Il monitoraggio dei fabbisogni professionali delle ... - ClicLavoro
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Capitolo I: I programmi occupazionali <strong>delle</strong> imprese e le motivazioni <strong>delle</strong> assunzioni previste nel 2010<br />
Per quanto riguarda i movimenti di forza lavoro previsti dalle imprese esportatrici e<br />
dalle non esportatrici, va innanzitutto evidenziato che le prime nel 2009 avevano messo<br />
in conto un calo occupazionale ben più marcato <strong>delle</strong> seconde (-2,5% e -1,6% rispettivamente),<br />
connesso, si può facilmente presumere, alla crisi della domanda internazionale<br />
e alla conseguente urgenza di recuperare produttività e competitività, cosa avvenuta non<br />
tanto attraverso le uscite, quanto piuttosto attraverso un tasso di entrata particolarmente<br />
basso (4,4%). Rispetto alle imprese non esportatrici, quelle esportatrici si sono quindi<br />
caratterizzate nel 2009 per una maggiore staticità occupazionale e un minore ricambio<br />
della forza lavoro.<br />
Da un anno all’altro, tuttavia, la differenza di prospettive si attenua sensibilmente: nelle<br />
imprese esportatrici il valore negativo del saldo si riduce di 8 decimi di punto, portandosi<br />
al -1,7%, mentre nelle non esportatrici la riduzione è appena di un decimo di punto, arrivando<br />
così al -1,5%.<br />
Nelle imprese che operano anche sui mercati esteri, l’attenuazione del saldo negativo<br />
è avvenuta attraverso un innalzamento <strong>delle</strong> entrate previste (+31,6%) e, quindi, anche<br />
del relativo tasso (che si porta al 5,5%, 1,1 punti in più rispetto al 2009), ancorché accompagnato<br />
da un aumento <strong>delle</strong> uscite, ma di intensità notevolmente inferiore (+0,3%); ne è<br />
conseguito un aumento di quasi un punto percentuale del corrispondente tasso. In valore<br />
assoluto, il saldo atteso per il corrente anno resta comunque negativo, attestandosi poco<br />
sopra le 63 mila, ossia quasi 27 mila in meno rispetto alla previsione formulata lo scorso<br />
anno (che prefigurava invece una perdita di oltre 90 mila posti di lavoro).<br />
Del tutto opposto quanto segnalato dalle imprese non esportatrici, che prevedono<br />
riduzioni pressoché analoghe sia <strong>delle</strong> entrate che <strong>delle</strong> uscite (-4,7% e -5,0%), da cui<br />
un innalzamento del saldo negativo dello scorso anno molto contenuto, pari solo a 7.400<br />
unità (da -122.650 a -115.230 il bilancio occupazionale atteso).<br />
Movimenti occupazionali previsti nelle imprese esportatrici e non esportatrici<br />
Anni 2009 e 2010. Valori assoluti, tassi, variazioni assolute e %<br />
Valori assoluti Tassi %<br />
Entrate Uscite Saldo Entrata Uscita Variaz. %<br />
Esportatrici<br />
2009 158.430 248.570 -90.140 4,4 6,9 -2,5<br />
2010 208.560 271.730 -63.170 5,5 7,2 -1,7<br />
Diff. assoluta 50.130 23.160 26.970 1,1 0,3 0,8<br />
Variazione % 31,6 9,3 -29,9<br />
Non esportatrici<br />
2009 623.170 745.820 -122.650 7,9 9,5 -1,6<br />
2010 593.600 708.830 -115.230 7,7 9,2 -1,5<br />
Diff. assoluta -29.570 -36.990 7.420 -0,2 -0,3 0,1<br />
Variazione % -4,7 -5,0 -6,0<br />
Totale<br />
2009 781.600 994.390 -212.790 6,8 8,7 -1,9<br />
2010 802.160 980.550 -178.390 7,0 8,5 -1,5<br />
Diff. assoluta 20.560 -13.840 34.400 0,2 -0,2 0,4<br />
Variazione % 2,6 -1,4 -16,2<br />
Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior<br />
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