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ruolo del dietista nella prevenzione e nel trattamento dei disturbi del ...

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infanzia e alla storia <strong>del</strong>le diete.<br />

Il riconoscimento <strong>del</strong> BED <strong>nel</strong>le sue forme sottosoglia è difficile. Molte <strong>del</strong>le raccomandazioni relative<br />

all’Educazione Nutrizionale e al Counseling che si applicano per la Bulimia Nervosa sono valide anche per il BED<br />

F.4. Sviluppi emergenti<br />

1. Il problema <strong>del</strong>la Prevenzione<br />

2. Ruolo <strong>nel</strong> Disease Management (DM)<br />

La <strong>prevenzione</strong> primaria sulla popolazione generale deve lasciare il posto ad intereventi mirati per<br />

categorie a rischio. I fattori di rischio principali sono il “Dieting” e i metodi non accreditati per la perdita di<br />

peso. I messaggi devono essere centrati sulla salute piuttosto che sul peso ed orientati alla famiglia.<br />

E’ noto che nei soggetti obesi il “Dieting” precede il binge eating ma <strong>nel</strong> 50% <strong>dei</strong> casi può precedere la<br />

comparsa <strong>del</strong>l’obesità. Per individui con BED non ancora obesi gli interventi possono avere come effetto la<br />

<strong>prevenzione</strong> di un inappropriato aumento di peso<br />

F.5. Ruolo specifico per l’Obesità<br />

La prima ADA “Position” viene promossa in collaborazione con la Canadian Dietetic Association Il<br />

Dietista dovrebbero abbracciare queste raccomandazioni e assumere un <strong>ruolo</strong> proattivo <strong><strong>nel</strong>la</strong> loro<br />

implementazione. Segue la Position ADA-CDA <strong>del</strong> 1999: Riguarda la particolare attenzione che deve essere<br />

data alle cause biologiche, psicologiche, sociali, economiche e politiche che espongono la donna a particolare<br />

rischio di malattie e condizioni correlate alla nutrizione tra cui le prime 5 sono le cardiovascolari, i tumori,<br />

l’osteoporosi, il peso e il diabete<br />

Si ribadisce la nuova terminologia: Management <strong>del</strong> peso definito come l’adozione di un comportamento<br />

alimentare sostenibile per la salute, accompagnato da esercizio fisico, e per la riduzione <strong>del</strong> rischio di<br />

malattia con il miglioramento <strong>del</strong> senso di benessere<br />

La modificazione degli stili di vita relativi all’introduzione di alimenti e alla attività fisica rimane la<br />

caratteristica di base <strong>del</strong> <strong>trattamento</strong>. Il Dietista gioca il <strong>ruolo</strong> primario <strong>nel</strong> management <strong>del</strong> peso attraverso<br />

l’aiuto a formulare obiettivi realistici che possono essere ottenuti e mantenuti con un approccio alimentare<br />

per la salute come dalle indicazioni <strong>del</strong>le correnti Linee Guida Nutrizionali.<br />

I dati a disposizione sui risultati degli interventi per la perdita di peso sostenuta da modificazioni degli<br />

stili di vita indicano che è realistica una riduzione <strong>del</strong> 3-6% <strong>del</strong> peso iniziale dopo 4-5 anni. La perdita di peso<br />

<strong>del</strong> 5% migliora lo stato di salute e si oppone all’aumento di peso che si sarebbe verificato se non fosse stato<br />

attivato alcun intervento.<br />

Tradizionalmente la valutazione si basava sulla perdita di peso totale mentre oggi si realizza che la<br />

<strong>prevenzione</strong> <strong>del</strong>l’aumento di peso e non la perdita di peso è l’obiettivo più importante.<br />

La certezza <strong>del</strong>l’inutilità <strong>del</strong>l’approccio unidimensionale con la semplice riduzione <strong>del</strong>l’introduzione di<br />

calorie o l’aumento <strong>del</strong>la spesa calorica, obbliga alla impostazione di un paradigma multi-dimensionale basato su<br />

5 obiettivi rilevanti e su 8 caratteristiche intrapersonali associate:<br />

1. Formulazione <strong>del</strong>l’obiettivo di peso ragionevole<br />

2. Prevenzione <strong>del</strong>l’aumento di peso legato alla normale “vulnerabilità” all’ambiente tossico<br />

3. Perdita di peso se necessaria<br />

4. Prevenzione <strong>del</strong>le ricadute<br />

5. Accettazione <strong>del</strong> sovrappeso o <strong>del</strong>l’Obesità quando non è possibile la perdita di peso.<br />

Le caratteristiche intrapersonali associate sono:<br />

1. Auto-stima<br />

2. Immagine corporea<br />

3. Self-efficacy<br />

4. Internal Locus of Control<br />

5. Motivazione<br />

6. Management <strong>del</strong>lo stress<br />

7. Assertività<br />

8. Problem-Solving and Decision Making<br />

Si suggeriscono azioni appropriate:<br />

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Ruolo <strong>del</strong> Dietista <strong><strong>nel</strong>la</strong> ………….. di G. Tarrini<br />

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