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PERIODICO EDITO DALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI SCAUTISMO RAIDER “ASSORAIDER”<br />
ANNO 10° N.2 GIUGNO <strong>2004</strong> • SPED. IN A.P. ART. 2 COMMA 20/C LEGGE 662/96 • FILIALE DI CA. UFF. PACCHI<br />
//arcobaleno.assoraider.it
Associazione Italiana<br />
di Scautismo Raider<br />
“ASSORAIDER”<br />
Sede Centrale:<br />
00040 Pomezia (RM) - Italy<br />
Via Cavour, 28/B<br />
Tel./Fax +39 06 9122550<br />
segreterianazionale@assoraider.it<br />
www.assoraider.it<br />
//arcobaleno.assoraider.it<br />
ARCOBALENO<br />
è dedicata ai giovani<br />
e a tutti coloro<br />
che intendono reagire<br />
al dilagare di egoismi e<br />
vogliono dimostrare la<br />
possibilità di una fraternità<br />
mondiale come quella scaut.<br />
La rivista contiene inserti<br />
riservati ai lupetti,<br />
esploratori ed esploratrici,<br />
rover e nautici.<br />
ARCOBALENO<br />
vuole assolvere alla<br />
funzione di collegamento<br />
fra tutti gli iscritti<br />
all’associazione nonché<br />
con i genitori<br />
dei più giovani iscritti<br />
perché seguano<br />
quanto viene offerto<br />
ai loro figli in fatto<br />
di formazione del carattere<br />
del futuro cittadino.<br />
<strong>Arcobaleno</strong> redazione e amministrazione:<br />
09127 Cagliari Via Liguria, 82 - Tel. Fax 070 2818<strong>02</strong><br />
Anno 10° - Numero 2 - Giugno <strong>2004</strong><br />
Autorizzazione del Tribunale di Cagliari n. 24 del 23.06.1995. Spedizione<br />
in A. P. art. 2 comma 20/c legge 662/96 Filiale di Cagliari - Ufficio pacchi<br />
Direttore Responsabile: Francesco Cerlienco<br />
Direttore di Redazione: Antonello Simonetti - naz.pubblicazioni@assoraider.it<br />
Segretario di Redazione: Salvatore Roggero - salvrog@tiscali.it<br />
Capiredattori:<br />
Martina Piano c/o Redazione <strong>Arcobaleno</strong><br />
e-mail: marti.piano@tiscali.it<br />
Francesca Zedda - 09121 Cagliari Via Giotto, 25/A<br />
Tel. 070 540882 Cell. 333 9478321- francescajedi@tiscali.it<br />
In attesa del nuovo Caporedattore, a cura della<br />
Segreteria di Redazione<br />
In attesa del nuovo Caporedattore, a cura della<br />
Segreteria di Redazione<br />
Progetto grafico e realizzazione: S&D sas<br />
09127 Cagliari Via Liguria, 82<br />
Foto di copertina: Reparti Trapper e Kalewala (Roma Gimmy) nella terra<br />
di B.P. - Luglio 2003<br />
Stampa: LITHOSgrafiche srl<br />
09122 Cagliari Via Garigliano, 11/13<br />
Questo numero è stato consegnato alla stampa il 05.06.<strong>2004</strong><br />
La tiratura di questo numero è di 2.200 copie<br />
<strong>Arcobaleno</strong> è una rivista inviata gratuitamente agli iscritti dell’Assoraider.<br />
Tesseramento annuale anno scaut 2003/<strong>2004</strong> Euro 30,00. Il pagamento si può<br />
effettuare tramite posta con versamento sul c/c postale n. 35246008 intestato<br />
ad ASSORAIDER. Impegnano la responsabilità della rivista solamente gli<br />
editoriali e gli articoli non firmati. Per gli articoli firmati la responsabilità rimane<br />
all’autore. La riproduzione di articoli, foto e disegni pubblicati su questa rivista<br />
è ammessa a condizione che ne venga citata la fonte. Il materiale inviato ad<br />
<strong>Arcobaleno</strong> non si restituisce.
Paolone e‘ tornato alla<br />
Casa del Padre<br />
Poco prima della Festività del San Giorgio, Pietro Paolo Severi è tornato alla<br />
Casa del Padre. Paolo, il mitico “mysa” è stato e sempre rimarrà “Maestro di<br />
Scautismo”. Generazioni di lupettisti sono cresciute sotto i suoi insegnamenti.<br />
Nella nostra associazione, Paolo è stato docente al “Mastio” con Aldo Marzot,<br />
Commissario Centrale alla Branca Lupi e Capo Corso al X CFQ a Soleminis in<br />
Sardegna nel Dicembre 1977 - un corso freddissimo sia per il clima sia perché<br />
l’associazione era da poco orfana del suo Fondatore. Ho conosciuto, Paolone al<br />
Mastio, nel 1975. Bellissime le sue lezioni ed “indimenticabili”, la sera, vicino al<br />
gran camino posto all’ingresso del Mastio le sue “Storie di Mowgli”. La passione<br />
che metteva nei racconti, il suo imitare alla perfezione gli urli degli animali ci faceva<br />
sentire al centro della giungla… mentre eravamo tra le colline della Toscana.<br />
Per trovare altri ricordi ho sfogliato il mio quaderno d’appunti di quel Corso Capi,<br />
tra i fogli ho trovato un ricordo “gastronomico”.<br />
Era il pranzo del 24 agosto 1975, il menù: pasta con pesto alla genovese, crostini,<br />
pollo arrosto e…CIACCI DI PAOLONE! Tutti ci eravamo impegnati nella preparazione<br />
di una specialità, Paolo ci deliziò con i suoi ciacci. Come ogni buon<br />
Capo, era anche un’ottima forchetta.<br />
Buona Caccia Paolone, che il favore della giungla sia sempre con te.<br />
Antonello Simonetti<br />
Con l’approvazione da parte del CEN del programma, hanno<br />
avuto inizio le attività legate al Centenario della nascita di<br />
Aldo Marzot.<br />
Sono in fase di preparazione sia le pagine dedicate ad ogni<br />
branca, del “Libro Staffetta” sia il “Distintivo Celebrativo”.<br />
Sul nostro sito associativo www.assoraider.it sono a<br />
disposizione, in un’apposito spazio, vari articoli di Aldo Marzot ed i due<br />
numeri speciale di Raid (nel formato pdf – facilmente scaricabile) a lui<br />
dedicati – speciale Aldo Marzot – Speciale Parma.<br />
Lo spazio sarà continuamente aggiornato con nuovi articoli e notizie<br />
che man mano perverranno. Promuovere e divulgare l’idea e la modernità<br />
delle intuizioni di Aldo Marzot deve essere il punto di arrivo di tutte<br />
le nostre attività. Solo l’unità d’intenti comune, può permetterci di lavorare<br />
in maniera proficua. L’apporto di tutti è indispensabile.<br />
Buona Caccia e Buon Vento il Comm. Naz. alle Pubbl. Antonello Simonetti<br />
INTERNAZIONALE EDITORIALE 1 1
E‘ uno Scaut Italiano<br />
Il nuovo Segretario Generale WOSM<br />
Al momento della nomina a Segretario Generale<br />
del WOSM con la Presidente del Comitato Scout<br />
Mondiale Marie Luise Correa (Senegal)<br />
E. Missoni con il segretario uscente J. Moreillon<br />
L<br />
’italiano Eduardo Missoni, dal 1° Aprile <strong>2004</strong>, ha sostituito Jacques<br />
Moreillon quale Segretario Generale dell’Organizzazione<br />
Mondiale del Movimento Scout (O.M.M.S.). Ma che cosa è<br />
l’Organizzazione Mondiale del Movimento Scout conosciuta anche<br />
come World Organization Scout Movment (W.O.S.M.)? Si tratta<br />
della più grande organizzazione scout a livello internazionale che raggruppa<br />
le organizzazioni scaut maschili operanti in tutto il mondo.<br />
Altra organizzazione consorella del WOSM è la WAGGGS (World Association Girls<br />
Guiding and Girls Scout) che accoglie le organizzazioni scaut femminili operanti in<br />
tutto il mondo. Motivi storici e culturali hanno determinato questa separazione fra i<br />
due organismi ma ciò non toglie che spesso queste due realtà collaborino fra loro.<br />
Missoni, 49 anni, ha fatto parte dello scautismo italiano entrando a far parte di un<br />
Gruppo Asci di Roma nel 1964 percorrendo tutto il cammino scaut fino a diventare<br />
Capo Compagnia. Laureatosi in medicina si è specializzato in medicina tropicale svolgendo<br />
la sua opera nella Cooperazione e nel Volontariato Internazionale in aree difficili<br />
come il Nicaragua. Ha anche operato come funzionario UNICEF in Messico. Ha<br />
una notevole esperienza personale ed è fortemente impegnato in iniziative d’ampio<br />
respiro internazionale a favore dei minori in difficoltà nelle aree depresse del mondo.<br />
Attualmente è docente presso la prestigiosa Scuola di Direzione Aziendale (S.D.A.)<br />
dell’Università Bocconi di Milano, dove insegna Management della Cooperazione allo<br />
Sviluppo e Strategie Globali per la Salute. Ha ricoperto l’incarico di responsabile dei<br />
programmi di cooperazione sanitaria del Governo Italiano in America Latina e nell’Africa<br />
Sub-Sahariana. Ha rappresentato altresì l’Italia presso l’Organizzazione<br />
Mondiale della Sanità.<br />
Di recente Missoni ha affermato: “Conosco ciò che lo Scautismo fa<br />
per i giovani e ciò che gli Scaut possono fare per la società. Abbiamo<br />
un immenso potenziale per fare ancora di più e mi emoziona<br />
l’opportunità di contribuire a guidare e dirigere un’organizzazione<br />
che non ha eguali nel mondo e che ha dimostrato di poterlo migliorare”.<br />
La sua nomina è stata annunciata lo scorso 27 Ottobre dalla<br />
Presidente del WOSM Marie-Louise Correa (Senegal).<br />
Oggi il Wosm gode di ottima salute (non dimentichiamo che è la più<br />
grande organizzazione giovanile nel mondo) grazie all’impronta<br />
manageriale data dal Segretario uscente J. Moreillon che dal 1989 ha saputo riorganizzare<br />
la sede di Ginevra, potenziare le sedi regionali, e che in particolare ha<br />
saputo cogliere e realizzare la sfida della rinascita dello scautismo nei paesi dell’Est<br />
europeo dopo la caduta del Muro di Berlino e la dissoluzione dell’Unione Sovietica.<br />
Basti dire che è stata la prima persona a presentare lo Scautismo a Gorbaciov quando<br />
quest’ultimo era il capo indiscusso dell’Unione Sovietica. Ricordo con piacere una<br />
bella chiacchierata fatta insieme a Moreillon e l’impressione che ne ricavai fu di avere<br />
di fronte un uomo con un notevole vissuto sia umano che organizzativo. Non a caso<br />
è stato portatore di notevoli esperienze derivanti dal suo vissuto nella Croce Rossa<br />
Internazionale. Io credo che come scaut possiamo essere fieri di essere rappresentati<br />
da persone di tale levatura.Un grazie sincero a J. Moreillon, a conclusione del suo<br />
mandato, per l’opera da lui svolta ed un augurio di buon lavoro a E. Missoni per il compito<br />
che l’attende.<br />
Il Commissario Internazionale Salvatore Zappardino<br />
2 INTERNAZIONALE
Attorno alla rupe<br />
L’inverno se né andato, aprile non c’è più,<br />
e ritornato maggio al canto del cucù!!<br />
E già lupetti, un altro inverno è passato e<br />
veloce arriva l’estate. Pronti a sgranchirvi<br />
le zampe? Per tutti quelli che hanno voglia<br />
di correre per la giungla, ho la capacità che<br />
fa per loro.<br />
Lupetti sportivi… pronti… partenza… Via!<br />
Nelle pagine che seguono troverete alcune<br />
curiosità del mondo animale e della nostra<br />
vita scaut.<br />
Ah, alcuni fratellini ci raccontano le loro avventure<br />
“in caccia col branco”, una mamma ci racconta<br />
le sue impressioni…e tante altre avventure.<br />
Buona Caccia, che il favore della giungla vi accompagni<br />
Zanzara Canterina<br />
A qualcuno piace freddo<br />
O<br />
sservate i gatti Siamesi. Hanno le zampe, la coda, le orecchie ed il<br />
muso neri; mentre il resto del corpo è sempre bianco candido!<br />
Qual è il segreto? Il segreto è una proteina… ossia<br />
una “molecola” che colora di nero le parti del corpo, ma<br />
funziona solo nelle parti “fredde” del gatto.<br />
Quindi le estremità come zampe, orecchie, coda e<br />
muso. La stessa proteina colora i conigli dell’Himalaya.<br />
Se crescono a temperature intorno ai 5°C<br />
sono tutti neri, a temperature intorno ai<br />
35°C tutti bianchi. A temperatura<br />
ambiente sono…neri e bianchi! Con,<br />
