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PERIODICO EDITO DALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI SCAUTISMO RAIDER “ASSORAIDER” - ANNO XV N°2 - LUGLIO <strong>2009</strong><br />
Tariffa Associazioni senza fini di lucro - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/<strong>02</strong>/2004 n°46) art.1, comma 2, DCB Cagliari
Associazione Italiana<br />
di Scautismo Raider<br />
“ASSORAIDER”<br />
Sede Centrale:<br />
00040 Pomezia (RM) - Italy<br />
Via Cavour, 28/B<br />
Tel./Fax +39 06 9122550<br />
segreterianazionale@assoraider.it<br />
www.assoraider.it<br />
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<strong>Arcobaleno</strong> - Redazione e Amministrazione:<br />
09127 Cagliari - Via Garigliano, 13 - Tel. 070 275132 - Fax 178 6014514<br />
Anno 15° - Numero 2 - Luglio <strong>2009</strong><br />
Autorizzazione del Tribunale di Cagliari n. 24 del 23.06.1995<br />
Tariffa Associazioni senza fini di lucro - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione<br />
in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/<strong>02</strong>/2004 n°46)<br />
art.1, comma 2, DCB Cagliari.<br />
Direttore Responsabile: Francesco Cerlienco<br />
Direttore di Redazione: Salvatore Roggero - naz.pubblicazioni@assoraider.it<br />
Capiredattori :<br />
jaw@assoraider.it<br />
jedi@assoraider.it<br />
vogliadistrada@assoraider.it<br />
buonvento@assoraider.it<br />
Foto di Copertina: archivio <strong>Arcobaleno</strong><br />
Progetto grafico e realizzazione: S&D sas - 09122 Cagliari Via Garigliano, 13<br />
Stampa: LITHOSgrafiche srl - 09122 Cagliari Via Garigliano, 11/13<br />
Questo numero è stato consegnato alla stampa il 7.07.<strong>2009</strong><br />
La tiratura di questo numero è di 2.500 copie<br />
<strong>Arcobaleno</strong> è una rivista inviata gratuitamente agli iscritti dell’Assoraider.<br />
Tesseramento annuale Anno Scaut 2008/<strong>2009</strong> Euro 35,00. Il pagamento<br />
si può effettuare tramite posta con versamento sul c/c postale<br />
N. 35246008 intestato ad ASSORAIDER. Impegnano la responsabilità<br />
della rivista solamente gli editoriali e gli articoli non firmati. Per gli articoli<br />
firmati la responsabilità rimane all’autore. La riproduzione di articoli, foto<br />
e disegni pubblicati su questa rivista è ammessa a condizione che ne<br />
venga citata la fonte. Il materiale inviato ad <strong>Arcobaleno</strong> non si restituisce.<br />
Abbonamento annuale alla rivista “ARCOBALENO” (4 numeri) - Euro<br />
10,00 - Il pagamento si può effettuare tramite posta con versamento<br />
sul c/c postale N. 35246008 intestato ad ASSORAIDER.
In memoria di<br />
Don Annunzio<br />
Gandolfi<br />
aro Don Nunzio, durante la gestione del Centro<br />
Studi, ho avuto spesso con te affascinanti<br />
C<br />
litigate, tutte finite però con abbracci e bicchieri di<br />
Lambrusco.<br />
Non ho mai conosciuto persone che come te<br />
avessero compreso il senso profondo dello scautismo:<br />
l’AVVENTURA.<br />
Senza l’avventura lo scautismo diventa un buon<br />
metodo educativo del tipo del Montessori, con un<br />
po’ di uscite all’aperto.<br />
E l’avventura si lancia con i racconti.<br />
Ti eri accorto che gli scritti di B.P., anche quelli<br />
metodologici, erano pieni di affascinanti avventure.<br />
I bambini li aveva collocati in un racconto affascinante,<br />
fatto da un autore affascinante, e li aveva<br />
educati immergendoli in una Giungla .<br />
E così, mentre altri si inventavano nuovi sentieri,<br />
si dedicavano ad organizzare improbabili diarchie<br />
ed altri ancora piantavano in mezzo al terreno dei<br />
Nel pomeriggio dello scorso<br />
21 maggio, Don Nunzio Gandolfi,<br />
famoso “baffo 001”<br />
curatore della stampa Asci<br />
per oltre 20 anni, assistente<br />
centrale dell’Asci, ideatore e<br />
fondatore del Centro Studi<br />
Baden Powell è tornato alla<br />
casa del Padre.<br />
Don Nunzio è stato sicuramente<br />
un amico della nostra<br />
associazione e forse è stato il<br />
primo, se non l’unico, che ha<br />
cercato di “sdoganarla” nel<br />
mondo dello scautismo ufficiale.<br />
Giorgio Meo<br />
loro campi scuola la tenda con il Santissimo, Don Nunzio raccoglieva scimitarre<br />
cinesi, coltelli canadesi per scuoiare le prede, sistemava due cannoni agli<br />
angoli del piazzale antistante la sua Parrocchia (ma dove li aveva trovati?) ed<br />
arricchiva la sua biblioteca con libri che, a leggerne il dorso, veniva voglia di leggerli<br />
tutti.<br />
Anche come prete, Parroco o Assistente, raccontavi le storie di Gesù e imitavi<br />
la pastorale adottata da Gesù. Gesù non aveva fatto omelie del tipo teologicomistico<br />
di molti nostri Parroci: “Un padre aveva due figli…Un amministratore fu<br />
chiamato dal suo padrone … Simone il fariseo lo invitò a pranzo… “ e senza<br />
concludere con quelle orribili morali del tipo “Allora, fratelli e sorelle mie carissime,<br />
promettiamo davanti all’altare....”<br />
Comunque Don Nunzio non sei il solo.<br />
Giorni fa il giovane Parroco di una Parrocchia romana, al Vangelo parlò così:<br />
EDITORIALE 3
Un ragazzo ha scritto una lettera alla sua mamma che dice:<br />
Cara mamma,<br />
- per aver portato ai cassonetti l’immondizia quattro volte euro 10<br />
- per aver assistito il fratellino due volte ” 20<br />
- per aver pulito la candela del motorino di papà ” 10<br />
- per aver fatto due commissioni ” 10<br />
-----------<br />
totale ” 50<br />
La mamma dopo aver letto, ha voltato il foglio e ha scritto:<br />
Caro Roberto:<br />
- per averti portato nella pancia nove mesi euro 0<br />
- per averti allattato per un anno ” 0<br />
- per averti cullato per circa cento notti ” 0<br />
-----------<br />
totale ” 0<br />
e lo riconsegna al figlio.<br />
Roberto legge, gira il foglio e ci aggiunge PAGATO!”<br />
Fine dell’omelia.<br />
Caro Don Nunzio, mi manchi tanto. Non so più con chi litigare.<br />
Farlo con Fulvio non c’è gusto. Prepara un fuoco di<br />
bivacco.Tra breve ti raggiungo.<br />
Guido Palombi<br />
Don Gandolfi, Janovitz, Grossi, fra Carletto, Passetto,<br />
Covacic. 20-11-2004 Comitato di E&P<br />
Don Gandolfi e il Papa<br />
4 EDITORIALE
Zaino in Spalla!!!<br />
Carissimi Lupi !!!<br />
