Rapporto annuale 2007 - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario ...
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IRFMN<br />
Lo stu<strong>di</strong>o definirà se pazienti con mutazioni <strong>di</strong> EGFR hanno più possibilità <strong>di</strong> rispondere alla<br />
terapia convenzionale piuttosto che al trattamento con TKI.<br />
Il nostro laboratorio cerca le mutazioni <strong>di</strong> EGFR in pazienti con NSCLC sia nel tessuto<br />
tumorale che nel DNA che circola nel sangue che sono rappresentativi della sequenza del DNA<br />
del tumore e meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> PCR scorpion arms sono usati per questi stu<strong>di</strong>.<br />
Laboratorio <strong>di</strong> Biologia e Terapia delle Metastasi Tumorali<br />
Regolazione fisiologica dell'angiogenesi<br />
L’angiogenesi, la formazione <strong>di</strong> vasi sanguigni da vasi preesistenti, gioca un ruolo rilevante<br />
nella progressione tumorale. Questo processo è regolato da un delicato bilancio tra fattori proed<br />
anti-angiogenici. Ci occupiamo da tempo dello stu<strong>di</strong>o dei fattori endogeni che regolano<br />
l'angiogenesi. Nel <strong>2007</strong> abbiamo proseguito nello stu<strong>di</strong>o della trombospon<strong>di</strong>na-1 (TSP-1), un<br />
inibitore endogeno dell'angiogenesi, il cui legame <strong>di</strong>retto ai fattori angiogenici, in particolare<br />
FGF-2 (Fibroblast Growth Factor-2), ne altera la bio<strong>di</strong>sponibilità e inibisce l'attività. Ci<br />
occupiamo dello stu<strong>di</strong>o del rapporto struttura-funzione dei <strong>di</strong>versi siti attivi della TSP-1, con lo<br />
scopo principale <strong>di</strong> identificare il sito <strong>di</strong> legame per FGF-2 per <strong>di</strong>segnare composti<br />
antiangiogenici basati sulla sequenza attiva della TSP-1.<br />
Abbiamo inoltre continuato lo stu<strong>di</strong>o sul ruolo delle metalloproteinasi della matrice (MMP)<br />
nell'angiogenesi e nella progressione tumorale. Nel <strong>2007</strong> si è stu<strong>di</strong>ato il cross-talk tra MMP e<br />
Vascular Endothelial Growth Factor (VEGF), un fattore che stimola l’angiogenesi e la<br />
permeabilità dei vasi, nella progressione del carcinoma ovarico. In particolare è stato valutato se<br />
il VEGF prodotto dalle cellule <strong>di</strong> carcinoma ovarico potesse influenzare l’invasione e l’attività<br />
proteolitica sia delle cellule tumorali stesse sia delle cellule dell’ospite. E’ stata inoltre valutata<br />
la capacita’ dell’anticorpo anti-VEGF Bevacizumab (Avastin) <strong>di</strong> inibire l’attività proteolitica e<br />
l’invasione del carcinoma ovarico. L’analisi dei geni delle cellule dello stroma legati ai processi<br />
invasivi e metastatici e modulati dal VEGF tumorale è attualmente in corso.<br />
Linfoangiogenesi nel carcinoma ovarico<br />
La <strong>di</strong>ffusione del tumore ovarico ai linfono<strong>di</strong> risulta essere un fattore prognostico importante sia<br />
nelle forme in sta<strong>di</strong>o precoce <strong>di</strong> questa malattia che nelle forme più avanzate. Al fine <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are<br />
i meccanismi molecolari della <strong>di</strong>ffusione per via linfatica del carcinoma ovarico sono stati<br />
utilizzati xenografts <strong>di</strong> carcinoma ovarico umano che crescono nella cavità peritoneale <strong>di</strong> topi<br />
immunodeficienti. L’analisi dei livelli <strong>di</strong> VEGFC, un fattore che stimola la formazione dei vasi<br />
linfatici, nel plasma e nell’ascite dei topi trapiantati con questi tumori e la loro correlazione con<br />
l’invasione dei linfono<strong>di</strong> da parte <strong>di</strong> cellule <strong>di</strong> carcinoma ovarico e’ attualmente in corso.<br />
Espressione genica nell’endotelio associato ai tumori: ruolo svolto dal<br />
microambiente<br />
Capire le <strong>di</strong>fferenze qualitative e funzionali tra le cellule endoteliali (EC) dei vasi tumorali e dei<br />
vasi normali potrebbe consentire l’identificazione <strong>di</strong> marcatori selettivi dell’endotelio vascolare<br />
associato a stati patologici e/o <strong>di</strong> nuove molecole bersaglio per lo sviluppo <strong>di</strong> interventi<br />
farmacologici. Abbiamo analizzato il profilo <strong>di</strong> espressione genica <strong>di</strong> cellule endoteliali isolate<br />
da carcinomi ovarici e da ghiandole surrenali, esposte o no a un ambiente<br />
"angiogenico/tumorale" ricostituito in vitro. Utilizzando la tecnologia dei microarray<br />
abbiamo valutato l'espressione <strong>di</strong> circa 12000 geni. L’analisi dei risultati e la loro validazione<br />
tramite RealTime PCR ha permesso <strong>di</strong> confermare che<br />
i) l’ambiente è in grado <strong>di</strong> modulare l’espressione genica dell’endotelio<br />
ii) che questo effetto è in<strong>di</strong>pendente dall’origine delle EC;<br />
iii) che le EC isolate da tumore presentano <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> espressione genica rispetto alle EC<br />
isolate da tessuto normale.<br />
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RAPPORTO ATTIVITA’ <strong>2007</strong>