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Velocità o Sicurezza - Magirus

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Innovation in IT Distribution<br />

Technology, Services & Solutions<br />

<strong>Magirus</strong> Magazine<br />

Accordi<br />

<strong>Magirus</strong> conclude il primo accordo di distribuzione<br />

pan-EMEA con Embotics<br />

confronTo con il TrAde<br />

Cloud Computing. Urge trovare nuovi interlocutori tra i clienti<br />

di Loris Frezzato direttore responsabile di Partners<br />

forMAZione<br />

Importanti novità nel catalogo corsi VMware<br />

di Cristina Campominosi<br />

www.magirus.it<br />

MAGirUS dc focUS<br />

coMpUTe<br />

VirTUAliSATion<br />

STorAGe<br />

SecUre neTworkinG<br />

SerViZi


Pubblicazione quadrimestrale<br />

registrata presso il Tribunale di<br />

Milano il 24 gennaio 2006 n. 31.<br />

Tutti i diritti di proprietà letteraria<br />

e artistica sono riservati.<br />

Tutto il materiale ricevuto e non<br />

richiesto (testi, disegni, fotografie)<br />

anche se non pubblicato<br />

non sarà restituito.<br />

be cloud!<br />

be cloud!<br />

www.redhat.it<br />

www.redhat.it<br />

mktg-italy@redhat.com<br />

mktg-italy@redhat.com<br />

<strong>Magirus</strong> Magazine<br />

Numero 15.2012 Gennaio<br />

direttore responsabile<br />

Giovanna Benvenuti – Quorum PR Agency<br />

redazione<br />

marketing.it@magirus.com<br />

Giornalisti e collaboratori<br />

Loris Frezzato – direttore responsabile di<br />

Partners<br />

segnidisegni.it segnid<br />

direzione Marketing e pubblicità<br />

Monica Bernabei – Mktg Mng<br />

<strong>Magirus</strong> Italia<br />

Grafica e impaginazione<br />

Agenzia CAMP Marketing-Service GmbH<br />

editore e redazione<br />

<strong>Magirus</strong> Italia S.p.A.<br />

Via Gozzano, 14<br />

20092 Cinisello Balsamo (MI)<br />

Telefono +39 02 618604.4<br />

Fax +39 02 618604.5


cloud e canale: sono due parole che possono convivere?<br />

Da quando, ormai anni fa, le tecnologie di<br />

virtualizzazione hanno fatto da abilitatore<br />

al “nuovo” mercato del Cloud si è accesa<br />

una serie di dibattiti importanti sul ruolo<br />

del canale in un ambiente dominato dalla<br />

nuvole.<br />

Qualcuno, per la verità più di uno, ha<br />

velocemente disegnato scenari di mercato<br />

in cui tutto è “ridotto” ad una serie di<br />

servizi venduti solo dai grandi dominatori<br />

planetari del Cloud: Google, Amazon .<br />

. . decretando la fine dei “rivenditori di<br />

hardware”.<br />

Chi vuole in qualche modo rassicurare<br />

sostiene che magari non accadrà immediatamente<br />

nel nostro mercato italiano; ma<br />

prima o poi arriverà anche da noi.<br />

C’è invece chi mantiene una visione più<br />

tradizionalista, scettica sulla penetrazione<br />

che una tecnologia del genere può avere<br />

nel nostro paese: “il Cloud non è fatto<br />

per gli italiani!! Noi preferiamo avere il<br />

contatto diretto”. In Italia gli IT manager<br />

continueranno a preferire la proprietà<br />

dell’infrastruttura, magari virtualizzata,<br />

magari pronta per il Private Cloud, ma<br />

non accetteranno mai di mettere i propri<br />

dati strategici in un punto indefinito a<br />

piacere dell’universo. I rivenditori quindi<br />

continueranno a fare il mestiere che fanno<br />

oggi vendendo nuove tecnologie, ma<br />

sempre in una ottica di vendita di infrastruttura.<br />

Quale delle due parti abbia ragione è<br />

difficile dirlo, ma di una cosa siamo certi:<br />

l’unico modo per essere pronti a reagire<br />

a qualunque direzione il mercato vorrà<br />

prendere è quello di comprendere e conoscere<br />

le nuove tecnologie, cosa queste<br />

possono concretamente offrire, rimanere<br />

comunque ed in ogni caso aggiornati.<br />

Nessuno può prevedere con certezza<br />

l’evoluzione delle tecnologie ed il loro<br />

successo, ma la cosa più sbagliata è ignorare<br />

un trend nella convinzione che questo<br />

prima o poi si esaurirà.<br />

E’ il nostro mestiere quello di mettere a<br />

disposizione del canale tutti gli elementi<br />

che possano aiutarlo a comprendere e<br />

valutare le nuove opportunità che il mercato<br />

offre. E visto che siamo persone che<br />

“toccano” il field tutti i giorni, dobbiamo<br />

sempre proporre qualche cosa di concreto<br />

e non semplici concetti astratti.<br />

In questa ottica abbiamo recentemente<br />

aggiunto alla nostra offerta un ulteriore<br />

tassello che vuole permettere al canale di<br />

conoscere ed offrire ai propri clienti il<br />

prodotto che sono abituati da sempre a<br />

vendere, ovvero una infrastruttura di Data<br />

Center, ma nella vera e pura essenza del<br />

Cloud. Cioè proporre al cliente la possibilità<br />

di attivare in pochi minuti un Data<br />

Center Virtuale dotato di tutto ciò che la<br />

tecnologia offre oggi in termini di flessibilità,<br />

sicurezza e ottimizzazione.<br />

E’ di pochi mesi fa l’accordo europeo che<br />

<strong>Magirus</strong> ha siglato con Colt per la rivendita,<br />

attraverso il Canale, di IaaS (Infrastructure<br />

as a Service). Un accordo importante,<br />

non solo per i contenuti tecnologici che<br />

rappresentano una delle espressioni più<br />

avanzate di quanto le nuove tecnologie<br />

possano offrire, ma soprattutto perché il<br />

Vendor in questione, in questo caso un<br />

provider, ha valutato che la via migliore<br />

per veicolare questo tipo di servizio sia<br />

proprio il Canale. Ed ha scelto un distributore<br />

che opera con dei rivenditori che<br />

rappresentano l’eccellenza italiana nella<br />

proposta di infrastruttura e quindi in<br />

grado di comprendere e proporre ai loro<br />

clienti i reali benefici di questo tipo di<br />

offerta.<br />

In un momento in cui chiunque ha la possibilità<br />

di acquistare spazi dischi, server<br />

virtuali, servizi di BackUp direttamente<br />

sul web da provider più o meno noti, noi<br />

forniamo ai nostri rivenditori la possibilità<br />

di fare propria l’offerta di Cloud, di<br />

personalizzarla integrando i propri servizi,<br />

la propria gestione e sviluppare quel rapporto<br />

di fiducia che in questi anni hanno<br />

creato con il loro cliente.<br />

Andrea Massari<br />

Country Manager<br />

<strong>Magirus</strong> Italia<br />

EDITorIaLE<br />

andrea.massari@magirus.com<br />

Non entro nel dettaglio tecnico della<br />

nostra nuova offerta invitandovi agli<br />

approfondimenti delle prossime pagine<br />

ma vorrei caldamente invitare tutti a<br />

valutare attentamente questa nuova<br />

opportunità. Riteniamo di poter dare<br />

al canale una reale opportunità di evoluzione<br />

nel nuovo mercato.<br />

3


4<br />

DC FoCUS<br />

SecUre neTworkinG<br />

La virtualizzazione è ormai una concreta<br />

realtà. Un nuovo paradigma tecnologico<br />

che ha convinto aziende di ogni forma e<br />

dimensione per la sua strategica capacità<br />

di abbattere i costi di gestione delle tradizionali<br />

infrastrutture IT aumentando al<br />

contempo la facilità, la rapidità e l’efficacia<br />

della gestione. Proprio la sua diffusione su<br />

vasta scala sta ora però ponendo di fronte<br />

a nuove e decisive sfide i responsabili dei<br />

sistemi informativi. La virtualizzazione<br />

dei server impone infatti alle aziende un<br />

modo completamente nuovo di pensare<br />

all’infrastruttura IT, in tutti i suoi aspetti<br />

più importanti, a partire dalla sicurezza.<br />

Su questo fronte, Juniper Networks ha da<br />

tempo mosso i suoi passi con l’acquisizione<br />

di Altor Networks, società specializzata<br />

proprio in sicurezza di reti virtuali.<br />

Un tema di grande attualità sul quale i<br />

reseller, cuore pulsante del go to market di<br />

Juniper Networks, hanno l’opportunità di<br />

costruire importanti opportunità di business<br />

a valore presentandosi alle aziende<br />

come affidabili consulenti dotati delle più<br />

aggiornate competenze.<br />

La sicurezza della virtualizzazione dei<br />

server infatti non può più essere garantita<br />

soltanto attraverso la creazione di zone<br />

di sicurezza fisica per le diverse classi di<br />

macchine virtuali sui server host. I professionisti<br />

della sicurezza delle reti si trovano<br />

oggi sempre più a fronteggiare problemi<br />

di security dei server di virtualizzazione<br />

dovuta alla mancanza di visibilità nel<br />

comportamento della macchina virtuale<br />

e nell’impossibilità di applicare policy,<br />

perché le porte di rete che collegano le<br />

VM sono entità astratte all’interno degli<br />

hypervisor che girano su host fisici.<br />

Tendenze<br />

la security al servizio delle reti virtuali,<br />

un’opportunità per il canale<br />

Da uno studio condotto su professionisti<br />

IT da Juniper Networks e dal suo partner<br />

di sicurezza virtuale Altor Networks al<br />

VMworld 2010, è emerso che il 70 per<br />

cento degli intervistati sta consolidando<br />

diversi carichi di lavoro per le VM sui<br />

medesimi host, aumentando così il proprio<br />

profilo di rischio. Un altro 55 per<br />

cento di questi intervistati ha dichiarato<br />

che sulle loro reti si ha l’aggiunta o l’eliminazione<br />

di VM più volte al giorno,<br />

incrementando così il rischio di un errore<br />

umano.<br />

Ciò crea una situazione in cui i server<br />

che sono a più alto rischio, in particolare<br />

quelli connessi a Internet, potrebbero<br />

contagiare quelli che non sono connessi a<br />

Internet e che rappresentano asset di alto<br />

valore. Tali server devono essere isolati gli<br />

uni dagli altri per ragioni di sicurezza, ma<br />

anche di conformità.<br />

I fornitori, come detto, si stanno muovendo<br />

rapidamente per affrontare questi<br />

problemi. Negli ultimi due anni, Juniper<br />

Networks ha sviluppato una stretta partnership<br />

con Altor Networks per il business<br />

dei firewall. Nell’ottica di un’offerta<br />

sempre più completa al servizio di questa<br />

nuova idea di rete, Juniper Networks ha<br />

dunque recentemente annunciato la prima<br />

soluzione sul mercato che protegge in<br />

modo scalabile ambienti di rete fisici e<br />

virtuali, grazie all’integrazione del nuovo<br />

Juniper Networks vGW Virtual Gateway<br />

con i Service Gateway Srx Series. Questa<br />

soluzione rappresenta il primo risultato<br />

dell’acquisizione di Altor da parte di Juniper<br />

Networks (avvenuta a dicembre 2010)<br />

che proseguirà con una strategia a più fasi<br />

per combinare prodotti best-in-class per<br />

ambienti di rete fisici e virtuali e fornire<br />

un approccio completo e automatizzato<br />

per la sicurezza dei data center.<br />

Nelle aziende la sicurezza e la fiducia<br />

sono le preoccupazioni principali quando<br />

si parla di adottare la tecnologia cloud. La<br />

soluzione integrata di Juniper permette<br />

di avere un’architettura aziendale sicura<br />

attraverso l’isolamento delle macchine<br />

virtuali e la visibilità del traffico nei layer<br />

delle virtual machine. L’approccio differenziato<br />

garantisce una sicurezza completa<br />

e assicura che diverse macchine virtuali in<br />

un ambiente virtualizzato restino sicure e<br />

isolate. Inoltre, il nuovo Juniper Networks<br />

vGW Virtual Gateway aiuta i security<br />

manager a semplificare la compliance per<br />

le policy corporate e le normative.<br />

«Ci inseriamo nell’hypervisor, sotto e<br />

all’interno del sistema operativo, dove<br />

non solo possiamo mettere in sicurezza i<br />

pacchetti inviati e provenienti da una macchina<br />

virtuale, ma possiamo anche avere<br />

una completa visibilità di quello che sta<br />

accadendo in tale VM - ha spiegato Giulio<br />

Barki, responsabile della Corporate and<br />

Government Division in Juniper Networks<br />

in Italia, Grecia, Cipro e Malta -. Possiamo<br />

vedere quale connessione di rete usa<br />

una VM, come vengono assegnate le porte<br />

e com’è configurata la rete. Ma anche<br />

ispezionare le applicazioni e i servizi che<br />

sono installati all’interno della macchina<br />

virtuale. Siamo anche in grado di applicare<br />

una policy di sicurezza a tali macchine<br />

virtuali. Anche se si tratta di un unico host<br />

fisico con una serie di server virtuali che vi<br />

girano come elementi software, siamo in<br />

grado di esportarli, facendo le stesse cose<br />

che Juniper Srx fa nell’ambiente fisico».