Come state??? Vi mancano le grandi cacce della rupe nazionale?? Siete pronti<br />
a nuove avventure con i vostri vecchi lupi ma siete stanchi di perdere materiale<br />
ai campi?<br />
Allora vi darò qualche piccolo consiglio per tornare dalle vostre cacce con tutto<br />
il vostro materiale.<br />
Innanzitutto è importantissimo imparare a fare da soli lo zaino: le vostre mamme<br />
sono sicuramente più brave, ma è importante sapere dove avete messo la<br />
vostra roba. Se riuscirete a riempire lo zaino<br />
da soli (o con l’aiuto di un adulto per i più<br />
piccoli) siate sicuri che ricorderete perfettamente<br />
dove si trova ogni cosa,<br />
come ad esempio una torcia che al<br />
buio non riuscite a trovare…<br />
Bene, dopo aver capito l’importanza di<br />
questo consiglio, passiamo alla fase<br />
“riempiamo lo zaino”.<br />
Sappiate che dovrete armarvi di tanta<br />
pazienza… non è facilissimo fare lo zaino alla prima<br />
caccia ma, con il passare del tempo diverrà più<br />
semplice!<br />
Per facilitarvi il compito vi suggerisco di suddividere<br />
la vostra roba in sacchetti:<br />
SACCHETTO: Uniforme e ricambi;<br />
SACCHETTO: pigiama o tuta da ginnastica;<br />
SACCHETTO: necessario per lavarvi;<br />
SACCHETTO: gavetta, posate, bicchiere (plastica<br />
rigida, no vetro o pieghevoli);<br />
SACCHETTO: scarpe e ciabatte;<br />
SACCHETTO: da usare per la biancheria sporca.<br />
Veramente<br />
abbiamo parlato<br />
di ZAINO<br />
Inizia a sembrarvi tutto più facile? Ricordate che dovrete<br />
cercare di bilanciare lo zaino, ovvero non distribuite<br />
il peso solo su un lato, cercate di equilibrare la roba più<br />
pesante. Inoltre, il sacco a pelo e lo stuoino (o modulo)<br />
vanno sempre sul fondo dello zaino, mentre, la roba più<br />
morbida come i maglioni o la tuta vanno messe contro la<br />
schiena in modo da non farvi male. È importante usare le<br />
tasche esterne per oggetti più piccoli, come gavetta e borracce<br />
evitando, invece, di posizionare all’esterno dello<br />
zaino altri sacchetti o l’uso di zaini aggiuntivi più piccoli.<br />
Per il momento credo di avervi detto proprio tutto, non<br />
mi resta che augurarvi.........<br />
Buona Caccia!<br />
Tartarughina<br />
JAW 5
Costruiamo i Ca<br />
rriva l’estate!! Ecco che armati di paletta e secchiello<br />
A andiamo nei weekend ad affollare le nostre spiagge dal<br />
Nord al Sud. Ma che cosa possiamo fare per passare il tempo?<br />
Che ne dite di fare una gara con i vostri amici a chi realizza il<br />
castello più bello?<br />
Ma non il classico castello fatto sformando il secchiello. Io intendo<br />
un castello vero e proprio con tanto di torri, archi, scale, finestre,<br />
un castello in piena regola. Mi direte, ma è difficile, non<br />
abbiamo idea da dove iniziare! Nessun problema! Oggi vi spiego<br />
come realizzare il castello dei vostri sogni con sabbia,<br />
pazienza, un po’ di attrezzi e tanta fantasia!<br />
L’attrezzatura che ci occorre è: una paletta, un secchiello per<br />
l’acqua, la cazzuola per lisciare, un coltello di plastica, una spatola<br />
e naturalmente…le mani!!.<br />
La Buca: dovete scavare una buca<br />
profonda nella sabbia, non troppo vicino<br />
alla battigia; fate una montagnola a circa<br />
30 cm dalla buca con la sabbia che togliete;<br />
spianate la montagnola<br />
con le mani, vi<br />
servirà come base per<br />
il vostro castello;<br />
sedetevi sul bordo della<br />
vasca e prendete un<br />
po’ di sabbia bagnata<br />
aiutandovi con un piede e rimescolando di<br />
tanto in tanto acqua e sabbia.<br />
La Torre Tonda: sagomate la sabbia<br />
bagnata a forma di torta; sovrapponete alla<br />
prima delle torte sempre più piccole; lisciate<br />
la torre con il palmo della mano.<br />
La Torre Quadrata: fatte una torre<br />
tonda; per ricavare il primo lato tagliate partendo<br />
dall’alto una fetta di sabbia; utilizzate<br />
una spatola o il coltello; proseguite tagliando<br />
anche gli altri lati; partendo dal centro<br />
tagliate le quattro falde del tetto.<br />
6JAW
stelli di Sabbia<br />
Il Muro: fate dei mattoni<br />
comprimendo la sabbia per far<br />
uscire l’acqua dai lati; allineateli<br />
fino a formare la base del<br />
muro; sovrapponete poi a questa<br />
base altri mattoni in modo<br />
da coprire le giunte; lisciate il<br />
muro con le mani; con<br />
la paletta o con<br />
la cazzuola.<br />
Il Muro con Gradini: costruite un<br />
muro inclinato usando il sistema spiegato<br />
prima; lisciatelo e tagliate la parte più alta<br />
per fare il pianerottolo; tagliate i gradini<br />
usando un coltello di plastica o la spatola,<br />
con lo stesso sistema si possono ricavare<br />
i merli.<br />
L’Arco: preparate le due basi come<br />
per la torre a circa 10 cm di distanza;<br />
sovrapponete più torte, avvicinandole<br />
man mano al centro; mettete la<br />
mano fra le due torri e copritela<br />
con sabbia bagnata; appoggiate<br />
l’ultima manciata di sabbia<br />
per coprire l’arco; sorreggete<br />
ancora per qualche secondo l’arco, poi<br />
togliete la mano; lisciate con la mano o<br />
squadrate l’arco con la spatola.<br />
Le immagini sono state tratte da “Airone Junior”<br />
JAW 7
Mini Campo a<br />
Branco Seeonee Sezione di Quartu Sant’Elena<br />
21-22 Marzo <strong>2009</strong><br />
“Il giorno 20 Marzo sono partito con i miei genitori e<br />
con Rachid. Nel percorso ci siamo persi. Quando<br />
siamo arrivati abbiamo fatto il Canto dell’amicizia.<br />
Dopodichè abbiamo fatto il tiro col giavellotto e io mi<br />
sono molto divertito. Ero nella muta nella quale siamo<br />
andati molto bene”. Alessio Acerbi<br />
“Appena arrivati stava piovendo e non potevamo<br />
uscire. Poi abbiamo fatto il lancio del giavellotto e<br />
mi sono emozionato e ho riso tanto anche perché<br />
alcuni lupi tiravano storto il giavellotto e io ho fatto<br />
un tiro brutto!!.” Francesco Grasso<br />
“Buona caccia a tutti, sono Marco Balistreri, componente della muta fulva. L’appuntamento<br />
è stato alle 16 al Piazzale gieffe e siamo arrivati verso le 17 a Montecresia.<br />
Il mio gioco preferito è stato il lancio del giavellotto e mi sono molto<br />
divertito!”.<br />
“Ci siamo incontrati al Piazzale Gieffe e poi siamo partiti per Montecresia. Ho<br />
