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VAS C.M. Valle Seriana Superiore - Comunità Montana Valle Seriana

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

COMUNITA’ MONTANA<br />

VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

Asse IV Reg. CE 1698/2005<br />

Bando “Piano di Sviluppo Locale”<br />

VERIFICA DI ESCLUSIONE<br />

DALLA <strong>VAS</strong> A VALERE SUL<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE<br />

DOCUMENTO DI SINTESI<br />

Clusone, 14 Novembre 2008<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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INDICE DEL DOCUMENTO<br />

1. Introduzione<br />

2. Descrizione sintetica degli obiettivi e delle strategie del PSL<br />

2.1 Territorio: brevi cenni<br />

2.2 Perché avviare l’approccio Leader?<br />

2.3 Il partenariato<br />

2.4 Strategia del PSL<br />

2.5 Azioni strategiche<br />

2.6 Modalità di gestione GAL<br />

2.7 Animazione e promozione<br />

2.8 Monitoraggio<br />

3. Caratteristiche del sistema territoriale ed ambientale<br />

3.1 Aria<br />

3.2 Acqua<br />

3.3 Suolo<br />

3.4 Rischi naturali<br />

3.5 Biodiversità<br />

3.6 Rifiuti<br />

3.7 Rumore<br />

3.8 Energia<br />

3.9 Paesaggio<br />

3.10 Infrastrutture<br />

3.11 Cambiamenti climatici<br />

4 Analisi SWOT aspetti ambientali<br />

5 Identificazione dei possibili impatti ambientali generati dalle azioni in programma<br />

6 Sintesi degli elementi emersi<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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1. INTRODUZIONE<br />

Il presente documento è teso ad avviare la procedura di verifica di esclusione dalla procedura di <strong>VAS</strong><br />

(Valutazione Ambientale Strategica) per le azioni che il Piano di Sviluppo Locale presentato dalla Comunità<br />

<strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> ai sensi del bando regionale inerente il Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013,<br />

intende promuovere sul territorio.<br />

In coerenza con quanto previsto dalla normativa regionale la presente verifica di esclusione è articolata nei<br />

seguenti capitoli:<br />

1. obiettivi e strategie che caratterizzano il PSL<br />

2. descrizione dell’area interessata dal PSL, con particolare riferimento alle attuali caratteristiche<br />

ambientali, nonché alle principali pressioni ambientali ad oggi evidenziabili<br />

3. individuazione degli impatti ambientali derivanti dalle azioni e dagli interventi previsti nel PSL<br />

Obiettivo del documento è quello di fornire una sintetica fotografia delle condizioni ambientali del<br />

territorio, evidenziando come le stesse potrebbero essere influenzate dalle attività promosse tramite il PSL.<br />

A chiusura del testo sono riportare le valutazioni relative a quanto riscontrato tramite la realizzazione<br />

dell’attività di verifica.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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2. DESCRIZIO<br />

RIZIONE SINTETICA DEGLI<br />

OBIETTIVI E DELLE STRATEGIE DEL PSL<br />

Il capitolo ha l’obiettivo di effettuare una sintesi della strategia e degli interventi inseriti nel PSL presentato<br />

dal GAL avente come capofila la Comunità <strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>.<br />

2.1 TERRITORIO - BREVI CENNI<br />

Il territorio di riferimento si presenta come tipicamente montano, si estende sul versante meridionale e<br />

centrale delle Alpi Orobie, andando ad occupare una superficie di circa 463 Kmq. La densità abitativa<br />

territoriale risulta generalmente bassa (81,95 ab/kmq), dal rapporto tra popolazione e sola superficie<br />

urbanizzata si ottiene però un valore di 2.552,64 ab/kmq urb, ampiamente al di sopra del valore medio della<br />

fascia di montagna (1.515,40 ab/kmq urb).<br />

La superficie agricola e forestale si attesta sui 19.492 ettari, dato molto importante per il presente PSL.<br />

Il Serio è il principale corso d’acqua, con un bacino idrografico di 1.200 kmq e un regime dalle portate<br />

notevolmente artificializzate dall’intenso sfruttamento delle acque a fini idroelettrici; il secondario ma non<br />

meno importante è il torrente Borlezza.<br />

Il territorio della Comunità <strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> è inoltre disseminato di aree naturali, con una<br />

consistente presenza di specie faunistiche e floristiche di pregio, soggette ad interesse botanico e<br />

conservazionistico; pertanto sul territorio vi un buon livello di tutela del patrimonio naturale, e un’ elevata<br />

presenza di aree protette, tra cui Siti di Importanza Comunitaria (SIC), Zone a Protezione Speciale (ZPS) e<br />

non ultimo il Parco Regionale delle Orobie Bergamasche.<br />

I parchi e le aree di rilevanza naturale comprendo circa l’80% del totale della superficie della Comunità<br />

<strong>Montana</strong>.<br />

La totalità del territorio interessato dal Piano di Sviluppo Locale ricade all’interno della categoria Area<br />

Rurale Intermedia (C), secondo i criteri stabiliti dal PSR della Regione Lombardia. La percentuale di<br />

territorio sottoposto a regime di aree protetta si attesta al 54,32%. Complessivamente, le aree protette<br />

presenti sul territorio della Comunità <strong>Montana</strong> della <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> occupano una superficie di<br />

250 kmq.<br />

2.2 PERCHÉ AVVIARE L’APPROCCIO LEADER?<br />

Gli enti parte del territorio della <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> intendono costituirsi nella forma di GAL come scelta<br />

strategica ed efficace al fine di operare in un’ottica di compartecipazione e condivisione per lo sviluppo del<br />

territorio stesso. Infatti i GAL nascono per valorizzare le risorse specifiche delle zone rurali del territorio,<br />

sostenere progetti di turismo responsabile e rafforzare l’identità e la cultura locale.<br />

Mettere a sistema questi valori ed integrarli con risorse di un partenariato pubblico e privato fortemente<br />

coeso e motivato può dare la possibilità al territorio della <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> di creare valore attraverso<br />

la diversificazione. Diversificazione in grado da una parte di riportare valore alle attività legate<br />

all’agricoltura e agli ambiti rurali (attraverso lo sviluppo di nuove attività complementari), dall’altra di<br />

creare possibilità occupazionali in grado di mettere in gioco l’ampia base occupazionale giovanile,<br />

migliorando la qualità della vita e contrastando il fenomeno di abbandono dei territori più marginali.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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2.3 IL PARTENARIATO<br />

La compagine societaria del GAL è composta da due tipologie di soci: pubblici e privati. La ricerca dei<br />

partner del GAL ha avuto inizio fin dalla prima candidatura della proposta di Piano di Sviluppo Locale nel<br />

marzo del 2007. Inizialmente è stato il Direttivo della Comunità <strong>Montana</strong> che ha colto subito questa<br />

opportunità e che l’ha comunicata ai Comuni aderenti alla stessa. Una volta condivisa l’iniziativa con i<br />

Comuni, sono state coinvolte le parti private, che si sono dimostrate interessate a partecipare ai lavori per<br />

l’individuazione della strategia.<br />

Socio Natura Sede di attività<br />

Comunità <strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> Pubblico Clusone<br />

Provincia di Bergamo Pubblico Bergamo<br />

Parco delle Orobie Bergamasche Pubblico Bergamo<br />

Consorzio Agrifidi Bergamo Privato Bergamo<br />

Banca di Credito Cooperativo <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong><br />

Privato Gandellino, Rovetta, Villa di<br />

Serio, Villa d'Ogna<br />

CIA Confederazione Italiana Agricoltori Privato Bergamo<br />

Coldiretti Privato Clusone<br />

Terranostra Privato Bergamo<br />

Consorzio forestale Presolana Privato Castione della Presolana<br />

Confcooperative Privato Clusone<br />

ASTRA Privato Clusone<br />

Ilio Project Privato Clusone<br />

IRIS Impianti di risalita Privato Gromo<br />

Società agricola scalet Privato Clusone<br />

Sviluppo Turistico Zizzola Privato Valbondione<br />

Il partenariato ha dato il proprio contributo su più fronti, dalle tematiche relative allo sviluppo del GAL a<br />

quelle di livello ambientale. Sono infatti stati organizzati numerosi incontri sul territorio in questo ultimo<br />

anno e mezzo, incontri che hanno permesso di evidenziare le criticità non solo tematiche ma anche<br />

ambientali presenti sul territorio e pertanto di individuare proposte progettuali in grado di farvi fronte.<br />

Di seguito si illustrano brevemente per ciascun partner le azioni portate avanti durante la stesura del PSL e i<br />

compiti che porterà avanti in fase di realizzazione della strategia del PSL e della attivazione dei bandi<br />

specifici:<br />

- Comunità <strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>: capofila del PSL <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>, sede operativa<br />

del GAL<br />

- Provincia di Bergamo: amministrazione provinciale di turismo, ambiente, trasporti, servizi sociali<br />

- Parco delle Orobie bergamasche: tutela delle superfici ambientali protette<br />

- Consorzio Agrifidi Bergamo: concessione di garanzie fideiussorie (pari al 50% dell'importo) a favore<br />

delle aziende agricole associate<br />

- Banca di Credito Cooperativo <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong>: credito bancario, finanziamenti , conti correnti<br />

- Confederazione italiana agricoltori: rappresentanza degli interessi degli agricoltori del territorio<br />

- Coldiretti Bergamo: rappresentanza delle persone e delle imprese che operano in agricoltura e<br />

nelle attività connesse, ma anche delle istanze dei consumatori e dei cittadini<br />

- Terranostra: sostegno di nuovi ed equilibrati rapporti tra ambiente, agricoltura, turismo e cultura,<br />

protezione e valorizzazione delle risorse naturali del mondo rurale, nonché migliori rapporti tra<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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uomo e ambiente, agricoltura e turismo, imprenditori agricoli e consumatori, mondo rurale e<br />

urbano<br />

- Confcooperative rappresentanza, assistenza, tutela e revisione del movimento cooperativo<br />

- Consorzio Forestale Presolana: supporto alle funzioni esercitate dai singoli consorziati, sia<br />

attraverso la gestione integrata e programmata delle funzioni comuni di tutela, ricerca, sviluppo,<br />

valorizzazione, gestione delle risorse ambientale<br />

- ASTRA: promozione delle strutture alberghiere e turistiche sul territorio lombardo e in parte estero<br />

- Ilio Project: sviluppo e promozione pacchetti turistici, sviluppo piattaforme e-commerce turistico,<br />

predisposizione cartellonista unificata per i sentieri<br />

- IRIS Impianti di risalita: gestione degli impianti<br />

- Società agricola Scalet: salvaguardia del territorio mediante il mantenimento dei pascoli, sentieri e<br />

laghetti, riscoperta di antiche produzioni casearie locali, promozione agrituristica<br />

- Sviluppo Turistico Zizzola: Gestione degli impianti sciistici, valorizzazione e sfruttamento delle<br />

risorse turistico -sportive, gestione ed affitto di terreni agricoli, poderi, pascoli, aziende agricole e<br />

zootecniche.<br />

La sensibilità per la tematica ambientale ha avuto inizio, ancora prima della richiesta di Regione Lombardia,<br />

fin dalle prime fasi di sviluppo del PSL.<br />

Il parco delle Orobie bergamasche ed il Consorzio Forestale Presolana, forti della loro esperienza e<br />

conoscenza del territorio di riferimento, hanno contribuito a dare consigli ed indicazioni circa lo stato della<br />

situazione ambientale attuale tramite la valutazione ex ante di sostenibilità, effettuata durante i tavoli di<br />

lavoro e nei confronti di ciascuna tematica messa al tavolo. Sono pertanto stati definiti gli obiettivi a breve e<br />

medio termine, sulla base dell’analisi della situazione ambientale attuale.<br />

Tali obiettivi si concretizzano nel:<br />

- riconoscimento dell’importanza della risorsa forestale e della necessità di un suo sfruttamento in<br />

forma sostenibile attraverso la produzione di energie rinnovabili<br />

- nella tutela delle risorse zootecniche ed agricole<br />

- nello sviluppo delle attività di gestione e sviluppo compatibile del territorio e dell’ambiente<br />

naturale<br />

- nella protezione e valorizzazione delle risorse naturali del mondo rurale, sviluppando un turismo<br />

attento alle tematiche ambientali e sostenibili<br />

- nella tutela dei parchi naturali del territorio<br />

2.4 STRATEGIA DEL PSL<br />

Obiettivo strategico del Piano di Sviluppo Locale della Comunità <strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> è quello<br />

di integrare gli aspetti agricoli che caratterizzano su più fronti il territorio tramite attività di innovazione e<br />

diversificazione.<br />

L’idea guida è quella di coinvolgere un’ampia base di partenariato locale nella realizzazione di progetti in<br />

grado di portare:<br />

- all’accrescimento della competitività del settore agricolo e forestale locale<br />

- alla valorizzazione dell’ambiente e lo spazio naturale, in un’ottica di sviluppo integrato e sostenibile<br />

- al miglioramento della qualità della vita e alla promozione della diversificazione delle attività<br />

economiche<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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Lo sviluppo del tema centrale prevede una suddivisione in quattro tematiche, tra loro strettamente<br />

connesse: Imprenditorialità, Promozione, Integrazione, Governance. La scelta di queste tematiche è stata il<br />

frutto di un’intensa fase di concertazione territoriale che ha permesso di mettere in luce i punti chiave per<br />

lo sviluppo del territorio rurale della <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>.<br />

Nell’individuare queste linee strategiche si è tenuto conto anche del carattere di innovatività da dare al PSL,<br />

inteso come capacità del territorio di avviare e saper gestire l’approccio Leader, di creare aggregazione<br />

sociale attraverso un network tale da permettere al PSL stesso di autosostenersi nel tempo, di ascoltare il<br />

territorio, in tutte le sue espressioni e criticità, accompagna e sostiene lo sviluppo del tema centrale del PSL<br />

stesso.<br />

In particolare la strategia di intervento si articola in:<br />

Imprend<br />

itorialità<br />

Governance<br />

Promozione<br />

Integrazione<br />

1. Imprenditorialità: interventi per la creazione di nuove imprese<br />

e l’innovazione di quelle esistenti, aumento delle opportunità<br />

per i giovani tramite azioni riguardanti la formazione,<br />

l’innovazione nei processi e negli strumenti nonché l’adozione di<br />

impianti di produzione energetica attraverso fonti rinnovabili ed<br />

ecosostenibili.<br />

2. Promozione: sviluppo delle potenzialità del territorio della<br />

<strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>, messa in rete e comunicazione<br />

strategica degli aspetti turistici legati alla natura e all’ambiente,<br />

ai prodotti tipici, ma anche miglioramento della qualità della vita<br />

del territorio all’interno dell’area, in grado di evitare lo<br />

spopolamento delle aree rurali.<br />

3. Integrazione: Per aumentare la capacità del territorio agricolo e il suo potenziale creando nuove<br />

opportunità per i giovani nonché mantenere l’occupazione sul territorio, diventa necessario predisporre<br />

azioni di integrazione dell’agricoltura con gli altri settori come commercio e turismo in quanto<br />

maggiormente trainanti per l’economia locale.<br />

4. Governance: attività necessarie a garantire un’efficace ed efficiente attuazione del Piano di Sviluppo<br />

Locale, attivare degli strumenti necessari ad un corretta gestione del piano e ad una piena animazione ed<br />

informazione della popolazione del territorio; la governance comprende anche il tema della cooperazione,<br />

con l’obiettivo di condividere esperienze e risorse tra i territori.<br />

Oltre al tema centrale che si articola nelle quattro assi descritte, il PSL si pone una serie di obiettivi<br />

trasversali, che consistono: nelle pari opportunità, nell’attenzione ai giovani e alla dimensione ambientale.<br />

In particolare tale dimensione si articola:<br />

- nell’utilizzo di modalità di trasporto a basso impatto ambientale<br />

- nella diversificazione delle attività non agricole che permetterà una razionalizzazione,<br />

delocalizzazione ed una destagionalizzazione dei flussi turistici sul territorio diminuendo l’impatto<br />

ambientale<br />

- nella diffusione di una cultura eco-sostenibile<br />

- nella realizzazione di strutture recettive a basso impatto ambientale<br />

- nella sensibilizzazione delle persone verso forme di turismo a basso impatto<br />

