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Il governo clinico: - Evidence Based Nursing

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Marzo 2000<br />

<strong>Il</strong> <strong>governo</strong> <strong>clinico</strong>:<br />

come gli infermieri possono essere coinvolti.<br />

⇒ festeggiare i successi<br />

⇒ imparare dagli errori<br />

⇒ multi professionalità<br />

⇒ coinvolgere i pazienti<br />

⇒ lavorare insieme<br />

⇒ leadership/autorevolezza<br />

⇒ alta qualità assistenziale<br />

⇒ assistenza centrata sul paziente<br />

⇒ problematica importante per ognuno<br />

Traduzione a cura di:<br />

Caposala CRISTIANA FORNI<br />

Unità Operativa di Chemioterapia<br />

Istituti Ortopedici Rizzoli<br />

Bologna, Italia<br />

in collaborazione con D.D.S.I. Paolo Chiari<br />

Centri studi EBN - Direzione Servizio Infermieristico e Tecnico<br />

Azienda Ospedaliera di Bologna - Poli<strong>clinico</strong> S.Orsola-Malpighi<br />

Via Massarenti, 9<br />

40138 Bologna, Italia<br />

1


Indice /contenuti<br />

INTRODUZIONE<br />

Governo <strong>clinico</strong>: che cos'è e chi coinvolge<br />

Questo documento<br />

Una panoramica del documento<br />

GOVERNO CLINICO - IL CONTESTO POLITICO<br />

GLI ELEMENTI CHIAVE<br />

STABILIRE LA STRUTTURA DI BASE DEL<br />

GOVERNO CLINICO<br />

linee di responsabilità<br />

valutazione di base<br />

piano di sviluppo<br />

azioni<br />

COSTRUIRE AREE DI GOVERNO CLINICO<br />

cultura<br />

lo scambio/disseminazione delle informazioni<br />

leadership/autorevolezza<br />

lo sviluppo professionale continuo<br />

l'autoregolazione professionale<br />

IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA'<br />

panoramica del Miglioramento della Qualità<br />

che cosa coinvolge?<br />

stabilire standard<br />

monitorare e migliorare la pratica<br />

LA GESTIONE DEL RISCHIO<br />

panoramica sulla gestione del rischio<br />

che cosa coinvolge?<br />

riferire gli incidenti<br />

gestione del rischio e strategie di prevenzione<br />

la gestione dei reclami<br />

la supervisione clinica<br />

affrontare la scarsa performance<br />

2


INTRODUZIONE<br />

IL GOVERNO CLINICO - CHE COS'È E CHI COINVOLGE<br />

Governo Clinico (GC) è un termine generale applicabile a qualsiasi cosa aiuti a<br />

mantenere e a migliorare alti standard di assistenza ai pazienti. Esso include un<br />

ampio spettro di attività di Miglioramento della Qualità in cui molti clinici sono<br />

già stati coinvolti ( come l'audit <strong>clinico</strong>/controllo/verifica clinica) e permette di<br />

disegnare una struttura che metta insieme tutte queste attività in un modo<br />

maggiormente coordinato.<br />

<strong>Il</strong> GC è fondamentalmente lo svilupparsi di una cultura di apertura, di<br />

apprendimento che dissemina informazioni, basata su un efficace lavoro di<br />

gruppo multi professionale. E' il mettere i pazienti al primo posto e basare le<br />

decisioni su giudizi clinici e su ciò che è meglio per il paziente, non è solamente<br />

quindi basato su una valutazione finanziaria, di costi.<br />

<strong>Il</strong> GC è un problema/affare che riguarda tutti. Affinché funzioni, devono venir<br />

coinvolti tutti i professionisti e gli staff; ma ciò non può accadere in una notte. <strong>Il</strong><br />

GC è un processo, è più una EVOLUZIONE che una rivoluzione.<br />

QUESTO DOCUMENTO<br />

Questo documento è rivolto a tutti i clinici in qualsiasi struttura sanitaria, inclusi<br />

i reparti per acuti, per le cure primarie, i reparti per le disfunzioni<br />

dell’apprendimento e i servizi psichiatrici. Tali principi sono trasferibili anche<br />

nel settore privato anche se per loro il GC non è obbligatorio.<br />

<strong>Il</strong> documento è stato costruito sulla base del documento del Royal College of<br />

<strong>Nursing</strong> (RCN) "Guida per gli infermieri sul Governo Clinico".<br />

E' indirizzato agli infermieri al fine di aiutarli a comprendere con maggior<br />

chiarezza come potersi coinvolgere nel GC attraverso la visione di tutte le<br />

attività e competenze richieste. Ti suggerisce le domande che potresti fare<br />

aiutandoti a capire meglio il tuo ruolo e le tue responsabilità. Ti elenca alcune<br />

delle competenze che si ritengono importanti anche se tale elenco non è certo<br />

esaustivo.<br />

Si sono anche riportati alcuni esempi reali per dimostrare come gli infermieri<br />

siano già coinvolti in diverse attività del GC.<br />

Oltre a tutto ciò, questo documento serve come riferimento per altri utili fonti di<br />

informazione e supporto e contiene anche una lista di risorse.<br />

3


UNA PANORAMICA DEL DOCUMENTO<br />

Questo documento comincia con una breve panoramica sul GC e illustra i primi<br />

passi per coinvolgere le organizzazioni sanitarie.<br />

Focalizza poi il ruolo degli infermieri nel processo di miglioramento della<br />

qualità e nella gestione del rischio e finisce con una lista di risorse utili.<br />

⇒ I tuoi commenti:<br />

Qualsiasi commento su questo documento è il benvenuto. Spedirlo a:<br />

Judith Jones, Clinical Governance Project Officer , Royal College of <strong>Nursing</strong> 20<br />

Cavendish Square London W1M 0AB e-mail: clinical.governance@rcn.org.uk<br />

4


IL GOVERNO CLINICO - CONTESTO POLITICO<br />

La Qualità è il punto focale della Carta Bianca e Verde emanata dal Ministero<br />

della Sanità inglese.<br />

Questi documenti identificano le aree fondamentali di azione che contengono:<br />

⇒ lo stabilire standard a livello nazionale<br />

⇒ lo stabilire standard a livello locale<br />

⇒ la monitorizzazione degli standard<br />

Saranno coinvolti gruppi e strutture nuovi e già esistenti per stabilire gli<br />

standard a livello nazionale (fig 1). Maggiori informazioni sul ruolo di questi<br />

gruppi può essere reperito nei loro siti internet (elencati nella sezione delle<br />

risorse).<br />

<strong>Il</strong> GC è il punto di sintesi della strategia per la qualità, fornisce una struttura per<br />

assicurare la fornitura di servizi di alta qualità a livello locale.<br />

****************************************************************<br />

FIGURA 1<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

STANDARD NAZIONALI E LINEE GUIDA<br />

Istituto Nazionale per l'Eccellenza Clinica (non in Scozia)<br />

Gruppo Inter Collegiale Scozzese di Linee Guida (SIGN)<br />

Servizio Nazionale di Strutture (non in Scozia)<br />

IMPLEMENTAZIONI LOCALI<br />

Governo Clinico<br />

Accreditamento Professionale<br />

Formazione Continua<br />

VALUTAZIONE ESTERNA E MONITORIZZAZIONE<br />

Commissione per il Miglioramento in Sanità (non in Scozia)<br />

Commissione per gli Standard Clinici per la Scozia<br />

Struttura Nazionale di Performance (non in Scozia)<br />

****************************************************************<br />

5


ELEMENTI FONDAMENTALI NELLA STRUTTURA<br />

DEL GOVERNO CLINICO<br />

Gli infermieri dovrebbero già essere familiari con molte delle attività legate al<br />

GC. Esso fornisce una base per raccogliere insieme tutte queste attività in modo<br />

coordinato.<br />

Gli elementi di tale struttura sono:<br />

⇒ linee chiare di responsabilità<br />

⇒ programmi di miglioramento della Qualità, inclusa la verifica clinica<br />

(clinical audit), la determinazione di standard e il loro monitoraggio<br />

⇒ programmi di gestione del rischio inclusi quelli di gestione dei reclami, di<br />

apprendimento dagli incidenti, aiutando gli staff a rifletterci sopra e a sviluppare<br />

la propria pratica clinica.<br />

E' importante considerare che tale struttura necessita di infrastrutture che la<br />

supportino. Permettere cioè di fornire il tempo per lo staff per essere coinvolto,<br />

permettere inoltre di favorire l'accesso a evidenze sottostanti la pratica in<br />

termini di biblioteche e banche dati.<br />

E' importante comunque ricordare che tale struttura e relative infrastrutture sono<br />

solo una parte di tutto il disegno. Perché il GC funzioni sono necessarie corrette<br />

costruzioni delle diverse aree che lo compongono. Occorre cioè una cultura<br />

aperta che valorizzi l'apprendimento dai successi così come dagli errori, che<br />

posizioni i pazienti al cuore dell'assistenza e che li coinvolga nella presa di<br />

decisione e che infine incoraggi un efficace lavoro di gruppo.<br />

6


STABILIRE LA STRUTTURA DI BASE DEL<br />

GOVERNO CLINICO<br />

<strong>Il</strong> primo passo che ogni organizzazione sanitaria centrale deve compiere è<br />

quello di stabilire le linee di responsabilità. Dopo ciò, deve cercare cosa sia già<br />

stato fatto a riguardo del GC nella pratica clinica (VALUTAZIONE DI BASE)<br />

e di cosa c'è bisogno che venga fatto perché l'esistente individuato si sviluppi e<br />

prosegua (PIANO DI SVILUPPO).<br />

LINEE DI RESPONSABILITA'<br />

Capo Esecutivo<br />

Nelle organizzazioni sanitarie nazionali c'è ora un responsabile ufficiale della<br />

Qualità Assistenziale. <strong>Il</strong> Capo Esecutivo è ultimamente colui che è chiamato a<br />

rispondere di tale Qualità.<br />

Referente del Governo Clinico<br />

Questo ruolo è ricoperto da un sanitario esperto come il Direttore del Servizio<br />

Infermieristico o il Direttore Medico di Dipartimento o da entrambi in modo<br />

condiviso.<br />

Questo referente si rapporta e si riferisce al Capo Esecutivo ed è responsabile<br />

dell'avanzamento del GC.<br />

Questo ruolo è un può diverso in Scozia dove infatti il Capo Esecutivo è<br />

responsabile lui stesso dell'avanzamento del GC ma coadiuvato dal Direttore<br />

Medico e Infermieristico<br />

Alcune organizzazioni hanno fatto la scelta di assumere dall'esterno un manager<br />

per il GC o un coordinatore che affronti la sua implementazione quotidiana.<br />

