1999, Un anno di sperimentazione degli assegnisti di ricerca

legislatore, dovrebbe consentire ai soci di minoranza la possibilità di esercitare il
diritto di exit, il diritto di voice, oltre che di beneficiare del medesimo trattamento
economico riservato all’azionista maggioritario ad ogni avvicendamento del gruppo
di controllo. Tuttavia, la previsione di un regime repressivo che sanziona la mancata
attivazione della procedura solo sul piano penale e amministrativo, impone di
valutare la reale efficacia di tale forma di tutela alla luce dell’intero ordinamento
giuridico nell’ambito del quale occorre verificare se vi siano strumenti idonei a
consentire all’azionista di minoranza di rivendicare la parità di trattamento violata.
Principali linee di ricerca fin qui svolte e risultati finora conseguiti:
Individuazione della genesi e ricostruzione delle linee evolutive del concetto
di minoranza azionaria nella normativa societaria a partire dalla disciplina delle
società quotate del 1974 e sino alla recente riforma dei mercati finanziari
attuata con il d.p.r. 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico della Finanza). Analisi
delle principali impostazioni della dottrina italiana e statunitense in argomento.
Reperimento e disamina delle varie proposte di riforma della disciplina
delle offerte pubbliche di acquisto, dei lavori preparatori e delle relazioni di
accompagnamento delle disposizioni normative emanate in relazione a tale
istituto, incluse quelle adottate nei principali paesi dell’Unione Europea.
Risultati attesi eventualmente per i prossimi due anni: Individuazione del contenuto
dei «diritti delle minoranze» alla luce dell’interesse perseguito con l’acquisto
di partecipazioni non qualificate. Conclusione della verifica sull’idoneità degli
strumenti offerti dal sistema a garanzia della tutela dei diritti degli azionisti di minoranza
in caso di violazione dell’obbligo di presentazione di offerta pubblica d’acquisto.
Aspetti di originalità e di innovazione: Ridefinizione del concetto di “minoranza
azionaria” come categoria composita e come sintesi delle diverse tipologie
di interessi che sottendono l’investimento in capitale di rischio. Verifica sulla
compatibilità del generale rimedio dell’esecuzione in forma specifica con l’istituto
dell’offerta pubblica di acquisto obbligatoria.
Attrezzature utilizzate: Banche dati informatiche e su CD rom; repertori di
giurisprudenza cartacei; opere monografiche ed enciclopediche; commentari;
pubblicazioni periodiche italiane e straniere.
- 18 -