nere, le orecchie, le zampe e la coda.<br />
Questo fenomeno “bizzarro” aiuta gli<br />
animali a mimetizzarsi nel freddo inverno.<br />
Le foche del Nord sono bianche alla nascita, e si mimetizzano<br />
con il ghiaccio della banchisa. Quando iniziano a nuotare<br />
diventano marrone per confondersi con le scure acque artiche.<br />
Per lo stesso fenomeno, cambia colore il mantello delle volpi artiche, nei<br />
mesi caldi la pelliccia è scura per diventare gradatamente bianca con<br />
l’inverno e la neve.<br />
Meraviglie della …natura, cari lupi!<br />
JAW 3
Le olimpiadi si avvicinano! Lupi, siete pronti per<br />
le vostre gare? Da dove iniziare?<br />
Potete saltare più in lungo che potete<br />
come una rana, o cercare di arrivare<br />
sempre più in alto fino a toccare il<br />
cielo con un dito.<br />
Provate e provate ancora… più tempo<br />
dedicherete, più lontano e più in<br />
alto potrete arrivare.<br />
Correndo ogni giorno percorrerete, man mano,<br />
distanze più lunghe e sempre in minor tempo.<br />
La corsa vi annoia, che ne dite di arrampicarvi su per una<br />
pertica o con una corda come una Bandarlog?<br />
E se dovete attraversare la Waingunga? Niente di meglio di un’asse lungo<br />
le due sponde… ma mantenete l’equilibrio o il bagno è assicurato.<br />
La stretta di mano scaut<br />
V<br />
i siete mai chiesti perché quando due scaut s’incontrano,<br />
anziché stringersi al mano con la destra si danno<br />
una “stretta di sinistra”?<br />
Il motivo è molto semplice. Innanzitutto è l’unico modo in cui<br />
,potete stringere la mano ad un vostro fratello e, nello stesso<br />
momento, fare il saluto scaut. Così stringete la mano e salutate i<br />
vostri fratelli!<br />
Ma la stretta di mano fra due scaut non è una “normale” stretta di mano.<br />
Si porgerà la mano sinistra con il mignolo divaricato, stringendo così il palmo<br />
della mano dell’altro.<br />
Una maniera tutta speciale, come a suggellare antiche amicizie ed a rafforzarne<br />
delle nuove.<br />
Quando dovete salutare un vecchio lupo…ricordatevi sempre il saluto scaut e<br />
di porgere la mano sinistra!<br />
4JAW
Uscita a Gravina di Statte<br />
I<br />
l 15 febbraio <strong>2004</strong> tutta la sede scaut Sezione “Deri” Taranto 1<br />
ha fatto un’uscita storica. Per prima cosa ci siamo alzati e diretti<br />
in sede nella quale Akela (Enza Danza) ha<br />
chiamato tutti i lupetti e ci siamo raggruppati per<br />
muta. Finalmente arriva il momento di prendere il<br />
pullman per recarci sul posto.<br />
Dopo un lungo viaggio siamo arrivati a destinazione<br />
dove ci aspettava una guida che ci ha fatto visitare<br />
il luogo in cui gli antichi producevano l’olio<br />
d’oliva, la necropoli dove loro seppellivano i corpi<br />
degli sfortunati in tombe a fossa per la plebe, in<br />
tombe a camera per i nobili. In un prato verde è<br />
stato ritrovato un dolmen, simile al menehir. In<br />
questa tomba venivano seppelliti i corpi deceduti<br />
delle persone più importanti, ad esempio i saggi.<br />
Dopo questa lunga visita, stanchi, ci siamo fermati<br />
per fare una pausa pranzo nei nostri angoli di muta ed un gran gioco. Più in là<br />
c’è stata la consegna dei brevetti e promesse. Unico brevetto assegnato è stato<br />
alvice dei Rossi, Andrea Marciano. Hanno ricevuto la promessa, Cristiana Boccuzzi<br />
e Deborah Giangrande. Alla fine, di questa faticosissima caccia di branco,<br />
c’è stato un gran fuoco di bivacco. Tutti ci siamo esibiti in bans, canzoni e scenette.<br />
Alla fine siamo saliti sul pullman e arrivati in sede. La nostra caccia si conclude<br />
così, e personalmente questa giornata non la dimenticherò mai.<br />
Roberta Rinaldi (giornalista) Branco Del Fiore Rosso Sezione “Deri” Taranto 1<br />
Al branco della Pietra Azzurra di Flumini<br />
H<br />
o voluto usare le pagine di Jaw per dire grazie ai miei lupi. Vi ho lasciato<br />
da poco e sento il dovere di dirvelo. Grazie per questi anni d’impegno<br />
con voi, che mi ha fatto sentire viva e utile. Grazie per tutti quei<br />
sabati pieni di gioia, d’entusiasmo e di voglia di fare; ero al settimo cielo perché,<br />
per la prima volta nella vita, avevo davvero la consapevolezza di fare<br />
qualcosa di bello.<br />
Quando ero con voi, mi facevate scordare ogni dolore, ogni guaio, ogni problema<br />
che potessi avere e per questo, siete stati la mia gioia.<br />
Anche se quest’impegno richiedeva una marea di tempo, tante ansie, preoccupazioni,<br />
arrabbiature e soprattutto un sacco di fatica per me che non sono più una ragazzina.<br />
L’ho sempre detto che dovevo farlo prima! Era destino che dovevo arrivare a cinquant’anni<br />
per avere un gioia cosi grande.<br />
Ora tutte le fatiche, le ansie e le arrabbiature le ho scordate.<br />
Ricordo solo la felicità che mi avete dato. Per questo mi mancherete tanto e ho pianto<br />
quando vi ho rivisto sotto le bandiere.<br />
Grazie e perdonatemi di tutti gli urlacci, spero vi siate resi conto di quanto vi volevo<br />
bene. Un augurio alla vostra nuova Akela per questo lavoro meraviglioso.<br />
Grano Importante Antonella Puccini<br />
JAW 5
Presentazione del<br />
Ecco ci presentiamo<br />
Del Branco Seeonee noi siamo<br />
Raccontare vi vogliamo<br />
Uscita con i Genitori a Siurgus Donigala<br />
Del tempo che qui passiamo<br />
Noi siamo lupi strampalati<br />
Il giorno 21 Marzo <strong>2004</strong>, col branco siamo andati a<br />
E sempre più scatenati<br />
“Siurgus Donigala”, di fronte al Lago Mulargia.<br />
Calmi noi siamo al momento giusto, Abbiamo giocato con i tre branchi della nostra sezione<br />
(Branco Seeonee, Branco Ankus e Branco della<br />
per giocare proviamo sempre gusto<br />
Pietra Azzurra). C’erano anche i genitori dei lupi, ma<br />
per più ordine avere<br />
non hanno giocato con noi, ma con i ragazzi della<br />
nelle mute ci dobbiam dividere<br />
COMPAGNIA PLANETARIUM.<br />
del mio meglio è il nostro motto Quando siamo arrivati abbiamo subito poggiato gli<br />
ma quando ci muoviamo<br />
zaini e fatto il grande urlo. Con tutta la sezione<br />
facciamo un 48.<br />
abbiamo fatto l’alza bandiera (la struttura era instabile<br />
I nostri capi ci fanno sempre divertire<br />
e il Capo sezione aveva paura che<br />
Ma quando disobbediamo<br />
di noia ci fan morire<br />
cadesse).Dopo siamo ritornati al nostro angolo di<br />
branco e abbiamo fatto merenda.<br />
Di solito nelle riunioni<br />
Alle ore 11 ci siamo incontrati con gli altri due branchi<br />
e i capi ci hanno spiegato il gioco che ci attende-<br />
I capi branco diventano giocherelloni<br />
Che strano! Son sempre simpatici<br />
va: “Le Olimpiadi Umoristiche”. Le squadre erano<br />
miste, abbiamo giocato a lungo quasi fino all’ora di<br />
Però ne approfittiamo<br />
pranzo.<br />
e diventiamo fanatici.<br />
Dopo il Capo sezione ha chiamato i capi branco e<br />
Però ora ci dobbiamo salutare<br />
noi abbiamo avuto la nostra ora libera,dove abbiamo<br />
Perché il tempo ci viene a mancare. preparato bans, scenette e canti per il Fiore Rosso.<br />
Muta Bianca Più tardi i nostri capi ci hanno chiamato e abbiamo<br />
fatto una delle partite del nostro torneo di Roverino,<br />
intanto alcuni lupi che fanno la capacità di Naturalista<br />
sono andati in esplorazione con il loro capacista.<br />
Prima dell’ammaina bandiera tutti e tre i branchi si sono riuniti<br />
per fare cerimonie e dopo il fiore rosso siamo tornati a<br />
Quartu S. E. E’ stata una gita molto bella.<br />
Muta Grigia<br />
La nostra “uscita in sede”: il Pernotto<br />
Sabato 03-04 aprile ’04 siamo venuti in sede come tutti gli altri<br />
giorni, dopo il grande urlo siamo andati a fare le capacità e poi siamo tornati in<br />
tana, dove ci siamo divertiti con bans e canzoni. Più tardi Akela ci ha chiamato<br />
per muta e ci ha portato nell’andito della nostra sede, lì abbiamo sistemato i materassini<br />
e i sacchi a pelo. Mamma Raskha ci ha detto di cambiarci e di metterci la<br />
canadese da notte.<br />
6JAW
l Branco Seeonee<br />
Dopo abbiamo fatto una buonissima cena al sacco, e poi il fiore<br />
rosso “simbolico”, perché tra tutti i sacchi a pelo non potevamo<br />
accenderne uno!Abbiamo presentato scenette, bans e canzoni.<br />
L’indomani mattina ci siamo svegliati alle 07:00, ci siamo messi in<br />
uniforme e abbiamo fatto una buonissima colazione di caffelatte,<br />
tè e una buonissima fetta di pane e marmellata; abbiamo lavato<br />
le tazze e i denti e abbiamo aspettato che arrivassero i nostri<br />
genitori. I nostri capi unità hanno organizzato una caccia al tesoro,<br />
cui hanno partecipato anche i genitori, che per un giorno sono<br />
diventati i cuccioli del nostro branco.<br />
Le mute hanno preso il nome di Corsari ognuna aveva il proprio<br />
porto, l’attività consisteva nel decifrare messaggi, scritti in<br />
diversi codici, e superare delle prove; ogni volta che traducevamo<br />
un biglietto o superavamo una prova ricevevamo in<br />
cambio un pezzo dell’intera mappa da ricomporre. Una delle<br />
mute, o meglio una flotta di corsari, ha ricomposto la mappa<br />
per prima, ma il tesoro, costituito da dolci, è stato dato a<br />
tutti; Akela ha preso una busta zeppa di caramelle e le ha<br />
lanciate in mezzo al cerchio e tutti noi, come cani affamati,<br />
ci siamo buttati sul tesoro.<br />
Dopo di che i ragazzi del Raid ci hanno chiamato per il pranzo<br />
che ci hanno preparato. Abbiamo mangiato squisitamente<br />
e dopo siamo andati in tana a fare una chiacchierata<br />
con Akela.<br />
Più tardi Akela ci ha chiamato in cerchio, anche<br />
con i genitori e abbiamo fatto dei bans. Naturalmente<br />
ci sono state anche delle cerimonie e<br />
una lupetta ha addirittura preso la treccia gialla!!!!<br />
Dopo di che abbiamo fatto il grande urlo e<br />
ognuno è tornato a casa. Il pernotto è stato bellissimo<br />
e divertente.<br />
Muta Nera<br />
Le Capacita‘<br />
Ogni anno si svolgono le capacità (qualche volta anche ai campi estivi).<br />
Le capacità di quest’anno sono: marinaio, infermiere, artista, giornalista,<br />
amico degli animali, naturalista e animazione. Nella nostra Muta ci sono<br />
due infermieri, un marinaio, due amici degli animali e un animatore. La<br />
nostra Muta è composta da sette lupi che vi salutano BUONA CACCIA !!!<br />
Muta Rossa<br />
JAW 7
Mamma in gita<br />
Salgo su una corriera<br />
su cui c’e‘ scritto:<br />
“il piacere di<br />
viaggiare insieme”.<br />
E‘ di benaugurio.<br />
E‘ la prima volta<br />
che vado ad una gita scaut,<br />
sono emozionata,<br />
forse ho un po’ paura,<br />
e diverse speranze.<br />
Vorrei riuscire a respirare<br />
il piu‘ possibile l’atmosfera<br />
che fa rientrare<br />
mia figlia, tutte le volte,<br />
sorridente e serena.<br />
S<br />
algo in qualità di mamma e mi siedo vicino<br />
al finestrino, lascio sul paesaggio che<br />
scorre tutti i miei pensieri. I lupetti iniziano<br />
subito a cantare una canzone che mi piace<br />
tantissimo: “Luce rossa”. Mi coinvolgono in<br />
giochi. Inizia una lotta al’ultimo sangue con<br />
l’autista che alza il volume della radio e alla<br />
fine vince lui, i lupetti non cantano più.<br />
Laconi, Santa Sofia. Tutti iniziano a lavorare,<br />
a spostare, a scaricare, a giocare. Ognuno ha<br />
