Biocostruzioni Marine in Puglia_02_2012.pdf
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ü scelta della cartografia di base<br />
ü risoluzione delle problematiche di rasterizzazione<br />
ü georeferenziazione della cartografia di base e sovrapposizione di cartografie<br />
ü vettorializzazione<br />
ü progettazione dell’architettura del geodatabase.<br />
ü Scelta della cartografia di base<br />
La cartografia di base delle zone <strong>in</strong>teressate dallo studio è stata acquisita tramite la scansione<br />
prima e la digitalizzazione a schermo di materiale cartografico esistente. In particolare il settore<br />
di mare prospiciente le coste Pugliesi è compreso nelle seguenti carte nautiche alla scala<br />
1:100.000:<br />
1. Dal lago di Les<strong>in</strong>a ad Ortona alle isole Tremiti<br />
2. Da Bari a Manfredonia<br />
3. Da Torre dell’Orso a Br<strong>in</strong>disi<br />
4. Da foce del S<strong>in</strong>ni a Torre dell’Ovo<br />
5. Da Br<strong>in</strong>disi a Bari<br />
6. Da Manfredonia al lago di Les<strong>in</strong>a, isole Tremiti e Pianosa.<br />
La scelta della scala della cartografia di base è legata al livello di precisione e di dettaglio necessari<br />
ai f<strong>in</strong>i del lavoro. Allo stato attuale dei lavori l’importazione della cartografia nautica ha<br />
guidato la programmazione delle rotte di navigazione da effettuarsi durante le future campagne a<br />
mare.<br />
Per poter importare la base cartografica le s<strong>in</strong>gole carte sono state scansionate e georeferenziate<br />
riproducendole <strong>in</strong> formato GeoTIFF.<br />
ü Rasterizzazione<br />
L’operazione di scansione mediante la quale, partendo da una carta al tratto, viene acquisita un<br />
immag<strong>in</strong>e raster, richiede di operare avendo scelto la risoluzione geometrica e radiometrica di<br />
scansione. Infatti da questi parametri dipendono la qualità di visualizzazione dell’immag<strong>in</strong>e, la<br />
precisione geometrica ottenibile, le dimensioni del file immag<strong>in</strong>e e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e la qualità di stampa<br />
ottenibile per il lavoro.<br />
A livello operativo uno dei criteri più importanti nella scelta della risoluzione di acquisizione è<br />
costituito dalle dimensioni del file ottenuto dalla scansione della carta esistente, poiché da questo<br />
consegue una m<strong>in</strong>ore o maggiore semplicità di gestione dello stesso quando si operano<br />
elaborazioni. A risoluzioni maggiori corrispondono rapidi aumenti delle dimensioni del file. A<br />
titolo d’esempio il passaggio da un file di circa 6 Mb con risoluzione di 300 dpi 1 , ad uno con 450<br />
dpi porta a dimensioni del file più che doppie, 14 Mb. Questo fatto non costituisce di per se un<br />
limite se si elaborano i files con strumenti tecnologici adeguati, tuttavia la gestione spesso<br />
simultanea di più files porta a notevoli rallentamenti del lavoro.<br />
L’acquisizione della cartografia nautica è stata fatta <strong>in</strong> scala di grigi (16 bit) con risoluzione di<br />
300 dpi. Questi parametri permettono di avere immag<strong>in</strong>i “nitide” facilmente leggibili, e che non<br />
pregiudicano la precisione geometrica <strong>in</strong> quanto def<strong>in</strong>iscono dimensioni dei pixel <strong>in</strong>feriori al<br />
graficismo.<br />
Inoltre per quanto riguarda la successiva riproduzione <strong>in</strong> formato cartaceo permettono una<br />
qualità del tutto simile a quella ottenibile con immag<strong>in</strong>i a risoluzione maggiore di 300 dpi.<br />
1 dpi: dot per <strong>in</strong>ch.<br />
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