I gruppi locali (in Inghilterra "gruppi assistenziali", in Scozia "gruppi locali di<br />

cooperazione assistenziale sanitaria" e in Galles "gruppi sanitari locali") sono<br />

coloro che stabiliscono, ognuno a suo modo, come implementare il GC,<br />

decidendo cosa sia meglio fare in base alle competenze presenti localmente, alle<br />

risorse disponibili e all'entusiasmo presente. Per fare un esempio, alcuni hanno<br />

identificato dei responsabili (spesso scelti sia fra infermieri che fra medici)<br />

mentre altri hanno stabilito gruppi multi disciplinari. Alcuni hanno in vitato un<br />

rappresentante non sanitario per condividere la responsabilità del GC con il/i<br />

referenti.<br />

La sotto commissione del gruppo ufficiale (Trust Board)<br />

La sottocommissione è uno dei punti centrali per il passaggio di informazioni<br />

sul GC. Essa riceve regolarmente i rapporti sulla Qualità dai gruppi che si<br />

occupano per esempio dei Clinical Audit (verifiche cliniche) e della gestione del<br />

rischio così da avere una panoramica dell'intera struttura e attività correlate al<br />

GC.<br />

7


La sottocommissione si riferisce e invia i rapporti al Trust Board (gruppo<br />

ufficiale) che deve tenere i problemi relativi al GC regolarmente appuntati nel<br />

proprio programma di lavoro. Questo gruppo mette a disposizione il proprio<br />

tempo per qualsiasi persona, incluso il pubblico.<br />

REPORT ANNUALE SUL GOVERNO CLINICO<br />

In questo reports vengono descritti i progressi fatti in termini di Miglioramento<br />

e di Mantenimento di livelli di Qualità nella pratica clinica. In esso vengono<br />

anche tracciati i punti principali per i programmi per gli anni successivi.<br />

LA VALUTAZIONE DI BASE<br />

Molte attività relative al GC sono già presenti anche se in modo non uniforme e<br />

con diversità anche qualitative, alcune cioè funzionano meglio di altre.<br />

La valutazione iniziale verifica cosa ci sia e quanto sia funzionale, ben<br />

operante. A livello organizzativo questo permette di individuare cosa debba<br />

essere implementato, cosa debba essere migliorato e cosa manchi.<br />

Si può fare la stessa valutazione anche a livello locale per facilitare la<br />

conoscenza di ciò che si sta già facendo bene e di cosa invece debba essere fatto<br />

per migliorare la Qualità dell'assistenza. <strong>Il</strong> documento del RCN "Guida per gli<br />

infermieri sul Governo Clinico" contiene una griglia per la valutazione di base<br />

al fine di facilitare questa attività (vedi la sezione sulle risorse).<br />

Occorre ricordare che condividendo ciò che viene fatto bene, celebrando i<br />

propri successi e imparando da essi, si può dimostrare il valore dell'assistenza<br />

infermieristica alle altre professioni.<br />

IL PIANO DI SVILUPPO<br />

<strong>Il</strong> piano di sviluppo contiene le indicazioni di come la propria organizzazione<br />

intenda sviluppare ciò che sta funzionando bene, come programma di migliorare<br />

ciò che sta funzionando meno bene e come si prefigge di colmare le lacune<br />

identificate.<br />

Si possono anche pianificare azioni di miglioramento a livello locale.<br />

Comunque i professionisti, assunti come tali ma impiegati nelle commissioni,<br />

possono trovarsi a dover fornire contributi ai programmi di GC in entrambi i<br />

livelli. Ciò è chiaramente una richiesta eccessiva, per questo tali professionisti<br />

dovrebbero discutere con entrambi i riferimenti di GC per raggiungere un<br />

accordo su un livello ragionevole di contributi e di ruolo.<br />

8


COSA DEVI FARE TU/AZIONI<br />

Personale chiave<br />

⇒ Conosci il tuo referente di GC? Hai anche un manager di GC o un<br />

coordinatore?<br />

⇒ Se il tuo referente non è un infermiere, cosa sta facendo la professione<br />

infermieristica nella tua organizzazione per consentire al GC di avanzare?<br />

Informazioni:<br />

⇒ La tua organizzazione ti fornisce informazioni sul GC? (per esempio<br />

schede illustrative, sessioni informative, ecc ) Parlane con il tuo referente o<br />

manager di GC.<br />

Valutazione di base e Piano di sviluppo<br />

⇒ Cosa stai facendo bene? Come questo si può applicare in altri settori del<br />

tuo lavoro? Possono altre parti dell'organizzazione imparare da ciò che stai<br />

facendo?<br />

⇒ Dove pensi che dovresti migliorare? Come puoi coinvolgere in questo gli<br />

altri componenti del gruppo multi professionale? Come puoi imparare da altri<br />

settori?<br />

9


COSTRUIRE LE AREE PER IL GOVERNO CLINICO<br />

Fornire un'assistenza incentrata sul paziente che sia di alta qualità non è<br />

semplicemente un problema di stabilire e coordinare un sistema e i suoi<br />

processi. Essa è basata su diverse aree fondamentali che devono essere<br />

costruite: CULTURA, DISSEMINAZIONE DELLE INFORMAZIONI,<br />

LEADERSHIP, FORMAZIONE CONTINUA E AUTOREGOLAZIONE<br />

PROFESSIONALE.<br />

CULTURA<br />

<strong>Il</strong> GC si basa fondamentalmente sullo sviluppo di una cultura che promuova e<br />

supporti il miglioramento della pratica e dell'assistenza al paziente. Sono<br />

necessari apertura, apprendimento, scambi informativi e sviluppo della<br />

collaborazione. Per diversi clinici questo risulterà essere molto distante dalla<br />

loro cultura d'appartenenza.<br />

Sviluppare una giusta cultura è forse una delle più grosse sfide del GC e non<br />

accadrà in breve tempo. Essa richiede coinvolgimento, l’impegno in tutti i livelli<br />

dell'organizzazione.<br />

Una cultura che incoraggi discussioni franche e riflessioni sulla pratica consente<br />

agli operatori di imparare dalla propria esperienza. Questo include sia il<br />

festeggiare ciò che è stato fatto bene sia l'imparare da ciò che è stato fatto meno<br />

bene. Comunque se un'organizzazione si prefigge di incoraggiare i clinici a<br />

riferire gli errori commessi e ad imparare da essi, deve sviluppare una cultura<br />

non punitiva piuttosto che una cultura incentrata su procedure disciplinari.<br />

Un'assistenza di alta qualità richiede inoltre un effettivo lavoro multi<br />

disciplinare allo scopo di consentire un approccio integrato; per esempio<br />

utilizzando i "percorsi assistenziali" (care pathways). Questo significa superare<br />

i campanilismi che ancora sussistono in alcune aree e migliorare la<br />

comprensione dei ruoli e dei valori delle diverse professioni.<br />

Una cultura che faciliti la fornitura di un'assistenza di alta qualità è una cultura<br />

basata sulla collaborazione tanto con i pazienti che con gli altri professionisti.<br />

Significa coinvolgere i pazienti nelle decisioni riguardanti il loro trattamento e<br />

metterli al centro del processo,piuttosto che credere che solo i professionisti<br />

conoscano ciò di cui hanno bisogno. Significa identificare il paziente come<br />

persona.<br />

LO SCAMBIO/DISSEMINAZIONE DELLE INFORMAZIONI<br />

Scambiarsi informazioni sulla propria pratica sostiene il miglioramento e aiuta a<br />

promuovere una cultura di apprendimento Questo ha numerosi benefici:<br />

⇒ puoi imparare vedendo ciò che altri hanno fatto e mettere in atto i loro<br />

miglioramenti. Ciò promuove la "buona pratica", facilita lo sviluppo<br />

professionale e permette un buon uso delle risorse<br />

⇒ promuove i valori dell'assistenza infermieristica<br />

⇒ crea una rete di comunicazione (NET WORK) fra infermieri e altri<br />

professionisti sanitari specialmente nella propria area clinica<br />

10


Si dovrebbero scambiare informazioni all'interno e fra le diverse discipline<br />

dentro un'organizzazione. Nelle commissioni locali, le conoscenze acquisite<br />

sulla qualità assistenziale dovrebbero essere condivise fra le diverse discipline e<br />

le aree cliniche e fra la commissione e le autorità sanitarie.<br />

Ci si può scambiare informazioni, conoscenze in diversi modi:<br />

⇒ attraverso pubblicazioni in giornali, riviste professionali o riviste interne,<br />

locali.<br />

⇒ attraverso relazioni a congressi, meeting anche attraverso poster<br />

⇒ attraverso discussioni informali durante riunioni o attraverso gruppi via e-<br />

mail o gruppi di lavoro strutturati quali il RCN (vedi nella sezione delle risorse<br />

per maggiori dettagli).<br />

Le competenze necessarie per la trasmissione delle informazioni sono:<br />

⇒ saper comunicare (orale e scritto)<br />

⇒ saper fare presentazioni<br />

⇒ saper scrivere articoli<br />

L'AUTOREVOLEZZA/LEADERSHIP<br />

La strategia corrente per l'assistenza infermieristica fatta per l'Inghilterra, il<br />

Galles e l'Irlanda del Nord vede l'autorevolezza/Leadership come componente<br />

centrale (la strategia per l'assistenza infermieristica scozzese è ancora in fase di<br />

sviluppo). <strong>Il</strong> documento strategico inglese sull'assistenza infermieristica<br />

intitolato "Ciò che fa la differenza: il rafforzamento dell'assistenza<br />

infermieristica come contributo all'assistenza sanitaria" afferma che "la<br />

leadership è il punto critico della qualità dell'assistenza, del trattamento e dei<br />

risultati, del morale del gruppo e del clima d'apprendimento e di opportunità a<br />

disposizione degli studenti infermieri e di altri professionisti”.<br />

Le competenze necessarie per diventare referente nell'assistenza clinica<br />

incentrata sul paziente sono:<br />

⇒ imparare ad auto gestirsi<br />

⇒ costruire, sviluppare e gestire efficaci relazioni con i componenti del<br />

gruppo<br />

⇒ focalizzarsi sul paziente<br />

⇒ costruire reti di comunicazione (net work)<br />

⇒ aumentare la coscienza politica<br />

<strong>Il</strong> RCN sta portando avanti un progetto per la leadership in reparto al fine di<br />

creare referenti di gruppi incentrati sul paziente.<br />

LO SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO/LA<br />

FORMAZIONE CONTINUA<br />

Lo sviluppo professionale continuo è un processo di apprendimento che dura<br />

tutta la vita.<br />

Questo supporta il GC assicurando che le conoscenze e le competenze siano:<br />

⇒ aggiornate ed efficaci<br />

⇒ appropriate per il servizio che deve essere fornito<br />

11


All'interno del GC, l'organizzazione deve avere in atto programmi di<br />

formazione continua con supporti locali. Tali programmi rientrano nei requisiti<br />

della formazione post-base necessari per mantenere l'abilitazione (in<br />

Inghilterra). Tali requisiti sono riportati nel dettagli dell'UKCC o nel loro sito<br />

