive e rassegne più “leggere” caratterizzano questo numero<br />

estivo del Nuovo, che conferma il suo trend di successo, aumentando ancora<br />

una volta il numero di pagine e ampliando l’area di diffusione. Contiamo di proseguire<br />

su questa direzione anche con il prossimo numero, che sarà in distribuzione<br />

a settembre.<br />

Prima di chiudere, un omaggio speciale. Questo numero è dedicato a Maurizio<br />

Pracucci (nella foto in basso), scomparso due mesi fa dopo una malattia “cattiva”<br />

e beffarda. Maurizio aveva collaborato con il Nuovo per diversi anni, impreziosendo<br />

il giornale con la sua ironia acuta tra vignette (i fumetti erano una<br />

delle sue passioni) e articoli pungenti. Aveva un sorriso “buono” e modi riservati<br />

di altri tempi. Incontrarlo è stato un privilegio. Dimenticarlo sarà impossibile.<br />

Ciao Maurizio<br />

Il Nuovo<br />

Reg. Trib. di Roma n.373 del 21/06/1989<br />

La foto di copertina è di Stefano Virgili<br />

Per la pubblicità su <strong>ilnuovo</strong>:<br />

info@<strong>ilnuovo</strong>news.com<br />

cell. 349.8441556<br />

cell. 335.6886209<br />

Il prossimo numero uscirà a<br />

settembre 2013


RIGNANO<br />

10<br />

Intervista al Sindaco :<br />

“Mai la discarica...”<br />

22<br />

SPECIALE<br />

SOS TIBERINA:<br />

la via del degrado<br />

ilsommario<br />

ESTATE 2013<br />

Le feste in piazza<br />

FIANO<br />

Il Borgo Festival<br />

19<br />

SPECIALE<br />

24 Nel cuore del bunker<br />

16<br />

30<br />

IL DITO NELL’OCCHIO<br />

Questione di decoro<br />

RIANO<br />

32 L’esperienza<br />

“Riano nel cuore”<br />

SOCIETÀ<br />

36 Girotondo intorno al mondo<br />

SOCIETÀ<br />

Le nuove rotte 34<br />

dell’impegno...<br />

41<br />

INSERTO a cura del Comune di Castelnuovo di Porto<br />

46<br />

49<br />

VIGILI<br />

Incendi: un pericolo<br />

da evitare<br />

IN LIBRERIA<br />

CAROL’S CORNER<br />

La signora Pina<br />

47<br />

48 Garibaldi fu ferito...<br />

LA STORIA SIAMO NOI<br />

I VICINI DI CASA<br />

Il rally di Lorenzo 50<br />

FASHION<br />

52<br />

I trend dell’estate<br />

ULTIMA PAGINA<br />

Perché la gallina ... 56<br />

Per scrivere a “il nuovo”: info@<strong>ilnuovo</strong>news.com<br />

Seguiteci su Facebook: Il Nuovo Magazine<br />

Dal 20 settembre saremo online sul sito<br />

www.<strong>ilnuovo</strong>news.com<br />

2


NEWS<br />

a cura di Nicola Mastrangelo<br />

RIANO<br />

Il 31 maggio “A scuola di Costituzione”<br />

Alla presenza del sindaco Ricceri e del vicesindaco Arcuri , lo scorso 31 maggio – nell’aula<br />

consiliare del Comune i Riano – si è tenuta l’iniziativa A scuola di Costituzione" - Progetto<br />

Memoria realizzato dallo SPI CGIL Lega Tiberina Flaminia<br />

con le classi terze dell’Istituto Comprensivo di Riano. Dopo<br />

i discorsi introduttivi da parte degli amministratori, gli studenti<br />

hanno approfondito i più importanti articoli della Costituzione,<br />

mostrando un interesse ed una partecipazione<br />

decisamente apprezzabili visto l’argomento troppo spesso<br />

bistrattato. Un’iniziativa sicuramente da ripetere e da<br />

estendere anche agli altri Comuni della zona.<br />

FIANO ROMANO<br />

AAA: Raccoglitori dell’indifferenziata cercasi<br />

Ovvero: che fine fanno i nostri secchi?<br />

Ogni mattina ci si alza e si affronta<br />

la giornata. Ogni mattina si<br />

recupera il raccoglitore dell’indifferenziata<br />

che, prontamente, si era<br />

lasciato la sera prima. Ma certe<br />

mattine, qualcuno si è alzato<br />

prima di voi e ha pensato bene di<br />

“prendere” uno dei vostri raccoglitori.<br />

Mai successo?A Fiano Romano<br />

accade spesso. Al di là delle<br />

procedure per il recupero di un nuovo raccoglitore, che sono abbastanza<br />

semplici, chi è che fa li sparire? E, soprattutto, perché? Ce ne occuperemo<br />

più diffusamente nel prossimo numero.<br />

MORLUPO<br />

Aggiudicata la gara<br />

per il servizio di Igiene Urbana<br />

Lo scorso 29 aprile, il Responsabile Unico del<br />

procedimento del Comune di Morlupo ha reso<br />

noto, con proprio avviso, l’esito della gara d’appalto<br />

per il Servizio di Igiene Urbana, servizi accessori<br />

e fornitura di attrezzature e materiali<br />

d’uso per la Raccolta Differenziata. La gara, a<br />

cui hanno partecipato 5 ditte, è stata aggiudicata<br />

alla Società Cooperativa 29 Giugno<br />

(ONLUS) per l’importo netto di euro<br />

2.805.091,17. A questi vanno aggiunti gli oneri<br />

di sicurezza pari a euro 6.000,00 e l’IVA al 10%<br />

per un totale complessivo di 3.092.200,83. La<br />

durata del contratto è pari a 3 anni.<br />

4


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NEWS<br />

SACROFANO<br />

Tommaso Luzzi<br />

è il nuovo sindaco<br />

Con 1955 voti ed una percentuale di<br />

oltre il 55% Tommaso Luzzi, candidato<br />

con la lista Alleanza Civica, è il nuovo sindaco<br />

di Sacrofano, dopo le elezioni amministrative<br />

svoltesi il 26 e 27 maggio scorsi. La compagine del<br />

nuovo sindaco ha battuto per distacco la lista arrivata seconda: “Progetto<br />

Comune”, con candidato sindaco Gian Luigi Barone, ha raccolto<br />

infatti 864 voti, con una percentuale di poco superiore al 24%.<br />

Ancora più distanziate le altre due liste presenti, “Insieme per Cambiare”<br />

(candidato sindaco Nino Antonacci, 13%) e il Movimento 5<br />

Stelle (candidato sindaco Giancarlo Cappello, 7%).<br />

Da segnalare che Tommaso Luzzi dal 2011 e fino a pochi giorni fa è<br />

stato Presidente prima e Amministratore delegato poi della società<br />

Astral, su nomina dell’ex governatrice del Lazio, Renata Polverini.<br />

MORLUPO<br />

Festa per la Costituzione<br />

L’associazione “Morlupo che<br />

vorrei”, in collaborazione con<br />

l’Amministrazione comunale e<br />

l’Istituto Comprensivo di Morlupo<br />

ha organizzato per il 2<br />

giugno la prima edizione della<br />

Festa per la Costituzione. Per<br />

l’occasione sono stati esposti<br />

i lavori tematici degli studenti<br />

delle varie scuole locali. Per<br />

l’occasione, sul grande vaso<br />

che contiene il melograno –<br />

primo albero del “Frutteto<br />

della Costituzione”, è stata apposta una targa a ricordo<br />

dell’iniziativa.<br />

In precedenza, il 29 maggio, si era tenuto un interessante<br />

convegno sulla Costituzione, che ha visto la partecipazione<br />

di Alfonso Quaranta, presidente emerito<br />

della Corte Costituzionale; Marco Commissari, sindaco<br />

di Morlupo, Roberto Ciminelli, dirigente scolastico dell’Istituto<br />

Comprensivo e Paolo Barzaghi, presidente<br />

dell’associazione “Morlupo che vorrei”.<br />

RIANO<br />

Il 21 e 22 luglio le elezioni per l’Università Agraria<br />

In molti aspettavano da tempo la data ufficiale: movimenti e comitati cittadini desiderosi<br />

di partecipare ad un appuntamento elettorale di grande importanza per la cittadina.<br />

L’Università Agraria di Riano gestisce infatti quasi 500 ettari di terreni, grazie<br />

al lascito del principe Francesco Boncompagni Ludovisi, avvenuto nel 1910. Ora la<br />

data delle elezioni è stata fissata, come da norma, dalla Regione Lazio. Il 21 e 22<br />

luglio si apriranno i seggi per rinnovare il Consiglio direttivo che gestisce l’Università<br />

Agraria. Sperando che per quella data (decisamente infelice) molti cittadini saranno<br />

rimasti nelle vicinanze. Altrimenti una questione che riguarda tutta la comunità rischierebbe<br />

di essere decisa da una minoranza esigua. Democrazia è partecipazione,<br />

come si diceva una volta…<br />

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6


NEWS<br />

SACROFANO<br />

Tommaso Luzzi<br />

è il nuovo sindaco<br />

Con 1955 voti ed una percentuale di<br />

oltre il 55% Tommaso Luzzi, candidato<br />

con la lista Alleanza Civica, è il nuovo sindaco<br />

di Sacrofano, dopo le elezioni amministrative<br />

svoltesi il 26 e 27 maggio scorsi. La compagine del<br />

nuovo sindaco ha battuto per distacco la lista arrivata seconda: “Progetto<br />

Comune”, con candidato sindaco Gian Luigi Barone, ha raccolto<br />

infatti 864 voti, con una percentuale di poco superiore al 24%.<br />

Ancora più distanziate le altre due liste presenti, “Insieme per Cambiare”<br />

(candidato sindaco Nino Antonacci, 13%) e il Movimento 5<br />

Stelle (candidato sindaco Giancarlo Cappello, 7%).<br />

Da segnalare che Tommaso Luzzi dal 2011 e fino a pochi giorni fa è<br />

stato Presidente prima e Amministratore delegato poi della società<br />

Astral, su nomina dell’ex governatrice del Lazio, Renata Polverini.<br />

MORLUPO<br />

Festa per la Costituzione<br />

L’associazione “Morlupo che<br />

vorrei”, in collaborazione con<br />

l’Amministrazione comunale e<br />

l’Istituto Comprensivo di Morlupo<br />

ha organizzato per il 2<br />

giugno la prima edizione della<br />

Festa per la Costituzione. Per<br />

l’occasione sono stati esposti<br />

i lavori tematici degli studenti<br />

delle varie scuole locali. Per<br />

l’occasione, sul grande vaso<br />

che contiene il melograno –<br />

primo albero del “Frutteto<br />

della Costituzione”, è stata apposta una targa a ricordo<br />

dell’iniziativa.<br />

In precedenza, il 29 maggio, si era tenuto un interessante<br />

convegno sulla Costituzione, che ha visto la partecipazione<br />

di Alfonso Quaranta, presidente emerito<br />

della Corte Costituzionale; Marco Commissari, sindaco<br />

di Morlupo, Roberto Ciminelli, dirigente scolastico dell’Istituto<br />

Comprensivo e Paolo Barzaghi, presidente<br />

dell’associazione “Morlupo che vorrei”.<br />

RIANO<br />

Il 21 e 22 luglio le elezioni per l’Università Agraria<br />

In molti aspettavano da tempo la data ufficiale: movimenti e comitati cittadini desiderosi<br />

di partecipare ad un appuntamento elettorale di grande importanza per la cittadina.<br />

L’Università Agraria di Riano gestisce infatti quasi 500 ettari di terreni, grazie<br />

al lascito del principe Francesco Boncompagni Ludovisi, avvenuto nel 1910. Ora la<br />

data delle elezioni è stata fissata, come da norma, dalla Regione Lazio. Il 21 e 22<br />

luglio si apriranno i seggi per rinnovare il Consiglio direttivo che gestisce l’Università<br />

Agraria. Sperando che per quella data (decisamente infelice) molti cittadini saranno<br />

rimasti nelle vicinanze. Altrimenti una questione che riguarda tutta la comunità rischierebbe<br />

