22.10.2014 Views

1999, Un anno di sperimentazione degli assegnisti di ricerca

1999, Un anno di sperimentazione degli assegnisti di ricerca

1999, Un anno di sperimentazione degli assegnisti di ricerca

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SASSARI<br />

Ufficio Ricerca<br />

<strong>1999</strong><br />

UN ANNO DI SPERIMENTAZIONE<br />

DEGLI ASSEGNISTI DI RICERCA<br />

a cura <strong>di</strong> Billia Mura e Maria Pilo


- 2 -


Presentazione<br />

In occasione della III Conferenza <strong>di</strong> Ateneo sulla <strong>ricerca</strong> scientifica, che si<br />

aprirà a Sassari il 15 maggio 2000, abbiamo ritenuto utile presentare l’anagrafe<br />

dell’attività <strong>di</strong> <strong>sperimentazione</strong> svolta nel corso del <strong>1999</strong> dai primi 44 titolari <strong>di</strong><br />

assegni <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>, istituiti ai sensi dell’art. 51 (comma 6) della Legge 21 <strong>di</strong>cembre<br />

1997 n. 449, con decreti rettorali emessi a partire dal mese <strong>di</strong> agosto 1998.<br />

Possiamo affermare senza paura <strong>di</strong> essere smentiti che la figura dei titolari<br />

<strong>di</strong> «assegni per la collaborazione ad attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>» nell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari<br />

ha raggiunto un’altissima specializzazione: il regolamento adottato dal Senato Accademico<br />

garantisce la massima professionalità e limita le can<strong>di</strong>dature a giovani in<br />

possesso del titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> o almeno con due anni continuativi <strong>di</strong> attività<br />

<strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>, andando oltre le <strong>di</strong>sposizioni legislative che suggerivano più semplicemente<br />

il possesso <strong>di</strong> un curriculum scientifico professionale idoneo per lo svolgimento<br />

<strong>di</strong> attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>. Gli assegni sono biennali rinnovabili (una o due volte)<br />

ed i titolari svolgono la loro attività in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> autonomia, nei soli limiti del<br />

programma <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>, senza orario <strong>di</strong> lavoro predeterminato.<br />

L’Ateneo ha scommesso sui giovani investendo consistenti risorse non solo per<br />

gli assegni <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> ma anche per altre iniziative, come i nuovi dottorati <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong><br />

(XV ciclo), i finanziamenti per i giovani <strong>ricerca</strong>tori, gli assegni cofinanziati, tra<br />

breve anche i contratti regionali previsti dall’art. 37 della Legge regionale n. 2 del<br />

1996. Contiamo nei prossimi mesi <strong>di</strong> ban<strong>di</strong>re altri 21 assegni <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> (2 per<br />

Facoltà ed uno per il nuovo Museo della Scienza e della Tecnica) ed almeno 16<br />

assegni cofinanziati, grazie alla partecipazione <strong>di</strong> altri Enti pubblici e privati: lo<br />

- 3 -


sforzo finanziario che il Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione dell’<strong>Un</strong>iversità ha inteso<br />

compiere è veramente significativo, ma riteniamo che si sia trattato <strong>di</strong> un investimento<br />

assolutamente produttivo, perché l’Ateneo ha recuperato o sta per recuperare quasi<br />

per intero le somme investite, attraverso consistenti contributi finanziari del Ministero<br />

dell’<strong>Un</strong>iversità e della Ricerca scientifica e tecnologica e dell’<strong>Un</strong>ione Europea.<br />

In occasione della recente assemblea <strong>degli</strong> <strong>assegnisti</strong> (svoltasi il 14 febbraio)<br />

ho avuto modo <strong>di</strong> rilevare come l’Ateneo abbia creduto in questa nuova figura<br />

professionale e guar<strong>di</strong> ora con viva speranza alla nuova generazione <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>tori<br />

che si affaccia al mondo accademico. Queste pagine documentano che le nostre<br />

speranze non sono mal riposte e testimoniano i risultati (in qualche caso <strong>di</strong> vera e<br />

propria eccellenza) <strong>di</strong> un <strong>anno</strong> e mezzo <strong>di</strong> intensa attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>, illustrata<br />

anche dai posters che sar<strong>anno</strong> esposti in occasione della Conferenza <strong>di</strong> Ateneo. Gli<br />

stessi temi delle ricerche in corso documentano che è entrata nei nostri Dipartimenti,<br />

nei nostri Istituti, nei nostri Centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> una ventata <strong>di</strong> aria nuova, tante<br />

idee e tanti progetti. Sappiamo bene che molti problemi debbono essere affrontati e<br />

che forse al rinnovo biennale i nostri <strong>assegnisti</strong> dovr<strong>anno</strong> confrontarsi con la recente<br />

normativa sullo stato giuri<strong>di</strong>co che prevede l’istituzione <strong>di</strong> una nuova figura professionale,<br />

denominata «Contratti <strong>di</strong> tirocinio per attività <strong>di</strong>dattica e <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>».<br />

Però il primo passo è stato compiuto, e mi si consentirà <strong>di</strong> esprimere la sod<strong>di</strong>sfazione<br />

<strong>di</strong> chi ha visto quest’idea crescere e ra<strong>di</strong>carsi nel tempo. L’Ateneo affronterà i<br />

problemi dei nostri <strong>assegnisti</strong> (stato giuri<strong>di</strong>co, assicurazione, attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>, eventuale<br />

attività <strong>di</strong>dattica) con spirito costruttivo e con la più ampia comprensione.<br />

Le schede che presentiamo in allegato, raccolte grazie alla collaborazione<br />

<strong>degli</strong> <strong>assegnisti</strong> dott. Billia Mura e dott. Maria Pilo, contengono i seguenti dati:<br />

- Cognome e nome<br />

- Facoltà<br />

- Dipartimento o Istituto<br />

- Area scientifica<br />

- Titolo della <strong>ricerca</strong><br />

- 4 -


- Data della decorrenza dell’assegno<br />

- Breve curriculum: dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>, altre attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> precedenti,<br />

specializzazioni, contratti, borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, incarichi presso soggetti pubblici o<br />

privati pertinenti all’area scientifica messa a concorso<br />

- Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: risultati<br />

attesi eventualmente per i prossimi due anni<br />

- Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione<br />

- Cooperazione internazionale: contratti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali<br />

- Numero e titoli <strong>di</strong> volumi ed articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del 2000<br />

e pertinenti la <strong>ricerca</strong><br />

- Altri risultati<br />

- Attrezzature utilizzate<br />

- Sintesi sui finanziamenti ottenuti<br />

- Collaborazioni con EE.LL. e con Aziende<br />

- Viaggi e missioni<br />

- Osservazioni<br />

Desidero ringraziare il dott. Guido Nurra dell’Ufficio Ricerca ed i suoi<br />

collaboratori, ma anche il Centro Servizi Tecnologici ed in particolare la sig.na<br />

Nica Salis del Servizio Redazione che ha curato un’e<strong>di</strong>zione imme<strong>di</strong>ata <strong>di</strong> questa<br />

anagrafe. Ringrazio inoltre la dott.ssa Anna Delogu dell’Ufficio personale docente<br />

e la sig.ra Maria Antonietta Derudas dell’Ufficio concorsi ed i loro collaboratori,<br />

per la solerzia con la quale h<strong>anno</strong> seguito la problematica <strong>degli</strong> assegni <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>,<br />

consentendo una presa <strong>di</strong> servizio in tempi brevissimi; infine il prof. Manlio<br />

Brigaglia, che, con insolita pazienza, ha corretto le bozze <strong>di</strong> questo volumetto.<br />

L’immagine <strong>di</strong> copertina <strong>di</strong> questo volume, il Castello me<strong>di</strong>oevale dei Doria<br />

<strong>di</strong> Chiaramonti, intende sottolineare un aspetto significativo della <strong>ricerca</strong> condotta<br />

dai nostri <strong>assegnisti</strong>: quella in<strong>di</strong>rizzata verso la tutela e la valorizzazione dei Beni<br />

Culturali, che può rappresentare uno dei ponti tra <strong>ricerca</strong> scientifica e <strong>ricerca</strong><br />

umanistica.<br />

Il Prorettore<br />

Attilio Mastino<br />

Sassari, 15 maggio 2000<br />

- 5 -


- 6 -


FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA


- 8 -


LOREDANA MURA<br />

Facoltà: Giurisprudenza<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Economia, Istituzioni e Società<br />

Area scientifica: Diritto internazionale<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Regioni e potere estero<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 21 gennaio <strong>1999</strong><br />

Breve curriculum: Titoli accademici: Dottore in Giurisprudenza, Facoltà <strong>di</strong><br />

Giurisprudenza dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari (tesi sul tema: “L’apoli<strong>di</strong>a<br />

nel <strong>di</strong>ritto internazionale privato”) (1989). Dottore <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in Diritto internazionale,<br />

Facoltà (consorziata) <strong>di</strong> Giurisprudenza dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Sassari (tesi sul tema: “La cooperazione transfrontaliera nel Me<strong>di</strong>terraneo. Profili<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto internazionale”) (1994). LL.M., Istituto <strong>Un</strong>iversitario Europeo <strong>di</strong><br />

San Domenico <strong>di</strong> Fiesole (Fi) (tesi sul tema: “Cooperazione transfrontaliera e<br />

protezione delle minoranze e delle culture regionali in Europa”) (1995).<br />

1995: Nominata “Cultore della materia <strong>di</strong> Diritto Internazionale e <strong>di</strong>ritto comunitario”<br />

nell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari, Facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza<br />

(partecipa alle commissioni d’esame e segue tesi <strong>di</strong> laurea). 1995: Incaricata<br />

dall’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari della stesura <strong>di</strong> un “Rapporto” (collettivo) <strong>di</strong> carattere<br />

economico-giuri<strong>di</strong>co sullo stato e le prospettive della cooperazione<br />

transfrontaliera fra la Sardegna e la Corsica, concepito nel quadro del P.I.C.<br />

INTERREG I. 1995: Ha stipulato con l’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari un contratto<br />

annuale <strong>di</strong> formazione in attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> (ex artt. 37 L.R. n.2/94 e 36 D.L.<br />

n.29/93), sul tema “Il principio dello sviluppo sostenibile negli atti internazionali<br />

e l’istituzione <strong>di</strong> aree protette nella Regione Sardegna”, rinnovato nel 1997.<br />

1996-1998: Ha partecipato alle attività <strong>di</strong> organizzazione della VI e VIII e<strong>di</strong>zione<br />

della “Settimana della Cultura Scientifica”, in particolare, con l’elaborazione<br />

<strong>di</strong> due contributi scritti. <strong>1999</strong>: Titolare <strong>di</strong> un assegno biennale (rinnovabile,<br />

ex art. 51, 6° co., legge n° 449/9) per una <strong>ricerca</strong> sul tema “Regioni e potere<br />

estero”. Nel 1990 e nel 1994 ha frequentato due corsi <strong>di</strong> formazione professionale<br />

post-laurea in materie economiche e giuri<strong>di</strong>che della durata, rispettivamente,<br />

<strong>di</strong> 880 e 550 ore; nel <strong>1999</strong> ha frequentato un corso per specialisti su temi<br />

relativi alle aree marine protette, organizzato dall’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari e<br />

- 9 -


dall’<strong>Un</strong>iversità delle Nazioni <strong>Un</strong>ite, della durata <strong>di</strong> una settimana.<br />

Dal 1994 ad oggi ha pubblicato (su riviste giuri<strong>di</strong>che specializzate e opere collettive)<br />

vari articoli aventi ad oggetto temi attinenti la propria formazione e<br />

attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>. Dal 1995 ad oggi ha insegnato in numerosi corsi <strong>di</strong> formazione<br />

professionale post-laurea materie attinenti la propria formazione e attività<br />

<strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>, nonché elementi <strong>di</strong> base del <strong>di</strong>ritto internazionale e comunitario.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: L’importanza strategica che – alla luce <strong>di</strong> processi,<br />

<strong>di</strong>namiche e problemi che interessano il contesto internazionale (e particolarmente<br />

quello europeo), quali l’intensificarsi <strong>degli</strong> scambi internazionali,<br />

il determinarsi <strong>di</strong> problematiche <strong>di</strong> carattere transfrontaliero o, ancora, gli obiettivi<br />

<strong>di</strong> consolidamento e avanzamento dei processi <strong>di</strong> integrazione regionale –<br />

il settore relativo alle collaborazioni e ai rapporti con l’estero va progressivamente<br />

assumendo costituisce l’imprescin<strong>di</strong>bile premessa da cui prende le mosse<br />

la presente indagine volta ad analizzare il tema delle “relazioni internazionali”<br />

da un particolare punto <strong>di</strong> osservazione: quello relativo alla prassi seguita in<br />

tale settore dalle autonomie regionali. Pur non trascurando la trattazione <strong>di</strong><br />

aspetti <strong>di</strong> carattere generale, la presente <strong>ricerca</strong> si propone il peculiare e preciso<br />

obiettivo <strong>di</strong> ricostruire ed esaminare il quadro dei rapporti <strong>di</strong> collaborazione<br />

fra le autonomie regionali nell’Europa comunitaria. <strong>Un</strong>a siffatta analisi rappresenterà<br />

un elemento chiave per verificare l’esistenza nel sistema comunitario <strong>di</strong><br />

con<strong>di</strong>zioni giuri<strong>di</strong>che tali da consentire alle Regioni, da un lato, <strong>di</strong> svolgere,<br />

anche in ambito comunitario, i propri compiti istituzionali nelle materie <strong>di</strong><br />

competenza ad esse devolute assumendo, al contempo, un ruolo <strong>di</strong>retto e responsabile<br />

nel processo <strong>di</strong> integrazione regionale in atto; dall’altro, <strong>di</strong> mettere<br />

alla prova i presunti caratteri <strong>di</strong> unità, originalità e autonomia dell’or<strong>di</strong>namento<br />

comunitario in virtù dei quali questo costituisce una realtà <strong>di</strong>stinta tanto<br />

dalle altre organizzazioni internazionali, quanto dall’or<strong>di</strong>namento internazionale<br />

nel suo complesso.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: Definizione<br />

del concetto <strong>di</strong> “relazioni internazionali” ed analisi dell’evoluzione, da<br />

un punto <strong>di</strong> vista giuri<strong>di</strong>co, dei suoi contenuti e della sua portata. Approfon<strong>di</strong>mento,<br />

anche in termini problematici e critici, <strong>degli</strong> aspetti relativi alla natura<br />

giuri<strong>di</strong>ca e all’inquadramento dell’attività internazionale e comunitaria delle<br />

- 10 -


Regioni nella categoria “classica” delle “relazioni internazionali”. Richiamo (ai<br />

fini <strong>di</strong> un successivo confronto con gli accor<strong>di</strong> risultanti dalla prassi regionale)<br />

alla categoria <strong>degli</strong> accor<strong>di</strong> internazionali stipulati inter se dagli Stati membri<br />

della Comunità europea, alle fondamentali questioni legate alla loro esistenza<br />

e ai principali orientamenti dottrinali e giurisprudenziali nella materia. Parziale<br />

acquisizione, sistemazione e stu<strong>di</strong>o <strong>degli</strong> atti internazionali posti in essere<br />

dalle Regioni in ambito comunitario.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Acquisizione <strong>di</strong> ulteriore<br />

materiale documentale. Progressivo avanzamento dell’indagine ed eventuale<br />

messa a punto del programma <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in base agli approfon<strong>di</strong>menti<br />

svolti. Completamento della <strong>ricerca</strong>.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Reperimento, sistemazione e classificazione<br />

<strong>di</strong> materiale giuri<strong>di</strong>co non soggetto all’obbligo della pubblicazione.<br />

Valutazione della prassi relativa all’attività svolta dalle Regioni sul piano internazionale<br />

e comunitario alla luce dei più significativi atti normativi adottati nella<br />

materia, nonché dei più recenti contributi della dottrina e della giurisprudenza.<br />

Cooperazione internazionale: contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: Istituzioni e organismi della Comunità europea;<br />

CPRM; Istituto <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> Giuri<strong>di</strong>ci sulla Comunità internazionale, CNR-Roma.<br />

Volumi ed articoli pubblicati nel periodo <strong>1999</strong>-2000 pertinenti il tema <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>:<br />

- Plant Genetic Resources Protection in the Me<strong>di</strong>terranean Basin: the Case of<br />

Sar<strong>di</strong>nian Forage Species, (a cura <strong>di</strong> L. Mura, P. Fois, S. Bullitta), in Options<br />

mé<strong>di</strong>terranéennes, 2000; I <strong>di</strong>ritti delle donne e la tutela della <strong>di</strong>versità nel<br />

<strong>di</strong>ritto internazionale, in Rivista internazionale dei <strong>di</strong>ritti dell’uomo (in corso<br />

<strong>di</strong> pubblicazione).<br />

Collaborazioni con EE. LL. e con Aziende: Regione autonoma della Sardegna.<br />

Viaggi e missioni: Conferenza S.I.D.I.: Salerno – aprile-maggio <strong>1999</strong>. Visita<br />

ad alcune biblioteche specializzate: Roma - maggio <strong>1999</strong>.<br />

- 11 -


CRISTIANA MARIA ANASTASIA RINOLFI<br />

Facoltà: Giurisprudenza<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Scienze giuri<strong>di</strong>che<br />

Area Scientifica: Diritto romano<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: La giurisprudenza del periodo arcaico e le sue creazioni<br />

nel campo del ius civile.<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 12 aprile <strong>1999</strong><br />

Breve curriculum: Laureata in Giurisprudenza nell’<strong>anno</strong> accademico 1992-<br />

93, presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari, con la votazione <strong>di</strong> 110/110 e<br />

lode, <strong>di</strong>scutendo la tesi: Contributo allo stu<strong>di</strong>o <strong>degli</strong> aspetti giuri<strong>di</strong>ci dell’organizzazione<br />

della Sardegna romana (relatore il prof. Francesco Sini; controrelatore<br />

il prof. Giovanni Lobrano).<br />

Dall’<strong>anno</strong> accademico 1993-94, a tutt’oggi, partecipa alla commissione <strong>degli</strong><br />

esami <strong>di</strong> Storia del Diritto romano (Facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza - <strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari) in qualità <strong>di</strong> cultore della materia.<br />

È stata inserita nel gruppo <strong>di</strong> lavoro, costituito presso la Facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza<br />

dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari per l’ampliamento del progetto FIURIS. Tale<br />

progetto, coor<strong>di</strong>nato dal prof. Pierangelo Catalano (<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Roma “La<br />

Sapienza”) e dal prof. Francesco Sitzia (<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Cagliari), mira alla realizzazione<br />

<strong>di</strong> un archivio elettronico <strong>di</strong> fonti giuri<strong>di</strong>che relative al Diritto romano.<br />

Dall’<strong>anno</strong> accademico 1995-96, a tutt’oggi, partecipa alla commissione <strong>degli</strong><br />

esami <strong>di</strong> Diritto romano e <strong>di</strong> Istituzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto romano (Facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza<br />

- <strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari) in qualità <strong>di</strong> cultore della materia.<br />

Nel 1995 è risultata vincitrice della borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o biennale C.N.R. <strong>di</strong> cui al<br />

bando n. 224.09.6 del 19/09/1994 ed ha usufruito della suddetta borsa presso<br />

il Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Giuri<strong>di</strong>che dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari<br />

sotto la <strong>di</strong>rezione del prof. Francesco Sini, svolgendo una <strong>ricerca</strong> nel campo del<br />

<strong>di</strong>ritto pubblico romano sulla provincia Sar<strong>di</strong>nia.<br />

Durante un soggiorno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> a Mosca, dal 10 luglio al 10 settembre 1996, ha<br />

collaborato con la Facoltà <strong>di</strong> Storia del Mondo Antico nell’<strong>Un</strong>iversità Statale<br />

<strong>di</strong> Mosca “Lomonosov” (sotto la <strong>di</strong>rezione della prof.ssa Ija Majak) e con<br />

l’Istituto <strong>di</strong> Storia <strong>Un</strong>iversale dell’Accademia delle Scienze <strong>di</strong> Russia (sotto la<br />

- 12 -


<strong>di</strong>rezione della prof.ssa Elena Golubtsova, e del prof. Leonid L. Kofanov).<br />

Il 2 settembre 1996 ha tenuto a Mosca un seminario sugli “Elementi giuri<strong>di</strong>ci<br />

della provincia Sar<strong>di</strong>nia” presso l’Istituto <strong>di</strong> Storia <strong>Un</strong>iversale dell’Accademia<br />

delle Scienze <strong>di</strong> Russia.<br />

Dal 1996 ha pubblicato i lavori dal titolo “Diritto Criminale”; “Legislazione nel<br />

Tardo Antico”; “Giurisprudenza”; “Processo Criminale”; “Testimonianze documentarie”<br />

e “Varia”, e sono in corso <strong>di</strong> pubblicazione “Famiglia e persone” e<br />

“Successioni” nella rubrica “Diritto Romano” della rivista nazionale “Stu<strong>di</strong><br />

Romani”.<br />

Nell’<strong>anno</strong> accademico 1998-<strong>1999</strong> ha frequentato il Corso <strong>di</strong> perfezionamento<br />

in Diritto romano che si è tenuto presso la Facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roma “La Sapienza”.<br />

Nel <strong>1999</strong> ha pubblicato a Mosca in lingua russa nella rivista “Ius Aantiquum”<br />

il lavoro “Aspetti giuri<strong>di</strong>ci della Sardegna romana nella pro Scauro <strong>di</strong> Cicerone”.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: La <strong>ricerca</strong> proposta si occuperà <strong>degli</strong> istituti <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ritto privato elaborati dalla iurisprudentia, fino al III sec. a.C. Lo stu<strong>di</strong>o si<br />

propone <strong>di</strong> far emergere gli aspetti che riguardano il “preteso” monopolio del<br />

collegio dei pontefices. La <strong>ricerca</strong> verterà sia sull’evoluzione del sistema della<br />

scientia iuris, sia sull’evoluzione del <strong>di</strong>ritto privato dovuta alle creazioni<br />

innovative dei pontefici, sia su analogie e <strong>di</strong>fferenze tra la giurisprudenza pontificale<br />

e quella laica.<br />

Il lavoro proposto investe un campo <strong>di</strong> indagine assai vasto, interessando non<br />

solo il <strong>di</strong>ritto romano ma anche la storia romana, l’epigrafia e la letteratura<br />

latina. Senza l’ausilio interattivo <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>scipline i risultati sarebbero incompleti.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o dovrà offrire un quadro esauriente dell’origine del collegio dei pontefici<br />

e della evoluzione della struttura <strong>di</strong> tale sacerdozio. Si indagherà soprattutto<br />

sul rapporto tra l’istituzione sacerdotale e il ius civile, con particolare<br />

riferimento alle relazioni <strong>di</strong> questo ius con i sacra.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati attesi: Fin ad ora la <strong>ricerca</strong><br />

si è incentrata sull’analisi <strong>degli</strong> istituti <strong>di</strong> ius civile creati o mo<strong>di</strong>ficati dalla<br />

riflessione giuri<strong>di</strong>ca dei pontefici sia durante il periodo del monopolio,<br />

sia durante il progressivo esautoramento della loro autorità in tale campo. È<br />

stato approfon<strong>di</strong>to in particolare il <strong>di</strong>ritto delle successioni profondamente<br />

- 13 -


innovato dalla interpretatio pontificale. I risultati fino ad oggi conseguiti sar<strong>anno</strong><br />

esposti, con una relazione dal titolo: Successione testamentaria e interpretazione<br />

pontificale, al Convegno internazionale <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto romano “Diritto romano<br />

pubblico e privato: l’esperienza plurisecolare dello sviluppo del <strong>di</strong>ritto europeo”,<br />

che si terrà a Mosca e a San Pietroburgo, nei giorni 25-30 maggio 2000.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: La ricostruzione della storia della giurisprudenza<br />

arcaica sulla base <strong>di</strong> una non completa adesione alla opinione prevalente<br />

nella dottrina contemporanea potrebbe costituire un’utile premessa per<br />

qualsiasi stu<strong>di</strong>o nel campo delle fonti del <strong>di</strong>ritto romano. Il lavoro dovrà porre<br />

in luce aspetti riguardanti il “preteso” monopolio del collegio dei pontefici:<br />

delineando, per quanto possibile, il quadro socio-economico dell’ampio periodo<br />

in questione, per riuscire, pur non confutando l’opinione maggioritaria, a<br />

<strong>di</strong>mostrare che la giurisprudenza laica si formò non da un movimento <strong>di</strong> opposizione<br />

alla più importante istituzione sacerdotale, ma da pratici e quoti<strong>di</strong>ani<br />

rapporti <strong>di</strong> patrocinio. <strong>Un</strong>a attenta ricognizione, liberata <strong>degli</strong> schemi della<br />

comunis opinio, derivante dai dogmi della romanistica moderna, potrebbe stabilire<br />

rapporti molto stretti tra l’assistenza giu<strong>di</strong>ziaria e la giurisprudenza.<br />

Cooperazione internazionale: Istituto <strong>di</strong> Storia universale dell’Accademia delle<br />

Scienze <strong>di</strong> Russia; <strong>Un</strong>iversità Statale <strong>di</strong> Mosca “Lomonosov”; Centro stu<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Diritto romano <strong>di</strong> Mosca.<br />

Attrezzature utilizzate: Biblioteche, calcolatori elettronici, banche dati in CD-<br />

ROM; banche dati in rete.<br />

- 14 -


MARIA LUISA SERRA<br />

Facoltà: Giurisprudenza<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Scienze giuri<strong>di</strong>che<br />

Area scientifica: Diritto processuale civile<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: L’impugnazione del lodo arbitrale per motivi <strong>di</strong> nullità<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 18 febbraio <strong>1999</strong><br />

Breve curriculum: 1994 : Laurea in Giurisprudenza presso la Facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza<br />

dell’’ <strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari con la votazione <strong>di</strong> 110/110 e lode. Anno<br />

accademico 1995/96: nomina a cultrice della materia in <strong>di</strong>ritto processuale<br />

civile . <strong>1999</strong>: iscritta all’albo <strong>degli</strong> avvocati presso l’or<strong>di</strong>ne <strong>degli</strong> Avvocati <strong>di</strong><br />

Sassari. Anno accademico 1995/96: Corso <strong>di</strong> perfezionamento in Diritto internazionale<br />

tributario dell’impresa presso la Facoltà <strong>di</strong> Economia della II <strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>di</strong> Roma Tor Vergata. Nel periodo settembre1998 - gennaio <strong>1999</strong> e<br />

settembre<strong>1999</strong> - ottobre <strong>1999</strong> attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> presso la Facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza<br />

dell’ <strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Vienna, in collaborazione con la prof. E.M. Bajons,<br />

avente per oggetto lo stu<strong>di</strong>o della <strong>di</strong>sciplina austriaca e tedesca dell’ arbitrato<br />

rituale<br />

Pubblicazioni : 4 + 2 in corso <strong>di</strong> pubblicazione ( 2 note a sentenza pubblicate<br />

sulla Rivista Giuri<strong>di</strong>ca Sarda, 1 nota a sentenza pubblicata in Famiglia e Diritto,<br />

un commento agli artt. 735 e.736 c.p.c. pubblicato sul Commentario al<br />

co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> procedura civile e<strong>di</strong>to da Ipsoa).<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Lo stu<strong>di</strong>o dell’impugnazione del lodo arbitrale<br />

per motivi <strong>di</strong> nullità appare, invero, centrale nel sistema dell’arbitrato per la<br />

sua correlazione al problema dei rapporti tra giuris<strong>di</strong>zione statale e processo<br />

privato. L’esperienza storica comparata mostra come la <strong>di</strong>sciplina positiva <strong>di</strong><br />

detta impugnazione ruoti tutt’attorno al suddetto rapporto: perciò sarà momento<br />

caratterizzante della <strong>ricerca</strong> quello della in<strong>di</strong>viduazione delle caratteristiche<br />

particolari che il problema pone nella prospettiva della comparazione.<br />

In particolare sarà interessante il confronto:1) con l’esperienza austriaca, ove<br />

l’istituto è <strong>di</strong>sciplinato dai parr. 595 e seg. della ZPO, per l’influenza che tale<br />

legislazione ha esercitato sulla nostra dottrina 2) e per le stesse ragioni con<br />

- 15 -


l’or<strong>di</strong>namento tedesco;3) con il <strong>di</strong>ritto francese per la <strong>di</strong>retta influenza storica<br />

che ha avuto sulla nostra legislazione;4) infine sarà necessario volgere lo sguardo<br />

anche alle peculiari esperienze della Common law, utili soprattutto per capire<br />

i profili evolutivi dell’istituto. Sulla base <strong>di</strong> una generale visione del problema<br />

in chiave storico-comparata sarà poi possibile procedere all’interpretazione<br />

del <strong>di</strong>ritto positivo italiano alla luce <strong>degli</strong> orientamenti prevalenti emersi sia in<br />

dottrina sia in giurisprudenza.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte : Comparazione della <strong>di</strong>sciplina italiana<br />

dell’arbitrato rituale con la corrispondente <strong>di</strong>sciplina austriaca e tedesca,<br />

con particolare riguardo alle mo<strong>di</strong>fiche apportate alle suddette legislazioni dalle<br />

riforme intervenute in tempi recenti sulla materia.<br />

- 16 -


MANUELA TOLA<br />

Facoltà: Giurisprudenza<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Scienze giuri<strong>di</strong>che<br />

Area scientifica: Diritto Commerciale<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: La tutela delle minoranze azionarie nella normativa sull’o.p.a.<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 17 marzo <strong>1999</strong><br />

Breve curriculum: 1991: Laurea in Giurisprudenza presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong><br />

Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari con la votazione <strong>di</strong> 110/110 e lode. 1992: Nomina a cultore<br />

della materia nella cattedra <strong>di</strong> Diritto bancario. 1994-1997: Corso <strong>di</strong> Dottorato<br />

<strong>di</strong> Ricerca in Diritto ed economia dei sistemi produttivi presso le <strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>di</strong> Sassari e Modena. 1995: Partecipazione, per conto dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Sassari alla redazione del progetto Interreg 1 - Sottoprogramma 5/ Misura<br />

5/B dal titolo «Raffronto sulla normativa <strong>di</strong> agevolazione e sostegno<br />

dell’impren<strong>di</strong>toria in Sardegna nord e Corsica del sud». 1996: Collaborazione<br />

con il Centro Regionale <strong>di</strong> formazione professionale attraverso lo svolgimento<br />

<strong>di</strong> un ciclo <strong>di</strong> lezioni nell’ambito del corso in materia <strong>di</strong> Diritto internazionale<br />

e comunitario dell’ambiente.<br />

Pubblicazioni: 4 + 1 in corso <strong>di</strong> stampa. Redazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse note <strong>di</strong> commento<br />

a sentenze della giurisprudenza <strong>di</strong> legittimità e <strong>di</strong> merito.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: La propensione <strong>di</strong> un numero sempre crescente<br />

<strong>di</strong> risparmiatori ad investire in capitale <strong>di</strong> rischio avvalendosi dell’istituzione<br />

borsistica impone un approfon<strong>di</strong>to esame della recente normativa de<strong>di</strong>cata alle<br />

società quotate. Lo scopo è quello <strong>di</strong> verificare se accanto alla previsione <strong>di</strong><br />

modalità <strong>di</strong> incentivazione dell’attività interme<strong>di</strong>atrice della Borsa Valori la<br />

predetta normativa pre<strong>di</strong>sponga anche delle forme <strong>di</strong> tutela del risparmio che<br />

per suo tramite affluisce agli organismi societari. A tale ultimo riguardo, si<br />

rende necessaria l’analisi dell’istituto dell’Offerta pubblica <strong>di</strong> acquisto (o.p.a.)<br />

che, nel nostro or<strong>di</strong>namento, rappresenta la procedura obbligatoria per il trasferimento<br />

dei pacchetti <strong>di</strong> controllo delle società quotate. Infatti tale forma <strong>di</strong><br />

sollecitazione al <strong>di</strong>sinvestimento del risparmio, almeno nelle intenzioni del<br />

- 17 -


legislatore, dovrebbe consentire ai soci <strong>di</strong> minoranza la possibilità <strong>di</strong> esercitare il<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> exit, il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voice, oltre che <strong>di</strong> beneficiare del medesimo trattamento<br />

economico riservato all’azionista maggioritario ad ogni avvicendamento del gruppo<br />

<strong>di</strong> controllo. Tuttavia, la previsione <strong>di</strong> un regime repressivo che sanziona la mancata<br />

attivazione della procedura solo sul piano penale e amministrativo, impone <strong>di</strong><br />

valutare la reale efficacia <strong>di</strong> tale forma <strong>di</strong> tutela alla luce dell’intero or<strong>di</strong>namento<br />

giuri<strong>di</strong>co nell’ambito del quale occorre verificare se vi siano strumenti idonei a<br />

consentire all’azionista <strong>di</strong> minoranza <strong>di</strong> riven<strong>di</strong>care la parità <strong>di</strong> trattamento violata.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti:<br />

In<strong>di</strong>viduazione della genesi e ricostruzione delle linee evolutive del concetto<br />

<strong>di</strong> minoranza azionaria nella normativa societaria a partire dalla <strong>di</strong>sciplina delle<br />

società quotate del 1974 e sino alla recente riforma dei mercati finanziari<br />

attuata con il d.p.r. 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo <strong>Un</strong>ico della Finanza). Analisi<br />

delle principali impostazioni della dottrina italiana e statunitense in argomento.<br />

Reperimento e <strong>di</strong>samina delle varie proposte <strong>di</strong> riforma della <strong>di</strong>sciplina<br />

delle offerte pubbliche <strong>di</strong> acquisto, dei lavori preparatori e delle relazioni <strong>di</strong><br />

accompagnamento delle <strong>di</strong>sposizioni normative emanate in relazione a tale<br />

istituto, incluse quelle adottate nei principali paesi dell’<strong>Un</strong>ione Europea.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: In<strong>di</strong>viduazione del contenuto<br />

dei «<strong>di</strong>ritti delle minoranze» alla luce dell’interesse perseguito con l’acquisto<br />

<strong>di</strong> partecipazioni non qualificate. Conclusione della verifica sull’idoneità <strong>degli</strong><br />

strumenti offerti dal sistema a garanzia della tutela dei <strong>di</strong>ritti <strong>degli</strong> azionisti <strong>di</strong> minoranza<br />

in caso <strong>di</strong> violazione dell’obbligo <strong>di</strong> presentazione <strong>di</strong> offerta pubblica d’acquisto.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Ridefinizione del concetto <strong>di</strong> “minoranza<br />

azionaria” come categoria composita e come sintesi delle <strong>di</strong>verse tipologie<br />

<strong>di</strong> interessi che sottendono l’investimento in capitale <strong>di</strong> rischio. Verifica sulla<br />

compatibilità del generale rime<strong>di</strong>o dell’esecuzione in forma specifica con l’istituto<br />

dell’offerta pubblica <strong>di</strong> acquisto obbligatoria.<br />

Attrezzature utilizzate: Banche dati informatiche e su CD rom; repertori <strong>di</strong><br />

giurisprudenza cartacei; opere monografiche ed enciclope<strong>di</strong>che; commentari;<br />

pubblicazioni perio<strong>di</strong>che italiane e straniere.<br />

- 18 -


FACOLTÀ DI LETTERE


- 20 -


ELISABETTA ALBA<br />

Facoltà: Lettere e Filosofia<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Storia<br />

Area scientifica: Preistoria<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Stu<strong>di</strong>o delle emergenze archeologiche della Gallura interna<br />

(Sardegna settentrionale)<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 1° <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve curriculum: Anno Accademico 1992-93: Laurea in Materie Letterarie<br />

presso la Facoltà <strong>di</strong> Magistero (ora Lettere e Filosofia) dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari<br />

con la votazione <strong>di</strong> 110/110 con lode. 1990: partecipazione ai lavori dell’VIII<br />

Convegno Internazionale <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> sull’Africa Romana promosso dal Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Storia dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari. 1991: partecipazione agli scavi della<br />

Tomba VIII della necropoli ipogeica <strong>di</strong> Santu Pedru (Alghero), condotti dal<br />

prof. Alberto Moravetti in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica<br />

per le province <strong>di</strong> Sassari e Nuoro; partecipazione ai lavori del IX Convegno<br />

Internazionale <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> sull’Africa Romana promosso dal Dipartimento <strong>di</strong> Storia<br />

dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari. 1992: partecipazione agli scavi della Tomba VII della<br />

necropoli ipogeica <strong>di</strong> Santu Pedru (Alghero), condotti dal prof. Alberto<br />

Moravetti in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica per le province<br />

<strong>di</strong> Sassari e Nuoro; partecipazione ai lavori del X Convegno Internazionale<br />

<strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> sull’Africa Romana promosso dal Dipartimento <strong>di</strong> Storia dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>di</strong> Sassari. 1993: partecipazione agli scavi della Tomba III della necropoli<br />

ipogeica <strong>di</strong> Santu Pedru (Alghero), condotti dal prof. Alberto Moravetti in<br />

collaborazione con la Soprintendenza Archeologica per le province <strong>di</strong> Sassari e<br />

Nuoro. 1994: partecipazione agli scavi della Tomba V della necropoli ipogeica<br />

<strong>di</strong> Santu Pedru (Alghero), condotti dal prof. Alberto Moravetti in collaborazione<br />

con la Soprintendenza Archeologica per le province <strong>di</strong> Sassari e Nuoro;<br />

partecipazione al Congresso Internazionale L’Ipogeismo nel Me<strong>di</strong>terraneo: origini,<br />

sviluppo, quadri culturali (Sassari-Oristano 23-28 maggio 1994), promosso<br />

dall’Istituto <strong>di</strong> Antichità, Arte e Discipline Etnodemologiche della Facoltà <strong>di</strong><br />

Lettere e Filosofia dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari, nel quale è stata presentata una<br />

comunicazione dal titolo L’ipogeismo nella Nurra; partecipazione ai lavori dell’XI<br />

- 21 -


Convegno Internazionale <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> sull’Africa Romana promosso dal Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Storia dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari. 1994-1995: partecipazione, con responsabilità<br />

<strong>di</strong>retta, ai lavori <strong>di</strong> scavo archeologico e <strong>di</strong> consolidamento del<br />

nuraghe Miuddu <strong>di</strong> Birori (Nuoro), condotti dal prof. Alberto Moravetti in<br />

collaborazione con la Soprintendenza Archeologica per le province <strong>di</strong> Sassari e<br />

Nuoro. 1996: partecipazione alla campagna <strong>di</strong> scavo archeologico e rilevamento<br />

epigrafico svoltasi ad Uchi Maius (Tunisia), condotta dal Dipartimento <strong>di</strong><br />

Storia dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari, in collaborazione con l’Institut<br />

National du Patrimoine <strong>di</strong> Tunisi; partecipazione ai lavori del XII Convegno<br />

Internazionale <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> sull’Africa Romana promosso dal Dipartimento <strong>di</strong> Storia<br />

dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari, con il patrocinio dell’Association<br />

Internationale d’Epigraphie Grecque et Latine. 1997: partecipazione al Third<br />

Annual Meeting of the European Association of Archeologists (Ravenna 24-28<br />

settembre 1997), con una relazione dal titolo The <strong>di</strong>stribution of Nuraghi in the<br />

Nurra in relation to the geomorphologic aspects of the territory. 1996-1998: collaborazione<br />

con l’Istituto <strong>di</strong> Antichità ed Arte e con il Dipartimento <strong>di</strong> Storia<br />

della Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filosofia dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari in qualità <strong>di</strong> titolare<br />

<strong>di</strong> un contratto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> sul tema Censimento delle emergenze archeologiche<br />

della Nurra. 1998: collaborazione con la dott.ssa Giuseppina Manca <strong>di</strong> Mores<br />

nei lavori <strong>di</strong> scavo archeologico <strong>di</strong> alcune sepolture <strong>di</strong> epoca romana in<strong>di</strong>viduate<br />

in occasione del riassetto della rete idrica del centro storico <strong>di</strong> Porto<br />

Torres (SS). 2000: collaborazione con la Soprintendenza Archeologica per le<br />

province <strong>di</strong> Sassari e Nuoro, in qualità <strong>di</strong> assistente scientifico, durante i lavori<br />

<strong>di</strong> scavo archeologico <strong>di</strong> un ipogeo funerario rinvenuto a Porto Torres in occasione<br />

della costruzione <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio moderno.<br />

Pubblicazioni: 5 + 7 in corso <strong>di</strong> stampa.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Stu<strong>di</strong>o delle emergenze archeologiche in<strong>di</strong>viduate<br />

in una zona della Sardegna settentrionale, in particolare nella Gallura<br />

interna. L’analisi può rivelarsi particolarmente interessante per le caratteristiche<br />

territoriali <strong>di</strong> quest’area geografica, da un lato chiusa entro un paesaggio<br />

particolarmente articolato sotto l’aspetto geomorfologico, dall’altro aperta fin<br />

dall’antichità alle relazioni con l’esterno. Il progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> segue una serie<br />

<strong>di</strong> passi metodologici che h<strong>anno</strong> inizio me<strong>di</strong>ante l’analisi critica del materiale<br />

- 22 -


documentario <strong>di</strong>sponibile e con la verifica delle informazioni attraverso<br />

indagini territoriali. Queste ricognizioni sono finalizzate alla schedatura e allo<br />

stu<strong>di</strong>o dei monumenti in<strong>di</strong>viduati nell’area in esame, nonché alla redazione <strong>di</strong><br />

una carta archeologica aggiornata alla luce delle nuove scoperte. Al fine <strong>di</strong><br />

cercare risposte innovative riguardo i processi inse<strong>di</strong>amentali in epoca antica si<br />

ritiene opportuno, accanto ad uno stu<strong>di</strong>o che tenga conto del rapporto tra siti<br />

archeologici e caratteristiche “fisiche” del territorio, considerare le relazioni<br />

sincroniche tra i siti, me<strong>di</strong>ante l’applicazione <strong>di</strong> modelli <strong>di</strong> analisi spaziale che<br />

v<strong>anno</strong> talvolta conformati alla specificità del territorio.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti:<br />

Acquisizione <strong>di</strong> gran parte del materiale documentario <strong>di</strong>sponibile, anche alla<br />

luce delle più recenti scoperte; analisi e schedatura delle emergenze archeologiche<br />

<strong>di</strong> epoca protostorica, in particolare dei nuraghi; applicazione <strong>di</strong> modelli <strong>di</strong><br />

indagine territoriale al fine <strong>di</strong> rilevare eventuali relazioni <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne economico<br />

e socio-politico esistenti tra le comunità che abitavano il territorio in esame nel<br />

periodo compreso tra l’età del Bronzo e del Ferro.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Conclusione dell’indagine<br />

secondo le linee del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>; redazione <strong>di</strong> un volume che<br />

raccolga i risultati <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Acquisizione <strong>di</strong> materiale ine<strong>di</strong>to al<br />

fine <strong>di</strong> integrare quello già esistente; applicazione <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> indagine territoriale<br />

(Site Catchment Analysis, Poligoni <strong>di</strong> Thiessen, Nearest Neighbour Analysis,<br />

modelli del Central Places e X-Tent) volta principalmente ad offrire nuove risposte<br />

riguardo le <strong>di</strong>namiche ed i processi che h<strong>anno</strong> favorito il popolamento<br />

<strong>di</strong> quest’area, sia valutando l’efficacia dei meto<strong>di</strong> stessi, sia sperimentando<br />

modelli originali.<br />

Cooperazione internazionale, contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: Contatti, in qualità <strong>di</strong> studente della Facoltà <strong>di</strong> Lettere,<br />

con il Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Storiche Archeologiche e Antropologiche<br />

dell’Antichità (<strong>Un</strong>iversità “La Sapienza” <strong>di</strong> Roma), dove sono stati sostenuti gli<br />

esami <strong>di</strong> Paletnologia I e II (prof. Alberto Cazzella), Ecologia preistorica I e II<br />

- 23 -


(prof.ssa Alessandra Manfre<strong>di</strong>ni), Etnografia preistorica dell’Africa (prof.ssa<br />

Barbara Barich), Preistoria e protostoria del Vicino e Me<strong>di</strong>o Oriente (prof.ssa<br />

Marcella Frangipane), Protostoria europea (prof. Renato Peroni) e Religioni<br />

dei popoli primitivi (prof. Renato Bamonte).<br />

Numero e titoli <strong>di</strong> volumi ed articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e 2000 e<br />

pertinenti alla <strong>ricerca</strong>:<br />

- Grotte e ripari della Sardegna frequentati dall’uomo in epoca preistorica e protostorica,<br />

in corso <strong>di</strong> stampa; Relazioni economiche e socio-politiche fra comunità nuragiche<br />

della Sardegna nord-orientale, in corso <strong>di</strong> stampa.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: Finanziamento progetti <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> condotti<br />

da giovani <strong>ricerca</strong>tori (<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari).<br />

Viaggi e missioni: Ricerche archeologiche nella Spagna sud-orientale (4-13<br />

ottobre <strong>1999</strong>); ricerche bibliografiche presso le biblioteche universitarie <strong>di</strong> Roma<br />

(24-29 ottobre e 10-12 <strong>di</strong>cembre <strong>1999</strong>).<br />

- 24 -


MARIA TERESA LANERI<br />

Facoltà: Lettere e Filosofia<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Scienze umanistiche e dell’Antichità<br />

Area scientifica: Latino<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: La cultura latina in Sardegna: per uno stu<strong>di</strong>o sulle fonti<br />

classiche e il recupero dei testi in lingua latina prodotti in Sardegna dall’alto<br />

Me<strong>di</strong>o Evo al tardo Umanesimo<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 1° <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve curriculum: laureata in Materie letterarie con in<strong>di</strong>rizzo filologico-classico<br />

(110/110 con lode). Dottore <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in “Filologia latino-italica: sabino,<br />

latino e continuazioni romanze” (titolo conseguito nell’a.a. 1993/94). Vincitrice<br />

<strong>di</strong> borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o regionale annuale erogata dell’Assessorato della Pubblica<br />

Istruzione per il settore <strong>di</strong>sciplinare “Filologia e linguistica” (a.a. 1994/95); ha<br />

frequentato, nello stesso a.a., il Corso annuale <strong>di</strong> perfezionamento in “Filologia<br />

e Cultura sarda” presso la Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filosofia dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari.<br />

Vincitrice <strong>di</strong> borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o annuale assegnata dall’Istituto Regionale<br />

Etnografico <strong>di</strong> Nuoro sulla base della vali<strong>di</strong>tà del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> presentato<br />

(a.a. 1995/96). Ha tenuto Corsi seminariali per la cattedra <strong>di</strong> Latino me<strong>di</strong>evale<br />

(Diploma universitario <strong>di</strong> Operatore <strong>di</strong> Beni Culturali, presso la Facoltà <strong>di</strong><br />

Lettere e Filosofia dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari), incentrati sulla trasmissione e la<br />

critica del testo. Attualmente tiene un Corso integrativo (Letteratura latina) <strong>di</strong> 25<br />

ore sulla “Letteratura latina della Sardegna”. I suoi interessi <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> si muovono<br />

su due <strong>di</strong>rettive principali: la letteratura e la filologia latina del periodo classico e<br />

quella me<strong>di</strong>evale e umanistica, con particolare riguardo alla letteratura latina<br />

umanistica della Sardegna. Su tali argomenti ha pubblicato articoli, traduzioni,<br />

e<strong>di</strong>zioni critiche e ha partecipato a convegni nazionali e internazionali.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Il suo progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> verte sullo stu<strong>di</strong>o dei<br />

testi letterari in lingua latina <strong>di</strong> autori sar<strong>di</strong> – con particolare interesse nei riguar<strong>di</strong><br />

delle opere ine<strong>di</strong>te o in e<strong>di</strong>zione cinquecentina – finalizzato all’e<strong>di</strong>zione critica<br />

<strong>degli</strong> stessi, e si inserisce in un più vasto ambito <strong>di</strong> indagine, volto allo stu<strong>di</strong>o della<br />

storia culturale isolana nel quadro delle coeve realtà nazionali ed europee.<br />

- 25 -


Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: M. T.<br />

Laneri lavora attualmente a due e<strong>di</strong>zioni critiche: quella del De bello et interitu<br />

marchionis Oristanei, un testo trasmesso da un unico co<strong>di</strong>ce manoscritto<br />

apografo altamente corrotto, attribuito al “Sardo Proto Arca”, e quella della<br />

Sar<strong>di</strong>niae brevis historia et descriptio <strong>di</strong> Sigismondo Arquer, pubblicata nella<br />

prima e<strong>di</strong>zione latina (Basilea 1550) della celebre Cosmographia universalis <strong>di</strong><br />

Sebastian Münster. Su quest’ultimo argomento ha scritto due articoli <strong>di</strong> prossima<br />

pubblicazione: Ancora sul rapporto Arquer-Fara: i “Neoterici auctores”, e<br />

Note alle fonti della “Sar<strong>di</strong>niae brevis historia et descriptio” <strong>di</strong> Sigismondo Arquer.<br />

Fra i risultati conseguiti nell’ambito <strong>di</strong> questi due lavori <strong>di</strong> ecdotica, si può<br />

segnalare l’emendamento <strong>di</strong> numerosi e gravi errori, anche <strong>di</strong> carattere storico,<br />

dovuti alla travagliata tra<strong>di</strong>zione testuale per quanto riguarda Proto Arca, e<br />

all’uso <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zioni umanistiche per quanto concerne le fonti classiche <strong>di</strong> Arquer.<br />

Parallelamente si occupa della vasta produzione, in parte ancora ine<strong>di</strong>ta, <strong>di</strong><br />

Giovanni Arca, un autore sardo attivo alla fine del ’500 che per errore è stato<br />

confuso con il quasi omonimo ma precedente Proto Arca. Sulla questione della<br />

corretta identificazione dei due autori e dell’attribuzione delle rispettive opere<br />

ha recentemente pubblicato due lavori, attualmente in corso <strong>di</strong> stampa con i<br />

quali ha eliminato un inveterato equivoco <strong>di</strong>mostrando, con stringenti<br />

argomentazioni filologiche, l’impossibilità <strong>di</strong> identificare in un unico autore<br />

Giovanni Arca e Proto Arca. Sulla produzione agiografica sarda ha presentato<br />

una relazione (in corso <strong>di</strong> stampa) in un convegno specialistico. Conta <strong>di</strong> far<br />

uscire entro il biennio (<strong>di</strong>cembre 2000) l’e<strong>di</strong>zione critica (con apparato, traduzione<br />

italiana a fronte e introduzione) dell’opera <strong>di</strong> Proto Arca, lavoro ormai<br />

quasi pronto per la stampa.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: conta <strong>di</strong> poter pubblicare<br />

le e<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> Arquer e della raccolta agiografica De sanctis Sar<strong>di</strong>niae libri<br />

tres <strong>di</strong> Giovanni Arca.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e innovazione: gli aspetti <strong>di</strong> originalità e innovazione del<br />

lavoro da lei condotto risiedono nella scelta stessa del campo <strong>di</strong> indagine e nel<br />

tipo <strong>di</strong> approccio alla materia oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. La produzione letteraria latina<br />

dell’isola – fatti salvi i recenti stu<strong>di</strong> sull’opera <strong>di</strong> Fara – risulta infatti ad oggi<br />

quasi del tutto inindagata, specie sotto il profilo filologico: questo ha fatto sì<br />