- nella diffusione di forme di conoscenza del territorio rispettose della sua cultura<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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- nel rafforzamento della manutenzione del territorio, a fronte di una reale possibilità per gli<br />

agricoltori di realizzare prezzi equi, e quindi di continuare ad operare, grazie ad una fruizione<br />

turistica del territorio di qualità<br />

- nell’incremento del livello di consapevolezza e di conoscenza verso le problematiche e i valori<br />

ambientali sia da parte dei residenti che dei turisti<br />

- nella diffusione del concetto di turismo eco-compatibile<br />

Di seguito si riportano le singole azioni strategiche previste dal GAL:<br />

2.5 AZIONI STRATEGICHE<br />

Titolo azione Misura PSR Obiettivo PSL Spese ammesse Totale 7 anni<br />

Mercato di filiera<br />

volto a<br />

pubblicizzare i<br />

prodotti tipici<br />

presso i negozi<br />

del territorio;<br />

accordi tra<br />

agricoltori e<br />

commercianti<br />

per la vendita dei<br />

prodotti tipici<br />

presso i loro<br />

spazi<br />

commerciali<br />

Diffusione dell’ecommerce<br />

per le<br />

imprese giovani<br />

per favorirne lo<br />

sviluppo sul<br />

mercato;<br />

ammodernamen<br />

to delle aziende<br />

agricole<br />

Creazione di<br />

impianti a<br />

biomassa<br />

Riqualificazione<br />

strutturale di<br />

edifici nei quali<br />

venivano svolti<br />

antichi mestieri<br />

1.2.1<br />

“Ammodernament<br />

o delle aziende<br />

agricole”<br />

1.2.4<br />

“Cooperazione per<br />

lo sviluppo di nuovi<br />

prodotti, processi e<br />

tecnologie nel<br />

settore agricolo e<br />

alimentare e in<br />

quello forestale”<br />

3.1.1<br />

“Diversificazione<br />

verso attività non<br />

agricole” - A<br />

3.1.1<br />

“Diversificazione<br />

verso attività non<br />

agricole” – B<br />

1. Strutturazione di una<br />

filiera per promuovere e<br />

commercializzare i<br />

prodotti tipici come la<br />

Formagéla Valseriana<br />

attraverso i diversi canali<br />

della rete distributiva<br />

2. Aumentare il valore<br />

dell’immagine del<br />

territorio e migliorare la<br />

redditività delle imprese<br />

agricole<br />

3. Interventi volti al<br />

miglioramento dei metodi<br />

di produzione e di<br />

commercializzazione<br />

1. Avviare investimenti che<br />

offrano ai giovani<br />

imprenditori la possibilità<br />

di usufruire delle nuove<br />

tecnologie informatiche<br />

(internet e banda larga)<br />

per svolgere e<br />

promuovere la loro attività<br />

1. Recupero sostenibile dei<br />

boschi presenti sul<br />

territorio<br />

2. Valorizzazione delle<br />

fiere zootecniche<br />

3. Sviluppo della filiera<br />

bosco-legno-energia<br />

1. Attività di<br />

diversificazione funzionale<br />

delle imprese agricole<br />

legata a forme di turismo<br />

sostenibile<br />

1. Investimenti per la<br />

realizzazione e/o la<br />

ristrutturazione degli<br />

impianti di trasformazione<br />

2. Commercializzazione dei<br />

prodotti aziendali<br />

1. Progettazione dei sistemi<br />

e addestramento del<br />

personale<br />

2. Acquisizione software e<br />

relativo know-how.<br />

3. Studi applicati a<br />

tecnologie di processo,<br />

compresi i costi per la<br />

realizzazione di prototipi<br />

4. Costo progetti e analisi di<br />

fattibilità per lo sviluppo di<br />

nuovi prodotti, test e<br />

collaudi<br />

5. Acquisizione brevetti<br />

1. Impianti termici e di<br />

cogenerazione alimentati a<br />

biomasse vegetali<br />

2. Impianti per pellet<br />

3. Impianti fotovoltaici o<br />

solari integrati con gli<br />

Investimenti di cui ai punti<br />

precedenti<br />

4. Investimenti per<br />

l’acquisto di attrezzature e<br />

macchine<br />

1. Attività di diversificazione<br />

(turismo rurale, fattorie<br />

didattiche, filiera corta,<br />

ecc.)<br />

2. Investimenti per la<br />

€ 300.000<br />

€ 200.000<br />

€ 150.000<br />

€ 300.000<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

Ristrutturazione<br />

e recupero edifici<br />

rurali e/o antichi<br />

da adibire a<br />

ristoro e<br />

accoglienza per i<br />

turisti<br />

escursionisti<br />

Realizzazione e<br />

alla<br />

riqualificazione<br />

di piste ciclabili e<br />

sentieri, e alla<br />

loro messa in<br />

collegamento<br />

Promozione<br />

coordinata del<br />

territorio<br />

3.1.3<br />

“Incentivazione di<br />

attività turistiche”<br />

– A<br />

3.1.3<br />

“Incentivazione di<br />

attività turistiche”<br />

– B<br />

3.1.3<br />

“Incentivazione di<br />

attività turistiche” -<br />

C<br />

2. Messa sistema la fitta<br />

rete costituita dal<br />

patrimonio rurale<br />

attraverso sentieri e<br />

promozione<br />

1. Collegare gli aspetti<br />

industriali della<br />

produzione ad un circuito<br />

turistico presente sul<br />

territorio<br />

2. Offrire un pacchetto<br />

completo al visitatore,<br />

integrando tra di loro gli<br />

aspetti agrituristici,<br />

museali, percorsi, zone<br />

archeologiche e<br />

sfruttando la presenza del<br />

vicino aeroporto di Orio al<br />

Serio<br />

1. Valorizzazione e<br />

recupero dei percorsi<br />

tematici<br />

2. Conservazione e<br />

diffusione di<br />

testimonianze storiche dal<br />

punto di vista del turismo<br />

escursionistico ed<br />

enogastronomico<br />

cercando di mantenere le<br />

forme d’uso del territorio,<br />

sistemi costruttivi, attività<br />

culturali e sociali<br />

tradizionali, modi di vita e<br />

attività economiche<br />

rispettose dell’ambiente<br />

naturale in un’ottica di<br />

turismo sostenibile<br />

1. Creazione di materiale<br />

pubblicitario comune, per<br />

un’immagine coordinata in<br />

grado di far percepire al<br />

turista l’unitarietà<br />

dell’offerta e<br />

l’integrazione dei servizi e<br />

delle opportunità che il<br />

territorio offre<br />

modifica ed il recupero di<br />

strutture aziendali e<br />

fabbricati rurali e l’acquisto<br />

di strumentazione ed<br />

attrezzature<br />

1. Realizzazione,<br />

ampliamento e gestione di<br />

punti informativi per i<br />

visitatori (eventi, siti,<br />

recettività ecc.);<br />

2. Segnaletica stradale di<br />

facilitazione per il<br />

raggiungimento e gli<br />

spostamenti sul territorio<br />

rurale 3. Didattica e<br />

informativa sui percorsi e<br />

nelle aree turistiche<br />

1. Predisposizione di aree<br />

ricreazionali e di servizio e<br />

l’infrastrutturazione di<br />

percorsi rurali, in particolare<br />

in prossimità di aree naturali<br />

e per attività di turismo<br />

ciclo-pedonale ed ippico<br />

2. infrastrutturazione e<br />

qualificazione dei percorsi<br />

enogastronomici nel<br />

territorio rurale che<br />

valorizzino le produzioni di<br />

qualità<br />

3. interventi di<br />

riqualificazione naturalistica<br />

e infrastrutturale per la<br />

fruizione della rete dei<br />

canali di bonifica e di<br />

irrigazione (piste<br />

ciclopedonali ecc.)<br />

4. risanamento conservativo<br />

a fini espositivi di strutture<br />

rurali destinate alla<br />

lavorazione, con modalità<br />

tradizionali, di prodotti tipici<br />

locali agricoli e artigianali<br />

1. Predisposizione di<br />

pacchetti turistici che<br />

integrino i diversi aspetti<br />

della ruralità<br />

2. Sviluppo e adozione di<br />

innovazioni tecnologiche, la<br />

creazione di centri unici di<br />

teleprenotazione, la<br />

gestione in internet dei<br />

visitatori<br />

3. Produzione e diffusione di<br />

materiale per<br />

l’informazione, la<br />

promozione attraverso<br />

esposizioni e manifestazioni<br />

€ 100.000<br />

€ 100.000<br />

€ 100.000<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

________________________________________<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

Sviluppo della<br />

mobilità delle<br />

frazioni più<br />

periferiche<br />

Recupero edifici<br />

rurali e/o antichi<br />

da adibire a<br />

accoglienza per<br />

turisti;<br />

riqualificazione<br />

malghe, baite e<br />

rifugi per la<br />

diffusione di<br />

agriturismi e<br />

delle produzioni<br />

tipiche<br />

Ristrutturazione<br />

e recupero degli<br />

alpeggi<br />

3.2.1 “Servizi<br />

essenziali per<br />

l’economia e la<br />

popolazione<br />

rurale”<br />

3.2.3 B<br />

“Tutela e<br />

riqualificazione del<br />

patrimonio rurale”<br />

3.2.3 C<br />

“Salvaguardia e<br />

valorizzazione<br />

degli alpeggi”<br />

1. Intervenire sulla mobilità<br />

sostenibile per sviluppare<br />

un sistema di servizi<br />

essenziali alla popolazione<br />

rurale, alle imprese e per i<br />

turisti<br />

2. Integrare l’offerta di<br />

trasporto pubblico a<br />

sistemi più flessibili in<br />

grado di catturare nuove<br />

esigenze di mobilità e<br />

ulteriori quote di utenza e<br />

di erogare servizi<br />

corrispondenti alle<br />

effettive richieste degli<br />

utenti<br />

1. Dare impulso per la<br />

creazione di nuovo valore<br />

attraverso le imprese<br />

agricole favorendo attività<br />

di diversificazione<br />

funzionale legata a forme<br />

di turismo sostenibile<br />

2. Mettere a sistema la<br />

fitta rete costituita dal<br />

patrimonio rurale<br />

attraverso sentieri e<br />

promuovendola in maniera<br />

integrata<br />

1. Dare impulso per la<br />

creazione di nuovo valore<br />

attraverso le imprese<br />

agricole favorendo attività<br />

di diversificazione<br />

funzionale legata a forme<br />

di turismo sostenibile<br />

2. Mettere a sistema la<br />

fitta rete costituita dal<br />

patrimonio rurale<br />

attraverso sentieri e<br />

promuovendola in maniera<br />

integrata<br />

e la pubblicità concernente<br />

l’offerta turistica e delle<br />

tradizioni culturali dell’area<br />

rurale e dei percorsi<br />

enogastronomici<br />

4. Sviluppo di attività di<br />

accompagnamento e<br />

servizio al turista: guide<br />

naturalistiche e storicoculturali<br />

del territorio,<br />

ristorazione fissa e mobile.<br />

1. Indagini e studi per<br />

l’analisi del fabbisogno di<br />

servizi e progetti di<br />

attivazione e fattibilità<br />

2. Realizzazione,<br />

ristrutturazione e<br />

adeguamento di strutture<br />

ed impianti<br />

3. Acquisto di macchine ed<br />

attrezzatura anche<br />

informatica hardware e<br />

software<br />

4. Personale, costi di<br />

esercizio e spese<br />

amministrative<br />

1. Interventi materiali di<br />

recupero strutturale<br />

2. Valorizzazione del<br />

patrimonio architettonico,<br />

paesaggistico e ambientale<br />

rurale<br />

1. Manutenzione<br />

straordinaria e<br />

ristrutturazione per la<br />

conservazione e il<br />

miglioramento delle<br />

strutture<br />

2. Interventi su edifici<br />

esistenti e attrezzature per<br />

la creazione di alpeggi<br />

pilota, modello e didattici<br />

3. Redazione di piani<br />

comprensoriali di sviluppo e<br />

gestione degli alpeggi<br />

€ 300.000<br />

€ 300.000<br />

€ 300.000<br />

Corsi di<br />

formazione su<br />

diversificazione<br />

verso attività<br />

non agricole,<br />

creazione di<br />

3.3.1. Formazione e<br />

informazione<br />

rivolte agli<br />

operatori<br />

economici che<br />

rientrano nell’Asse<br />

1. Creazione di nuova<br />

imprenditorialità<br />

2. Dare ai giovani<br />

imprenditori le<br />

conoscenze base per<br />

operare all’interno dei<br />

1. Docenze, tutoraggio,<br />

esperti e relatori<br />

2. Affitto o noleggio<br />

strutture tecniche e<br />

didattiche<br />

3. Acquisto di materiale<br />

€ 100.000<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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10


COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

microimprese,<br />

attività turistiche<br />

Cooperazione<br />

territoriale del<br />

PSL <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong><br />

<strong>Superiore</strong><br />

Gestione del GAL<br />

<strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong><br />

<strong>Superiore</strong><br />

3 nuovi processi nella filiera<br />

produttiva e commerciale<br />

nonché introdurre<br />

processi innovativi<br />

4.2.1<br />

“Cooperazione<br />

interterritoriale e<br />

transnazionale”<br />

4.3.1 “Gestione dei<br />

Gruppi di Azione<br />

Locale,<br />

acquisizione di<br />

competenze e<br />

animazione sul<br />

territorio”<br />

1. Realizzazione di<br />

un’azione comune<br />

finalizzata alla<br />

condivisione delle<br />

esperienze e delle risorse<br />

umane e finanziarie di<br />

ciascun territorio coinvolto<br />

2. Progetti di cooperazione<br />

interterritoriale o<br />

transnazionale<br />

1. Garantire un’efficace ed<br />

efficiente attuazione dei<br />

Piani di Sviluppo Locale<br />

2. Garantire l'attivazione di<br />

tutti gli strumenti<br />

necessari per la<br />

costruzione ed<br />

implementazione di<br />

strategie di sviluppo<br />

locale, assicurando agli<br />

attori dei territori le<br />

competenze e le<br />

informazioni adeguate<br />

didattico e strumenti<br />

dimostrativi<br />

4. Trasferte dei partecipanti,<br />

noleggio di mezzi di<br />

trasporto per visite aziendali<br />

5. Produzione di supporti<br />

didattici ed informativi<br />

6. Spese generali, di<br />

progettazione, di<br />

coordinamento<br />

organizzativo ed<br />

amministrative;<br />

1. Assistenza tecnica per le<br />

attività preliminari di<br />

definizione dei partenariati<br />

e del contenuto dei progetti<br />

2. Animazione e gestione<br />

3. Azioni comuni in relazione<br />

al tema centrale sviluppato<br />

nel Piano di Sviluppo Locale<br />

1. Studi sulla zona<br />

interessata dalla strategia di<br />

sviluppo locale<br />

2. Attività di informazione<br />

ed animazione sulla zona e<br />

sulla strategia di sviluppo<br />

locale<br />

3. Formazione del personale<br />

addetto all’elaborazione e<br />

all’esecuzione delle<br />

strategie<br />

4. Eventi promozionali e<br />

formazione di animatori<br />

5. Costi di gestione dei<br />

gruppi di azione locale<br />

€ 150.000<br />

€ 280.000<br />

TOTALE 2.680.000,00<br />

2.6 MODALITÀ DI GESTIONE GAL<br />

Per quanto concerne le modalità di gestione del GAL, la struttura organizzativa si vede composta da<br />

un’assemblea dei soci, dal consiglio di amministrazione con compiti di gestione tecnica, operativa e<br />

finanziaria ed un presidente in qualità di legale rappresentante della società.<br />

A livello operativo il GAL si avvarrà di un pool composto da: un coordinatore di programma, figura<br />

strategica per la corretta attuazione del Piano di Sviluppo Locale, due animatori territoriali, responsabili<br />

delle attività di divulgazione del PSL presso il territorio, a contatto con le realtà promotrici del Progetto e un<br />

amministrativo con funzioni anche di segreteria per la gestione contabile e amministrativa delle risorse.<br />

Il CdA, variabile da un minimo di 3 membri ad un massimo di 5 membri, prevede la nomina unica per<br />

Presidente ed Amministratore Delegato, con compenso fisso in quanto il GAL si deve porre come futura<br />

Agenzia di Sviluppo Locale pertanto la governance deve avere specifiche competenze e capacità.<br />

Statutariamente la società nasce senza scopo di lucro con finalità ultima la promozione dello sviluppo del<br />

territorio e la realizzazione di nuove iniziative economiche al fine di favorire la valorizzazione delle risorse<br />

umane e materiali del territorio, stimolando la collaborazione tra soggetti pubblici e privati. Pertanto si<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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prevede la costituzione di una Società Consortile a Responsabilità Limitata: i soci rispondono solamente per<br />

le obbligazioni sociali, inoltre da Statuto si prevede il versamento di quote in denaro per sostenere le spese<br />

di gestione della struttura. Il GAL avrà sede presso la CM <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong><br />

Assemblea dei soci<br />

Formata da un<br />

Compiti di indirizzo<br />

rappresentante per<br />

(strategia PSL,<br />

ciascun soggetto<br />

modifiche,<br />

giuridico aderente al GAL<br />

comunicazione, ingresso<br />

nuovi soci)<br />

Consiglio di Amministrazione<br />

Consiglio di<br />

Amministrazione<br />

Presidente/AD<br />

• Presidente e AD<br />

• n. 3 Consiglieri<br />

Compiti di gestione<br />

ordinaria (redazione<br />

bilancio, analisi<br />

finanziaria, verifica<br />

risultati PSL)<br />

Segreteria<br />

Direttore<br />

Sede<br />

operativa e<br />

Legale<br />

Clusone c/o CM<br />

Direzione e Staff<br />

Compiti di gestione<br />

• n. 1 Direttore<br />

operativa (diffusione e<br />

• n. 1 Segreteria<br />

animazione,<br />

predisposizione Bandi,<br />

• n. 2 Esperti<br />

istruttoria, gestione<br />

finanziaria e<br />

monitoraggio e<br />

rendicontazione<br />

Assistenza Tecnica<br />

Area<br />

Progettuale<br />

(1 esperto)<br />

Assistenza<br />

tecnica<br />

Area<br />

Amministrativa<br />

(1 esperto)<br />

• n. 2 Esperti<br />

Supporto tecnico e<br />

specialistico alle attività<br />

di Direzione<br />

2.7 ANIMAZIONE E PROMOZIONE<br />

A livello generale il piano di comunicazione si propone di favorire la creazione di un efficiente sistema di<br />

comunicazione interna ed esterna tra tutti i soggetti coinvolti dal GAL (enti locali, associazioni, imprese,<br />

cittadini) garantendo un'informazione completa e diffusa su tutto il territorio ed accrescere il grado di<br />

conoscenza e sensibilizzazione dell’opinione pubblica ai temi dello sviluppo rurale e in generale allo<br />

sviluppo sostenibile del territorio.<br />

In sintesi, gli strumenti che saranno predisposti per perseguire le finalità sopra descritte sono:<br />