pianto perché volevo stare con mamma ma poi ho smesso di piangere e mi sono<br />
divertito”. Alessandro Pinna 1<br />
“Abbiamo fatto la merenda e dopo tutti hanno giocato a sardina. C’è stato un po’<br />
di sole e allora per muta abbiamo fatto il lancio del giavellotto e mi sono data un<br />
colpo in testa però mi è piaciuto molto. Nel gioco di bandierina francese abbiamo<br />
perso però l’importante è partecipare!. Dopo 92 secondi abbiamo giocato<br />
a Titanic e iceberg: il gioco consinseva a caminare con la benda (noi eravamo<br />
la nave titanic)”. Carolina Pisanu<br />
“Quando siamo arrivati ci sedemmo per cantare e poi ho fatto le<br />
Lupettiadi”. Alessandro Pinna2<br />
“Akela ci ha chiamato, poco per volta, per sistemare gli zaini e<br />
i sacchi a pelo sui letti. Pur essendo in pochi nella stanza sembravano<br />
proprio le risate dell’intero branco!”. Nicla Mandas<br />
“Il primo giorno della gita io e mia sorella (che anche lei fa<br />
parte dell’Associazione scaut) eravamo impazienti di partecipare.<br />
A cena ero molto felice perché con tutti i giochi<br />
che abbiamo fatto mi è venuta una gran fame!. Poi<br />
abbiamo preparato i letti (umh che bello!). Dopo ci<br />
siamo lavati e denti e ci siamo infilati nel sacco<br />
a pelo e quando tutti i lupi erano pronti Fratel<br />
Bigio ci ha raccontato il Libro Giungla<br />
che raccontava che mogli il cucciolo<br />
d’uomo fu rapito dalle banderlog e i<br />
Vecchi lupi lo hanno aiutato..”<br />
Matteo Pittalis<br />
8JAW
Montecresia<br />
“Lieri abbiamo fatto il lancio del giambellotto. Bellissime<br />
cose abbiamo fatto abbiamo fatto tante cose oppure<br />
abbiamo fatto tante cose e abbiamo giocato a prendere<br />
i cordini. Poi abbiamo fatto ginnastica e giocato<br />
al titanic”. Giulia Fanni<br />
“ Il domani ci siamo alzati presto. Abbiamo iniziato<br />
giochi tipo: Bandierina francese, titanic e gli iceberg;<br />
poi abbiamo fatto un’ora di lavoro perché<br />
dovevamo inventare una scenetta, una canzone<br />
e un bans. È molto bella questa esperienza e la<br />
voglio continuare!”. Silvia Cherchi<br />
“Sono Federico Ghiani capo della muta grigia e i miei<br />
componenti sono quattro (compreso il vice). Sabato 21 eravamo<br />
ghiaccioli ma poi abbiamo fatto ginnastica ed eravamo<br />
riscaldati!”.<br />
“Ci siamo alzati, abbiamo fatto ginnastica e colazione<br />
ci siamo fatti il bidè e cambiati e abbiamo giocato a<br />
bandierina francese e mangiato e giocato a scalpo!”<br />
Giulia Floris<br />
“Abbiamo anche fatto i giochi notturni e mi sono<br />
divertito molto!!” Samuele Bardi<br />
“Abbiamo fatto un sacco di corse e giochi e abbiamo<br />
giocato a scalpo. Mi sono divertita moltissimo!” Sara<br />
Pittalis<br />
“Il campo è stato bellissimo e mi è piaciuto molto il<br />
giavellotto. Stamattina mi sono divertita un mondo a<br />
parte che il primo giorno è piovuto!”. Anna Virdis<br />
“Ciao sono Stefano Caula (capo della muta nera) e<br />
vi voglio raccontare il nostro ultimo pernotto. I miei<br />
componenti sono Silvia, Giulia e Alessio e il Vice è Samuele. Hanno giocato per<br />
prime la muta Fulva contro la muta Grigia e ha vinto la Grigia (2 a 0). Poi toccava<br />
a noi contro la muta Bruna e abbiamo vinto noi (5 a 1)! Il mio gioco preferito è<br />
stato quello delle tribù che si dovevano rubare i cavi elettrici (cordini) per avere la<br />
corrente. Nell’ora libera ho giocato con un mio amico a guardie e ladri e poi ci è<br />
arrivata la lettera di Joe Sputalontano”.<br />
“Di sera Fratel Bigio ha trovato una lettera degli indiani che persecutavano un<br />
cowboy Joe Sputalontano che forse aveva gioielli con se. Un indiano gli ha lanciato<br />
una freccia e noi l’abbiamo aiutato a ritrovare i suoi gioielli e lui ci ha dato<br />
delle caramelle.Lo scrigno l’ha trovato la muta fulva. Comunque mi sono divertito<br />
molto e vorrei rivivere questo minicampo. Meno male che abbiamo una Akela bella<br />
e brava (gentile) e Fratel Bigio pure insieme a Moor e mi hanno insegnato tante<br />
cose!!. Senza di loro non esisterebbe il mondo!. Buona Caccia a tutti coloro che<br />
rispettano la legge della giungla!” Rachid Nahdi.<br />
Domenica inoltre c’è stata la tradizionale uscita per i genitori, organizzata dalla<br />
Compagnia Planetarium. I genitori hanno potuto giocare tutta la mattina per poi<br />
ristorarsi con un succulento pranzo! Sono stati tre giorni meravigliosi, vero Lupi?!<br />
Buona caccia dal Branco Seeonee<br />
JAW 9
Le<br />
Bolle<br />
di Sapone<br />
Giganti<br />
Volete realizzare delle bolle di sapone più grandi di<br />
un pallone football???<br />
Non credete che sia possibile? Io credo il contrario.<br />
Procurati un doppio filo di ferro della lunghezza di<br />
1m. e fissane una estremità ad un paletto; nell’altra<br />
estremità metti un bastoncino che servirà per attorcigliarlo<br />
completamente. Con questo filo di ferro<br />
così attorcigliato forma un grosso anello, usando<br />
un bidone o una casseruola come sagoma, unisci le due estremità facendo<br />
un manico.<br />
Adesso devi cercare un recipiente circolare, poco profondo e un po’ più<br />
ampio dell’anello che hai costruito. Nel recipiente prepara una soluzione formata<br />
da una parte di acqua distillata, e per il resto da detersivo liquido per<br />
piatti. Ricordati di aggiungere un cucchiaio di zucchero da sciogliere completamente<br />
nel liquido. Ora che tutto è pronto puoi provare le tue bolle di<br />
sapone!!!<br />
Affonda di piatto l’anello di filo di ferro nella soluzione, e rialzalo tenendolo<br />
non piatto, ma leggermente<br />
inclinato, senza toccare le pareti<br />
del recipiente. Vedrai che sull’anello<br />
ci sarà una leggera pellicola<br />
che se esposta obliqua<br />
all’aria formerà la nostra bolla di<br />
sapone.<br />
Per fermare la bolla e staccarla<br />
dolcemente dall’anello, riporta<br />
l’anello in posizione orizzontale.<br />
E ora vinca la bolla più grossa!!!!<br />
10 JAW
scheda da ritagliare ed inserire neo tuo quaderno di caccia<br />
Capacità<br />
Marinaio<br />
Lupo, queste pagine ricche di consigli possono<br />
essere staccate e aggiunte al tuo Quaderno di Caccia!<br />
Potranno esserti utili per superare le prove delle capacita’<br />
o per seguire il tuo Branco in caccia!<br />