- 26 -


che la conoscenza <strong>di</strong> una parte <strong>di</strong> tale produzione risulti ancora affidata a trascrizioni<br />

sommarie e gravemente mendose oppure ad e<strong>di</strong>zioni scientificamente<br />

inaffidabili, e che tutta un’altra parte – peraltro rilevante – non si conosca<br />

affatto. L’obiettivo della <strong>ricerca</strong> qui sinteticamente illustrata è quin<strong>di</strong> quello <strong>di</strong><br />

apportare, su basi scientifiche, un sostanziale contributo alla conoscenza e alla<br />

rivalutazione del patrimonio culturale sardo.<br />

Cooperazione internazionale: contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: 12) Numero e titoli <strong>di</strong> volumi e articoli pubblicati<br />

nel corso del <strong>1999</strong> e del 2000 e pertinenti alla <strong>ricerca</strong>:<br />

- Giovanni Arca e il ‘Bellum marchionicum’, in “Stu<strong>di</strong> in memoria <strong>di</strong> Enzo<br />

Cadoni”, Sassari, in cds.;<br />

- Chi è il vero autore del ‘De bello et interitu marchionis Oristanei’?, in “Atti del<br />

I Convegno <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> sul Giu<strong>di</strong>cato d’Arborea e il Marchesato <strong>di</strong> Oristano”,<br />

Oristano, in cds.;<br />

- Le prime gran<strong>di</strong> raccolte agiografiche sarde: Giovanni Francesco Fara, Giovanni<br />

Arca, Monserrat Rosselló (1585-1613), in corso <strong>di</strong> stampa negli “Atti del<br />

Seminario <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> su: Le raccolte <strong>di</strong> vite <strong>di</strong> santi e la costruzione delle<br />

identità politiche in Europa tra XV e XVIII secolo”, <strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Roma<br />

Tre, Roma 18-20 marzo <strong>1999</strong>, in cds.<br />

Attrezzature utilizzate: lettore <strong>di</strong> microfilm.<br />

Viaggi e missioni: Roma, Firenze, Genova, Barcellona, Madrid.<br />

Osservazioni: tale tipo <strong>di</strong> lavoro comporta per lo stu<strong>di</strong>oso il problema del<br />

reperimento e dell’acquisizione <strong>di</strong> materiale – per lo più antico – custo<strong>di</strong>to<br />

nelle bilioteche sarde, nazionali ed estere. Si rendono quin<strong>di</strong> necessari allo svolgimento<br />

della <strong>ricerca</strong> viaggi e missioni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, nonché l’acquisto delle riproduzioni<br />

(fotografie e microfilms) <strong>di</strong> testi manoscritti o a stampa, incunaboli e<br />

cinquecentine, ai quali non si potrebbe altrimenti accedere. Si ritiene pertanto<br />

auspicabile, da parte dell’Ateneo, la concessione <strong>di</strong> un fondo per la <strong>ricerca</strong>.<br />

- 27 -


GIUSEPPINA MARRAS<br />

Facoltà: Lettere e Filosofia<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Scienze umanistiche e dell’Antichità<br />

Area Scientifica: Preistoria e Protostoria<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Da Se<strong>di</strong>lo in Sardegna alla Corsica ed alle Balerai. E<strong>di</strong>fici<br />

militari e civili dell’Età del Bronzo. Tecniche costruttive alla luce <strong>di</strong> nuovi stu<strong>di</strong><br />

metrologici e nuovi scavi<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 6 marzo 2000<br />

Breve curriculum: 1987/<strong>1999</strong>: partecipazione a n. 12 campagne <strong>di</strong> scavi in<br />

Italia e all’estero, <strong>di</strong> cui n. 3 in quanto responsabile; 1991: laurea in Materie<br />

Letterarie con in<strong>di</strong>rizzo archeologico-artistico (Facoltà <strong>di</strong> Magistero-Sassari,<br />

votazione 110/110). Partecipazione ai lavori per la realizzazione del “Censimento<br />

dei beni archeologici del Goceano”, su incarico della VII Comunità<br />

Montana. 1992 Partecipazione ai lavori per la realizzazione della mostra<br />

“Goceano. I segni del passato.” condotta sotto il patrocinio dell’Assessorato<br />

alla Pubblica Istruzione e Beni Culturali della Provincia <strong>di</strong> Sassari. 1993/1996:<br />

corso <strong>di</strong> dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in Archeologia-preistoria, presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong><br />

Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roma “La Sapienza”. Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o triennale assegnata dall’<strong>Un</strong>iversità<br />

“La Sapienza” <strong>di</strong> Roma. Coor<strong>di</strong>namento scientifico nell’ambito dei lavori<br />

<strong>di</strong> censimento archeologico a Villanova Monteleone (SS). 1994: membro del<br />

comitato organizzativo per il congresso “L’ipogeismo nel Me<strong>di</strong>terraneo: origini,<br />

sviluppi, quadri culturali” e presentazione <strong>di</strong> due posters allo stesso congresso.<br />

1995: Partecipazione alla progettazione e alla realizzazione della mostra<br />

“Dieci anni <strong>di</strong> ricerche archeologiche a Se<strong>di</strong>lo”. Conferenza nell’ambito delle<br />

attività del dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> (Roma). Partecipazione ai lavori per la realizzazione<br />

del censimento dei monumenti archeologici a Se<strong>di</strong>lo. Conduzione <strong>di</strong> un<br />

seminario nell’ambito delle attività <strong>di</strong>dattiche delle cattedre <strong>di</strong> Paletnologia e<br />

Antichità Sarde della Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filosofia. 1997: Idoneità (secondo<br />

posto nella graduatoria) nel concorso <strong>di</strong> collaboratore tecnico (VII livello) presso<br />

l’Istituto <strong>di</strong> Antichità, Arte e Discipline Etnodemologiche (punteggio 83,30/<br />

100). Conduzione <strong>di</strong> lezioni sulla “Sardegna preistorica e protostorica” all’Istituto<br />

“Camillo Bellieni” <strong>di</strong> Sassari (n. 4 ore). Conduzione <strong>di</strong> un seminario<br />

- 28 -


nell’ambito delle attività <strong>di</strong>dattiche delle cattedre <strong>di</strong> Paletnologia e Preistoria e<br />

Protostoria <strong>di</strong> una regione europea (Sardegna) Facoltà <strong>di</strong> Lettere e del corso <strong>di</strong><br />

Diploma in Beni Culturali. Convegni: 1 comunicazione (Ravenna). 1997/<strong>1999</strong>:<br />

Contratto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> (ex art. 37) presso il Dipartimento <strong>di</strong> Scienze umanistiche<br />

e dell’Antichità (<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari). 1998: Idoneità nella selezione<br />

pubblica per titoli e colloquio effettuata dalla Provincia <strong>di</strong> Sassari (settore<br />

Pianificazione territoriale), per la figura socioantropologo. Collaborazione, in<br />

qualità <strong>di</strong> esperto, col GAL Goceano (progetto Leader II). Partecipazione alla<br />

mostra della “VIII Settimana della Cultura scientifica e tecnologica”. Conferenza<br />

in occasione del I Salone dello Studente (Sassari). Conduzione <strong>di</strong> lezioni<br />

<strong>di</strong> “Elementi <strong>di</strong> Archeologia” per il corso <strong>di</strong> formazione professionale: “Identità<br />

e cultura locale del Goceano” (12 ore), organizzato dal GAL Goceano. Convegni:<br />

3 comunicazioni (Lido <strong>di</strong> Camaiore (coautrice), Bono, Burgos), posters<br />

3 (Sassari, coautrice, Cagliari). <strong>1999</strong>: Attribuzione contributi per “giovani <strong>ricerca</strong>tori”<br />

dall’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari. 2 conferenze (Burgos, Bono).<br />

Pubblicazioni: 19 +5 in corso <strong>di</strong> stampa.<br />

Sintesi del progetto: La Sardegna, la Corsica e le Baleari sono accomunate da<br />

monumenti militari e civili risalenti all’Età del Bronzo molto simili fra loro. La<br />

<strong>ricerca</strong> vuole indagare sulle tecniche costruttive <strong>di</strong> tali monumenti al fine <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>viduare analoghi sistemi e<strong>di</strong>lizi. L’analisi architettonica sarà rivolta in particolare<br />

al nuraghe <strong>di</strong> tipo misto <strong>di</strong> Iloi-Se<strong>di</strong>lo, presto oggetto <strong>di</strong> indagine<br />

archeologica. Particolare attenzione verrà posta all’aspetto metrologico delle<br />

strutture, partendo dal recenti scoperte (G. Marras “Tentativo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione<br />

<strong>di</strong> un’unità <strong>di</strong> misura nell’architettura nuragica”, tesi <strong>di</strong> dottorato) secondo le<br />

quali gli e<strong>di</strong>fici sar<strong>di</strong> erano costruiti tenendo conto <strong>di</strong> modelli metrici <strong>di</strong> base.<br />

In tal senso, oltre ad approfon<strong>di</strong>re lo stu<strong>di</strong>o sui monumenti nuragici, verrano<br />

analizzati le torri corse e i talaiots balearici a pianta circolare e quadrata, le cui<br />

<strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> base non si <strong>di</strong>scostano dalle me<strong>di</strong>e dei monumenti sar<strong>di</strong>. Si<br />

potrebbe arrivare ad ipotizzare una base metrica me<strong>di</strong>terranea e analoghe tecniche<br />

costruttive. Dall’analisi del complesso <strong>di</strong> Iloi si avrà la possibilità <strong>di</strong> osservare<br />

l’evoluzione e<strong>di</strong>lizia delle strutture d’età nuragica a partire dalla Antica<br />

età del Bronzo (corpo a corridoi) fino all’Età del Ferro (capanne circolari).<br />

- 29 -


Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: stu<strong>di</strong>o delle architetture<br />

nuragiche, corse e baleariche.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> basi metriche negli<br />

e<strong>di</strong>fici sar<strong>di</strong>, corsi e balearici dell’Età del Bronzo. Dimostrazione che gli e<strong>di</strong>fici<br />

sono realizzati secondo “progetti” effettivamente voluti.<br />

Cooperazione internazionale: contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: Museo de Menorca-Mahon; Direction de Antiquités<br />

Prehistoriques de Corse.<br />

- 30 -


GIOVANNA MARIA MELONI<br />

Facoltà: Lettere e Filosofia<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Scienze umanistiche e dell’Antichità<br />

Area scientifica: Preistoria e Protostoria<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Le domus de janas della Sardegna centro-settentrionale:<br />

schedatura, analisi e rapporti extra insulari<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 7 marzo 2000<br />

Breve curriculum: 1993: consegue la Laurea in Materie Letterarie con in<strong>di</strong>rizzo<br />

archeologico-artistico presso la Facoltà <strong>di</strong> Magistero <strong>di</strong> Sassari (ora Lettere e<br />

Filosofia), con la votazione <strong>di</strong> punti 110/110 e lode. 1993-1994: Svolge, presso<br />

l’Istituto <strong>di</strong> Antichità ed Arte, su incarico della prof.ssa Giuseppa Tanda,<br />

due ricerche inerenti le domus de janas decorate ed i siti del Neolitico antico<br />

della Sardegna. È membro della segreteria organizzativa del Congresso Internazionale<br />

“L’Ipogeismo nel Me<strong>di</strong>terraneo; origine, sviluppo, quadri culturali”. 1994-<br />

1995: è coor<strong>di</strong>natore scientifico, su incarico della Soprintendenza archeologica<br />

per le Province <strong>di</strong> Sassari e Nuoro, nell’ambito del Progetto <strong>di</strong> schedatura dei<br />

monumenti e materiali del Museo Civico archeologico <strong>di</strong> Padria (SS). 1995:<br />

svolge, presso l’Istituto <strong>di</strong> Antichità ed Arte, su incarico della prof.ssa Giuseppa<br />

Tanda, un lavoro <strong>di</strong> analisi e schedatura su materiali ceramici. Partecipa all’organizzazione<br />

della Mostra “Dieci anni <strong>di</strong> scavi e ricerche a Se<strong>di</strong>lo”. 1996-1998:<br />

presta servizio presso il Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Umanistiche e dell’Antichità<br />

dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari in qualità <strong>di</strong> contrattista <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> (ex art. 37). Collabora<br />

agli scavi <strong>di</strong>retti dalla prof. G. Tanda <strong>di</strong>: Sollacaro-Sapar’Alta-Abrì I (Corsica del<br />

Sud), Castellet de Forma (Isola <strong>di</strong> Minorca-Baleari-Spagna), Monte Crasta (Osilo-<br />

SS). 1998-2000: collabora con la Soprintendenza archeologica per le Province <strong>di</strong><br />

Sassari e Nuoro negli scavi del sito <strong>di</strong> Palattu e della chiesa <strong>di</strong> Santa Giulia<br />

(Padria). Cura, per conto della Soprintendenza archeologica, la Mostra<br />

PadriAntica ed un Convegno sul territorio <strong>di</strong> Padria (1 comunicazione). Svolge<br />

dei corsi <strong>di</strong> archeologia preistorica presso alcune scuole me<strong>di</strong>e. Collabora al<br />

PUC del comune <strong>di</strong> Padria. Collabora con l’arch. G. Maciocco nell’ambito del<br />

progetto <strong>di</strong> restauro della chiesa <strong>di</strong> S. Croce <strong>di</strong> Padria. Tiene una lezione presso<br />

l’<strong>Un</strong>iversità della III Età <strong>di</strong> Sassari (tema: I villaggi <strong>di</strong> cultura Ozieri).<br />

- 31 -


Partecipazione a convegni: “L’Ipogeismo nel Me<strong>di</strong>terraneo; origine, sviluppo, quadri<br />

culturali” (Sassari-Oristano maggio 1994) (1 comunicazione-1 poster). “L’Antica<br />

Età del Bronzo in Italia” (Viareggio 9-12 gennaio 1994). XIII Congresso<br />

U.I.S.P.P.Forli’ (Forl“ 8-14 settembre 1996). “Third Annual Meeeting”<br />

dell’E.A.A. (European Association of Archaeologists) (Ravenna 24-28 settembre<br />

1997) (1 poster). “Bell Beakers Today. Pottery, people, culture, symbols in<br />

prehistoric Europe”, (Riva del Garda-Trento, 11-16 maggio 1998). Criteri <strong>di</strong><br />

nomenclatura e <strong>di</strong> terminologia inerente alla definizione delle forme vascolari del<br />

Neolitico/Eneolitico e del Bronzo/Ferro (Lido <strong>di</strong> Camaiore, 26-29 marzo 1998)<br />

(1 comunicazione). VII Settimana della Cultura Scientifica (1 poster).<br />

Pubblicazioni: 9.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: schedatura, informatizzazione dei dati e stu<strong>di</strong>o<br />

<strong>degli</strong> ipogei funerari del tipo a domus de janas della Sardegna prenuragica. La<br />

<strong>ricerca</strong> prevede il completamento del corpus delle domus de janas intrapreso<br />

durante l’attività <strong>di</strong> contrattista <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>. Il lavoro, già completato in questa<br />

fase per quanto riguarda lo stu<strong>di</strong>o del territorio provinciale <strong>di</strong> Sassari, sarà<br />

esteso alle altre tre provincie. La raccolta dei dati, le ricognizioni sul territorio,<br />

la compilazione delle schede e la loro informatizzazione porter<strong>anno</strong> ad una visione<br />

completa del fenomeno ipogeico sardo. Dopo la creazione della banca dati si<br />

procederà all’approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> temi specifici. Particolare importanza sarà data<br />

allo stu<strong>di</strong>o delle decorazioni presenti all’interno <strong>di</strong> numerose domus de janas.<br />

Sar<strong>anno</strong> effettuate comparazioni con gli ipogei funerari del resto del Me<strong>di</strong>terraneo<br />

con particolare riferimento al fenomeno ipogeico delle regioni del Me<strong>di</strong>terraneo<br />

occidentale (Malta, Mi<strong>di</strong>, Catalogna, Baleari). Si potr<strong>anno</strong> in questo<br />

modo acquisire elementi utili alla risoluzione <strong>di</strong> problemi come quello dell’origine<br />

e della cronologia del fenomeno ipogeico.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: completamento della<br />

raccolta dati e relativa informatizzazione. Stu<strong>di</strong>o delle domus de janas decorate.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Creazione <strong>di</strong> un data base relazionale<br />

sulle domus de janas. Possibilità <strong>di</strong> effettuare uno stu<strong>di</strong>o “globale” su tali monumenti.<br />

- 32 -


ALESSANDRO SODDU<br />

Facoltà: Lettere e Filosofia<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Storia<br />

Area scientifica: Storia Me<strong>di</strong>oevale<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Feudalesimo, potere signorile, inse<strong>di</strong>amento umano nella<br />

Sardegna me<strong>di</strong>oevale<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 1 <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve curriculum: 1991: Laurea in Materie Letterarie presso la Facoltà <strong>di</strong> Magistero<br />

(ora Lettere e Filosofia) dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari con la votazione <strong>di</strong><br />

110 / 110 con lode. 1993-1996: Corso <strong>di</strong> Dottorato <strong>di</strong> Ricerca in Storia me<strong>di</strong>oevale<br />

presso le <strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Cagliari e Sassari. 1994: Collaborazione con il<br />

prof. Marco Milanese, docente <strong>di</strong> Metodologia e tecnica della <strong>ricerca</strong><br />

archeologica, nell’ambito della campagna <strong>di</strong> scavo del castello <strong>di</strong> Bosa (NU).<br />

1995-1998: Collaborazione con il prof. Marco Milanese, nell’ambito delle campagne<br />

<strong>di</strong> scavo del villaggio me<strong>di</strong>oevale <strong>di</strong> Geridu (Sorso, SS). 1996: Comunicazioni<br />

in convegni: 3 (Osilo, Massa, Laerru). 1997: Partecipazione alla “VII<br />

Settimana della cultura scientifica”. Comunicazioni in convegni: 2 (Porto Torres,<br />

Roma). Contratto semestrale presso la Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filosofia <strong>di</strong> Sassari<br />

mirato allo stu<strong>di</strong>o delle istituzioni catalane del Trecento in Sardegna. 1998:<br />

Seminario <strong>di</strong> venti ore sulle problematiche dell’inse<strong>di</strong>amento umano me<strong>di</strong>oevale<br />

per il corso <strong>di</strong> Diploma <strong>Un</strong>iversitario in Operatore dei Beni Culturali<br />

della Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filosofia <strong>di</strong> Sassari. Comunicazioni in convegni: 2<br />

(Sassari). Titolo <strong>di</strong> cultore <strong>di</strong> Storia me<strong>di</strong>oevale presso la Facoltà <strong>di</strong> Lettere e<br />

Filosofia <strong>di</strong> Sassari. Ammissione al Corso <strong>di</strong> Dottorato <strong>di</strong> Ricerca in Storia<br />

presso l’<strong>Un</strong>iversità “Pompeu Fabra” <strong>di</strong> Barcellona (Spagna). Collaborazione al<br />

Progetto <strong>di</strong> censimento dei santuari cristiani in Italia dell’École Française de<br />

Rome. Collaborazione al Progetto Signum, finanziato dal G.A.L. Anglona-<br />

Monte Acuto, riguardante il rior<strong>di</strong>no e la microfilmatura e <strong>di</strong>gitalizzazione<br />

<strong>degli</strong> archivi cartacei dell’Anglona e del Monte Acuto. Collaborazione con la<br />

Soprintendenza Archeologica per le province <strong>di</strong> Sassari e Nuoro, nell’ambito<br />

della campagna <strong>di</strong> scavo del monastero me<strong>di</strong>oevale <strong>di</strong> S. Maria <strong>di</strong> Seve (Banari,<br />

SS). 1998-<strong>1999</strong>: Progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> finanziato dalla Comunità Montana n° 2<br />

- 33 -


Su Sassu-Anglona-Gallura, dal titolo Castelsardo e l’Anglona attraverso gli atti<br />

del notaio Francesco Da Silva (1320-1326).<br />

Pubblicazioni: 14 + 5 in corso <strong>di</strong> stampa.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Indagine sull’esistenza o meno <strong>di</strong> elementi feudali<br />

in Sardegna nei secoli precedenti alla conquista catalano-aragonese (1323-<br />

26). Alla luce della recente acquisizione <strong>di</strong> documentazione ine<strong>di</strong>ta e in forza<br />

<strong>di</strong> nuovi importanti stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> carattere storico-giuri<strong>di</strong>co ed anche prosopografico,<br />

appare quanto mai opportuna e auspicabile un’attenta rilettura delle fonti relative<br />

ai secoli XI-XIII, al fine <strong>di</strong>: 1) valutare, e soprattutto confrontare con le<br />

situazioni coeve italiane ed europee, la natura giuri<strong>di</strong>ca dei rapporti intercorsi<br />

fra i <strong>di</strong>versi detentori del potere nella Sardegna “giu<strong>di</strong>cale”, prima e durante il<br />

periodo d’influenza pisana e genovese; 2) verificare come il fenomeno signorile<br />

si inserisca nel contesto storico ed istituzionale sardo, prendendo come oggetto<br />

d’indagine il caso delle famiglie Doria e Malaspina, valutandone le relazioni<br />

all’interno della “geografia del potere” dell’Isola ed analizzandone i <strong>di</strong>versi aspetti<br />

(politici, istituzionali, sociali ed economici), in rapporto con analoghe strutture<br />

signorili continentali.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: Analisi<br />

della signoria territoriale dei Doria nell’Anglona, attraverso l’e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> oltre<br />

100 documenti conservati presso l’Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Genova. Indagine sulla<br />

signoria territoriale dei Malaspina in Sardegna. Ricerche sull’inse<strong>di</strong>amento<br />

umano nella Sardegna nord-occidentale (Geridu, Nurki, Seve). Missioni <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o presso l’Archivo de la Corona de Aragón <strong>di</strong> Barcellona, mirate al<br />

reperimento <strong>di</strong> documentazione ine<strong>di</strong>ta.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Conclusione dell’indagine<br />

sulla signoria territoriale dei Malaspina in Sardegna.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Acquisizione <strong>di</strong> materiale documentario<br />

ine<strong>di</strong>to. Ridefinizione concettuale delle categorie “feudale” e “signorile”<br />

nella storia me<strong>di</strong>oevale sarda, alla luce della più recente storiografia sul tema.<br />

- 34 -


Cooperazione internazionale: contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: CNR – Istituto sui rapporti italo-iberici <strong>di</strong> Cagliari;<br />

Institut <strong>Un</strong>iversitari d’Història “J. Vicens i Vives” <strong>di</strong> Barcellona (Spagna);<br />

Archivo de la Corona de Aragón <strong>di</strong> Barcellona; Consejo Superior de<br />

Investigación Científica <strong>di</strong> Barcellona; École Française de Rome<br />

Numero e titoli <strong>di</strong> volumi ed articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del<br />

2000 e pertinenti alla <strong>ricerca</strong>:<br />

- Sulla localizzazione dell’abbazia cassinese <strong>di</strong> S. Pietro <strong>di</strong> Nurki, in “Sacer.<br />

Bollettino della Associazione Storica Sassarese”, n. 6, <strong>1999</strong>;<br />

- Castelsardo e l’Anglona attraverso gli atti del notaio Francesco Da Silva (1320-<br />

1326), in corso <strong>di</strong> stampa.<br />

Attrezzature utilizzate: Lettore Microfilm.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del Ministero <strong>degli</strong> Esteri<br />

Spagna (aprile-giugno 2000); Finanziamento progetti <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> condotti da<br />

giovani <strong>ricerca</strong>tori (<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari).<br />

Collaborazioni con EE. LL. e con Aziende: G.A.L. Anglona-Monte Acuto;<br />

Comunità Montana n° 2; Data Symposium s.r.l.<br />

Viaggi e missioni: Barcellona (febbraio e giugno <strong>1999</strong>); Spoleto (aprile <strong>1999</strong>).<br />

- 35 -


- 36 -


FACOLTÀ DI LINGUE


- 38 -


FRANCESCA DITIFECI<br />

Facoltà: Lingue e Letterature Straniere<br />

Area scientifica: Linguaggi Specialistici<br />

Titolo della Ricerca: Il linguaggio della proprietà fon<strong>di</strong>aria nella lingua comune,<br />

nella lingua letteraria e nella cultura giuri<strong>di</strong>ca inglese<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 28 <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve Curriculum: Dopo aver frequentato lo <strong>Un</strong>iversity College London (UCL)<br />

e aver ricoperto il ruolo <strong>di</strong> assistente linguistica presso la St. Martin’s School of<br />

Art (<strong>Un</strong>iversity of London) e il Kingsway College a Londra, ha conseguito il<br />

Diploma <strong>di</strong> Laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso l’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze, votazione 110/110 (1991).<br />

Dottorato <strong>di</strong> Ricerca in Inglese per Scopi speciali presso la Facoltà <strong>di</strong> Scienze<br />

Politiche dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze (sede amministrativa Napoli<br />

“Federico II) (1998) con tesi dal titolo “La semantica del Diritto Inglese. Tre<br />

parole chiave: Law, Property e Tort”.<br />

Dal 1997 è cultore della materia presso la cattedra <strong>di</strong> Lingua Inglese, Facoltà <strong>di</strong><br />

Scienze Politiche “Cesare Alfieri” dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze.<br />

1997-8 e 1998-9: professore a contratto per Lingua Inglese (linguaggi specialistici)<br />

presso la Facoltà <strong>di</strong> Scienze della Formazione (corso <strong>di</strong> Laurea in Psicologia)<br />

dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze.<br />

Dal 1998 è Assegnista <strong>di</strong> Ricerca presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari,<br />

Facoltà <strong>di</strong> Lingue e Letterature Straniere per Linguaggi Specialistici.<br />

<strong>1999</strong>-2000 professore a contratto per Lingua Inglese, Facoltà <strong>di</strong> Scienze Politiche<br />

“Cesare Alfieri”, <strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze.<br />

Negli anni accademici 1998-99 e <strong>1999</strong>-2000 ha svolto, in qualità <strong>di</strong> cultore<br />

della materia, presso la Facoltà <strong>di</strong> Lingue e Letterature dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong><br />

Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari, seminari <strong>di</strong> introduzione generale al concetto <strong>di</strong> Linguaggio<br />

Specialistico con esemplificazioni delle <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> Linguaggi Specialistici<br />

e seminari con relative applicazioni delle tecniche <strong>di</strong> lettura (skimming,<br />

scanning, intensive rea<strong>di</strong>ng) su alcuni testi specialistici per l’In<strong>di</strong>rizzo Linguistico-glotto<strong>di</strong>dattico.<br />

Ha inoltre tenuto, sempre per il medesimo Ateneo, un seminario <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o su<br />

- 39 -


English for Specific Purposes (ESP) per i lettori <strong>di</strong> lingua inglese nelle facoltà<br />

scientifiche.<br />

Ha partecipato come relatore al convegno “Insegnare la lingua inglese nelle<br />

facoltà non umanistiche” (Salerno 29-30 aprile 1998) con un lavoro dal titolo:<br />

“La terminologia della proprietà e del possesso nel <strong>di</strong>ritto inglese” e al convegno<br />

“Robert Graves and the White Goddess” (Manchester 2-5 settembre 1998)<br />

con un lavoro dal titolo: “Good Bye to All That and the White Goddess” <strong>di</strong><br />

prossima pubblicazione sulla rivista Gravesiana.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: oggetto della <strong>ricerca</strong> sono i termini e gli stilemi<br />

inerenti alla proprietà terriera, al suo possesso, alla sua acquisizione nelle varie<br />

forme, compresa quella ere<strong>di</strong>taria che è particolarmente complessa (basti pensare<br />

alla perpetuity rule) e lessicograficamente assai interessante. Data la marcata<br />

<strong>di</strong>mensione storica del linguaggio giuri<strong>di</strong>co inglese (il <strong>di</strong>ritto inglese non ha<br />

mai avuto co<strong>di</strong>ci e sono pertanto la sua storia e la storia dei termini in cui si<br />

esprime che h<strong>anno</strong> generato le norme giuri<strong>di</strong>che e le decisioni giurisprudenziali),<br />

l’approccio è necessariamente sia <strong>di</strong>acronico che sincronico. Si tratta infatti <strong>di</strong><br />

analizzare il <strong>di</strong>scorso giuri<strong>di</strong>co nei suoi significati attuali, ricostruendone al<br />

contempo le fasi storiche che lo h<strong>anno</strong> determinato e che ne chiariscono l’evoluzione.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: sono<br />

state in<strong>di</strong>viduate quattro linee principali entro le quali articolare la <strong>ricerca</strong>, che<br />

abbraccia i secoli XVII- XVIII e XIX. La prima riguarda l’analisi testuale, in<br />

materia proprietaria, dei primi documenti della storia coloniale americana,<br />

momento storico importantissimo per quanto riguarda l’“impianto” della<br />

Common Law nel nuovo mondo; le altre tre prevedono l’esame dei termini,<br />

rispettivamente, nell’uso giuri<strong>di</strong>co in stretto senso tecnico con il reperimento<br />

anche <strong>di</strong> materiale ine<strong>di</strong>to la seconda, nel linguaggio comune utilizzando alcuni<br />

quoti<strong>di</strong>ani dell’epoca la terza, nel linguaggio letterario particolarmente nella<br />

narrativa <strong>di</strong> J. Austen e <strong>di</strong> C. Dickens la quarta.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: portando avanti parallelamente<br />

le quattro linee che in questi primi due anni sono andate delineandosi,<br />

ci si propone <strong>di</strong> concludere questa indagine al fine <strong>di</strong> dar vita ad una<br />

- 40 -


icerca a tutto tondo in materia <strong>di</strong> terminologia proprietaria, venendo così ad<br />

abbracciare ambiti della sfera prettamente linguistica, <strong>di</strong> quella storico-filosofica,<br />

giuri<strong>di</strong>ca e letteraria del periodo preso in esame.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: acquisizione <strong>di</strong> materiale documentario<br />

ine<strong>di</strong>to e in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un corpus che si adatti, a seconda delle necessità, ai<br />

vari ambiti richiesti, da quello del linguaggio generico fino a quello specialistico.<br />

Cooperazione internazionale; contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

e internazionali: <strong>Un</strong>iversity College London (Londra, UK), <strong>Un</strong>iversity of<br />

Manchester (Manchester, UK), <strong>Un</strong>iversity of Northampton (Northampton, UK).<br />

Numero e titoli <strong>di</strong> volumi ed articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del<br />

2000 e pertinenti alla <strong>ricerca</strong>:<br />

- La terminologia della proprietà del possesso nel <strong>di</strong>ritto inglese, in corso <strong>di</strong> stampa.<br />

- <strong>Un</strong>’analisi pragmatica <strong>di</strong> alcuni passi dei ‘Commentaries on the Laws of England’<br />

<strong>di</strong> Blackstone, in corso <strong>di</strong> stampa.<br />

Attrezzature utilizzate: Internet.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: Finanziamento progetti <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> condotti<br />

da giovani <strong>ricerca</strong>tori (<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari).<br />

Viaggi e missioni: Milano (settembre <strong>1999</strong>) per il Convegno AIA (Associazione<br />

Italiana Anglisti); Londra (ottobre <strong>1999</strong>) per <strong>ricerca</strong> bibliografica, svoltasi<br />

presso la British Library, Senate House e <strong>Un</strong>iversity College London Library.<br />

- 41 -


LAURA LUCHE<br />

Facoltà: Lingue e Letterature Straniere<br />

Area scientifica: Teoria della Letteratura<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: L’operazione critica <strong>di</strong> Erich Auerbach in Mimesis:<br />

sistematizzazione teorica e proposta <strong>di</strong> attualizzazione.<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 21 <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve Curriculum: Formazione: Laurea in Lingue e Letterature Straniere presso<br />

la Facoltà <strong>di</strong> Magistero <strong>di</strong> Sassari con la votazione <strong>di</strong> 110/110 con lode<br />

(1994); Corso <strong>di</strong> specializzazione biennale in Traduzione Letteraria dallo spagnolo<br />

presso la “Scuola Europea <strong>di</strong> Traduzione Letteraria” (1992-1993); Titolo<br />

<strong>di</strong> Cultrice della materia per l’insegnamento <strong>di</strong> Lingue e Letterature<br />

Ispanoamericane nella Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filosofia dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Sassari (1995).<br />

Corso su “La Monarchia <strong>di</strong> Spagna dagli Asburgo ai Borboni” della Facoltà <strong>di</strong><br />

Scienze Politiche dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari (2-12 maggio 1995).<br />

Dottoranda in Teoria della Letteratura e Letteratura Comparata alla <strong>Un</strong>iversidad<br />

Autónoma de Barcelona (novembre 1998). Comunicazione in convegni: intervento<br />

dal titolo “<strong>Un</strong> circuito tutto al femminile: una traduzione per identificazione<br />

del Primer sueño <strong>di</strong> Sor Juana Inés de la Cruz”, in occasione del III<br />

centenario della morte <strong>di</strong> Sor Juana Inés de la Cruz, <strong>Un</strong>iversità “La Sapienza”<br />

(Roma 7-8 novembre 1995). Attività <strong>di</strong> supporto alla <strong>di</strong>dattica svolta in qualità<br />

<strong>di</strong> cultrice della materia: Incaricata <strong>di</strong> quattro Seminari <strong>di</strong> Letteratura<br />

Ispanoamericana per un totale <strong>di</strong> 24 ore <strong>di</strong> lezione alla Facoltà <strong>di</strong> Lingue e<br />

Letterature Straniere dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari (a.a. 1996/97); Contratto<br />

<strong>di</strong> 20 ore <strong>di</strong> lezione per la cattedra <strong>di</strong> Letteratura Ispanoamericana della<br />

Facoltà <strong>di</strong> Lingue e Letterature Straniere dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari<br />

(a.a. 1997/98); seminario <strong>di</strong> sei ore dal titolo “Teoria della finzione letteraria: i<br />

para<strong>di</strong>gmi” per le cattedre <strong>di</strong> Letteratura Francese, Letteratura Inglese, Letteratura<br />

Ispanoamericana e Letteratura Tedesca (a.a. <strong>1999</strong>-2000); Altro: Segretaria<br />

<strong>di</strong> redazione della rivista internazionale <strong>di</strong> letteratura latinoamericana Neru<strong>di</strong>ana<br />

nell’<strong>anno</strong> 1995.<br />

- 42 -


Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Il progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> proposto si articola in due<br />

fasi, una prima fase <strong>di</strong> teoria letteraria pura e una seconda fase <strong>di</strong> teoria letteraria<br />

applicata. Infatti in una prima fase ci si propone innanzitutto <strong>di</strong> dare forma<br />

teorica al metodo <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> Erich Auerbach, una delle figure <strong>di</strong> maggior<br />

rilievo nel panorama critico <strong>di</strong> questo secolo, e poi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are gli sviluppi della<br />

teoria letteraria successivi al 1946, <strong>anno</strong> <strong>di</strong> pubblicazione <strong>di</strong> Mimesis. Il realismo<br />

nella letteratura occidentale, e <strong>di</strong> metterli a confronto con la metodologia<br />

dello stu<strong>di</strong>oso tedesco. In una seconda fase, a partire dai parametri auerbachiani<br />

evidenziati nel primo momento <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, ci si propone <strong>di</strong> analizzare l’evoluzione<br />

nei mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> rappresentazione letteraria nella seconda metà del Novecento.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: Finora la<br />

<strong>ricerca</strong> si è in<strong>di</strong>rizzata, da un lato, allo stu<strong>di</strong>o del macrotesto auerbachiano<br />

nonché dell’orizzonte culturale in cui l’opera del critico tedesco è maturata e,<br />

dall’altro, all’analisi <strong>di</strong> alcune teorie letterarie contemporanee, e in particolare<br />

della “Semantica a mon<strong>di</strong> possibili”. I risultati <strong>di</strong> questo primo momento <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o sono esposti in tre scritti in corso <strong>di</strong> stampa; gli stu<strong>di</strong> sulla semantica a<br />

mon<strong>di</strong> possibili sono stati presentati in una serie <strong>di</strong> incontri con gli studenti<br />

della Facoltà <strong>di</strong> Lingue dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: <strong>Un</strong>a volta conclusi gli<br />

stu<strong>di</strong> preliminari, ci si propone <strong>di</strong> procedere all’in<strong>di</strong>viduazione e alla<br />

sistematizzazione dei canoni interpretativi <strong>di</strong> Erich Auerbach in Mimesis.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e innovazione: Lo stu<strong>di</strong>o su Auerbach e il tentativo <strong>di</strong><br />

dare forma teorica ai suoi canoni interpretativi vuole colmare un vuoto apprezzabile<br />

soprattutto nel panorama culturale italiano, in cui gli scritti sulla figura<br />

dello stu<strong>di</strong>oso tedesco sono particolarmente esigui, malgrado i suoi importanti<br />

stu<strong>di</strong> su San Francesco, su Vico e soprattutto su Dante. In secondo luogo il<br />

progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> risponde alla convinzione che gli insegnamenti <strong>di</strong> Auerbach,<br />

opportunamente sistematizzati e attualizzati alla luce delle domande formulate<br />

dalle principali correnti teoriche della seconda metà del Novecento, possano<br />

tuttora apportare notevoli contributi alla teoria e alla critica contemporanea e,<br />

soprattutto, alla cosidetta critica neo-storicista.<br />

- 43 -


Cooperazione internazionale: contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

e internazionali: <strong>Un</strong>iversidad Autónoma de Barcelona (Spagna).<br />

Numero e titoli <strong>di</strong> volumi ed articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del<br />

2000:<br />

- “Dal critico catoblepa”, in L’In<strong>di</strong>ce dei Libri, <strong>anno</strong> XVI, n° 1, gennaio <strong>1999</strong>,<br />

Torino, p. 13;<br />

- Recensione <strong>di</strong> Il secolo dei lumi <strong>di</strong> Alejo Carpentier, in L’In<strong>di</strong>ce dei Libri,<br />

<strong>anno</strong> XVII, n° 3, marzo 2000.<br />

In corso <strong>di</strong> stampa:<br />

- “Erich Auerbach: analisi introduttiva”;<br />

- “Mimesis de Erich Auerbach o de una comprensión equilibrada del realismo”;<br />

- “Erich Auerbach: itinerario bio-bibliografico”.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: Finanziamento progetti <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> condotti<br />

da giovani <strong>ricerca</strong>tori (<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari).<br />

Viaggi e missioni: Barcellona, per corsi <strong>di</strong> dottorato e <strong>ricerca</strong> bilbiografica,<br />

Milano, per <strong>ricerca</strong> bibliografica.<br />

- 44 -


ANDREA FILIPPO SABA<br />

Facoltà: Lingue e Letterature Straniere<br />

Area scientifica: Storia della società europea<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Stato e modernizzazione in Europa. Italia, Francia e Gran<br />

Bretagna nel Novecento<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 21 <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve Curriculum: nel 1995 ha ottenuto il dottorato in Storia e civiltà dell’Istituto<br />

<strong>Un</strong>iversitario Europeo (IUE) <strong>di</strong> Fiesole. La tesi è in via <strong>di</strong> pubblicazione<br />

per la ESI <strong>di</strong> Napoli con il titolo L’imperialismo opportunista. Politica estera<br />

italiana e industria <strong>degli</strong> armamenti (1919-1941).<br />

I filoni principali <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> riguardano aspetti inter<strong>di</strong>sciplinari della storia economica,<br />

in particolare vertono sull’espansione delle imprese italiane e sulla<br />

comunanza <strong>di</strong> interessi fra ambiti economici multinazionali e politici<br />

imperialistici, per perio<strong>di</strong> che v<strong>anno</strong> dall’inizio del secolo agli anni Sessanta del<br />

Novecento, oltre che temi <strong>di</strong> storia ambientale.<br />

Nel 1995-1996 Saba è stato research assistant per l’elaborazione, presso l’IUE,<br />

del progetto Environmental impact of European urbanization and industrialization<br />

XVI-XX centuries, oltre che dell’organizzazione del convegno Formation and<br />

changes of the industrial areas in Europe. Social and environmental impacts.<br />

Ha ottenuto borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o nel 1990-1991 dalla Fondazione F.lli Confalonieri<br />

<strong>di</strong> Milano, nel 1992-1993 dall’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano in cooperazione<br />

con <strong>Un</strong>iversidad de Alcalá de Henares e Instituto Nacional de Industria-<br />

Fundación Empresa Pública <strong>di</strong> Madrid, nel 1995 dalla Fondazione Luigi<br />

Einau<strong>di</strong>. Nel 1996-1998 ha fruito <strong>di</strong> una borsa post-dottorato presso l’Istituto<br />

<strong>di</strong> Storia economica dell’<strong>Un</strong>iversità Bocconi per una <strong>ricerca</strong> su Interesse pubblico<br />

e interesse privato: la Società commerciale d’Oriente e l’imperialismo italiano in<br />

Europa Orientale e Asia Minore (1902-1941).<br />

Ha partecipato con alcuni interventi (7) a convegni sulla storia dell’industria<br />

e dei trasporti all’École Nationale des Travaux Publics de l’État <strong>di</strong> Vaulx<br />

-en-Velin (Lione) e all’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Caen; sulla storia ambientale presso la<br />

Fondazione Micheletti <strong>di</strong> Brescia, l’Association Française des Historiens<br />

Economistes a Parigi, l’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Cagliari; in qualità <strong>di</strong> presidente<br />

- 45 -


(e co-fondatore) dell’associazione Stoà-Associazione per la storia e gli stu<strong>di</strong><br />

sull’ambiente, ha organizzato a Milano nel 1997 il convegno Storia ambientale:<br />

una nuova frontiera storiografica.<br />

Dal novembre 1996 svolge attività <strong>di</strong>dattiche <strong>di</strong> supporto quale cultore <strong>di</strong> Storia<br />

contemporanea nella Facoltà <strong>di</strong> Lingue e letterature straniere dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>di</strong> Sassari.<br />

È stato invitato presso l’Istituto universitario europeo <strong>di</strong> Fiesole a partecipare<br />

come <strong>di</strong>scussant al workshop From 1968 to the New Millennium, che si terrà il<br />

5-7 giugno 2000.<br />

Dal <strong>1999</strong> fa parte della redazione della rivista online “altro Novecento. Ambiente<br />

- tecnica - società” .<br />

Ha pubblicato svariati saggi, recensioni e rassegne (in complesso: 30+4 in corso<br />

<strong>di</strong> pubblicazione) su riviste italiane e straniere, quali “Annali <strong>di</strong> storia dell’impresa”,<br />

“Ricerche Storiche”, “Italia contemporanea”, “Società e storia”, “Storia<br />

militare”, “Archivi e imprese”, “Histoire, Économie et Société”, “Cahiers<br />

d’histoire de l’aluminium”, oltre che alcuni lavori per volumi collettanei: Vers<br />

un cartel international de constructeurs navals. Le group italien Conave (1938-<br />

1942) in International cartels revisited (1880-1980). Relating to the history of<br />

business development and international economic order a cura <strong>di</strong> Dominique<br />

Barjot, Caen, E<strong>di</strong>tions-Diffusion du Lys, 1994. Produzioni e mercati in Storia<br />

dell’Ansaldo. Le origini. 1853-1882 a cura <strong>di</strong> Valerio Castronovo, Bari-Roma,<br />

Laterza, vol. 1, 1994. L’Ansaldo e la sua attività nell’Impero Ottomano in Storia<br />

dell’Ansaldo. Dai Bombrini ai Perrone. 1903-1914 a cura <strong>di</strong> Peter Hertner, vol.<br />

3, Bari-Roma, Laterza, 1996. Con Edgar Meyer e Guido De Luigi, Industrie,<br />

pollution, politique: la “zone noire” de la Società italiana dell’alluminio dans la<br />

province de Trente (1928-1938), in Industrialisation et société en Europe occidentale<br />

de la fin du XIXe siècle à nos jours. L’Âge de l’aluminium a cura <strong>di</strong> Ivan<br />

Grinberg e Florence Hachez-Leroy, Paris, Armand Colin, 1997.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Il progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> si appunta sulle gran<strong>di</strong><br />

opere pubbliche del primo sessantennio del Novecento. Tali opere costituirono<br />

l’architrave della modernizzazione italiana, concentrandosi nel campo dei<br />

trasporti, nell’urbanizzazione e nel settore energetico. Il primo tema della<br />

presente <strong>ricerca</strong> consiste nello stu<strong>di</strong>o delle teorie e nei programmi delle classi<br />

<strong>di</strong>rigenti (politici, professionisti, accademici), allo scopo <strong>di</strong> identificarne<br />

- 46 -


l’ideologia e la sua attuazione nel tempo e <strong>di</strong> verificare affinità e <strong>di</strong>fferenze con<br />

quelle anglosassoni e francesi.<br />

Il passo successivo è relativo allo stu<strong>di</strong>o dell’evoluzione delle strutture burocratiche<br />

e politico-amministrative statali e alla creazione <strong>di</strong> aree con legislazioni<br />

speciali a favore dello sviluppo industriale, con il recepimento <strong>di</strong> tali potenzialità<br />

da parte <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> gruppi privati, come quello Comit.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: L’attività<br />

<strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> si è esplicata per ora nello stu<strong>di</strong>o della posizione <strong>degli</strong> ingegneri,<br />

considerati come i tecnici cui è stata affidata la progettazione del territorio.<br />

Tale analisi è effettuata in particolare attraverso le carte dell’archivio personale<br />

dell’ingegner Angelo Omodeo, <strong>di</strong> cui f<strong>anno</strong> parte 20-25 metri <strong>di</strong> riviste e volumi<br />

specializzati, oltre che circa 120 faldoni <strong>di</strong> documenti, da catalogare e rior<strong>di</strong>nare.<br />

Il lavoro <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> prosegue peraltro anche nell’Archivio storico della<br />

Banca commerciale italiana.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Pubblicazione del volume<br />

Angelo Omodeo. Vita, progetti, opere per la modernizzazione, Bari-Roma,<br />

Laterza, e <strong>di</strong> un saggio sull’archivio Omodeo. Pubblicazioni varie sulle<br />

urbanizzazioni <strong>di</strong> Cagliari e Sassari e sul “sistema sardo” Comit.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Lo scopo è <strong>di</strong> evidenziare la connessione<br />

fra modernizzazione e nazionalismo (o imperialismo). L’occasione <strong>di</strong> progettare<br />

il territorio e <strong>di</strong> integrare <strong>di</strong>stretti industriali e zone sottosviluppate –<br />

soprattutto con le infrastrutture della “seconda” rivoluzione industriale – può<br />

mettere in luce se regioni arretrate appartenenti al territorio nazionale fossero<br />

considerate alla stregua <strong>di</strong> territori coloniali, e del loro uso come banco <strong>di</strong><br />

prova per la costruzione <strong>di</strong> una <strong>di</strong>plomazia delle opere pubbliche, con la riproduzione<br />

<strong>di</strong> tali modelli <strong>di</strong> sviluppo all’estero, in forma sia <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong><br />

joint-ventures sia <strong>di</strong> assunzione <strong>di</strong> opere pubbliche.<br />

Cooperazione con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali ed internazionali:<br />

Centro per la storia e la documentazione dell’impresa <strong>di</strong> Roma/Enel, Fondazione<br />

Luigi Micheletti <strong>di</strong> Brescia.<br />

- 47 -


Numero e titoli <strong>di</strong> volumi ed articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del<br />

2000 e pertinenti alla <strong>ricerca</strong>:<br />

- (4) Redazione dei saggi Ingegneri italiani e statunitensi nel primo Novecento.<br />

Identità professionale, organismi rappresentativi, competitività, in “Italia contemporanea”<br />

e Dal paesaggio all’impresa. La storia ambientale fra strumento<br />

enciclope<strong>di</strong>co e scienza olistica, Fiesole, Istituto universitario europeo, “Eui<br />

Working Papers”, in corso <strong>di</strong> pubblicazione;<br />

- Intérêts multinationaux des entreprises italiennes de travaux et services publics<br />

et modèles impérialistes (1896-1940) in Intérêts publics et initiatives privées,<br />

initiatives publiques et intérêts privés. Travaux et services publics en perspective,<br />

a cura <strong>di</strong> Sylvain Petitet et Daniel Varaschin, Vaulx-en-Velin, École<br />

Nationale des Travaux Publics de l’État, <strong>1999</strong>;<br />

- Dal regime liberale allo stato fascista: trasformazione, usi e letture delle risorse<br />

naturali, in Istituto lombardo per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea/Stoà-Associazione<br />

per la storia e gli stu<strong>di</strong> sull’ambiente, Storia<br />

ambientale: una nuova frontiera storiografica. Atti del convegno tenuto presso<br />

la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Milano, 17-18 aprile 1997, a cura <strong>di</strong><br />

Andrea F. Saba ed Edgar Meyer, Milano, Teti.<br />

- 48 -


CENTRO LINGUISTICO DI ATENEO


- 50 -


ANTONIO PINNA<br />

Facoltà/Dipartimento: Centro Linguistico <strong>di</strong> Ateneo<br />

Area scientifica: Didattica delle lingue straniere<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Didattica della lingua inglese<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 1° <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve curriculum: Dopo aver frequentato il Catawba College (Salisbury, NC,<br />

USA) e la <strong>Un</strong>iversity of Manchester (Manchester, UK), ha conseguito il <strong>di</strong>ploma<br />

<strong>di</strong> laurea in Lingue e Letterature Straniere presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

Sassari. Ha proseguito gli stu<strong>di</strong> presso la <strong>Un</strong>iversity of Central Florida (Orlando,<br />

FL, USA) dove ha frequentato corsi <strong>di</strong> perfezionamento in <strong>di</strong>dattica della<br />

lingua inglese per stranieri e tecnologie dell’educazione. Nel periodo 1997-98<br />

è stato in servizio presso l’Istituto <strong>di</strong> Lingue e Letterature Straniere dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari come contrattista regionale <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> per<br />

l’insegnamento a <strong>di</strong>stanza delle lingue straniere. Ha approfon<strong>di</strong>to lo stu<strong>di</strong>o<br />

sull’impiego delle tecnologie avanzate nella <strong>di</strong>dattica della lingua inglese con la<br />

frequenza a vari corsi <strong>di</strong> aggiornamento, seminari e conferenze. Ha partecipato<br />

come relatore al 1° seminario della Associazione Italiana Centri Linguistici<br />

<strong>Un</strong>iversitari (<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Verona, 7 maggio 1998) e alla 49°<br />

conferenza dell’International Council for Educational Me<strong>di</strong>a (<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong><br />

Lubiana - Slovenia, 10-15 ottobre <strong>1999</strong>). In qualità <strong>di</strong> cultore della materia<br />

per Lingua e letteratura inglese fa parte delle commissioni per gli esami <strong>di</strong><br />

profitto presso le Facoltà <strong>di</strong> Lingue e Letterature Straniere e Scienze Politiche<br />

dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari. Negli anni accademici 1998-99 e <strong>1999</strong>-<br />

2000 ha svolto, quale cultore della materia, seminari sull’impiego delle tecnologie<br />

informatiche nella <strong>di</strong>dattica della lingua inglese presso la Facoltà <strong>di</strong> Lingue<br />

e Letterature Straniere della stessa università. Dal 1998 è assegnista <strong>di</strong><br />

<strong>ricerca</strong> per <strong>di</strong>dattica della lingua inglese presso il Centro Linguistico <strong>di</strong> Ateneo<br />