• portale web, uno strumento di comunicazione in grado di fornire informazioni complete sul Piano di<br />

Sviluppo Locale e sulle attività ad esso collegate; nello specifico, si prevede di realizzare sul sito una<br />

sezione dedicata al GAL e più in generale alla tematica rurale ed energetica<br />

• materiale di promozione e informazione, centrato sulle tematiche riguardanti lo sviluppo rurale e in<br />

particolare la strategia del GAL, i principali prodotti previsti sono opuscoli illustrativi, manifesti e/o<br />

locandine e specifici vademecum esplicativi volti ad illustrare le procedure, i criteri e le modalità<br />

previste nei nuovi regolamenti comunitari in materia di sviluppo rurale e più in generale riguardo alle<br />

tematiche relative alla competitività del territorio e delle sue imprese, alla innovazione, alla tutela<br />

ambientale<br />

• seminari e workshop, specifici incontri pubblici a livello territoriale, finalizzati a sensibilizzare e<br />

diffondere la conoscenza circa le opportunità offerte dai bandi messi a disposizione dal GAL, circa il<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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risparmio energetico e la tutela ambientale (e di tutte le tematiche connesse ad un territorio ad alta<br />

valenza ambientale quale quello della Comunità <strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>)<br />

• pubblicazioni, creazione del “giornale rurale” che permetta, attraverso diverse sezioni, di dare<br />

informazioni sulla tematica agricola e forestale sotto tutti i punti di vista (qualità della vita, nuove<br />

pratiche agricole, innovazione, risultanze dei bandi GAL, …)<br />

Attenzione particolare da parte di tutti gli strumenti indicati, sarà prestata alle attività di informazione e<br />

sensibilizzazione circa le tematiche ambientali, come parte integrante e centrale della strategia del GAL<br />

stesso.<br />

Operativamente il sito web, le pubblicazioni specifiche ed i seminari e workshop a livello territoriale, sono<br />

gli strumenti privilegiati individuati per tale scopo; infatti oltre a presentare gli obiettivi e le opportunità che<br />

il Piano di Sviluppo Locale intende perseguire, perseguiranno l’obiettivo di diffondere tra imprese e cittadini<br />

pratiche di tutela ambientale e risparmio energetico.<br />

2.8 MONITORAGGIO<br />

L’attività di valutazione e di monitoraggio rappresenta un elemento essenziale per la corretta attuazione e<br />

gestione dell’intero Piano di Sviluppo Locale. Di seguito si introduce il modello di monitoraggio ambientale<br />

individuato per il PSL.<br />

A livello ambientale è già stata effettuata una valutazione ex ante (descritta nelle pagine che seguono)<br />

realizzata contestualmente alla stesura del Piano di Sviluppo Locale. Questo momento di analisi ha<br />

riguardato la valutazione della situazione ambientale delle aree oggetto degli interventi, le disposizioni<br />

volte a garantire il rispetto della normativa comunitaria in materia di ambiente e i criteri e le modalità per<br />

l’integrazione delle tematiche ambientali nei vari settori d’intervento.<br />

La valutazione ex ante ha comportato:<br />

• la descrizione quantificata della situazione ambientale attuale (che si allega al presente Piano)<br />

• la valutazione dell’impatto prevedibile della strategia e degli interventi sulla situazione ambientale<br />

La valutazione intermedia prenderà in considerazione i primi risultati degli interventi, la coerenza con la<br />

valutazione ex ante, la pertinenza degli obiettivi e il grado di conseguimento degli stessi. La valutazione ex<br />

post illustrerà l’impiego delle risorse, l’efficacia e l’efficienza degli interventi e del loro impatto e la coerenza<br />

con la valutazione ex ante.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

3. CARATTERISTICHE DEL SISTEMA<br />

TERRITORIALE E AMBIENTALE<br />

Il capitolo ha l’obiettivo di fornire una panoramica riguardo alla condizione attuale delle diverse componenti<br />

ambientali presenti sul territorio della Comunità <strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>, utili alla individuazione<br />

degli impatti che i singoli interventi previsti dal PSL potranno generare.<br />

3.1 ARIA<br />

La valutazione delle emissioni atmosferiche nel territorio della <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> deriva dai dati<br />

dell’inventario delle emissioni (INEMAR) di Regione Lombardia per l’anno attualmente disponibile (2005) e<br />

da rilevazioni integrative, a cura della stessa CM, su parametri quali anidride carbonica (CO2), biossido di<br />

azoto (NO2), ozono (O3), Benzene e PM10.<br />

Comune SO2 Nox COV CH4 CO CO2<br />

Ardesio 0 57.904 204.346 72.624 212.830 12.043<br />

Castione della Presolana 3.704 113.731 200.100 48.069 543.727 15.118<br />

Cerete 1.874 24.537 87.142 45.686 317.821 3.504<br />

Clusone 889 93.765 215.155 151.854 297.566 27.554<br />

Fino del Monte 0 4.158 38.376 22.976 70.098 2.246<br />

Gandellino 0 9.394 69.924 23.999 61.061 2.345<br />

Gorno 0 12.955 42.389 35.768 88.323 1.234<br />

Gromo 1.209 20.193 91.441 46.285 72.705 2.064<br />

Oltressenda 0 9.809 46.902 18.620 25.766 0<br />

Oneta 0 2.634 42.265 13.611 68.282 0<br />

Onore 0 7.285 48.335 28.565 74.226 0<br />

Parre 0 41.399 153.782 68.886 148.697 10.262<br />

Piario 0 3.333 33.547 22.931 92.175 1.749<br />

Ponte nossa 0 114.595 102.307 29.478 179.303 39.837<br />

Premolo 0 8.641 41.035 22.129 58.112 1.266<br />

Rovetta 0 26.204 107.284 63.091 126.404 6.282<br />

Songavazzo 0 4.548 63.664 14.987 59.593 0<br />

Valbondione 971 33.370 89.551 15.991 107.270 3.632<br />

Valgoglio 0 12.104 58.251 28.640 73.646 0<br />

Villa d'Ogna 0 98.671 71.723 41.907 113.240 34.992<br />

CM <strong>Seriana</strong> 432 34.962 90.376 40.805 139.542 8.206<br />

Provincia 2.809 23.708 41.853 39.271 69.733 8.201<br />

I dati illustrati nella tabella soprastante mettono in evidenza una situazione molto diversificata riguardo alle<br />

componenti dell’aria, paragonate all’intero territorio provinciale. Per quanto riguarda al biossido di zolfo<br />

(SO2) la CM presenta un tasso di molto inferiore rispetto alla media provinciale; il dato suggerisce che sul<br />

territorio i processi di riscaldamento vengono realizzati attraverso impianti a basse emissioni, mentre<br />

appare interessante valutare il secondo dato, che mostra la componente ossido di azoto molto elevata<br />

presso la CM: il dato suggerisce che il traffico veicolare è molto intenso sul territorio montano.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

Allo stesso modo sul territorio è presente un’alta percentuale di COV (Composti Organici Volatili) di<br />

derivazione biogenica: si tratta di un dato assolutamente non allarmante in quanto tipico di un’area rurale,<br />

accompagnato anche da elevati livelli di CO2.<br />

Comune N2O NH3 PM10 PTS PM2,5 OZONO<br />

Ardesio 4.685 14.725 8.615 9.007 8.288 302.698<br />

Castione della Presolana 4.376 6.440 9.411 9.822 9.086 407.937<br />

Cerete 0 7.320 20.213 22.173 18.838 157.455<br />

Clusone 5.408 31.420 9.189 10.768 7.964 370.405<br />

Fino del Monte 0 2.484 1.349 1.405 1.306 56.705<br />

Gandellino 1.326 4.258 1.170 1.218 1.133 91.530<br />

Gorno 1.284 11.055 3.438 3.591 2.514 73.487<br />

Gromo 4.343 17.396 3.308 3.470 3.163 129.390<br />

Oltressenda 2.248 10.185 1.476 1.554 1.402 61.379<br />

Oneta 0 3.577 2.371 2.470 1.372 55.791<br />

Onore 0 5.865 2.275 2.370 1.316 69.477<br />

Parre 1.321 12.026 4.722 4.929 4.559 224.654<br />

Piario 0 3.315 3.434 3.577 3.327 51.969<br />

Ponte Nossa 0 0 5.634 6.865 4.924 268.110<br />

Premolo 1.295 5.922 1.094 1.140 1.060 62.698<br />

Rovetta 1.782 12.116 4.132 4.312 3.989 156.805<br />

Songavazzo 0 2.642 1.245 1.297 1.206 78.901<br />

Valbondione 7.238 9.051 8.102 8.492 7.760 148.987<br />

Valgoglio 2.774 9.518 4.476 4.683 4.302 83.270<br />

Villa d'Ogna 1.110 6.229 11.612 12.710 10.543 212.018<br />

CM <strong>Seriana</strong> 1.960 8.777 5.363 5.793 4.903 153.183<br />

Provincia 1.542,0 8.753,0 2.896,0 3.329,0 2.449,0 78.998,0<br />

Dalla tabella emerge che la maggior parte delle componenti risultano essere in linea con il dato provinciale,<br />

mentre prevale una alta presenza di PM10 sul territorio, dato giustificabile dal fatto che sul territorio sono<br />

presenti fenomeni franosi cui si aggiunge la combustione delle auto e degli impianti di riscaldamento. Il<br />

dato per la maggior parte deriva pertanto da un fenomeno naturale (erosione) e non dall’interferenza<br />

dell’uomo. Infine l’ozono risulta essere presente sul territorio in quantità molto più alta che nel resto della<br />

Provincia. Si tratta di un dato che deve essere monitorato costantemente, in quanto può portare a problemi<br />

nella salute.<br />

Comunque è importante mettere in evidenza che gli scarsi livelli di emissione del territorio della CM <strong>Valle</strong><br />

<strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> prefigurano una situazione generalmente buona, a parte alcune componenti che devono<br />

essere monitorate attentamente.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

Indicatori di monitoraggio<br />

I principali indicatori che all’interno del PSL saranno monitorati per tutta la durata del PSL sono stati scelti<br />

sia sulla base della facilità di reperimento dei dati (INEMAR) sia sulla base delle caratteristiche del PSL:<br />

Indicatore<br />

CO (monossido di carbonio)<br />

Concentrazioni medie mensili (mg/m3)<br />

Emissioni annue per macrosettore (t)<br />

NOx (ossidi di azoto)<br />

Concentrazione media oraria, mensile ed annua di NO2 (ug/m3)<br />

Missioni annue per macrosettore di NOx (t)<br />

O3 (ozono)<br />

Concentrazione massima giornaliera (ug/m3)<br />

Concentrazione media annuale (ug/m3)<br />

Particolato<br />

Concentrazione media giornaliera, mensile ed annuale di PM10 (ug/m3)<br />

Emissione annua per macrosettore di PM 2.5 (t)<br />

Numero superamenti limite giornaliero di PM10<br />

SOx (ossidi di zolfo)<br />

Concentrazioni medie mensili di SO2 (ug/m3)<br />

Emissioni annue per macrosettore di SOx (t)<br />

COV<br />

Emissioni annue per macrosettore (t)<br />

CO<br />

Emissioni annue per macrosettore (t)<br />

Fonte<br />

ARPA Lombardia<br />

INEMAR<br />

ARPA ed INEMAR<br />

INEMAR<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

INEMAR<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

INEMAR<br />

INEMAR<br />

INEMAR<br />

3.2 ACQUA<br />

Il territorio della CM <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> scorre il Fiume Serio,<br />

alimentato prevalentemente dalle piogge e, in primavera, dallo<br />

scioglimento delle nevi. Il fiume Serio lungo il suo percorso è interessato da<br />

una serie di affluenti, per lo più concentrati nella parte alta del bacino e<br />

immissioni di ulteriori apporti nella parte di pianura.<br />

Il fiume è dotato di due stazioni di controllo qualità acque superficiali sul<br />

territorio della CM valle <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>. In particolare le stazioni sono<br />

ubicate una sul fiume Serio e la seconda sul torrente Riso a Ponte Nossa: le<br />

rilevazioni dei dati sulla qualità dell’acqua evidenziano uno stato di qualità<br />

sufficiente, con tendenza al peggioramento nel tempo per il torrente Riso.<br />

In particolare i dati, derivanti da uno studio provinciale sul bacino del serio<br />

mettono in evidenza che sul territorio della CM <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> gli<br />

indici LIM (Livello d’Inquinamento da Macrodescrittori), IBE (Indice Biotico<br />

Esteso) e SECA (Stato Ecologico dei Corsi d'Acqua) rientrano nella classe 1.<br />

Si tratta di un dato interessante e dimostra che è presente un buon livello<br />

di qualità chimica nel territorio montano. Pertanto non esistono criticità<br />

rilevanti.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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16


COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

Sul territorio è presente anche il Torrente Borlezza, Si tratta di un torrente in cui l’alveo è caratterizzato da<br />

una notevole instabilità dato che la natura del terreno è di tipo detritica, infatti, in occasione di ogni piena si<br />

ha un’accentuata disgregazione delle rive con spostamento a valle di grosse quantità di materiale. Il<br />

sommovimento del fondo del torrente è continuo sia per i fattori naturali derivanti da precipitazioni<br />

atmosferiche, sia per opere di drenaggio e sbancamento delle ghiaie. Lungo l’intero corso esistono molte<br />

opere di imbrigliamento idrico a scopo idroelettrico eccedenti spesso il fabbisogno energetico che<br />

influiscono pesantemente sulla quantità di acqua, riducendo moltissimo la portata fino al punto che in<br />

estate nell’ultimo tratto, prima di sfociare, è praticamente asciutto<br />

3.2.1 CAPTAZIONI<br />

Le captazioni effettuate sia sulle falde superficiali sia sul Fiume Serio e i suoi affluenti sono relative a diverse<br />

tipologie di casistiche, di seguito riassunte brevemente.<br />

Acque superficiali<br />

L’uso idroelettrico e quello irriguo determinano il 96% dei volumi d’acqua derivati sul territorio provinciale.<br />

Le derivazioni ad uso idroelettrico risultano preponderanti ma rappresentano solo uno sfruttamento<br />

temporale dei deflussi; il più importante problema determinato dagli impianti idroelettrici sui corpi idrici è<br />

costituito dalla portata d’acqua a valle di ognuna delle opere di presa.<br />

Nella <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>, la situazione è simile a quella riscontrata in <strong>Valle</strong> Brembana: sono presenti,<br />

infatti, oltre 34 derivazioni da acque superficiali, di cui 4 a scopo industriale e 20 a uso idroelettrico, in<br />

grado, queste ultime, di produrre significative quantità di energia elettrica rinnovabile, sottraendo tuttavia<br />

significative portate ai corsi d’acqua e, di conseguenza, non garantendo le ottimali condizioni per la vita<br />

delle comunità acquatiche.<br />

Le portate derivate sono molto variabili, da pochi l/s ad alcuni m3/s, a fronte di portate medie del fiume<br />

Serio comprese da 8 a 40 m3/s nella stazione di Ponte Cene (l’unica esistente), in realtà ubicata più in basso<br />

rispetto alla zona in studio e quindi presumibilmente con portate superiori.<br />

Fiume Serio<br />

Per le attività agricole vengono utilizzate anche le acque prelevate dai corpi idrici (in particolare nel<br />

territorio della Comunità <strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong>), determinando una generale e diffusa carenza d’acqua nei<br />

periodi di massima richiesta (luglio e agosto), ulteriormente accentuata dal regime pluviometrico<br />

continentale che presenta, proprio in tali periodi una delle due minime stagionali (l’altra riguarda la stagione<br />

invernale).<br />

Consumi d’acqua<br />

Per quanto riguarda i consumi, in linea con le CM Brembana e <strong>Valle</strong> Imagna, sul territorio sono mediamente<br />

contenuti (circa 250 l/ab giorno) ed è presente una pressoché totale copertura del servizio di acquedotto.<br />

Anche in questo caso l’approvvigionamento idrico avviene in larga parte da sorgenti prive, in linea di<br />

massima, di inquinanti di origine industriale o agricola ma con possibili contaminazioni accidentali di natura<br />

organica.<br />

Nella <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> si riscontra una copertura della rete fognaria molto elevata, che raggiunge il<br />

100% in numerosi Comuni. Le situazioni di trattamento dei reflui sono però molto differenziate, con una<br />

depurazione completa in circa la metà dei comuni e uno scarico non depurato nella maggior parte degli<br />

altri.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

________________________________________<br />

17


COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

Indicatori di monitoraggio<br />

La scelta degli indicatori per il monitoraggio delle acque è ricaduta sui seguenti:<br />

