Immigrazione in Toscana 2009 - Dipartimento per le LibertÃ Civili e l ...

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Conferenza dei Prefetti della Toscana _________________________________________________ 1. IL FENOMENO MIGRATORIO IN TOSCANA 1.1. Gli aspetti generali Per introdurre la descrizione del fenomeno migratorio della realtà toscana, si ritiene interessante dedicare un breve spazio ad alcuni aspetti del contesto europeo 1 ed italiano nel quale la stessa si colloca. Nel 2006, ultimo anno per cui Eurostat fornisce dati aggregati sui flussi di ingresso, la maggior parte degli ingressi nei Paesi della U.E. (52%) è stata di cittadini extracomunitari, mentre i cittadini comunitari che si sono spostati all’interno di un altro Stato europeo hanno rappresentato il 34% del totale degli ingressi. Il restante 14% risulta invece costituito da nativi di ritorno, di persone quindi che avevano lasciato il proprio Paese e che poi hanno deciso di rientrarvi. Tra i flussi di ingresso di extracomunitari, quelli provenienti dal Marocco occupano il primo posto tra i Paesi di provenienza, seguiti da quelli dell’Ucraina e della Cina. La presenza di extracomunitari in Europa –che dal 1999 al 2008 è passata da circa 18milioni a circa 30 milioni di persone, venendo a rappresentare il 6,2% della popolazione totale- si 1 Al riguardo ci si è avvalsi della pubblicazione “L’immigrazione in Italia tra identità e pluralismo culturale”, realizzata dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione- in occasione della Seconda Conferenza Nazionale sull’ Immigrazione (Milano, 25 e 26 settembre 2009). _________________________________________________ L’immigrazione in Toscana nel 2009 1 Le m ig
Conferenza dei Prefetti della Toscana _________________________________________________ concentra in termini assoluti nei Paesi più popolosi ed economicamente sviluppati: Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito. Germania e Spagna sono i Paesi che si contendono il primato per numero di ingressi e, assieme all’Italia ed al Regno Unito, assorbono più del 70% dei nuovi ingressi di stranieri nella U.E.. Importanti sono le differenze tra gli Stati membri nel rapporto tra flussi in ingresso e flussi in uscita. Mentre Germania e Regno Unito hanno flussi sia di immigrazione che di emigrazione molto elevati, Italia e Spagna presentano invece uno scarto notevole tra il numero di ingressi e il numero di partenze, perché quest’ultimo è contenuto (e ciò spiega la scarsa attenzione che, fino ad oggi, è stata riservata al tema delle emigrazioni, soprattutto di ritorno). Questo fenomeno ha fatto sì che in questi due Paesi la crescita netta della popolazione straniera sia stata rapida ed improvvisa. Senza immigrazione, l’andamento demografico della popolazione in molte aree europee, tra il 2000 e il 2005, avrebbe conosciuto un rallentamento considerevole tenuto conto della crescita naturale della popolazione; tra queste, ampie zone della Spagna settentrionale e del Portogallo, gran parte della Francia occidentale, del Regno Unito, della Germania e dell’Italia, soprattutto settentrionale. I residenti st ra ni In effetti l’Italia ha superato, per la prima volta, la soglia dei 60milioni di residenti, come ha rilevato l’Istat ad aprile 2009, riportando i dati aggiornati al novembre del 2008. Più precisamente: la popolazione italiana, a quella data, ammontava a 60.017.677 -3.705.884 quella della Toscana- ed il traguardo è stato raggiunto a 49 anni dal superamento dei 50 milioni di abitanti che era stato registrato nel 1959. A questo risultato ha contribuito, nel primo ventennio, soprattutto la componente naturale della crescita della popolazione e successivamente, con intensità crescente e in _________________________________________________ 2 L’immigrazione in Toscana nel 2009
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