Evviva! È arrivata l’estate!<br />
È proprio la stagione adatta per prendere la capacità di marinaio. A tutti<br />
piace sguazzare nell’acqua: questo, però, non vuol dire essere dei veri<br />
“lupi di mare”. La prima cosa necessaria per prendere la capacità<br />
di marinaio è conoscere il mare. Non si devono mai<br />
sottovalutare i pericoli del mare. Per rendersi conto di<br />
quanto questo sia importante vi basterà parlare con un<br />
vero marinaio o un vero, pescatore e questi vi diranno<br />
sempre di divertirvi in mare, ma anche di stare sempre<br />
attenti e di rispettarlo. Oltre a conoscere i pericoli,<br />
però, un vero “lupo di mare” deve anche saper<br />
nuotare, immergersi e tuffarsi. Bè! Cosa c’è di più<br />
divertente?<br />
Voi sarete bravissimi in questo, e comunque se<br />
ancora non lo sapete fare, non preoccuparti,<br />
perché non e assolutamente difficile. In più se<br />
un marinaio non vuole morire di fame mentre<br />
naviga sulla sua barca, deve saper<br />
anche pescare.<br />
Sapete come preparare una lenza?<br />
Anche questo è molto semplice da imparare.<br />
Inoltre, dopo aver pescato, bisogna<br />
anche saper riconoscere quello<br />
che abbiamo tirato sù. Innanzitutto<br />
dovete distinguere un pesce da<br />
uno stivale e poi dovete conoscere<br />
bene gli amici che vivono sott’acqua.<br />
Se, dunque, vi sentite pronti per<br />
diventare “lupi di mare”, preparavi anche con<br />
l’aiuto dei Vecchi Lupi e… ricordatevi: un vero marinaio<br />
non deve mai avere “acqua in bocca!”.<br />
JAW 11
L’Angolo di Pattu<br />
GLI ABBELLIMENTI DELL<br />
Un angolo senza particolari è come una casa senza<br />
quadri o soprammobili, bella sì ma con qualcosa<br />
che manca. I particolari rilevano il carattere<br />
delle persone, e quindi nel nostro caso, a seconda<br />
di come arredate l’angolo della vostra Pattu-<br />
I<br />
l nostro “Angolo di Pattuglia”, è<br />
molto bello! È tutto nostro e qui vi è<br />
raccolta anche la storia dei castori:<br />
trofei, ricordi di campi, imprese,<br />
avventure, foto di raduni ed il Libro<br />
d’Oro delle più belle gesta da noi realizzate,<br />
ma è anche l’angolo in cui<br />
conserviamo il materiale di pionieristica,<br />
cucina, topografia, pronto soccorso,<br />
una piccola biblioteca di libri scaut,<br />
i calchi di gesso più belli, le raccolte di<br />
natura e i modellini delle costruzioni<br />
da campo. Insomma qui vi è un pezzetto<br />
della nostra vita e ne siamo giustamente<br />
fieri!<br />
Periodicamente, quando non siamo<br />
impegnati in qualche uscita o raduno,<br />
veniamo in sede e cerchiamo di<br />
migliorare il nostro Angolo di Pattuglia<br />
portando qualche nuovo trofeo da<br />
aggiungere alla raccolta, una mano di<br />
vernice al mobilio, una sistemata al<br />
materiale, la riparazione di qualche<br />
oggetto rimasto danneggiato. L’angolo<br />
è il rifugio dove veniamo per organizzare<br />
le nostre riunioni ed uscite, il<br />
luogo dove ci diamo appuntamento<br />
per uscire insieme a mangiare la pizza,<br />
ma anche il luogo dove qualcuno<br />
di noi ogni tanto viene per studiare e<br />
fare i compiti di scuola o, se ha qualche<br />
problema, trova un luogo tranquillo<br />
per ascoltare in pace della buona<br />
musica.<br />
14 JEDI
glia dei Castori<br />
’ANGOLO DI PATTUGLIA<br />
glia, ne dimostrerete il carattere e le aspirazioni.<br />
Cercate tutti i modi per personalizzare il vostro<br />
angolo con tabelloni, ricerche sul vostro animale<br />
Totem, pannelli con gli avvisi di attività o resoconti<br />
di imprese, e così via.<br />
IN UN ANGOLO QUALSIASI COSA<br />
DEVE RICORDARE IL VOSTRO<br />
TOTEM DI PATTUGLIA<br />
L’Angolo di Pattuglia della nostra sede<br />
è per noi una seconda abitazione, è<br />
come una seconda ideale stanza di<br />
casa nostra in cui giocare, un territorio<br />
interamente progettato e costruito<br />
rispecchiando il nostro carattere e<br />
modo di vivere, una zona off-limits per<br />
gli adulti in cui ci sentiamo idealmente<br />
protagonisti. Certamente siamo fortunati<br />
ad avere una sede così.<br />
I nostri Capi hanno sgobbato parecchio<br />
per trovare un locale adatto alle<br />
nostre esigenze - non è sempre stato<br />
così - quando ero più giovane ricordo<br />
di aver avuto una sede più piccola, ma<br />
il nostro Angolo dei Castori, anche se<br />
ridotto, era ugualmente bello.Nell’archivio<br />
di Pattuglia ho trovato qualche<br />
disegno di progetti utili per costruire<br />
ed arredare degli “Angoli di Pattuglia”,<br />
possono essere utili a tutti voi se siete<br />
a corto di idee e state progettando un<br />
nuovo arredo per la vostra sede.<br />
UN’ULTIMA IDEA<br />
... PRIMA di iniziare i lavori per sistemare<br />
l’angolo, ma dopo aver realizzato<br />
il progetto - avete mai pensato di<br />
costruire un modello in scala della<br />
vostra idea? Realizzare un modello ad<br />
esempio in scala 1:50 o 1:100 vi da la<br />
possibilità di verificare se il vostro progetto<br />
è veramente funzionale o meno.<br />
JEDI 15
Viaggio al Cent<br />
Alexandre, un esploratore francese di soli 11 anni,<br />
ci guida in una straordinaria escursione nel sottosuolo,<br />
tra grotte e gallerie piene di misteri.<br />
ra fredda, buia, piena di pericoli. Eppure la grande<br />
E grotta “Beaume du Mont”, nell’est della Francia, sono<br />
riuscito ad esplorarla quasi tutta.<br />
Vi chiedete se ho avuto paura?<br />
No, naturalmente. Ma non ero solo. Con me c’erano Paul,<br />
Charlie, Francis e Marie.<br />
E soprattutto c’era Jean, il nostro istruttore di speleologia.<br />
Sapeste come eravamo buffi con gli stivaloni di gomma, la<br />
tuta impermeabile rossa, i guanti<br />
e il caschetto da minatore in testa!<br />
Abbiamo camminato per mezz’ora<br />
nel bosco; poi ci siamo trovati<br />
davanti a un grande buco nero e<br />
profondo. Questo è l’ingresso della<br />
grotta, ha detto Jean. Prima di<br />
iniziare la discesa, ci ha legati uno<br />
per uno con una grossa corda e ci<br />
ha obbligati a indossare un<br />
maglione di lana sotto la tuta. Nelle grotte, sapete, fa<br />
sempre freddo, anche d’estate.<br />
Fatto questo, Jean ci ha mostrato una scaletta di ferro<br />
che puntava dritto verso il buio, e ci ha fatto cenno di<br />