Indicatore<br />

Qualità delle acque superficiali<br />

SECA (stato econoligo dei corsi d’acqua)<br />

SEL (stato ecologico dei laghi)<br />

Impianti pubblici di depurazione (n. e abitanti equivalenti)<br />

Qualità delle acque reflue depurate<br />

Reti fognarie (lm)<br />

Qualità fiumi (LIM e IBE)<br />

Qualità delle acque sotterranee<br />

Classe di qualità nei punti di prelievo (%)<br />

Stato chimico delle acque sotterranee (SCAS)<br />

Quantità delle acque superficiali<br />

Volume captato da acque superficiali (m3/anno)<br />

Quantità delle acque sotterranee<br />

Approvvigionamento acque per uso potabile (m3/anno)<br />

Stato quantitativo delle acque sotterranee<br />

Dotazione procapite da acquedotto (l/abitanti)<br />

portate medie concessioni per us civile, irriguo, … (l/s)<br />

Volume captato da sorgenti e pozzi (m3/anno)<br />

Fonte<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

SIMO2 (ARPA)<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

SIRIO (ARPA)<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

SIMO2 (ARPA)<br />

SIMO2 (ARPA)<br />

SIRIO (ARPA)<br />

3.3 SUOLO<br />

Il territorio della CM alle <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> è caratterizzato da uno scarso tasso di urbanizzazione,<br />

come si evince dal grafico sottostante.<br />

Suolo<br />

urbanizzato<br />

10%<br />

Suolo non<br />

urbanizzato<br />

90%<br />

Per la maggior parte dei casi il tasso di urbanizzazione risulta essere inferiore al 5% dell’intera superficie<br />

territoriale dei comuni interessati. Sono un’eccezione Clusone – Rovetta - Fino del Monte e l’area turistica di<br />

Castione della Presolana.<br />

La Comunità <strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>, mostra un tasso di urbanizzazione generalmente contenuto,<br />

sia rispetto alla media provinciale (12%) che nei confronti della media provinciale della fascia montana (8%).<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

________________________________________<br />

18


COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

Il suolo non urbanizzato è in prevalenza occupato da boschi (44%), seguiti dalla vegetazione naturale (27%),<br />

dai prati (17%) e dalle aree sterili (11%); una piccola percentuale (inferiore all’1%) è occupata dalle aree idriche<br />

e dal seminativo.<br />

prati<br />

17%<br />

aree sterili<br />

11%<br />

aree idriche e<br />

seminativo<br />

1%<br />

boschi<br />

44%<br />

vegetazione<br />

naturale<br />

27%<br />

La consistente presenza di aree boscate, di per sé positiva dal punto di vista ambientale, si scontra con la<br />

perdita di funzione produttiva dei boschi stessi e il loro progressivo abbandono. A tale situazione si sta<br />

facendo fronte con l’attivazione di progetti speciali finalizzati alla valorizzazione economica del patrimonio<br />

boschivo e lo stesso GAL cercherà di porre rimedio a questo problema.<br />

Contenuta è anche la quota di superficie territoriale dedicata ai siti industriali. Nella <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>,<br />

tale valore, è quasi sempre inferiore al 2,5%; fanno eccezione i Comuni di Fino del Monte, Gandellino,<br />

Oltressenda Alta, Premolo, Valgoglio con lo 0%, Villa d’Ogna 4,6% e Ponte Nossa 5,6%.<br />

Stessa cosa vale per le aree estrattive (le uniche cave attive sono poste nei Comuni di Cerete e Onore)<br />

mentre i principali poli industriali sono ubicati a Clusone, Villa d’Ogna e Ardesio.<br />

Assenti risultano le discariche, mentre si evidenzia una discreta presenza di siti contaminati al momento in<br />

corso di bonifica o definitivo recupero.<br />

Uso del suolo per agricoltura e zootecnia<br />

La Comunità <strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> ha una superficie agricola utilizzata (SAU) pari a 19.492,2 ha,<br />

che costituisce il 42% dei 460 km2 di superficie comunitaria complessiva. Il territorio presenta però un<br />

numero limitato di imprese agricole: questo perché sono state fatte in passato scelte di conduzione che<br />

privilegiano la dimensione familiare. Tale quota assume ancora più importanza se si tiene conto che dal<br />

computo risulta esclusa la superficie boscata e quella parte di superficie cosiddetta “improduttiva” (agli<br />

scopi agricoli).<br />

I dati analizzati mettono in rilievo che dal 1990 ad oggi la quota destinata a prati permanenti e pascoli è<br />

aumentata dell’85,1%, con un saldo positivo per l’intera Comunità pari al 20,6%. Le colture boschive<br />

conservano ancora un peso significativo sulla superficie agricola totale, soprattutto per quel che riguarda la<br />

<strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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19


COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

Carico zootecnico<br />

Analizzando i dati relativi al carico zootecnico dell’intera Comunità, si nota come questo sia nettamente<br />

inferiore al valore provinciale e regionale per quel che riguarda i capi bovini (10,6 capi/km2), suini (1,2<br />

capi/km2) e avicoli (39,1 capi/km2). Il carico zootecnico relativo agli ovini e ai caprini (36 capi/km2) è invece<br />

nettamente superiore sia al valore provinciale (13,3 capi/km2), sia al valore regionale (5,9 capi/km2). Dello<br />

stesso ordine di grandezza appare quello relativo agli equini.<br />

Si può pertanto affermare che la zootecnia non sembra costituire un fattore di pressione ambientale<br />

particolarmente rilevante, poiché il carico zootecnico non risulta significativo.<br />

Indicatori di monitoraggio<br />

Gli indicatori che sono stati individuati e che dovranno essere monitorati sono rappresentati dai seguenti:<br />

Indicatore<br />

Copertura del suolo<br />

Variazione superficie agricola (%)<br />

Urbanizzazione comunale (%)<br />

Indice di intensità colturale (%)<br />

Superficie territoriale destinata all’alpeggio (km2)<br />

Superficie forestale (km2)<br />

Aree agricole di Pregio<br />

Fonte<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

MISURC<br />

3.4 RISCHI NATURALI<br />

Per quanto riguarda i rischi naturali, la maggior parte del territorio montano risulta caratterizzato da<br />

consistente presenza di rischi naturali, con particolare riferimento ai fenomeni franosi, alluvionali e, nelle<br />

parti di territorio più elevate, anche del rischio valanghivo.<br />

Valanghe<br />

Nell’arco orobico il rischio da valanghe è naturalmente presente esclusivamente nei territori dell’alta <strong>Valle</strong><br />

Brembana, in Val di Scalve e nella <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>, dove interessa porzioni anche consistenti di<br />

territorio (37% in Val di Scalve, 25% in <strong>Valle</strong> Brembana e 14% in <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>).<br />

Il rischio idrogeologico è stato fortemente condizionato dall’azione dell’uomo e dalle continue modifiche<br />

del territorio che hanno, da un lato, incrementato la possibilità di accadimento dei fenomeni e, dall’altro,<br />

aumentato la presenza di beni e di persone nelle zone dove tali eventi erano possibili e si sono poi<br />

manifestati, a volte con effetti catastrofici.<br />

Il disegno mostra per il territorio della CM <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> il<br />

numero di frane succedutesi dal 1920 ad oggi. Nei comuni più alti<br />

(Valbondione e Gandellino) i fenomeni franosi sono stati più<br />

importanti: queste aree risentono maggiormente del fenomeno di<br />

abbandono dei terreni, i fenomeni di disboscamento abusivo, l’uso di<br />

tecniche agricole poco rispettose dell’ambiente, la mancata<br />

manutenzione dei versanti e dei corsi d’acqua e presentano un<br />

aggravato dissesto del territorio montano.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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20


COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

Le analisi effettuate per la redazione del Piano Intercomunale di Protezione Civile hanno suddiviso il<br />

territorio secondo quattro tipologie di rischio crescente; la classe di rischio minore (R1) comprende il 53%<br />

circa delle aree soggette fenomeni franosi, la seconda classe (R2) il 33% circa e le rimanenti due classi<br />

rispettivamente il 10% (R3) e il 4% (R4). Il Piano ha inoltre rilevato che l’87% circa di territorio urbanizzato è<br />

compreso nelle aree a rischio da frana, in particolare modo nelle aree R4 (45%) e R3 (26%).<br />

Incendi boschivi<br />

Un altro fenomeno da non sottovalutare è quello degli incendi boschivi,<br />

quasi sempre di origine dolosa, diffusi soprattutto nelle stagioni più<br />

secche (estate e inverno). L’analisi di tali fenomeni registra una discreta<br />

presenza di episodi che tendono a coinvolgere anche vaste superfici, ma<br />

con una tendenza al miglioramento negli ultimi anni. I comuni<br />

maggiormente colpiti sono Ardesio, Oltressenda, Fino del Monte e in<br />

generale i comuni situati ad altezze inferiori.<br />

Alluvioni<br />

Il territorio della CM <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> è inoltre interessato da<br />

fenomeni alluvionali, che riguardano il 5,6% circa dell’intero territorio. I corsi<br />

d’acqua coinvolti nel rischio alluvionale sono: fiume Serio, torrente<br />

Acqualina, torrente Borlezza, torrente Gera, torrente Ogna, torrente Riso.<br />

Le analisi effettuate per la redazione del Piano Intercomunale di Protezione<br />

Civile hanno suddiviso il rischio alluvionale in tre tipologie: aree in cui si<br />

sono verificati eventi alluvionali (0,4% dell’intera superficie della Comunità<br />

<strong>Montana</strong> e 6,85% rispetto alla solo superficie a rischio alluvionale), aree<br />

potenzialmente allagabili (1,2% e 30,82%), corsi d’acqua instabili in erosione<br />

laterale attiva (4% e 62,33%).<br />

Il Piano ha inoltre suddiviso le superfici soggette a rischio alluvionale in quattro classi di rischio crescente,<br />

da R1 a R4; benché più della metà del territorio a rischio sia compresa nella classe di rischio meno elevata, la<br />

percentuale di superficie urbanizzata coinvolta risulta essere pari all’84% circa (R1 – 14%, R2 – 31%, R3 – 29%,<br />

R4 – 10%).<br />

Politiche di miglioramento<br />

Per completare la disamina dei rischi territoriali riguardo alle risposte poste in atto dalle amministrazioni per<br />

fronteggiare tali calamità, va innanzitutto sottolineata una buona presenza di studi geologici a corredo<br />

degli strumenti urbanistici comunali e preziose informazioni contenute negli studi del PTCP; in alcune aree<br />

sono in atto da alcuni anni interventi di riassetto idrogeologico volti a superare le criticità più evidenti;<br />

tuttavia risulta auspicabile la promozione di ulteriori azioni conoscitive maggiormente approfondite sul<br />

rischio idrogeologico e la realizzazione di interventi di prevenzione, oltre che di mitigazione/gestione di tali<br />

rischi naturali.<br />

Indicatori di monitoraggio<br />

Gli indicatori che sono stati individuati e che dovranno essere monitorati sono rappresentati dai seguenti:<br />

Indicatore<br />

Dissesto idrogeologico per tipologia<br />

Incidenza dissesto idrogeologico per tipo di fenomeno<br />

Indice di franosità<br />

Fonte<br />

SIT<br />

SIMO2<br />

PRIM<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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21


COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

Aree contaminate<br />

Indicatore<br />

Densità di carico zootecnico del territorio (t/ha)<br />

Numero di siti contaminati<br />

Apporto di nutrienti nel suolo<br />

Fonte<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

3.5 BIODIVERSITA’<br />

La Comunità <strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> presenta un<br />

territorio ricco di aree naturali, anche di pregio e soggette a<br />

particolare tutela; schematicamente può essere suddivisa in<br />

quattro fasce orizzontali partendo da nord e scendendo verso sud:<br />

orizzonte alpino, orizzonte subalpino, orizzonte montano e<br />

orizzonte submontano.<br />

Per quanto riguarda le aree boscate e le aree a vegetazione<br />

naturale (vedi figura a lato), la Comunità <strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong><br />

<strong>Superiore</strong> mostra percentuali di superficie territoriale che spaziano dal 48% del Comune di Piario all’84% di<br />

Songavazzo. Per quanto riguarda le aree idriche la superficie comunale loro dedicata è sempre sotto del 4%<br />

circa (Comune di Valbondione).<br />

La Comunità <strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>, registra una buona dotazione di aree naturali, sia rispetto<br />

all’intera Provincia che nei confronti delle Comunità Montane simili. In particolare per quanto riguarda le<br />

aree boscate (che rappresentano più del 62% delle aree naturali), si tratta prevalentemente di boschi di<br />

latifoglie (31%) o di boschi di conifere (46%); la restante superficie territoriale ospita boschi misti di conifere<br />

e latifoglie. La vegetazione naturale è prevalentemente costituita da arbusti, cespuglieti e vegetazione<br />

rupestre e di detriti.<br />

L’orizzonte alpino è caratterizzato da specie floreali di notevole valore botanico, vegetazione rupestre e dei<br />

macereti, vegetazione delle vallette nivali, praterie alpine e specie faunistiche di pregio quali trota fario,<br />

tritone alpino, rana rossa di montagna, salamandra nera, lucertola vivipara, marasso, aquila reale, taccola,<br />

sordone, fringuello alpino, rondine montana, pernice bianca, coturnice, camoscio, stambecco, lepre bianca,<br />

ermellino, avicola, toporagno.<br />

L’orizzonte subalpino è formato da cespuglieti, boscaglie, lariceti subalpini, peccete subalpine (boschi di<br />

abete rosso) e pascoli.<br />

Scendendo nell’orizzonte montano si incontrano peccete montane (abeti e larici), abetini, faggeti e prati<br />

pascolo; la fauna comprende specie quali trota fario, trota iridea, rana rossa di montagna, salamandra nera,<br />

salamandra pezzata, lucertola dei muri, ramarro, orbettino, colubro liscio, vipera comune, gallo forcello,<br />

gallo cedrone, lucarino, scriciolo, pettirosso, cincia mora, picchio verde, picchio rosso maggiore, francolino<br />

di monte, upupa, tordo, ghiandaia, gazza, ballerina gialla, merlo acquaiolo, sparviere, civetta, capriolo, lepre<br />

comune, scoiattolo, ghiro, topi e arvicole, donnola, volpe, faina, pipistrelli.<br />

Infine, l’orizzonte submontano è caratterizzato da boschi di latifoglie, pinete di pino silvestre (cui sia<br />

aggiungono i rimboschimenti fatti dall’uomo), prati e specie animali quali trota fario, scazzone, temolo, rana<br />

verde, rospo comune, raganella, tritone comune, tritone crestano, lucertola dei muri, ramarro, orbettino,<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

________________________________________<br />

22


COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

colubro liscio, vipera comune, rondine, merlo, passero, cornacchia grigia, falco pellegrino, ballerina bianca,<br />

poiana, barbagianni, riccio, talpa, toporagno e gran parte dei<br />

mammiferi dell’orizzonte superiore.<br />

Infine vi è da segnalare che, sulle prealpi orobiche vivono settantasette specie endemiche, di cui una<br />

quarantina circa su montagne calcaree come la Presolana (principale montagna delle Orobie bergamasche,<br />

sita nel territorio della Comunità <strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>).<br />

Superficie occupata da SIC e da ZPS<br />

La figura mostra la percentuale di superficie comunale occupata da Siti<br />

di Interesse Comunitario (SIC). I valori, ove presenti SIC, spaziano da<br />

5,54% di Onore a più del 90% di Oltressenda Alta.<br />

I SIC (Siti di Interesse Comunitario), sono tra i principali strumenti per<br />

la difesa e la tutela di habitat e di specie animali e vegetali di<br />

particolare interesse comunitario, ai sensi della Direttiva Habitat<br />

92/43/CE che tutela la biodiversità floristica e faunistica. Nella <strong>Valle</strong><br />

<strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>, sono presenti due SIC:<br />

• Val Sedornia – Val Zurio – Pizzo della Presolana<br />

• Val Nossana – Cima di Gren<br />

Gli ZPS presenti sul territorio sono i seguenti:<br />

• Parco Regionale delle Orobie Bergamasche<br />

• Valvedra, Valbondione e Va di Vò<br />

• Presolana<br />

• Cima Vaccaro<br />

• Belviso Barbellino<br />

Aree protette<br />

Le aree protette (intese come parchi regionali, parchi locali di interesse sovracomunale e riserve naturali)<br />

della <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> sono costituite esclusivamente dal Parco delle Orobie Bergamasche,<br />

riconosciuto con legge regionale nel 1989. Nella <strong>Valle</strong> vi è anche la presenza di un’area di rilevanza naturale<br />

(Corso superiore del fiume Serio), di circa 15 kmq, prevalentemente compresa nel Parco regionale e interna<br />

ai Comuni di Ardesio, Clusone, Gromo, Parre, Piario, Ponte Nossa, Valgoglio, Villa d’Ogna.<br />

Grado di frammentazione aree naturali<br />

La Comunità <strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> registra una buona continuità areale delle superfici boscate,<br />

anche in rapporto alle altre Comunità Montane presenti in Provincia di Bergamo. Maggiormente<br />

frammentata risulta essere la vegetazione naturale.<br />

Indicatori per il monitoraggio<br />

Indicatore<br />

Numerosità e varietà delle specie<br />

Variazione della superficie forestale<br />

Composizione dell’avifauna di comparsa regolare (n. specie per gruppo di uccelli)<br />