un suo ruolo, un suo posto preciso, oppure se<br />
lo cerca. I genitori sono solo un po’ spaesati,<br />
ma non tanto.<br />
Assieme andiamo a cercare asparagi. Non ne<br />
trovo nemmeno uno, ma trovo altre cose: il<br />
sentiero è odoroso e si sente il rumore del<br />
vento. Agita le foglie e canta attraverso gli<br />
alberi. Rientriamo desiderosi di partecipare.<br />
C’è l’alzabandiera e ci parlano di giochi per i<br />
genitori, così ci precipitiamo ad iscriverci.<br />
Alcuni esploratori segnano i nostri nomi e ci<br />
dicono che ci avvertiranno al momento giusto.<br />
Serissimi ci comunicano che l’iscrizione costa 10 Euro e noi genitori ci guardiamo<br />
affranti. Sempre serissimi ci dicono che è uno scherzo. Giuro: non<br />
ridono neanche un po’. Andiamo a comprare dell’ottimo formaggio dal<br />
pastore lì vicino, ce n’è di tre tipi e la signora ci fa assaggiare enormi<br />
pezzi, non scagliette come fanno a Cagliari.<br />
Tornando indietro un ragazzo ci dice che è appena passata una<br />
donnola: questo non è uno scherzo. Fa veramente freddo, e<br />
vado a guardare i lupetti che giocano a bandierina. Mi colpiscono<br />
l’accanimento, la passione e le tecniche<br />
diverse che ciascuno usa. Ad<br />
esempio, Marco prima di tutto<br />
atterra l’avversario poi si occupa<br />
della bandierina. Vado<br />
dentro vicino al fuoco, in<br />
quella che sarà la nostra<br />
8JAW
“sala da pranzo”. Francesca si sente<br />
male, e coccolarla è un vero piacere.<br />
Conosco una coppia di genitori che non<br />
avevo mai visto. Con la signora bionda si<br />
parla di cibo: quello che lei non ha mangiato<br />
in Thailandia (blatte e cavallette).<br />
Lui invece mi racconta di quando partecipa<br />
a giochi ed é presente sua figlia. In<br />
questo caso, e solo in questo, vince sempre<br />
perché lei crede in lui. Lui sa che vincerà<br />
se c’é sua figlia.<br />
Si mangia pasta (quanta pasta ci vorrà per 75<br />
genitori? 6kg e mezzo), arrosto, verdure, dolci, caffè,.... troppo, e tutto buono.<br />
Ci sentiamo molto coccolati. I lupetti mangiano seduti in cerchio per terra<br />
nell’altra stanza: mi sembra che stiano proprio benissimo. Alla fine ci<br />
sono le premiazioni dei giochi adulti (allora li hanno fatti! Perché non mi<br />
hanno chiamato? Dov’ero? Sembrano difficili, però).<br />
Poi, all’aperto giochi di tutti i lupetti assieme e ammaina bandiera. Il fuoco<br />
di bivacco è dentro la casa, nell’ex sala da pranzo (già vuota pulita e ordinata:<br />
come avranno fatto?) Ci sono chitarre e bonghetti che mettono sempre<br />
allegria. Cerchiamo di partecipare e per fortuna ad un certo punto c’è<br />
“San Michele aveva un gallo bianco rosso verde e giallo, e per nutrirlo<br />
bene, gli dava latte e mieeele!”. È ora di ritornare. Sembra che i lupetti siano<br />
ancora strapieni d’energia,<br />
ma hanno gli occhi piccoli<br />
piccoli e qualcuno si<br />
addormenta sul sedile.<br />
Ricomincia<br />
la lotta<br />
con l’autista<br />
per il<br />
volume della<br />
radio.<br />
Continua a<br />
vincere lui.<br />
Credo che stasera,<br />
a casa, berrò<br />
una tazza di latte e miele.<br />
Pia Valentinis<br />
JAW 9
Buona caccia! C’è profumo di campo estivo nell’aria… siete d’accordo con me?<br />
Credo proprio di sì! E per questo vi faccio un regalo: in questo numero di <strong>Arcobaleno</strong> troverete<br />
degli inserti di campismo da ritagliare e conservare nel vostro quaderno di caccia!<br />
E poi… non ci sono altre novità mi pare… ops! Quasi dimenticavo… avete aspettato per<br />
un bel po’, ma ora è finalmente è arrivato il momento di annunciare i vincitori del Concorso<br />
di giornalismo “L’ambiente siamo noi”!<br />
La prima pattuglia classificata è la Pattuglia Falchi del Reparto Kamelot della Sezione<br />
Cagliari 1 !!!<br />
E, come promesso, è dedicata al loro articolo la prima pagina di questa edizione di Jedi…<br />
tantissimi complimenti ai Falchi e buona lettura a tutti!<br />
La caporedattrice di Jedi Francesca<br />
Articolo vincitore<br />
del Concorso<br />
di giornalismo<br />
L’ambiente siamo noi<br />
U<br />
n po’ di tempo fa, noi della pattuglia Falchi, abbiamo svolto un’analisi<br />
sull’inquinamento di un quartiere della nostra città. Avevamo<br />
documentato la situazione ambientale della zona, tramite delle foto<br />
e dei cartelloni, commentati una simpatica ed ironica descrizione di ciò<br />
che abbiamo trovato.<br />
Volete sapere cosa abbiamo visto in alcuni posti? Ecco qua: pattumiere<br />
e buste dell’immondezza abbandonate, macchine bruciate, resti di fuochi<br />
accesi sull’erba, vari oggetti o lamiere pasticciate, materassi e gomme<br />
che bruciavano, annaffiatoi e pezzi di cucine distrutti, carrelli di spesa<br />
rotti con numerose bottiglie all’interno!<br />
A parte un mancato intervento degli Enti competenti, anche una pronta<br />
collaborazione degli abitanti della zona poteva servire a salvaguardare<br />
il suolo pubblico, dove vivono tutti i giorni bambini e adulti e anziani, che<br />
dovrebbero risiedere in un ambiente accettabile e gratificante. Tuffi quei<br />
ferri vecchi che erano lì…altro che pensare che “è meglio logorarsi che<br />
far la ruggine”! Negli anni ‘70 Francesco Guccini cantava...<br />
10 JEDI
A seconda degli avvenimenti, una città o<br />
un quartiere può incrementare o decadere,<br />
dopotutto la storia dell’uomo è anche<br />
quella delle città. Non è difficile ritrovare<br />
nelle nostre città il mondo latino o quello<br />
feudale, quello comunale o delle signorie,<br />
i segni dei secoli passati. Ogni epoca ha<br />
lasciato le sue tracce: talvolta le città sono<br />
cadute in declino, talvolta sono cresciute,<br />
dilatandosi e trasformandosi in organismi<br />
pulsanti. Spesso, accanto alla città antica<br />
è sorta quella nuova, legata alla prima, ma<br />
diversa nell’aspetto e nelle funzioni, oppure,<br />
intorno ad un nucleo storico sono sorti<br />
rapidamente quartieri nuovi che vengono<br />
definite zone periferiche. Infatti, nel quartiere<br />
da noi analizzato, dove adesso c’è<br />
una scuola, una società sportiva, una parrocchia<br />
e un ospedale, un tempo c’erano<br />
solo caserme militari e la zona, anni fa,<br />
era considerata periferica, mentre ora per<br />
noi è molto vicina al centro storico di<br />
Cagliari.<br />
Oggi in questo quartiere vi è anche la<br />
nostra sezione scaut ed è solo un angolo<br />
del mondo in cui viviamo. L’Italia è ricca di<br />
...<br />
“Un vecchio e un bambino si preser per mano<br />
e andarono insieme incontro alla sera,<br />
la polvere rossa si alzava lontano<br />
e il sole brillava di luce non vera.<br />
L’immensa pianura sembrava arrivare<br />
fin dove l’occhio di un uomo poteva guardare<br />
e tutto d’intorno non c’era nessuno<br />
solo il tetro contorno di torri di fumo.<br />
I due camminavano, il giorno cadeva<br />
il vecchio parlava e piano piangeva<br />
con l’anima assente, con gli occhi bagnati<br />
seguiva il ricordo di miti passati.<br />
I vecchi subiscon le ingiurie degli anni,<br />
non sanno distinguere il vero dai sogni.<br />
I vecchi non sanno nel loro pensiero<br />
distinguer nei sogni il falso dal vero.<br />
Il vecchio diceva, guardando lontano:<br />
«Immagina questo coperto di grano<br />
immagina i frutti, immagina i fiori<br />
e pensa alle voci e pensa ai colori.<br />
In questa pianura fin dove si perde<br />
crescevano gli alberi e tutto era verde<br />
cadeva la pioggia segnavano i soli<br />
il ritmo dell’uomo e delle stagioni.»<br />
Il bimbo ristrette, lo sguardo era triste<br />
i suoi occhi guardavano cose mai viste<br />
e poi disse al vecchio con voce sognante:<br />
«Mi piaccion le fiabe raccontane altre.»”<br />
bellezze naturali, contiamo 8.000 Km di costa e due bellissime isole, le più grandi<br />
del Mediterraneo. Tutte queste bellezze, insieme a capolavori artistici, architettonici<br />
e naturalistici, costituiscono un vero e proprio patrimonio.<br />
Per concludere, possiamo quindi definire l’ambiente come il luogo e le condizioni<br />
esterne in cui l’uomo vive, esercita le sue attività e dal quale dipende la sua<br />
esistenza. L’ambiente è costituito da acqua, aria e terra, elementi indispensabili<br />
non solo all’uomo, ma anche alle piante e agli animali in un continuo ciclo di interscambi.<br />
L’incremento della popolazione e lo sfruttamento intenso e inadeguato<br />
delle risorse offerte dalla natura danneggiano sempre più l’ambiente di cui noi<br />
facciamo parte e i rischi di inquinamento creano una minaccia sempre maggiore<br />
per l’ambiente, la natura e tutto ciò che ci circonda.<br />
La Pattuglia Falchi: Corrado Sedda (CP), Riccardo Settimio,<br />
Gianmarco Garau, Elisa Dessi (VCP)<br />
JEDI 11
Uscita all’Eremo di San Felice<br />
Il 3 e il 4 Gennaio noi<br />
del Reparto Excalibur,<br />
assieme a tutte<br />
le altre Unita‘ della<br />
Sezione di Bagheria,<br />
siamo andati<br />
all’Eremo di San Felice<br />
A<br />
lle ore 8.30 ci siamo incontrati nella nostra parrocchia<br />
e alle 9.00 siamo partiti. Prima di arrivare<br />
all’Eremo, che doveva ospitarci, abbiamo<br />
dovuto percorrere un faticoso cammino per raggiungere<br />
il rifugio in cima alla montagna… ad un<br />
1,5 Km di distanza!!<br />
Durante il cammino abbiamo incontrato tante mucche,<br />
infastidite forse dai canti da noi intonati. Arrivati<br />
alla struttura (dove c’era una piccola chiesa)<br />
abbiamo sistemato i sacchi a pelo e poi abbiamo iniziato le nostre attività:<br />
decifrare messaggi in alfabeto morse e realizzare diversi oggetti in terracotta<br />
che poi abbiamo messo ad asciugare vicino al fuoco. Abbiamo proseguito<br />
le attività dipingendo gli scudi in legno che abbiamo realizzato per l’autofinanziamento.<br />
La giornata è passata molto in fretta ed è giunto presto il momento del tanto<br />
atteso fuoco di bivacco, che in ricorrenza del suo anniversario, è stato animato<br />
da un’ospite speciale…la befana!<br />
Ogni pattuglia ha messo in scena una scenetta, ma lo spettacolo più divertente<br />
è stato quello organizzato da tutto il reparto, che ha visto coinvolti<br />
anche i nostri capi.<br />
Il giorno dopo, quando ci siamo svegliati, abbiamo fatto attività fisica, utile a<br />
sviluppare il corpo di noi esploratori che dobbiamo essere sempre pronti ad<br />
affrontare le missioni a noi assegnate. Dopo “faticose” attività mattutine, con<br />
grande piacere ci siamo seduti tutti assieme per pranzare, ma il momento<br />
tanto atteso del pranzo è durato poco…<br />
Dopo aver lavato le gavette abbiamo dovuto fare la pulizia del campo, alle<br />
16.30 abbiamo preparato i nostri zaini, pronti a ripercorrere i 1500 mt. già<br />
affrontati all’andata.<br />
Arrivati alla base, ci siamo sistemati nelle macchine e siamo ripartiti.<br />
Ci siamo ritrovati nuovamente alla chiesa di San Giovanni Bosco e ci siamo<br />
salutati. Siamo tornati stanchi ma felici.<br />
Il Reparto Excalibur vi dà appuntamento alla prossima uscita da raccontare…Buona<br />
caccia!<br />
Il Reparto Excalibur - Sez. Bagheria<br />
12 JEDI
Pirati per un giorno<br />
C’era una volta, nel Regno Unito, la piccola Contea di Kamelot…<br />
Un giorno, il Re della Contea, Artù, ricevette una lettera di invito da<br />
