Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
scuola scuola scuola scuola<br />
Giornata Mondiale della Non Violenza<br />
“Ci sono molte cause per le quali sono pronto a morire,<br />
ma nessuna per cui sono pronto ad uccidere”.<br />
Mahatma Gandhi<br />
In occasione della Giornata<br />
internazionale della non<br />
violenza, con le classi 3 a B<br />
e 3 a E abbiamo partecipato<br />
a un’iniziativa promossa<br />
dall'associazione Mondo<br />
senza Guerre.<br />
Questa Giornata, sostenuta<br />
dall'Assemblea generale<br />
delle Nazioni Unite e celebrata<br />
per la prima volta nel<br />
2007, viene commemorata<br />
il 2 ottobre, data di nascita<br />
del Mahatma Gandhi.<br />
Abbiamo raggiunto il parco<br />
Trotter, dove siamo stati<br />
accolti da una guida che ci<br />
ha spiegato brevemente<br />
come si sarebbe svolta la<br />
mattinata.<br />
Abbiamo cominciato con<br />
una serie di giochi che<br />
servivano a farci sperimentare<br />
in maniera diretta dei<br />
modi nuovi per vivere insieme<br />
agli altri: per esempio<br />
dovevamo camminare<br />
a occhi chiusi e i nostri<br />
compagni ci dovevano<br />
guidare.<br />
In seguito ci siamo spostati<br />
in un piccolo teatro dove<br />
abbiamo assistito ad una<br />
rappresentazione che voleva<br />
approfondire alcuni<br />
degli aspetti spiegati poco<br />
prima.<br />
Lo spettacolo ha messo in<br />
scena alcuni brani tratti dal<br />
diario di una ragazza che<br />
aveva partecipato alla Rivoluzione<br />
dei gelsomini in<br />
Tunisia. Senza usare la<br />
violenza, migliaia di studenti<br />
erano scesi nelle<br />
piazze per reclamare i<br />
propri diritti e, anche grazie<br />
all'uso di internet e dei<br />
social network, la loro voce<br />
ha potuto essere sentita in<br />
tutto il mondo.<br />
Andrea Decri, 3 a B<br />
Alcune classi seconde hanno assistito, presso il Teatro Carcano, alla rappresentazione<br />
del testo teatrale Il magazzino 18, che narra dell’esodo italiano<br />
dall’Istria, dopo la perdita di quei territori da parte italiana a seguito della<br />
sconfitta subita nella Seconda guerra mondiale. Nello spettacolo erano inseriti<br />
brani musicali di Simone Cristicchi che, grazie alle parole delle canzoni, riusciva<br />
ad infondere maggiormente la drammaticità del suo messaggio. Il cantautore<br />
è rimasto colpito da questa pagina di storia e ha deciso di ripercorrerla<br />
in un testo che prende il titolo proprio da quel luogo del Porto Vecchio<br />
di Trieste dove gli esuli – senza casa e spesso costretti ad affrontare lunghi<br />
periodi in un campo profughi – lasciavano le loro proprietà, in attesa di poterne<br />
in futuro rientrare in possesso: appunto il Magazzino 18.<br />
Lo spettacolo ha aiutato tutti a capire un pezzo della nostra storia e abbiamo<br />
potuto introdurre un argomento che si protrarrà sino al prossimo anno,<br />
quando studieremo la storia del ‘900.<br />
Tiago Galo De Menezes, 2 a E<br />
A B C ! | 5