Specie ittiche<br />

Fauna<br />

Fonte<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

Sistema Rurale<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

________________________________________<br />

23


COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

Aree protette e superficie aree protette<br />

Estensione SIC e ZPS<br />

Aree protette soggette a disturbo da infrastrutture di trasporto<br />

Lombardo<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

SIMO2<br />

3.6 RIFIUTI<br />

Sul territorio della Provincia di Bergamo nell’ultimo decennio è aumentata la produzione totale di rifiuti e si<br />

è assistito ad un ampliamento della raccolta differenziata.<br />

Gli ultimi dati disponibili a livello aggregato evidenziano una produzione pro capite di rifiuti pari a 11.366<br />

tonnellate annue, contro le 170.012 della provincia e rispetto alle altre CM presenta dei numeri leggermente<br />

maggiori. Sul territorio della CM inoltre si svolge la raccolta differenziata, con quantità maggiori rispetto alle<br />

altre CM.<br />

250000<br />

200000<br />

150000<br />

100000<br />

50000<br />

0<br />

RSU<br />

Spazzatura su<br />

strade<br />

Ingombranti<br />

Raccolta<br />

differenziata<br />

CM 11366 184 1201 6353<br />

Prov 170012 17850 40413 213499<br />

Il dato di produzione procapite di rifiuti urbani della Val <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> risulta essere inferiore alla media<br />

nazionale (1,43). Un elemento da tenere presente nella valutazione è l’incidenza della presenza turistica,<br />

non conteggiata nel valore della popolazione residente utilizzata per elaborare l’indicatore: il numero di<br />

abitanti fluttuanti, qui probabilmente più rilevante che in altre Comunità Montane, può contribuire a<br />

elevare il valore dell’indicatore.<br />

3.7 RUMORE<br />

Dal punto di vista dell’inquinamento acustico le campagne di rilevamento effettuate sull’intero territorio<br />

registrano in generale un mediocre livello di rumore generato dal traffico stradale. Medesimo discorso vale<br />

per la <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>, dove la principale fonte di inquinamento acustico è la SP ex SS 671.<br />

Circa il 20% dei centri urbani è interessato dall’attraversamento di strade generatrici di inquinamento<br />

acustico; positiva è la situazione per quanto riguarda la classificazione acustica del territorio, il 40% dei<br />

Comuni ha realizzato tale documento.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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24


COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

In particolare la strada ex 671 mostra dei superamenti medi lungo il proprio percorso inferiori ai 5 dB(A); le<br />

rilevazioni effettuate a Ponte Nossa e Rovetta si attestano intorno ai 78 dB(A). I rilevamenti effettuati<br />

analizzando i superamenti dei livelli di attenzione per eventi di durata superiore all’ora mostrano invece, per<br />

la medesima strada, superamenti compresi fra i 5 dB(A) e i 10 dB(A).<br />

La Comunità <strong>Montana</strong> Val <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>, ha al proprio interno quattro Comuni i cui centri urbani sono<br />

interessati da strade generatrici di traffico al di sopra dei livelli di attenzione sanciti dalla legislazione<br />

vigente; tali Comuni sono Ponte Nossa, Clusone, Castione della Presolana e Rovetta, ovvero i Comuni<br />

attraversati dalla strada ex 671. In tutto si tratta del 20% circa dei Comuni complessivi della valle.<br />

Nella Comunità <strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> sono otto i Comuni che hanno provveduto alla<br />

classificazione acustica del proprio territorio (Fino del Monte, Oneta, Onore, Piario, Rovetta, Songavazzo,<br />

Valgoglio, Villa d’Ogna). Essi costituisco il 40% dei Comuni della <strong>Valle</strong>; tale valore è di poco superiore alla<br />

media provinciale (36%).<br />

3.8 ENERGIA<br />

Nonostante la vocazione industriale non particolarmente marcata, emerge una netta percentuale del<br />

consumo industriale rispetto agli altri settori, dove comunque prevale continuamente il consumo<br />

residenziale.<br />

Il contributo della Comunità al consumo provinciale appare comunque modesto.<br />

7000000<br />

6000000<br />

5000000<br />

4000000<br />

3000000<br />

2000000<br />

1000000<br />

0<br />

agricoltura industria servizi residenziale<br />

CM 238 124837 31213 41535<br />

Prov 56029 4403310 832764 6256302<br />

In materia di energia elettrica si può osservare che sul territorio provinciale bergamasco e pertanto anche<br />

all’interno della CM <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> sono completamente assenti gli impianti termoelettrici<br />

esclusivamente dedicati alla produzione di elettricità e l’energia elettrica complessivamente generata dagli<br />

autoproduttori è pari a circa una volta e mezzo quella degli elettroproduttori.<br />

La produzione elettrica degli elettroproduttori è quasi esclusivamente idroelettrica, con un contributo<br />

secondario del termovalorizzatore e del turboespansore. Nel caso degli autoproduttori accade esattamente<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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l’opposto: circa il 90% dell’energia elettrica viene prodotta da impianti termoelettrici, tendenzialmente di<br />

taglia piccola o media.<br />

Fonti rinnovabili<br />

Del tutto assenti risultano gli altri impianti a fonte rinnovabili (solare, biomassa, etc), anche se va tenuto<br />

presente che esiste sul territorio un certo numero di piccoli impianti solari, che hanno fruito dei numerosi<br />

finanziamenti statali e regionali, ma che non sono censiti nella fonte citata.<br />

3.9 PAESAGGIO<br />

Il territorio della <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> si estende sul versante meridionale e centrale delle Alpi Orobie<br />

occupando una superficie di circa 463 kmq.<br />

La morfologia della valle è quella di un paesaggio montano-alpino con rilievi aspri dai versanti ripidi e valli<br />

profonde scavate dal fiume Serio e dai suoi affluenti; costituisce un'eccezione la dolce morfologia<br />

dell'altopiano di Clusone di origine glaciale.<br />

Il paesaggio richiama in alcuni punti le Dolomiti, con le loro rocce calcaree rosate e in altri è caratterizzato<br />

da rocce scure di natura silicatica, molto più antiche delle precedenti. Il paesaggio è caratterizzato dalla<br />

presenza di 4 fasce:<br />

• fascia submontana: dai fondovalle ai versante fino a 800-900 metri troviamo in prevalenza prati e<br />

boschi di latifoglie.<br />

• fascia montana: dai 900 fino a 1600-1700 metri è caratterizzata da prati-pascoli e da boschi di<br />

conifere o di faggio.<br />

• fascia subalpina: dai 1700 fino a 2000 metri ospita i pascoli, i cespugleti e le boscaglie di pino mugo<br />

ed ontano verde.<br />

• fascia alpina: si estende oltre i 2000 metri in cui troviamo le praterie naturali, la vegetazione<br />

rupicola e dei macereti<br />

Sul territorio inoltre risultano essere molto numerose le cascate.<br />

Per capire quale grado di diversità paesaggistica è presente sul<br />

territorio risulta di interesse monitorare l’indice di shannon. La<br />

Comunità <strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> presenta al proprio interno<br />

indici di Shannon generalmente al di sopra della media. Rispetto alla<br />

media della fascia montana (1,59) ed anche al suo valore massimo<br />

(2,33) si registra un buon grado di diversità del paesaggio.<br />

Sul territorio sono presenti anche diversi beni storico/culturali che<br />

connotano il paesaggio. Si tratta di Chiese, dimore storiche e alcune<br />

miniere oggi in disuso.<br />

Indicatori per il monitoraggio<br />

Indicatore<br />

Tipologia del paesaggio<br />

Luoghi di identità regionale<br />

Paesaggi agrari tradizionali<br />

Viabilità di rilevanza paesistica<br />

Beni culturali presenti<br />

Fonte<br />

PTPR<br />

PTPR<br />

PTPR<br />

SIRBEC<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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3.10 INFRASTRUTTURE<br />

Rete viaria<br />

La Comunità <strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> presenta una bassa dotazione di infrastrutture stradali.<br />

Si accede al territorio della <strong>Valle</strong> grazie principalmente alla strada di penetrazione ex 671, che collega il<br />

capoluogo ai principali centri della valle.<br />

Vi sono poi numerosi sentieri e percorsi anche di notevole pregio dal punto di vista panoramico.<br />

Per avere dei dati riguardanti la mobilità, ci si è basati sulle rilevazioni effettuate in fase di stesura del PTCP.<br />

Per la fascia montana sono state rilevate le seguenti criticità:<br />

• intensità del traffico veicolare<br />

• inadeguatezza dei servizi di trasporto pubblico<br />

• pericolosità di alcuni tratti stradali<br />

• inadeguatezza delle strade agro-silvo-pastorali<br />

Per avere un quadro maggiormente dettagliato circa la situazione della mobilità, di seguito si fornisce<br />

l’indice di motorizzazione dei Comuni della <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>.<br />

Tali dati confermano quanto rilevato dal PTCP in merito all’intensità del traffico veicolare: l’indice di<br />

motorizzazione complessivo è pari a 0,68 veic/ab, di poco inferire alla media provinciale (0,73 veic/ab).<br />

In merito agli spostamenti pendolari per motivi di lavoro e di studio, non sono ancora disponibili i dettagli<br />

comunali dell’ultimo censimento Istat; i dati contenuti nel PTCP registrano però un elevato pendolarismo.<br />

La figura seguente può aiutare a comprendere la situazione della Comunità <strong>Montana</strong> <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong><br />

<strong>Superiore</strong>.<br />

Il pendolarismo interno alla Provincia registra spostamenti interni alla <strong>Valle</strong> o gravitanti sui grandi<br />

agglomerati urbani posti a sud della Comunità <strong>Montana</strong>, (in particolare con il Comune capoluogo di<br />

Provincia). In merito al pendolarismo extra provinciale è presente la relazione con le Province vicine: Brescia<br />

e Sondrio.<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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Impianti di risalita<br />

La CM <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> propone oltre 90 km di piste da sci dotate in buona parte di innevamento<br />

programmato. I maggiori centri sciistici sono rappresentati dal Passo della Presolana, dal Monte Pora, dalle<br />

località Gromo-Spiazzi e Lizzola Valbondione, dove è possibile praticare anche lo sci nordico. Altre<br />

possibilità di sci nordico sono offerte dagli anelli di Onore e Clusone, che consentono di sciare su tracciati di<br />

facile e media difficoltà.<br />

Il comprensorio sciistico del Passo della Presolana, posto a quota 1.300 m, lungo la strada di collegamento<br />

con la <strong>Valle</strong> di Scalve, è una delle stazioni invernali più classiche della provincia.<br />

3.11 CAMBIAMENTI CLIMATICI<br />

Il clima è il risultato di numerose interazioni di carattere geologico, geografico e chimico-fisico, e negli ultimi<br />

anni è soggetto anche a pressioni antropiche non indifferenti. Si tratta soprattutto delle emissioni in<br />

atmosfera di gas climateranti (CO2, NOx, …). Tali variazioni provocano una serie di effetti sulla<br />

composizione dell’atmosfera, tra i quali l’aumento della temperatura globale.<br />

Gli indicatori più comuni dai quali si evince il cambiamento climatico sono la perdita di biodiversità, una<br />

maggiore vulnerabilità della flora a fitopatie, la diffusione sul territorio di specie animali alloctone, e un<br />

probabile aumento degli incendi.<br />

Attualmente dai dati analizzati nei paragrafi precedenti è emersa una situazione sostanzialmente stabile<br />

riguardo alle caratteristiche territoriali.<br />

Infatti i dati hanno messo in evidenza una buona performance riguardo alle caratteristiche dell’aria, del<br />

suolo, della biodiversità presente. Questi dati, che se in peggioramento favoriscono dei cambiamenti<br />

climatici stressanti per il territorio, non fanno pensare alla diffusione di problematiche nel medio-lungo<br />

periodo.<br />

Indicatori di monitoraggio<br />

Indicatore<br />

Emissioni annue di gas serra totali e per macrosettore (kt CO2 eq/anno)<br />

Centrali di teleriscaldamento o cogenerazione a biomasse (n.)<br />

Andamento dei ghiacciai alpini<br />

Stato della biodiversità<br />

Fonte<br />

INEMAR<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

ARPA<br />

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2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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4 ANALISI SWOT<br />

ASPETTI AMBIENTALI<br />

Il presente capitolo ha l’importante obiettivo di riassumere gli aspetti positivi e negativi che riguardano il<br />

territorio per ciascuna componente ambientale.<br />

Questa descrizione è utile ed indispensabile per poter applicare il modello DPSIR (Determinanti/ Pressioni/<br />

Stati/ Impatti/ Risposte) volto ad individuare a livello logico le relazioni causa/effetto esistenti sul territorio e<br />

individuare gli indicatori che dovranno essere monitorati per poter ridurre al minimo qualsiasi tipo di<br />

impatto ambientale all’interno del PSL.<br />

Vediamo ora in dettaglio quali sono i punti di debolezza presenti sul territorio per le diverse tematiche<br />

ambientali, cercando di individuare anche le possibili azioni correttive da intraprendere.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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Punti di forza<br />

Bassi livelli di emissioni inquinanti sul territorio<br />

rispetto a provincia e altre CM<br />

Interconnessioni<br />

Modello DPSIR<br />

ARIA<br />

Punti di debolezza<br />

Presenza di alte concentrazioni di CO2 prodotto<br />

da combustione industriale e residenziale<br />

NOx derivante da traffico veicolare rilevante<br />

Verifica degli spostamenti con mezzi privati e<br />

introduzione di sistemi di spostamento<br />

ecocompatibili<br />

Possibilità di dare vita a piccoli impianti a<br />

biomassa sul territorio<br />

Punto di debolezza<br />

Stato<br />

cosa sta accadendo?<br />

Indicatori:<br />

Determinanti<br />

quali sono le cause?<br />

Indicatori:<br />

Pressioni<br />

Impatti<br />

quali effetti?<br />

Risposte<br />

strategia del PSL<br />

Punto di debolezza<br />

Stato<br />

cosa sta accadendo?<br />

Indicatori:<br />

Determinanti<br />

quali sono le cause?<br />

Indicatori:<br />

Pressioni<br />

Impatti<br />

quali effetti?<br />

Risposte<br />

strategia del PSL<br />

ALTE CONCENTRAZIONI CO2 E NOX<br />

Sul territorio sono stati registrati dei picchi riguardanti le emissioni di CO2 ed NOx<br />

causati per lo più da combustione industriale e residenziale. Si tratta comunque di<br />

emissioni nella norma provinciale ma che si vogliono tenere monitorate per evitare<br />

danni futuri o imprevisti<br />

Distribuzione dei fenomeni<br />

Frequenza dei fenomeni di superamento soglia<br />

Le cause sono da ricercare nelle attività antropiche:<br />

• Riscaldamento industriale<br />

• Riscaldamenti civile<br />

Alti valori di CO2 e NOx<br />

Utilizzo di caldaie a più alta emissione inquinante<br />

Rischio di inquinamento e danni alla salute umana<br />

Il PSL risponde a questa problematica attraverso un intervento specifico, che<br />

prevede per le imprese la possibilità di introdurre in azienda impianti per la<br />

produzione di energia da biomassa. Si tratta di impianti sotto i 35kw che consentono<br />

di produrre energia per l’azienda stessa.<br />

ALTE CONCENTRAZIONI PM10<br />

Sul territorio sono stati registrati dei picchi riguardanti le emissioni di PM10. Si tratta<br />

comunque di emissioni nella norma provinciale ma che si vogliono tenere<br />

monitorate per evitare danni futuri o imprevisti.<br />

Distribuzione dei fenomeni<br />

Frequenza dei fenomeni di superamento soglia<br />

Le cause sono da ricercare nelle attività antropiche:<br />

• Picchi nel traffico veicolare<br />

• Presenza di altri inquinanti (NOX e SO2)<br />

Alti valori di pm10 e COV<br />

Traffico veicolare intenso sul territorio<br />

Utilizzo di caldaie a più alta emissione inquinante<br />

Rischio di inquinamento e danni alla salute umana<br />

Il PSL risponde a questa problematica attraverso la individuazione di un sistema di<br />

taxibus a chiamata che possa permettere la circolazione di meno auto per quanto<br />

riguarda gli spostamenti della popolazione.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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Punti di forza<br />

Consumi di acqua contenuti<br />

Buona copertura rete fognaria<br />

Diffusione di depuratori per le acque<br />

ACQUA<br />

Punti di debolezza<br />

Scarsità di acqua a luglio e agosto<br />

Presenza di 34 derivazioni da acque superficiali<br />

che provocano diminuzione delle portate ai<br />

corsi di acqua<br />

Interconnessioni<br />

Necessità di migliore regimazione delle acque<br />

Modello DPSIR<br />

Punto di debolezza<br />

Stato<br />

cosa sta accadendo?<br />

Indicatori:<br />

Determinanti<br />

quali sono le cause?<br />

Indicatori:<br />

Pressioni<br />

Impatti<br />

quali effetti?<br />

Risposte<br />

strategia del PSL<br />

NUMEROSE DERIVAZIONI DI ACQUA<br />

Il territorio è costellato da numerosi sistemi di captazione che riducono la portata<br />

dei corsi di acqua<br />

Volume delle captazioni<br />

Antropiche<br />

Regimazione delle acque<br />

Utilizzo delle acque da parte del sistema produttivo locale<br />

Utilizzo delle acque più profonde<br />

Pericolo di inquinamento della riserva di acqua sotterranea<br />

Il PSL interviene su questa problematica in maniera indiretta. Infatti la<br />

riqualificazione di malghe, alpeggi ed edifici rurali consentirà anche la sistemazione<br />

delle infrastrutture per le acque, con un conseguente miglioramento nella<br />

regimazione delle stesse e con la possibilità di un maggior controllo di eventuali<br />

perdite nel sottosuolo.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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Punti di forza<br />