(<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari). È docente a contratto <strong>di</strong> Lingua Inglese<br />

presso la Facoltà <strong>di</strong> Scienze Politiche, <strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari, per<br />

l’<strong>anno</strong> accademico <strong>1999</strong>-2000.<br />

- 51 -


Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Obiettivo primario della <strong>ricerca</strong> è lo stu<strong>di</strong>o<br />

delle possibilità <strong>di</strong> impiego nella <strong>di</strong>dattica della lingua inglese delle tecnologie<br />

informatiche più recenti sia in ambito tra<strong>di</strong>zionale, sia in modalità <strong>di</strong><br />

autoappren<strong>di</strong>mento. A questo proposito l’indagine è stata rivolta al campo<br />

della progettazione <strong>di</strong> ambienti <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento in cui le risorse tecnologiche<br />

accrescano l’offerta formativa integrandosi con approcci <strong>di</strong>dattici caratterizzati<br />

da flessibilità, autonomia e centralità del <strong>di</strong>scente. <strong>Un</strong>o dei punti fondamentali<br />

della <strong>ricerca</strong> è lo stu<strong>di</strong>o dell’integrazione <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> <strong>di</strong>dattici cooperativi<br />

e glottotecnologie per lo sviluppo sia delle abilità linguistiche primarie e<br />

integrate, sia delle competenze comunicative e socio-pragmatiche. È noto che<br />

le tecnologie <strong>di</strong> rete costituiscono risorse importanti per l’accesso e la<br />

con<strong>di</strong>visione delle informazioni e delle conoscenze autentiche delle lingue e<br />

delle civiltà straniere, impiegabili anche in attività <strong>di</strong>dattiche curricolari ed<br />

extracurricolari. Il progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> intende prendere in esame il problema <strong>di</strong><br />

una integrazione efficace ed efficiente <strong>di</strong> queste nuove tecnologie nell’ambito<br />

<strong>di</strong> approcci glotto<strong>di</strong>dattici <strong>di</strong> tipo comunicativo e umanistico. In particolare,<br />

le metodologie del “cooperative learning” e del “project work” potrebbero<br />

essere adeguatamente impiegate nella <strong>di</strong>dattica della lingua inglese nei suoi<br />

vari livelli <strong>di</strong> istruzione. L’indagine sul campo potrà pertanto verificare le possibilità<br />

<strong>di</strong> una effettiva integrazione delle varie tecnologie informatiche e delle<br />

risorse software <strong>di</strong>sponibili con le metodologie glotto<strong>di</strong>dattiche caratterizzate<br />

dall’attribuzione <strong>di</strong> un ruolo centrale alla <strong>di</strong>mensione olistica del <strong>di</strong>scente e<br />

valutarne l’efficacia glotto<strong>di</strong>dattica in termini <strong>di</strong> motivazione, gra<strong>di</strong>mento, partecipazione<br />

attiva al lavoro cooperativo, contributo allo sviluppo delle varie<br />

strategie <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento e al perfezionamento della competenza comunicativa<br />

in lingua inglese.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti:<br />

Reperimento e analisi della letteratura esistente sull’impiego delle tecnologie<br />

avanzate nella <strong>di</strong>dattica delle lingue straniere. Missioni in Italia e all’estero<br />

per la frequenza a seminari e conferenze sull’argomento. Progettazione e implementazione<br />

<strong>di</strong> un ambiente <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento della lingua inglese <strong>di</strong> tipo<br />

esperienziale e collaborativo ideato per studenti del quarto <strong>anno</strong> del corso <strong>di</strong><br />

Lingua Inglese della Facoltà <strong>di</strong> Lingue e Letterature Straniere. Raccolta <strong>di</strong> dati<br />

sul campo.<br />

- 52 -


Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Analisi e interpretazione<br />

dei dati raccolti. Verifica e perfezionamento del modello; sue implementazioni<br />

successive a <strong>di</strong>versi livelli e, se possibile, presso varie Facoltà. Progettazione<br />

e implementazione <strong>di</strong> un ambiente <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento collaborativo della<br />

lingua inglese a <strong>di</strong>stanza.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Riflessione sull’impiego delle tecnologie<br />

informatiche <strong>di</strong> rete nell’insegnamento e nell’appren<strong>di</strong>mento della lingua<br />

inglese. Progettazione <strong>di</strong> ambienti formativi per la <strong>di</strong>dattica della lingua inglese<br />

a livello universitario integranti glottotecnologie e metodologie cooperative.<br />

Cooperazione internazionale: contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: CNR – Istituto <strong>di</strong> Tecnologie Didattiche <strong>di</strong> Genova;<br />

Education Department - <strong>Un</strong>iversity of Central Florida (Orlando, USA); Centre<br />

for English Language Stu<strong>di</strong>es in Education - <strong>Un</strong>iversity of Manchester<br />

(Manchester, UK); Stiftung Verbraucher Institut - Berlino (Germania).<br />

Numero e titoli <strong>di</strong> volumi ed articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del<br />

2000 e pertinenti alla <strong>ricerca</strong>:<br />

- Web Design Rationale for On-line Self-monitoring and Self-enhancing in EFL,<br />

in corso <strong>di</strong> stampa.<br />

- Integrating the Internet into the EFL Classroom: Some Introductory Issues, in<br />

corso <strong>di</strong> stampa.<br />

Attrezzature utilizzate: Computer multime<strong>di</strong>ale con connessione a Internet.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: Finanziamento progetti <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> condotti<br />

da giovani <strong>ricerca</strong>tori (<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari).<br />

Viaggi e missioni: Roma (3° seminario dell’Associazione Italiana Centri Linguistici<br />

<strong>Un</strong>iversitari - settembre <strong>1999</strong>); Lubiana (49° conferenza internazionale<br />

dell’International Council of Educational Me<strong>di</strong>a - ottobre <strong>1999</strong>); Lussemburgo<br />

(1° seminario internazionale sulla <strong>di</strong>dattica collaborativa via Internet<br />

organizzato dallo Stiftung Verbraucher Institut <strong>di</strong> Berlino - febbraio 2000).<br />

- 53 -


- 54 -


FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE


- 56 -


LUCA GABRIELE DEIDDA<br />

Facoltà: Scienze Politiche<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Economia, Istituzioni e Società<br />

Area Scientifica: Politica Economica<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Interrelazioni <strong>di</strong>namiche tra settore reale e finanziario<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 9 <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve Curriculum: Istruzione universitaria e post universitaria: (1993) Laurea<br />

in Economia e Commercio, <strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Pisa, 110/110 e lode; (1994) Master<br />

in Economics, London School of Economics and Political Science, <strong>Un</strong>iversity<br />

of London; (1997) Diploma <strong>di</strong> Perfezionamento in Economia (equipollente al<br />

dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>), Scuola Superiore <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>Un</strong>iversitari e <strong>di</strong> Perfezionamento<br />

S. Anna <strong>di</strong> Pisa; (<strong>1999</strong>) PhD in Economics, SOAS, <strong>Un</strong>iversity of London;<br />

Borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o: (1993-94) Borsa <strong>di</strong> perfezionamento all’Estero, <strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Pisa; (1995-96) Borsa <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o Luciano Jona, Istituto S. Paolo<br />

<strong>di</strong> Torino; (1994-95, 96-97, 97-98) Borsa <strong>di</strong> perfezionamento all’estero, Regione<br />

Sardegna; Incarichi: Dal giugno <strong>1999</strong> membro associato del Centro interuniversitario<br />

sardo CRENoS (Centro ricerche nord sud); membro associato<br />

del Centre for international Education in Economics della SOAS, <strong>Un</strong>iversity<br />

of London.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Il programma <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> prevede lo stu<strong>di</strong>o delle<br />

relazioni <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> breve e lungo periodo tra settore finanziario e settore<br />

reale. Nell’ambito delle relazioni <strong>di</strong> lungo periodo, l’obiettivo è quello <strong>di</strong> costruire<br />

modelli teorici <strong>di</strong> tipo matematico volti a spiegare: i. Il processo <strong>di</strong><br />

nascita e coesistenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse istituzioni finanziarie; ii. La valutazione <strong>degli</strong><br />

effetti che questo processo evolutivo possa avere sul processo <strong>di</strong> sviluppo economico;<br />

iii. Lo stu<strong>di</strong>o dei meccanismi <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> centri finanziari, cioè<br />

<strong>di</strong> economie che prestano servizi finanziari ad altre economie in una certa area<br />

geografica; iv. I problemi legati alla nascita endogena <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziali <strong>di</strong> efficienza<br />

tra i settori finanziari <strong>di</strong> economie limitrofe, quali ad esempio le economie<br />

delle <strong>di</strong>verse regioni che compongono un Paese. Nell’ambito delle relazioni<br />

<strong>di</strong> breve periodo il programma <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> prevede lo sviluppo <strong>di</strong> modelli<br />

- 57 -


teorici riguardanti lo stu<strong>di</strong>o del sistema finanziario come sorgente <strong>di</strong> shock<br />

capaci <strong>di</strong> influenzare il settore reale, e veicolo <strong>di</strong> trasmissione e propagazione<br />

<strong>di</strong> shock <strong>di</strong> natura reale.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: L’attività<br />

<strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> ha riguardato soprattutto gli aspetti <strong>di</strong> lungo periodo della relazione<br />

tra sviluppo economico e finanziario, in conformità con il programma <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong><br />

originale su “interrelazioni tra settore reale e finanziario”. a. Lavori completati:<br />

i. “Interaction between economic and financial development”; ii. “Financial<br />

Interme<strong>di</strong>ation and Growth based on Research and Development”: questi due<br />

lavori riguardano lo stu<strong>di</strong>o della relazione tra sviluppo economico e sviluppo<br />

del cre<strong>di</strong>to all’attività impren<strong>di</strong>toriale, con particolare riferimento all’attività<br />

<strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> e sviluppo <strong>di</strong> nuovi prodotti industriali. La conclusione <strong>di</strong> questi<br />

lavori è che lo sviluppo economico può indurre lo sviluppo <strong>di</strong> istituzioni finanziarie<br />

in grado <strong>di</strong> promuovere l’attività <strong>di</strong> investimento, ma ciò non necessariamente<br />

accade. Economie deboli da un punto <strong>di</strong> vista strutturale tendono<br />

a promuovere lo sviluppo <strong>di</strong> un sistema finanziario inefficiente che assorbe<br />

risorse economiche senza contribuire al processo <strong>di</strong> sviluppo economico; iii.<br />

“Emergence and Evolution of Financial Centers activity”: questo lavoro stu<strong>di</strong>a<br />

le determinanti del processo <strong>di</strong> nascita e sviluppo endogeno <strong>di</strong> centri finanziari<br />

sul modello della “City lon<strong>di</strong>nese” che svolgono attività <strong>di</strong> interme<strong>di</strong>azione tra<br />

soggetti investitori e risparmiatori non necessariamente appartenenti all’economia<br />

locale. La conclusione principale del modello è che nel caso in cui il<br />

red<strong>di</strong>to della regione d’origine del centro finanziario cresce ad un tasso simile a<br />

quello del resto delle regioni servite dal centro finanziario, i servizi finanziari<br />

continuano ad essere offerti tanto nella regione d’origine che nel resto delle<br />

regioni servite. Viceversa qualora l’economia della regione d’origine cresca meno<br />

(più) delle altre regioni, il centro finanziario polarizzerà la sua attività verso il<br />

mercato estero (domestico); iv. “Human capital and Financial Transactions as<br />

substitutes for intertemporal allocation of Consumption”: in questo lavoro si<br />

stu<strong>di</strong>a la relazione <strong>di</strong> sostituibilità tra educazione e lavoro combinato con risparmio<br />

in forma <strong>di</strong> attività finanziarie quali sostituti per il finanziamento<br />

dell’attività <strong>di</strong> consumo nell’ambito del ciclo <strong>di</strong> vita; v. “Regional <strong>di</strong>sparities in<br />

financial interme<strong>di</strong>ation efficiency and long-run economic development”: questo<br />

lavoro analizza la competizione su base interregionale tra sistemi finanziari<br />

- 58 -


sul mercato <strong>di</strong> depositi e prestiti. Si <strong>di</strong>mostra che un aumento <strong>di</strong> competizione<br />

può tradursi in un progressivo drenaggio <strong>di</strong> risorse dalle regioni i cui settori<br />

finanziari sono più arretrati con conseguente “spiazzamento” dell’attività <strong>di</strong><br />

investimento locale.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: b. Lavori in fase avanzata<br />

<strong>di</strong> sviluppo: “Stock Market, Financial Interme<strong>di</strong>ation and Growth”: in<br />

questo lavoro si stu<strong>di</strong>a la relazione tra sviluppo economico e sviluppo congiunto<br />

<strong>di</strong> mercato dei capitali ed interme<strong>di</strong>azione finanziaria. c. Lavori intrapresi e<br />

<strong>di</strong> cui si prevede il completamento, eventualmente, nel prossimo biennio: i.<br />

“Availability of Cre<strong>di</strong>t and capital accumulation”: in questo lavoro, svolto in<br />

collaborazione con il prof. Marco Vannini (DEIS, <strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari), si<br />

analizza lo sviluppo <strong>di</strong> interme<strong>di</strong>azione finanziaria volta tanto al finanziamento<br />

<strong>di</strong> attività <strong>di</strong> investimento che <strong>di</strong> consumo. <strong>Un</strong>a versione preliminare <strong>di</strong><br />

questo lavoro è già stata completata e verrà presentata al meeting annuale della<br />

Society for Economic Dynamics che si terrà in Costa Rica nel giugno prossimo;<br />

ii. “Complementarity between Research and Development and Informed<br />

Capital”: questo lavoro, in collaborazione con il dr. Thierry Tressel (DELTA,<br />

Paris), si propone <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are la relazione <strong>di</strong> “complementarietà strategica” tra<br />

decisione <strong>di</strong> intraprendere investimenti in <strong>ricerca</strong> e sviluppo <strong>di</strong> nuovi prodotti<br />

industriali ed investimenti da parte del settore finanziario per migliorare la<br />

capacità <strong>di</strong> analizzare e selezionare gli investimenti da finanziare; iii. “Informed<br />

Capital vs Banks’ Property Rights on production activity: the relevance of the<br />

scale of production”: questo lavoro si propone <strong>di</strong> spiegare, attraverso un modello<br />

teorico con asimmetrie informative tra soggetti investitori e risparmiatori<br />

e contratti incompleti, il <strong>di</strong>verso modello <strong>di</strong> sviluppo finanziario che ha<br />

caratterizzato, rispettivamente, Inghilterra e Germania nel periodo cosiddetto<br />

<strong>di</strong> “rivoluzione industriale”; iv. “Firms’ heterogeneity and International Capital<br />

Flows”: questo lavoro si propone lo stu<strong>di</strong>o della relazione <strong>di</strong> reciproca <strong>di</strong>pendenza<br />

tra <strong>di</strong>stribuzione delle imprese per classi <strong>di</strong> soli<strong>di</strong>tà finanziaria ed effetti<br />

<strong>di</strong> politiche <strong>di</strong> liberalizzazione dei movimenti internazionali (interregionali)<br />

<strong>di</strong> capitale; v. <strong>Un</strong>’ulteriore filone <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> che verrà intrapreso è quello<br />

de<strong>di</strong>cato allo stu<strong>di</strong>o del sistema finanziario come sorgente <strong>di</strong> shock capaci <strong>di</strong><br />

influenzare il settore reale, e veicolo <strong>di</strong> trasmissione e propagazione <strong>di</strong> shock<br />

<strong>di</strong> natura reale.<br />

- 59 -


Aspetti <strong>di</strong> originalità ed innovazione: i risultati ottenuti contengono elementi<br />

<strong>di</strong> novità rispetto alla letteratura esistente sull’argomento, tanto nella metodologia<br />

adottata che nei temi affrontati e nelle conclusioni raggiunte.<br />

Cooperazione internazionale: <strong>anno</strong> accademico <strong>1999</strong>-00: periodo <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong><br />

presso il Centre of Financial and Management Stu<strong>di</strong>es (CEFiMS) della SOAS,<br />

<strong>Un</strong>iversity of London, in qualità <strong>di</strong> visiting research fellow; membro associato<br />

del Centro Ricerche Nord Sud (<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Cagliari e Sassari);<br />

Numero e titoli <strong>di</strong> articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del 2000:<br />

- “Interaction between Financial and Economic Development”, Working<br />

Paper CRENoS 99/13;<br />

- “Human Capital Accumulation and Financial Transactions as devices for<br />

Intertemporal Substitution of Consumption”, Discussion Paper, CEFiMS,<br />

(<strong>Un</strong>iversity of London). 00/3.<br />

- “Emergence and Evolution of Financial Centres’ Activity”, Discussion Paper,<br />

CEFiMS, (<strong>Un</strong>iversity of London).<br />

Attrezzature utilizzate: Uffici, Biblioteca e servizi informatici del DEIS, <strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>di</strong> Sassari.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: 1998-99: finanziamento giovani <strong>ricerca</strong>tori<br />

per un progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> su <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to ed accumulazione <strong>di</strong><br />

capitale umano in collaborazione con la dott.ssa Adriana Di Liberto, assegnista<br />

presso lo stesso <strong>di</strong>partimento cui afferisce il sottoscritto.<br />

Viaggi e Missioni: (<strong>1999</strong>, giugno) Partecipazione, in qualità <strong>di</strong> relatore, alla<br />

conferenza annuale della Society for Economic Dynamics; (<strong>1999</strong>-00) visiting<br />

research fellow CEFiMS, SOAS, <strong>Un</strong>. London; giugno, luglio 2000: partecipazione,<br />

in qualità <strong>di</strong> relatore, alla conferenza annuale della Society for Economic<br />

Dynamics, ed all’incontro annuale della Royal Economic Society.<br />

- 60 -


ADRIANA DI LIBERTO<br />

Facoltà: Scienze Politiche<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Economia, Istituzioni e Società<br />

Area scientifica: Politica Economica<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Diffusione tecnologica, capitale umano e convergenza<br />

economica tra le regioni italiane<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 9 <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve curriculum: 1992: Laurea in Economia presso la Facoltà <strong>di</strong> Scienze Politiche<br />

dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Cagliari con la votazione <strong>di</strong> 110 / 110 con lode. Titolo<br />

della tesi: “Crescita economica, istituzioni politiche e <strong>di</strong>stribuzione del red<strong>di</strong>to:<br />

una analisi empirica”, relatore prof. Guido Tabellini. 1993: Assistente alla<br />

<strong>ricerca</strong> presso la “Fondazione ENI Enrico Mattei”, Milano. 1994: conseguito<br />

il titolo <strong>di</strong> Master (M.Sc.) in Economia presso lo UCL-<strong>Un</strong>iversity College<br />

London. 1994: Assistente alla <strong>ricerca</strong> presso il Centro stu<strong>di</strong> CRENoS, Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Scienze Economiche e Sociali, <strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Cagliari. 1995: Corso<br />

<strong>di</strong> Dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in Economia Politica presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Siena (XI<br />

Ciclo). 1998: Contratto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> (art.51 Legge n.449/97) presso l’ <strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>di</strong> Sassari. <strong>1999</strong>: conseguito il titolo <strong>di</strong> Master in Philosophy (M.Phil.) in Economia<br />

presso lo UCL-<strong>Un</strong>iversity College London.<br />

1997: Comunicazioni in convegni: Annual Conference of the Eastern Economic<br />

Association, Washington. 1998: Comunicazioni in convegni: Conferenza annuale<br />

AIEL (Associazione Italiana Economisti del Lavoro), Trieste. <strong>1999</strong>: Comunicazioni<br />

in convegni: 6th ENTER Jamboree Conference (Developments in<br />

Policy Analysis of European Integration), Bruxelles, e Society of Economic Dynamics,<br />

Alghero. <strong>1999</strong>: Seminari presso <strong>Un</strong>iversità: UCL, <strong>Un</strong>iversity College London,<br />

Londra. 2000: Seminari presso <strong>Un</strong>iversità: Facoltà <strong>di</strong> Scienze Politiche, <strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>di</strong> Cagliari. <strong>1999</strong>: Progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> (in collaborazione con Luca Deidda)<br />

finanziato dall’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari. Ammissione al Corso <strong>di</strong> Dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong><br />

in Economia presso l’<strong>Un</strong>iversità UCL <strong>di</strong> Londra (Gran Bretagna). Collaborazione<br />

con il dott. James Symons, docente <strong>di</strong> Macroeconomia e Time Series<br />

presso lo UCL, Londra.<br />

- 61 -


Pubblicazioni: 8.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: La corretta valutazione dell’influenza che il<br />

capitale umano esercita sul tasso <strong>di</strong> crescita <strong>di</strong> un sistema economico è riconosciuto<br />

dalla letteratura <strong>di</strong> economia della crescita come uno <strong>degli</strong> elementi<br />

principali per meglio comprendere le <strong>di</strong>namiche dello sviluppo. Il principale<br />

obiettivo della <strong>ricerca</strong> è quello <strong>di</strong> valutare l’impatto avuto dal capitale umano<br />

sui <strong>di</strong>fferenziali <strong>di</strong> crescita tra le regioni Italiane nel periodo compreso tra il<br />

1963 e il 1994. Queste problematiche sono particolarmente rilevanti per un<br />

paese, quale l’Italia, dove il permanere <strong>di</strong> un’area sottosviluppata (il Mezzogiorno)<br />

– e quin<strong>di</strong> la mancanza <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> convergenza – rappresenta il<br />

principale problema economico. <strong>Un</strong> compito importante del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong><br />

è quello <strong>di</strong> costruire e includere in un modello econometrico vari in<strong>di</strong>catori<br />

sul livello <strong>di</strong> capitale umano nonché altri in<strong>di</strong>catori sulla creazione e <strong>di</strong>ffusione<br />

della conoscenza: spese e occupati nelle attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> e sviluppo, brevetti,<br />

risorse delle <strong>Un</strong>iversità e dei centri pubblici <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>. Il punto <strong>di</strong> partenza è<br />

dunque la costruzione <strong>di</strong> un modello econometrico; le stime effettuate sono <strong>di</strong><br />

tipo panel, metodologia che consente un maggiore uso <strong>di</strong> informazioni rispetto<br />

alla metodologia cross-section <strong>di</strong> solito usata nelle stime <strong>di</strong> convergenza. Le<br />

proprietà dello stimatore introdotto vengono specificamente esaminate con<br />

una analisi Monte Carlo. Il modello permette <strong>di</strong> effettuare le stime sulla<br />

significatività dei parametri ed anche esercizi <strong>di</strong> simulazione (stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> scenario)<br />

utili per quantificare varie ipotesi sulle misure <strong>di</strong> politica economica e sulle<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> mercato.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: L’analisi<br />

si <strong>di</strong>vide in due parti. <strong>Un</strong>a prima parte esamina le proprietà <strong>di</strong> uno stimatore <strong>di</strong><br />

Massima Verosimiglianza che viene qui proposto. <strong>Un</strong>a analisi Monte Carlo<br />

mostra come questo stimatore sia più efficiente rispetto ad altri stimatori adottati<br />

in letteratura e più robusto rispetto a possibili cattive specificazioni del<br />

modello. Nella seconda parte vengono riportate le stime del ren<strong>di</strong>mento dello<br />

stock <strong>di</strong> capitale umano nelle regioni italiane: mentre i livelli <strong>di</strong> scuola primaria<br />

e secondaria evidenziano un impatto positivo sulla crescita regionale i risultati<br />

ottenuti per il livello universitario rimangono <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile interpretazione.<br />

- 62 -


Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Estensione del lavoro<br />

al caso delle regioni europee, analisi <strong>di</strong>saggregata con dati settoriali.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Questa <strong>ricerca</strong>, oltre ad approfon<strong>di</strong>re<br />

un argomento trascurato dalla letteratura, introduce nell’analisi empirica un<br />

data set nuovo ed adotta una metodologia <strong>di</strong> stima panel non utilizzato prima<br />

d’ora.<br />

Cooperazione internazionale: contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: Collaborazioni con il Centro interuniversitario <strong>di</strong><br />

Ricerca CRENOS (Centro Ricerche Nord Sud) dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Cagliari e<br />

Sassari, e con il dott. James Symons dell’<strong>Un</strong>iversità UCL, <strong>Un</strong>iversity College<br />

London, <strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Londra.<br />

Principali articoli pubblicati pertinenti alla <strong>ricerca</strong>:<br />

- Crescita endogena e Distribuzione del Red<strong>di</strong>to: una Analisi Empirica, in “Il<br />

Giornale <strong>degli</strong> Economisti e Annali <strong>di</strong> Economia”, Vol.LII (N.S.), No.1-3,<br />

1994;<br />

- Convergence across Italian regions, “Nota <strong>di</strong> lavoro Fondazione ENI Enrico<br />

Mattei”, No.68.94 Milano.<br />

- Human Capital and the Development of Italian Regions: a Panel Approach, in<br />

collaborazione con James Symons (UCL, <strong>Un</strong>iversity College London),<br />

“Contributi <strong>di</strong> Ricerca Crenos”, No.4. 1998;<br />

- Some Econometric Issues in Convergence Regressions, in collaborazione con<br />

James Symons (UCL, <strong>Un</strong>iversity College London), “Contributi <strong>di</strong> Ricerca<br />

Crenos” n.4 <strong>1999</strong>.<br />

Attrezzature utilizzate: Computer.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti (<strong>1999</strong>-2000): Finanziamento progetti <strong>di</strong><br />

<strong>ricerca</strong> condotti da giovani <strong>ricerca</strong>tori, in collaborazione con Luca Deidda<br />

(<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari)<br />

Viaggi e missioni (<strong>1999</strong>-2000): Londra (da <strong>di</strong>cembre 1998 a settembre <strong>1999</strong>);<br />

Salerno (ottobre <strong>1999</strong>).<br />

- 63 -


MARIA GRAZIA PAOLA RU<br />

Facoltà: Scienze Politiche<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Economia, Istituzioni e Società<br />

Area scientifica: Filosofia politica<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Il problema dell’obbligo politico con particolare attinenza<br />

alla filosofia <strong>di</strong> T. Hobbes<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 1° <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve curriculum: M. G. Paola Ru si è laureata in Giurisprudenza presso l’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari il 30.06.1993 con voto 110/110 e lode <strong>di</strong>scutendo<br />

una tesi <strong>di</strong> laurea in Filosofia della politica; ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore<br />

<strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in Filosofia politica presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Pisa (11 maggio<br />

1998); ha effettuato soggiorni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> all’estero: due volte a<br />

Chatsworth House per consultare i manoscritti originali <strong>di</strong> Thomas Hobbes e<br />

a Cambridge per esaminare le prime e<strong>di</strong>zioni delle opere <strong>di</strong> Hobbes e per ricerche<br />

bibliografiche; ha seguito le iniziative scientifiche connesse alla Filosofia<br />

politica partecipando a convegni e seminari filosofici: Convegno internazionale<br />

<strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> su Thomas Hobbes e la fondazione della politica moderna, <strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Teramo 7-9 novembre 1995; IV Seminario <strong>di</strong> Filosofia politica<br />

dal titolo: Il soggetto politico tra identità e <strong>di</strong>fferenza, <strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Siena, 27-29 aprile 1995; Seminario <strong>di</strong> specializzazione dal titolo: Simboli e<br />

politica, Istituto Suor Orsola Benincasa, Napoli 15-18 aprile 1996; V Convegno<br />

<strong>di</strong> Filosofia politica dal titolo: La filosofia delle scienze sociali, <strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Siena, 6-8 novembre 1997; Workshop: Tra<strong>di</strong>tions of Citizenship,<br />

Towards an Overlapping Consensus?, <strong>Un</strong>iversity of Rea<strong>di</strong>ng, 19-21 giugno 1998;<br />

Seminario <strong>di</strong> specializzazione dal titolo: Strutture, meto<strong>di</strong> e fondamenti delle<br />

scienze sociali, <strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari, 26-30 aprile <strong>1999</strong>. È cultrice<br />

all’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari presso la cattedra <strong>di</strong> Filosofia della politica.<br />

Ha collaborato al “Bollettino <strong>di</strong> filosofia politica” seguendo la Rivista<br />

“The Journal of Politics”.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Il problema dell’obbligo politico rappresenta<br />

uno dei no<strong>di</strong> teorici centrali della filosofia politica. Tutti i gran<strong>di</strong> filosofi<br />

- 64 -


politici classici h<strong>anno</strong> tentato <strong>di</strong> offrire una giustificazione teorica convincente<br />

per <strong>di</strong>mostrare la necessità dell’or<strong>di</strong>ne politico e il dovere dell’uomo <strong>di</strong> obbe<strong>di</strong>re<br />

alle leggi. Il tema dell’obbligo politico è un concetto chiave per qualificare il<br />

rapporto tra l’in<strong>di</strong>viduo e lo Stato e per determinare l’origine e il fondamento<br />

dell’obbe<strong>di</strong>enza dovuta dall’in<strong>di</strong>viduo all’autorità statuale. Nello stu<strong>di</strong>o del<br />

pensiero politico inglese del XVI secolo particolare attenzione è de<strong>di</strong>cata all’esame<br />

delle opere <strong>di</strong> T. Hobbes in cui emerge un’attenta analisi del tema<br />

dell’obbligo politico.<br />

La <strong>ricerca</strong> si articola fondamentalmente in due fasi. La prima mira ad in<strong>di</strong>viduare<br />

il tipo <strong>di</strong> connessione esistente tra il termine “obbligazione” e le nozioni<br />

<strong>di</strong> dovere, consenso, promessa, coercizione e sanzione, anche al fine <strong>di</strong> elaborare<br />

un insieme <strong>di</strong> definizioni esplicative dei concetti presi in esame. In questa<br />

fase si intende esaminare il concetto <strong>di</strong> promessa, patto e contratto in T. Hobbes,<br />

se il filosofo inglese attribuisca ad essi un medesimo significato oppure se li<br />

<strong>di</strong>stingua. La seconda fase tende ad esaminare come il problema dell’obbligo<br />

politico venga presentato e affrontato nella letteratura politologica prevalentemente<br />

anglosassone e mira ad effettuare una valutazione critica della persuasività<br />

delle argomentazioni filosofico-politiche, in<strong>di</strong>viduando “meriti” e “limiti” delle<br />

teorie <strong>di</strong> volta in volta esaminate anche al fine <strong>di</strong> elaborare una classificazione<br />

teorica, una mappa orientativa dei vari filoni argomentativi sull’obbligo<br />

politico. La <strong>ricerca</strong> segue il metodo dell’analisi concettuale con schedatura sistematica<br />

dei brani tratti dalle opere <strong>degli</strong> autori relativi al tema oggetto <strong>di</strong><br />

indagine e ai suoi correlati concettuali.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: Determinazione<br />

delle <strong>di</strong>fferenti funzioni dei concetti <strong>di</strong> obbligo e dovere; nell’ambito<br />

della letteratura politologica prevalentemente anglosassone, in<strong>di</strong>viduazione della<br />

classificazione tripartita delle teorie sull’obbligo politico: teorie volontariste,<br />

teleologiche e deontologiche; <strong>di</strong>stinzione delle teorie volontariste in teorie del<br />

consenso effettivo (teorie del contratto sociale, teorie del consenso espresso e<br />

tacito) e teorie del consenso ipotetico (teorie della scelta razionale).<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Chiarificazione concettuale dei termini<br />

obbligo, dovere, consenso, promessa, coercizione e sanzione; elaborazione<br />

<strong>di</strong> un’insieme <strong>di</strong> definizioni esplicative dei concetti oggetto <strong>di</strong> indagine;<br />

- 65 -


classificazione teorica dei vari filoni filosofico-politici sull’obbligo politico anche<br />

alla luce della letteratura politologica anglosassone più recente.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Conclusione della<br />

<strong>ricerca</strong> in corso; in particolare, approfon<strong>di</strong>mento dei termini consenso, promessa<br />

(quando la promessa possa acquisire carattere obbligatorio e quali elementi<br />

devono essere presenti perché possa assumere valore vincolante),<br />

coercizione e sanzione; analisi e classificazione delle teorie teleologiche (che<br />

definiscono l’obbligo politico rispetto ad un fine, télos, che fornisce un fondamento<br />

morale all’obbligazione) e deontologiche (che spiegano l’obbligo politico<br />

in termini <strong>di</strong> dovere).<br />

Cooperazione internazionale: Progetto internazionale <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> finanziato dalla<br />

CEE dal titolo: European Citizenship and the Social and Political Integration of<br />

the European <strong>Un</strong>ion, “partners” alla <strong>ricerca</strong>: <strong>Un</strong>iversity of Rea<strong>di</strong>ng, Exter, Berlino,<br />

Minho, Arena, Vienna, Firenze e Sassari; contatti internazionali: prof.<br />

Martin Bertman – Colorado College, USA e Department of philosophy,<br />

<strong>Un</strong>iversity of Helsinky, Finland – presidente dell’International Hobbes<br />

Association; prof. Gilbert Boss, Faculté de Philosophie, <strong>Un</strong>iversité Laval, Quebec,<br />

Canada.<br />

Elenco delle pubblicazioni:<br />

- Resoconto del Convegno Internazionale <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> su: Thomas Hobbes e la<br />

fondazione della politica moderna, <strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Teramo 7-9 novembre<br />

1995, pubblicato in “Il pensiero politico”, XXIX (1996), 3, pp.<br />

567-72.<br />

- Schede pubblicate in “Bollettino <strong>di</strong> filosofia politica” relativamente alla Rivista<br />

“The Journal of Politics” nei numeri: 12-13 (1995), pp. 21-22; numeri<br />

14 e 15 in corso <strong>di</strong> pubblicazione.<br />

- 66 -


RAFFAELLA SAU<br />

Facoltà: Scienze Politiche<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Economia, Istituzioni e Società<br />

Area scientifica: Filosofia politica<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: La citta<strong>di</strong>nanza repubblicana<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 1° <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve curriculum: 1993: Laurea in Scienze politiche presso la Facoltà <strong>di</strong> Scienze<br />

politiche dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari con votazione 110/110 con lode;<br />

1993: nomina a cultore della materia presso la cattedra <strong>di</strong> Filosofia politica;<br />

1993-94: stage formativo <strong>di</strong> sei mesi presso la Biblioteca Nacional <strong>di</strong> Madrid<br />

(Spagna);<br />

1996-98: contratto biennale <strong>di</strong> formazione in attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> (ex art. 37)<br />

presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari, per svolgere <strong>ricerca</strong> su “La confusione dei linguaggi.<br />

False <strong>di</strong>cotomie, ambiguità, vaghezze nei concetti chiave delle teorie e<br />

delle ideologie ambientaliste”;<br />

1998: pubblicazione del volume: Società e Stato nella filosofia politica <strong>di</strong> José<br />

Ortega y Gasset;<br />

1998-2000: collaborazione al progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> internazionale European<br />

Citezenship and the Social and Political Integration of the European <strong>Un</strong>ion<br />

(EUROCIT) per svolgere stu<strong>di</strong> in materia <strong>di</strong> integrazione europea;<br />

<strong>1999</strong>-2000: collaborazione al progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> sulla citta<strong>di</strong>nanza europea,<br />

finanziata dal MURST;<br />

<strong>1999</strong>: partecipazione al seminario <strong>di</strong> specializzazione tenuto dal prof. A. Marra<strong>di</strong><br />

sul tema “Struttura, meto<strong>di</strong> e fondamenti delle scienze sociali”;<br />

Dal 1998 collabora con la rivista “Bollettino <strong>di</strong> Filosofia politica”.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: La <strong>ricerca</strong> si propone <strong>di</strong> analizzare contestualmente<br />

le problematiche inerenti il <strong>di</strong>scorso sulla citta<strong>di</strong>nanza e quelle relative<br />

alla ‘ricostruzione’ della teoria politica repubblicana.<br />

Il <strong>di</strong>battito attuale sulla citta<strong>di</strong>nanza ha evidenziato la contrapposizione fra<br />

due <strong>di</strong>verse concezioni: la concezione civico-nazionalista, che associa la citta<strong>di</strong>nanza<br />

all’idea dell’appartenenza <strong>di</strong> un soggetto allo Stato (la citta<strong>di</strong>nanza in<br />

- 67 -


questo caso si configura come status che attribuisce <strong>di</strong>ritti e doveri entro i confini<br />

<strong>di</strong> una comunità nazionale e quin<strong>di</strong> come criterio per <strong>di</strong>stinguere il ‘citta<strong>di</strong>no’<br />

dallo ‘straniero’), e la concezione detta ‘cosmopolitan globalist’, che <strong>di</strong>ssocia<br />

la citta<strong>di</strong>nanza dai <strong>di</strong>ritti in<strong>di</strong>viduali concessi dallo Stato nazionale in<br />

modo da sod<strong>di</strong>sfare le richieste <strong>di</strong> un numero sempre crescente <strong>di</strong> soggetti non<br />

appartenenti alle comunità politiche occidentali.<br />

Anche il recupero della tra<strong>di</strong>zione repubblicana ha suscitato in questi ultimi<br />

anni un intenso <strong>di</strong>battito. Il repubblicanesimo è tornato d’attualità, per impulso<br />

soprattutto dei lavori <strong>di</strong> Pocock e Skinner, affermandosi come una teoria<br />

<strong>di</strong> carattere normativo che tende a porsi come una concezione globale della<br />

società e che pretende <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguersi, in virtù dei propri contenuti specifici,<br />

tanto dal liberalismo quanto dalla democrazia. Emblematico in proposito il<br />

recente lavoro <strong>di</strong> Philip Prttit, il quale in<strong>di</strong>vidua il fulcro della teoria politica<br />

repubblicana nel concetto <strong>di</strong> libertà inteso come assenza <strong>di</strong> dominio. La letteratura<br />

critica ha tuttavia evidenziato alcune <strong>di</strong>cotomie che impe<strong>di</strong>scono una<br />

interpretazione chiara e univoca del repubblicanesimo. La prima concerne le<br />

(presunte) <strong>di</strong>fferenze tra la concezione liberale e la concezione repubblicana<br />

della libertà; la seconda il grado e l’intensità dell’opposizione tra in<strong>di</strong>vidualismo<br />

e comunitarismo.<br />

Il tema dei caratteri della libertà repubblicana e del regime repubblicano sono<br />

infatti alla base delle problematiche della citta<strong>di</strong>nanza per quel che attiene la<br />

sfera dei <strong>di</strong>ritti dei citta<strong>di</strong>ni e dunque il contenuto della citta<strong>di</strong>nanza medesima<br />

e il suo contenuto istituzionale, mentre la questione relativa al rapporto tra<br />

concezioni in<strong>di</strong>vidualistiche e comunitarie della politica è fondamentale per<br />

definire i termini dell’appartenenza.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: Sono<br />

state esaminate analiticamente le opere dei maggiori esponenti della tra<strong>di</strong>zione<br />

repubblicana, dal periodo classico all’età moderna – il De Republica <strong>di</strong> Cicerone,<br />

I Discorsi <strong>di</strong> Machiavelli, A ready and easy way to establish a free commonwealth<br />

<strong>di</strong> Milton, l’Oceana <strong>di</strong> Harrington, le Cato’s Letters <strong>di</strong> Trenchard e Gordon, il<br />

Contratto sociale <strong>di</strong> Rousseau – al fine <strong>di</strong> verificare se è possibile rinvenire una<br />

concezione della citta<strong>di</strong>nanza repubblicana, in<strong>di</strong>viduandone i presupposti teorici,<br />

il contenuto normativo, le caratteristiche costitutive e le implicazioni<br />

istituzionali.<br />

- 68 -


Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni e aspetti <strong>di</strong> originalità<br />

o innovazione: La <strong>ricerca</strong> mira a verificare la consistenza e la plausibilità della<br />

proclamata (e in molti autori immotivata) <strong>di</strong>fferenza tra l’ideale della libertà<br />

repubblicana, intesa come assenza <strong>di</strong> dominio, e l’ideale della libertà liberale,<br />

intesa come assenza <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>menti o <strong>di</strong> interferenze da parte del potere statuale.<br />

Solo dopo aver affrontato e risolto tali questioni sarà possibile tratteggiare i<br />

caratteri precipui della citta<strong>di</strong>nanza repubblicana e verificare fino a che punto<br />

a) si tratti <strong>di</strong> una citta<strong>di</strong>nanza tipica e inconfon<strong>di</strong>bile, una citta<strong>di</strong>nanza, secondo<br />

l’opinione comune, <strong>di</strong> tipo ‘attivo’, imperniata su un forte sentimento <strong>di</strong><br />

identificazione collettiva e sulla pratica <strong>di</strong>ffusa delle ‘virtù civiche’; b) fino a<br />

che punto si tratti <strong>di</strong> una elaborazione meramente ideale (se non ad<strong>di</strong>rittura<br />

utopistica) e dunque fino a che punto sia proponibile come un modello <strong>di</strong><br />

citta<strong>di</strong>nanza praticabile nelle società contemporanee.<br />

Cooperazione con centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali e internazionale: Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> politici dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Rea<strong>di</strong>ng (UK); Facultad de políticas y<br />

sociología dell’<strong>Un</strong>iversità Complutense <strong>di</strong> Madrid.<br />

Sintesi dei finanziamenti ottenuti: finanziamento del CNR per un soggiorno<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o in Inghilterra.<br />

Viaggi e missioni: gennaio 1998: workshop a Rea<strong>di</strong>ng nell’ambito della <strong>ricerca</strong><br />

EUROCIT; gennaio-aprile <strong>1999</strong>: soggiorno <strong>di</strong> cinque mesi presso il<br />

Department of Politics dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Rea<strong>di</strong>ng (Inghilterra); maggio<strong>1999</strong>:<br />

workshop a Firenze nell’ambito della <strong>ricerca</strong> MURST; novembre <strong>1999</strong>: viaggio<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o a Madrid e workshop a Braga (Portogallo) nell’ambito della <strong>ricerca</strong><br />

EUROCIT; gennaio 2000: workshop a Berlino nell’ambito della <strong>ricerca</strong><br />

EUROCIT; febbraio 2000: workshop a Pisa nell’ambito della <strong>ricerca</strong> MURST.<br />

- 69 -


- 70 -


FACOLTÀ DI ECONOMIA


- 72 -


OLIVIERO ANTONIO CARBONI<br />

Facoltà: Economia<br />

Dipartimento o Istituto: Istituto Economico ed Aziendale<br />

Area scientifica: Economia politica<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: I programmi <strong>di</strong> stabilizzazione economica e <strong>di</strong> aggiustamento<br />

strutturale: Il caso del Mozambico: un’analisi del debito pubblico e<br />

della sua sostenibilità<br />

Data <strong>di</strong> decorenza dell’assegno: 31 <strong>di</strong>cembre <strong>1999</strong><br />

Breve curiculum: Attività post-laurea e titoli conseguiti:<br />

1997-99: Programma <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> post-dottorato presso la Facoltà <strong>di</strong> Economia<br />

dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari: Il processo <strong>di</strong> ricostruzione economica in<br />

Mozambico.<br />

<strong>1999</strong>: programma Capacity Buil<strong>di</strong>ng della Banca Mon<strong>di</strong>ale: <strong>ricerca</strong>tore e coor<strong>di</strong>natore<br />

<strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> sul finanziamento del deficit dello stato in<br />

Mozambico, presso la Facoltà <strong>di</strong> Economia dell’<strong>Un</strong>iversità E. Mondlane,<br />

Maputo, Mozambico.<br />

1996-97: Visiting Student presso la <strong>Un</strong>iversity of Oxford (International Development<br />

Centre) per una <strong>ricerca</strong> sulle cause del sottosviluppo nell’Africa subsahariana<br />

con particolare riferimento all’esperienza mozambicana.<br />

1992-96: Dottorato in economia dello sviluppo presso la Facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza<br />

e <strong>di</strong> Economia dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari.<br />

Titolo della tesi: La <strong>di</strong>ffusione internazionale <strong>di</strong> tecnologia nella teoria economica:<br />

un modello <strong>di</strong> trasferimento da un paese avanzato ad un paese arretrato.<br />

1994-95, Visiting Student presso la <strong>Un</strong>iversity of Oxford (International Development<br />

Centre) per un approfon<strong>di</strong>mento delle problematiche relative al trasferimento<br />

<strong>di</strong> tecnologia dai paesi ricchi ai paesi meno avanzati e i problemi<br />

<strong>di</strong> sviluppo economico dei paesi in via <strong>di</strong> sviluppo.<br />

1993-1994: Master in Economia dello Sviluppo presso la <strong>Un</strong>iversity of Oxford<br />

(International Development Centre) con tesi: “Technology Transfer and<br />

In<strong>di</strong>genous Technological Capabilities: Lessons from the Korean Experience”.<br />

1991-92: Borsista presso il Centro Stu<strong>di</strong> sull’impren<strong>di</strong>torialità “F. Cicogna” della<br />

<strong>Un</strong>iversità “L. Bocconi” <strong>di</strong> Milano per un periodo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e ricerche sulla<br />

- 73 -


internazionalizzazione delle piccole e me<strong>di</strong>e imprese con particolare riferimento<br />

al tessuto economico sardo.<br />

Ultime Pubblicazioni e Working Papers:<br />

- Il Trasferimento <strong>di</strong> Tecnologia e le Technological Capabilities: lezioni dall’esperienza<br />

coreana.<br />

- I fattori <strong>di</strong> non crescita dell’Africa sub-sahariana e il caso del Mozambico.<br />

- Il processo <strong>di</strong> ricostruzione economica in Mozambico.<br />

Cooperazione Nazionale e Internazionale: International Development Centre:<br />

<strong>Un</strong>iversity of Oxford<br />

Centro Stu<strong>di</strong> “F. Cicogna”, <strong>Un</strong>iversità Bocconi, Milano<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Economia, <strong>Un</strong>iversità Cattolica, Bergamo.<br />

Facultade de Economia: <strong>Un</strong>iversità E. Mondlane, Maputo, Mozambico.<br />

Attrezzature utilizzate: computer, banche dati, softwares per elaborazione dati.<br />

Viaggi effettuati e da effetuare per i miei interessi <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Oxford, Maputo,<br />

Lisbona, Tolosa.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Il Mozambico è emblematico <strong>di</strong> un continente,<br />

l’Africa, che non presenta neppure un paese tra il gruppo dei paesi in via <strong>di</strong><br />

industrializzazione. Il processo <strong>di</strong> trasformazione politica attraversato dalla in<strong>di</strong>pendenza<br />

del 1975, che vede la instaurazione <strong>di</strong> un regime a economia centralizzata<br />

e successivamente il ritorno alle forze <strong>di</strong> mercato attraverso l’aiuto<br />

delle istituzioni internazionali, porta a due importanti domande: è sempre possibile<br />

per lo stato cedere il controllo dell’economia? è sempre auspicabile? L’esperienza<br />

mozambicana appare quantomeno controversa. Il passaggio verso una<br />

economia capitalistica <strong>di</strong> mercato e i programmi <strong>di</strong> aggiustamento strutturale<br />

h<strong>anno</strong> da una parte sostenuto la crescita macroeconomica (seppure in misura<br />

ambigua), dall’altra h<strong>anno</strong> però aumentato la <strong>di</strong>pendenza del Mozambico dagli<br />

aiuti e dai capitali internazionali.<br />

Scopo della <strong>ricerca</strong> è in primo luogo analizzare i programmi <strong>di</strong> intervento della<br />

Banca e del Fondo e valutare gli effetti <strong>di</strong> questi sulle con<strong>di</strong>zioni economiche<br />

generali per cercare <strong>di</strong> dare una risposta agli interrogativi <strong>di</strong> cui sopra.<br />

- 74 -


La seconda fase riguarderà l’analisi sul debito dello stato (l’eccesso delle spese<br />

sulle entrate), della sua sostenibilità e gli strumenti che ha a <strong>di</strong>sposizione per<br />

farvi fronte. <strong>Un</strong> aspetto della <strong>ricerca</strong> sarà <strong>di</strong> tentare <strong>di</strong> stabilire la relazione tra<br />

tipo <strong>di</strong> strumento utilizzato dal governo e inflazione. Il finanziamento del debito<br />

rappresenta un momento <strong>di</strong> particolare importanza per l’equilibrio economico<br />

<strong>di</strong> un paese. <strong>Un</strong> deficit statale persistente può causare serie conseguenze<br />

macroeconomiche. Questo abbraccia infatti il sistema fiscale, il sistema<br />

finanziario qualora (come spesso accade) il governo ricorra alla monetizzazione<br />

e perciò l’attività <strong>di</strong> investimento. Non da ultimo la bilancia dei pagamenti:<br />

debito interno o debito esterno (questo sembra essere infatti il problema attuale<br />

per il Mozambico e la maggior parte dei paesi in via <strong>di</strong> sviluppo).<br />

In questa fase si cercherà <strong>di</strong> raccogliere i dati sul debito pubblico per un campione<br />

che si riterrà rappresentativo dei paesi in via <strong>di</strong> sviluppo e se sar<strong>anno</strong><br />

<strong>di</strong>sponibili anche per il Mozambico (sino a qualche mese fa ancora in fase <strong>di</strong><br />

sistemazione da parte del ministero delle Finanze a Maputo) e metterli in relazione<br />

con le variabili che si ritengono influenzarlo e stabilire la sua relazione<br />

con la crescita economica. Importanti sar<strong>anno</strong> qui le relazioni già stabilite con<br />

la Facoltà <strong>di</strong> Economia <strong>di</strong> Maputo e con le varie organizzazioni internazionali<br />

che operano in loco e con l’International Development Centre dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>di</strong> Oxford.<br />

- 75 -


FRANCESCO MARIANO DORE<br />

Facoltà: Economia<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Scienze giuri<strong>di</strong>che<br />

Area scientifica: Diritto commerciale<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: La patrimonializzazione delle società cooperative<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 25 febbraio <strong>1999</strong><br />

Breve curriculum: Laurea in Giurisprudenza conseguita presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong><br />

Sassari il 13/03/1989, <strong>di</strong>scutendo una tesi in <strong>di</strong>ritto commerciale dal titolo:<br />

“Mo<strong>di</strong>ficazioni <strong>di</strong> fatto dell’oggetto sociale nelle società per azioni”. Votazione<br />

finale: 110/110; relatore: prof. A. Serra.<br />

Dottorato <strong>di</strong> Ricerca, conseguito il 12/12/1997, in “Diritto ed economia dei<br />

sistemi produttivi”. Sede amministrativa: <strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari -<br />

Titolo della tesi: “La risoluzione del contratto nella <strong>di</strong>sciplina della Convenzione<br />

<strong>di</strong> Vienna del 1980 sulla ven<strong>di</strong>ta internazionale dei beni mobili”. Dal 16 gennaio<br />

al 7 giugno del 1990, partecipazione “Corso per giuristi d’impresa” presso<br />

l’<strong>Un</strong>iversità Bocconi <strong>di</strong> Milano. Dal 3 aprile al 26 giugno 1992, partecipazione<br />

e superamento dell’ “Internationational Trade-Law post-graduate Course”,<br />

tenutosi a Torino presso l’ International Training Centre of ILO (International<br />

Labour Organisation, un’agenzia specializzata dell’ ONU) ed organizzato dallo<br />

stesso ILO assieme all’Istituto <strong>Un</strong>iversitario <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> Europei <strong>di</strong> Torino,<br />

sotto gli auspici dell’ UNIDROIT. Il corso ha avuto ad oggetto lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

tutti gli aspetti del commercio internazionale. Dall’8 aprile al 7 maggio 1992,<br />

frequenza del XXV Ciclo <strong>di</strong> riunioni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o su “La Comunità Europea dopo<br />

Maastricht”, organizzato dalla Società Internazionale per l’Organizzazione Internazionale<br />

(SIOI) <strong>di</strong> Torino. Dal 22 al 26 maggio 1995, partecipazione al<br />

“Sixth UNCITRAL Symposium on International Trade Law”, organizzato<br />

dall’<strong>Un</strong>ited Nations Commission on International Trade Law (UNCITRAL)<br />

e tenutosi a Vienna presso l’International Centre delle Nazioni <strong>Un</strong>ite, concernente<br />

le più importanti tematiche del commercio internazionale. Dal 9 al 12<br />

<strong>di</strong>cembre 1996, partecipazione al corso su “La <strong>di</strong>fesa del contribuente nel nuovo<br />

processo tributario”, tenuto dalla Fondazione <strong>Un</strong>iversitaria M.Tiran<strong>di</strong> <strong>di</strong> Brescia.<br />