scendere. A ogni gradino, la luce diventava sempre più<br />
debole. Ma, per fortuna, fissate al caschetto c’erano le<br />
lampade ad acetilene.<br />
Finita la scala, ci siamo ritrovati in una cavità coperta di<br />
muschio, nella quale si apriva un tunnel stretto e buio. Io,<br />
che ero il più piccolo e magrolino, sono andato avanti per<br />
primo.<br />
Ho avuto l’impressione di entrare in un tunnel della<br />
metropolitana, con la volta rotonda e, per terra un tappeto<br />
di ciottoli. Riuscivo a malapena a procedere a quattro<br />
zampe; Jean, subito dietro di me, era invece costretto ad<br />
avanzare strisciando per terra.<br />
Il tunnel, intanto, diventava sempre più stretto. Finché<br />
all’improvviso, come per miracolo, è sbucato in una sala<br />
immensa. C’erano dei punti in cui la volta era talmente<br />
alta che non si riusciva a scorgerla nemmeno con l’aiuto<br />
delle lampade!<br />
…Tutto questo è opera dell’acqua, che per millenni ha<br />
eroso, cioè scavato, la roccia, infiltrandosi nelle fessure e<br />
16 JEDI
o della Terra<br />
allargandole, fino a creare grandi caverne sotterranee, ci ha<br />
spiegato Jean…<br />
Io e i miei amici, intanto, ci guardavamo intorno affascinati: la<br />
cavità in cui eravamo sbucati ci ricordava un castello sorto per<br />
incanto sulla luna! Dappertutto, intorno a noi, si alzavano strane<br />
colonne d’ogni forma e dimensione, e colonne analoghe<br />
scendevano dalla volta: stalattiti e stalagmiti. Per farci scoprire<br />
che ogni colonna ha un suono diverso, Jean ci ha battuto<br />
sopra un gancio da alpinista. Sembrava un organo sotterraneo!<br />
A un’estremità della grande sala si apriva un passaggio stretto<br />
e basso; al di là, ecco una serie di laghetti colmi d’acqua, dal<br />
diametro di circa un metro. Erano circondati da splendidi cristalli<br />
bianchi rilucenti, e l’acqua era limpidissima. Una bella<br />
arrampicata lungo una parete piena<br />
di appigli naturali, e sbuchiamo in una<br />
piccola sala; su una parete, una scala di ferro: l’uscita.<br />
Fuori era notte e il bosco era pieno di strani fruscii. Ma io<br />
non avevo più paura di nulla.<br />
Come si formano<br />
le Stalattiti e le Stalagmiti<br />
Le stalattiti sono le colonne che, nelle grotte, pendono dal<br />
soffitto; le stalagmiti, invece, sono quelle che si elevano<br />
dal pavimento. A crearle è l’acqua: le gocce che, passando<br />
attraverso le fessure del soffitto, stillano nelle caverne,<br />
depositano nel punto in cui cadono il carbonato di calcio<br />
che contengono. Nel corso dei millenni questo calcio si<br />
accumula, formando stalattiti (nel punto in cui la goccia si<br />
distacca) e stalagmiti (nel punto in cui la goccia cade).<br />
JEDI 17
Visore per M<br />
Il <strong>2009</strong> è stato proclamato<br />
dal’ONU Anno Internazionale<br />
dell’Astronomia,<br />
IYA<strong>2009</strong>. Il cammino<br />
della proposta era iniziato<br />
nel 2003 a Sidney,<br />
al Convegno della Unione<br />
Astronomica Internazionale,<br />
IAU. UNESCO<br />
aveva poi nel 2005<br />
accolto la proposta e,<br />
dopo averla fatta sua, la<br />
passava per l’approvazione<br />
finale di ONU,<br />
avvenuta nel dicembre<br />
2007. UNESCO curerà<br />
ora il coordinamento<br />
internazionale di<br />
IYA<strong>2009</strong>, affiancato dall’Unione<br />
Astronomica<br />
Internazionale, IAU.<br />
L’Anno Internazionale<br />
dell’Astronomia rappresenta<br />
un’ottima opportunità<br />
per dare visibilità e<br />
ritorno di immagine all’Italia,<br />
che ha svolto un<br />
ruolo determinante in tutte<br />
le sedi internazionali e<br />
che è inoltre, la patria di<br />
Galileo Galilei che nel<br />
1609, giusto 400 anni fa,<br />
a Padova alzò per la prima<br />
volta al cielo il suo<br />
cannocchiale. Per l’Italia il referente, a livello globale, per il coordinamento delle<br />
iniziative di IYA<strong>2009</strong> è INAF, incaricato formalmente ad “agire per conto del<br />
Ministero dell’Università e Ricerca in questo specifico ambito, continuando a<br />
rappresentare l’Italia presso la comunità astrofisica internazionale e svolgendo<br />
un ruolo di coordinamento nei confronti di quella nazionale”. IYA<strong>2009</strong>, a cui partecipano<br />
più di 100 Paesi, riveste grande importanza sul piano culturale e si<br />
pone, con i progetti di eventi e manifestazioni per il pubblico, degli obiettivi<br />
18 JEDI
appe Stellari<br />
“alti”che toccano, tra gli altri, temi come il ruolo della scienza e il suo contributo<br />
alla società e alla cultura, la crescita dei Paesi in via di sviluppo, l’avvicinamento<br />
dei giovani all’Astronomia, ed alla scienza in generale, la riscoperta del cielo<br />
come eredità universale dell’uomo, lo sviluppo sostenibile.<br />
Attraverso l’osservazione del cielo, si invitano i cittadini di tutto il mondo, e<br />
soprattutto i giovani, a riscoprire il proprio posto nell’Universo, il senso profondo<br />
dello stupore e della scoperta, le ricadute e l’mportanza della scienza sulla<br />
vita quotidiana e sugli equilibri globali della società (www.astronomy<strong>2009</strong>.it).<br />
Per aiutarvi ad osservare il cielo, vi proponiamo di costruire un visore per mappe<br />
stellari, che consentirà di ridurre quelle perdite di tempo che, di solito, sono<br />
dovute all’uso della pila e delle mappe, soprattutto quando più osservatori (una<br />
pattuglia per esempio) si<br />
intralciano fra loro e<br />
magari hanno difficoltà a<br />
vedere e capire. Il lavoro,<br />
di facilissima realizzazione,<br />
vi darà molte soddisfazioni.<br />
In pratica è una<br />
lavagnetta luminosa che<br />
riproduce stelle, allineamenti<br />
e costellazioni con<br />
grande chiarezza e con<br />
un effetto di realtà che<br />
sarà utilissimo per la loro<br />
individuazione.<br />
Siamo certi che a questo<br />
punto avrete già capito<br />
tutto; i più abili potranno<br />
progettare un visore con<br />
soluzioni personali<br />
riguardo alla forma, alle<br />
dimensioni ed alla sorgente<br />
luminosa. Il progetto<br />
che segue propone<br />
una delle tante elaborazioni<br />
possibili: a voi di<br />
modificarle e migliorarle<br />
con gli accorgimenti che<br />
l’esperienza suggerirà.