Basso tasso di urbanizzazione<br />

Buona presenza di aree boscate<br />

Basso carico zootecnico<br />

Interconnessioni<br />

Nuovo utilizzo del bosco<br />

Riqualificazione alpeggi e rifugi per valorizzarli<br />

turisticamente<br />

Miglioramento della vita degli alpeggiatori<br />

SUOLO<br />

Punti di debolezza<br />

Progressivo abbandono dei boschi<br />

Modello DPSIR<br />

Punto di debolezza<br />

Stato<br />

cosa sta accadendo?<br />

Indicatori:<br />

Determinanti<br />

quali sono le cause?<br />

Indicatori:<br />

Pressioni<br />

Impatti<br />

quali effetti?<br />

Risposte<br />

strategia del PSL<br />

ABBANDONO DELLE AREE PIÙ ELEVATE<br />

Il territorio è caratterizzato da un progressivo abbandono delle aree boscate più<br />

elevate, a causa della difficoltà di vita e di lavoro<br />

Aree abbandonate<br />

Alpeggi in disuso<br />

Difficoltà nella prosecuzione del lavoro in queste aree, e nella difficoltà ad applicare<br />

a costi bassi i nuovi metodi di gestione e produzione.<br />

Alpeggi abbandonati<br />

Difficili metodi di produzione<br />

Scarsità di fondi per investire in nuove tecnologie<br />

Difficoltà di manutenzione delle aree boscate<br />

Possibile erosione del suolo e conseguente diffusione di maggiori fenomeni franosi<br />

Perdita di biodiversità<br />

Perdita di tradizione<br />

La strategia del PSL si basa sulla promozione del territorio, che si realizza anche<br />

attraverso la riqualificazione di malghe ed alpeggi in veste turistica. Il PSL prevede<br />

interventi che favoriranno la fruizione turistica degli alpeggi e pertanto una loro<br />

“ripopolazione”, evitando il progressivo abbandono che può portare anche a<br />

problemi più gravi quali frane e impoverimento della biodiversità.<br />

Inoltre le aree boscate, attraverso la creazione di impianti a biomassa, diventeranno<br />

una risorsa molto importante per l’alimentazione di tali impianti: il bosco sarà di<br />

nuovo in manutenzione e gli scarti saranno utilizzati per produrre biomassa.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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RISCHI NATURALI<br />

Punti di forza<br />

Punti di debolezza<br />

Presenza di studi geologici per mitigare i Alta presenza di fenomeni franosi<br />

rischi<br />

Presenza di incendi boschivi<br />

Interconnessioni<br />

Abbandono dei terreni<br />

Disboscamento abusivo<br />

Modello DPSIR<br />

Punto di debolezza<br />

Stato<br />

cosa sta accadendo?<br />

Indicatori:<br />

Determinanti<br />

quali sono le cause?<br />

Indicatori:<br />

Pressioni<br />

Impatti<br />

quali effetti?<br />

Risposte<br />

strategia del PSL<br />

PRESENZA DI FENOMENI FRANOSI E INCENDI<br />

Sul territorio si verificano fenomeni di movimenti franosi e numerosi incendi<br />

Distribuzione dei fenomeni<br />

Frequenza dei fenomeni<br />

Intensità dei fenomeni meteorologici estremi<br />

Spopolamento dell’area<br />

Suolo impermeabilizzato<br />

Abbandono del territorio<br />

Antropizzazione<br />

Rischio per la popolazione umana e per infrastrutture<br />

La strategia del PSL prevede di ridare nuovo slancio alle aree più montane del<br />

territorio (alpeggi e malghe) per favorire una diminuzione nei livelli di abbandono di<br />

queste aree e per riqualificarle in veste turistica.<br />

Inoltre sono previste delle linee di intervento per favorire la popolazione che abita<br />

nelle aree a maggior tasso di spopolamento, ad esempio sono previsti progetti<br />

formativi per permettere alle imprese agricole di ampliare la loro gamma di offerta e<br />

conoscere le nuove tecnologie utili ad un miglioramento competitivo della loro<br />

attività.<br />

Infine il programma prevede anche l’inserimento di progetti volti a favorire la<br />

permanenza sul territorio della popolazione: mobilità per le aree maggiormente<br />

spopolate ed isolate, miglioramento dell’offerta turistica.<br />

Punti di forza<br />

Territorio ricco di aree naturali, SIC<br />

Scarsa presenza di frammentazione<br />

Elevata diversità del paesaggio<br />

Buona presenza di specie faunistiche<br />

Interconnessioni<br />

BIODIVERSITA’<br />

Punti di debolezza<br />

Nd<br />

Modello DPSIR<br />

Punto di debolezza: nd<br />

E’ comunque importante rilevare che nella realizzazione delle progettualità inserite nel PSL si favoriranno<br />

interventi volti a tutelare l’ambiente.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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Punti di forza<br />

Interconnessioni<br />

RIFIUTI<br />

Punti di debolezza<br />

Alta produzione di rifiuti rispetto alla provincia<br />

(valore invece basso rispetto a RL)<br />

Modello DPSIR<br />

Punto di debolezza<br />

Stato<br />

cosa sta accadendo?<br />

Indicatori:<br />

Determinanti<br />

quali sono le cause?<br />

Indicatori:<br />

Pressioni<br />

Impatti<br />

quali effetti?<br />

Risposte<br />

strategia del PSL<br />

AUMENTO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI NEGLI ULTIMI ANNI<br />

Sul territorio della CM negli ultimi anni si è verificato un aumento della produzione di<br />

rifiuti<br />

Tonnellate annue rifiuti<br />

Aumento pressione turistica<br />

Aumento popolazione<br />

Affluenza turistica<br />

Numero abitanti<br />

Aumento dei rifiuti in alcune aree<br />

Necessità di dare vita a discariche<br />

Inquinamento<br />

Il PSL prevede anche misure di promozione del territorio, che potrebbero portare un<br />

maggior numero di turisti sul territorio e pertanto una produzione maggiore di<br />

rifiuti. Misure dirette all’interno del PSL per prevenire questo aumento non ce ne<br />

sono, ma si specifica che il livello di differenziazione dei rifiuti è abbastanza alto ed i<br />

metodi di smaltimento sono in linea con quanto richiesto dalla normativa.<br />

RUMORE<br />

Punti di forza<br />

Punti di debolezza<br />

Scarso livello di rumore stradale<br />

Più alto livello di rumore sulla ex ss 671<br />

Classificazione acustica nel 40% dei comuni<br />

Interconnessioni<br />

Modello DPSIR<br />

Punto di debolezza ALTO LIVELLO DI RUMORE SULLA EX SS 671<br />

Stato<br />

Sul territorio delle rilevazioni hanno messo in evidenza che i livelli di rumore sulla ex<br />

cosa sta accadendo? ss 671 sono spesso elevati rispetto alle altre strade.<br />

Indicatori:<br />

Decibel di troppo misurati<br />

Determinanti Aumento numero di macchine<br />

quali sono le cause? Aumento afflusso turistico<br />

Indicatori:<br />

Traffico intenso<br />

Assenza di strumentazione fonoassorbente<br />

Pressioni<br />

Traffico turistico<br />

Traffico intenso<br />

Impatti<br />

Inquinamento rumoroso<br />

quali effetti? Inquinamento dell’aria<br />

Risposte<br />

Il PSL non prevede misure dirette ad affrontare questa problematica e la causa del<br />

strategia del PSL rumore non può essere in termini brevi risolta.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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Punti di forza<br />

Alta presenza di impianti idroelettrici<br />

Interconnessioni<br />

ENERGIA<br />

Punti di debolezza<br />

Scarsa presenza di impianti a biomassa<br />

Modello DPSIR<br />

Punto di debolezza<br />

Stato<br />

cosa sta accadendo?<br />

Indicatori:<br />

Determinanti<br />

quali sono le cause?<br />

Indicatori:<br />

Pressioni<br />

Impatti<br />

quali effetti?<br />

Risposte<br />

strategia del PSL<br />

SCARSA PRESENZA DI IMPIANTI A BIOMASSA<br />

Sul territorio si rileva una scarsa presenza di impianti a biomassa per la produzione di<br />

energia alternativa<br />

N. impianti<br />

Scarsi investimenti nel settore<br />

Preferibile utilizzo di impianti idroelettrici<br />

Inquinamento dell’aria<br />

Il PSL risponde a queste criticità sia prevedendo una misura volta a dare vita ad<br />

impianti a biomassa per favorire un risparmio energetico, sia alla introduzione<br />

all’interno delle aziende agricole di mezzi di produzione a maggiore risparmio<br />

energetico.<br />

Punti di forza<br />

Paesaggio articolato<br />

Presenza di beni culturali<br />

Interconnessioni<br />

PAESAGGIO<br />

Punti di debolezza<br />

Nd<br />

Modello DPSIR<br />

Punto di debolezza: nd<br />

E’ comunque importante mettere in rilievo che in fase di realizzazione degli interventi inseriti nel PSL<br />

verranno attuate politiche di monitoraggio circa gli effetti eventualmente prodotti sul paesaggio.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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INFRASTRUTTURE<br />

Punti di forza<br />

Presenza di impianti di risalita<br />

Presenza di piste ciclabili<br />

Interconnessioni<br />

Punti di debolezza<br />

Bassa dotazione di infrastrutture<br />

stradali<br />

Congestione del traffico<br />

Modello DPSIR<br />

Punto di debolezza<br />

Stato<br />

cosa sta accadendo?<br />

Indicatori:<br />

Determinanti<br />

quali sono le cause?<br />

Indicatori:<br />

Pressioni<br />

Impatti<br />

quali effetti?<br />

Risposte<br />

strategia del PSL<br />

BASSA DOTAZIONE DI INFRASTRUTTURE STRADALI E FERROVIARIE<br />

Sul territorio si rileva una scarsa presenza di reti viarie<br />

N. strade<br />

Km strade<br />

Conformazione geografica del territorio che non favorisce la nascita di altre strade<br />

Caratteristiche geografiche<br />

Congestione del traffico<br />

Aumento dell’inquinamento<br />

Peggiore qualità della vita<br />

Il PSL risponde solamente in parte a questa problematica, attraverso la sistemazione<br />

di sentieri e percorsi già esistenti e per i quali si prevede la messa in sicurezza e il<br />

collegamento a tratti, per favorire turisti e cittadini negli spostamenti per svago o<br />

necessità.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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5. IDENTIFICAZIONE DEI POSSIBILI<br />

IMPATTI AMBIENTALI GENERATI<br />

DALLE AZIONI IN PROGRAMMA<br />

Il capitolo prevede una individuazione degli impatti ambientali prodotti dalle diverse azioni progettuali<br />

contenute nel PSL della <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong>. E’ bene ricordare che il livello di dettaglio e di<br />

progettazione operativa della maggior parte degli interventi contenuti nel PSL è molto generale, in<br />

particolare per quanto riguarda la localizzazione degli interventi e la specificazione della concreta tipologia<br />

e ampiezza dell’intervento (per quanto riguarda gli interventi che andranno a bando).<br />

Questo capitolo permette di effettuare una valutazione complessiva degli impatti che saranno generati<br />

dagli interventi previsti dal PSL.<br />

In concreto la valutazione viene svolta mediante una scheda di analisi e valutazione di ciascun intervento<br />

inserito nel PSL che permette di identificare in prima battuta i possibili impatti originati dagli interventi<br />

contenuti nel PSL sulle principali tematiche ambientali rilevanti per il settore agroambientale e turistico<br />

(aria, acqua, suolo, rischi naturali, natura e biodiversità, rifiuti, rumore, inquinamento luminoso, energia,<br />

paesaggio).<br />

L’analisi delle progettualità da un punto di vista ambientale ha permesso di ragionare su alcuni punti chiave<br />

riguardanti la strategia del PSL e soprattutto ha permesso di individuare alcuni punti che possono essere<br />

posti alla base delle considerazioni ambientali che seguono:<br />

La strategia del PSL della <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> è incentrata sia su componenti materiali, sia<br />

immateriali<br />

Le progettualità che comportano maggiori impatti ambientali sono quelle legate alla produzione di<br />

biomassa e la riqualificazione di rifugi ed alpeggi, che potrebbero essere situati in aree natura 2000<br />

Il PSL pone un’attenzione particolare alla promozione e commercializzazione delle peculiarità<br />

presenti sul proprio territorio e, in generale, a modalità di mobilità “dolce” (sentieristica e taxibus)<br />

e al recupero/riuso di edifici già esistenti da destinare a servizi turistici<br />

Non sono previsti interventi infrastrutturali pesanti e invasivi sul territorio<br />

La CM <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> ha intenzione di attuare nei prossimi anni un monitoraggio<br />

ambientale che sia in grado di permettere di avere sempre un quadro preciso circa lo stato di<br />

avanzamento degli interventi e la corretta realizzazione nel rispetto della normativa ambientale<br />

Di seguito vengono elencati i possibili impatti (negativi e, laddove rilevanti, positivi) che gli interventi<br />

previsti nel PSL potrebbero generare sulle principali componenti<br />

Ambientali.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

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Tipologia di intervento<br />

Realizzazione di un mercato di filiera volto a pubblicizzare i prodotti tipici presso i negozi del territorio e la<br />

possibilità di creare accordi tra agricoltori e commercianti per la vendita dei prodotti tipici presso i loro spazi<br />

commerciali.<br />

Misura PSR: 1.2.1. Ammodernamento delle aziende agricole<br />

Stima interventi del PSL n. 5<br />

Matrici ambientali ed antropiche interessate<br />

Rischi<br />

Natura e<br />

Aria x Acqua Suolo x<br />

naturali biodiversità<br />

Inquinamento<br />

Rifiuti x Rumore x<br />

Energia x Paesaggio<br />

luminoso<br />

Cambiamenti<br />

Salute<br />

Infrastrutture x<br />

climatici<br />

umana<br />

Descrizione<br />

Introduzione<br />

Il progetto prevede la creazione di accordi per la promozione dei prodotti tipici del territorio, che implicano<br />

però la strutturazione di una filiera in grado di promuovere e commercializzare prodotti tipici. Il progetto, al<br />

fine di valorizzare la filiera, prevede di realizzare interventi strutturali soprattutto all’interno dei locali<br />

aziendali per innovare l’impiantistica presente migliorando metodi di produzione e commercializzazione,<br />

compresa la logistica per gli spostamenti. Il progetto prevede soprattutto interventi di sistemazione interna<br />

dei locali e dei negozi che dovranno commercializzare i prodotti tipici. Inoltre l’intervento prevede<br />

l’acquisto di macchinari ed attrezzature che migliorino i metodi di produzione.<br />

Utilizzo dei materiali<br />

Le attrezzature che saranno acquistate rispetteranno le normative ambientali previste a livello regionale e<br />

nazionale. Si tratterà di macchinari a basso consumo energetico e in grado di limitare scarti che potrebbero<br />

favorire la diffusione di rifiuti. Al contempo la ristrutturazione dei locali da adibire a negozio sarà fatta con<br />

materiale eco sostenibile.<br />

Localizzazione<br />

Gli interventi, stante la loro natura, saranno localizzati presso strutture esistenti e accessibili. Sono escluse le<br />

aree che appartengono a Natura 2000.<br />

Osservazioni<br />

Per quanto riguarda la componente aria, nella autorizzazione dei negozi sarà prestata attenzione al luogo e<br />

al carico di inquinamento già presente. In particolare i negozi dovranno prevedere una accessibilità con<br />

mezzi pubblici, pertanto trovarsi su direttrici servite. Inoltre i macchinari e le attrezzature che saranno<br />

acquistate dovranno rispettare la normativa ed essere dotate di filtri per l’aria. Questo per evitare<br />

l’incremento di traffico privato e un aumento del PM10. La componente suolo non verrà intaccata: i negozi<br />

sorgeranno in complessi già esistenti, pertanto non vi sarà nuova occupazione di suolo. Allo stesso modo le<br />

attrezzature e i macchinari troveranno spazio in locali già esistenti. Nella scelta dei macchinari è inoltre<br />

molto importante prevedere l’acquisto di macchine a basso produzione di scarti: l’idea è quella di produrre<br />

rifiuti il meno possibile. I macchinari e i negozi dovranno inoltre prevenire la produzione di rumore. I<br />

macchinari acquistati dovranno essere a basso consumo energetico. Per quanto riguarda le infrastrutture è<br />

stato specificato che i progetti saranno realizzati in locali esistenti, pertanto non sarà necessario edificare<br />

nulla. Si prevedono ristrutturazioni interne.<br />

• N. impianti realizzati<br />

• N. negozi rivitalizzati<br />

Indicatori di monitoraggio<br />

• N. accordi di vendita stipulati<br />

• % energia risparmiata<br />

• % inquinamento in diminuzione<br />

• Favorire misure in grado di ridurre il traffico sul territorio<br />

Misure di mitigazione<br />

• Acquisto di impianti a basso consumo energetico<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

