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Il Mercato Assicurativo<br />
Figura I.19 - Andamento degli oneri patrimoniali e finanziari e delle rettifiche di valore<br />
(milioni di euro)<br />
12.000<br />
10.000<br />
8.000<br />
6.000<br />
4.000<br />
2.000<br />
0<br />
73%<br />
79%<br />
66%<br />
51%<br />
34%<br />
38%<br />
2008 2009 2010 2011 2012 2013<br />
90%<br />
80%<br />
70%<br />
60%<br />
50%<br />
40%<br />
30%<br />
20%<br />
10%<br />
0%<br />
Oneri patr./fin. Rettifiche di valore incidenza rettifiche/oneri<br />
Fonte: <strong>IVASS</strong><br />
Gli oneri relativi ai sinistri, pari a circa 67 miliardi di euro, sono risultati in riduzione, rispetto al<br />
precedente esercizio, di circa 11 punti percentuali, con una incidenza del 78% circa sui premi lordi<br />
contabilizzati, tornando così ai livelli del 2009 e 2010, pari al 70% e 74% circa, dopo aver raggiunto e<br />
superato la parità negli ultimi due esercizi (100% e 107% circa).<br />
In dettaglio, gli oneri relativi ai sinistri del solo portafoglio diretto italiano sono imputabili, per il<br />
60% circa, ai riscatti (63% nel 2012) e per il 32% ai capitali e alle rendite maturate (30% nel 2012).<br />
Nel 2013 l’expense ratio (spese di gestione sui premi dell’esercizio) è diminuito al 4,3% (5% nel<br />
2012). In particolare, le provvigioni di acquisizione hanno inciso per il 55,8% sulle spese di gestione<br />
(53,6% nel 2012), le altre spese di acquisizione per il 18,7% (19,5% nel 2012) mentre le provvigioni di<br />
incasso per il 6,6% (6,2% nel 2012).<br />
La netta ripresa della produzione assicurativa ha determinato, nel complesso, un maggior<br />
incremento delle riserve matematiche e le altre riserve di classe C rispetto all’anno precedente; queste<br />
infatti registrano una variazione negativa a conto economico, pari a oltre 30 milioni di euro (circa 10<br />
milioni di euro nel 2012).<br />
Le riserve tecniche di classe D, che nel biennio 2010-2011 erano state caratterizzate da una<br />
forte riduzione, rispettivamente di circa 5 e 13,2 miliardi di euro (pari al 4,5% e 13% delle riserve di<br />
classe D), non hanno subito significative variazioni nel biennio successivo.<br />
Il risultato dell’attività ordinaria, nel 2012 positivo per 7,9 miliardi di euro circa, rimane positivo<br />
anche nel 2013, risultando pari a 3,9 miliardi di euro. Il rapporto tra il risultato dell’attività ordinaria ed i<br />
premi dell’esercizio per il 2013 si è quasi dimezzato rispetto al 2012 (pari al 4,6% nel 2013 e all’11,4%<br />
nel 2012).<br />
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