STOMIE - Evidence-Based Nursing

Gestione delle stomie e aspetti psicologici. 

Diet. Borgatti Luisa, Inf. Mattei Marilena, Inf. Russo Francesca. 

INTRODUZIONE 

Il cancro del colon retto è prevalentemente una malattia dell’anziano, ma può manifestarsi anche in 

persone più giovani. 

Meno del 5% dei pazienti ha una età inferiore ai 40 anni mentre più della metà ha una età superiore 

ai 60 anni, un picco di incidenza lo troviamo tra i 70 e 80 anni. 1 

Anche se negli ultimi decenni una maggiore informazione e la diagnosi precoce delle neoplasie 

intestinali hanno diminuito la necessità di stomie cutanee, il loro confezionamento rimane una realtà 

clinica attuale che detta importanti cambiamenti nella vita del paziente. 2 

Da un punto di vista epidemiologico, la Scozia ha una delle più alte incidenze di tumori del colon 

retto nel mondo ( 41x 100.000 negli uomini 29x100.000 nelle donne) e come molti paesi dell’ovest 

la malattia rappresenta la seconda più comune causa di morte per cancro. Tra il 1989 e il 1998 vi è 

stato un aumento di incidenza negli uomini (21,2%) e un leggero aumento nelle donne (1,5%) . La 

causa non è chiara sebbene è evidente che l’eccesso di peso può aumentare il rischio. 

L’esercizio fisico e una dieta con alto contenuto in verdura hanno valenza protettiva,mentre un 

possibile fattore di rischio a lungo termine è costituito dal fumo 3 . 

OBIETTIVI 

Gli obiettivi della nostra ricerca sono stati: 

‣ prevenzione e screening 

‣ gestione della stomia 

‣ aspetti fisici e nutrizionali 

‣ aspetti psicologici ed emotivi 

che permettono di tenere sotto controllo lo stato di salute di una popolazione soggetta al rischio di 

sviluppare una determinata patologia e che grazie alla diagnosi precoce possono aumentare la 

possibilità di un trattamento efficace e comunque migliorare la qualità di vita del paziente 

stomizzato. 

I quesiti ai quali, in particolare, abbiamo cercato di rispondere sono di seguito elencati: 

P paziente/problema Paziente adulto 

I intervento Interventi volti alla prevenzione dell’insorgenza della neoplasia 

intestinale 

1 Comb J.Role of the stoma care nurse: patients with cancer and colostomy.Br J Nurs. 2003 Jul 24- 

Aug 13;12(14):852-6. 

2 La Torre F, Nicolai AP. Amikacin gel administration in the treatment of peristomal dermatitis. Drugs Exp Clin Res. 

1998;24(3):153-7 

3 Scottish Intercollegiate Guidelines Network (SIGN) .Management of colorectal cancer 

.Guideliners N.67 March2003.

C comparison 

O outcome Riduzione della incidenza di neoplasia intestinale 

P paziente/problema Paziente adulto con colostomia 

I intervento Cura della stomia e della cute 

C comparison 

O outcome Integrita’ della cute e della stomia 


I intervento Controllo dello stato nutrizionale 

C comparison 

O outcome Recupero di una alimentazione soddisfacente in calorie e nutrienti 


I intervento Migliorare l’integrazione lavorativa e familiare 

C comparison 

O outcome Integrazione lavorativa e familiare 

MATERIALI E METODI 

La ricerca è stata effettuata esclusivamente utilizzando le pagine web del Centro Studi EBN del 

Servizio Infermieristico e Tecnico del S.Orsola-Malpighi consultando tutte le BD disponibili con il 

seguente ordine: Linee Guida, Revisioni Sistematiche, Banche dati Generali. 

Key Words 

‣ “colostomy” 

‣ “colostomies” 

‣ “colostomy/education” 

‣ “colostomy/nursing” 

‣ “colostomy/psychology 

‣ “colostomy/rehabilitation” 

‣ “colostomy and irrigation” 

‣ “colostomy and diet” 

Limiti Utilizzati 

‣ adulti 

‣ esseri umani 

‣ età dai 19 anni in poi 

‣ periodo dall’anno 1997 al 2004 

‣ linee guida 

‣ studi randomizzati controllati 

‣ revisioni sistematiche 

‣ lingua inglese 

Criteri di Selezione 

Sono stati considerati solo gli abstract in lingua inglese il cui titolo conteneva una delle parole 

chiave. 

2

Gli articoli sono stati selezionati dopo esame dell’abstract . 

Sono stati ricercati solo gli articoli pertinenti e rilevanti per rispondere ai quesiti . 

RISULTATI 

La ricerca condotta ha prodotto i seguenti risultati: 

BANCA 

DATI 

MESH 

DOC. 

RILEVA 

TI 

DOC. 

SELEZ.TI 

NGC colostomy 7 0 

linee guida inerenti al 

trattamento chirurgico e 

non alla gestione della 

stomia 

SIGN 1 

Il documento non è 

specifico, ma contiene 

indicazioni relative 

all’impatto sui pazienti e le 

loro famiglie 

RCN 

CTFPHC 

CMA 

Uk health 

center 

ICSI 

CDC 

RNAO 

Cochrane 

Library 

Joanna 

Briggs 

Institute 

Medline 

(PubMed) 

Colostomy 

Colostomies 

All Adult: 19+ 

years, Publication 

Date from 1998 to 

2004, English, 

Clinical Trial, 

Human 

0 nessuna linea guida 

pertinente 


pertinente 


pertinente 


pertinente 


pertinente 


pertinente 


pertinente 

0 nessuna revisione 

sistematica pertinente 

0 nessuna revisione 

sistematica pertinente 

DESCRIZIONE 

ARTICOLO 

Management of 

colorectal cancer 

26 2 O'Bichere A, Bossom C, 

Gangoli S, Green C, 

Phillips RK. Chemical 

colostomy irrigation 

with glyceryl trinitrate 

solution. Dis Colon 

Rectum. 2001 

Sep;44(9):1324-7. 