________________________________________<br />

38


COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

Tipologia di intervento<br />

Diffusione dell’e-commerce per le imprese giovani per favorirne lo sviluppo sul mercato e contestuale<br />

ammodernamento delle aziende agricole.<br />

Misura PSR: 1.2.4. Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo<br />

ed alimentare ed in quello forestale.<br />

Stima interventi del PSL n. 10<br />

Matrici ambientali ed antropiche interessate<br />

Rischi<br />

Natura e<br />

Aria x Acqua x Suolo x<br />

naturali biodiversità<br />

Inquinamento<br />

Rifiuti x Rumore x<br />

Energia x Paesaggio<br />

luminoso<br />

Cambiamenti<br />

Salute<br />

Infrastrutture x<br />

climatici<br />

umana<br />

Descrizione<br />

Introduzione<br />

Il progetto prevede la diffusione nelle imprese del territorio di nuove tecnologie informatiche (internet e<br />

banda larga) che siano utilizzate per svolgere e promuovere la loro attività. L’utilizzo delle nuove tecnologie<br />

deve poter favorire anche la diffusione presso le aziende di nuovi processi di produzione e processo, che<br />

abbiano il fine ultimo di favorire un aumento di competitività delle imprese (macchinari).<br />

Utilizzo dei materiali<br />

Le attrezzature che saranno acquistate rispetteranno le normative ambientali previste a livello regionale e<br />

nazionale. Si tratterà di macchinari a basso consumo energetico e in grado di limitare scarti che potrebbero<br />

favorire la diffusione di rifiuti. La implementazione delle procedure di e-commerce invece non comportano<br />

rischi ambientali, anzi tendono a mitigare, per loro natura, gli spostamenti in auto per gli acquisti, che<br />

vengono svolti su internet.<br />

Localizzazione<br />

La diffusione dell’e-commerce è prettamente virtuale, pertanto all’interno dei magazzini già esistenti verrà<br />

stoccata la merce che sarà successivamente venduta via internet. Per quanto riguarda invece la<br />

sistemazione dei macchinari e delle attrezzature di processo e produzione, si prevede di realizzarle<br />

all’interno di imprese già esistenti.<br />

Osservazioni<br />

Per quanto riguarda la componente aria, i nuovi macchinari saranno dotati di tecnologie avanzate che<br />

permetteranno una diminuzione delle emissioni inquinanti tipiche della produzione. Inoltre la presenza di e-<br />

commerce favorisce una diminuzione degli spostamenti con mezzi privati: la maggior parte degli acquisti<br />

vengono fatti via internet. I macchinari che si acquisteranno saranno dotati di depuratori per depurare<br />

l’acqua prima di rilasciarla sul suolo. La componente suolo non verrà intaccata: l’e-commerce è infatti<br />

“virtuale” e non prevede la creazione di punti di interscambio o di aree di commercializzazione dei prodotti.<br />

Nella scelta dei macchinari è inoltre molto importante prevedere l’acquisto di macchine a basso produzione<br />

di scarti: l’idea è quella di produrre rifiuti il meno possibile. I macchinari dovranno inoltre prevenire la<br />

produzione di rumore. I macchinari acquistati dovranno essere a basso consumo energetico. Per quanto<br />

riguarda le infrastrutture trattandosi di e-commerce o comunque di innovazione di processo e di<br />

produzione, non saranno necessari particolari infrastrutture di logistica o scambio merci.<br />

• N. siti internet realizzati<br />

• % energia risparmiata<br />

Indicatori di monitoraggio<br />

• % di materie prime risparmiate<br />

• % inquinamento in diminuzione<br />

Misure di mitigazione • N.d.<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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39


COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

Tipologia di intervento<br />

Creazione di impianti a biomassa<br />

Misura PSR: 3.1.1. Diversificazione verso attività non agricole - A<br />

Stima interventi del PSL n. 10<br />

Matrici ambientali ed antropiche interessate<br />

Rischi<br />

Natura e<br />

Aria x Acqua x Suolo x<br />

naturali biodiversità<br />

Inquinamento<br />

Rifiuti x Rumore x<br />

Energia x Paesaggio<br />

luminoso<br />

Cambiamenti<br />

Salute<br />

Infrastrutture x<br />

climatici<br />

umana<br />

Descrizione<br />

Introduzione<br />

La creazione di energia da fonte sostenibile nelle imprese agricole del territorio verrà fatta attraverso la messa in<br />

opera di impianti a biomassa. Tali impianti NON saranno adibiti a cogenerazione né tanto meno saranno messi in<br />

rete teleriscaldamento. Si presume che gli impianti realizzati dalle singole imprese saranno inferiori a 35 kW e<br />

pertanto saranno in grado, avendo ciascuno un proprio sito di stoccaggio, di sostenere i consumi delle singole<br />

imprese o al massimo di edifici a 3 piani quali scuole o altri luoghi pubblici.<br />

Normativa<br />

Le caldaie a biomassa trovano la loro normativa all’interno del D.Lgs 152/2006 e a livello regionale, all’interno<br />

della l.r. 24/2006. Gli impianti al di sotto dei 35 kW essendo molto piccoli non sono normati pertanto non<br />

vengono posti limiti alle emissioni di polveri ed inquinanti, a causa delle esigue emissioni. Vi è un limite che deve<br />

essere rispettato invece per gli impianti termici tra i 35 kW e 1 Mw: le emissioni di polveri totali devono essere al<br />

di sotto dei 200 mg/Nmc (cioè entro questa soglia devono ritrovarsi le polveri, il monossido di carbonio – CO – gli<br />

ossidi di azoto – NO2 – e gli ossidi di zolfo – SO2 -).<br />

Utilizzo dei materiali<br />

Per alimentare gli impianti a biomassa che saranno realizzati, si prevede un utilizzo di legname derivante dalla<br />

pulizia e manutenzione del bosco. In questo senso pertanto non si prevede di sacrificare del legname ma di<br />

utilizzare quello eccedente che deriva dalla normale attività di pulizia del bosco. In particolare il materiale che<br />

sarà utilizzato sarà costituito da materiale vegetale prodotto da manutenzioni forestali e da potatura e in minima<br />

parte da materiale prodotto ad hoc da parte di alcuni agricoltori che intendono diversificare la loro attività<br />

agricola coltivando vegetali dedicati a questo scopo.<br />

Localizzazione<br />

Si prevede di autorizzare la creazione di impianti a biomassa nelle aree che non appartengono a Natura 2000.<br />

Osservazioni<br />

Con maggiore dettaglio si specifica che la creazione di piccoli impianti a biomassa permetterà di limitare le<br />

emissioni di pm10 in aria, favorendo pertanto un minor inquinamento atmosferico. L’utilizzo di impianti a<br />

biomassa permette di sostenere la tutela del suolo per quanto riguarda alla sua normale rigenerazione:<br />

eliminando il legname di scarto si permette al suolo di usufruire delle componenti organiche derivanti dalla<br />

rigenerazione del bosco in misura adatta, eliminando il materiale in eccesso. La possibilità di alimentare caldaie a<br />

biomassa consente anche di ridurre i rifiuti naturali prodotti dal bosco e, in mancanza di impianti a biomassa, di<br />

individuare sistemi di smaltimento alternativi. L’intervento inoltre permette di rispettare l’ambiente grazie alla<br />

possibilità di creare calore da una fonte rinnovabile ampiamente disponibile sul territorio, e pertanto di<br />

individuare un sistema naturale per la creazione di energia. La cura del bosco e la possibilità di smaltimento e<br />

utilizzo del materiale in eccesso consente anche di favorire un maggior rispetto del paesaggio, che per il territorio<br />

costituisce anche una importante fonte di turismo. La manutenzione del bosco permette di ordinare il paesaggio.<br />

Infine la creazione di impianti a biomassa permette di limitare i cambiamenti climatici, proprio grazie al fatto che<br />

vengono limitate le emissioni di co2 in atmosfera.<br />

• N. impianti creati sul territorio<br />

• % riduzione di pm10 e co2<br />

• % risparmio energetico<br />

Indicatori di monitoraggio<br />

• Peso legname utilizzato per alimentare l’impianto<br />

• % suolo rigenerato e paesaggio sistemato<br />

• % suolo occupato dai piccoli impianti<br />

Misure di mitigazione • Impianti insonorizzati<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

________________________________________<br />

40


COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

Tipologia di intervento<br />

Riqualificazione strutturale di edifici nei quali venivano svolti antichi mestieri<br />

Misura PSR: 3.1.1. Diversificazione verso attività non agricole - B<br />

Stima interventi del PSL n. 10<br />

Matrici ambientali ed antropiche interessate<br />

Aria x Acqua Suolo x<br />

Rifiuti x Rumore<br />

Cambiamenti<br />

climatici<br />

Descrizione<br />

Salute<br />

umana<br />

Inquinamento<br />

luminoso<br />

Infrastrutture<br />

Rischi<br />

naturali<br />

Natura<br />

biodiversità<br />

Energia Paesaggio x<br />

Introduzione<br />

Il progetto prevede di favorire il processo di diversificazione delle aziende agricole per permettere loro di<br />

diversificare il reddito agricolo e al contempo permettere all’azienda di svolgere un importante ruolo di<br />

socialità e di educazione verso le nuove generazioni. In particolare il progetto prevede che le aziende<br />

possano adibire parte delle loro strutture a luoghi didattici, nei quali illustrare a scolaresche e turisti gli<br />

antichi metodi di produzione. In particolare nel perseguire questo obiettivo è possibile dare vita ad attività<br />

didattiche e pertanto creare spazi da adibire a laboratori, percorsi in azienda, …<br />

Utilizzo dei materiali<br />

Tutto il materiale utilizzato per perseguire il progetto dovrà essere eco compatibile e in linea con la<br />

normativa in merito al rispetto ambientale.<br />

Localizzazione<br />

La diversificazione in attività non agricole mediante la creazione di percorsi in azienda volti alla<br />

valorizzazione degli antichi mestieri sarà realizzata prevalentemente all’interno di imprese che non ricadono<br />

in aree natura 2000. Se per caso ci fossero richieste da parte di imprese in area natura 2000 gli interventi<br />

saranno realizzati secondo quanto prescritto dalla normativa delibera VII/14106 del 8 agosto 2003 art. 6 e 8.<br />

Osservazioni<br />

Per quanto riguarda la componente aria, le aree nei pressi delle quali saranno valorizzati gli antichi mestieri<br />

dovranno essere dotate di parcheggi idonei a non creare traffico e pertanto emissioni inquinanti sul<br />

territorio. Il suolo tendenzialmente non verrà toccato e non vi sarà nuova occupazione di terreno: si tratterà<br />

semplicemente di rendere accessibili le vie di accesso utilizzando percorsi esistenti e mettendoli in ordine.<br />

Creare aree per turisti significa attrarre anche eventuali rifiuti: il sistema di smaltimento dovrà tener conto<br />

dell’eventuale incremento. Il paesaggio dovrà essere preservato: la riqualificazione degli antichi edifici per<br />

la diffusione degli antichi mestieri dovrà tener conto degli aspetti architettonici e dei materiali originali. Per<br />

quanto riguarda le infrastrutture si prevede di non dare vita a nuove vie di accesso, ma di utilizzare le<br />

esistenti, prevedono effetti di razionalizzazione attraverso la messa a disposizione di adeguate aree a<br />

parcheggio.<br />

Indicatori di monitoraggio<br />

Misure di mitigazione<br />

• N. imprese diversificate<br />

• % rifiuti prodotti<br />

• % aria inquinata<br />

• % traffico in aumento<br />

• Materiali naturali ed eco compatibili<br />

x<br />

• Prevedere misure in grado di mitigare il traffico (aree di<br />

sosta)<br />

e<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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41


COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

Tipologia di intervento<br />

Ristrutturazione e recupero di edifici rurali e/o antichi da adibire a ristoro ed accoglienza per i turisti<br />

escursionisti<br />

Misura PSR: 3.1.3. Incentivazione di attività turistiche - A<br />

Stima interventi del PSL n. 10<br />

Matrici ambientali ed antropiche interessate<br />

Aria x Acqua x Suolo x<br />

Rifiuti x Rumore<br />

Cambiamenti<br />

climatici<br />

Descrizione<br />

Salute<br />

umana<br />

Inquinamento<br />

luminoso<br />

Infrastrutture<br />

Rischi<br />

naturali<br />

Natura e<br />

biodiversità<br />

Energia Paesaggio x<br />

Introduzione<br />

Il progetto prevede di dare vita ad un circuito di accoglienza e di orientamento al territorio per i turisti. Si<br />

tratta di dare vita a punti informativi per i visitatori e prevedere una segnaletica integrata per il<br />

raggiungimento dei siti di importanza rurale e per i percorsi disseminati sul territorio. Obiettivo permettere<br />

al turista di orientarsi con facilità sul territorio. In particolare si prevede di individuare sul territorio degli<br />

edifici storici e rurali da riqualificare ed adibire a punti informativi e aree di sosta per turisti ed escursionisti.<br />

Al contempo si prevede di inserire sul territorio una segnaletica comune e coordinata.<br />

Utilizzo dei materiali<br />

Tutto il materiale utilizzato per perseguire il progetto dovrà essere eco compatibile e in linea con la<br />

normativa in merito al rispetto ambientale.<br />

Localizzazione<br />

Se per caso ci fossero richieste da parte di soggetti in area natura 2000 gli interventi saranno realizzati<br />

secondo quanto prescritto dalla normativa delibera VII/14106 del 8 agosto 2003 art. 6 e 8<br />

Osservazioni<br />

Per quanto riguarda la componente aria, le aree nei pressi delle quali saranno valorizzati gli edifici dovranno<br />

essere dotate di parcheggi idonei a non creare traffico e pertanto emissioni inquinanti sul territorio. Il suolo<br />

tendenzialmente non verrà toccato e non vi sarà nuova occupazione di terreno: si tratterà semplicemente<br />

di rendere accessibili gli edifici utilizzando percorsi esistenti e mettendoli in ordine. Creare aree per turisti<br />

significa attrarre anche eventuali rifiuti: il sistema di smaltimento dovrà tener conto dell’eventuale<br />

incremento. Il paesaggio dovrà essere preservato: la riqualificazione degli antichi edifici dovrà tener conto<br />

degli aspetti architettonici e dei materiali originali. Per quanto riguarda le infrastrutture si prevede di non<br />

dare vita a nuove vie di accesso, ma di utilizzare le esistenti, prevedono effetti di razionalizzazione<br />

attraverso la messa a disposizione di adeguate aree a parcheggio. Infine la biodiversità presente sul<br />

territorio sarà preservata attraverso la creazione di passaggi ad hoc per le specie animali, in maniera tale da<br />

tutelarle rispetto alle vie di accesso battute dall’uomo.<br />

Indicatori di monitoraggio<br />

Misure di mitigazione<br />

x<br />

• N. edifici sistemati<br />

• Km percorsi con segnaletica<br />

• % rifiuti prodotti<br />

• % aria inquinata<br />

• % traffico in aumento<br />

• % specie salvate<br />

• Materiali naturali ed eco compatibili<br />

• Prevedere misure in grado di mitigare il traffico (aree di<br />

sosta)<br />

x<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

________________________________________<br />

42


COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

Tipologia di intervento<br />

Realizzazione e riqualificazione di piste ciclabili e sentieri, e loro messa in collegamento.<br />

Misura PSR: 3.1.3. Incentivazione di attività turistiche - B<br />

Stima interventi del PSL n. 12<br />

Matrici ambientali ed antropiche interessate<br />

Aria Acqua Suolo x<br />

Rifiuti x Rumore<br />

Cambiamenti<br />

climatici<br />

Descrizione<br />

Salute<br />

umana<br />

Inquinamento<br />

luminoso<br />

Infrastrutture<br />

Rischi<br />

naturali<br />

x<br />

Natura<br />

biodiversità<br />

Energia Paesaggio x<br />

Introduzione<br />

Obiettivo del progetto quello di favorire sul territorio la messa in rete dei percorsi naturalistici, con<br />

l’obiettivo di permettere ai turisti di orientarsi lungo i sentieri e dare vita a percorsi e pacchetti turistici ad<br />

hoc per la fruibilità del territorio. Scopo quello di favorire interventi di valorizzazione e conservazione del<br />

patrimonio sentieristico ed escursionistico presente sul territorio, sviluppando caratteristiche tematiche<br />

nuove rispetto alle componenti naturali e tradizionali del luogo. Si intende avviare un processo che sia in<br />

grado di mettere in rete alcuni sentieri per dare continuità a coloro che li percorrono.<br />

Per quanto riguarda la sistemazione della sentieristica, si prevede di concentrarsi sulla sistemazione e<br />

manutenzione dei tracciati esistenti: non si prevede di dare vita a sentieri “nuovi” ma di valorizzare i<br />

tracciati esistenti. In particolare si prevede la sistemazione del selciato, la messa in sicurezza dei tracciati e<br />

la posa di pannelli informativi. Per la messa in rete della sentieristica si intende dare vita ad un sistema<br />

univoco di segnaletica, predisporre punti informativi utilizzando edifici già esistenti e ristrutturandoli per un<br />

loro migliore inserimento nel paesaggio circostante.<br />

Utilizzo dei materiali<br />

Tutto il materiale utilizzato per perseguire il progetto dovrà essere eco compatibile e in linea con la<br />

normativa in merito al rispetto ambientale.<br />

Localizzazione<br />

Se per caso ci fossero richieste da parte di soggetti in area natura 2000 gli interventi saranno realizzati<br />

secondo quanto prescritto dalla normativa delibera VII/14106 del 8 agosto 2003 art. 6 e 8<br />