Velocità o <strong>Sicurezza</strong> ?<br />

La scelta tra sicurezza e velocità è obbligata.<br />

Ma utilizzare apparati differenti per gestire più<br />

servizi può facilmente causare il rallentamento<br />

delle applicazioni. Qual’è la giusta risposta?<br />

Velocità e sicurezza in un’unica piattaforma.


6<br />

DC FoCUS<br />

VirTUAliSATion<br />

il software datacore SAnsymphony-V<br />

gestisce automaticamente la capienza<br />

in base ai livelli prestazionali dei dischi,<br />

senza la necessità di interventi da parte<br />

dell’amministratore<br />

Con la vera e propria esplosione della<br />

quantità dei dati da gestire registrata negli<br />

ultimi anni, i costi dello storage sono cresciuti<br />

vertiginosamente. Affrontare questo<br />

problema con le tecniche tradizionali non<br />

dà i risultati sperati, anche perché al crescere<br />

degli investimenti corrisponde anche<br />

un problema di efficienza generale. A<br />

seconda della tecnologia adottata cambia<br />

la tipologia di carico di lavoro che può<br />

essere gestita al meglio. Lo storage utilizza<br />

infatti supporti molto diversi per costi e<br />

prestazioni: i tradizionali dischi fissi con<br />

interfaccia SATA garantiscono economicità<br />

e grande capienza, ma le prestazioni<br />

sono modeste; quelli con connessione SAS<br />

migliorano le prestazioni, aumentando<br />

però i costi; e in cima alla piramide si trovano<br />

i dischi allo Stato Solido (SSD), che<br />

a fronte di prestazioni inarrivabili per le<br />

altre tecnologie, richiede un investimento<br />

economico molto elevato, spesso sproporzionato<br />

rispetto alle esigenze.<br />

Tendenze<br />

Storage più efficiente e veloce<br />

con l’autotiering di datacore<br />

A risolvere il problema della gestione di<br />

questo mix è arrivata la virtualizzazione<br />

dello storage, area in cui DataCore,<br />

con il suo sistema SANsymphony-V, è<br />

leader indiscusso. Una console di gestione<br />

centralizzata e un’interfaccia utente intuitiva<br />

permettono di gestire con semplicità<br />

tutto lo storage sottostante, rendendolo<br />

indipendente dall’hardware ed eliminando<br />

i vincoli che spesso vengono posti dai fornitori<br />

nell’espansione e nella crescita dei<br />

loro sistemi. Questi limiti, che spesso si<br />

traducono in costi ingiustificabili, finiscono<br />

in molti casi per rallentare o bloccare<br />

del tutto i progetti di virtualizzazione di<br />

server e desktop all’interno delle aziende.<br />

L’ultima evoluzione di SANsymphony-<br />

V, che lo ha trasformato in un vero e<br />

proprio hypervisor per lo storage, è stata<br />

l’introduzione del tiering automatizzato,<br />

ovvero la capacità di gestire la capienza<br />

in base al livello prestazionale dei sistemi<br />

utilizzati senza che l’amministratore<br />

debba definirlo manualmente per ciascuna<br />

unità a disco, come di solito avviene.<br />

L’auto-tiering suddivide i dischi e i sistemi<br />

in livelli e analizza il comportamento<br />

dell’input/output dei dati, determinando<br />

la frequenza d’uso dei diversi blocchi per<br />

poi spostarli dinamicamente sul dispositivo<br />

o sul livello di storage della categoria<br />

più adatta. SANsymphony-V “promuo-<br />

ve” automaticamente i blocchi utilizzati<br />

più frequentemente al livello più veloce,<br />

mentre i blocchi utilizzati con frequenza<br />

minore vengono “retrocessi” al livello più<br />

lento. Tutto il resto sta nel mezzo.<br />

Ovviamente possono esserci delle eccezioni,<br />

specialmente quando bisogna assegnare<br />

dello storage ad alte prestazioni a volumi<br />

utilizzati raramente, magari per le elaborazioni<br />

di fine trimestre. In questi casi, si<br />

possono assegnare volumi specifici (dischi<br />

virtuali) a un livello predefinito, oppure<br />

definire una “affinità” con un particolare<br />

livello. Solo quando quel livello è completamente<br />

esaurito verrà utilizzato un livello<br />

inferiore.<br />

Oggi lo storage rappresenta il singolo<br />

costo più elevato dell’intera infrastruttura<br />

IT ed è l’elemento più critico in assoluto<br />

per le prestazioni complessive degli<br />

ambienti virtuali. Per questo una gestione<br />

intelligente dell’allocazione dello spazio su<br />

disco è fondamentale. La funzionalità di<br />

tiering automatico dello storage integrata<br />

in DataCore SANsymphony-V aiuta a<br />

sfruttare al meglio questi preziosi asset.<br />

Info:<br />

marco.frigerio@datacore.com<br />

Mob. 3475342150, www.datacore.com


La virtualizzazione e il cloud computing stanno trasformando<br />

l’ambiente IT. Il cloud computing sfrutta la virtualizzazione per<br />

favorire la nascita di un modello più scalabile e flessibile per la<br />

distribuzione dei servizi IT. Di conseguenza, le imprese potranno<br />

contare su un ambiente IT più agile ed efficiente in grado di soddisfare<br />

meglio le esigenze aziendali.<br />

La riduzione dei costi tramite il consolidamento del server e di altre<br />

infrastrutture è stato il fattore determinante alla base della rapida<br />

adozione della virtualizzazione. Grazie alla virtualizzazione, le<br />

aziende non devono più limitarsi al tradizionale rapporto di 1:1:1<br />

tra server, sistemi operativi e applicazioni. La separazione delle<br />

applicazioni dall’infrastruttura, consente al reparto IT di trasformare<br />

l’infrastruttura sottoutilizzata in un gruppo di risorse di calcolo<br />

elastico, resiliente e protetto, reso disponibile agli utenti on demand.<br />

Le organizzazioni IT globali hanno rapidamente deciso di adottare<br />

la virtualizzazione per ottenere vantaggi economici. Sostituendo<br />

le risorse IT fisiche con le risorse virtuali, riescono a risparmiare<br />

fino al 60% sulle spese di capitale nei data center. Secondo<br />

IDC, negli ultimi anni la virtualizzazione dei server si è imposta<br />

come standard negli ambienti di data center, con un incremento<br />

nel numero di macchine virtuali implementate che nel 2009 superava<br />

i server fisici consegnati.<br />

Una piattaforma di virtualizzazione con funzionalità di gestione<br />

incorporate, quali alta disponibilità, bilanciamento del carico automatico<br />

e tolleranza agli errori, riduce la complessità dell’infrastruttura.<br />

Grazie all’automazione e alla facilità di gestione integrata,<br />

elimina numerose attività di gestione manuali, riducendo drasticamente<br />

i costi operativi dell’ambiente IT. La riduzione dei costi<br />

è comunque solo uno dei numerosi vantaggi della virtualizzazione.<br />

realizzazione di tutti i vantaggi della virtualizzazione e del<br />

cloud computing attraverso la gestione<br />

Un’infrastruttura virtuale ottimizzata con funzionalità avanzate<br />

di gestione offre vantaggi ancora più significativi, in quanto consente<br />

ai team IT di passare al cloud computing e di rispondere<br />

tempestivamente alle esigenze aziendali, riducendo al contempo<br />

le spese operative. Molte organizzazioni IT con implementazioni<br />

di virtualizzazione ormai mature riferiscono anche come il conseguimento<br />

di sicurezza e conformità normativa, standard del<br />

settore e best practice IT siano più semplici da soddisfare. In precedenza,<br />

sicurezza e conformità venivano considerate i principali<br />

fattori critici per il passaggio al cloud computing, come rivela un<br />

sondaggio del 2010 tra i Chief Information Officer.<br />

Se le aziende decidono di passare senza timore al cloud computing<br />

e adottare il modello di distribuzione IT-as-a-Service,<br />

devono necessariamente ridefinire l’approccio alla gestione delle<br />

tecnologie informatiche. Le soluzioni VMware® di gestione della<br />

virtualizzazione e del cloud aumentano la flessibilità IT e l’agilità<br />

aziendale. Garantiscono la visibilità e le funzionalità di gestione<br />

proattiva che liberano risorse IT che possono tralasciare le attività<br />

di manutenzione per dedicarsi all’innovazione. Consentono alle<br />

Tendenze<br />

VMware vcenter operations automatizza la gestione<br />

delle operazioni: la trasformazione dell’iT è in atto<br />

aziende di semplificare l’implementazione di un’infrastruttura<br />

altamente automatizzata e virtualizzata che funga da base per<br />

progetti di cloud computing privato o ibrido.<br />

I nuovi requisiti mettono in discussione il tradizionale<br />

approccio alla gestione<br />

DC FoCUS<br />

VirTUAliSATion<br />

La virtualizzazione consente di risparmiare sui costi dell’infrastruttura<br />

senza modificare gli strumenti e i processi di gestione<br />

IT. Tuttavia, per passare a un modello di cloud completo, le<br />

aziende devono riesaminare il proprio approccio alla gestione<br />

dell’IT e capire in che modo sfruttare per intero il potenziale della<br />

piattaforma di virtualizzazione e le funzioni intelligenti di gestione<br />

delle policy. In particolare, occorre che le aziende affrontino le<br />

sfide della gestione IT che nascono dalle seguenti problematiche:<br />

Cambiamenti più rapidi negli ambienti IT: in un ambiente<br />

virtualizzato, il reparto IT aziendale deve gestire un maggior<br />

numero di cambiamenti. Anche la loro rapidità è maggiore<br />

in un ambiente virtualizzato rispetto a un ambiente fisico. Le<br />

capacità dei tradizionali set di strumenti di gestione vengono<br />

messe a dura prova per riuscire a fornire visibilità e controllo<br />

sull’intera infrastruttura IT.<br />

Un nuovo modello di distribuzione dell’infrastruttura e dei<br />

servizi IT: la virtualizzazione consente al reparto IT di trasformare<br />

l’infrastruttura sottoutilizzata in un set risorse di<br />

calcolo on demand. A differenza dei sistemi dedicati dislocati<br />

negli ambienti fisici, le risorse virtuali vengono condivise tra<br />

più carichi di lavoro e spostate secondo le esigenze. I portali<br />

di provisioning in self-service, progettati per offrire agli utenti<br />

finali l’accesso diretto ai sistemi virtualizzati, accrescono le problematiche<br />

di gestione in quanto le macchine virtuali vengono<br />

7


8<br />

DC FoCUS<br />

VirTUAliSATion<br />

– Segue<br />

aggiunte di pari passo con la crescita<br />

della domanda dell’azienda, richiedendo<br />

l’applicazione automatizzata delle<br />

policy IT per evitare fenomeni di proliferazione.<br />

Domanda di applicazioni e qualità del<br />

servizio in crescita: il modello Softwareas-a-Service<br />

(SaaS) ha quasi azzerato i<br />

confini tra le applicazioni di proprietà<br />

dell’IT aziendale e dei service provider.<br />

La distribuzione SaaS ha anche<br />

amplificato il problema della respon-<br />

Tendenze<br />

sabilità rispetto alla qualità del servizio<br />

dell’applicazione. Inoltre, smartphone,<br />

tablet e applicazioni on demand hanno<br />

aumentato le aspettative circa una più<br />

rapida distribuzione dei servizi da parte<br />

dei team IT. Le nuove applicazioni e i<br />

nuovi servizi che hanno determinato<br />

un aumento del numero di macchine<br />

virtuali in esecuzione, richiedono al personale<br />

IT un incremento di produttività<br />

attraverso livelli più elevati di standardizzazione<br />

e automazione.<br />

VMware permette di adottare un modello<br />

di cloud in grado di soddisfare esigenze<br />

aziendali specifiche. L’approccio di<br />

VMware è incentrato sulla distribuzione<br />

del cosiddetto “Your Cloud”, ossia un<br />

percorso specifico verso il modello di<br />

cloud computing che meglio si allinea alle<br />

esigenze di ciascuna azienda. L’ambiente<br />

Your Cloud accelera l’IT, che a sua volta<br />

velocizza l’acquisizione di risultati significativi<br />

per l’azienda.<br />

PROMOZIONE PER I CLIENTI: 25-­‐VM LICENZE GRATUITE DI VMware vCenter Operations Management Su<br />