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NEWS<br />

RIANO<br />

I bambini “Vigili per un giorno”<br />

Grande successo per l’iniziativa/concorso “Vigili per<br />

un giorno” ideata dal Comando municipale di Riano<br />

in collaborazione con l’Istituto comprensivo e l’amministrazione<br />

comunale. Gli alunni della scuola elementare<br />

hanno realizzato dei disegni a “tema” con<br />

soggetto i vigili tra le vie del proprio paese e una<br />

commissione ha proclamato tre vincitori, che il 4<br />

giugno hanno svolto per un giorno il ruolo di vigili<br />

nelle strade di Riano, coadiuvando i vigili “grandi” nel<br />

controllo del traffico, delle auto in sosta e della correttezza<br />

dell’esposizione delle merci nei negozi.<br />

La cerimonia di premiazione si è svolta lo scorso 17<br />

maggio nella sala consiliare del Comune, alla presenza<br />

del sindaco Marinella Ricceri, della giunta, della<br />

preside, della nuova comandante della Polizia locale<br />

di Riano, Francesca Dominici e del comandante della<br />

Polizia municipale di Rieti, Enrico Aragona.<br />

I tre bambini premiati sono stati Sofia Cicinelli (III B),<br />

Edoardo Manetta (IV A) e Sofia Tomassini (I B).<br />

Le foto di questa pagina sono di Danilo Rossi.<br />

N. M.<br />

Edoardo Manetta<br />

Sofia Cicinelli<br />

Sofia Tomassini<br />

8


SPECIALE<br />

SOS TIBERINA:<br />

la via del degrado<br />

di Romolo Bali<br />

Manto stradale deteriorato e oltre il limite di sicurezza<br />

in numerosi tratti. Lati della strada invasi da rami, erba<br />

alta e rifiuti di ogni genere. Fenomeno della prostituzione<br />

dilagante, con caratteristiche da vera e propria “tratta<br />

delle schiave”. Il tratto della Provinciale che attraversa<br />

i Comuni della nostra area è un insulto alla civiltà. La<br />

competenza sarebbe della Provincia, che però è commissariata<br />

in attesa della sua abolizione. Mancano i soldi e<br />

una politica seria di sviluppo e salvaguardia. E un fronte<br />

comune tra territori limitrofi che possa avere un impatto<br />

più efficace e ottenere più velocemente risultati. In queste<br />

pagine un fotoreportage della situazione e le parole<br />

dei sindaci. Che sembrano aver capito che devono “marciare”<br />

uniti. Come ha insegnato la questione “discarica”<br />

10<br />

Il progetto del Casello autostradale a Castelnuovo di<br />

Porto prevedeva originariamente che la Via Tiberina<br />

– nel tratto da Prima Porta a Fiano Romano – sarebbe<br />

dovuta diventare una sorta di piccola perla della<br />

viabilità. Strada ampliata in più parti, rotonde ad ogni diramazione<br />

importante, manto stradale all’avanguardia.<br />

A tre anni dall’inaugurazione del casello, di quel progetto<br />

rimangono solo i sogni. Come troppo spesso accade<br />

in questa povera (in molti sensi) Italia.<br />

La realtà si è gradualmente colorata da incubo. Parallela<br />

all’autostrada, scorre infatti una strada pericolosa,<br />

dissestata, incivile. Percorrendola da Prima Porta<br />

si salvano solo i primi chilometri. Poi, inizia uno spettacolo<br />

da paese del terzo mondo. Al punto che i residenti<br />

del consorzio di Colleromano - ospitiamo le parole del<br />

Presidente Giorgi in queste pagine - stanchi della situazione,<br />

hanno chiamato i propri legali e presentato un<br />

esposto alla Provincia di Roma, che è l’ente responsabile<br />

della manutenzione della via Tiberina, denunciando<br />

dettagliatamente la situazione di degrado. Risposte?<br />

Vaghe, a dir poco.<br />

LA PROVINCIA DI ROMA (CHE NON C’È QUASI PIÙ)<br />

Nel frattempo la Provincia di Roma - che ha perso il suo<br />

status e vive la stagione dell’oblio, in attesa di essere<br />

abolita e inglobata dalla nuova Città metropolitana, vedi<br />

Il Nuovo novembre 2012 - è commissariata e vede i sindaci<br />

della zona inoltrare individualmente lettere, interrogazioni,<br />

richieste, per ora puntualmente disattese. Il Sub<br />

Commissario vicario con delega alla viabilità – la dottoressa<br />

Clara Vaccaro – deve fare i conti con le casse<br />

vuote, dopo i tagli vigorosi applicati negli ultimi anni<br />

dal Governo centrale alle istituzioni locali. Tagli da considerare<br />

quasi peggio di nuove tasse e balzelli, perché<br />

come vediamo alla fine vanno ad incidere in maniera profonda<br />

sulla qualità della vita quotidiana dei cittadini).<br />

Come sottolinea il sindaco Fabio Stefoni (Castelnuovo


<strong>ilnuovo</strong><br />

di Porto) nel suo intervento, per quest’anno sul capitolo<br />

della manutenzione stradale delle varie strade Provinciali<br />

sono previsti 8 milioni di euro. Briciole, per arterie che<br />

interessano 120 comuni. Briciole, soprattutto se pensiamo<br />

a quante vittime ci saranno a causa di manutenzioni<br />

a macchia di leopardo. Come quella, ad esempio,<br />

che sta interessando in questi giorni la strada statale Flaminia,<br />

dove il manto stradale viene rifatto a tratti. Qualche<br />

centinaio di metri qui e qualche altro là, cercando di<br />

accontentare a singhiozzo tutti i comuni. Questo anche<br />

succede quando finiscono i soldi. È la crisi, bellezza…<br />

IL DEGRADO UMANO<br />

Piace sottolineare le parole dal sindaco di Capena, Antonella<br />

Bernardoni, che come donna mostra tutta la<br />

sua indignazione per lo spettacolo umiliante e triste<br />

della prostituzione che ogni giorno va in scena sulla Via<br />

Tiberina. Se da una parte il fenomeno incide anche sulla<br />

sicurezza di chi percorre quella strada, dall’altra è evidente<br />

a tutti come non è con lo spostamento da una<br />

zona all’altra di queste povere ragazze (vero Alemanno?),<br />

che si risolve il problema. Né con le ordinanze<br />

dei sindaci e l’azione della varie polizie municipali, che al<br />

massimo possono contestare il mancato permesso di<br />

soggiorno (se non c’è), la mancanza di documenti (se non<br />

li hanno) o le soste vietate dei vari “usufruitori finali” (vero<br />

deputato Ghedini?). In realtà i sindaci possono poco e quel<br />

poco cercano individualmente di metterlo in campo.<br />

Quello che manca è una benedetta legge nazionale che<br />

legalizzi definitivamente il fenomeno della prostituzione<br />

(come già fatto da numerosi altri Paesi europei), detti regole<br />

precise a vantaggio della sicurezza (via dalla strada,<br />

condizioni sanitarie sane, etc.) e sbarri la strada allo<br />

sfruttamento, la vera mafia occulta di questa nuova<br />

“tratta delle schiave”, anno 2013.<br />

COSA SI PUÒ FARE, NELL’IMMEDIATO?<br />

Qualcuno fa da sé, nei limiti del possibile. Come evidenziato<br />

dal sindaco Ottorino Ferilli, il Comune di Fiano<br />

provvede con propri fondi alla manutenzione del tratto<br />

della Tiberina che interessa il suo territorio. E in effetti,<br />

a Fiano la situazione appare in parte migliore rispetto<br />

ad altri tratti. Comune più grande e con una zona commerciale<br />

e industriale maggiormente sviluppata rispetto<br />

agli altri Paese della zona, Fiano ha probabilmente una<br />

disponibilità di fondi nelle proprie casse che gli consente<br />

di supplire all’assenza di interventi da parte degli enti<br />

preposti (anche se con<br />

grandi sforzi, come sottolinea<br />

lo stesso sindaco).<br />

Ma quest’area – e qui c’è<br />

uno dei principi editoriali<br />

alla base del nostro giornale<br />

– può sanare le sue<br />

criticità e provare a svilupparsi<br />

a livello economico,<br />

culturale e civile, soltanto<br />

se inizia a ragionare ogni<br />

giorno in termine d’area e<br />

non di aggregazioni di singoli<br />

comuni che perorano<br />

le proprie cause individualmente.<br />

Qui non si tratta più<br />

di ottenere un intervento<br />

spot per il Comune di Riano<br />

o per quello di Capena<br />

(sono solo esempi di chi<br />

PROSTITUZIONE:<br />

COSA PUÒ FARE LA POLIZIA MUNICIPALE<br />

Quello della prostituzione è uno dei problemi più<br />

avvertiti nei nostri territori. Un problema sul<br />

quale spesso, come facilmente intuibile, è difficile<br />

intervenire in maniera incisiva e definitiva. Nel Co<br />

mune di Riano, interessato solo marginalmente<br />

dal fenomeno, il Sindaco, Marinella Ricceri, nel<br />

maggio del 2012 è intervenuto con un’ordinanza<br />

ad hoc, per punire una serie di atteggiamenti le<br />

gati a vario titolo alla prostituzione: dalle bru<br />

sche frenate in macchina alle manovre<br />

finalizzate a concordare prestazioni sessuali, pas<br />

sando per tutti i comportamenti indecorosi. È<br />

proprio su quest’ultimo punto che la Polizia Lo<br />

cale che io dirigo ha effettuato i principali con<br />

trolli, con risultati significativi. Elevati diversi<br />

verbali per “atteggiamenti indecorosi ed inde<br />

centi” a carico delle prostitute e dei loro clienti<br />

che rischiano, per essersi appartati, una san<br />

zione di 200 euro. L’attenzione sul problema ri<br />

mane alta: fondamentale la sinergia operativa tra<br />

le Polizie locali e le varie forze dell’ordine del ter<br />

ritorio, sulla quale stiamo lavorando, per evitare<br />

che il fenomeno si sposti senza scomparire.<br />

Capitano Francesca Dominici<br />

scrive), che alla fine si rivelano provvisori e poco efficaci.<br />

Qui c’è bisogno di un fronte comune composto da tutti<br />

i Sindaci, che operi in due direzioni:<br />

richiedere a brevissimo al Commissario straordinario<br />

della Provincia di Roma un intervento di riqualificazione<br />

di tutto il tratto della via Tiberina, sia a livello di<br />

manutenzione che di rifacimento del manto stradale,<br />

comprendente la segnaletica, lo sfalcio delle erbe, la<br />

sostituzione dei numerosi segnali e semafori rotti e<br />

obsoleti. Accompagnato dalla presenza costante della<br />

Polizia Provinciale, che c’è ed è ora che venga messa in<br />

campo con tutti gli strumenti a disposizione.<br />

L’altra direzione è di medio termine ma non meno im-<br />

11


SOS TIBERINA<br />

portante: va (ri)pensata una politica complessiva per<br />

quest’area, anche alla luce del sempre più frequentato<br />

casello di Castelnuovo. Questa è sicuramente<br />

una zona che deve essere vissuta come un’opportunità<br />

economica da sfruttare ma l’importante è che<br />

vengano tracciate regole precise e valide per tutti,<br />

che ne salvaguardino la bellezza naturale e esaltino le<br />

tradizioni culturali delle popolazioni che ci vivono. Soltanto<br />

da qui, a nostro parere, può nascere un modo innovativo<br />

e includente di vivere attivamente questa zona.<br />

Non a caso abbiamo scelto, simbolicamente, l’immagine<br />

che trovate in copertina. Il degrado in mezzo ai<br />

cartelli con le indicazioni di tutti i Comuni della zona.<br />

Tocca a voi, sindaci. Tutti insieme. Noi del Nuovo non<br />

molleremo l’osso fino a che qualcosa di concreto non<br />

uscirà fuori. Speriamo che la proposta del sindaco di<br />

Riano, Marinella Ricceri, che va nella giusta direzione,<br />

non rimanga soltanto un buon proposito.<br />

Forse, basterebbe tirare fuori di nuovo lo spirito di solidarietà<br />

con cui è stato affrontata, tutti insieme, la questione<br />

discarica…<br />

(Pensilina semi distrutta da un incidente. Il sindaco ha deciso che chi ha<br />

causato l’incidente ripagherà il danno)<br />

CLAUDIO GIORGI<br />

Presidente Consorzio Colleromano<br />

Gentilissimo direttore,<br />

La ringrazio per l’opportunità offerta al<br />

Comprensorio di Colleromano di dar voce<br />

attraverso il suo giornale sulle nefandezze<br />

della Via Tiberina. Il Comprensorio di Colleromano,<br />

costituito da circa 150 unità abitative<br />

per un totale di circa 700 abitanti, ha<br />

più volte sollevato presso le sedi istituzionali<br />

il problema del grave degrado della<br />

viabilità sulla via Tiberina: l’incuria sullo sfalcio della vegetazione<br />

ai lati della strada, la fatiscenza della segnaletica verticale<br />

e orizzontale, il manto stradale in alcuni punti non più<br />

esistente per cui i veicoli transitano prevalentemente al centro<br />

della strada con aumento degli incidenti (Colleromano ha avuto<br />

diverse vittime) per non parlare delle “donnine” che ai lati della<br />

strada adescano possibili clienti, frenate improvvise e quindi<br />

incidenti. Per raggiungere questi obbiettivi i cittadini debbono<br />

pagare le tasse del 50%?<br />

Ricordo di una strada a Roma che veniva percorsa al mattino<br />

da un’alta personalità dello Stato: il manto stradale veniva rifatto<br />

ogni sei mesi!<br />

Forse gli utenti della Via Tiberina per ottenere risposte adeguate<br />

debbono farsi eleggere in politica?<br />

La corda, a forza di tirarla, alla fine si spezza! Per ora siamo ricorsi<br />

alla magistratura dalla quale attendiamo risposte che sicuramente<br />

verrebbero se tra i potenziali clienti ci fosse, sia pure<br />

una volta…”<br />

12


SOS TIBERINA<br />

La parola ai Sindaci<br />

OTTORINO FERILLI<br />

Sindaco di Fiano Romano<br />

La situazione della via Tiberina, nello specifico nel tratto che passa per Castelnuovo fino ad arrivare<br />

a Prima Porta, desta grande allarme in tutti noi e più volte nella Conferenza dei sindaci si è parlato<br />

delle soluzioni da apportare. Il manto stradale è a livello primordiale, il verde ai confini della strada<br />

raggiunge forme da savana. Tra l’altro stiamo andando incontro alla stagione degli incendi e quella<br />

vegetazione così folta è un rischio per tutti. Per non parlare della prostituzione, un circo ambulante<br />

indecoroso al quale deve necessariamente essere messo un freno. Inoltre ai bordi della strada vengono<br />

abbandonati rifiuti non differenziabili che non fanno altro che peggiorare la visione d’insieme.<br />

Nel tratto urbano di Tiberina che passa per Fiano Romano, abbiamo cercato di fare del nostro meglio,<br />

anche se con enormi sacrifici. Il manto stradale è abbastanza curato e ci siamo occupati da pochi<br />

giorni di tagliare l’erba ai bordi della strada. Solamente una pensilina versa in pessime condizioni,<br />

ma è stata sfondata una decina di giorni fa da un incidente stradale. Chi ha causato l’incidente si occuperà<br />

anche di ripagare.<br />

ANTONELLA BERNARDONI<br />

Sindaco di Capena<br />

La pericolosità della S.P. Tiberina<br />

è nota da tempo per la tortuosità<br />

del percorso, la<br />

carreggiata estremamente ristretta<br />

e piena di avvallamenti<br />

che provocano facili allagamenti<br />

nelle giornate di pioggia.<br />

I disagi si sono moltiplicati in<br />

questi ultimi anni per il notevole<br />

incremento demografico dei nostri paesi che ha prodotto<br />

inevitabilmente un aumento del traffico.<br />

I pendolari sono costretti ad usare i mezzi privati perché<br />

il trasporto pubblico, sia come orari che come<br />

numero di autobus, è rimasto fermo a molti anni fa.<br />

Come Sindaco donna sono anche profondamente indignata<br />

per il notevole incremento della presenza<br />

della prostituzione sulla S.P. Tiberina soprattutto a ridosso<br />

dell’accesso all’autostrada. Uno spettacolo indecoroso<br />

ed indecente. Questo triste fenomeno,<br />

oltre che moralmente inaccettabile per lo sfruttamento<br />

del corpo e della dignità femminile, molto<br />

spesso a danno di giovanissime, è di notevole pericolo<br />

per la circolazione stradale.<br />

Urgono provvedimenti urgenti per la sicurezza dei<br />

nostri cittadini.<br />

FABIO STEFONI<br />

Sindaco di Castelnuovo di Porto<br />

La S.P. Tiberina è divenuta oramai un vero è proprio martirio<br />

per i cittadini che la transitano. In determinati tratti è addirittura<br />

al limite dell’inagibilità.<br />

Abbiamo da tempo, sia per le vie brevi sia per iscritto, segnalato<br />

alla Provincia di Roma l’urgenza di interventi di riqualificazione<br />

del manto stradale, della segnaletica sia orizzontale che<br />

verticale in particolare nel tratto urbano di Ponte Storto.<br />

Il Commissario Straordinario della Provincia di Roma in occasione<br />

della riunione con i Sindaci per la stesura del bilancio 2013<br />

ci ha preannunciato un consistente aumento nel capitolo dedicato<br />

alla manutenzione stradale, anche se per i 120 Comuni i<br />

circa 8 milioni di euro credo siano insufficienti. Inoltre la prostituzione<br />

nella Strada Provinciale Tiberina è un problema che si sta<br />

rilevando una vera è propria emergenza.<br />

Nonostante l’intervento dei Carabinieri di Castelnuovo di Porto<br />

e della Polizia Locale, che con<br />

centinaia di interventi e sanzioni,<br />

cercano di mitigare il fenomeno.<br />

Noi Sindaci dell’asse Tiberina<br />

dovremmo in sinergia affrontare<br />

con determinazione il problema<br />

come abbiamo già fatto<br />

in passato per la discarica di<br />

Riano e il trasferimento dei<br />

campi nomadi da Roma.<br />

MARINELLA RICCERI<br />

Sindaco di Riano<br />

Ben venga l’esposto dei residenti di Colle Romano, che si va ad aggiungere alle nostre e non solo già<br />

insistenti e pressanti richieste avanzate da tempo alla Provincia di Roma. La situazione della viabilità<br />

su via Tiberina è oltre il limite della decenza: strada dissestata, cumuli di immondizia ai margini della<br />

carreggiata, assenza di illuminazione, mancanza di segnaletica orizzontale e verticale adeguata e<br />

dunque gravi problemi di sicurezza, presenza dell’intollerabile fenomeno della prostituzione. Come<br />

amministrazione continueremo a chiedere a chi di competenza di portare a soluzione tali problematiche<br />

e sono sicura che lavorando a stretto gomito con i colleghi sindaci dei paesi che insistono sulla Tiberina<br />

e con l’appoggio dei cittadini potremmo ottenere risultati positivi. Nell’immediato, chiederò la convocazione di una conferenza<br />

dei sindaci ad hoc, da tenersi alla presenza del commissario, la dottoressa Vaccaro, al fine di iniziare un fattivo percorso<br />

che, nel giro di poco tempo, dovrà necessariamente migliorare la situazione.<br />

13


SOS TIBERINA<br />

Credits<br />

Hanno collaborato a questo reportage:<br />

Emilio Picchiotti, Caterina Fava e Maurizio Lancellotti.<br />

Le foto di queste pagine sono di Stefano Virgili e<br />

Stefano Scorretti.


ESTATE 13<br />

Estate 2013: le feste in piazza<br />

GIUGNO<br />

SANT’ORESTE<br />

Fino al 30 giugno<br />

Personale arte contemporanea “Symbolum” -<br />

collettivo artistico “Ghatta Group”<br />

Presso le Sale Espositive del Palazzo Canali<br />

30 giugno<br />

Il Comitato Genitori<br />

organizza per le vie del Centro Storico<br />

La “Giornata del Benessere” durante la giornata sarà in funzione<br />

un servizio navetta per salire sul monte Soratte.<br />

Organizzato dall’Associazione Santoreste nel cuore.<br />

RIANO<br />

Fino al 14 luglio<br />

Torneo di Calcio a 7 “Riano Football Cup”,<br />

presso il campo sportivo Nicola Urbani.<br />

Organizzazione Pro Loco Riano.<br />

Fino al 14 luglio<br />

Torneo “Riano Beach Volley Cup”,<br />

presso i Giardini Loreto.<br />

Organizzazione Pro Loco Riano.<br />

Dal 27 al 30 giugno<br />

Festa di San Giorgio<br />

- Sagra del fritto e spettacoli serali presso<br />

Largo Montechiara.<br />

Organizzazione Pro Loco Riano.<br />

FIANO ROMANO<br />

Dal 17 al 22 giugno<br />

Lo schermo è donna<br />

Ore 21.00 - Castello Ducale -<br />

Ass. Città Per L'Uomo<br />

23 giugno<br />

Lu Barzu de li cantori<br />

Ore 18.00 - Chiesa di Santa Maria ad Pontem<br />

Concerto di fine anno. A cura di G. Incarnato<br />

Meeting Motori<br />

Intera giornata - Feronia Village (Capena) - Ass. Salsa per la vita -<br />

Papyeventi<br />

Memorial Luciano Giuliano<br />

Intera Gioranata - Lago di Campotosto -<br />

Ass. Cicloclub Fiano Romano<br />

24 giugno<br />

D’AMORE<br />

Ore 20.30 - Castello Ducale -<br />

S.D. Royal Moviment’Arte<br />

Dal 25 al 27 giugno<br />

- Laboratori Teatrali<br />

Chiesa di Santa Maria ad Pontem<br />

Ass. Scintilla<br />

27 giugno<br />

Concerto per pianoforte<br />

Ore 21.00 - Castello Ducale - Concerto di<br />

giovani artisti. A cura di A. Stella<br />

Dal 28 al 30 giugno<br />

Festival del teatro<br />

Ore 21.00 - Castello Ducale - Ass. Scintilla<br />

Festa del Cacciatore<br />

Ore 19.00 - Loc. Monte Severinoi - Ass. Le Sassete<br />

SANT’ORESTE<br />

Dal 5 al 7 luglio<br />

IL “Circolo Cacciatori Alfredo Fortuna”<br />

Organizza, presso la Zona Mercato S. Oreste,<br />

La festa Faunistico-venatoria<br />

21e 22 luglio<br />

Il Movimento VIII Giugno<br />

organizza “La Sagra degli gnocchi”<br />

FIANO ROMANO<br />

2 luglio<br />

Saggio Allievi<br />

20.30 - Castello Ducale - Ritmix Istituto Musicale<br />

LUGLIO<br />

3 luglio<br />

Ritmix Music Festival<br />

Ore 21.30 - Cortile del Castello Ducale -<br />

Ritmix Istituto Musicale<br />

Dal 6 al 7 luglio<br />

Cavalli sotto la torre<br />

Intera giornata - P.zza Nassirya - Ass. La Valle dei Butteri<br />

8 E 9 luglio<br />

100 Piccoli Pezzi (Laboratori teatrali)<br />

Ore 21.00 - Castello Ducale - Ass. Rinoceronte Incatenato<br />

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ESTATE 13<br />

10 luglio<br />

Spettacolo di danza<br />

Ore 20.30 - Catello Ducale - A.S.D. Royal Moviment’Arte<br />

Dal 12 al 16 luglio<br />

BorgoFestival<br />

Ore 20.00 - Castello Ducale<br />

Centro Storico e Chiesa di Santa Maria ad Pontem<br />

Ass. Rinoceronte Incatenato<br />

Dal 18 al 21 luglio<br />

SCRIvoisoGNI<br />

Ore 21.00 - Castello Ducale - Ass. Giamp<br />

Dal19 aL 21 luglio<br />

Festival Film Watching<br />

RISERVA TEVERE FARFA<br />

Racconto per immagini del fiume Tevere (Nazzano)<br />

Dal 20 al 30 luglio<br />

“Teatro nelle Cave”,<br />

presso le Cave di Tufo.<br />

Organizzazione Comune di Riano<br />

24 luglio<br />

Concerto Eu-Rope in Music<br />

Ore 21.30 - Castello Ducale -<br />

Ritmix Istituto Musicale<br />

26 luglio<br />

La chiave del mondo - Spettacolo di percussioni<br />

alle ore 21 - Castello Ducale<br />

27 luglio<br />

Laura Pomili in Concerto<br />

Ore 21.00 - Castello Ducale<br />

Dal 12 al 14 agosto<br />

Vicoli in festa a Sant’Oreste<br />

Dal 22 al 25 agosto<br />

L’Associazione “A.G.S Giovani” organizza<br />

“La Festa dei Giovani”<br />

RIANO<br />

Dal 1° al 4 agosto<br />

“Sagra della Panonta” e festa pubblica assistenza<br />

soccorso,<br />

presso Largo Montechiara. Organizzazione a<br />

cura della P.A.R.S.<br />

14 e 15 agosto<br />

“Ballando sotto le stelle”,<br />

serate di liscio presso Largo Montechiara.<br />

Organizzazione Pro Loco Riano.<br />

SANT’ORESTE<br />

Dal 1 al 3 settembre<br />

Festa in onore del Compatrono S. Nonnoso<br />

9 settembre<br />

Il Centro Sociale Anziani organizza<br />

la “Giornata dell’Anziano”<br />

SETTEMBRE<br />

15 settembre<br />

L’Associazione “Avventura Soratte”<br />

organizza, all’interno del Centro Storico di S.Oreste,<br />

l’evento “Spoetar Cantando”<br />

28 luglio<br />

Gi. D’Alessio in Concerto<br />

Ore 21.30 - Castello Ducale<br />

SANT’ORESTE<br />

Dal 2 al 4 agosto<br />

Festa del “Partito Democratico”<br />

10 agosto<br />

L’Associazione Avventura Soratte<br />

organizza nella serata di S. Lorenzo<br />

“La veglia delle stelle”<br />

AGOSTO<br />

RIANO<br />

Dal 4 al 8 settembre<br />

“Festa di San Gabriele”,<br />

sagra dell’arrosticino e giochi popolari.<br />

Presso Piazza Gran Sasso.<br />

Organizzazione “New Events Creation”.<br />

15 settembre<br />

“Mercato di Riano”,<br />

mercatino dell’usato e dell’antiquariato<br />

presso Largo Montechiara.<br />

Organizzazione Pro Loco Riano.