La Torre F, Nicolai AP. 

Amikacin gel 

3

("Colostomy/educat 

ion"[MeSH] OR 

"Colostomy/nursing 

"[MeSH] OR 

"Colostomy/psychol 

ogy"[MeSH] OR 

"Colostomy/rehabili 

tation"[MeSH]) 

Limiti: adutli, 

pubblicazioni in 

lingua inglese, 

revisioni 


ion"[MeSH] OR 


"[MeSH] OR 


ogy"[MeSH] OR 



Limiti: adutli, 

pubblicazioni in 

lingua inglese, studi 

clinici 


ion"[MeSH] OR 


"[MeSH] OR 


ogy"[MeSH] OR 



All Adult: 19+ 

years, English, 

7 2 

pertinenza dei quesiti di 

ricerca; presenza 

dell’abstract 

6 1 

pertinenza dei quesiti di 

ricerca; presenza 

dell’abstract 

administration in the 

treatment of peristomal 

dermatitis. Drugs Exp 

Clin Res. 

1998;24(3):153-7. 

Comb J. 

Role of the stoma care 

nurse: patients with 

cancer and colostomy. 

Br J Nurs. 2003 Jul 24- 

Aug 13;12(14):852-6. 

Review. 

PMID: 12951536 

[PubMed - indexed for 

MEDLINE] 

O'Connor G. 

Discharge planning in 

rehabilitation following 

surgery for a stoma. 

Br J Nurs. 2003 Jul 10- 

23;12(13):800-7. 

Review. 

PMID: 12920458 


MEDLINE] 

Kelly AW, Nelson ML, 

Heppell J, Weaver A, 

Hentz J. 

Disposable plastic liners 

for a colostomy 

appliance: a controlled 

trial and follow-up 

survey of convenience, 

satisfaction, and costs. 

J Wound Ostomy 

Continence Nurs. 2000 

Sep;27(5):272-8. 

PMID: 10999966 


MEDLINE] 

6 3 Cheung YL, Molassiotis 

A, Chang AM. The 

effect of progressive 

muscle relaxation 

training on anxiety and 

quality of life after 

stoma surgery in 


patients. 

Psychooncology. 2003 

4

Cinhal ed 

Embase 

Clinical Trial, 

Human 

colostomy and 

"nursing care" and 

((DT:EMBV = 

ARTICLE) or 

(DT:NU = 

CLINICAL- 

TRIAL)) and 

((LA:EMBV = 

ENGLISH) or 

(LA:NU = 

ENGLISH)) and 

(PT:EMBV = 

JOURNAL) and 

((PY:NU = 1998- 

2004) or 

(PY:EMBV = 1998- 

2004)) 

colostomy and 

nursing and 

((DT:EMBV = 

ARTICLE) or 

(DT:NU = 

CLINICAL- 

TRIAL)) and 

((LA:EMBV = 

ENGLISH) or 

(LA:NU = 

ENGLISH)) and 

(PT:EMBV = 

JOURNAL) and 

((PY:NU = 1998- 

2004) or 

(PY:EMBV = 1998- 

2004)) 

colostomy and 

irrigation and 

((DT:EMBV = 

ARTICLE) or 

Apr-May;12(3):254-66. 

Gooszen AW, 

Geelkerken RH, 

Hermans J, Lagaay MB, 

Gooszen HG. Quality of 

life with a temporary 

stoma: ileostomy vs. 

colostomy. Dis Colon 

Rectum. 2000 

May;43(5):650-5. 

1 1 TI: Factors Related to 

Stress in Outpatients 

with Permanent 

Colostomies 

AU: Tseng-H-C; Wang- 

H-H; Hsu-Y-Y; Weng- 

W-C 

SO: KAOHSIUNG-J- 

MED-SCI. Kaohsiung- 

Journal-of-Medical- 

Sciences. 2004; 20(2): 

70-77 

AN: 2004099624 

5 1 The effect of progressive 

muscle relaxation 

training on anxiety and 

quality of life after 

stoma surgery in 


patients 

AU: Cheung-YL; 

Molassiotis-A; Chang- 

AM 

SO: PSYCHO- 

ONCOLOGY. Psycho- 

Oncology-. 2003; 12(3): 

254-266 

AN: 2003162480 

19 2 TI: Chemical colostomy 

irrigation with glyceryl 

trinitrate solution 

AU: O'Bichere-A; 

5

(DT:NU = 

CLINICAL- 

TRIAL)) and 

((LA:EMBV = 

ENGLISH) or 

(LA:NU = 

ENGLISH)) and 

(PT:EMBV = 

JOURNAL) and 

((PY:NU = 1998- 

2004) or 

(PY:EMBV = 1998- 

2004)) 

colostomy and diet 

and (PY > 1997) 

Bossom-C; Gangoli-S; 

Green-C; Phillips-RKS 

SO: DIS-COLON- 

RECTUM. Diseases-ofthe-Colon-and-Rectum. 

2001; 44(9): 1324-1327 

AN: 2001321724 

TI: Experimental study 

of faecal continence and 

colostomy irrigation 

AU: O'Bichere-A; 

Sibbons-P; Dore-C; 

Green-C; Phillips-RKS 

SO: BR-J-SURG. 

British-Journal-of- 

Surgery. 2000; 87(7): 

902-908 

AN: 2000266209 

44 3 TI: Nutrition. Changes 

in diet following the 

formation of a 

colostomy 

AU: Bulman-J 

SO: British-Journal-of- 

Nursing (BR-J-NURS) 

2001 Feb 8-21; 10(3): 

179-80, 182-6 (24 ref) 

SI: SR0074170 

TI: Dietary choices of 

people with ostomies 

AU: Floruta-CV 

SO: Journal-of-WOCN 

(J-WOCN) 2001 Jan; 

28(1): 28-31 (7 ref) 

SI: SR0078545 

AN: 2001028468 

FTXT: SWETS Table of 

Contents 

TI: Living with an 

ostomy and short bowel 

syndrome: practical 

aspects and impact on 

daily life 

AU: Carlsson-E; 

Berglund-B; Nordgren-S 

SO: Journal-of-WOCN 

(J-WOCN) 2001 Mar; 

6

28(2): 96-105 (39 ref) 

SI: SR0078545 

Prevenzione e screening 4 

Negli ultimi 20 anni la mortalità è diminuita probabilmente per il miglioramento della diagnosi 

precoce. 