L’ACQUISTO DI vSphere 5 or vSphere 4 Essentials plus, or Essentials Plus for Retail and Branch Office Kit<br />

OFFERTA VALIDA FINO AL 15 DICEMBRE. PER MAGGIORI INFO<br />

http://www.vmware.com/it/landing_pages/vcenter-­‐operations-­‐special-­‐offer.html


– Segue<br />

Suite e servizi di gestione dell’iT di VMware<br />

VMware offre tre distinte suite di soluzioni di gestione dell’IT, fra<br />

loro compatibili, supportate da servizi professionali.<br />

VMware vCenter Operations Management Suite<br />

Questa soluzione integrata per la gestione di prestazioni, capacità<br />

e configurazione che sfrutta la visione dettagliata delle caratteristiche<br />

prestazionali e di ottimizzazione di vSphere. Tra le funzionalità<br />

figurano capacità analitiche brevettate che unificano i<br />

dati delle prestazioni e accelerano i tempi di risoluzione; funzioni<br />

automatizzate di analisi delle capacità per identificare le macchine<br />

virtuali sovradimensionate e ridimensionare le risorse dell’infrastruttura;<br />

provisioning automatizzato e analisi della configurazione<br />

per garantire la conformità dell’attività IT alle best practice<br />

operative, policy di sicurezza e requisiti di conformità normativa.<br />

VMware vFabric Application Management Suite<br />

Questa suite progettata ad hoc per l’uso in ambienti virtuali e di<br />

cloud computing prevede funzionalità di provisioning e monitoraggio<br />

delle applicazioni a ciclo chiuso che consentono una cooperazione<br />

più stretta ed efficace tra team di sviluppo e operativi.<br />

Integrata con vFabric Spring Tool Suite, si basa su una struttura<br />

estensibile di standard aperti e include funzioni di ricerca automatica,<br />

controllo intelligente e monitoraggio, avvisi e controllo<br />

basati su policy.<br />

VMware IT Business Management Suite<br />

Un unico punto per monitorare in tempo reale costi, servizi misurazioni<br />

e gestione dei servizi, nonché governance dei fornitori. Le<br />

funzionalità di questa suite includono modellazione e correlazione<br />

delle strutture di costo, provisioning dei servizi, misurazione<br />

del livello di servizio, assistenza e governance dei fornitori. Prevede<br />

applicazioni e processi semplificati specifici per la natura dinamica<br />

del cloud computing; schede di valutazione bilanciate per<br />

Tendenze<br />

ottimizzare le decisioni su costi, servizi e fornitori e benchmark<br />

per confrontare le metriche del proprio cloud rispetto agli altri.<br />

VMware vcenter operations<br />

DC FoCUS<br />

VirTUAliSATion<br />

VMware offre soluzioni di gestione collaudate per infrastruttura<br />

e operazioni, applicazioni cloud, end-user computing e gestione<br />

aziendale dell’IT che aumentano l’agilità sulla base degli investimenti<br />

preesistenti. Tali soluzioni ottimizzano l’efficienza operativa,<br />

semplificano la gestione e consentono di distribuire l’IT come servizio<br />

- il tutto mantenendo comunque il controllo sull’ambiente IT.<br />

VMware vCenter Operations automatizza la gestione delle operazioni,<br />

estendendo il ritorno sugli investimenti in virtualizzazione<br />

e gettando le basi per la realizzazione del cloud privato. VMware<br />

vCenter Operations ricorre a funzionalità analitiche e visualizzazioni<br />

brevettate per rilevare dal nascere i problemi di prestazioni<br />

e le relative cause, ottimizzare l’utilizzo delle risorse e garantire la<br />

conformità delle configurazioni.<br />

VMware vCenter Operations garantisce:<br />

Automazione intelligente. Funzioni analitiche brevettate<br />

estendono l’analisi all’intero stack IT per automatizzare i processi<br />

manuali al fine di garantire massima efficienza e agilità.<br />

Visibilità completa. Viste dettagliate su problemi e rischi relativi<br />

a prestazioni, capacità e configurazione offrono visibilità<br />

completa sull’infrastruttura dinamica e sulle applicazioni per<br />

una rapida risoluzione delle criticità.<br />

Gestione proattiva. Un approccio integrato all’automazione<br />

delle operazioni permette al reparto IT di soddisfare aspettative<br />

crescenti circa i livelli di servizio e affrontare la rapidità dei<br />

cambiamenti con un maggiore dinamismo e assicurando prestazioni<br />

ottimali.<br />

Edizioni di VCenter Operations<br />

vCenter Operations Standard è rivolto ad ambienti vSphere<br />

(fino a 1.500 macchine virtuali per istanza di vCenter Server) e<br />

fornisce funzionalità analitiche delle prestazioni, monitoraggio<br />

in tempo reale delle metriche di capacità e degli eventi di modifica<br />

della configurazione.<br />

vCenter Operations Advanced è rivolto ad ambienti vSphere<br />

(fino a 1.500 VM) e fornisce funzionalità aggiuntive di analisi,<br />

ottimizzazione e pianificazione delle capacità.<br />

vCenter Operations Enterprise è rivolto ad ambienti misti<br />

con risorse fisiche e virtuali eterogenee di qualsiasi dimensione.<br />

Mediante l’impiego di adattatori, vengono fornite funzionalità<br />

aggiuntive di gestione della configurazione e della conformità.<br />

9


10<br />

DC FoCUS<br />

VirTUAliSATion<br />

Tendenze<br />

finalmente disponibile Veeam backup & replication V6<br />

la nuova versione offre importanti miglioramenti per la protezione<br />

dei dati VMware<br />

Veeam Software, innovativo fornitore di soluzioni per la protezione<br />

dei dati, il disaster recovery e la gestione di ambienti e<br />

datacenter virtualizzati con VMware, annuncia la disponibilità<br />

di Veeam Backup & Replication V6. Il nuovo software offre<br />

importanti miglioramenti e rappresenta una soluzione unica per<br />

una protezione dei dati veloce, efficiente, affidabile e accessibile<br />

in ambienti multi-hypervisor, compresi VMware vSphere e Windows<br />

Server Hyper-V. Grazie a Veeam, gli utenti possono ora<br />

proteggere tutte le macchine virtuali con un solo prodotto, da una<br />

sola console, minimizzando i costi e la complessità.<br />

Più di 25.000 utenti in tutto il mondo fanno affidamento su<br />

Veeam Backup & Replication per proteggere le applicazioni e i<br />

workload virtualizzati VMware. La nuova versione v6 include i<br />

miglioramenti più richiesti, tra i quali:<br />

Scalabilità enterprise: ottimizza l’implementazione e la manutenzione<br />

di remote office/branch office (ROBO) e delle grandi<br />

installazioni;<br />

Performance migliorata: la nuova architettura distribuita e le<br />

ottimizzazioni WAN garantiscono il miglioramento delle performance,<br />

specialmente nei siti remoti;<br />

Replica avanzata: accelera di 10 volte la funzionalità di replica,<br />

semplifica il failover e fornisce failback reale con allineamento<br />

incrementale;<br />

1-Click File Restore: estensione dell’attuale file-level recovery<br />

tramite ripristino web based delegato, direttamente sulla macchina<br />

virtuale originale (VM) senza richiedere una connessione<br />

di rete diretta o tramite agente.<br />

“Molti miglioramenti della nuova release sono stati inclusi come<br />

risultato del feedback diretto degli utenti, che utilizzano la soluzione<br />

ogni giorno: la loro partecipazione alla community è molto<br />

importante e garantisce un impegno costante da parte nostra per<br />

migliorare il prodotto. Veeam Backup & Replication ha all’attivo<br />

la protezione di più di 2 milioni di macchine virtuali e rappresenta<br />

quindi la soluzione backup numero uno sul mercato. Con<br />

l’annuncio della nuova versione stiamo ulteriormente estendendo<br />

la nostra leadership nel mercato backup per le virtual machine”,<br />

afferma Ratmir Timashev, Presidente e CEO di Veeam Software.<br />

Prezzi e disponibilità Veeam Backup & Replication v6 è disponibile<br />

a partire da 795 € per socket per l’Enterprise Edition e da<br />

530 € per la Standard Edition. Il 1° febbraio 2012 il prezzo salirà<br />

a 910 € per socket per l’Enterprise Edition e a 580 € per la Standard<br />

Edition. La tariffa è la stessa sia per VMware sia per Hyper-<br />

V, inoltre gli utenti possono scambiare gratuitamente le licenze<br />

tra hypervisor.<br />

Per maggiori informazioni o per scaricare la versione prova gratuita,<br />

visitare il sito:<br />

http://www.veeam.com/vmware-esx-backup.html?ad=pr2.<br />

Per maggiori informazioni su Windows Server Hyper-V e<br />

Microsoft Hyper-V Server, consultare il sito internet:<br />

http://vee.am/v6hyperv.<br />

È possibile richiedere una demo live per conoscere il<br />

funzionamento della versione 6 presso:<br />

http://www.veeam.com/register_for_a_live_demo.html<br />

Communities & Social Networks:<br />

http://www.veeam.com/communities.html?ad=menu<br />

News RSS: http://feeds.feedburner.com/VeeamNews<br />

Veeam Software<br />

Veeam Software, partner Elite di VMware Technology Alliance,<br />

sviluppa soluzioni innovative per la gestione degli ambienti<br />

VMware vSphere. La tecnologia Veeam vPower garantisce la<br />

massima protezione dei dati in ambienti virtuali ed è alla base del<br />

software Veeam Backup & Replication, la soluzione più efficace<br />

per il backup VMware. Veeam ONE unisce in un unico<br />

prodotto le più avanzate funzionalità di configurazione, gestione<br />

e ottimizzazione degli ambienti VMware: Veeam Reporter<br />

(per la produzione di report, il capacity planning, la gestione<br />

dei cambiamenti e il chargeback), Veeam Business View (per<br />

la segmentazione dell’ambiente VMware secondo una logica di<br />

business) e un’ampia gamma di opzioni per il monitoraggio delle<br />

performance, tra cui nworks Management Pack per Microsoft<br />

System Center, nworks Smart Plug-in per HP Operations<br />

Manager e Veeam Monitor.<br />

Per maggiori informazioni su Veeam Software:<br />

www.veeam.com


12<br />

DC FoCUS<br />

VirTUAliSATion<br />

Virtualizzazione efficiente e soluzioni<br />

di cloud management per aprire i servizi<br />

di consulenza cloud alle piccole e<br />

medie aziende<br />

<strong>Magirus</strong> ha siglato un accordo di distribuzione<br />

pan-europea con Embotics, azienda<br />

canadese leader nelle soluzioni software<br />

di management per la virtualizzazione e il<br />

private cloud computing.<br />

L’accordo con <strong>Magirus</strong> è il primo siglato<br />

da Embotics in Europa e permetterà ai<br />

6.000 rivenditori di <strong>Magirus</strong> di accedere a<br />

Embotics V-Commander, una soluzione<br />

per il management della virtualizzazione e<br />

del private cloud computing disegnata per<br />

soddisfare le esigenze di installazioni dalle<br />

250 macchine virtuali in su.<br />

La soluzione di Embotics costituisce per<br />

i rivenditori di <strong>Magirus</strong> una interessante<br />

opportunità per vendere servizi di consulenza,<br />

aiutare le aziende a gestire al meglio<br />

i propri server virtuali e ad attuare in<br />

modo efficiente il passaggio verso il private<br />

cloud.<br />

Uno dei principali benefici di Embotics<br />

V-Commander è la sua estrema semplicità.<br />

L’interfaccia può essere installata e<br />

configurata in 15 minuti e consente all’utilizzatore<br />

di creare le macchine virtuali e<br />

gestire il flusso di richieste e approvazioni<br />

end-to-end, garantendo una costante analisi<br />

dei carichi e dei costi. V-Commander<br />

permette inoltre di ottimizzare le risorse<br />

di private cloud offrendo una visione a<br />

360° su tutto l’ambiente virtualizzato,<br />

eliminando la proliferazione incontrollata<br />

dei server, assicurando efficienza operativa,<br />

risparmi e ottimizzazione delle risorse.<br />

V-Commander, ad esempio, ha permesso<br />

ad un CIO di scoprire che su una mac-<br />

Accordi<br />

<strong>Magirus</strong> conclude il primo accordo<br />

di distribuzione pan-eMeA con embotics<br />

china virtuale erano stati allocati 32 Gb di<br />

RAM mentre ne erano utilizzati di fatto<br />

solo l’1%, e ha consentito di intervenire<br />

rapidamente liberando risorse preziose.<br />

“L’arrivo di Embotics nel nostro portafoglio<br />

permette ai nostri partner e ai loro<br />

clienti di migrare da ambienti virtualizzati<br />

ad ambienti di private cloud” sottolinea<br />

Christian <strong>Magirus</strong>, Chief Operating Officer<br />

di <strong>Magirus</strong> “I suoi prodotti aprono<br />

nuove opportunità di business ai rivenditori<br />

che potranno offrire servizi di consulenza<br />

e sviluppare ulteriormente la loro<br />

attività di consulenti per il private cloud<br />

computing.”<br />

“<strong>Magirus</strong> ha tutte le caratteristiche che<br />

cercavamo” ha dichiarato Jay Litkey,<br />

CEO di Embiotics. “E’ stata la nostra<br />

scelta naturale come primo distributore<br />

Europeo, data la sua capacità di copertura<br />

geografica e la sua competenza nel marcato<br />

dei data centre e dei servizi per il cloud<br />

computing. C’è una grande opportunità<br />

per i rivenditori europei di approcciare le<br />

aziende con ambienti virtualizzati di piccole<br />

e medie dimensioni e offrire loro servizi<br />

di consulenza, attuando un completo<br />

assessment dell’ambiente virtuale, della<br />

sua struttura, delle risorse, e per poter<br />

definire le caratteristiche del processo di<br />

migrazione verso il private cloud. Il ROI<br />

può essere misurato nel giro di poche settimane.”<br />

<strong>Magirus</strong> ed Embotics lanceranno una<br />

campagna di marketing congiunta e sono<br />

previsti numerosi workshop indirizzati ai<br />

rivenditori. Inoltre, Embotics ha intenzione<br />

di dotarsi di una adeguata struttura di<br />

supporto pre e post -vendita e di technical<br />

architect.<br />

informazioni su embotics<br />

Embotics Corporation offre soluzioni per<br />

il virtualization management e la private<br />

cloud automation che assicurano il più<br />

veloce time-to-value nel mercato. Centinaia<br />

di aziende nel mondo utilizzano<br />

V-Commander per ridurre la complessità,<br />

monitorare ottimizzare e automatizzare i<br />

propri data centre dinamici. Embotics ha<br />

il proprio quartier generale a Ottawa, in<br />

Canada, con uffici negli Stati Uniti e in<br />

EMEA, e dispone di un network globale<br />

di partner in pieno sviluppo. Per ulteriori<br />

informazioni : www.embotics.com.


