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Gol di Scarfò condanna il Canelli all'Eccellenza - serie d news

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Lunedì 28 Maggio 2007<br />

2 VENAFRO Di Menna 6, Avino 6, Mattiello 6, Lepore 6, Marotta 6,5, Mele 7, Macari 6, Tagliatatela 6(82'<br />

Minauda), Passalacqua 6.5, Keita 7(86' Sgambati ng), Patriciello 6.5 (90' Di Pietrantonio). All. Urbano. 1 PISONIANO<br />

Biasi 6, Molle 5.5, Tersigni 6 (46' Ansini), Saporetti 6(71' Cecchini), Stirpe 6, Mancone 6, Cam<strong>il</strong>li (60' Petrella 6), Barni<br />

6.5, Amassouka 6, Giannini 6.5, Muzzachi 6. All. Mariotti. Arbitro: Todaro <strong>di</strong> Palermo. Reti: 9' Cam<strong>il</strong>li (P), 28' Keita (V),<br />

30' Marotta (V). Note: Ammoniti Molle, Stirpe, Mancone, Barni, Lepore, Mattiello. Espulso Barni al 46 pt' per gioco<br />

violento.<br />

Al Pisoniano non basta <strong>il</strong> cuore per salvarsi<br />

VENAFRO - Qualcuno aveva definito <strong>il</strong> Pisoniano <strong>il</strong> Chievo della D: un piccolo centro <strong>di</strong> nemmeno m<strong>il</strong>le anime che si è<br />

fatto rispettare per qualche anno nel torneo che ha raccolto l’ere<strong>di</strong>tà della vecchia quarta <strong>serie</strong>. E non sarà un caso se,<br />

nello stesso giorno in cui i veronesi hanno salutato la A, anche i laziali hanno abbandonato con <strong>di</strong>gnità <strong>il</strong> campionato<br />

nazionale <strong>di</strong>lettanti. Atmosfera surreale quella del «Marchese del Prete»: <strong>il</strong> Venafro ha mezza salvezza in tasca ma<br />

nessuno ha voglia <strong>di</strong> festeggiare. Il successo, infatti, <strong>di</strong> 7 giorni prima sul Pisoniano è stato funestato dalla morte <strong>di</strong> un<br />

tifoso subito dopo <strong>il</strong> match. Un giovane <strong>di</strong> 35 anni, Vincenzo Spada, è infatti deceduto per un infarto accusato dopo aver<br />

preso posto sul pullman che avrebbe riportato i supporter bianconeri a Venafro. Il Venafro è sceso in campo confuso. Al<br />

9’ <strong>il</strong> Pisoniano ne ha approfittato con un clamoroso errore del portiere Di Menna: rinvio sbagliato e pallone che rimbalza<br />

su Cam<strong>il</strong>li e termina nel sacco. La rete riesce a scuotere i padroni <strong>di</strong> casa e inizia <strong>il</strong> monologo della squadra <strong>di</strong> Urbano. Al<br />

28’ <strong>il</strong> colore <strong>di</strong> Keita salta più in alto <strong>di</strong> tutti su un cross <strong>di</strong> Lepore e inf<strong>il</strong>a Biasi. Il Pisoniano è stor<strong>di</strong>to. Servirebbero due<br />

gol per raggiungere la permanenza in categoria. Ma <strong>il</strong> Venafro può giocare sulle ali dell’entusiasmo e due minuti dopo<br />

arriva la marcatura che chiude <strong>di</strong> fatto i conti. Calcio d’angolo <strong>di</strong> Tagliatatela, Marotta svetta e Biasi capitola <strong>di</strong> nuovo.<br />

Per <strong>il</strong> Pisoniano la strada si fa ancora più in salita quando Barni si fa espellere nel recupero del primo tempo per un<br />

brutto quanto inut<strong>il</strong>e fallo. Nel secondo tempo è ancora <strong>il</strong> Venafro a spadroneggiare. Il Pisoniano non riesce a rialzare la<br />

testa e non si riaffaccerà più dalle parti <strong>di</strong> Di Menna. Il verdetto dei playout rispecchia in pieno quello della regular<br />

season: Venafro salvo, Pisoniano ai playout.<br />

VENAFRO — Il Venafro vince, convince, resta in <strong>serie</strong> D, fa festa e de<strong>di</strong>ca <strong>il</strong> successo a Vincenzo<br />

Spada ...<br />

... e Salvatore Di Lauri, due giovani venafrani che <strong>il</strong> bianconero ce l'avevano nel cuore. «La salvezza la de<strong>di</strong>chiamo a<br />

loro due, abbiamo giocato con <strong>il</strong> cuore mettendoci <strong>il</strong> massimo impegno - <strong>di</strong>ce quasi con le lacrime agli ma felice <strong>il</strong><br />

centrocampista Carmine Minauda - abbiamo interpretato alla perfezione la gara, giocando con attenzione e<br />

determinazione. Vorrei de<strong>di</strong>care la salvezza pure al presidente Nicandro Patriciello che ha sofferto in s<strong>il</strong>enzio».<br />

Raggiante, oltre che bagnato da capo a piede per una <strong>serie</strong> <strong>di</strong> secchi d'acqua che lo hanno travolto, <strong>il</strong> tecnico del<br />

Venafro Corrado Urbano, tornato sulla panchina dei bianconeri dopo la partenti Pisone. «Vittoria meritata e salvezza<br />

meritata per quanto fatto nelle gare con <strong>il</strong> Pisoniano. Se con noi hanno sempre perso ci sarà un motivo. I ragazzi -<br />

aggiunge l'allenatore <strong>di</strong> Pie<strong>di</strong>monte San Germano - sono stati bravissimi perché nonostante l'infortunio <strong>di</strong> Di Menna non<br />

hanno perso la testa e hanno giocato con voglia, <strong>di</strong>mostrando <strong>di</strong> avere carattere e personalità. Se credevo nella<br />

salvezza? Certo, altrimenti non sarei tornato a guidare questa squadra. Sono molto felice per aver raggiunto l'obiettivo<br />

che la società ci aveva chiesto ad inizio stagione, sono felice per <strong>il</strong> presidente Nicandro Patriciello, una brava persona<br />

che fa molti sacrifici per portare avanti <strong>il</strong> calcio a Venafro». Inevitab<strong>il</strong>e non parlare <strong>di</strong> futuro. Urbano <strong>di</strong>ce che con<br />

Patriciello «<strong>il</strong> rapporto è ottimo e dunque non bisogna escludere nulla». Ma adesso è tempo <strong>di</strong> festeggiare. Mister<br />

Urbano ci lascia e va ad abbracciare uno ad uno i suoi giocatori, che l'hanno accolto a braccia aperte seguendo i suoi<br />

dettami, le sue idee tattiche che a bocce ferme sono risultate vincenti. Pie.Bor.

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