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PERIODICO EDITO DALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI SCAUTISMO RAIDER “ASSORAIDER”<br />
ANNO 9° N.2 GIUGNO <strong>2003</strong> • SPED. IN A.P. ART. 2 COMMA 20/C LEGGE 662/96 • FILIALE DI CA. UFF. PACCHI<br />
//arcobaleno.assoraider.it
Associazione Italiana<br />
di Scautismo Raider<br />
“ASSORAIDER”<br />
Sede Centrale:<br />
00040 Pomezia (RM)<br />
Via Cavour, 28/B<br />
Tel.06 91604922<br />
Fax 06 9122550<br />
www.assoraider.it<br />
segreterianazionale@assoraider.it<br />
//arcobaleno.assoraider.it<br />
Redazione e amministrazione: 09127 Cagliari Via Liguria, 82<br />
Tel. Fax 070 2818<strong>02</strong> e-mail: simodei@tiscalinet.it<br />
Anno 9° - Numero 2 Giugno <strong>2003</strong><br />
Autorizzazione del Tribunale di Cagliari n. 24 del 23.06.1995. Spedizione<br />
in A. P. art. 2 comma 20/c legge 662/96 Filiale di Cagliari - Ufficio pacchi<br />
Direttore Responsabile: Francesco Cerlienco<br />
Direttore di Redazione: Antonello Simonetti<br />
Segretario di Redazione: Salvatore Roggero - 09129 Cagliari<br />
Via Marini, 11 - Tel. 070 306.711 -339 2897085 - e-mail: salvrog@tiscalinet.it<br />
Capiredattori:<br />
Martina Piano - 09047 Selargius (CA) Via S. Martino, 49<br />
Tel. 070 851311 e-mail: martinapiano@tiscalinet.it<br />
Francesca Zedda - 09121 Cagliari Via Giotto, 25/A<br />
540882 Cell. 333 9478321<br />
Flavio Mingrone - 88811 Cirò Marina (Kr) - Via Lombardia, sn<br />
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Silvia Iacono - c/o Assoraider Cagliari 3<br />
09129 Cagliari Via Berna, 4<br />
Progetto grafico e realizzazione: S&D sas<br />
09127 Cagliari Via Liguria, 82 Tel. 070 2818<strong>02</strong><br />
Foto di copertina: Alcune immagini del San Giorgio <strong>2003</strong><br />
Regione Puglia - Ruvo di Puglia (BA)<br />
Stampa: LITHOSgrafiche srl<br />
09122 Cagliari Via Garigliano, 11/13 Tel. 070 275132<br />
Questo numero è stato consegnato alla stampa il 25.05.<strong>2003</strong><br />
La tiratura di questo numero è di 2.200 copie<br />
<strong>Arcobaleno</strong> è una rivista inviata gratuitamente agli iscritti dell’Assoraider.<br />
Tesseramento annuale Euro 25,82. Il pagamento si può effettuare<br />
tramite posta con versamento sul c/c postale n. 35246008 intestato ad<br />
ASSORAIDER. Impegnano la responsabilità della rivista solamente gli<br />
editoriali e gli articoli non firmati. Per gli articoli firmati la responsabilità<br />
rimane all’autore. La riproduzione di articoli, foto e disegni pubblicati su<br />
questa rivista è ammessa a condizione che ne venga citata la fonte. Il<br />
materiale inviato ad <strong>Arcobaleno</strong> non si restituisce.
A Paolo Barrecca<br />
“<br />
Quando scompare una persona come Paolo<br />
la perdita è inestimabile, non ci rimane<br />
che tenere sempre vivi i ricordi, la sua opera<br />
ed il suo pensiero”. Domenica 2 marzo un<br />
nostro fratello, Paolo Barreca, dopo una lunga<br />
malattia, ci ha lasciato per passare a vita migliore.<br />
È deceduto così, in silenzio quasi per<br />
non disturbare, com’è sempre stato il suo<br />
modo di essere: timido, umile e privo di<br />
Buona caccia esploratori!!<br />
cattiveria. Aveva 57 anni, ed ancora una<br />
vita davanti per continuare la sua opera di Mi chiamo Francesca, Capo Reparto del<br />
educatore e di aggregatore. Fu presentato Reparto Kamelot (Sezione Cagliari 1), e<br />
alla nostra associazione nel lontano 1979, sono la vostra nuova caporedattrice!<br />
quando in Assoraider si lavorava con tutte Sì, proprio così, d’ora in poi sarò io ad occuparmi<br />
dei vostri articoli su JEDI.<br />
le proprie forze al fine di raggiungere l’obiettivo<br />
di una più solida e fiorente associazione.<br />
I soci tesserati erano molto meno to carta e penna e inviate tanti articoli con<br />
Quindi, non perdete tempo! Prendete subi-<br />
di oggi. Erano tempi duri e difficili, aprire<br />
foto e disegni al mio indirizzo:<br />
Francesca Zedda,<br />
una sezione era molto più faticoso di oggi.<br />
Via Giotto 25/a - 09121 Cagliari<br />
Ma, chi ha vissuto, come Paolo, quei periodi<br />
quei momenti di intensa aggregazione e E non dimenticate di indicare anche il<br />
Cell. 3339478321<br />
fratellanza, ha scommesso tutto sulla crescita<br />
dell’associazione, dando se stessi ferite utilizzare il computer, potete mandar-<br />
vostro indirizzo sulla busta! Oppure, se pre-<br />
per far sì che i sogni diventassero realtà mi il materiale via e-mail a questo indirizzo:<br />
Paolo Barreca si diede subito da fare e, nel<br />
francescajedi@tiscali.it<br />
giro di due anni, Reggio Calabria contò Potete scrivere di tutto: impressioni, notizie<br />
ben quattro gruppi completi più una compagnia,<br />
lui stesso fu Commissario di avventure…oppure potete semplicemente<br />
curiose, progetti, idee, racconti delle vostre<br />
Sezione, in tutto oltre 200 tesserati. Sembrava<br />
un sogno, il suo sogno. Purtroppo<br />
presentarvi e parlare della vostra pattuglia.<br />
Aspetto con ansia i vostri articoli! Per ora vi<br />
saluto con un grosso Buona Caccia, fino al<br />
nel giro di cinque anni il giocattolo si ruppe,<br />
prossimo numero, naturalmente!!<br />
le parrocchie non vollero più ospitare i<br />
nostri scaut, si dovette correre ai ripari cercando<br />
sedi in altri edifici. Paolo non si<br />
scompose e, insieme con me, Paolo Tripodi,<br />
Novello, Fiorenza e D’Aquì, riuscì a<br />
mantenere il nome dell’associazione nella<br />
nostra città.<br />
EDITORIALE 1
Paolo e‘ tornato alla Casa del Padre<br />
Barreca, che con il suo impegno, vide nascere Sezioni Assoraider anche a<br />
Messina e Catanzaro Lido, ricoprì diversi ruoli in associazione e ai Campi<br />
Scuola, fornendo prova di saggezza e umanità. Un pezzo di storia che finisce<br />
sui nostri libri, nei nostri ricordi. Ognuno di noi, quando alla fine di un<br />
campo arrivano i saluti, pensa che un giorno o l’altro, nella nostra piccola<br />
associazione, prima o poi ci si debba rivedere, purtroppo oggi per tanti non<br />
è così…<br />
… Siamo in tanti passati nei boschi, siamo in tanti con l’aria che c’è…<br />
Alcuni commenti:<br />
Marcello Novello Quando lo<br />
conobbi, era il 1977, appresi che a<br />
Torino, dove risiedeva, aveva salvato<br />
una donna in procinto di annegare nel<br />
Po in piena. Aveva offerto, rischiato la<br />
sua vita per salvarne un’altra. Era stato anche decorato per questo. Paolo<br />
era così, era pronto a dare tutto se stesso per ciò in cui credeva. È vero,<br />
ha dato tutto se stesso allo scautismo, sacrificando tanto, forse troppo, della<br />
sua vita privata.<br />
Chi di noi l’ha conosciuto avrà certamente un suo ricordo personale ed è<br />
quello che, probabilmente, serberà in cuore per l’avvenire. Io ho avuto la<br />
fortuna di parlare di questi miei ricordi proprio con Paolo, pochissimi giorni<br />
prima della sua scomparsa. Abbiamo, un po’ da “reduci” in verità, ricordato<br />
quei tanti e tanti episodi, qualche volta buffi, che ci hanno visto coinvolti<br />
insieme, dei viaggi, delle cento e cento esperienze comuni.<br />
Paolo Tripodi Lo ricordo sempre sorridente, non riusciva mai ad<br />
arrabbiarsi. Quando venne a parlare con il Parroco della mia parrocchia,<br />
non ci mise molto a convincerlo ad aprire il gruppo scaut. Io ero ancora un<br />
ragazzino, mi feci avanti per offrire la mia collaborazione, in poco tempo<br />
tirammo su un gruppo abbastanza numeroso. L’anno seguente mi volle<br />
portare al cfq, a sue spese, conobbi le persone più in gamba che avessi<br />
mai visto. Devo ringraziare Paolo se ho conosciuto lo scautismo, quello<br />
vero, quello che ti lascia dentro il segno e ti fa crescere onesto e valido.<br />
Devo ringraziare anche l’assoraider se adesso occupo un ruolo soddisfacente<br />
nella società.<br />
Gianfranco D’Agui‘Ho avuto il piacere di vivere con lui i migliori<br />
anni di scautismo assoraider a Reggio. Mi ricordo di lui come una persona<br />
sempre disponibile e sempre indaffarata nel campo dell’aggregazione<br />
sociale. Ci teneva tanto che i bambini e i ragazzi crescessero con un codice<br />
d’onore e di umiltà dettato dallo scautismo, pronti a rendersi utili per la<br />
società e per se stessi. Mi ricordo come fosse scontento quando decise di<br />
mollare perché incapace di reagire contro coloro che avevano un’altra opinione<br />
dello scautismo assoraider e che, ormai, avevano già avviato un processo<br />
di annichilimento. Da quel momento in poi fu alquanto difficile ritornare<br />
agli stessi livelli raggiunti in questi anni. Grazie di cuore all’assoraider<br />
la quale mi ha dato tanto in materia di crescita sociale.<br />
Ariete Furioso (Reggio Calabria)<br />
2 EDITORIALE
Costruiamo un erbario<br />
U<br />
n erbario è costituito da un insieme di piantine, che dopo esser state<br />
essiccate, vengono ordinate in una cartella secondo criteri di classificazione.<br />
Dedicarsi all’allestimento di un erbario personale costituisce<br />
un’interessante forma di hobby, particolarmente per gente come noi che<br />
sta sempre a contatto con la natura.<br />
L’equipaggiamento essenziale comprende: un quaderno ed una matita,<br />
una lente d’ingrandimento, una pressa per fiori portatile, lacci di metallo e<br />
moltissime etichette adesive. Nelle etichette si annotano posizione, data,<br />
ed altre notizie riguardanti la pianta.<br />
Dopo esser stata raccolta, la pianta deve essere passata alla pressa per<br />
mantenere intatta la freschezza. Per organizzarsi una pressa “artigianale”<br />
si prendono dei fogli di carta assorbente che si bloccano con asticelle di<br />
legno fissate con morsetti. Il tutto per mantenere i fogli e le piante nella<br />
stessa posizione durante l’essiccamento.<br />
Prima di essiccare una pianta bisogna ripulirla ed esaminarla attentamente.<br />
Occorre ricordare che il tempo d’essiccazione varia da<br />
pianta a pianta, quindi bisogna creare le giuste condizioni per<br />
far avvenire il processo di compressione.<br />
Un test per non sbagliare, consiste nell’appoggiare alla<br />