cloud computing.<br />

Urge trovare nuovi interlocutori tra i clienti<br />

<strong>Magirus</strong> si confronta con Cisco e VCE sulle opportunità<br />

nel proporre soluzioni basate su cloud. Insieme a<br />

Dedanext e alla neonata SinThera, in rappresentanza<br />

del canale, all’unanimità si mira a una figura di Cio<br />

più integrata nel board aziendale<br />

Non è facile parlare di cloud alle imprese italiane tra<br />

digital divide, difficoltà a trovare i giusti interlocutori<br />

in azienda e rischio di non vedere valorizzate le proprie<br />

competenze. Sembra un compito arduo quello<br />

che il canale italiano si trova oggi ad affrontare, con la<br />

necessità, da una parte, di preparare le infrastrutture<br />

dei propri clienti per il futuro, che si prevede in veloce<br />

evoluzione verso il cloud computing, e le difficoltà a<br />

trovare un nuovo linguaggio che tocchi le corde più<br />

sensibili del top management dei loro clienti. Ma questa<br />

è la strada che ha scelto chi vuole proporsi come<br />

solutore delle esigenze dei propri clienti, offrendo<br />

progetti per lo sviluppo del business e non semplicemente<br />

vendere prodotti. Una strada che da tempo<br />

Dedanext, NB Factory e ItView percorrono, e che<br />

oggi si trovano a disegnarne il percorso in occasione<br />

di un incontro organizzato da <strong>Magirus</strong> in collaborazione<br />

con Cisco e VCE.<br />

ConFronTo Con IL TraDE<br />

Si tratta di terze parti abituate a fare delle competenze<br />

interne il vero valore da proporre al mercato, al quale<br />

presentarsi con una logica di gruppo, convinti che una<br />

massa critica adeguata e una complementarietà degli<br />

skill possa rispondere al meglio alle esigenze che oggi<br />

i clienti evidenziano.<br />

La bolognese Dedanext, infatti, è parte del network di<br />

Dedagroup, il Gruppo che si compone di una decina<br />

di aziende in tutt’Italia, e NB Factory di Udine e l’emiliana<br />

ItView si sono unite, proprio in questi giorni,<br />

insieme a OmniWay di Padova, per creare una nuova<br />

realtà che prende il nome di SinThera.<br />

«Già da più di due anni le tre<br />

singole aziende collaboravano<br />

con una condivisione delle strategie<br />

– dice Alessandro Gatti, di<br />

ItView, che nella nuova realtà<br />

sarà direttore commerciale -,<br />

quindi per noi è stato naturale<br />

pensare a una fusione. Le competenze<br />

sono orientate all’ambito<br />

dell’infrastruttura tecnologica,<br />

con ItView che porta in dote le specializzazioni in<br />

chairman<br />

loriS freZZATo<br />

direttore responsabile<br />

di partners<br />

13


14<br />

ConFronTo Con IL TraDE<br />

delivery delle applicazioni dei desktop, Nb Factory nel<br />

networking e virtualizzazione del back end, mentre<br />

OmniWay aggiunge competenze in area storage».<br />

«La nostra modalità di approccio<br />

al cliente è sempre stata quella<br />

di ascoltare le esigenze, dalle<br />

quali nasce poi la proposizione<br />

in linea con le risoluzioni delle<br />

problematiche evidenziate – fa<br />

eco Luca Turco, di NB Factory,<br />

anch’esso direttore commerciale<br />

nella neonata SinThera -, con la<br />

volontà di instaurare un rapporto<br />

di lungo termine che vada al di là della semplice fornitura.<br />

Attualmente ai clienti stiamo parlando molto<br />

di cloud, anche se nel Nord-Est, dove maggiormente<br />

operiamo, il tema si scontra con il problema del digital<br />

divide. Abbiamo, infatti, interi distretti industriali<br />

dove parlare di Hdsl è quasi utopistico, figuriamoci<br />

come possiamo proporre servizi di data center.<br />

Ovviamente troviamo qualcuno che comunque presta<br />

attenzione al private cloud, e per questo motivo stiamo<br />

cercando di ottenere le più importanti certificazioni<br />

in merito, proprio perché vogliamo posizionarci come<br />

interlocutori preferenziali per quando, tra qualche<br />

anno, il cloud sarà più pervasivo anche nel nostro territorio».<br />

Sarà una coincidenza, ma 2 anni<br />

fa iniziavano a collaborare le 3<br />

aziende di SinThera per proporsi<br />

con un’offerta completa di infrastruttura,<br />

e nello stesso tempo<br />

nasceva VCE. A sottolinearlo<br />

è Paolo Battimiello, vPartner<br />

manager Semea di VCE: «Si<br />

uniscono i partner, e nello stesso<br />

tempo lo fanno i vendor, seguendo<br />

un percorso evolutivo parallelo in risposta alle<br />

esigenze che il mercato evidenzia. Per questo nasce<br />

VCE, dalla decisione di Cisco, VMware ed Emc di<br />

condividere competenze e ambiti di specializzazione<br />

come quelle dei 3 dealer che oggi formano SinThera.<br />

Un segnale che se anche l’Italia, nel suo complesso, è<br />

forse in ritardo nell’adozione delle tecnologie, i nostri<br />

operatori, invece, sono assolutamente al passo con le<br />

evoluzioni e le esigenze del mercato, a volte addirittura<br />

anticipandole».<br />

La genesi di VCE è storia recente, e nasce dall’attività<br />

di Acadia, una società di servizi che doveva creare<br />

una struttura trasversale di professionisti sui servizi<br />

che facilitassero l’adozione di un Vblock prendendo<br />

le componenti da Emc, VMware e Cisco. Nel 2010<br />

tale offerta è stata presentata al mercato come una<br />

vera e propria offerta di prodotto, trasformando<br />

Acadia, dedita ai servizi, in VCE, orientata al prodotto.<br />

«E subito dopo si è inaugurata la filiale italiana<br />

– continua Battimiello -. La strategia commerciale è<br />

fortemente orientata all’indiretta, e a oggi siamo già<br />

all’80% del coinvolgimento del canale, con l’obiettivo<br />

di spingerci fino al 95%. In Europa, poi, il modello è<br />

quello two-tier, con l’intermediazione del distributore<br />

che, per ora, è solo <strong>Magirus</strong>. Questo perché vogliamo<br />

concentrarci nella parte di sviluppo della piattaforma<br />

e quella di orchestration, e poi perché si è visto che<br />

<strong>Magirus</strong> poteva interfacciarsi con i rivenditori molto<br />

meglio di noi, più velocemente e in maniera molto più<br />

efficace».<br />

In effetti <strong>Magirus</strong> è molto addentro<br />

nell’offerta VCE, ricoprendo<br />

il doppio ruolo di fornitore e<br />

distributore. «Noi fungiamo da<br />

collettori di queste 3 tecnologie<br />

e utilizziamo il nostro centro<br />

logistico di Strasburgo anche per<br />

venire incontro all’integrazione<br />

stessa del Vblock – spiega Andrea<br />

Massari, country manager di<br />

<strong>Magirus</strong> Italia -, in modo da fornire supporto tecnico<br />

e logistico a VCE per quanto riguarda la produzione<br />

del prodotto. Un ruolo che le competenze acquisite in


tutti questi anni dal rapporto con Cisco, VMware e con<br />

Emc, ci predispongono in maniera naturale».<br />

E l’offerta VCE può avere una collocazione anche<br />

in un momento di crisi come quello attuale, con un<br />

prodotto che ben si presta alla colonizzazione di<br />

mercati emergenti, come quelli dell’Est europeo, che<br />

non hanno un retroterra tecnologico. Ma non solo.<br />

«La crisi c’è e si sente – continua Battimiello -, ma in<br />

certi versi le necessità imposte dal momento economico<br />

incerto possono facilitare l’approccio al private<br />

cloud. L’esigenza di tagliare i costi pur mantenendo<br />

alte le performance dei servizi spinge, infatti, a cercare<br />

qualcosa di nuovo e a capire se il private cloud può<br />

soddisfare tali esigenze o, addirittura, migliorarle.<br />

Un’esigenza mostrata sia dai grandi clienti sia dalla<br />

media industria, la quale verrà presto coperta con il<br />

nuovo Vblock 100».<br />

«Per Cisco, VCE rappresenta<br />

la coagulazione concreta, fisica,<br />

di una visione tecnologica che<br />

concentra in un unico prodotto<br />

un alto livello di proposizione, di<br />

integrazione e di certificazione a<br />

garanzia dell’utente – interviene<br />

Massimo Fasoli, data center sales<br />

leader di Cisco -. Il fatto che un<br />

sistema sia disponibile con performance<br />

già certificate, va proprio nella direzione di<br />

consentire al canale di dedicarsi al cliente con un’offerta<br />

di soluzioni e di servizi. Oggi, per esempio, la<br />

mobilità è tra i primi posti tra le priorità dei Cio, il che<br />

comporta un utilizzo delle soluzioni in grande libertà<br />

e semplicità, pur senza fare scomparire le complessità<br />

di un sistema It. Complessità che sono trasparenti<br />

all’utilizzatore, che vanno trasferite a chi deve gestire<br />

il servizio, il quale può solo beneficiare dell’esistenza<br />

di elementi di automazione, senza i quali avrebbe<br />

un enorme incremento dei costi. E in un approccio di<br />

questo tipo, VCE si colloca perfettamente, togliendo la<br />

complessità e consentendo al canale di offrire e valorizzare<br />

tutte le proprie competenze che stanno intorno<br />

a questo prodotto, vale a dire la capacità di capire le<br />

effettive esigenze del cliente, disegnando un’architettura<br />

e vestirla con una soluzione».<br />

Ma l’importante è sapere mettere tali competenze<br />

sul tavolo giusto, mentre spesso i dealer si devono<br />

confrontare con dei Cio che non hanno voce nelle<br />

strategie di sviluppo della loro azienda, ma che ancora<br />

continuano a misurarsi con i budget, sempre più<br />

assottigliati, affidatigli dal top management.<br />

ConFronTo Con IL TraDE<br />

«Il vero problema, infatti, è che<br />

deve cambiare il concetto che fa<br />

considerare alle aziende l’It come<br />

un costo e non come un investimento<br />

per fare business – interviene<br />

Maurizio Lenzi, vice presidente<br />