ESTATE 13<br />

CAPENA<br />

Allo spazio Würth,<br />

la mostra sulla Transavaguardia<br />

di Annalisa Manni<br />

Markus Lüpertz<br />

10 immagini sul sorriso miceneo - Edipo, 1985<br />

Olio su tela, 160 x 130 cm<br />

Coll. Würth, Inv. 3436<br />

© 1985 Markus Lüpertz<br />

(Foto: Ivan Baschnang, München/ Paris)<br />

Rimarrà aperta fino al 15<br />

febbraio 2014 la mostra<br />

"La Transavanguardia tra<br />

Lüpertz e Paladino. Opere<br />

nella Collezione Würth",<br />

proposta dall’Art Forum<br />

Würth di Capena.<br />

L’esposizione si deve al<br />

ricco fondo di opere di<br />

Mimmo Paladino e Markus<br />

Lüpertz che il Prof.<br />

Reinhold Würth ha raccolto<br />

in maniera continuativa<br />

e coerente<br />

nel corso di parecchi<br />

anni. Già nel 1987,<br />

ancor prima dell'inaugurazione<br />

del<br />

primo Museo Würth, la raccolta ospitava alcune<br />

opere di Mimmo Paladino - all'epoca celebre esponente<br />

della Transavanguardia - e di Markus Lüpertz,<br />

già annoverato tra i classici della pittura tedesca.<br />

L'esposizione presenta circa 60 lavori, tra dipinti<br />

e sculture, dei due artisti, la cui datazione permette<br />

di seguire, tra affinità e specificità, le diverse<br />

fasi della loro carriera.<br />

Lo spazio espositivo di Capena è stato realizzato unitamente<br />

al progetto della sede Würth nel 2005 ed<br />

inaugurato nel 2006. Spazialmente molto vasto,<br />

circa 550 m articolati su due piani, è aperto verso<br />

il pubblico esterno e visitabile da tutti. Qui si svolge<br />

un'intensa attività: dalle visite guidate per gli studenti,<br />

ai laboratori didattici a tema, ai seminari e<br />

alle conferenze, fino alle iniziative promosse dal comitato<br />

di cultura aziendale (CCA).<br />

“La Transavanguardia tra Lüpertz e Paladino. Opere<br />

nella Collezione Würth"<br />

Orario di apertura al pubblico:<br />

lunedì - sabato 10.00 - 17.00<br />

domenica e festivi chiuso<br />

Ingresso gratuito<br />

Art Forum Würth Capena<br />

Viale della Buona Fortuna, 2<br />

00060 Capena (Roma)<br />

www.wuerth.it<br />

Tel. +39 06 90103800<br />

Mimmo Paladino<br />

Poeta ebbro, 1984<br />

Olio su tela, 225 x 150 cm<br />

Coll. Würth, Inv. 3044<br />

© 1984 Mimmo Paladino<br />

(Foto: Archiv Würth, Künzelsau)<br />

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ESTATE 13<br />

CAPENA<br />

Allo spazio Würth,<br />

la mostra sulla Transavaguardia<br />

di Annalisa Manni<br />

Markus Lüpertz<br />

10 immagini sul sorriso miceneo - Edipo, 1985<br />

Olio su tela, 160 x 130 cm<br />

Coll. Würth, Inv. 3436<br />

© 1985 Markus Lüpertz<br />

(Foto: Ivan Baschnang, München/ Paris)<br />

Rimarrà aperta fino al 15<br />

febbraio 2014 la mostra<br />

"La Transavanguardia tra<br />

Lüpertz e Paladino. Opere<br />

nella Collezione Würth",<br />

proposta dall’Art Forum<br />

Würth di Capena.<br />

L’esposizione si deve al<br />

ricco fondo di opere di<br />

Mimmo Paladino e Markus<br />

Lüpertz che il Prof.<br />

Reinhold Würth ha raccolto<br />

in maniera continuativa<br />

e coerente<br />

nel corso di parecchi<br />

anni. Già nel 1987,<br />

ancor prima dell'inaugurazione<br />

del<br />

primo Museo Würth, la raccolta ospitava alcune<br />

opere di Mimmo Paladino - all'epoca celebre esponente<br />

della Transavanguardia - e di Markus Lüpertz,<br />

già annoverato tra i classici della pittura tedesca.<br />

L'esposizione presenta circa 60 lavori, tra dipinti<br />

e sculture, dei due artisti, la cui datazione permette<br />

di seguire, tra affinità e specificità, le diverse<br />

fasi della loro carriera.<br />

Lo spazio espositivo di Capena è stato realizzato unitamente<br />

al progetto della sede Würth nel 2005 ed<br />

inaugurato nel 2006. Spazialmente molto vasto,<br />

circa 550 m articolati su due piani, è aperto verso<br />

il pubblico esterno e visitabile da tutti. Qui si svolge<br />

un'intensa attività: dalle visite guidate per gli studenti,<br />

ai laboratori didattici a tema, ai seminari e<br />

alle conferenze, fino alle iniziative promosse dal comitato<br />

di cultura aziendale (CCA).<br />

“La Transavanguardia tra Lüpertz e Paladino. Opere<br />

nella Collezione Würth"<br />

Orario di apertura al pubblico:<br />

lunedì - sabato 10.00 - 17.00<br />

domenica e festivi chiuso<br />

Ingresso gratuito<br />

Art Forum Würth Capena<br />

Viale della Buona Fortuna, 2<br />

00060 Capena (Roma)<br />

www.wuerth.it<br />

Tel. +39 06 90103800<br />

Mimmo Paladino<br />

Poeta ebbro, 1984<br />

Olio su tela, 225 x 150 cm<br />

Coll. Würth, Inv. 3044<br />

© 1984 Mimmo Paladino<br />

(Foto: Archiv Würth, Künzelsau)<br />

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ESTATE 13<br />

FIANO ROMANO<br />

Il centro storico apre le porte al<br />

“Borgo Festival”<br />

di Caterina Fava<br />

Il “Borgo Festival” è sinonimo dell’estate fianese ed è forse<br />

l’evento che maggiormente la rappresenta. Nelle sere estive il<br />

centro storico, improvvisamente preda di una nuova atmosfera, si<br />

trasforma e lascia il posto a un palcoscenico. Le stradine, i vicoli,<br />

le scale, i portoncini, tutto diviene spazio scenico. Il<br />

borgo prende vita e centinaia di persone si esibiscono conducendo<br />

il passante-viaggiatore negli snodi del paese, attraverso momenti<br />

emozionanti e suggestivi. L’edizione di quest’anno si svolgerà<br />

dal 12 al 16 luglio.<br />

Arrivare a Fiano durante lo svolgimento del Borgo<br />

Festival ha un sapore quasi magico. La sensazione<br />

è quella dello stupore, riconoscendo, o conoscendo<br />

per la prima volta, le strade strette e nascoste<br />

di Fiano Romano dove ogni abitante lascia una parte viva<br />

di sé. Che sia un pergolato, una scala con vasi fioriti o un<br />

portone d’epoca. Tutto diviene magico e frizzante.<br />

È l’associazione culturale “Rinoceronte Incatenato” ad organizzare<br />

in primis questo evento, ma il vero demiurgo è<br />

Benedetto Tudino. Regista, attore, scrittore, un artista a<br />

tutto tondo che abbiamo incontrato in esclusiva per il nostro<br />

giornale. Ecco le sue parole:<br />

Siamo alla XIV edizione. Come si raggiunge un risultato<br />

come questo?<br />

Non è facile. È una grande struttura che viene costruita<br />

grazie a un lavoro che dura tutto l’anno e che coinvolge<br />

centinaia di volontari. Dati i tagli che hanno colpito ogni<br />

settore del nostro paese, anche noi ci siamo ritrovati a<br />

fare i conti con pochi soldi, per questo sicuramente il numero<br />

delle persone che gravita intorno al Borgo quest’anno<br />

sarà di circa 400. Due anni fa eravamo 750.<br />

Con quali soldi riuscite a tirar su questo grande teatro?<br />

Prima avevamo i contributi della Regione. Adesso grazie<br />

al Comune, che crede fortemente in questo nostro progetto,<br />

e alle donazioni di una splendida donna che chiamerò<br />

solo “Rosella di Parma” e che ci anticipa dei soldi.<br />

Il costo della manifestazione tra allestimenti, tecnici, luci,<br />

cibo e rimborsi spese per gli artisti è di circa 40.000,00<br />

euro. Il Comune ce ne dà 14.000,00 e il resto la nostra<br />

benefattrice a cui presto o tardi li restituiremo. E poi collaborano<br />

più di 20 associazioni, volontari, ragazzi delle<br />

scuole di teatro di tutta Italia. Il “Borgo Festival” è qualcosa<br />

che appartiene a tutti.<br />

20<br />

Al termine della manifestazione viene fatto un bilancio<br />

delle spese dell’associazione che organizza? E,<br />

inoltre, i soldi erogati dal Comune sono poi debitamente<br />

rendicontati?<br />

Certamente. Il bilancio viene fatto ogni anno e noi abbiamo<br />

sempre presentato una rendicontazione al Comune.<br />

Non possiamo sapere qualcosa di più su questa misteriosa<br />

benefattrice…?<br />

Ho piacere che appaia in questo articolo, ma non voglio<br />

che si sappia nulla di lei. È una persona che crede molto<br />

in noi e nel progetto “Borgo Festival”. Ci ha aiutato anche<br />

lo scorso anno, ma so che non ama apparire. Per noi è<br />

semplicemente Rosella.<br />

Gli abitanti del centro storico come vivono questo<br />

momento?<br />

All’inizio erano molto diffidenti. Immaginate di vedervi<br />

questi ragazzi sotto casa che interpretano vari pezzi con<br />

una luce che li illumina. Ovviamente erano infastiditi.<br />

Adesso invece no. Ci aspettano.<br />

E la convivenza con le persone straniere che vivono<br />

nel centro storico?<br />

Non tutti accettano serenamente la loro presenza.<br />

Beh, all’inizio anche lì è stato difficile. Ma il problema era<br />

la mancata integrazione. Nel senso che abbiamo cercato<br />

di coinvolgere anche loro nella gestione del grande<br />

carrozzone che è il “Borgo Festival”. Per cui adesso ci<br />

aiutano, fanno servizio d’ordine.. e tutto fila liscio. Bisogna<br />

imparare anche ad affidarci a chi viene.<br />

Qual è l’obiettivo di una manifestazione così grande?<br />

In parte l’idea è quella di mettere in evidenza i piccoli angoli<br />

nascosti del centro storico che racchiudono parti di<br />

storie e di persone. Ma soprattutto l’intento è quello di


Dopo oltre quattordici anni di<br />

questa esperienza, come vive<br />

il festival?<br />

Per me, nonostante negli ultimi<br />

tempi penso spesso di fermarmi,<br />

è una vacanza. Dentro<br />

c’è tutto. Le scenografie e parte<br />

dei testi li scriviamo con i ragazzi<br />

dei vari laboratori e loro<br />

danno la forza ogni anno per ricominciare.<br />

Per me è come se si destabilizzasse lo<br />

spazio in cui vivo. Esco di casa e trovo mille sorrisi e<br />

mi sento di appartenere a questo posto. Ma soprattutto<br />

vedo che esce uno spirito libero, per le strade e<br />

tra la gente. Quella libertà bellissima di usare lo spazio<br />

pubblico per raccontare e raccontarsi.<br />

inserire dei temi che siano sentiti da tutti, che vadano al<br />

di là dell’entità borgo, ma che permettano agli stessi abitanti,<br />

attraverso una contaminazione sociale, di riconoscersi<br />

come tali.<br />

Ogni anno c’è un tema portante che influenza tutto il<br />

progetto. Quest’anno di che si tratta?<br />

Di equilibri. L’immagine che abbiamo scelto è un disegno<br />

di Picasso, “Le cycliste”. E con questo tema intendo racchiudere<br />

anche quella sensazione<br />

di crisi di solitudine che è propria<br />

di questa società. Pensiamo<br />

che il mondo sia solo<br />

quello virtuale, ma non è così. Il<br />

vero mondo è tutto un equilibrio<br />

su un piccolo filo sopra il<br />

quale cerchiamo di mantenere<br />

le nostre certezze. Vorrei poi ricordare<br />

che subito dopo il<br />

“Borgo Festival” ci sarà “Scrigni”<br />

che è una specie di figlio<br />

piccolo del Borgo. È una manifestazione<br />

organizzata dall’associazione<br />

Giamp dove ci si<br />

incontra con l’opera teatrale<br />

compiuta. Danza, prosa, poesia,<br />

tutto racchiuso nella cornice<br />

del Castello Ducale.<br />

CARTA D’IDENTITÀ<br />

Benedetto Tudino<br />

Benedetto Tudino nasce in<br />

provincia di Frosinone nel febbraio<br />

1950. Si trasferisce a Roma nel<br />

1968 per frequentare l’università e<br />

viene in contatto con l’affascinante<br />

mondo del teatro. Qui incontra Rodari<br />

e collabora con lui in una rubrica<br />

di satira per il giornale “Paese<br />

Sera” Nel 1970 fonda “Giocoteatro,<br />

Compagnia di Teatro per Ragazzi”<br />

che ha avuto tra i suoi promotori<br />

Pier Paolo Pasolini e Corrado Antiochia,<br />

ed è lì che comincia la sua attività<br />

di scrittore. È tra i primi<br />

animatori teatrali a entrare a pieno<br />

diritto nelle scuole pubbliche tra il<br />

1973 e il 1978. La scrittura per ragazzi,<br />

siano esse favole, filastrocche,<br />

copioni o brevi racconti, rappresenta<br />

per Benedetto Tudino la<br />

chiave di relazione elettiva col mondo<br />

infantile. È tra i fondatori della Compagnia<br />

Clown Selvaggio nel 1977 e<br />

dell’Associazione Rinoceronte Incatenato<br />

nel 1987, per conto della quale<br />

svolge le sue mansioni di regista e direttore<br />

artistico, progettando e realizzando<br />

numerosi interventi di<br />

formazione nelle scuole, sia rivolti agli<br />

insegnanti che ai ragazzi. Ha scritto<br />

molti libri, tra i quali “La memoria del<br />

mondo”, “Uomini, mostri e meraviglie”,<br />

“Foglio a quadretti”, “Pinocchio<br />

nel paese dei diritti”, “Dove sei piccolo<br />

Principe”. Attualmente gestisce una<br />

scuola di teatro a Fiano Romano e dirige<br />

numerosi laboratori di teatro<br />

nelle scuole.<br />

21


ESCLUSIVA<br />

INTERVISTA AL SINDACO DI RIGNANO FLAMINIO: FABIO DI LORENZI<br />

“Mai una discarica nel nostro territorio”<br />

di Romolo Bali<br />

Eletto nel 2011 come candidato della lista civica “Scegli<br />

Rignano”, il primo cittadino Fabio Di Lorenzi traccia un bilancio<br />

dei primi due anni della sua amministrazione e, soprattutto,<br />

racconta nel dettaglio i progetti per il futuro.<br />

Mentre sulla questione Pietrolo Factory, che ha “infuocato”<br />

il paese nelle ultime settimane, conferma che si tratta di<br />

un progetto “pulito”, che aiuterà Rignano a rilanciarsi.<br />

Sindaco Di Lorenzi, soddisfatto di quanto è riuscito<br />

a fare, insieme alla sua giunta, in questi<br />

primi due anni?<br />

Dal mio punto di vista il bilancio è appena sufficiente. Abbiamo<br />

raggiunto una serie di obiettivi significativi quali il<br />

quoziente familiare, il rilancio e la valorizzazione dell’identità<br />

locale, le battaglie per la legalità, il potenziamento e la diversificazione<br />

dei servizi integrativi all’infanzia, l’implementazione<br />

di servizi rivolti alle fasce deboli della comunità.<br />

Alcune cose sono state fatte, altre ancora dovranno essere<br />

rese fruibili per la comunità, ma le basi di un lavoro<br />

di rinnovamento e risanamento sono state gettate.<br />

Entriamo nel dettaglio, partendo dalle note dolenti: la<br />

legge prevede che al 31 dicembre del 2012 la percentuale<br />

della raccolta differenziata sarebbe dovuta essere<br />

al 65%. Siamo a giugno 2013 e la percentuale è<br />

solo al 13%. Che succede?<br />

Al nostro insediamento la percentuale di raccolta differenziata<br />

era all’1,2%, derivante esclusivamente dai contenitori<br />

stradali provinciali. Ora abbiamo raggiunto la<br />

percentuale del 13%, grazie a una serie di progetti sperimentali<br />

per i quali abbiamo investito importanti risorse<br />

e soprattutto nei prossimi giorni sarà aggiudicata la<br />

gara d’appalto a livello europeo, che permetterà dal<br />

mese di settembre, la partenza del servizio porta a<br />

porta per tutte le abitazioni domestiche. Tutto ciò cambierà<br />

radicalmente le abitudini dei cittadini e migliorerà<br />

in modo assoluto il decoro della nostra cittadina.<br />

Il “Porta a Porta” sarà esteso e uguale in tutto il<br />

territorio?<br />

Per l’80% del territorio ci sarà la raccolta Porta a Porta<br />

classica, con i mastelli suddivisi per tipologie, mentre nel<br />

restante 20% ci saranno dei contenitori più grandi –<br />

anche quelli differenziati – che saranno informatizzati e<br />

quindi apribili soltanto con badge personalizzati dalle famiglie<br />

residenti in quelle porzioni del territorio.<br />

22<br />

Per quanto invece riguarda gli ingombranti?<br />

La raccolta dei rifiuti ingombranti è già attiva, prevede il<br />

ritiro domiciliare previa prenotazione telefonica del cittadino<br />

ed è totalmente gratuita. L’abbiamo introdotto<br />

con grande entusiasmo e vorremmo che i cittadini ne<br />

usufruissero maggiormente di quanto già fanno. Basta<br />

una telefonata per prendere l’appuntamento e gli incaricati<br />

si recano direttamente presso l’abitazione a ritirare<br />

i rifiuti ingombranti. Come d’altra parte succede<br />

anche per la raccolta domiciliare del verde, anch’essa<br />

una innovazione positiva che abbiamo introdotto.<br />

Passiamo ad un’altra nota dolente: i lavori pubblici<br />

programmati sono in ritardo. Anche in questo caso<br />

sembra che ci sia qualcosa che non vada come previsto.<br />

Al nostro insediamento si sono palesate una serie di criticità<br />

derivanti da carenze progettuali, di sicurezza o da<br />

carenze economiche, che hanno determinato un rallentamento<br />

nella consegna dei lavori alla comunità. Contiamo<br />

comunque di recuperare questo ritardo in tempi<br />

rapidi con l’ausilio dei direttori dei lavori e delle imprese.<br />

Passiamo ora alle note positive. In tempi di polemiche<br />

sui costi della politica, il suo primo atto è stato quello<br />

di “tagliare” il suo stipendio e quello di tutti gli assessori.<br />

Come verranno utilizzati questi risparmi?<br />

Li abbiamo destinati a borse di studio per gli studenti più<br />

meritevoli. Abbiamo già premiato 15 ragazzi che si sono<br />

distinti per l’eccellenza scolastica, mentre il resto dei<br />

soldi è stato destinato ad una iniziativa particolare: i ragazzi<br />

delle classi terze della secondaria si sono cimentati<br />

nella realizzazione di un testo letterario ispirato a episodi<br />

tragici della storia dell’umanità e tra questi temi sono<br />

stati selezionati quelli di cinque studenti che hanno partecipato<br />

ad una visita ad Auschwitz e Birkenau.<br />

Quali decisioni avete preso per quanto riguarda il quoziente<br />

familiare?