Fuoco e Fiamme<br />
in tutte le salse
Compagnia<br />
a Compagnia “Rover Moot” si appresta a compiere la<br />
L sua Impresa più impegnativa, ma forse anche la più<br />
attesa. Ormai manca poco alla partenza e sia i ragazzi che<br />
i Capi non vedono l’ora che arrivi il fatidico giorno, e tutti<br />
quanti ripercorrono mentalmente le varie tappe di avvicinamento<br />
all’Impresa che li porterà nella bellissima Umbria.<br />
Equipaggiamento personale. Essendo un campo<br />
per il 60% mobile bisognerà attrezzarsi di conseguenza,<br />
portandosi cose essenziali ed utili anche in funzione del clima<br />
della zona che si attraverserà prevedendo anche temperature<br />
basse e pioggia ed attrezzandosi personalmente e di Compagnia/Quadrato.<br />
Preparazione tecnica. Trovandosi all’aperto quale occasione migliore<br />
per poter mettere in pratica quello che si è imparato durante la nostra vita scaut<br />
nodi, legature, uso del coltello,conoscenze topografiche, atmosferiche, saper<br />
costruire rifugi per il vento, per il freddo, per l’acqua, insomma dobbiamo essere<br />
sempre all’altezza della situazione.<br />
Attività teatrale. La scenografia e le battute del nostro copione si<br />
dovranno integrare con quelle delle altre Compagnie/Quadrati e quale occasione<br />
migliore per verificare che se siamo tutti in sintonia, anche a chilometri di<br />
distanza possiamo fare un ottimo lavoro.<br />
Attività ambientale. In qualità di “Uomini/donne dei Boschi” abbiamo<br />
l’opportunità di godere delle bellezze che la natura ci offre, ma dobbiamo soprattutto<br />
avere rispetto e godere di quanto ci viene offerto osservandolo e conservandolo<br />
così com’è, anzi saremo chiamati ad aiutare la natura la dove la trascuratezza<br />
e il poco rispetto dell’uomo ha contaminato questi splendori, ridando<br />
vita ad un polmone verde nella città che ci ospiterà.<br />
Preparazione spirituale. Durante i nostri spostamenti saranno decine<br />
le volte nelle quali ci fermeremo non solo per riposarci o per bere un sorso d’acqua,<br />
ma per godere dello splendore dei paesaggi mozzafiato che la natura ci<br />
offre, e vivere interiormente queste bellezze ma poterle anche condividere e<br />
confrontarne le sensazioni con i nostri compagni di viaggio<br />
Attività di servizio. Uno dei punti fondamentali della nostra Branca è il<br />
servizio, abbiamo visto come possiamo dare un servizio all’associazione con il<br />
nostro essere scaut fuori dalla nostra sezione, abbiamo visto come possiamo<br />
dare un servizio alla natura e quindi al mondo che ci circonda, sappiamo come<br />
questo ed altre cose ci serviranno per la nostra crescita nel rispetto del movimento<br />
e del mondo che ci circonda, e questo è il servizio verso noi stessi. Oltre<br />
22 VOGLIA DI STRADA
Rover Moot<br />
tutto questo avremmo anche la possibilità di prestare un servizio verso una comunità<br />
che con il nostro intervento potrà rendere più accogliente la loro struttura.<br />
Attività storico-culturale. La città di Gubbio e tutta l’Umbria sono ricche<br />
di storia, di tradizioni, di eventi importanti, di eventi tragici, conoscere e vedere di<br />
persona queste cose che fanno parte della nostra cultura, ci permettono di arricchire<br />
il nostro patrimonio culturale e conoscere più a fondo i luoghi che ci ospiteranno.<br />
Tutto questo con lo stile ed il comportamento<br />
tipico di uno Scaut con la “S”<br />
maiuscola<br />
Saranno fondamentali sia l’uniforme per<br />
le cerimonie sia quella da campo, sia il<br />
modo nel quale verranno indossate.<br />
Chi indossa l’uniforme senza stile non<br />
rispetta l’associazione, gli altri fratelli<br />
scaut e soprattutto se stesso.<br />
Sarà importante il linguaggio usato ed il<br />
comportamento nei luoghi abitati e non.<br />
Si può essere allegri e spensierati, senza<br />
essere volgari e maleducati e poco<br />
rispettosi di tutto e di tutti. Sarà importante<br />
il rispetto della natura a 360°,<br />
piante, animali, luoghi ecc. perché la<br />
natura è pronta ad accoglierci, mostrandoci<br />
il meglio di se, ma se la distruggiamo<br />
chi viene dopo di noi non potrà<br />
godere delle stesse gioie e anche noi se<br />
dobbiamo ritornare un domani in quei<br />
luoghi come li ritroviamo?<br />
Agire con stile anche nei confronti di tutti<br />
i fratelli scaut impegnati in questa<br />
meravigliosa avventura, perche tutti<br />
vogliono portare a casa questo Rover<br />
Moot non solo come ottimo ricordo, ma<br />
soprattutto come un magnifico momento<br />
di vita scaut.<br />
Sarà importante il rispetto delle regole<br />
Per me, nella mia vita, sono le dieci di<br />
sera; sarà presto l’ora di andare a dormire.<br />
Per te sono le undici del mattino…hai<br />
ancora dinanzi a te la maggior parte della<br />
giornata. Per me ho avuto una giornata<br />
molto gradevole; ha avuto le sue nubi e i<br />
suoi acquazzoni, ma anche i suoi momenti<br />
di sole splendido.<br />
Ma cosa intendi fare tu, della tua giornata?<br />
Potrà essere altrettanto felice, se solo tu<br />
lo vorrai. Ma non lo sarà se ti metterai a<br />
perdere tempo aspettando che qualcosa<br />
succeda, o a sprecarne una parte dormendo.<br />
Svegliati! Datti da fare! Hai soltanto<br />
una giornata di vita da vivere, perciò utilizzane<br />
al meglio ogni istante. Quando verrà<br />
il tempo di andare a letto, dormirai tanto<br />
meglio, quanto più sarai stato attivo<br />
durante la tua giornata; mentre chi ha<br />
oziato durante il giorno ha notti insonni e<br />
inquiete.<br />
La felicità è tua, purchè tu guidi bene la tua<br />
CANOA.<br />
del gioco ed i ruoli che ognuno ricopre perché in questo modo possiamo tutti insieme<br />
giocare la stessa partita e trovare dentro di noi il risultato finale positivo o<br />
negativo che sia.<br />
El Condor<br />
VOGLIA DI STRADA 23
Lo stile Scaut &<br />
U<br />
na definizione di stile scaut, che è sempre difficile e può diventare riduttiva, è necessaria,<br />
all’inizio di un testo dove si suggeriscono comportamenti formali, per aiutare a distinguere<br />
la forma, che è un mezzo educativo, dal formalismo (cioè dal vuoto attaccamento ad<br />
essa), che è invece diseducativo. Lo stile scaut è la conseguenza diretta della scelta di vivere<br />
lo spirito e i valori della Legge e della Promessa scaut nella vita di tutti i giorni. In concreto,<br />
esso si manifesta in una serie di comportamenti esteriori, coerenti con questa scelta e derivanti<br />
da essa, che lo Scaut assume sia durante le attività scaut che al di fuori di esse. Nelle attività<br />