guancia la pianta, se non si avrà la sensazione di freddo si<br />
potrà togliere dalla pressa.<br />
L’operazione successiva riguarda l’inserimento<br />
nell’erbario: su un lato del foglio<br />
vengono segnate tutte le informazioni<br />
riguardanti la pianta (nome,<br />
data, luogo di raccolta, habitat) quindi<br />
l’esemplare va montato sul foglio fissandolo<br />
con striscioline di carta tenute da<br />
spilli, essenziale è che la pianta risulti ben aderente<br />
al suo piano d’appoggio.<br />
I fogli, poi vengono riuniti in cartelle di cartoncino che vengono<br />
conservate in luoghi riparati da polvere e a temperatura<br />
costante.<br />
È ricordiamoci che l’erbario ha lo scopo di indirizzare il<br />
maggior numero di persone ad aver una buona immagine<br />
accompagnata da una descrizione esatta delle piante più<br />
interessanti. Quindi lupi, al lavoro.<br />
Lucignolo<br />
JAW 3
Come preparare lo zaino<br />
S<br />
i avvicina l’avventura più entusiasmante per ogni lupo:<br />
cos’è? Ma il campo estivo, naturalmente!!! C’è qualcosa<br />
però di particolare importanza che tu devi sapere prima<br />
della tua partenza; non partirai solo, ma con un fedele compagno<br />
che ti sarà utile per tutta la durata delle vacanze di<br />
branco: “LO ZAINO”.<br />
Dentro dovrai sistemare, con ordine tutto ciò che ti occorre<br />
per la tua permanenza al campo: intimo più calze; occorrente<br />
per la pulizia personale, come spazzolino, dentifricio,<br />
asciugamani, sapone; piatti, bicchieri, posate,<br />
tovagliolo (non dovrai acquistare materiale usa e getta,<br />
bensì in plastica dura!!); il cambio di uniforme; scarpe;<br />
magliette; canadese per la notte e per la ginnastica; tutto ciò<br />
non dovrà essere sistemato nello zaino come capita, bensì<br />
dovrai munirti di tante sacchette per sistemare il tuo bagaglio<br />
e ognuna dovrà indicare un segno di riconoscimento per<br />
evitare smarrimenti di ogni genere.<br />
Fai del tuo meglio per organizzare questo lavoro, e se proprio<br />
non dovessi farcela da solo chiedi aiuto alla mamma.<br />
B<br />
uona Caccia Lupi, eccoci di nuovo insieme per parlare<br />
di una capacità entusiasmante ... quella di cuo-<br />
Cuoco<br />
co! Chissà quante volte avrete sognato o desiderato<br />
di aiutare la vostra mamma in cucina. Questa è la<br />
vostra grande opportunità!<br />
Prima di tutto per essere un buon cuoco è necessario<br />
essere un gran buongustaio e poi? Dunque... se volete<br />
conseguire questa capacità dovete iniziare da qualcosa di molto semplice<br />
che sono sicura sapete già fare: apparecchiare la tavola. Ma, attenti non è<br />
finita qui... Dovete essere in grado di preparare un uovo in diversi modi,<br />
ancora saper accendere il gas o il carbone conoscendo i pericoli,<br />
e se proprio non nè siete capaci potete incominciare dal<br />
lavaggio piatti, oppure dal conoscere le proprietà alimentari<br />
di alcuni cibi primari, alla fine sarete in grado di fare la spesa<br />
da soli e preparare la cena per voi e per i vostri amici.<br />
Sono sicura che vi impegnerete sin d’ora per avere sul<br />
vostro maglioncino il distintivo di un’altra splendida<br />
capacità.<br />
Buona Caccia e Buon Appetito Roger Rabbit<br />
4JAW
Buona caccia<br />
T<br />
utto ebbe inizio nel lontano 1985, all’età<br />
di soli otto anni, fui accolta nel Branco<br />
Uscita d’apertura a S’Antagostino d’Abbasanta<br />
2000 (sopra)<br />
Waingunga dalla mia sempre cara Akela<br />
(Sandra Vacca) come un cucciolo che aveva<br />
tanto da imparare. Ricordo ancora le tante Akele: due generazioni a confronto! (lato)<br />
avventure e le tante cacce fatte in sua compagnia,<br />
ma un triste giorno Akela lasciò il Branco<br />
e con lei si perdeva momentaneamente un equilibrio.<br />
Campo di Belvì 1996 (sotto)<br />
Uscita a Santa Lucia Capoterra 1999 (sotto)<br />
Ricordo le tante lacrime versate per salutarla. L’affetto e il<br />
legame erano tanto forti e in quel momento non riuscivo a<br />
capire che anche se lei era andata via, aveva lasciato tanti ricordi e tanto mi aveva<br />
insegnato. Dopo neanche dieci anni diventai Akela del Primo Branco Seeonee<br />
(allora sezione di Cagliari, oggi sezione di Cagliari 2) e cercai di mettere in<br />
pratica tutto ciò che mi era stato insegnato dalla mia Akela. Iniziai con sette lupetti<br />
e col passare del tempo il Branco cresceva. Avevo<br />
ancora tanto da imparare poiché questa era la<br />
mia prima esperienza in Branco. Non dimentico<br />
niente di tutte le cacce trascorse nei vari anni come<br />
ad esempio le varie Vacanze di Branco e i tanti cuccioli<br />
e lupetti conosciuti.<br />
Durante il mio cammino nel Branco ho ritrovato<br />
alcuni rover e scolte in servizio che nel mio primo<br />
anno d’Akela, sono stati miei lupetti. È stato piacevole<br />
sentir proporre delle attività vissute nelle loro esperienze da lupetti. Tante<br />
sono state le soddisfazioni. Anch’io, come la mia Akela, il 23 Febbraio <strong>2003</strong>, sono<br />
uscita dal Branco.<br />
È stata un’esperienza molto triste e allontanarmi dal Branco non è stato facile. In<br />
realtà la prima settimana non mi rendevo conto di essere uscita dall’unità, solo<br />
con l’arrivo del sabato (giorno in cui il Branco si riunisce) ho sentito più forte il<br />
distacco. È stato molto bello tornare in sede dopo alcune<br />
settimane di assenza ed essere accolta in modo molto<br />
affettuoso dai lupetti. Qualcuno mi chiama ancora Akela o<br />
addirittura “Akela vecchia”. La cosa più piacevole è che<br />
quando mi trovavo nel Branco rimproveravo i genitori dei<br />
lupetti perché davanti ai propri figli mi chiamavano Roberta<br />
ed oggi loro stessi mi chiamano AKELA. Spero tanto di<br />
poter in futuro vivere nuove avventure nel mondo fantastico<br />
della giungla e, magari, perché non essere affiancata<br />
nel mio cammino da qualcuno dei miei cari lupetti?<br />
Concludo scrivendo che ogni singolo cucciolo e lupetto mi<br />
ha dato qualcosa e spero anch’io di aver lasciato qualcosa<br />
nei loro ricordi.<br />
Buona Caccia… Roberta (Titty)<br />
JAW 5
Il San Giorgio vis<br />
Luca Orgiana Il 25 aprile siamo<br />
andati a Seneghe per fare il San Giorgio<br />
e abbiamo giocato a palla scaut<br />
con molti branchi della Sardegna. Ci<br />
siamo divisi in due squadre. Quando<br />
siamo arrivati abbiamo fatto merenda<br />
e siamo andati all’alzabandiera. Dopo<br />
abbiamo iniziato il torneo e abbiamo<br />
vinto delle partite<br />
giocando onestamente.<br />
Più tardi<br />
abbiamo pranzato<br />
e dopo abbiamo<br />
giocato nell’ora<br />
libera. Alle tre il torneo<br />
è ripreso e siamo<br />
arrivati in finale<br />
dove il Seeonee di<br />
Cagliari ci ha sconfitto<br />
e siamo andati<br />
all’ammainabandiera. Poi abbiamo<br />
preso la corriera e siamo tornati a<br />
casa.<br />
Dario Ligas Siamo partiti alle 7:20<br />
dopo essere arrivati abbiamo mangiato<br />
la merenda. Dopo un po’ abbiamo<br />
giocato a palla scaut, abbiamo pranzato,<br />
abbiamo fatto l’ora dopo l’ora<br />
libera. Dopo l’ora libera siamo andati a<br />
giocare il secondo tempo, siamo arrivati<br />
secondi e terzi abbiamo fatto l’ammainabandiera<br />
e siamo partiti.<br />
Valeria Manfredi Alle 7:20 diamo<br />
partiti. Abbiamo cantato tutta l’ora<br />
e qualcuno si è sentito male. Siamo<br />
arrivati primi e ci siamo cercati subito<br />
un posto, abbiamo ripassato i regolamenti<br />
di palla scaut. La prima partita<br />
l’abbiamo vinta ed eravamo felici.<br />
Abbiamo sfidato altre squadre e<br />
abbiamo sempre vinto. Poi la squadra<br />
1 e 2, sempre di noi, si è sfidata e ha<br />
vinto la 2 poi ce ne siamo andati noi la<br />
1 in un altro campo e anche se erano<br />
molto forti gli abbiamo vinti però la 2<br />
ha perso e nella classifica siamo arrivati<br />
2 e 3 ma eravamo felici lo stesso.<br />
Il viaggio è stato divertente per arrivare<br />
a Seneghe è stato bellissimo però<br />
in certi punti ci siamo persi. Appena<br />
arrivati abbiamo mangiato e abbiamo<br />
fatto l’alza.<br />
Filippo Mura C’erano moltissimi<br />
branchi e abbiamo sentito tutti gli urli,<br />
è durato molto. Appena arrivati eravamo<br />
molto agitati poi abbiamo preso<br />
gusto e abbiamo giocato determinatamente<br />
per vincere e secondo noi<br />
abbiamo giocato lealmente. Siamo<br />
arrivati secondi e terzi perché abbiamo<br />
fatto due squadre. Poi all’ammaina<br />
ci hanno consegnato un foglio con<br />
scritto che siamo arrivati.<br />
Adesso lo dobbiamo conservare orgogliosamente<br />
nella nostra tana.<br />
Valerio Vacca Il giorno 25/04/03<br />
siamo andati a Seneghe, per il San<br />
Giorgio, dopo 2 ore di viaggio siamo<br />
arrivati ed abbiamo mangiato. Verso<br />
le 11:00 siamo andati all’alza, dove<br />
abbiamo sentito tutti gli urli. Alle 12:15<br />
abbiamo iniziato il famoso torneo di<br />
palla scaut. Dopo due gare abbiamo<br />
pranzato. Dopo aver fatto l’ora libera<br />
abbiamo ricominciato il torneo. Alla<br />
fine siamo arrivati in finale ma pur-<br />
6JAW
to dai Lupi<br />
troppo abbiamo perso,<br />
ma siamo arrivati lo stesso<br />
secondi e terzi.<br />
Giulia Papalexis È<br />
bello vincere! Siamo partiti<br />
alle 7:00 e arrivati<br />
alle 9:30. Siamo arrivati,<br />
abbiamo fatto colazione<br />
poi abbiamo iniziato il<br />
torneo. Purtroppo è arrivata<br />
l’ora di pranzo e<br />
abbiamo interrotto e<br />
abbiamo pranzato poi<br />
abbiamo fatto l’ora libera<br />
e continuato il torneo siamo<br />
arrivati in finale poi<br />
abbiamo perso arrivando<br />
secondi e siamo partiti.<br />
Simone Puddu Nell’uscita<br />
del San Giorgio io e il mio<br />
branco abbiamo visitato vari posti, tutti molto belli. Abbiamo<br />
anche fatto tanti giochi bellissimi, tra i quali il torneo di<br />
palla scaut e ci siamo impegnati tantissimo; purtroppo<br />
abbiamo perso. Però l’importante è aver partecipato ed<br />
esserci divertiti.<br />
Branco della Pietra Azzurra – Quartu Sant’Elena<br />
Roberto PuscedduAlla mia 5ª uscita mi sono divertito<br />