<strong>ilnuovo</strong><br />

Prima di tutto nella determinazioni delle tariffe per<br />

quanto riguarda asilo nido, refezione scolastica e trasporto<br />

scolastico abbiamo introdotto delle tariffe diversificate<br />

in base all’ISEE, che prevede fasce diverse a<br />

seconda della situazione economico-patrimoniale. Nel<br />

caso di famiglie con tre o più figli è poi prevista un’ulteriore<br />

agevolazione, così come per le famiglie che hanno<br />

al loro interno un diversamente abile.<br />

Veniamo a Pietrolo Factory, la questione più spinosa<br />

del momento che ha “infuocato” Rignano con raccolte<br />

di firme, manifesti al limite dell’offensivo da parte<br />

dell’opposizione, richieste di referendum. Secondo le<br />

accuse dietro questa operazione si nasconderebbe<br />

l’ombra di una vera e propria discarica. Che c’è di<br />

vero?<br />

Pietrolo Factory è un progetto diametralmente opposto<br />

alla discarica: è normale incontrare resistenze nelle fasi<br />

di grande cambiamento, in realtà stiamo parlando di<br />

un’opportunità di crescita per il paese, un modo di voltare<br />

pagina innovativo che può consentire a Rignano Flaminio<br />

di diventare un punto di riferimento in materia di<br />

ambiente e di qualità della vita.<br />

Il progetto nello specifico e soprattutto per quanto riguarda<br />

i documenti ufficiali e non la propaganda, cosa<br />

prevede?<br />

Un distretto del riciclo prevede l’insediamento di attività<br />

produttive che si occupino della separazione e del recupero<br />

di materiali come carta, vetro e plastica, favorendo<br />

un percorso di recupero e rilavorazione della materia<br />

prima. È stato fatto un bando per l’assegnazione dei lotti<br />

di Pietrolo rivolto a tutte le imprese operanti nel settore<br />

dell’artigianato, della piccola industria e dei servizi.<br />

Quali sono le ultime novità in merito alle questioni legate<br />

al distretto del riciclo e, soprattutto, cosa è stato<br />

deciso nel super affollato Consiglio Comunale del 6<br />

giugno scorso?<br />

Il 30 maggio con delibera di giunta abbiamo dato mandato<br />

agli uffici di redigere un apposito regolamento per<br />

l’insediamento di impianti termoelettrici e di trattamento<br />

dei rifiuti. Il 6 giugno in occasione di una seduta straordinaria<br />

del Consiglio Comunale è stata approvata all’unanimità<br />

una mozione volta a determinare nello specifico<br />

una serie di paletti all’insediamento delle succitate attività,<br />

in modo tale da garantire ulteriormente tutta la cittadinanza<br />

e il territorio.<br />

Sindaco, un’ultima domanda: tra i suoi cittadini c’è chi<br />

afferma che lei si è chiuso nel palazzo, che non esce<br />

più ad incontrare la comunità, a parte in queste ultime<br />

settimane per la questione Pietrolo. Cosa c’è di vero?<br />

Ogni giorno incontro almeno venti persone e ascolto i<br />

loro problemi, cercando per quanto possibile di offrire<br />

soluzioni. Controllo personalmente le condizioni dei cantieri<br />

e quelle dello svolgimento dei servizi. Ho una mail diretta<br />

dalla quale rispondo ogni giorno a tutti i cittadini<br />

che mi scrivono. Ho organizzato una prima assemblea<br />

con i cittadini e in futuro ne faremo altre, per le quali auspico<br />

una sempre più nutrita partecipazione. Inoltre, nel<br />

bilancio 2013 sono<br />

stati previsti degli<br />

stanziamenti finalizzati<br />

alla costituzione<br />

dei comitati di quartiere,<br />

con l’obiettivo di<br />

garantire una più<br />

ampia partecipazione<br />

della comunità tutta.<br />

In tal senso mi auguro<br />

ed auspico che<br />

il grande fermento<br />

sociale prodotto<br />

dalle ultime vicende<br />

legate a Pietrolo<br />

possa contribuire a<br />

rappresentare il definitivo<br />

passaggio<br />

della nostra comunità<br />

ad un approccio<br />

più propositivo<br />

alle vicende comunali.<br />

23


SPECIALE<br />

“Qui sopravvive una storia che vuole essere dimenticata o insabbiata”<br />

(Gregory Paolucci)<br />

SANT’ORESTE<br />

Nel cuore del Bunker<br />

di Carolina Garrow<br />

Siamo andati a visitare il bunker del Soratte,<br />

uno dei luoghi a nord di Roma più emblematici<br />

e suggestivi della Seconda Guerra Mondiale e<br />

della Guerra Fredda. Ecco il racconto di questo<br />

viaggio a ritroso nella Storia, quattro<br />

chilometri di gallerie più eloquenti di un<br />

mare di parole…<br />

La prima cosa che colpisce è il cambio di temperatura:<br />

fuori sole e caldo, dentro buio e freddo,<br />

molto freddo. Fuori i finti soldati tedeschi con cui<br />

fare foto, dentro… Dentro la Storia.<br />

“Qua si tocca la Storia con mano”, attraverso gli oggetti<br />

di uso quotidiano usati da chi ci è vissuto: rasoi, spazzolini…Ho<br />

sentito parlare spesso delle gallerie del Soratte,<br />

ma essere qui e vedere con i propri occhi è un’altra cosa.<br />

Sarà forse perché a guidare il mio gruppo c’è Gregory<br />

Paolucci - presidente della Libera Associazione Culturale<br />

Bunker Soratte, che da qualche anno gestisce le visite e<br />

le ricostruzione storiche di questo luogo - che con una<br />

semplicità disarmante e ironia è in grado di raccontare<br />

uno dei periodi più complessi della nostra storia.<br />

“Per favore non raccontate che siete stati a vedere le<br />

gallerie dei tedeschi! Siete stati a vedere le gallerie<br />

degli italiani!”<br />

Così comincia la visita attraverso quattro chilometri di<br />

gallerie aperte al pubblico; qui dentro tutto è stato fatto<br />

dagli italiani: dall’impianto elettrico, che in alcune zone<br />

ancora funziona!, alle fogne, “le uniche a norma di Sant’Oreste”!<br />

Un passo indietro: è l’8 settembre del ‘43, dopo la firma<br />

dell’armistizio dei geologi vengono inviati da Himmler e<br />

questo posto viene scelto come rifugio dai tedeschi e per<br />

dieci mesi diventa la cabina di regia di tutto il sud Europa.<br />

Prima fermata, “Guardate tutti alla vostra sinistra…”, c’è<br />

una camerata dove è caduto il controsoffitto durante il<br />

bombardamento dei 36 B17 che attaccarono le gallerie<br />

durante la permanenza tedesca. In alcuni punti si vedono<br />

spuntare dei letti dove una volta qualcuno ha dormito.<br />

Qui non si sta al museo, non c’è un vetro tra noi<br />

e le cose: molto è ancora là sotto quelle macerie, qua<br />

si sentono odori, rumori, sembra di poter allungare la<br />

mano e….<br />

24


<strong>ilnuovo</strong><br />

STORIA DEL BUNKER<br />

Da Wikipedia, alla voce bunker, si legge “Un bunker è<br />

una fortificazione militare difensiva. Si differenzia da<br />

una casamatta in quanto questa è solamente il locale<br />

che alloggia l’arma, cannone o mitragliatrice che sia, anche<br />

su di una nave, mentre un bunker è un complesso di costru<br />

zioni, in genere sotterranee, che possono comprendere una<br />

o più casematte (oppure nessuna).”<br />

Un’altra segnalazione ci riporta anche i più famosi bunker co<br />

struiti nel secolo scorso, dalla “linea Maginot” in Francia a<br />

quello del Soratte raccontato in queste pagine, dal Ridotto<br />

Nazionale svizzero al quello del Vallo Alpino in Alto Adige,<br />

fino a quelli personali di illustri personaggi fortificati nel se<br />

colo precedente: quello di Benito Mussolini a Villa Torlonia a<br />

Roma, di Winston Churchill a Londra, di Adolf Hitler a Berlino,<br />

di Stalin (più di uno!) intorno a Mosca e di Gheddafi a Tripoli.<br />

Tutti personaggi, per la storia, comunque andati poi incontro<br />

a più attentati o a morti violente.<br />

Proprio del Bunker Soratte, il più vicino a noi, vorremmo pren<br />

dere ad esempio la maestosità e la dimostrazione della atten<br />

zione all’opera ingegneristica, iniziata nel 1937 per volere di<br />

Mussolini come “Officine protette del Duce“.<br />

Abbiamo ben 4 chilometri di percorso nelle viscere del<br />

Monte Soratte che il Genio Civile in quell’epoca dotò di ca<br />

merate, sale radio, servizi igienici, acqua corrente e ogni altra<br />

utilità a difesa dei bombardamenti nemici e di una eventuale<br />

“devastazione generalizzata” temuta all’epoca per le altre<br />

cariche dell’Esercito Italiano.<br />

Nello stesso luogo, durante la seconda guerra mondiale, si<br />

insediò poi il “Comando Supremo del Sud” tedesco agli or<br />

dini del Feldmaresciallo Kesselring che rimase poco meno<br />

di un anno. Quando fu costretto a lasciare il bunker dal<br />

l’avanzata degli alleati, ordinò di incendiare ogni cosa e – ve<br />

rità o leggenda non è mai stato chiarito – sembra fece<br />

interrare casse contenenti oro trafugate dalla Banca d’Italia<br />

che non furono più rinvenute.<br />

Successivamente il sito fu preso in esame quale rifugio anti<br />

atomico durante la “Guerra Fredda” e sotto l’egida della<br />

NATO fu modificato parte di un tratto delle gallerie con la<br />

vori tra il 1967 e 1972<br />

a scongiurare i rischi di<br />

una eventuale guerra<br />

nucleare tra stati<br />

membri del “Patto<br />

Atlantico” e stati ade<br />

renti al “Patto di Var<br />

savia” . I lavori però<br />

non furono mai por<br />

tati a termine come da<br />

progetto inziale.<br />

Il luogo, come altri si<br />

mili, è divenuto oggi<br />

un percorso della me<br />

moria e museo e da<br />

qualche anno può es<br />

sere finalmente visi<br />

tato. Ciò grazie<br />

all’acquisizione da<br />

parte del Comune di<br />

Sant’Oreste e all’in<br />

cessante e convinta<br />

opera dei membri della Libera Associazione Culturale locale<br />

“Bunker Soratte”.<br />

Per concludere, rimane lo stupore che ci pervade oggi visi<br />

tando questi luoghi, perfette costruzioni con fognature,<br />

prese d’aria, acqua potabile, stanze per riserve di cibo, ca<br />

merate con più letti, cucine.<br />

Lo stupore di opere grandiose di 6070 anni fa a difesa<br />

dell’uomo, in cemento e scavate sotto o dentro montagne<br />

di pietra.<br />

Lo stesso stupore, seppur diverso, letto qualche anno fa,<br />

negli occhi di un ricco proprietario napoletano, che all’inau<br />

gurazione del proprio bunker personale antiatomico sotto la<br />

sua villa con vista golfo di Posillipo, alla terza volta che non<br />

riusciva ad aprire la porta con il telecomando, provando a<br />

forzarla manualmente, si sentì rispondere da dentro il bun<br />

ker ”Dottò, è già occupato! Siamo disoccupati e senza casa<br />

e stim chiusi ‘n coppa vitto e alloggio fino a che dura! ”<br />

Annalisa Manni<br />

“Non fatevi tentare! Non intrufolatevi nelle gallerie!” Questa<br />

cosa viene ripetuta spesso durante la visita dal dott.<br />

Paolucci, perché effettivamente la tentazione è grande.<br />

Perché qualcuno l’avrà fatto, perché qui c’è ancora molto<br />

da tirare fuori e sembra quasi che quel molto ci parli…<br />

“E cosa sono questi buchi lungo il corridoio?”<br />

I buchi sono per le maschere ad ossigeno che si trovano<br />

lungo tutte le gallerie, come quando in aereo l’hostess<br />

ti fa vedere che in caso di emergenza escono le maschere<br />

per permetterti di respirare.<br />

“E questo rumore… Come di acqua che scorre…”<br />

Sono le acque di scolo della montagna, raccolte grazie<br />

ad un sistema che permetteva di avere sempre acqua<br />

potabile, vennero usate dai tedeschi quando i partigiani<br />

avvelenarono l’acquedotto delle gallerie,<br />

“Accidenti ingegnosi questi tedeschi!”<br />

Ma l’idea e il lavoro ancora una volta viene “Dagli ingegneri<br />

italiani” che avevano pensato anche a questo. La<br />

visita prosegue attraverso la montagna, si va fin dentro<br />

il suo cuore, a 300 metri sotto terra, in qualche punto<br />

si nota come la roccia cerchi di riappropriarsi dei suoi<br />

25<br />

luoghi: piccole stalattiti e stalagmiti cominciano a spuntare<br />

qua e là dando al tutto un’atmosfera surreale. Qui<br />

c’è la sala trasmissioni e sotto di noi è possibile vedere<br />

un letto, un elmetto, un comodino ancora in attesa di


qualcuno. Sulle pareti si possono vedere ancora la scritte<br />

EXIT oppure RAUCHEN VERBOTEN (vietato fumare)!<br />

Poi si arriva al bunker antiatomico, 280 metri sotto<br />

la vetta Santa Lucia, voluto dal governo italiano durante<br />

la guerra fredda; quattro tonnellate di porta lo separano<br />

dal resto delle gallerie. Sembra che mentre all’interno il<br />

tutto veniva costruito coperto da segreto militare, il sindaco<br />

e il vice sindaco di allora siano entrati senza permesso<br />

chiedendo (e ottenendo!) le ruspe in prestito<br />

per costruire il campo sportivo di Sant’Oreste!<br />

All’interno del bunker c’è il doomsday clock, il nome catastrofico<br />

fa intendere il suo fine… Non voglio svelare<br />

tutto ciò che ho visto all’interno delle gallerie! E pensare<br />

che ho aspettato così a lungo per decidermi a visitarle,<br />

“sottovalutando” il lavoro incredibile fatto dall’associazione<br />

che le sta portando alla luce, per restituirci una pagina<br />

importante della nostra storia. Al termine della visita<br />

è stata allestita un’infermeria con i letti non a norma del<br />

Policlinico di Roma, smaltirli sarebbe costato 108 euro<br />

a letto, l’associazione li ha ri-utilizzati a costo zero.<br />

“…E quella storia dell’oro?”<br />

La storia dell’oro è un altro mistero, ma ci sono documenti<br />

ufficiali che attestano il passaggio di 12 camion<br />

che poi sono spariti nelle gallerie… In quelle gallerie ancora<br />

inesplorate, con stanze segrete ancora da scoprire,<br />

protette da muri eretti successivamente…<br />

Le foto in queste pagine sono di Emiliano Sabatini<br />

26


L’ESPERIENZA DI IERI,<br />

LA PREPARAZIONE DI OGGI,<br />

LA SICUREZZA DI DOMANI.<br />

SERVIZI:<br />

• Sicurezza e Igiene del Lavoro • Cantieristica •<br />

HACCP • Medicina del Lavoro • Pratiche Vigili del<br />

Fuoco e ASL • Ambiente e Territorio • Corsi di Formazione<br />

Riconosciuti<br />

CORSI DI FORMAZIONE/ADDESTRAMENTO:<br />

• Datore di Lavoro<br />

• Formazione e Informazione dei Lavoratori<br />

• Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza<br />

• Dirigenti e Preposti<br />

• Addetti al Pronto Soccorso Aziendale e Antincendio<br />

• Ponteggi<br />

• Procedure HACCP<br />

NUOVI CORSI OBBLIGATORI:<br />

• Piattaforme di Lavoro mobili Elevabili (PLE)<br />

• Gru a Torre, Mobile e per Autocarro<br />

• Carrelli Elevatori Semoventi (Muletti)<br />

• Trattori Agricoli o Forestali<br />

• Macchine Movimento Terra<br />

• Pompe per Calcestruzzo<br />

Il Gruppo Minerva S.r.l. opera nel settore della<br />

Sicurezza industriale e dei servizi, in ambito privato e<br />

nella Pubblica Amministrazione.<br />

Professionisti nel settore della Gestione della Sicurezza aziendale, il Gruppo<br />

Minerva offre servizi di consulenza e formazione, per realtà aziendali e non,<br />

che vogliano affrontare la prevenzione in modo organico e integrato: in materia di<br />

ambiente, sicurezza sul lavoro e formazione professionale.<br />

Il Gruppo Minerva studia per voi le soluzioni più idonee allo specifico contesto operativo<br />

o al mutare delle condizioni normative, rappresentando così un unico referente per ogni tua esigenza,<br />

e una scelta strategica per il futuro della tua società.


L’ESPERIENZA DI IERI,<br />

LA PREPARAZIONE DI OGGI,<br />

LA SICUREZZA DI DOMANI.<br />

SERVIZI:<br />

• Sicurezza e Igiene del Lavoro • Cantieristica •<br />

HACCP • Medicina del Lavoro • Pratiche Vigili del<br />

Fuoco e ASL • Ambiente e Territorio • Corsi di Formazione<br />

Riconosciuti<br />

CORSI DI FORMAZIONE/ADDESTRAMENTO:<br />

• Datore di Lavoro<br />

• Formazione e Informazione dei Lavoratori<br />

• Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza<br />

• Dirigenti e Preposti<br />

• Addetti al Pronto Soccorso Aziendale e Antincendio<br />

• Ponteggi<br />

• Procedure HACCP<br />

NUOVI CORSI OBBLIGATORI:<br />

• Piattaforme di Lavoro mobili Elevabili (PLE)<br />

• Gru a Torre, Mobile e per Autocarro<br />

• Carrelli Elevatori Semoventi (Muletti)<br />

• Trattori Agricoli o Forestali<br />

• Macchine Movimento Terra<br />

• Pompe per Calcestruzzo<br />

Il Gruppo Minerva S.r.l. opera nel settore della<br />

Sicurezza industriale e dei servizi, in ambito privato e<br />

nella Pubblica Amministrazione.<br />

Professionisti nel settore della Gestione della Sicurezza aziendale, il Gruppo<br />

Minerva offre servizi di consulenza e formazione, per realtà aziendali e non,<br />

che vogliano affrontare la prevenzione in modo organico e integrato: in materia di<br />

ambiente, sicurezza sul lavoro e formazione professionale.<br />

Il Gruppo Minerva studia per voi le soluzioni più idonee allo specifico contesto operativo<br />

o al mutare delle condizioni normative, rappresentando così un unico referente per ogni tua esigenza,<br />

e una scelta strategica per il futuro della tua società.