Ci sono 20 studi sull’eccesso di peso corporeo. 

‣ In una meta-analisi di coorte e studi controllati risulta l’aumento del 15% di rischio di 

cancro in presenza di un BMI > 25 e 33% con BMI > 30 confrontati con soggetti 

normopeso con un BMI compreso tra il 18,5 e 25 . 

‣ Il consumo di frutta e verdura in 6 studi di coorte su 2.600 casi e 22 studi controllati su 

6.000 casi non dimostrano un’ associazione con l’introduzione di una più elevata quantità 

di fibra. Un piccolo numero di RCTs con supporti di fibra ha dimostrato un’ azione 

protettiva se vi è un’ assunzione di 5 o più porzioni di frutta e verdura giornaliera. 

‣ Riguardo l’assunzione di una quantità elevata di carne esistono 2 meta-analisi: una basata 

su studi di coorte e una su casi controllati che dimostrano che non esiste nessuna relazione 

fra consumo di carne e insorgenza di cancro. 

Gli studi di coorte includono 3.500 casi e gli studi controllati 16.000 casi. Perciò 

non si può fare nessuna raccomandazione sulla restrizione di carne. 

‣ Beta-carotene: ci sono disponibili 2 trials e 11 studi osservazionali che non dimostrano il 

ruolo di prevenzione del beta-carotene. 

‣ Attività: 30 minuti di attività fisica giornaliera riducono del 50 % il rischio di 

insorgenza di questo tipo di patologia in 50 casi controllati e studi di coorte che 

includono 13.000 casi. 

‣ Fumo: è da evitare ma non è dimostrato. 

‣ Alcool: non è chiara l’associazione. 

‣ Ormone terapia e contraccettivi non sono raccomandabili. 

Diagnosi precoce 

‣ Pazienti con colite ulcerosa da 10 anni dovrebbero effettuare la colonscopia con biopsia ogni 

3 anni. L’esame dovrebbe essere effettuato annualmente se la patologia dura da 20 anni. 

‣ Con 1 o 2 adenomi inferiori ad 1 cm si dovrebbe fare lo colonscopia ogni 5 anni. 

‣ Con 3 o più adenomi superiori ad 1 cm si dovrebbe fare lo colonscopia ogni 3 anni. 

Gestione della stomia 5 

L’avere una stomia può causare problemi fisici e psichici notevoli. L’accidentale perdita della 

stomia è stata diminuita dalla tecnica chirurgica, dall’uso delle suturatici meccaniche, dall’ ausilio 

dello staff infermieristico e dal miglioramento dei dispositivi per stomia. 

4 Scottish Intercollegiate Guidelines Network (SIGN) .Management of colorectal cancer 

.Guideliners N.67 March2003. 

5 Kelly AW, Nelson ML, Heppell J, Weaver A, Hentz J.Disposable plastic liners for a colostomy 

appliance: a controlled trial and follow-up survey of convenience, satisfaction, and costs.J Wound 

Ostomy Continence Nurs. 2000 Sep;27(5):272-8. 

7

Riportiamo uno studio sulla gestione della stomia effettuato presso Mayo Clinic Scottsdale in 

Arizona riguardante l’uso dei contenitori plastici usa e getta . 

In questo studio la maggior parte degli individui con colostomia usano dispositivi a “due pezzi”. 

Questi vengono svuotati con una capienza di circa 1/3 della totale e la parte da gettare viene 

separata da quella da riutilizzare, viene quindi lavata ed igienizzata opportunamente. Alcuni degli 

effetti più indesiderati sono l’esposizione agli odori e la disseminazione, attraverso le mani, di 

germi. Per tale motivo un dispositivo usa e getta comporterebbe notevoli vantaggi. 

Metodi 

‣ pazienti adulti sottoposti a colostomia terminale da almeno 1 mese e abituati all’uso di un 

dispositivo a “due pezzi “ 

‣ inclusi: pazienti affetti da ernia peristomale o che eseguivano l’irrigazione dello stoma 

‣ esclusi invece pazienti che, nonostante l’irrigazione stomale, presentavano emissione 

fecale giornaliera 

Strumenti : 

‣ questionario contenente 8 domande concernenti la gestione della stomia nelle 24 ore 

precedenti, che riguardano odore, perdite fecali, libertà sociale, soddisfazione nei riguardi 

del dispositivo di contenimento, comodità ed accettazione da parte del partner. 

‣ registrata l’ora di inizio e quella di termine nonchè il tempo di gestione della stomia. 

‣ durata della sperimentazione: 18 giorni .I pazienti usarono entrambi i dispositivi per 9 

giorni. 

Analisi dei dati 

‣ ogni paziente servì come proprio controllo 

‣ l’ irrigazione della stomia fu continuata per tutto il periodo dello studio (per chi già lo 

praticava) 

Risultati 

‣ 21 pazienti furono reclutati per lo studio, di cui 13 maschi e 6 femmine,di questi solo 19 

fornirono i dati richiesti 

‣ età media 73 anni (47-81 aa) 

‣ tipo di stomia: colostomia del sigma (9 pz; 47%), colostomia del colon discendente (9 pz; 

47%), colostomia del colon traverso (1 pz; 5%). 

‣ causa del confezionamento della stomia: cancro del retto in 13 pz. (68%), malattie 

infiammatorie fra cui la diverticolite in 6 pz. (32%) 

portatori della stomia : in media da 4 anni (1-11 aa) 

‣ irrigazione della stomia: 2 pz. praticavano irrigazione della stomia, uno quotidianamente ed 

uno a giorni alterni. 