Web (vedi nella sezione delle risorse).<br />

L'AUTOREGOLAZIONE PROFESSIONALE<br />

L’autoregolazione professionale fornisce supporti ai principi del GC.<br />

Autoregolazione professionale significa che tu, nell'esercizio responsabile della<br />

tua professione, utilizzi le tue conoscenze, giudizi e competenze professionali<br />

per interpretare e applicare standard professionali nella pratica clinica. In altre<br />

parole è un essere responsabile per la qualità della tua pratica clinica e del tuo<br />

comportamento professionale.<br />

<strong>Il</strong> CPC (organismo inglese) ha stabilito dei requisiti per gli infermieri, le<br />

ostetriche e le assistenti sanitarie. Essi includono requisiti di "mantenimento e<br />

miglioramento delle proprie conoscenze e competenze professionali" e "il<br />

rifiuto a svolgere qualsiasi dovere o responsabilità se non ci si ritiene in grado di<br />

eseguirli in modo sicuro e competente".<br />

<strong>Il</strong> tuo ruolo nell' autoregolazione professionale:<br />

⇒ sei certo di lavorare secondo il mansionario?<br />

⇒ sei certo di essere aggiornato sulle migliori pratiche e di metterle in atto?<br />

Ricorda che la verifica e la supervisione clinica possono aiutarti a identificare<br />

aree che necessitano di miglioramento.<br />

⇒ hai bisogno di ripassare conoscenze e competenze in qualche area?<br />

⇒ se hai acquisito nuove abilità, come puoi essere sicuro di utilizzarle in<br />

modo competente? C'è la persona adatta per supervisionarti all'inizio? Se sei la<br />

sola persona con quella particolare abilità nel tuo settore, discuti con il tuo<br />

manager o supervisore <strong>clinico</strong> per come puoi essere sicuro di mantenerla e di<br />

tenerti aggiornato.<br />

12


IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA'<br />

IL RUOLO DEGLI INFERMIERI<br />

PANORAMICA SUL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ<br />

<strong>Il</strong> miglioramento della qualità è un processo continuo che si prefigge di<br />

mantenere e migliorare gli standard assistenziali. E' un settore in cui gli<br />

infermieri hanno una lunga storia di impegno, coinvolgimento.<br />

CHE COSA IMPLICA?<br />

<strong>Il</strong> miglioramento della qualità include quelle attività di audit <strong>clinico</strong> che<br />

vengono utilizzate per definire, monitorare e migliorare la qualità quali:<br />

⇒ lo stabilire standard<br />

⇒ il monitorarli<br />

⇒ il mettere in atto azioni di miglioramento e riverifica<br />

Queste attività devono formare un ciclo continuo. Esse sono supportate da:<br />

⇒ persone autorevoli<br />

⇒ formazione continua<br />

⇒ lo scambio di informazioni<br />

L'enfasi deve essere posta sul lavoro come gruppo per migliorare la qualità. Nei<br />

gruppi/commissioni locali, un gruppo ampio di audit <strong>clinico</strong> aiuterebbe anche a<br />

migliorare la comunicazione e i rapporti fra gli operatori.<br />

STABILIRE STANDARD<br />

All'interno del GC, la determinazione di standard a livello nazionale deve essere<br />

adattata per l'uso locale, tenendo presente la multi professionalità. Ci saranno<br />

anche aspetti assistenziali per i quali gli operatori dovranno produrre i loro<br />

propri standard, basandosi sulla migliore evidenza disponibile e tenendo conto<br />

del riscontro dato dai pazienti/clienti.<br />

L'uso dell'evidenza.<br />

<strong>Il</strong> GC richiede che la pratica routinaria sia basata sulla miglior evidenza<br />

disponibile. Ci sono una gran varietà di modi per reperirla come le revisione dei<br />

dati, giornali e riviste.<br />

Le principali fonti sono:<br />

⇒ linee guida cliniche. Queste possono essere reperite attraverso diverse<br />

fonti (vedi lista delle risorse).<br />

⇒ revisioni sistematiche. Cercarle nel Data-Base della Cochrane Library<br />

(vedi lista delle risorse)<br />

⇒ ricerca primaria. Solitamente accessibile attraverso una ricerca della<br />

letteratura.<br />

13


Una ricerca clinica di bassa qualità non può essere la base per cambiamenti<br />

nella pratica, per questo è importante essere sicuri che le ricerche utilizzate<br />

siano valide. Ciò significa verificare se i risultati delle ricerche trovate sono<br />

attuali e basate su una evidenza di buona qualità. <strong>Il</strong> servizio informativo sul<br />

miglioramento della qualità del RCN può fornire una lista di criteri per<br />

revisionare la qualità di linee guida cliniche e anche informazioni per sviluppare<br />

competenze/abilità di approccio critico alla letteratura.<br />

Comunque, evidenze di buona qualità non sono sempre disponibili in tutti i<br />

campi. In questi casi è importante consultarsi con i colleghi per raggiungere<br />

consensi professionali all'interno del gruppo multi professionale. Ciò dovrebbe<br />

implicare la condivisione dei diversi punti di vista o l'utilizzo di linee guida<br />

sulla buona pratica fatte dalle organizzazioni professionali.<br />

Un'altra importante fonte di evidenza è il riscontro dato dal paziente/cliente. Gli<br />

utilizzatori dei servizi possono infatti fornire riscontri di valore sulla qualità<br />

dell'assistenza che ricevono. Questo permette allo staff di riconoscere ciò che<br />

viene fatto bene e meno bene e di trovare ciò che è importante per gli<br />

utilizzatori. Ciò aiuta anche nella definizione degli standard. E' importante<br />

notare che gli utilizzatori potrebbero avere aspettative diverse in termini di<br />

qualità, ciò che per lo staff viene giudicato importante potrebbe non esserlo dal<br />

punto di vista dell'utilizzatore (vedi nella sezione risorse).<br />

Ci sono diversi metodi per determinare il punto di vista degli utilizzatori, essi<br />

sono ben documentati in letteratura e se ne elencano alcuni fra essi:<br />

⇒ il questionario<br />

⇒ discussione con gruppi di pazienti<br />

⇒ la storia di un paziente<br />

<strong>Il</strong> tuo ruolo nella definizione degli standard.<br />

⇒ hai considerato come potresti essere coinvolta nella determinazione di<br />

standard nel gruppo multi professionale?<br />

⇒ come puoi essere sicura che i tuoi standard e criteri di verifica siano basati<br />

sulla miglior evidenza disponibile?<br />

⇒ la tua ricerca della letteratura è stata completa?<br />

⇒ come hai deciso che quell'evidenza fosse di buona qualità?<br />

⇒ se non sei certa della qualità delle linee guida, hai consultato qualcuno con<br />

esperienza di approccio critico, per es. il Coordinatore della ricerca e dello<br />

sviluppo?<br />

⇒ come puoi sviluppare abilità nell’approccio critico alle ricerche? Un<br />

journal club potrebbe fornirti un’opportunità per discutere i risultati della<br />

ricerca con altri.<br />

⇒ come puoi coinvolgere gli utilizzatori dei servizi per riconoscere cosa sia<br />

importante per loro?<br />

ABILITA’<br />

⇒ Ricerca della letteratura, per esempio sapere come cercare in banche dati<br />

ed in Internet riconoscendo quali riviste sono rappresentate da quali banche dati.<br />

⇒ Approccio critico alle evidenze.<br />

⇒ Costruzioni di standard.<br />

14


⇒ Determinare il punto di vista degli utilizzatori attraverso metodi quali: le<br />

interviste, la produzione e l’interpretazione di questionari.<br />

⇒ Costruzione di consensi.<br />

⇒ Lavorare in un gruppo multi professionale.<br />

CASE STUDY<br />

(Esposizione di un caso) :<br />

L’INFERMIERA DI SUPPORTO CLINICO<br />

In un dipartimento <strong>clinico</strong> il ruolo dell’infermiera di supporto <strong>clinico</strong> fu<br />

sviluppato al fine di fornire un supporto <strong>clinico</strong> nei reparti di degenza.<br />

Questo fu un risultato di una verifica nella quale fu identificato che lo staff della<br />

medicina era inadeguato e non appropriato quando c’erano malattie o quando in<br />

reparto aumentava il carico di lavoro.<br />

Le 3 infermiere di supporto <strong>clinico</strong> avevano un livello E di esperienza,<br />

restavano in quella destinazione per 6 mesi e venivano pagate attraverso risorse<br />

dei loro reparti di appartenenza. Esse si muovevano fra i diversi reparti di<br />

medicina durante il turno di lavoro a seconda dei diversi bisogni.<br />

Un gruppo di infermieri di supporto può essere fatto crescere in vari modi:<br />

‣ Un corso introduttivo di 2 settimane comprendente abilità di gestione di<br />

progetti (inclusi ricerche in letteratura ed approcci critici), affronto dei reclami,<br />

verifiche, capacità di presentare relazioni ed un inserimento nei reparti medici<br />

specialistici.<br />

‣ Un giorno di distacco per studio alla settimana durante il quale fare<br />

progetti di lavoro sulla qualità per un singolo reparto o per un dipartimento<br />

medico. I risultati vengono presentati nel dipartimento al termine del periodo di<br />

distacco.<br />

‣ Un diario dettagliato, tenuto dall’IP di supporto <strong>clinico</strong> per poter<br />

osservare la propria crescita professionale nel tempo. <strong>Il</strong> supporto è garantito<br />

attraverso incontri periodici con l’infermiere per lo sviluppo della pratica<br />

clinica.<br />

Benefici citati da coloro che hanno rivestito questo ruolo:<br />

‣ Sviluppo di conoscenze e competenze cliniche dall’esperienza fatta in<br />

diversi reparti.<br />

‣ Ampio apprezzamento del dipartimento/struttura sanitaria e sviluppo di<br />

contatti con altri reparti e settori attraverso i progetti di lavoro.<br />

‣ Sviluppo professionale e personale compreso abilità comunicative e<br />

manageriali.<br />

‣ Diventare più flessibili ed adattabili.<br />

Benefici per i reparti/organizzazioni:<br />

‣ Assistenza al paziente più efficace ed efficiente usando le risorse esistenti.<br />

‣ Implementazione di progetti sulla qualità per rispondere ai bisogni locali.<br />

15


‣ Sottolineatura delle diversità di pratica clinica permettendo così di<br />

definirle.<br />

‣ Identificazione di progetti innovativi e trasferimento di essi nei diversi<br />

reparti.<br />

‣ Migliorare la comunicazione e la comprensione fra i reparti.<br />

‣ Le IP grado E ritornano nei loro reparti di origine con maggior esperienza<br />

ed abilità nel lavoro di gruppo.<br />

Sia le IP di supporto che i reparti sono stati molto contenti di questo schema<br />

che è stato proposto per il premio interno “Buone proposte nella pratica clinica”.<br />

