quaderni giugno 2010.pdf - Collegio San Giuseppe - Istituto De ...
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Concorso letterario<br />
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“Rifiutando il mondo”, “sentendosi rifiutati dal mondo”.<br />
Due forme verbali, una attiva e l’altra passiva, che sembrano<br />
così vicine ma allo stesso tempo tanto lontane.<br />
Due frasi che rispecchiano chiaramente i due personaggi<br />
principali del romanzo e le loro condizioni esistenziali,<br />
segnate da quei due episodi, che ci sembrano<br />
anch’essi così diversi, ma che accomunano ed<br />
intrecciano le vite di Mattia ed Alice.<br />
Un terribile incidente sugli sci e l’abbandono con la<br />
conseguente scomparsa di una sorella ritardata, non<br />
ci aiutano a trovare dei veri e propri punti di contatto,<br />
ma ci supportano nel seguire l’intreccio che si viene a<br />
creare in seguito a questi eventi, che porteranno Mattia<br />
ed Alice a rifiutare e ad essere rifiutati dal mondo.<br />
Due rifiuti che si collegano alla situazione dei due adolescenti:<br />
così vicini ma incapaci di potersi sfiorare davvero,<br />
come due numeri primi gemelli, sempre intervallati<br />
da un numero pari che non consente loro di stare<br />
uno accanto all’altro.<br />
Questa similitudine rappresenta quindi la triste realtà<br />
dei due ragazzi, che, oltre a dover competere con i<br />
loro trascorsi, devono sopportare questa solitudine che<br />
li rende unici al mondo, proprio come due numeri primi.<br />
Quella solitudine che sì ferisce i due personaggi, ma<br />
allo stesso tempo li distingue, e nel caso di Mattia, rende<br />
addirittura felici, felici di rifiutare un mondo che altro<br />
La vita è fatta<br />
di episodi comuni<br />
di Marco Alocci<br />
V ginnasio B -<br />
1° Classificato-Biennio<br />
non può offrire che caos, confusione ed effimere amicizie,<br />
che altro non portano che una profonda delusione<br />
nei confronti del mondo. Quella mescolanza e quell’insieme<br />
di molte persone o cose senza ordine, senza<br />
criterio e senza distinzione che, in sostanza, popolano<br />
disordinatamente il mondo.<br />
Proprio per questo Mattia costruisce intorno a sé una<br />
realtà parallela, che lo distrae dal mondo che lo circonda,<br />
pur ancora interagendo con esso. Il contare i<br />
tetti delle case, le gocce di pioggia, misurare il perimetro<br />
e l’area di una stanza o comunque prestare<br />
attenzione a particolari insignificanti, non è mosso<br />
solo da una passione scientifica, ma rappresenta un<br />
modo per eludere una realtà volatile, sconfortante ed<br />
amara.<br />
Qualcosa di invisibile per Mattia, perché totalmente<br />
inappagante. Al contrario Alice è insoddisfatta di ciò<br />
che una realtà parallela può offrire, cercando in ogni<br />
modo di entrare in quel mondo che tanto significa per<br />
lei. Quel mondo che, pur rifiutandola già dalla tenera<br />
età, la ragazza cerca di conquistare, e cercare<br />
inutilmente di raggiungere usando i metodi più particolari,<br />
finisce solo per incappare in quell’abisso che<br />
fin da adolescente la porterà alla malnutrizione, ed<br />
in seguito, all’anoressia.<br />
Alice crede di poter essere accettata dal mondo rifiutando<br />
la vita, ma contraddicendo se stessa con le proprie<br />
azioni e vedendo sempre di più allontanarsi quel<br />
mondo che tanto aveva bramato fin da giovane. Il<br />
suo “no” alla vita è nettissimo, ma purtroppo la ragazza<br />
non sembra accorgersene, rifiutando il sostegno di<br />
suo marito Fabio e del suo datore di lavoro, conosciuto<br />
nel romanzo come il signor Crozza.<br />
Malgrado le opinioni della critica, ritengo che quello<br />