Dal 5 giugno al 4 luglio 1997, partecipazione al Corso <strong>di</strong> Diritto e pratica<br />

- 76 -


fallimentare per curatori e commissari giu<strong>di</strong>ziali”, tenuto dalla Scuola <strong>di</strong> Management<br />

dell’<strong>Un</strong>iversità LUISS <strong>di</strong> Roma. Dal 1994, Docente <strong>di</strong> Diritto commerciale<br />

e societario in Corsi <strong>di</strong> formazione professionale e Docente in <strong>di</strong>scipline<br />

giuri<strong>di</strong>che ed economiche presso i seguenti istituti <strong>di</strong> istruzione secondaria<br />

superiore.<br />

Pubblicazioni: 5.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Nonostante la pressoché generale affermazione<br />

<strong>di</strong> sistemi economici c.d. <strong>di</strong> mercato e la crescente internazionalizzazione che<br />

ormai sempre più li caratterizza, il fenomeno cooperativo continua a ricoprire<br />

un ruolo <strong>di</strong> primo piano in quasi tutti gli or<strong>di</strong>namenti giuri<strong>di</strong>ci. Anzi, sia a<br />

livello nazionale sia a livello comunitario si registrano iniziative volte a dare<br />

nuovo impulso e sviluppo allo strumento cooperativo, considerato soprattutto<br />

come mezzo efficace per la creazione <strong>di</strong> nuove opportunità occupazionali. Tra<br />

i principali ostacoli che l’impresa cooperativa incontra nei nuovi scenari economici<br />

in cui, conciliando socialità ed efficienza, è chiamata ad operare, vi è<br />

senza dubbio quello relativo al reperimento <strong>di</strong> adeguate risorse finanziarie.<br />

Recentemente la materia è stata oggetto <strong>di</strong> un incisivo intervento legislativo<br />

(L. 1992/52) ed anche l’emanando regolamento comunitario introduce al riguardo<br />

una <strong>di</strong>sciplina che presenta notevoli spunti d’interesse scientifico. I<br />

sopra citati interventi normativi, peraltro, introducono una serie <strong>di</strong> strumenti<br />

<strong>di</strong> finanziamento non tutti completamente in linea con il tra<strong>di</strong>zionale spirito<br />

cooperativistico. Ciò impone un ripensamento <strong>di</strong> quale sia il senso della cooperazione<br />

e della stessa mutualità alla luce delle nuove in<strong>di</strong>cazioni legislative,<br />

in cui è da includere la <strong>di</strong>sciplina, parimenti recente, delle Banche cooperative<br />

contenuta nel T.U. delle leggi in materia bancaria e cre<strong>di</strong>tizia. Il progetto <strong>di</strong><br />

<strong>ricerca</strong> si propone <strong>di</strong> esaminare, sciogliendo i principali no<strong>di</strong> interpretativi, la<br />

<strong>di</strong>sciplina che regola quello che, riassuntivamente, può essere definito come il<br />

‘patrimonio’ delle imprese cooperative. Peraltro, stante la stretta connessione<br />

che caratterizza i problemi della cooperazione, lo stu<strong>di</strong>o affronterà anche il<br />

tema della mutualità e della concezione che <strong>di</strong> questa bisogna assumere alla<br />

luce delle nuove in<strong>di</strong>cazioni normative. Punti chiave del programma sono:<br />

esame delle modalità <strong>di</strong> finanziamento dell’impresa cooperativa; concetto <strong>di</strong><br />

mutualità alla luce delle nuove in<strong>di</strong>cazioni normative<br />

- 77 -


Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti:<br />

Reperimento materiale bibliografico.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Conclusione della<br />

<strong>ricerca</strong>.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: allo stato attuale manca nella letteratura<br />

giuri<strong>di</strong>ca una <strong>ricerca</strong> che affronti in maniera globale ed organica (includendo<br />

cioè anche i profili inerenti alla formazione delle riserve, al prestito dei soci,<br />

etc.) i problemi connessi alla patrimonializzazione dell’impresa cooperativa.<br />

Cooperazione internazionale: contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: da definire.<br />

Attrezzature utilizzate: Internet.<br />

- 78 -


PAOLO RUSSU<br />

Facoltà: Economia<br />

Dipartimento o Istituto: Istituto Economico ed Aziendale<br />

Area scientifica: Matematica<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Modelli matematici e Neural Networks applicati alle scienze<br />

economiche sociali<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 26 maggio <strong>1999</strong><br />

Breve Curriculum: 1992: Laurea in Ingegneria Elettronica presso l’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Padova.<br />

Dal 1997 al <strong>1999</strong> supplente per l’insegnamento <strong>di</strong> Matematica Generale nella<br />

Facoltà <strong>di</strong> Economia <strong>di</strong> Sassari. Dal 1995 collaborazione con la Struttura <strong>di</strong>partimentale<br />

<strong>di</strong> Matematica e Fisica dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari su<br />

temi <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> inerenti modelli matematici applicati alle scienze sociali. Dal<br />

1998 collaborazione con il prof. Angelo Antoci, docente <strong>di</strong> Matematica Generale,<br />

nell’ambito <strong>di</strong> applicazioni neurali all’Economia ambientale. <strong>1999</strong>: Seminario<br />

Elementi <strong>di</strong> Ricerca Operativa tenuto presso la Facoltà <strong>di</strong> Economia.<br />

Componente del Consiglio <strong>di</strong> Dottorato <strong>di</strong> Ricerca in Matematica per le Decisioni<br />

Economiche, presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Pisa. Membro del gruppo <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> del<br />

Progetto Montecarli <strong>di</strong> carattere finanziario, finanziato dal Murst (Cluster 22.<br />

“Servizi al citta<strong>di</strong>no ed al territorio”), attivato dal prof. Roberto Amendolia<br />

presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari. Membro dal 2000 della SIREN (Società Italiana<br />

Reti Neurali) e della AI*IA (Associazione Italiana Intelligenza Artificiale).<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: I principali domini applicativi sono applicazioni<br />

a) nei mercati finanziari, b) nella previsione <strong>di</strong> bancarotta c) nella creazione<br />

<strong>di</strong> una mappa <strong>di</strong> depressione dei Comuni della Sardegna.<br />

a) Risulta per questo interessante affrontare la previsione non solo con strumenti<br />

statistici <strong>di</strong> regressione lineare, ma anche tentare una modellistica del<br />

fenomeno con tecnologia neurale, in grado <strong>di</strong> fronteggiare la non linearità<br />

nella previsione <strong>degli</strong> andamenti <strong>di</strong> borsa.<br />

<strong>Un</strong> aspetto importante è quello <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>re la capacità <strong>di</strong> una rete neurale <strong>di</strong><br />

prevedere l’andamento del mercato azionario dall’analisi dei dati storici. Quin<strong>di</strong><br />

- 79 -


<strong>di</strong> stabilire se in un dato momento esistono le con<strong>di</strong>zioni necessarie affinché si<br />

ripeta un particolare andamento dei prezzi, piuttosto che un altro, trasformando<br />

il problema della previsione in uno <strong>di</strong> classificazione.<br />

b) L’obiettivo <strong>di</strong> tale stu<strong>di</strong>o è quello <strong>di</strong> confrontare le capacità delle reti neurali<br />

(con algoritmi supervisionati e non supervisionati) con quelle dell’usuale analisi<br />

<strong>di</strong>scriminante multivariata nella formulazione <strong>di</strong> un modello per la previsione<br />

<strong>di</strong> bancarotta delle aziende.<br />

La <strong>ricerca</strong> implica una prima fase <strong>di</strong> pre-processing dei dati, cioè l’analisi <strong>di</strong><br />

circa 2000 bilanci, <strong>degli</strong> ultimi tre anni, <strong>di</strong> aziende “fallite” e “sane” facenti<br />

parte <strong>di</strong> tutto il territorio nazionale. Tale analisi comporta l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong><br />

alcuni in<strong>di</strong>ci necessari come input sia per il modello neurale che per l’analisi<br />

<strong>di</strong>scriminante.<br />

c) Sfruttando la nota capacità <strong>di</strong> una rete neurale nell’affrontare problemi <strong>di</strong><br />

classificazione, si intende sviluppare una rete neurale ad architettura <strong>di</strong> Kohonen<br />

che sia in grado <strong>di</strong> mettere in evidenza delle particolari similitu<strong>di</strong>ni sul “grado<br />

<strong>di</strong> povertà” dei Comuni della Sardegna. Infatti attraverso l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong><br />

alcuni in<strong>di</strong>ci, in grado <strong>di</strong> sintetizzare le con<strong>di</strong>zioni economico–sociali dei Comuni<br />

sar<strong>di</strong>, si vuole fornire un raggruppamento omogeneo delle relative caratteristiche<br />

altresì non evidenziabili in prima analisi.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: Nell’ambito<br />

<strong>di</strong> una serie storica, si sono stu<strong>di</strong>ate delle metodologie riguardanti la selezione<br />

dell’architettura <strong>di</strong> una rete neurale, che utilizza l’algoritmo <strong>di</strong> backpropagation.<br />

I risultati ottenuti h<strong>anno</strong> messo in evidenza uno dei problemi<br />

principali nell’applicazione <strong>di</strong> una rete neurale, cioè quello del corretto <strong>di</strong>mensionamento<br />

della rete stessa, in termini <strong>di</strong> numero <strong>di</strong> no<strong>di</strong> <strong>di</strong> input e <strong>di</strong> numero <strong>di</strong><br />

no<strong>di</strong> <strong>di</strong> output.<br />

Si è proceduto nello stu<strong>di</strong>are una metodologia grafica dell’ analisi <strong>di</strong> sensitività<br />

sia dei no<strong>di</strong> <strong>di</strong> input sia dei no<strong>di</strong> dello strato nascosto della rete. Tale metodologia<br />

ha portato ad interessanti risultati, descritti in due lavori, il primo dal titolo:<br />

Approssimazione, selezione e back-propagation <strong>di</strong> reti neurali applicate alle serie<br />

storiche, pubblicato sul Quaderno n. 6 dell’Istituto Economico ed Aziendale, il<br />

secondo: Reti neurali e sistemi <strong>di</strong>namici per la previsione <strong>di</strong> serie storiche economiche;<br />

pubblicato sul Quaderno n. 7 dell’Istituto Economico ed Aziendale.<br />

Si è analizzata una serie storica trimestrale, “Occupazione Totale in Italia<br />

- 80 -


70-97”, e si è visto come la metodologia grafica e il ricorso al calcolo <strong>degli</strong><br />

esponenti <strong>di</strong> Lyapunov aiutano a selezionare un’architettura non ridondante<br />

della rete.<br />

Si è resa necessaria la realizzazione <strong>di</strong> un software in ambiente UNIX, in grado<br />

<strong>di</strong> poter eseguire una facile fase <strong>di</strong> pre-processing dei dati che l’analisi grafica<br />

e il calcolo <strong>degli</strong> esponenti <strong>di</strong> Lyapunov.<br />

Risultati attesi e aspetti <strong>di</strong> originalità e innovazione: Acquisizione <strong>di</strong> nuove<br />

conoscenze nel campo della simulazione numerica applicata alla modellistica<br />

finanziaria. Utilizzare specifiche competenze sui montecarli, sulle reti neurali<br />

e sul calcolo parallelo per portarsi oltre la frontiera attuale della <strong>ricerca</strong> nel<br />

settore. Utilizzare l’esperienza acquisita nell’analisi dati (esperimenti <strong>di</strong> alta<br />

energia al Fermilab e al CERN) per trattare ingenti masse <strong>di</strong> informazioni<br />

<strong>di</strong>sponibili ed in<strong>di</strong>viduare le corrette correlazioni a breve termine.<br />

Inoltre è <strong>di</strong> prossima attivazione una collaborazione tra la Camera <strong>di</strong> Commercio<br />

<strong>di</strong> Sassari e la Facoltà <strong>di</strong> Economia per intraprendere uno stu<strong>di</strong>o sulla<br />

previsione <strong>di</strong> fallimenti in Sardegna. L’originalità del lavoro consiste nel coniugare<br />

informazioni <strong>di</strong> bilancio aziendale e dati socio-economici dei <strong>di</strong>stretti<br />

industriali della Sardegna.<br />

- 81 -


ALESSIO TOLA<br />

Facoltà: Economia<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Chimica<br />

Area Scientifica: Merceologia (P13 già C01B)<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Variabili qualitative caratterizzanti i prodotti agroalimentari<br />

tipici della Sardegna<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 10 <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve Curriculum: Dal novembre <strong>1999</strong>: Professore a contratto <strong>di</strong> “Tecnologia<br />

ed economia delle fonti <strong>di</strong> energia” presso la Facoltà <strong>di</strong> Economia dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari, Area Scientifica Merceologia (P13 già CO1B).<br />

Gennaio ‘97- luglio ’98: Direttore <strong>di</strong> Produzione e Responsabile per la Ricerca<br />

e Sviluppo della Antichi Formaggi <strong>di</strong> Sardegna s.r.l. – Industria Casearia, con<br />

specifico riferimento alla soluzione <strong>di</strong> problemi inerenti il confezionamento<br />

dei prodotti caseari con tecnologie innovative e il loro relativo impatto economico<br />

nell’inserimento presso la Grande Distribuzione Organizzata.<br />

Novembre 96 - maggio 97: Consulente a contratto, presso la I.T.M., Innovation<br />

& Tecnology Management – Ginevra, affiliata alla Battelle Europe, società incaricata<br />

dalla Provincia <strong>di</strong> Sassari per svolgere <strong>ricerca</strong> inerente l’innovazione<br />

tecnologica nei settori <strong>di</strong> produzione tipica sarda.<br />

Dal settembre 1996 al <strong>di</strong>cembre 1998: Cultore della materia presso la Facoltà<br />

<strong>di</strong> Economia dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari, per le materie “Merceologia”<br />

e “Merceologia dei prodotti alimentari”.<br />

Settembre-<strong>di</strong>cembre 1997: Progetto Jumac, attestato <strong>di</strong> partecipazione e frequenza<br />

al corso Junior Management Consultant organizzato da Confindustria<br />

Sassari, per la formazione <strong>di</strong> giovani sui settori <strong>di</strong> produzione tipica della Sardegna.<br />

Marzo-maggio 1997: Scuola <strong>di</strong> Direzione Aziendale Luigi Bocconi, attestato<br />

<strong>di</strong> partecipazione e frequenza al corso Gestione dell’Innovazione, per la formazione<br />

manageriale.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Il progetto ha come obiettivo la caratterizzazione<br />

dei prodotti agroalimentari della Sardegna, tramite l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong><br />

- 82 -


parametri oggettivi in grado <strong>di</strong> favorirne la tipizzazione, e l’analisi delle tecnologie<br />

<strong>di</strong> produzione al fine <strong>di</strong> migliorarne la competitività.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: I mutamenti<br />

registrati nell’ambito dei settori produttivi nell’ultimo decennio sono<br />

notevoli, dovuti parzialmente a innovazioni nelle tecniche <strong>di</strong> produzione e<br />

nelle metodologie <strong>di</strong> trasformazione ad esse collegate, ma soprattutto ai mutamenti<br />

nella domanda <strong>di</strong> mercato, che si è spostata in maniera consistente nella<br />

<strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> prodotti ad elevato contenuto qualitativo e salutistico.<br />

La tra<strong>di</strong>zionale attenzione del consumatore al prezzo si sposta considerevolmente<br />

a favore <strong>di</strong> altre variabili che si riscontrano in molti prodotti alimentari<br />

tipici sar<strong>di</strong>, identificati dal consumatore come prodotti con caratteristiche produttive<br />

<strong>di</strong> artigianalità e salubrità.<br />

Questa visione del prodotto deriva dal fatto che nell’immaginario collettivo la<br />

Sardegna viene identificata come un’isola con caratteristiche ambientali e sociali<br />

che garantiscono produzioni legate alla tra<strong>di</strong>zione e alle tecnologie artigianali.<br />

Pertanto in un’epoca in cui il 70% <strong>degli</strong> acquisti, compresi quelli alimentari,<br />

viene deciso d’impulso, mantenere un’immagine delle nostre produzioni alimentari<br />

come quelle che rispondono a precisi requisiti <strong>di</strong> genuinità è quanto<br />

mai importante.<br />

Analizzando i macro-dati del settore agroalimentare della Sardegna è stato possibile<br />

identificare alcuni prodotti, che per i loro già rilevanti volumi <strong>di</strong> produzione<br />

e mercati <strong>di</strong> sbocco sono <strong>di</strong>venuti oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, in grado <strong>di</strong> permettere<br />

un progresso scientifico e tecnologico nel rispetto e nel mantenimento<br />

delle caratteristiche fondamentali <strong>di</strong> genuinità del prodotto, aprendo nuove<br />

prospettive economiche, <strong>di</strong> mercato e occupazionali.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Appare in<strong>di</strong>spensabile<br />

adottare quanto prima una “politica del marchio”, in grado <strong>di</strong> tutelare le aziende<br />

produttrici che operano con un adeguato standard qualitativo, secondo i<br />

meto<strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zionali <strong>di</strong> produzione.<br />

L’applicazione <strong>di</strong> precisi e impositivi <strong>di</strong>sciplinari <strong>di</strong> produzione in or<strong>di</strong>ne alla<br />

qualità della materia prima, alla sua provenienza e alle tecniche <strong>di</strong> trasformazione<br />

può sicuramente essere considerato un efficace strumento per effettuare<br />

una selezione quasi naturale delle aziende produttrici.<br />

- 83 -


Il vincolo, per le aziende che aderiscono ad un marchio comune, <strong>di</strong> attenersi a<br />

precise linee guida nella produzione costituisce un sicuro deterrente per coloro che<br />

intendono seguire strategie produttive <strong>di</strong>fformi rispetto ai canoni ivi riportati.<br />

Il supporto tecnologico e quin<strong>di</strong> il costante aggiornamento dei meto<strong>di</strong> produttivi<br />

come leva per lo sviluppo appare oggi più che mai uno dei motori in grado<br />

<strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare esigenze sempre più articolate e complesse.<br />

I risultati del programma <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> permetter<strong>anno</strong> una ricaduta su alcune fasi<br />

della filiera produttiva:<br />

- attuazione <strong>di</strong> interventi tecnologici inerenti il miglioramento del ciclo <strong>di</strong><br />

produzione;<br />

- stu<strong>di</strong>o della variabilità del processo produttivo;<br />

- conoscenza della funzione <strong>di</strong> produzione delle aziende;<br />

- valutazione dei <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>versificazione del prodotto;<br />

- in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> precisi parametri <strong>di</strong> produzione per la definizione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplinari<br />

<strong>di</strong> produzione volti alla tutela del prodotto;<br />

- valutazione della competitività delle aziende agroalimentari sarde;<br />

- valutazione dell’influenza dei sistemi <strong>di</strong> qualità aziendale (HACCP, ISO<br />

9000), sulle produzioni tipiche;<br />

- costruzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplinari <strong>di</strong> produzione al fine della tutela e valorizzazione<br />

dei prodotti.<br />

Numero e titoli <strong>di</strong> volumi e articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del 2000<br />

e pertinenti alla <strong>ricerca</strong>:<br />

- A.Tola, G. Manca: L’Economia del Sughero, Stazione Sperimentale del Sughero,<br />

Collana Economica, n° 4, <strong>1999</strong>.<br />

- M.A. Franco, A.Tola, Valorizzazione delle produzioni agroalimentari della<br />

Sardegna, in Atti del Convegno <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> su Agricoltura e Turismo, Ozieri,<br />

<strong>di</strong>cembre 1998.<br />

- A. Tola, M.A. Franco, Quando si <strong>di</strong>ce Qualità, “Sardegna Agricoltura”, XXX,<br />

n° 1, marzo <strong>1999</strong>, pp. 15-16<br />

- A. Tola, G. Manca, G. Sotgiu, Innovazione tecnologica e relazioni fra imprese<br />

nel Distretto del Sughero in Gallura, Stazione Sperimentale del Sughero,<br />

Collana Economica, n° 5, 2000.<br />

- A. Tola, M.A. Franco, G. Manca, Analisi statistico-merceologica delle<br />

performances della Fiera <strong>di</strong> Sassari, E<strong>di</strong>z. Confartigianato - Sassari.<br />

- 84 -


A. Tola, M. A. Franco, G. Manca, Energy as a determining variable in<br />

production of goods in Sar<strong>di</strong>nia, “Journal of Commo<strong>di</strong>ty Science”, marzo<br />

2000.<br />

Attrezzature utilizzate: Elaboratori elettronici per le analisi statistiche, e, in<strong>di</strong>rettamente,<br />

le attrezzature del Dipartimento <strong>di</strong> Chimica dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari<br />

e dell’Istituto Agrario <strong>di</strong> San Michele all’A<strong>di</strong>ge.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione,<br />

finanziamento per la <strong>ricerca</strong> <strong>1999</strong>.<br />

Collaborazioni con Enti Locali e con Aziende: Stazione Sperimentale del Sughero,<br />

Provincia <strong>di</strong> Sassari, Istituto Agrario <strong>di</strong> San Michele all’A<strong>di</strong>ge.<br />

Viaggi e missioni: Parma (Fiera Cibus Tecnologie) ottobre <strong>1999</strong>, San Michele<br />

All’A<strong>di</strong>ge – Istituto Agrario. Novembre <strong>1999</strong>, varie Fiere agroalimentari della<br />

Sardegna.<br />

- 85 -


- 86 -


FACOLTÀ DI AGRARIA


- 88 -


ANNALISA CABRAS<br />

Facoltà: Agraria<br />

Dipartimento o Istituto: Istituto <strong>di</strong> Patologia vegetale<br />

Area scientifica: Patologia vegetale<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Purificazione e caratterizzazione chimico-biologica <strong>di</strong><br />

metaboliti tossici prodotti da bioantiparassitari<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 29 <strong>di</strong>cembre <strong>1999</strong><br />

Breve curriculum: Luglio 1995: laurea in Chimica conseguita presso l’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari con la votazione <strong>di</strong> 110/110 e lode.<br />

Novembre ’95: esame per l’abilitazione alla professione <strong>di</strong> chimico e iscrizione<br />

all’Albo professionale dei Chimici della Provincia <strong>di</strong> Sassari.<br />

Luglio ’97 settembre ’99: contratto regionale <strong>di</strong> formazione in attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong><br />

con l’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari (ex art. 37, LR 2/94), sull’argomento “Aci<strong>di</strong> nucleici<br />

<strong>di</strong> tipo pepti<strong>di</strong>co per la <strong>di</strong>agnosi ed il trattamento <strong>di</strong> malattie genetiche basati<br />

sul DNA”.Il lavoro è stato svolto presso il Dipartimento <strong>di</strong> Chimica <strong>di</strong> Sassari,<br />

in collaborazione con il prof. Maurizio Taddei.<br />

Aprile-maggio ’98: partecipazione al corso <strong>di</strong> formazione, della durata <strong>di</strong> 45<br />

ore, “Uso dello spettrometro <strong>di</strong> Risonanza Magnetica Nucleare”, e autorizzazione<br />

all’utilizzo dello strumento <strong>di</strong> proprietà del CNR presso il Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Chimica <strong>di</strong> Sassari.<br />

Giugno ’99: corso <strong>di</strong> aggiornamento, della durata <strong>di</strong> 60 ore, su “Tecnologie<br />

emergenti nella <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong> laboratorio”, istituito dalla Regione Autonoma<br />

della Sardegna.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Il progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> si inserisce nel contesto<br />

del progetto POM “Sviluppo semindustriale <strong>di</strong> matrici organiche da sanse <strong>di</strong><br />

olive precon<strong>di</strong>zionate con microrganismi antagonisti <strong>di</strong> patogeni ra<strong>di</strong>cali <strong>di</strong><br />

piante ortive”, che prevede la <strong>sperimentazione</strong> <strong>di</strong> un bioantiparassitario (da<br />

utilizzare nella coltura del pomodoro e del carciofo), cioè un antiparassitario in<br />

cui viene utilizzato l’antagonismo microbico come mezzo <strong>di</strong> lotta biologica<br />

alle malattie delle piante, alternativo agli antiparassitari chimici attualmente<br />

utilizzati. La somministrazione al terreno del bioantiparassitario non può<br />

- 89 -


prescindere però da un’attenta valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale, con particolare<br />

riferimento ai rischi tossicologici per le componenti biotiche <strong>degli</strong><br />

ecosistemi. E proprio in tale contesto si inserisce il progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>, con<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> purificare e caratterizzare da un punto <strong>di</strong> vista chimico i metaboliti<br />

prodotti dal bioantiparassitario impiegato e <strong>di</strong> valutarne gli effetti, me<strong>di</strong>ante<br />

saggi biologici, su specie sia animali che vegetali.<br />

In sintesi la <strong>ricerca</strong> proposta prevede lo sviluppo delle seguenti fasi:<br />

1) Produzione <strong>di</strong> filtrati colturali del bioantagonista oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o;<br />

2) Estrazione dei filtrati colturali;<br />

3) Purificazione <strong>degli</strong> estratti;<br />

4) Caratterizzazione strutturale dei metaboliti tossici;<br />

5) Valutazione dei rischi tossicologici dei metaboliti identificati.<br />

Risultati finora ottenuti: Dal momento che l’assegno ha avuto inizio da soli<br />

tre mesi, chiaramente non sono ancora <strong>di</strong>sponibili dei risultati, ma si è portata<br />

avanti la prima parte del progetto, cioè la produzione dei filtrati colturali e la<br />

loro estrazione e si sta iniziando attualmente la purificazione <strong>degli</strong> estratti.<br />

Risultati previsti per i prossimi due anni: Tutti quelli previsti dal progetto<br />

presentato, e cioè la purificazione e caratterizzazione chimica dei metaboliti<br />

tossici del bioantagonista considerato.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Messa a punto <strong>di</strong> un bioantiparassitario<br />

che permetta un risparmio per le aziende agricole, che abbia un impatto ambientale<br />

nullo e che permetta il riciclo <strong>di</strong> sostanze <strong>di</strong> scarto dell’industria olearia.<br />

- 90 -


LUCIANO DE PAU<br />

Facoltà: Agraria<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Economia e Sistemi Arborei, Sez.<br />

Agroecosistemi Arborei<br />

Area scientifica: Agraria e Veterinaria<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Valutazione d’in<strong>di</strong>catori genici della resistenza allo stress<br />

idrico e selezione <strong>di</strong> linee aridoresistenti in specie arboree<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 21 <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve curriculum: 1992: Laurea in Scienza Agrarie conseguita presso la Facoltà<br />

<strong>di</strong> Agraria dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari con la votazione <strong>di</strong> 110 / 110 con lode.<br />

1993 - 1996: Corso <strong>di</strong> Dottorato <strong>di</strong> Ricerca in “Produttività delle Piante Coltivate”<br />

(IX Ciclo) presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari. 1994: Collaborazione<br />

con i proff. Riccardo Angelini e Rodolfo Federico, docenti <strong>di</strong> Fisiologia<br />

vegetale e Biochimica vegetale presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Roma “La Sapienza”, nell’ambito<br />

dello stu<strong>di</strong>o dei meccanismi <strong>di</strong> protezione enzimatica delle piante in<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> stress ossidativo. Comunicazioni a Convegni: 1 (Perugia). 1995:<br />

Comunicazioni a Convegni: 5 (Rende (Cs), Foggia, Cagliari); Pubblicazioni<br />

su riviste nazionali ed internazionali: 2 (Italia, Spagna). 1996: Discussione della<br />

tesi <strong>di</strong> Dottorato dal titolo “Meccanismi fisiologici <strong>di</strong> regolazione dello stress idrico<br />

ed in<strong>di</strong>catori biochimici in portinnesti <strong>di</strong> agrumi” e conseguimento del titolo <strong>di</strong><br />

Dottore <strong>di</strong> Ricerca. Comunicazioni a Convegni: 3 (Erice (Tp), Firenze). 1997<br />

- 1998: borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o in Ortofrutticoltura presso il Consorzio Interprovinciale<br />

per la Frutticoltura <strong>di</strong> Cagliari, Nuoro ed Oristano. Partecipazione al progetto<br />

finalizzato del MiPA - Regioni “Formulazione <strong>di</strong> Liste <strong>di</strong> Orientamento varietale<br />

dei fruttiferi” ed al progetto finalizzato MiPA - Regioni “Formulazione <strong>di</strong> Liste<br />

<strong>di</strong> Orientamento varietale dei fruttiferi - Gruppo Portinnesti” collaborando, per<br />

la Regione Sardegna, alla stesura delle relative liste varietali. Pubblicazioni su<br />

riviste internazionali: 1 (Olanda). Pubblicazioni nazionali: 1. Partecipazione<br />

alla “VII Settimana della Cultura Scientifica”. 1998: Assegno <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nell’ambito<br />

del P.O. “Ricerca, Sviluppo Tecnologico ed Alta Formazione 1994 – <strong>1999</strong>”<br />

relativamente all’area <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> Coltivazioni Arboree. Comunicazioni a Convegni:<br />

1 (Paestum (Sa)). <strong>1999</strong>: Progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>, finanziato dall’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong><br />

- 91 -


<strong>di</strong> Sassari fondo giovani <strong>ricerca</strong>tori, dal titolo: “Valutazione d’in<strong>di</strong>catori genici<br />

della resistenza allo stress idrico per la selezione <strong>di</strong> linee aridoresistenti in specie arboree”.<br />

Pubblicazioni su riviste nazionali: 4.<br />

Pubblicazioni: 19 + 2 in corso <strong>di</strong> stampa.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Il presente progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> ha come fondamento<br />

le conoscenze relative al ruolo dei sistemi antiossidanti (Superossido<br />

<strong>di</strong>smutasi e Perossidasi) e delle poliammine nel processo <strong>di</strong> tolleranza allo stress<br />

ossidativo, conseguente allo stress idrico, acquisite dall’autore nel corso del<br />

dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>. Tali conoscenze h<strong>anno</strong> trovato la loro naturale evoluzione<br />

nello stu<strong>di</strong>o del ruolo dell’acido abscissico e delle proteine e, in particolare, nel<br />

più ampio tentativo <strong>di</strong> legare strettamente le mo<strong>di</strong>ficazioni del livello <strong>di</strong> queste<br />

molecole con la capacità genetica <strong>di</strong> resistenza dell’in<strong>di</strong>viduo allo stress. Tra le<br />

proteine si è ritenuto importante concentrare l’attenzione sulle deidrine (Lea<br />

D11), piccole molecole termostabili, appartenenti a una delle 18 famiglie co<strong>di</strong>ficate<br />

dai geni Lea (Late Embryogenesis Abundant). Queste molecole, stu<strong>di</strong>ate<br />

per prime sulle piante del deserto, risultano strettamente legate alla capacità <strong>di</strong><br />

resistenza alla siccità dell’in<strong>di</strong>viduo e, quin<strong>di</strong>, molto promettenti negli stu<strong>di</strong><br />

fisiologici ed applicativi sulle piante coltivate. Si è pensato <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are, come<br />

modello, l’olivo (Olea europea sativa), pianta notoriamente aridoresistente sulla<br />

quale è possibile valutare, con maggiore facilità, i processi <strong>di</strong> adattamento<br />

allo stato <strong>di</strong> stress. Tale valutazione permette <strong>di</strong> comprendere il ruolo fisiologico<br />

<strong>di</strong> queste molecole che, una volta in<strong>di</strong>viduato, consentirebbe il loro utilizzo<br />

come markers precoci della capacità <strong>di</strong> aridoresistenza già su in<strong>di</strong>vidui molto<br />

giovani. La prova è stata condotta su semenzali <strong>di</strong> olivo <strong>di</strong> un <strong>anno</strong> <strong>di</strong> età<br />

sottoposti a <strong>di</strong>fferenti regimi idrici. Tali piante sono state selezionate in modo<br />

da ridurre al minimo la variabilità fenotipica ante <strong>sperimentazione</strong> e <strong>di</strong>vise in<br />

più gruppi omogenei, uno irriguo e gli altri asciutti. Su tutti i gruppi è stato<br />

misurato il potenziale idrico fogliare all’alba e sono stati prelevati campioni<br />

<strong>di</strong> foglie per le successive analisi dell’Acido Abscissico (ABA) e delle proteine.<br />

Si è, successivamente, provveduto allo stu<strong>di</strong>o e alla messa a punto del protocollo<br />

d’analisi per il riconoscimento immunologico delle deidrine grazie all’uso<br />

dell’anticorpo policlonale specifico per le stesse.<br />

- 92 -


Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: Analisi<br />

del contenuto in proteine totali <strong>di</strong> foglie <strong>di</strong> olivo, sottoposte a stress idrico<br />

progressivo, estratte me<strong>di</strong>ante purificazione acetonica e separate me<strong>di</strong>ante<br />

elettroforesi in gel <strong>di</strong> poliacrilamide. Valutazione della sintesi <strong>di</strong> deidrine e<br />

proteine deidrino-simili legata allo stato <strong>di</strong> carenza idrica me<strong>di</strong>ante l’utilizzo<br />

dell’anticorpo specifico, attivato me<strong>di</strong>ante legame con la luciferina e rilevato<br />

me<strong>di</strong>ante autora<strong>di</strong>ografia della biofluorescenza.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Analisi delle proteine<br />

deidrino-simili su specie arboree notoriamente sensibili alla siccità e confronto<br />

dei risultati ottenuti sull’olivo, notoriamente aridoresistente, al fine <strong>di</strong> comprendere<br />

meglio la base genica co<strong>di</strong>ficante per tali proteine.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Le deidrine sono state stu<strong>di</strong>ate, inizialmente,<br />

sulle specie erbacee e solo successivamente su alcune specie arboree.<br />

Tali stu<strong>di</strong> h<strong>anno</strong> riguardato, fondamentalmente, la loro origine biochimica e<br />

la sequenza genica che le co<strong>di</strong>fica, ma finora non è stato compreso appieno il<br />

meccanismo <strong>di</strong> azione fisiologico e, conseguentemente, il loro ruolo nella resistenza<br />

allo stress idrico. L’originalità <strong>di</strong> questa <strong>ricerca</strong> consiste, essenzialmente,<br />

nel colmare tale lacuna valutando il loro ruolo funzionale nelle specie arboree<br />

col fine ultimo <strong>di</strong> utilizzarle come marcatori precoci <strong>di</strong> resistenza alla siccità<br />

nei programmi <strong>di</strong> selezione. Su questa base è stato scelto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are l’olivo che,<br />

notoriamente, ha programmi <strong>di</strong> miglioramento genetico <strong>di</strong> estrema lunghezza<br />

e che si gioverebbe, quin<strong>di</strong>, notevolmente della selezione precoce assistita. Anche<br />

la scelta della specie è da ritenersi originale, in quanto, sebbene sia <strong>di</strong> primaria<br />

importanza nell’ambiente me<strong>di</strong>terraneo, non risultano evidenze bibliografiche<br />

sul rapporto con le deidrine, sul loro ruolo e meccanismo d’azione.<br />

Cooperazione internazionale: contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura, sezione<br />

<strong>di</strong> Fiorenzuola d’Arda (Pc).<br />

- 93 -


Numero e titoli <strong>di</strong> volumi ed articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del<br />

2000 e pertinenti alla <strong>ricerca</strong>:<br />

- Relazioni tra carenza idrica e meccanismo <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa antiossidante. “Frutticoltura”,<br />

n° 7/8, <strong>1999</strong>;<br />

- Risposta fisiologica dell’Opuntia ficus-in<strong>di</strong>ca a con<strong>di</strong>zioni estreme <strong>di</strong> ari<strong>di</strong>tà,<br />

in corso <strong>di</strong> stampa;<br />

- Adattamenti fisiologici all’ari<strong>di</strong>tà in semenzali <strong>di</strong> arancio amaro, in corso <strong>di</strong><br />

stampa.<br />

Attrezzature utilizzate: Materiale per elettroforesi delle proteine in gel <strong>di</strong><br />

poliacrilamide, kit <strong>di</strong> bioluminescenza, camera oscura e kit autora<strong>di</strong>ografici.<br />

Lettore per piastre Elisa per la determinazione immunochimica dell’Acido<br />

Abscissico. Spettrofotometro per la valutazione <strong>di</strong> cinetiche enzimatiche.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: Finanziamento progetti <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> condotti<br />

da giovani <strong>ricerca</strong>tori (<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari).<br />

Viaggi e missioni: Fiorenzuola d’Arda (Pc) (aprile e ottobre <strong>1999</strong>); Parma<br />

(luglio <strong>1999</strong>)<br />

- 94 -


LUIGI LEDDA<br />

Facoltà: Agraria<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Scienze agronomiche e Genetica<br />

vegetale agraria<br />

Area scientifica: Genetica agraria<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Identificazione e caratterizzazione del germoplasma <strong>di</strong><br />

alcune specie orticole tra<strong>di</strong>zionali sarde sottoposte ad erosione genetica e valutazione<br />

della variabilità genetica in Cynara cardunculus var. scolymus L., Solanum<br />

tuberosum L., Luffa cylindrica L. e Dactylis glomerata L. in relazione alle principali<br />

problematiche colturali riscontrate in Sardegna<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 21 <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve curriculum: 1993: Laurea in Scienze Agrarie con la votazione <strong>di</strong> 110/<br />

110 con lode; abilitazione all’esercizio della libera professione <strong>di</strong> Dottore<br />

Agronomo; contratto quadrimestrale presso l’Istituto <strong>di</strong> Agronomia e Coltivazioni<br />

erbacee dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari. 1993-1998: collaborazione<br />

con il Nucleo Ricerca Desertificazione dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari<br />

nell’ambito delle attività svolte nei progetti <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> MEDALUS II e<br />

MEDALUS III (ME<strong>di</strong>terranean Desertification And Land Use) finanziati dalla<br />

U.E. 1993-1996: Corso <strong>di</strong> Dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in Produttività delle Piante<br />

Coltivate presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari. 1996: Corso <strong>di</strong> Metodologia Statistica<br />

per la <strong>ricerca</strong> applicata e <strong>di</strong> base organizzato dalla International Biometric Society,<br />

regione italiana. 1996-1997: attività <strong>di</strong> perfezionamento all’estero della durata<br />

<strong>di</strong> un <strong>anno</strong> presso l’Institute of Environmental and Biological Sciences,<br />

Biological Sciences Division, Lancaster <strong>Un</strong>iversity (UK) con una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

per la frequenza <strong>di</strong> corsi od attività <strong>di</strong> perfezionamento o <strong>di</strong> specializzazione<br />

all’estero relativamente all’Area <strong>di</strong>sciplinare Scienze Agrarie, ban<strong>di</strong>ta dall’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Ancona. 1997: Titolo <strong>di</strong> “Cultore della materia” del Gruppo<br />

delle <strong>di</strong>scipline Agronomiche presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari. 1997-<br />

1998: borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> post-dottorato per l’area <strong>di</strong>sciplinare<br />

“Produttività delle Piante Coltivate” della Facoltà <strong>di</strong> Agraria dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari. Seminari e comunicazioni in convegni Regionali, Nazionali<br />

ed Internazionali: 12.<br />

- 95 -


Pubblicazioni: 18 + 1 in corso <strong>di</strong> stampa.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Nell’ambito delle specie orticole, il miglioramento<br />

genetico ha notevolmente influenzato il panorama varietale della maggior<br />

parte delle specie coltivate, portando ad una notevole erosione delle risorse<br />

genetiche locali. L’identificazione e la caratterizzazione del germoplasma locale<br />

<strong>di</strong> alcune specie orticole tra<strong>di</strong>zionali assume una notevole importanza strategica,<br />

sia nell’ottica della salvaguar<strong>di</strong>a delle risorse genetiche ancora presenti, sia<br />

della valorizzazione delle loro caratteristiche <strong>di</strong> pregio. In Sardegna la produzione<br />

<strong>di</strong> carciofo (Cynara cardunculus var. scolymus L.) è basata sulla presenza <strong>di</strong> numerose<br />

popolazioni locali <strong>di</strong> “Spinoso sardo”, spesso eterogenee e caratterizzate da una<br />

notevole variabilità anche entro popolazione. In coltura “forzata” si assiste ad una<br />

notevole incidenza della fisiopatia “atrofia del capolino” che in alcune annate<br />

ed aree <strong>di</strong> coltivazione può comportare per<strong>di</strong>te anche superiori al 50% dei capolini<br />

principali. Assume quin<strong>di</strong> notevole interesse la verifica dell’esistenza <strong>di</strong> una variabilità<br />

genotipica per la suscettività all’insorgenza della fisiopatia.<br />

Nel caso della coltivazione della patata (Solanum tuberosum L.) con ciclo estivo<br />

autunnale è necessario l’impiego <strong>di</strong> tuberi seme ottenuti da coltivazioni condotte<br />

con ciclo precoce o comune. La fase fisiologica della dormienza post-raccolta del<br />

tubero, se da un lato rappresenta un vantaggio nell’affrontare le problematiche<br />

relative alla conservazione, dall’altro rappresenta un fattore limitante per il suo<br />

impiego imme<strong>di</strong>ato come tubero seme. In relazione al panorama varietale <strong>di</strong>sponibile,<br />

è necessario affrontare lo stu<strong>di</strong>o della variabilità genetica della<br />

dormienza post-raccolta e della risposta agli interventi <strong>di</strong> rottura della dormienza<br />

dei tuberi.<br />

Nelle con<strong>di</strong>zioni climatiche me<strong>di</strong>terranee la luffa (Luffa cylindrica L.) è una<br />

specie a tipico ciclo primaverile-estivo, presenta accrescimento indefinito e<br />

protrae la fioritura e la fruttificazione fino all’insorgere dei primi fred<strong>di</strong><br />

autunnali. In relazione alle caratteristiche dei nostri ambienti, si ha la necessità<br />

<strong>di</strong> valutare il ciclo fenologico e la capacità <strong>di</strong> adattamento delle varietà <strong>di</strong>sponibili<br />

sul mercato mon<strong>di</strong>ale.<br />

La Sardegna rappresenta una fonte <strong>di</strong> germoplasma <strong>di</strong> specie foraggere spontanee<br />

<strong>di</strong> rilevante interesse anche internazionale. La scarsa <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> varietà foraggere<br />

per gli ambienti me<strong>di</strong>terranei asciutti costituisce uno dei limiti principali al<br />

miglioramento delle produzioni zootecniche estensive e semi-estensive. Sorge<br />

- 96 -


quin<strong>di</strong> l’esigenza <strong>di</strong> avviare un programma <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e valorizzazione delle risorse<br />

genetiche locali <strong>di</strong> Dactylis glomerata L., graminacea foraggera poliennale<br />

fra le più interessanti in Sardegna, attraverso la collezione e successiva caratterizzazione<br />

del germoplasma <strong>di</strong>sponibile.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: Specie<br />

orticole locali: avvio dell’identificazione ed isolamento dei principali genotipi,<br />

raccolta del materiale <strong>di</strong> moltiplicazione ed avvio della caratterizzazione<br />

morfologica, biologica ed agronomica. C. cardunculus: identificazione ed isolamento<br />

delle principali popolazioni presenti in Sardegna. S. tuberosum:<br />

conduzione <strong>di</strong> una prova sperimentale per la valutazione della dormienza postraccolta<br />

dei tuberi seme, in tre varietà utilizzabili con ciclo estivo-autunnale. L.<br />

cylindrica: messa a punto della metodologia <strong>di</strong> rilevazione delle fasi fenologiche,<br />

acquisizione delle principali varietà <strong>di</strong>sponibili sul mercato mon<strong>di</strong>ale. D.<br />

glomerata: identificazione dei siti <strong>di</strong> raccolta e collezione del germoplasma,<br />

prova <strong>di</strong> caratterizzazione morfologica, biologica ed agronomica delle accessioni<br />

collezionate.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Specie orticole locali:<br />

conclusione dell’identificazione ed isolamento dei principali genotipi, conclusione<br />

della raccolta del materiale <strong>di</strong> moltiplicazione e della caratterizzazione<br />

morfologica, biologica ed agronomica, conservazione dei materiali collezionati.<br />

C. Cardunculus: raccolta del materiale <strong>di</strong> moltiplicazione delle popolazioni<br />

in<strong>di</strong>viduate, conduzione della prova <strong>di</strong> confronto per la suscettività alla fisiopatia<br />

“aborto del capolino”. S. tuberosum: prosecuzione dell’indagine sperimentale<br />

per la valutazione della dormienza post-raccolta dei tuberi seme <strong>di</strong> varietà<br />

utilizzabili in ciclo estivo-autunnale. L. cylindrica: analisi del ciclo fenologico e<br />

della capacità <strong>di</strong> adattamento delle principali varietà <strong>di</strong>sponibili sul mercato<br />

mon<strong>di</strong>ale. D. glomerata: prosecuzione della prova <strong>di</strong> caratterizzazione biologica<br />

morfologica ed agronomica delle accessioni collezionate, conservazione delle<br />

accessioni collezionate, utilizzabili in successivi programmi <strong>di</strong> miglioramento<br />

genetico.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Salvaguar<strong>di</strong>a e valorizzazione delle risorse<br />

genetiche locali <strong>di</strong> specie orticole e foraggere; estensione alla componente<br />

- 97 -


genetica della <strong>ricerca</strong> sulle cause <strong>di</strong> insorgenza dell’atrofia del capolino in C.<br />

Cardunculus; in<strong>di</strong>viduazione delle varietà <strong>di</strong> S. tuberosum caratterizzate da tuberi<br />

seme idonei all’impiego in ciclo estivo autunnale; valutazione del ciclo fenologico<br />

e della capacità <strong>di</strong> adattamento in ambiente me<strong>di</strong>terraneo delle principali varietà<br />

<strong>di</strong> L. cylindrica presenti sul mercato.<br />

Cooperazione internazionale: contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: CNR – Centro <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o sui Pascoli Me<strong>di</strong>terranei;<br />

CRAS – Centro Regionale Agrario Sperimentale; ERSAT – Ente Regionale <strong>di</strong><br />

Sviluppo e Assistenza tecnica in Agricoltura.<br />

Numero e titoli <strong>di</strong> volumi ed articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del<br />

2000 e pertinenti alla <strong>ricerca</strong>:<br />

- Ledda L., Roggero P.P., Veronesi F.: Comparison among <strong>di</strong>fferent plant<br />

bree<strong>di</strong>ng approaches applied to red clover. Atti del 10° meeting of the FAO<br />

working group on Me<strong>di</strong>terranean pastures and fodder crops: Legumes for<br />

Me<strong>di</strong>terranean forage crops, pastures and alternative uses. Sassari 4-9 aprile<br />

2000.<br />

Attrezzature utilizzate: PC, attrezzature da laboratorio, macchine ed attrezzi<br />

dell’Azienda Agraria dell’<strong>Un</strong>iversità.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: Finanziamento progetti <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> condotti<br />

da giovani <strong>ricerca</strong>tori (<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari).<br />

Collaborazioni con Enti Locali e con Aziende: Agro T18 Italia.<br />

Viaggi e missioni: Roma (gennaio <strong>1999</strong>).<br />

- 98 -


PATRIZIA MARONGIU<br />

Facoltà: Agraria<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Protezione delle piante, Sez. Patologia<br />

vegetale<br />

Area scientifica: Patologia vegetale (G06B)<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Allestimento <strong>di</strong> un bio-antiparassitario derivato da matrici<br />

organiche arrichite con antagonisti microbici <strong>di</strong> natura batterica e fungina<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 29 <strong>di</strong>cembre <strong>1999</strong><br />

Breve curriculum: 1991: Laurea in Scienze Biologiche presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong><br />

Sassari.1988-1991: Internato presso il Dipartimento <strong>di</strong> Botanica ed Ecologia<br />

Vegetale, laboratorio <strong>di</strong> Ecologia, <strong>di</strong>retto dal professore Nicola Sechi, dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari. 1992: abilitazione alla professione <strong>di</strong> biologo.<br />

1993: Collaborazione con la Clinica Neurologica dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari.<br />

1995: Specializzazione in Microbiologia e Virologia presso la Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina<br />

e Chirurgia dell’ <strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari. 1995-96: Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o dell’Istituto<br />

Superiore <strong>di</strong> Sanità per la <strong>ricerca</strong> sull’AID. 1996-<strong>1999</strong>: Dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong><br />

in Patologie Infettive <strong>degli</strong> Ovini e dei Caprini, presso la facoltà <strong>di</strong> Veterinaria,<br />

<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari. 1998-2000: Collaborazione con il prof. Vittorio<br />

Farina docente <strong>di</strong> Istologia ed Embriologia Generale e Speciale Veterinaria per<br />

i progetti <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: 1) Stu<strong>di</strong>o sulla plasticità neuronale, 2) Stu<strong>di</strong>o sugli effetti<br />

dell’alluminio sul sistema nervoso <strong>degli</strong> animali e dell’uomo. Attività <strong>di</strong>dattica:<br />

1993-1994-1994-1995 1994-1995) Collaborazione all’allestimento e allo<br />

svolgimento delle esercitazioni teorico-pratiche relative agli insegnamenti ufficiali<br />

afferenti all’Istituto <strong>di</strong> Microbiologia e Virologia.1993-1994: Attività <strong>di</strong><br />

tipo tutoriale per tre studenti del Corso <strong>di</strong> laurea in Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia<br />

dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari nell’ambito delle “cento ore” <strong>di</strong> frequenza<br />

del Laboratorio <strong>di</strong> Virologia. 1997-<strong>1999</strong>: Partecipazione allo svolgimento delle<br />

esercitazioni e dei seminari svolti per gli studenti del corso <strong>di</strong> Istologia ed<br />

Embriologia della Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Veterinaria <strong>di</strong> Sassari. Attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>:<br />

1994: Partecipazione al progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> dell’Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità<br />

Progetto AIDS: Relazioni tra sensibilità ad hiv ed espressione <strong>di</strong> macromolecole<br />

<strong>di</strong> membrana. Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> hiv in fibroblasti ed altre cellule umane aderenti <strong>di</strong><br />

- 99 -


varia derivazione istologica: Infezione acuta e persistente da HIV-1. 1995:<br />

Partecipazione al progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> dell’Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità Progetto:<br />

Politropismo <strong>di</strong> HIV: Infezione e persistenza in cellule <strong>di</strong> tessuti soli<strong>di</strong>. Stu<strong>di</strong>o<br />

dei fattori che le regolano. Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fibroblasti persistentemente infetti con<br />

HIV o infettati con HIV ed immortalizzati. Partecipazione al progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong><br />

finanziato dal CNR, Comitato Nazionale Scienze biologiche e Me<strong>di</strong>che:<br />

Cellule <strong>di</strong> tessuti soli<strong>di</strong> ed infezione da retrovirus umani.Partecipazione al progetto<br />

<strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> finanziato dal Murst politropismo <strong>di</strong> HIV: Infezione e persistenza<br />

in cellule <strong>di</strong> tessuti soli<strong>di</strong>. Partecipazione al progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> finanziato dal<br />

Murst: Biologia delle infezioni virali. 1996: Partecipazione al progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong><br />

dell’Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità Progetto AIDS: Politropismo <strong>di</strong> hiv: Infezione<br />

e persistenza in cellule <strong>di</strong> tessuti soli<strong>di</strong>. Stu<strong>di</strong>o dei fattori che le regolano<br />

ed effetti sul fenotipo e sul tropismo virale . Induzione <strong>di</strong> altri virus. Partecipazione<br />

al progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> finanziato dal CNR, Comitato Nazionale Scienze<br />

biologiche e Me<strong>di</strong>che: Politropismo <strong>di</strong> HIV: Infezione e persistenza in cellule<br />