Lo schema dimostra la buona pratica all’interno del Governo Clinico (G.C.)<br />

attraverso:<br />

‣ L’utilizzo di verifiche per identificare problemi nello staff che influenzano<br />

la qualità assistenziale ed affronto di essi.<br />

‣ L’incoraggiare la riflessione che permette di raccogliere la sfida delle<br />

diversità esistenti nella pratica e scambiarsi le idee buone.<br />

‣ Migliorare i canali comunicativi.<br />

‣ Fornire sviluppo continuo ed educazionale per lo staff basato sui bisogni<br />

individuali ed organizzativi.<br />

‣ Sviluppare e pubblicizzare lo schema/proposta da cui altre aree del<br />

dipartimento possono trovare beneficio.<br />

CASE STUDY:<br />

LINK NURSE di progetti<br />

(infermiera coordinatrice di progetti)<br />

All’interno di un dipartimento <strong>clinico</strong>, molti reparti hanno LINK NURSE,<br />

infermiere che si prendono cura della nutrizione, delle medicazioni delle ferite e<br />

del dolore.<br />

Questo costituisce un passante fra i reparti e le infermiere specializzate<br />

assicurando la disseminazione di conoscenze e nuove idee aiutando a mantenere<br />

la qualità dell’assistenza attraverso l’efficacia clinica.<br />

Comunque poiché le infermiere specializzate avevano fatto segnalazioni circa la<br />

scarsa partecipazione ai meeting delle LINK NURSE, un’infermiera deputata<br />

allo sviluppo della pratica clinica implementa un progetto per le infermiere<br />

dello staff.<br />

Parlando con le IP specializzate, le LINK NURSE e lo staff di reparto furono<br />

individuati diversi problemi:<br />

‣ Le IP di reparto hanno poco chiaro il ruolo delle LINK NURSE e così<br />

non le utilizzano come risorse.<br />

‣ Le LINK NURSE hanno poco chiaro il loro ruolo così che non<br />

aggiornano gli IP di reparto sugli sviluppi o non partecipano ai momenti<br />

educativi ed reparto.<br />

‣ <strong>Il</strong> materiale di consultazione non era aggiornato poiché le LINK NURSE<br />

non trovavano il tempo per farlo.<br />

16


Come risultato fu deciso di formalizzare il ruolo delle LINK NURSE<br />

identificando obiettivi e crescita dello staff. Questo fu fatto attraverso la<br />

preparazione di:<br />

‣ Descrizione del ruolo, basato sugli standard delle LINK NURSE, da parte<br />

delle IP specializzate.<br />

‣ Contrattazione della LINK NURSE/responsabile gestionale rispetto alle<br />

attività da implementare e per la crescita del gruppo in cui il responsabile<br />

gestionale fornisce tempo e risorse.<br />

‣ Moduli per l’apprezzamento del tuo lavoro collegati agli obiettivi.<br />

Tanto più le I.P. specializzate producono standard per le LINK NURSE tanto<br />

più il loro ruolo può essere in qualche modo standardizzato.<br />

<strong>Il</strong> Clinical audit fu usato come inizializzazione/punto di partenza del progetto e<br />

sarebbe servita per la sua valutazione.<br />

Benefici per le Link nurse<br />

‣ Chiarezza sul ruolo e aspettative includendo obiettivi per la verifica di<br />

apprezzamento del lavoro.<br />

‣ Tempo per svolgere il proprio ruolo.<br />

‣ Sviluppo professionale, includendo la partecipazione a corsi formativi ed a<br />

verifiche.<br />

Benefici per il reparto/l’organizzazione<br />

‣ Gli I.P. di reparto sanno come utilizzare le LINK NURSE.<br />

‣ Approcci standardizzati che possono essere utilizzati laddove il ruolo<br />

delle LINK NURSE sia nuovo e quindi da sviluppare.<br />

‣ Un’assistenza al paziente maggiormente efficace usando le risorse<br />

esistenti.<br />

<strong>Il</strong> progetto dimostra la buona pratica all’interno del G.C.:<br />

‣ Identificando un problema nella qualità assistenziale affrontandolo<br />

attraverso la determinazione di standard ed utilizzando la verifica come<br />

monitoraggio.<br />

‣ Aumentando le conoscenze dello staff permettendo così l’assistenza al<br />

paziente attraverso l’uso dell’efficacia clinica.<br />

‣ Migliorando i canali comunicativi.<br />

‣ Fornendo una crescita costante e l’educazione dello staff basandosi sui<br />

bisogni individuali ed organizzativi.<br />

‣ Sviluppando uno schema da cui altri settori nel dipartimento possono<br />

beneficiare.<br />

17


MONITORANDO E MIGLIORANDO LA PRATICA<br />

Panoramica della monitorizzazione<br />

Monitorare ti permette di valutare se l’attuale standard assistenziale incontra lo<br />

standard di riferimento .<br />

Ciò richiede una attenta pianificazione in termini di ciò che si vuole<br />

raggiungere e di come si raccoglieranno i dati. Questo deve avere un punto di<br />

vista multi professionale. Affinché la monitorizzazione sia significativa, la<br />

raccolta dati ( e perciò la fonte dei dati) deve essere rilevante, accurata e<br />

completa. Essa deve misurare ciò che veramente accade, con ciò che si pensa<br />

che accada.<br />

Tutto il gruppo professionale deve essere coinvolto nella valutazione dei dati e<br />

nel dare valutazioni in quelle aree dove gli standard non sono stati raggiunti.<br />

I risultati devono poi ritornare a tutto lo staff coinvolto nel processo<br />

assistenziale.<br />

Nelle commissioni locali, la monitorizzazione (e la verifica clinica come sua<br />

parte integrante) deve essere fatta da tutto il gruppo.<br />

Migliorare la pratica<br />

Laddove i problemi sono stati identificati, deve essere posto in essere un piano<br />

d’azione con i componenti dello staff interessato. Una volta che il processo di<br />

miglioramento sia stato posto in essere, ci sarà bisogno di una re-verifica per<br />

vedere se ora gli standard vengono raggiunti.<br />

Comunque, la parte più difficile del processo è probabilmente quella di andare<br />

ad implementare il cambiamento. Occorre convincere i colleghi del bisogno di<br />

cambiare, di rendere possibile l’introduzione di nuove modalità operative e<br />

sostenere tale cambiamento su basi durature. La sezione risorse alla fine di<br />

questo documento contiene alcune fonti informative che possono risultare utili.<br />

L’importanza del monitorare<br />

Fra le altre cose, monitorare aiuta le infermiere a:<br />

⇒ Mantenere e migliorare i loro standards assistenziali<br />

⇒ Partecipare a lavori in gruppi multi professionali<br />

⇒ Aumentare il profilo di una buona assistenza infermieristica<br />

⇒ Confermare che una buona pratica infermieristica interagisce con i risultati<br />

delle cure nei pazienti.<br />

Dove trovare aiuto<br />

Molti dipartimenti hanno uffici di verifica che possono aiutare lo staff con<br />

specifici progetti di verifica ed offrire formazione. Nei reparti di cure primarie,<br />

lo staff può consultarsi con l’autorità sanitaria per consigli e supporto.<br />

Altrimenti ci sono risorse nazionali quali il RCN.<br />

18


<strong>Il</strong> tuo ruolo nel monitorare e migliorare la pratica<br />

⇒ Chi è il tuo referente locale di verifica/audit?<br />

⇒ Stai conducendo audit multi o mono professionali? Se non stai facendo audit<br />

multi professionali, come potresti farti coinvolgere?<br />

⇒ Quali cambiamenti nella pratica hai fatto utilizzando i dati provenienti da<br />

audit? Hai riverificato in scala più larga per vedere se hai raggiunto ciò che<br />

volevi?<br />

⇒ Come hai divulgato i risultati e a chi? Per esempio dovresti prendere in<br />

considerazione di esporre un poster in un posto visibile, scrivere un articolo su<br />

un giornale, esporre i risultati durante le riunioni.<br />

Abilità<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

Progettare strumenti per la verifica e raccogliere in modo appropriato i dati.<br />

Valutare i dati.<br />

Influenzare il gruppo per cambiare la pratica.<br />

Comprendere il ruolo degli altri professionisti coinvolti nell’assistenza.<br />

Abilità comunicativa (scritta e orale).<br />

Facilitatore<br />

Disseminare i risultati.<br />

Presentare quanto trovato.<br />

CASE STUDY<br />

GESTIONE DEL MORBO DI PARKINSON NELLA COMUNITA’ A<br />

DOMICILIO<br />

Un primario ospedaliero e 3 medici di un ambulatorio sanitario decisero di<br />

gestire i malati di Parkinson ambulatorialmente piuttosto che ospedalizzarli.<br />

Una verifica iniziale dei pazienti affetti da Parkinson nella lista dei medici locali<br />

evidenziò diversi problemi, es. in rapporto alla diagnosi ed alla terapia nel<br />

tempo.<br />

Essi decisero di utilizzare un IP specializzata come elemento chiave in questo<br />

tipo di gestione e così un IP di distretto frequentò corsi avanzati preparatori<br />

nella gestione del paziente con Parkinson.<br />

Ella fu poi inviata presso i 3 medici, a part-time, per gestire tutti i pazienti<br />

affetti da Parkinson. In più il primario iniziò un ambulatorio mensile per<br />

Parkinsoniani presso l’ambulatorio dei 3 medici piuttosto che in ospedale.<br />

Questo offrì un servizio ai pazienti in luoghi a lui più familiari con accesso a<br />

test diagnostici sul posto. L’IP venne coinvolto nell’ambulatorio, fornendo<br />

consigli ai nuovi pazienti e a quelli che manifestavano problemi.<br />

Ella inoltre diffuse l’elenco dei pazienti ad altri operatori sanitari del centro<br />

quali: medici di famiglia, IP di distretto, fisioterapisti e terapisti occupazionali.<br />

19


Questo permise a loro di venire nell’ambulatorio per visitare i pazienti segnalati<br />

e discutere la gestione con gli altri professionisti.<br />

Benefici per lo staff<br />

‣ Migliore comprensione del ruolo degli altri professionisti.<br />

‣ Maggiore conoscenza del paziente parkinsoniano e della sua gestione con<br />

accesso alle specialità nella comunità locale coinvolte nella sua cura.<br />

‣ Comprensione del contributo infermieristico e del suo valore nella<br />

gestione del paziente parkinsoniano.<br />

‣ Facilità di accesso ai pazienti.<br />

Benefici per il paziente<br />

‣ Miglior gestione delle proprie diverse condizioni cliniche attraverso<br />

farmaci appropriati per migliorare l’autonomia e ritardare il ricovero in strutture<br />

protette.<br />

‣ Migliore conoscenza delle proprie condizioni.<br />

‣ Servizio fornito nella propria comunità locale.<br />

‣ Disponibilità ad usufruire di alcuni esami nel proprio centro sanitario.<br />

Benefici per l’organizzazione<br />

‣ Aumentare la soddisfazione del paziente.<br />

‣ Miglior utilizzo delle risorse esistenti.<br />

‣ Migliorare la comunicazione fra lo staff.<br />

‣ Possibilità di applicare tale modello di gestione ad altre patologie croniche.<br />

