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Arcobaleno 04/2009

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INDABA <strong>2009</strong><br />

I bisonti che pascolano<br />

a Kensington Gardens!<br />

n nessuna guida turistica di Londra troverete mai scritto che nel celebre<br />

I parco pubblico di Kensington Gardens pascolano bisonti. Neppure se vi<br />

recaste di persona nella capitale inglese e ispezionaste a palmo a palmo gli<br />

ettari di verde, riuscireste mai a trovarne uno.<br />

Eppure se a passeggiare con voi vi fosse stato<br />

Baden Powell, bè lui vi avrebbe sicuramente<br />

fatto vedere non solo i bisonti ma persino<br />

gli accampamenti indiani con i loro fuochi<br />

fumanti.<br />

State tranquilli il nostro fondatore non era<br />

assolutamente pazzo, al massimo era un<br />

grande sognatore capace di far diventare i<br />

suoi sogni realtà, e lo scautismo è la dimostrazione.<br />

Ma che c’entra tutto questo con l’Indaba?<br />

C’entra perché questo era il tema dell’incontro<br />

di quest’anno che si è tenuto dal 30 maggio<br />

al 2 giugno presso il sughereto di Pomezia, o meglio, più che dei bisonti<br />

“di città” si è parlato di cosa vuol dire “giocare il gioco per i capi unità”.<br />

L’attività non è stata per niente teorica, anzi, molto pratica in quanto lo scautismo<br />

non è affatto una scienza ma qualcosa di pratico che va vissuto. Così<br />

i partecipanti sono stati coinvolti in una grande caccia al tesoro - sui generis<br />

- e molto impegnativa che non ha trovato ostacoli né nella pioggia né nel freddo;<br />

a tal punto che sotto una pioggia a vento battente ci siamo fatti il primo<br />

bagno della stagione a Torvaianica!<br />

Tra una tappa e l’altra “delle chiacchierate” che sono servite ad approfondire<br />

alcuni aspetti riguardanti la capacità e la difficoltà che spesso gli adulti trovano<br />

nel far ricorso alla fantasia, quando sono in attività con i propri ragazzi.<br />

Può sembrare un aspetto marginale, ma B.P. stesso sottolinea in diversi<br />

momenti questo particolare che non va trascurato. In particolare egli notava<br />

come la grande fantasia dei ragazzi che, permette loro di vedere la realtà con<br />

occhi diversi, con il passare degli anni svanisce perché l’uomo è costretto in<br />

una gabbia fatta di materialismo e razionalismo; che fanno perdere quello<br />

slancio e quell’entusiasmo che si ha da ragazzi.<br />

Per i capi questo non deve accadere o meglio noi capi ci dobbiamo sforzare<br />

di adeguarci al livello dei ragazzi e al loro modo di vedere, sapendo cogliere<br />

in ogni aspetto, in ogni attività il divertimento, il gioco, la tonalità di colore,<br />

l’accattivante e l’avventuroso. Queste, ci ricorda B.P., sono le nostre esche<br />

per far sì che i ragazzi si appassionino alle attività che proponiamo loro e,<br />

EDITORIALE 3

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