<strong>di</strong> tessuti soli<strong>di</strong>. Partecipazione al progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> finanziato dal Murst<br />

politropismo <strong>di</strong> hiv: Infezione e persistenza in cellule <strong>di</strong> tessuti soli<strong>di</strong>. 1998<br />

Partecipazione al progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> finanziato dal Murst; Espressione delle<br />

tubuline cerebrali del ratto e sua variabilità <strong>di</strong>pendente dall’età e da neuropatie<br />

sperimentali indotte.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Alcune patologie delle piante sono causate da<br />

microorganismi ad habitat terricolo e che sono <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile controllo, la lotta a<br />

tali patogeni si basa sull’impiego <strong>di</strong> prodotti che possono causare danni ambientali.<br />

Pertanto la <strong>ricerca</strong> che si vuole intraprendere ha come obiettivo quello<br />

<strong>di</strong> utilizzare microorganismi terricoli per il controllo <strong>di</strong> tali patogeni. A tale<br />

scopo si intendono utilizzare rapporti <strong>di</strong> antagonismo naturale che si vengono<br />

ad instaurare, nei <strong>di</strong>versi ambienti, tra gli organismi stessi, con la finalità <strong>di</strong><br />

controllare la densità delle popolazione fitofaghe e fitoparassitarie e mantenerle<br />

entro limiti considerati al <strong>di</strong> sotto delle soglie economiche <strong>di</strong> d<strong>anno</strong>. Tale<br />

obiettivo verrà perseguito tramite l’utilizzo <strong>di</strong> antagonisti microbici naturali<br />

inoculati in matrici organiche <strong>di</strong> facile reperimento, quali le sanse esauste <strong>di</strong><br />

olive. Per l’attuazione del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> si prevedono due anni <strong>di</strong> lavoro<br />

articolati nel seguente modo: In una prima fase si caratterizzer<strong>anno</strong> alcuni ceppi<br />

<strong>di</strong> Trichoderma viride antagonisti <strong>di</strong> patogeni del carciofo e del pomodoro,<br />

- 100 -


utilizzando tecniche <strong>di</strong> biologia molecolare quali RAPD, RLFP, microsatelliti.<br />

Dopo aver in<strong>di</strong>viduato i patterns molecolari <strong>di</strong> tali microorganismi, verr<strong>anno</strong><br />

preparate sonde molecolari specifiche, che ci permetter<strong>anno</strong> il riconoscimento<br />

<strong>di</strong> ogni singolo ceppo. Successivamente gli antagonisti dei patogeni verr<strong>anno</strong><br />

inoculati in matrici organiche da noi preparate e poste in con<strong>di</strong>zioni sperimentali<br />

<strong>di</strong>fferenti. Ad intervalli regolari verrà valutata la colonizzazione e la sopravvivenza<br />

dei funghi attraverso l’utilizzo <strong>di</strong> meto<strong>di</strong>che idonee. Nella seconda fase<br />

dello stu<strong>di</strong>o le matrici organiche, arricchite con gli antagonisti verr<strong>anno</strong> poste<br />

in terreno e dopo una valutazione del sistema si procederà all’analisi del terreno<br />

<strong>ricerca</strong>ndo il microorganismo per valutarne la vitalità e la colonizzazione.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: Messa a<br />

punto <strong>di</strong> un sistema per l’estrazione del DNA genomica fungino. Estrazione <strong>di</strong><br />

DNA totale da 32 ceppi <strong>di</strong> Trichoderma sp.. Messa a punto <strong>di</strong> un protocollo <strong>di</strong><br />

PCR-RAPD per la caratterizzazione molecolare <strong>di</strong> DNA fungino. Caratterizzazione<br />

molecolare <strong>di</strong> 10 ceppi <strong>di</strong> Trichoderma sp. con l’utilizzo <strong>di</strong> 24 primers<br />

random tramite RAPD-PCR.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> bande<br />

polimorfiche capaci <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminare l’isolato oggetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> dalle altre sp. <strong>di</strong><br />

Trichoderma. Si prevede il saggio <strong>di</strong> circa 60 sp. <strong>di</strong> Trichoderma da comparare<br />

con specie <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti funghi terricoli. Sequenziamento banda polimorfica e<br />

creazione <strong>di</strong> primers specifici, da impiegare come sonda. Allestimento <strong>di</strong> PCR<br />

quantitativa per la valutazione della presenza del ceppo utilizzato in prove <strong>di</strong><br />

campo.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Messa a punto <strong>di</strong> un bioantiparassitario<br />

che permetta un risparmio per le aziende agricole, che abbia un impatto ambientale<br />

nullo e che permetta il riciclo <strong>di</strong> sostanze <strong>di</strong> scarto dell’industria olearia.<br />

Articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del 2000:<br />

- Zedda M., Farina V., Marogiu P., Deriu P.L.: An increase in the tyrosinated<br />

isoform of a-tubulin in mirror focus suggesting a role of callosel fibers in secondary<br />

epileptogenesis. Atti 2 convegno naz. Aimv. <strong>1999</strong>.<br />

- Dolei A., Curreli S., Marongiu P., Pierangeli A., Gomes E., Bucci M., Serra<br />

- 101 -


C., Degener A.M.: Human immuno deficiency virus infection in vitro activates<br />

naturally integrated human pappillomavirus type 18 and induces synthesis of<br />

the L1 capsid protein. “Journal of General Virology”.<strong>1999</strong> vol. 80 2937-<br />

2944.<br />

- Bianchi M., Farina, V., Zedda M., Deriu P.L., Marongiu P.: The expression<br />

of the tyro<strong>di</strong>nated isoform of a-tubulin in neural plasticity events: A comparison<br />

between adult rats with secondary epleptogenesis and newborns. Atti Advanced<br />

School I.S.N. <strong>1999</strong>.<br />

Altri risultati: Allestimento <strong>di</strong> una banca dati dei ceppi fungini in possesso<br />

dell’Istituto <strong>di</strong> Patologia vegetale.<br />

- 102 -


ANNA NUDDA<br />

Facoltà: Agraria<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Scienze zootecniche<br />

Area scientifica: Scienze Zootecniche<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: La qualità del latte nella specie ovina<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 12 <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve curriculum: 1991: Laurea in Scienze Agrarie, <strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

Sassari, con la votazione <strong>di</strong> 110/110 e lode; Tutore del “Corso <strong>di</strong> formazione<br />

specializzata per il miglioramento della fertilità del bestiame e contro la mortalità<br />

neonatale” (A.R.A); Abilitazione all’esercizio della professione <strong>di</strong> Dottore<br />

Agronomo; Collaborazione con l’Istituto <strong>di</strong> Economia e Politica Agraria alla<br />

“Ricerca CNR-RAISA”; Premio “L’Industria Sarda”, Associazione <strong>degli</strong> Industriali<br />

Sassari per la tesi <strong>di</strong> laurea; Inizio attività <strong>di</strong> Dottorato <strong>di</strong> Ricerca in<br />

Scienze Zootecniche, <strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Perugia; 1993: Collaborazione<br />

al Progetto Murst 40% (prof. G. Pulina). 1994: Collaborazione al Progetto<br />

Murst 40% (prof. G. Pulina). 1994-<strong>1999</strong>: Collaborazione alle esercitazioni<br />

nei corsi <strong>di</strong> “Fisiologia <strong>degli</strong> Animali in Produzione Zootecnica”, “Tecnologia<br />

delle produzioni ovine e caprine”, “Zootecnica Speciale II” presso l’Istituto <strong>di</strong><br />

Zootecnica, Facoltà <strong>di</strong> Agraria. 1995: Collaborazione al Progetto Murst 40%<br />

(prof. G. Pulina). Incarico <strong>di</strong> prestazione d’opera occasionale nell’ambito progetto<br />

RAIZ presso l’Istituto <strong>di</strong> Zootecnica, <strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari. Relazione su<br />

“Aspetti innovativi sulla qualità del latte caprino” per la 5ª Esposizione Regionale<br />

della capra Sarda. 1995-1996: Attività <strong>di</strong>dattica (36 ore) per due corsi <strong>di</strong><br />

perfezionamento per laureati in “Produzioni ovine e caprine da latte”. 1996:<br />

Collaborazione al Progetto Murst 40% (prof. G. Pulina). 1996-<strong>1999</strong>: Esercitazioni<br />

<strong>di</strong> Avicoltura e Ratiticoltura nel Corso <strong>di</strong> Zootecnica Speciale II, Facoltà<br />

<strong>di</strong> Agraria. 1996: Conseguito il titolo <strong>di</strong> Dottore <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in Scienze<br />

zootecniche. Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o Interreg per il “settore agro-alimentare”. 1997:<br />

Collaborazione al Progetto Murst 40% (prof. G. Enne). Stage presso i laboratori<br />

dell’Istituto Sperimentale Lazzaro Spallanzani (Milano) sulle tecniche <strong>di</strong><br />

elettroforesi: CA-IEF, CA-IPG-IEF e SDS-PAGE. 1998: Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o postdottorato<br />

presso il Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Zootecniche, <strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong><br />

- 103 -


Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari. <strong>1999</strong>: Correlatore <strong>di</strong> 2 tesi <strong>di</strong> laurea. 2000: Relazione al Congr.<br />

Naz. “Marcatori genetici e produzione del latte”, Roma. 1992-2000: Coautrice<br />

<strong>di</strong> 20 pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: È noto che alcune con<strong>di</strong>zioni fisiologiche e<br />

patologiche della pecora in lattazione possono alterare la funzionalità secretiva<br />

della mammella ed influenzare la qualità del latte. Le mastiti, gli intervalli <strong>di</strong><br />

mungitura prolungati e la fase finale della lattazione comportano sia la riduzione<br />

della produzione sia l’alterazione più o meno accentuata delle caratteristiche<br />

chimico-fisiche del latte, con conseguenze negative sul processo <strong>di</strong><br />

caseificazione e sulle caratteristiche nutrizionali dei prodotti. La conoscenza<br />

dei meccanismi che st<strong>anno</strong> alla base della riduzione della produzione e dello<br />

sca<strong>di</strong>mento qualitativo del latte rappresenta, pertanto, il presupposto fondamentale<br />

agli interventi volti a contrastare, per via genetica oppure tecnica, la<br />

comparsa <strong>di</strong> tale fenomeno. Questo progetto ha il fine <strong>di</strong>: 1) approfon<strong>di</strong>re<br />

alcuni meccanismi coinvolti nel deca<strong>di</strong>mento produttivo delle pecore in<br />

lattazione attraverso il monitoraggio del sistema enzimatico plasminogenoplasmina<br />

e della variazione delle frazioni proteiche del latte; 2) indagare sull’influenza<br />

dei fattori genetici (polimorfismi lattoproteici) e tecnici (alimentazione)<br />

nella regolazione del processo involutivo della ghiandola mammaria; 3)<br />

verificare, in collaborazione con il Department of Animal Science dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>di</strong> Perth in Australia, l’influenza della frequenza <strong>di</strong> mungitura sulla produzione<br />

quanti-qualitativa in pecore da latte specializzate (Sarda e Awassi) e non<br />

(Merino), attraverso l’impiego della pecora come modello <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per approfon<strong>di</strong>re<br />

il meccanismo <strong>di</strong> controllo autocrino <strong>di</strong> inibizione della secrezione<br />

(Feedback Inhibition of Lactation-FIL); 4) stu<strong>di</strong>are l’influenza delle <strong>di</strong>mensioni<br />

della cisterna mammaria sulla produzione del latte, partendo dall’ipotesi<br />

che le pecore con maggior volume cisternale siano capaci <strong>di</strong> un maggior ritmo<br />

<strong>di</strong> secrezione del latte e dei suoi componenti grazie alla ridotta permanenza del<br />

secreto negli alveoli, sede <strong>di</strong> azione del peptide inibitore (FIL).<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: È stata<br />

stu<strong>di</strong>ata l’influenza dei genotipi proteici al locus della β-lattoglobulina sulla<br />

produzione e sulla qualità del latte <strong>di</strong> pecore <strong>di</strong> razza Sarda nel corso della<br />

lattazione; i risultati h<strong>anno</strong> evidenziato un effetto positivo dei genotipi AA ed<br />

- 104 -


AB rispetto a quello BB sulla produzione <strong>di</strong> latte, ma nessun effetto sulla sua<br />

composizione chimica e sulla sua attitu<strong>di</strong>ne casearia. È stata, inoltre, messa a<br />

punto la tecnica ecografica per la misurazione delle <strong>di</strong>mensioni della cisterna<br />

della ghiandola mammaria in pecore pluripare in fase avanzata <strong>di</strong> lattazione.<br />

Tali misure sono risultate altamente correlate con la produzione <strong>di</strong> latte.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: a) Effetto dei genotipi<br />

lattoproteici, della tecnica <strong>di</strong> alimentazione e dell’interazione genotipo x alimentazione<br />

sul processo involutivo della ghiandola mammaria e sullo stato<br />

sanitario della mammella e conseguentemente sulle produzioni quantiqualitative<br />

<strong>di</strong> latte.<br />

b) Messa a punto della tecnica ecografica per la misurazione delle <strong>di</strong>mensioni<br />

della cisterna mammaria in pecore primipare e secon<strong>di</strong>pare in fase iniziale ed<br />

interme<strong>di</strong>a <strong>di</strong> lattazione e analisi delle relazioni tra le misure ottenute sull’immagine<br />

ecografica con la produzione <strong>di</strong> latte.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: a) L’eventuale in<strong>di</strong>viduazione del<br />

genotipo lattoproteico e delle tecniche <strong>di</strong> alimentazione in grado <strong>di</strong> garantire<br />

una maggiore persistenza <strong>di</strong> lattazione e un latte <strong>di</strong> buona coagulabilità, anche<br />

nella fase finale <strong>di</strong> lattazione, consentirebbe <strong>di</strong> allungare convenientemente la<br />

lattazione anche al periodo estivo. La <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> latte in questo periodo<br />

potrebbe incentivare l’offerta <strong>di</strong> latticini freschi <strong>di</strong> pecora, particolarmente apprezzati<br />

dal mercato turistico stagionale, e consentire una migliore gestione<br />

tecnico-economica <strong>degli</strong> impianti <strong>di</strong> trasformazione.<br />

b) La tecnica <strong>di</strong> misurazione delle <strong>di</strong>mensioni della cisterna mammaria, correntemente<br />

impiegata, ha fornito correlazioni molto basse con la produzione<br />

<strong>di</strong> latte. La tecnica ecografica, proposta con il lavoro <strong>di</strong> <strong>sperimentazione</strong>, consente<br />

invece <strong>di</strong> visualizzare la struttura interna della mammella e <strong>di</strong> eseguire le<br />

misurazioni <strong>di</strong>rettamente sull’immagine ecografica. Se tale tecnica si rivelasse<br />

valida anche su pecore primipare in fase iniziale <strong>di</strong> lattazione, consentirebbe<br />

l’utilizzazione <strong>di</strong> queste informazioni per la scelta precoce <strong>degli</strong> animali da<br />

destinare al miglioramento genetico anche per questo carattere morfologico.<br />

- 105 -


Cooperazione internazionale: contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali:<br />

Istituto Sperimentale Lazzaro Spallanzani <strong>di</strong> Milano (Centro <strong>di</strong> Ricerca <strong>di</strong> Rivolta<br />

D’Adda); Department of Animal Science, Faculty of Agriculture,<br />

<strong>Un</strong>iversity of Western Australia.<br />

Articoli pubblicati nel <strong>1999</strong>-2000 pertinenti alla <strong>ricerca</strong>:<br />

- Nudda A., Pulina G., Vallebella R., Bencini R., Enne G.: Ultrasound tecnique<br />

for measuring mammary cistern size of dairy ewes. Journal of Dairy Research,<br />

67: 101-106, (2000).<br />

- Nudda A., Feligini M., Battacone G., Campus S.L., Pulina G.: Effects of β-<br />

Lactoglobulin genotypes and parity on milk production and coagulation<br />

properties in Sarda dairy ewes. Congr. Naz. “Marcatori genetici e produzione<br />

del latte: stato dell’arte e prospettive”. Roma 15/02/2000. In stampa su<br />

Zootecnica Nutrizione Animale (giugno 2000).<br />

Attrezzature utilizzate: Formagraph; Kjeldahl; spettrofotometro; Elisa,<br />

Multiphor II Electrophoresis Gel.<br />

Viaggi e missioni (<strong>1999</strong>-2000): <strong>1999</strong>. Piacenza, 13° Congr. Naz. A.S.P.A.;<br />

<strong>1999</strong>. Tours (France), Congr. “Mammary Gland Biology”. 2000. Roma, relazione<br />

al Seminario su “Marcatori genetici e produzione del latte”.<br />

- 106 -


STEFANIA USAI<br />

Facoltà: Agraria<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Ambientali Agrarie e<br />

Biotecnologie Agro-Alimentari, Sez. Microbiologia generale<br />

Area scientifica: Microbiologia agro-alimentare ed ambientale<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Aspetti nutrizionali e microbici dei prodotti caseari ovini<br />

e caprini<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 11 gennaio <strong>1999</strong><br />

Breve curriculum: 1992-93: Laurea in Scienza Biologiche conseguita presso la<br />

Facoltà <strong>di</strong> Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari<br />

con la votazione <strong>di</strong> 108/110. 1994-1997: Corso <strong>di</strong> Dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in<br />

“Biotecnologie Microbiche” (X Ciclo) presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari.<br />

1994: Collaborazione con i proff. Salvatore Coppola e Franco Villani, docenti<br />

<strong>di</strong> Microbiologia Agraria presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Napoli “Federico II”, nell’ambito<br />

dello stu<strong>di</strong>o della caratterizzazione molecolare dei batteri lattici isolati da<br />

formaggi ovini sar<strong>di</strong>.<br />

Pubblicazioni scientifiche riguardanti la microbiologia generale e agro-alimentare:<br />

- Zanetti S., Fiori P.L., Pinna A., Usai S., Carta F., Fadda G.: Susceptibility of<br />

Acanthamoeba castellanii to contact lens <strong>di</strong>sinfecting solutions. Antimicrobial<br />

Agents and Chemotherapy Vol.39, N.7 (1995), p. 1596-1598.<br />

- Mattana A., Bennar<strong>di</strong>ni F., Usai S., Fiori P.L., Franconi F., Cappucinelli P.:<br />

Acanthamoeba castellanii metabolites increase the intracellular calcium level<br />

and cause cytotoxicity in Wish cells. Microbial Pathogenesis, 1997, 23: 85-93.<br />

- Mattana A., Usai S., Rocchiggiani A.M., Fiori P.L., Franconi F., Cappucinelli<br />

P.: Cytotoxicity of Acanthamoeba castellani on human epithelial cell line. Atti<br />

del XV Convegno Nazionale della Società Italiana <strong>di</strong> Protozoologia, Parma,<br />

29-30 settembre 1994.<br />

- Mattana A., Bennar<strong>di</strong>ni F., Usai S., Fiori P.L., Franconi F., Cappucinelli P.:<br />

Ruolo del Calcio citosolico nell’effetto citotossico indotto da Acanthamoeba castellani.<br />

Atti del 25° Congr. Naz. SIM Alghero Porto Conte, 27-30 settembre 1995.<br />

- 107 -


- Catzeddu P., S. Usai, E. Vaughen, P. Deiana, W.M. de Vos: Isolamento e<br />

stu<strong>di</strong>o dei geni coinvolti nel metabolismo del galattosio in Streptococcus<br />

thermophilus. Atti del Convegno Congiunto ABCD, AGI, SIBBM, SIMGBM<br />

Montesilvano Lido (Pe), 2-6 ottobre 1995.<br />

- S. Usai, P. Catzeddu, V. Vacca, P. Deiana: Selezione e stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> ceppi <strong>di</strong><br />

Streptococcus thermophilus fermentati in galattosio. Atti del XV Conv. Scient.<br />

SIMGBM Abba<strong>di</strong>a San Salvatore (Si), 8-11 settembre 1996.<br />

- P. Catzeddu, P. Deiana, G. Blaiotta, S.Usai: Ecologia dello Streptococcus<br />

thermophilus e indagine sul genotipo. Incontro <strong>di</strong> lavoro sulla “Bio<strong>di</strong>versità<br />

Microbica”, Reggio Emilia, 26-27 ottobre 1996.<br />

- G. Pinna, M. Budroni, G. Giordano, S. Usai and G.A. Farris: Geographic<br />

<strong>di</strong>stribution of Saccaromyces cerevisiae flor strains characterized by mtDNA<br />

RFLP analysis. Food Technology and Biotechnology (in stampa).<br />

- S. Usai, P. Catzeddu, G. Pinna, P. Deiana: Biotipizzazione <strong>di</strong> ceppi <strong>di</strong><br />

Streptococcus thermophilus isolati da latte ovino e derivati. Atti del IV Congr.<br />

Naz. “Bio<strong>di</strong>versità” CNR, UNIV. SS, CIGM, RAS, CRAS Alghero, 8-11<br />

settembre 1998.<br />

Viaggi e missioni (<strong>1999</strong>-2000): Gennaio 2000: Stage a Parigi presso l’URLGA<br />

dell ‘INRA per stu<strong>di</strong>are l’adesione dei batteri lattici all’epitelio del tubo <strong>di</strong>gestivo.<br />

- 108 -


FACOLTÀ DI FARMACIA


- 110 -


BATTISTINA ASPRONI<br />

Facoltà: Farmacia<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento Farmaco-Chimico-Tossicologico<br />

Area Scientifica: Chimica farmaceutica tecnologica applicativa<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Sintesi e affinità <strong>di</strong> legame per i recettori dopaminergici<br />

D 2<br />

-like <strong>di</strong> 1,2-<strong>di</strong>fenil-4-(carbossamido) e 4-(aminometil)imidazoli<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 19 gennaio <strong>1999</strong><br />

Breve curriculum scientifico: 1986: Laurea in Farmacia presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong><br />

Sassari con una votazione <strong>di</strong> 101/110 <strong>di</strong>scutendo una tesi sperimentale dal<br />

titolo “Sintesi <strong>di</strong> derivati della 8-Cl-9H-indeno[2,1-C]piridazina a potenziale<br />

attività antiinfiammatoria”. 1992-1995: Corso <strong>di</strong> Dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in Scienze<br />

Farmaceutiche presso l’ex Istituto <strong>di</strong> Analitica Farmaceutica (attuale Dipartimento<br />

Farmaco-Chimico Tossicologico), Farmacia (sede consorziata Genova-<br />

Sassari). Durante tale triennio si è occupata della sintesi <strong>di</strong> γ-carboline e cicloesilami<strong>di</strong><br />

variamente sostituite attive sul SNC. Ha anche preso parte ai lavori<br />

riguardanti la sintesi <strong>di</strong> o-nitrofenilidrazoni ad attività fungicida e all’estrazione<br />

e isolamento <strong>di</strong> glucosi<strong>di</strong> cumarinici della Magydaris Pastinacea.<br />

Convegni: V Convegno su “Recenti Sviluppi e Applicazioni nell’Analisi Farmaceutica”<br />

(Alghero 13-16 ottobre 1993); XI Convegno Nazionale della Divisione<br />

<strong>di</strong> Chimica Farmaceutica-SCI (Bari 2-5 ottobre 1994) con la presentazione<br />

<strong>di</strong> n° due poster (Atti del Convegno p. 119-120). 1996: Conseguimento del<br />

titolo <strong>di</strong> Dottore <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> presentando una <strong>di</strong>ssertazione finale dal titolo “Sintesi<br />

<strong>di</strong> nuovi derivati γ-carbolinici e loro preliminari valutazioni farmacologiche”.<br />

Contratto annuale presso la Facoltà <strong>di</strong> Farmacia dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari mirato<br />

al proseguimento della <strong>ricerca</strong> sulla sintesi <strong>di</strong> prodotti <strong>di</strong> base a struttura γ-<br />

carbolinica. 1997-98: Titolare <strong>di</strong> una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong><br />

post-dottorato per l’area <strong>di</strong>sciplinare in Scienze Farmaceutiche della Facoltà <strong>di</strong><br />

Farmacia <strong>di</strong> Sassari. Durante tale periodo si è occupata della sintesi <strong>di</strong> derivati<br />

piperi<strong>di</strong>nami<strong>di</strong>ci ad attività antiaritmica. <strong>1999</strong>: Seminario <strong>di</strong> 10 ore sui farmaci<br />

attivi sul SNC per il corso <strong>di</strong> laurea in C.T.F., Fac. Farmacia; Corso <strong>di</strong><br />

Modellistica Molecolare.<br />

- 111 -


Pubblicazioni: 4 + 2 in corso <strong>di</strong> stampa.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: La schizofrenia è un <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne psicotico <strong>di</strong><br />

eziologia sconosciuta che colpisce circa l’1% della popolazione mon<strong>di</strong>ale. Poiché<br />

la vita sociale dell’in<strong>di</strong>viduo affetto è fortemente compromessa, il costo per<br />

la società è molto elevato. La maggior parte <strong>degli</strong> antipsicotici classici in uso<br />

risolve i sintomi positivi della malattia, mentre h<strong>anno</strong> una scarsa efficacia nei<br />

confronti dei sintomi negativi, ed inoltre il loro uso cronico è associato a gravi<br />

effetti collaterali che tendono a limitare la compliance del paziente. L’efficacia<br />

<strong>di</strong> tali farmaci, ma anche i gravi effetti <strong>di</strong> tipo neurologico sono soprattutto<br />

legati al blocco della trasmissione dopaminergica me<strong>di</strong>ata da recettori D 2<br />

-like<br />

in particolari aree del SNC. Nuovi approcci dopaminergici in tale ambito coinvolgono<br />

specifici sottotipi recettoriali come per es. il D 4<br />

o la combinazione<br />

dopaminergica con l’attività <strong>di</strong> altri sistemi recettoriali come quelli<br />

serotoninergico, muscarinico, istaminergico ed adrenergico. Tali farmaci (es.:<br />

risperidone, sertindole), definiti “antipsicotici atipici”, sono caratterizzati dalla<br />

efficacia nel trattamento sia dei sintomi positivi della malattia che dei sintomi<br />

negativi e dalla assenza <strong>degli</strong> effetti neurologici caratteristici <strong>degli</strong> “antipsicotici<br />

classici”. Incoraggiati da tali aspetti innovativi in tale ambito, nel nostro laboratorio<br />

è stato intrapreso un programma <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> mirante alla scoperta <strong>di</strong><br />

potenziali farmaci antipsicotici, seguendo principalmente l’approccio<br />

dopaminergico nel drug design (fig 1).<br />

F<br />

A<br />

N<br />

N<br />

OH<br />

F<br />

A<br />

N<br />

N<br />

NRR'<br />

B<br />

B<br />

Figura 1<br />

F<br />

Flutroline 1<br />

Infatti la struttura da noi progettata 1 prende spunto dal composto lead<br />

flutroline, caratterizzata in vitro da una alta affinità per il recettore<br />

dopaminergico D 2<br />

e da una provata attività antipsicotica nell’uomo. In particolare<br />

nella nuova struttura 1 è stata inglobata la <strong>di</strong>sposizione a forma <strong>di</strong> “S”<br />

- 112 -


dei quattro atomi che separano l’anello aromatico A dall’azoto basico nel composto<br />

lead, includendo anche l’anello benzenico B quale elemento in grado <strong>di</strong><br />

conferire alla struttura nota sia una maggiore affinità <strong>di</strong> legame per il recettore<br />

dopaminergico D 2<br />

che una maggiore durata d’azione rispetto ai dearil-analoghi.<br />

La sostanziale novità da noi apportata riguarda l’anello aromatico A, che<br />

nella nuova struttura è legato alla posizione 2 dell’anello imidazolico determinando<br />

così una variazione nelle relazioni spaziali fra i due anelli aromatici A e<br />

B e l’azoto basico nel composto lead. Nelle nostre ipotesi tale fatto potrebbe far<br />

variare l’affinità <strong>di</strong> legame per il recettore D 2<br />

o rendere la molecola adattabile<br />

ad altri recettori coinvolti nel meccanismo d’azione <strong>degli</strong> antipsicotici atipici.<br />

Per quanto riguarda la seconda porzione della struttura NRR’, sono state selezionate<br />

amine presenti in molecole D 2<br />

bloccanti come piperazine opportunamente<br />

sostituite.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: 1) Sintesi<br />

<strong>di</strong> cinque prodotti finali a struttura 1,2-<strong>di</strong>fenil-4-(aminometil)imidazolica 1 e<br />

<strong>di</strong> un<strong>di</strong>ci carbossami<strong>di</strong> interme<strong>di</strong>e; 2) Sperimentazione farmacologica riguardante<br />

prove in vitro sull’affinità <strong>di</strong> legame per i recettori dopaminergici D 2<br />

-like<br />

dei cinque composti finali 1 e delle un<strong>di</strong>ci carbossami<strong>di</strong> interme<strong>di</strong>e. Tutti i<br />

prodotti finali testati esibiscono una interessantissima affinità <strong>di</strong> legame per il<br />

recettore dopaminergico D 2<br />

-like con un IC 50<br />

compreso nel range delle nM. I<br />

risultati della <strong>sperimentazione</strong> farmacologica relativa agli interme<strong>di</strong><br />

carbossami<strong>di</strong>ci sono quasi del tutto privi <strong>di</strong> interesse.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Reazioni <strong>di</strong> riduzione<br />

delle un<strong>di</strong>ci carbossami<strong>di</strong> interme<strong>di</strong>e finora sintetizzate a prodotti finali e sintesi<br />

<strong>di</strong> ulteriori derivati ai fini della correlazione fra struttura e attività.<br />

Sperimentazione farmacologica in vitro dei nuovi prodotti sintetizzati e successivamente<br />

valutazione <strong>di</strong> un potenziale profilo farmacologico <strong>di</strong> tipo atipico<br />

attraverso prove in vivo su modelli comportamentali nei ratti. Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> tossicità<br />

e farmacocinetica.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Sintesi <strong>di</strong> nuovi antipsicotici atipici con<br />

una migliore efficacia e concomitante assenza <strong>di</strong> effetti neurologici caratteristici<br />

<strong>degli</strong> antipsicotici classici.<br />

- 113 -


Cooperazione internazionale: Contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: Dipartimento <strong>di</strong> Biologia sperimentale dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Cagliari.<br />

Articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del 2000 pertinenti la <strong>ricerca</strong>:<br />

- “Synthesis and dopamine D 2<br />

-like receptor bin<strong>di</strong>ng affinity of substituted<br />

1,2-<strong>di</strong>aryl-4-(carboxamides) and 4-(aminomethyl)imidazoles” (in corso <strong>di</strong><br />

stampa).<br />

Attrezzature utilizzate: Spettrofotometro FT-IR Paragon 500 (Perkin Elmer),<br />

UV-VIS (Perkin Elmer 554), NMR (Varian XL 200), Gas-cromatografo HP<br />

5790A, Spettrometro <strong>di</strong> massa HP 5970A.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: Fon<strong>di</strong> ministeriali del 40%.<br />

- 114 -


GIOVANNI DELOGU<br />

Facoltà: Farmacia<br />

Area Scientifica: Farmacobiologica<br />

Titolo: Identificazione e caratterizzazione molecolare ed immunologica <strong>di</strong> nuovi<br />

antigeni <strong>di</strong> Mycobacterium tuberculosis<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 11 gennaio <strong>1999</strong><br />

Breve Curriculum: Laurea in Scienze Biologiche; Abilitazione alla Professione<br />

<strong>di</strong> Biologo; Specializzazione in Microbiologia e Virologia; Post-Doctoral Fellow<br />

presso il Center for Biologics Evaluation and Research, FDA, Bethesda, USA;<br />

Titolare Assegno <strong>di</strong> Ricerca.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: La tubercolosi (TB) rappresenta ancora oggi<br />

una delle principali malattie infettive, responsabile per circa tre milioni <strong>di</strong> decessi<br />

ogni <strong>anno</strong>. L’epidemia potrebbe essere controllata più efficacemente avendo<br />

a <strong>di</strong>sposizione un nuovo e più efficace vaccino, capace <strong>di</strong> sostituire il Bacillo <strong>di</strong><br />

Calmette e Guerin (BCG), la cui efficacia è stata messa in dubbio da numerosi<br />

stu<strong>di</strong> clinici. Il progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> si propone <strong>di</strong> identificare e caratterizzare<br />

immunologicamente e molecolarmente antigeni <strong>di</strong> M. tuberculosis avendo due<br />

obiettivi principali: in<strong>di</strong>viduare nuovi antigeni per la messa a punto <strong>di</strong> un nuovo<br />

vaccino sperimentale e stu<strong>di</strong>are la loro funzione nella biologia del bacillo;<br />

in<strong>di</strong>viduare nuove proteine che possano migliorare la sensibilità e specificità<br />

<strong>degli</strong> strumenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostica attualmente a <strong>di</strong>sposizione.<br />

Risultati fin qui ottenuti. Lo stu<strong>di</strong>o intrapreso, a seguito <strong>di</strong> un primo screening<br />

sui vari antigeni, si è concentrato principalmente su una proteina, che è stata<br />

utilizzata come modello per lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> due famiglie <strong>di</strong> proteine, PE e<br />

PE_PGRS, a cui appartengono circa 100 proteine <strong>di</strong> M. tuberculosis. Il gene<br />

Rv1818 (rPE_PGRS), così come la sua sequenza amino-terminale (rPE), sono<br />

stati clonati in E. coli e le proteine ricombinanti espresse e purificate. I suddetti<br />

geni sono stati espressi in vettori per vaccini a DNA. L’analisi in Immunoblot<br />

ha in<strong>di</strong>cato che il siero <strong>di</strong> topi immunizzati con il vaccino a DNA co<strong>di</strong>ficante<br />

per PE_PGRS è in grado <strong>di</strong> riconoscere rPE_PGRS ma non rPE. Tale siero<br />

riconosce inoltre <strong>di</strong>verse bande proteiche nel lisato cellulare <strong>di</strong> M. tuberculosis.<br />

- 115 -


A seguito <strong>di</strong> un infezione per via aerogenica con un ceppo virulento <strong>di</strong> M.<br />

tuberculosis, i topi h<strong>anno</strong> sviluppato un’energica risposta umorale nei confronti<br />

<strong>di</strong> PE_PGRS, ma non nei confronti della regione PE. I risultati ottenuti in<strong>di</strong>cano<br />

che <strong>di</strong>verse proteine della famiglia PE_PGRS sono espresse, in quanto il<br />

siero ottenuto immunizzando topi con Rv1818 è stato in grado <strong>di</strong> riconoscere<br />

<strong>di</strong>verse proteine. I dati h<strong>anno</strong> <strong>di</strong>mostrato che una forte risposta umorale è stata<br />

sviluppata nei confronti <strong>di</strong> epitopi presenti nella regione PE_PGRS, ricca in<br />

aminoaci<strong>di</strong> Alanina e Glicina. Inoltre, topi immunizzati con vaccini a DNA<br />

co<strong>di</strong>ficante per la proteina PE_PGRS non h<strong>anno</strong> generato una risposta<br />

immunitaria efficace contro M. tuberculosis nel modello murino <strong>di</strong> TB. Viceversa,<br />

topi immunizzati con plasmi<strong>di</strong> co<strong>di</strong>ficanti soltanto per la regione amino-terminale<br />

PE h<strong>anno</strong> sviluppato un risposta immunitaria parzialmente<br />

protettiva, con una riduzione nel numero <strong>di</strong> batteri isolati nel polmone e nella<br />

milza statisticamente significativa rispetto al gruppo <strong>di</strong> controllo. Successivamente<br />

potrà essere identificata il tipo <strong>di</strong> risposta immunitaria sviluppata dal<br />

vaccino a DNA co<strong>di</strong>ficante per PE, in modo da poter caratterizzare i meccanismi<br />

immunitari coinvolti. Inoltre, potrà essere caratterizzata la risposta<br />

immunitaria specifica che si sviluppa nell’uomo durante la TB.<br />

Risultati attesi eventualmente nei prossimi due anni: Potremo cercare <strong>di</strong> dare<br />

risposta ad altri importanti quesiti. Sarà utile per esempio cercare <strong>di</strong> capire i<br />

motivi per i quali la risposta umorale è <strong>di</strong>retta esclusivamente nei confronti<br />

della regione ricca in glicina ed alanina e capirne la funzione nella biologia <strong>di</strong><br />

M. tuberculosis. Tale aspetto assume particolare importanza a seguito <strong>di</strong> altre<br />

due importanti considerazioni: a) tali proteine sono presenti solo in micobatteri<br />

del gruppo M. tuberculosis complex, cui appartengono le specie che causano<br />

TB nei mammiferi; b) il fatto che esse siano altamente conservate e presenti in<br />

molte copie nel genoma suggerisce che esse svolgano un ruolo molto importante,<br />

altrimenti M. tuberculosis non avrebbe investito tanto materiale genetico<br />

in esse; c) la regione ricca in glicina ed alanina <strong>di</strong> PE_PGRS è molto simile ad<br />

una proteina del virus <strong>di</strong> Epstein-Barr, coinvolta nel meccanismo <strong>di</strong> “evasione”<br />

dal sistema immunitario messo in atto dal virus. Sarebbe <strong>di</strong> grande importanza<br />

stu<strong>di</strong>are il ruolo delle proteine PE_PGRS in tale processo. A questo dovr<strong>anno</strong><br />

essere associati stu<strong>di</strong> volti a localizzare le proteine sulla cellula <strong>di</strong> M. tuberculosis,<br />

nonché sul macrofago infettato.<br />

- 116 -


Aspetti <strong>di</strong> originalità ed innovazione: Le famiglie <strong>di</strong> proteine <strong>di</strong> M. tuberculosis<br />

principali oggetto dello stu<strong>di</strong>o (PE e PE_PGRS) sono state solo <strong>di</strong> recente<br />

in<strong>di</strong>viduate a livello della sequenza nucleoti<strong>di</strong>ca, a seguito del completamento<br />

della sequenza del genoma <strong>di</strong> M. tuberculosis. I risultati finora ottenuti rappresentano<br />

il primo stu<strong>di</strong>o sperimentale capace <strong>di</strong>: a) caratterizzare immunologicamente<br />

le suddette proteine; b) in<strong>di</strong>viduarne le principali caratteristiche<br />

molecolari e raccogliere le prime informazioni sulla loro funzione; c) in<strong>di</strong>viduarne<br />

le potenzialità come can<strong>di</strong>dati per lo sviluppo <strong>di</strong> un nuovo vaccino.<br />

Cooperazione: Center for Biologics Evaluation and Research, FDA, Bethesda,<br />

MD (USA). Istituto <strong>di</strong> Microbiologia, <strong>Un</strong>iversità Cattolica del Sacro Cuore,<br />

Roma.<br />

- 117 -


STEFANIA MARIA ROSARIA DEMONTIS<br />

Facoltà: Farmacia<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Scienze del Farmaco<br />

Area Scientifica: Chimica farmaceutica tecnologica applicativa<br />

Titolo della Ricerca: Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> formulazioni per la somministrazione locale <strong>di</strong><br />

sostanze naturali farmacologicamente attive<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 19 gennaio <strong>1999</strong><br />

Breve Curriculum Scientifico: 1991: Laurea in Farmacia, presso la Facoltà <strong>di</strong><br />

Farmacia dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari, riportando la votazione <strong>di</strong> punti<br />

110/110 e lode.<br />

1992: Corso <strong>di</strong> aggiornamento in Biochimica clinica, indetto dalla SIBIOC,<br />

tenutosi presso la Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari;<br />

1993: Convegno <strong>di</strong> “Farmacoeconomia e Terapia antibiotica” tenutosi a Cagliari<br />

presso l’Ospedale Brotzu.<br />

1994: Concorso per titoli ed esami (prova scritta, orale e <strong>di</strong> lingua: inglese) per<br />

la Scuola <strong>di</strong> Specializzazione in Farmacia ospedaliera ( 3 anni <strong>di</strong> attività pratica<br />

e teorica).<br />

1996: Specializzazione in Farmacia ospedaliera, presso la Facoltà <strong>di</strong> Farmacia<br />

dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari riportando la votazione <strong>di</strong> punti 50/50 e<br />

lode e <strong>di</strong>scutendo la tesi dal titolo Attività antimicrobica dell’olio essenziale <strong>di</strong><br />

Salvia sclarea L. e permeazione ex-vivo attraverso la mucosa orale da formulazioni<br />

adatte all’impiego stomatologico. Relatore dott. Moretti.<br />

In qualità <strong>di</strong> libero <strong>ricerca</strong>tore specializzato ha inoltre fatto parte <strong>di</strong> un gruppo<br />

<strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> costituito da Farmacisti e Me<strong>di</strong>ci strutturati del Policlinico <strong>Un</strong>iversitario<br />

<strong>di</strong> Sassari per uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Farmacoeconomia sull’impiego <strong>di</strong> agenti<br />

antimicrobici sistemici in chirurgia urologica.<br />

1995-96-97-98: Ha svolto attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> presso l’Istituto <strong>di</strong> Tecnica farmaceutica<br />

e poi presso il Dipartimento <strong>di</strong> Scienze del Farmaco che ha incorporato<br />

il suddetto Istituto. I risultati delle sue ricerche sono descritti in quattro pubblicazioni.<br />

<strong>1999</strong>: Seminario “HPLC 99”.Corso <strong>di</strong> Modellistica Molecolare.<br />

Vincitrice <strong>di</strong> un finanziamento per progetti <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> per giovani <strong>ricerca</strong>tori.<br />

- 118 -


Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Il progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> è mirato alla messa a<br />

punto dei proce<strong>di</strong>menti tecnologici necessari per l’estrazione e la caratterizzazione<br />

delle sostanze biologicamente attive, presenti sia in specie aromatiche<br />

(oli essenziali) sia nell’Agave americana (estratto acquoso), seguita dalla realizzazione<br />

e <strong>sperimentazione</strong>, in vitro ed in vivo <strong>di</strong> loro preparati farmaceutici<br />

utilizzabili in ambito clinico e somministrabili per via topica.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> ( 2 in<strong>di</strong>rizzi ) fin qui svolte e risultati finora conseguiti;<br />

1° in<strong>di</strong>rizzo: La prima fase del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> ha riguardato la<br />

<strong>sperimentazione</strong> della tecnica <strong>di</strong> microincapsulazione <strong>di</strong> oli essenziali da noi<br />

estratti e caratterizzati, in particolare olio <strong>di</strong> Rosmarinus offic. e <strong>di</strong> Salvia offic.<br />

Tra i <strong>di</strong>versi proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> microincacapsulazione descritti in letteratura,<br />

abbiamo pensato <strong>di</strong> prendere in esame ed utilizzare il metodo della<br />

coacervazione. Questa tecnica ha consentito <strong>di</strong> ottenere microcapsule aventi<br />

<strong>di</strong>mensioni abbastanza simili con un <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> circa 100m. L’analisi me<strong>di</strong>ante<br />

HPLC ha consentito <strong>di</strong> appurare la presenza dell’olio all’interno delle<br />

microcapsule.Su <strong>di</strong> esse verr<strong>anno</strong> eseguiti tutti i saggi previsti dalla F.U.<br />

2° in<strong>di</strong>rizzo: in questa prima fase il progetto ha riguardato anche la<br />

<strong>sperimentazione</strong> dell’attività antimicrobica dell’Agave americana, nei confronti<br />

<strong>di</strong> microorganismi che frequentemente si sviluppano nelle ustioni e nelle<br />

ferite.<br />

Gli estratti esaminati h<strong>anno</strong> mostrato attività batteriostatica nei confronti dei<br />

ceppi <strong>di</strong>Pseudomonas aeruginosa, Escherichia coli, Proteus mirabilis, Proteus<br />

morganii e Salmonella spp (MIC comprese tra 13 e18mg/ml ), più resistenti<br />

Staphylococcus aureus, e Staphylococcus epidermi<strong>di</strong>s (MIC> 20mg/ml ). La Can<strong>di</strong>da<br />

albicans, invece, ha mostrato una maggiore sensibilità all’azione <strong>degli</strong> estratti<br />

(MIC 1,5mg/ml).<br />

Risultati eventualmente attesi per i prossimi due anni: Attualmente la <strong>ricerca</strong><br />

continua con lo scopo <strong>di</strong> isolare e caratterizzare le saponine dell’Agave. A. probabili<br />

responsabili <strong>di</strong> tale attività. Per i prossimi due anni, in particolare, si intende<br />

sviluppare formulazioni (contenenti microcapsule), applicabili localmente, che consentano<br />

<strong>di</strong> ottenere effetti sia locali sia sistemici in funzione del tipo <strong>di</strong> veicolazione<br />

e dell’attività dell’olio essenziale (1° in<strong>di</strong>rizzo) e dell’estratto (2° in<strong>di</strong>rizzo).<br />

- 119 -


Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: La somministrazione locale <strong>di</strong> farmaci<br />

dotati <strong>di</strong> attività sistemica comporta, nei casi in cui sia praticabile, numerosi<br />

vantaggi rispetto ad altre vie <strong>di</strong> somministrazione. Tra questi v<strong>anno</strong> ricordati la<br />

riduzione <strong>degli</strong> effetti metabolici <strong>di</strong> primo passaggio e la riduzione <strong>di</strong> effetti<br />

collaterali conseguenti a concentrazioni locali elevate <strong>di</strong> principio attivo a livello<br />

delle mucose dell’apparato gastroenterico. Il vantaggio principale <strong>di</strong><br />

microincapsulare gli oli essenziali e gli estratti è che, pur essendo estremamente<br />

volatili ed alterabili i primi ed estremamente alterabili i secon<strong>di</strong>, essi<br />

rimangono stabili nel tempo. Con tale tecnica viene realizzata anche una cessione<br />

protratta del principio attivo che ne migliora la continuità d’azione farmacologica.<br />

Inoltre altro elemento fondamentale è la granulometria delle microcapsule, che si<br />

prestano molto bene ad essere incorporate in formulazioni quali: geli, creme,<br />

pomate, lozioni, aerosol, sospensioni orali, supposte, capsule, etc.<br />

Cooperazione nazionale: Dipartimento <strong>di</strong> Scienze farmaceutiche dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>di</strong> Bologna.<br />

Articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del 2000 pertinenti la <strong>ricerca</strong>:<br />

- G.C. Ceschel, P. Maffei, M.D.L. Moretti, A. T. Peana, S. Demontis: “Exvivo<br />

permeation through porcine oral mucous membrane of Salvia desoleana<br />

Atzei & Picci essential oil from topical formulations”. Atti del 6° Congresso<br />

Nazionale dei Docenti <strong>di</strong> Odontoiatria, Aprile 99, Roma. Accettato per<br />

la stampa (16/08/99) sulla rivista International Journal of Pharmaceutics,<br />

Attrezzature utilizzate: Spettrofotometro (Hitachi), HPLC (Hewlett Packard),<br />

Gas-cromatografo(Carlo-Erba), Dissolutore(Erweka), NMR(VarianXL200),<br />

Spray-dry(HO-Pabish), Liofilizzatore( 5 Pascal) e tutte le altre strumentazioni<br />

in dotazione presso il Dipartimento <strong>di</strong> Scienze del Farmaco in cui viene svolto<br />

il progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: Fondo giovani <strong>ricerca</strong>tori <strong>anno</strong> 1998.<br />

- 120 -


EMANUELA ALESSANDRA MURA<br />

Facoltà: Farmacia<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Scienze del Farmaco<br />

Area Scientifica: Chimica farmaceutica tecnologica applicativa<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Sintesi e caratterizzazione <strong>di</strong> leganti a struttura idrazonica<br />

e interazioni <strong>di</strong> metalli. Valutazione biofarmacologica<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 18 gennaio <strong>1999</strong><br />

Breve curriculum: 1994: Conseguimento della Laurea in Chimica e Tecnologia<br />

farmaceutiche; votazione finale: 110/110 cum Laude, con tesi sperimentale<br />

dal titolo “Sintesi <strong>di</strong> complessi metallici trinucleari del Cu(II) <strong>di</strong> derivati<br />

dell’acido immino<strong>di</strong>acetico e <strong>di</strong> complessi metallici <strong>di</strong> bipiri<strong>di</strong>ne chirali”, svolta<br />

presso l’Istituto <strong>di</strong> Chimica Biologica (attualmente facente parte del Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Scienze del Farmaco) della Facoltà <strong>di</strong> Farmacia dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong><br />

Sassari, relatrice: prof.ssa Giovannina Minar<strong>di</strong>, <strong>di</strong>rettore del Dipartimento <strong>di</strong><br />

Scienze del Farmaco.<br />

Novembre 1994-giugno 1996: Proseguimento dell’attività scientifica riguardante<br />

la sintesi <strong>di</strong> complessi metallici con nuovi leganti <strong>di</strong> natura bis-idrazonica,<br />

presso il Dipartimento <strong>di</strong> Scienze del Farmaco della Facoltà <strong>di</strong> Farmacia dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari, in collaborazione con il Dipartimento <strong>di</strong><br />

Chimica generale e inorganica, Chimica analitica e Chimica fisica dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Parma, proff. Corrado Pelizzi e Giancarlo Pelizzi.<br />

1995: Vincitrice <strong>di</strong> contratto in formazione <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> della Regione Sardegna<br />

(concorso per titoli), annuale e rinnovato un ulteriore <strong>anno</strong>, dal titolo “Stu<strong>di</strong>o<br />

sulla valorizzazione delle piante aromatiche ed officinali della Sardegna”.<br />

1996: Superamento del concorso per titoli ed esami (prova scritta, orale e <strong>di</strong><br />

lingua: inglese) per la Scuola <strong>di</strong> specializzazione in Farmacia ospedaliera (3<br />

anni <strong>di</strong> attività pratica e teorica).<br />

Settembre 1997: Vincitrice del concorso per titoli per l’attribuzione <strong>di</strong> una<br />

borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> all’estero (<strong>Un</strong>iversity of Sheffield - UK),<br />

Programma Erasmus-Socrates.<br />

Luglio 1998-<strong>di</strong>cembre 1998: Attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> presso il Department of<br />

Chemistry dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sheffield (UK) in collaborazione con il prof.<br />

- 121 -


David E. Fenton; referente scientifico dott. Costantino Solinas, Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Scienze del Farmaco, <strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari.<br />

Gennaio <strong>1999</strong>: Vincitrice <strong>di</strong> un assegno <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> ban<strong>di</strong>to dall’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong><br />

Sassari, legge 27/12/97 n.449, art.51 comma 6.<br />

Componente del gruppo <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> ex-60% Minar<strong>di</strong>-Solinas (C07X).<br />

Luglio <strong>1999</strong>: Vincitrice <strong>di</strong> un finanziamento per progetti <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> per giovani<br />

<strong>ricerca</strong>tori, <strong>anno</strong> <strong>1999</strong>.<br />

Novembre <strong>1999</strong>: Conseguimento della specializzazione in Farmacia ospedaliera<br />

con tesi sperimentale dal titolo: “Sintesi, caratterizzazione analitica e valutazione<br />

dell’attività antimicrobica <strong>di</strong> derivati bis-acilidrazonici”, con la votazione <strong>di</strong><br />

50/50esimi e lode; relatrice: prof.ssa Giovannina Minar<strong>di</strong>, <strong>di</strong>rettore del Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Scienze del Farmaco.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Il progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> ha come obiettivo la messa<br />

a punto <strong>di</strong> leganti polifunzionali <strong>di</strong> natura acilidrazonica e <strong>di</strong> alcuni loro<br />

complessi metallici, soprattutto con metalli della prima serie <strong>di</strong> transizione (dblock).<br />

L’attenzione è focalizzata su bis-acilidrazoni in grado <strong>di</strong> fornire complessi<br />

mono- o poli-nucleari, omo- e etero-nucleari, contenenti sistemi M-X-<br />

M (X=Cl, O o N), o sistemi M-N-N-M. La capacità <strong>di</strong> queste molecole a<br />

reagire con sali <strong>di</strong> metalli della prima serie <strong>di</strong> transizione, come il Cu(II), lo<br />

