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arte<br />
Da Frigieri Teriomorfo<br />
indaga l’uomo-animale<br />
La galleria Betta Frigieri Arte Contemporanea<br />
(Via Giovanni Muzzioli 8)<br />
presenta un’approfond<strong>it</strong>a e aggiornata<br />
riflessione sul teriomorfismo,<br />
ovvero là dove l’uomo o la divin<strong>it</strong>à<br />
assumono forme animali e questo<br />
mediante la ricerca di tre artisti<br />
di fama internazionale come Karin<br />
Andersen (Burghausen, Germania,<br />
1966), Robert Gligorov (Kriva Palanca,<br />
Macedonia, 1959) e Daniel Lee<br />
(Chunking, Cina, 1945), per la cura<br />
di Luca Panaro.<br />
Le sperimentazioni postumanistiche<br />
di Karin Andersen, Robert Gligorov,<br />
Daniel Lee disvelano come da sempre<br />
il corpo dell’uomo e la sua dimensione<br />
culturale siano stati il palcoscenico<br />
per l’espressione del non umano. La<br />
mostra resterà allest<strong>it</strong>a fino al 31<br />
luglio e sarà aperta dal mercoledì al<br />
sabato dalle ore 17 alle 20.<br />
Info: 059 239888<br />
Iori il dottore dei fiati<br />
Il Museo Civico d’Arte rende omaggio all’artigiano della Pomposa<br />
l Museo Civico d’Arte di Modena dedica alla<br />
l figura dell’artigiano Orlando Iori (1915-2007)<br />
una mostra in cui è stata ricostru<strong>it</strong>a la piccola<br />
bottega di Piazza Pomposa, per decenni<br />
punto di riferimento per i più famosi concertisti<br />
di strumenti a fiato. La mostra, nata da<br />
un’idea di Claudio Paradiso, è stata curata da<br />
Francesco Carreras e promossa dal Museo<br />
c<strong>it</strong>tadino in collaborazione con la Fondazione<br />
Teatro Comunale. L’esposizione si propone di<br />
ricordare la figura di questo singolare personaggio,<br />
estremamente schivo in v<strong>it</strong>a, ma che<br />
ha lasciato tracce indelebili di stima e riconoscenza<br />
nella memoria di tantissimi musicisti in<br />
tutto il mondo. Il vecchio laboratorio non esiste<br />
ormai più, ma gli oggetti più significativi in esso<br />
contenuti sono stati salvati e donati al Museo<br />
Civico d’Arte. È stato così possibile ricostruire<br />
un angolo del laboratorio, il più fedele possibile<br />
all’originale, con l’intento di ricreare la speciale<br />
atmosfera vissuta per decenni dai più famosi concertisti.<br />
Orlando Iori ha rappresentato, nel panorama dei musicisti di strumenti a fiato <strong>it</strong>aliani e<br />
stranieri, un punto di riferimento unico per oltre cinquant’anni. La sua abil<strong>it</strong>à nel trovare<br />
soluzioni originali ed efficaci ad ogni problema per ogni strumento, fosse un flauto, un<br />
oboe, un fagotto, un clarinetto o un sassofono, era ben nota ed apprezzata. Ma in<br />
più Iori possedeva spiccate doti musicali, un orecchio finissimo, una sensibil<strong>it</strong>à che lo<br />
portava ad immedesimarsi con lo strumentista e a trovare le soluzioni più idonee alle<br />
caratteristiche musicali e alla personal<strong>it</strong>à del concertista. “Non mi lim<strong>it</strong>o a correggere<br />
i difetti dei loro strumenti ma li seguo anche nelle loro esibizioni, sono un loro cr<strong>it</strong>ico<br />
feroce (in privato), tra di noi si instaura un rapporto di intim<strong>it</strong>à, di collaborazione anche<br />
professionale che ci rende indispensabili l’un l’altro”. Iori ha sempre lavorato da solo<br />
nella piccola bottega di Piazza Pomposa al numero civico 83, a Modena sotto i portici,<br />
meta di un continuo via vai di personaggi famosi.<br />
Dove: Museo Civico d’Arte – Palazzo dei Musei, viale V<strong>it</strong>torio Veneto 5, III piano, Modena<br />
Quando: fino al 26 settembre, mar-ven 9-12; sab e dom 10-13/ 16-19 chiuso lunedì<br />
Info: 059 2033101<br />
Alla scoperta della biodivers<strong>it</strong>à<br />
L’incredibile varietà degli esseri viventi al Museo della Figurina<br />
Per celebrare il 2010, proclamato dall’Assemblea generale<br />
delle Nazioni Un<strong>it</strong>e Anno Internazionale della Biodiversià, il<br />
Museo della Figurina (corso Canalgrande 103) in collaborazione<br />
con i Musei Scientifici dell’Univers<strong>it</strong>à degli Studi di<br />
Modena e Reggio Emilia propone la mostra Evoluzione e<br />
biodivers<strong>it</strong>à. La straordinaria varietà degli esseri viventi<br />
che, fino al 18 luglio, con l’ausilio di figurine, album e riproduzioni<br />
scientifiche, consente di analizzare un vasto panorama<br />
di specie diverse e di capire come piante, animali ed esseri<br />
umani si siano adattati all’ambiente in maniera intelligente,<br />
spesso curiosa, in un percorso interdisciplinare in cui la<br />
botanica, la zoologia, l’anatomia e la paleontologia dialogano in perfetto equilibrio.<br />
Grazie al loro carattere enciclopedico, le figurine, con le illustrazioni e le didascalie<br />
chiare e concise, consentono al vis<strong>it</strong>atore di accedere facilmente a concetti scientifici,<br />
di comprendere senza fatica alcuni passaggi fondamentali della storia evolutiva e di<br />
addentrarsi nell’eccezionale mondo della biodivers<strong>it</strong>à.<br />
Info: 059 2032919/2032940<br />
La collettiva Bastet my Cat<br />
riporta il m<strong>it</strong>o da Art Ekyp<br />
Si int<strong>it</strong>ola Bastet my Cat la collettiva<br />
che vede unire le opere di Mauro Barbieri,<br />
R<strong>it</strong>a Berselli, Stefania Gagliano,<br />
Lorenza Guidetti, Grazia Sarcina e<br />
Arnaldo Vignali allest<strong>it</strong>a alla galleria<br />
ArtEkyp (via Torre 65) fino al 15<br />
giugno (orari: 10-12.30/17-19.30<br />
chiuso lunedì mattina, giovedì pomeriggio<br />
e domenica). La mostra verte<br />
sulla figura m<strong>it</strong>ica del gatto; scrive<br />
la curatrice Dalila Toscano: “Il gatto<br />
esprime una personal<strong>it</strong>à fascinosa e<br />
sfuggente, che acquisterà nel tempo<br />
un posto di rilievo nell’arte e letteratura;<br />
rappresentato come presenza<br />
calma e scrutatrice, mai banale, acquistando<br />
forti significati simbolici”.<br />
Info: 3401514214<br />
[16] - il mese giugno \2010