L’ESPERIENZA DI IERI,<br />

LA PREPARAZIONE DI OGGI,<br />

LA SICUREZZA DI DOMANI.<br />

SERVIZI:<br />

• Sicurezza e Igiene del Lavoro • Cantieristica •<br />

HACCP • Medicina del Lavoro • Pratiche Vigili del<br />

Fuoco e ASL • Ambiente e Territorio • Corsi di Formazione<br />

Riconosciuti<br />

CORSI DI FORMAZIONE/ADDESTRAMENTO:<br />

• Datore di Lavoro<br />

• Formazione e Informazione dei Lavoratori<br />

• Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza<br />

• Dirigenti e Preposti<br />

• Addetti al Pronto Soccorso Aziendale e Antincendio<br />

• Ponteggi<br />

• Procedure HACCP<br />

NUOVI CORSI OBBLIGATORI:<br />

• Piattaforme di Lavoro mobili Elevabili (PLE)<br />

• Gru a Torre, Mobile e per Autocarro<br />

• Carrelli Elevatori Semoventi (Muletti)<br />

• Trattori Agricoli o Forestali<br />

• Macchine Movimento Terra<br />

• Pompe per Calcestruzzo<br />

Il Gruppo Minerva S.r.l. opera nel settore della<br />

Sicurezza industriale e dei servizi, in ambito privato e<br />

nella Pubblica Amministrazione.<br />

Professionisti nel settore della Gestione della Sicurezza aziendale, il Gruppo<br />

Minerva offre servizi di consulenza e formazione, per realtà aziendali e non,<br />

che vogliano affrontare la prevenzione in modo organico e integrato: in materia di<br />

ambiente, sicurezza sul lavoro e formazione professionale.<br />

Il Gruppo Minerva studia per voi le soluzioni più idonee allo specifico contesto operativo<br />

o al mutare delle condizioni normative, rappresentando così un unico referente per ogni tua esigenza,<br />

e una scelta strategica per il futuro della tua società.