‣ preferenza per i dispositivi “unlined” (verosimilmente quelli senza sacchetto usa e getta 

dentro la tasca contenitiva). 

Discussione e conclusione 

I fattori che influenzano la scelta del dispositivo di contenzione della stomia sono: 

‣ la percezione di odori 

‣ l’ efficacia del dispositivo che fissa il “sacchetto” 

8

‣ il prezzo del dispositivo 

‣ la possibilità di reperire il dispositivo nelle immediate vicinanze del domicilio. 

L’infermiere “stomista” è la figura ideale per assistere il paziente nella scelta del dispositivo più 

idoneo nel singolo caso. 

Irrigazione della colostomia: soluzione di gliceril-trinitrato, metodo per migliorare la qualità 

di vita 

Obiettivo 

L’irrigazione della colostomia può migliorare la qualità di vita del paziente, ma richiede tempo. 

L’irrigazione con gliceril-trinitrato, (GNT inducendo rilassamento della muscolatura del tubo 

digerente, può accelerare l’espulsione di feci attraverso lo svuotamento passivo, riducendo quindi il 

tempo di irrigazione. 

Metodi-risultati: 

‣ 15 pazienti già edotti nella pratica dell’ irrigazione, hanno sperimentato sia l’irrigazione con 

acqua che con soluzione di gliceril-trinitrato. 

‣ valutati: tempo di irrigazione, tempo di evacuazione totale del materiale fecale, perdite di 

materiale fecale, soddisfazione, cefalea, crampi, uso di sacchetto stomale, frequenza 

cardiaca, pressione arteriosa massima e minima dopo 20 e 240 minuti dall’ evacuazione con 

gliceril-trinitrato. 

Data la proprietà della soluzione di gliceril-trinitrato di rilasciare ossido nitrico, sono 

state indagate le variazioni della pressione arteriosa, che hanno dimostrato 

fluttuazioni anche significative, ma sempre risoltesi spontaneamente. 

‣ 9 pazienti hanno espresso preferenza per il GNT, 4 pazienti per l’irrigazione con sola acqua, 

2 non hanno indicato preferenza 

. 

Conclusioni 

‣ la soluzione di gliceril-trinitrato riduce il tempo di irrigazione rispetto alla normale acqua 

‣ i pazienti hanno lamentato meno perdite di materiale fecale 

‣ gli effetti collaterali sono potenzialmente limitanti. 

‣ effetti indesiderati: si segnalano quelli pressori. 

‣ rischio di tolleranza ai nitrati: l’attuazione dell’irrigazione con cadenza quotidiana o a giorni 

alterni minimizza il rischio 

‣ alto il gradimento dei pazienti nei confronti del GNT. 

L’irrigazione del colon è una tecnica utile nel trattamento dell’incontinenza fecale e della stipsi 

intrattabile. Richiede però un arco di tempo che può superare anche l’ora. 

L’impiego del GNT velocizza tale procedura. 

L’irrigazione della colostomia fornisce una migliore qualità di vita rispetto al sacchetto stomale. 6 

Complicanze 

Esiste uno spettro di patologie della stomia suddivisibile in : 

6 O'Bichere-A; Bossom-C; Gangoli-S; Green-C; Phillips-RKS Chemical colostomy irrigation with 

glyceryl trinitrate solution DIS-COLON-RECTUM. Diseases-of-the-Colon-and-Rectum. 2001; 

44(9): 1324-1327 

9

‣ precoci: posizionamento incorretto, mucorrea, ischemia e necrosi 

‣ tardive: retrazione, stenosi, prolasso, ernia e fistola 

‣ secondarie: dermatite, emorragia, granuloma e suppurazione. 

Riportiamo uno studio effettuato su una complicanza secondaria che può subentrare nei pazienti 

affetti da colostomia: dermatite 

Materiali e metodi 

‣ studio condotto da gennaio a dicembre 1996 

‣ 16 pazienti affetti da dermatite peristomale (9 maschi e 7 femmine) 

‣ età media di 64 anni 

‣ tipo di stomia: 10 pz (6 M e 4 F) colostomizzati, mentre 6 pz (3 M e 3 F) ileostomizzati. 

La dermatite può essere suddivisa in tre sottoclassi: 

1) dermatite da contatto della cute con il materiale fecale; 

2) dermatite da allergia al materiale protesico; 

3) dermatite da errata gestione della colostomia. 

Tutti i pazienti furono sottoposti ad applicazione locale quotidiana di gel all’Amikacina solfato 5% 

con controllo settimanale. 

Risultato 

‣ remissione del quadro in 7 giorni in 12 pazienti, in 14 giorni in 2 pazienti, in 28 giorni in 2 

pazienti. 

Discussione 

Non si è registrato alcun caso di intolleranza al gel di amikacina. 

Il gel all’amikacina solfato 5% si è dimostrato efficace nella cura, è inoltre dotato di proprietà tali 

da non alterare la continenza del sistema contenitivo a livello stomale. 

In considerazione del suo spettro antibatterico nei confronti dei gram-negativi, previene fenomeni di 

superinfezione. 7 

Nursing in pazienti portatori di stomia 

Le competenze dell’infermiere nel nursing in pazienti portatori di stomia permettono di fare 

acquisire la capacità di gestione dello stoma, in termini di autonomia, nella cura della stessa. 

Il raggiungimento di tale autonomia avviene attraverso un processo costituito dalle seguenti fasi: 

‣ identificare i problemi 

‣ trovare le possibili soluzioni 

‣ scegliere la soluzione ottimale 

‣ concentrarsi sulla discussione di queste soluzioni 

‣ pianificare la soluzione 

‣ controllare nuovamente il piano, poiché la risoluzione del problema è un processo in 

divenire. 8 

7 La Torre F, Nicolai AP. Amikacin gel administration in the treatment of peristomal dermatitis. 

Drugs Exp Clin Res. 1998;24(3):153-7 

10

Abbiamo esaminato un caso studio 9 nel quale è stato applicato il processo sopra descritto. Vengono 

presi in considerazione i problemi fisici, psicologici ed emotivi di una paziente di sesso femminile 

di 51 anni affetta da neoplasia del colon retto, che ha richiesto il confezionamento di una stomia. 