tanto quando ho giocato con il branco Seeoneee con il<br />
branco Ankus e poi quando ho recitato l’Alzabandiera mi<br />
tremavano le gambe ed ero molto emozionato.<br />
Branco della Pietra Azzurra – Quartu Sant’Elena<br />
Alessandro Grasso<br />
Siamo partiti alle<br />
7:20 il 25 aprile siamo<br />
arrivati a Seneghe all’inizio siamo<br />
andati all’alzabandiera, poi siamo<br />
andati all’angolo di branco dove Akela<br />
ci ha dettato i componenti delle due<br />
squadre, poi dopo un quarto d’ora dopo<br />
che Akela ci aveva detto di rispettare le<br />
regole, dopo siamo andati a giocare<br />
contro il Seeonne di Quartu e altri branchi<br />
dove gli avevamo battuti. Poi siamo<br />
andati a pranzare ci siamo caricati. Poi<br />
dopo pressappoco 45 minuti di ora libera,<br />
siamo andati a giocare di nuovo a<br />
palla scaut dove avevamo giocato con<br />
molta lealtà e rispetto nelle regole siamo<br />
arrivati 2° e 3° poi abbiamo fatto<br />
l’ammainabandiera dove ci hanno dato<br />
il 2° e 3° trofeo poi siamo saliti in corriera<br />
dove siamo arrivati alle 20:40.<br />
Insomma questa gita è stata più la bella.<br />
Buona caccia.<br />
Martina Xaxa Il giorno 25 abbiamo<br />
fatto un’uscita con gli scaut. Appena<br />
arrivati abbiamo subito fatto la<br />
merenda dopo un po’ abbiamo fatto<br />
l’alza e dopo 15 minuti Akela ci ha detto<br />
che stavamo per giocare a palla<br />
scaut. Appena iniziato, abbiamo vinto<br />
tutte le partite verso le 2:00 abbiamo<br />
pranzato e abbiamo fatto l’ora libera.<br />
Dopo l’ora libera abbiamo riniziato a giocare<br />
alla fine siamo arrivati sia II che III<br />
abbiamo fatto l’ammaina e siamo tornati<br />
a casa felici e contenti. Buona caccia.<br />
JAW 7
Uscita al PaP<br />
Michele Cossu Alle 7:00 siamo<br />
partiti e per tutto il viaggio<br />
abbiamo cantato. Arrivati abbiamo<br />
merendato e poi fatto l’alzabandiera.<br />
Subito dopo abbiamo<br />
iniziato il torneo e le squadre 1 e<br />
2 del nostro branco hanno vinto.<br />
Poi abbiamo fatto una pausa per<br />
il pranzo e dopo l’ora libera abbiamo<br />
ricominciato il torneo. Il nostro<br />
branco è arrivato in finale con due<br />
branchi. L’Ankus 2 ha fatto la finale<br />
per la terza e quarta posizione<br />
ed ha vinto. L’Ankus 1 ha fatto la<br />
finale per il primo e secondo<br />
posto ed ha perso. Subito abbiamo<br />
fatto velocemente l’ammainabandiera<br />
e poi siamo partiti. Io mi<br />
sono divertito molto e sono contento<br />
perché il mio branco ha giocato<br />
lealmente. Buona caccia.<br />
Nicolas Papalexis<br />
Alle 7:00 siamo partiti per Seneghe.<br />
Siamo arrivati alle 9:00 e<br />
abbiamo fatto l’angolo di branco;<br />
poi siamo andati a fare l’alzabandiera.<br />
Il torneo è stato fatto in dei<br />
campi tracciati da fasce di plastica<br />
che si spezzavano sempre.<br />
Abbiamo tifato l’Ankus in tutti i<br />
modi cantando facendo rime e<br />
frasi insensate. Il pranzo è stato<br />
fatto in ritardo e l’ora libera è<br />
durata poco e subito dopo abbiamo<br />
iniziato il torneo: siamo arrivati<br />
2 e 3 però la squadra che ci ha<br />
battuto era un po’ “strana” ma<br />
quello che è importante è che<br />
abbiamo giocato lealmente.<br />
Cari lupi, il branco Ankus oggi è stato<br />
in visita al parco di Molentargius.<br />
Che cos’è??? Il parco del Molentargius<br />
è un area che fa parte di quel<br />
sistema di stagni e lagune dell’attuale<br />
pianura del Campidano.<br />
È racchiusa tra il comune di Cagliari,<br />
quello di Quartu Sant’Elena, quello di<br />
Selargius, quello di Quartucciu e quello<br />
di Monserrato.<br />
Tanti e tanti anni fa quest’area era<br />
importantissima per l’estrazione del<br />
sale, oggi invece la sua importanza<br />
maggiore è data dalla presenza di<br />
diverse specie di uccelli tra cui il famoso<br />
fenicottero rosa che ogni anno giunge<br />
dall’Africa e qui nidifica ed oramai è presente<br />
in colonie sempre più numerose.<br />
Ma durante la nostra passeggiata del<br />
parco abbiamo incontrato anche il cavaliere<br />
d’Italia, l’avocetta, l’airone cenerino<br />
e la moretta (assomiglia molto all’anatra!!!).<br />
Abbiamo camminato un bel po’<br />
immersi nella vegetazione tipica del parco<br />
cioè il canneto ed ogni tanto si apri-<br />
8JAW
arco di Molentargius<br />
vano a destra e sinistra immensi specchi d’acqua dove è stato possibile vedere<br />
anche qualche muggine. Purtroppo oltre alle tante belle cose della natura abbiamo<br />
visto le cose brutte create dall’uomo e cioè discariche, già proprio a pochi passi da<br />
quei bellissimi fenicotteri ogni tanto qualcuno pensa di poter scaricare quello che<br />
ormai non gli serve più!!!<br />
Poi ci siamo appostati in un punto alto e da lì abbiamo ammirato tutto il parco e<br />
abbiamo compilato le nostre schede di osservazione.<br />
Ed ora proponiamo una piccola guida per chiunque voglia andare a visitare questa<br />
fantastica zona. La prima cosa da fare è chiamare il Corpo Forestale ed accertarsi<br />
che la visita sia possibile, durante il periodo della nidificazione è meglio evitare<br />
e poi….. via!!! Rigorosamente in uniforme poiché il colore verde si mimetizza<br />
benissimo con la flora del posto, se li possedete portate dei binocoli e il vostro quaderno<br />
di caccia per annotare tutto.<br />
Come comportarsi in natura? Be’ noi scaut siamo maestri in questo, ma in un parco<br />
naturale gli accorgimenti da prendere sono tanti.<br />
Il primo accorgimento da prendere è quello di muoversi lentamente ed in silenzio,<br />
una caratteristica fondamentale degli uccelli è quella di possedere una vista acuta<br />
e un udito fine cosa che rende loro l’individuazione di un intruso piuttosto rapidamente.<br />
Evitate di modificare il paesaggio circostante, a volte anche il semplice spostamento<br />
di un sasso significa disturbare un rettile che lì sotto si ripara, o un insetto<br />
che di quel sasso si serve per proteggere l’ingresso della sua tana. Il modo<br />
migliore per non creare problemi è quello di trovare un buon punto di osservazione<br />
e quindi fermarsi, ammirare ed ascoltare.<br />
Ed ora buona visita al Parco del Molentargius.<br />
Buona caccia Akela<br />
JAW 9
Qualche consiglio per i<br />
1 2<br />
3 4<br />
legatura quadrata<br />
serve per legare dei pali in<br />
maniera perpendicolare.<br />
In questa costruzione serve<br />
sia per il “telaio” CHE SOR-<br />
REGGE IL PIANALE SIA PER<br />
REALIZZARE la scaletta di<br />
pali, su cui avrete prima realizzato<br />
delle “tacche”.<br />
1 2 3<br />
4 5 6<br />
legatura<br />
PER TREPPIEDE<br />
serve AD UNIRE TRE PALI<br />
AD UN’ESTREMITA`.<br />
In questa costruzione serve<br />
PER REALIZZARE I CAVALLETTI<br />
CHE REGGONO IL TUTTO.<br />
L<br />
a tecnica è sicuramente una delle attività Scaut principali<br />
nella vita di un Reparto; non è affatto vero che la tecnica<br />
è passata di moda, che agli esploratori moderni interessano<br />
più altre cose. è solo il modo di farla che fa la differenza,<br />
mai utilizzarla fine a se stessa, ma sempre rivolta alla<br />
realizzazione di imprese, sempre più importanti.<br />
Ed allora, coraggio! lanciatevi in attività di un certo livello<br />
dove nodi e legature non servono solo per prendere delle<br />
specialità o per costruire tavolini da campo.<br />
Una volta che sarete stati in grado di fare costruzioni di un<br />
certo livello e che avrete sviluppato a pieno lo spirito di pattuglia,<br />
non abbiate timori e provate a vivere l’esperienza dei<br />
grandi pionieri, quelli che erano in grado di realizzare: ponti,<br />
torri, piccoli villaggi, battelli, e chi più ne ha più ne metta.<br />
Un’impresa tecnica nasce in sede con un’adeguata preparazione<br />
(lunga quanto basta e niente di più), progetti disegnati,<br />
computo dei materiali e relativi costi, realizzazione dei modellini,<br />
verifica delle tecniche costruttive e delle regole del pionierismo,<br />
reperimento dei materiali con eventuale autofinanziamento.<br />
In realtà, come vedrete se proverete, realizzare le piattaforme<br />
per le tende sopraelevate è molto semplice. Noi avevamo<br />
a disposizione delle tende ad igloo da 7 posti che ci hanno<br />
facilitato nel montaggio della tenda sopra la palafitta.<br />
Siamo partiti dalla localizzazione sul posto del campo,<br />
delle aree in cui ogni pattuglia avrebbe realizzato la propria<br />
base. Le pattuglie dovevano scegliere delle piazzole<br />
distanti almeno un centinaio di metri l’una dall’altra, è<br />
sempre più divertente (quando se ne ha la possibilità)<br />
lasciare le pattuglie di sentirsi libere e quindi distanti sia<br />
dai capi che dagli altri esploratori.<br />
Utilizzando pali lunghi circa 2 metri e mezzo e di un diametro<br />
di 40 centimetri, hanno realizzato quattro treppiedi<br />
su cui successivamente è stato fissato un telaio a cornice<br />
fatto con pali da 3 metri e mezzo.<br />
Ulteriori pali, sempre lunghi, sono stati aggiunti al tutto,<br />
nei punti “strategici”, per evitare che il peso eccessivo<br />
flettesse od addirittura spezzasse la costruzione.<br />
Il pianale è stato realizzato con delle tavole (tantissime e<br />
costosissime!!) da 4 metri, legate tra loro ed al telaio. La<br />
lunghezza del pianale deve essere calcolata in base alla<br />
10 JEDI
il vostro campo estivo<br />
dimensione del catino delle tende e chiaramente,<br />
per maggiore stabilità, deve<br />
aggettare di una ventina di centimetri sia<br />
nella zona anteriore che in quella posteriore,<br />
rispetto alla cornice di pali sottostante.<br />
Calcolate anche che i lembi del soprattelo<br />
devono essere tirati a terra, allungando<br />
i cordini dei tiranti, e chiaramante devono<br />
far defluire l’eventuale acqua piovana al<br />
suolo e non sulla piattaforma.<br />
A questo punto il gioco è fatto, montate la<br />
tenda e “fissatela” alla piattaforma legandola<br />
con cordini o con del fil di ferro, sistemate<br />
il soprattelo e tiratelo a terra con dei<br />
picchetti abbastanza lunghi.<br />