parte di un malvagio Drago, che diceva:<br />
“Cavalieri di Kamelot, siete invitati anche voi all’antica sfida<br />
nel giorno del San Giorgio. Scegliete i vostri<br />
guerrieri migliori poiche‘ questa sara‘ una sfida<br />
tutt’altro che facile!”<br />
Allora Re Artù scelse i drappelli di cavalieri più forti<br />
del Regno: quello dei Falchi e quello dei Pipistrelli,<br />
che partirono con insegne e cavalli alla metà del 24°<br />
giorno di Aprile.<br />
Il drago voleva metterli subito alla prova e fece sì che<br />
i cavalli scomparissero nel nulla dopo poche ore di<br />
viaggio e i cavalieri dovettero proseguire la strada a<br />
piedi!<br />
Dopo molti chilometri di cammino i cavalieri<br />
montarono i loro accampamenti nella<br />
foresta maledetta, dove il giorno dopo<br />
avrebbero dovuto affrontare la sfida.<br />
Qualcuno all’alba li seguiva e voleva<br />
attaccarli e per sfuggire all’agguato i<br />
nostri cavalieri si travestirono da…pirati!<br />
In realtà, essendo nel Medioevo, non<br />
avevano la minima idea di chi fossero i<br />
pirati, ma sorvoliamo su questo particolare<br />
irrilevante…<br />
Il drago aveva sfidato tutti i cavalieri del<br />
regno e più di 20 drappelli si presentarono<br />
alla sfida, che consisteva nel guadagnare<br />
con i duelli il maggior numero di<br />
monete d’oro e mentre i Falchi sono riusciti<br />
a guadagnarne solo 4, i Pipistrelli<br />
ne hanno guadagnato 21!<br />
Dopo una piccola tregua la sfida ricomincia<br />
e i cavalieri hanno dovuto dimostrare<br />
le loro capacità tecniche. I due<br />
drappelli sono stati bravissimi nelle<br />
diverse prove, ma nessuna delle due ha<br />
vinto la sfida del drago, anche se i Pipistrelli<br />
sono arrivati secondi.<br />
I Falchi in compenso hanno vinto il Primo<br />
Premio Scriba!<br />
Così finisce un’avventura dei Cavalieri<br />
di Kamelot…<br />
Ciao a tutti, sono Raffaele Podda,<br />
un componente della Ptg. Aquile<br />
del reparto Cheyenne.<br />
Ho messo questo titolo al mio articolo perché vorrei<br />
spiegarvi come il nostro angolo di pattuglia, con<br />
un sacco di ricerche, è cambiato. Questo anche grazie<br />
alla nostra volontà di avere un angolo più colorato<br />
e ora, rispetto a come era prima, non si potrebbe<br />
riconoscere!<br />
Con i nostri bei colori, nero e verde, e una bella aquila<br />
che fa onore alla nostra pattuglia, il nostro angolo<br />
è diventato come un murales.<br />
Ma vi devo parlare assolutamente anche di tutte le<br />
sgridate che abbiamo preso usando le bombolette<br />
spray dentro la stanza di reparto… non ve lo immaginereste<br />
mai! Questo però non ci ha impedito di<br />
fare il nostro angolo in allegria. Appena finito l’angolo<br />
abbiamo tirato un sospiro di sollievo, perché<br />
siamo rimasti 4 volte dopo le riunioni a completare<br />
il nostro angolo.<br />
Bhè, questo è davvero tutto, un caloroso saluto dalla<br />
pattuglia Aquile e soprattutto da me!<br />
Raffaele Podda (Mangusta Allegra) Sez. Flumini di Quartu<br />
Gianmarco Garau, Ptg. Falchi, Reparto Kamelot, Sez. Cagliari 1<br />
JEDI 13
La sfida del Drago<br />
Domenica 25 Aprile si è svolto a S.Agostino di Abbasanta il S.Giorgio, la<br />
sempre attesa occasione per potersi incontrare con tutte le Sezioni e<br />
Delegazioni della Sardegna.<br />
Come tutti gli anni si parte molto presto per poter arrivare al massimo alle 9.30<br />
sul posto. Dopo l’Alza Bandiera i Reparti delle Sezioni di Cagliari, Quartu<br />
Sant’Elena, Ittiri ed Alghero si sono incontrati per dare inizio alla “Sfida del<br />
Drago”, trofeo che si ripete da 5 anni. In tutto si sono sfidate 20 pattuglie, che<br />
si sono ritrovate catapultate in un vero e proprio film… sui pirati!<br />
Per l’occasione sono state stampate le magliette del trofeo,<br />
distribuite a tutti i Reparti partecipanti e ai vari commissari<br />
e delegati, ed un originale striscione…insomma non mancava<br />
proprio nulla! Compresi i costumi, che ogni esploratore<br />
si era confezionato da solo, in attesa del grande evento.<br />
Dopo la febbrile attesa, ha avuto inizio l’attività, suddivisa in<br />
due manche. La mattina tutte le pattuglie anzi, tutte le ciurme<br />
(vista l’ambientazione) avevano un proprio vascello,<br />
dentro il quale c’erano dei nastrini, che dovevano conquistare<br />
in una grande sfida a caccia allo scalpo. Il tutto non<br />
era così semplice visto che se si veniva sconfitti da un pirata<br />
avversario si rischiava di finire in “gabbia”. Per salvarsi bisognava rispondere<br />
in modo corretto a delle domande di tecnica scaut. Sembrava però mancare<br />
ancora qualcosa allo scenario, forse perché le ciurme non potevano<br />
navigare sul mare per compiere le loro avventurose imprese… ma l’acqua c’è<br />
stata, eccome! Durante la pausa pranzo (molto breve dato che i nostri pirati<br />
avevano da intraprendere ancora tante conquiste) ci siamo beccati un grosso<br />
acquazzone da esser zuppi sino agli stivali!<br />
Calmata la pioggia, nel pomeriggio, c’è stata la seconda manche: un grande<br />
percorso composto da più tappe di abilità tecnica e di agilità.<br />
L’attività si è conclusa giusto in tempo per l’Ammaina Bandiera durante la<br />
quale ci sono state varie sorprese: la presenza di Renata, moglie di Aldo Marzot,<br />
e di Annarita Canudo Vice Capo Scaut e tante premiazioni.<br />
Per quanto riguarda la Sfida del Drago <strong>2004</strong> la classifica ha visto: al 3° posto<br />
la pattuglia Pantere del Reparto Rivendell (Sezione Cagliari<br />
4), al 2° posto la pattuglia Pipistrelli del Reparto Kamelot<br />
(Sezione Cagliari 1) e al 1° posto … rullo di tamburi … la<br />
pattuglia Gabbiani del Reparto Excalibur (Sezione Quartu<br />
S.Elena).<br />
I saluti sono stati frettolosi perché eravamo in “leggero”<br />
ritardo. Anche adesso devo salutarvi, in attesa della prossima<br />
edizione della “Sfida del Drago”, con un caloroso Buona<br />
Caccia!<br />
Roberta (Titty) II° Reparto, Sez. Cagliari 2<br />
14 JEDI
CUCINE DA CAMPO<br />
La cucina da campo deve essere:<br />
Attenzione<br />
a tutte le norme di<br />
sicurezza e alla direzione<br />
del vento.<br />
funzionale<br />
esteticamente gradevole<br />
Bidone<br />
Portapentole<br />
Le astuzie dei trapper<br />
Un lavabo<br />
comoda<br />
Scopa da campo<br />
Il coperchio<br />
della buca dei rifiuti<br />
Rubinetto chiuso<br />
Rubinetto aperto<br />
Acqua corrente<br />
Geniale!
TAVOLI DA CAMPO<br />
Il tavolo da campo deve essere:<br />
robusto<br />
delle dimensioni giuste<br />
per tutta la pattuglia<br />
Innovativo<br />
Le astuzie dei trapper<br />
Sedile<br />
Sedile<br />
Comodo<br />
Sedile<br />
Sedile<br />
Porta attrezzi<br />
Porta scarpe<br />
Porta abiti<br />
Porta scarpe<br />
Porta scarpe<br />
Gradini<br />
Un buon tavolo ha anche dei buoni<br />
sedili, non sottovalutate questo<br />
“piccolo” particolare.<br />
Il tavolo deve essere costruito o in<br />
un posto ombroso o essere<br />
predisposto per una copertura<br />
realizzata con dei teloni.
Uscita sulla neve<br />
I<br />
l 29 Febbraio <strong>2004</strong> il Reparto Cheyenne ha fatto un’uscita a<br />
Nurallao e dopo ben 11 anni, per la prima volta, ha trovato la<br />
neve!! Verso le sette del mattino cio siamo ritrovati in sede, oramai<br />
punto di partenza di tutte le nostre uscite. Che freddo!! Tutti si aspettavano<br />
che Nurallao, con i suoi 400 mt. di altitudine, sarebbe stato nevicato.<br />
Ce ne erano testimoni anche le cime delle montagne completamente bianche.<br />
Brrr! Al solo pensiero mi si gelavano le ossa! Appena arrivati capiamo<br />
che i nostri pronostici erano azzeccati: neve, neve e ancora<br />
neve, sopra gli alber, sui tetti e… sui nostri cappelloni!<br />
Pur avendocelo proibito il nostro CR, abbiamo cominciato<br />
una battaglia di neve e dopo, una volta riprese sembianze<br />
umane, ci siamo riscaldati vicino al fuoco.<br />
Poi abbiamo scaricato i pali dal pullman che ci sarebbero<br />
serviti per costruire i tavoli da campo, su cui<br />
avremmo montato i fornelli. Dovevamo preparare la<br />
pasta fredda con mozzarelle e pomodori e fettine.<br />
Pensate però che con un bellissimo paesaggio come<br />
quello di Nurallao il reparto avrebbe passato tutto il giorno,<br />
sotto un tetto, a cucinare? Certo che no!! Infatti, dopo<br />
aver montato i tavoli e le cucine, tutti siamo andati, sotto<br />
la guida dei nostri capi Simone, Cristina, Gianni e Sonia<br />
a vedere le cascate. Non erano semplici cascate, penso<br />
che con quei mille luccichii e quei riflessi, sia stato davvero<br />
bello e interessante andare a vederle. Oltretutto è<br />
stato anche divertente fare una bella foto di gruppo con<br />
alle spalle quelle meraviglie.<br />
Il freddo però stava aumentando e per noi è stato meglio<br />
tornare al campo. Bisognava cucinare: tagliuzza qui, soffriggi<br />
là, in un batter d’occhio il pranzo cotto sarà!<br />
Infatti, dopo poco tempo, in una padella si trovavano bistecche cotte a puntino e<br />
in una pentola fumavano per il freddo le pendette appena cotte.<br />
Dopo l’assaggio dei nostri capi abbiamo iniziato a mangiare e una volta finito siamo<br />
andati a giocare con la neve, creando palle di neve enormi e divertendoci a<br />
creare pupazzi di neve di forme strane.<br />
Il tempo passò molto in fretta… fosse così anche per i compiti di matematica!<br />
Quelli sembra che non finiscano mai…<br />
Abbiamo smontato il tavolo e abbiamo ritirato il nostro materiale di pattuglia e tutti<br />
fradici e dispiaciuti di dover lasciare la neve, siamo saliti sul pullman per ritornare<br />
a casa dove ci aspettava una bella doccia calda e il ricordo di una bella giornata<br />
passata. Insomma, per molti è stata la prima volta sulla neve, per altri no,<br />
ma credo che tutti si siano divertiti come mi sono divertito io. Buona caccia,<br />
a Nurallao<br />
Matteo Fois (Orsetto attento) e Raffaele Podda (Mangusta allegra)<br />
Ptg. Aquile, Reparto Cheyenne Sez. Flumini di Quartu<br />
JEDI 17
La Tau e la neve<br />
Detto così non sembra niente di<br />
Il 29 febbraio, speciale ma… una volta arrivati<br />
vicino Nurallao, una bellissima<br />
sorpresa aspettava tutti noi.<br />
“La NEVE”! Lascio a voi immaginare<br />
l’euforia generale.<br />
La compagnia Tau si è accalcata<br />
davanti allo sportello del pullman impaziente<br />
d’uscire.<br />
uscita di Sezione<br />
Quei momenti sembravano non passare<br />
mai, la neve era così vicina, così bella<br />
e noi eravamo ancora intrappolati<br />
dentro il pullman.<br />
Finalmente le porte si sono aperte e… via in<br />
mezzo alla neve! Via con battaglie di palle di<br />
neve, via a rotolarsi in mezzo alla neve.<br />
Dopo i giochi sulla neve, decidiamo di fare<br />
una bella passeggiata accompagnati dal<br />
nostro nuovo Capo Compagnia, Simone<br />
(Geremia si è dedicato al Raid) ed il suo<br />
vice Giorgio.<br />
È stata una passeggiata tra, le più piacevoli;<br />
stupendo vedere le cascate mentre inizia<br />
a nevicare!<br />
All’ora di pranzo rientriamo alla nostra<br />
postazione, per quanto le cascate fossero<br />
stupende e la neve divertente, non potevamo,<br />
di certo, asciugarci col divertimento.<br />
Con i nostri poveri piedini, FRADICI, accalcarci<br />