La risposta a tale progetto fu molto positiva. <strong>Il</strong> servizio è stato ora esteso ai 3<br />

gruppi di commissione locali ed è finanziato da essi.<br />

<strong>Il</strong> servizio dimostra la “Buona pratica” nel Governo Clinico attraverso<br />

‣ <strong>Il</strong> mettere il paziente al centro del processo di cura e coinvolgendolo nella<br />

presa di decisione.<br />

‣ Lo sviluppo del lavoro di gruppo e della comunicazione fra i diversi<br />

professionisti fra i pazienti ed i clinici e tra i settori di cure primarie e acute.<br />

‣ L’uso degli audit per identificare i problemi di qualità assistenziale e il<br />

cambiamento della pratica come risultato.<br />

‣ Lo sviluppo professionale dello staff in modo consono ai loro bisogni ed a<br />

quelli del servizio.<br />

20


CASE STUDY:<br />

IL CAMBIAMENTO DELLA PRATICA COME RISULTATO DELLA<br />

SEGNALAZIONE DI UN INCIDENTE<br />

In una struttura per acuti ci fu numerose segnalazioni di pazienti che<br />

riceveranno overdose di eparina endovena.<br />

Come nella maggior parte degli incidenti, chi investigò trovò diverse cause<br />

favorenti.<br />

Dall’analisi dei dati, comunque, emersero alcuni dati comuni emergenti: il<br />

disegno degli schemi prescrittivi, la forma e la disponibilità dei sistemi<br />

infusionali, la mancanza della verifica delle infusioni e la mancanza<br />

dell’applicazione delle procedure sulle infusioni da parte dello staff. In più lo<br />

staff era insicuro di come compilare il documento di segnalazione degli<br />

incidenti era preoccupato circa il loro coinvolgimento negli incidenti ed<br />

impaurito per le azioni disciplinari conseguenti.<br />

I cambiamenti conseguenti devono coinvolgere:<br />

‣ Riformulare i fogli prescrittivi<br />

‣ Introdurre una “biblioteca” sui sistemi di infusione (disegni standardizzati<br />

di sistemi infusionali).<br />

‣ Riorganizzare corsi formativi sui sistemi infusionali.<br />

‣ Educare e formare alla compilazione dei report di incidenti, compreso il<br />

ritorno sui cambiamenti implementati dopo l’indagine sull’incidente.<br />

‣ Revisione delle evidenze basilari, cambiando le infusioni continue<br />

endovenose di eparina nelle iniezioni sottocutanee.<br />

‣ Supporto allo staff coinvolto in un incidente.<br />

‣ Sviluppo di una cultura di “non biasimo” da parte della struttura sanitaria.<br />

Benefici per lo staff:<br />

‣ Fogli di prescrizione e di uso dei sistemi infusivi facili da utilizzare.<br />

‣ Corsi migliori per l’uso dei presidi.<br />

‣ Riduzione del rischio di essere coinvolti in incidenti legati a terapie<br />

endovenose.<br />

‣ Supporto se coinvolti in un incidente.<br />

‣ Migliorare abilità nel segnalare gli incidenti, minor paura delle<br />

conseguenze.<br />

‣ Ritorno sui cambiamenti apportati come risultato della segnalazione degli<br />

incidenti.<br />

Benefici per l’organizzazione:<br />

‣ I pazienti ricevono una migliorata qualità assistenziale.<br />

‣ Lo staff conosce meglio come usare i sistemi infusionali.<br />

‣ Riduzione dei rischi di lamento e discussione.<br />

‣ La biblioteca centrale permette una procedura educazionale prestabilita e<br />

dà le caratteristiche per gli acquisti.<br />

21


Questo permette la “buona pratica nel Governo Clinico” attraverso:<br />

‣ Sviluppo di una cultura aperta e di sostegno che permette di imparare<br />

dagli errori.<br />

‣ Analisi dei dati per identificare i problemi e prendere decisioni.<br />

‣ Uso della “pratica basata sull’evidenza” per migliorare la qualità<br />

dell’assistenza.<br />

‣ Revisione e miglioramento continuo dell’educazione e dell’addestramento<br />

dello staff nell’uso dei sistemi infusionali.<br />

‣ Scambi di conoscenze per facilitare l’apprendimento.<br />

CASE STUDY<br />

L’ ACCESSO ALL’EVIDENZA<br />

Conoscere ciò che è provato può essere difficile per il personale se non gli viene<br />

consentito, per esempio l’accesso a strutture facilitanti per il fatto di lavorare in<br />

turni o per la lontananza da esse.<br />

Un ospedale territoriale era abbastanza distante dalla biblioteca universitaria,<br />

per questo si decise di costituire una piccola biblioteca satellite per il personale<br />

per facilitare l’accesso alle evidenze.<br />

La biblioteca satellite possiede un certo numero di riviste per i diversi<br />

professionisti e possiede inoltre, una connessione ad Internet per la ricerca on<br />

line. La biblioteca universitaria manda via fax gli articoli che gli vengono<br />

richiesti.<br />

E’ stato offerto un corso d’addestramento oltre ad incontri per incoraggiare<br />

l’uso e modi per dare suggerimenti. <strong>Il</strong> servizio verrà sottoposto ad un Audit per<br />

verificarne l’utilità.<br />

22


LA GESTIONE DEL RISCHIO: IL RUOLO DEGLI<br />

INFERMIERI<br />

PANORAMICA DELLA GESTIONE DEL RISCHIO.<br />

La gestione del rischio ruota attorno all’argomento della “pratica sicura”.<br />

<strong>Il</strong> suo obiettivo è quello di sviluppare la buona pratica e di ridurre l’incidenza<br />

dei danni e degli eventi avversi attraverso:<br />

⇒ L’anticipazione e la prevenzione dei problemi potenziali (anche conosciuto<br />

come la misurazione della riduzione del rischio).<br />

⇒ L’apprendimento dagli incidenti occorsi, da quelli mancati per poco, dai<br />

reclami dei pazienti e dalle denuncie.<br />

⇒ L’introduzione di sistemi per aiutare lo staff a riflettere sopra e a sviluppare<br />

la propria pratica.<br />

Alcune strutture sanitarie hanno un “manager del rischio” al fine di disegnare,<br />

implementare e coordinare un programma di gestione del rischio. La gestione<br />

del rischio comunque, è responsabilità di tutto lo staff: tu sei responsabile di<br />

rendere la tua pratica sicura.<br />

Laddove tu non sentissi che l’assistenza fornita sia sicura ed appropriata o<br />

laddove percepissi che l’ambiente assistenziale minacci gli standard della<br />

pratica clinica, devi riportare ciò alle persone deputate e all’autorità costituita.<br />

Questo potrebbe essere un capo anziano, “il manager del rischio” o un Direttore<br />

sanitario.<br />

All’interno del G.C. è importante coinvolgere i pazienti nella presa di decisioni<br />

circa la loro cura. Puoi però aver bisogno di essere sicuro che il risultato della<br />

cura sia sicuro, sia per il paziente che per te stesso.<br />

COSA COINVOLGE?<br />

Da una prospettiva organizzativa, la gestione del rischio comprende i seguenti<br />

range di attività:<br />

⇒ Segnalare gli incidenti.<br />

⇒ Valutazione del rischio e strategie preventive.<br />

⇒ Gestire i reclami.<br />

⇒ La supervisione clinica.<br />

⇒ Affrontare la scarsa performance.<br />

⇒ Lo sviluppo professionale continuo.<br />

Devi conoscere come ognuna di queste attività ti riguarda e riguarda l’assistenza<br />

che stai fornendo e quale ruolo giochi in tutto questo.<br />

La gestione del rischio deve aiutare le organizzazioni a riconoscere dove<br />

apportare modifiche alle procedure, istruzioni operative e strumenti per<br />

facilitare una pratica sicura. Deve aiutare i clinici a vedere dove potrebbero aver<br />

bisogno di rendere più sicuro il loro operato. Al fine di incoraggiare il<br />

coinvolgimento dello staff, le organizzazioni devono sviluppare una cultura<br />

23


aperta all’apprendimento dove il personale può riflettere sulle loro performance<br />

e imparare dai loro errori allontanandosi da una cultura del rimprovero.<br />

SEGNALARE GLI INCIDENTI<br />

Definizione e cause potenziali degli incidenti<br />

Un incidente <strong>clinico</strong> è “qualsiasi fatto non coincidente con gli standard<br />

professionali di cura dei pazienti o con le pratiche routinarie procedurate<br />

dall’organizzazione”.<br />

Sono esempi di incidenti, fra gli altri, gli errori di farmaci, morti inaspettate e<br />

cadute dei pazienti.<br />

E’ anche importante considerare gli errori evitati per poco che sono “fatti in cui<br />

se non fosse stato per la fortuna o per l’abilità sarebbero con tutta probabilità<br />

diventati un incidente”.<br />

Gli incidenti possono svilupparsi per una varietà di cause singole o in<br />

combinazione. Alcuni esempi possono essere:<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

Mancanza dei presidi.<br />

Scarse caratteristiche dei presidi.<br />

Mancata uniformazione sui presidi: per esempio averne diversi tipo in uso.<br />

Errore umano.<br />

Addestramento inadeguato nell’uso dei presidi.<br />

Mancanza d’adeguamento alle procedure di buona pratica.<br />

Scarsa tenuta della documentazione.<br />

Operare al di fuori della propria area di competenza.<br />

L’ importanza di segnalare gli incidenti<br />

Quando viene riportato un errore, questo permette alla tua organizzazione di<br />

indagare, rimettere a posto la situazione e imparare da ciò che è andato storto.<br />