La veranda servirà da dispensa o da<br />
porta oggetti, le gambe dei treppiedi<br />
sarranno le basi in cui ogni pattuglia<br />
realizzerà il tavolo, la cambusa e tutto<br />
ciò che gli viene in mente.<br />
Una delle cose più rognose da realizzare,<br />
anche se, ad occhio, può non sembrare,<br />
sono le scalette.<br />
Sì perche realizzate con i pali tondi e le<br />
legature quadre si allentano di continuo<br />
e i ragazzi devono rifare le legature<br />
spessissimo, quindi sicuramente vanno<br />
fatte le tacche per gli incastri, ma visto<br />
che i pioli sono molti bisogna stare<br />
attenti a non esagerare e quindi a non<br />
indebolire il palo portante. Un’altra soluzione<br />
può essere quella di realizzare le<br />
scalette in corda, ma bisogna fissarle<br />
LEGATURA<br />
A TREPPIEDE<br />
SCALETTA<br />
DI LEGNO<br />
UNA SCALETTA<br />
FACILE, FACILE<br />
PER RELIZZARE UNA SCALETTA<br />
FACILE E RESISTEnTE BASTA<br />
UNIRE DEI PALETTI DI LEGNO,<br />
DISTANZIATI TRA LORO,<br />
CON DEI NODI GALERA<br />
bene a terra se no risulterà scomodissimo utilizzarle. L’ultima sponda<br />
può consistere nell’utilizzo delle tavole piatte, ma il risultato estetico<br />
finale non è un gran che.<br />
Notevole importanza, infine, per la vostra programmazione riguardano<br />
i tempi di realizzazione, perchè probabilmente vi dovrete organizzare<br />
in maniera particolare se non sarete in grado di montare la tenda<br />
durante il primo giorno.<br />
Buona caccia e Buona notte... chiaramente sopraelevata!<br />
PIANTA<br />
LEGATURA<br />
QUADRATA<br />
PIANALE<br />
DI TAVOLE<br />
JEDI 11
Un San Giorgio indim<br />
Seneghe 25 aprile <strong>2003</strong><br />
C<br />
iao a tutti mi chiamo Michela e sono una delle tante esploratrici che<br />
hanno partecipato al San Giorgio. È stata un’esperienza bellissima. Il<br />
San Giorgio si è tenuto a Seneghe e il grande gioco tra i reparti è stato<br />
organizzato dalla nostra Sezione di Ittiri.<br />
Era ambientato in epoca romana, quindi abbiamo dovuto farci i costumi. La<br />
nostra pattuglia gli ha fatti di gomma – piuma e sono riusciti veramente<br />
bene. I capi pattuglia oltre ad avere l’armatura come tutti, dovevano portare<br />
un mantello rosso.<br />
La gita è iniziata alle 7:00 del mattino da Quartu Sant’Elena. Siamo arrivati,<br />
dopo due ore circa di viaggio e la prima cosa che abbiamo fatto è stata<br />
quella di costruire gli angoli di pattuglia. Quando abbiamo finito di fare gli<br />
angoli c’è stata l’ispezione da<br />
parte dello staff di reparto. Dopo<br />
tutte le ispezioni è arrivata l’ora<br />
dell’alza bandiera, c’era un sacco<br />
di gente. Per l’invocazione è<br />
andata una pattuglia del mio<br />
reparto: la pattuglia Falchi.<br />
Dopo che l’alza era finito iniziava<br />
la parte più divertente di tutta l’uscita:<br />
“il grande gioco”.<br />
Il grande gioco era una sfida tra i<br />
reparti di tutta la Sardegna.<br />
Come avevo accennato prima<br />
tutti dovevamo indossare un’armatura.<br />
Il gioco consisteva nel conquistare 5 regioni, all’interno di ogni regione<br />
c’erano 4 prove da superare.<br />
Le prove da superare erano di vario tipo: c’era topografia,<br />
primo soccorso, cucina, passaggio alla<br />
marinara, pionierismo, salita alla pertica, ecc. .<br />
Quando finivi una prova ti veniva dato un punteggio.<br />
Per spostarti da una regione all’altra<br />
avevi un messaggio in codice morse che<br />
dovevi tradurre e poi presentare nella<br />
regione dove dovevi andare. Anche al<br />
messaggio veniva attribuito un punteggio.<br />
Correndo da una parte all’altra è arrivata<br />
l’ora di pranzo e ci è stata data una mezzora<br />
di tempo per mangiare.<br />
Una volta finita la pausa pranzo il gioco è<br />
riniziato; ma per motivi di tempo non è<br />
12 JEDI
enticabile<br />
terminato una volta che tutte le pattuglie<br />
avevano conquistato tutte le regioni, le<br />
prime 8 pattuglie classificate si dovevano<br />
sfidare al colosseo, ma ripeto, per<br />
motivi di temo il gioco non è finito.<br />
Arrivata l’ora dell’ammaina si sono sapute<br />
le prime 8 pattuglie. C’era anche la<br />
mia pattuglia che si è classificata 4ª che<br />
emozione per un C.P. ritirare l’attestato!!!<br />
La maggior parte delle pattuglie del<br />
nostro reparto erano tra le prime otto.<br />
Purtroppo il trofeo non lo abbiamo vinto<br />
noi, però sono rimasta contenta ugualmente.<br />
Quando è finita l’ammaina siamo ritornati<br />
nei nostri angoli e poi lo staff ci ha<br />
chiamato. Siamo rimasti contenti perché<br />
tutte le pattuglie tranne una sono arrivate<br />
tra gli otto. Ma non era solo per complimentarsi<br />
con noi ma anche per dare a<br />
una persona il merito di esploratore Ranger.<br />
Questa persona ero proprio io; ero<br />
felicissima. La mia felicità era doppia, sia<br />
per essere arrivata all’esploratrice Ranger<br />
e poi per aver contribuito a far arrivare<br />
4ª la mia pattuglia.<br />
Ma aimè è arrivata l’ora di andar<br />
via. Mi sono divertita tantissimo e<br />
spero un giorno di diventare<br />
esploratrice scelta; ma so<br />
che se mi impegno ce la<br />
posso fare.<br />
Il ritorno a Quartu è stato<br />
bellissimo perché eravamo<br />
tutti contenti per la<br />
giornata.<br />
Questo per me è stato un<br />
San Giorgio indimenticabile.<br />
Michela PERRA – Ptg. GUFI<br />
San Giorgio Regionale<br />
Sardegna <strong>2003</strong><br />
T<br />
radizione vuole che il 23 Aprile di ogni<br />
anno, si festeggi il San Giorgio e, con<br />
esso, si chiuda idealmente l’anno scaut.<br />
Rispetto alle uscite che ogni Sezione fa ogni<br />
mese, questa del San Giorgio è davvero particolare.<br />
Ci s’incontra con tutti i fratelli scaut<br />
delle Sezioni Assoraider della Sardegna ed è<br />
veramente interessante vedere come ci si<br />
sente vicini un l’altro, come si scherza, si ride<br />
e si parla con tutti. Ci sono anche amici e<br />
genitori che si uniscono al gruppo: accendono<br />
fuochi per arrostire o semplicemente per<br />
scaldarsi, mangiano e chiacchierano insieme<br />
con noi, dimostrando di essere piacevolmente<br />
inseriti in questa cornice di genuina felicità.<br />
S’inizia con l’alza bandiera dove tutti sono<br />
trasportati dal ritmo frenetico della giornata,<br />
piena come sempre di tante attività che stimolano<br />
la voglia di fare di tutti, dal più piccolo<br />
lupetto allo scaut più anziano.<br />
Purtroppo le ore a disposizione terminano<br />
inesorabilmente sul più bello e, quel ritmo frenetico<br />
si ferma, quasi d’incanto all’ammaina<br />
bandiera con le premiazioni e le cerimonie.<br />
La giornata si chiude così, tra i saluti, gli<br />
abbracci, le strette di mano e le pacche sulle<br />
spalle. Quello che mi ha spinto a fare questa<br />
breve sintesi del nostro San Giorgio <strong>2003</strong>,<br />
che ha visto la partecipazione di circa 700<br />
persone è la necessità di voler augurare a tutti<br />
i fratelli scaut, che la felicità e la spontanea<br />
serenità caratterizzanti questa giornata, non<br />
siano mai un’eccezione ma, diventino vere e<br />
proprie consuetudini in ogni futura occasione<br />
d’incontro.<br />
Tito Zedda<br />
Presidente Commissario Sezione Cagliari 1<br />
Le foto che accompagnano l’articolo si riferiscono<br />
al Reparto della nostra Delegazione di Elmas<br />
JEDI 13
Giornata del pensiero<br />
Quanto avvenuto, con la creazione del Branco “Fiore Rosso”,<br />
ha segnato una importante tappa nella piccola comunita’<br />
di Civitella Roveto e dell’Assoraider in Abruzzo.<br />
Con l’occasione porgo a tutti i fratelli scaut<br />
buona caccia e buon vento.<br />
Pres. Comm. Fabio Franchi<br />
N<br />
el pomeriggio del 22 febbraio per la Sezione di Civitella Roveto c’è stato<br />
un evento molto importante, oltre al passaggio di Raider, Rover e<br />
Esploratori, dodici zampe tenere sono passate nel branco promettendo<br />
di fare “del proprio meglio” nella vita della giungla. Proprio l’arrivo di questi<br />
lupetti ha permesso la costituzione del branco “del Fiore Rosso”. La cerimonia<br />
è avvenuta nella chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista, davanti<br />
all’entusiasmo e alla commozione dei genitori di tutti i presenti.<br />
Ovviamente la messa è stata animata dai canti scaut che hanno coinvolto<br />
nella festa tutta la gente e principalmente intonati dalla compagnia, che con<br />
i canti si è espressa al suo meglio.<br />
A cerimonia conclusa un forte applauso scrosciante ci ha augurato un lungo<br />
cammino nella vita scaut, dopo di ché formata<br />
una lunga fila abbiamo raggiunto la sede dando<br />
vita ad un’allegra serata, ovviamente con la partecipazione<br />
dei genitori, ma soprattutto, con la presenza<br />
del nostro più affezionato sostenitore,<br />
Mons. Franco Geremia.<br />
Dopo esserci rifocillati sono stati organizzati bans,<br />
canti, scenette, dove i lupetti si sono distinti per la<br />
loro semplice spontaneità coinvolgendo<br />
tutti tra il divertimento generale.<br />
Noi rover (già reduci da una<br />
promessa) abbiamo rivissuto<br />
un’emozione forte, la stessa che si<br />
leggeva negli occhi dei lupi ed è<br />
per questo che continueremo per<br />
sempre a dire: “Del nostro<br />
meglio” “Sii preparato” “Servire”<br />
Parole che non dimenticheremo<br />
mai per le forti emozioni e le grandi<br />
esperienze che ci hanno fatto e<br />
che ci faranno vivere.<br />
Compagnia Antares Civitella Roveto<br />
26 marzo <strong>2003</strong><br />
14 VOGLIA DI STRADA
Tradition Day<br />
I<br />
l 25 Aprile, la Compagnia Highlanders<br />
ha festeggiato il San Giorgio in modo<br />
davvero speciale… Passeggiando tra<br />
gli scaut in divisa si potevano incontrare<br />
guerrieri e contadine scozzesi, prodi cavalieri<br />
affiancati da belle dame, si poteva<br />
scorgere nel bosco la capanna del villaggio<br />
scozzese, l’affascinante trono di fronte<br />
ad un gioco d’asce e addirittura un vulcano<br />
in procinto di eruttare!<br />
Le musiche che facevano da sottofondo a<br />