delegato di Dedanext -. Se<br />

si continua a ragionare in termini<br />

di costi, si rischia di avere a che<br />

fare unicamente con progetti<br />

di piccoli cabotaggio, dove il Cio è unicamente una<br />

figura operativa, una sorta di “capo officina”, mentre<br />

dovrebbe sedere al tavolo decisionale dell’azienda, per<br />

esprimere come la tecnologia può essere un elemento<br />

abilitante per lo sviluppo del business dell’azienda<br />

stessa. Allora sì che si può parlare di cloud e di sviluppo<br />

di business. Un cambiamento, questo, che servirebbe<br />

a trovare nuove dinamiche interlocutorie affinchè<br />

lo sviluppo aziendale dia una spinta e contributo alla<br />

crescita dell’intero Sistema Italia».<br />

Intanto, in attesa che cambi la cultura aziendale nei<br />

confronti delle tecnologie, i fornitori si devono,<br />

comunque, predisporre a proporsi con soluzioni atte<br />

allo sviluppo del business dei clienti. Sia i dealer sia i<br />

distributori stessi.<br />

«Già da diversi anni <strong>Magirus</strong> si è strutturata per<br />

affrontare tale cambiamento – dice Massari -. La<br />

tecnologia evolve e il canale, in particolare, non può<br />

stare fermo e offrire le stesse cose che offriva cinque<br />

anni fa. E noi, per nostra missione, dobbiamo cogliere<br />

in anticipo le tendenze e offrire le nuove tecnologie.<br />

Fino a qualcche anno fa, il nostro portafoglio d’offerta<br />

era completamente diverso, sbilanciato sull’hardware<br />

e su due brand che oggi non trattiamo nemmeno<br />

più. Abbiamo effettuato un radicale cambio di pelle<br />

cavalcando una tendenza sempre più orientata alle<br />

soluzioni e ai servizi, anche perché riteniamo che in<br />

un mercato It che complessivamente non cresce, vi<br />

sono invece aree nuove di grande vivacità e che hanno<br />

ottime prospettive per il futuro. E il cloud è in testa<br />

a queste. Ma siamo convinti che tutto questo sia solo<br />

all’inizio e che il valore che si potrà aggiungere prossimamente<br />

sia enorme. Questo non incide, comunque,<br />

sull’importanza del ruolo logistico che continuiamo<br />

ad avere per i brand che trattiamo, per velocizzare il<br />

delivery delle soluzioni. In particolar modo quando<br />

abbiamo siglato con Cisco, l’anno scorso, ci siamo premurati<br />

per certificare il nostro centro di Strasburgo per<br />

fare preconfigurazione e testing per l’offerta server, in<br />

modo da garantire un servizio di consegna dei prodotti<br />

veloce. Teniamo a magazzino sia le soluzioni già pronte<br />

che il brand offre, ma anche i singoli componenti, in<br />

modo da garantire la consegna di server blade Cisco<br />

nel giro di una settimana».<br />

15


16<br />

ConFronTo Con IL TraDE<br />

Un cambio di pelle che è obbligatorio, e salutare, per<br />

tutti, ma a Lenzi preme tornare sul tema dell’attivazione<br />

dei giusti interlocutori. E forse la crisi può<br />

venire, in qualche modo, in aiuto: «Il mercato è innegabilmente<br />

in contrazione, però ci sono elementi che<br />

permettono di trovare una positività che noi partner<br />

dobbiamo cavalcare, e che finalmente ci consentono di<br />

coinvolgere i reali decisori in azienda. In un progetto<br />

che, a seguito di un investimento in tecnologie, può<br />

comportare del cost saving, l’interlocutore non sarà più<br />

uno solo. Al Cio, i singoli costi dell’energia elettrica<br />

possono non interessare, perché rientrano nei centri<br />

di costo di qualcun altro. Ma se il progetto prevede<br />

lo spegnimento di 10 server, l’effetto si riflette anche<br />

dal punto di vista del risparmio sulla manutenzione e<br />

sull’energia, e lo si deve andare a discutere con l’amministratore<br />

delegato. Bisogna quindi coinvolgere<br />

nuove figure che fino a oggi i fornitori di Ict non<br />

hanno mai incontrato».<br />

Se in un momento di contrazione la frustrazione del<br />

dealer è di non riuscire a fare arrivare il messaggio<br />

vero al giusto interlocutore, dal lato del distributore il<br />

rischio è di non riuscire a evidenziare il valore che è in<br />

grado di dare.<br />

«Spesso si tende a guardare di<br />

più al prezzo che ad altro – evidenzia<br />

Marco Taluzzi, channel<br />

development manager di <strong>Magirus</strong><br />

-. Se si ragiona, invece, su un<br />

progetto che vuole dare al cliente<br />

ciò di cui veramente ha bisogno,<br />

i fattori da valutare dovrebbero<br />

essere altri. Ma quando c’è crisi<br />

si attuano dei tagli e ci si scontra<br />

con quello che poi è l’obiettivo di tutti i componenti<br />

della catena del valore, che è, in definitiva, vendere.<br />

Anche perché i vendor è soprattutto su quello che<br />

misurano le performance del canale. E in questi casi,<br />

in cui il prezzo ha così importanza, il valore di un<br />

distributore fatica ad emergere. Purtroppo non sempre<br />

si ha la fortuna di lavorare con operatori che hanno<br />

una visione strategica e che sanno apprezzare il valore<br />

che deriva dal proporre nuove tecnologie. In momenti<br />

di crisi si rischia di rimanere su posizioni conservative,<br />

facendo attenzione a fare cose nuove, perché comporterebbero<br />

investimenti in formazione e specializzazioni.<br />

Mentre si dovrebbero considerare queste scelte<br />

come investimenti per il futuro. Spesso coraggiosi, che<br />

non ripagano subito, ma che preparano al business di<br />

domani in anticipo rispetto alla concorrenza».


Ma dal canto loro, i dealer, a volte, si trovano a doversi<br />

confrontare anche con clienti con poca lungimiranza.<br />

E spesso con scarsa cultura tecnologica.<br />

«L’It manager che incontriamo, soprattutto nelle<br />

piccole realtà, non è sempre un professionista con le<br />

competenze necessarie – lamenta Turco -. Spesso è una<br />

figura che svolge quel ruolo per aver aiutato i colleghi<br />

a risolvere piccoli problemi It, diventando successivamente<br />

il riferimento per tutto l’It aziendale, senza<br />

averne vere competenze. Un It manager di questo<br />

tipo si trova a vagliare i progetti che gli proponiamo<br />

chiedendosi innanzitutto quanta fatica dovrà fare per<br />

capirli, quanto rischiosi sono per il potere che sta assumendo<br />

in azienda e quanto gli costerà andare a chiedere<br />

i soldi in direzione. Lo sforzo, oggi, deve essere di<br />

posizionare il nostro interlocutore su un altro livello,<br />

oltre a erudire l’It manager su tutti i vantaggi che<br />

certe tecnologie potrebbero portare alla propria vita<br />

professionale e al suo team». Una strada ancora lunga<br />

da percorrere, almeno stando ai dati evidenziati da<br />

una ricerca di Cisco, che valuta come solo il 20% dei<br />

Cio italiani sieda al tavolo decisionale della sua azienda,<br />

contro una quota del 65% del resto d’Europa. E la<br />

maggior parte di questi pochi, deve, inoltre, riferire al<br />

Cfo, che deve certificare le motivazioni della spesa.<br />

ConFronTo Con IL TraDE<br />

«Se si vuole cambiare, ognuno deve fare la propria<br />

parte – propone infine Fasoli -. Anche noi fornitori<br />

dobbiamo aiutare gli It manager a posizionarsi in<br />

maniera diversa, fornendo loro strumenti adatti. Il<br />

messaggio che deve passare è che l’It è uno strumento<br />

di produzione aziendale, e vale per tutti i processi.<br />

Bisogna identificare i benefici possibili e comunicarli<br />

all’azienda, cambiando il linguaggio che il dealer deve<br />

adottare. Non proporre tecnologie, ma benefici. In<br />

periodi di crisi, vengono tagliati i costi, certo, ma non i<br />

processi ritenuti importanti per l’azienda».<br />

certificazioni e competenze: un bene da tutelare<br />

Le competenze sono indispensabili per una proposizione a valore<br />

come il Cloud richiede. Ma le certificazioni costano. E a volte<br />

il dealer si trova ad affrontare investimenti che non sono tutelati<br />

nel futuro. «Si sta creando una sorta di lobby dei certificati –<br />

avverte Maurizio Lenzi di Dedanext -. Io pago le certificazioni<br />

per i miei professionisti che, se poi mi abbandonano, le trasferiscono<br />

all’azienda che li assume, senza che questa abbia fatto<br />

alcun investimento in merito. Va bene che me lo portino via, ma<br />

almeno chiedo una forma di risarcimento, magari l’obbligo, per<br />

chi cambia azienda, di certificarsi di nuovo. In questo modo,<br />

invece, si sta drogando il mercato dei professionisti certificati,<br />

che impongono il prezzo in base al bagaglio di certificazioni che<br />

possiede».<br />

«È un discorso più ampio che riguarda la formazione in Italia<br />

– commenta Marco Taluzzi di <strong>Magirus</strong> -. In altri Paesi ci sono<br />

programmi per il recupero dei soldi investiti per la formazione,<br />

mentre in Italia no».<br />

Esperienza diversa, invece, per Luca Turco di NB Factory: «So<br />

che nell’area milanese ci sono professionisti certificati che da<br />

anni guadagnano solo facendo il salto incentivato tra un’azienda<br />

e l’altra. Da noi nel Nord-Est c’è senz’altro meno affollamento<br />

di professionisti rispetto a Milano, ma noi abbiamo fatto investimenti<br />

imponenti di varie decine di migliaia di euro l’anno per la<br />

formazione del nostro personale, perché crediamo nella validità<br />

di avere competenze con cui affrontare il mercato. Probabilmente<br />

i nostri sono anche pagati meno della media, ma riusciamo a<br />

tenerli in azienda proprio garantendogli una crescita professionale,<br />

formativa e di carriera, che altrove difficilmente avrebbero.<br />

Il personale si fidelizza anche investendo sul loro sviluppo professionale».<br />