Zn(II), il Mn(II), il Co(II) e il Ni(II), permette <strong>di</strong> ottenere complessi metallici<br />

mono- e polinucleari <strong>di</strong> notevole interesse, sia dal punto <strong>di</strong> vista prettamente<br />

chimico che biofarmacologico. Questo tipo <strong>di</strong> molecole permettono <strong>di</strong> comprendere<br />

meglio i meccanismi <strong>di</strong> bin<strong>di</strong>ng intramolecolari, <strong>di</strong> catalisi omogenea<br />

e dei processi <strong>di</strong> transfer elettronici. In particolare, un’interessante classe <strong>di</strong><br />

leganti è rappresentata dagli idrazoni e dai semicarbazoni; sono state progettate<br />

e sintetizzate molecole <strong>di</strong> questo tipo che h<strong>anno</strong> mostrato una spiccata capacità<br />

<strong>di</strong> fornire complessi metallici con i metalli della prima serie <strong>di</strong> transizione.<br />

L’interesse nei confronti <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> molecole leganti del tipo acilidrazonico<br />

è dovuto al fatto che, in virtù non solo del tipo <strong>di</strong> metallo, ma anche del<br />

controione e dell’ambiente <strong>di</strong> reazione si possono ottenere complessi metallici<br />

mono-, bi-, e trinucleari.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte. Risultati conseguiti: Nel corso del<br />

primo <strong>anno</strong> <strong>di</strong> svolgimento del progetto sono state messe a punto le sintesi e la<br />

- 122 -


caratterizzazione analitica e spettroscopica <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> bis-acilidrazoni ottenuti<br />

per condensazione fra la bis-idrazide dell’acido immino<strong>di</strong>acetico e una<br />

serie <strong>di</strong> aldei<strong>di</strong> eterocicliche. I composti ottenuti allo stato microcristallino<br />

sono stati caratterizzati me<strong>di</strong>ante spettrofotometria I.R. e analisi N.M.R.. Dei<br />

<strong>di</strong>versi bis-acilidrazoni sono stati messi a punto anche alcuni complessi metallici<br />

in particolare con Zn(II) e Cu(II).<br />

Inoltre, sono stati sintetizzati anche il derivato tris-acilidrazonico dell’acido<br />

nitrilotriacetico e alcuni complessi metallici ancora in via <strong>di</strong> caratterizzazione.<br />

Alcuni dei leganti e dei rispettivi complessi metallici con il Cu(II) sono stati<br />

anche saggiati come potenziali agenti antimicrobici nei confronti <strong>di</strong> alcuni<br />

ceppi batterici, fungini e nei confronti <strong>di</strong> due tipi <strong>di</strong> protozoi, T. vaginalis e A.<br />

castellanii. I risultati preliminari sembrano particolarmente interessanti soprattutto<br />

riguardo l’attività manifestata nei confronti dei due protozoi e <strong>di</strong> alcuni<br />

tipi <strong>di</strong> batteri Gram-positivi.<br />

Risultati eventualmente attesi per i prossimi due anni: Gli obiettivi che ci si<br />

prefigge <strong>di</strong> raggiungere nel corso dei prossimi due anni sono la progettazione e<br />

la sintesi <strong>di</strong> nuovi leganti a struttura idrazonica e semicarbazonica, a struttura<br />

aciclica e macrociclica, la loro caratterizzazione strutturale attraverso le usuali<br />

tecniche analitiche e spettroscopiche e la <strong>di</strong>ffrattometria a raggi-x, nonché la<br />

sintesi dei relativi complessi con metalli della I a serie <strong>di</strong> transizione e la loro<br />

caratterizzazione. Il lavoro procederà parallelamente anche con la messa a punto<br />

<strong>di</strong> una meto<strong>di</strong>ca per una valutazione <strong>di</strong> tipo biofarmacologico sui leganti e<br />

sui relativi complessi metallici, correlando, ove possibile, il ruolo del metallo e<br />

la geometria della molecola con l’attività manifestata.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: I complessi <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione sintetizzati<br />

vengono stu<strong>di</strong>ati dal punto <strong>di</strong> vista della struttura chimica e in rapporto a<br />

- 123 -


possibili modelli per metalloenzimi e, più genericamente, metalloproteine.<br />

L’obiettivo è quello <strong>di</strong> cercare <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re lo stu<strong>di</strong>o dell’assetto spaziale dei<br />

siti <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione del metallo, equiparando i dati alle caratteristiche spaziali<br />

<strong>di</strong> alcune classi <strong>di</strong> metalloenzimi, in particolare la classe delle Cu proteins,<br />

come la laccasi, l’ascorbato ossidasi e le ceruloplasmine:<br />

Tale stu<strong>di</strong>o appare molto interessante in campo applicativo alla luce <strong>di</strong> molte<br />

classi <strong>di</strong> recenti farmaci che si avvalgono <strong>di</strong> tali meccanismi. Al momento l’obiettivo<br />

è quello <strong>di</strong> poter riuscire a spiegare l’azione antimicrobica dei composti<br />

sintetizzati in relazione alla struttura e mettere a punto sintesi mirate <strong>di</strong> composti<br />

<strong>di</strong> questo tipo come nuovi agenti antimicrobici.<br />

Cooperazione internazionale: Il progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> viene condotto in collaborazione<br />

con il prof. David E. Fenton del Department of Chemistry dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>di</strong> Sheffield (UK).<br />

Articoli pubblicati nell’<strong>anno</strong> <strong>1999</strong> e nel 2000:<br />

- A. Bacchi, G. Chelucci, G. Minar<strong>di</strong>, E. Mura, C. Pelizzi, G. Pelizzi, A.M.<br />

Pistud<strong>di</strong>, C. Solinas: Metal complexes of C 2 -symmetric chiral bipyri<strong>di</strong>ne<br />

ligands. X-ray structure of [bisnitrate(4S,5S)-2,2-<strong>di</strong>methyl-4,5-bis(2-pyridyl)-<br />

1,3-<strong>di</strong>oxolane cobalt(II)], Transition Metal Chemistry, 24: 481-485, <strong>1999</strong>.<br />

- H. Adams, D.E. Fenton, G. Minar<strong>di</strong>, E. Mura, A.M. Pistud<strong>di</strong>, C. Solinas:<br />

A coor<strong>di</strong>nation polymer derived from the copper(II) complex of the bis-<br />

(salicylhydrazone) derived from imino<strong>di</strong>acetic acid <strong>di</strong>ethyl ester. Inorganic<br />

Chemistry Communications, 3: 24-28, 2000.<br />

- A. Bacchi, G. Chelucci, G. Minar<strong>di</strong>, E. Mura, C. Pelizzi, G. Pelizzi, A.M.<br />

Pistud<strong>di</strong>, C. Solinas: Chelating properties of C 2 -symmetric chiral<br />

bis(oxazolinylpyri<strong>di</strong>nyl)<strong>di</strong>oxolane ligands. European Journal of Inorganic<br />

- 124 -


Chemistry, (submitted for pubblication).<br />

- G. Minar<strong>di</strong>, E. Mura, A.M. Pistud<strong>di</strong>, C. Juliano, A. Mattana, D.E. Fenton,<br />

C. Solinas: Synthesis and spectroscopic characterization of new polyfunctional<br />

trinucleating hydrazonic ligands. In vitro antimicrobial activity of<br />

trinuclear copper(II) complexes (in preparation).<br />

Attrezzature utilizzate: UV/Vis.; I.R.; N.M.R.; spettrometro <strong>di</strong> massa;<br />

<strong>di</strong>ffrattometro a raggi-x , etc.<br />

Il progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> viene svolto presso il Dipartimento <strong>di</strong> Scienze del Farmaco<br />

e quin<strong>di</strong> vengono utilizzate tutte le strumentazioni in dotazione presso questa<br />

struttura per i vari settori della <strong>ricerca</strong>. La caratterizzazione me<strong>di</strong>ante analisi<br />

a raggi-x viene effettuata presso il Dipartimento <strong>di</strong> Chimica generale e inorganica,<br />

Chimica analitica e Chimica fisica dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Parma.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: Fondo giovani <strong>ricerca</strong>tori <strong>anno</strong> <strong>1999</strong>.<br />

Viaggi e missioni: 14-16 ottobre <strong>1999</strong>, Acireale (Catania): presentazione poster<br />

al II Convegno Nazionale sulla Scienza e Tecnologia dei Materiali, Atti: B20.<br />

26-31 ottobre <strong>1999</strong>, Tolosa (Francia): comunicazione orale su invito al 5 th<br />

FGIPS Meeting in Inorganic Chemistry, Atti: OP H2.<br />

- 125 -


- 126 -


FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA


- 128 -


FRANCA DERIU<br />

Facoltà: Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Scienze biome<strong>di</strong>che, Sez. Fisiologia<br />

e Bioingegneria dell’Uomo<br />

Area scientifica: Area della <strong>ricerca</strong> <strong>di</strong> base: Fisiologia umana (E04B)<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Ruolo svolto dalle afferenze vestibolari e somatosensitive<br />

nel controllo dell’attività del sistema motorio trigeminale<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 28 <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve curriculum: 1989: laurea in Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia con votazione 110/<br />

110 e lode presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari, <strong>di</strong>scutendo la tesi dal titolo “Lo sviluppo<br />

del fuso neuromuscolare nel feto umano”; abilitazione all’esercizio della<br />

professione me<strong>di</strong>ca; iscrizione all’Or<strong>di</strong>ne dei Me<strong>di</strong>ci Chirurghi e Odontoiatri<br />

della provincia <strong>di</strong> Sassari. 1994: Dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in “Fisiopatologia <strong>degli</strong><br />

Organi <strong>di</strong> Senso e Comunicazione” <strong>di</strong>scutendo la tesi dal titolo “Modulazione<br />

noradrenergica del riflesso miotatico: possibile influenza sulla funzione motoria”.<br />

1996: specializzazione in Neurologia con votazione 50/50 e lode presso l’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>di</strong> Sassari, <strong>di</strong>scutendo la tesi dal titolo: “Ruolo del sistema nervoso<br />

ortosimpatico nella regolazione della microcircolazione cerebrale: possibili<br />

implicazioni funzionali e cliniche”. Dal 1984 a tutt’oggi si occupa <strong>di</strong> attività <strong>di</strong><br />

<strong>ricerca</strong>, prima nel campo della neuroanatomia, poi in quello della<br />

neurofisiologia. In particolare, ha stu<strong>di</strong>ato lo sviluppo dei fusi neuromuscolari<br />

nel feto umano, i meccanismi alla base del controllo motorio e della regolazione<br />

della circolazione cerebrale. Per portare avanti tali ricerche ha ricevuto borse <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o, contratti a tempo determinato e finanziamenti erogati dalle <strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>di</strong> Sassari, <strong>di</strong> Torino e <strong>di</strong> Pavia, dal CNR e dalla Regione Sardegna. Su tali<br />

argomenti ha prodotto 61 pubblicazioni così ripartite: 17 lavori in extenso su<br />

riviste nternazionali; 9 capitoli su libri, 20 note a congressi internazionali, 15<br />

note a congressi nazionali. Dal 1989 a tutt’oggi svolge attività <strong>di</strong>dattica ed<br />

esercitazioni pratiche nelle seguenti <strong>di</strong>scipline: - Fisiologia umana e dell’Apparato<br />

stomatognatico presso la Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia, corso <strong>di</strong> laurea<br />

in Odontoiatria e Protesi dentaria, dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Torino e <strong>di</strong> Sassari; - Fisiologia<br />

umana presso la facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia <strong>di</strong> Sassari, corso <strong>di</strong><br />

- 129 -


laurea in Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia;- Fisiologia umana presso la Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina<br />

e Chirurgia, corsi <strong>di</strong> Diploma universitario in Scienze Infermieristiche,<br />

Logope<strong>di</strong>a, Tecnici <strong>di</strong> Laboratorio Biome<strong>di</strong>co e Terapisti della Neuroriabilitazione,<br />

Au<strong>di</strong>ometristi dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Torino e <strong>di</strong> Sassari;- Psicologia fisiologica<br />

presso la Facoltà <strong>di</strong> Magistero, Corso <strong>di</strong> laurea in Psicologia, dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>di</strong> Torino (in qualità <strong>di</strong> professore a contratto). Seminari su invito:-<br />

“Controllo della funzione motoria” e “Fisiologia del dolore” presso il Servizio<br />

autonomo <strong>di</strong> Riabilitazione orale e Protesi maxillo-facciale della Clinica<br />

Odontoiatrica dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Torino, su invito del <strong>di</strong>rettore prof. G. Preti; -<br />

“Fisiologia del dolore” presso il Centro Cefalee della Clinica Me<strong>di</strong>ca dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>di</strong> Torino, su invito del <strong>di</strong>rettore prof. G. Nattero; - “Meccanismi<br />

neurovascolari: modelli sperimentali” nell’ambito del Workshop su “Emicrania<br />

e Funzionalità Neurovegetativa” organizzato dalla Società Italiana Ricerca<br />

Neurovegetativa a Pozzilli (IS); - “Ruolo del sistema nervoso ortosimpatico<br />

nella regolazione della microcircolazione cerebrale” nell’ambito <strong>di</strong> un ciclo <strong>di</strong><br />

“Seminari e conferenze in Neuroscienze” organizzato dall’Istituto Neurologico<br />

e dall’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Pavia su invito del prof. G. Nappi (Istituto Neurologico C.<br />

Mon<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Pavia); - “Possibile ruolo del sistema nervoso simpatico nel controllo<br />

della circolazione cerebrale” su invito della prof.ssa M. Passatore presso il<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Neuroscienze, sezione <strong>di</strong> Fisiologia umana, dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Diversi dati sperimentali suggeriscono che<br />

afferenze <strong>di</strong> natura extratrigeminale siano coinvolte nel controllo della posizione<br />

dell’asse man<strong>di</strong>bolare durante gli spostamenti della testa e del corpo nello<br />

spazio. Sulla base <strong>di</strong> questi dati sembra interessante chiarire se afferenze<br />

vestibolari e somatosensitive modulano l’attività dello stessso pool <strong>di</strong><br />

motoneuroni trigeminali e se esiste, a questo livello, un’interazione tra i due<br />

input. A tale scopo ci proponiamo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are, nella cavia anestetizzata, gli<br />

effetti indotti sull’attività dello stesso pool <strong>di</strong> motoneuroni trigeminali dalla<br />

stimolazione elettrica: A) o delle afferenze vestibolari o delle afferenze<br />

somatosensitive (stimolazioni singole) e B) <strong>di</strong> entrambe le afferenze (stimolazioni<br />

accoppiate) a vari intervalli inter-stimolo. Alcune osservazioni cliniche f<strong>anno</strong><br />

ritenere che anche nell’uomo stimoli a partenza vestibolare possano influenzare<br />

anche l’attività dei motoneuroni trigeminali, analogamente a quanto<br />

- 130 -


osservato nell’animale da esperimento. Sulla base <strong>di</strong> queste considerazioni ci<br />

proponiamo <strong>di</strong> indagare sull’esistenza <strong>di</strong> interazioni vestibolo-trigeminali nell’uomo<br />

sano stu<strong>di</strong>ando gli effetti indotti dalla stimolazione vestibolare statica<br />

sull’eccitabilità dei motoneuroni trigeminali. A tale scopo sar<strong>anno</strong> valutati,<br />

prima e durante l’attivazione delle afferenze vestibolari, due aspetti dell’attività<br />

EMG dei muscoli masseteri: A) l’attività volontaria registrata ad un livello <strong>di</strong><br />

tensione muscolare prestabilito e B) il periodo silente esterocettivo, un riflesso<br />

inibitorio polisinaptico utilizzato quale parametro in<strong>di</strong>catore dello stato <strong>di</strong><br />

eccitabilità dei motoneuroni trigeminali che innervano i muscoli masseteri.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: Lo stu<strong>di</strong>o<br />

condotto sul modello animale ha evidenziato che sugli stessi motoneuroni<br />

trigeminali proiettano, attraverso vie polisinaptiche, sia le afferenze vestibolari<br />

che quelle somatosensitive provenienti dagli arti anteriori, evocando nell’ambito<br />

del pool motoneuronale risposte <strong>di</strong> tipo eccitatorio. È stato inoltre <strong>di</strong>mostrato<br />

che tali afferenze interagiscono con modalità inibitoria nell’ambito dello<br />

stesso pool <strong>di</strong> motoneuroni trigeminali. Lo stu<strong>di</strong>o condotto sull’uomo ha portato<br />

a risultati ancora preliminari, che consentono tuttavia <strong>di</strong> confermare anche<br />

nella specie umana l’esistenza della relazione vestibolo-trigeminale.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Dopo il completamento<br />

del lavoro sull’uomo sarebbe interessante proseguire lo stu<strong>di</strong>o indagando sulle<br />

relazioni spino-trigeminali. Inoltre l’estensione <strong>di</strong> queste indagini all’uomo sano<br />

e malato potrà avere importanti implicazioni pratiche, non solo in campo <strong>di</strong>agnostico<br />

e terapeutico ma soprattutto in quello preventivo.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Lo stu<strong>di</strong>o dei meccanismi alla base del<br />

controllo del sistema motorio trigeminale ha <strong>di</strong>mostrato per la prima volta che<br />

afferenze <strong>di</strong> natura extratrigeminale controllano l’apparato stomatognatico che<br />

tra<strong>di</strong>zionalmente si credeva essere sottoposto primariamente, se non esclusivamente,<br />

al controllo esercitato da afferenze trigeminali, ossia provenienti dal<br />

<strong>di</strong>stretto oro-facciale, oltre che da strutture centrali preposte alla masticazione<br />

ed alla fonazione. Inoltre i dati ottenuti forniscono supporto sperimentale al<br />

concetto clinico secondo cui esisterebbe una catena posturale che connetterebbe<br />

il <strong>di</strong>stretto cranio-man<strong>di</strong>bolare con i cingoli e la colonna vertebrale. Il che<br />

- 131 -


implica conseguenze <strong>di</strong> rilievo per la prevenzione ed il trattamento <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi<br />

posturali conseguenti a patologie cranio-man<strong>di</strong>bolari e viceversa.<br />

Cooperazione internazionale: contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: Clinica neurologica e Clinica odontoiatrica dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>di</strong> Sassari.<br />

Numero e titoli <strong>di</strong> volumi ed articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del<br />

2000 e pertinenti alla <strong>ricerca</strong>:<br />

- Deriu F., Podda M.V., Chessa G., Tolu E.: Trigeminal integration of vestibular<br />

and forelimb nerve inputs. Arch Ital Biol 137, 63-73, <strong>1999</strong>;<br />

- Deriu F., Podda M.V., Chessa G., Tolu E.: Vestibular and somatosensory<br />

afferents affect trigeminal motoneuron activity in guinea pigs. Pflügers Archiv<br />

- Eur J Physiol 438, No. 2, p. R18, <strong>1999</strong>;<br />

- Deriu F., Podda M.V., Chessa G., Aiello I., Tolu E.: Effects of static vestibular<br />

stimulation on masseter motoneuron excitability in man. Neurosci Lett suppl<br />

52, p. S50, <strong>1999</strong>;<br />

- Deriu F., Milia M., Podda M.V., Chessa G., Tolu E.: Spinal-trigeminal<br />

relationships in the rat. XXXII Congr Soc Ital Fisiol. Firenze 7-9 feb 2000;<br />

- Deriu F., Podda M.V., Milia M., Chessa G., Sau G.F., Pastorino M., Aiello<br />

I., Tolu E.: Masseter muscle activity during vestibular stimulation in man.<br />

Arch Ital Biol, 2000 in press.<br />

Attrezzature utilizzate: apparato per la riproduzione <strong>di</strong> elettro<strong>di</strong> registranti e<br />

stimolanti, amplificatori <strong>di</strong> segnali biologici, sistemi <strong>di</strong> registrazione dei medesimi<br />

segnali, sistemi <strong>di</strong> visualizzazione <strong>degli</strong> stessi, generatori <strong>di</strong> segnali elettrici,<br />

sistemi <strong>di</strong> acquisizione e <strong>di</strong> analisi dati, apparato per indagini istologiche.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: RAS; Fondo giovani <strong>ricerca</strong>tori (<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>di</strong> Sassari).<br />

Viaggi e missioni: Firenze (febbraio <strong>1999</strong>); Roma (settembre <strong>1999</strong>).<br />

- 132 -


GIUSEPPE MILANO<br />

Facoltà: Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia<br />

Dipartimento o Istituto: Istituto <strong>di</strong> Clinica Ortope<strong>di</strong>ca<br />

Area scientifica: Ricerca clinica<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: La ricostruzione del legamento crociato posteriore me<strong>di</strong>ante<br />

omotrapianti congelati <strong>di</strong> legamento crociato posteriore<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 14 <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve curriculum: 1990: Laurea in Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia presso la Facoltà <strong>di</strong><br />

Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia dell’<strong>Un</strong>iversità Cattolica <strong>di</strong> Roma con la votazione <strong>di</strong><br />

110/110 con lode. 1995: Diploma <strong>di</strong> specializzazione in Ortope<strong>di</strong>a e<br />

Traumatologia presso l’<strong>Un</strong>iversità Cattolica <strong>di</strong> Roma con la votazione <strong>di</strong> 50/<br />

50 con lode. 1996: Vincitore della Arthroscopy Travelling Fellowship. 1996:<br />

Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della Società Italiana <strong>di</strong> Chirurgia della Spalla e del Gomito.<br />

1997: Vincitore del John Joyce Award per il miglior lavoro scientifico presentato<br />

al Congresso della International Society of Arthroscopy, Knee Surgery<br />

and Orthopae<strong>di</strong>c Sports Me<strong>di</strong>cine. 1998: Corso <strong>di</strong> perfezionamento in Chirurgia<br />

protesica presso l’Istituto <strong>di</strong> Clinica ortope<strong>di</strong>ca dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari.<br />

Ha eseguito i seguenti soggiorni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o all’estero:<br />

- Southern California Orthopae<strong>di</strong>c Institute, Van Nuys, California (USA),<br />

dal 12-7 al 11-8 1996.<br />

- Tuckhaoe Orthopae<strong>di</strong>c Associates, Glen Allen, Virginia (USA), dal 12 al<br />

31-8 1996.<br />

- Wake Forest <strong>Un</strong>iversity, Winston-Salem, North-Carolina (USA), dal 17 al<br />

21-2 1997.<br />

- <strong>Un</strong>iversity of Rochester, Rochester, New York (USA), dal 22 al 28-2 1997.<br />

- Hospital for Special Surgery, New York, New York (USA), dal 1° al 22-3<br />

1997.<br />

- Columbia Presbyterian Hospital, New York, New York (USA), dal 23 al 28-<br />

3 1997.<br />

Nell’<strong>anno</strong> accademico 1998/99 è stato titolare dell’Insegnamento <strong>di</strong> Ortope<strong>di</strong>a<br />

e Traumatologia per il 3° <strong>anno</strong> del D. U. in Scienze Infermieristiche dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

Cattolica <strong>di</strong> Roma.<br />

- 133 -


È membro delle seguenti società scientifiche: Società Italiana <strong>di</strong> Chirurgia della<br />

Spalla e del Gomito; European Orthopae<strong>di</strong>c Research Society; Società Italiana<br />

<strong>di</strong> Artroscopia.<br />

Ha partecipato attivamente a Congressi nazionali ed internazionali con: 52<br />

relazioni; 73 comunicazioni e 9 posters. Ha pubblicato, in qualità <strong>di</strong> autore o<br />

<strong>di</strong> co-autore: 88 abstracts <strong>di</strong> Congressi nazionali ed internazionali; 48 lavori in<br />

extenso, <strong>di</strong> cui: 8 capitoli su libro; 33 articoli su riviste non citate su Index<br />

Me<strong>di</strong>cus; 7 articoli su riviste citate su Index Me<strong>di</strong>cus.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Scopo della presente <strong>ricerca</strong> è quello <strong>di</strong> realizzare<br />

un modello <strong>di</strong> trapianto <strong>di</strong> legamento crociato posteriore (LCP) utilizzando<br />

una struttura biologica quanto più possibile simile al legamento normale. A<br />

tale scopo vengono utilizzate 20 pecore da sottoporre a ricostruzione del LCP<br />

del ginocchio destro, utilizzando omotrapianti congelati (-80°) <strong>di</strong> LCP prelevati<br />

da altri animali. I legamenti vengono prelevati con le inserzioni ossee<br />

femorale e tibiale. Dopo aver praticato i tunnels ossei nel ginocchio dell’animale<br />

ricevente, il trapianto viene posizionato e fissato con fili metallici. Dopo<br />

l’intervento gli animali vengono lasciati liberi senza immobilizzazione e vengono<br />

sacrificati in gruppi <strong>di</strong> 5 a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 1, 3, 6 e 12 mesi dall’intervento. Le<br />

ginocchia operate e quelle controlaterali vengono prelevate e sottoposte alle<br />

seguenti valutazioni: esame macroscopico; esame istologico della porzione<br />

intraarticolare e delle giunzioni osso-legamento; esame immunoistochimico<br />

per la valutazione qualitativa della componente collagene ed elastica della matrice<br />

extracellulare, sia della porzione intraarticolare che giunzionale; esame<br />

ultrastrutturale (TEM) del <strong>di</strong>ametro me<strong>di</strong>o e della <strong>di</strong>stribuzione delle fibre<br />

collagene ed elastiche; analisi biomeccanica delle proprietà materiali e strutturali<br />

del trapianto.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: Nella fase<br />

iniziale è stata stu<strong>di</strong>ata l’anatomia del ginocchio della pecora per ottimizzare la<br />

procedura <strong>di</strong> prelievo del trapianto <strong>di</strong> LCP e la via d’accesso chirurgica per<br />

eseguire l’intervento <strong>di</strong> ricostruzione. Nella seconda fase sono stati eseguiti i<br />

trapianti da utilizzare nella fase sperimentale. I prelievi sono stati eseguiti sterilmente<br />

da 20 pecore utilizzate per stu<strong>di</strong> non <strong>di</strong> tipo muscolo-scheletrico, al<br />

momento del sacrificio. I prelievi sono stati quin<strong>di</strong> sottoposti a 2 lavaggi<br />

- 134 -


consecutivi in PBS, asciugati, avvolti in garze sterili e singolarmente conservati<br />

in contenitori sterili che sono stati posti imme<strong>di</strong>atamente in congelatore a –<br />

80°. Nella terza fase sono stati eseguiti gli interventi. Dopo l’intervento in tutti<br />

i casi è stato eseguito un esame ra<strong>di</strong>ografico del ginocchio in due proiezioni per<br />

valutare il corretto posizionamento del trapianto. Gli animali sono stati lasciati<br />

liberi nei loro recinti, senza alcuna immobilizzazione all’arto operato. Gli animali<br />

sono stati <strong>di</strong>visi in 4 gruppi da 5 animali ciascuno e destinati al sacrificio,<br />

rispettivamente a 1, 3, 6 e 12 mesi dall’intervento.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Dati morfologici e<br />

strutturali sui trapianti eseguiti.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare che i trapianti<br />

omologhi <strong>di</strong> legamento crociato posteriore d<strong>anno</strong> risultati migliori dei trapianti<br />

ten<strong>di</strong>nei in quanto presentano la stessa morfologia, caratteristiche materiali<br />

e strutturali e biochimiche del legamento nativo e pertanto non devono<br />

subire un drammatico processo <strong>di</strong> rimodellamento per fornire un comportamento<br />

funzionale sovrapponibile a quello del legamento originale.<br />

Cooperazione internazionale: contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Veterinaria dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong><br />

Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari: Istituto <strong>di</strong> Patologia speciale e Clinica chirurgica e Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Biologia animale.<br />

Attrezzature utilizzate: Sale operatorie dell’Istituto <strong>di</strong> Patologia speciale e Clinica<br />

chirurgica della Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Veterinaria dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari;<br />

Laboratorio <strong>di</strong> Istologia del Dipartimento <strong>di</strong> Biologia Animale della Facoltà <strong>di</strong><br />

Me<strong>di</strong>cina Veterinaria dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari; Servizio <strong>di</strong> Microscopia Elettronica;<br />

Macchina per prove <strong>di</strong> carico Galdabini Sun 1000.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: Finanziamento progetti <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> condotti<br />

da giovani <strong>ricerca</strong>tori (<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari).<br />

Viaggi e missioni: Milano (Ditta Galdabini): ottobre e <strong>di</strong>cembre <strong>1999</strong>.<br />

- 135 -


ANTONIO PINNA<br />

Facoltà: Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia<br />

Dipartimento o Istituto: Struttura Specialità Microchirurgiche - Istituto <strong>di</strong><br />

Oftalmologia, Otorinolaringoiatria, Urologia<br />

Area scientifica: F14X - Malattie dell’apparato visivo<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Stu<strong>di</strong>o sull’adesività <strong>di</strong> Staphylococcus Epidermi<strong>di</strong>s su<br />

lenti intraoculari<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 7 <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve curriculum: Ha conseguito la maturità classica presso il Liceo “D.A.<br />

Azuni” <strong>di</strong> Sassari nell’<strong>anno</strong> 1982 riportando la votazione <strong>di</strong> 60/60.<br />

Si è laureato in Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia il 14 marzo 1990 con voti 110/110 e<br />

lode.<br />

È stato abilitato all’esercizio della professione <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>co Chirurgo presso l’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari nella sessione <strong>di</strong> esami <strong>di</strong> Stato dell’aprile 1990.<br />

Si è classificato al primo posto nel concorso <strong>di</strong> ammissione alla Scuola <strong>di</strong><br />

Specializzazione in Oftalmologia dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari nell’<strong>anno</strong><br />

accademico 1990/91. Si è specializzato in Oftalmologia il 30 giugno 1994<br />

con voti 60/60 e lode.<br />

È stato componente del gruppo <strong>di</strong> Ricerca al 60% dell’Istituto <strong>di</strong> Clinica<br />

oculistica dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari negli anni accademici 1990/91,<br />

1991/92, 1992/93 e 1993/94.<br />

Dal 18 aprile al 21 luglio 1995 ha frequentato come osservatore le sedute<br />

operatorie, la External Eye Disease Clinic, la Corneal Clinic, e la Refractive<br />

Clinic <strong>di</strong>rette da Miss L.A. Ficker, BSc FRCS FRCOphth, Consultant<br />

Ophthalmic Surgeon, presso il Moorfields Eye Hospital, Londra.<br />

È stato titolare delle seguenti borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o:<br />

-Ottobre 1990 - giugno 1994: Borsa <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o del Murst per la frequenza della<br />

Scuola <strong>di</strong> specializzazione in Oftalmologia dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari.<br />

-Novembre 1994 - ottobre 1995: Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del Consorzio interuniversitario<br />

per i Trapianti d’Organo (Roma) per la frequenza dell’Istituto <strong>di</strong><br />

Clinica oculistica dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari nell’ambito <strong>di</strong> un progetto<br />

<strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> sui trapianti <strong>di</strong> cornea e la creazione <strong>di</strong> una banca <strong>degli</strong> occhi.<br />

- 136 -


-Luglio 1996 - giugno 1997: Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del Consorzio interuniversitario<br />

per i Trapianti d’Organo (Roma) per la frequenza dell’Istituto <strong>di</strong> Clinica<br />

oculistica dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari nell’ambito <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong><br />

<strong>ricerca</strong> sui trapianti <strong>di</strong> cornea e la creazione <strong>di</strong> una banca <strong>degli</strong> occhi.<br />

Dal 7 <strong>di</strong>cembre 1998 è titolare <strong>di</strong> un contratto per la collaborazione ad attività<br />

<strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> (assegni <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> art.51, comma 6, legge 27/12/97, n. 499 e DM<br />

11/02/1998) presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari.<br />

È stato titolare dell’insegnamento “Microbiologia” nella Scuola per allievi infermieri,<br />

Ospedale Civile “SS Annunziata”, Sassari, nell’<strong>anno</strong> scolastico 1992-93.<br />

Ha partecipato a 45 corsi e congressi nazionali ed internazionali; in 21 è stato<br />

relatore <strong>di</strong> comunicazioni scientifiche.<br />

È coautore <strong>di</strong> 46 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali<br />

ed atti <strong>di</strong> congressi.<br />

Ha inoltre svolto attività <strong>di</strong> me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a me<strong>di</strong>ca notturna e festiva, me<strong>di</strong>co<br />

<strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a turistica, me<strong>di</strong>co fiscale per l’I.N.P.S., me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina specialistica<br />

ambulatoriale-branca <strong>di</strong> Oftalmologia, <strong>di</strong>rigente me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> 1° livello<br />

a tempo determinato-Disciplina Oculistica.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> e dei risultati conseguiti: Staphylococcus<br />

epidermi<strong>di</strong>s è la principale causa <strong>di</strong> endoftalmite in pazienti operati <strong>di</strong> estrazione<br />

<strong>di</strong> cataratta con impianto <strong>di</strong> lente intraoculare. L’endoftalmite è una patologia<br />

infettiva oculare che può rapidamente portare a cecità. Le lenti intraoculari<br />

sono biomateriali a base <strong>di</strong> polimeri sintetici (PMMA, Hydrogel, silicone, etc.).<br />

<strong>Un</strong>o dei principali fattori <strong>di</strong> virulenza <strong>di</strong> S. epidermi<strong>di</strong>s è rappresentato dalla<br />

sua adesività. Scopo del presente stu<strong>di</strong>o è valutare l’adesività <strong>di</strong> S. epidermi<strong>di</strong>s<br />

su <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> lenti intraoculari. Lo stu<strong>di</strong>o è stato effettuato grazie ad una<br />

collaborazione tra l’Istituto <strong>di</strong> Oftalmologia e la Sezione <strong>di</strong> Microbiologia sperimentale<br />

e clinica del Dipartimento <strong>di</strong> Scienze biome<strong>di</strong>che dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari. Lo stu<strong>di</strong>o è stato articolato in due fasi: 1) Prove <strong>di</strong> adesività<br />

<strong>di</strong> ceppi <strong>di</strong> S. epidermi<strong>di</strong>s isolati da pazienti con infezioni oculari su cellule<br />

<strong>di</strong> congiuntiva umana (WKD), al fine <strong>di</strong> selezionare ceppi con <strong>di</strong>fferenti proprietà<br />

adesive; 2) Prove <strong>di</strong> adesività dei ceppi <strong>di</strong> S. epidermi<strong>di</strong>s selezionati su<br />

vari tipi <strong>di</strong> lenti intraoculari.<br />

Le prove su cellule WKD h<strong>anno</strong> <strong>di</strong>mostrato che <strong>di</strong>versi ceppi oculari <strong>di</strong><br />

S. epidermi<strong>di</strong>s mostrano <strong>di</strong>versi gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> adesività. Lenti in PMMA e in<br />

- 137 -


ACRYSOF sono state incubate rispettivamente per 3, 30 e 90 minuti in sospensione<br />

<strong>di</strong> S. epidermi<strong>di</strong>s altamente adesivo su cellule WKD e successivamente<br />

esaminate al microscopio elettronico dopo opportuno trattamento. L’adesività<br />

batterica è stata valutata me<strong>di</strong>ante calcolo <strong>di</strong>retto del numero dei<br />

microrganismi adesi sulla superficie del <strong>di</strong>sco ottico in fotografie scattate al<br />

microscopio elettronico. I batteri sono stati contati in 10 aree ampie 60x60<br />

mm scelte a caso sulla superficie delle lenti intraoculari. Si è quin<strong>di</strong> estrapolato<br />

il numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> batteri adesi sulla superficie delle <strong>di</strong>sco ottico per unità <strong>di</strong><br />

superficie (mm 2 ). L’analisi statistica ha previsto il calcolo della me<strong>di</strong>a aritmetica<br />

e dell’intervallo <strong>di</strong> confidenza al 95% (t test).<br />

In entrambi gli esperimenti il numero <strong>di</strong> batteri adesi sulle lenti è cresciuto in<br />

maniera <strong>di</strong>rettamente proporzionale ai tempi <strong>di</strong> contatto. Dopo 3 minuti <strong>di</strong><br />

incubazione le lenti ACRYSOF si sono mostrate 12 volte più permissive all’adesività<br />

batterica rispetto a quelle in PMMA. Tale valore è risultato statisticamente<br />

significativo (P


Programma definitivo del LXXIX Congresso Nazionale della Società<br />

Oftalmologica Italiana, Roma, 24-27 novembre <strong>1999</strong>, pag. 66.<br />

- A. Pinna, S. Zanetti, L.A. Sechi, D. Usai, M.P. Falchi, F. Carta: In vitro<br />

adherence of Staphylococcus epidermi<strong>di</strong>s to PMMA and ACRYSOF IOLs.<br />

Ophthalmology 2000 (accepted for publication 14 February 2000).<br />

Attrezzature utilizzate: Microscopio elettronico della Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina e<br />

Chirurgia dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari; materiale <strong>di</strong> consumo e strumentazione<br />

della Sezione <strong>di</strong> Microbiologia sperimentale e Clinica del Dipartimento <strong>di</strong> Scienze<br />

biome<strong>di</strong>che dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari.<br />

Viaggi e missioni: LXXIX Congresso Nazionale della Società Oftalmologica<br />

Italiana, Roma, 24-27 novembre <strong>1999</strong>.<br />

- 139 -


MAURA PUGLIATTI<br />

Facoltà: Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia<br />

Dipartimento o Istituto: Istituto <strong>di</strong> Clinica Neurologica<br />

Area scientifica: Neurologia<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Epidemiologia genetica della sclerosi multipla in provincia<br />

<strong>di</strong> Sassari.<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 29 <strong>di</strong>cembre <strong>1999</strong><br />

Breve curriculum: Laurea in Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia (Nuovo Or<strong>di</strong>namento) c/o<br />

Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia, <strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari, conseguita il<br />

25 luglio 1994 con votazione <strong>di</strong> 110/110 e lode.<br />

Nel 1995, vincitrice <strong>di</strong> borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per la Scuola <strong>di</strong> specializzazione in<br />

Neurologia presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari.<br />

Specializzazione in Neurologia c/o Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia, <strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari, conseguita il 23 novembre 1998 con votazione <strong>di</strong> 50/50<br />

e lode.<br />

Cultore della materia nell’<strong>anno</strong> accademico 1998-99, presso l’Istituto <strong>di</strong> Clinica<br />

Neurologica della Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Sassari.<br />

Settori <strong>di</strong> interesse: Sclerosi multipla (<strong>di</strong>agnosi, terapia e follow-up, <strong>ricerca</strong>),<br />

Neuroepidemiologia clinica, Neurofisiologia clinica, Neurooftalmologia.<br />

Iscritta a: Società Italiana <strong>di</strong> Neurologia (1997); Società Italiana <strong>di</strong> Neuroimmunologia<br />

(<strong>1999</strong>); Società Europea <strong>di</strong> Neurologia (<strong>1999</strong>); Società Italiana <strong>di</strong><br />

Neuroepidemiologia (2000).<br />

Corsi <strong>di</strong> formazione:<br />

1. The analysis of follow-up stu<strong>di</strong>es. Prof. M. Hills. Pavia, 13-17 maggio 1996.<br />

2. Erasmus Summer Programme presso Erasmus <strong>Un</strong>iversity Me<strong>di</strong>cal School,<br />

Rotterdam, agosto 1996, per i seguenti corsi: Principles of Research in Me<strong>di</strong>cine<br />

and Epidemiology; Clinical Decision Analysis; Epidemiology for Clinicians;<br />

Genetic Epidemiology; Data Handling in Epidemiologic Research; Advances<br />

in Genetic Association Stu<strong>di</strong>es; Molecular Genetics for Clinicians and<br />

Epidemiologists.<br />

- 140 -


3. European Course of Me<strong>di</strong>cal Genetics: 11th Course. Sestri Levante (GE). 21-<br />

27 marzo 1998.<br />

4. Environmental Epidemiology and small area stu<strong>di</strong>es. Prof. P. Elliott. Erasmus<br />

<strong>Un</strong>iversity Rotterdam, The Netherlands. 9-10 aprile 1998.<br />

5. Multiple Sclerosis Post-Graduate Course. Baylor College of Me<strong>di</strong>cine, Houston,<br />

Texas, USA. 29 giugno-2 luglio 1998.<br />

6. Workshop on Multiple Sclerosis, Hôpital de l’Antiquaille, Lione, Francia, 3-<br />

5 <strong>di</strong>cembre 1998.<br />

7. Corsi residenziali <strong>di</strong> Neuroimmunologia. 1° Corso. Dall’immunologia <strong>di</strong> base<br />

alla demielinizzazione immunome<strong>di</strong>ata. Bergamo, 17-20 marzo <strong>1999</strong>.<br />

8. Multiple Sclerosis Symposium. MS Clinic, Ottawa Hospital, General Campus.<br />

Ottawa, Canada, May 31-June 3 <strong>1999</strong>.<br />

9. International School on Multiple Sclerosis. Mellen Clinic, Cleveland, Ohio,<br />

USA, Oct. 20-24 <strong>1999</strong>.<br />

10.International Course on Neuroepidemiology. Fondazione Scientifica Ettore<br />

Majorana, Erice (TP), 14-20 marzo 2000.<br />

Attività scientifica documentata dalle seguenti pubblicazioni: 9 lavori scientifici<br />

in extenso; 48 abstracts.<br />

Altro: Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o AFS (American Field Service) per il soggiorno <strong>di</strong> un<br />

<strong>anno</strong> (1986-87) negli USA con conseguimento <strong>di</strong> <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> scuola superiore,<br />

presso la Thomas Jefferson High School in Bloomington, MN, USA; Certificate<br />

of Proficiency in English, <strong>Un</strong>iversity of Cambridge, conseguito a Sassari,<br />

giugno 1996.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Numerosi autori riportano circa il ruolo fondamentale<br />

del fattore genetico nella suscettibilità per la sclerosi multipla (SM).<br />

Poiché la frequenza della malattia non permette a tutt’oggi <strong>di</strong> identificare un<br />

determinato modello <strong>di</strong> trasmissione ere<strong>di</strong>taria, lo stu<strong>di</strong>o del rischio familiare<br />

<strong>di</strong> una malattia quale la SM in una popolazione geneticamente omogenea può<br />

aggiungere importanti elementi alla comprensione dei meccanismi <strong>di</strong> trasmissione<br />

della malattia.<br />

Dati recenti relativi alla frequenza della SM in provincia <strong>di</strong> Sassari mostrano<br />

un tasso <strong>di</strong> prevalenza totale <strong>di</strong> 150 per 100.000 (31 <strong>di</strong>cembre 1997) ed un<br />

- 141 -


tasso me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> incidenza <strong>di</strong> 7 per 100.000/<strong>anno</strong> (1993-97). Considerando la<br />

peculiare struttura genetica della popolazione sarda e l’elevata frequenza della<br />

SM in questa regione, gli obiettivi principali della presente <strong>ricerca</strong> sono i seguenti:<br />

1) ottenere informazioni <strong>di</strong> carattere genealogico da tutti i pazienti con<br />

origini Sarde nella provincia <strong>di</strong> Sassari; 2) identificare tutti i familiari dei casi<br />

in<strong>di</strong>ce affetti da SM ed il loro grado <strong>di</strong> consanguineità; 3) calcolare i rischi per<br />

parenti <strong>di</strong> primo, secondo e terzo grado; 4) costruire gli alberi genealogici <strong>di</strong><br />

tutti i proban<strong>di</strong> e, in presenza <strong>di</strong> comuni antenati, accorparli per la creazione<br />

<strong>di</strong> macrofamiglie. Da un punto <strong>di</strong> vista metodologico verr<strong>anno</strong> arruolati nello<br />

stu<strong>di</strong>o solo proban<strong>di</strong> <strong>di</strong> chiare origini sarde da almeno due generazioni, inclusi<br />

nel registro <strong>di</strong> casi <strong>di</strong> SM in provincia <strong>di</strong> Sassari. Seguirà, dunque, una analisi<br />

<strong>di</strong> segregazione e <strong>di</strong> modelli genetici complessi con l’utilizzo <strong>di</strong> programmi per<br />

computer ed il calcolo del rischio familiare specifico per sesso ed età e per<br />

grado <strong>di</strong> consanguineità. Per le caratteristiche della popolazione in esame questo<br />

stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> popolazione potrebbe condurre ad importanti risultati, volti a<br />

generare ipotesi circa i modelli <strong>di</strong> trasmissione genetica della malattia esten<strong>di</strong>bili<br />

ad altre patologie affini per meccanismo patogenetico, ad identificare ulteriori<br />

risorse necessarie ai fini <strong>di</strong> arricchire gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> associazione genetica ed infine<br />

a fornire eventuali strumenti <strong>di</strong> consulenza genetica.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti:<br />

Epidemiologia descrittiva. Il più recente stu<strong>di</strong>o epidemiologico sulla SM condotto<br />

dal nostro gruppo <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> sull’intera popolazione della provincia <strong>di</strong><br />

Sassari e pertanto basato sul registro provinciale <strong>di</strong> casi <strong>di</strong> SM costituito nel<br />

1995 e da allora aggiornato, ha mostrato una prevalenza me<strong>di</strong>a totale, al 31<br />

<strong>di</strong>cembre 1997, <strong>di</strong> 150 per 100.000 su una popolazione <strong>di</strong> 454.904 (censimento<br />

del 1991) ed un tasso <strong>di</strong> incidenza totale me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 7 per 100.000 nel<br />

periodo 1993-1997.<br />

Analisi <strong>di</strong> aggregati spaziali <strong>di</strong> malattia. L’analisi statistica, effettuata me<strong>di</strong>ante<br />

approccio Bayesiano, della prevalenza della malattia in provincia <strong>di</strong> Sassari ha<br />

evidenziato un aggregato spaziale <strong>di</strong> SM nella regione del basso Logudoro.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Calcolo del rischio<br />

familiare per la malattia nei familiari <strong>di</strong> pazienti con SM al fine <strong>di</strong>: a) effettuare<br />

una consulenza genetica; b) capire la natura dell’aggregazione spaziale <strong>di</strong><br />

- 142 -


malattia in provincia <strong>di</strong> Sassari; c) generare ipotesi sui possibili meccanismi <strong>di</strong><br />

trasmissione (poli-)genetica della malattia.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Quantificazione del fattore genetico<br />

responsabile della suscettibilità alla malattia in una popolazione geneticamente<br />

omogenea, quale quella sarda, ad alta frequenza <strong>di</strong> SM.<br />

Cooperazione internazionale: contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità, Roma; Fondazione Italiana<br />

Sclerosi Multipla; Centro SM <strong>di</strong> Cagliari, prof.ssa M.G. Marrosu; prof.<br />

Charles M. Poser (Visiting Professor of Neurology, Harvard Me<strong>di</strong>cal School,<br />

Boston, USA); prof. A. Dessa Sadovnick (professor at the Department of<br />

Me<strong>di</strong>cal Genetics and Me<strong>di</strong>cine, <strong>Un</strong>iversity of British Columbia, Vancouver,<br />

Canada); prof. Michel Dumas (Neurologist, Inst. de Neurologie Tropicale,<br />

Limoges, France).<br />

Numero e titoli <strong>di</strong> volumi ed articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del<br />

2000 e pertinenti alla <strong>ricerca</strong>:<br />

- A reappraisal of multiple sclerosis epidemiology in Sar<strong>di</strong>nia: a true risk rise<br />

(Annals of Neurology, submitted).<br />

Attrezzature utilizzate: Software.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità (1997-2000);<br />

Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (1998-2000); Regione Autonoma della<br />

Sardegna (<strong>1999</strong>-2001).<br />

- 143 -


SERGIO UZZAU<br />

Facoltà: Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Scienze biome<strong>di</strong>che<br />

Area scientifica: Patogenicità microbica<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Stu<strong>di</strong>o genetico-molecolare <strong>di</strong> isolati clinici ed ambientali<br />

<strong>di</strong> Vibrio spp. e ruolo <strong>di</strong> Zonula occludens toxin (Zot) nella patogenesi del<br />

colera<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 21 <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve curriculum: Laurea in Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia (110 su 110 e lode) conseguita<br />

il 12 marzo 1992. Dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in Microbiologia Me<strong>di</strong>ca Sperimentale<br />

presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Pisa, ciclo IX (1993-97). Nato-Embo fellowship<br />

per la partecipazione al corso estivo: “Global Regulation of Gene Expression in<br />

Microorganisms”, International Summer School for Cell and Molecular Biology,<br />

Spetses (Greece) 1990. Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR): Borsa <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o per laureati (1° gennaio 1992 – 31 <strong>di</strong>cembre 1993). Post Doctoral<br />

Fellow alla Stanford <strong>Un</strong>iversity, Department of Microbiology and Immunology<br />

(California, USA), dal 1° marzo 1993 al 15 luglio 1994. Research Fellow presso<br />

la <strong>Un</strong>iversity of Maryland, School of Me<strong>di</strong>cine, Center for Vaccine<br />

Development (Baltimore, MD, USA) dal 10 agosto 1994 al 31 ottobre 1996.<br />

Mead and Johnson fellowship per la partecipazione al NASPGN/Mead Johnson<br />

Nutritional Research Forum, Ft. Lauderdale, Florida (U.S.A.), 1995. Assistant<br />

Professor presso la <strong>Un</strong>iversity of Maryland, School of Me<strong>di</strong>cine, Center for<br />

Vaccine Development, Baltimora, MD, USA, dal 1° novembre 1996 al 30<br />

novembre <strong>1999</strong>. Contratto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>tore per lo svolgimento del progetto Comunità<br />

Europea n° AIR3-CT96, 1998. Professore a contratto, Corso <strong>di</strong><br />

Diploma <strong>Un</strong>iversitario <strong>di</strong> Tecnico sanitario <strong>di</strong> Laboratorio biome<strong>di</strong>co, Facoltà<br />

<strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia. 1997-98. Docente al Corso <strong>di</strong> riqualificazione per<br />

Tecnici <strong>di</strong> laboratorio e periti chimici, organizzato dall’Istituto Zooprofilattico<br />

Sperimentale della Sardegna “G. Pegreffi”, <strong>1999</strong>.<br />

Principali attuali collaborazioni nazionali ed internazionali: (i) analisi molecolare<br />

della patogecità <strong>di</strong> B. henseale (<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Trieste); sviluppo <strong>di</strong> vaccini contro<br />

le salmonellosi umane ed ovine (Stanford <strong>Un</strong>iversity); meccanismi molecolari<br />

- 144 -


nell’interazione delle tossine coleriche con la mucosa intestinale (<strong>Un</strong>iversity of<br />

Maryland); ruolo dei fagi <strong>di</strong> virulenza nella specificità d’ospite <strong>di</strong> Salmonella<br />

(CNRS, Francia).<br />

Autore <strong>di</strong> 16 comunicazioni a congressi nazionali, 11 a congressi internazionali,<br />

8 articoli scientifici pubblicati su giornali a <strong>di</strong>ffusione nazionali e 19<br />

articoli scientifici su giornali a <strong>di</strong>ffusione Internazionale (<strong>di</strong> cui 2 in corso <strong>di</strong><br />

stampa).<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Stu<strong>di</strong>o genetico-molecolare <strong>di</strong> isolati clinici ed<br />

ambientali <strong>di</strong> Vibrio spp. e ruolo <strong>di</strong> Zonula occludens toxin (Zot) nella<br />

patogenesi del colera. I più recenti ed avanzati stu<strong>di</strong> sui meccanismi molecolari<br />

<strong>di</strong> patogenicità microbica <strong>di</strong>mostrano che geni batterici implicati nella virulenza<br />

sono frequentemente organizzati in “isole <strong>di</strong> patogenicità” <strong>di</strong>stribuite<br />

lungo il cromosoma e che i ceppi epidemici <strong>di</strong> alcune specie <strong>di</strong> enterobatteri<br />