IL DITO NELL’OCCHIO<br />

a cura di Emilio Picchiotti<br />

Esiste una legge per la salvaguardia<br />

dei centri storici che stabilisce che<br />

se una piazza “antica” è stata ristrutturata,<br />

anche la parte mancante –<br />

che sia di privati o di enti pubblici – deve<br />

essere ristrutturata entro un determinato<br />

periodo. Si tratta di una legge che appartiene<br />

alla legislazione sul decoro urbano.<br />

Su queste basi l’amministrazione precedente negli<br />

ultimi mesi del suo mandato – a lavori della Rocca<br />

ultimati - aveva convocato i proprietari degli immobili<br />

non ancora ristrutturati presenti in Piazza Vittorio<br />

Veneto ed aveva raggiunto un accordo<br />

affinché procedessero<br />

ai lavori<br />

di<br />

ristrutturazione<br />

e contribuissero<br />

a completare<br />

il decoro (e<br />

la bellezza) della<br />

piazza principale<br />

del paese.<br />

L’eredità e<br />

l’onere di<br />

far rispettare<br />

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accordo è<br />

stata lasciata<br />

all<br />

’ a t t u a l e<br />

a m m i n i -<br />

strazione.<br />

CASTELNUOVO DI PORTO<br />

Questione di decoro<br />

Che, una<br />

volta informata della cosa, si è detta più che pronta<br />

a sollecitare l’inizio dei lavori. Ora, a quattro anni dall’insediamento<br />

della nuova Giunta, dei suddetti lavori<br />

non c’è traccia e il “panorama” è rimasto<br />

uguale. Con evidente stridore, come si può vedere<br />

anche dalle foto qui proposte.<br />

Che succede? Sono sorti problemi imprevisti? Nel<br />

caso fosse così, sarebbe opportuno informare la cittadinanza.<br />

Altrimenti, dopo quattro anni, crediamo sia arrivato<br />

il tempo per passare ai fatti ed esigere – come prevede<br />

la sopra citata legge – che i lavori vengano effettuati<br />

al più presto.<br />

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ESCLUSIVA<br />

RIANO: PARLA IL CONSIGLIERE COMUNALE FRANCESCO ROSSO<br />

“L’esperienza di ‘Riano nel Cuore’ è finita”<br />

di Romolo Bali<br />

A poco più di due anni dall’insediamento del nuovo consiglio<br />

comunale, il candidato sindaco della lista civica arrivata<br />

quarta alle elezioni amministrative, prende atto che la situazione<br />

è cambiata e che il progetto che stava alla base<br />

della sua candidatura è esaurito. E rilancia, proponendo alcuni<br />

punti programmatici all’amministrazione Ricceri.<br />

Consigliere Rosso, dopo due anni in Consiglio comunale,<br />

il progetto programmatico della lista civica<br />

che lo ha sostenuto, “Riano nel cuore”, ha<br />

che punto è?<br />

Credo vada fatta una doverosa premessa. Quando ho<br />

accettato la candidatura a sindaco della questione discarica<br />

si sussurrava soltanto, anche se io per la professione<br />

che svolgo (è geologo, ndr) avevo qualche<br />

informazione in più e temevo che la situazione degenerasse.<br />

Il motivo principale per cui ho accettato di candidarmi<br />

è stato infatti quello di avere la possibilità di<br />

entrare in Consiglio comunale e poter verificare con informazioni<br />

dirette cosa stava succedendo.<br />

La storia ormai è nota. La popolazione, con l’amministrazione<br />

in testa, ha saputo mobilitarsi, ha fatto argine<br />

e le due proposte di destinare a Riano una<br />

discarica sono alla fine saltate. Ma la vostra presenza<br />

in Consiglio comunale come la state caratterizzando?<br />

La realtà dei fatti è che l’esperienza di “Riano nel cuore”<br />

e quella del comitato che aveva promosso tale iniziativa<br />

è andata gradualmente scemando. Al punto che oggi<br />

posso tranquillamente affermare di essere rimasto da<br />

solo. La sensazione che ho è che all’interno del comitato<br />

ci fosse un gruppo di persone che volesse indirizzare la<br />

situazione verso obiettivi ben diversi.<br />

Procediamo con calma, altrimenti rischiamo di perderci.<br />

Quali altri obiettivi avrebbe potuto avere il<br />

gruppo di cui lei parla? Non eravate tutti uniti per promuovere<br />

una lista civica?<br />

La storia è un po’ lunga ma cercherò di sintetizzarla. Questo<br />

comitato - che ha poi portato alla nascita della lista<br />

civica - in realtà ha iniziato a costituirsi nel maggio 2010,<br />

un anno prima delle elezioni, quando erano girate le<br />

prime voci su una possibile discarica a Riano. Personalmente<br />

ero lì per scongiurare la rovina del nostro territorio<br />

e per creare un soggetto politico indipendente<br />

rispetto ai partiti tradizionali.<br />

posti di lavoro?<br />

È stato creato un apposito<br />

gruppo all’interno<br />

del comitato<br />

che si sarebbe occupato<br />

di tutti gli aspetti<br />

legati alla banca. Io<br />

non ne facevo parte.<br />

Il progetto da ottobre<br />

2010 è andato<br />

avanti e dopo qualche<br />

mese sono iniziate<br />

le selezioni del<br />

personale.<br />

Da quello che mi<br />

dice siamo a dicembre del 2010. Quando decidete di<br />

presentare una lista alle elezioni amministrative, previste<br />

per metà maggio del 2011?<br />

Sempre in quel periodo. Il comitato si era ancora più allargato<br />

e si era iniziato a parlare di una lista da presentare<br />

e della possibilità di promuovere la nascitura banca<br />

anche attraverso la lista “Riano nel cuore”.<br />

Lei come reagì? Le sembrò normale che si mischiasse<br />

così tranquillamente la costituzione di una lista per<br />

governare Riano con la creazione di una banca?<br />

Mi sembrò un fatto grave. Si utilizzava un metodo vecchio,<br />

al limite del clientelismo, per cercare consensi ad<br />

una lista elettorale, infatti mi allontanai dal comitato.<br />

Sono rientrato a seguito delle rassicurazioni che ogni at-<br />

Poi cosa è successo?<br />

Per sei mesi abbiamo parlato di questo, discutendo sulla<br />

situazione che gradualmente si stava evolvendo. Poi, a<br />

ottobre 2010, l’allora presidente del Comitato, Massimo<br />

Bonagura, ci informava della possibilità di aprire una<br />

nuova banca a Riano.<br />

Una nuova banca? E lei come ha reagito a questa notizia?<br />

Per me era una novità interessante. Da sempre a Riano<br />

in tema di banche siamo in regime di monopolio e una<br />

nuova banca poteva rappresentare un’alternativa e nello<br />

stesso tempo vivacizzare un comparto da sempre gestito<br />

dalle stesse persone. Si sarebbe trattato di una<br />

banca popolare e questo avrebbe significato anche nuovi<br />

posti di lavoro da destinare al territorio.<br />

Dalla teoria si è mai passati alla pratica? Avete iniziato<br />

a fare anche selezioni di personale per i futuri<br />

32


<strong>ilnuovo</strong><br />

tività relativa alla banca sarebbe ripresa solo dopo il periodo<br />

elettorale.<br />

Le riunioni sulla banca e le selezioni del personale che<br />

avrebbe dovuto lavorarci, immagino che siano continuate<br />

anche senza la sua presenza. Per quale motivo,<br />

nonostante questi fatti, ha comunque accettato di<br />

candidarsi a sindaco con la lista “Riano nel Cuore”?<br />

Sicuramente sono stato ingenuo, ma il gruppo era composto<br />

anche da persone di altissima qualità e ho preferito<br />

pensare a loro piuttosto che rimanere sulle mie<br />

posizioni. A tutt’oggi sono convinto che sia stata una<br />

scelta giusta, che mi ha permesso di collaborare con<br />

l’amministrazione, con tutti i comitati e con tutti i partiti<br />

disposti ad aiutarci nella difesa del territorio.<br />

Torniamo all’oggi, partendo dal presupposto che altre<br />

banche a Riano finora non si sono viste. Il gruppo di<br />

“Riano nel cuore”, a quanto mi diceva all’inizio, non<br />

esiste più?<br />

Praticamente no. Non appena è stato chiaro che né io<br />

né altri associati avremmo appoggiato altri obbiettivi diversi<br />

da quelli per i quali avevamo ottenuto 1060 voti, è<br />

iniziata da parte di alcuni un’opera di smantellamento<br />

dell’associazione unita ad un comportamento ostruzionistico<br />

rispetto a qualunque progetto. Io ho pagato un<br />

prezzo caro. Hanno messo in giro molte storie inventate<br />

sul mio conto, per esautorarmi. E piano piano mi hanno<br />

abbandonato al mio destino. Di sicuro quell’esperienza<br />

si è chiusa, ho pagato il mio battesimo alla politica. Nel<br />

frattempo, anche se da solo, ho continuato ad adempiere<br />

al meglio il mio mandato in consiglio comunale.<br />

A proposito: a novembre lei ha costituito il Meet Up<br />

del Movimento 5 Stelle. Una scelta di campo definitiva?<br />

Oggi rappresenta quindi il Movimento di Grillo in<br />

Consiglio comunale a Riano?<br />

No, continuo a rappresentare i 1060 rianesi che mi<br />

hanno votato. Io sono un indipendente e non ho bisogno<br />

di scelte di campo definitive. Credo che il movimento 5<br />

stelle in questo momento sia quello che meglio interpreta<br />

le esigenze di rinnovamento. Ma oltre ad essere indipendente<br />

sono anche operativo e credo che le occasioni debbano<br />

essere colte quando si presentano. Il potere si<br />

cambia da dentro apportando nuove idee, collaborando<br />

con impegno senza asservirsi alle scelte partitiche.<br />

Lei ha ancora tre anni davanti come consigliere comunale.<br />

Ora che l’esperienza di “Riano nel cuore” è terminata,<br />

che tipo di atteggiamento avrà nei confronti<br />

dell’attuale amministrazione?<br />

Resto all’opposizione ma con un atteggiamento costruttivo.<br />

Nell’interesse di Riano e dei rianesi in quanto collettività,<br />

deciderò di volta in volta che tipo di atteggiamento<br />

assumere, come votare, quali decisioni prendere. E ritengo<br />

arrivato anche il momento di dialogare con l’amministrazione<br />

su alcuni punti secondo me fondamentali<br />

per il bene di Riano.<br />

Può anticiparcene i più importanti?<br />

È un momento molto difficile per i Comuni, che non<br />

hanno certezza di coprire neanche le spese correnti.<br />

Però ritengo che sia indispensabile che il Comune faccia<br />

da coordinamento fra le associazioni sportive, i centri ricreativi,<br />

i centri anziani, le associazioni di volontariato e<br />

la scuola per ricostruire quel tessuto di solidarietà che<br />

fa la differenza tra un quartiere dormitorio ed un paese.<br />

Per questo vorrei realizzare tre progetti di breve, medio<br />

e lungo periodo.<br />

Entro l’inizio del nuovo anno scolastico si potrebbero<br />

mettere a disposizione la scuola ed i pulmini per fornire<br />

un servizio doposcuola da coordinare con le associazioni<br />

sportive che operano nel nostro territorio.<br />

Inoltre Riano ha un grosso problema di viabilità e infrastrutture.<br />

Spesso tali opere sono state offerte in compensazione<br />

in luogo degli oneri concessori. Verificherò<br />

che quanto promesso sia<br />

stato realizzato.<br />

Nel lungo periodo vorrei vedere<br />

realizzati i progetti di<br />

recupero delle Cave che alcuni<br />

nostri concittadini<br />

stanno elaborando e che potrebbero<br />

difendere il territorio<br />

facendolo diventare una<br />

risorsa ed una attrazione.<br />

33


SOCIETÀ<br />

REPORTAGE<br />

Le nuove rotte dell’impegno:<br />

geografia e legalità<br />

di Fabrizio Falzini<br />

Migliaia di studenti da tutta Italia<br />

sono giunti il 23 maggio scorso a Palermo<br />

per ricordare la strage di Capaci,<br />

nella quale furono uccisi<br />

Giovanni Falcone, la moglie e gli<br />

agenti Vito Schifani, Rocco Dicillo<br />

e Antonio Montinaro. Ecco il nostro<br />

reportage “dal vivo” di questo significativo<br />

appuntamento.<br />

Anche quest’anno posso dire “c’ero<br />

anch’io”. L’anno scorso ho accompagnato<br />

una delegazione della<br />

scuola in cui insegno, Istituto Santa Giuliana<br />

Falconieri, partendo da Civitavecchia con il<br />

Ministro dell’Istruzione Profumo, l’allora<br />

procuratore nazionale antimafia Piero<br />

Grasso e altri 1.300 studenti. Quest’anno,<br />

invece, siamo andati a Napoli e sulla nostra<br />

nave c’era don Luigi Ciotti, presidente<br />

di LIBERA e l’imprenditore e testimone di<br />

giustizia Pino Masciari.Prima dell’imbarco i<br />

rappresentanti delle istituzioni hanno rivolto<br />

un saluto ai 1.300 studenti provenienti da<br />

tutte le scuole italiane: “Portate alto il<br />

nome della scuola, che è il fronte più avanzato<br />

nella lotta contro la criminalità”.<br />

Molto coinvolgente è stato l’intervento di Don Luigi<br />

Ciotti, di cui riportiamo alcuni passaggi salienti: “Le<br />

vittime della mafia non sono morte, ma vivono qui<br />

grazie a voi. NON LI HANNO UCCISI (queste parole<br />

le ha scandite urlandole e quel grido, siamo<br />

certi, è giunto alle orecchie di quei mafiosi). Vivono<br />

e devono continuare a vivere attraverso la vostra<br />

responsabilità e il vostro impegno”. I ragazzi di una<br />

scuola di Napoli indossavano tutti una maglietta<br />

bianca con scritto “NO ALLA CAMORRA”. E così ha<br />

proseguito Don Ciotti: “Dobbiamo trasformare il NO<br />

in NOI, perché il cambiamento ha bisogno di ciascuno<br />

di NOI. Non basta com-muoversi, bisogna<br />

MUOVERSI di più. Tutti. Nessuno escluso. Dobbiamo<br />

trasformare la congiunzione E in un verbo.”<br />

Il Maschio Angioino guardava silenzioso quella folla<br />

di giovani con i loro striscioni colorati e la loro gioia<br />

spensierata e in quella sua maestosa imponenza,<br />

l’occhio interiore ha potuto scorgere un sorriso<br />

compiaciuto mentre la nave salpava sulla “Rotta<br />

dell’Impegno”.<br />

Sulla nave, al ritorno, ho chiesto ad alcuni tra i più<br />

giovani degli studenti che cosa porteranno nella<br />

loro memoria di questa esperienza e tutti mi hanno<br />

risposto: IL CORTEO. In realtà i cortei erano due:<br />

uno partito dall’Aula Bunker alle 16:30 e l’altro da<br />

via D’Amelio alle 16:00. Entrambi si sono riuniti<br />

sotto l’albero Falcone in via Notarbartolo, un<br />

luogo simbolo di legalità, divenuto bene culturale<br />

tutelato dalla Regione Siciliana e dallo Stato Italiano.<br />

Alle 17:58, in ricordo di tutte le vittime delle<br />

stragi mafiose, il trombettiere della Polizia di Stato<br />

ha eseguito “IL SILENZIO”<br />

Poco prima di scendere dalla nave ho incontrato<br />

due insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Formello<br />

“Barbara Rizzo” (il 3 giugno 2013 c’è stata<br />

l’intitolazione della scuola ad una vittima della mafia,<br />

una mamma che accompagnava i figli a scuola e ha<br />

fatto da scudo ad un attacco di mafiosi che sparavano<br />

ad un magistrato). Il progetto “Una quercia<br />

contro la piovra” è un libro scritto su materiali riciclati,<br />

realizzato dalla V B del Centro Urbano. La<br />

storia è ambientata nel Parco di Veio, in un bosco<br />

intorno a Formello, dove vengono buttati dei rifiuti.<br />

Il migliore progetto nel Lazio e tra i primi tre in<br />

tutta Italia.<br />

34


SOCIETÀ<br />

INTEGRAZIONE<br />

Girotondo intorno al mondo<br />

di Loretta Peschi<br />

Proseguendo i nostri approfondimenti sul tema della convivenza e<br />

dell’inclusione dei migranti nel nostro territorio, affronteremo<br />

in questo numero e nei prossimi il tema dei bambini: coloro che<br />

saranno i nostri concittadini adulti nel prossimo futuro. E che,<br />

se anche non vivranno qui, saranno comunque i nuovi cittadini europei<br />

di domani. Abbiamo iniziato questo percorso incontrando i<br />

figli dei migranti che vivono a Ponte Storto (frazione di Castelnuovo<br />

di Porto) dove, si sa, le condizioni di vita e di convivenza<br />

non sono sempre facili né per i ragazzi né per gli adulti. Ma dove<br />

- ci hanno detto alcune madri - quando ci si incontra per strada<br />

ci si saluta, ancora.<br />

Abbiamo passato un intero pomeriggio al CERP<br />

(Centro Educativo Ricreativo Permanente) di<br />

Ponte Storto, dove abbiamo incontrato bambini<br />

e bambine italiani e stranieri (complessivamente sono<br />

103) impegnati in attività ludiche-educative, gli educatori<br />

e un gruppo di madri che, gentilmente, hanno accettato<br />

di raccontarci le loro esperienze.<br />

Per i bambini e le bambine in età pre-scolare e scolare<br />

Il Centro rappresenta qualcosa di più di un “doposcuola”<br />

classico: questo è il “loro” luogo, dove per almeno<br />

3 pomeriggi a settimana giocano, studiano,<br />

inventano, ma non in modo casuale e disordinato, bensì<br />

seguendo un percorso educativo e di sostegno. Gli operatori<br />

della Cooperativa “Myosotis” - tutti altamente<br />

specializzati e molto appassionati - hanno definito un<br />

piano educativo per ciascun bambino/a, i cui perni sono<br />

la prevenzione o il recupero del disagio sociale e scolastico,<br />

oltre che l’integrazione. Gli operatori sanno comunque<br />

che il CERP non è un’isola felice avulsa dal resto del<br />

mondo: per questo collaborano con gli insegnanti delle<br />

scuole frequentate dai bambini, in modo che la sfera<br />

dell’istruzione dell’obbligo e quella dell’educazione informale<br />

si completino a vicenda.<br />

36<br />

Abbiamo chiesto agli operatori cosa fanno, concretamente,<br />

per favorire “la convivenza” dei bambini italiani<br />

con quelli stranieri e cosa, a loro parere, si dovrebbe e<br />

potrebbe fare di più e meglio. Quello che abbiamo ascoltato<br />

e più ancora quello che abbiamo visto ci ha davvero<br />

stupefatto, per la creatività e l’entusiasmo che hanno lasciato<br />

trasparire.<br />

I bambini, si sa, sanno sognare a occhi aperti. Allora<br />

cosa c’è di meglio che farli viaggiare e farli cucinare?<br />

Detto - fatto: il CERP ha dato vita al Laboratorio “Girotondo<br />

intorno al mondo”, un progetto che vuole “accompagnare<br />

i bambini a vivere la multiculturalità, educandoli<br />

all’intercultura intesa come valore dell’unicità di ciascuna<br />

persona nella consapevolezza di essere tutti cittadini<br />

del mondo”. Così una quindicina di bambini (metà<br />

maschi e metà femmine, per due terzi italiani e per un<br />

terzo migranti) divisi in due gruppi, aiutati con strumenti<br />

adatti, vanno alla ricerca di nuovi Paesi di cui scoprire<br />

le bandiere, i giochi, gli abiti, i modi di dire, le fiabe e la<br />

cucina. La collaborazione delle mamme dei bambini immigrati<br />

è assolutamente essenziale per la riuscita del<br />

Laboratorio, in particolare per quanto riguarda la cu-


<strong>ilnuovo</strong><br />

cina, che non resta a livello di semplice racconto, ma si<br />

concretizza nella realizzazione di ricette vere e proprie!<br />

(Tuttavia, per ragioni di sicurezza non viene mai utilizzato<br />

il fuoco per cucinare). Naturalmente questo Laboratorio<br />

è riservato ai bambini tra i 6 e i 10 anni, mentre per i<br />

più piccolini (3 - 5 anni) funziona la ludoteca e i più grandicelli<br />

(11 - 13 anni) sono impegnati nel Laboratorio teatrale<br />

al quale partecipano anche bambini stranieri.<br />

Tutti gli operatori sono concordi nel dire che tra i bambini<br />

non c’è ombra di razzismo, a parte qualche presa<br />

E non si guastano col crescere<br />

Dopo la visita al CERP di Ponte Storto ci era rimasta la<br />

curiosità di vedere che succede di questi ragazzi im<br />

migrati una volta superato lo scoglio della terza<br />

media. Ci siamo così rivolti alla Prof.ssa Anna Maria Coccia,<br />

docente di latino presso il Liceo G. Piazzi di Morlupo, dove<br />

confluisce gran parte degli studenti provenienti da Riano, Ca<br />

stelnuovo, Morlupo, Rignano.<br />

La Prof.ssa Coccia che i suoi alunni definiscono come persona<br />

che “ha una profonda conoscenza della materia, molto abile<br />

nel suo lavoro, in alcune aule insegna anche italiano, storia,<br />

geografia e letteratura (…) non troppo severa, per niente for<br />

male, molto chiara e disponibile” (vedi il sito<br />

http://my.giovani.it) ci dice che la percentuale degli studenti<br />

migranti si aggira attorno al 10% della popolazione scolastica.<br />

La maggioranza di essi ha già frequentato le elementari e le<br />

medie in Italia, mentre una minoranza arriva da noi in età ado<br />

lescenziale e si iscrive subito alle scuole corrispondenti. In que<br />

sti casi, inizialmente c’è il problema della lingua, giacché questi<br />

ragazzi, quando arrivano non conoscono l’italiano. “A proposito<br />

di questo aspetto racconta la Prof. la scuola avvia una col<br />

laborazione con associazioni accreditate e specializzate in me<br />

diazione culturale e/o si cercano ragazzi di medesima<br />

Le foto di queste pagine ritraggono alcuni momenti della Festa di fine anno, avoltasi al<br />

Cerp, il 31 maggio scorso. Si ringrazia Primo Sommaro per il servizio fotografico<br />

provenienza bi/lingue che ci fanno da interpreti; talvolta la<br />

lingua veicolare iniziale è l’inglese”. Ciò, naturalmente, è le<br />

gato alla disponibilità di fondi, problema sempre più acuto di<br />

questi tempi.<br />

“La principale caratteristica di questi studenti è sottolinea la<br />

Prof. ssa Coccia la tenacia, caratteristica che essa attribuisce<br />

principalmente alle alte attese dei loro genitori. Essi infatti aspi<br />

rano a una vita migliore per sé e per i loro figli, magari nei Paesi<br />

di origine, e la preparazione scolastica rappresenta certamente<br />

un elemento basilare.”<br />

Difficoltà di inserimento non se ne notano, né tra i ragazzi né<br />

tra i genitori: sebbene nelle scuole superiori la partecipazione<br />

di questi ultimi sia inferiore rispetto ai precedenti gradi, sono<br />

di tutta evidenza forme di sostegno tra le famiglie “senza alcun<br />

distinguo”. L’integrazione inizia proprio nei banchi di scuola; se<br />

mai un ostacolo ci fosse, non è nella volontà dei ragazzi e delle<br />

famiglie di collaborare, bensì sottolinea molto opportuna<br />

mente la Prof. nella attuale crisi economica che rischia di<br />

acuire le differenze e di espropriare tutti, ma proprio tutti,<br />

del futuro a cui i giovani hanno diritto.<br />

(L. P.)<br />

37


in giro per le pronunce<br />

incerte (ma questo càpita<br />

anche tra gli italiani<br />

del Nord e del<br />

Sud) che però viene subito<br />

neutralizzata dagli<br />

operatori stessi.<br />

Non contenti di quello<br />

che abbiamo ascoltato<br />

e visto, abbiamo voluto<br />

fare una chiacchierata<br />

anche con le<br />

mamme dei ragazzini,<br />

in particolare con la Signora<br />

T, immigrata<br />

da… Roma e la signora<br />

S, immigrata tre mesi<br />

fa dalla Romania. È stupefacente<br />

come le attese e i pareri di queste due signore,<br />

che fino a tre mesi fa neanche si conoscevano,<br />

siano assolutamente identici, almeno su due questioni.<br />

La prima: i loro figli qui si sentono al sicuro, accolti e stimolati<br />

al tempo stesso al punto che, dicono le signore,<br />

quando esse li vogliono minacciare di punizione dicono<br />

loro “Non ti mando al CERP” - sempre ottenendo un immediato<br />

“allineamento” alle loro indicazioni. La seconda:<br />

le madri non solo stanno tranquille perché i loro figli “non<br />

stanno in mezzo alla strada”, ma si sentono esse stesse<br />

sostenute dagli operatori nell’affrontare problemi che<br />

vanno oltre le questioni meramente scolastiche, fino<br />

a toccare l’educazione dei figli e la loro convivenza nel<br />

quartiere.<br />

Possibile che al CERP vada tutto così bene?<br />

Sì, è possibile.


in giro per le pronunce<br />

incerte (ma questo càpita<br />

anche tra gli italiani<br />

del Nord e del<br />

Sud) che però viene subito<br />

neutralizzata dagli<br />

operatori stessi.<br />

Non contenti di quello<br />

che abbiamo ascoltato<br />

e visto, abbiamo voluto<br />

fare una chiacchierata<br />

anche con le<br />

mamme dei ragazzini,<br />

in particolare con la Signora<br />

T, immigrata<br />

da… Roma e la signora<br />

S, immigrata tre mesi<br />

fa dalla Romania. È stupefacente<br />

come le attese e i pareri di queste due signore,<br />

che fino a tre mesi fa neanche si conoscevano,<br />

siano assolutamente identici, almeno su due questioni.<br />

La prima: i loro figli qui si sentono al sicuro, accolti e stimolati<br />

al tempo stesso al punto che, dicono le signore,<br />

quando esse li vogliono minacciare di punizione dicono<br />

loro “Non ti mando al CERP” - sempre ottenendo un immediato<br />

“allineamento” alle loro indicazioni. La seconda:<br />

le madri non solo stanno tranquille perché i loro figli “non<br />

stanno in mezzo alla strada”, ma si sentono esse stesse<br />

sostenute dagli operatori nell’affrontare problemi che<br />

vanno oltre le questioni meramente scolastiche, fino<br />

a toccare l’educazione dei figli e la loro convivenza nel<br />

quartiere.<br />

Possibile che al CERP vada tutto così bene?<br />

Sì, è possibile.


in giro per le pronunce<br />

incerte (ma questo càpita<br />

anche tra gli italiani<br />

del Nord e del<br />

Sud) che però viene subito<br />

neutralizzata dagli<br />

operatori stessi.<br />

Non contenti di quello<br />

che abbiamo ascoltato<br />

e visto, abbiamo voluto<br />

fare una chiacchierata<br />

anche con le<br />

mamme dei ragazzini,<br />

in particolare con la Signora<br />

T, immigrata<br />

da… Roma e la signora<br />

S, immigrata tre mesi<br />

fa dalla Romania. È stupefacente<br />

come le attese e i pareri di queste due signore,<br />

che fino a tre mesi fa neanche si conoscevano,<br />

siano assolutamente identici, almeno su due questioni.<br />

La prima: i loro figli qui si sentono al sicuro, accolti e stimolati<br />

al tempo stesso al punto che, dicono le signore,<br />

quando esse li vogliono minacciare di punizione dicono<br />

loro “Non ti mando al CERP” - sempre ottenendo un immediato<br />

“allineamento” alle loro indicazioni. La seconda:<br />

le madri non solo stanno tranquille perché i loro figli “non<br />

stanno in mezzo alla strada”, ma si sentono esse stesse<br />

sostenute dagli operatori nell’affrontare problemi che<br />

vanno oltre le questioni meramente scolastiche, fino<br />

a toccare l’educazione dei figli e la loro convivenza nel<br />

quartiere.<br />

Possibile che al CERP vada tutto così bene?<br />

Sì, è possibile.


<strong>ilnuovo</strong><br />

PAGINE A PAGAMENTO A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE<br />

DI CASTELNUOVO DI PORTO<br />

CASTELNUOVODIPORTO:<br />

AL 1° POSTO COME COMUNE “RICICLONE” DELLA PROVINCIA DI ROMA<br />

I L C O M U N E<br />

Castelnuovo di Porto risulta<br />

di gran lunga vincitore nella<br />

classifica di Legambiente<br />

che ha analizzato lo stato di<br />

gesone dei rifiu urbani ri<br />

ferito al 2012 dei 121 Co<br />

muni della Provincia di<br />

Roma, con l'80% di raccolta<br />

dierenziata e la più bassa<br />

produzione totale annua di<br />

rifiu pro capite, pari a 270<br />

Kg. Solo tre Comuni oltre a<br />

Castelnuovo, Cave e Allu<br />

miere superano la soglia<br />

del 65% prevista dalla nor<br />

mava.<br />

Il brillante risultato, dovuto<br />

alla strea collaborazione<br />

che si è creata tra la ciadi<br />

nanza, la Cooperava 29<br />

Giugno e l'Amministrazione<br />

Comunale deve spingere a<br />

superare i disguidi ancora<br />

presen nel servizio e so<br />

prauo a convincere i cit<br />

tadini di Castelnuovo e dei<br />

paesi limitrofi che si dedi<br />

cano ancora alla praca in<br />

civile di abbandono dei<br />

rifiu da loro prodo per le<br />

strade, che l'unico modo<br />

per evitare di avere le disca<br />

riche soo casa è quello di<br />

fare la raccolta dierenziata.<br />

Al riguardo appare oppor<br />

tuno soolineare che, ri<br />

speo al 2009 data di<br />

inizio del porta a porta a Ca<br />

stelnuovo quando il Co<br />

mune portava in discarica<br />

circa 5000 tonnellate di ri<br />

fiu, ora l'indierenziato<br />

desnato alla discarica è in<br />

feriore a 500 tonnellate.<br />

COMUNIRICICLONI 2013<br />

Edizione provincia di Roma


PAGINE A PAGAMENTO A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE<br />

DI CASTELNUOVO DI PORTO<br />

CHI PAGA L’IMU?<br />

Le modalità di pagamento sono le stesse dell’anno scorso e<br />

quindi si utilizza il “Modello unificato F24” e alla SEZIONE IMU E<br />

ALTRI TRIBUTI LOCALI dovranno essere inseriti i seguenti codici:<br />

L’IMU 2013 vede due grosse novità rispetto al 2012.<br />

La prima riguarda solo i Comuni ed è lo “scambio” tra il 50%<br />

delle seconde case che dallo Stato passa ai Comuni a fronte<br />

del 50% degli immobili Cat. D che dai Comuni passano allo<br />

Stato; nel caso del Comune di Castelnuovo di Porto, tale<br />

scambio ha un impatto nullo sul bilancio e pertanto si è po<br />

tuto mantenere le stesse aliquote dell’anno 2012.<br />

La seconda, che invece riguarda direttamente un gran nu<br />

mero di contribuenti, è la sospensione della prima rata che<br />

doveva essere pagata il 16 giugno e che invece viene riman<br />

data al 16 settembre se il Governo non riuscirà ad approvare<br />

una riforma complessiva della tassazione sugli immobili.<br />

IMPORTANTE: Il versamento di giugno (per chi non è esonerato)<br />

dovrà essere effettuato applicando il 50% delle aliquote del<br />

l’anno 2012, anche se il Comune abbia già deliberato le aliquote<br />

2013; nel caso del Comune di Castelnuovo di Porto il problema<br />

non si pone perché le aliquote 2012 e 2013 coincidono.<br />

Poiché lo Stato non ha ancora effettuato i conteggi definitivi<br />

per l’anno 2012, i Comuni hanno la facoltà di modificare le<br />

aliquote di tutti i tributi, compreso l’IMU, entro il 30 settem<br />

bre, anche a Bilancio approvato.<br />

3912 IMU SU ABITAZIONE PRINCIPALE E RELATIVE PERTI<br />

NENZECOMUNE<br />

3913 IMU PER FABBRICATI RURALI AD USO STRUMEN<br />

TALECOMUNE<br />

3914 IMU PER I TERRENI COMUNE<br />

3915 IMU PER I TERRENI STATO<br />

3916 IMU PER LE AREE FABBRICABILI COMUNE<br />

3917 IMU PER LE AREE FABBRICABILI STATO<br />

3918 IMU PER GLI ALTRI FABBRICATI COMUNE<br />

3919 IMU PER GLI ALTRI FABBRICATI – STATO<br />

Inoltre, sono stati aggiunti i seguenti 2 codici per i fabbricati<br />

di categoria D, per i quali il tributo deve essere versato tutto<br />

allo Stato, mentre la maggiorazione eventualmente prevista<br />

dal Comune deve essere versata con separato codice.<br />

3925 IMU PER GLI IMMOBILI CLASSIFICATI NEL GRUPPO<br />

CATASTALE D STATO<br />

3930 IMU PER IMMOBILI CLASSIFICATI NEL GRUPPO CA<br />

TASTALE D INCREMENTO COMUNE<br />

Nel caso di Castelnuovo di Porto per tutti gli immobili di ca<br />

tegoria D il 7,60 ‰ va allo Stato, mentre per gli immobili di<br />

categoria D5 e D7 è necessario pagare anche il 3,00‰ di<br />

maggiorazione prevista dal Comune.<br />

Per ulteriore chiarezza proponiamo un prospetto esplicativo<br />

pubblicato dal Corriere della Sera dal quale si evincono tutti<br />

casi possibili relativi all’acconto IMU.<br />

TARES: CHE COSA È<br />

La TARES è nata come una tassa sostitutiva sia della vecchia<br />

TARSU, sia come compensazione ad un ulteriore taglio dello<br />

Stato verso i Comuni per i cosiddetti “servizi indivisibili” (ex.<br />

illuminazione pubblica, ecc..)<br />

Da tale prima impostazione si è arrivati ad oggi (salvo ulteriori<br />

modifiche) ad una Tassa che sostituisce la TARSU utilizzando<br />

nuovi criteri di calcolo, mentre i famigerati servizi indivisibili<br />

sono stati accantonati e il prelievo inizialmente previsto a fa<br />

vore dei Comuni (30 centesimi a mq, aumentabili a 40<br />

cent/mq) è diventato a tutti gli effetti una tassa nazionale, che<br />

infatti si pagherà separatamente e direttamente allo STATO.<br />

I nuovi criteri affiancano alla metratura degli immobili<br />

(come già previsto anche nella TARSU) una sorta di coeffi<br />

ciente familiare, il quale all’aumentare del numero dei com<br />

ponenti residenti nello stesso immobile, aumenta l’ammon<br />

tare della tassa, a parità di mq.<br />

Ulteriore differenziazione si ha distinguendo tra utenze do<br />

mestiche ed utenze non domestiche. Mentre per le prime si<br />

è introdotto il coefficiente familiare, gli immobili non dome<br />

stici sono stati ripartiti in una tabella composta da 30 catego<br />

rie, ed a ogni categoria è abbinato un coefficiente ministeriale<br />

che valuta la produzione media di rifiuti per quella categoria.<br />

Esempio: la banca produce meno rifiuti di un commerciante<br />

e pertanto il coefficiente previsto per la prima è sensibil<br />

mente più basso di quello previsto per il commerciante.


