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L'HOMUNCULUS MOTORIO - Scienze motorie

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CONTROLLO VOLONTARIO<br />

DEGLI ATTI MOTORI<br />

Giovanni Mirabella,PhD<br />

(giovanni.mirabella@uniroma1.it)<br />

Dip. di Medicina<br />

Sperimentale<br />

Dip. di Fisiologia e<br />

Farmacologia “V. Espamer”


SCHEMA DELLA LEZIONE<br />

1) Introduzione concettuale al<br />

sistema motorio<br />

2) Organizzazione gerarchica e<br />

fisiologia delle aree <strong>motorie</strong><br />

3) Meccanismi nervosi del controllo<br />

volontario delle azioni<br />

4) Ruolo delle aree prefrontali


I TRE TIPI DI MOVIMENTI GENERATI DAL<br />

SISTEMA <strong>MOTORIO</strong><br />

1. Movimento Riflesso: non è intenzionale, l’attività<br />

motoria è stereotipata e la risposta dipende<br />

dall’intensità dello stimolo esterno


2. Movimento Ritmico: è intenzionale solo il suo<br />

inizio e la sua fine, nella sua esecuzione, avviene<br />

senza controllo cosciente<br />

Florence Griffith Joyner<br />

Seul 1988<br />

Riflesso locomotorio nei neonati


3. Movimento Volontario: è sempre intenzionale, è<br />

evocato da uno stimolo esterno o dalla volontà del<br />

soggetto. È sempre finalizzato ad uno scopo. In<br />

genere è appreso (può divenire automatico)<br />

Stringere la mano…<br />

Afferrare un oggetto….<br />

I movimenti riflessi e ritmici possono essere evocati<br />

anche in animali decerebrati quelli volontari no!


LA COORDINAZIONE<br />

MOTORIA E’ UN PROCESSO<br />

ESTREMEMENTE<br />

COMPLESSO


…ANCHE PER SVOLGERE SEMPLICI AZIONI<br />

NUMEROSI MUSCOLI DEVONO ESSERE<br />

SIMULTANEAMENTE CONTRATTI O<br />

RILASSATI


COME SI ORGANIZZA UN MOVIMENTO?<br />

Muovendo un gruppo di muscoli come se fosse una<br />

singola unità (sinergia muscolare)<br />

d'Avella, A. et al. J. Neurosci. 2006;26:7791-7810


In questo modo si riducono i gradi di libertà …<br />

7 GRADI DI LIBERTA’ 2 GRADI DI LIBERTA’


IL CONTROLLO NERVOSO DEI<br />

MOVIMENTI DEGLI ARTI, DEL CAPO<br />

E DEL TRONCO


LE BASI<br />

NEL XIX SECOLO FRITSH E HITZIG<br />

SCOPRONO CHE LA STIMOLAZIONE DI<br />

UNA ZONA DEL CERVELLO EVOCA<br />

MOVIMENTI DEL CAPO E DEL COLLO<br />

MENTRE LA STIMOLAZIONE DI PORZIONI<br />

ADIACENTI PROVOCA IL MOVIMENTI<br />

DEGLI ARTI<br />

EDUARD HITZIG<br />

(1838-1907)<br />

GUSTAV FRITSH<br />

(1838-1907)<br />

Stavano stimolando la<br />

CORTECCIA MOTORIA!<br />

Broadmann (1906)


LA CORTECCIA MOTORIA PRIMARIA<br />

Wilder Penfield (1891 – 1976)<br />

Registrazione/Stimolazione<br />

con microelettrodi<br />

Cervello di un paziente affetto<br />

da epilessia farmaco-resistente


L’HOMUNCULUS <strong>MOTORIO</strong> (Penfield, 1950)<br />

La rappresentazione è distorta… se<br />

fossimo come il cervello ci<br />

rappresenta saremmo alquanto<br />

“bruttini”<br />

La stimolazione sistematica della<br />

corteccia motoria ha rivelato l’esistenza<br />

di una mappa somatotopica del corpo.<br />

In ciascun emisfero è rappresentata la<br />

metà contolaterale del corpo


Sistema somatosensoriale:<br />

L’HOMUNCULUS SENSORIALE (Penfield, 1950)<br />

Le rappresentazioni somatotopiche di specie diverse<br />

hanno distorsioni diverse correlate ai loro stili di vita


STRUTTURA ANATOMICA DELLA CORTECCIA<br />

MOTORIA PRIMARIA<br />

Maggior ingrandimento<br />

Corteccia<br />

Motoria primaria<br />

Corteccia<br />

somatosensoriale<br />

Corteccia<br />

Motoria primaria<br />

Corteccia<br />

somatosensoriale<br />

• Il IV strato è praticamente assente;<br />

• Nel V ci sono dei neuroni molto grandi, chiamati cellule di Betz, che almeno<br />

in parte costituiscono il tratto piramidale.