(tra i quali Salmonella e Vibrio) sono capaci <strong>di</strong> trasferire interamente tali fattori<br />

<strong>di</strong> virulenza ad altri ceppi meno patogeni o affatto patogeni, attraverso virus<br />

lisogeni fagici che si sono evoluti integrando tali sequenze batteriche nel proprio<br />

genoma (fagi <strong>di</strong> virulenza). <strong>Un</strong>a tossina (Zot) <strong>di</strong> V. cholerae, in particolare,<br />

sembra sia possedere attività enterotossica, sia partecipare al trasferimento fagome<strong>di</strong>ato<br />

<strong>di</strong> sé e <strong>di</strong> geni co<strong>di</strong>ficanti altre tossine. Questo nuovo scenario ha<br />

promosso un forte interesse verso l’analisi epidemiologico-molecolare della<br />

“mobilità” dei fagi <strong>di</strong> virulenza nelle popolazioni batteriche <strong>di</strong> Vibrio spp. implicate<br />

in epidemie e pandemie infettive e la comprensione dei meccanismi<br />

molecolari alla base della tossicità dei fattori <strong>di</strong> virulenza e della loro trasmissione<br />

fago-me<strong>di</strong>ata. Gli obbiettivi del presente progetto sono: (i) l’analisi della<br />

<strong>di</strong>stanza genetica tra i ceppi <strong>di</strong> Vibrionaceae raccolti dal 1993 ad oggi in Angola,<br />

Mozambico e Zimbabwe, me<strong>di</strong>ante marcatori <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza genica incluse la<br />

ribotipizzazione, la ERIC-PCR e la ribotipo-PRC per definire la struttura genetica<br />

della collezione e valutare, su questa base, la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> marcatori<br />

molecolari per fagi <strong>di</strong> virulenza e la loro <strong>di</strong>ffusione nel corso <strong>di</strong> epidemie; (ii) la<br />

precisa definizione del meccanismo <strong>di</strong> azione <strong>di</strong> Zot nella sua dualità <strong>di</strong><br />

enterotossina e <strong>di</strong> proteina fagica, attraverso la dettagliata analisi del rapporto<br />

struttura-funzione nelle <strong>di</strong>verse parti della molecola.<br />

- 145 -


Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: Sono<br />

stati perseguiti entrambi gli obbiettivi principali del progetto. Me<strong>di</strong>ante stu<strong>di</strong>o<br />

epidemiologico-molecolare sono stati ottenuti i profili genomici delle<br />

vibrionaceae isolate in <strong>di</strong>versi paesi africani sulla base del ribotipo e delle altre<br />

due tecniche proposte basate su tecnica PCR. In questo modo è stato possibile<br />

identificare almeno sei gruppi genomici tra i ceppi tossigenici e una notevole<br />

eterogeneicità tra quelli non tossigenici. Attualmente è allo stu<strong>di</strong>o lo sviluppo<br />

<strong>di</strong> una nuova tecnica <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione genotipica tra i ceppi tossigenici basata<br />

sulla potenziale eterogeneicità delle forme alleliche per antigeni flagellari.<br />

Per quanto riguarda la caratterizzazione molecolare della tossina Zot, è stata<br />

definita la localizzazione sub-cellulare e un modello per la sua secrezione nell’intestino.<br />

Inoltre è stato identificato e parzialmente caratterizzato il recettore<br />

per Zot sulle cellule dell’epitelio intestinale. Infine sono stati ottenuti numerose<br />

delezioni della sequenza proteica <strong>di</strong> Zot che sar<strong>anno</strong> utili all’identificazione<br />

della sua struttura-funzione.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: L’ottenimento <strong>di</strong> una<br />

tecnica <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione più efficace rispetto a quelle attualmente <strong>di</strong>sponibili<br />

per definire con maggiore precisione quali vibrioni siano capaci <strong>di</strong> acquisire<br />

e trasmettere fagi <strong>di</strong> virulenza, ovvero la tossicità per l’ospite umano. Il<br />

completamento della caratterizzazione molecolare del recettore epiteliale per<br />

Zot e del suo meccanismo <strong>di</strong> azione in vivo.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: sviluppo <strong>di</strong> nuove tecniche <strong>di</strong> indagine<br />

epidemiologico-molecolare applicabili a Vibrio spp. epidemici; identificazione<br />

<strong>di</strong> un nuovo modello <strong>di</strong> secrezione <strong>di</strong> tossine (Zot) in V. cholerae.<br />

Cooperazione internazionale: Center for Vaccine Development, <strong>Un</strong>iversity of<br />

Maryland (USA); National Quality Assurance Programme, PMLT (Zimbabwe);<br />

Public Health Laboratory, Harare Hospital (Zimbabwe); CNRS, Centre de<br />

Genetique Moleculaire, Gif-sur-Yvette (Francia).<br />

Numero e titoli <strong>di</strong> articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del 2000 e pertinenti<br />

alla <strong>ricerca</strong>:<br />

- Uzzau S., Fasano A., Cappuccinelli P.: Expression of Vibrio cholerae Zonula<br />

- 146 -


Occludens Toxin and analysis of its subcellular localization. Microbial<br />

Pathogenesis, 27:377-385. <strong>1999</strong>;<br />

- Lu R., Vigorito R., Wisniewski S., Zielke H.R., Wang W., Uzzau S., Fasano<br />

A.: Affinity purification and characterization of the zonulin/zonula occludens<br />

toxin (Zot) receptor from human brain. Journal of Neurochemistry, 74:320-<br />

326. 2000;<br />

- Uzzau S., Fasano A.: Cross-talk between enteric pathogens and the intestine.<br />

Cellular Microbiology. In stampa.<br />

Principali attrezzature utilizzate: Strumentazione necessaria per le tecniche <strong>di</strong><br />

DNA e proteine ricombinanti; microscopia ottica; cappe a flusso laminare per<br />

colture cellulari; software specializzati per l’analisi e l’integrazione dati <strong>di</strong> sequenze<br />

geniche.<br />

Collaborazioni con EE. LL. e con Aziende: Istituto Zooprofilattico Sperimentale<br />

della Sardegna “G. Pegreffi”.<br />

Viaggi e missioni: Madrid (maggio <strong>1999</strong>); Reggio Calabria (ottobre <strong>1999</strong>);<br />

Gif-sur-Yvette, Parigi (febbraio-aprile 2000).<br />

- 147 -


- 148 -


FACOLTÀ DI SCIENZE<br />

MATEMATICHE FISICHE E NATURALI


- 150 -


FERRUCCIO MALTAGLIATI<br />

Facoltà: Scienze Matematiche Fisiche e Naturali<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Zoologia e Antropologia biologica<br />

Area scientifica: Scienze naturali<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Stu<strong>di</strong>o della variabilità genetica e del flusso genico in popolazioni<br />

<strong>di</strong> Aphanius fasciatus Nardo (Teleostei: Cyprinodontidae): implicazioni<br />

per la conservazione <strong>di</strong> habitat salmastri della Sardegna e della Corsica<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 11 <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve curriculum: Febbraio 1989: laurea in Sc. Biologiche all’<strong>Un</strong>iv. <strong>di</strong> Pisa<br />

con la votazione <strong>di</strong> 110/110 e lode. Gennaio-<strong>di</strong>cembre 1993: borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

sulla Valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale in ambiente marino, presso il Centro<br />

interuniversitario <strong>di</strong> Biologia marina <strong>di</strong> Livorno. 1993-1995: responsabile dell’azione<br />

speciale del Progetto triennale internazionale NEMED (EC, DGXIV<br />

MED92/008), relativa allo stu<strong>di</strong>o della struttura genetica <strong>di</strong> Nephrops norvegicus<br />

nel Me<strong>di</strong>terraneo. 1993-1996: dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in Sc. Ambientali (Ecologia<br />

Marina) presso l’<strong>Un</strong>iv. <strong>di</strong> Pisa. A.A. 1997/98: docente a contratto del corso <strong>di</strong><br />

Conservazione e Protezione della Natura, presso l’<strong>Un</strong>iv. <strong>di</strong> Sassari, Fac. <strong>di</strong> Scienze<br />

MM.FF.NN., Corso <strong>di</strong> laurea in Sc. Ambientali, sede gemmata a Nuoro.<br />

Dicembre 1998-oggi: assegno <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>.<br />

È autore <strong>di</strong> oltre 60 pubblicazioni nazionali e internazionali. È stato relatore <strong>di</strong><br />

tesi <strong>di</strong> laurea alle <strong>Un</strong>iv. <strong>di</strong> Pisa e Sassari. È cultore della materia per il raggruppamento<br />

<strong>di</strong>sciplinare E03A - Ecologia. È referee <strong>di</strong> riviste nazionali ed<br />

internazionali. È membro della European Society for Evolutionary Biology e <strong>di</strong><br />

varie società scientifiche nazionali. Ha partecipato all’organizzazione <strong>di</strong> congressi<br />

scientifici nazionali.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Il progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> riguarda la genetica della<br />

conservazione della specie “in pericolo” A. fasciatus, pesce tipico <strong>degli</strong> ambienti<br />

salmastri me<strong>di</strong>terranei. L’analisi <strong>di</strong> marcatori genetici in almeno 15 popolazioni<br />

della Sardegna e della Corsica permetterà <strong>di</strong> ottenere informazioni sulla<br />

variabilità genetica, sul flusso genico e sulla presenza <strong>di</strong> eventuali barriere per la<br />

migrazione tra le popolazioni. Tale stu<strong>di</strong>o permetterà <strong>di</strong> valutare su una scala<br />

- 151 -


spaziale più ridotta le ipotesi proposte sulla base <strong>di</strong> precedenti stu<strong>di</strong>. Sar<strong>anno</strong><br />

effettuati tentativi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare “unità <strong>di</strong> conservazione” e suggerire criteri<br />

per una gestione razionale <strong>di</strong> A. fasciatus e, più in generale, <strong>degli</strong> ambienti<br />

salmastri.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> e risultati finora conseguiti: La principale linea <strong>di</strong><br />

<strong>ricerca</strong> riguarda la genetica della conservazione, in particolare lo stu<strong>di</strong>o della<br />

bio<strong>di</strong>versità a livello specifico e subspecifico e dei processi microevolutivi che<br />

la regolano in organismi <strong>di</strong> habitat salmastri e marini. Sono state svolte (e sono<br />

tuttora in corso) ricerche su altri organismi <strong>di</strong> ambienti salmastri (gli anelli<strong>di</strong><br />

policheti Syllis gracilis e Desdemona ornata ed il mollusco bivalve Mytilaster<br />

minimus) e marini (la fanerogama Halophila stipulacea, il polichete Ophelia<br />

bicornis e il mollusco cefalopode Octopus vulgaris).<br />

Cooperazione nazionale ed internazionale: Parte delle attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> sono<br />

svolte in collaborazione con <strong>ricerca</strong>tori dell’<strong>Un</strong>iv. <strong>di</strong> Pisa e della Staz. Zool. “A.<br />

Dohrn” <strong>di</strong> Napoli. In particolare, è in corso una collaborazione con il prof.<br />

Ricardas Volskis (Vilnius, Lituania), coor<strong>di</strong>natore del Progetto internazionale<br />

Species and Its Productivity in the Distribution Area. Development of Modern<br />

Species Concept. Animals and Plants, <strong>1999</strong>-2002, CORDIS RTD-PARTNERS/<br />

©<br />

European Communities (ve<strong>di</strong> sito internet http://ic.lms.lt/fulltext/species/<br />

bulletin/bulletin.htm).<br />

Pubblicazioni del periodo <strong>1999</strong>-2000:<br />

Articoli su riviste nazionali:<br />

- Famà P., Acunto S., Camilli L., Maltagliati F., Procaccini G. (<strong>1999</strong>): Genetic<br />

variation in two Me<strong>di</strong>terranean populations of Halophila stipulacea (Forssk.)<br />

Aschers. Biol Mar Me<strong>di</strong>t 6: 184-190.<br />

- Maltagliati F., Camilli L. (<strong>1999</strong>): Variabilità temporale della struttura genetica<br />

<strong>di</strong> una popolazione <strong>di</strong> Aphanius fasciatus (Teleostei: Cyprinodontidae)<br />

dell’Isola d’Elba (LI). Biol Mar Me<strong>di</strong>t 6: 221-223.<br />

- Rossi F., Casotti M., Maltagliati F., Lar<strong>di</strong>cci C. (<strong>1999</strong>): Benthic community<br />

structure in an area of the Gulf of Follonica influenced by a coastal power<br />

station. Biol Mar Me<strong>di</strong>t 6: 433-436.<br />

- Maltagliati F., Castelli A. (<strong>1999</strong>): Aspetti <strong>di</strong> genetica della conservazione<br />

- 152 -


per la gestione dell’ambiente. 10 a Rassegna del Mare, Città del Mare - Terrasini<br />

(PA), 29/5/99, pp. 349-354.<br />

- Fresu L., Castelli A., Casu M., Lar<strong>di</strong>cci C., Maltagliati F. (2000): Analisi<br />

della struttura genetica e del flusso genico in Ophelia bicornis (Polychaeta:<br />

Opheliidae). Biol Mar Me<strong>di</strong>t in stampa.<br />

- Camilli L., Castelli A., Lar<strong>di</strong>cci C., Maltagliati F. (2000): Stu<strong>di</strong>o della variabilità<br />

genetica <strong>di</strong> Mytilaster minimus (Mollusca, Pelecypoda) nella laguna<br />

<strong>di</strong> Orbetello ed in due siti marini a<strong>di</strong>acenti. Biol Mar Me<strong>di</strong>t in stampa.<br />

Articoli su riviste internazionali:<br />

- Lar<strong>di</strong>cci C., Rossi F., Maltagliati F. (<strong>1999</strong>): Detection of thermal pollution:<br />

variability of benthic communities at two <strong>di</strong>fferent spatial scales in an area<br />

influenced by a coastal power station. Mar Pollut Bull 38: 296-303.<br />

- Maltagliati F. (<strong>1999</strong>): Genetic <strong>di</strong>vergence in natural populations of the<br />

Me<strong>di</strong>terranean killifish Aphanius fasciatus. Mar Ecol Prog Ser 179: 155-162.<br />

- Maltagliati F. (<strong>1999</strong>): Lactate dehydrogenase isozyme patterns of the<br />

endangered Me<strong>di</strong>terranean killifish Aphanius fasciatus (Teleostei:<br />

Cyprinodontidae). Ital J Zool 66: 171-174.<br />

- Rin<strong>di</strong> F., Maltagliati F., Rossi F., Acunto S., Cinelli F. (<strong>1999</strong>): Algal floral<br />

associated to a Halophila stipulacea (Forssk.) Aschers. (Hydrocharitaceae)<br />

stand in Western Me<strong>di</strong>terranean. Oceanol Acta 22: 421-429.<br />

- Procaccini G., Acunto S., Famà P., Maltagliati F. (<strong>1999</strong>): Structural,<br />

morphological and genetic variability in Halophila stipulacea (Hydrocharitaceae)<br />

populations in the western Me<strong>di</strong>terranean. Mar Biol 135: 181-189.<br />

- Cognetti G., Maltagliati F. (2000): Bio<strong>di</strong>versity and adaptive mechanisms<br />

in brackish water fauna. Mar Pollut Bull 40: 7-14.<br />

- Maltagliati F., Camilli L. (2000): Temporal genetic variation in a populations<br />

of Aphanius fasciatus Nardo (Cyprinodontidae) from a brackish-water habitat<br />

at Elba Island (Italy). Env Biol Fish 57: 107-112.<br />

- Maltagliati F., Peru A.P., Casu M., Rossi F., Lar<strong>di</strong>cci C., Curini-Galletti<br />

M., Castelli A. (2000): Is Syllis gracilis Grube Polychaeta: Syllidae) a species<br />

complex? An allozyme perspective. Mar Biol in stampa.<br />

Revisioni <strong>di</strong> libri:<br />

- Maltagliati F. (2000): Book Review: Pollution prevention opportunity<br />

assessment. Mar Pollut Bull in stampa.<br />

- 153 -


Lavori presentati a congressi:<br />

- Fresu L., Casu M., Lar<strong>di</strong>cci C., Maltagliati F., Castelli A. (<strong>1999</strong>): Analisi<br />

della struttura genetica e del flusso genico in Ophelia bicornis (Polychaeta:<br />

Opheliidae). XXX Congresso Società Italiana <strong>di</strong> Biologia Marina, Vibo Valentia,<br />

p. 117.<br />

- Camilli L., Castelli A., Lar<strong>di</strong>cci C., Maltagliati F. (<strong>1999</strong>): Adattamento<br />

genetico agli ambienti salmastri in Mytilaster minimus (Mollusca:<br />

Pelecypoda). XXX Congresso Società Italiana <strong>di</strong> Biologia Marina, Vibo Valentia,<br />

p. 107.<br />

- Maltagliati F., Camilli L., Castelli A., Lar<strong>di</strong>cci C. (<strong>1999</strong>): Preliminary<br />

Allozyme study on the genetic <strong>di</strong>vergence in the bivalve Mytilaster minimus<br />

from a polluted brackish environment and adjacent marine sites. VII Congress<br />

of the European Society for Evolutionary Biology, Barcelona, p. II-186.<br />

- Procaccini G., Famà P., Ruggiero M.V., Maltagliati F. (<strong>1999</strong>): Genetic<br />

variability between native and introduced meadows of the seagrass Halophila<br />

stipulacea from the Red Sea and Western Me<strong>di</strong>terranean. VII Congress of the<br />

European Society for Evolutionary Biology, Barcelona, p. II-238.<br />

- Castelli A., Lar<strong>di</strong>cci C., Maltagliati F., Rossi F., Santoni M. (<strong>1999</strong>): Progressiva<br />

espansione della specie alloctona Desdemona ornata Banse<br />

(Polychaeta, Sabellidae) nei bacini salmastri me<strong>di</strong>terranei. IX Congresso Società<br />

Italiana <strong>di</strong> Ecologia, Lecce, p. 160.<br />

- Maltagliati F., Belcari P., Casu D., Casu M., Sartor P., Castelli A. (2000):<br />

Genetic structure of Octopus vulgaris in the Me<strong>di</strong>terranean: insights from<br />

allozyme analysis. Millennium Cephalopod Conference, CIAC 2000, <strong>Un</strong>iv.<br />

of Aberdeen, Scotland.<br />

- Ruggiero M.V., Famà P., Maltagliati F., Procaccini G. (2000): Polimorfismo<br />

<strong>di</strong> regioni ribosomali in popolazioni me<strong>di</strong>terranee e del Mar Rosso della<br />

fanerogama marina Halophila stipulacea. XXX Congresso Società Italiana <strong>di</strong><br />

Biologia Marina, Sharm el Sheik, Egitto.<br />

- Maltagliati F., Belcari P., Casu D., Casu M., Sartor P., Vargiu G., Castelli A<br />

(2000): Stu<strong>di</strong>o preliminare sulla struttura genetica in Octopus vulgaris<br />

(Mollusca, Cephalopoda) nel Me<strong>di</strong>terraneo occidentale. XXX Congresso della<br />

Società Italiana <strong>di</strong> Biologia Marina, Sharm el Sheik, Egitto.<br />

- 154 -


Attrezzature utilizzate: Per lo svolgimento dei lavori sopracitati sono state utilizzate<br />

le attrezzature presenti nei laboratori del Dip. <strong>di</strong> Zoologia e Antropologia<br />

biologica dell’<strong>Un</strong>iv. <strong>di</strong> Sassari, del Dip. <strong>di</strong> Scienze dell’Uomo e dell’Ambiente<br />

dell’<strong>Un</strong>iv. <strong>di</strong> Pisa e della Staz. Zool. ‘A. Dohrn’ <strong>di</strong> Napoli.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: Parte delle ricerche sono state svolte grazie<br />

ai finanziamenti ricevuti negli anni 1997 e <strong>1999</strong> dalla PADI FOUNDATION<br />

(Beverly Hills, CA, USA); altri finanziamenti sono rappresentati dai fon<strong>di</strong> ex<br />

40% 1997 e <strong>1999</strong> della U.O. coor<strong>di</strong>nata dal prof. A. Castelli.<br />

Collaborazioni con Enti Locali e con Aziende: ENEL: stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale<br />

per la posa <strong>di</strong> 4 cavi elettrici sottomarini nell’area Palau - La Maddalena.<br />

Viaggi e missioni: Varie località della Sardegna per effettuare i campionamenti<br />

in stagni salmastri lungo l’intero perimetro dell’isola. Napoli-Barcellona (agosto<br />

<strong>1999</strong>) per partecipare al 7° Congresso Internazionale della Società Europea<br />

<strong>di</strong> Biologia evoluzionistica.<br />

- 155 -


LAURA MORELLI<br />

Facoltà: Scienze Matematiche Fisiche e Naturali.<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Zoologia e Antropologia biologica<br />

Area scientifica: Scienze Biologiche<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Analisi e filogenesi <strong>di</strong> sistemi genetici<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 15 <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve curriculum: Si laurea nel 1992 in Scienze Biologiche presso l’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>di</strong> Sassari, cattedra <strong>di</strong> Antropologia, con la votazione 110/110 e lode.<br />

Dal 1992 al 1993 compie un tirocinio <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> presso l’Istituto <strong>di</strong> Microbiologia<br />

e Virologia dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari, Fac. <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina, dove si è occupata <strong>di</strong><br />

espressione <strong>di</strong> mRNA delle cellule eucariotiche e tecniche biomolecolari. Nel<br />

1993 acquisisce l’abilitazione alla professione <strong>di</strong> biologo.<br />

Nel triennio 1993-1995 svolge un Dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in Scienze Antropologiche<br />

presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Cagliari e Sassari, nell’ambito del quale ha compiuto<br />

ricerche <strong>di</strong> biologia delle popolazioni umane. Consegue per esame il titolo<br />

<strong>di</strong> Dottore <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nel 1996 presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Bologna presentando una<br />

<strong>di</strong>ssertazione finale dal titolo: Analisi della variabilità del genoma mitocondriale<br />

umano in Europa.<br />

Nel 1994 l’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari le assegna una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

Erasmus per un soggiorno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> trimestrale presso la <strong>Un</strong>itat d’Antropologia<br />

della <strong>Un</strong>iversitat Autònoma <strong>di</strong> Barcelona, dove si occupa <strong>di</strong> estrazione e analisi<br />

<strong>di</strong> DNA antico.<br />

Nel 1997 è vincitrice <strong>di</strong> borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o biennale (bando CNR n.224.17.6 area<br />

Biologia molecolare e Biotecnologie) presso l’Istituto <strong>di</strong> Genetica molecolare<br />

del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Sassari) per l’esecuzione del progetto<br />

<strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> presentato dalla can<strong>di</strong>data: Analisi della struttura genetica <strong>di</strong> isolati:<br />

applicabilità alla comprensione delle malattie genetiche complesse.<br />

È cultore della materia Antropologia e in quest’ambito svolge mansioni <strong>di</strong> commissario<br />

nelle sessioni <strong>di</strong> esame ed è correlatrice <strong>di</strong> tesi <strong>di</strong> laurea. Inoltre, coor<strong>di</strong>na<br />

l’attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> presso il Laboratorio <strong>di</strong> Biologia marina e Biologia<br />

evolutiva del Dipartimento <strong>di</strong> Zoologia e Antropologia biologica ed è tutore<br />

dei laurean<strong>di</strong> e tirocinanti che vi afferiscono.<br />

- 156 -


Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Lo scopo <strong>di</strong> questo progetto è quello <strong>di</strong> analizzare<br />

aspetti evolutivi del genoma nell’uomo e in altre specie animali. Attualmente<br />

l’attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> è rivolta principalmente allo stu<strong>di</strong>o delle popolazioni<br />

umane me<strong>di</strong>ante l’analisi del sistema HLA, del genoma mitocondriale e del<br />

cromosoma Y, sistemi genetici che presentano <strong>di</strong>versa valenza ere<strong>di</strong>taria, in<br />

quanto caratterizzati rispettivamente da trasmissione biparentale e uniparentale<br />

materna e paterna.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: La prima<br />

fase del lavoro, consistente nel reperimento <strong>di</strong> campioni statisticamente rappresentativi<br />

<strong>di</strong> popolazioni europee e nord-africane, è già stata condotta, e<br />

numerosi polimorfismi del DNA sono stati rilevati impiegando meto<strong>di</strong><br />

biotecnologici <strong>di</strong> amplificazione, sequenziamento, analisi <strong>di</strong> restrizione,<br />

cromatografia. L’elaborazione e l’interpretazione dei dati prodotti sono oggetto<br />

<strong>di</strong> pubblicazioni in corso <strong>di</strong> stampa.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Gli stu<strong>di</strong> intrapresi<br />

con nuovi approcci, come l’analisi <strong>di</strong> SNPs (single nucleotide polimorphisms)<br />

del cromosoma Y, condurr<strong>anno</strong> alla produzione <strong>di</strong> dati originali che sar<strong>anno</strong><br />

impiegati per l’analisi <strong>di</strong> percorsi filogenetici che correlano tra loro in senso<br />

evolutivo gli aplotipi in relazione alla loro <strong>di</strong>stribuzione geografica ed elaborati<br />

statisticamente con lo scopo <strong>di</strong> spiegare la struttura genetica delle popolazioni<br />

esaminate.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Lo stu<strong>di</strong>o dei polimorfismi del DNA<br />

in tutti i rami della biologia rappresenta un approccio <strong>di</strong> grande interesse e<br />

continua evoluzione. In particolare lo stu<strong>di</strong>o della variabilità biallelica del cromosoma<br />

Y è una recente acquisizione grazie soprattutto alla tecnologia DHPLC<br />

(denaturing high performance liquid chromatography) che ha permesso la scoperta<br />

<strong>di</strong> 166 marcatori che definiscono 1062 aplotipi con una specifica <strong>di</strong>stribuzione<br />

filo-geografica. L’insieme dei dati prodotti e la loro interpretazione in<br />

termini biodemografici può fornire un contributo per stu<strong>di</strong> paleoantropologici<br />

come spiegare fenomeni <strong>di</strong> persistenza e <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> tratti genetici e patologici<br />

nel bacino del Me<strong>di</strong>terraneo. In questo contesto potrebbero ad esempio<br />

essere rivedute alcune posizioni riguardo il ruolo della popolazione sarda nello<br />

- 157 -


scambio <strong>di</strong> geni con le popolazioni circostanti prima delle gran<strong>di</strong> colonizzazioni.<br />

Mutazioni che si sovrappongono a pattern già noti costituiscono sottogruppi<br />

che possono essere utilmente impiegati come traccianti <strong>di</strong> migrazione. La possibilità<br />

<strong>di</strong> stabilire un’epoca <strong>di</strong> fondazione delle popolazioni sulla base dell’evoluzione<br />

<strong>di</strong> sistemi aplotipici permette <strong>di</strong> stimare il numero <strong>di</strong> generazioni che<br />

<strong>di</strong>stanziano la popolazione ancestrale da quella attuale. Questo tipo <strong>di</strong> informazione<br />

è <strong>di</strong> grande interesse per chi conduce ricerche <strong>di</strong> mappaggio genico<br />

sulla base del linkage <strong>di</strong>sequilibrium poiché il numero <strong>di</strong> generazioni che intercorrono<br />

tra due in<strong>di</strong>vidui affetti dalla stessa malattia in una popolazione è<br />

strettamente correlato al grado <strong>di</strong> haplotype sharing, ed è quin<strong>di</strong> possibile pianificare<br />

ed ottimizzare gli screening sull’intero genoma in modo da ridurre i<br />

costi e i tempi necessari all’indagine.<br />

Cooperazione internazionale: Per la sua attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> si avvale <strong>di</strong> numerose<br />

collaborazioni, sia presso l’Ateneo sassarese che presso altre <strong>Un</strong>iversità italiane<br />

(Roma “La Sapienza”, Dip. <strong>di</strong> Biologia Molecolare; Cagliari, Dip. <strong>di</strong> Scienze<br />

Biome<strong>di</strong>che e Biotecnologie; Cagliari, Dip. <strong>di</strong> Scienze sperimentali; Pisa, Dip.<br />

Ecologia Etologia e Evoluzione) ed estere (Stanford, USA, Dept. of Genetics;<br />

Barcellona, Spagna, <strong>Un</strong>iversitat Autònoma, Dep. de Biologia Animal, Biologia<br />

Vegetal i Ecologia; Sofia, Bulgaria, <strong>Un</strong>iversity Hospital of Obstetrics and<br />

Ginaecology; Corte, France, Fac. des Sciencies at Techniques).<br />

Numero e titoli <strong>di</strong> volumi ed articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del<br />

2000 e pertinenti la <strong>ricerca</strong>:<br />

- Morelli L., Grosso M.G., Casula M., Francalacci P.: Mitochondrial variability<br />

and the peopling of two Me<strong>di</strong>terranean islands. Human Genome<br />

Diversity Euroconference, Cambridge, GB, 9-13/9/<strong>1999</strong>.<br />

- Morelli L., Grosso M.G., Varesi L., Vona G., Torroni A., Francalacci P.:<br />

Frequency <strong>di</strong>stribution of mitochondrial DNA haplogroups in Corsica and<br />

Sar<strong>di</strong>nia. Hum Biol 00:00-00, 2000 (In press).<br />

- Morelli L. and Francalacci P.: Relazioni genetiche tra la popolazione corsa e<br />

le altre popolazioni me<strong>di</strong>terranee me<strong>di</strong>ante l’analisi <strong>di</strong> polimorfismi <strong>di</strong> restrizione<br />

a bassa risoluzione del genoma mitocondriale. Antropologia Contemporanea<br />

00:00-00, 2000 (In press).<br />

- Morelli L. and Francalacci P.: The population history of Corsica and<br />

- 158 -


Sar<strong>di</strong>nia: the contribution of archaeology and genetics. In C. Renfrew and<br />

P. Forster eds. “Molecular genetics and early Europe: working papers in population<br />

prehistory” Cambridge: The McDonald Institute for Archaeological<br />

Research 2000 (In press).<br />

- Lampis R., Morelli L., Mulargia A.P., Loddo M., Congia M, De Virgiliis<br />

S., Cucca F.: The Intra-Regional Distribution of HLA Class II Haplotypes<br />

Reveals a Lack of Large-Scale Heterogeneity in the Sar<strong>di</strong>nian Population.<br />

Immunogenetics (submitted).<br />

Attrezzature utilizzate: Thermocycler, sequenziatore automatico, DHPLC,<br />

spettrofotometro, apparecchiature <strong>di</strong> laboratorio biomolecolare. PC, software<br />

statistici e grafici.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: Ha ricevuto numerosi grants (Euresco;<br />

Human Capital Mobility dello Human Genome Diversity Project) per la partecipazione<br />

a congressi internazionali. Ha inoltre ricevuto il finanziamento<br />

“giovani <strong>ricerca</strong>tori 1998” per lo svolgimento della <strong>ricerca</strong> Evoluzione molecolare<br />

e filogenesi <strong>di</strong> sistemi genetici nei mammiferi.<br />

Viaggi e missioni: Cambridge (UK), Roma, Stanford (CA, USA).<br />

- 159 -


GIOVANNI MARIA MURA<br />

Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Chimica<br />

Area scientifica: Scienze Chimiche<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> funzione e strutturali <strong>di</strong> metalloenzimi: idrogenasi<br />

e collagenasi<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 7 <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve curriculum: 1986: Laurea in Scienze Biologiche presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong><br />

Sassari con la votazione <strong>di</strong> 110/110 e lode. 1987-1990: corso <strong>di</strong> perfezionamento<br />

in “Scienze Molecolari Applicate” presso la Scuola Normale Superiore<br />

<strong>di</strong> Pisa, argomento <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Metano monossigenasi da Methylococcus capsulatus.<br />

1990-1996: <strong>ricerca</strong>tore presso Eniricerche, argomento principale <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>:<br />

caratterizzazione biochimica e genetica <strong>di</strong> idrogenasi. 1996-<strong>1999</strong>: Dottorato<br />

<strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in Scienze Chimiche. Tesi dal titolo “Idrogenasi e ossigeno come<br />

accettori <strong>di</strong> elettroni nello stu<strong>di</strong>o della reattività del biossido <strong>di</strong> titanio in sistemi<br />

<strong>di</strong> interesse ambientale”. Tutor: prof. M.L. Ganadu.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: La <strong>ricerca</strong> è finalizzata alla valutazione<br />

dell’interazione <strong>di</strong> enzimi redox con biossido <strong>di</strong> titanio. Con gli enzimi<br />

idrogenasi, glucosio ossidasi e superossido <strong>di</strong>smutasi si intende stu<strong>di</strong>are l’importanza<br />

della riduzione enzimatica in sistemi fotocatalitici basati su biossido<br />

<strong>di</strong> titanio. <strong>Un</strong> secondo aspetto del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> consiste nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

molecole organiche <strong>di</strong> sintesi, in particolare epossi<strong>di</strong> e aziri<strong>di</strong>ne, come inibitori<br />

<strong>di</strong> metallo proteasi (collagenasi) e cisteina proteasi (papaina).<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: È stata<br />

stu<strong>di</strong>ata la degradazione <strong>di</strong> inquinanti organici nel sistema biossido <strong>di</strong> titanioidrogenasi.<br />

Idrogenasi e ossigeno sono stati confrontati come accettori <strong>di</strong> elettroni<br />

da biossido <strong>di</strong> titanio. È stata stu<strong>di</strong>ata l’influenza <strong>di</strong> glucosio ossidasi<br />

nella formazione <strong>di</strong> interme<strong>di</strong> ra<strong>di</strong>cali dall’ossidazione <strong>di</strong> alcoli con biossido <strong>di</strong><br />

titanio. Sono stati in<strong>di</strong>viduati composti epossi<strong>di</strong>ci inibitori <strong>di</strong> papaina.<br />

- 160 -


Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Valutazione dell’influenza<br />

della catalisi enzimatica nella degradazione <strong>di</strong> inquinanti organici con<br />

biossido <strong>di</strong> titanio. Stu<strong>di</strong>o dell’interazione <strong>di</strong> aziri<strong>di</strong>ne con papaina e con<br />

collagenasi.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Il principale aspetto <strong>di</strong> innovazione consiste<br />

nell’accoppiamento <strong>di</strong> un semiconduttore fotoindotto con enzimi redox.<br />

Cooperazione internazionale: contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: Partecipazione al COST 841 “Biological and<br />

Biochemical Diversity of Hydrogen Metabolism”. Collaborazioni con: prof.<br />

MWW Adams (<strong>Un</strong>iversity of Georgia), Prof. A Maldotti (<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Ferrara),<br />

prof. L Palmisano (<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Palermo).<br />

Numero e titoli <strong>di</strong> volumi ed articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del<br />

2000 e pertinenti alla <strong>ricerca</strong>:<br />

- Mura G.M., Ganadu M.L., Lubinu G., Maida V.: Photodegradation of<br />

organic waste coupling titanium <strong>di</strong>oxide and hydrogenase. Annals N Y Acad<br />

Sci <strong>1999</strong>, 879, 267-275.<br />

- Branca M., Ganadu M.L., Maida V., Mura G.M.: The coupling of Pyrococcus<br />

furiosus hydrogenase and titanium <strong>di</strong>oxide:future applications. Comunicazione<br />

orale al Meeting COST 818. 18-19 marzo <strong>1999</strong>. La Chaux de Fonds<br />

(Svizzera).<br />

- Ganadu M.L., Maida V., Mura G.M.: The coupling of P.furiosus hydrogenase<br />

and titanium <strong>di</strong>oxide. Comunicazione orale alla “1° International<br />

Conference on Bio<strong>di</strong>versity and Natural Resources Preservation”. 13-14<br />

maggio <strong>1999</strong>. Ifrane (Marocco).<br />

- S.R. Amendolia, P. Carta, G. Cossu, A. Doppiu, M.L. Ganadu, B. Golosio,<br />

V. Maida, G.M. Mura e G. Pirastru: Neural network based classification of<br />

thalassemic pathologies. Ital Biochem Soc Trans <strong>1999</strong>, 13, 131.<br />

- Bennar<strong>di</strong>ni F., Ganadu M.L., Maida V., Mura G.M. e Ragg E.: Measurement<br />

of translational <strong>di</strong>ffusion coefficient of human alphaB-crystallin through<br />

gra<strong>di</strong>ent field NMR. Ital Biochem Soc Trans <strong>1999</strong>, 13, 235.<br />

- Andreotti L., Ganadu M.L., Molinari A., Mura G.M.: Enzymatic<br />

photoreductions on environmental applications of titanium <strong>di</strong>oxide. Poster<br />

- 161 -


presentato al Congresso “Trends in Transition Metal Chemistry: a<br />

symposium in honour of Fausto Calderazzo”. Pisa 25-27 febbraio 2000.<br />

Altri risultati: Purificazione <strong>di</strong> αB-cristallina umana da cristallino e da E.coli.<br />

Applicazione <strong>di</strong> reti neurali alla classificazione <strong>di</strong> talassemie.<br />

Viaggi e missioni: Febbraio <strong>1999</strong>: <strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Ferrara e <strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Palermo<br />

(collaborazione scientifica). Marzo <strong>1999</strong>: La Chaux-de-Fonds, Svizzera<br />

(Congresso COST). Maggio <strong>1999</strong>: Ingurtosu, CA (VI Workshop <strong>di</strong> “Chimica<br />

Fisica Ambientale”). Gennaio 2000: <strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Ferrara (collaborazione scientifica).<br />

Febbraio 2000: Pisa (Congresso “Trends in Transition Metal Chemistry:<br />

a symposium in honour of Fausto Calderazzo”).<br />

- 162 -


MARIA ITRIA PILO<br />

Facoltà: Scienze Matematiche Fisiche e Naturali<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Chimica<br />

Area scientifica: Scienze chimiche<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Realizzazione ed applicazioni <strong>di</strong> elettro<strong>di</strong> chimicamente<br />

mo<strong>di</strong>ficati<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 3 <strong>di</strong>cembre 1998<br />

Breve curriculum: Marzo 1989: Laurea in Chimica presso la Facoltà <strong>di</strong> Scienze<br />

MM.FF.NN. dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari con la votazione <strong>di</strong> 110/110 con<br />

lode. 1990-92: Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del CNR su “Elettrochimica <strong>di</strong> Composti Organici,<br />

Metallorganici e <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>nazione <strong>di</strong> interesse biologico” presso l’Istituto<br />

per l’Applicazione delle Tecniche chimiche applicate ai Problemi<br />

agrobiologici - Sassari. 1992-1995: Dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in Chimica Agraria<br />

presso il Di.S.A.A.B.A. - Facoltà <strong>di</strong> Agraria - <strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari (sede amministrativa:<br />

<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Bari). 1997-98: contratto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> regionale presso il<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Chimica <strong>di</strong> Sassari su “Applicazioni <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> elettrochimici<br />

basati sull’impiego <strong>di</strong> ultramicroelettro<strong>di</strong> allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> problematiche <strong>di</strong> carattere<br />

ambientale ed alimentare specifiche della Regione Sardegna”. Dicembre<br />

1998-oggi: assegno <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>.<br />

È coautrice <strong>di</strong> circa 30 tra pubblicazioni e comunicazioni scientifiche e ha partecipato<br />

a congressi e scuole nazionali ed internazionali. È stata correlatrice <strong>di</strong> tesi <strong>di</strong><br />

laurea all’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari. Ha partecipato all’organizzazione della VII Scuola<br />

<strong>di</strong> Chemiometria (Alghero, 1997) e dei Seminari <strong>di</strong> Elettroanalisi (Alghero, 1998).<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: L’obiettivo finale del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> riguarda<br />

uno stu<strong>di</strong>o volto alla realizzazione <strong>di</strong> nuovi elettro<strong>di</strong> chimicamente mo<strong>di</strong>ficati,<br />

ottenibili per trattamento con opportuni composti <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione od<br />

organometallici, anche <strong>di</strong> sintesi originale, contenenti prevalentemente elementi<br />

<strong>di</strong> transizione. Gli elettro<strong>di</strong> così realizzati possono trovare, a seconda<br />

delle peculiarità evidenziate e del tipo <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficazione chimica indotta, molteplici<br />

applicazioni in quanto tali (biosensori ad elevata specificità, elettrocatalizzatori<br />

per riduzioni <strong>di</strong> O 2<br />

, CO 2<br />

, NO x<br />

, elettro<strong>di</strong> capaci <strong>di</strong> indurre attività<br />

- 163 -


ottica nelle specie che ad essi si formino, nuovi ed efficienti strumenti <strong>di</strong> indagine<br />

in campo meccanicistico e strutturale) o in funzione delle proprietà del<br />

tipo <strong>di</strong> polimero elettroformato.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: Durante<br />

il primo biennio si è cercato <strong>di</strong> sintetizzare un gran numero <strong>di</strong> molecole che,<br />

<strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente, potessero determinare mo<strong>di</strong>ficazioni delle superfici<br />

elettro<strong>di</strong>che. L’attenzione si è prevalentemente focalizzata su derivati <strong>di</strong><br />

coor<strong>di</strong>nazione ed organometallici <strong>di</strong> ioni in configurazione d 8 quali Pt(II), Pd(II)<br />

ed Au(III), da tempo noti per essere spesso importanti in processi <strong>di</strong> catalisi <strong>di</strong><br />

interesse industriale. Sono stati pertanto sintetizzati derivati <strong>di</strong> Pt(II) con tre<br />

<strong>di</strong>verse 2,2’-bipiri<strong>di</strong>ne-6-benzilsostituite e con un <strong>di</strong>verso legante in quarta<br />

posizione (Cl - , I - , CN - , CO, PPh 3<br />

, Py, MeCN). Tali composti sono stati caratterizzati<br />

per via spettroscopica (NMR) ed elettrochimica, ed è stato così possibile<br />

stabilire delle correlazioni tra proprietà termo<strong>di</strong>namiche e proprietà cinetiche.<br />

Le specie ottenute per riduzione monoelettronica sono state caratterizzate<br />

con tecniche elettrochimiche e spettroscopiche (EPR).<br />

Sono stati inoltre ottenuti derivati bipiri<strong>di</strong>nici <strong>di</strong> Au(III) con leganti all’ossigeno,<br />

aventi come precursore comune la specie [Au(bipy)Cl 2<br />

][PF 6<br />

]. Sia la specie<br />

precursore che le specie derivate sono state caratterizzate per via elettrochimica,<br />

utilizzando le tecniche <strong>di</strong> voltammetria ciclica e <strong>di</strong> elettrolisi a potenziale controllato.<br />

Tutti gli oxo-composti subiscono un processo <strong>di</strong> riduzione<br />

monoelettronica irreversibile. Il processo <strong>di</strong> riduzione del <strong>di</strong>cloro-derivato appare<br />

reversibile per velocità <strong>di</strong> scansione del potenziale <strong>di</strong> 500 V/s: è stato così<br />

possibile calcolare il valore <strong>di</strong> E 1/2<br />

(0.34 V), l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> reazione (secondo) e il<br />

valore della costante cinetica omogenea (10 -4 dm 3 mol -1 s -1 ). Valutazioni<br />

voltammetriche e coulombometriche suggeriscono la presenza <strong>di</strong> una cinetica<br />

omogenea lenta associata al trasferimento <strong>di</strong> carica.<br />

I risultati sin qui ottenuti – attualmente in fase <strong>di</strong> pubblicazione su riviste<br />

internazionali – h<strong>anno</strong> permesso <strong>di</strong> confermare la potenziale applicabilità <strong>di</strong><br />

tali specie nella catalisi omogenea industriale; a tali promettenti proprietà non<br />

ha sfortunatamente fatto riscontro un’analoga attitu<strong>di</strong>ne alla mo<strong>di</strong>fica permanente<br />

e riproducibile della superficie elettro<strong>di</strong>ca, per cui si ritiene poco probabile,<br />

allo stato attuale delle conoscenze, una loro applicazione in tal senso.<br />

Assai più promettenti paiono essere i primi risultati ottenuti dalla sintesi e<br />

- 164 -


caratterizzazione <strong>di</strong> derivati <strong>di</strong> Pd(II) con leganti tiofenici e <strong>di</strong>tiofenici alchiltio<br />

sostituiti. È pertanto facilmente arguibile che l’evoluzione futura della <strong>ricerca</strong><br />

si svilupperà prossimamente lungo questo filone.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Sulla base dei risultati<br />

sin qui raggiunti, gli obiettivi per il biennio successivo sar<strong>anno</strong>:<br />

1. ottimizzazione delle procedure <strong>di</strong> sintesi e <strong>di</strong> caratterizzazione <strong>di</strong> quei derivati<br />

che h<strong>anno</strong> palesato buone attitu<strong>di</strong>ni alla mo<strong>di</strong>fica <strong>degli</strong> elettro<strong>di</strong>;<br />

2. messa a punto delle procedure <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica elettro<strong>di</strong>ca impieganti le specie<br />

<strong>di</strong> cui al precedente punto;<br />

3. applicazioni <strong>degli</strong> elettro<strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficati ad elettrosintesi (anche stereoselettiva),<br />

elettroanalisi, elettrocatalisi, biosensoristica e scienza dei materiali.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Gli obiettivi della <strong>ricerca</strong> in oggetto<br />

sono d’avanguar<strong>di</strong>a: realizzazione <strong>di</strong> nuovi meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> sintesi elettrochimica <strong>di</strong><br />

molecole otticamente attive (es. molecole biologicamente attive), processi<br />

elettrocatalitici <strong>di</strong> interesse industriale (attivazione <strong>di</strong> ossigeno ed anidride<br />

carbonica, riduzione e quin<strong>di</strong> abbattimento <strong>degli</strong> ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto), realizzazione<br />

<strong>di</strong> nuovi materiali avanzati (polimeri elettroconduttori e fotoconduttori,<br />

nuovi <strong>di</strong>spositivi elettronici).<br />

Cooperazione internazionale: contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: Nell’ambito <strong>di</strong> questo progetto sono in atto collaborazioni<br />

con vari gruppi <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> sia all’interno dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari che <strong>di</strong><br />

altre <strong>Un</strong>iversità italiane (Modena, Bologna, Siena).<br />

Numero e titoli <strong>di</strong> volumi ed articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del<br />

2000 e pertinenti alla <strong>ricerca</strong>:<br />

· G. Sanna, G. Minghetti, A. Zucca, M.I. Pilo, R. Seeber, F. Laschi: Platinum<br />

complexes with N-N-C ligands. Syntheses, electrochemical and spectroscopic<br />

characterizations of Platinum(II) and relevant electroreduced species,<br />

Inorg. Chim. Acta, in press.<br />

· G. Sanna, M.I. Pilo, G. Minghetti, M.A. Cinellu, N. Spano, R. Seeber:<br />

Electrochemical Properties of Gold(III) Complexes with 2,2’-Bipyri<strong>di</strong>ne<br />

and Oxygen Ligands, submitted.<br />

- 165 -


· M.I. Pilo, G. Sanna, G. Minghetti, M.A. Cinellu, R. Seeber: Comportamento<br />

cato<strong>di</strong>co <strong>di</strong> addotti <strong>di</strong> Au(III) con 2,2’-bipiri<strong>di</strong>ne, XV Congresso<br />

Nazionale <strong>di</strong> Chimica Analitica, Addaura - Mondello (Palermo), 27 Settembre<br />

- 1 Ottobre <strong>1999</strong>, p179-180.<br />

Altri risultati: <strong>Un</strong>a seconda linea <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>, riguardante la determinazione con<br />

tecniche elettrochimiche, me<strong>di</strong>ante l’uso <strong>di</strong> ultramicroelettro<strong>di</strong>, <strong>di</strong> metalli pesanti<br />

in matrici complesse ha permesso nell’ultimo <strong>anno</strong> la pubblicazione dei<br />

seguenti lavori scientifici:<br />

- G. Sanna, M.I. Pilo, P.C. Piu, A. Tapparo, R. Seeber: Determination of<br />

Heavy Metals in Honey by Ano<strong>di</strong>c Stripping Voltammetry at Microelectrodes,<br />

Anal. Chim. Acta, in press.<br />

- Sanna G., Pilo M.I., Ciotti L., Seeber R., Lumbau A., Campus G.:<br />

Electroanalytical determination of heavy metals in raw artificial saliva.<br />

Application to the speciation in the short-term release of mercury, copper<br />

and zinc from dental amalgams, J. Dent. Res., in press.<br />

- G. Sanna, M.I. Pilo, L. Ciotti, P. Piu, G.G. Campus, A. Lumbau, R. Seeber:<br />

Determinazione <strong>di</strong> ioni metallici rilasciati da amalgami dentali me<strong>di</strong>ante<br />

tecniche voltammetriche <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>ssoluzione ano<strong>di</strong>ca, XV Congresso Nazionale<br />

<strong>di</strong> Chimica Analitica, Addaura - Mondello (Palermo), 27 settembre -<br />

1° ottobre <strong>1999</strong>, p181-182.<br />

- Sanna G., Pilo M.I., Ciotti L., Seeber R., Lumbau A., Campus G.:<br />

Electroanalytical determination of heavy metals in artificial saliva. In vitro<br />

study, IADR/AADR/CADR 78 th General Session and Exhibition, April 5-<br />

8, 2000, Washington D.C.<br />

Attrezzature utilizzate: sistemi elettrochimici computerizzati AMEL e CH<br />

Instruments, spettrofotometri IR e NMR.<br />

Viaggi e missioni: Palermo (settembre <strong>1999</strong>).<br />

- 166 -


FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA


- 168 -


LUISA BOGLIOLO<br />

Facoltà: Me<strong>di</strong>cina Veterinaria<br />

Dipartimento o Istituto: Istituto <strong>di</strong> Patologia generale, Anatomia patologica<br />

e Clinica ostretrico-chirurgica veterinaria - Sez. <strong>di</strong> Ostetricia e Ginecologia<br />

Area scientifica: Clinica ostetrica veterinaria<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Biotecnologie applicate alla riproduzione nei carnivori<br />

domestici<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 14 gennaio <strong>1999</strong><br />

Breve curriculum: Luglio 1992: ha conseguito la laurea in Scienze Biologiche<br />

presso l’<strong>Un</strong>iversità <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari con la votazione <strong>di</strong> 110/110 e lode,<br />

<strong>di</strong>scutendo la tesi dal titolo: “Invecchiamento cellulare in vitro: valutazione <strong>di</strong><br />

alcuni parametri morfo-funzionale”. 1992-1993: ha svolto il tirocinio pratico<br />

presso l’Istituto <strong>di</strong> Ematologia ed Endocrinologia della Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina<br />

dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari. 1993-1996: ha frequentato il corso <strong>di</strong> Dottorato <strong>di</strong><br />

<strong>ricerca</strong> in Endocrinologia <strong>degli</strong> Animali Domestici (IX ciclo) presso l’istituto<br />