«Bisogna comunque distinguere tra certificazioni e competenze<br />

– riprende Taluzzi -. La sfida è riuscire a fare coincidere tali<br />

concetti. Le competenze dipendono dal mercato in cui operi, dai<br />

clienti che hai e da quello che fai. Non arrivano solo dal “bollino”.<br />

Nella prevendita, dove c’è l’ideazione e proposizione del<br />

progetto, ci vogliono competenze che vanno al di là della certificazione<br />

tecnica, che prevede la conoscenza del mercato in cui il<br />

cliente opera, le sue modalità di gestione e le sue esigenze».<br />

17


18<br />

DC FoCUS<br />

coMpUTe Tendenze<br />

l’offerta vcloud di colt. come costruirsi in pochi click il<br />

proprio data centre virtuale altamente performante.<br />

Alberto Monterosso<br />

Marketing Manager<br />

Colt Communication Services<br />

Flessibilità, agilità sul mercato, controllo<br />

dei costi, attenta gestione del rischio:<br />

queste sono le pressanti esigenze che le<br />

imprese moderne si trovano ad affrontare<br />

nella dedicata fase di congiuntura economica<br />

attuale e alle quali Colt risponde con<br />

la propria offerta vCloud.<br />

Il cloud computing è un insieme di tecnologie<br />

che consentono di utilizzare risorse<br />

informatiche sottoforma di servizio, svincolando<br />

l’azienda dalla necessità di doverle<br />

acquistare e gestire.<br />

In funzione del tipo di risorse che si<br />

desidera utilizzare con questa modalità,<br />

esistono 3 tipologie fondamentali di cloud<br />

computing:<br />

Infrastructure as a Service (IaaS) nel<br />

caso ci si fermi al livello più basso, di<br />

tipo infrastrutturale appunto, vale a dire<br />

server, storage e rete<br />

Platform as a Services (PaaS) nel caso<br />

si desideri fruire con questa modalità<br />

anche del cosiddetto “middleware”, vale<br />

dire sistema operativo e altri strumenti<br />

che facilitano lo sviluppo delle applicazioni<br />

Software as a Service (SaaS), nel caso si<br />

desideri utilizzare sottoforma di servizio<br />

direttamente le applicazioni, senza<br />

quindi alcun investimento<br />

Per rendere il cloud computing economico<br />

e allo stesso tempo performante, è necessario<br />

condividere una piattaforma molto<br />

potente fra un numero elevato di clienti,<br />

garantendo però ad ognuno di essi risorse<br />

disponibili e ben protette dall’accesso<br />

esterno, esattamene come se fossero risorse<br />

dedicate. Le tecnologie che consentono<br />

di raggiungere questo obiettivo si chiamano<br />

tecnologie di virtualizzazione.<br />

L’offerta vCloud di Colt è di tipo IaaS<br />

ed è basata sulla piattaforma di VMWare,<br />

leader di mercato nella virtualizzazione.<br />

Ogni soluzione IaaS ha una sua flessibilità<br />

intrinseca molto elevata (nessuna<br />

necessità di gestire beni immobili,<br />

infrastrutture hardware), alla quale Colt<br />

aggiunge la possibilità di configurare in<br />

completa autonomia le risorse informatiche<br />

ragionando non più in termini di<br />

macchine virtuali già pacchettizzate, ma,<br />

al contrario combinandle partendo dagli<br />

elementi fondamentali – CPU, memoria<br />

RAM e storage. Di conseguenza il cliente<br />

può costruirsi – letteralmente con pochi<br />

click di mouse, attraverso un portale – il<br />

proprio data centre virtuale. Può inoltre<br />

modificarlo nel tempo in funzione delle<br />

mutevoli esigenze del business, in termini<br />

di volumi e tipologia di applicazioni che la<br />

sottostante infrastruttura informatica deve<br />

supportare.<br />

Questa possibilità determina per l’azienda<br />

un’agilità senza precedenti, anche perché<br />

non solo i tempi di realizzazione diven-<br />

tano estremamente ridotti ma è possibile<br />

rendere variabili tutta una serie di costi<br />

infrastrutturali che normalmente sono<br />

costi OPEX fissi o addirittura CAPEX.<br />

Per esempio il successo di una campagna<br />

di marketing può determinare la dimensione<br />

dell’infrastruttura informatica che la<br />

supporta e la durata del suo utilizzo stabilendo<br />

un rapporto molto più prevedibile<br />

fra fatturato e costi.<br />

Per quanto riguarda la sicurezza, i data<br />

centre Colt sono tutti dotati di certificazione<br />

ISO 27001 e garantiscono la<br />

massima riduzione del livello di rischio<br />

di perdita dei dati, risultato difficilmente<br />

raggiungibile senza investimenti elevatissimi<br />

in infrastrutture altamente affidabili<br />

e ridondate e formazione del personale.<br />

Colt ha inoltre diversi data centre distribuiti<br />

in Europa e collegati con la rete in<br />

fibra ottica di proprietà a bassa latenza.<br />

Questo consente di avere a disposizione<br />

un data centre di back up dislocato geograficamente<br />

altrove e di aumentare notevolmente<br />

il livello di sicurezza.<br />

Il servizio vCloud è un prodotto ideale<br />

per essere veicolato attraverso un canale di<br />

reseller, i quali possono decidere se dare<br />

direttamente al cliente finale la gestione<br />

del prodotto sul portale Colt oppure, in<br />

funzione delle competenze interne all’azienda<br />

utilizzatrice, gestire il portale per<br />

conto del cliente finale offrendogli come<br />

ulteriore valore aggiunto l’esperienza sviluppata<br />

in anni di attività nel settore.


Secondo la ricerca “Cisco Global Cloud<br />

Index”, Cisco ha stimato che il traffico<br />

cloud computing globale raggiungerà<br />

1,6 Zettabyte * entro il 2015 e il traffico<br />

cloud globale supererà di un terzo tutto<br />

il traffico data center. Lo studio fornisce<br />

una visione approfondita della crescita del<br />

traffico e dei trend in modo che le organizzazioni<br />

possano prendere decisioni a<br />

lungo termine.<br />

L’analisi “Cisco Global Cloud Index”<br />

(2010-2015) è stata effettuata per stimare<br />

la crescita e l’orientamento del traffico IP<br />

globale data center e cloud. Poiché la rete<br />

e i data center sono sempre più collegati<br />

nella distribuzione di servizi cloud, lo<br />

studio integra i dati esistenti sul traffico<br />

di rete per fornire una nuova visione dei<br />

trend emergenti che influiscono sui data<br />

center e le architetture cloud. La ricerca di<br />

Cisco si basa sull’elaborazione e sull’analisi<br />

di diverse fonti primarie e secondarie,<br />

inclusi oltre 30 terabyte di dati generati<br />

mensilmente lo scorso anno da un ampio<br />

numero di data center di tutto il mondo,<br />

misurazioni di oltre 45 milioni di test<br />

utilizzando la velocità della banda larga, e<br />

previsioni di mercato di terze parti. Inol-<br />

tre, include la previsione “workload transition”,<br />

ovvero il passaggio del carico di<br />

lavoro dal data center tradizionale e quello<br />

cloud così come la “Cloud Readiness”,<br />

ovvero uno studio delle principali regioni<br />

geografiche in relazione alla capacità di<br />

supportare diversi tipi di servizi cloud<br />

computing consumer e aziendali.<br />

La maggior parte del traffico data center<br />

non è generato dall’utente bensì dai data<br />

center e dai cloud stessi che svolgono<br />

attività trasparenti verso gli utenti, come<br />

ad esempio il backup e la replicazione.<br />

Entro il 2015, il 76% del traffico data<br />

center rimarrà nel data center stesso a<br />

fronte della migrazione del workload tra<br />

diverse macchine virtuali e delle attività<br />

di background effettuate, il 17% del traffico<br />

totale lascerà il data center per essere<br />

distribuito all’utente, mentre un ulteriore<br />

17% del traffico totale sarà generato tra<br />

i data center attraverso attività quali ad<br />

esempio il cloud-bursting, la replicazione<br />

dei dati e gli aggiornamenti.<br />

Tendenze<br />

DC FoCUS<br />

coMpUTe<br />

entro il 2015 il traffico cloud computing crescerà di dodici volte e il<br />

cloud rappresenterà il 51% del workload data center entro il 2014<br />

La ricerca prevede che il traffico cloud<br />

computing globale crescerà di dodici<br />

volte, passando da 130 exabyte a un totale<br />

di 1,6 zettabyte annuali entro il 2015, il<br />

66% di tasso di crescita annuale composto<br />

(CAGR). Una maggiore virtualizzazione e<br />

migliori economie di scala quindi, saranno<br />

i principali driver della transizione verso<br />

il cloud.<br />

Il cloud è l’elemento con maggiore crescita<br />

del traffico data center il quale quadruplicherà<br />

ad un tasso CAGR del 33%<br />

per raggiungere i 4,8 zettabyte annuali<br />

entro il 2015. Si stima che oggi il cloud<br />

rappresenti l’11% del traffico data center,<br />

con una crescita di oltre il 33% del totale<br />

sempre entro il 2015. Il cloud sta diventando<br />

un elemento critico per il futuro<br />

dell’Information Technology (IT) e della<br />

distribuzione di video e contenuti ma,<br />

rispetto ai data center tradizionali, i data<br />

center cloud offrono prestazioni migliori,<br />

maggiore utilizzo nonché gestione semplificata.<br />

La virtualizzazione è un importante<br />

catalizzatore che permette il consolidamento<br />

hardware e software, una maggiore<br />

automazione e un approccio integrato alla<br />

sicurezza.<br />

19


20<br />

DC FoCUS<br />

coMpUTe<br />

– Segue<br />

Prevalentemente a causa della crescita dei<br />

servizi video consumer, il traffico data<br />

center verso l’utente registra picchi significativi.<br />

Si stima che l’ammontare medio<br />

del traffico data center per ora durante i<br />

periodi di picco, come ad esempio durante<br />

la prima serata, cresca di 2 volte e mezzo,<br />

creando la necessità di pianificare ulteriore<br />

capacità data center e cloud così come di<br />

rete. Il modello cloud on-demand si adatta<br />

perfettamente per soddisfare questo tipo<br />

di richiesta variabile.<br />

Per quanto riguarda la transizione del<br />

workload, nel 2010, il 21% del workload<br />

è stato elaborato in un data center cloud<br />

e il 79% è stato gestito in data center tradizionali.<br />

Il 2014 sarà il primo anno in cui<br />

il bilanciamento del workload si sposterà<br />

per la prima volta su cloud. Il 51% del<br />

workload totale sarà in ambiente cloud<br />

rispetto al 49% in ambito IT tradizionale<br />

e, in generale, il workload data center dal<br />

2010 al 2015 è in crescita di 2,7 volte; tuttavia,<br />

il workload cloud 2010 – 2015 è in<br />

crescita di oltre 7 volte.<br />

Per valutare la disponibilità globale, la<br />

ricerca ha analizzato diversi aspetti in ciascuna<br />

regione geografica: l’ubiquità della<br />

banda larga, le velocità medie di upload e<br />

download, e la latenza media.<br />

Le regioni incluse nello studio sono l’Asia<br />

Pacifica, Medio Oriente e Africa, Europa<br />

Occidentale, Europa Centrale e Orientale,<br />

America Latina e Nord America, attualmente<br />

tutti paesi pronti per applicazioni<br />

cloud base come ad esempio il social networking<br />

e la conferenza web.<br />

Tendenze<br />

Per le applicazioni cloud computing<br />

istantanee come ad esempio la chat e lo<br />

streaming video ad alta definizione, l’Asia<br />

Pacifica, l’Europa Occidentale, Centrale e<br />

Orientale, e l’America del Nord sono considerati<br />

i paesi con capacità medie di rete<br />

sufficientemente potenti per supportare<br />

tali servizi.<br />

Tuttavia, nel loro insieme, nessuna regione<br />

è risultata in grado di poter supportare<br />

applicazioni cloud avanzate come ad<br />

esempio la conferenza video ad alta definizione<br />

e il gaming avanzato, anche se paesi<br />

come la Corea del sud e il Giappone sono<br />

attualmente in grado di farlo.<br />

* Uno zettabyte corrisponde a un sestilione<br />

di byte o a un trilione di gigabyte. 1,6<br />

zettabyte equivale a: 22 trilioni di ore di<br />

musica in streaming, a 5 trilioni di ore di<br />

conferenza web aziendale via webcam, a<br />

1,6 trilioni di ore di streaming video ad<br />

alta definizione (HD).<br />

Ulteriori informazioni su Cisco:<br />

http://www.cisco.com<br />

http://newsroom.cisco.com


ACCELERATE<br />

THE JOURNEY TO YOUR<br />

CLOUD<br />

EMC 2 , EMC, and the EMC logo are registered trademarks or trademarks of EMC Corporation<br />

in the United States and other countries. © Copyright 2011 EMC Corporation. All rights reserved.


