Edição 118 - Insieme

MATÉRIA DE CAPA u COPERTINA
CONSOLATO GENERALE D’ITALIA A CURITIBA:
SEDE IN PERICOLO
NON SI PUÒ PIÙ ANDARE AVANTI COSÌ. SI PERDE LA PAZIENZA E
L’IMMAGINE STESSA DELL’ITALIA CHE SI DETERIORA OGNI GIORNO DI PIÙ
C
hi
9 - INSIEME - Outubro - Ottobre 2008
ha già avuto bisogno
di qualche servizio presso
il Consolato Generale
d’Italia a Curitiba lo sa: bisogna
avere molta pazienza (ed
insistenza) una volta che vengono
aperte le porte dell’ascensore
al 21° piano dell’Edificio dello
Shopping Italia, in pieno centro
cittadino, e il servizio al pubblico
ha inizio. Il cittadino è catapultato
in una minuscola saletta
con qualche sedia e lì, senza finestre
(a volte pare che venga a
mancare persino l’aria!), dovrà
aspettare il suo turno, sentendo
la puzza degli altri, molto vicini
e spesso assonnati.
E, a non essere di avere molta
fortuna, aspettare in piedi nel
corridoio, fuori dalla porta di vetro.
Tramite una porticina, anch’essa
di vetro, una funzionaria fa
quello che può e che non può per
sopportare (e possibilmente superare)
gli ovvi malumori del pubblico
che è curitibano, ma anche
di Paraná e Santa Catarina, quindi
avendo a volte sulle spalle una
notte di 700 e passa chilometri di
viaggio. È così che, per chi vi si
reca per la prima volta, si forma
(e per molti si rafforza) la prima
idea lontana ed amata dell’Italia,
per fortuna in contrasto con i gentili
funzionari del Consolato che,
tutti i giorni, timbrano il cartellino
presto per espletare la mole di
lavoro accumulata. L’elegante edificio
in cui funzionano gli uffici
del Consolato non hanno niente
a che vedere con il problema ma
è già molto lontano il periodo in
cui esso era un punto di riferimento:
quando l’organo diplomatico
lasciò una grande casa in Rua
Atílio Bório – parliamo di venti
anni fa – per trasferirsi nel grattacielo,
praticamente si contavano
sulla punta delle dita le persone
che avevano bisogno di servizi
consolari. E ancor meno qualcuno
poteva immaginarsi le attuali
“file della cittadinanza”.
Oggi è cambiato tutto, persino
le poche autorità italiane che
sono passate per la città (Curitiba
normalmente rimane ai margini
dell’asse San Paolo, Rio, Brasilia)
come l’ex-ministro Mirko
Tremaglia e il Vice-Ministro Franco
Danieli, oggi dedicano parte
del loro tempo (ma al momento
senza risultati) per cercare di analizzare
i problemi ed i difetti dell’attuale
sede consolare. Danieli, ad
CONSULADO GERAL DA ITÁLIA EM CURI-
TIBA - SEDE PERICLITANTE - NÃO É MAIS
POSSÍVEL CONTINUAR ASSIM. É A PACIÊN-
CIA QUE SE QUE SE ESGOTA E A IMAGEM
DA PRÓPRIA ITÁLIA QUE SE DESGASTA MAIS
A CADA NOVO DIA. Quem já precisou de algum
serviço do Consulado Geral da Itália em Curitiba
sabe: é preciso ter muita paciência (e persistência)
quando, abertas as portas do elevador no
21o andar do Edifício do Shopping Itália, no centro
da cidade, tem início o serviço de recepção
consular. O cidadão é catapultado para uma minúscula
sala com algumas cadeiras e ali, sem
janelas (às vezes parece que falta até o fôlego!),
deverá esperar a sua vez, cheirando os odores
do próximo, bem vizinhos e geralmente mal-dormidos.
E, salvo muita sorte, esperar de pé, quando
não, no próprio corredor, do lado de fora das
portas de vidro. Por uma portinhola, também de
vidro, uma funcionária vai fazendo o que pode
e o que não pode para suportar (e, se possível,
superar) os naturais maus humores dos usuários
que podem ser de Curitiba, mas podem ser
do Norte ou do Sudoeste do Paraná, do Sul ou
do Oeste de Santa Catarina, há 700 ou mais
quilômetros de distância - noite inteira de viaa
In questa e nelle altre foto
della pagina seguente: l’ingresso
e la sala di aspetto del Consolato
Generale di Curitiba, già
paragonata agli spazi di terza classe
di una nave.
a Nesta e nas demais fotos da página
seguinte: porta de entrada e sala de
espera do Consulado Geral de Curitiba,
já comparada a um porão de navio de
terceira classe.