LE VIE MOTORIE<br />

TRATTO PIRAMIDALE<br />

TRATTI EXTRA-PIRAMIDALI<br />

Da un punto di vista evolutivo<br />

sono molto antichi<br />

Le vie che mettono capo alle<br />

corna ventrali del midollo spinale<br />

controllano la muscolatura<br />

assiale e prossimale<br />

Tratto corticospinale<br />

ventrale<br />

(fascio piramidale<br />

diretto) 25%<br />

Tratto corticospinale<br />

laterale<br />

(fascio piramidale<br />

crociato) 75%<br />

Le vie che mettono capo alle<br />

corna laterali del midollo spinale<br />

controllano la muscolatura distale


NON C’E’ SOLO LA CORTECCIA<br />

MOTORIA PRIMARIA


AREE CORTICALI COINVOLTE NEL CONTROLLO DEI<br />

MOVIMENTI DI ARTI, CAPO E TRONCO<br />

Una nuova classificazione delle aree <strong>motorie</strong>:<br />

visione mediale<br />

Broadmann (1906)<br />

visione laterale<br />

(from Rizzolatti & Luppino 2001)


NON SOLO CORTECCIA…<br />

NUCLEI COINVOLTI NEL CONTROLLO <strong>MOTORIO</strong><br />

1. Cervelletto<br />

2. Talamo<br />

3. Nuclei della Base<br />

4. Nuclei del tronco encefalico


Le relazioni somatotopiche vengono<br />

mantenute in tutte le connessioni


IMPIANTO DELLO STIMOLATORE DBS<br />

NEL SUBTALAMO DEI PARKINSONIANI<br />

a) Casco stereotattico<br />

b) Trapanazione


MA COME INTERAGISCONO<br />

TUTTE QUESTE AREE?


L’ELABORAZIONE GERARCHICA<br />

DEI MOVIMENTI VOLONTARI<br />

1<br />

2<br />

3


INDIPENDENZA DEGLI EFFETTORI<br />

Mano destra<br />

Polso destro<br />

Mano sinistra<br />

Bocca<br />

Piede destro


L’ELABORAZIONE GERARCHICA<br />

Nel midollo spinale vi sono circuiti neuronali che mediano i riflessi automatici.<br />

Tali circuiti sono dei “blocchi elementari” di coordinazione che servono per<br />

l’elaborazione dei movimenti volontari. In tal modo i livelli superiori non<br />

devono curarsi dei dettagli del movimento


LA “VIA FINALE COMUNE”: IL MIDOLLO SPINALE<br />

TUTTI I COMANDI MOTORI TERMINANO SUI<br />

MOTONEURONI DEL MIDOLLO SPINALE


I RIFLESSI SPINALI


IL CENTRAL PATTERN GENERATOR


VANTAGGI DELL’ELABORAZIONE GERARCHICA<br />

1. La produzione di una vasta gamma di<br />

movimenti, grazie al fatto che i livelli superiori<br />

dei sistemi motori possono operare in maniera<br />

”astratta”<br />

2. L’organizzazione in parallelo delle vie <strong>motorie</strong><br />

consente recuperi funzionali dopo traumi


IL RUOLO E LA FISIOLOGIA DELLA<br />

CORTECCIA MOTORIA PRIMARIA


LA MISURAZIONE DELL’ATTIVITA’ ELETTRICA<br />

DI SINGOLI NEURONI


RISPOSTA DI UN NEURONE AD UNO STIMOLO<br />

# trials<br />

SPIKE TRAIN:<br />

Distribuzione degli spikes<br />

nel tempo rispetto ad un evento<br />

2<br />

RASTERGRAM:<br />

Attività trial x trial<br />

10<br />

6<br />

14<br />

120<br />

-200 0 200 400<br />

Time after stimulus onset (ms)<br />

PSTH:<br />

Attività media nei trials<br />

Spikes∙s -1<br />

80<br />

40<br />

0<br />

-200 0 200 400<br />

Time after stimulus onset (ms)


IL RUOLO DELLA CORTECCIA MOTORIA PRIMARIA<br />

Viene codificata la direzione di un movimento in un “codice di popolazione”<br />

SCARICA SINGOLA CELLULA<br />

SCARICA POPOLAZIONE DELLE STESSE<br />

CELLULE IN DIVERSE DIREZIONI<br />

?<br />

Ampio tuning per la direzione…<br />

…ma sommando i contributi ad<br />

ogni direzione di movimento la<br />

direzione è specificata in maniera<br />

molto chiara<br />

Georgopulos et al (1982)


IL RUOLO DELLA CORTECCIA MOTORIA<br />

PRIMARIA: L’IPOTESI DI GRAZIANO<br />

Movimenti evocati a sinistra stimolando un sito dell’emisfero destro: F5 (a), M1 (b), F2(c<br />

e d), F4(e),F3 (f). La stimolazione porta la mano in determinate posizioni<br />

Graziano (2006)


LE AZIONI EVOCATE CON LA STIMOLAZIONE<br />

COINCIDONO CON QUELLE CHE L’ANIMALE<br />

SPONTANEAMENTE PRODUCE<br />

Graziano (2006)


CHE RUOLO HANNO LE AREE<br />

GERARCHICAMENTE SUPERIORI ?