scaut lo stile è anche un reciproco richiamo a vivere coerentemente le scelte fatte. Naturalmente,<br />
certi comportamenti saranno diversi a seconda dell’età. Alcuni di questi comportamenti<br />
– anche i più importanti – non sono codificabili. Dal valore dell’Essere aperti e sinceri deriva,<br />
ad esempio, il comportarsi cortesemente, che fa certamente dello stile scaut ed è in continua<br />
applicazione nella vita scaut e non scaut. Esiste uno stile degli Scaut nel fare le cose, nello<br />
stare con gli altri, nel vivere in certi luoghi, nello stare assieme in Associazione.<br />
È segno di stile:<br />
- aver cura di sé, della propria persona, della propria divisa (come segno di rispetto per gli<br />
altri, per il Movimento Scaut, per se stessi);<br />
- avere costante attenzione agli altri e disponibilità ad ascoltarli e ad aiutarli;<br />
- diffondere serenità e gioia.<br />
Stile è anche:<br />
- un certo modo di presentarsi, di accogliere, di<br />
muoversi;<br />
- la capacità di scegliere, tra due soluzioni,<br />
quella più rispettosa degli altri o dell’ambiente,<br />
anche se costa di più;<br />
- il saper pagare di persona le<br />
proprie scelte, anche e<br />
soprattutto nelle piccole<br />
cose (lo stile è, appunto,<br />
fatto di piccole cose).<br />
24 VOGLIA DI STRADA
l’Uniforme<br />
L’Uniforme<br />
Da sempre, gli scaut costituiscono un movimento con<br />
uniforme. Per noi l’uniforme, elemento apparentemente<br />
esteriore, ha un valore tutto interiore: è il<br />
segno della nostra appartenenza alla fraternità<br />
mondiale degli Scaut e della nostra adesione<br />
ai valori che essa propone, della<br />
nostra unione con gli altri fratelli e<br />
sorelle delle varie comunità in<br />
cui ci muoviamo (pattuglia,<br />
reparto,<br />
compagnia,<br />
sezione,<br />
associazione).<br />
È la testimonianza<br />
di uno stile di vita che<br />
rifiuta le mode passeggere,<br />
che sceglie<br />
ciò che è semplice e<br />
pratico, che non dà spazio<br />
alle differenze di classe;<br />
mira a soddisfare nei più piccoli<br />
un aspetto esteriore della vita di<br />
avventura; è infine un segnale<br />
rivolto all’esterno, per chi voglia<br />
conoscere gli Scaut o potesse<br />
averne bisogno. L’uniforme si indossa in ordine, corretta e completa.<br />
La camicia si porta chiusa dentro i pantaloni e il foulard deve essere arrotolato<br />
e annodato piuttosto in alto: esso si porta sopra il bavero della camicia.<br />
Il Capo sente il dovere di essere in divisa tutte le volte che lo sono i<br />
ragazzi, dimostrando di star lui per primo alle regole del gioco e di apprezzare,<br />
lui adulto, l’abbigliamento della comunità di bambini o di ragazzi di cui<br />
fa parte. Al campo, la divisa è usata limitatamente, al fine di… risparmiarla: le<br />
attività hanno normalmente luogo in tenuta da campo o da fatica spesso arricchita dal foulard.<br />
Sarà opportuno che la divisa non venga eccessivamente “personalizzata” e che sia mantenuta in<br />
ordine dal suo proprietario. I distintivi portati devono essere solo quelli ufficiali. Buon Rover Moot in perfetto<br />
Stile Scaut!<br />
Bisonte Loquace<br />
VOGLIA DI STRADA 25
Al Rover Moot...<br />
A<br />
lcuni consigli per scegliere una<br />
Fotocamera Digitale e fare delle<br />
buone fotografie durante il Rover<br />
Moot. Se avete preso la decisione di<br />
acquistare una fotocamera digitale,<br />
ma non sapete quale scegliere visti i<br />
numerosissimi modelli e la grande<br />
varietà di caratteristiche da tenere in<br />
considerazione, provate a seguire<br />
questi consigli. La prima cosa da<br />
stabilire è orientarsi sulla cifra che si<br />
intende spendere. A fronte di questa<br />
scelta possiamo orientarci sulla prima<br />
cosa fondamentale da considerare<br />
che è il sensore CCD (che è poi il cuore stesso dell’apparecchio); tendenzialmente<br />
più megapixel dispone la macchina e più alto sarà il prezzo, tenendo<br />
però in considerazione che con un numero elevato di megapixel si potranno scattare<br />
immagini di qualità superiore e anche la possibilità di stamparle su grandi formati.<br />
Tanto per fare qualche esempio potete fare riferimento a questa tabella:<br />
Numero di megapixel<br />
del sensore CCD<br />
Formati adeguati per la stampa delle<br />
fotografie digitali<br />
Costo approssimativo<br />
4 megapixel<br />
5 o 6 megapixel<br />
8 megapixel<br />
10 megapixel e superiori<br />
fino al formato 20x30 cm<br />
permette discrete stampe 30x45 cm<br />
ottimo per stampe di alta qualità fino al<br />
formato A3<br />
ottimo per stampe di altissima qualità in<br />
formati pari a 70x100 cm<br />
sotto i 300 euro<br />
400 / 500 euro<br />
da 400 a 600 euro<br />
oltre 600 euro<br />
La seconda caratteristica non meno importante da tenere in considerazione è l’obiettivo,<br />
sul quale consiglio vivamente di orientarsi su un marchio fotografico noto<br />
per le sue ottime qualità come Canon, Nikon, Leica, Zeiss, Fujifilm, Olympus,<br />
Pentax. Per ottenere il miglior risultato possibile come resa fotografica su un’immagine<br />
(e quindi sfruttare al meglio la vostra fotocamera), bisognerebbe sempre<br />
impostare la risoluzione più alta e una compressione minore (ad esempio JPEG<br />
alla massima qualità con compressione minima) oppure passare decisamente<br />
all’uso dei formati TIFF/RAW. In questo modo entreranno meno foto nella Memory<br />
26 VOGLIA DI STRADA
Tutti Fotografi<br />
Card, ma con una resa decisamente superiore. In un file<br />
RAW sono contenuti più dati rispetti ad un jpg alla massima<br />
qualità. Questo significa avere una fotografia con<br />
maggiore dettagli. Quindi, in definitiva, per scattare delle<br />
buone foto da poter stampare in grandi formati (ad esempio<br />
stampe 20x30 / 40x50 cm) è necessario avere a<br />
disposizione molta memoria, altrimenti si deve scendere a<br />
compromessi sulla qualità. Il grande vantaggio delle fotocamere<br />
digitali consiste proprio nel fatto di poter decidere in<br />
qualsiasi momento se mantenere le foto scattate o riprovare fino ad ottenere<br />
l’effetto desiderato senza spendere nulla! Cercate di sfruttare la “regola dei terzi”.<br />
Vi renderete presto conto che le vostre foto saranno più interessanti e vi<br />
dimenticherete presto delle fotografie standard con il soggetto centrale. Partendo<br />
da questa base sperimentate nuovi modi di fotografare uscendo dai soliti<br />
schemi. Provate a scattare con composizioni insolite come ad esempio inquadrature<br />