questo scenario, ci hanno riportato indietro<br />
nel tempo, in un’atmosfera magica.<br />
Tutto ciò si è potuto realizzare grazie all’attività,<br />
promossa dalla nostra Compagnia Highlanders, dal nome: “Tradition<br />
Day”.<br />
L’attività aveva lo scopo di far conoscere l’ambientazione e le tradizioni<br />
alle quali ogni compagnia si è ispirata al momento della sua<br />
fondazione, attraverso rappresentazioni, balli, travestimenti, giochi.<br />
Alla fine della giornata le Compagnie hanno gareggiato nel lancio del<br />
tronco, hanno assistito all’incoronazione di Lancillotto e ai giochi<br />
medievali della Compagnia Parsifal e, guidate dai ritmi tribali, hanno<br />
visitato la stanza della Compagnia Vulcano dove si è svolto un divertente<br />
spettacolo pirotecnico.<br />
Infine gli Highlanders, dopo aver consegnato gli attestati di partecipazione,<br />
hanno salutato le due compagnie con una simpatica danza<br />
scozzese.<br />
Il risultato finale dell’attività ha sorprendentemente<br />
superato le nostre<br />
aspettative, l’impegno che le Compagnie<br />
hanno speso per realizzarla è<br />
stato davvero tanto, quindi prima di<br />
salutarvi, ringraziamo ancora le<br />
Compagnie Parsifal e Vulcano per la<br />
loro partecipazione.<br />
Buona Strada La Compagnia Highlanders<br />
VOGLIA DI STRADA 19
2 o Compleanno st<br />
Barletta 1-2 marzo <strong>2003</strong><br />
N<br />
oi che ci vediamo ogni giorno non ci<br />
accorgiamo del tempo che passa e che<br />
lascia scolpiti nel nostro cuore avvenimenti<br />
che non dimenticheremo mai.<br />
I mesi passano e tutti insieme corriamo per<br />
raggiungere una coerente maturità, attraverso<br />
il mondo dello Scautismo.<br />
L’uno e il due marzo scorsi la Compagnia<br />
Blowind ha festeggiato il suo secondo compleanno<br />
(anche se un po’ in ritardo). È stata<br />
una festa alla quale sono state invitate molte<br />
altre compagnie; purtroppo non tutte hanno potuto<br />
presenziare.<br />
Ad allietare la festa hanno contribuito la Compagnia Voyager II di Messina,<br />
sempre presente con noi alle iniziative associative; la Compagnia<br />
Excalibur di Cirò Marina, con la quale abbiamo stretto un bellissimo rapporto;<br />
la nostra “coinquilina”, Compagnia Midway.<br />
La festeggiata, la “regina” del momento, ovviamente, è stata la Compagnia<br />
Blowind (modestia a parte).<br />
L’attività è regolarmente cominciata alle 18.30 del giorno uno, dopo che<br />
tutte le compagnie hanno sistemato le tende nel giardino alberato della<br />
sede di Barletta, con la preparazione dei giochi organizzati per la serata.<br />
Tutti i giochi si sono svolti in maschera, avendo proposto, per il<br />
nostro compleanno, una festa di carnevale.<br />
Vi erano costumi di ogni tipo, che hanno colorato la festa di grande<br />
armonia e gioia, caratterizzanti il tema che ciascuna compagnia aveva<br />
scelto per la serata.<br />
La Compagnia di Messina ha proposto il tema di Super Saian, mascherandosi<br />
chi da Goku, chi da Crili (cosa da super eroi) e colorando di un<br />
forte colore arancione quella fresca serata piena di emozioni.<br />
Un forte appello alla pace hanno portato a Barletta, anche se solo in una<br />
festa in maschera, i ragazzi della Compagnia di Cirò Marina, i quali hanno<br />
voluto dire no alla guerra in corso che, come tutte le guerre, non hanno<br />
senso e che potrebbero essere risolte senza armi, con la diplomazia<br />
e, magari, con una semplice partita di calcio, come hanno pensato i<br />
ragazzi della Midway di Barletta, vestiti da calciatori, ovviamente a caricatura.<br />
In modo elegante, filosofico e duecentesco, la Compagnia ospitante ha<br />
interpretato, invece, la Divina Commedia, che ha visto come protagoni-<br />
20 VOGLIA DI STRADA
iamo crescendo!<br />
sti l’immancabile Dante Alighieri, la superbia, il<br />
sadomaso, il Conte Ugolino, San Pietro, gli<br />
angeli, i diavoli, Cupido, il suicida e la donna<br />
che ha irradiato la serata con la sua candida<br />
bellezza, ossia la splendida Beatrice, interpretata<br />
dal nostro amico Giuseppe.<br />
È stato bellissimo assistere alle varie scenette.<br />
Ma la serata ha visto trionfare le squadre<br />
assemblate per tutti i giochi che hanno preceduto<br />
la cena, alla fine della quale la Blowind ha<br />
spento le candeline dei suoi due anni.<br />
La mattinata seguente, in spiaggia, è stata animata da un interminabile<br />
gioco dell’oca alternativo, nonché da una gara che ha evidenziato le<br />
doti scultoree di ognuno di noi, oltre ogni aspettativa dei nostri capi.<br />
Purtroppo le cose belle finiscono presto e, dopo il pranzo in sede, le<br />
compagnie, vista la lontananza dalle proprie sedi, sono dovute partire<br />
dopo l’Ammaina Bandiera che ha acceso la speranza in noi di un<br />
incontro a breve per il San Giorgio e poi, chissà, per il Campo estivo.<br />
Sicuramente l’anno<br />
prossimo faremo<br />
un’altra festa e,<br />
come sempre, i<br />
nostri amici non<br />
mancheranno.<br />
Un sentito grazie<br />
al nostro Capo<br />
Unità che ci ha<br />
aiutati a realizzare<br />
questo progetto…<br />
Grazie Tatanka!<br />
Un forte abbraccio<br />
e un arrivederci a<br />
Pierluigi, Ciccio,<br />
Nicodemo, Pierpaolo,<br />
Domenico,<br />
Annalisa, Nicola,<br />
ecc. ecc. ecc..<br />
Con affetto per sempre<br />
la vostra amica Fabiana Grieco<br />
VOGLIA DI STRADA 21
Relazione campo invernale<br />
2-3-4-5 gennaio <strong>2003</strong><br />
22 VOGLIA DI STRADA<br />
Eravamo compagnie piu‘ o meno lontane dal luogo del campo<br />
“Messina, Campobasso, Taranto 2, Civitella Roveto”, ma con tanta gioia<br />
nel cuore di incontrarci e trascorrere qualche giorno insieme.<br />
D<br />
opo esserci organizzati nei mesi precedenti fu così che il tanto atteso<br />
campo invernale presso Riccia (provincia di CB) arrivò! Parte di noi, rover<br />
e scolte, già ci conoscevamo, ma è stato comunque bello rivedere vecchi<br />
fratelli scaut e conoscerne nuovi.<br />
Le poche ore rimaste del giorno degli arrivi ci sono servite per rompere il ghiaccio<br />
e per fare le ultime conoscenze. Forse anche per questo è stata organizzata<br />
la sera stessa una veglia. Subito dopo per la troppa stanchezza, le luci<br />
della camerata, in cui dormivamo, si spensero presto senza troppi problemi.<br />
La mattina, anche se un pò ibernati, riuscimmo ad aprire gli occhi e a dare<br />
veramente inizio al nostro campo invernale. Dopo la solita routine di campo<br />
(colazione, pulizia personale ecc.) siamo stati divisi in due gruppi, e per mettere<br />
in movimento i nostri muscoli rimasti ancora nei sacchi a pelo, abbiamo<br />
iniziato a giocare a palla scaut. A causa delle pessime condizioni meteorologiche<br />
del giorno prima (aveva piovuto tutto il giorno) fu così, che alla fine, eravamo<br />
irriconoscibili, tutti sporchi di fango e qualcuno anche acciaccato da<br />
qualche infortunio. Alcuni riuscirono anche ad avere il barbaro coraggio di farsi<br />
una doccia “completa” con l’acqua che usciva a cubetti di ghiaccio (ci riferiamo<br />
a: Armando compagnia CB, Antonello e Lorenzo di Civitella Roveto, Vincenzo<br />
di Taranto 2 e anche Fazione di Messina).<br />
Dopo il pranzo e la nostra brevissima “siesta”, quindici minuti al massimo,<br />
abbiamo ripreso le attività e i capi hanno avuto la splendida idea di farci organizzare<br />
uno “spettacolo” per il fuoco…e non solo questo! Ci siamo cimentati<br />
anche a creare i vestiti…e che vestiti! Dopo tante risate, abbiamo concluso la<br />
serata con un mega torneo di pallavolo.<br />
Quello che è successo di notte non saprei dirvelo (qualcuno ha avuto problemi<br />
con l’orologio)…Comunque l’unica cosa certa è che il giorno dopo ci siamo<br />
svegliati con i soliti malanni!<br />
I nostri capi sempre affettuosi hanno pensato di farci fare una piccola escursione<br />
(sempre divisi in gruppi) nelle zone limitrofe! È stato veramente bello.<br />
Abbiamo camminato per ore anzi che dico per “mille” ore immersi nel fango<br />
sempre grazie al tempo! Al ritorno eravamo ancor più irriconoscibili del giorno<br />
prima!…vi lasciamo immaginare…<br />
Dopo aver ripreso le nostre forze, abbiamo fatto due relazioni sul campo (una<br />
per gruppo) e anche se le nostre menti erano ancora oscurate dal fango….da<br />
entrambe abbiamo estrapolato questo breve “escursus” sul campo!<br />
Il nostro intento era quello di far rivivere anche a voi le stesse emozioni che<br />
abbiamo avuto e spero ci siamo riusciti!<br />
É inutile raccontare il giorno delle partenze perché sappiamo che è sempre<br />
una tristezza!<br />
Gruppo redazione
La Navajo a Roma<br />
P<br />
artiti martedì 25-<strong>02</strong> a.c. alle ore 24.00 dalla stazione<br />
ferroviaria di Taranto, siamo arrivati in quel<br />
di Roma alle ore 7.15 del giorno successivo.<br />
Dopo aver fatto una breve sosta per fare colazione, la<br />
Compagnia si è avviata per prendere la metropolitana<br />
diretta a Piazza S. Pietro.<br />
Entrati nella sala Nervi, l’udienza è iniziata alle ore<br />
10.30.<br />
L’incontro con il Santo Padre è servito molto alla<br />
nostra Compagnia in quanto, questo illustre personaggio<br />
storico, appena accomodatosi, ha provocato<br />
in noi un sorriso di gioia e costernazione, ma soprattutto<br />
meraviglia per poter vedere ed ascoltare dal<br />
vero un uomo che fino a qualche ora prima sembrava<br />
inarrivabile per noi.<br />
Ascoltando la sua voce che si rivolgeva a tutti i presenti<br />
nella sala, in particolare mi ha fatto pensare:<br />
in questo periodo il mondo sta attraversando un<br />
periodo di crisi profonda, pieno di violenza, sull’orlo di<br />
una guerra catastrofica, eppure<br />
quella voce tremante ma ferma ha<br />
espresso il bisogno di tutti i popoli<br />
della Terra a raggiungere la Pace.<br />
Durante questa udienza il Papa ha<br />
esaltato la figura creativa dei giovani<br />
incitandolo ad operare nel bene<br />
comune.<br />
Dopo aver nominato e ringraziato<br />
tutti i gruppi presenti in quell’enorme<br />
sala, compreso il nostro gruppo<br />