Questo studio sottolinea il ruolo dell’assistenza infermieristica: dalla diagnosi, alla cura e alla 

convalescenza intra e extra ospedaliera. Affronta i problemi riguardanti l’alterazione dell’immagine 

del corpo e il bisogno di una comunicazione efficace per permettere al paziente di raggiungere una 

buona qualità di vita. 

Sottolinea inoltre l’importanza di costruire una relazione con il paziente e spiega come affrontare le 

problematiche associate al cancro, rendendo partecipe il paziente con materiale informativo sulla 

colostomia . 

Questo studio è risultato positivo in quanto la paziente ha superato le proprie difficoltà 

nel ritornare ad una vita attiva. Ha inoltre creato un gruppo locale per pazienti stomizzati e in un 

recente colloquio con l’autrice dell’articolo ha affermato come il percorso affrontato le abbia dato 

l’opportunità di un arricchimento interiore. 

Aspetti psicologici 

L'esperienza di avere il cancro è una minaccia, non solo alla vita e alla funzionalità fisica, ma 

anche al benessere psicologico. Una recente ricerca 10 ha dimostrato che il 33% dei pazienti con 

cancro sviluppano l'ansia come risultato della loro diagnosi e trattamento. L'ansia crea un circolo 

che danneggia la qualità di vita del paziente, crea stress psicologico e fisico, interferisce con la 

routine di tutti i giorni e ritarda la ripresa delle relazioni sociali e della capacità decisionale . 

Il progredire dei trattamenti nel cancro del colon-retto aiuta i pz nella prognosi e nel ritorno ad una 

vita normale e produttiva, i problemi di qualità della vita (QOL) diventano di importanza 

primaria, anche se il significato di QOL è discutibile. 

Una buona QOL è espressa comunemente in termini di soddisfazione della vita, di appagamento e 

di felicità ; QOL è un concetto ampio che potrebbe essere compreso in modo complesso dalla 

persona: salute fisica e stato psicologico, grado di indipendenza, relazioni sociali e con l'ambiente. 

In un studio prospettico che esamina la morbosità dell’aspetto psico - sociale nei primi 3 mesi dopo 

la chirurgia stomale, il 23% dei pazienti aveva deteriorato le relazioni a causa dell’ ansia o 

depressione. Uno studio (White and Unwin 1998) successivo, nonostante i progressi nella chirurgia 

di stoma e di cura, riportò similmente che una percentuale tra il 18% e il 25% dei pazienti avevano 

sperimentato clinicamente sintomi psicologici nei primi 4 mesi dalla chirurgia di stoma; questi 

sintomi rimasero gli stessi dopo 1 anno dalla chirurgia. Wade(1990) descrisse in un altro studio 

prospettico di 265 soggetti, come l'ansia fosse significativa nelle 10 settimane dopo la chirurgia, 

specialmente fra quei pazienti che non avevano possibilità nell’accesso all’ aiuto per la cura di 

stoma. Ansia e depressione erano presenti 1 anno più tardi in quei pazienti che li presentavano già a 

10 settimane (Wade, 1990). 

Sprangers ( 1995) passò in rassegna 17 studi eseguiti tra il 1969 ed il 1992 comparando QOL in 

pz con stomia e pazienti senza stomia in termini di aspetto fisico, psicologico, sociale e sessuale. 

I risultati mostrarono che i pz con stomia avevano frequentemente movimenti irregolari di 

intestino che gli impedivano di lasciare la casa, conducendo quindi una vita in solitudine con 

conseguente calo nella QOL (Porrett e Joels, 1996). In questi 17 studi, pazienti con stomia 

riportarono anche livelli più alti d’angoscia psicologica (incluso depressione, solitudine, pensieri 

8 O'Connor G.Discharge planning in rehabilitation following surgery for a stoma.Br J Nurs. 2003 Jul 10-23;12(13):800- 

7. Review 

9 Comb J.Role of the stoma care nurse: patients with cancer and colostomy.Br J Nurs. 2003 Jul 24-Aug 13;12(14):852- 

6. Review. 

10 Cheung-YL; Molassiotis-A; Chang-AM The effect of progressive muscle relaxation training on anxiety and quality of 

life after stoma surgery in colorectal cancer patients PSYCHO-ONCOLOGY. Psycho-Oncology-. 2003; 12(3): 254-266. 

11

suicidi, sentimenti di non autostima e amore proprio) rispetto ai pazienti di non-stoma .Bekkers 

(1995) esaminò 22 studi eseguiti tra il 1982 ed il 1992 riguardanti l'adattamento psicosociale di 

pazienti con stoma e concluse che 57% dei pazienti con stoma aveva una diminuzione nella libidine, 

il 23% aveva problemi emotivi e il 45% aveva un calo in contatti sociali. 

Una delle tecniche che può potenzialmente aiutare a ridurre l’ansia ed interrompere pensieri 

negativi, promuovendo di conseguenza QOL e migliorare l'abilità di progredire, è l’addestramento 

al rilasciamento progressivo muscolare (PMRT) (Parle 1996, Walzer 1999, Snyder 1992). L’effetto 

benefico dell’addestramento al rilasciamento muscolare fu sostenuto in una meta-analisi di 48 studi 

che valutava il rilassamento nei pazienti, studiando gli effetti del trattamento in relazione a 

ipertensione, mal di testa e insonnia ma anche un leggero effetto sull'ansia e sul dolore cronico 

(Hyman 1989). 

Più recentemente, il PMRT è stato valutato in termini di umore e in base a come la QOL cambi in 

una prova controllata e casualizzata durante la chemioterapia primaria .I risultati mostrarono che la 

QOL era significativamente migliore nel gruppo sperimentale e sintomi psicologici erano minori. 