Osservazioni<br />

Stante il fatto che il progetto prevede la sistemazione di tracciati esistenti e non la creazione di nuovi, si<br />

assicura che non vi sarà occupazione di suolo ex novo. I tracciati inoltre si trovano su un’area che non è<br />

soggetta a rischi naturali quali alluvioni o frane, pertanto non vi sono effetti negativi in questo ambito. Per<br />

quanto riguarda natura e biodiversità, si specifica che si prevede di assicurare anche la sicurezza alle specie<br />

animali che potrebbero attraversare i sentieri e percorsi: attraverso la posa di idonea cartellonistica o la<br />

previsione di attraversamenti per le specie faunistiche. Infine il paesaggio sarà rispettato in quanto colori e<br />

forme della sentieristica saranno in linea con il paesaggio stesso, per cercare di rendere armoniosi i percorsi<br />

rispetto al territorio sul quale sorgono.<br />

Da specificare che devono essere previsti idonei punti di accesso alla sentieristica (infrastrutture), dotati di<br />

aree di sosta auto o caravan e con idonei sistemi di smaltimento dei rifiuti.<br />

• Lunghezza della sentieristica<br />

• % afflusso turistico<br />

Indicatori di monitoraggio<br />

• % specie faunistiche salvaguardate<br />

• Infrastrutture viabili realizzate<br />

Misure di mitigazione • Prevedere uso materiali eco-compatibili<br />

x<br />

e<br />

x<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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43


COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

Tipologia di intervento<br />

Promozione coordinata del territorio<br />

Misura PSR: 3.1.3. Incentivazione di attività turistiche - C<br />

Stima interventi del PSL n. 10<br />

Matrici ambientali ed antropiche interessate<br />

Aria x Acqua Suolo x<br />

Rifiuti x Rumore<br />

Cambiamenti<br />

climatici<br />

Descrizione<br />

Salute<br />

umana<br />

Inquinamento<br />

luminoso<br />

Infrastrutture<br />

Rischi<br />

naturali<br />

Natura<br />

biodiversità<br />

Energia Paesaggio x<br />

Introduzione<br />

Il progetto prevede di mettere a sistema e di amalgamare tutto il materiale promozionale presente per la<br />

valorizzazione del territorio ed attualmente predisposto in maniera scoordinata rispetto ad un disegno<br />

comune, da diversi soggetti che operano sul territorio. In particolare il progetto prevede la creazione di<br />

pacchetti turistici ad hoc, che siano in grado di integrare aspetti rurali e naturali presenti sull’area. Si<br />

prevedono diversi progetti per la promozione del territorio (manuali, guide, internet).<br />

Utilizzo dei materiali<br />

Tutto il materiale utilizzato per perseguire il progetto dovrà essere eco compatibile e in linea con la<br />

normativa in merito al rispetto ambientale.<br />

Localizzazione<br />

La promozione è immateriale e prevede per lo più la accoglienza di turisti su tutto il territorio.<br />

Osservazioni<br />

Per quanto riguarda la componente aria, l’afflusso ingente di turisti potrebbe favorire un aumento di<br />

traffico e pertanto di emissioni inquinanti. Il suolo tendenzialmente non verrà toccato e non vi sarà nuova<br />

occupazione di terreno: si tratterà semplicemente di promuovere i siti esistenti. Creare aree per turisti<br />

significa attrarre anche eventuali rifiuti: il sistema di smaltimento dovrà tener conto dell’eventuale<br />

incremento. Il paesaggio dovrà essere preservato: la fruibilità del territorio da parte dei turisti deve al<br />

contempo rispettare il paesaggio e la biodiversità presenti. Pertanto si prevede la posa di segnaletica<br />

adeguata per allertare i turisti della presenza di specie protette o rare.<br />

Indicatori di monitoraggio<br />

Misure di mitigazione<br />

• N. pacchetti turistici<br />

• % turisti<br />

• % rifiuti prodotti<br />

• % traffico e relativo inquinamento atmosferico<br />

• Prevedere un aumento nell’uso dei mezzi pubblici<br />

• Prevedere di organizzare eventi e manifestazioni in aree<br />

sulle quali non sono presenti specie naturali in pericolo<br />

e<br />

x<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

Tipologia di intervento<br />

Sviluppo della mobilità nelle frazioni più periferiche<br />

Misura PSR: 3.2.1. Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale<br />

Stima interventi del PSL n. 2<br />

Matrici ambientali ed antropiche interessate<br />

Aria x Acqua Suolo<br />

Rifiuti x Rumore<br />

Cambiamenti<br />

climatici<br />

Descrizione<br />

Salute<br />

umana<br />

Inquinamento<br />

luminoso<br />

Infrastrutture<br />

Rischi<br />

naturali<br />

Natura<br />

biodiversità<br />

Energia Paesaggio x<br />

Introduzione<br />

Il progetto prevede inoltre la introduzione sul territorio di un servizio di taxibus a chiamata che permetta<br />

alla popolazione rurale ed ai turisti di effettuare spostamenti con mezzi pubblici a basso impatto<br />

ambientale.<br />

Utilizzo dei materiali<br />

Si prevede di stipulare una convenzione per mettere in circolazione un taxibus alimentato da GPL o altro<br />

sistema a basso impatto ambientale.<br />

Localizzazione<br />

Il servizio taxibus sarà attivato in via sperimentale nelle aree più periferiche del territorio e successivamente<br />

potrà essere diffuso sull’intero territorio.<br />

Osservazioni<br />

Questo intervento permette di ottenere risultati positivi per quanto riguarda alla emissione di inquinanti<br />

nell’aria. Infatti grazie al taxibus a chiamata sarà possibile favorire degli spostamenti collettivi e limitare<br />

anche solo in parte gli spostamenti privati. Questo fattore contribuisce a migliorare i cambiamenti climatici<br />

e a preservare il clima esistente. Infine meno inquinanti nell’atmosfera comportano più alti livelli di<br />

sicurezza per la salute umana.<br />

Indicatori di monitoraggio<br />

Misure di mitigazione<br />

• N. tratte percorse<br />

• N. utenti serviti<br />

• Riduzione traffico circolante privato<br />

• % inquinamento nelle tratte servite dal taxibus<br />

• Prevedere taxibus alimentato con combustibili a basso<br />

impatto ambientale<br />

e<br />

x<br />

PIANO DI SVILUPPO LOCALE 2007-2013<br />

2013<br />

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45


COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE<br />

_________________________________________________<br />

Tipologia di intervento<br />

Ristrutturazione e recupero di antichi edifici rurali da adibire ad accoglienza per turisti, riqualificazione<br />

malghe, baite, alpeggi e rifugi per la diffusione sul territorio di punti di promozione delle produzioni tipiche<br />

sul territorio.<br />

Misura PSR: 3.2.3. B Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale<br />

Stima interventi del PSL n. 10<br />

Matrici ambientali ed antropiche interessate<br />

Aria x Acqua Suolo<br />

Rischi<br />

naturali<br />

Natura<br />

biodiversità<br />

Inquinamento<br />

Rifiuti x Rumore<br />

Energia Paesaggio x<br />

luminoso<br />

Cambiamenti<br />

Salute<br />

Infrastrutture<br />

climatici<br />

umana<br />

Descrizione<br />

Introduzione<br />

Nello specifico si intende potenziare la rete ricettiva diffusa con particolare riferimento alle case di<br />

fondovalle e di mezza costa per quanto attiene alla ricettività minore. Si prevede poi la sistemazione di<br />

rifugi alpini, specialmente per l’alta valle da adibire a B&B o affittacamere e la destagionalizzazione del<br />

turismo attraverso la valorizzazione di agriturismi. Obiettivo del progetto quello di favorire la conversione<br />

degli alpeggi, che spesso vengono abbandonati a causa della difficoltà di gestione degli stessi, ad uso<br />

turistico e ricettivo. Si prevede di autorizzare la sola riqualificazione degli alpeggi esistenti, evitando di<br />

effettuare ampliamenti. Si prevede la sola riqualificazione interna.<br />

Utilizzo dei materiali<br />

Le ristrutturazioni ovviamente saranno fatte a norma di legge e con materiali sostenibili da un punto di vista<br />

ambientale.<br />

Localizzazione<br />

Gli interventi, se ricadenti in aree Natura 2000 saranno realizzati secondo quanto prescritto dalla normativa<br />

delibera VII/14106 del 8 agosto 2003 art. 6 e 8<br />

Osservazioni<br />

La realizzazione dei progetti previsti deve tenere presente l’utilizzo del suolo: in particolare saranno<br />

autorizzate le riqualificazioni rispetto a strutture esistenti, ma in casi particolari potrebbe rendersi<br />

necessaria l’autorizzazione di nuove realizzazioni legate ad esempio alla creazione di aree di sosta per<br />

campeggiatori presso gli agriturismi. In questo caso deve essere valutata attentamente l’occupazione del<br />

suolo. La creazione di strutture esterne deve tenere conto anche della natura e biodiversità presente sul<br />

territorio: è necessario che siano rispettate le normative riguardanti la tutela ambientale del territorio. La<br />

diversificazione delle attività agricole deve anche tener conto della quantità di rifiuti prodotta<br />

dall’aumentato afflusso turistico. La ristrutturazione degli edifici esistenti e la creazione di eventuali nuove<br />

strutture deve tener conto anche del paesaggio nel quale si inserisce l’intervento: le componenti ambientali<br />

devono essere tutelate e valorizzate rispetto agli interventi in realizzazione. Infine la diversificazione delle<br />

attività agricole produce effetti anche sulle infrastrutture esistenti: è necessario valutare la presenza di<br />

depuratori e allacciamenti fognari e acquedottistici nella scelta della localizzazione degli interventi e capire<br />

se le vie di accesso sono adeguate o se devono essere sistemate.<br />

• N. edifici riqualificati<br />

• N. di imprese che si diversificano<br />

• % afflusso turistico<br />

Indicatori di monitoraggio<br />

• % di suolo dedicate a nuove costruzioni e loro tipologia<br />

• Specie floristiche e faunistiche presenti sul territorio<br />

• % consumi di acqua<br />

• Prevedere adeguate vie di accesso alle aree<br />

Misure di mitigazione<br />

• Prevedere adeguati sistemi di smistamento dei rifiuti<br />

e<br />

x<br />

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2013<br />

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6. SINTESI DEGLI ELEMENTI EMERSI<br />

Come abbiamo visto nei capitoli precedenti gli obiettivi e le azioni del PSL sono stati valutati dal punto di<br />

vista delle ricadute ambientali attraverso la costruzione di una matrice di identificazione dei possibili impatti<br />

ambientali incrociando le tematiche ambientali e i singoli interventi in programma.<br />

La tabella che segue mostra gli impatti, da negativo a positivo, secondo la matrice seguente. La tabella di<br />

sintesi inoltre suddivide, per dare già un quadro della situazione futuro, gli interventi a seconda della fase di<br />

realizzazione dell’intervento e successiva messa a regime dello stesso.<br />

Impatto negativo forte --<br />

Impatto negativo debole -<br />

Impatto positivo forte ++<br />

Impatto positivo debole +<br />

Impatto dubbio ?<br />

Impatto non esistente //<br />

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Numero<br />

scheda<br />

Titolo del progetto Aria Acqua Suolo<br />

Rischi<br />

naturali<br />

Biodiversità Rifiuti Rumore Energia Paesaggio<br />

Cambiamenti<br />

climatici<br />

Salute<br />

umana<br />

1<br />

Realizzazione di un mercato di<br />

filiera volto a pubblicizzare i<br />

prodotti tipici presso i negozi del<br />

territorio e la possibilità di cerare<br />

accordi tra agricoltori e<br />

commercianti per la vendita dei<br />

prodotti tipici presso i loro spazi<br />

commerciali<br />

realizzazione<br />

a regime<br />

realizzazione<br />

a regime<br />

realizzazione<br />

a regime<br />

realizzazione<br />

a regime<br />

realizzazione<br />

a regime<br />

realizzazione<br />

a regime<br />

// - // - // ++ // // // // // - // - // // // // // // // //<br />

2<br />

Diffusione dell’e-commerce per le<br />

imprese giovani per favorirne lo<br />

sviluppo sul mercato e<br />

// // // // // ++ // // // // // ++ // // // // // // // // // //<br />

contestuale ammodernamento<br />

delle aziende agricole.<br />

3 Creazione di impianti a biomassa // ++ // // // // // // // + // // // ++ // // // + // + // +<br />

4<br />

5<br />

Riqualificazione strutturale di<br />

edifici nei quali venivano svolti<br />

antichi mestieri<br />

Ristrutturazione e recupero di<br />

edifici rurali e/o antichi da adibire<br />

a ristoro ed accoglienza per i<br />

turisti escursionisti<br />

// - // - // ++ // // // // // - // - // // // ++ // // // //<br />

// - // - // ++ // // // // // - // - // // // ++ // // // //<br />

realizzazione<br />

a regime<br />

realizzazione<br />

a regime<br />

realizzazione<br />

a regime<br />

realizzazione<br />

a regime<br />

realizzazione<br />

a regime<br />

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2013<br />

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6<br />

7<br />

8<br />

9<br />

Realizzazione e riqualificazione di<br />

piste ciclabili e sentieri, e loro<br />

messa in collegamento.<br />

Promozione coordinata del<br />

territorio<br />

Sviluppo della mobilità nelle<br />

frazioni più periferiche<br />

Ristrutturazione e recupero di<br />

antichi edifici rurali da adibire ad<br />

accoglienza per turisti,<br />

riqualificazione malghe, baite,<br />

alpeggi e rifugi per la diffusione<br />

sul territorio di punti di<br />

promozione delle produzioni<br />

tipiche sul territorio.<br />

// ++ // // // + // // // // // // // // // // // ++ // // // //<br />

// // // // // // // // // // // // // // // // // // // // // //<br />

// ++ // // // // // // // // // // // + // // // + // // // //<br />

// - // - // ++ // // // // // - // - // // // ++ // // // //<br />

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Come già specificato nel capitolo 2, la valutazione ambientale dei progetti inseriti nel PSL è stata presa in<br />

considerazione fin dalle prime fasi di elaborazione del programma. Successivamente l’integrazione dei<br />

risultati della <strong>VAS</strong> nel PSL è stata ed è assicurata dal costante confronto e scambio tra procedimento <strong>VAS</strong> e<br />

procedimento di stesura del PSL.<br />

L’analisi di esclusione ambientale ha permesso di dare un inquadramento a 360° riguardo alle tematiche<br />

trattate dal PSL e spesso ha aiutato a far riflettere sulla necessità o meno di alcuni interventi. In linea di<br />

massima tutti gli interventi inseriti nel PSL hanno delle ricadute ambientali positive.<br />

L’analisi del contenuto del PSL e delle proposte progettuali che lo compongono permette di individuare i<br />

seguenti elementi:<br />

1. il PSL pone un’attenzione particolare alla promozione e commercializzazione delle località presenti<br />

sul proprio territorio e, in generale, a modalità di mobilità “dolce” e al recupero/riuso di edifici già<br />

esistenti da destinare a servizi didattici e turistici<br />

2. vi sono numerosi progetti riguardanti la promozione delle peculiarità del territorio, che producono<br />

impatti positivi in quanto permettono di riqualificare aree ed edifici in disuso, migliorando il<br />

paesaggio<br />

3. non sono previsti interventi infrastrutturali pesanti e invasivi sul territorio. I progetti che<br />

coinvolgono edifici riguardano la riqualificazione di strutture esistenti e non aumenti di volume o<br />

ampliamenti<br />

4. gli impianti a biomassa che si intendono realizzare sono al di sotto dei 35 kw e al di la<br />

dell’occupazione di suolo (per il sito di stoccaggio e l’impianto) non prevedono impatti più ampi e a<br />

livello sovra aziendale<br />

5. i progetti volti alla qualificazione della aziende agricole sono tesi a migliorarne le componenti<br />

organizzative e in alcuni casi tecnologiche, con il fine ultimo di aumentare i livelli di competitività<br />

Principalmente per queste motivazioni si propone di escludere il PSL da Valutazione Ambientale Strategica<br />

affidando all’osservatorio sul turismo il compito di vigilare sugli impatti ambientali della sua effettiva<br />

attuazione.<br />

Aree Natura 2000<br />

Il territorio della <strong>Valle</strong> <strong>Seriana</strong> <strong>Superiore</strong> presenta al suo interno delle Aree Natura 2000 che prevedono<br />

delle misure restrittive per quanto riguarda la riqualificazione delle aree e la loro ristrutturazione.<br />

Si specifica che gli impatti ambientali sono stati valutati anche riguardo alla possibilità o meno di effettuare<br />

degli interventi in tali aree.<br />

In linea anche con quanto previsto dalla delibera VII/14106 del 8 agosto 2003 art. 6 e 8, qualora si rendesse<br />

necessaria la realizzazione di interventi in aree natura 2000 soprattutto per quanto riguarda la<br />

riqualificazione di alpeggi e malghe, i lavori dovranno essere effettuati con materiali ecocompatibili e in<br />

linea con il paesaggio. Non saranno ammessi ampliamenti di volume.<br />

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