scaut, ha concluso l’udienza dandoci<br />
una benedizione particolare.<br />
L’emozione di noi scaut era arrivata<br />
al massimo… non volevamo uscire<br />
da quella sala, in quanto, mentre al<br />
di fuori di essa ci aspettava il ritorno<br />
alla vita quotidiana con tutti i suoi<br />
problemi, all’interno di essa si<br />
vedevano solo sorrisi, gioia di vivere,<br />
solidarietà e gratitudine.<br />
La giornata, comunque, è continuata<br />
con la visita ai monumenti di<br />
Roma.<br />
Alle ore 23.30 abbiamo ripreso il<br />
treno per tornare a Taranto.<br />
per la compagnia Navajo Rita Esposito<br />
La compagnia<br />
Navajo della<br />
sezione Taranto 1<br />
ha organizzato<br />
un pernotto a Roma<br />
con la finalita‘<br />
di partecipare<br />
ad una udienza<br />
con la presenza del<br />
Santo Padre<br />
Giovanni Paolo II.<br />
Auguri Cristina<br />
Perche‘ auguri Cristina?<br />
P<br />
erché da qualche tempo Sei stata nominata<br />
Capo Reparto dei Cheyenne e nonostante i<br />
tuoi tanti impegni, riesci a dedicare il tuo tempo<br />
libero per aiutarci a continuare la nostra pista.<br />
Tu con noi, noi con Te, siamo sicuri che il nostro<br />
Reparto sarà sempre pronto e preparato. Con lo<br />
Spirito Guerriero, con il Cuore Leale, sapremo<br />
combattere assieme a Te le avversità che si<br />
potrebbero presentare, ma con la Lealtà che ci<br />
contraddistingue, riusciremo a confidarci in modo<br />
che tra noi ci sia sempre chiarezza e amicizia<br />
Spirito Guerriero in un cuore Leale<br />
VOGLIA DI STRADA 23
Il dovere della m<br />
Il 27 Gennaio 1945 truppe alleate entrarono nel campo di sterminio<br />
di Auschwitz per liberare i pochi sopravissuti.<br />
O<br />
ltre la ragione, la memoria è una caratteristica che ci distingue da tutti gli<br />
altri esseri viventi. Essendo molteplici gli avvenimenti, le persone, i luoghi,<br />
e quant’altro da ricordare nel corso della storia, l’uomo ha semplificato<br />
ciò, edificando in ricordo monumenti, ricordando i nomi o istituendo giornate<br />
commemorative.<br />
Una di queste, da poco istituita, è la giornata della memoria, il 27 Gennaio.<br />
Quando nel 1945 i cancelli di Auschwitz furono abbattuti.<br />
Di per sé, ciò che rappresenta oggi il campo di Auschwitz e tutto ciò che ivi<br />
accadde come in altre parti d’Europa all’epoca, difficilmente potrà essere<br />
dimenticato; ma in questo giorno particolare la nostra attenzione è rivolta a<br />
questo capitolo di storia che ha attraversato il continente gettando orrore, sgomento<br />
e indignazione.<br />
Quest’anno, la mia compagnia Blowind di Barletta, ha deciso di intraprendere<br />
un percorso che dal 27 Gennaio al 24 Febbraio, giornata della memoria sulla<br />
Shoah e la giornata del pensiero scaut, incentrato sulla guerra, le sue atrocità,<br />
il prezzo che essa esige, le sue motivazioni e ciò che ne consegue.<br />
Abbiamo sfruttato l’abbondante materiale che<br />
televisioni e giornali hanno fornito in occasione<br />
del 27 e di qui siamo partiti prendendo in<br />
considerazione altri crimini di guerra, come<br />
quello avvenuto a Cefalonia contro la divisione<br />
Aqui, attraverso documentari RAI.<br />
Ma anche alcuni film che egregiamente hanno<br />
trattato questo vasto e doloroso tema.<br />
Per esempio: “Il pianista” sullo sterminio, “El<br />
Alamein” sul fronte africano nel secondo conflitto<br />
mondiale e “Il grande dittatore” di Charlie<br />
Chaplin capolavoro dell’ironia tagliente che più<br />
di ogni altra cosa, mette a nudo realtà difficili da raccontare.<br />
Ma la parte più interessante si è rilevata a conclusione del nostro percorso<br />
quando abbiamo avuto l’onore d’incontrare un reduce di guerra.<br />
Il nostro eroe è il tenente Salvatore Damato, della Guardia di Finanza, eroe<br />
plurimedagliato come non ce ne sono molti in Italia.<br />
Il nostro illustre ospite dietro un’anagrafica età avanzata (oltre ottanta anni) conserva<br />
uno spirito attivo e pieno di vita che ben si nota nella sua persona vispa.<br />
24 VOGLIA DI STRADA
emoria<br />
Ma sbaglia di grosso chi ora pensa alla<br />
sua vita di guerra stile Rambo, come<br />
molti di noi prima che ci raccontasse la<br />
sua storia, credevano e fantasticavano:<br />
imprese disperate, combattimenti a fuoco,<br />
incetta di nemici e quant’altro.<br />
Molti dei suoi riconoscimenti non sono<br />
dovuti ad imprese di guerra quanto all’ardua<br />
sopravvivenza in un campo di prigionia<br />
in Germania.<br />
Catturato dopo l’armistizio, visse sino alla<br />
liberazione da parte degli americani, in<br />
un campo di lavoro presso una fabbrica.<br />
Le condizioni narrate durante tale periodo<br />
di cattività erano atroci, fomentate dal<br />
tradimento dei patti di guerra dal nostro<br />
esercito.<br />
Razioni di cibo insufficienti, punizioni<br />
corporali e umiliazioni frequenti, per<br />
non parlare delle condizioni igenicosanitaie<br />
inesistenti.<br />
L’episodio che più mi ha agghiacciato<br />
è stato quando una mattina il suo vicino<br />
di branda, con cui era rimasto a<br />
parlare sino a notte fonda, non si era<br />
ancora alzato, così una guardia gli si<br />
avvicina e lo incita con il frustino. Ma non<br />
rispondendo alle sollecitazioni, il soldato<br />
esclama “Kaput”.<br />
Era morto nel sonno durane la notte.<br />
È strano concepire come un anziano<br />
signore di oggi abbia potuto sopportare e<br />
Una giornata<br />
con gli anziani<br />
P<br />
artenza per Alghero e destinazione Casa<br />
Serena, con degli ospiti particolari rispetto<br />
ai soliti anziani, perchè erano malati<br />
con disturbi psichici, per cui il nostro rapporto<br />
con loro, come si può immaginare, è stato un<br />
po’ travagliato. Siamo partiti con l’idea di rallegrare<br />
la loro giornata. Infatti, abbiamo organizzato<br />
delle attività creative, dal canto al<br />
disegno e per concludere la tombola e una<br />
festiciola. All’inizio loro stessi erano un po diffidenti<br />
nei nostri confronti, per cui abbiamo<br />
trovato delle difficoltà, ma con un po’ di<br />
pazienza e dolcezza siamo riusciti a catturare<br />
la loro attenzione.<br />
Abbiamo fatto delle<br />
foto e lasciato dei<br />
regalini per ricordarsi<br />
di questa<br />
esperienza per noi<br />
entusiasmante.<br />
Nel volto di quelle<br />
persone si leggeva chiaramente la voglia di<br />
ritornare giovani e noi li abbiamo accontentati<br />
nel nostro piccolo a raggiungere il loro “desiderio<br />
almeno per un giorno.<br />
Compagnia Vulcano - Ittiri<br />
superare tali condizioni di vita; ma certamente all’epoca era giovane e sacrificando<br />
il fiore della sua giovinezza e rispondendo alla chiamata della Patria,<br />
noi oggi possiamo godere di tale libertà che spesso ci pare scontata ma che<br />
si fonda su tante persone che sono morte per difenderla e che ancora oggi<br />
vivono nel ricordo di chi c’era e nella memoria delle generazioni di domani.<br />
Francesco Vitobello Compagnia Blowind, Barletta.<br />
VOGLIA DI STRADA 25
Scautismo e resistenza<br />
Dopo oltre 55 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale si parla ancora<br />
di attualità della Resistenza, un fatto storico, un fenomeno sociale, un ideale<br />
che non può trovare assenti od estranei noi scaut.<br />
La Resistenza, infatti, al di là della lotta armata, che necessariamente dovette<br />
rivestirsi, di tutte le crudeltà e le tragedie proprie della guerra, fu la riaffermazione<br />
dei diritti di tutti gli uomini alla libertà, contro un totalitarismo dilagante, che in<br />
nome di una presunta superiorità di razza e di sistema giustificava – e giustifica<br />
– ogni sopruso, fosse anche lo sterminio di milioni di uomini.<br />
Per questo la Resistenza fu anche un fenomeno europeo che trovò sensibili e<br />
consenzienti tutti gli uomini amanti della Dignità Umana, dei Diritti altrui e quindi<br />
della Libertà. Lo Scautismo non può essere indifferente quando sono in gioco<br />
i valori della Resistenza così come non fummo assenti nei momenti difficili. A<br />
questo proposito, vale la pena di ricordare ai più giovani che anche in Italia fummo<br />
derisi, perseguitati, bastonati ed infine sciolti, perché i nostri ideali non si<br />
accordavano affatto con quelli basati sulla violenza ed il mito della razza. Solo a<br />
mò di esempio ricordiamo ed onoriamo la figura di Don Minzoni Parroco di<br />
Argenta (Ferrara), volontario ed eroe nella Prima Guerra Mondiale, Assistente<br />
Scaut di un Reparto dell’Asci (Associazione Scautistica Cattolica Italiana). Fu<br />
ucciso anche perché aveva osato formare una Sezione Scaut dell’Asci. In tutta<br />
Italia lo scautismo, negli anni compresi tra il 1922 ed il 1928, fu perseguitato in<br />
vari modi anche attraverso la violenza fisica. Erano gli anni dello squadrismo e<br />
del Delitto Matteotti e lo scenario sociale e politico era contraddistinto da questi<br />
fatti. La stessa sorte subirono le associazioni scaut di altre nazioni, in cui il<br />
totalitarismo, sotto nomi diversi ma uguale nei principi nella sostanza e nei metodi,<br />
si impadronì del potere. Questo accadde anche dopo il 1945 con l’inizio della<br />
“guerra fredda”.<br />
Tra varie vicende e peripezie lo scautismo in Italia fu sciolto tra il 1927 ed il<br />
1928. Tra difficoltà e rischi, varie formazioni di giovani proseguirono, sot-<br />
Noi per il popolo migratore<br />
A<br />
nche quest’anno in occasione della giornata delle Oasi, la<br />
nostra Sezione di Como ha collaborato con l’Oasi delle Torbiere<br />
del Bassone per la buona riuscita della manifestazione.<br />
Tra le varie attività proposte: un interessante incontro con le famiglie a<br />
contatto con la natura ed immersi in un verde tutelato. Per i genitori, un’interessante<br />
visita guidata all’oasi mentre, per i ragazzi un bellissimo Atelier degli<br />
aquiloni, percorso Hebert e tanti altri fantastici giochi. A cura dell’Assoraider la<br />
mostra sulla “Storia dell’Oasi. La manifestazione ha avuto un notevole successo.<br />
La giornata del WWF dedicata alla riscoperta delle aree protette ha visto la