SET RELATED NEURONS NELLA CORTECCIA<br />

PREMOTORIA DORSALE<br />

Rizzolatti and Luppino (2001) Neuron 889-901<br />

Questi neuroni, per tutta la durata del<br />

segnale di istruzione, scaricano / non<br />

scaricano a seconda della direzione del<br />

successivo movimento<br />

Weinrich M, Wise SP (1982) J Neurosci. 9:1329-45


IL RUOLO DELLE ALTRE CORTECCIE MOTORIE<br />

Scarica di neuroni di F1, F2-F7 (PMd), F3 (SMA)<br />

Compito: premere tre bottoni in una sequenza 1) specificata<br />

dall’illuminazione successiva di tre pannelli 2) precedentemente appresa<br />

1. F1: il neurone scarica indipendentemente da come è specificata la sequenza<br />

2. F2-F7 (PMd): la cellula scarica solo se la sequenza è indicata da un segnale<br />

sensoriale<br />

3. F3 (SMA) : il neurone scarica solo quando la sequenza è quella appresa


LE CORTECCIE MOTORIE MEDIALI (F3 E F6)<br />

Queste aree scaricano quando le azioni vengno generate sulla base di una<br />

riflessione interna del soggetto<br />

Roland et al (1980)<br />

1. F1 si attiva quando il soggetto esegue un semplice movimento di flessione del dito<br />

2. F1 e F3 (SMA) e F6 (pre-SMA) si attivano se la sequenza dei movimenti è<br />

complessa<br />

3. Durante l’esecuzione mentale del compito si attivano SOLO F3 (SMA) e F6 (pre-<br />

SMA)


DUE DIVERSI CIRCUITI PROVVEDONO<br />

ALLA GENESI DI MOVIMENTI SULLA<br />

BASE DI STIMOLI “INTERNI” ED ESTERNI<br />

CIRCUITO BASATO SU<br />

STIMOLI INTERNI<br />

CIRCUITO BASATO SU<br />

STIMOLI ESTERNI


LA DICOTOMIA NON E’ ASSOLUTA…<br />

Un giocatore di tennis per impostare la risposta terrà sicuramente conto sia della<br />

velocità con cui arriva la palla (parametro esterno) che della conoscenza delle abilità<br />

dell’avversario (parametro interno).<br />

Sulla base di entrambi gli elementi deciderà se tirare una<br />

palla corta o lunga


E’ anche probabile che i due sistemi siano<br />

in competizione l’uno con l’altro…


LA SINDROME DEL DOTTOR STRANAMORE<br />

(O DELLA MANO ALIENA)<br />

“Il dottor Stranamore”, regia di Stanley Kubrick<br />

Le regioni cerebrali la cui lesione provoca questa sindrome<br />

possono essere vari, ma spesso è coinvolta proprio l’area F6


GLI INCREDIBILI SINTOMI DELLA SINDROME<br />

DEL DOTTOR STRANAMORE<br />

Un’interpretazione di questa sindrome è che le vie pre<strong>motorie</strong> a guida<br />

esterna prendono il sopravvento per cui alla vista di un oggetto<br />

raggiungibile si innesca un programma motorio che non può essere<br />

contrastato efficacemente da istruzioni interne.


“UTILIZATION BEHAVIOUR”<br />

I pazienti selezionano l’elemento più saliente nel contesto in cui si<br />

trovano …anche se non gli interessa. Anche in questo caso la causa più<br />

frequente è una lesione dell’area pre-SMA<br />

Boccardi, E. et al. (2002) Cortex 38, 289–308


MA SE È L’INTENZIONE COSCIENTE<br />

A DETERMINARE LE NOSTRE<br />

AZIONI VOLONTARIE …CHI<br />

GENERA L’INTENZIONE?


DECIDIAMO REALMENTE NOI<br />

QUELLO CHE VOGLIAMO FARE?


L’INTENZIONE COSCIENTE DI MUOVERSI È<br />

SUCCESSIVA ALL’ATTIVAZIONE DELLE<br />

AREE MOTORIE<br />

200 ms<br />

L’attività del cervello<br />

comincia ~1 s prima<br />

della “volontà”<br />

WILL<br />

Libet et al (1983) Brain 106: 623-642


MA NON BASTA……L’ATTIVAZIONE PUÒ<br />

PRECEDERE L’AZIONE DI BEN 8 SECONDI<br />

next trial<br />

next trial<br />

next trial<br />

WILL<br />

WILL<br />

WILL<br />

Soon et al. (2008) Nature Neurosci. 11:543–545


L’ATTIVITÀ DI SINGOLI NEURONI PREMETTE<br />

DI PREDIRE LA CONSAPEVOLEZZA DI<br />

VOLERSI MUOVERE DI CIRCA 700 ms<br />

Gli autori hanno sviluppato un modello nel quale la volontà di muoversi emerge<br />

quando la scarica delle cellule supera una soglia<br />

Fried et al. (2011) Neuron 69:548-562

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