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ruolo del dietista nella prevenzione e nel trattamento dei disturbi del ...

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1. Sviluppare appropriate procedure per aiutare la PDCA a identificare il peso accettabile<br />

2. Sollevare la cooperazione <strong>dei</strong> media, <strong>del</strong>l’industria <strong>del</strong> gioco e <strong>del</strong>la moda<br />

3. Lavorare sull’empowerment <strong>del</strong>le ragazze e <strong>del</strong>le donne per opporsi alla pressione <strong>del</strong>la magrezza<br />

4. Verificare se gli obiettivi ragionevoli sono più sostenibili<br />

5. Formulare messaggi dinamici e non contraddittori per ottenere lo sviluppo di comportamenti<br />

appropriati<br />

6. Identificare approcci innovativi per l’Educazione Nutrizionale<br />

7. Sforzarsi continuamente per sviluppare e amplificare programmi innovativi<br />

8. Aumentare la consapevolezza e l’attenzione per le frodi e per i falsi ideologici<br />

9. Accettare l’idea <strong>del</strong> non <strong>trattamento</strong> e incoraggiare le PDCA di far solo quello che è appropriato e<br />

necessario<br />

La possibilità di successo per il buon management <strong>dei</strong> 5 obiettivi, <strong>del</strong>le 8 caratteristiche intrapersonali<br />

come fattori causali e di attuare le azioni suggerite richiede un profondo cambiamento. Ciò dipende dallo<br />

stadio <strong>del</strong> cambiamento in cui la PDCA si trova secondo il mo<strong>del</strong>lo di Prochaska<br />

F.6. Un approccio Ideologico all’Obesità e ricadute Professionali<br />

La risposta <strong>del</strong> Dietista all’approccio multi-disciplinare <strong>del</strong>l’Obesità ha come primo risvolto non solo un<br />

protocollo per la pratica professionale ma anche lo sviluppo di una ideologia di pensiero che può condizionale<br />

quello pratico.<br />

Si tratta di affrontare l’Obesità come una condizione sociale, psicologica e biologica di dimensioni<br />

enormi, con implicazioni professionali e ricadute assistenziali relative ai bisogni <strong>del</strong>l’utenza che presuppongono<br />

un mo<strong>del</strong>lo di azione quasi rivoluzionario<br />

L’Obesità una malattia come le altre, tuttavia è necessario considerare i fattori che ne fanno una<br />

malattia unica:<br />

1. Il numero <strong>dei</strong> soggetti da trattare è impressionante.<br />

2. La medicalizzazione implica il coinvolgimento <strong>dei</strong> Medici di Medicina Generale che affermano di non<br />

avere gli strumenti e il personale necessari per mettere in atto il mo<strong>del</strong>lo multidisciplinare.<br />

3. L’Educazione e il Counseling sono molto costosi.<br />

4. Le ricadute sono scoraggianti.<br />

5. Subentrano scetticismo e antipatia.<br />

6. I pazienti richiedono la “pillola” con effetti magici.<br />

7. I farmaci comunque non possono essere usati a lungo termine.<br />

8. Il messaggio accademico e deontologico è comunque chiaro: occorre un management multiprofessionale.<br />

9. Il Servizio Sanitario Nazionale non ha le risorse sufficienti.<br />

Non rimane che puntare l’attenzione decisamente al <strong>ruolo</strong> determinante <strong>del</strong> Dietista, che, coadiuvato<br />

dal medico, dallo psicologo e dal fisiologo <strong>del</strong>l’esercizio, può essere considerato il professionista di<br />

riferimento e si richiede la sua disponibilità basata sul raggiungimento di un elevato livello di empowerment.<br />

F.7. Il Counseling Nutrizionale<br />

Indica un'attività professionale che tende a orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità <strong>del</strong> cliente<br />

promuovendone atteggiamenti attivi, propositivi e stimolando le capacità di scelta.<br />

E’ una metodologia fondata sul concetto <strong>del</strong>l’ascolto attivo e sull'attenzione rivolta alle risorse interne<br />

e alle potenzialità <strong>del</strong>la PDCA. Compiti <strong>del</strong> Counselor devono favorire lo sviluppo e l'utilizzazione <strong>del</strong>le<br />

potenzialità <strong>del</strong> cliente, aiutandolo a superare eventuali problemi di personalità che gli impediscono di<br />

esprimersi pienamente e liberamente.<br />

Il superamento <strong>del</strong> problema, la vera trasformazione, comunque, spetta solamente al cliente: il<br />

counselor può solo guidarlo, con empatia e rispetto, a ritrovare la libertà di essere se stesso.<br />

Costruire una relazione professionale di collaborazione è fondamentale. Il compito è reso difficile dal<br />

fatto che la PDCA si considera auto-sufficiente e ritiene di risolvere il problema da se con sentimenti opposti<br />

di bassa auto-stima. Pertanto l’aiuto professionale viene rifiutato, nonostante la consapevolezza di trovarsi di<br />

fronte ad una difficoltà insormontabile. Tale condizione di ambivalenza richiede che il Counselor sia attivo,<br />

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Ruolo <strong>del</strong> Dietista <strong><strong>nel</strong>la</strong> ………….. di G. Tarrini<br />

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