to varie forme le attività scaut. Così a Roma con Marzot e Pirotta rispettivamente<br />
futuri Capi Scaut dell’Assoraider e del Gei. A Milano con le Aquile Randagie<br />
dell’Asci guidate dall’indimenticabile Kelly – Giulio Uccellini. Questo<br />
fenomeno fu definito la “Giungla Silente”. Disciolto lo scautismo in Italia esso<br />
non morì e proseguì le proprie attività dalla Sicilia alla Lombardia tra mille difficoltà<br />
senza perdere la speranza che un giorno avremmo ripreso le nostre attività<br />
ufficialmente.<br />
Alcuni scaut italiani guidati da Giulio Uccellini parteciparono al Jamboree del<br />
1937 in Olanda, l’ultimo prima della Guerra ed anche l’ultimo che vide la presenza<br />
di B.P., egli venne a conoscenza che “nonostante tutto” in Italia diversi<br />
gruppi continuavano a fare scautismo. B.P. rimase commosso per la presenza di<br />
questi scaut e volle ricevere personalmente Giulio Uccellini che fu l’ultimo scaut<br />
italiano ad incontrare personalmente Baden-Powell. Questo episodio colpì<br />
profondamente B.P. che in uno dei suoi ultimi articoli apparsi su The Scouter<br />
(Rivista dei Capi Inglesi - Ottobre 1940), scriveva:<br />
“ In qualche paese i Nazisti hanno cercato di estirpare completamente<br />
l’arbusto scaut, per sostituirlo con altre piante quali la HitlerJugend o<br />
i Balilla. Ma le radici sono ancora la‘, e quando, per volonta‘ di Dio,<br />
ritornera‘ la Primavera della Pace, le piante butteranno fuori i propri<br />
frutti con maggiore forza, rinvigorite dalla potatura subita”.<br />
Ci teniamo anche a ricordare che notevolissimo fu il contributo dello Scautismo<br />
Europeo alla resistenza negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale.<br />
Ancora oggi la Resistenza ha un suo valore, poiché è ancora attuale e più che<br />
mai necessario, l’impegno di sostenere l’uguaglianza e la fraternità di tutti gli<br />
uomini del mondo di resistere ad ogni tentativo, o nostalgia, di totalitarismi<br />
variamente colorati ma identici nell’imporre la violenza e l’odio nel Mondo.<br />
Da pochi giorni si sono concluse le iniziative inerenti alla Giornata della Memoria<br />
e mi ha colpito un intervento del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio<br />
Ciampi, che ha ricordato che “la Shoah deve rappresentare un monito per<br />
tutta l’umanità, contro l’odio razziale, etnico e religioso che purtroppo riaffiora<br />
anche nelle società più evolute”.<br />
Salvo Zappardino - Commissario Internazionale<br />
presenza di circa mille persone e, la flora e fauna del<br />
Bassone, sono state delle grandi attrazioni. Il tema<br />
della Giornata delle Oasi era incentrato sul popolo<br />
migratore e l’Oasi del Bassone, al riguardo, rappresenta<br />
un insostituibile sostegno al fenomeno. Grazie<br />
all’esperienza della nostra Ottorina Bianchi delle guide<br />
e dei volontari impegnati nella manifestazione, i visitatori<br />
hanno potuto scoprire che l’Oasi conta ben 150 specie<br />
d’uccelli, osservabili dal capanno del Birdwatching. Tra le curiosità della giornata:<br />
un’esposizione d’attrezzi dell’Ottocento, ed una serie di pannelli illustrativi<br />
del progetto “Filo Verde” - uno studio sui sentieri che circondano la zona e la collegano<br />
con altre realtà presenti.<br />
ASSONOTIZIE 27
San Giorgio Reg<br />
Dal 25 al 27 Aprile <strong>2003</strong><br />
Correva il mese di Ottobre dell’anno 20<strong>02</strong>, e i Presidenti Commissari delle<br />
Sezioni della Puglia decisero, dopo qualche anno di sosta, di riprendere<br />
ad organizzare il tradizionale San Giorgio Regionale, affidando l’organizzazione<br />
al neo eletto Commissario Regionale, Michele Moscati.<br />
Immediatamente dopo è stata messa in moto tutta la struttura organizzativa<br />
per arrivare al 25 Aprile <strong>2003</strong> ad aprire ufficialmente il San Giorgio. Erano presenti<br />
a questa inaugurazione ufficiale perché partecipanti all’attività che prevedeva<br />
tre giorni e due notti piene di giochi ed attività tecniche<br />
i Reparti e le Compagnie delle Sezioni di: Civitella<br />
Roveto, Barletta, Taranto 1, Taranto 2, dell’Agiscout<br />
Bisceglie, il Branco e la Compagnia della Sezione di<br />
Messina, arrivando così ad un numero di 165 partecipanti.<br />
Il giorno successivo (26 Aprile) si aggiungevano<br />
ai presenti il Branco della Sezione di Adelfia e il Branco<br />
dell’Agiscout Bisceglie arrivando così a 210 partecipanti.<br />
Ma il bello doveva ancora arrivare: Domenica 27<br />
Aprile per la cerimonia dell’alza Bandiera arrivavano<br />
alcuni fratelli scaut in rappresentanza della<br />
Sezione di Campobasso, della Delegazione di<br />
Villa San Giovanni, della Delegazione di<br />
Mistretta, della Delegazione di Alvito; ma è stato<br />
un vero spettacolo l’arrivo dei branchi delle<br />
Sezioni di Barletta, Taranto 1 e Taranto 2 e l’inaspettato<br />
arrivo di un gruppo di coloratissimi<br />
Castorini dell’Agiscout Bisceglie. Il quadrato<br />
della cerimonia dell’Alza Bandiera era composto<br />
da circa 300 scaut (un vero spettacolo). Alla<br />
cerimonia sono intervenuti il Vice Presidente<br />
del Consiglio Regionale Puglia, il Vice Presidente<br />
del Consiglio Comunale di Taranto, il<br />
Commissario Prefettizio del Comune di Ruvo di Puglia e un Consigliere Regionale.<br />
Sono intervenuti, inoltre, RAI Tre Puglia e Telenorba mandando in onda<br />
dei bellissimi servizi.<br />
Tutte le attività sono state organizzate in modo impeccabile, in un bellissimo<br />
bosco messoci a disposizione dalla Comunità Montana della Murgia Barese.<br />
Le attività dei Branchi sono state programmate e seguite dalla Scaut Michela<br />
Del Vecchio, le attività dei Reparti dallo Scaut Alessandro Frascella e le attività<br />
delle Compagnie dallo Scaut Antonio Mancarella a cui vanno i ringraziamenti<br />
28 ASSONOTIZIE
ione Puglia<br />
e i complimenti del Commissario Regionale per il modo<br />
in cui sono state organizzate le attività facendo così<br />
divertire tutti i partecipanti. In particolar modo ha riscosso<br />
un notevole successo l’attività sociale<br />
svolta dalle Compagnie presso un centro<br />
di anziani del Comune di Ruvo.<br />
Rover e Scolte sono ritornati al campo<br />
entusiasti di quanto da loro realizzato in<br />
una sola giornata, lascio a voi pensare<br />
come si siano divertiti gli anziani del<br />
centro.<br />
Tutte le attività venivano chiuse con la<br />
cerimonia dell’ammaina, la Santa Messa<br />
e con il breve intervento del Commissario<br />
Regionale: “In un momento di grande<br />
confusione, fatto di conflitti tra fratelli in nome di un Dio o in<br />
nome della pace è, per me e spero per ognuno di noi, motivo<br />
di commozione e orgoglio essere qui tra fratelli scaut a festeggiare<br />
colui che il nostro fondatore scelse come santo patrono<br />
del suo movimento giovanile, perché modello di coraggio,<br />
lealtà, abnegazione, altruismo e giustizia: gli ideali cavallereschi<br />
ai quali si ispira per gran parte tutto il metodo scaut.<br />
Oggi contemporaneamente a noi altri milioni di scaut festeggiano<br />
San Giorgio, e sicuramente tutti con una sola speranza<br />
e preghiera nel cuore: CHE FINISCANO LE GUERRE!!! No,<br />
non solo la guerra in Iraq, ma la guerra in Israele, in Corea, in<br />
Africa... che finiscano le guerre allora, tutte le guerre, e i pregiudizi che le animano,<br />
gli interessi che le sostengono e l’odio che le moltiplica.<br />
Se questo mondo è il risultato di quello che noi adulti abbiamo seminato fino<br />
ad ora, vuol dire che si è sbagliato molto; se invece il fatto che oggi noi siamo<br />
qui gridando forte la Legge Scaut quando dice che siamo tutti uguali indipendentemente<br />
da razza nazionalità religione o condizione, e urlando ancora più<br />
forte la Legge Raider quando dice che siamo liberi dall’odio, dall’egoismo ecc.,<br />
sono il risultato di ciò che hanno iniziato a seminare Baden Powell e Aldo Marzot,<br />
beh allora vuol dire che non tutto è stato sbagliato!<br />
La speranza è che nonostante le tante crisi, dovute a cambi generazionali,<br />
all’aumento di nuovi interessi, alla nascita di svariate associazioni giovanili, lo<br />
scautismo continui a vivere come ha fatto fino ad oggi, regalando al nostro<br />
mondo ed alla nostra società bambini che sognano, ragazzi che imparano e<br />
uomini e donne capaci di affrontare la vita GIOCANDO.”<br />
Michele Moscati<br />
ASSONOTIZIE 29
Amici scaut nel mon<br />
B<br />
uona Caccia, Buon Vento a tutti! Riceviamo spesso richieste da scaut di<br />
altre nazioni interessati ad entrare in corrispondenza, via email, con scaut<br />
della nostra associazione. Ma di che cosa si tratta? Stiamo parlando del<br />
Pen-Pal ovvero dell’amico di penna da sempre attività in uso nel mondo scaut<br />
a livello internazionale.<br />
Non è una buona occasione per migliorare le nostre conoscenze scolastiche<br />
di una lingua straniera? Non è una possibilità per lupetti ed esploratori per<br />
curare la propria progressione personale? Mentre i Rover e Raider non<br />
potrebbero sviluppare alcuni aspetti culturali? Bene, ecco qui di seguito i dati<br />
dei nostri amici di penna:<br />
Helen Capo Reparto Esploratrici del South<br />
Yorkshire – G.B. – vuole fare scambio di<br />
distintivi helen-m@supanet.com<br />
Aileen – Capo Reparto Esploratrici del 2nd<br />
Kilbarchan Guides Scotland – nel 2004<br />
vuole fare il Campo Estivo in Italia con un<br />
reparto italiano<br />
aileen.chalmers@ntworld.com<br />
Kathryn – Esploratrice di 12 anni del 3nd<br />
Raindburg Guide Troop di Johannesburg in<br />
Sud Africa ha tanta voglia di fare amicizia<br />
walstra@absamail.co.za<br />
Rebecca Mills – A nome delle Brownie<br />
Troop 78 (Lupette Americane) dalla Virginia<br />
– USA – Età 7/9 anni vogliono corrispondere<br />
con lupetti/lupette italiani<br />
rwinnerM@aol.com<br />
Sara Cheng – Esploratrice di Hong Kong<br />
età 13 anni chengmingsin@hotmail.com<br />
Susan, Lisa e la Troop 143 delle Girls<br />
Scout of America sognano di poter fare un<br />