Questo aiuta a prevenire il ripetersi dell’errore e può prevenire futuri disastri<br />

clinici.<br />

Questo dà beneficio a:<br />

⇒ Personale che può fare esperienze angoscianti o ricevere danno dal<br />

coinvolgimento in incidenti.<br />

⇒<br />

⇒<br />

Pazienti che ricevono un servizio di migliore qualità.<br />

Organizzazione che meno facilmente riceve reclami o denunce.<br />

L’indicazione fornita dai dati e dalla osservazione nella statistica degli incidenti<br />

può definire programmi formativi e di addestramento oltre che favorire la<br />

revisione delle procedure.<br />

24


<strong>Il</strong> sistema di segnalazione<br />

L’organizzazione deve porre in essere un sistema di segnalazione degli<br />

incidenti, di indagine e di controllo. Deve fornire al personale chiare<br />

informazioni e guide sul loro ruolo nel segnalare incidenti fra cui:<br />

⇒ Quali tipi di incidenti devono essere segnalati.<br />

⇒ Metodi di segnalazione, per esempio: schede di segnalazione, numeri di<br />

telefono, e – mail.<br />

⇒ A chi segnalare cosa? Per es. al Direttore di dipartimento o al “manager<br />

del rischio”.<br />

⇒ Che cosa fare con la segnalazione, come verrà controllate?<br />

⇒ Le implicazioni per il personale, cioè cosa succederà allo staff che ha<br />

segnalato l’incidente.<br />

⇒ Che tipo di meccanismo di ritorno di sarà: ci sarà come risultato un<br />

cambiamento nella pratica, sarà detto al personale?<br />

Incoraggiare le segnalazioni, creare una cultura libera dalle condanne<br />

Un’organizzazione che sa solo condannare degli errori crea paura fra il<br />

personale e sicuramente scoraggia le segnalazioni di incidenti.<br />

Questo significherebbe perdere l’opportunità di apprendere e di risistemare le<br />

cose.<br />

All’interno del Governo <strong>clinico</strong>, le organizzazioni devono incoraggiare una<br />

cultura libera da accuse. Ci sono comunque chiare eccezioni alla sua<br />

applicazione quali i grossolani errori professionali.<br />

Inoltre, deve essere riconosciuta la tua responsabilità nel riconoscere i tuoi<br />

bisogni nella pratica, per questo l’UKCC ora preferisce parlare di “giusta<br />

condanna”.<br />

Alcune organizzazioni stanno lavorando su questo tipo di cultura da tempo. Un<br />

buon esempio di questo è laddove sia stato stabilito un atto di “non accusa”,<br />

stabilendo che il personale non verrà sanzionato quando segnala incidenti in cui<br />

sia stato coinvolto. Qualsiasi eccezione deve essere pre stabilita già all’interno<br />

del documento.<br />

<strong>Il</strong> tuo ruolo nella segnalazione degli incidenti<br />

Un sistema di segnalazioni varia molto fra le diverse organizzazioni.<br />

Devi verificare quale sia quella della tua organizzazione così che tu sia in grado<br />

di segnalare gli incidenti. Chiediti:<br />

⇒ Qual è la politica locale sugli incidenti ? Sono essi verificati e controllati?<br />

Quali azioni intraprese?<br />

⇒ Come segnali gli incidenti? Quali tipi di incidenti devono essere segnalati?<br />

Cosa devi fare? Cioè devi riempire una scheda specifica o devi semplicemente<br />

segnalare telefonicamente o tramite E – mail?<br />

⇒ Rispetto alle circostanze dell’incidente, che cosa ti succederà? Riceverai<br />

informazioni sulle azioni intraprese?<br />

25


⇒ Dove devi spedire la segnalazione? <strong>Il</strong> primo passo è al tuo capo diretto?<br />

Questo gli permette di indagare e di prendere provvedimenti locali, o al tuo<br />

“manager del rischio”? Se è così vale ancora la pena informare il tuo capo<br />

diretto, per la stessa ragione?. Conosci chi è il tuo “manager del rischio”?<br />

⇒ Che cosa puoi imparare da un incidente? Che cosa ti dice della tua attività<br />

e dell’ambiente in cui lavori? Cosa puoi fare tu localmente per cercare di<br />

evitare che questo tipo di errore riaccada? Se sono coinvolti altri<br />

professionisti, come potete lavorare su ciò? Con chi altro puoi condividere<br />

questa esperienza?<br />

Se sei a conoscenza di punti deboli del sistema, discuti su ciò con il tuo capo,<br />

“manager del rischio” o chiunque sia responsabile della supervisione della<br />

gestione del rischio?. Tieni presente problemi quali schede non chiare o<br />

complicate di segnalazioni?<br />

Abilità<br />

⇒ Comunicazioni chiare (scritte o orali).<br />

⇒ Problem solving a livello locale e implementazioni di cambiamenti.<br />

⇒ Leadership (a livello di team leader): l’abilità nel creare un ambiente<br />

locale appropriato e a favorire una mentalità aperta.<br />

⇒ Persuasività e diplomazia per superare ed affrontare qualsiasi debolezza<br />

del sistema.<br />

⇒ Tenuta della documentazione.<br />

VALUTAZIONE DEL RISCHIO E STRATEGIE PREVENTIVE<br />

L’importanza della valutazione del rischio.<br />

La valutazione del rischio e le strategie preventive sono pianificate al fine di<br />

minimizzare il rischio di eventi avversi certi.<br />

I clinici sono coinvolti in questo come parte della loro pratica quotidiana, per<br />

esempio: tu stai sempre valutando i pazienti per il rischio di ulcere da decubito,<br />

per il rischio di caduta (bilanciandolo con il bisogno di promuovere le loro<br />

autonomie).<br />

Tu inoltre valuti l’ambiente stesso come fonte di rischio per i pazienti e per il<br />

personale.<br />

E’ importante che i clinici siano coinvolti poiché gli eventi avversi sono<br />

stressanti sia per i pazienti che per il personale e possono comportare un<br />

prolungamento della degenza o portare a reclami.<br />

<strong>Il</strong> tuo ruolo nella valutazione del rischio e nelle strategie preventive<br />

⇒ Quale strategia è in atto nella tua organizzazione?<br />

26


⇒ Qual’e tale strategia nella tua situazione locale e come sei coinvolta<br />

nell’implementarla? Per esempio: sono i pazienti valutati al momento del<br />

ricovero per i rischi tipo le ulcere da decubito o le cadute? Sono utilizzati<br />

presidi adeguati o sono prese decisioni laddove utili?<br />

⇒ C’è uno specialista che possa fornire aiuti e consigli quando necessari? Per<br />

esempio: un’ I.P. esperta in problemi tissutali o una LINK NURSE ?<br />

⇒ Ci sono dei problemi nell’implementare le strategie quali: mancanza di<br />

presidi necessari o difficoltà di accesso ai consigli specialistici? A chi devi<br />

riportare questi?<br />

Abilità<br />

⇒ Persuasività e diplomazia: abilità a sollevare problemi quali mancanza dei<br />

presidi appropriati.<br />

⇒ Influenzare gli altri per raggiungere un cambiamento.<br />

⇒ Leadership a livello del gruppo per creare un ambiente per il personale in<br />

cui le strategie preventive possono essere implementate.<br />

CASE STUDY:<br />

INCIDENTE ENDOVENOSO<br />

Segnalare gli incidenti aiuta ad identificare i problemi quali per esempio: i<br />

presidi utilizzati.<br />

Questi possono essere così descritti: un paziente stava ricevendo insulina per via<br />

E.V. lungo una via con soluzione fisiologica.<br />

La via con l’insulina però si bloccò o si piegò così che l’insulina risalì lungo la<br />

via con fisiologica. <strong>Il</strong> personale non si accorse dell’accaduto.<br />

Quando la via fu staccata, l’insulina accumulatasi nella fisiologica venne infusa<br />

con essa come bolo. In quest’ospedale dove vigeva una “cultura libera<br />

d’accuse”, l’incidente fu segnalato ed iniziò l’indagine. <strong>Il</strong> risultato per un<br />

consiglio allo staff di usare valvole a una via per prevenire il ripetersi del<br />

problema. Questo fu introdotto come procedura in tutto l’ospedale ed esteso ora<br />

a tutte le infusioni endovenose.<br />

LA GESTIONE DEI RECLAMI<br />

Cause di reclamo<br />

I tipi di reclamo passano dai lamenti circa la qualità del cibo a problemi quali<br />

incidenti e morte di pazienti.<br />

27


Spesso sono il risultato di una comunicazione non appropriata. Può essere per<br />

mancanza di informazioni orali come per esempio non dire ad un parente che il<br />

paziente è stato cambiato di reparto o scritto come la mancanza di una tenuta<br />

adeguata o accurata della documentazione clinica.<br />

L’importanza della gestione reclami: la maggior parte delle persone non fanno<br />

facilmente dei reclami.<br />

Spesso tutto ciò che cercano è una rassicurazione che qualcosa si sta facendo<br />

per evitare che quanto successo possa riaccadere ad altri. Possono essere<br />

arrabbiati, spaventati o confusi.<br />

Tali reclami possono, inoltre, essere causa di grave ansia per il personale<br />

coinvolto e possono provocare reazioni di difesa.<br />

Per questo, se gestiti in maniera corretta, possono offrire un’opportunità per<br />

apprendere e migliorare la qualità dell’assistenza.<br />

Sistema di gestione dei reclami:<br />

<strong>Il</strong> sistema sanitario ha una propria procedura per gestire i reclami.<br />

Essa comprende appuntamenti in ogni struttura con il manager dei reclami, una<br />

scaletta dettagliata per risolverli e dare informazioni alle persone che hanno<br />

reclamato.<br />

Questo è un sistema a due livelli che comprende:<br />

⇒ Un revisore locale dove è possibile, per risolvere i reclami a livello locale<br />

⇒ Un gruppo indipendente per indagare e risolvere i reclami laddove il<br />

revisore locale abbia fallito.<br />

<strong>Il</strong> tuo ruolo nella gestione dei reclami<br />

⇒ Sei pratico della procedura della tua organizzazione? Quali passi devi<br />

fare? Chi deve essere coinvolto?<br />

⇒ Se un reclamo fatto contro di te appare corretto e ricade sotto la tua<br />

responsabilità fai le tue scuse e ricerchi una soluzione? O ti scusi perché è ciò<br />

che chiedono e non ammetti la tua responsabilità?<br />

⇒ Sei adeguatamente preparato per gestire risposte locali? La tua<br />

organizzazione mette a disposizione corsi di formazione?<br />

⇒ Se sei coinvolto in un’indagine rispetto ad un reclamo grave, sai cosa la<br />

tua organizzazione si aspetta da te?<br />

⇒ Come puoi essere positivo? Gli utenti hanno programmi diversi rispetto al<br />

personale, puoi risolvere un esposto identificando e risolvendo il problema<br />

che lo ha causato?<br />

Abilità<br />

⇒ Chiarezza nella comunicazione scritta ed orale<br />

⇒ Sapere estrapolare il punto di vista degli utenti ‘ per esempio attraverso<br />

tecniche d’intervista<br />

28


⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

Un approccio calmo ed aperto<br />

L’abilità di diminuire l’ansia in colui che sta facendo un reclamo<br />

Far sentire una persona presa sul serio ed ascoltata<br />

Gestire il conflitto<br />

Consuelling<br />

Identificare i problemi fra le righe<br />

Proporre soluzioni mutuamente accettabili.<br />

Case study<br />

Scoprire i problemi attraverso il “far parlare” i pazienti<br />

Ciò che lo staff percepisce come problema non sempre coincide con ciò che<br />

invece percepisce il paziente od il parente. Per “far parlare” la persona si<br />

intende l’utilizzare metodi come intervistare la persona registrandola o chiedere<br />