diagonali. Scoprirete che esistono infinite possibilità di fotografare cose<br />
e persone....basta trovare quella giusta per voi!<br />
delle fotografie decisamente migliori! Cimentatevi nelle foto panoramiche: le<br />
fotocamere digitali moderne permettono di effettuare foto panoramiche formate<br />
da 2 o più scatti che vengono poi incollati in orizzontale, verticale o combinato,<br />
attraverso appositi software fotografici di elaborazione immagini. L’impressione<br />
che danno queste fotografie, soprattutto su grandi paesaggi di montagna o<br />
coste marine, è veramente notevole poichè l’occhio umano percepisce meglio<br />
le immagini con un formato stretto e largo. Con questo metodo si possono addirittura<br />
effettuare fotografie a 360°! Un consiglio per fare buone foto panoramiche<br />
è quello di utilizzare un treppiede per non muovere l’immagine e mantenere un<br />
perfetto asse orizzontale/verticale. Ricordatevi anche la possibilità di usare le<br />
funzioni “macro” che permettono di catturare piccoli particolari di un soggetto<br />
come insetti, un ritratto, un fiore e altri piccoli oggetti con una grande resa finale.<br />
Le foto migliori non dipendono solo dalla qualità dell’immagine, ma soprattutto<br />
dal soggetto, dall’inquadratura utilizzata e da una buona idea. I migliori<br />
fotografi sono coloro che hanno utilizzato spesso la loro fantasia e hanno manifestato<br />
la propria arte riuscendo a cogliere all’interno di un contesto particolari<br />
molto interessanti che alle volte l’occhio umano non prende in considerazione.<br />
Utilizzate la vostra fantasia senza troppi problemi, accettate buoni consigli, sperimentate<br />
e applicatevi ma non lasciatevi condizionare troppo. Vedrete risultati<br />
sorprendenti! E come ultima cosa…ricordatevi di mandare le foto delle<br />
Vostre Compagnie e Quadrati al concorso fotografico per il Calendario<br />
associativo del 2010 … Buona Strada e Buon Vento!<br />
Occhio di Falco<br />
VOGLIA DI STRADA 27
A Verona<br />
gruppo di<br />
È nato il primo gruppo scout formato da<br />
Musulmani Italiani: si ispira agli ideali del<br />
fondatore Baden Powell e conta già 40<br />
iscritti. La prima sezione nazionale dell’Asmi (Associazione Scout Musulmani Italiani)<br />
è stata inaugurata a Verona<br />
che, nel parco di Villa Buri, ha ospitato<br />
un campo con tende e cucine.<br />
L’Asmi va così ad aggiungersi alle<br />
tradizionali associazioni Agesci,<br />
Cngei e Scouts d’Europa. Era un’esigenza<br />
sentita, in particolare dalle<br />
famiglie musulmane, di poter contare<br />
su un’organizzazione simile a<br />
quella degli scout per i loro figli<br />
spiega il presidente nazionale<br />
Salah Ouaouinat - alcuni nostri<br />
ragazzi sono ben inseriti nei gruppi<br />
e nelle associazioni<br />
scoutistiche<br />
che già esistono,<br />
ma<br />
anche dai<br />
loro stessi<br />
responsabili<br />
ci è stato<br />
chiesto di<br />
attivarci per<br />
creare qualcosa<br />
di simile. Alla giornata di inaugurazione<br />
a Villa Buri erano presenti<br />
anche scout musulmani provenienti<br />
da Francia, Svizzera,<br />
Inghilterra, Spagna e Olanda, mentre<br />
gli scout veronesi si sono prestati<br />
volentieri a montare le tende e<br />
ad organizzare la logistica del primo<br />
campo scout musulmano. Nello<br />
scoutismo si possono ritrovare tutti<br />
28 ASSONOTIZIE
nasce il primo<br />
Scout Musulmani<br />
i valori essenziali dell’Islam - si legge nel sito dell’Asmi - giocando insieme i giovani<br />
non imparano solo ad accendere un fuoco o costruirsi un riparo, ma percorrono<br />
anche un cammino di vera crescita spirituale. La dimensione religiosa viene vissuta<br />
così come una proposta, mai come un’imposizione.<br />
Articolo ripreso dal Corriere del Veneto
Concorso Fotografico valido per la realizzazione<br />
dei Calendari Associativi 2010 ed aperto a tutti<br />
gli iscritti all’ASSORAIDER.<br />
REGOLAMENTO<br />
Tema del concorso: momenti significativi di vita<br />
scaut relativi ad uscite, campeggi, attività varie<br />
(attendiamo parecchie foto del ROVER MOOT).<br />
Le opere a colori, non più di cinque per Sezione<br />
o Delegazione - pena esclusione dal concorso,<br />
potranno essere: stampe su carta fotografica formato<br />
minimo 13x18 cm; Diapositive; File/digitali con<br />
risoluzione non inferiore a 2000x1500 pixel con<br />
non meno di 250 e non più di 400 dpi.<br />
Sul retro delle opere, sul telaietto delle DIA, sui CD,<br />
non deve comparire nessuna scritta o indicazione.<br />
Ad ogni opera dovrà essere allegata in busta chiusa<br />
una scheda con: titolo, breve descrizione dell’immagine,<br />
nome, cognome ed indirizzo dell’autore;<br />
Sezione o Delegazione di appartenenza.<br />
Le immagini devono essere perfettamente a fuoco<br />
e rappresentare momenti di vita Scaut. È consigliabile<br />
fare una cernita delle migliori immagini prima<br />
di inviarle. Chi manderà più di 5 immagini verrà<br />
escluso dal concorso. Le opere migliori, tra quelle<br />
pervenute, serviranno ad illustrare il Calendario<br />
Ufficiale dell’Associazione per l’anno 2010.<br />
La giuria composta dal: Commissario alle Pubblicazioni<br />
un Fotografo/Grafico e un Tipografo,<br />
sceglierà tra le opere pervenute la vincitrice del<br />
9° Concorso di Fotografia, “MOMENTI DI VITA<br />
SCAUT”. La Sezione o Delegazione Assoraider<br />
a cui appartiene l’autore dell’opera vincitrice<br />
riceverà come premio 100 CALENDARI ASSO-<br />
CIATIVI 2010.<br />
L’assegnazione dei premi avverrà ad insindacabile<br />
giudizio della Giuria. Le opere presentate resteranno<br />
a disposizione della redazione di ARCOBALE-<br />
NO/RAID e andranno a formare l’archivio fotografico<br />
della redazione. La partecipazione al Concorso<br />
implica la completa ed incondizionata accettazione<br />
del presente regolamento. Le opere e la scheda<br />
dovranno pervenire con imballo idoneo TASSATI-<br />
VAMENTE non oltre il 10 OTTOBRE <strong>2009</strong><br />
(farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo:<br />
ARCOBALENO/RAID c/o S&D sas<br />
Via Garigliano, 13 - 09122 CAGLIARI<br />
Per ulteriori informazioni tel. 070 306711 - 275132<br />
e-mail: naz.pubblicazioni@assoraider.it
Quaderni<br />
di Progressione<br />
Personale<br />
delle Branche<br />
L/L ed E/E<br />
Formato 15x21<br />
Copertina a Colori<br />
Per ordinarli contattare<br />
il Commissario Nazionale<br />
alle Pubblicazioni<br />
naz.pubblicazioni@assoraider.it
Gubbio (PG) 1 - 9 Agosto <strong>2009</strong><br />
Con il Patrocinio