PAGINE A PAGAMENTO A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE<br />

DI CASTELNUOVO DI PORTO<br />

SCUOLABUSEPASSAGGIOALIVELLO<br />

Lo scorso 6 Maggio vi è stato l’ennesimo incidente presso il<br />

passaggio al livello della località di Monte Pozzolana, che ha<br />

visto coinvolto lo Scuolabus.<br />

I passaggi a livello a raso, e in particolare quello di Monte<br />

Pozzolana, sono pericolosi in quanto gli allarmi acustici e vi<br />

sivi, quando funzionano, sono obsoleti.<br />

Inoltre la visuale per la conformità del passaggio non dà la<br />

possibilità, se non già con le ruote sui binari, di accertarsi<br />

dell’arrivo del treno.<br />

che sanerà le deficienze di questa, oramai superata, ferrovia.<br />

Nel mese di Maggio ho diffidato nuovamente sia l’Atac che<br />

la Regione Lazio a intervenire e risolvere con urgenza la<br />

messa in sicurezza dei passaggi a livello.”<br />

(Il sindaco Fabio Stefoni)<br />

Dal 2010 ho dapprima segnalato il problema e poi diffidato<br />

la Regione Lazio e la soc. Atac a portare in sicurezza i pas<br />

saggi al livello con le barriere meccaniche.<br />

Recentemente, a marzo 2013, insieme ai sindaci di Riano,<br />

Morlupo, Magliano Romano, Rignano Flaminio e S.Oreste<br />

abbiamo presentato un esposto alla Regione Lazio e di<br />

nuovo alla Soc. Atac per tutti i disservizi tra cui la pericolosità<br />

degli attraversamenti ferroviari.<br />

Con tale documento abbiamo proposto una serie di inter<br />

venti a “piccoli passi”, in attesa della nuova linea ferroviaria<br />

TARIFFE COMUNALI INVARIATE PER IL 2013<br />

L’anno 2013 si presenta, se possibile, ancor più incerto<br />

del 2012 in quanto l’IMU non ha ancora trovato una sua<br />

compiuta definizione, i tagli statali hanno ormai azze<br />

rato ogni trasferimento ed in molti casi addirittura<br />

stanno erodendo la quota di IMU spettante ai comuni,<br />

e soprattutto c’è l’enorme incognita TARES.<br />

Nonostante queste incognite, che saranno/potranno<br />

essere risolte anche in tempi non brevi, il Comune è riu<br />

scito a chiudere in pareggio il Bilancio, mantenendo<br />

inalterate le tasse, le tariffe relativamente ai servizi a<br />

domanda individuale ed i canoni, rispetto al 2012.<br />

A solo titolo esemplificativo ricordiamo che si tratta di:<br />

IMU<br />

TARSU<br />

TOSAP<br />

Addizionale Comunale all’IRPEF<br />

Imposta pubblcità<br />

Diritti pubbliche affissioni<br />

Soggiorno estivo minori<br />

Soggiorno anziani<br />

Servizio Refezione Scolastica<br />

Trasporto scolastico<br />

Tariffe servizio pre e post scuola<br />

Assistenza domiciliare<br />

Centro Ricreativo Permanente<br />

Tariffe utilizzo ROCCA COLONNA<br />

Tassa Pasci Pascolo<br />

Trasporto Pubblico locale<br />

Il Bilancio di previsione che sarà portato nei prossimi<br />

giorni all’attenzione del Consiglio Comunale prevede lo<br />

stanziamento delle seguenti voci, in ossequio al Principio<br />

della Prudenza:<br />

40.000,00 per Emergenze atmosferiche<br />

65.000 Fondo di riserva ex TUEL<br />

80.000 Fondo di svalutazione crediti


PAGINE A PAGAMENTO A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE<br />

DI CASTELNUOVO DI PORTO<br />

GLI ALUNNI DELLE SCUOLE<br />

IN VISITA ALL’IMPIANTO DI LAVORAZIONE DELLA CARTA<br />

Il Comune di Castelnuovo di Porto nell’ambito delle ini<br />

ziave di informazione e sensibilizzazione della ciadi<br />

nanza con parcolare riguardo ai ragazzi delle scuole,<br />

necessarie per mantenere ai livelli auali (80%) il si<br />

stema di raccolta “porta a porta“, ha organizzato una<br />

giornata di visita all’impianto della Società Baldacci a<br />

Riano dove il Comune di Castelnuovo di Porto conferi<br />

sce semanalmente la carta raccolta.<br />

Mercoledì 5 Giugno 170 ragazzi delle nostre scuole ap<br />

partenen alle classi 4°A,4°B,1°B e 2°A del Centro Ur<br />

bano; 4°C e 5°C di via De Gasperi e 4° e 5° di Santa Lucia<br />

sono sta accompagna con un autobus all’impianto<br />

della Società Baldacci a Riano.<br />

L’iniziava è stata accolta con entusiasmo e grande in<br />

teresse dai ragazzi e dalle insegnan. Gli adde della so<br />

cietà hanno mostrato agli alunni la sequenza delle<br />

operazioni riguardan la lavorazione della carta e del<br />

cartone, per oenere le balle che vengono successiva<br />

mente trasportate alle carere per il riciclo del materiale.<br />

Nell’impianto della società Baldacci a Riano è operavo<br />

anche il traamento della plasca dura “cassee, im<br />

balli ecc.“ di origine prevalentemente commerciale che<br />

viene conferita dal nostro Comune separatamente ri<br />

speo alla plasca di migliore qualità, che viene tra<br />

sportata assieme all’alluminio all’impianto di<br />

Castelmadama.


PAGINE A PAGAMENTO A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE<br />

DI CASTELNUOVO DI PORTO<br />

ESTATECASTELNOVESE<br />

DATA E LUOGO EVENTO<br />

Sabato 6 e Domenica 7 Luglio, ore 21.00, Piazza V.Veneto Gocce di musica, 6° Edizione AVIS, Rassegna di Gruppi Musicali<br />

Venerdì 12 Luglio, ore 21.30, Piazza G.Marconi Proiezione film<br />

Sabato 13 Luglio, ore 21.00, Pontestorto Concorso cinematografico “Immagini della Memoria”<br />

Domenica 14 Luglio, ore 21.00, Rocca, Sala Cento Passi A unici della commedia italiana ierioggi, Associazione Clesis Arte<br />

Domenica 14 Luglio, ore 21.00, Pontestorto, Concorso cinematografico “Immagini della Memoria”<br />

Venerdì 19 Luglio, ore 21.00, Rocca, Sala Cento Passi Concerto jazz del Gruppo canadese “Mario Romano Quintet”<br />

Sabato 20 Luglio, ore 21.30, Piazza G. Marconi Proiezione film<br />

Domenica 21 Luglio, ore 21.30, Rocca, Sala Cento Passi Poesia leura scenica bilingue, Associazione Clesis Arteù<br />

Venerdì 26 Luglio, ore 21.30, Piazza G. Marconi Concerto “ La chitarra araverso i secoli” del Maestro L. Villani<br />

Sabato 27 Luglio ore 21.30, Piazza G. Marconi Concerto ”Musica da film soo le stelle” della Banda Comunale<br />

Domenica 28 Luglio, ore 21.00, Rocca, Sala Cento Passi A unici della commedia italiana ierioggi, Associazione Clesis Arte<br />

Venerdì 2 Agosto, ore 21.00, Rocca, Sala Cento Passi A unici della commedia italiana ierioggi, Associazione Clesis Arte<br />

Domenica 4 Agosto ore 21.00, Piazza G. Marconi Jazz Etnico, Gallinelli (basso), Bertozzi (Drums),<br />

solista Aucello (sax soprano)<br />

Venerdì 9 Agosto ore 21.30, Piazza G. Marconi Flamenco Jazz, Gallinelli (basso), Bertozzi (Drums),<br />

solista Ascani (chitarra)<br />

Sabato 10 Agosto ore 21.30, Piazza G. Marconi Jazz Moderno Bepop, Gallinelli (basso), Bertozzi (Drums),<br />

solista Verrone (sax contralto)<br />

Giovedì 29 Agosto Lunedì 2 seembre (centro urbano) FESTEGGIAMENTIPATRONO“S.ANTONINO”<br />

Mercoledì 4 seembre Domenica 8 seembre Pontestorto, FESTEGGIAMENTIPATRONI“S. LUCIA” e “S.GABRIELE”<br />

Domenica 15 Seembre, ore 10.0019.00, Monte Mariello “Sulle ali della Fenice”, festa agreste per giovani e meno giovani<br />

Sabato 21 Seembre, ore 21.00, Piazza G. Marconi Speacolo teatrale della Compagnia dialeale “ La Rocca”<br />

Domenica 22 Seembre, ore 21.00, Piazza G. Marconi Speacolo teatrale della Compagnia dialeale “ La Rocca”<br />

Sabato 21 seembre, ore 1020.00, Borgo e Rocca Colonna Concorso fotografico della Associazione DieciQuindici<br />

Domenica 22 Seembre, ore 1020.00, Borgo e Rocca Colonna Concorso fotografico della Associazione DieciQuindici<br />

Domenica 29 Seembre,1014.00, Ecocentro Comunale Giornata del Riuso e del Barao con Musica<br />

in collaborazione con Legambiente<br />

Prosegue con successo anche la manifestazione “Cento Passi, Cento Giorni”, all’interno della Rocca.<br />

Per i prossimi appuntamenti consultare i seguenti link:<br />

www.comune.castelnuovodiporto.rm.it<br />

roccacolonna.blogspot.it


CHECK POINT<br />

a cura del Capitano Francesca Dominici*<br />

Da questo numero il Comandante della Polizia Municipale di Riano<br />

approfondirà per il nostro giornale - dal punto di vista delle<br />

Leggi e dei Regolamenti vigenti - aspetti che riguardano la<br />

vita quotidiana dei cittadini della nostra area. Con l’occasione<br />

la ringraziamo per la disponibilità accordataci.<br />

Incendi: un pericolo da evitare<br />

Tempo d’estate e tempo, purtroppo, d’incendi. Un pericolo<br />

da evitare, principalmente con il buon senso dei<br />

cittadini, la cui leggerezza, troppo spesso, si traduce<br />

in gravi danni per l’ambiente e per le persone. Anche<br />

gli strumenti normativi, prendendo atto della situazione,<br />

si adattano. Considerato che la Regione Lazio ha fissato<br />

dal 15 giugno al 30 settembre di ogni anno l’arco di<br />

tempo considerato di massima pericolosità per il rischio<br />

incendi boschivi, i Comuni rispondono, con regolamenti<br />

o ordinanze mirate, che spingono i proprietari dei terreni<br />

ad alcune accortezze che si rivelano, puntualmente,<br />

di fondamentale importanza. Ferme restando<br />

le prescrizioni del Codice della Strada, che prevedono<br />

l’obbligo per i proprietari di terreni confinanti con la sede<br />

stradale di tagliare e mantenere puliti terreni e siepi<br />

(pena la sanzione amministrativa pecuniaria di 168<br />

euro), sorgono nuove imposizioni. Il Comune di Riano, ad<br />

esempio, con ordinanza sindacale obbliga, i proprietari<br />

di terreni a curare il taglio della vegetazione anche all’interno<br />

delle aree private, prevedendo per gli inadempienti<br />

una sanzione di 200 euro. Oltre naturalmente ai provvedimenti<br />

di natura penale, multe più salate sono previste<br />

nel caso in cui dalle trasgressioni derivino degli<br />

incendi: in questo caso si applicherebbe una sanzione<br />

da 1.000 a 10.000 euro. Sempre vigenti, inoltre, le disposizioni<br />

del Testo Unico di Pubblica sicurezza, che<br />

vietano, salvo la presenza di strumenti normativi locali,<br />

di dar fuoco alle stoppie prima del 15 agosto e<br />

ad una distanza minore di cento metri dalle case, dagli<br />

edifici, dai boschi, dalle piantagioni e più in generale da<br />

qualsiasi altro deposito di materia infiammabile o combustibile.<br />

Ma ciò che raccomandiamo, in questi casi, è<br />

l’attenzione, la prima e fondamentale norma non<br />

scritta: anche da una piccola distrazione possono derivare<br />

situazioni di grave pericolosità.<br />

*Comandante della Polizia Locale di Riano<br />

TIPOGRAFIA<br />

46


<strong>ilnuovo</strong><br />

CAROL’S CORNER<br />

di Carolina Garrow<br />

La signora Pina<br />

Atutte le signore Pine sedute nelle piazze o al bar<br />

accanto a noi…<br />

Oggi devo cercare di sbrigarmi! Ho deciso di cominciare<br />

a correre! È una cosa che decido tutti gli anni un mese<br />

prima dell’estate! Per un mese circa decido che sono<br />

una sportiva, una che mangia bene e si prende cura di<br />

sé!<br />

Arriva l’estate, bisogna essere in forma!<br />

Ma per fare questo ci vuole uno sforzo sovraumano di<br />

volontà misto ad un senso di inadeguatezza quando ci<br />

immaginiamo in costume! Oggi ce l’ho tutti e due e non<br />

bisogna sprecarli!<br />

La regola d’oro è: non bisogna mai perdere il ritmo! Lo<br />

ripeto come un mantra nella mia testa.<br />

Per l’occasione mi alzo presto, PRESTISSIMO!<br />

Galline? fatto! Cani? fatto! Coniglio? fatto! Criceto?<br />

fatto! Bimba? Ci pensa mio marito, fatto!<br />

Sono le otto, perfetto! Sono in orario con la tabella di<br />

marcia. Inizio camminando e respirando a pieni pol<br />

moni, già mi sento più in forma! Poi comincio a correre…<br />

Che sensazione meravigliosa, basta prendere il ritmo!<br />

Non devo fermarmi…<br />

Ma ecco che qualcuno sbuca fuori e mi si para davanti!<br />

“Buongiorno!”<br />

“Buongiorno a lei Signora!”<br />

Non devo perdere il ritmo, ma ecco che la signora Pina<br />

mi prende la manica e mi FERMA…<br />

“Che Dio ti benedica!”<br />

“Salve! Scusi ma questa mattina vado di fret...”<br />

“Si, si, aspetta un attimo…”<br />

Come fermare la signora Pina quando attacca?<br />

Non importa a che ora io esca la mattina, la trovo sem<br />

pre là! E con “là” intendo dire OVUNQUE! Faccio una<br />

passeggiata con la bimba? Lei c’è!<br />

Decido di portare il cane presto la mattina quando nes<br />

suno mi vede? Lei c’è!<br />

E ogni volta che la si incrocia per educazione ci si ferma,<br />

si saluta e si chiede come va… E la signora Pina, con<br />

tenta, risponde… E risponde sempre le stesse cose!<br />

…Ho perso il ritmo!<br />

Devo aspettare un’altra settimana prima che la mia<br />

vena sportiva si faccia risentire. Ma ecco che appena<br />

mi preparo ad imitare l’indimenticabile Mennea, mia<br />

figlia si fa male ad un occhio… Passo la mattinata in<br />

ospedale e… Non è bello quando le persone che<br />

amiamo si fanno male.<br />

Il pomeriggio esco a fare una passeggiata… Passa<br />

mezz’ora, ma non vedo la signora Pina… A pensarci<br />

bene sono tre giorni che non la vedo, eppure lei sta<br />

sempre in giro…<br />

Come mai non c’è? Forse sta male?<br />

Impossibile, 93 anni di salute! E se si fosse sentita male?<br />

… E se fosse…<br />

Un pensiero simile al senso di colpa mi attraversa la mente.<br />

“Che Dio ti benedica!”<br />

Sarà che io sono triste, sarà che non mi sono mai fer<br />

mata veramente a chiedere nulla alla signora Pina, ma<br />

quel giorno lei mi racconta tante cose ed è l’unica in<br />

grado di farmi sorridere. Allora mi chiedo quante signore<br />

Pine ci sono intorno a noi che spesso non ascoltiamo o<br />

consideriamo noiose o diamo per scontate. Quante cose<br />

potrebbero raccontarci o quanta dolcezza potrebbero<br />

darci se solo ci fermassimo dieci minuti in più… Loro che<br />

con un “Che Dio ti benedica” hanno già detto tutto e noi<br />

che a volte fatichiamo a dire “Buongiorno”.<br />

47


LA STORIA SIAMO NOI<br />

a cura di Riccardo Falzini<br />

Rievocazioni e cronache storiche su accadimenti che hanno particolari<br />

caratteristiche legate alla nostra vita contemporanea.<br />

Garibaldi fu ferito...ma Onorevole Deputato<br />

Le ultime elezioni politiche hanno sancito un successo clamoroso<br />

del Movimento 5 Stelle che è riuscito ad ottenere sostanzialmente<br />

lo stesso numero di voti e di eletti del PD di Bersani<br />

- riuscite ancora a ricordare chi era costui? - e del PDL dell’immarcescibile<br />

et inossidabile Berlusconi.<br />

Tutti sapete che il movimento, ligio al mandato ricevuto dai propri<br />

elettori - e a quanto detto in campagna elettorale, “arrendetevi<br />

siete circondati” e appena dopo le elezioni “uscite con le<br />

mani alzate” - non ha voluto accordarsi con il PD per formare<br />

un nuovo governo né tantomeno col PDL, lasciando come unica<br />

soluzione un governo di larghe intese affidato a Letta “il giovane”<br />

con l’unica maggioranza possibile: PD e PDL. Dopo anni<br />

di contrapposizione politica, più o meno accesa, suscitando<br />

qualche mal di pancia, e vere e proprie crisi di vomito in molti<br />

militanti dei due schieramenti, i nipotini di Palmiro, di Benito e<br />

di Alcide governano insieme il nostro malandato paese.<br />

Il capo del M5S ha potuto così tuonare contro la ricompattata<br />

Casta gridando all’inciucio.<br />

Dal vocabolario “inciùcio “ s. m. [dal napol. ’nciucio, propr. «pettegolezzo,<br />

sobillamento», di origine onomatopeica]. – Termine introdotto<br />

recentemente nel linguaggio politico con il significato<br />

originario di intrigo, intesa raggiunta sottobanco, di nascosto, e<br />

in seguito passato a indicare un piano o un accordo politico confuso,<br />

non chiaro, malamente orchestrato.”<br />

Il futuro ci dirà chi avrà avuto ragione, se chi ha avuto il coraggio<br />

di assumersi responsabilità di governo, anche contro il sentimento<br />

dei propri elettori, o i seguaci dell’ex comico genovese<br />

a voler ripudiare in toto i rappresentanti degli altri partiti.<br />

Una insana passione per la Storia ci spinge a cercare nel nostro<br />

passato, anche non troppo recente, quelli che potrebbero<br />

essere letti come “Inciuci”.<br />

Molti hanno citato il governo Andreotti del 1978, nato nel<br />

giorno del rapimento Moro e dell’assassinio della sua scorta,<br />

che fu chiamato compromesso storico perché il PCI accordava<br />

la non sfiducia al governo DC.<br />

Se facciamo però un salto indietro di oltre 150 anni, troviamo<br />

un altro episodio della storia risorgimentale che potrebbe essere<br />

visto allo stesso modo.<br />

A Teano, il generale Garibaldi, su cavallo nero, stringe la mano<br />

al Re Vittorio Emanuele II, su cavallo bianco, pronunciando pare<br />

- dell’episodio sono<br />

state distrutte le registrazioni<br />

in quanto coinvolgevano<br />

il Capo dello<br />

Stato Sabaudo - le famose<br />

parole “Maestà vi<br />

consegno l’Italia unita”.<br />

Eppure Garibaldi era<br />

stato in gioventù affiliato<br />

alla “Giovane Italia” di<br />

Mazzini e in questa<br />

veste aveva partecipato<br />

ai moti rivoluzionari contro<br />

il Regno di Piemonte<br />

organizzati da Mazzini<br />

nel 1834.<br />

Il fallimento di quei moti<br />

rivoluzionari lo costrinse<br />

all’esilio in Sud America, dove, testa calda com’era, partecipò<br />

alle insurrezioni meritandosi la fama di Eroe dei due mondi. Ma<br />

quando il Piemonte scese in guerra contro l’Austria, tornò dall’esilio,<br />

abiurò alla fede repubblicana, al contrario dell’intransigente<br />

Mazzini, dichiarandosi prima che repubblicano, “Italiano”<br />

e si mise a disposizione dell’esercito sabaudo per la liberazione<br />

dell’Italia dal dominio austro-ungarico riportando vittorie militari<br />

coi suoi Cacciatori delle Alpi.<br />

Poco dopo, egli diventa Deputato del Regno.<br />

Eppure, dopo l’impresa dei Mille, l’incontro di Teano e la proclamazione<br />

del Regno d’Italia, non esitò a muovere i suoi volontari<br />

alla conquista di Roma. Se nel 1867 fu fermato a Mentana<br />

dai soldati francesi, nel 1862 furono i bersaglieri di quello<br />

stesso Re col cavallo bianco al quale aveva consegnato l’Italia<br />

del sud solo 2 anni prima a fermarlo sull’Aspromonte, dove lo<br />

stesso generale fu ferito ad una gamba, ferita lieve, ma sufficiente<br />

a renderlo zoppo per tutta la vita e ad immortalarlo nella<br />

celebre canzone.<br />

Fu vero inciucio? A noi posteri l’ardua sentenza!<br />

ALCUNE INIZIATIVE POLITICHE DI GARIBALDI IN PARLAMENTO<br />

XII Legislatura (23 novembre 1874 – 3 ottobre 1876)<br />

Tornata del 25 maggio 1875<br />

Si dà lettura del suo progetto relativo alle opere idrauliche per preservare la città di Roma dalle inondazioni del Tevere.<br />