ai pazienti di raccontare la loro esperienza. Questo può aiutare il personale a<br />

identificare i problemi che non verrebbero alla superficie attraverso i questionari<br />

sulla soddisfazione degli utenti.<br />

Una capo sala chiese ad un parente di raccontare la sua esperienza dopo la visita<br />

ad un suo caro ricoverato in terapia intensiva. La signora era molto soddisfatta,<br />

raccontò, fra l’altro, che quando aveva suonato alla porta aveva aspettato 10-15<br />

minuti senza che qualcuno si facesse vivo e questo le aveva fatto capire quanto<br />

il personale fosse impegnato. La signora se ne andò per circa mezz’ora e poi<br />

aveva riprovato. Nonostante la parente fosse consapevole e capisse il problema,<br />

la capo sala si rese conto che questo era un problema, così discusse di ciò con il<br />

personale e lavorarono assieme per trovare una soluzione.<br />

LA SUPERVISIONE CLINICA<br />

Che cos’è la supervisione clinica ?<br />

La supervisione clinica porta i professionisti ed i supervisori ad incontrarsi<br />

insieme ed a riflettere sulla loro pratica. L’obiettivo del supervisore è quello di<br />

trovare soluzioni ai problemi, migliorare la pratica ed aumentare la<br />

comprensione delle problematiche assistenziali.<br />

L’argomento è deciso dal professionista e la discussione è confidenziale.<br />

<strong>Il</strong> supervisore <strong>clinico</strong> “non è uno strumento di gestione per verificare le tue<br />

capacità o per ordinarti cosa fare nel tuo lavoro…….(o) un metodo di<br />

sorveglianza…….(o) una revisione formale della performance”, è invece<br />

“un’opportunità per te per affrontare tutti i problemi che ti succedono durante il<br />

lavoro in un’atmosfera di fiducia e di calma riflessione.<br />

29


L’importanza della supervisione clinica<br />

La supervisione clinica comprende il guardare ad una esperienza pensando a<br />

cosa è successo e perché, se potevi affrontarlo in modo diverso e se sì, come.<br />

Facendo così ti aiuti a identificare problemi potenziali ed a guardare come<br />

poterli affrontare.<br />

Ci sono benefici per il personale, per i pazienti/clienti così come per<br />

l’organizzazione.<br />

Per lo staff i benefici, fra gli altri, sono:<br />

o La crescita professionale<br />

o La confidenza<br />

o L’apertura mentale<br />

o La riduzione dello stress<br />

o La conoscenza dei limiti<br />

La supervisione clinica non è obbligatoria normalmente. E’ un supporto fornito<br />

dal sistema ed il GC promuove l’auto verifica per consentire l’identificazione e<br />

la gestione dei rischi.<br />

<strong>Il</strong> tuo ruolo nella supervisione clinica<br />

⇒ Quali sarebbero i benefici per te, sia come supervisore che come<br />

professionista se tu partecipassi al processo? Se ci fossero ostacoli come<br />

potresti affrontarli?<br />

⇒ Ci sono opportunità locali di formazione per la supervisione clinica?<br />

⇒ Se la supervisione clinica non è una realtà nella tua organizzazione, ne hai<br />

discusso con il tuo manager?<br />

Abilità<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

Apertura<br />

Capacità relazionali anche basate sulla fiducia reciproca<br />

Autocoscienza, per aiutarti ad identificare chiaramente le situazioni e le<br />

tue azioni.<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

Riconoscere cosa stai facendo bene e meno bene<br />

Problem solving<br />

Abilità ad apportare qualsiasi cambiamento utile nelle tue attività pratica.<br />

Case study:<br />

Community practitioner TARGET-CPD in alcuni gruppi locali<br />

In tre adiacenti gruppi locali, gli IP, gli IP di distretto e gli assistenti sanitari<br />

stanno facendo un corso di sviluppo professionale chiamato TARGET: un<br />

programma volontario inizialmente creato per i medici di base.<br />

Oltre il 90% dei lavoratori si sono iscritti. TARGET è gestito da colleghi e<br />

prevede momenti di tempo dedicati alla formazione, all’educazione, alla<br />

30


verifica, alla revisione ed alla conoscenza delle linee guida. I lavoratori<br />

chiudono il servizio per mezza giornata (diverse per ogni gruppo) al mese.<br />

I finanziamenti sono forniti per gli IP dal “community trust” e per i medici di<br />

base dall’autorità sanitaria e dalle ditte farmaceutiche.<br />

I punti per l’aggiornamento si guadagnano durante ogni sessione.<br />

<strong>Il</strong> programma degli incontri fu sviluppato attraverso i suggerimenti dati dal<br />

personale compresi quelli forniti sia dai gruppi di lavoro multi professionali che<br />

da quelli mono professionali ed infine dalle esercitazioni di problem solving.<br />

Sono utilizzati per tale formazione anche esperti interni come risorsa<br />

educazionale così che usano conoscenze reali/pratiche piuttosto che teoriche.<br />

Si sta ora valutando l’efficacia di tale formazione ma si sono già visti dei<br />

cambiamenti nella pratica di prescrizione antibiotica da parte dei medici di base.<br />

Benefici generali<br />

‣ Miglioramento della qualità dell’assistenza ai pazienti<br />

‣ Miglioramento della comunicazione e della comprensione fra gli<br />

ambulatori, fra le diverse professioni e nell’interfaccia fra le cure primarie e per<br />

acuti.<br />

‣ L’apprendimento si sviluppa all’interno delle professioni e fra di esse a<br />

seconda delle necessità.<br />

‣ Le sezioni vengono basate sui bisogni sia individuali che organizzativi<br />

‣ Opportunità di sviluppare gruppi locali per produrre protocolli e linee<br />

guida<br />

‣ La verifica ha ormai dimostrato un miglioramento della qualità<br />

dell’assistenza (prescrizioni di antibiotici)<br />

‣ Sviluppo professionale portato avanti durante le ore lavorative<br />

L’AFFRONTO DELLA SCARSA PERFORMANCE<br />

Requisiti da avere in regime di GC<br />

All’interno del GC, il sistema sanitario deve avere come requisiti base la<br />

presenza di procedure per supportare lo staff professionale nell’identificare e<br />

affrontare le scarse performance.<br />

Questo include:<br />

⇒ L’apprendere attraverso la segnalazione di incidenti critici<br />

⇒ L’apprendere dagli esposti<br />

⇒ L’avere procedure professionali di performance efficaci per i livelli<br />

iniziali e che aiutino le persone a migliorare la propria performance e che<br />

siano di facile comprensione per tutto lo staff<br />

⇒ L’avere chiare procedure per riferire problemi su colleghi da un punto di<br />

vista comportamentale e di performance e che includono chiare dichiarazioni<br />

circa ciò che ci si aspetta dallo staff e azioni precoci per supportare le persone<br />

e rimediare a situazioni problematiche<br />

31


Problematiche relative al segnalare problemi di performance di colleghi<br />

Scarse performance possono causare danno ai pazienti/clienti, ai colleghi e<br />

all’organizzazione. Segnalare tali problemi è comunque un azione spesso<br />

problematica per le persone che infatti possono preoccuparsi:<br />

⇒ Se la loro denuncia verrà presa in considerazione seriamente<br />

⇒ Che cosa gli possa accadere nel segnalare un collega<br />

C’è ora,posta in essere, una legislazione che protegge le persone che segnalano<br />

le loro preoccupazioni. Anche così però, molte persone rimangono preoccupate<br />

di come possano essere viste dagli altri professionisti. Esse vogliono inoltre<br />

conoscere cosa accadrà ai loro colleghi:<br />

⇒<br />

⇒<br />

Saranno i loro colleghi trattati giustamente?<br />

Saranno tali persone aiutate a modificare la loro pratica?<br />

<strong>Il</strong> tuo ruolo nell’affrontare la scarsa performance<br />

Prevenire la scarsa performance: come puoi assicurarti che la tua pratica sia<br />

competente?<br />

⇒ Partecipi alle supervisioni cliniche?<br />

⇒ Nella tua realtà impari dagli incidenti e dai reclami?<br />

⇒ Sei coinvolto in progetti di sviluppo professionale?<br />

Per affrontare la scarsa performance del collega: come puoi supportarli nel<br />

migliorare la loro pratica?<br />

Per riferire la scarsa performance del collega: sei a conoscenza della procedura<br />

della tua organizzazione?<br />

⇒<br />

⇒<br />

Cosa è richiesto?<br />

Ti viene detto cosa succederà alle persone coinvolte?<br />

Abilità:<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

⇒<br />

azioni)<br />

⇒<br />

⇒<br />

Comunicazione chiara<br />

Apertura<br />

Diplomazia<br />

Coscienza critica (che significa vedere chiaramente la situazione e le<br />

Identificare i problemi sottointesi<br />

Risoluzione dei problemi e implementazione dei cambiamenti<br />

32


REFERENZE<br />

1. Department of Health (1999) Making a Difference: strengthening the<br />

nursing, midwifery and health visiting contribution to healthcare, London: DoH.<br />

2. Welsh Office (1999) Realising the Potential: a strategic framework for<br />

nursing, midwifery and health visiting in Wales into the 21 st Century, Cardiff:<br />

Weals Office<br />

3. Northern Ireland Department of Health and Social Service (1998) Valuing<br />

diversity: a way forward. A strategy for nursing midwifery and health visiting,<br />

Belfast: DHSS.<br />

4. United Kingdom Central Council (1997) PREP and you. London: UKCC:<br />

5. United Kingdom Central Council (1999) Making the connection:<br />

professional self regulation and clinical governance, Register 27, Spring, p5.<br />

6. United Kingdom Central Council (1992) Code of Professional Conduct,<br />

London: UKCC:<br />

7. Royal College of <strong>Nursing</strong> (1999) Doing the right thing: clinical<br />

effectiveness for nurses, London: RCN. Publication code 001 032<br />

8. Wilson, J. (1998) Incident reporting, British Journal of <strong>Nursing</strong> 7 (11), pp<br />

670-671.<br />

9. seker-Walker, J. (1999) Clinical Risk Management. Cited in Lugon, M.<br />

and Seker-Walker, J. (editors) Clinical governance: making it happen, London:<br />

The Royal Society of Medicine Press Ltd.<br />

10. Sharp, T. (1999) Handling complaints in a constructive way, <strong>Nursing</strong><br />

Times, May 5 95 (18), pp 50-51<br />

11. Tingle, J. (1998) Clinical governance and record keeping: legal issues,<br />

British Journal of community <strong>Nursing</strong>, 3 (8), pp 382-384<br />

12. Hobbs, S. (1999) Complaints handling, cited in Lugon, M and Seker-<br />

Walker, J. (editors) Clinical governance: making it happen, London: The Royal<br />