tutti quanti vicino al caminetto nel disperato tentativo<br />
di asciugarci, non è servito a niente.<br />
Mezzo congelati, decidiamo di affondare i nostri pensieri<br />
nel cibo e dopo mangiato, andiamo di nuovo a giocare<br />
con la neve.<br />
Prima di andare via, un po’ di serietà: Arianna, Peimon,<br />
Diego e Nicola hanno firmato la Carta di Compagnia, entrando a far<br />
parte -ufficialmente – della Compagnia TAU.<br />
È proprio vero, quando ci si diverte, il tempo passa in fretta. Ripulito<br />
la casa, il pullman ci carica tutti su per tornare a casa. Tutto é andato<br />
bene, o quasi. Luca e Michele, così affezionati alle cascate, decidono<br />
di andarle a salutare – quasi…quasi rimanevano a terra.<br />
Così finisce l’avventura a Nurallao della Compagnia Tau.<br />
come ogni fine mese,<br />
la Sezione di Flumini<br />
si prepara per un’altra<br />
18 VOGLIA DI STRADA
Cronaca di un passaggio<br />
Chi se lo sarebbe aspettato che questi quattro ragazzi avrebbero affrontato<br />
insieme tutte le tappe del lungo cammino per arrivare a diventare un<br />
cavaliere… eppure ci siamo arrivati portando dietro rabbia, tante grida e<br />
molto rumore, non abbiamo ancora perso l’infantile voglia di litigare per un<br />
nonnulla, e questo ci ha distinto tra molti. Il nostro essere spensierati, incoerenti<br />
e soprattutto non curanti di nulla ci ha fatto arrivare qui nonostante tutto,<br />
preparati e consapevoli dello essere scaut.<br />
Tutto è cominciato una giornata d’inverno, partita con qualche litigata, seguita<br />
da tanti giochi di forza in cui non sono mancate cadute e risate, come al<br />
nostro solito. Ancora nel reparto, noi, sapevamo che sarebbe successo quello<br />
che aspettavamo da tanto. Dopo una bella partita di calcio per far rilassare<br />
un po’ i nostri maschi siamo stati divisi dall’altra parte del reparto.<br />
Tutti felici capimmo e ce ne andammo guidati dal nostro caporeparto, che ci<br />
accompagnò in una deliziosa capanna sulla spiaggia, tanto deliziosa che un<br />
topo gli si era affezionato e tranquillo girovagava lì in mezzo.<br />
Ad aspettarci trovammo lui, il Capo Compagnia che uno ad uno, dopo le dovute<br />
raccomandazioni entrammo nel nostro “castello” per uscirne subito dopo ad<br />
affrontare la prima prova di compagnia.<br />
Il Capo Compagnia fu molto vago e ci disse di<br />
seguire il sentiero e di trovare un pezzo della compagnia.<br />
In fila indiana,partimmo. Dopo un po’ di strada<br />
incontrammo varie salite e piccole stradine ma noi<br />
dovevamo seguire il sentiero, bloccati da un muro<br />
decidemmo di provare strade secondarie imbattendoci<br />
in un vecchio contadino che non so quante<br />
ce ne disse per aver pestato le sue coltivazioni.<br />
Insomma dovemmo aspettare l’aiuto di alcuni della<br />
compagnia che, anche se non esplicitamente, ci fecero capire che dovevamo<br />
tornare indietro e trovammo il distintivo di compagnia tra i rami di un albero e<br />
come programmato tornammo al castello o a quella cosa che un po’ gli assomigliava.<br />
Ma nessuno arrivò e così giocammo un po’ in spiaggia ma fummo<br />
richiamati e ci avviammo verso la nostra tavola rotonda part-time.<br />
Ci fu staccato il distintivo di reparto con la solita delicatezza del nostro capo e<br />
dopo aver discusso sullo scopo della compagnia, dopo aver messo in chiaro<br />
alcune cose dopo aver assistito ad un meraviglioso botta e risposta di alcuni<br />
dei nostri, non facciamo nomi (Stefania Pasquale Katia e Alfonso) stanchi e<br />
con tanta voglia di andare a casa a riflettere su ciò che c’era accaduto e<br />
aggiungo con tanta voglia di lavarsi e di uscire all’istante… andammo alla fatidica<br />
ammaina bandiera.<br />
Aggiornati tutti delle novità il commissario disse: “dieci elementi del reparto<br />
sono passati in compagnia… fate un passo avanti”. Tutti tirati seguimmo l’ordine<br />
e almeno io fui davvero felice. Dopo aver recitato il fantastico grido di<br />
compagnia (che forse era l’unica cosa che aspettavamo) e concessa la libertà<br />
ci congedammo e a me non rimane che dirvi… alla prossima.<br />
Stefania Compagnia Excalibur, Sez. Cirò Marina<br />
VOGLIA DI STRADA 19
...odissea S.Giorgio<br />
Ore 16.00 incontro stazione ferrovie dello Stato di Cagliari…<br />
N<br />
oi della Compagnia Planetarium e il Reparto Inpeesa alle ore 16.28, saliamo<br />
sul treno che ci conduce (o avrebbe dovuto) ad Abbasanta, provincia<br />
di Oristano. Era tutto perfetto, forse anche troppo. Carlo, Tore, Alessandro,<br />
Diego, Matteo e Daniele, eccoci qua tutti allegri e contenti.<br />
L’uscita si prospettava buona, carichi (non solo di materiale e spesa) di entusiasmo<br />
per affrontare una volta scesi dal treno i 7 km di marcia per raggiungere<br />
la nostra meta e cioè S. Agostino di Abbasanta.<br />
Tutto troppo facile… Al momento di scendere dal treno qualcosa non và: infatti<br />
quest’ultimo non ci ha dato neanche il tempo di poterlo fare che è ripartito<br />
velocemente. Il Capo Compagnia Diego e il Capo Reparto Daniele sono andati<br />
subito dal macchinista per chiedere spiegazioni ma niente da fare ormai non<br />
si poteva più fermare se non alla fermata successiva e cioè a Macomer. La<br />
disgrazia più sconfortante è stata sapere che il treno per tornare indietro era<br />
alle ore 20:37 e che altri mezzi per poter raggiungere S.Agostino non esistevano,<br />
tutto ciò è stato tragico, quasi alla Fantozzi.<br />
Non arresi, cercando una soluzione, eccone una sbuccata dal nulla: un vecchietto<br />
del paese si offre gentilmente di accompagnarci in macchina, facendo<br />
così la spola tre volte. Alla fine del terzo viaggio la sua strana gentilezza si era<br />
trasformata in un furto: 40,00 Euro.<br />
La cosa più buffa è stata l’avventura in auto, una spaziosissima Y10, trasandata…<br />
Sorvoliamo che è meglio!! Alla fine i nostri 7 km li abbiamo divorati in<br />
un’ora e cinque minuti. Dopo cinque minuti di pausa ci siamo montati la tenda,<br />
sistemati gli zaini e fatto un giro per salutare le altre unità presenti sul luogo.<br />
Dopo di che abbiamo cenato e fatto la nostra chiacchierata<br />
del più e del meno. Abbiamo fatto una carrellata generale un<br />
po’ su tutto ad Alessandro, la new entry in compagnia da circa<br />
due settimane. Alla fine dopo qualche schiamazzo notturno,<br />
con le staff delle altre unità, siamo andati a dormire.<br />
L’indomani al risveglio una bella lavata, una colazione e via<br />
pronti zaini, tenda smontata e teloni piazzati per copertura in un<br />
tavolo per ora di pranzo, visto il cielo grigio. Dopo l’arrivo di tutte<br />
le sezioni e delegazioni sarde, c’è stata l’alza bandiera. Successivamente<br />
alcuni si sono dati alla vendita di porta foulard, portachiavi e<br />
magliette (ai fini dell’autofinanziamento). Altri hanno cercato la legna (molto<br />
rara e umida), per cucinare a pranzo. La favola continua…. Tra l’una e le due<br />
acqua a catinelle e con la pioggia abbiamo anche pranzato.<br />
Alle 15:30 abbiamo fatto come da programma, una sfida a palla scaut con le<br />
due Compagnie: Kwakiutol e Cavalieri della Spada e dell’Anello di Cagliari.<br />
Stanchi morti siamo giunti all’ammaina bandiera, durante la quale abbiamo<br />
avuto l’onore di avere come ospiti sia il Vice Presidente Capo Scaut, Anna<br />
Maria che la moglie di Aldo Marzot, il nostro fondatore. Dopo tra saluti vari siamo<br />
saliti sul pullman per rientrare a Quartu, stavolta senza complicazioni…<br />
che dire: evviva l’avventura.<br />
20 VOGLIA DI STRADA
Che cos’e‘ l’amicizia?<br />
Cosa si prova ad essere amici?<br />
Basta poco per fare amicizia,<br />
ma basta poco per perderla!<br />
Sicuramente sono dei temi bellissimi<br />
e profondi da affrontare<br />
in tutte le loro sfaccettature. Al<br />
primo punto si potrebbe rispondere<br />
dicendo che si tratta di un sentimento<br />
che unisce più persone in<br />
soccorso al bisogno di non sentirsi<br />
soli, di volersi bene, confrontandosi<br />
con parole, gesti, pensieri,<br />
abitudini ecc… Per un quieto vivere insieme nella stessa<br />
società sia vicina che lontana, i chilometri non credo siano<br />
mai stati un’ostacolo nell’essere amici, anzi il più delle<br />
volte questa viene rafforzata e quando ci si vede c’è molta<br />
più felicità, in quanto precedentemente il desiderio di<br />
vedersi è forte, almeno nella maggior parte dei casi o per<br />
quanto mi riguarda.<br />
Avere ed essere amici è molto bello, bisogna però<br />
esserlo di parole e fatti, come si usa dire, perché<br />
solo le parole non bastano. Il vento le può portare<br />
via in qualunque istante mentre se sono accompagnate<br />
da fatti, beh, questi vi posso assicurare che<br />
lasciano il loro segno se pur a volte non ce ne<br />
accorgiamo.<br />
Penso e scrivo questo perché una persona che non<br />
sa dare amicizia o è incapace di coltivarsela e quindi portarla avanti,<br />
credo non possa mai essere uno scaut fino in fondo. Per fare ciò<br />
bisogna avere molta pazienza e far fede ai nostri ideali e propositi,<br />
ricordandoci in ogni situazione chi siamo e dove stiamo andando<br />
avendo scelto questo stile di vita.<br />
Ricordiamoci che senza queste premesse è molto semplice perdere<br />
un’amicizia, anche la più forte di questo mondo, ed è proprio<br />
nel mondo là dove ci sono delle guerre, odio, violenza che si è persi<br />
certi valori d’amicizia! Soffocati per lo più da un gran desiderio di<br />
voler prevalere gli uni su gli altri, per potere o per denaro.<br />
Diamo una lezione, anche se nel nostro piccolo, a queste persone:<br />
Buona caccia Perseo Silenzioso, Diego La Monica<br />
VOGLIA DI STRADA 21
Appunti di un’uscita<br />
I<br />
l San Giorgio è stato una settimana fa ed è stato<br />
proprio nel viaggio in pullman al rientro dall’uscita<br />
del 25 aprile che è nata l’idea di una “passeggiatina<br />
fra i monti” per la settimana successiva.<br />
Chi era un po’ arrugginito quasi sperava che la pioggia che<br />
ci ha assillato tutti i giorni precedenti facesse saltare l’appuntamento e<br />
chi era alle prime armi forse era anche più dubbioso… insomma pareva<br />
proprio che ogni scusa fosse buona per starsene al calduccio nel proprio<br />
lettino.<br />
Ma come al solito poi la molla è scattata e sia per sfida sia per curiosità,<br />
alle 7,20 eravamo alla stazione degli autobus,<br />
direzione Campuomu e le Punte dei Sette Fratelli.<br />
È stata una due giorni di canti – nemmeno fossimo<br />
stati al FestivalBar -, risate, confidenze e pietanze<br />
insipide (ovviamente qualcuno ha dimenticato<br />
di portare il sale!) e colazioni all’asciutto (non<br />
perchè non piovesse, ma perchè c’è pure chi si è<br />
dimenticato il latte!).<br />
Potrà sembrarvi strano ma non abbiamo nominato<br />
“camminate e sentieri”, perché eravamo si provati<br />
dalla fatica ma ciò che ci stava intorno ci mozzava<br />
il fiato più delle salite!<br />
Propositi per la prossima volta (che speriamo accada presto, prestissimo):<br />
allenarci un po’ di più e dare un valore maggiore all’acqua – che non<br />
è sostituibile con la coca-cola!!!<br />
Conferme di questa esperienza: un gruppo vero, fatto di amici fraterni,<br />