Tornata del 18 maggio 1876<br />

Si dà lettura di un suo progetto per riduzione delle pensioni e degli stipendi.<br />

XIV Legislatura (26 maggio 1880 – 25 settembre 1882)<br />

Tornata del 15 novembre 1880<br />

Si dà lettura della sua lettera di dimissioni dall’ufficio di deputato. Su proposta dei deputati Nicotera e Cavalletto la Camera non<br />

accetta le dimissioni ed accorda un congedo di tre mesi.<br />

48


IN LIBRERIA<br />

a cura di Nicola Mastrangelo<br />

Il corpo di Matteotti<br />

A distanza di diciotto lustri dall’avvenimento<br />

storico che ha inserito, in profondità,<br />

l’antifascismo tra i sistemi<br />

valoriali dell’Italia, prima ancora che il<br />

fascismo prendesse veramente<br />

piede, è doveroso ricostruire e commemorare<br />

il percorso di un uomo<br />

che ha subìto maltrattamenti inimmaginabili,<br />

fino al barbaro sotterramento<br />

compiuto in un luogo<br />

impersonale, freddo e abbandonato<br />

(località Quartarella, a Riano).<br />

Per ricostruire le vicende del rapimento, dell’omicidio e<br />

del tragitto del corpo del leader socialista, è uscito da<br />

qualche settimana l’interessante volume di Italo Arcuri<br />

“Il corpo di Matteotti”, edito da Suraci. Al centro dell’-<br />

opera, preziosi documenti storici e articoli di stampa<br />

dell’epoca, che costituiscono un’originalissima prospettiva<br />

dalla quale guardare una delle pagine più buie della<br />

storia italiana. Un racconto serrato, ricco di dettagli,<br />

che si concentra non tanto sul lato politico, quanto su<br />

quello umano di Matteotti, che l’autore descrive in modo<br />

appassionato come un moderno “Cristo laico”.<br />

Da segnalare che Italo Arcuri ricopre da due anni la carica di<br />

vicesindaco e assessore al Bilancio e alla Cultura al Comune<br />

di Riano.<br />

Il corpo di Matteotti -<br />

Autore Italo Arcuri<br />

Anno 2013<br />

Pagine 128<br />

Editore Suraci<br />

Prezzo 12,00 euro<br />

C’è posto all’ultimo banco<br />

Agli inizi degli anni Novanta nasce a<br />

Roma il progetto di scolarizzazione<br />

di bambini e adolescenti rom. Alcuni<br />

volontari si avvicinano alle comunità<br />

rom e iniziano un percorso per affermare<br />

il diritto allo studio, raggiungendo<br />

dopo mesi di lavoro intenso<br />

l’obiettivo di iscrivere i minori in<br />

scuole di ogni ordine e grado. Arci<br />

Solidarietà, dopo vent’anni di attività,<br />

raccoglie questa esperienza in<br />

un volume, edito da DeriveApprodi.<br />

Il libro, strumento di approfondimento-lavoro<br />

e ricerca - perché racconto di una storia<br />

vera, ha l’ambizione di aprire un nuovo spazio di confronto<br />

che liberi il campo da preconcetti privi di fondamento<br />

scientifico ed esperienziale. Una storia lunga<br />

vent’anni che, come tutte le storie, racchiude al suo interno<br />

successi e fallimenti, tragedie e comicità, battaglie,<br />

manifestazioni, momenti di profondo scoramento e altri<br />

di infinita tenerezza.<br />

La storia di un incontro possibile.<br />

C’è posto all’ultimo banco<br />

Guida alla scolarizzazione dei bambini rom<br />

A cura di Arci Solidarietà<br />

Anno 2013<br />

Pagine 160-<br />

Editore DeriveApprodi<br />

Prezzo 16,00 euro<br />

E l’eco rispose<br />

Autore Khaled Hosseini<br />

Anno 2013<br />

Pagine 462<br />

Editore Piemme<br />

Prezzo 19,99 euro<br />

E l’eco rispose<br />

Khaled Hosseini, l’autore dei suggestivi romanzi “Il cacciatore di aquiloni” e “Mille splendidi<br />

soli”, torna in questi giorni in libreria con la nuova opera “E l’eco rispose”. Un libro da non perdere,<br />

scritto con la solita, affascinante maestria dal grande autore di origini afgane (è nato a Kabul),<br />

oggi cittadino statunitense.<br />

“Rubiamo” le sue parole per introdurre a questa sua nuova opera: “La famiglia è un tema ricorrente<br />

e centrale della mia narrativa. Il mio nuovo romanzo attraversa la storia di una famiglia<br />

lungo diverse generazioni, concentrandosi questa volta sul rapporto tra fratelli e sorelle, su<br />

come si amano, si feriscono e tradiscono, ma anche su come si stimano e si sacrificano l’uno<br />

per l’altro.”<br />

Regalo e Bomboniere<br />

Casa e Cucina<br />

Tessuti<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

SEGUITEC<br />

I<br />

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P<br />

SULLA<br />

PAGINA<br />

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AMPANINIROSSI<br />

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49


I VICINI DI CASA<br />

Il Rally di Lorenzo<br />

di Carolina Garrow<br />

L’altro giorno ero a teatro con una mia amica che vive a<br />

Roma, mi chiedeva se vivere in paese fosse noioso!<br />

“Non c’è molto!” diceva “Ma non ti annoi? E le persone?<br />

Cosa avranno mai da raccontare? Io non ci vivrei mai!”<br />

Non è così, qua è PIENO di gente con qualcosa da raccontare…Ci<br />

avete mai pensato? Conoscete bene i vostri vicini<br />

di casa? Se avete mai pensato, come la mia amica, che vivere<br />

in un paese offra poco e che le sue persone non abbiano<br />

nulla da raccontare guardatevi meglio intorno…<br />

Lorenzo ha 33 anni, vive a Castelnuovo di Porto dal ‘92,<br />

dopo aver passato 3 anni in Etiopia con la famiglia. Entrambi<br />

i genitori erano volontari di una ONG italiana che<br />

si occupava di progetti legati allo sviluppo nei paesi del<br />

Terzo Mondo. La guerra li ha costretti a tornare e si<br />

sono trasferiti qui. A 15 anni si è iscritto all’Istituto tecnico<br />

aeronautico per diventare pilota di elicotteri. Nel<br />

2008 si è poi trasferito a lavorare sul Mare del Nord in<br />

Scozia e da circa un anno è stato trasferito in Malesia.<br />

“Beato te!”<br />

“Indubbiamente ho avuto molta fortuna nella vita finora!<br />

Ma non credere che lavorare in Malesia sia tutto rose<br />

e fiori… Scherzo, è favoloso!”<br />

Lorenzo lavora per sei settimane in Malesia e per sei<br />

settimane torna qui a casa sua.<br />

“Sei settimane sono tanto tempo libero… Come lo impieghi?”<br />

Di solito mi dedico ai miei cari oppure organizzo<br />

viaggi particolari…”<br />

“Il prossimo in cantiere?”<br />

“Il MONGOL RALLY, il più impegnativo dei progetti finora<br />

intrapresi!”<br />

Il Mongol Rally è una corsa automobilistica non competitiva<br />

a scopo di beneficenza, organizzata da due ragazzi<br />

inglesi che per primi nel 2004 guidarono una Fiat 126<br />

dall’Inghilterra alla Mongolia. Le regole sono poche:<br />

La cilindrata del veicolo non può superare i 1.200cc,<br />

Non c’è assistenza lungo il tragitto di circa 13.000 km.<br />

Non sono permessi GPS e altri ammennicoli tipici del<br />

viaggiatore contemporaneo.<br />

La partenza ufficiale è prevista per il 16 luglio dal castello<br />

di Klenova, Repubblica Ceca, durata del viaggio…<br />

Indefinita! Non importa se arrivi, l’importante è partire!<br />

“13.000 km a bordo di una utilitaria senza GPS… ma<br />

chi te lo fa fare?”<br />

“Lo scopo principale è la beneficenza, per la quale ho avviato<br />

una campagna di raccolta fondi che saranno devoluti<br />

alla ONG Coolearth, che si occupa di preservare e proteggere<br />

le foreste tropicali nel mondo e le popolazioni che in<br />

esse e di esse vivono. Parallelamente, la possibilità di attraversare<br />

alcune delle zone più remote rimaste al mondo<br />

attraverso deserti, steppe e catene montuose costituiva<br />

una sfida impossibile da non accettare”.<br />

La rotta lo porterà anche ad attraversare diversi paesi appartenuti<br />

all’ex blocco sovietico tra i quali Kazakistan, Uzbekistan<br />

e Kyrgystan. Tutto senza assistenza durante il<br />

tragitto…<br />

50


<strong>ilnuovo</strong><br />

“E se ti parte la frizione nel mezzo della steppa<br />

kazaka?”<br />

“Bella domanda! La vado ad aggiungere alle altre mille<br />

senza risposta. Per il viaggio mi affiderò ad una Renault<br />

Clio 1.2 a benzina del 2005 acquistata a scatola chiusa<br />

pochi giorni fa. Un paio di modifiche alle sospensioni, un<br />

portapacchi e tanto vino italiano mi metteranno in<br />

strada, destinazione Ulan Bator, Mongolia! Una volta a<br />

destinazione il veicolo verrà poi battuto all’asta e il ricavato<br />

devoluto a sua volta in beneficenza per ONG locali”<br />

“Simpatico. Ma se davvero ti si rompe la frizione in Kazakistan?”<br />

“Che io sappia ancora non è morto nessuno in questo<br />

viaggio, quindi rimango fiducioso. La solidarietà tra vari<br />

equipaggi è sempre stata un valore aggiunto, insieme alla<br />

gentilezza e alla disponibilità delle popolazioni locali”.<br />

A questo evento partecipano circa 300 equipaggi provenienti<br />

da tutto il mondo. Si tratta principalmente di<br />

squadre automunite ma non mancheranno i motociclisti<br />

(cilindrata massima 125cc) e i veicoli di pubblica<br />

utilità come ambulanze di seconda mano da riutilizzare<br />

in Mongolia.<br />

“Come stai reperendo i fondi? Ti si può aiutare?”<br />

“Accetto ogni tipo di sostegno, che sia economico o morale,<br />

logistico o di materiali o anche semplicemente una<br />

pacca sulla spalla!”<br />

Se volete contattare Lorenzo potete scrivere a<br />

lorenzo.dutto@gmail.com oppure visitare il blog attraverso<br />

il quale potrà essere seguito il viaggio:<br />

rougherdankhan.wordpress.com.<br />

Eventualmente lo potrete trovare anche su Facebook:<br />

www.facebook.com/teamrougherdankhan<br />

In queste pagine, alcune immagini di Lorenzo Sutti<br />

51


Abito Kaos, giacca Ianux (Alori),<br />

occhiali Ray-Ban (Mancini)<br />

FASHION<br />

L’ESTATE<br />

AL FEMMINILE<br />

Da questo numero fa il suo esordio una rubrica fashion, in cui proporremo<br />

le tendenze di stile delle varie stagioni. Con questa iniziativa, Il Nuovo<br />

vuole dare anche un suo piccolo contributo e supporto a tutte<br />

quelle realtà commerciali del settore abbigliamento e<br />

accessori (ma non solo) della zona.<br />

Entriamo in questo emozionante viaggio all’interno<br />

di una moda ispirata alla natura e<br />

alle atmosfere esotiche, con abiti e<br />

accessori che creano un look<br />

disinvolto, glamour e<br />

cromaticamente<br />

brillante.<br />

Abito Jei-O’,<br />

collana Sultan<br />

(Alori)<br />

Da sinistra) top seta fucsia<br />

Souvenir (Alori), occhiali<br />

Ray-Ban (Mancini). Da destra:<br />

casacca righe e fiori e foulard<br />

Kaos (Alori), occhiali Ray-Ban<br />

(Mancini)


Nella foto: da sinistra, abito La Fée Maraboutée,<br />

foulard maculato Kaos (Alori), collana Sultan (Alori),<br />

occhiali Tom Ford (Mancini).<br />

A destra: giacca blu Peutery (Blazer), t-shirt fantasia<br />

Caramel from Miami, ballerine gialle Ku Deta, borsa<br />

gialla Marta Ray (Alori), occhiali D&G (Mancini)<br />

Pantaloni uomo Jackerson,<br />

t-shirt uomo Armani Jeans,<br />

pashmina Fabio Toma (Blazer)<br />

Scarpe Ellemme, foulard Kaos, (Alori),<br />

occhiali Tom Ford (Mancini)<br />

T-shirt fantasia Caramel from<br />

Miami, borsa gialla Marta Ray<br />

(Alori), giacca blu Peutery (Blazer)<br />

Abito Icon Lab, pashmina Kaos (Alori)


Pashmina Kaos (Alori)<br />

Abito Kaos (Alori)<br />

abito Jei-O’ (Alori),<br />

occhiali Ray-Ban (Mancini)<br />

T-shirt LIU •JO<br />

(Blazer), scarpe Ku<br />

Deta (Alori), shorts<br />

jeans ottod’Ame<br />

(Alori), occhiali Ray-<br />

Ban (Mancini)<br />

Servizio a cura di:<br />

Fabrizia Del Ciondolo<br />

e Paolo Musolino<br />

Credits:<br />

Foto:<br />

Evelyn Magrì<br />

Hair:<br />

Aurora per Namasté<br />

Make up:<br />

Francesca Albertini<br />

Le aziende<br />

di questo servizio sono:<br />

Alori<br />

Via Giulio Roncacci, 76<br />

Morlupo<br />

www.alori.it<br />

Blazer<br />

Via Flaminia, 15<br />

Castelnuovo di Porto<br />

www.blazer.es<br />

MT Ottica<br />

Via Rianese, 59<br />

Riano


ULTIMA PAGINA<br />

a cura di Franco Lesti<br />

Perché la gallina<br />

ha attraversato la strada?<br />

da: Cervello di gallina, di G.VallortigaraBollati Boringhieri, 2005<br />

PLATONE<br />

ARISTOTELE<br />

KARL MARX<br />

SADDAM HUSSEIN<br />

JACK NICHOLSON<br />

Capt. JAMES T. KIRK<br />

IPPOCRATE<br />

Per raggiungere un bene superiore.<br />

È nella natura delle galline, attraversare le strade.<br />

Era storicamente necessario che l’attraversasse.<br />

È stato un atto di ribellione non provocato e pertanto eravamo<br />

nel pieno diritto di lanciarle addosso 50 tonnellate di gas nervino.<br />

Perché aveva una fottuta voglia di farlo. Ecco cazzo perché.<br />

Per giungere coraggiosamente lì, dove nessuna gallina era mai stata prima.<br />

A causa di un eccesso di flegma nel pancreas.<br />

MARTIN LUTHER KING Vedo un mondo in cui tutte le galline saranno libere di attraversare le strade,<br />

senza che ci sia necessità di mettere in discussione le loro motivazioni.<br />

MOSÈ<br />

MACHIAVELLI<br />

FREUD<br />

BILL GATES<br />

DARWIN<br />

EINSTEIN<br />

BUDDHA<br />

ERNEST HEMINGWAY<br />

E Dio scese dal cielo e disse alla gallina: “Tu attraverserai la strada” e la galina<br />

attraversò la strada e ci fu grande giubilo.<br />

La gallina ha attraversato la strada: ecco la realtà<br />

effettuale della cosa. A chi interessa perché l’ha<br />

fatto? Il fine – attraversare la strada – giustifica<br />

ogni motivazione.<br />

Il fatto che lei si chieda perché la gallina ha attraversato<br />

la strada, palesa una sua inconscia ansia<br />

da prestazione sessuale.<br />

Ho appena lanciato sul mercato il nuovo “Gallina<br />

Office 2000”, che consentirà alla gallina non solo di attraversare la strada ma<br />

anche di deporre le uova, e assicurerà a voi una gestione facilitata dei documenti<br />

importanti e il riequilibrio del vostro conto corrente.<br />

Le galline sono state selezionate dalla natura, in un arco di tempo lunghissimo,<br />

cosicché oggi sono geneticamente in grado di attraversare le strade.<br />

Che sia stata la gallina ad attraversare la strada, oppure la strada a muoversi<br />

sotto la gallina, dipende dal sistema di riferimento adottato.<br />

Ponendo questa domanda rinneghi la tua natura di gallina.<br />

Per morire. Sotto la pioggia.<br />

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ULTIMA PAGINA<br />

a cura di Franco Lesti<br />

Perché la gallina<br />

ha attraversato la strada?<br />

da: Cervello di gallina, di G.VallortigaraBollati Boringhieri, 2005<br />

PLATONE<br />

ARISTOTELE<br />

KARL MARX<br />

SADDAM HUSSEIN<br />

JACK NICHOLSON<br />

Capt. JAMES T. KIRK<br />

IPPOCRATE<br />

Per raggiungere un bene superiore.<br />

È nella natura delle galline, attraversare le strade.<br />

Era storicamente necessario che l’attraversasse.<br />

È stato un atto di ribellione non provocato e pertanto eravamo<br />

nel pieno diritto di lanciarle addosso 50 tonnellate di gas nervino.<br />

Perché aveva una fottuta voglia di farlo. Ecco cazzo perché.<br />

Per giungere coraggiosamente lì, dove nessuna gallina era mai stata prima.<br />

A causa di un eccesso di flegma nel pancreas.<br />

MARTIN LUTHER KING Vedo un mondo in cui tutte le galline saranno libere di attraversare le strade,<br />

senza che ci sia necessità di mettere in discussione le loro motivazioni.<br />

MOSÈ<br />

MACHIAVELLI<br />

FREUD<br />

BILL GATES<br />

DARWIN<br />

EINSTEIN<br />

BUDDHA<br />

ERNEST HEMINGWAY<br />

E Dio scese dal cielo e disse alla gallina: “Tu attraverserai la strada” e la galina<br />

attraversò la strada e ci fu grande giubilo.<br />

La gallina ha attraversato la strada: ecco la realtà<br />

effettuale della cosa. A chi interessa perché l’ha<br />

fatto? Il fine – attraversare la strada – giustifica<br />

ogni motivazione.<br />

Il fatto che lei si chieda perché la gallina ha attraversato<br />

la strada, palesa una sua inconscia ansia<br />

da prestazione sessuale.<br />

Ho appena lanciato sul mercato il nuovo “Gallina<br />

Office 2000”, che consentirà alla gallina non solo di attraversare la strada ma<br />

anche di deporre le uova, e assicurerà a voi una gestione facilitata dei documenti<br />

importanti e il riequilibrio del vostro conto corrente.<br />

Le galline sono state selezionate dalla natura, in un arco di tempo lunghissimo,<br />

cosicché oggi sono geneticamente in grado di attraversare le strade.<br />

Che sia stata la gallina ad attraversare la strada, oppure la strada a muoversi<br />

sotto la gallina, dipende dal sistema di riferimento adottato.<br />

Ponendo questa domanda rinneghi la tua natura di gallina.<br />

Per morire. Sotto la pioggia.<br />

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