<strong>di</strong> Fisiologia <strong>degli</strong> Animali Domestici della Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Veterinaria<br />

dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari. Durante tale periodo ha acquisito esperienza sulle<br />

tecniche <strong>di</strong> maturazione, fertilizzazione in vitro dell’oocita, sviluppo embrionale,<br />

capacitazione del materiale seminale negli ovini, bovini e equini; ha inoltre<br />

famigliarizzato con le tecniche <strong>di</strong> superovulazione, inseminazione artificiale,<br />

embryo transfer nella specie ovina. Giugno 1995 - ottobre 1995: stage formativo<br />

presso il Department of Development and Signalling del Babraham Institute<br />

<strong>di</strong> Cambridge acquisendo esperienza sulle tecniche <strong>di</strong> maturazione, fertilizzazione<br />

in vitro e micromanipolazione (ICSI, enucleazione) dell’oocita <strong>di</strong> suino<br />

sotto la guida del dott. R. Moor; durante tale periodo ha svolto <strong>ricerca</strong> per lo<br />

stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> alcune molecole che regolano i vari sta<strong>di</strong> <strong>di</strong> maturazione dell’oocita<br />

abbinando tecniche elettroforetiche e enzimatiche. Maggio 1997: ha conseguito<br />

il titolo <strong>di</strong> Dottore <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> presentando una <strong>di</strong>ssertazione finale dal<br />

titolo: “Influenza dell’Insulin-like growth factor-I (IGF-I), vasoactive intestinal<br />

peptide (VIP), atrial natriuretic peptide (ANP) sulla maturazione in vitro <strong>di</strong><br />

ovociti <strong>di</strong> ovino”. Luglio 1997 - gennaio<strong>1999</strong>: è risultata vincitrice del concorso<br />

per titoli per lo svolgimento <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> <strong>di</strong> interesse della Regione<br />

- 169 -


Autonoma della Sardegna (ex art. 37) presso l’Istituto <strong>di</strong> Fisiologia <strong>degli</strong> Animali<br />

Domestici dell’ <strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari svolgendo <strong>ricerca</strong> avente come oggetto:<br />

“Fattori che influenzano la vitalità dell’embrione dopo vitrificazione negli ovini”.<br />

Pubblicazioni: 58+ 3 in corso <strong>di</strong> stampa.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Acquisizione <strong>di</strong> metodologie innovative per la<br />

maturazione, fertilizzazione e sviluppo embrionale in vitro nei carnivori domestici<br />

quali il cane e il gatto, utilizzando prevalentemente il materiale ovarico<br />

derivante da interventi <strong>di</strong> ovariectomia e ovarioisterectomia. Infatti, contrariamente<br />

a quanto ottenuto negli animali <strong>di</strong> interesse zootecnico, nel cane e nel<br />

gatto tali biotecnologie non h<strong>anno</strong> ancora raggiunto un buon grado <strong>di</strong><br />

applicabilità e rimangono tuttora in fase sperimentale. Il programma ha come<br />

obiettivi principali: - ampliare le conoscenze sull’attività follicologenetica della<br />

cagna e della gatta <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti età durante i <strong>di</strong>versi perio<strong>di</strong> dell’<strong>anno</strong> e nelle<br />

<strong>di</strong>verse fasi del ciclo estrale; - valutare il grado <strong>di</strong> interazione tra lo stato<br />

endocrino-citologico e morfofunzionale dell’ovaio per ricavare eventuali informazioni<br />

per l’interpretazione <strong>di</strong> forme <strong>di</strong> ipofertilità; - acquisire una più<br />

approfon<strong>di</strong>ta conoscenza dei meccanismi che regolano le <strong>di</strong>verse fasi <strong>di</strong><br />

maturazione dell’oocita; - pervenire a sistemi colturali in grado <strong>di</strong> migliorare la<br />

maturazione, fertilizzazione e sviluppo embrionale in vitro dell’oocita.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: Sperimentazione<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti sistemi colturali per la maturazione in vitro <strong>degli</strong> oociti<br />

<strong>di</strong> cagna e <strong>di</strong> gatta; microiniezione intracitoplasmatica (ICSI) <strong>di</strong> spermatozoi<br />

in oociti <strong>di</strong> gatta maturati in vitro; crioconservazione <strong>di</strong> embrioni <strong>di</strong> cagna e <strong>di</strong><br />

gatta. Le sperimentazioni condotte finora h<strong>anno</strong> permesso <strong>di</strong> pervenire a sistema<br />

<strong>di</strong> coltura idoneo per la maturazione in vitro <strong>degli</strong> oociti <strong>di</strong> gatto (80%);<br />

i risultati relativi alla ICSI <strong>di</strong> oociti <strong>di</strong> gatto maturati in vitro evidenziano la<br />

possibilità <strong>di</strong> ottenere buone percentuali <strong>di</strong> sviluppo embrionale fino allo sta<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> morula-blastocisti.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Miglioramento dei<br />

sistemi colturali per incrementare la maturazione in vitro dell’oocita <strong>di</strong> cane;<br />

<strong>sperimentazione</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti sistemi colturali per valutare le potenzialità <strong>di</strong><br />

- 170 -


sviluppo <strong>degli</strong> embrioni <strong>di</strong> gatto ottenuti dopo ICSI e fertilizzazione in vitro.<br />

Analisi biochimiche molecolari su alcune proteine regolatrici della maturazione<br />

dell’oocita. Ottimizzazione dei sistemi <strong>di</strong> crioconservazione <strong>degli</strong> embrioni <strong>di</strong><br />

cane e <strong>di</strong> gatto.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Acquisizione <strong>di</strong> informazioni innovative<br />

sulle metodologie <strong>di</strong> maturazione e fertilizzazione e sviluppo embrionale in<br />

vitro, utilizzando il materiale germinale del gatto domestico per una successiva<br />

applicazione per la salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> felini selvatici in via <strong>di</strong> estinzione. Impiego<br />

<strong>di</strong> tali tecnologie per possibile intervento me<strong>di</strong>ante pregrammi <strong>di</strong> riproduzione<br />

assistita in caso <strong>di</strong> turbe riproduttive in un animale da compagnia come il cane.<br />

Cooperazione internazionale contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: Department of Development and Signalling, Babraham<br />

Institute, Cambridge (UK), Departimiento de Produción Animal “Miguel<br />

Servè” Saragoza (ES), Institut of Animal Production of Czech Republic, Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Biologia Animale-sez. Fisiologia, ambulatori veterinari <strong>di</strong> Sassari.<br />

Numero e titoli <strong>di</strong> volumi ed articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del<br />

2000 e pertinenti alla <strong>ricerca</strong>:<br />

- Bogliolo L., Pau S., Zedda M.T., Leoni G., Ledda S., Sbernardori U.:<br />

Maturazione in vitro e ICSI <strong>di</strong> oociti <strong>di</strong> gatto. Atti Sisvet, volume LIII, 71-<br />

72, <strong>1999</strong>.<br />

- Ledda S., Leoni G., Bogliolo L., Naitana S.: Crioconservazione <strong>di</strong> blastocisti<br />

<strong>di</strong> ovino dopo biopsia me<strong>di</strong>ante resezione del trofoblasto. Atti VII convegno<br />

della Società Italiana <strong>di</strong> Fisiopatologia della Riproduzione, p. 65, <strong>1999</strong>.<br />

- Ledda S., Leoni G., Bogliolo L., Naitana S.: Qualità dell’embrione<br />

preimpianto in funzione della conservazione a lungo termine. Atti VII convegno<br />

della Società Italiana <strong>di</strong> Fisiopatologia della Riproduzione, p. 27, <strong>1999</strong>.<br />

- Naitana S., Bogliolo L., Ledda S., Leoni G., Madau L., Falchi S., Muzzeddu<br />

M.: Survival of vitrified mouflon (Ovis g. musimon) blastocysts. Theriogenology,<br />

53:340, <strong>1999</strong>.<br />

- Ledda S.,. Bogliolo L., Leoni G., Naitana S.: Follicular size affects the meiotic<br />

competence of in vitro matured prepubertal and adult oocytes in sheep. Reproduction<br />

Nutrition Development 39: 1-6, <strong>1999</strong>.<br />

- 171 -


- Ledda S., Bogliolo L., Leoni G. and Naitana S.: Production and lambing<br />

rate of blastocysts derived from in vitro matured oocytes after gonadotrophin<br />

treatment of prepubertal ewes. Journal of Animal Science, 77: 2234-2239,<br />

<strong>1999</strong>.<br />

- Leoni G., Ledda S., Bogliolo L., Naitana S.: Influenza del VIP sulla schiusa<br />

della blastocisti <strong>di</strong> ovino. Atti III congresso SOFIVET, <strong>1999</strong>, in corso <strong>di</strong><br />

stampa.<br />

- Naitana S., Ledda S., Leoni G., Bogliolo L., Loi P., Cappai P.: Acrosome<br />

damage and in vitro fertilizing capacity of european mouflon spermatozoa<br />

after cryopreservation. SISVET Annual meeting, 1: 79-81, <strong>1999</strong>.<br />

- Naitana S., Ledda S., Leoni G., Bogliolo L., *Cappai P., *Loi P.: Salvaguar<strong>di</strong>a<br />

della variabilità genetica me<strong>di</strong>ante tecniche riproduttive. Atti Convegno<br />

Stu<strong>di</strong>o, Gestione e Conservazione della Fauna Selvatica in Sardegna. <strong>1999</strong>,<br />

in corso <strong>di</strong> stampa.<br />

Attrezzature utilizzate: Attrezzature per laboratori <strong>di</strong> colture cellulari, micromanipolatore<br />

e strumenti per micromanipolazione.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: Fondo giovani <strong>ricerca</strong>tori (<strong>1999</strong>), Progetto<br />

<strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> ex 40% (2000).<br />

Viaggi e missioni: Montecatini Terme (Convegno Società Italiana Scienze Veterinarie,<br />

settembre<strong>1999</strong>); Maastricht (Convegno “International Embryo<br />

Transfer Society”, gennaio 2000).<br />

- 172 -


ANTONELLA GHIBELLINI<br />

Facoltà: Me<strong>di</strong>cina Veterinaria<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Biologia animale<br />

Area scientifica: Zootecnica speciale<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Miglioramento della qualità del latte <strong>di</strong> capra sarda: stu<strong>di</strong>o<br />

dei polimorfismi delle caseine<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 15 gennaio <strong>1999</strong><br />

Breve curriculum: 1992: Laurea in Scienze Biologiche presso la Facoltà <strong>di</strong> Scienze<br />

MM. FF. NN. dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari con la votazione <strong>di</strong> 110/110. Materia<br />

e titolo della tesi <strong>di</strong> laurea: Fisiologia generale, “Caratterizzazione dei<br />

proteoglicani prodotti da colture successive <strong>di</strong> fibroblasti <strong>di</strong> ratto”. 1993-1994:<br />

Collaborazione con i <strong>ricerca</strong>tori dell’Istituto per la Fisiologia della Maturazione<br />

e della Conservazione del Frutto delle Specie Arboree Me<strong>di</strong>terranee del C.N.R.<br />

Sassari-Oristano, in <strong>di</strong>verse attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> e, in particolare, quelle relative al<br />

controllo biologico delle principali alterazioni microbiologiche su frutti <strong>di</strong> agrumi<br />

in post-raccolta. 1995-1997: Corso <strong>di</strong> Dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in Produzione e<br />

Igiene <strong>degli</strong> Alimenti <strong>di</strong> origine animale, presso la Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Veterinaria.<br />

Tra le varie tematiche <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> affrontate nel triennio in oggetto è stata<br />

rivolta particolare attenzione all’analisi del profilo metabolico <strong>degli</strong> ovini e dei<br />

caprini, in relazione ai <strong>di</strong>versi fattori <strong>di</strong> variabilità e allo stu<strong>di</strong>o delle caratteristiche<br />

fisico-chimiche, bromatologico-nutrizionali ed igienico-sanitarie del latte<br />

<strong>di</strong> capre <strong>di</strong> razza sarda. Il corso si è concluso con la <strong>di</strong>ssertazione finale su:<br />

“Aspetti quantitativi, qualitativi ed igienico-sanitari del latte <strong>di</strong> capre allevate<br />

nella Sardegna sud-occidentale (Istituendo Parco Naturale del Sulcis)”. 1998:<br />

Incarico, in qualità <strong>di</strong> Biologo libero-professionista, presso l’Istituto Zooprofilattico<br />

Sperimentale della Sardegna, nell’ambito del Piano <strong>di</strong> era<strong>di</strong>cazione<br />

della brucellosi ovi-caprina e bovina e della leucosi bovina enzootica. L’attività<br />

<strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> finora svolta è attestata da 27 lavori scientifici principalmente oggetto<br />

<strong>di</strong> comunicazioni a congressi scientifici nazionali ed internazionali e dalla<br />

tesi <strong>di</strong> dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>.<br />

- 173 -


Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: L’allevamento caprino rappresenta un’attività<br />

<strong>di</strong> notevole importanza economica del comparto agroalimentare della Sardegna.<br />

Il settore assume particolare interesse soprattutto per la possibilità <strong>di</strong> ulteriore<br />

espansione; infatti, al pari <strong>di</strong> quello vaccino, il latte <strong>di</strong> capra può essere<br />

destinato, oltre che alla caseificazione, anche al consumo alimentare <strong>di</strong>retto. A<br />

tal proposito occorre sottolineare come il latte <strong>di</strong> capra, per le sue peculiari<br />

caratteristiche (buona <strong>di</strong>geribilità della componente lipi<strong>di</strong>ca ed elevato valore<br />

biologico della proteica), rappresenti una valida alternativa al latte vaccino, dal<br />

punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong>etetico-nutrizionale, a tutte le età e, in particolare, sembra sia<br />

particolarmente in<strong>di</strong>cato nella <strong>di</strong>etoterapia dei lattanti con intolleranza alle<br />

proteine del latte vaccino. La presente <strong>ricerca</strong> ha come principale obiettivo lo<br />

stu<strong>di</strong>o della struttura genetica della capra sarda, relativamente al polimorfismo<br />

delle <strong>di</strong>fferenti frazioni caseiniche e, in particolare, della frazione denominata<br />

a s1<br />

, al fine <strong>di</strong> ottenere informazioni in<strong>di</strong>spensabili per: 1) un migliore utilizzo<br />

del latte (caseificazione o produzione <strong>di</strong> latte alimentare); 2) in<strong>di</strong>viduare gli<br />

animali portatori <strong>di</strong> alleli utili da utilizzare come riproduttori in schemi <strong>di</strong><br />

selezione genetica <strong>di</strong>versificata finalizzata al miglioramento qualitativo del latte,<br />

in funzione della sua destinazione.<br />

L’indagine si considera particolarmente interessante in quanto il latte <strong>di</strong> capra,<br />

se si escludono le variazioni <strong>di</strong> proprietà riconducibili a fattori ambientali,<br />

presenta variazioni <strong>di</strong> natura genetica, a livello <strong>di</strong> composizione della caseina,<br />

tali che non si possa parlare <strong>di</strong> un unico tipo <strong>di</strong> latte, ma <strong>di</strong> almeno due tipi:<br />

uno che contiene caseina a s1,<br />

prodotto da animali portatori dei cosiddetti alleli<br />

“forti” (A, B 1,<br />

B 2<br />

, B 3<br />

e C), che mostra spiccate attitu<strong>di</strong>ni casearie; l’altro, prodotto<br />

da soggetti portatori <strong>degli</strong> alleli cosiddetti “deboli” (F,D,G) o dell’allele<br />

“nullo” (0), che contiene solo in tracce o non contiene affatto caseina a s1<br />

e che,<br />

sotto questo aspetto, risulta più simile al latte umano.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti:<br />

In<strong>di</strong>viduazione delle varianti <strong>di</strong> as1-caseina, in capre primipare allevate in provincia<br />

<strong>di</strong> Cagliari, me<strong>di</strong>ante isoelettrofocalizzazione (IEF), elettroforesi<br />

<strong>di</strong>scontinua su gel <strong>di</strong> poliacrilamide (<strong>di</strong>sc-PAGE) e analisi cromatografica<br />

me<strong>di</strong>ante HPLC in fase inversa. Mensilmente è stata determinata anche la<br />

produzione lattea e i principali parametri qualitativi del latte (grasso, proteine,<br />

lattosio, tenore in caseine, pH) prodotto nel corso <strong>di</strong> un’intera lattazione. Sono<br />

- 174 -


state ritrovate, al locus della caseina as1, le seguenti frequenze alleliche: A 31%,<br />

B 51.5%, E 5.5%, F 6.5%, 0 5.5%. Da questi risultati preliminari è emerso<br />

come la capra <strong>di</strong> razza sarda produca un latte a prevalente attitu<strong>di</strong>ne casearia.<br />

Tuttavia, la presenza <strong>di</strong> alleli “deboli” e “nulli” (seppure a bassa frequenza)<br />

suggerisce come vi sia anche la possibilità <strong>di</strong> incrementare, me<strong>di</strong>ante la selezione<br />

genetica, il numero <strong>di</strong> soggetti in grado <strong>di</strong> produrre un latte adatto per il<br />

consumo <strong>di</strong>retto in alimentazione umana.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: 1) Approfon<strong>di</strong>re le<br />

conoscenze sui legami tra genotipo e parametri fisici, chimici e tecnologici del<br />

latte <strong>di</strong> capra. 2) Disporre <strong>di</strong> maggiori informazioni sul patrimonio genetico<br />

della razza caprina sarda.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Acquisire nuove metodologie per una<br />

rapida ed economica tipizzazione dei soggetti. Inoltre, me<strong>di</strong>ante analisi sul<br />

DNA, è possibile effettuare questa tipizzazione precocemente (strumento utile<br />

per la preselezione dei soggetti prima del loro ingresso in uno schema <strong>di</strong> selezione<br />

convenzionale), con notevoli vantaggi in termini <strong>di</strong> velocità <strong>di</strong> selezione.<br />

Cooperazione internazionale: contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: Istituto Zootecnico e Caseario per la Sardegna; CNR<br />

– Istituto <strong>di</strong> Genetica Molecolare (Tramariglio); Dipartimento <strong>di</strong> Scienza <strong>degli</strong><br />

Alimenti dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Napoli.<br />

Numero e titoli <strong>di</strong> volumi ed articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del<br />

2000 e pertinenti alla <strong>ricerca</strong>:<br />

- Vacca G.M., Carcangiu V., Ghibellini A., Mancuso M.R., Vodret B., Bini<br />

P.P.: Metabolismo proteico e urea nel latte in capre sarde con <strong>di</strong>versi livelli<br />

produttivi. Atti VII Congresso Fe.Me.S.P.Rum.. Santarém, 22-24 aprile<br />

<strong>1999</strong>, in corso <strong>di</strong> stampa.<br />

- Ghibellini A., Piredda G., Carcangiu V., Trentadue M., Mauriello R., Vacca<br />

G.M.: Frequenza allelica dell’a s1<br />

-caseina in capre <strong>di</strong> razza Sarda. Atti<br />

S.I.S.Vet., LIV Riva del Garda (TN), 28-30 settembre 2000, in corso <strong>di</strong><br />

stampa.<br />

- 175 -


Attrezzature utilizzate: apparecchiatura per elettroforesi verticale <strong>di</strong>scontinua;<br />

apparecchiatura per focalizzazione isoelettrica; cromatografo per analisi HPLC.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: Finanziamento progetti <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> condotti<br />

da giovani <strong>ricerca</strong>tori (<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari).<br />

Viaggi e missioni: Roma (febbraio2000).<br />

- 176 -


GIOVANNI GIUSEPPE LEONI<br />

Facoltà: Me<strong>di</strong>cina Veterinaria<br />

Dipartimento o Istituto: Dipartimento <strong>di</strong> Biologia animale – Sez. Fisiologia<br />

Area scientifica: Fisiologia della riproduzione animale<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Sviluppo <strong>di</strong> metodologie innovative per l’analisi genetica<br />

in embrioni preimpianto<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 15 gennaio <strong>1999</strong><br />

Breve curriculum: Novembre 1991: Laurea in Scienze Biologiche presso l’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari - votazione <strong>di</strong> 110/110 e lode; tesi dal titolo<br />

“Determinazione quali-quantitativa dell’emoglobina fetale in pazienti β°talassemici<br />

omozigoti me<strong>di</strong>ante l’utilizzo <strong>di</strong> un nuovo metodo analitico”, eseguita<br />

presso l’Istituto <strong>di</strong> Fisiologia generale e Chimica biologica della Facoltà<br />

<strong>di</strong> Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari. 1991-<br />

1993: collaborazione con il gruppo <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> del suddetto istituto occupandosi<br />

<strong>di</strong> vari aspetti riguardanti la genetica e la biochimica delle emoglobine<br />

umane e animali normali e mutate. 1993 -1996: Dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in Fisiologia<br />

della riproduzione animale (IX ciclo) presso la sezione <strong>di</strong> Fisiologia del<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Biologia Animale della Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Veterinaria dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

<strong>di</strong> Sassari. Maggio 1997: titolo <strong>di</strong> Dottore <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>, tesi dal titolo<br />

“Attività <strong>di</strong> sintesi e secrezione proteica in oociti ed embrioni <strong>di</strong> ovino durante<br />

le prime fasi <strong>di</strong> sviluppo”. Novembre - <strong>di</strong>cembre 1995: Stage <strong>di</strong> formazione<br />

presso l’Institut Für Tierzucht und Genetik della Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Veterinaria<br />

dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Vienna su embriotransfer, micromanipolazione,<br />

tipizzazione genomica <strong>degli</strong> embrioni, analisi genotipica me<strong>di</strong>ante microsatelliti.<br />

Novembre 1996 - ottobre1997: collaborazione con i <strong>ricerca</strong>tori della suddetta<br />

sezione <strong>di</strong> Fisiologia e con l’Istituto <strong>di</strong> Produzioni animali della Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina<br />

Veterinaria <strong>di</strong> Bari per uno stu<strong>di</strong>o sulla sintesi e secrezione proteica <strong>di</strong><br />

embrioni <strong>di</strong> capra. Ottobre 1997 - <strong>di</strong>cembre 1998: borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o post-dottorato<br />

su “Stu<strong>di</strong>o e ottimizzazione dei processi <strong>di</strong> vitrificazione <strong>di</strong> embrioni <strong>di</strong><br />

ovino”. Luglio <strong>1999</strong>: partecipazione stage <strong>di</strong> formazione “Training course for<br />

gene transfer in animals”.<br />

- 177 -


Pubblicazioni: 62 + 3 in corso <strong>di</strong> stampa.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> una meto<strong>di</strong>ca che permetta l’analisi<br />

genetica <strong>di</strong> embrioni preimpianto allo scopo <strong>di</strong> creare una banca <strong>di</strong> embrioni<br />

crioconservati con genotipo noto. Punti principali: l’ottimizzazione del processo<br />

<strong>di</strong> vitrificazione; la <strong>ricerca</strong> <strong>di</strong> un metodo <strong>di</strong> prelievo bioptico che permetta,<br />

dopo crioconservazione, l’incremento della vitalità in vitro e in vivo <strong>di</strong> embrioni<br />

manipolati e conservati; l’ottimizzazione <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> coltura delle cellule<br />

trofoblastiche prelevate che permetta <strong>di</strong> incrementare il numero <strong>di</strong> cellule<br />

derivanti dal prelievo bioptico; l’analisi <strong>di</strong> fattori genetici co<strong>di</strong>ficanti caratteri<br />

<strong>di</strong> interesse quantitativo sulle cellule derivate dalla biopsia; l’ottimizzazione<br />

delle tecniche <strong>di</strong> trasferimento in riceventi <strong>di</strong> embrioni manipolati e vitrificati<br />

con sesso e genotipo predeterminato.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: Produzione<br />

<strong>di</strong> embrioni in vivo e in vitro; Influenza dei fattori <strong>di</strong> crescita sulla vitalità<br />

embrionale. Determinazione <strong>di</strong> un metodo <strong>di</strong> prelievo bioptico che garantisca<br />

la possibilità <strong>di</strong> ottenere un numero sufficiente <strong>di</strong> cellule per effettuare<br />

l’analisi del genotipo embrionale; Risposta dei <strong>di</strong>versi sta<strong>di</strong> embrionali alla<br />

manipolazione; Risposta <strong>degli</strong> embrioni manipolati alla crioconservazione.<br />

Dai risultati ottenuti si evince che: È possibile ottenere embrioni da oociti <strong>di</strong><br />

animali prepuberi maturati in vitro; Il Vasoactive Intestinal Peptide aggiunto<br />

al me<strong>di</strong>um <strong>di</strong> coltura influenza la vitalità embrionale; Gli embrioni allo sta<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> giovane blastocisti sono il migliore sta<strong>di</strong>o per effettuare un foro sulla zona<br />

pellucida e alla manipolazione <strong>degli</strong> embrioni con il nostro metodo bioptico<br />

(P


sincronizzare opportunamente la ripresa metabolica dell’embrione e il ciclo<br />

sessuale <strong>degli</strong> animali riceventi. Questi stu<strong>di</strong> verr<strong>anno</strong> effettuati me<strong>di</strong>ante analisi<br />

della sintesi proteica e <strong>di</strong> aci<strong>di</strong> nucleici da parte dell’embrione subito dopo<br />

vitrificazione e ripristino della temperatura. Estensione <strong>di</strong> questa tecnologia a<br />

embrioni prodotti totalmente in vitro. Si presume inoltre <strong>di</strong> testare <strong>di</strong>versi<br />

sistemi <strong>di</strong> coltura delle cellule trofoblastiche che, per quanto riguarda i ruminanti,<br />

h<strong>anno</strong> notevoli <strong>di</strong>fficoltà ad aderire al substrato.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e <strong>di</strong> innovazione: Nuova metodologia per il prelievo<br />

cellulare e che permette l’analisi <strong>di</strong> un elevato numero <strong>di</strong> caratteri genotipici<br />

dell’embrione preimpianto che apre la strada alla costituzione <strong>di</strong> banche genetiche<br />

<strong>di</strong> embrioni crioconservati a genotipo noto.<br />

Cooperazione internazionale: contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: Department of Development and Signalling, Brabham<br />

Institute, Cambridge (UK), Departimiento de Produción Animal “Miguel<br />

Servè” Saragoza (ES), Institut of Animal Production of Czech Republic,<br />

“Institut Für Tierzucht und Genetik”, Wien <strong>Un</strong>iversity (AU).<br />

Numero e titoli <strong>di</strong> volumi ed articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del<br />

2000 e pertinenti alla <strong>ricerca</strong>:<br />

- Ledda S., Leoni G., Bogliolo L., Naitana S.: Crioconservazione <strong>di</strong> blastocisti<br />

<strong>di</strong> ovino dopo biopsia me<strong>di</strong>ante resezione del trofoblasto. Atti VII convegno<br />

della Società Italiana <strong>di</strong> Fisiopatologia della Riproduzione, p. 65, <strong>1999</strong>.<br />

- Ledda S., Leoni G., Bogliolo L., Naitana S.: Qualità dell’embrione<br />

preimpianto in funzione della conservazione a lungo termine. Atti VII convegno<br />

della Società Italiana <strong>di</strong> Fisiopatologia della Riproduzione, p. 27, <strong>1999</strong>.<br />

- Naitana S., Bogliolo L., Ledda S., Leoni G., Madau L., Falchi S., Muzzeddu<br />

M.: Survival of vitrified mouflon (Ovis g. musimon) blastocysts. Theriogenology,<br />

53:340, <strong>1999</strong>.<br />

- Ledda S., Bogliolo L., Leoni G., Naitana S.: Follicular size affects the meiotic<br />

competence of in vitro matured prepubertal and adult oocytes in sheep.<br />

Reproduction Nutrition Development 39: 1-6, <strong>1999</strong>.<br />

- Ledda S., Bogliolo L., Leoni G., Naitana S.: Production and lambing rate of<br />

blastocysts derived from in vitro matured oocytes after gonadotrophin treatment<br />

- 179 -


of prepubertal ewes. Journal of Animal Science, 77: 2234-2239, <strong>1999</strong>.<br />

- Leoni G., Ledda S., Bogliolo L., Naitana S.: Influenza del VIP sulla schiusa<br />

della blastocisti <strong>di</strong> ovino. Atti III congresso SOFIVET, <strong>1999</strong>, in corso <strong>di</strong><br />

stampa.<br />

- Naitana S., Ledda S., Leoni G., Bogliolo L., Loi P., Cappai P.: Acrosome<br />

damage and in vitro fertilizing capacity of european mouflon spermatozoa<br />

after cryopreservation. SISVET Annual meeting, 1: 79-81, <strong>1999</strong>.<br />

- Naitana S., Ledda S., Leoni G., Bogliolo L., *Cappai P., *Loi P.: Salvaguar<strong>di</strong>a<br />

della variabilità genetica me<strong>di</strong>ante tecniche riproduttive. Atti Convegno<br />

Stu<strong>di</strong>o, Gestione e Conservazione della Fauna Selvatica in Sardegna. <strong>1999</strong>,<br />

in corso <strong>di</strong> stampa.<br />

Attrezzature utilizzate: Attrezzature per laboratori <strong>di</strong> colture cellulari e <strong>di</strong> biologia<br />

molecolare, pecore e stabulari.<br />

Sintesi sui finanziamenti ottenuti: Progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> ex 40%.<br />

Viaggi e missioni: Congresso “International Embryo Transfer Society”,<br />

Maastricht (NL), <strong>1999</strong>.<br />

- 180 -


MARIA PAOLA SANNA<br />

Facoltà: Me<strong>di</strong>cina Veterinaria<br />

Dipartimento o Istituto: Istituto <strong>di</strong> Patologia generale, Anatomia patologica e<br />

Clinica ostetrico-chirurgica veterinaria<br />

Area scientifica: Patologia generale e Anatomia patologica<br />

Titolo della <strong>ricerca</strong>: Stu<strong>di</strong>o dell’espressione <strong>di</strong> retrovirus endogeni JSRV-like<br />

nel feto ovino me<strong>di</strong>ante tecniche <strong>di</strong> indagine in situ<br />

Data <strong>di</strong> decorrenza dell’assegno: 14 gennaio <strong>1999</strong><br />

Breve curriculum: Laurea in Scienze Naturali; Dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in “Ecologia,<br />

Patologia e Terapia della Fauna e delle Specie Protette”. Qualifica professionale<br />

<strong>di</strong> “Operatrice <strong>di</strong> Gestione Ambientale”. Ha svolto ricerche nei seguenti<br />

campi:<br />

· Parassitofauna protozoaria del cinghiale sardo (stu<strong>di</strong>o al microscopio elettronico<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse specie <strong>di</strong> sarcospori<strong>di</strong>).<br />

· Meccanismi epatici <strong>di</strong> risposta precoce al d<strong>anno</strong> in corso <strong>di</strong> trattamento<br />

preanestetico e anestetico.<br />

· Identificazione e stu<strong>di</strong>o della <strong>di</strong>stribuzione tessutale <strong>di</strong> sequenze retrovirali<br />

esogene ed endogene in animali selvatici (“Adenomatosi polmonare del<br />

Muflone”) me<strong>di</strong>ante amplificazione genetica “in situ”.<br />

· Ruolo patogenetico <strong>di</strong> Mycobacterum paratuberculosis nel determinismo <strong>di</strong><br />

patologie intestinali croniche dell’uomo (Morbo <strong>di</strong> Crohn).<br />

· In<strong>di</strong>viduazione dei serbatoi celluari <strong>di</strong> Mycoplasma agalactiae in vari tessuti<br />

campione provenienti da pecore sperimentalmente infettate;<br />

· Stu<strong>di</strong>o della patogenesi delle infezioni da virus lenti negli animali: identificazione<br />

dei reservoirs cellulari del DNA provirale (ruolo nelle cellule epiteliali<br />

in ambito mammario e polmonare). In particolare: indagine sulla <strong>di</strong>stribuzione<br />

cellulare del DNA provirale <strong>di</strong> MVV su campioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi organi<br />

ovini; encefaliti sostenute da CAEV: lesioni istologiche e <strong>di</strong>stribuzione del<br />

DNA provirale.<br />

Sintesi del progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: Il significato biologico dei retrovirus endogeni<br />

costituisce oggi argomento <strong>di</strong> grande attualità scientifica, e in campo umano è<br />

- 181 -


<strong>di</strong>venuto oggetto <strong>di</strong> una crescente attività <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>. Alcuni stu<strong>di</strong>osi ne h<strong>anno</strong><br />

sottolineato il ruolo nella patogenesi <strong>di</strong> varie neoplasie così come l’intervento<br />

in altri processi morbosi. L’Adenomatosi polmonare della pecora (Sheep<br />

Pulmonary Adenomatosis – SPA), sostenuta da un retrovirus D/B conosciuto<br />

come Jaagsiekte Sheep Retro-Virus (JSRV), rappresenta un buon modello per<br />

lo stu<strong>di</strong>o delle possibili interazioni dei retrovirus endogeni con le loro controparti<br />

esogene. Sia le pecore affette che quelle sane presentano infatti numerose copie<br />

<strong>di</strong> retrovirus endogeni altamente correlati a JSRV, definiti, per analogia, Sheep<br />

Endogenous Retro-Virus (SERV) o enJSRV. Scarse sono le conoscenze<br />

sull’interazione <strong>di</strong> JSRV con il sistema immunitario dell’ospite; in ogni caso, le<br />

pecore affette da SPA sembrano non possedere anticorpi circolanti e ciò ha<br />

condotto alla speculazione che gli antigeni provenienti da enJSRV vengano<br />

espressi durante la vita fetale con conseguente deplezione dei linfociti JSRVspecifici;<br />

questa eventualità potrebbe determinare l’acquisizione <strong>di</strong> uno stato<br />

<strong>di</strong> tolleranza immunitaria nei confronti delle controparti esogene responsabili<br />

<strong>di</strong> malattia. Allo scopo <strong>di</strong> verificare la fondatezza <strong>di</strong> tale ipotesi, che aprirebbe<br />

orizzonti nuovi nella comprensione della patogenesi delle neoplasie retrovirali,<br />

appare pertanto <strong>di</strong> importanza cruciale l’acclaramento dell’espressione <strong>di</strong> enJSRV<br />

durante la vita intrauterina e l’identificazione dei citotipi in essa coinvolti. Il<br />

presente progetto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> si propone <strong>di</strong> verificare la presenza <strong>di</strong> RNA <strong>di</strong><br />

SERV “in situ” cioè <strong>di</strong>rettamente su tessuti <strong>di</strong> feto ovino e <strong>di</strong> pecora adulta<br />

me<strong>di</strong>ante tecniche <strong>di</strong> RNA-ISH e IS RT-PCR. Ciò consentirebbe <strong>di</strong> comprendere<br />

meglio il significato biologico <strong>di</strong> enJSRV in relazione all’ipotizzata esistenza,<br />

nell’adulto, <strong>di</strong> meccanismi <strong>di</strong> deplezione immunitaria in corso <strong>di</strong> infezione<br />

da JSRV esogeno.<br />

Principali linee <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> fin qui svolte e risultati finora conseguiti: I risultati<br />

da noi recentemente ottenuti me<strong>di</strong>ante RNA-ISH attestano la presenza <strong>di</strong> attività<br />

trascrittive <strong>di</strong> SERV su tessuti fetali e placentari ovini; tali osservazioni<br />

confermano, almeno in parte, l’ipotesi della tolleranza immunitaria nei confronti<br />

del retrovirus esogeno oncogeno.<br />

Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Tale stu<strong>di</strong>o rappresenta<br />

comunque un punto <strong>di</strong> partenza e attende <strong>di</strong> essere confermato su una casistica<br />

più ampia e con l’impiego ad<strong>di</strong>zionale <strong>di</strong> tecniche <strong>di</strong> più elevata sensibilità, tali<br />

- 182 -


cioè da consentire il potenziamento dei segnali <strong>di</strong> ibridazione e, conseguentemente,<br />

la più agevole <strong>di</strong>scriminazione dei citotipi coinvolti. Appare inoltre<br />

necessario monitorare l’attività trascrittiva nel corso dello sviluppo fetale, con<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> chiarire il tipo e il numero delle cellule positive in relazione alle<br />

varie fasi <strong>di</strong> vita intrauterina.<br />

Aspetti <strong>di</strong> originalità e innovazione: Contributo alla comprensione dei meccanismi<br />

<strong>di</strong> depressione della risposta immunitaria in corso <strong>di</strong> neoplasie da<br />

retrovirus tipo D. Impiego <strong>di</strong> tecniche biomolecolari innovative e <strong>di</strong> recente<br />

acquisizione.<br />

Cooperazione internazionale: contatti con laboratori e centri <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> nazionali<br />

ed internazionali: Il programma <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> si inserisce nel quadro <strong>di</strong><br />

una collaborazione internazionale attivata con l’Irvine Cancer Center della<br />

California <strong>Un</strong>iversity (equipe del dr. Massimo Palmarini), con il Moredun<br />

Research Institute <strong>di</strong> E<strong>di</strong>mburgo (equipe del dr. J.M. Sharp) e con il<br />

Departamiento de Patologia Animal dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Zaragoza (equipe del<br />

dr. Marcelo de Las Heras); esso fa cioè parte <strong>di</strong> un più vasto progetto mirato a<br />

stu<strong>di</strong>are il significato biologico dei retrovirus endogeni dei ruminanti, <strong>di</strong> cui le<br />

<strong>di</strong>verse istituzioni <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> curer<strong>anno</strong> i <strong>di</strong>versi aspetti biomolecolari, immunologici,<br />

immunoistochimici e ibridocitochimici.<br />

Numero e titoli <strong>di</strong> volumi ed articoli pubblicati nel corso del <strong>1999</strong> e del<br />

2000 e pertinenti la <strong>ricerca</strong>:<br />

- Sanna M.P., Sanna E., Sanna L, Cadelano T., Leoni A., Pintore L., Sharp<br />

J.M, Palmarini M.: Detection of Sheep Endogenous Retrovirus Rna in ovine<br />

foetal and placental tissues. Journal of General Virology, submitted, 2000.<br />

- Sanna M.P., Sanna E., De LasHeras M., Leoni A., Nieddu A.M., Pirino S.,<br />

Sharp M.J., Palmarini M.: In situ amplification of Jaagsiekte Sheep<br />

Retrovirus Proviral Dna in Moufflons affected by Pulmonary Adenomatosis.<br />

Virology, submitted, 2000.<br />

- Sanna M.P., Spano S., Sanna E., Demontis L., Leoni A.: Extraction, amplification<br />

and sequencing of Jsrv proviral Dna from archival tissues. Experimental<br />

and Molecular Pathology, submitted, 2000.<br />

- 183 -


Altri risultati: Autrice/coautrice dei seguenti lavori a stampa concernenti malattie<br />

emergenti <strong>degli</strong> animali selvatici e stu<strong>di</strong> patogenetici su modelli sperimentali<br />

domestici:<br />

- Leoni A., Scala A., Garippa G., Pirino S., Sanna M.P.: La sarcospori<strong>di</strong>osi<br />

del cinghiale (Sus scrofa meri<strong>di</strong>onalis) in Sardegna: aspetti epidemiologici,<br />

morfo-ultrastrutturali e anatomo-istopatologici. Convegno Nazionale<br />

Problematiche Veterinarie Emergenti nelle Aree Protette. Teramo, 19-20 ottobre<br />

1995. Atti<br />

- Sanna E., Pirino S., Sanna M.P., Pittau M., Vitali C.G., Boero L., Nieddu<br />

A.M.: Detection of Mae<strong>di</strong>-Visna Virus (MVV) proviral DNA in naturally<br />

infected ovine lungs by non-ra<strong>di</strong>oactive “in situ” techniques. 15 th meeting of the<br />

European Society of Veterinary Pathology. Alghero 16-19 settembre 1997. Atti.<br />

- Sanna M.P., Sanna E., Pirino S., Leoni A., Palmarini M., Mancosu A.,<br />

Sharp M.: In situ amplification of Jaagsiekte Retrovirus in sar<strong>di</strong>nian<br />

moufflons affected by pulmonary adenomatosis. 15 th meeting of the European<br />

Society of Veterinary Pathology. Alghero 16-19 settembre 1997. Atti.<br />

- Sanna Passino E., Sanna E., Careddu G.M., Pirino S., Sanna M.P., Dessanti<br />

A.: Hepatic lesion due to injctable anaesthesia: LM and TEM observation.<br />

6 th International Congress of Veterinary Anaesthesiology. Halki<strong>di</strong>ky,<br />

Thessaloniky, Greece, 23-27 September1997. Atti.<br />

- Sanna E., Sanna M.P., Palmarini M., Leoni A., Nieddu A.M., Sharp M.:<br />

Rivelazione in situ <strong>di</strong> mRNA <strong>di</strong> SERV (Sheep Endogenous RetroVirus) su<br />

tessuti <strong>di</strong> feto ovino: risultati preliminari.xv convegno APIV.Padova 8-9<br />

maggio 1998. Atti.<br />

- Sanna E., Sanna M.P., Vitali C.G., Renzoni G., Sanna L., Spano S., Rossi<br />

G., Leoni A.: Encephalitis by CAEV: <strong>di</strong>stribution of proviral DNA.<br />

Symposium on Prion and Lentiviral Diseases. Reykjavik, Iceland, 20-22 August<br />

1998. Atti.<br />

- Sanna E.,Sanna M.P., Sanna L., Cadelano T., Leoni A., Nieddu A.M., Sharp<br />

J.M, Palmarini M.: Expression of JSRV-related endogenous retrovirus in<br />

ovine foetal tissues. 16 th meeting of the European Society of Veterinary Pathology.<br />

Lillehammer, Norway, 23-36-September 1998. Atti.<br />

- Sanna E., Sanna M.P., Vitali C.G., Renzoni G., Sanna L., Spano S., Rossi<br />

G., Leoni A.: Proviral DNA in the brain of goats infected with Caprine<br />

Arthritis-encephalitis Virus. J. Comp. Path.<strong>1999</strong> Vol. 121, 271-276.<br />

- 184 -


I N D I C E<br />

Presentazione <strong>di</strong> Attilio Mastino Pag. 3<br />

FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA<br />

- Loredana Mura “ 9<br />

Diritto internazionale<br />

Regioni e potere estero.<br />

- Cristiana Maria Anastasia Rinolfi “ 12<br />

Diritto romano<br />

La giurisprudenza del periodo arcaico e le sue<br />

creazioni nel campo del ius civile.<br />

- Maria Luisa Serra “ 15<br />

Diritto processuale civile<br />

L’impugnazione del lodo arbitrale per motivi <strong>di</strong> nullità.<br />

- Manuela Tola “ 17<br />

Diritto commerciale<br />

La tutela delle minoranze azionarie nella normativa sull’o.p.a.<br />

FACOLTÀ DI LETTERE<br />

- Elisabetta Alba “ 21<br />

Preistoria<br />

Stu<strong>di</strong>o delle emergenze archeologiche della Gallura interna<br />

(Sardegna settentrionale).<br />

- Maria Teresa Laneri “ 25<br />

Latino<br />

La cultura latina in Sardegna: per uno stu<strong>di</strong>o sulle fonti<br />

classiche e il recupero dei testi in lingua latina prodotti<br />

in Sardegna dall’alto Me<strong>di</strong>o Evo al tardo Umanesimo.<br />

- 185 -


- Giuseppina Marras Pag. 28<br />

Preistoria e Protostoria<br />

Da Se<strong>di</strong>lo in Sardegna alla Corsica ed alle Baleari.<br />

E<strong>di</strong>fici militari e civili dell’Età del Bronzo. Tecniche<br />

costruttive alla luce <strong>di</strong> nuovi stu<strong>di</strong> metrologici e nuovi scavi.<br />

- Giovanna Maria Meloni “ 31<br />

Preistoria e Protostoria<br />

Le domus de janas della Sardegna centro-settentrionale:<br />

schedatura, analisi e rapporti extra insulari.<br />

- Alessandro Soddu “ 33<br />

Storia me<strong>di</strong>oevale<br />

Feudalesimo, potere signorile, inse<strong>di</strong>amento umano<br />

nella Sardegna me<strong>di</strong>oevale.<br />

FACOLTÀ DI LINGUE<br />

- Francesca Ditifeci “ 39<br />

Linguaggi specialistici<br />

Il linguaggio della proprietà fon<strong>di</strong>aria nella lingua comune,<br />

nella lingua letteraria e nella cultura giuri<strong>di</strong>ca inglese.<br />

- Laura Luche “ 42<br />

Teoria della letteratura<br />

L’operazione critica <strong>di</strong> Erich Auerbach in Mimesis:<br />

sistematizzazione teorica e proposta <strong>di</strong> attualizzazione.<br />

- Andrea Filippo Saba “ 45<br />

Storia della civiltà europea<br />

Stato e modernizzazione in Europa, Italia, Francia e<br />

Gran Bretagna nel Novecento.<br />

CENTRO LINGUISTICO DI ATENEO<br />

- Antonio Pinna “ 51<br />

Didattica delle lingue straniere<br />

Didattica della lingua inglese.<br />

- 186 -


FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE<br />

- Luca Gabriele Deidda Pag. 57<br />

Politica economica<br />

Interrelazioni <strong>di</strong>namiche tra settore reale e finanziario.<br />

- Adriana Di Liberto “ 61<br />

Politica economica<br />

Diffusione tecnologica, capitale umano e convergenza<br />

economica tra le regioni italiane.<br />

- Maria Grazia Paola Ru “ 64<br />

Filosofia politica<br />

Il problema dell’obbligo politico con particolare attinenza<br />

alla filosofia <strong>di</strong> T. Hobbes.<br />

- Raffaella Sau “ 67<br />

Filosofia politica<br />

La citta<strong>di</strong>nanza repubblicana.<br />

FACOLTÀ DI ECONOMIA<br />

- Oliviero Antonio Carboni “ 73<br />

Economia politica<br />

I programmi <strong>di</strong> stabilizzazione economica e <strong>di</strong> aggiustamento<br />

strutturale: Il caso del Mozambico: un’analisi del<br />

debito pubblico e della sua sostenibilità.<br />

- Francesco Mariano Dore “ 76<br />

Diritto commerciale<br />

La patrimonializzazione delle società cooperative.<br />

- Paolo Russu “ 79<br />

Matematica generale<br />

Modelli matematici e Neural Networks applicati alle<br />

scienze economiche sociali.<br />

- Alessio Tola “ 82<br />

Merceologia<br />

Variabili qualitative caratterizzanti i prodotti agroalimentari<br />

tipici della Sardegna.<br />

- 187 -


FACOLTÀ DI AGRARIA<br />

- Annalisa Cabras Pag. 89<br />

Patologia vegetale<br />

Purificazione e caratterizzazione chimico-biologica <strong>di</strong><br />

metaboliti tossici prodotti da bioantiparassitari.<br />

- Luciano De Pau “ 91<br />

Coltivazioni arboree<br />

Valutazione d’in<strong>di</strong>catori genici della resistenza allo stress<br />

idrico e selezione <strong>di</strong> linee aridoresistenti in specie arboree.<br />

- Luigi Ledda “ 95<br />

Genetica agraria<br />

Identificazione e caratterizzazione del germoplasma <strong>di</strong> alcune<br />

specie orticole tra<strong>di</strong>zionali sarde sottoposte ad erosione genetica<br />

e valutazione della variabilità genetica in Cynara cardunculus<br />

var. scolymus L., Solanum tuberosum L., Luffa cylindrica L. e<br />

Dactylis glomerata L. in relazione alle principali problematiche<br />

colturali riscontrate in Sardegna.<br />

- Patrizia Marongiu “ 99<br />

Patologia vegetale<br />

Allestimento <strong>di</strong> un bio-antiparassitario derivato da matrici<br />

organiche arricchite con antagonisti microbici <strong>di</strong> natura<br />

batterica e fungina.<br />

- Anna Nudda “ 103<br />

Scienze zootecniche<br />

La qualità del latte nella specie ovina.<br />

- Stefania Usai “ 107<br />

Microbiologia agroalimentare ed ambientale<br />

Aspetti nutrizionali e microbici dei prodotti<br />

caseari ovini e caprini.<br />

FACOLTÀ DI FARMACIA<br />

- Battistina Asproni “ 111<br />

Chimica farmaceutica tecnologica applicativa<br />

Sintesi e affinità <strong>di</strong> legame per i recettori dopaminergici D 2<br />

-like<br />

<strong>di</strong> 1,2-<strong>di</strong>fenil-4-(carbossamido) e 4-(aminometil)imidazoli.<br />

- 188 -


- Giovanni Delogu Pag. 115<br />

Farmacobiologica<br />

Identificazione e caratterizzazione molecolare ed immunologica<br />

<strong>di</strong> nuovi antigeni <strong>di</strong> Mycobacterium tubercolosis.<br />

- Stefania Maria Rosaria Demontis “ 118<br />

Chimica farmaceutica tecnologica applicativa<br />

Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> formulazioni per la somministrazione locale<br />

<strong>di</strong> sostanze naturali farmacologicamente attive.<br />

- Emanuela Alessandra Mura “ 121<br />

Chimica farmaceutica tecnologica applicativa<br />

Sintesi e caratterizzazione <strong>di</strong> leganti a struttura idrazonica e<br />

interazioni <strong>di</strong> metalli. Valutazione biofarmacologica.<br />

FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA<br />

- Franca Deriu “ 129<br />

Ricerca <strong>di</strong> base<br />

Ruolo svolto dalle afferenze vestibolari e somatosensitive nel<br />

controllo dell’attività del sistema motorio trigeminale.<br />

- Giuseppe Milano “ 133<br />

Ricerca clinica<br />

La ricostruzione del legamento crociato posteriore me<strong>di</strong>ante<br />

omotrapianti congelati <strong>di</strong> legamento crociato posteriore.<br />

- Antonio Pinna “ 136<br />

Ricerca Clinica<br />

Stu<strong>di</strong>o sull’adesività <strong>di</strong> Staphylococcus Epidermi<strong>di</strong>s<br />

su lenti intraoculari.<br />

- Maura Pugliatti “ 140<br />

Neurologia<br />

Epidemiologia genetica della sclerosi multipla in provincia <strong>di</strong> Sassari.<br />

- Sergio Uzzau “ 144<br />

Ricerca <strong>di</strong> base<br />

Stu<strong>di</strong>o genetico-molecolare <strong>di</strong> isolati clinici ed ambientali<br />

<strong>di</strong> Vibrio spp. e ruolo <strong>di</strong> Zonula occludens toxin (Zot)<br />

nella patogenesi del colera.<br />

- 189 -


FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN.<br />

- Ferruccio Maltagliati Pag. 151<br />

Scienze naturali<br />

Stu<strong>di</strong>o della variabilità genetica e del flusso genico in popolazioni<br />

<strong>di</strong> Aphanius fasciatus Nardo (Teleostei: Cyprinodontidae):<br />

implicazioni per la conservazione <strong>di</strong> habitat salmastri della<br />

Sardegna e della Corsica.<br />

- Laura Morelli “ 156<br />

Scienze biologiche<br />

Analisi e filogenesi <strong>di</strong> sistemi genetici.<br />

- Giovanni Maria Mura “ 160<br />

Scienze chimiche<br />

Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> funzione e strutturali <strong>di</strong> metalloenzimi:<br />

idrogenasi e collagenasi.<br />

- Maria Itria Pilo “ 163<br />

Scienze chimiche<br />

Realizzazione ed applicazioni <strong>di</strong> elettro<strong>di</strong> chimicamente mo<strong>di</strong>ficati.<br />

FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA<br />

- Luisa Bogliolo “ 169<br />

Clinica ostetrica veterinaria<br />

Biotecnologie applicate alla riproduzione dei carnivori domestici.<br />

- Antonella Ghibellini “ 173<br />

Zootecnica speciale<br />

Miglioramento della qualità del latte <strong>di</strong> capra Sarda: stu<strong>di</strong>o dei<br />

polimorfismi delle caseine.<br />

- Giovanni Giuseppe Leoni “ 177<br />

Fisiologia <strong>degli</strong> animali domestici<br />

Sviluppo <strong>di</strong> metodologie innovative per l’analisi genetica in<br />

embrioni preimpianto.<br />

- Maria Paola Sanna “ 181<br />

Patologia generale e Anatomia patologica veterinaria<br />

Stu<strong>di</strong>o dell’espressione <strong>di</strong> retrovirus endogeni JSRV-like<br />

nel feto ovino me<strong>di</strong>ante tecniche <strong>di</strong> indagine in situ.<br />

- 190 -


Centro Servizi Tecnologici<br />

dell’<strong>Un</strong>iversità <strong>di</strong> Sassari<br />

______<br />

Servizio Redazione

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!