22<br />

DC FoCUS<br />

STorAGe<br />

Tendenze<br />

la semplicita’ della soluzione data domain<br />

La soluzione EMC Data Domain è in grado di risolvere molte<br />

delle problematiche riscontrate dalle aziende durante i processi di<br />

backup, recovery e ripristino tradizionali. Grazie alle funzionalità<br />

di deduplicazione in linea ad alta velocità, con compressione locale,<br />

il sistema Data Domain registra su disco solo dati univoci. La<br />

tecnologia di deduplicazione riduce il sovraccarico e i requisiti di<br />

capacità del disco, aumentando contemporaneamente l’accessibilità<br />

e l’affidabilità e rendendo la soluzione di storage Data Domain,<br />

con funzionalità di deduplicazione, un’alternativa conveniente<br />

alle soluzioni basate su nastro.<br />

I sistemi Data Domain trasferiscono sulla rete IP solo le modifiche<br />

deduplicate e compresse, impiegando una frazione della<br />

larghezza di banda, del tempo e dei costi associati ai metodi di<br />

replica tradizionali. Essi utilizzano inoltre tecnologie di integrità<br />

e verifica dei dati avanzate, sfruttando al contempo gli upgrade<br />

delle CPU per offrire vantaggi diretti in termini di throughput e<br />

scalabilità del sistema.<br />

funzionamento della deduplicazione dei dati<br />

sui sistemi data domain<br />

La tecnologia di deduplicazione Data Domain segmenta il flusso<br />

di dati in entrata, identifica in modo univoco i segmenti di dati,<br />

quindi confronta i segmenti con le informazioni archiviate in<br />

precedenza. Se un segmento di dati in entrata è un duplicato di<br />

quanto è già in archivio, il segmento non viene archiviato nuovamente,<br />

ma viene creato un riferimento ad esso. I segmenti univoci<br />

vengono archiviati sul disco.<br />

Ad esempio, i file o i volumi sottoposti a backup ogni settimana<br />

generano numerosi dati duplicati. Algoritmi di deduplicazione<br />

analizzano i dati e consentono di memorizzare solo gli specifici<br />

elementi modificati dei file, in forma compressa. Questo processo<br />

è in grado di fornire una riduzione media dei requisiti di capacità<br />

di storage pari a 10-30 volte o più, con policy di conservazione<br />

dei backup medie sui normali dati aziendali. Ciò significa la possibilità<br />

per le aziende di archiviare da 10 a 30 TB di dati di backup<br />

su 1 TB di capacità fisica del disco, con immensi benefici in termini<br />

economici.<br />

Architettura per l’invulnerabilità dei dati<br />

I sistemi di storage Data Domain con funzionalità di deduplicazione<br />

sono incentrati sull’integrità e la ripristinabilità dei dati.<br />

Data Domain Data Invulnerability Architecture offre il rilevamento<br />

e la correzione continua degli errori, così come la verifica<br />

della scrittura; ciò assicura la memorizzazione accurata dei dati di<br />

archiviazione e di backup, oltre alla loro costante disponibilità e<br />

recuperabilità. Le principali aree di interesse sono quattro:<br />

Verifica completa al momento del backup: i dati vengono letti<br />

dopo la scrittura per verificare che siano corretti e raggiungibili<br />

attraverso il file system. La maggior parte dei ripristini ha<br />

luogo entro uno o due giorni dal backup. I sistemi che verificano<br />

e correggono l’integrità dei dati lentamente, nel tempo,<br />

saranno in ritardo per la maggior parte dei ripristini.<br />

Prevenzione e contenimento degli errori: i dati verificati non<br />

vengono mai sovrascritti da nuovi dati. I sistemi Data Domain<br />

utilizzano un numero inferiore di strutture di dati complesse<br />

e RAM non volatile (NVRAM) per un riavvio veloce e sicuro.<br />

Non sono consentite scritture di striping parziali.


– Segue<br />

Rilevamento e correzione continua degli errori: il livello<br />

RAID 6 di Data Domain offre doppia protezione contro i<br />

guasti del disco, correzione degli errori di lettura, rilevamento<br />

e correzione immediata degli errori, scrubbing per l’individuazione<br />

e la correzione dei difetti sul disco, prima che possano<br />

diventare un problema.<br />

Ripristinabilità del file system: i dati vengono scritti in formato<br />

autodescrittivo. Se necessario, il file system può essere<br />

ricreato analizzando il registro e ricostruendolo dei metadati<br />

archiviati con i dati.<br />

Architettura scalabile SiSl (Stream informed Segment<br />

layout) di eMc data domain<br />

L’architettura di dimensionamento SISL (Stream Informed<br />

Segment Layout) sfrutta gli aggiornamenti delle CPU in modo<br />

da incrementare direttamente il throughput del sistema per la<br />

deduplicazione in linea. Senza una pianificazione adeguata delle<br />

modalità di implementazione, la deduplicazione può trasformarsi<br />

in un’attività ad uso intensivo dei dischi. Il metodo convenzionale<br />

per aumentare le prestazioni dei sistemi a disco prevede di incrementare<br />

il numero dei dischi oppure di utilizzare dischi più veloci<br />

Tendenze<br />

e costosi. I sistemi Data Domain risolvono questo problema grazie<br />

all’architettura SISL, che ottimizza la velocità di deduplicazione<br />

e minimizza l’accesso ai dischi. In questo modo, la velocità del<br />

sistema è incentrata direttamente sulla CPU. Ad un aumento delle<br />

prestazioni delle CPU corrisponderà un aumento diretto della<br />

velocità. La deduplicazione offre una riduzione dei dati che supera<br />

di gran lunga quella resa possibile dagli algoritmi di compressione<br />

tradizionali. Tuttavia, perché il costo sia equiparabile a quello<br />

dell’automazione dei nastri, è necessario che il sistema di deduplicazione<br />

sia incentrato sulla CPU e sia in grado di minimizzare<br />

gli accessi ai dischi, in modo che sia possibile implementarlo con il<br />

numero minimo di dischi a basso costo e ad alta capacità.<br />

VAnTAGGi dellA SolUZione<br />

DC FoCUS<br />

STorAGe<br />

Con i sistemi EMC Data Domain il cliente può ottenere una riduzione<br />

significativa su costi e larghezza di banda, limitando la quantità<br />

di storage su disco necessaria per la conservazione e la protezione<br />

dei dati, garantendone l’integrità e l’availability e ottimizzando<br />

il throughput del sistema, grazie all’utilizzo delle tecnologie<br />

della CPU più avanzate con le soluzioni Data Domain più recenti.<br />

Tra i vantaggi della soluzione:<br />

Deduplicazione rapida in linea: il metodo di deduplicazione<br />

più economico ed efficiente; consente di ridurre in modo significativo<br />

la capacità totale dei dischi necessaria nel sistema, poiché<br />

vengono registrati solo i dati deduplicati.<br />

o Riduzione media dei dati da 10 a 30 volte.<br />

Capacità di reazione rapida in caso di disaster recovery:<br />

nell’ambito del processo di deduplicazione in linea il sistema non<br />

deve attendere di aver assorbito l’intero set di dati prima di iniziare<br />

la replica sul sito remoto. I dati sono disponibili per il ripristino<br />

in un sito DR più rapidamente che con qualsiasi altro prodotto<br />

per la deduplicazione, o trasportando fisicamente i nastri.<br />

Semplicità di integrazione:<br />

o Supporto delle principali applicazioni di backup e archiviazione<br />

EMC, HP, Symantec, IBM, Microsoft, CommVault,<br />

BakBone, CA, Atempo e di altri fornitori.<br />

o Supporto delle principali applicazioni aziendali, tra cui Oracle,<br />

SAP, DB2, SQL, Exchange, Vmware e SharePoint<br />

o Possibilità di utilizzare contemporaneamente dispositivi<br />

VTL, NDMP, NAS e EMC Data Domain Boost (per l’utilizzo<br />

con Symantec OpenStorage)<br />

Disaster recovery su più siti economico: offre fino al 99% di<br />

riduzione della larghezza di banda, topologie di replica flessibili,<br />

consolidamento dei nastri su più siti e replica da fino a 270<br />

siti remoti.<br />

Massima sicurezza dello storage per un ripristino affidabile:<br />

Data Invulnerability Architecture offre la verifica continua del<br />

ripristino, il rilevamento e la correzione degli errori, oltre alla<br />

doppia parità e al RAID-6.<br />

Semplicità operativa: consente di ridurre i costi amministrativi<br />

e i requisiti di alimentazione e raffreddamento, così come di<br />

aumentare lo spazio per le aziende attente alle problematiche<br />

ambientali; permette inoltre di diminuire l’ingombro hardware<br />

e offre supporto di qualsiasi combinazione di applicazioni di<br />

backup e di archiviazione in un unico sistema.<br />

23


24<br />

DC FoCUS<br />

STorAGe<br />

I Sistemi IBM AS/400 (oggi IBM i) sono<br />

nati nel 1988 e hanno avuto una grande<br />

diffusione in molti settori della piccola e<br />

media impresa, particolarmente in Italia,<br />

secondo paese al Mondo per numero di<br />

installazioni dopo gli Stati Uniti. Per la<br />

protezione dei loro dati questi sistemi utilizzano<br />

il Backup Recovery Media Services<br />

(BRMS), il software che è incluso nella<br />

suite di gestione IBM i e che sfrutta una<br />

apposita IBM tape library dedicata. Questo<br />

sistema richiede un device adibito al<br />

processo backup, diverso da quello utilizzato<br />

per altri ambienti (Open e Mainframe),<br />

con la conseguenza che non è possibile<br />

utilizzare per tutti la stessa soluzione<br />

rendendo cosi la gestione più complicata e<br />

costosa.<br />

Inoltre, il “Recovery “ è complesso e<br />

richiede molto tempo, considerato che i<br />

dati sono distribuiti su più nastri e la loro<br />

lettura richiede un numero considerevole<br />

di device fisici.<br />

Diventa cosi difficile soddisfare i requisiti<br />

di RPO (Recovery Point Objective) e<br />

RTO ( Recovery Time Objective) che le<br />

applicazioni IBM i, generalmente missioncritical,<br />

richiedono. Ecco i principali<br />

“Pain” che le aziende devono affrontare in<br />

uno scenario AS400:<br />

Difficoltà nel raggiungere livelli di RPO<br />

e RTO richiesti con l’utilizzo di backup<br />

a nastro<br />

Procedure di Backup complesse e multisito<br />

con i relativi rischi e costi di movimentazione,<br />

trasporto, stoccaggio dei<br />

nastri<br />

soluzioni e processi di backup separati<br />

per IBM i e gli altri ambienti operativi<br />

presenti nell’infrastruttura.<br />

La risposta EMC a questi problemi è una<br />

soluzione che:<br />

Fornisce una consolidata e semplice<br />

soluzione di backup su disco per tutti<br />

gli ambienti<br />

“CPU - Centric & deduplicates data”<br />

per ridurre al minimo le esigenze di storage<br />

Consente un disaster recovery multisito<br />

via IP, con basso utilizzo di banda<br />

Elimina il nastro come strumento di<br />

backup e di ripristino dei sistemi operativi<br />

Tendenze<br />

AS400, iBM i e Back Up eMc: le soluzioni<br />

EMC Data Domain aiuta a consolidare<br />

le procedure di backup utilizzando la<br />

deduplica in linea durante il backup, ottenendo<br />

una riduzione dello spazio disco<br />

utilizzato.<br />

Aziende italiane che hanno già adottato<br />

questa soluzione per sistemi IBM i, hanno<br />

ottenuto una riduzione media di 15x a<br />

30x.<br />

I processi di backup “IBM i BRMS”<br />

possono essere indirizzati ai sistemi Data<br />

Domain utilizzando l’opzione software<br />

“Data Domain Virtual Data Tape Library“<br />

per IBM i.<br />

Inoltre, la famiglia di soluzioni Data<br />

Domain supporta i comandi “i/OS” di<br />

backup (SAVSYS, SAVLIB, SAVDLO,<br />

SAV) che aggiungono una ulteriore flessibilità<br />

di gestione del backup e rendono più<br />

semplice l’integrazione di Data Domain<br />

con i sistemi IBM i, mantenendo invariate<br />

le procedure standard di backup del<br />

cliente.<br />

Infine, la “Data Domain Stream Informed<br />

Segment Layout (SISL) Scaling Architecture”<br />

fornisce un backup ad alte prestazioni,<br />

che ottimizza le risorse di rete per una<br />

rapida disponibilità del dato nel sito di<br />

Disaster Recovery.<br />

Il cliente può utilizzare un unico server<br />

Data Domain come piattaforma di backup<br />

per IBM i e sistemi Open, semplificando<br />

drasticamente la gestione.<br />

In questo modo il nastro può essere eliminato<br />

e sostituito con il backup a disco, più<br />

rapido e sicuro.<br />

Una tipica soluzione di Data Domain per<br />

un ambiente IBM i è illustrato di seguito.<br />

Si noti che lo stesso sistema di Data<br />

Domain costituisce il server di backup per<br />

ambienti operativi multipli e che utilizza<br />

la replica per ottenere il backup completamente<br />

“tapeless”.<br />

EMC è fornitore di storage, backup e<br />

soluzioni di archiviazione per ambienti<br />

IBM i dal 1995.Come parte dell’ “IBM’s<br />

early ship program” EMC mantiene più<br />

di 30 in-house platforms IBM i per i test<br />

di integrazione. Inoltre, EMC e IBM<br />

hanno un accordo congiunto di supporto<br />

cooperativo.EMC offre le sue soluzioni ad<br />

aziende di tutto il mondo, di ogni dimensione<br />

ed appartenenti a tutti i settori industriali,<br />

indipendentemente dal fatto che si<br />

tratti di aziende private o organizzazioni<br />

pubbliche. Tra i clienti di EMC si contano<br />

banche ed altre istituzioni finanziarie,<br />

aziende manifatturiere, organizzazioni<br />

scientifiche e sanitarie, fornitori di servizi<br />

Internet e di telecomunicazioni, compagnie<br />

aeree e società di servizi logistici,<br />

scuole ed istituti di formazione, e realtà<br />

pubbliche di ogni livello.<br />

EMC offre prodotti, servizi e soluzioni<br />

a clienti in oltre 100 nazioni di tutto il<br />

mondo.