giorno il loro campo Estivo in Italia<br />
chtroop143@aol.com<br />
Nikki Taylor – Capo Branco della Troop<br />
1097 delle Girls Scout of America vuol mettere<br />
in contatto tramite email le lupette del<br />
suo branco con branchi italiani<br />
anikkit@earthlink.net<br />
Jen – Capo Reparto Esploratrici delle Girls<br />
Scout of America. Cerca contatti tra scaut<br />
del suo Reparto ed altri nel mondo<br />
dreameroa@aol.com<br />
Kathy Marino – Capo Reparto Esploratrici<br />
ci scrive dalla Alabama – Usa – per conto<br />
delle sue esploratrici di 13/14 anni. Hanno<br />
tanta voglia di fare amicizia con scaut italiani<br />
gstroop284@aol.com<br />
30 INTERNAZIONALE
do<br />
Riceviamo questa e-mail dagli Scout Tunisini<br />
Dear all, here is the logo of the 70th anniversary of<br />
scouting in Tunisia, we will celebrate it through<br />
a varied program, since the 10th marsh, to<br />
the end of <strong>2003</strong>. we will send you soon the<br />
festivities programm, and we wish you<br />
can join us.<br />
sincerely yours in scouting.<br />
Chers amis, je vous envois par la<br />
présente le logo du 70ème anniversaire<br />
du scoutisme en Tunisie, nous célébrons<br />
cet évènnement tout au long de l’année,<br />
depuis le 10 mars, et nous espérons vous<br />
voir en Tunisie pour prendre part aux programmes<br />
divers que nous organisons, et dont<br />
nous vous ferons part.<br />
amicalement<br />
Mr Ezzeddine Derbel International Commissionner<br />
phone: +216 71 790501 +216 71 792316 fax: +216 71 791206<br />
postal adress: BP 339 Cite Mahrajene 1082 Tunis TUNISIA<br />
Alcuni suggerimenti dettati dall’esperienza:<br />
Effettuate i primi contatti scambiandovi informazioni di natura generale;<br />
Magari con alcuni potete fare scambio di distintivi, riviste e foto di attività;<br />
Una volta “rotto il ghiaccio” provate ad incontrarvi in uniforme tramite la<br />
web camera e magari “scambiarvi” dei canti e/o dei giochi in diretta.<br />
Dimenticavo: … non dimenticate di parlare in inglese!<br />
Ricordo che, nell’ambito delle attività scolastiche, l’insegnante di inglese<br />
valuta positivamente questa attività.<br />
Il Commissariato Internazionale è a vostra disposizione per ogni chiarimento.<br />
Buon Pen-Pall a tutti!<br />
Il Commissario Internazionale Salvo Zappardino<br />
INTERNAZIONALE 31
Un Jamboree permanente<br />
europeo in Italia<br />
N<br />
ello scorso mese di febbraio, abbiamo ricevuto dallo scaut Elio Caruso una<br />
lettera ed alcune foto sul B.P. Park di Bassano Romano. Motivi di spazio non<br />
ci hanno permesso la pubblicazione nei numeri precedenti. Con questo piccolo<br />
contributo presentiamo a tutti Voi “l’area verde scout di Bassano Romano” e<br />
salutiamo fraternamente l’amico Elio.<br />
Questo primo Campo Scout permanente in Italia è sorto, grazie all’impegno di<br />
Capi e adulti scout di Gruppi e varie realtà scout e Masci, che lo hanno voluto<br />
dedicare al fondatore dello scautismo “Robert Baden-Powell”.<br />
Il B.-P. Park è un terreno per attività scout, non un camping;<br />
la legge scout è la legge del campo. B.-P. Park è<br />
anche un’occasione per incontrarsi con scout di tutto il<br />
mondo. Il parco, si estende su 35 ettari di prati e boschi a<br />
NORD OVEST di Roma (meno di 1 ora di treno o auto) a<br />
380m d’altitudine. È una zona di passo per gli uccelli<br />
migratori essendo in buona parte boscato (22 ettari di<br />
bosco), il parco è l’habitat ideale per la fauna di piccola<br />
taglia. La possibilità di incontrare la fauna locale è legata<br />
in ogni modo al numero di scout presenti alla base.<br />
B.-P. Park è frequentato da Lupetti, Coccinelle,<br />
Esploratori, Guide, Rover, Scolte e Capi. Funziona da settembre<br />
a giugno per fine settimana, uscite, feste di primavera,<br />
eventi di zona e/o regione ecc. ed è frequentato<br />
soprattutto da scout del Lazio (circa 20.000 l’anno fra<br />
tutte le associazioni). Inoltre sono ospitate le seguenti<br />
attività organizzate da unità o gruppi o strutture territoriali<br />
AGESCI. Nei mesi di luglio e agosto, essendo parte del<br />
circuito WTSIE (Where To Stay In Europe) della Regione<br />
Europea dello Scautismo, vi si svolgono campi di Branchi,<br />
Reparti, Alte Squadriglie, Noviziati e Clan provenienti, oltre<br />
che da varie regioni italiane, da diverse nazioni. Al campo sono presenti due prefabbricati,<br />
uno con 30 posti letto sistemati a castello, l’altro con una zona cucina/pranzo,<br />
roulottes per magazzino, pronto soccorso e per alloggiare i capi campo.<br />
Molte sono le strutture all’aperto: rubinetti d’acqua potabile, servizi igienici,<br />
docce al coperto e all’aperto, piazzole per piccoli campi e spazi per grandi eventi,<br />
percorso sportivo, percorso naturalistico, un alza bandiera, un portale, legna<br />
per cucinare nel sottobosco. Possiamo concludere questa breve presentazione<br />
affermando che il B.P. Park è un vero paradiso per tutti gli Scaut. Chi volesse<br />
saperne di più può contattare Elio allo 06. 36309530<br />
e-mail: elio@bppark.it - www.bppark.it<br />
ASSONOTIZIE 32
Rubrica Filatelica<br />
O<br />
Salve a tutti da Gian Burrasca<br />
ggi parliamo da ancor prima che nascesse lo scautismo. Sappiamo tutti<br />
che Baden Powell ancor prima di essere fondatore dello scautismo era<br />
un militare e, a soli 42 anni aveva già il grado di colonnello. Si è distinto<br />
in particolare durante l’assedio di Mafeking nelle colonie dell’Africa del sud fra<br />
i popoli del Transvall e l’Orange dei Boeri. Già in quella occasione radunò dei<br />
ragazzi dai 10 ai 16 anni addestrandoli come porta ordini, dando vita ad un<br />
particolare servizio postale su bicicletta che consentiva agli assediati di<br />
comunicare con il resto del mondo. Questi ragazzi erano soprannominati anche<br />
“Corrieri volanti”. Durante l’Assedio di Mafeking vennero a mancare i francobolli<br />
per la corrispondenza interna e in quel frangente Baden Powell fece stampare<br />
dei francobolli in cui erano raffigurati i “Giovani messaggeri di Mafeking” ed<br />
il ritratto di se stesso.<br />
Ed ecco che, con questi francobolli, cominciamo ad avere qualcosa di filatelico<br />
che ci parla di Baden Powell e siamo esattamente nel 1900. Come vedete<br />
stiamo svolgendo un tema e qualunque documento postale inerente al tema<br />
può essere inserito. Questo lavoro dobbiamo paragonarlo ad un puzzle facendo<br />
in modo che ogni cosa vada al posto giusto. Per cui la filatelia è anche un<br />
metodo di studio e di cultura che si accompagna alla conoscenza di fatti storici<br />
e culturali. Sul mercato c’è tantissimo materiale, basta rivolgersi alle persone<br />
giuste. Nel nostro caso come già vi ha comunicato l’amico Luigi Rosso abbiamo<br />
l’AISF, di cui io sono delegato regionale per la Sardegna. L’AISF può fornire<br />
del materiale scaut come annulli di varie manifestazioni e francobolli mondiali,<br />
ma anche una pubblicazione periodica che parla di vari argomenti e notizie<br />
di manifestazioni e rassegne scaut filateliche. Per chi fosse interessato all’AISF<br />
o comunque avesse domande o chiedere consigli può contattarmi all’indirizzo<br />
di posta elettronica carloagus@hotmail.com.<br />
Con questo vi lascio dandovi appuntamento al prossimo numero<br />
Buona Caccia da Gian Burrasca<br />
TAVOLA DEI TEMPI DI PUBBLICAZIONE DELLA RIVISTA<br />
“ARCOBALENO” Jaw+Jedi+Voglia di Strada+Buon Vento<br />
Numero<br />
Termine ultimo,<br />
per l’invio del materiale da pubblicare<br />
al Commissariato Nazionale.<br />
Tempi per:<br />
impaginazione e stampa<br />
Consegna degli stampati<br />
per preparazione<br />
alla spedizione<br />
Termine Ultimo<br />
di Spedizione<br />
*3°<br />
<strong>2003</strong><br />
01 Settembre <strong>2003</strong><br />
01-25<br />
Settembre<br />
25 Settembre<br />
10<br />
Ottobre
Il Commissariato Nazionale alle Pubblicazioni<br />
organizza il 3° Concorso di Fotografia:<br />
“MOMENTI DI VITA SCAUT”<br />
Valido per la realizzazione dei<br />
Calendari Associativi 2004<br />
ed aperto a tutti gli iscritti<br />
all’ASSORAIDER<br />
REGOLAMENTO<br />
1. Tema del concorso: momenti significativi<br />
di vita scaut relativi ad<br />
uscite, campeggi, attività varie.<br />
Le opere potranno essere a: colori<br />
(stampa o DIA) ed in b/n.<br />
3. Le stampe (sia a colori che in b/n)<br />
devono essere nel formato (minimo)<br />
di 13x18 cm; le diapositive<br />
devono essere lasciate nel loro telaietto.<br />
4. Sul retro delle opere o sul telaietto delle<br />
DIA non deve comparire nessuna scritta<br />
o indicazione.<br />
5. Ad ogni opera dovrà essere allegata in<br />
busta chiusa una scheda con: titolo, breve<br />
descrizione dell’immagine, nome, cognome<br />
ed indirizzo dell’autore; Sezione o Delegazione<br />
di appartenenza.<br />
6. Le 12 opere migliori, tra quelle pervenute,<br />
serviranno ad illustrare il Calendario Ufficiale<br />
dell’Associazione 2004.<br />
7. La giuria composta dal: Commissario alle<br />
Pubblicazioni un Fotografo/Grafico e un Tipografo,<br />
sceglierà tra le 12 opere migliori sceglierà la vincitrice del 3° Concorso di Fotografia, “MOMENTI<br />
DI VITA SCAUT”.<br />
8. La Sezione o Delegazione Assoraider a cui appartiene l’autore dell’opera vincitrice riceverà come premio<br />
100 CALENDARI ASSOCIATIVI 2004.<br />
9. L’assegnazione dei premi avverrà ad insindacabile giudizio della Giuria.<br />
10. Le opere presentate resteranno a disposizione della redazione di ARCOBALENO/RAID e andranno a<br />
formare l’archivio fotografico della redazione.<br />
11. La partecipazione al Concorso implica la completa ed incondizionata accettazione del presente regolamento.<br />
Le opere e la scheda dovranno pervenire con imballo idoneo entro e non oltre il 15 Settembre <strong>2003</strong><br />
(farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo: ARCOBALENO/RAID c/o Antonello Simonetti<br />
Via Liguria, 82 - 09127 CAGLIARI. Per Ulteriori informazioni tel. 070 2818<strong>02</strong> • e-mail: simodei@tiscalinet.it