dove ognuno compensava le mancanze o debolezze di un altro, dandoci<br />
la mano per scendere da un punto più alto o per saltare tra un masso<br />
e l’altro nel rio, o per stare svegli anche<br />
se stanchi a sentire i pensieri dell’altro.<br />
Una forte stretta di sinistra poi al gruppo<br />
Federscout di Monserrato e alla Compagnia<br />
della nostra Sezione di Elmas, che<br />
abbiamo incontrato alla fine di questa<br />
nostra giornata. E’ stato bello poter condividere<br />
subito con altri fratelli scaut le<br />
gioie e i dolorini di questa esperienza.<br />
Buona Strada, La Compagnia dei Cavalieri<br />
della Spada e dell’Anello, Sezione di Cagliari 2<br />
22 VOGLIA DI STRADA
Un’esperienza nuova<br />
S<br />
iamo i componenti della Compagnia Black Hills della Sezione<br />
di lido dei Pini ed abbiamo scritto quest’articolo per raccontarvi<br />
di un’esperienza nuova per noi. Il 21 dicembre 2003<br />
siamo andati a prestare servizio presso il policlinico Umberto I a<br />
Roma, reparto di Pediatria 2, ad attenderci c’erano i volontari<br />
dell’A.B.I.O.. Quando siamo entrati eravamo molto spaesati ma<br />
ci siamo ambientati subito.<br />
I bambini erano 5, tutti ospedalizzati da diverso tempo e<br />
siamo a prenderli, ognuno nella propria stanza. Loro<br />
molto titubanti ci hanno seguito. Li abbiamo portati in<br />
una stanza dove durante la settimana fanno lezione.<br />
Dopo esserci presentati gli abbiamo fatto fare diversi<br />
ban, abbiamo cantato insieme e, con il nostro aiuto,<br />
hanno costruito un ricordino con del legno e della corda.<br />
Inoltre, i bambini, hanno colorato dei disegni raffiguranti<br />
degli indiani che rappresentano i nostri ideali.<br />
Il tempo è passato velocemente ed è giunta l’ora dei<br />
saluti. È stata una giornata molto intensa ma, nonostante<br />
la tensione e l’inesperienza c’è la siamo cavata molto bene, anche grazie<br />
all’aiuto dei volontari ed alla dolcezza dei bambini.<br />
Ah…dimenticavamo, abbiamo giocato a biliardino. Certo che quei bambini<br />
sono stati molto forti! Abbiamo inesorabilmente perso. Buona Caccia!<br />
La Compagnia Black Hills - Sez. Lido dei Pini<br />
Non volevamo fare il solito articolo scontato sul San Giorgio, perché<br />
per quanto sia un’esperienza ogni volta unica sta volta ci sentivamo<br />
di raccontarvi di un’esperienza più personale come il nostro<br />
hike. Comunque desideriamo ringraziare la Compagnia Planetarium<br />
della Sez. di Quartu S.E. e la Kwakiutl della Sez. di Cagliari 4<br />
per il mini torneo di palla scaut: va bè siamo arrivati ultimi ma ci<br />
rifaremo!!! A quando la prossima? A presto!<br />
Buona Caccia, Sez. Cagliari 2<br />
VOGLIA DI STRADA 23
Un’esperienza da vivere<br />
Compagnia<br />
Resterà un’esperienza difficile da dimenticare, per la compagnia<br />
“ANTARES”, l’avventura che ci ha visti alle prese con<br />
una scalata veramente dura da affrontare; del resto come la<br />
strada verso il successo, sempre molto impegnativa!<br />
Infatti in coincidenza con l’apertura dell’anno scaut abbiamo<br />
deciso di organizzare un’uscita che aveva cpme obiettivo il<br />
raggiungimento della vetta di una montagna partendo dai<br />
suoi piedi. Un’impresa difficile ma presa con molto spirito<br />
ed entusiasmo da tutti: un po’ come una sfida con noi<br />
stessi.<br />
Ore 16 del 15 novembre zaini in spalla siamo partiti per<br />
raggiungere, verso sera, il rifugio dove abbiamo passato la<br />
notte. Qui il divertimento non si è fatto attendere! Tra una<br />
canzone, delle battute e quattro chiacchiere la notte è piombata<br />
su di noi! Il mattino seguente, nonostante la prestissima sveglia,<br />
eravamo tutti carichi d’energia e concentrati sulla salita che ci attendeva. Partiti<br />
verso le nove dal rifugio, con passo da veri scaut, abbiamo affrontato tutte le insidie<br />
del tracciato, arrivando in vetta stremati dalla fatica ma sempre con il sorriso<br />
sulle labbra, perché eravamo fieri di quanto avevamo fatto.<br />
Ad essere in capo al mondo si prova un’emozione incredibile! Il panorama che<br />
avevamo davanti agli occhi era qualcosa di raro…<br />
In vetta c’era un libro dove poter lasciare una firma, e così abbiamo fatto noi, in<br />
modo da far sapere a tutti che la compagnia ANTARES è stata lì!<br />
Giunta l’ora di tornare al rifugio, piangeva il cuore, lasciare quel posto incantato<br />
– ma purtroppo eravamo costretti.<br />
Sono stati due giorni indimenticabili, che in parte ci hanno fatto crescere sia<br />
come compagnia sia individualmente. Sicuramente è un’esperienza che ripeteremo<br />
al più presto!<br />
Compagnia Antares - Sez. Civitella 1<br />
A n t a r e s<br />
“Cavalieri per Servire:<br />
la Verita‘ e la Giustizia”<br />
Compagnia dei Cavalieri<br />
della Spada e dell’Anello,<br />
Sez. Cagliari 2.<br />
24 VOGLIA DI STRADA
Capitani coraggiosi<br />
Domenica 18 gennaio, tre coraggiosi membri del quadrato<br />
Dioscuri della sezione Cirò, hanno deciso di mettere<br />
in pratica gli insegnamenti teorici di vela, iniziati lo<br />
stesso mese e tenuti da Vincenzo Ippolito (si spera, futuro<br />
scaut), e sfidare l’infinito mare.<br />
Così, in una splendida mattina di sole, Maria Giovanna, Silvia<br />
ed io, novelli “Capitani coraggiosi”, siamo salpati dal porto<br />
di Cirò Marina a bordo di una meravigliosa barca a vela<br />
chiamata “Sole di Giada” speranzose di passare una giornata<br />
memorabile. Ed una giornata memorabile, in effetti, lo<br />
è stata…<br />
Con noi sono salpati, oltre che Vincenzo (proprietario del “veliero” , come lo chiamava<br />
Maria Giovanna), altri due velisti: Michele e Rita (soprannominati dall’equipaggio<br />
Will e Grace).<br />
Dopo le prime manovre per uscire dal porto (in cui noi tre abbiamo avuto un ruolo<br />
fondamentale…), ci siamo accomodate nel pozzetto (l’angolo esterno della<br />
barca in cui ci si siede) e ci siamo messe a scherzare ed a tenere ferma Maria<br />
Giovanna che continuava a gridare “Voglio andare sempre più lontano da Cirò!”.<br />
Arrivata ormai l’ora di pranzo, ci siamo ancorati e abbiamo cominciato a mangiare<br />
come delle “fameliche”. Sarà stata l’aria del mare…o forse la sensazione<br />
che quello sarebbe stato il nostro ultimo pasto!<br />
Infatti, poco dopo, ci siamo rese conto che la bellissima giornata stava pian piano<br />
scomparendo lasciando spazio a un pomeriggio abbastanza “nero”.<br />
Così, ripresa la rotta verso il porto, noi tre abbiamo preferito stare sottocoperta e<br />
lasciare spazio per le manovre ai tre velisti professionisti soprattutto perché le<br />
condizioni atmosferiche peggioravano sempre di più. L’avessimo mai fatto! Il<br />
mare si faceva sempre più mosso e pericoloso e la barca si inclinava spaventosamente:<br />
mentre Silvia ed io stavamo sedute aggrappandoci a tutto ciò che era<br />
possibile, Maria Giovanna cadeva in continuazione seguendo le oscillazioni dell’imbarcazione!<br />
Naturalmente, da brave sorelle scaut, noi due siamo scoppiate a<br />
ridere e l’abbiamo lasciata per terra! Le risate però sono finite presto: poco<br />
dopo,infatti, la nostra “temeraria” si è chiusa in bagno a vomitare da vero “lupo di<br />
mare”, mentre noi ancora superstiti avevamo stampata in viso la stessa espressione<br />
dei naufraghi del Titanic! Di conseguenza ci siamo nuovamente accomodate<br />
nel pozzetto mentre tenevamo ferma Maria Giovanna che continuava a gridare<br />
“Voglio tornare a Cirò!!!” ed altre poco gradevoli espressioni nei confronti<br />
della sottoscritta che al, contrario di lei, stava benissimo e giunti in prossimità del<br />
porto la nostra ormai “sirenetta” si è anche improvvisata vedetta gridando “Terra!Terra!”.<br />
Arrivate sulla terraferma, c’era ad accoglierci il nostro capo quadrato Oscare<br />
curioso di sapere come era andato il nostro viaggio.<br />
Beh, non sono state necessarie parole per spiegarlo…bastava guardare la faccia<br />
di Maria Giovanna mentre cercava di baciare per terra!<br />
Che dire di questa “meravigliosa” giornata? Che per “qualcuno” (ogni riferimento<br />
a persone realmente presenti quel giorno è puramente casuale) non è stata poi<br />
così meravigliosa, ma per chi, come me, è riuscita a godersi la maestosa bellezza<br />
del mare è stata un’ esperienza fantastica da ripetere al più presto!<br />
Buon Vento, Alessandra Rocca, quadrato Dioscuri sez. Cirò.<br />
BUON VENTO 25
Apertura a San Severo<br />
Il 26/10/2003 si è svolta l’apertura dell’anno scaut a S.Severo,<br />
dove tantissime sezioni Assoraider si sono riunite per<br />
celebrare questa grande festa piena d’amore ed allegria. Fra<br />
tutti quegli scaut c’eravamo anche noi, la sezione Cirò;… ma<br />
io voglio parlare più in particolare del Quadrato Dioscuri, che<br />
già dalla sera prima era a girovagare per S.Severo.<br />
La notte era lunga, quindi i nostromi con il loro capo Quadrato<br />
hanno deciso di divertirsi come loro sanno fare; così, armandosi di<br />
qualche goccio di birra e tanta sfacciataggine è andato in una piazza<br />
abbastanza silenziosa, ma troppo deserta, e lì ha cominciato a fare,<br />
dopo una coinvolgente veglia, i giochi più pazzi, tra i quali una “scenetta”<br />
da C.F.Q., dove i “quadratini” interpretavano il rapporto che i vari soldati<br />
portavano al comandante, c’era chi aveva ucciso16.325 soldati, chi<br />
10, chi neanche 1!! Così, appena abbiamo fatto salire la pressione degli<br />
abitanti della zona, al punto quasi da farci buttare una bella secchiata<br />
d’acqua, ecco che, stanchi ma non assonnati decidiamo di tornare nell’oratorio,<br />
che sarebbe stato il nostro giaciglio per quella notte. Oramai noi stavamo<br />
dormendo quasi tutti, soltanto qualcuno spruzzava l’acqua della sua bottiglietta<br />
in faccia a qualcun altro, quando si apre la porta ed<br />
entra un’ombra scura che alla fine rivelerà il suo vero aspetto:<br />
Luca! Infatti, l’ormai ex capo reparto era venuto da Milano per<br />
farci una sorpresa, a quanto pare molto gradita. Ma la stanchezza<br />
c’era e quindi, dopo gli abbracci, di nuovo a dormire e a<br />
spruzzarsi ancora le ultime gocce d’acqua rimaste.<br />
La mattina dopo sveglia presto e colazione veloce, e poi tutti in<br />
camicia e fazzolettone! La cerimonia dell’alzabandiera si è svolta<br />
di fronte alla chiesa principale di S.Severo dove si sono poste<br />
e presentate tutte le Sezioni presenti, le varie branche e unità.<br />
Così è iniziata la giornata, durante la quale i rover sarebbero<br />
dovuti andare a fare una visita alla caserma dei vigili del fuoco, per sapere<br />
come si comportano nei vari casi questi eroi dei nostri tempi. Finita la visita<br />
siamo andati insieme a tutte le altre sezioni nella piazza che la sera prima aveva<br />
sentito solo le nostre grida, e che adesso si saziava del vocìo di tutti quegli<br />
scaut; c’è stato anche un momento in cui alcuni scaut hanno suonato gli<br />
“jambè” per animare il pranzo facendo divertire tutti, soprattutto chi ha potuto<br />
rivedere i vecchi compagni di avventure incontrati ai vari C.F.Q. ed ai campi.<br />
Infine, tutta la Sezione, dopo le normali strette di mano sinistra, e dopo un<br />
“testa spalla” con i fratelli di Parco dei Pini, è partita, dandosi appuntamento<br />
magari al S.Giorgio oppure ad un gemellaggio di una settimana, chi lo<br />
