rassegna stampa 4 maggio - Provincia di Cagliari
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posti negli asili nido: le famiglie spesso si rivolgono ai privati e sostengono costi altissimi». Serve<br />
«un pollicino per i collegamenti interni e per il policlinico, una risorsa da sfruttare: attorno possono<br />
nascere servizi, alberghi e ristoranti che porterebbero sviluppo e ricchezza». Fondamentali «sport,<br />
associazioni e volontariato, tolgono i ragazzi dalla strada» e il sostegno «alle famiglie in<strong>di</strong>genti». La<br />
città, spiega, «è bella quando si vive bene e ci sono servizi. Ma i servizi costano, quin<strong>di</strong> il Comune<br />
deve evitare gli sprechi». Dunque, «ben venga l'energia alternativa, risparmia e non inquina».<br />
Andrea Manunza<br />
I vincoli sono rigi<strong>di</strong>ssimi, impossibile costruire in centro<br />
Il Puc è fermo da 20 anni: intanto i giovani vanno via<br />
Con quasi 21 mila abitanti in sette chilometri quadrati <strong>di</strong> territorio, Monserrato ha la densità<br />
abitativa più elevata della provincia <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>. Gli spazi sono sempre più ridotti, eppure da quando<br />
il Comune è tornato a essere autonomo (1991) ancora nessuno è intervenuto per risolvere un<br />
problema che col tempo è sempre più evidente. Del Puc non si vede traccia.<br />
IL CALO Dal 2006 il numero <strong>di</strong> elettori è calato <strong>di</strong> oltre duecento unità e la tendenza non accenna a<br />
invertirsi. Nel cuore della città e anche nelle periferie i vincoli sono rigorosissimi e rendono<br />
<strong>di</strong>fficoltoso, a volte impossibile, costruire o ristrutturare. Così i più giovani negli ultimi anni si sono<br />
rivolti altrove: a Selargius, Sestu, Elmas, Assemini, Settimo. Scende <strong>di</strong> conseguenza il consumo<br />
interno <strong>di</strong> beni primari, peggiora la situazione dell'economia locale: il centro si svuota per la<br />
mancanza <strong>di</strong> spazi nei quali le nuove coppie possano inse<strong>di</strong>arsi, i piccoli negozi della zona riducono<br />
gli introiti e col tempo sono costretti a ri<strong>di</strong>mensionarsi se non a chiudere. Esemplare il caso del<br />
mercato civico: un e<strong>di</strong>ficio che si affaccia sulla centralissima via Del Redentore e che ospita pochi<br />
commercianti. Colpa dello strapotere della grande <strong>di</strong>stribuzione, <strong>di</strong>cono. Forse, ma senza interventi<br />
mirati da parte della politica la situazione può solo peggiorare. Minacciano <strong>di</strong> fuggire anche gli<br />
impren<strong>di</strong>tori, alle prese con le stesse <strong>di</strong>fficoltà.<br />
LA CRISI Insomma, Monserrato rischia <strong>di</strong> entrare in un circolo vizioso <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile soluzione: meno<br />
abitanti, economia in crisi, più famiglie in<strong>di</strong>genti, più costi da sostenere per i servizi sociali,<br />
<strong>maggio</strong>re malessere e, <strong>di</strong> conseguenza, aumento della microcriminalità. La città, al centro dell'area<br />
vasta e a un passo da un Policlinico universitario mai sfruttato davvero, potrebbe <strong>di</strong>ventare una città<br />
dormitorio. Alla nuova Giunta il compito <strong>di</strong> trovare una soluzione al problema. (an. m.)