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La nostra acqua. La nostra energia.

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<strong>La</strong> politica energetica<br />

della Provincia<br />

Storia e autonomia<br />

<strong>La</strong> produzione di <strong>energia</strong> idroelettrica in Alto Adige è rimasta per<br />

decenni quasi esclusivamente in mano a grandi società energetiche<br />

extraregionali, per cui l’<strong>energia</strong> prodotta veniva per la maggior parte<br />

impiegata al di fuori della Provincia. Per la popolazione locale pochi<br />

sono stati gli effettivi benefici.<br />

Con il secondo Statuto d’autonomia, entrato in vigore nel 1972, vi è stato un cambiamento.<br />

Lo Statuto ha concesso alla Provincia competenza propria in materia energetica e quindi<br />

autonomia decisionale in merito alle concessioni per le piccole centrali idroelettriche. Nel<br />

1998 si è dato il via alla liberalizzazione del mercato dell’<strong>energia</strong> elettrica e del gas in tutta<br />

l’Unione Europea.<br />

<strong>La</strong> norma di attuazione dello Statuto d’autonomia è stata modificata nel 1999, ampliando ulteriormente le<br />

competenze dell’Alto Adige. Da allora l’Alto Adige può anche assegnare concessioni per le grandi centrali<br />

idroelettriche e le concessioni per la distribuzione di <strong>energia</strong> elettrica. Per la prima volta è stata inoltre<br />

definita la durata delle concessioni delle centrali a grande derivazione. L’Alto Adige può quindi influire in<br />

modo determinante sulle importanti decisioni in materia di <strong>energia</strong> idroelettrica locale.<br />

Le accresciute competenze dell’Alto Adige in campo energetico hanno<br />

avuto ampie conseguenze sulla politica energetica altoatesina. <strong>La</strong> Provincia<br />

ha elaborato una serie di precisi obiettivi da raggiungere, tra cui:<br />

– L’approvvigionamento energetico in tutta la Provincia deve essere garantito<br />

e reso sicuro; si deve inoltre provvedere alla sostituzione quanto più rapida<br />

possibile del petrolio, fonte energetica fossile.<br />

– L’approvvigionamento deve verificarsi con criteri economicamente<br />

e socialmente sostenibili.<br />

– <strong>La</strong> produzione di <strong>energia</strong> in ambito locale deve risultare ecocompatibile.<br />

– Bisogna potenziare l’utilizzo di energie rinnovabili locali.<br />

– Va posto l’accento sul principio del risparmio energetico.<br />

Le conseguenze concrete di tali obiettivi sono:<br />

Sfruttamento delle fonti energetiche alternative e rinnovabili quali <strong>energia</strong> idroelettrica<br />

e biomassa, costruzione di impianti di teleriscaldamento e impianti fotovoltaici;<br />

sostegno della biomassa, dell’<strong>energia</strong> solare, eolica e geotermica; incentivazioni anche<br />

per quanto riguarda il risparmio energetico in ambito edilizio.<br />

Grazie allo standard CasaClima l’Alto Adige si è affermato, anche oltre<br />

i confini provinciali, nel settore dell’edilizia a risparmio energetico.

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