sa…..per intanto a me a tutti noi è rimasto il ricordo di una fraterna giornata<br />
trascorsa e per la quale dobbiamo sicuramente ringraziare la Sezione di<br />
S.Severo che nel celebrare il decennale della propria attività ci ha permesso<br />
di stare insieme a tanti altri nostri fratelli.<br />
Il nostromo Antonio Gagliardi<br />
26 BUON VENTO
A scuola di Scautismo<br />
a<br />
Quartu<br />
Il 17 Aprile <strong>2004</strong> il Raid Ala Rosa di Quartu S. Elena ha iniziato un<br />
corso di scautismo presso le scuole elementari di Flumini di Quartu.<br />
Il tutto è nato quasi per scherzo, memore di una vecchia<br />
informazione ricevuta anni prima da Ivano Tattangelo C.S. di Sora<br />
su un’esperienza vissuta da loro in collaborazione della scuola.<br />
Parlando con un dirigente scolastico ex scaut assorraider gli abbiamo<br />
prospettato l’idea del nostro Raid e se fosse fattibile realizzarla,<br />
inizialmente si pensava a chissà quanti assilli burocratici, ma il<br />
tutto è stato risolto nel giro di un’ora, poi parlando con i ragazzi di<br />
questa possibilità che ci apriva all’esterno … qualche considerazione<br />
iniziale … un paio di incontri per preparare il programma, la<br />
conta di quante lezioni avremmo fatto e via il gioco è fatto, avremmo<br />
potuto coprire almeno due classi fino alle vacanze estive.<br />
Già ma solo due classi, e le altre? così nasce una collaborazione con<br />
la sezione che poi è più vicina al presidio scolastico che ha ben tre plessi,<br />
e dopo esserci consultati con Geremia e prospettata questa attività,<br />
senza nessuna esitazione risponde affermativamente al progetto, con un’unica<br />
clausola, porterà avanti questo progetto come sezione non come raid.<br />
Dopodiché prosegue qualche altro incontro per pensare ad un programma<br />
comune ma la ristrettezza dei tempi e turni da affrontare non lo permette e<br />
pazienza per quest’anno si andrà avanti così.<br />
Oggi che vi scrivo siamo arrivati alla quarta lezione, e non vi dico con quanto<br />
entusiasmo, che ogni volta si rinnova. Con la Scuola Stella di mare siamo<br />
partiti con un progetto pilota che a noi serve per iniziare un’esperienza di collaborazione<br />
con un’istituzione che è un’autorità, a differenza di noi che siamo<br />
si un’agenzia educativa, ma autorevole e in coeducazione con i genitori, ma<br />
detto questo con il cerchio che si chiude con Scuola, Genitori e Scaut quale<br />
migliore opportunità abbiamo per iniziare un grande gioco che sicuramente<br />
riserverà tante sorprese. Quando finirà questo progetto vi renderemo conto<br />
ulteriormente di questa nuova sfida che oggi è solo all’inizio.<br />
Ignazio Capo Raid di Quartu S.Elena<br />
S.Elena<br />
ASSONOTIZIE 27
Relazione allu<br />
Questa... è l’altra storia. E si, pensavate fosse finito<br />
con il Sisma, l’accanimento della sfortuna con la terra<br />
del Molise ed i suoi abitanti e invece... nei giorni<br />
precedenti sabato 25, si sono verificate eccezionali condizioni<br />
metereologiche sul Molise con piogge battenti che<br />
nella mattina di Sabato 25 hanno causato l’esondazione<br />
del fiume Biferno allagando l’intera Zona Industriale di<br />
Termoli e tutta l’area Contrada Martinelle del medesimo<br />
comune.<br />
Da giorni, la Prefettura di Campobasso aveva lanciato l’allerta.<br />
L’ultimo fax di Venerdì notte, parlava di pre-allarme.<br />
Il problema nasceva dal fatto che l’invaso della diga<br />
del Liscione (la diga che forma il Lago di Guardialfiera)<br />
era giunto a livello max, aprendo automaticamente<br />
lo scarico controllato.<br />
La quantità d’acqua rilasciata, aggiunta a quella delle<br />
piogge, ha fatto straripare il fiume riempiendo canali,<br />
terreni, e tutto ciò che incontrava sul suo cammino,<br />
d’acqua, fango, detriti, tronchi d’alberi, radici e ogni<br />
altro materiale che incontrava. La mattina di Sabato,<br />
a circa 15 min. dall’evento, l’Assoraider (Sez. di Portocannone)<br />
era già sul luogo dell’alluvione, facilitata<br />
dalla breve distanza con l’area interessata. Ci siamo<br />
immediatamente coordinati con le forze dell’ordine locali (Carabinieri, Polizia)<br />
per bloccare le strade d’accesso alla Zona Industriale e non solo.<br />
Nel frattempo, la mia preoccupazione fu quella di comunicare alla Prefettura<br />
di Campobasso, via fax, la nostra disponibilità all’intervento e, la<br />
nostra condizione di “già intervento” per essere in regola con la legge e con<br />
le coperture assicurative.<br />
Da quel momento, la nostra attività si è diversificata. Siamo intervenuti sia<br />
in aiuto d’alcune Aziende del Nucleo Industriale, sia in case private. La<br />
nostra partecipazione è stata compresa nei giorni tra Sabato 25 gennaio e<br />
Domenica 2 febbraio/2003 ed ha visto impegnati gli scaut: Mario Manes,<br />
Adamo Musacchio, Antonio De Carlo Mercurio Manes, Adamo Sammartino,<br />
Biancarosa De Carlo, Adamo Manes, Gabriele De Nardis. I mezzi utilizzati,<br />
sono stati quelli associativi (furgoni) e le vetture personali.<br />
In alcuni casi, ci siamo prodigati per mettere in salvo persone rimaste isolate<br />
ed animali. Successivamente, la nostra sezione è stata destinata<br />
28 ASSONOTIZIE
vione Molise<br />
essenzialmente agli aiuti in Zona Industriale portando quindi aiuto<br />
manuale a varie Aziende che ne hanno fatto richiesta, in collaborazione<br />
con altri volontari di svariate Associazioni giunte da molte parti<br />
d’Italia. C’è parso quanto meno “povero” l’intervento d’altre sezioni<br />
Assoraider fatta eccezione per quelle di Ardea e Pomezia. Colgo<br />
quest’occasione per ringraziare affettuosamente la sezione di<br />
BAGHERIA e Paolo Provino - intervenuti in occasione del Sisma del<br />
Molise - che ho involontariamente omesso di ringraziare nell’articolo<br />
riguardante il Sisma.<br />
Il nostro intervento, infine, si è concentrato nello spostamento di un<br />
grande ed importante Laboratorio Chimico del Cons. Ind. di Termoli.<br />
Quello che si era salvato se non ripristinato al più presto, avrebbe<br />
impedito la ripresa lavorativa di tutte le Aziende del Nucleo. Questo<br />
lavoro richiedeva un’attenzione particolare, in quanto si maneggiavano<br />
prodotti chimici pericolosi ed attrezzature sofisticatissime<br />
e costosissime. La Dott.ssa Piano, responsabile<br />
del Laboratorio, preferiva attuare lo spostamento<br />
con le uniche due persone impiegate nello<br />
stesso, e non rischiare con persone incompetenti.<br />
Sono stato incredibilmente felice, nel vedere che tra i<br />
volontari dell’Assoraider di Portocannone c’erano<br />
due elementi (Manes e Musacchio) espertissimi nel<br />
campo, quindi il lavoro si svolse più rapidamente ed<br />
in massima sicurezza. Questa fu una delle cose che<br />
unite ad altre ci valsero i complimenti del Cons. Ind.<br />
e quelli del Responsabile del D.P.C. al C.O.M. di Termoli,<br />
Piero Moscardini, nonché del Sindaco e del Presidente<br />
del Nucleo di Industrializzazione della Valle del<br />
Biferno.<br />
Termina qui la relazione, che spero, abbia dato un’immagine,<br />
quanto meno, approssimata del disastro occorso<br />
nel basso Molise. Alluvione che ha arrecato danni che<br />
ammontano a circa 100/110 milioni di euro e, delle attività<br />
svolte dalla Sezione Assoraider di Portocannone.<br />
Salutando con una forte stretta di sinistra vi abbraccio fraternamente<br />
Il Presidente Commissario di Sezione Umberto Dell’Oglio<br />
ASSONOTIZIE 29
30 ASSONOTIZIE<br />
Un ricordo del<br />
Capo Scout e<br />
della Capo Guida<br />
Betty è tornata a casa: è stata chiamata al più Alto Servizio<br />
la mattina di sabato 24 aprile, pochi giorni dopo<br />
aver festeggiato il suo 87° compleanno. È la conclusione<br />
di un capitolo e la separazione da uno degli ultimi<br />
contatti reali con i nostri Baden-Powell e Lady Olave. Nata<br />
il 16 aprile del 1917, Betty Clay era la terza e più giovane<br />
figlia di B.P. e dedicò gran parte della sua vita allo Scautismo ed al Guidismo.<br />
Accompagnò i suoi genitori in numerosi viaggi attorno al mondo, ma il suo contributo<br />
personale ad entrambi i Movimenti andò ben oltre il semplice legame<br />
famigliare. L’aspetto più importante, fu quello di mantenere viva la memoria dei<br />
genitori, nei pensieri delle generazioni successive che passavano attraverso lo<br />
Scautismo ed il Guidismo. Era comunque sempre “Betty”, amata ed ammirata<br />
per ciò che era e per quanto faceva per i Movimenti nel volgere degli anni ed in<br />
mille luoghi diversi. La sua infanzia era stata colma di “ordinaria felicità”. Diplomatasi<br />
come Segretaria; tra il 1934 ed il 1935 accompagnò i genitori<br />
con la sorella Heather in un giro del mondo in visita degli Scouts e<br />
delle Guide. Gran parte della sua vita fu spesa fuori dall’Inghilterra,<br />
e nel 1936, di ritorno dal Sud Africa con la madre, conobbe sulla<br />
nave Gervas Clay, Commissario Provinciale del Protettorato del<br />
Barotseland, che faceva ritorno in Inghilterra.<br />
Si sposarono nella chiesa del paese vicino al quale sorgeva la<br />
tenuta dei B.-P., presso Bentley, il 24 settembre del 1936. Tornarono<br />
quindi in Nord Rhodesia, dove rimasero fino al 1964.<br />
Rientrati in Inghilterra, Betty e Gervas trovarono casa a Wivelscombe,<br />
presso Taunton, nel Somerset. Nel 60° anniversario dello Scautismo,<br />
fu lei a scoprire la pietra a memoria del primo campo sperimentale<br />
tenuto da suo padre a Brownsea. Betty ritornò sull’isola<br />
diverse volte, l’ultima nel 1998 per comparire su di un video girato<br />
dalla Scout Association per presentare la propria candidatura ad ospitare<br />
il Jamboree Mondiale del 2007, anno del Centenario. Nel 1984 ricevette il<br />
Lupo d’Argento, la più alta onorificenza della Scout Association per buon servizio,<br />
divenendo Vice Presidente dell’Associazione nel 1989. Nel 1993 fu la seconda<br />
persona a ricevere la Wood Badge onoraria di Gilwell, dopo sua madre. Il<br />
Comitato Mondiale dell’Organizzazione Mondiale del Movimento Scout la insignì<br />
nel 1999 del Lupo di Bronzo, unica onorificenza dello Scautismo Mondiale. Continuò<br />
fino al 2000 ad accompagnare il marito Gervas alle Gilwell Reunion, tenute<br />
nel settembre d’ogni anno per i Wood Badge di tutto il mondo.<br />
Alla Reunion del 1993, fu lei a dare il via ai lavori di rinnovamento della White<br />
House, la casa georgiana al centro della proprietà del parco di Gilwell.<br />
Campi, eventi, Jamboree, incontri… le Guide e gli Scouts erano per Betty la<br />
vita. Si trovava tanto a suo agio scambiando quattro chiacchiere con il Re di<br />
Svezia quanto incoraggiando una giovane Brownie. Per il suo grande servizio,<br />
per le sue proprie specialissime qualità, la sua umiltà, la sua semplicità, la sua<br />
praticità e generosità, i membri del Movimento Scout e del Movimento Guide<br />
le saranno grati per sempre.<br />
(Sunto della traduzione di Andrea Padoin dal testo Originale,<br />
tratto dal Sito della Scout Association UK)
L<br />
’idea di celebrare il compleanno comune di B.-P. e della moglie Olave,<br />
entrambi nati il 22 febbraio fu suggerita dalla Conferenza mondiale<br />