importanti novità nel catalogo corsi VMware<br />

In un mondo in costante evoluzione come<br />

quello dell’informatica per rimanere competitivi<br />

è importante essere aggiornati sulle<br />

nuove opportunità e, grazie ad un approccio<br />

informato e competente, è possibile<br />

essere pronti a rispondere sempre più efficacemente<br />

alle richieste del mercato.<br />

E’ noto che la virtualizzazione è ormai<br />

una tecnologia assodata che le grandi<br />

aziende già usano da anni così come<br />

viene sempre più implementata anche<br />

dalle medio/piccole, e che sta andando<br />

verso il Cloud Computing, in grado di<br />

offrire nuove forme di ottimizzazione<br />

degli investimenti. Tuttavia il Cloud è una<br />

tecnologia non ancora ben conosciuta in<br />

Italia, perché il paese sta investendo maggiormente<br />

nella virtualizzazione.<br />

Proprio per permettere alle aziende di partire<br />

col cosiddetto “piede giusto” <strong>Magirus</strong><br />

Italia offre una serie di corsi basati sulla<br />

tecnologia VMware vSphere 5 che non<br />

solo rappresenta l’attuale top tecnologico<br />

nella virtualizzazione, ma anche un’ottima<br />

base per quell’offerta di prodotti Cloud<br />

in arrivo. I due corsi su cui <strong>Magirus</strong> sta<br />

proponendo offerte interessanti sono<br />

orientati alle due prospettive più immediate<br />

di questa fase: Desktop Virtualization e<br />

Server Virtualization.<br />

“Il prodotto perfetto per tutte le esigenze”<br />

non esiste, esistono però prodotti che<br />

hanno i loro punti di forza specifici.<br />

VMware View 5 ha due qualità importanti:<br />

è basato su VMware vSphere 5 ed è<br />

orientato alla flessibilità. Essendo incentrato<br />

su vSphere 5 offre tutte le caratteristiche<br />

di stabilità ed efficienza di una<br />

piattaforma leader e consolidata. Vsphere<br />

è anche la piattaforma più conosciuta in<br />

ambito di virtualizzazione dove gli investimenti<br />

fatti in conoscenza ed esperienza<br />

vengono qui capitalizzati per offrire le<br />

medesime opportunità in un settore diverso<br />

da quello dei server. La sua architettura<br />

è quindi flessibile e adattabile alle diverse<br />

esigenze dei clienti, non solo per la parte<br />

di sistema operativo, ma anche per la<br />

parte applicativa (col prodotto integrato<br />

“VMware ThinApp”).<br />

portfolio Academy<br />

Se in ambito di virtualizzazione generica<br />

le basi sono ormai comuni, in ambito<br />

desktop siamo ancora agli inizi ed è quindi<br />

importante (sempre per ottimizzare tempi<br />

ed investimenti) conoscere il prodotto.<br />

<strong>Magirus</strong> offre per questo il corso “VMware<br />

View 5: Install, Configure, Manage”<br />

che affronta tutte le caratteristiche e pone<br />

le basi di competenza per implementare la<br />

soluzione che meglio si adatta alle esigenze<br />

dei clienti. Tra gli argomenti proposti,<br />

l’applicazione centrale è la virtualizzazione<br />

applicativa che con ThinApp permette<br />

di controllare le installazioni, affiancare<br />

basi di esecuzione diverse (con la coesistenza<br />

ed esecuzione contemporanea<br />

anche della stessa applicazione in versioni<br />

differenti) e manutenzione semplificata<br />

(installazioni, aggiornamenti, modifiche).<br />

Se il cloud computing per i desktop è<br />

spesso Cloud interno, la virtualizzazione<br />

resta la base di tutti i discorsi attuali e<br />

futuri anche per la parte server.<br />

In questa realtà la virtualizzazione, lungi<br />

dall’essere obsoleta, sviluppa tutta la<br />

propria potenza ponendosi al primo gradino<br />

di questa crescita. In altri termini,<br />

acquisire competenze su VMware vSphere<br />

permette di far fruttare gli investimenti<br />

formativi e impiegarli in ogni ambito (che<br />

si parli di desktop e/o server, che si stiano<br />

studiando soluzioni di cloud interno e/o<br />

pubblico).<br />

<strong>Magirus</strong> nel suo intento di fornire il<br />

meglio parte quindi con un nuovo corso:<br />

“VMware vSphere 5: Fast Track”.<br />

Tradizionalmente il corso di introduzione<br />

a VMware è il cosiddetto “ICM” (VMware<br />

vSphere 5: Install, Configure and<br />

Manage) che da sempre ha accompagnato<br />

i professionisti interessati alla competenza<br />

e alla preparazione dell’esame di certifica.<br />

Purtroppo però a causa dei molti argomenti<br />

è stato privato delle materie legate<br />

alla licenza “Enterprise+”, temi importanti<br />

e comunque richiesti in sede d’esame.<br />

Nel nuovo corso Fast Track si affrontano<br />

invece tutte le caratteristiche (dall’installazione<br />

base ai Distributed vSwitch, dagli<br />

host ESXi ai cluster DRS e Storage DRS,<br />

dalla parte grafica a un’introduzione della<br />

DC FoCUS<br />

SerViZi<br />

Cristina Campominosi<br />

Sales Manager della Business<br />

Unit dedicata ai Professional<br />

Services<br />

Per informazioni<br />

sul training on site:<br />

training.it@magirus.com<br />

command line per il troubleshooting e<br />

l’analisi di performance). Date le premesse<br />

il corso è dunque intenso e corposo, con<br />

laboratori pratici su quasi tutti i contenuti.<br />

Ma il vantaggio della completezza compensa<br />

l’impegno necessario a sostenerlo.<br />

Collegati al sito:<br />

http://www.magirus.com/it/training/<br />

schedule<br />

e scopri il nostro calendario corsi completo<br />

I nostri centri di formazione:<br />

Via Gozzano 14 – Cinisello Balsamo (MI)<br />

Viale Libano 80 – Roma<br />

25


26<br />

DC FoCUS<br />

SerViZi<br />

non dimentichiamo che<br />

<strong>Magirus</strong> italia è l’unico<br />

Training center Autorizzato<br />

VMware a fornire corsi<br />

in modalità live online<br />

Reperire documentazione non è difficile,<br />

difficile è trovare quella giusta e apprendere<br />

nel minor tempo e con la profondità<br />

desiderata. Per questo in <strong>Magirus</strong> l’obiettivo<br />

dei corsi non è quello di fornire semplicemente<br />

informazioni, ma di dare agli<br />

studenti reali competenze sul prodotto.<br />

Questo si ottiene offrendo agli studenti<br />

materiale originale, di qualità, laboratori<br />

completi e istruttori non solo competenti<br />

nella materia, ma anche nell’insegnamento;<br />

che fanno della passione nel trasmettere<br />

conoscenza un loro obiettivo personale.<br />

Passione che si percepisce anche nella<br />

costante ricerca di nuove forme di insegnamento,<br />

come i corsi live online (al<br />

momento <strong>Magirus</strong> è l’unica che fornisce<br />

con docenti italiani corsi online e ufficiali<br />

su VMware) che offrono la medesima<br />

interattività dei corsi i aula, medesimi<br />

laboratori, medesimi docenti.<br />

portfolio Academy<br />

pSo credit VMware<br />

Se sei in possesso di PSO credit non<br />

dimenticare che puoi utilizzarli anche per<br />

accedere alla formazione VMware.<br />

Utilizzare i PSO credit per iscriversi ai<br />

training è molto semplice: ad ogni training<br />

VMware, erogato da <strong>Magirus</strong> corrisponde<br />

un equivalente numero di PSO, di seguito<br />

alcuni esempi:<br />

VMware vSphere 5: Install, Configure,<br />

Manage – valore 50 PSO credit<br />

VMware vSphere 5: What’s New – valore<br />

20 PSO credit<br />

Il costo del corso può essere coperto parzialmente<br />

o completamente con i PSO<br />

credit in tuo possesso e, nel caso in cui i<br />

PSO credit non fossero sufficienti, avrai<br />

modo di coprire la differenza con un<br />

corrispettivo in Euro oppure acquistando<br />

altri PSO credit.<br />

Scopri le offerte sulla<br />

formazione Juniper<br />

Consulta il nostro calendario <strong>Magirus</strong> e<br />

approfitta della promo attiva sui seguenti<br />

corsi:<br />

Introduction to Junos Operating<br />

System (IJOS)<br />

Il corso introduttivo della durata di un<br />

giorno fornisce le conoscenze fondamentali<br />

necessarie per lavorare con il software<br />

JUNOS e per configurare apparati che<br />

utilizzano il software JUNOS.<br />

Junos Routing Essential (JRE)<br />

Il corso, della durata di un giorno, fornisce<br />

le conoscenze di base del routing con<br />

esempi di configurazione e include un<br />

overview dei concetti di general routing,<br />

routing policy, firewall filters e class of<br />

service.<br />

Junos Security (JSEC)<br />

Questo corso, della durata di tre giorni,<br />

fornisce ai partecipanti la preparazione<br />

necessaria per configurare, gestire e implementare<br />

le piattaforme di security Junos.<br />

Junos Enterprise Switching (JEX)<br />

Il corso, della durata di due giorni, presenta<br />

le configurazioni degli switch EX-series<br />

Juniper Networks in scenari tipici di rete.<br />

La promo comprende anche i corsi Juniper<br />

Network Management (NSMF) e<br />

Security (CJFV, APJF, CJSA).<br />

La promozione che prevede il 15% di<br />

sconto sul prezzo di listino è valida per<br />

registrazioni pervenute entro il 15 Marzo<br />

e per corsi a calendario fino al 30 Giugno<br />

2012.


MAGIRUS<br />

SERVICES<br />

PROFESSIONAL<br />

Services<br />

FINANCIAL<br />

Services<br />

SUPPORT<br />

Services<br />

LOGISTIC<br />

Services<br />

EDUCATION<br />

Services<br />

MARKETING<br />

Services<br />

VIRTUALISATION STORAGE<br />

LiquidwareLabs<br />

Dedicated to the ART & Science of Virtualization TM<br />

SECURE<br />

NETWORKING<br />

Il portfolio a valore<br />

COMPUTE<br />

DC<br />

FOCUS<br />

<strong>Magirus</strong>:<br />

Cloud Ready<br />

Distributor


<strong>Magirus</strong> Italia S.p.A.<br />

Milano · Roma · Bari<br />

DATA CENTER<br />

VIRTUALIZZATO,<br />

IN SICUREZZA.<br />

DATA CENTER<br />

MAGIRUS<br />

SERVICES<br />

SECURE NETWORKING<br />

Via Gozzano, 14<br />

20092 Cinisello Balsamo (MI)<br />

Tel.: +39 02 618604.1<br />

Fax +39 02 618 604 5<br />

Il gruppo <strong>Magirus</strong> è leader europeo nella<br />

distribuzione a valore aggiunto di soluzioni IT.<br />

Il modello di business dell’azienda è<br />

focalizzato sulle tendenze più avanzate del<br />

settore IT e offre soluzioni software e sistemi<br />

di alto livello nelle aree Data Center, Storage,<br />

<strong>Sicurezza</strong>, Virtualizzazione e Open Source.<br />

La capacità di integrare diverse tecnologie,<br />

fino a ieri appartenenti a mercati distinti, è il<br />

punto di forza che contraddistingue <strong>Magirus</strong>,<br />

soprattutto su quelle tecnologie di nicchia,<br />

innovative, che vengono affiancate alle<br />

principali soluzioni di storage, virtualizzazione,<br />

networking e sicurezza, accompagnate da<br />

valore sia sulla competenza tecnologica che<br />

sui servizi.<br />

marketing.it@magirus.com<br />

www.magirus.it

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