Inoltra le tecniche di rilasciamento decrescono il dolore e migliorano la qualità del sonno in pazienti 

proctologici con chirurgia anoretto, decrescendo potenzialmente la loro ansia ( Renzi 2000). Così, 

lo scopo di questo studio dovette determinare l’efficacia del PMRT nel ridurre l'ansia e nel 

migliorare la QOL dei pazienti con cancro colon-rettale dopo chirurgia di stoma. 

Metodo 

‣ Studio controllato e randomizzato 

‣ Pz con stoma del reparto di chirurgia di due ospedali di Hong Kong, uno pubblico regionale 

e l’altro universitario, suddivisi in due gruppi: sperimentale e di controllo 

Criterio di inclusione 

‣ Status della stomia: pazienti che avevano subito chirurgia di stoma permanente o 

temporanea per cancro 

Criterio di esclusione 

‣ pz con patologie quali: ipoglicemia o perdita di reazioni di contatto con la realtà, malattie 

cardiache, diabete, malattie psichiatriche o metastasi SNC, pz disorientati inoltre pz 

analfabeti o incapaci di capire cantonese. 

Intervento 

PMRT consiste in: 

‣ tendere e rilassare un gruppo di muscoli in combinazione con un respiro profondo per 20’, 

da praticare a casa 2-3 volte alla settimana. 

Ciò porta ad escludendo i muscoli addominali, riducendo l'aumento della pressione intraaddominale, 

che potrebbero condurre ad un aumentato rischio di ernia peristomale dopo 

chirurgia di stoma. 

Strumenti 

Strumento multiplo che permette affidabilità, comparabilità, misurazioni sensibili e attendibili, 

considerando le innumerevoli sfaccettature della QOL. 

‣ Scale analogiche visive che misurano sette parametri: 

- benessere fisico 

12

- benessere psicologico 

- immagine del corpo 

- preoccupazioni sociali 

- risposta alla diagnosi 

- risposta al trattamento 

- risposta nutritiva 

‣ Raccolta dati medico-sociale-demografici: 

- età 

- livello istruzione 

- status matrimoniale e religione 

- esperienza precedente di rilasciamento muscolare 

- tipo di stoma (colostomy, ileostomy o entrambi) 

- status di stoma (provvisorio o permanente) 

- frequenza di pratica a casa di PMRT 

- trattamento: chemioterapia o radioterapia dopo la chirurgia 

- partecipazione in attività psicosociali 

- counselling 

- attività ricreative praticate. 

Procedura 

‣ Studio condotto in 3 sezioni a 1 settimana (T1), a 5 settimane (T2), e a 10 settimane (T3) 

dal postoperatorio 

‣ Dopo tale misurazione i soggetti vengono casualmente assegnati al gruppo di controllo o 

sperimentale con semplice campionatura casuale; randomizzazione: metodo della 

busta, ogni paziente doveva selezionare una delle 64 buste identiche contenute in una 

scatola, ognuna marcata con una scheda che afferma l'allocazione al gruppo sperimentale 

(32 buste) o al gruppo di controllo (32 buste). 

‣ gruppo di controllo: ricevette cure standard che comprendevano la cura generale assicurata 

dal chirurgo e dell’infermiere e la cura dello stoma da parte dell’infermiere stomista 

‣ gruppo sperimentale: ricevette la cura standard insieme a PMRT (audiocassetta e 

manuale) 

Risultati e Discussione 

‣ 71 pz parteciparono allo studio 

‣ 8 pz (11,27%) non rientrarono nello studio perché avevano uno dei criteri di esclusione 

‣ 2 pz lasciarono lo studio dopo T1 a causa di complicazioni postoperatorie o deterioramento 

fisico 

‣ 1 pz declinò l'ulteriore partecipazione per ragioni personali 

‣ 1 pz lasciò lo studio dopo T2 per intervento di chiusura della colostomia 

‣ 59 pz risultarono nel campione che offrì dati completi nei tre accertamenti 

‣ 30 pz assegnati al gruppo di controllo e 29 pz al gruppo sperimentale. 

‣ caratteristiche demografiche e mediche: 

- tutti i pazienti erano da origine cinese, con una percentuale maschile 

- età gruppo controllo 56.4 aa, gruppo sperimentale 60.1 aa 

- istruzione primaria 

- status matrimoniale e religione sovrapponibile 

‣ 54 pz (92%) non parteciparono al alcuna attività psico-sociale 

‣ nessun pz aveva esperienza precedente con addestramento di rilasciamento muscolare 

13

‣ 25 pz (42%) con stomia permanente e 34 pz (58%) con stomia temporanea 

‣ tipo di stomia: ileostomia in percentuale più alta nel gruppo sperimentale 

‣ 29 pz (49%) aveva eseguito radioterapia o chemioterapia, 30 pz (51%) nessun trattamento 

Lo studio non rilevò nessuna differenza statisticamente significativa tra il gruppo sperimentale e 

quello di controllo. 

Lo stato d’ansia era comparabile in entrambi i gruppi: sperimentale 40.86 (3.11) e controllo 39.70 

(5.03). 

Effetto del PMRT sullo stato-ansia nel gruppo di controllo su T1, T2 e T3 era 51.03 (S.D. =10.96), 

44.26 (S.D. =5.97) e 42.83 (S.D. =4.24), rispettivamente; nel gruppo sperimentale era 54.65 (S.D. 

=2.57) a T1, 40.79 (S.D. =2.28) a T2, e 31.27 (S.D. =3.11) a T3. 

Lo stato d’ansia decresce a 10 settimane in entrambi i gruppi. 

Effetto del PMRT sulla QOL-Colostomy nel gruppo di controllo a T1, T2 e T3 era 97.11 (S.D. 

=27.24), 108.07 (S.D. =14.36) e 110.31 (S.D. =15.22), e nel gruppo sperimentale a T1, T2 e T3 

rispettivamente 99.29 (S.D. =19.56), 108.63 (S.D. =17.75) e 129.37 (S.D. =14.06); anche se il 

gruppo sperimentale riportò una stima più alta di QOL-Colostomy a T3, non si notò nessuna 

differenza significativa nei gruppi col tempo. 

