1999, Un anno di sperimentazione degli assegnisti di ricerca

sforzo finanziario che il Consiglio di Amministrazione dell’Università ha inteso
compiere è veramente significativo, ma riteniamo che si sia trattato di un investimento
assolutamente produttivo, perché l’Ateneo ha recuperato o sta per recuperare quasi
per intero le somme investite, attraverso consistenti contributi finanziari del Ministero
dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica e dell’Unione Europea.
In occasione della recente assemblea degli assegnisti (svoltasi il 14 febbraio)
ho avuto modo di rilevare come l’Ateneo abbia creduto in questa nuova figura
professionale e guardi ora con viva speranza alla nuova generazione di ricercatori
che si affaccia al mondo accademico. Queste pagine documentano che le nostre
speranze non sono mal riposte e testimoniano i risultati (in qualche caso di vera e
propria eccellenza) di un anno e mezzo di intensa attività di ricerca, illustrata
anche dai posters che saranno esposti in occasione della Conferenza di Ateneo. Gli
stessi temi delle ricerche in corso documentano che è entrata nei nostri Dipartimenti,
nei nostri Istituti, nei nostri Centri di ricerca una ventata di aria nuova, tante
idee e tanti progetti. Sappiamo bene che molti problemi debbono essere affrontati e
che forse al rinnovo biennale i nostri assegnisti dovranno confrontarsi con la recente
normativa sullo stato giuridico che prevede l’istituzione di una nuova figura professionale,
denominata «Contratti di tirocinio per attività didattica e di ricerca».
Però il primo passo è stato compiuto, e mi si consentirà di esprimere la soddisfazione
di chi ha visto quest’idea crescere e radicarsi nel tempo. L’Ateneo affronterà i
problemi dei nostri assegnisti (stato giuridico, assicurazione, attività di ricerca, eventuale
attività didattica) con spirito costruttivo e con la più ampia comprensione.
Le schede che presentiamo in allegato, raccolte grazie alla collaborazione
degli assegnisti dott. Billia Mura e dott. Maria Pilo, contengono i seguenti dati:
- Cognome e nome
- Facoltà
- Dipartimento o Istituto
- Area scientifica
- Titolo della ricerca
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