del libro sia un modello difficilmente applicabile<br />
alla società odierna e raramente riscontrabile nelle<br />
persone che ci circondano. Le situazioni di Mattia ed<br />
Alice rappresentano infatti degli esempi drammatici,<br />
più unici che rari, di cui probabilmente siamo perennemente<br />
all’oscuro.<br />
I nostri “si” e “no” alla vita scaturiscono sicuramente<br />
da avvenimenti gravi, ma decisamente più comuni<br />
che comunque lasciano un segno indelebile nell’esistenza<br />
di un uomo. Lasciano un marchio che contraddistingue<br />
queste persone dai loro atteggiamenti, sia<br />
nei confronti del mondo che delle persone.<br />
Eventi come violenze, incidenti, traumi e scomparse<br />
di persone care segnano, soprattutto nell’infanzia, il<br />
resto della nostra vita. Spesso pensiamo che ciò derivi<br />
da eventi straordinari come quelli sopra citati; in<br />
realtà dichiariamo il nostro “no” alla vita solo compiendo<br />
determinate azioni. Fumare, bere alcolici,<br />
assumere sostanze stupefacenti, o più semplicemente<br />
rifiutare il mangiare, offendere i compagni e i genitori<br />
o anche rinnegare la nostra religione sono comportamenti<br />
che, con il passare del tempo, sgretolano la<br />
nostra vita, fino a ridurla in polvere.<br />
Anche gli avvenimenti che ci sembrano più comuni rappresentano<br />
dei secchi rifiuti alla vita, dei rifiuti dei quali<br />
inizialmente non ci accorgiamo, ma che avranno forti<br />
ripercussioni sul futuro e su ciò che la vita può riservare.<br />
Essa non potrà riservarci nulla per il semplice fatto che<br />
verrà distrutta, con questi comportamenti, prima di<br />
poterci dare le gioie che essa sa offrire. La vita ci riserverà<br />
solo quello che il nostro atteggiamento nei suoi<br />
confronti le permetterà, e proprio per questo dobbiamo<br />
onorarla e mai accantonarla.<br />
La vita ci lega infatti al mondo, e senza di essa ci<br />
andremmo a ritrovare in quella solitudine che tanto ha<br />
condizionato l’esistenza di Mattia e di Alice.<br />
Rischiamo in ogni momento di cadere in quella realtà<br />
parallela che sa portare solo sofferenze, perciò<br />
dovremo sempre rammentare “che la vita è un dono<br />
di Dio, e per questo va rispettata”.<br />
Marco Alocci<br />
Il “filo” per uscire<br />
dal labirinto<br />
di Edoardo Pistone<br />
2 Scientifico A<br />
2° Classificato-Biennio<br />
Cosa sia veramente il dolore sfugge ad ogni definizione.<br />
Perché Forse perché è una cosa che prima o poi<br />
tutti provano, e quando arriva non c’è nulla da fare.<br />
O forse perché esso è un cattivo inquilino, che viene ad<br />
abitare dentro di noi nei momenti più inaspettati, e molte<br />
volte non ci lascia più.<br />
Si tratta di uno dei sentimenti più indescrivibili dell’animo<br />
umano, ti rattrista nei momenti felici e ti affossa nei<br />
momenti difficili.<br />
È completamente soggettivo, ogni individuo lo vive a<br />
modo suo e le sue conseguenze cambiano da persona<br />
a persona.<br />
Per Mattia ed Alice fu devastante. Fu come se le tre Parche<br />
si fossero accanite sul loro filo vitale, sfilacciandolo,<br />
rendendolo quasi inesistente, dello spessore di un crine<br />
di cavallo.<br />
Per quanto riguarda Mattia, la sforbiciata decisiva fu la<br />
perdita di Michela.<br />
In una notte il dolore mise le sue radici in Mattia, costringendolo<br />
a vivere la sua vita da perenne spettatore.<br />
E se per Mattia il colore del dolore è il blu intenso della notte,<br />
per Alice è il bianco. Il bianco della neve, che non le ha<br />
lasciato scampo e si è presa il suo perone e la sua vita.<br />
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