Effetto del PMRT su: 

‣ salute fisica 

‣ salute psicologica 

‣ preoccupazioni sociali 

‣ QOL generale 

‣ Cambiamenti nella percezione corporea 

‣ diagnosi e trattamento (ambito chirurgico e nutrizionale) 

non dimostrò nessuna significatività. 

‣ frequenza di praticare PMRT < 2–3 volte alla settimana raccomandata . 

La pratica media di PMRT era 1.67 volte per settimana. 

Le correlazioni tra la frequenza di PMRT e le variabili dipendenti suggerirono che chi aveva 

praticato PMRT frequentemente, aveva uno stato d’ansia più basso e una qualità di vita più 

alta. 

Come indicato dai risultati, il PMRT aveva successo nel ridurre la stato-ansia e promuovere una 

migliore QOL nei pz con cancro colonrettale dopo chirurgia di stomia . 

L'ansia nel gruppo sperimentale decresce del 25% a 5 settimane e del 43% a 10 settimane, mentre 

nel gruppo controllo decresce rispettivamente del 19% e del 22%. Questo dimostra che il livello di 

ansia del gruppo di controllo è divenuta relativamente stabile dopo 5 settimane; il gruppo 

sperimentale riportò livelli più alti di QOL rispetto al gruppo di controllo. 

Limitazioni 

‣ limitato accesso 

‣ eterogeneità del campione 

‣ molte aree limitarono le conclusioni dello studio, incluso il tipo di cancro di colon-retto, lo 

status socioeconomico e il trattamento radioterapico e chemioterapico. 

PMRT nei pazienti che subiscono chirurgia di stoma deve rientrate nella cura di routine, ed essere 

cominciata dopo il quinto giorno postoperatorio o quando il paziente deambula; meglio se inizia 

durante le fasi del pre-trattamento, del trattamento e della fase di post-trattamento. L'incorporazione 

del PMRT nella cura ai pazienti di cancro è ancora limitata. 

14

Le tecniche di rilassamento permettono ai pazienti di auto-controllare la propria ansia 

indipendentemente dalla presenza di figure preposte. La formazione di figure terapeutiche 

competenti è percepita come un problema per promuovere l'uso del PMRT nella pratica clinica. 

Particolare attenzione dovrebbe essere focalizzata su come abilitare l’infermiere ad acquisire le 

abilità nell'insegnare la tecnica di rilasciamento ai pazienti. 

Infine includendo nella tecnica i muscoli addominali dopo 8 settimane, considerando che muscolo e 

tessuti guariscono fra le 4-6 settimane dopo la chirurgia, si può migliorare il tono muscolare e di 

conseguenza ridursi il rischio di ernia peristomale. 

Il PMRT rappresenta un intervento per ridurre il rischio di complicazioni relative allo stoma come 

l’ernia peristomale oltre alla riduzione della ripresa fisica e all’ angoscia psicologica. 

Nutrizione 

Gli interventi chirurgici di resezione intestinale 11 (sia per motivi oncologici sia per patologie 

benigne) necessitano talvolta di una colonstomia, che richiede supporti psicologici e pratici e 

consigli alimentari. 

Nel confezionare una stomia viene preservata una quota di intestino sufficiente all’assorbimento dei 

nutrienti e dell’ acqua. 

Le linee guida per la nutrizione di un pz con colonstomia sono le stesse che si utilizzano per 

l’alimentazione corretta della popolazione. 

Il problema principale è rappresentato dalla stipsi, causata da un inadeguato apporto di fibra nella 

alimentazione quotidiana dei pazienti colostomizzati. 

Una nutrizione corretta, secondo Rose (1989) potrebbe prevenire una recidiva di neoplasia in pz con 

tumore colico. Pertanto l’assunzione in quantità adeguate di fibre e antiossidanti è raccomandata. 

Alcuni cibi purtroppo hanno, in pz predisposti, effetti negativi sull’intestino: per esempio alcuni 

vegetali causano flatulenza eccessiva; altri alimenti possono causare diarrea e feci 

maleodoranti.Tutto questo può essere gravoso per il pz soprattutto se deve cambiare di frequente il 

dispositivo o se lo deve fare in luogo pubblico. 

Importanti alimenti, che possono causare effetti sgradevoli come pesce, verdura, frutta,vengono 

eliminati dall’alimentazioni. Sebbene una dieta ricca di vegetali e fibre sia raccomandabile, tuttavia 

nei pz con stomia può compromettere la capacità di controllo delle feci. 

Questo studio si è posto i seguenti obiettivi: 

Obiettivi 

‣ accertarsi se esistono e quali sono i cambiamenti della dieta nei pazienti con colonstomia 

‣ scoprire il motivo della variazione della dieta 

‣ verificare effetti indesiderati sperimentati sulla popolazione con colostomia 

‣ accertarsi se la dieta del pz incontra le sue esigenze nutrizionali 

‣ verificare il tipo di indicazioni alimentari da dare ai pazienti 

Metodo 

‣ reclutamento dei pz da gennaio a dicembre del 1997 previo consenso informato 

‣ criteri di inclusione: età > 50 aa con sigmaduodenostomia o stomia colica ascendente 

‣ criteri di esclusione: pz terminali o con patologie che alterano lo stato nutrizionale 

11 Bulman-J. Nutrition. Changes in diet following the formation of a colostomy British-Journal-of-Nursing (BR-J- 

NURS) 2001 Feb 8-21; 10(3): 179-80, 182-6. 