Society of Medicine Press Ltd.<br />

13. United Kingdom Central Council (1996) Position statement on clinical<br />

supervision for nursing and health visiting, London: UKCC.<br />

14. Royal College of <strong>Nursing</strong> (1999) Look back, move on: clinical<br />

supervision for nurses, London: RCN. Publication code 001 033.<br />

33


LISTA DELLE RISORSE<br />

Questa lista di risorse non intende essere esaustiva, fornisce informazioni su<br />

quanto prodotto sul GC e le sue diverse parti. Dovrebbe comunque fornire un<br />

utile punto di partenza.<br />

GOVERNO CLINICO:<br />

Pubblicazioni:<br />

Roland, M. and Baker, R. (1999) Clinical Governance: a practical guide for<br />

primary care teams, Manchester; University of Manchester.<br />

Royal College of <strong>Nursing</strong> (1998) Guidance for nurses on clinical governance,<br />

London: RCN Publication code 000 941.<br />

Libri:<br />

Lugon, M. and Seker-Walker, J. (editors), (1999) Clinical governance. Making<br />

it happen London: The Royal Society of Medicine Press Ltd.<br />

Riviste:<br />

British Journal of Clinical Governance (ufficialmente: Journal of Clinical<br />

effectiveness)<br />

Journal of Clinical Governance (ufficialmente: Audit Trends)<br />

Leaflet:<br />

Practice Development in Action. Disponibile presso RCM Institute Practice<br />

Development (020 7647 3673) o nel sito web: http://www.rcn.org.uk<br />

Siti su internet:<br />

CLINICAL STANDARD BOARD FOR SCOTLAND, del servizio sanitario<br />

scozzese sul web: http://www.show.scot.nhs.uk/crag/topica/csbs.csbsmain.htm<br />

CLINICAL GOVERNANCE RESEARCH AND DEVELOPMENTB UNIT, è il<br />

Dipartimento di pratica generale e cure primarie alla Leicester University,<br />

disponibile su: http://www.le.ac.uk/cgrdu<br />

KING’FUND, Assistenza sanitaria privata a scopo caritativo a Londra; contiene<br />

informazioni sul Governo Clinico, è disponibile su:<br />

http://www.kingsfund.org.uk<br />

NATIONAL INSTITUTE FOR CLINICAL EXCELLENCE (NICE), speciale<br />

autorità sanitaria del Ministero della Sanità. Fornisce guide per i professionisti<br />

sanitari in Inghilterra e in Scozia. Disponibile su: http://www.nice.org.uk<br />

34


NATIONAL PRIMARI CARE RESEARCH & DEVELOPMENT CENTRE: è<br />

situato presso l’università di Manchester; ci sono molte pubblicazioni<br />

scaricabili. Disponibile su: http://www.npcrdc.man.ac.uk<br />

ROYAL COLLEGE OF NURSING, contiene le informazioni più recenti sul<br />

Governo Clinico. Disponibile su:<br />

http://www.rcn.org.uk/services/promote/quality/latest.htm<br />

UNITED KINGDOM CENTRAL COUNCIL, contiene informazioni<br />

sull’autoregolazione professionale. Disponibile su: http://www.ukcc.org.uk<br />

WISDOM, ampi pacchetti informativi sul Governo Clinico, contiene molti Links<br />

a documenti disponibili online e siti web incluse indicazioni di pubblicazioni,<br />

corsi e organizzazioni. Disponibile su: http://www.wisdom.org.uk<br />

Gruppi di discussioni e-mail:<br />

MAILBASE, per problemi relativi al Governo Clinico in ambito di cure primarie.<br />

Contattare: governance-primary-care-request@mailbase.ac.uk<br />

WISDOM-PRIMARY CARE GROUP DISCUSSION, fornisce istruzioni per<br />

contattare e aderire a gruppi di Governo Clinico. Contattare:<br />

http://www.wisdom.org.uk/vconf.html<br />

Networks:<br />

CHAIN. Permette ai sanitari di trovare e contattare chi sta facendo e cosa<br />

rispetto alla “efficacia clinica” e all’assistenza basata su prove di efficacia. C’è<br />

un sottogruppo sul Governo Clinico. Chiama: 020 7725 5655 o, tramite internet:<br />

http://www.open.gov.uk/doh/chain.htm<br />

NURSING AND MIDWIFERY PRACTICE DEVELOPMENT UNIT. E’ un<br />

gruppo nuovo, sta identificando i propri punti fondamentali di lavoro. Sperano<br />

di poter creare collegamenti fra le infermiere che si occupano di sviluppo della<br />

pratica clinica in Scozia. Rhona Hotchkiss è il direttore, indirizzo: Elliott House,<br />

8-10 Hillside Crescent, Edimburgo.<br />

PRACTICE DEVELOPMENT FORUM, organizzazione nazionale con 4 gruppi<br />

regionali ufficiali che fanno conoscere il lavoro fatto dal forum nazionale e che<br />

raccolgono il punto di vista dei membri regionali. E’ stato fondato dalla<br />

“Foundation for <strong>Nursing</strong> Studies” reperibile al 32 di Buckingham Palace Road,<br />

London SW1WoRE 020 7233 5750. Maggiori informazioni sono disponibili sul<br />

sito: http://www.fons.org/<br />

RCN DYNAMIC QUALITÀ IMPROVEMENT NETWORK, sono gruppi a livello<br />

regionale che si incontrano per discutere su problemi relativi alla Qualità.<br />

Chiama il 020 7647 3827 per sapere dove si incontra il gruppo più vicino al tuo<br />

domicilio o visita il sito: http://www.rcn.org.uk<br />

35


Servizi:<br />

CLINICAL GOVERNANCE SUPPORT SERVICE (Royal College of<br />

Psychiatrics) fornisce supporto sul Governo Clinico nei servizi di salute<br />

mentale. L’iscrizione è a pagamento. Contatta il 020 7235 2351 o scrivi a:<br />

crulondon@compuserve.com<br />

CLINICAL GOVERNANCE SUPPORT TEAM fornisce supporto a<br />

organizzazioni del Ministero della Sanità per implementare esperienze di<br />

Governo Clinico e anche per sostenere corsi formativi. L’indirizzo è: 2nd Floor,<br />

6 Millstone Lane, Leicester LE1 5ZW. Tel: 0116261 9064<br />

CLINICAL AUDIT<br />

Libri:<br />

Morrell, C. and Harvevy, G. (1999) The Clinical audit handbook: improving the<br />

quality of healt care, London: Balliere Tindall in associazione con RCN<br />

CLINICAL EFFECTIVENESS (efficacia clinica)<br />

Pubblicazioni:<br />

Royal College of <strong>Nursing</strong> (1999) Doing the right thing: clinical effectiveness for<br />

nurses, London: RCN. Publication code 001 032<br />

Siti internet:<br />

Bandolier , è una rivista di supporto alla pratica basata su prove di efficacia<br />

disponibile su : http://www.jr2.ox.ac.uk/uwcm.ac.uk/Bandolier.<br />

Health <strong>Evidence</strong> Bulletins Wales, è una panoramica organizzata in aree<br />

contenenti sintesi e sommari della miglior evidenza di un ampia gamma di<br />

campi è disponibile su: http://www.uwcm.ac.uk/uwcm/lb/pep<br />

SUPERVISIONE CLINICA<br />

Pubblicazioni:<br />

Pacchetti di risorse disponibili presso il Radcliff Medical Press Ltd, 18<br />

Marcham Road, Abindon OX14 1AA, 01235 528820<br />

Royal College of <strong>Nursing</strong> (1999) Realising clinical effectiveness and clinical<br />

governance though clinical supervision, Oxford: Radcliff Medical Press Ltd<br />

36


Royal College of <strong>Nursing</strong> (1999) Look back, move on: clinical supervision for<br />

nurses, London RCN. Publication code 001 033<br />

EFFICACIA CLINICA, AUDIT E LINEE GUIDA CLINICHE<br />

Servizi:<br />

<strong>Il</strong> Royal College of <strong>Nursing</strong> fornisce fonti informative gratuite sull’efficacia<br />

clinica, audit e linee guida. Chiama il 020 7647 3831 per maggiori dettagli<br />

Siti internet:<br />

Lo “Scottish Intercollegiate Guidelines Network (SIGN) predispone linee guida<br />

basate sulla ricerca di evidenza, è disponibile su:<br />

http://www.show.scot.nhs.uk/sign/intro.htm<br />

POLITICA SANITARIA E PUBBLICAZIONI DEL<br />

MINISTERO DELLA SANITA’ (Inglese)<br />

Siti internet:<br />

DEPARTMENT OF HEALTH, disponibile su: http://www.doh.gov.uk<br />

NATIONAL ASSEMBLY FOR WALES, http://www.wales.gov.uk<br />

NORTHERN IRELAND, http://www.DHSSNI.GOV.UK<br />

Scottish health on the web (show), http://www.show.scot.nhs.uk<br />

MIGLIORAMENTO DELLA PRATICA E<br />

DELL’ORGANIZZAZIONE DELL’ASSISTENZA<br />

ASSISTENZA:<br />

COCHRANE EFFECTIVE PRACTICE AND ORGANIZZATION OF CARE<br />

GROUP (EPOC) contiene informazioni su tecniche di modifica, cambiamento<br />

della pratica. Disponibile su:<br />

http://www.abdn.ac.uk/public_health/hsru/epoc<br />

37


COINVOLGIMENTO DEI PAZIENTI<br />

Servizi:<br />

THE COLLEGE OF HEALTH è il rappresentante deli interessi dei pazienti e<br />

promuove l’assistenza “incentrata sul paziente”. Offre un servizio di<br />

informazioni, ricerca e audit, formazione e consulenza e anche pubblicazioni.<br />

L’indirizzo è: St Margaret’s House, 21 Old Ford Road, London E2 9PL, 020<br />

8983 1225<br />

LEADERSHIP<br />

<strong>Il</strong> RCN sta conducendo un progetto di sviluppo di Team Leader nell’assistenza<br />

incentrata sul paziente. Chiama il 020 7647 3836 per avere maggiori dettagli.<br />

Pubblicazioni:<br />

Royal College of <strong>Nursing</strong> (1996) RCN Nurses in Leadeship Project –<br />

Developing leaders: a guide to good practice, London: RCN Publication code:<br />

000 583<br />

Royal College of <strong>Nursing</strong> (1995) RCN Nurses in Leadership Project – A guide<br />

to planning your career, London: RCN. Publication code: 000 582<br />

REVISIONI SISTEMATICHE<br />

CENTRE FOR REVIEW AND DISSEMINATION pubblica le revisioni<br />

sistematiche su specifici temi nella serie “Effective Healthcare Bulletins.<br />

Disponibile all’indirizzo: http://www.york.ac.uk/inst/crd<br />

COCHRANE LIBRARY ONDINE contiene le banche dati delle revisioni<br />

sistematiche fatte dalla Cochrane. Disponibile all’indirizzo: http://www.updatesoftware.com/clibhome/clib.htm<br />

Marzo 2000<br />

38

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