delle Guide del 1926. Con ciò si volle offrire alle ragazze l’occasione<br />
di conoscere le Associazioni scout delle altre nazioni. In seguito,<br />
una Capo belga propose che ogni Guida desse “un soldino con un<br />
pensiero”, da allora la raccolta dei “soldini”, per aiutare lo sviluppo del<br />
Guidismo nei paesi più poveri è divenuta una parte importante del<br />
Thinking Day. Per quanto riguarda il ramo maschile del<br />
Movimento, va ricordato che la Conferenza internazionale<br />
scout del 1939 suggerì di celebrare il 22 febbraio<br />
e raccomandò che: “per far comprendere a tutti il valore<br />
internazionale dello Scautismo, si faccia appello alle<br />
radio nazionali perché una volta l’anno, la domenica<br />
successiva il giorno natale del Caposcout del mondo<br />
(22 febbraio), vogliano riunire tutti gli Scouts del mondo<br />
in una grande celebrazione internazionale”.<br />
Vivere il Thinking Day testimoniando questi aspetti<br />
è un’occasione che non va persa. I temi su cui siamo<br />
chiamati a riflettere ci invitano ad essere cittadini<br />
del mondo, coloro che giorno per giorno, attraverso<br />
lo Scautismo ed il Guidismo, collaborano alla<br />
costruzione di un mondo migliore.<br />
Noi del RAID di Quartu S. Elena abbiamo fatto un<br />
incontro che ha avuto inizio il 21 sera nei monti dei<br />
Sette Fratelli, a 30 Km. da Cagliari che ha riguardato<br />
tutti i capi della nostra Sezione. Il dopo cena è<br />
stato il momento più importante poiché alle ore<br />
22.00 è iniziata la veglia.<br />
L’argomento di confronto era: “Cosa ha dato o cosa<br />
ha tolto lo Scautismo alla tua Vita”.<br />
Non siamo rimasti sempre nell’argomento, anzi<br />
abbiamo parlato tantissimo di noi, creando momenti<br />
di grand’emozione. Finita la veglia, i musicisti più<br />
noti del Raid, hanno tirato fuori le chitarre e cantato<br />
fino alle tre del mattino. All’indomani, altro incontro<br />
comune con tema “IL CAPO”.<br />
In un grande cartellone abbiamo disegnato uno<br />
Scaut molto simpatico, con in alto la scritta “IL<br />
CAPO”, in questo cartellone, a turno, ogni partecipante<br />
scriveva un aggettivo che rappresentava i<br />
requisiti che questo ipotetico capo doveva avere.<br />
Alla fine il cartellone non è bastato a contenere tutti<br />
gli aggettivi. È stata un’occasione da non perdere<br />
per “... entrare nel gioco e giocare la nostra parte...”.<br />
Insieme, per ricordare nella Giornata del Pensiero<br />
tutte le Guide e gli Scaut del mondo che con<br />
noi condividono una grande e bella AVVENTURA.<br />
Il Capo Raid Ignazio Porcu - Ala Rosa<br />
S.O.S.<br />
Buona caccia a tutti! Sono Lalla,<br />
vice capo del Reparto Rivendell<br />
di Cagliari 4... Chiedo aiuto<br />
a nome di tutta la sezione. Infatti,<br />
da un po’ di tempo a questa<br />
parte, parecchi di noi hanno<br />
deciso di imparare a suonare la<br />
chitarra, a partire dal Commissario<br />
di sezione per arrivare ai<br />
Lupetti. Ma per allietare i nostri<br />
fuochi di bivacco abbiamo bisogno<br />
degli accordi di canti scaut<br />
dei quali, purtroppo, siamo<br />
sprovvisti.<br />
Saremmo quindi grati a chiunque<br />
volesse aiutarci in questo<br />
senso, inviando gli accordi a<br />
disposizione ad uno dei<br />
seguenti indirizzi:<br />
ASSORAIDER - Sez. CA 4<br />
Via Montevecchio, 19<br />
09122 Cagliari<br />
E-mail: murtas.aldo@tiscali.it<br />
ASSONOTIZIE 31
“Comorescue <strong>2004</strong>”<br />
1 o CAMPO PROVINCIALE INTERFORZE DI PROTEZIONE CIVILE<br />
La lettera dell’Amministrazione Provinciale di Como<br />
Settore Protezione Civile, che ci chiedeva di partecipare<br />
all’esercitazione organizzata per i giorni<br />
23/24/25 aprile <strong>2004</strong>, ci ha notevolmente elettrizzato.<br />
Tutti volevano partecipare.<br />
Non avremmo mai immaginato che anche Rover volessero<br />
fare quest’attività. Alla prima riunione preparatoria<br />
con gli organizzatori, abbiamo subito avanzato le<br />
richieste dei nostri Rover. Insieme abbiamo studiato le<br />
possibilità d’utilizzazione dei giovani, sia per attività di<br />
simulazione, sia per esercitazioni in cui era necessaria la<br />
loro presenza attiva. La nostra proposta è stata accettata e<br />
quindi il 23 Aprile ben 21 SCAUT ASSORAIDER si presentavano<br />
al campo con le loro tende e scoprivano che altri<br />
480 partecipanti: CRI - CROCE AZZURRA - PROTEZIONE<br />
CIVILE (Antincendio, Cinofili, Subacquei) RADIOAMATORI,<br />
stavano montando le loro tende.<br />
Per 3 giorni le attività si sono succedute pressoché ininterrottamente, i<br />
gruppi di volontari si alternavano e collaboravano fra loro per far fronte a:<br />
evacuazione scuole elementari / medie / superiori, incidente sul lago di<br />
Como, incidente presso Azienda Agricola, esondazione torrente, incidenti<br />
stradali, incidente treno/bus/autovettura.<br />
Tutti noi, suddivisi in gruppi, abbiamo partecipato a diverse esercitazioni,<br />
talvolta come parte attiva (evacuazioni) talvolta come attori cioè come<br />
persone coinvolte negli incidenti.<br />
Quest’ultima parte ci ha permesso di comprendere meglio le dinamiche<br />
degli incidenti e la necessità d’utilizzazione degli strumenti di tutela della<br />
nostra salute (casco, cinture di sicurezza ecc.).<br />
È stato un momento d’incontro e di collaborazione con altre realtà di<br />
volontariato che hanno avuto l’opportunità di conoscerci e di passare con<br />
noi giornate utili ed esaltanti. Un grazie a tutti gli organizzatori<br />
Assoraider - Sezione di Como<br />
32 ASSONOTIZIE
Premio di Laurea Antonio Viezzoli<br />
L’Ordine Scout di San Giorgio è l’associazione che riunisce i soci del Corpo Nazionale<br />
Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani (CNGEI) che, avendo ricoperto compiti di<br />
capo Unità ed essendosi particolarmente distinti per Spirito Scout e per Spirito di Servizio,<br />
sono stati insigniti della massima onorificenza Associativa.<br />
In occasione del centenario della nascita di Antonio Viezzoli, protagonista insigne dello<br />
scoutismo laico italiano, Cavaliere dell’Ordine, fondatore della Scuola Nazionale Capi e<br />
Commissario Nazionale alla Formazione del CNGEI per oltre 25 anni, l’Ordine Scout di<br />
San Giorgio bandisce un concorso per un premio di laurea.<br />
Il premio consiste nella somma di 3.000 euro ed è riservato a tesi che non state oggetto di<br />
pubblicazione.<br />
L’argomento della tesi dovrà riguardare il Movimento scout, con particolare attenzione alla<br />
realtà italiana dello scoutismo laico. Tra gli altri, saranno criteri di valutazione della<br />
Commissione Giudicatrice: l’originalità del lavoro, la rilevanza della dimensione empirica,<br />
la comparazione tra associazioni scout italiane e straniere.<br />
Il premio di laurea verrà assegnato a un laureto (laurea quadriennale o specialistica) di<br />
Università Italiana che abbia discusso una tesi di laurea sull’argomento indicato nel periodo<br />
compreso tra il 1/1/<strong>2004</strong> ed il 31/7/2005.<br />
Le domande di partecipazione in carta semplice, indirizzate a Segreteria Ordine Scout di San<br />
Giorgio Via Circo, 18 – 20122 Milano; dovranno pervenire entro il 30 settembre 2005.<br />
Nella domanda i candidati dovranno dichiarare sotto la propria responsabilità:<br />
• Nome e Cognome<br />
• Data e luogo di nascita<br />
• Il proprio domicilio, eletto ai fini del concorso ed il recapito telefonico<br />
• Il tipo di diploma di laurea; quando, presso quale Università e con quale votazione è<br />
stato conseguito<br />
• Che la copia della tesi di laurea allegata è conforme all’originale depositato presso<br />
l’Università di appartenenza<br />
• Di autorizzare la pubblicazione del testo integrale o stralci di esso a titolo gratuito<br />
• Di autorizzare il trattamento dei dati personali ai sensi della legge 675/96<br />
Alla domanda si dovrà allegare:<br />
• Una copia cartacea della tesi<br />
• Una sintesi di non più di cinque pagine della tesi<br />
• Una copia su floppy disk o cd-rom<br />
• La certificazione relativa all’avvenuto conseguimento del titolo<br />
I materiali inviati non saranno restituiti<br />
Il premio, a insindacabile giudizio della Commissione, può essere assegnato anche ex equo,<br />
oppure può non essere assegnato. Sarà data comunicazione al vincitore entro il 10 novembre<br />
2005. Il premio sarà consegnato durante una cerimonia in cui il vincitore è tenuto a<br />
partecipare e in cui il lavoro di tesi sarà presentato in pubblico.<br />
La giuria di assegnazione sarà composta dal Presidente dell’Ordine Scout di San Giorgio,<br />
dal Capo Scout del CNGEI, dal Direttore del Centro Studi Scout “Olivo” del CNGEI, dai<br />
proff. Nicola Barbieri, Cesare Corradini, Marco Lombardi.<br />
Milano, 30 ottobre 2003<br />
Dott. Francesco Adami, Presidente OSSG
Il Commissariato Nazionale alle Pubblicazioni<br />
organizza il 4° Concorso di Fotografia:<br />
“MOMENTI DI VITA SCAUT”<br />
Valido per la realizzazione dei<br />
Calendari Associativi 2005<br />
ed aperto a tutti gli iscritti<br />
all’ASSORAIDER<br />
REGOLAMENTO<br />
1. Tema del concorso: momenti significativi<br />
di vita scaut relativi ad<br />
uscite, campeggi, attività varie.<br />
Le opere a colori, non più di cinque<br />
per Sezione o Delegazione, potranno<br />
essere: stampe su carta fotografica<br />
formato minimo 13x18 cm, Diapositive,<br />
File/digitali con risoluzione non<br />
inferiore a 2000x1500 pixel.<br />
3. Sul retro delle opere, sul telaietto delle<br />
DIA, sui CD, non deve comparire<br />
nessuna scritta o indicazione.<br />
4. Ad ogni opera dovrà essere allegata in<br />
busta chiusa una scheda con: titolo, breve<br />
descrizione dell’immagine, nome, cognome<br />
ed indirizzo dell’autore; Sezione<br />
o Delegazione di appartenenza.<br />
5. Le immagini devono essere perfettamente<br />
a fuoco e rappresentare momenti di vita<br />
Scaut. È consigliabile fare una cernita delle<br />
migliori immagini prima di inviarle.<br />
6. Le 12 opere migliori, tra quelle pervenute,<br />
serviranno ad illustrare il Calendario Ufficiale<br />
dell’Associazione per l'anno 2005.<br />
7. La giuria composta dal: Commissario alle<br />
Pubblicazioni un Fotografo/Grafico e un Tipografo,<br />
sceglierà tra le 12 opere migliori sceglierà la vincitrice del 2° Concorso di Fotografia, “MOMENTI<br />
DI VITA SCAUT”.<br />
8. La Sezione o Delegazione Assoraider a cui appartiene l’autore dell’opera vincitrice riceverà come<br />
premio 100 CALENDARI ASSOCIATIVI 2005.<br />
9. L’assegnazione dei premi avverrà ad insindacabile giudizio della Giuria.<br />
10. Le opere presentate resteranno a disposizione della redazione di ARCOBALENO/RAID e andranno<br />
a formare l’archivio fotografico della redazione.<br />
11. La partecipazione al Concorso implica la completa ed incondizionata accettazione del presente<br />
regolamento.<br />
Le opere e la scheda dovranno pervenire con imballo idoneo entro e non oltre il 15 Settembre <strong>2004</strong> (farà<br />
fede il timbro postale) al seguente indirizzo: ARCOBALENO/RAID c/o Antonello Simonetti Via Liguria, 82<br />
09127 CAGLIARI - Per Ulteriori informazioni tel. 070 2818<strong>02</strong> • e-mail: naz.pubblicazioni@assoraider.it