15

Lo studio è stato condotto su 10 pz di cui 1 deceduto durante lo studio, quindi 6 maschi e 3 

femmine, coniugati, non vegetariani, di diverse classi sociali, con stomia per cancro o diverticoli 

perforati 

Procedura 

‣ si è calcolato il BMI (peso in Kg / (altezza in metri )² per valutare lo stato nutrizionale dei 

pazienti 

‣ storia alimentare: abitudini alimentari di 1 settimana in termini quali e quantitativi (7 day 

recall diet) 

‣ valutazione apporto calorico 

‣ stima a 6 mesi dalla colonstomia per vedere se sono state recuperate le abitudini alimentari 

per una settimana 

‣ compilazione di un questionario di 21 domande a scelta multipla 

Risultati 

Si sono costituiti 2 gruppi: 

1° gruppo: età ≤65 aa peso 78.2 Kg prima e 81.5 Kg dopo, BMI tra 24 e 25 

2° gruppo: età >65 aa , peso 72 Kg prima e 72.4 Kg dopo, BMI resta 24 

Questionario 

Discussione 

‣ flatulenza 6 su 9 

‣ cattivo odore 1 su 9 

‣ diarrea 1 su 9 per situazioni quali radioterapia, alcool e stress 

‣ diarrea 2 su 9 legata alla dieta 

‣ cambiamento dieta: 5 su 9 non hanno cambiato dieta 

‣ cambiamento dieta: 4 su 9 hanno cambiato dieta per aumento dell’appetito, diminuito 

apporto di fibre o effetti avversi di alcuni alimenti 

‣ consiglio alimentare: 5 su 9 non hanno ricevuto e chiesto consiglio dopo colonstomia 

Mean nutrient intake bifore and 6 months after surgery 

Mean daily 

intake 

Before After Estimated average 

requirement 

Energy (Kcal) 1403 1705 1900-2500 

Protein (gr) 65 67 37-42 

Fat (gr) 55 79 70-90 (all types) 

Carbohydrate (gr) 152 180 

Total fibre 23 30 12-24 (non-starch polysaccharide) 

Reference nutrient intake 

Iron (mg) 9 7 8.7 

Calcium (mg) 593 711 700 

Vitamin C (mg) 54 77 40 

Retinol equivalent (ng) 1286 1221 600-700 

In pratica questo studio ha : 

‣ valutato l’alimentazione dei pz prima della stomia e dopo 6 mesi dalla stomia, osservato 

se alcuni cibi sono stati diminuiti o eliminati e perché. 

16

‣ analizzato gli effetti indesiderati del cibo post-stomia. 

‣ comparato quando possibile l’EAR (richiesta stimata media) con RNI (intake di 

nutriente di riferimento) 

- RNI è risultato > EAR di 2 derivazioni standard 

- RNI è stato usato per gli alimenti traccia 

- comunque un apporto di nutrienti > RNI può a volte non essere sufficiente 

- un apporto < di EAR suggerisce uno stato nutrizionale compromesso anche se 

c’è un aumento . 

Limite dello studio 

‣ n ° limitato di pz 

‣ aver loro chiesto di riferire le abitudini alimentari che avevano in condizioni normali 

‣ le tabelle di analisi degli alimenti partono dal presupposto che il pz abbia un assorbimento 

perfetto 

Conclusione 

Occorrono studi su vasta scala per definire linee di comportamento universali. 

Qualora i pazienti presentino un quadro di malnutrizione viene proposta una nutrizione enterale 

notturna attraverso sondino naso-gastrico. 

La malnutrizione predispone a ritardo nella riparazione delle ferite, infezioni conseguenti ad 

indebolimento delle difese immunitarie, debolezza muscolare, apatia e persino depressione. 

Talora i pazienti vengono indirizzati ad un programma di fisioterapia volto al recupero del tono 

muscolare e alla prevenzione di complicanze tromboemboliche. 12 

Nei pazienti con sindrome da intestino corto (SBS) la lunghezza dell’intestino è inadeguata a 

mantenere un equilibrio nutrizionale. Se non trattata, la SBS porta a deperimento e morte. Per tale 

motivo, può rendersi necessaria la nutrizione parenterale (NP) che permette la sopravvivenza per 

decenni. E’ però gravata da limitazioni nella vita quotidiana, mitigate solo parzialmente dalla NP su 

base domiciliare. Quanto questo incida sulla qualità di vita e sulla sfera psicologica non è 

facilmente quantificabile e va sommato al precedente vissuto del singolo paziente. La SBS è molto 

spesso associabile al morbo di Crohn, protrattosi per anni e che conseguentemente ha portato, nella 

maggior parte dei casi, a numerosi e protratti ricoveri in ospedale per motivi medici e chirurgici. 

Molto spesso questi pazienti hanno sviluppato importanti problematiche di carattere chirurgico, 

quali ascessi e fistole, e un numero considerevole di tali pazienti è portatore di stomia. 

CONCLUSIONI 

Il nostro lavoro si è posto come obiettivo la ricerca di metodi e strumenti della pratica 

infermieristica per migliorare il “care” del paziente portatore di stomia in termini di miglioramento 

della qualità di vita. 

Dagli studi analizzati tale “care” è un processo tutto in divenire, scarse sono le prove di efficacia e 

pertanto necessita di ulteriori approfondimenti. 

La nascita di un team multidisciplinare potrebbe migliorare tale “care” per la presenza di operatori 

con competenze specifiche che seguono il paziente in tutto il percorso dalla diagnosi precoce sino 

all’ inserimento nella vita quotidiana. 

12 Carlsson-E; Berglund-B; Nordgren-S Living with an ostomy and short bowel syndrome: practical 

aspects and impact on daily life. Journal-of-WOCN (J-WOCN) 2001 Mar; 28(2): 96-105. 

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BIBLIOGRAFIA 

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Dietista Luisa Borgatti : Direzione Medica Ospedaliera Settore dietetico 

dietiste21@orsola-malpighi.med.unibo.it 

18

Infermiera Marilena Mattei: Dipartimento Oncoematologico U.O. Radioterapia Prof.ssa 

Barbieri Dott.Busutti 

Coordinatore Inf. Francesca Russo:Dipartimento Anestesia-Rianimazione, Terapia 

Intensiva e Terapia Antalgica U.O. Rianimazione 

Prof.Martinelli 

francescarusso@orsola-malpighi.med.unibo.it 

19

STOMIE - Evidence-Based Nursing

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