il mio nome e - OpenDrive

C'era una volta... : I Fratelli Grimm e l'Incantevole Strega.
Un leone può ululare? Se la creatura felina è il logo della Metro Goldwin Mayer (nota
compagnia di produzione cinematografica) e il film è diretto dall'eccentrico Terry Gilliam,
ogni cosa può realmente trasformarsi in una girandola di paradossi incredibili.
Tutto ha inizio con l'incipit di una fiaba, ma la realtà dei fatti è ben più amara: la
macchina da presa, muovendosi silenziosamente da un camino di cenere, si sposta
inesorabile sulla carcassa di un cavallo a dondolo, ricordo di gioie perdute che andrà ad
attizzare la debole fiamma che riscalda una casa oramai spenta.
La povertà e la malattia funestano da tempo l'esistenza precaria di una famiglia senza
padri, e l'inquadratura, estremamente misurata nella sua onnipresente miseria visiva,
accoglie le parole rassicuranti di un ragazzo che cerca di confortare la sorella aspettando
che il terzo fratello torni con il necessario per curarla.
Di rientro dalla città, il bambino tanto atteso rincasa però con tesoro imprevisto: tutto ciò
che è riuscito a ricavare dalla vendita dell'unica mucca in possesso è una manciata di
fagioli magici, imbroglio evidente di uno straniero incrociato per strada.
Il dramma fatale si stempera improvvisamente di fronte a una storia che deve ancora
nascere: i due ragazzini che si stanno dimenando a terra con lo spettro di una sorella in
fin di vita sono Jacob e Wilhelm Grimm, rinomati autori di fiabe (narrazioni fantastiche
che differiscono dalle favole per il tono magico e la presenza di personaggi umani) qui
liberamente reinterpretati in una Germania dell'800 invasa dai Francesi.
Sono proprio loro due a dirigersi a spron battuto sulla sella dei loro destrieri verso
l'inquieta cittadina di Karlstadt per prestare servizio contro una presenza spiritica che sta
infestando un fienile in aperta campagna.
La cura meticolosa nella ricostruzione degli scenari fiabeschi è oltretutto accresciuta dalla
mania del dettaglio che pervade l'intera pellicola: gli impavidi fratelli, impersonati da Matt
Damon nei panni dello scaltro Wilhelm e dal compianto Heath Ledger nelle vesti del
visionario Jacob, stanno scrupolosamente allestendo una complicatissima trappola per far
fronte alla minaccia ectoplasmatica. Stravaganti antenati degli Acchiappafantasmi, i due
si preparano al peggio proteggendosi con l'armatura della Bella Addormentata, un altro
cimelio della sterminata lista di totem fiabeschi utili a sconfiggere le forze dell'oscurità.
Giunge così il momento del confronto, ma il tono di questa sfida ultraterrena è
costantemente sopra le righe, e l'insidia dello spirito appeso a testa in giù è più forte delle
trappole ordite. Il costante campo-controcampo tra la presenza demoniaca e i due
cacciatori fantastici si tinge quasi di una vena teatralmente eroica, e il colpo mortale al
fantasma riduce l'essenza ostile ad un pugno di serpenti maledetti. Il povero contadino di
Karlstadt, stupito da un'impresa epocale, quasi si dimentica di saldare il conto, tanto è
impaziente di annunciare ai suoi cittadini la libertà finalmente giunta.
Il mio nome è Nessuno. | PROGETTO CINEMA 2.0